lavoro eseguito dalla classe 1ma sez. i – scuola g.g. belli
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Lavoro eseguito dalla classe 1ma sez. I – Scuola G.G. Belli Alunni : Cecilia Alesii - Flaminia Carmellini - Matteo Barba - Filippo Benedetti Prof. Francesca Giani Roma 11 febbraio 2013. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
IL FORO ROMANO
ARCO DI SETTIMIO SEVERO TEMPIO DI ANTONINO E FAUSTINABASILICA DI MASSENZIOARCO DI TITO
Lavoro eseguito dalla classe 1ma sez. I – Scuola G.G. Belli
Alunni: Cecilia Alesii - Flaminia Carmellini - Matteo Barba - Filippo Benedetti
Prof. Francesca GianiRoma 11 febbraio 2013
IL FORO ROMANO EVIDENZIATI I MONUMENTI ED UN PERCORSO CHE LI UNISCE
IL PERCORSO
Il foro romano è uno dei luoghi di attrazione turistica più importante della
città di Roma forse uno dei più conosciuti al mondo I seguenti monumenti: Arco di Settimio Severo Tempio di Antonino e Faustina Basilica di Massenzio Arco di Titosi trovano all’interno del Foro Romano, pertanto in una visitaall’interno di quest’area si riescono a vedere tutti con un percorso
ipoteticoche può partire dall’Arco di Settimio Severo fino all’ Arco di Titopassando nell’ordine dal Tempio di Antonino e Faustina alla Basilica di Massenzio.
FOTOGRAFIE DEI MONUMENTI
Arco di Settimio Severo
Arco di Tito
Tempio di Antonino e Faustina
Basilica di Massenzio
ARCO DI SETTIMIO SEVERO
L’arco di Settimio Severo si trova a Roma nel Foro Romano angolo nord est, fu eretto tra il 202 e il 203.
L’arco, alto 23 mt, largo 25 e profondo 11,85 è costruito in opera quadrata di marmo, con alti plinti scolpiti
con vittorie e figure di barbari. Si tratta del più antico arco a Roma conservato, con colonne libere anziché
addossate ai piloni.I fornici laterali sono messi in comunicazione con quello centrale per mezzo di due piccoli
passaggi arcuati. sulla sua superficie sono incisi rilievi, ormai molto erosi che ricordano le vittorie in
battaglia dell’imperatore,in Patria (Iran e Iraq) e in Arabia. Nell’arcata principale sicuramente passava una
strada,di cui però nonResta traccia. Sulla parte esterna ha quattro pilastri per facciata che poggiano sui
basamenti sopraelevati. si può leggere un dedica a Geta, in origine, infatti, l’incisione era dedicata ad entrambi i
suoi figli, Geta e Caracalla, ma alla morte dell’imperatore Geta, suo fratello ne eliminò il nome dalle
opere pubbliche.
Stato di ConservazioneL’Arco di Settimio Severo è giunto a noi quasi intatto.
Entrando nel Foro Romano , e seguendo la Via Sacra a destra, incontriamo un’imponente basilica, si tratta del Tempio di Antonino (imperatore dal 138 al 161) e Faustina (sua moglie).
Il tempio fu eretto dopo la morte dell’imperatrice nel 141 e le fu dedicato dal Senato, come ricorda l’iscrizione sull’architrave della facciata (DIVAE FAVSTINAE EX S C). Alla morte dell’imperatore nel 161 il tempio venne dedicato anche al nuovo divus e fu aggiunta una riga soprastante all’iscrizione esistente (DIVO ANTONINO ET).
Il monumento si compone di una cella collocata su un podio fatto di blocchi di tufo, a cui si accede mediante una scalinata costruita in epoche recenti.Sulla facciata si erge un pronao e sei colonne corinzie di fronte e due coppie su entrambi i lati, alte 17 m. e anch’esse fatte di marmo cipollino. Su alcune colonne sono raffigurate immagini di divinità.
