lavoro teatrale liberamente tratto dall’opera di...

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1 LAVORO TEATRALE LIBERAMENTE TRATTO DALL’OPERA DI ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY Istituto Comprensivo di Livigno Scuola secondaria di I° grado Anno scolastico 2013/2014 Versione del 21/05/2014 Sommario INTRO 2 Parte I - L’aviatore bambino 2 Parte II - Nel Sahara 3 Parte III - Il viaggio del Piccolo Principe – pianeta del piccolo principe: la rosa 4 Parte IV - Il viaggio del Piccolo Principe - I° Asteroide: il re 6 Parte V - 2°Asteroide: il vanitoso 7 Parte VI - 3°Asteroide: L’ubriacone 8 Parte VII - 4°Asteroide: L’uomo d’affari 9 Parte VIII - 5°Asteroide: Lampionaio 10 MUSICA LA BELLA VITA JOVANOTTI 11 FINE PRIMO ATTO 11 Parte IX - 6°Asteroide: Geografo 12 Parte X - 7°Asteroide: il pianeta della neve 14 Parte XI – la Terra: i telefoni – la comunicazione 15 Parte XI bis – La Terra: i serpenti 18 Parte XII – La Terra: eco 19 Parte XIII – La Terra: il giardino di fiori/rose – la volpe 19 Parte XIV – La Terra: il controllore e il mercante 22 Parte XV – di nuovo nel Sahara 23

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LAVORO TEATRALE LIBERAMENTE TRATTO DALL’OPERA DI ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY

Istituto Comprensivo di Livigno Scuola secondaria di I° grado

Anno scolastico 2013/2014

Versione del 21/05/2014

Sommario INTRO 2

Parte I - L’aviatore bambino 2

Parte II - Nel Sahara 3

Parte III - Il viaggio del Piccolo Principe – pianeta del piccolo principe: la rosa 4

Parte IV - Il viaggio del Piccolo Principe - I° Asteroide: il re 6

Parte V - 2°Asteroide: il vanitoso 7

Parte VI - 3°Asteroide: L’ubriacone 8

Parte VII - 4°Asteroide: L’uomo d’affari 9

Parte VIII - 5°Asteroide: Lampionaio 10

MUSICA LA BELLA VITA JOVANOTTI 11

FINE PRIMO ATTO 11

Parte IX - 6°Asteroide: Geografo 12

Parte X - 7°Asteroide: il pianeta della neve 14

Parte XI – la Terra: i telefoni – la comunicazione 15

Parte XI bis – La Terra: i serpenti 18

Parte XII – La Terra: eco 19

Parte XIII – La Terra: il giardino di fiori/rose – la volpe 19

Parte XIV – La Terra: il controllore e il mercante 22

Parte XV – di nuovo nel Sahara 23

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INTRO

Si abbassa la musica (la bella vita) SIPARIO CHIUSO, SALE UNA PROF, LEGGE LA DEDICA Si alza musica (LA BELLA VITA – Jovanotti), le narratrici salgono sul palco, si apre sipario

Parte I - L’aviatore bambino

Personaggi: 1° Narratore / 2°Narratore / Antoine (piccolo principe Lukas) / Uomo Alice Peri/ Donna Emma / altri 4 uomini e 4 donne La scena inizia con persone in piedi che chiacchierano fra loro con bicchieri in mano; sul palco ci sono 2 cavalletti vuoti e due disegni per terra che il pubblico non vede 1° Narratore: Un tempo, in una città della Francia, viveva un bambino che, come tutti i bambini, amava disegnare. 2° Narratore: Un giorno, mentre leggeva un libro di scienze, vide un magnifico disegno. 1° Narratore: Decise così di farne uno simile anche lui. Antoine: (ENTRA IN SCENA CON LIBRO, posa il libro che sta leggendo) Che bel disegno! Voglio farne uno anche io! (Si mette a disegnare su due cartoni già pronti sul palco) (Entrano un uomo e una donna e Antoine fa vedere il disegno)

Guardate il mio disegno! Guardate che bello! (appoggia il primo disegno sul cavalletto a sx) La donna: Ma veramente Antoine…. Antoine: Vi spaventa il disegno?

L’uomo: Spaventare? Ma perché uno dovrebbe essere spaventato da un cappello?

Antoine: Ma non è un cappello! E’ il disegno di un boa che digerisce un elefante! La donna: Un boa! Un elefante! Antoine: Per spiegarmi meglio ho disegnato anche l’interno del boa. (Finge di fare un altro disegno, e lo porta sul secondo cavalletto) Guardate! L’uomo: Antoine, lascia da parte i boa, sia di fuori che di dentro. Studia invece la storia, la geografia, l’aritmetica e la grammatica. Antoine: Gli adulti non capiscono niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. 2°Narratore: Antoine scelse un’altra professione e imparò a pilotare gli aeroplani. 1°Narratore: Volò in tutto il mondo e conobbe persone molto importanti. 2°Narratore: Ogni volta mostrava il suo disegno numero uno, (Antoine mostra il disegno) ma tutti gli rispondevano: L’uomo: E’ un cappello! La donna: E’ un cappello! L’uomo: E’ un cappello! MUSICA: LA BELLA VITA TUTTI GLI ATTORI ESCONO DI SCENA ENTRANO LE BALLERINE E PORTANO VIA I DUE CARTONI DAI CAVALLETTI, PORTANO DENTRO LE ROCCE E I CACTUS

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Parte II - Nel Sahara

Personaggi: 1°Narratore, Antoine-aviatore, Piccolo Principe Costumi: piccolo principe Enrico, aviatore Nikolas S. Scenografie: deserto, aeroplano Musica e balletto: (LA BELLA VITA – Jovanotti)

1° Narratore: Così il povero Antoine trascorse la vita incompreso, quando precipitò, con il suo aeroplano, nel deserto del Sahara. Antoine: (Entra con l’areo; a lato del palco ci saranno cassetta attrezzi) Deve essersi rotto qualcosa nel motore! Dovrò ripararlo, prima che manchi l’acqua! Qui nel Sahara non si trova facilmente…

(Afferra la cassetta e si avvia verso l’aereo)

Piccolo P.: (Arriva con dei cartoni e una matita in mano) Mi disegni, per favore, una pecora?

Antoine: Che cosa?

Piccolo P.: Mi disegni una pecora?

Antoine: (Balza in piedi sorpreso e comincia a scrutare quell’ometto) Ma chi sei?

Piccolo P.: (Non fa caso alla domanda fatta) Per piacere, mi disegni una pecora?

Antoine: Mi dispiace! Ma io non so disegnare. Piccolo P.: Non importa. Disegnami una pecora! Antoine: Va bene, ma disegnerò come sono capace… (Comincia a disegnare un boa dal di dentro e dal di fuori, poi mostra il disegno mettendolo sul cavalletto)

Piccolo P.: No, no! Non voglio l’elefante dentro il boa. Ho bisogno di una pecora: disegnami una pecora. Antoine. (Stupito) Oh! Ma tu hai capito il mio disegno. Proverò a disegnarti una pecora. (Fa il disegno di una pecora e lo mette sul secondo cavalletto)

Piccolo P.: (Guarda il disegno) No! Questa pecora è malaticcia. Fammene un’altra. Antoine. (Fa un altro disegno e lo mette sopra il primo sul cavalletto) Ti piace questa?

