l'amico della famiglia marzo 2013

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anno XCI - n. 3 - Marzo 2013 - periodico delle comunità cristiane di Seregno Papa Francesco Il Primo...

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Informatore della Comunità Maria Madre della Chiesa

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Penitenzieria della BasilicaInaugurazione sabato 16 marzo 2013 ore 17

Presentazione dei curatori: Luca e Paolo Tanduo

Aperta sino a venerdì 22 marzo ore 18.30Orari mattino 9/12 - pomeriggio 15/18.30

Possibilità di visita guidataCatalogo mostra: Edizioni Paoline

Comitato scientifico: S.E. Mons. Mario Delpini vicario generale Diocesi MilanoProf. Alberto Torresani, Prof. Giacomo Samek Lodovici

Papa Francesco Il Primo...

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«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO

Il prossimo uscirà domenica 21 Aprile 2013

anno XCI, 17 Marzo 2013, numero 3

Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

In copertina: Mentre andiamo in stampa ci colpisce e coinvolge la bellissima notizia della elezione di Papa Francesco. Con gioia gli dedichiamo almeno la copertina e promettiamo di tornare su questo evento che riscalda i cuori dei cattolici e non solo.

Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;

ORARI SANTE MESSE FESTIVE

Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347www.basilicasangiuseppe.it – [email protected] alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18

Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352www.oratoriosanrocco.it – [email protected] Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi

Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzarettopiazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30

Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramentovia Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368Domenica alle 8.30

Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130www.monaci-benedettini-seregno.com - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18

Santuario di Maria Ausiliatrice(Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30

San Salvatore - via Montello Domenica alle 8.30 e 10.30

Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.itDomenica alle 9

Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9

Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096www.parrocchiasantavaleria.it - [email protected] alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30

Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382www.parrocchiaceredo.it – [email protected] alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18

Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810www.psase.it - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30

Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635www.sancarloseregno.it - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18

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Viviamo un momento storico chenon dobbiamo lasciarci sfuggire: èpieno di fermenti e novità che pos-sono accelerare o azzoppare il nostrocammino. In questo numero ce neoccupiamo cercando di aiutare i nostrilettori a conoscere gli avvenimenti efarsene una interpretazione alla lucedella fede.Anzitutto qui a Seregno procede ilcammino di preparazione della an-nunciata unica comunità pastorale.Senza fretta, questa volta. Operiamocon la pazienza di chi intesse tramedi relazioni buone. Presentiamo lacronaca del consiglio pastorale uni-tario e delle riflessioni e proposteche stanno emergendo. In città poiabbiamo, intorno alla festa patronaledella Basilica, un evento eccezionale.

Si tratta della inaugurazione ufficialedel nuovo "Centro Pastorale Mons.Enrico Ratti", in via Cavour 25. Alungo sognato da mons. Motta chepresiede la Messa di domenica 17alle 10, è ora una realtà che speriamodiventi cara ai seregnesi tutti per leopportunità e i servizi che offrirà.Un pieghevole in quattro pagine confoto ne spiega la storia e l'utilizzo,senza dimenticare che dobbiamo tutticollaborare per estinguere il gravosodebito che è sulle spalle della par-rocchia della Basilica.La situazione politica e sociale è pre-occupante, sia a livello cittadino, perle inchieste che mettono in luce in-quietanti illeciti da parte della classepolitica in combutta con persone dimalaffare, sia a livello nazionale per

la difficoltà degli elettiad esprimere un governoche diriga il paese fuoridalla emergenza istituzio-nale ed economica. Pre-varrà il senso del benecomune o l'interesse diparte, che danneggia tutti?Non lo possiamo saperepurtroppo e possiamosolo auspicarlo. Ne riflet-tiamo con la penna delsottoscritto in uno spe-cifico articolo.La Chiesa universale infi-ne vede in questi giornilo svolgimento del Con-clave. Nel momento incui chiudiamo i testi delnostro periodico il Con-clave sta iniziando e sup-poniamo che al momentodella vostra lettura avre-mo già il nuovo Papa. An-che di questo diamo con-to presentandovi un arti-

colo sul processo di elezione del Pon-tefice e una riflessione in margine alpellegrinaggio dei nostri ragazzi diterza media che li ha visti partecipareall'ultima udienza di Papa BenedettoXVI.Ce n'è per tutti dunque, sperandoche questo strumento possa diventarenel futuro un importante elementodi quella "pastorale d'insieme" a cuiil Vescovo da anni ci chiama. Diffon-diamolo facendolo leggere, acquistan-do qualche copia in parrocchia e,meglio, sottoscrivendo nuovi abbo-namenti presso la Buona Stampa cen-trale (vedi in seconda di copertina) ele buona stampa parrocchiali.