Stato di Conservazione
Esso è giunto a noi in ottime condizioni perché al suo interno, nel medioevo, fu costruita la chiesa di San Lorenzo in Miranda.
IL TEMPIO DI ANTONINO E FAUSTINA
Si trova a Roma, all’interno del Foro Romano lungo la Via dei Fori Imperiali vicino al Colosseo Ciò che rimane della Basilica di Massenzio oggi ci da una chiara idea della grandezza di questo edificio al tempo dei
Romani,Infatti i suoi resti hanno delle dimensioni piuttosto imponenti, l'intera basilica misurava 100 metri di lunghezza e 65 metri
di larghezza. Il materiale utilizzato per la costruzione era principalmente mattoncini rossi, ed altri materiali fra cui un tipo di marmo. La pianta della Basilica mostra tre navate di cui una centrale più alta e più larga, divisa dalle due laterali tramite pilastri e colonne. Le due navate laterali erano separate da file di colonne con 3 nicchioni ad abside sul fondo, coperti da volte a botte con Cassettoni ottagonali ancora oggi ben visibili; gli ambienti erano comunicanti tra loro tramite delle aperture ad arco.Al centro di una delle due navate laterali c'era una grande abside all'interno della quale era posizionata un’imponente
statua Che raffigurava Massenzio, era alta ben 12 metri; la statua fu poi riadattata alle sembianze di Costantino. I resti di questa statua sono oggi esposti in Campidoglio.
La basilica risale agli inizi del IV secolo e fu fatta costruire da Massenzio, fu terminata poi da Costantino I che la modificò.
L'edificio doveva accogliere l'attività giudiziaria del prefetto era la sede del tribunale per i processi ai senatori dell'era dellaCuria Giulia.
Stato di ConservazioneOggi della Basilica di Massenzio rimane soltanto il lato settentrionale dell'edificio ed una parte dei pilastri
che dividevanola navata centrale dalle due laterali.
BASILICA DI MASSENZIO
L’Arco di Tito si trova nel cuore della città di Roma sulla cima settentrionale del Palatino all’interno del Foro Romano è formato da una arcata unica,è rivestito con marmo greco ed è sorretto da quattro semi-colonne nei quattro lati.
E’ alto 15,40 metri, largo 13,50 metri e profondo 4,75 metri.
L’arco è stato eretto a memoria della guerra giudaica combattuta da Tito in Galilea nel 90 d.C. circa.Il monumento, dedicato da Domiziano al padre Vespasiano ed al fratello Tito, celebrava il fratello dopo la morte avvenuta nell’81 per ricordarne la vittoria e la distruzione di Gerusalemme.
Nella parte superiore presenta incisa in latino l’iscrizione:“il Senato e il popolo romano al divino Tito, figlio del divino Vespasiano, Augusto.
All’interno dell’arco sono raffigurati su due grandi pannelli a rilievo due episodi di trionfo romano, uno rappresentail corteo che sfila sotto la porta del trionfo con le trombe d’argento ed il candelabro a sette braccia, l’altro raffigura Tito che avanza sulla quadriga.
Nella parte centrale della volta compare nuovamente Tito raffigurato su un’ aquila che vola verso gli Dei.
Stato di ConservazioneIl monumento è in un ottimo stato di mantenimento perchè durante il Medio Evo fu incluso nella
roccaforte dei Frangipane, ma soprattutto grazie al restauro eseguito dal Valadier nel 1823.
ARCO DI TITO
FONTI UTILIZZATE PER LA RICERCA
Le fonti che sono state utilizzate per effettuare laricerca del foro romano il giorno 11 gennaio 2013 sono le seguenti: www.wikipedia.com e www.romanoimpero.comQueste fonti si sono rivelate molto utili per la ricerca di questo antico impero romano ed anche per le bellissime immagini che abbiamo trovato oltre alle fotografie da noi scattate.