Piccolo P.: Ma questa non è una pecora. E’un ariete. Ha le corna! Prova ancora! Antoine: Va bene! (Fa un altro disegno e lo mette sopra il secondo sopra il cavalletto)

Piccolo P.: Questa è troppo vecchia. Voglio una pecora che possa vivere a lungo. Antoine: (Spazientito) Oh, tu e le tue pecore! Io devo riparare il motore. Piccolo P.: Disegnami ancora una pecora. Antoine: (Fa un altro disegno e lo porta sul cavalletto) Questa è soltanto la sua cassetta. La pecora che volevi sta dentro. Piccolo P.: Questo è proprio ciò che volevo! Pensi che questa pecora avrà bisogno di una gran quantità d’erba?

Antoine: Perché?

Piccolo P.: Perché dove abito io tutto è molto piccolo…

Antoine: Ci sarà certamente abbastanza erba per lei. E’ molto piccola la pecora che sta nella cassetta. Piccolo P.: Oh…guarda! Si è messa a dormire. (Ammira il disegno)

Antoine: (Rivolto al pubblico) Che strano essere è costui! Chissà chi è e da dove viene…

Piccolo P.: (Guardando verso l’aereo) Che cos’è questa cosa?

Antoine: E’ un aeroplano. Vola. Piccolo P.: Allora anche tu vieni dal cielo! Di quale pianeta sei?

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Antoine: Dunque, tu vieni da un altro pianeta! Piccolo P.: Vengo da un pianeta piccolo e lontano. Antoine: Forse è l’asteroide B 612. Questo asteroide è stato visto una volta da un astronomo turco. Aveva parlato della sua scoperta ad un congresso internazionale, ma in costume orientale nessuno lo aveva preso sul serio. I grandi sono fatti così! Piccolo P.: …e poi…come andò a finire?

Antoine: Un dittatore turco ordinò al suo popolo, sotto pena di morte, di vestire all'europea. L’astronomo rifece la presentazione con un abito molto elegante e, questa volta, fu creduto…

Piccolo P.: Oh che gente strana c’è su questo pianeta! Antoine: Oh sì, è così! Quando parli con qualcuno di un amico non ti domanda: ”Qual’è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?” Ma ti domanda: ”Che età ha? Quanti fratelli ha? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?” Allora crede di conoscerlo…

Piccolo P.: Incredibile! Antoine: Se voi dite ai grandi: ”Ho visto una bella casa in mattoni rosa, con dei gerani alle finestre e dei colombi sul tetto,” loro non riescono a immaginarla. Bisogna dire: ”Ho visto una casa da un miliardo”. Allora esclamano: ”Com’è bella!” Piccolo P.: Oh…

Antoine: (rivolto al pubblico) I grandi sono fatti così: amano le cifre. Non c’è da prendersela. I bambini devono essere indulgenti con i grandi. (Rivolto al Piccolo Principe) Ma noi che comprendiamo la vita, ce ne infischiamo dei numeri! MUSICA LA BELLA VITA LE BALLERINE ENTRANO E svuotano il palco e girano il cerchio appeso sul fondale (da terra a pianeta)

Parte III - Il viaggio del Piccolo Principe – pianeta del piccolo principe: la rosa

Personaggi: I Narratore, II Narratore, Piccolo Principe, Rosa. Costumi: piccolo principe Lorenzo B, rosa Alessia S Scenografie: Un innaffiatoio, un ombrello azzurro Musica e balletto: LIEN

1° narratore C'erano sempre stati sul pianeta del Piccolo Principe dei fiori molto semplici, ornati di una sola raggiera di petali, che non tenevano posto e non disturbavano nessuno. 2° narratore Apparivano un mattino nell'erba e si spegnevano la sera. Ma questo era spuntato un giorno, da un seme venuto chissà da dove, e il Piccolo Principe aveva sorvegliato da vicino questo ramoscello che non assomigliava a nessun altro ramoscello. 1° narratore Ma l'arbusto cessò presto di crescere e cominciò a preparare un fiore... 2° narratore E poi, ecco che un mattino, proprio all'ora del levar del sole, si era mostrato.

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MUSICA E BALLETTO ROSA CON BALLERINE CHE POI, A FINE MUSICA ESCONO Fiore Ah! mi sveglio ora. Ti chiedo scusa... sono ancora tutto spettinato... Piccolo Principe Come sei bello! Fiore Vero... e sono nato insieme al sole... Beh... credo che sia l'ora del caffè e latte... vorresti pensare a me?... Il Piccolo Principe, tutto confuso, va a cercare un innaffiatoio di acqua fresca e serve al Fiore la sua colazione. Piccolo Principe A cosa ti servono le tue spine? Fiore Possono venire le tigri, con i loro artigli! Piccolo Principe Non ci sono tigri sul mio pianeta, e poi le tigri non mangiano l'erba. Fiore Io non sono un'erba. Piccolo Principe Scusami... Fiore Non ho paura delle tigri, ma ho orrore delle correnti d'aria... Non avresti per caso un paravento? Piccolo Principe Orrore delle correnti d'aria? E' un po' grave per una pianta... (e rivolto verso il pubblico) E' molto complicato questo fiore... Fiore Alla sera mi metterai al riparo sotto una campana di vetro. Fa molto freddo qui da te... Non è una sistemazione che mi soddisfi. Da dove vengo io... Piccolo Principe Ma... come fai a sapere da dove vieni e a conoscere gli altri mondi se sei venuto qui sotto forma di seme Il Fiore tossisce perché umiliato d'essere stato sorpreso a dire una bugia, mentre il Piccolo Principe va a cercare il paravento. Piccolo Principe (rivolto verso il pubblico) E' ben strano questo fiore. Fiore E questo paravento?... Piccolo Principe Andavo a cercarlo, ma tu mi parlavi! Il Piccolo Principe avanza verso il pubblico per il suo monologo, tutto intorno è buio, luce solo su di lui. Sul palcoscenico si fa buio; un fascio di luce illumina solo il Piccolo Principe che, avanzando, si rivolge al pubblico. Piccolo Principe Non ho saputo capire niente allora! Avrei dovuto giudicarlo dagli atti, non dalle parole. Mi profumava e mi illuminava. Non avrei mai dovuto venirmene via! Avrei dovuto indovinare la sua tenerezza dietro le piccole astuzie. I fiori sono così contraddittori! Ma ero troppo giovane per saperlo amare. E fu così che decisi di partire. Una musica sottolinea la fine del monologo e accompagna il Piccolo Principe che ritorna dal suo Fiore. Piccolo Principe Addio... Addio! Fiore Sono stato uno sciocco, scusami, e cerca di essere felice... Ma sì... ti voglio bene, e tu non lo hai saputo per colpa mia. Questo, però, ormai non ha importanza e tu sei stato sciocco quanto me.... E lascia questa campana di vetro, non la voglio più. Piccolo Principe Ma il vento... Fiore Non sono così raffreddato. L'aria fresca della notte mi farà bene. Sono un fiore. Piccolo Principe Ma le bestie... Fiore Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle. Se no chi verrà a farmi visita? Tu sarai lontano e delle grosse bestie non ho paura... ho i miei artigli! Non indugiare così, è irritante. Hai deciso di partire e allora vattene.