Don Paolo CiottiDirettore

49MARZOduemilatredici

Editoriale

Nella Chiesa e nel paese viviamo un momento di opportunità e innovazione

Con Gesù Cristo verso la Pasqua: Alziamoci e camminiamo!Dalle nostre parrocchie alla Chiesa universale

I Cardinali durante la S. Messa Pro eligendo Pontifice di martedì 12 marzo.

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Chiesa Universale

MARZOduemilatredici

Domenica 17 febbraio, in-sieme a una cinquantinadi ragazzi di III media deinostri oratori che si stannopreparando a vivere la loroProfessione di Fede, ho avu-to la grazia di poter parte-cipare, in piazza S. Pietro,alla preghiera dell’Angelus.Un Angelus assolutamentesimile a quelli vissuti inmolte altre domeniche, einsieme incredibilmente di-verso per la consapevolezzache quello era il penultimoAngelus presieduto da PapaBenedetto XVI. Da lì a po-chi giorni infatti, come luistesso aveva annunciato nella matti-nata di lunedì 11 febbraio, avrebbeterminato il suo ministero come Suc-cessore dell’Apostolo Pietro e la Chie-sa tutta si sarebbe preparata, nellapreghiera, ad accogliere il dono diun nuovo Pastore.“Scelta coraggiosa”, è stato detto piùo meno da tutti. Come intendereperò il senso vero di questo coraggio?Dopo il vero e proprio shock iniziale,i mezzi di comunicazione si sono la-sciati andare alle interpretazioni piùvarie: “Il Papa lascia travolto dagliscandali”, “Benedetto XVI sfrutta lapossibilità di condizionare la nominadel suo successore”, “Le dimissionidel Papa, esito naturale di un pontifi-cato fallimentare”, “Il Papa si dimettedopo aver tentato senza successo diriformare la Curia Romana”. Anchele interpretazioni più benevole sonostate difficilmente in grado di rispet-tare tutti gli attori in gioco, correndoil rischio di diffondere e perpetuare

una visione di Chiesa quasi che questafosse una sorta di superazienda dalledimensioni mondiali. E’ evidente comesi andasse così contro le stesse in-tenzioni del Papa, che ha più volte ri-badito di non essersi mai sentito solonel portare il peso del suo Ufficio eche, proprio nell’ultimo discorso te-nuto ai Cardinali, affermava citandoil teologo Guardini: “La Chiesa “non èun’istituzione escogitata e costruitaa tavolino…, ma una realtà vivente…Essa vive lungo il corso del tempo, indivenire, come ogni essere vivente,trasformandosi… Eppure nella suanatura rimane sempre la stessa, e ilsuo cuore è Cristo””.Penso allora che sia più corretto guar-dare a questo gesto del Papa a partireda due parole tanto care alla nostrafede: la parola verità e la parola libertà.Non ci può non tornare alla mentequanto abbiamo ascoltato nel Vangelodi Giovanni nella terza Domenica diQuaresima: “Se rimanete nella mia

parola, siete davvero mieidiscepoli; conoscerete laverità e la verità vi farà li-beri”. La verità, prima diessere una serie di formuleo di dogmi, coincide conuna persona, la persona diGesù che instancabilmentedesidera incontrarci e do-narsi a noi. Ed ecco allorache la vera libertà per l’uo-mo si dà solo in questo in-contro; parafrasando un po’il Vangelo, potremmo direche tanto più lasciamo cheCristo accada nella nostravita, tanto più saremo liberi,ma liberi davvero.

E’ quanto ci ha testimoniato il Papacon la straordinarietà di questo suogesto: così afferrato da Cristo, cosìinnamorato di Lui, da poter ricono-scere con verità una fragilità fisicanon più superabile e per questo ca-pace di compiere con grandiosa libertàun passo così inedito. “Ho sempre saputo che in quellabarca c’è il Signore e ho sempre sa-puto che la barca della Chiesa non èmia, non è nostra, ma è sua. E ilSignore non la lascia affondare; è Luiche la conduce, certamente ancheattraverso gli uomini che ha scelto,perché così ha voluto. Questa è stataed è una certezza, che nulla può of-fuscare” (ultima udienza generale).Sa, il Papa, che Cristo non abbandonala Sua Chiesa. Sa il Papa - e lo sappiamoanche noi - che rimanendo in pre-ghiera sino alla fine per tutta la chiesa,continuerà a esserci padre.

Don Gabriele Villa

Riflessioni a voce alta di don Gabriele Villa dopo aver vissuto “in diretta”il penultimo Angelus di Benedetto XVI in piazza San Pietro

La rinuncia del Papa tra verità e libertà Il Pontefice si sente così afferrato da Cristo, così innamorato di Lui, da poter riconoscere con verità una fragilità fisica non più superabile e per questo capace di compiere con grandiosa libertà un passo così inedito.

L’ultimo Angelus del Papa.

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Offriamo in questo arti-colo scritto mentre sta ini-ziando il Conclave alcunenote per comprendere ap-pieno la natura e il signi-ficato di questo antico ri-tuale. Se quando leggereteavremo il nuovo Papa,sarà motivo in più perrendere grazie a Dio esentirci uniti con la Chiesauniversale.La Chiesa sta vivendo unmomento storico per laportata del gesto di Bene-detto XVI di rinunciare allacattedra di Pietro e per gliorizzonti che esso apre.Portiamo ancora tutti negli occhi e nelcuore le immagini e le parole profonde,pur nella loro semplicità, con cui papaRatzinger si è congedato dal ministeropietrino, scegliendo di rimanere in altromodo “sotto la croce”,“nel recinto diPietro”.Ora la Chiesa riflette, si interroga eprega: così è stato nel corso delle diecicongregazioni a cui sono stati chiamatii Cardinali elettori e non (coloro chehanno oltrepassato gli ottant’anni) e du-rante le quali oltre centosessanta sonostati gli interventi dei Cardinali. È emersoun atteggiamento improntato alla rifles-sione e all’ascolto, che potrebbe esseredeclinato in tre direzioni: un ascoltoteso a cogliere i segni dei tempi per de-lineare la Chiesa del terzo millennio difronte alle molte sfide che la società at-tuale propone; un ascolto all’internodella Chiesa stessa per far emergere ilprofilo e le attese del futuro Papa, la di-mensione della collegialità e dei rapportitra le varie componenti ecclesiastiche.Un ascolto, infine, della coscienza edello Spirito, imperniato sulla preghiera,perché - come ha sottolineato papa Be-nedetto XVI nel corso della sua ultima

udienza in piazza S. Pietro il 27 febbraioscorso -“la barca della Chiesa” è di Cristo,“è Lui che la conduce, anche attraversogli uomini che ha scelto.” Quest’ultimo atteggiamento è stato ancorpiù evidente nella mattinata di martedì12 marzo, quando tutti i Cardinali sisono riuniti nella basilica di San Pietroper la Missa Pro eligendo Romano Pon-tifice e - a partire dalle ore 16.30 - sisono recati in processione cantando ilVeni Creator dalla cappella Paolina versola cappella Sistina: momenti intensi perchiedere allo Spirito Santo di illuminarele menti degli elettori e lasciarsi guidareverso l’elezione del nuovo Papa. Ma lapreghiera si è levata in questi giornidalla Chiesa tutta, dai milioni di fedeliche in ogni angolo della terra attendono- in comunione universale - l’annunziodel nuovo Papa.La pronuncia della formula dell’”extraomnes”, della chiusura della CappellaSistina con l’allontanamento di quantinon partecipano alle votazioni, dà inizioal Conclave. Il silenzio e l’isolamentoche circondano i Cardinali allontananole voci assillanti, le molte domande e lapressione mediatica che si è fissata su

questo evento: ora glielettori possono libe-ramente e segreta-mente esprimere laloro scelta, senza in-terferenze o pressionidall’esterno, in un at-teggiamento di ascol-to e discernimento. Libertà, segretezza, maanche bellezza circon-dano i Cardinali elet-tori: il 25 ottobre scor-so in occasione del500.mo anniversariodella Cappella Sistina,papa Benedetto XVIl’aveva definita la “via

della bellezza, una via capace di guidarela mente e il cuore verso l’Eterno, di ele-varli fino alle altezze di Dio". E GiovanniPaolo II ebbe a dire che lì “tutto concorread alimentare la consapevolezza dellapresenza di Dio”, cosa non da poco perquanti hanno il compito di affidare labarca della Chiesa ad uno di loroQuello che si è aperto martedì è stato ilventicinquesimo conclave ad essereospitato nella Cappella Sistina, chiusagià dallo scorso 5 marzo per i preparatividel caso: sono stati allestiti i banchi perla votazione nel coro, è stata eseguita labonifica da qualsiasi mezzo audiovisivoo di trasmissione all'esterno, è stata mon-tata la stufa, nella quale vengono bruciatiappunti e voti degli elettori e alla qualeviene affidato il segnale dell’elezione omeno del nuovo Papa attraverso una fu-mata bianca o nera. Perché compaial’attesa fumata bianca è necessario che77 sui 115 Cardinali riuniti in conclavefacciano confluire il proprio voto su uncandidato: la Chiesa ha un nuovo Pon-tefice e lo annuncia al mondo con lagioiosa formula dell’”Habemus papam!”