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MUSICA LA BELLA VITA

Parte IV - Il viaggio del Piccolo Principe - I° Asteroide: il re Personaggi: I Narratore, II Narratore, Piccolo Principe, Re. Costumi: piccolo principe Francesca, re Alex Scenografie: trono, scettro e corona, ….. Musica e balletto: brano IL RE - Jovanotti

1° Narratore: Anche voi, certamente, vi sarete chiesti: ”Ma come ha fatto questo essere misterioso ad arrivare fino a qui?” 2°Narratore: Ebbene, bisogna sapere che, prima di giungere sulla terra, il nostro eroe ha compiuto un lungo viaggio…

1°Narratore: Ha visitato numerosi asteroidi tutti abitati da strani personaggi. 2°Narratore: Infatti nel primo pianetino…

MUSICA IL RE DI JOVANOTTI IL PICCOLO PRINCIPE ENTRA CON TOPO, 4 BALLERINE ENTRANO E LANCIANO SOLDI, 2 PORTANO TRONO A FINE MUSICA ENTRA IL PICCOLO PRINCIPE

Re: Ah! ecco un suddito. Piccolo P.: Come puoi riconoscermi se non mi hai mai visto?

Re: Oh bella! Per me tutti sono sudditi! Piccolo P.: (Sbadiglia) Re: E’ contro l’etichetta sbadigliare alla presenza di un Re! Te lo proibisco! Piccolo P.: Non posso farne a meno! Ho fatto un lungo viaggio e non ho dormito…

Re: Allora, ti ordino di sbadigliare! Sono anni che non vedo qualcuno che sbadiglia. Avanti! Sbadiglia ancora. E’ un ordine! Piccolo P.: Mi hai intimorito... non posso più. Re: Allora io…io ti ordino di sbadigliare un po’ e un po’. (Rivolto al pubblico) Io sono il Re, a me si ubbidisce perché

dell’universo io sono il Re. Piccolo P.: Ma, sire, se gli ordini fossero ragionevoli…

Re: Se ordinassi…

se ordinassi ad un generale

di diventare un animale

sarebbe una cosa abominevole

perché…non è ragionevole…

Piccolo P.: Sono stanco, posso sedermi?

Re: Ti ordino di sederti! Piccolo P.: Sire, scusatemi se vi interrogo…

Re: Ti ordino di interrogarmi! Piccolo P.: Maestà, su che cosa regnate?

Re: Su tutto quello che c’è, qui, intorno a me

Piccolo P.: E le stelle ti ubbidiscono?

Re: Certo, io sono il Re

più obbedito che c’è.

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Piccolo P.: Vorrei tanto vedere un tramonto…Ordinate al sole di tramontare. Re: A ciascuno bisogna chiedere di fare

quello che ciascuno può dare. Piccolo P.: E allora il mio tramonto?

Re: Lo ordinerò

quando le condizioni favorevoli avrò! Piccolo P.: E quando ci saranno?

Re: Saranno domani sera verso le nove. E vedrai che su questo non ci piove! Piccolo P.: Mi annoio. Ora me ne vado. Re: Non partire, non partire, con gran letizia

ti farò ministro… della giustizia! Piccolo P.: Ma se non c’è nessuno da giudicare! Re. Giudicherai tu stesso! E se ci riuscirai saggio tu sarai! Piccolo P.: Io posso giudicarmi ovunque. Non ho bisogno di abitare qui. Re: Allora, giudicherai un topo che abita sul mio pianeta. Se vorrai, a morte condannarlo potrai. Piccolo P.: Non mi piace condannare a morte! Ora me ne vado. Re: No, non partire! ambasciatore potrai divenire. Piccolo P.: Addio! (Rivolto al pubblico) Sono proprio strani i Re! MUSICA IL RE DI JOVANOTTI E BALLERINE ENTRANO BALLANDO COME SOLDATI; DOPO PORTANO VIA TRONO E RE CON TOPO E PORTANO DUE SPECCHI SUI CAVALLETTI

Parte V - 2°Asteroide: il vanitoso

Personaggi: 2°Narratore, Piccolo Principe Lorenzo O., vanitoso Anna. Costumi: piccolo principe, vanitoso (figura elegante tipo cavaliere, specchio) Scenografie: 2 specchi su cavelletti Musica e balletto: brano VANITA’ DELLE VANITA’ - Branduardi

2° Narratore: Il Piccolo Principe, così chiamerò l’essere misterioso, visitò un altro pianeta. 1° narratore Il pianeta era abitato da un vanitoso

MUSICA VANITA’ DELLE VANITA’; DOPO 5-10 SEC ENTRA VANITOSO CON SPECCHIO IN MANO

Vanitoso: Ah, ecco un ammiratore! Piccolo P.: Buongiorno, che buffo cappello avete. Vanitoso: E’ per salutare. E’ per salutare quando mi applaudono, ma, ahimè, non passa mai nessuno da queste parti. Piccolo P.: Com’è possibile?

Vanitoso: Batti le mani l’una contro l’altra. Piccolo P.: (Batte le mani) (tra sé e sé) E’ più divertente della visita al Re. (Continua a battere le mani)

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Vanitoso: (Sollevando più volte il cappello) Ammiratemi, signori, per la mia incredibile bellezza! Piccolo P.: (Batte le mani sempre più stancamente) Devo ancora battere le mani?

Vanitoso: (Non risponde, ma continua a salutare)

Piccolo P.: Devo ancora battere le mani?

Vanitoso: (si guarda in uno specchio)

Piccolo P.: Devo ancora battere le mani?

Vanitoso: Ma tu mi ammiri veramente?

Piccolo P.: Che cosa vuol dire ammirare?

Vanitoso: Ammirare vuol dire riconoscere che io sono il più bello, il più elegante, il più ricco e il più intelligente di tutto il pianeta. Piccolo P.: Ma tu sei solo sul tuo pianeta! Vanitoso: Sì, ma fammi questo piacere: ammirami lo stesso! Piccolo P.: (Alzando un po’ le spalle) Ti ammiro, ma che ti serve? (andandosene) I grandi sono proprio un po’ balzani! MUSICA VANITA’ DELLE VANITA’; LE BALLERINE ENTRANO E ADULANO IL VANITOSO; ALLA FINE PORTANO FUORI VANITOSO E DUE SPECCHI

Parte VI - 3°Asteroide: L’ubriacone

Personaggi: 2°Narratore, Piccolo Principe Francesca, ubriacone Fabio, moglie dell’ubriacone Rachele; due ubriachi Lorenzo orsini e Lorenzo Bormolini Costumi: piccolo principe, ubriacone (abiti stracciati), moglie ubriacone (donna robusta con grembiule e bigodini) Scenografie: bottiglie di vino Musica e balletto: UBRIACO PORTA AMORE

1° Narratore: Il nostro extraterrestre arrivò in un terzo pianeta. 2° Narratore: il pianeta era abitato da un ubriacone; questa visita fu molto breve ma immerse il piccolo principe in una grande malinconia….. ENTRANO DUE UBRIACHI E CANTANO RITORNELLO, ENTRANO BALLERINE E PORTANO BOTTIGLIE QUANDO ESCONO ENTRA UBRIACO Il testo sotto riportato verrà recitato livignasco

(L’ubriacone arriva con una bottiglia in mano) Piccolo P.: Catlina, la buta! Carlina, la buta, la buta! Moglie: No, piantala! Tla don nen! At fa mal! Piccolo P.: Perché vuoi la bottiglia?