Mariarosa Pontiggia

Dalla proclamazione della sede vacante all’”Habemus papam!”

La preghiera universale della Chiesa per il nuovo PapaUn rituale antico e suggestivo che catalizza da sempre l’attenzione del mondo intero

51MARZOduemilatredici

Chiesa Universale

L’affresco del Perugino con la consegna delle chiavi a Pietro daparte di Cristo, raffigurato nella cappella Sistina, ben incarnal’evento del conclave.

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52 MARZOduemilatredici

Sabato 16 marzo la nostra Basilica èstata al centro di due importantieventi culturali-religiosi che hannosegnato l’inizio degli appuntamentiin occasione della festa patronale.Nel pomeriggio, alle 17, è stata inau-gurata in penitenzieria la mostra “313Editto di Milano. Da Costantino adAmbrogio un cammino di fede e li-bertà”, che celebra il 17° centenariodell’editto di tolleranza firmato dagliimperatori Costantino e Licinio. Que-sto editto, considerato di fatto l’attodi nascita della libertà religiosa, è ilpunto di partenza di un percorsoche si svolge attraverso 34 pannelliin cui sono riuniti un ricco repertoriofotografico e la ricostruzione docu-mentaristica, per ripercorrere i primisecoli della storia del cristianesimofino a Sant’Ambrogio. La mostra, acura di Paolo e Luca Tanduo delCentro Culturale Cattolico San Bene-detto, si è avvalsa di un valido comitatoscientifico che ne ha guidato e su-

pervisionato la realizzazione: S.E.mons. Mario Delpini, Vicario Generaledella Diocesi di Milano e segretariodella Conferenza Episcopale Lombar-da; Alberto Torresani, docente dellaPontificia Accademia di Santa Crocee autore del testo "Storia della Chiesa.Dalla comunità di Gerusalemme aBenedetto XVI"; Giacomo Samek Lo-dovici, docente di Storia delle dottrinemorali presso l’Università Cattolicadi Milano, dove svolge attività di Ri-cercatore in Filosofia morale.La rassegna vuole essere anche unarisposta alle riflessioni proposte esollecitate di recente dall’Arcivescovodi Milano card. Angelo Scola, tantonella sua lettera pastorale quanto neldiscorso in occasione della festivitàdi Sant’Ambrogio. Dice infatti l’Arci-vescovo nella sua lettera, in merito al-l’anniversario dell’editto di Costantino:“[…] sarà l’occasione non solo perriprendere il tema della libertà reli-giosa, ma anche una riflessione, da

condividere con tutte le persone eistituzioni disponibili, sulla rilevanzapubblica della religione e sul beneper l’intera società di una comunitàcristiana viva, unita, disponibile a farsiprotagonista nel tessuto sociale se-condo la sua specifica vocazione esecondo una idea di società demo-cratica che anche i cristiani hannocontribuito a costruire e devono con-tribuire a rinnovare.” Un concettoche ha ribadito e approfondito il 6dicembre scorso, definendo l’edittodi Milano “initium libertatis”, da in-tendersi cioè come primo seme dellequestioni legate da una parte alla “li-bertà religiosa”, e dall’altra alla “laicitàdello Stato”. Proprio in questo sensoil percorso della mostra illustra lanovità e il vero valore dell’editto, in-serendolo in un più ampio discorsodi libertà e di fede della Chiesa, chesi svolge attraverso la presentazionedi una serie di figure di martiri cri-stiani, delle dispute teologiche sullaTrinità, delle lotte contro le eresie,fino ai concilii da Nicea a Costanti-nopoli.Illustra poi la nuova visione di potere“contaminata” dalla fede, in particolareattraverso le figure degli imperatoriCostantino e Teodosio, che eleverà ilcristianesimo a religione di stato conl’editto di Tessalonica. Un aspetto,quest’ultimo, che proietta verso unariflessione sugli esiti politici e socialidella libertà religiosa, in un momentoin cui, come ci ha ricordato il card.Scola, “la Chiesa ambrosiana, insiemea tutte le Chiese del nostro paese, èchiamata ad un’opera di trasforma-zione della propria presenza nellasocietà plurale”.La mostra sarà visitabile da oggi, do-menica 17 marzo, fino a venerdì 22

Chiesa Locale

A preludio della festa patronale di San Giuseppe

Quando l’arte e la storia fanno nascere la preghiera e la riflessioneDalla mostra sull’Editto di Milano alla rappresentazione sacra dello “Stabat Mater”

Un momento della presentazione ufficiale della mostra e del libro “313Editto di Milano” presso la basilica del Corpus Domini di Milano.