Ubriacone: Ma custa l’è bela! Per bere! Piccolo P.: Perché bevi?

Ubriacone: Per smentiè! Piccolo P.: Per dimenticare che cosa?

Ubriacone: Per dimenticare la vergogna! Piccolo P.: La vergogna di che?

Ubriacone: La vergogna di bere.

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Piccolo P.: (Andandosene) Non ci capisco niente! I grandi sono proprio strani! ENTRANO ANCORA I DUE UBRIACHI E CANTANO RITORNELLO, INSIEME ALLE BALLERINE CHE, ALLA FINE CON MUSICA COMPUTER, SBALLOTTANO UBRIACO E PORTANO VIA LE BOTTIGLIE

Parte VII - 4°Asteroide: L’uomo d’affari

Personaggi: 2°Narratore, Piccolo Principe Lorenzo O., uomo d’affari Lorenzo N. Costumi: piccolo principe, uomo d’affari (abiti eleganti, valigetta, telefonino), Scenografie: soldi finti, tappeto rosso, da definire Musica e balletto: MONEY dei Pink Floyd – I NOMI DELLE STELLE del gruppo i Mercanti di liquori 1° Narratore: Dopodiché il Piccolo Principe arrivò in un nuovo pianeta. 2° Narratore: il 4° pianeta era abitato da un uomo d’affari. Quest’uomo era così occupato che non alzò neppure la testa all’arrivo del piccolo principe

MUSICA MONEY DEI PINK FLOYD ENTRA UOMO D’AFFARI SEGUITO DA BALLERINE CHE BUTTANO SOLDI

Uomo d'aff. : (non alza la testa, ma continua a contare)

Piccolo P.: Buon giorno. La vostra sigaretta è spenta. Uomo d'aff. : 3+2 fa 5. Buon giorno. 5+7 fa 12. Non ho tempo per riaccenderla. 12+3 fa 15. Uff! … Dunque fa …1. 622. 731…

Piccolo P.: Un milione di che?

Uomo d'aff. : Sei sempre lì? Un milione di. . non lo so più. Ho talmente tanto da fare! Sono un uomo serio, io! 3+4 fa 7…. Piccolo P.: Un milione di che?

(L’uomo d’affari alza la testa) Uomo d'aff. : Da 54 anni che abito in questo pianeta non sono mai stato disturbato! E non mi muovo mai, non ho il tempo di gironzolare. Sono un uomo serio, io! Dicevo, dunque…un milione…

Piccolo P.: Milioni di che?

(L’uomo d’affari non risponde, continua a contare)

Piccolo P.: Milioni di che?

Uomo d'aff. : Milioni di quelle cose che si vedono qualche volta nel cielo. Piccolo P.: Di mosche?

Uomo d'aff. : No! di piccole cose che brillano. Piccolo P.: Di lucciole?

Uomo d'aff. : No! Di quelle piccole cose che fanno fantasticare i poltroni. Io no. Sono un uomo serio, io! Piccolo P.: Ah! Di stelle! Uomo d'aff. : Eccoci! Di stelle. Piccolo P.: E che ne fai di un milione di stelle?

Uomo d'aff. : Un milione e uno, un milione e due, un milione e tre…Sono un uomo serio io! Piccolo P.: Che te ne fai di queste stelle?

Uomo d'aff. : Le possiedo.

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Piccolo P.: Tu possiedi le stelle? E a che ti serve possedere le stelle?

Uomo d'aff. : Mi servono ad essere ricco ed a comperare altre stelle, se qualcuno ne trova. Piccolo P.: (Rivolto al pubblico) Questo qui ragiona come l’ubriacone! (Rivolto all'’uomo d’affari) Ma si può possedere le stelle?

Uomo d'aff. : Di chi sono?

Piccolo P.: Non lo so, di nessuno. Uomo d'aff. : Allora sono mie! Quando trovi qualcosa che non è di nessuno, è tua. E io possiedo le stelle, perché mai nessuno prima di me si è sognato di possederle. Piccolo P.: Questo è vero! E che te ne fai?

Uomo d'aff. : Le conto e le riconto. E’ una cosa difficile, ma sono un uomo serio io! Piccolo P.: (Perplesso) Ma, se io possiedo un fiore, posso coglierlo. Tu, invece, non puoi cogliere le stelle. Uomo d'aff. : No, ma posso depositarle in banca. Piccolo P.: Cosa vuoi dire?

Uomo d'aff. : Voglio dire che scrivo su un pezzo di carta il numero delle mie stelle, lo metto in un cassetto e lo chiudo a chiave. Piccolo P.: Ma, sarà…la cosa però non mi convince. Io possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni. E’ utile al mio fiore che io lo possegga, ma tu non sei utile alle stelle, non sei utile a nessuno…

Uomo d'aff. : Ma… io non so… io non ho tempo da perdere, io… un milione e uno, un milione e due…un milione e tre… (uscendo)

Piccolo P.: Sono proprio strambi gli uomini d’affari! MUSICA MONEY DEI PINK FLOYD PICCOLO PRINCIPE E UOMO D’AFFARI ESCONO ENTRANO BALLERINE CHE RACCOLGONO I SOLDI

Parte VIII - 5°Asteroide: Lampionaio

Personaggi: Narratore, Piccolo Principe Nikolas S., lampionaio Ludovica, lampione Sabrina, sole Rim

Costumi: piccolo principe, lampionaio con bastone, tuta intera di colore nera ed una "coppola". Scenografie: lampione, sole, Musica e balletto: LA BELLA VITA Jovanotti

1° Narratore Il quinto pianeta era molto strano. Vi era appena il posto per sistemare un lampione e l'uomo che l'accendeva. 2° narratore Il Piccolo Principe non riusciva a spiegarsi a che potessero servire, sparsi nel cielo, su un pianeta senza case, senza abitanti, un lampione e un Lampionaio. Piccolo Principe (rivolto verso il pubblico) Forse quest'uomo è veramente assurdo. Però è meno assurdo del Re, del Vanitoso, dell'Uomo d'affari e dell'Ubriacone. Almeno il suo lavoro ha un senso. Quando accende il suo lampione, è come se facesse nascere una stella in più, o un fiore. Quando lo

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spegne addormenta il fiore o la stella. E' una bellissima occupazione, ed è veramente utile, perché è bella. Lampionaio (mentre spegne il suo lampione) Buon giorno. (E accendendolo) Buona notte. Piccolo Principe Buon giorno. Perché spegni il tuo lampione? Lampionaio E' la consegna. Buon giorno. Piccolo Principe Che cos'è la consegna? Lampionaio E' di spegnere il mio lampione. Buona sera. Piccolo Principe E adesso perché lo riaccendi? Lampionaio E' la consegna. Piccolo Principe Non capisco. Lampionaio Non c'è nulla da capire, la consegna è la consegna. Buon giorno. (e asciugandosi la fronte con un fazzoletto a quadri rossi). Faccio un mestiere terribile. Una volta era ragionevole. Accendevo al mattino e spegnevo alla sera, e avevo il resto del giorno per riposarmi e il resto della notte per dormire... Piccolo Principe E dopo di allora è cambiata la consegna? Lampionaio La consegna non è cambiata, è proprio questo il dramma. Il pianeta di anno in anno ha girato sempre più in fretta e la consegna non è stata cambiata! Piccolo Principe Ebbene? Lampionaio Ebbene, ora che fa un giro al minuto, non ho più un secondo di riposo. Accendo e spengo una volta al minuto! Piccolo Principe E' divertente! I giorni da te durano un minuto! Lampionaio Non è per nulla divertente. Lo sai che stiamo parlando da un mese? Piccolo Principe Da un mese? Lampionaio Sì. Trenta minuti: trenta giorni! Buona sera. Piccolo Principe Sai... conosco un modo per riposarti quando vorrai. Lampionaio Lo vorrei sempre! Piccolo Principe Il tuo pianeta è così piccolo che in tre passi ne puoi fare il giro. Non hai che da camminare abbastanza lentamente per rimanere sempre al sole. Quando vorrai riposarti camminerai e il giorno durerà finché tu vorrai. Lampionaio Non mi serve a molto. Ciò che desidero soprattutto nella vita è di dormire. Piccolo Principe Non hai fortuna. Lampionaio Non ho fortuna. Buon giorno (e spegne il suo lampione). Piccolo Principe (rivolto verso il pubblico) Questo è il solo di cui avrei potuto farmi un amico. Ma il suo pianeta è veramente troppo piccolo e non c'è posto per due. Quello che rimpiangerò, soprattutto, saranno i suoi 1.440 tramonti nelle ventiquattro ore!

MUSICA LA BELLA VITA JOVANOTTI

FINE PRIMO ATTO NELLA PAUSA ALLESTIRE SCENOGRAFIA PER GEOGRAFO 8CARTE GEOGRAFICHE, TAVOLO, SEDIA, MAPPAMONDO)

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Parte IX - 6°Asteroide: Geografo

Personaggi: 2°Narratore, Piccolo Principe Tommaso, geografo Gerardo

Costumi: piccolo principe, geografo (tipo esploratore: tuta mimetica, cinturone con attrezzi, bussola, cannocchiale, cappello, lente d’ingrandimento, matite, compasso, ecc.) Scenografie: carte geografiche, mappamondo, grosso libro Musica e balletto: LA BELLA VITA - JOVANOTTI 1° Narratore Il sesto pianeta era dieci volte più grande. Era abitato da un vecchio signore che scriveva degli enormi libri…. 2° Narratore: …e accanto a sé binocoli, telescopi, carte geografiche e tutto il mondo su un solo grande foglio Geografo Ecco un esploratore. Da dove vieni? Piccolo Principe Che cos'è questo grosso libro? E che cosa fate qui? Geografo Sono un geografo. Piccolo Principe Che cos'è un geografo? Geografo E' un sapiente che sa dove si trovano i mari, i fiumi, le città, le montagne e di deserti. Piccolo Principe E' molto interessante, questo finalmente è un vero mestiere! (e dando un'occhiata in giro) E' molto bello il vostro pianeta. Ci sono degli oceani? Geografo Non lo posso sapere. Piccolo Principe Ah! E delle montagne? Geografo Non lo posso sapere. Piccolo Principe E delle città e dei fiumi e dei deserti? Geografo Neppure lo posso sapere. Piccolo Principe Ma siete un geografo! Geografo Esatto, ma non sono un esploratore. Manco completamente di esploratori. Non è il geografo che va a fare il conto delle città, dei fiumi, delle montagne, dei mari, degli oceani e dei deserti. Il geografo è troppo importante per andare in giro. Non lascia mai il suo ufficio, ma riceve gli esploratori, li interroga e prende degli appunti sui loro ricordi. E se i ricordi di uno di loro gli sembrano interessanti, il geografo fa fare un inchiesta sulla moralità dell'esploratore. Piccolo Principe Perché? Geografo Perché se l'esploratore mentisse porterebbe una catastrofe nei libri di geografia. Ed anche un esploratore che bevesse troppo. Piccolo Principe Perché? Geografo Perché gli ubriachi vedono doppio e allora il geografo annoterebbe due montagne là dove ce n'è una sola. Piccolo Principe Io conosco qualcuno che sarebbe un cattivo esploratore. Geografo E' possibile. Dunque, ti dicevo. Quando la moralità dell'esploratore sembra buona, si fa un'inchiesta sulla sua scoperta. Piccolo Principe Si va a vedere? Geografo No, è troppo complicato. Ma si esige che l'esploratore fornisca le prove. Per esempio, se si tratta di una grossa montagna, si esige che riporti delle grosse pietre... Ma tu, tu vieni da lontano! Tu sei un esploratore! Mi devi descrivere il tuo pianeta! ... Allora?

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Piccolo Principe Oh! da me non è molto interessante, è talmente piccolo. Ho tre vulcani, due in attività e uno spento. Ma non si sa mai. Geografo Non si sa mai. Piccolo Principe Ho anche un fiore. Geografo Noi non annotiamo i fiori. Piccolo Principe Perché? Sono la cosa più bella. Geografo Perché i fiori sono effimeri. Piccolo Principe Che cosa vuol dire "effimero"? Geografo Le geografie sono i libri più preziosi tra tutti i libri. Non passano mai di moda. E' molto raro che una montagna cambi di posto. E' molto raro che un oceano si prosciughi. Noi descriviamo delle cose eterne. Piccolo Principe Ma i vulcani spenti si possono risvegliare... Che cosa vuol dire "effimero"? Geografo Che i vulcani siano spenti o in azione, è lo stesso per noi. Quello che conta per noi è il monte, lui non cambia. Piccolo Principe Ma che cosa vuol dire "effimero"? Geografo Vuol dire "che è minacciato di scomparire in un tempo breve". Piccolo Principe Il mio fiore è destinato a scomparire presto? Geografo Certamente. Piccolo Principe (pensando ad alta voce) Il mio fiore è effimero, e non ha che quattro spine per difendersi dal mondo! E io l'ho lasciato solo. (poi sospirando e facendosi coraggio) Che cosa mi consigliate di andare a visitare? Geografo Il pianeta Terra. Ha una buona reputazione...

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Parte X - 7°Asteroide: il pianeta della neve

Personaggi: Narratori, Piccolo Principe Tailer, regina della neve Barbara

Costumi: piccolo principe, regina della neve (tipo principessa, vestita di bianco, cappello, bacchetta magica, ecc.) Scenografie: BALLERINE CON FIOCCHI DI NEVE-BASTONI Musica e balletto: LIEN

MUSICA LIEN ENTRANO BALLERINE CON NEVE E REGINA 1° Narratore Il settimo pianeta era molto piccolo e tutto bianco, soffice e….freddissimo!!!!! 2° Narratore Ovunque il Piccolo Principe si girasse, vedeva solo neve, neve e ancora neve….. 1° Narratore le montagne dominavano la valle, un laghetto guardava verso nord e una lunga distesa di neve copriva un paese incantato 2° Narratore alcuni campanili svettavano dalle pile di neve e un sinuoso torrente attraversava la valle 1° Narratore Era abitato da una bellissima ragazza, vestita come una principessa; intorno a lei solo neve, neve e ancora neve…… ENTRA PICCOLO PRINCIPE Piccolo principe: cosa fai? Regina delle nevi: conto quanti fiocchi di neve ci sono… forse ne ho perso qualcuno Piccolo principe: ma cosa è la neve? Regina: è acqua più fredda che scende giù dal cielo Principe: allora non è tua! È del cielo! Regina: cade sul mio pianeta quindi è mia e non posso permettermi di perderne neanche un fiocco! Principe: e cosa ci fai con la neve? Regina: beh io la conto, ogni giorno. Qualcuno cerca di portarla via per giocarci e approfittare di lei, ma io non lo permetterò Principe: perché? Cosa c’è di male a giocarci? Regina: non lo so Principe: e perché non giochi anche tu? Regina: è una cosa da bambini! I bambini sprecano il loro tempo, e io non voglio! Principe: perché sprecano tempo? Regina: per giocare… e divertirsi Principe: e tu ti diverti? Regina: non ho tempo per queste sciocchezze! Io ho da contare… e controllare se c’è tutta 1°Narratore: il piccolo principe si allontanò triste per quella donna 2° Narratore: pensò che, forse, i grandi non riescono a divertirsi perché sono troppo attenti alle cose che hanno 1° Narratore: e non si accorgono, così, di rimanere da soli…… MUSICA LIEN ESCONO BALLERINE CON NEVE

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Parte XI – la Terra: i telefoni – la comunicazione

Personaggi: Piccolo Principe Katerina, 2 ragazze con il telefonino Emma ed Elena

Costumi: piccolo principe, ragazze (tipo hip-hop)

Scenografie: 2 sedie Musica e balletto: da da da (trio)

MUSICA DA DA DA – UNA BALLERINA ESCE E GIRA FONDALE SU TERRA

1° Narratore Ho 983 amici su facebook… E parlo con loro ogni giorno Ho 983 amici su facebook… Ma mi sento sola. Ho 983 amici su facebook Ma nessuno mi conosce davvero. Ho 983 amici su facebook… Il mio problema è guardare le persone negli occhi… È più facile attraverso uno schermo.

2° Narratore Sai? Anche io avevo di questi problemi… ma, un giorno, mi sono guardata intorno. Ho capito che tutti questi social network erano tutto… fuorché “sociali” Pensaci… Ogni volta che accendi il computer… chiudi la porta, in realtà. È un mondo confuso e fatto d’automi questo che stiamo creando, un mondo dove non esiste lo spirito di gruppo… a meno che non lo creiamo su whatsup. Prova a stare con i tuoi amici, a fidarti di loro… nessuno si curerà di te se lo fai solo attraverso messaggi di gruppo…. Narratrice 1 Ma mi sento in imbarazzo con gli altri… non so cosa dire… o fare. Se inizio a parlare… non sembrerà a tutti che io sia pazza? Narratrice 2 Se sei in mezzo agli altri e ti senti sola… metti le mani dietro la testa e lontani dal telefono. Inizia a guardare gli altri e non solo il tuo schermo… prova… non è difficile! Il piccolo Principe ha imparato a sue spese quello che accade se si parla solo attraverso lo schermo…

MUSICA DA DA DA i telefono parlano e digitano sul telefono

TEL 1: ci sei oggi TEL 2: devo chiedere a ma TEL 1: vieni TEL 2: dove? TEL 1: giard chiesa TEL 2: ora? TEL 1: tre

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TEL 2: kate c’è? TEL 1: con gika e bime TEL 2: chiesto cosa? TEL 1: si, dato picche TEL 2: visto x-factor ieri? TEL 1: no, punizzzz TEL 2: lisa speciale TEL 1: 4 in mate TEL 2: anch’io, non detto TEL 1: come fai? TEL 2: aspetto sab TEL 1: ma controlla sempre? TEL 2: si, tua no? TEL 1: no. a dopo TEL 2: non so TEL 1: mi sa che mi faccio capelli rosa TEL 2: fighi!!! TEL 1: tu? TEL 2: boh, PICCOLO PRINCIPE: scusate, chi siete? TEL 1 e 2 si guardano, guardano il PICCOLO PRINCIPE, si riguardano, e alzano spalle e ridono PICCOLO PRINCIPE: chi siete? TEL 1: diglielo tu, ho mms TEL 2: io gifa , lei cista PICCOLO PRINCIPE: che strani nomi avete…..cosa fate? TEL 1: parliamo, non lo vedi?!? PICCOLO PRINCIPE: con chi? TEL 2: fra noi no, non vedi?!? – girandosi verso TEL 1: questo è matto! PICCOLO PRINCIPE: come fra voi, col cellulare? TEL 1: oh tipo, sei proprio strano, cosa vuoi? PICCOLO PRINCIPE: sto girando per il mondo e voglio parlare con più persone possibili per conoscerlo meglio TEL 2: dammi il numero così ti parliamo PICCOLO PRINCIPE: ma perché scusa, non lo stiamo già facendo? TEL 1 guardando TEL 2: è strano sto tipo…… dacci il numero così chattiamo PICCOLO PRINCIPE: non capisco, non è più facile parlare guardandoci in viso? TEL 2: sembri mia madre!!!!! col tel è più figo e puoi dire quello che vuoi senza paura PICCOLO PRINCIPE: paura di cosa? TEL 1: paura di sbagliare o arrossire, oppure di dire quello che vuoi PICCOLO PRINCIPE: ma se vuoi dire qualcosa ad una persona vuol dire che la conosci. se la conosci è forse una tua amica….e allora se sbagli lei ti capisce e se arrossisci lei ti può aiutare…. non capisco TEL 2: però è più difficile parlare come dici tu PICCOLO PRINCIPE: però è più sincero, onesto e crea un legame più vero TEL 1 verso TEL 2: se sbaglio ti arrabbi? TEL 2: ma no, mi faccio al massimo una risata TEL 1: e se dico cose strane mi zighi? TEL 2: certo ma siamo amiche, fa ridere TEL 1: e allora perché parliamo sempre col cellulare TEL 2 ci pensa, si guarda intorno e alza le spalle:…..boh, in effetti non lo so, lo fanno tutti

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PICCOLO PRINCIPE: allora sono tutti strani qui TEL 1 e 2: lo strano sei tu!!!! e ridono TEL 1 guardando il PP: hai gli occhi azzurri TEL 2: anch’io ce li o azzurri TEL 1: ma va dai….davvero? PICCOLO PRINCIPE: non te ne sei mai accorta?!?! TEL 2: NO, LEI GUARDA SEMPRE IL SUO MALEDETTO TELEFONO!!!! TEL 1: e tu allora, perché mi rispondi?...ma dove hai preso questi pantaloni??? TEL 2: ma ce li ho su sempre, non te ne sei mai accorta? PICCOLO PRINCIPE: non litigate, non litigate……. sono proprio strani qui, meno male che non ho mai chiesto il numero alla mia rosa altrimenti non saprei neanche quanti petali ha e di che colore sono! NAR 1: Le persone intorno a me preferiscono farsi raccontare una bella storia e credere di viverla. NAR 2: Hanno preferito non vedere…. Se non attraverso uno schermo NAR 1: Hanno preferito non parlare…. Se non attraverso dei post NAR 2: Hanno preferito non ascoltare… NAR 1: Siamo diventati così materialisti da riuscire a pensare solo a ciò che vediamo in tv o su internet: auto costose, belle ville, piscine. NAR 2: Ci siamo fatti rendere schiavi dai mass media… senza capire che la vera forza è nello spegnere uno schermo… e accendere un sorriso.

MUSICA DA DA DA I DUE TELEFONI PORTANO VIA UNA SOLA SEDIA CAMBIO MUSICA LA PULCE D’ACQUA LE BALLERINE PORTANO LE ROCCE

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Parte XI bis – La Terra: i serpenti

Personaggi: 2°Narratore, Piccolo Principe Fabio, serpenti Emanuela e Francesca

Costumi: piccolo principe, serpenti da definire Scenografie: rocce, Musica e balletto: LA BELLA VITA Jovanotti 1° Narratore: Dopo avere viaggiato per lo spazio, il Piccolo Principe arrivò finalmente sulla Terra. 2° Narratore La Terra non è un pianeta qualsiasi! Ci si contano 111 re, 7.000 geografi, 900.000 uomini d'affari, 7 milioni e mezzo di ubriaconi, 312 milioni di vanitosi, cioè 2 miliardi circa di adulti. 1° Narratore Per darvi un'idea delle dimensioni della Terra, vi dirò che prima dell'invenzione dell'elettricità bisognava mantenere, sull'insieme dei sei continenti, una vera armata di 462 mila e 511 lampionai per accendere i lampioni. 2° Narratore Visto un po' da lontano faceva uno splendido effetto. I movimenti di questa armata erano regolati come quelli di un balletto d'opera! Narratori insieme Era grandioso!

Piccolo P.: (Guardandosi attorno) Questo pianeta è enorme, mille, mille volte più grande del mio…

Serpente 1: Attento, Piccolo Principe! …Sulla terra ci sono centinaia di Re, migliaia di uomini d’affari, milioni di vanitosi e di ubriaconi. Serpente 2: Gli uomini si credono molto importanti e dire che, se stessero in piedi e ben stretti, basterebbero due o tre isolotti del Pacifico per contenerli tutti. (Rivolto al pubblico) Voi non mi credete, ma è così! Piccolo P.: (Rivolto al serpente) Ma voi, chi siete?

Serpenti in coro: Siamo il serpente! Piccolo P.: Dove sono?

Serpente 1: In Africa! Piccolo P.: Ma…non c’è nessuno sulla terra?

Serpente 2: (guardando e ridendo con il serpente 1) Qui è il deserto. Non c’è nessuno nei deserti. Piccolo P.: Dove sono gli uomini? Si è soli nel deserto…

Serpente 1: Si è soli anche con gli uomini… Serpente 2: si si, si è soli anche con gli uomini Piccolo P.: Siete buffi e sottili come un dito. Serpente 1: Ma sono più potente di un dito di un Re! Serpente 2: ma sono più potente di una bacchetta magica! Piccolo P.: Non sembrate molto potenti… non avete neppure le zampe… e non potete camminare. Serpente 1: Posso trasportarti più lontano che una nave… Serpente 2: Colui che tocco lo restituisco alla terra da dove è venuto. Piccolo P.: Veramente?

Serpenti insieme: Mi fai pena, tu così debole, su questa terra di granito. MUSICA LA PULCE D’ACQUA DI BRANDUARDI BALLERINE NON ESCONO!!!!

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Parte XII – La Terra: eco

Personaggi: 2°Narratore, Piccolo Principe Katerina, eco Michele R.-Andrea Rita-Alessia R. Costumi: piccolo principe, serpenti da definire Scenografie: alberi, rocce, da definire Musica e balletto: PULCE D’ACQUA – CORO ALPINO

1°Narratore: Il Piccolo Principe attraversò il deserto e salì su una altura Piccolo P.: Da questa alta montagna forse vedrò tutto il pianeta e tutti gli uomini. (Rivolto al pubblico) Buon giorno. Eco: Buon giorno…buon giorno…buon giorno…

Piccolo P.: Chi siete?

Eco: Chi siete… chi siete… chi siete? Piccolo P.: Dove siete, non vi vedo

Eco: non vi vedo… non vi vedo … non vi vedo Piccolo P.: Siate miei amici, io sono solo! Eco: Sono solo… sono solo… sono solo… Piccolo P.: vi prego, giochiamo insieme

Eco: insieme… insieme … insieme Piccolo P.: non mi sembrate molto convincenti! Eco: convincenti… convincenti … convincenti Piccolo P.: Che buffo pianeta! E’ tutto secco e pieno di punte. E gli uomini mancano di immaginazione: ripetono tutto ciò che loro si dice. Che noiosi! Eco: Noiosi… noiosi… osi… osi… Piccolo P.: ma mi state prendendo in giro?

Eco: in giro… in giro … in giro Piccolo P.: questo posto non mi piace! Eco: mi piace… mi piace … mi piace Piccolo P.: non mi piace! Eco: mi piace… mi piace … mi piace MUSICA CORO ALPINO???? 1 BALLERINA PORTA VIA SEDIA

Parte XIII – La Terra: il giardino di fiori/rose – la volpe

Personaggi: 2°Narratore, Piccolo Principe Camilla, rose (3) e viole (3), volpe Angela

Costumi: piccolo principe, rose, viole, volpe Scenografie: melo Musica e balletto: L‘AMICO E’ cantata da tutti i ragazzi

1°Narratore: Il Piccolo Principe camminò a lungo tra le sabbie e le rocce, finchè… 2° narratore: … non scorse un giardino fiorito con splendidi fiori e rose 1° narratore: il Piccolo Principe era emozionato perché sperava di trovare nuovi amici. Si avvicinò con entusiasmo e gioia

MUSICA SOTTOFONDO BASSA L’AMICO E’

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ENTRANO ROSE E VIOLE

Piccolo P.: Finalmente una strada! E tutte le strade portano agli uomini. Rose: buon giorno! (hihihihihihihihihihihi) Piccolo principe: ciao! chi siete? Rose: siamo i fiori più belli del giardino, sciocchino! Non vedi? Viole: come fate a dire di essere le più belle se noi che vi guardiamo da vicino vediamo solo spine? Piccolo principe: e voi? Chi siete? Non avete spine? Viole: ma no ma no, piccolino! Noi non abbiamo bisogno d’altro che del sole e dell’acqua… non temiamo nulla! Rose: certo! perché siamo noi le più belle e profumate! Chi dovrebbe girarsi a dar retta voi, invece? Piccolo principe: io le trovo comunque carine! Rose: loro? Ma siamo noi le regine? Viole: carine? Solo carine? Ma cosa credi? Piccolo principe: scusate tanto! Non volevo essere maleducato! Dicevo solo che siete egualmente interessanti! Viole: ma noi siamo più profumate! Rose : ma noi le più belle! Viole: racchie! Rose: accessorie! Piccolo principe: ma non litigate! Le viole escono e le rose cominciano il balletto e recitano in rima: Rose: (Fanno il balletto attorno al Piccolo Principe)

Noi siamo le rose, carine e odorose. Noi siamo le rose

un po’ vanito-o-se. Noi siam le più belle

E siamo sorelle. In questo giardino

facciam capoli-i-no. è vera beltà-à

ma certo più vale

la verità. Oh sì! Narratore: il piccolo principe, sentendole litigare, si allontanò sempre più triste Narratore: chiedendosi se non fosse una fase della vita il voler prevaricare sugli altri Narratore: e penso al suo fiore, chissà se anche lui sarebbe diventato così… Piccolo principe: ma no! Il mio fiore sa di essere unico, è gentile e bello, pieno di gioia di vivere… (Le rose si fanno da parte. Rimane in scena il Piccolo Principe, addolorato)

ENTRANO MELO E VOLPE Volpe: Buon giorno!

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Piccolo P.: (Rivolto alla volpe) Chi sei?

Volpe: Sono una volpe. Piccolo P.: Vieni a giocare con me. Io sono solo. Volpe: Non posso giocare con te: non sono addomesticata! Piccolo P.: Scusa, che cosa vuol dire addomesticare?

Volpe: Tu non sei di queste parti. Che cosa cerchi?

Piccolo P.: Cerco gli uomini. Che cosa vuol dire addomesticare?

Volpe: Gli uomini hanno dei fucili e cacciano. Allevano anche delle galline. Tu cerchi delle galline?

Piccolo P.: No, cerco degli amici! Cosa vuol dire addomesticare?

Volpe: Vuol dire creare dei legami. Piccolo P.: Creare dei legami?! ?

Volpe: Vuol dire che, se mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Piccolo P.: Comincio a capire… credo che il mio fiore mi abbia addomesticato…

Volpe: E’ possibile, capita di tutto sulla Terra! Piccolo P.: No! Non è sulla Terra, è su un altro pianeta. Volpe: Ci sono dei cacciatori sul tuo pianeta?

Piccolo P.: No! Volpe: Questo mi piace! E delle galline?

Piccolo P.: No. Volpe: Non c’è niente di perfetto. La mia vita è monotona: io do la caccia alle galline e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò il rumore dei tuoi passi, che sarà diverso da tutti gli altri. Per favore, addomesticami! Piccolo P.: Volentieri, ma non ho molto tempo. Volpe: Gli uomini non hanno tempo. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Vuoi tu un amico? Addomesticami! Piccolo P.: Sì, sarai mio amico. Volpe: Ora ti svelerò un segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. Ciò che vale è invisibile agli occhi. L’essenziale è invisibile agli occhi! Piccolo P.: L’essenziale è invisibile agli occhi. Volpe: Ora va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. (Esce) Piccolo P.: (Rivolto alle rose) Voi non siete per niente simili alla mia rosa. Voi non siete niente per me! Rose: Oh! Oh! (Reclinano il capo) Piccolo P.: Voi siete belle, ma siete vuote! La mia rosa, lei, lei sola è importante per me! Rose: (Facendo il girotondo)

La fedeltà-à

felice farà-à

chi la lealtà-à

amar saprà. Oh sì! MUSICA L’AMICO E’

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Parte XIV – La Terra: il controllore e il mercante

Personaggi: Narratore, Piccolo Principe Asia, Controllore Valentina B, Mercante Iris, Costumi: piccolo principe, controllore (divisa), mercante Scenografie: bancarella, OROLOGIO stazione, Musica e balletto: VIZI MINORI

1°Narratore: Il Piccolo Principe arrivò infine in una città… 2° Narratore: …rumore, polvere, gente che corre, gente che urla 1° Narratore: case, negozi, fabbriche e uffici 2° Narratore: Treni, macchine, biciclette e motorini 1° Narratore: Un via vai che procurò al piccolo Principe una grande confusione e lo fece girare senza capire dove e perchè

2° Narratore: finchè arrivo nella piazza della stazione dove incontrò un controllore MUSICA VIZI MINORI ENTRANO BALLERINE CON CASSETTA FRUTTA COME AUTOMI SEGUITE DA OROLOGIO, CONTROLLORE E MERCANTE – BALLERINE ESCONO CONTROLLORE SOTTO OROGLOGIO, MERCANTE SISTEMA LE CASSETTE PER ULTIMO ENTRA PICCOLO PRINCIPE

Controllore: Bonjour! (Fischia per fare un segnale)

Piccolo P.: Che cosa fai qui?

Controllore: Faccio il controllore. Smisto i viaggiatori a gruppi di mille. Spedisco i treni che li trasportano, a volte a destra, a volte a sinistra. Piccolo P.: Hanno tutti fretta. Che cosa cercano?

Controllore: Lo stesso macchinista lo ignora. (Rumore con tamburo????)

Piccolo P.: Ritornano già?

Controllore: Non sono gli stessi. Piccolo P.: Non erano contenti là dove stavano?

Controllore: Non si è mai contenti dove si sta! (Rumore con tamburo????)

Piccolo P.: Inseguono i primi viaggiatori?

Controllore: Non inseguono nulla. Dormono là dentro o sbadigliano tutt’al più. Piccolo P.: Ho capito! Gli uomini si agitano invano e girano intorno a se stessi… Non vale la pena…

Controllore: Au revoir! Attention ! (Fischia) (Rumore con tamburo????) Piccolo P.: Sarà meglio allontanarsi!

1° Narratore: Il Piccolo Principe si voltò e vide un mercato con tante bancarelle 2° Narratore: Si avvicinò ad una di queste

Mercante: Comprate le mie pillole! …Comprate! …Comprate! Mercante: (Rivolto al Piccolo Principe) Vuoi comprare le mie pillole? Sono prodigiose: calmano la sete. Ne inghiotti una la settimana e non senti più il bisogno di bere. Piccolo P.: E questo a che cosa serve?

Mercante: Serve a risparmiare tempo. Gli esperti hanno calcolato che si risparmiano 50 minuti la settimana! Piccolo P.: E cosa ne fai di questi 50 minuti?

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Mercante: Faccio quello che voglio! Piccolo P.: Io, se avessi 50 minuti a disposizione, camminerei piano piano verso una fontana… (Rivolto al pubblico) Sono proprio strani gli uomini! MUSICA LA BELLA VITA ESCONO TUTTI GLI ATTORI ENTRANO BALLERINE E PORTANO VIA CASSETTA FRUTTA

Parte XV – di nuovo nel Sahara

Personaggi: 2°Narratore, Piccolo Principe Enrico, aviatore Nikolas S. Costumi: come prima parte Scenografie: come prima parte Musica e balletto: INIZIO LA BELLA VITA – FINE: L’AMICO E’ E CORO RAGAZZI

2°Narratore: Ed ora torniamo nuovamente nel Sahara, dove il Piccolo Principe ha appena terminato di raccontare le sue avventure ad un aviatore caduto con il suo aereo…. Ricordate?…

Antoine: Sono molto graziosi i tuoi ricordi, ma ormai ho riparato il mio aereo. Devo ripartire… e tu?

Piccolo P.: Anch’io, oggi, ritorno a casa…

Antoine: Perché non rimani qui, sulla Terra, con gli uomini?

Piccolo P.: Ho viaggiato tanto ed ho incontrato gli uomini! Come sono buffi! Ho imparato molto. Ho avuto degli amici: la volpe… tu…, ma devo tornare sul mio pianeta. Là mi attende un fiore che io non posso abbandonare! Antoine: Va’, Piccolo Principe, sulla tua stella e sii felice! 2°Narratore: Se una notte, guardando il cielo, vedrete le stelle brillare, ricordatevi del Piccolo Principe!

FINE