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marzo, durante gli orari di aperturadella Basilica (la mattina, dalle 9alle 12; nel pomeriggio, dalle 15alle 18.30).La sera di sabato, dalle 20.30, èstato proposto un nuovo momentodi riflessione strettamente legatoalla Quaresima, attraverso lo “StabatMater” di Giovanni Battista Pergo-lesi, a cura della compagnia Tea-trando che ha proposto un’inter-pretazione recitata a più voci dellalauda “Il pianto della Madonna” diJacopone da Todi. L’azione scenica,che si è svolta tra la navata centralee l’abside della nostra basilica, havisto alternarsi interventi musicali,eseguiti dal quintetto d’archi conil soprano e il mezzosoprano del-l’associazione Il Clavicembalo Ver-de di Milano, ad interventi recitati.Protagonista Claudia Giampaoli,che ha impersonato la Vergine,insieme al Cristo interpretato daSilvano Ilardo; a completare l’or-ganico artistico Vincenzo Corso,Il Nunzio, e Valeria Balbo.Giovanni Battista Pergolesi, com-positore, violinista e organista,nacque a Jesi nel 1710, dove ebbeinizio la sua formazione musicale.Deve la sua fama soprattutto all’in-termezzo buffo “La serva padrona”,composto nel 1733, ed è consideratola “madre” dell’opera buffa, un generedi composizione allegra e scanzonatache avvicinava il mondo dell’opera aquello della commedia all’italiana.Molto ampia fu anche la sua produ-zione di composizioni sacre, di cuilo “Stabat Mater” fa parte. Pubblicatapostuma, l’opera fu commissionata aPergolesi dalla confraternita dei Ca-valieri della Vergine dei Dolori di SanLuigi al Palazzo di Napoli nel 1735,poco prima della sua morte: dovevasostituire la precedente versione dello“Stabat mater” allora in uso, compostada Antonio Scarlatti nel 1724. Ne ri-sultò un opera di grande impatto enotorietà, che influenzò anche grandiartisti come Johann Sebastian Bach.Il musicista nella cantata “Tilge, Hö-

chster, meine Sünden” utilizzò infattila musica di Pergolesi, con piccolemodifiche di strumentazione, adat-tandola al testo del Salmo 51.Lo “Stabat Mater” era tradizionalmente

eseguito nel periodo quaresimale,motivo da cui nasce la scelta diproporlo come momento di ri-flessione profonda sulla figura diCristo e, soprattutto, di Maria, sulsuo dolore. Una scelta che vienesottolineata anche dal testo dellalauda di Jacopone da Todi, in cuil’autore lascia che gli ultimi, dram-matici momenti della vita di Cristosiano vissuti attraverso la soffe-renza della Madonna, mettendoin scena una sorta di “Passionedella Vergine”. “Il pianto della Ver-gine” si inserisce nella tradizionedella lauda perugina, orientata alladivulgazione del Vangelo e all’uma-nizzazione dei temi religiosi. Unacaratteristica che spiega comequesta “passione della Vergine” ri-sulti, in gran parte, una passioneprofondamente umana, in cui Ma-ria appare anzitutto come unamadre disperata, spesso ignaradelle implicazioni teologiche dellasofferenza del figlio.Come dice il regista Mario Ercole,lo spettacolo, con il gesto, la parolae la musica che lo compongono,ha voluto “tradursi in un autenticomomento di raccoglimento reli-

gioso e di preghiera”, che ha coinvoltoi fedeli per meglio disporsi alle cele-brazioni del “mistero pasquale”.

Elisa Pontiggia

53MARZOduemilatredici

Chiesa Locale

Via Crucis: immagini e parole che aiutano la preghieraNella basilica di San Giuseppe è a disposizione di tutti i fedeli unpieghevole che è stato realizzato in occasione del restauro dei dipinti checompongono la Via Crucis. Eseguiti tra il 1878 e il 1880 ad opera deifratelli Gaetano e Luigi Maria Sabatelli, figli del più noto Luigi, maestro al-l’Accademia di Brera, le 14 stazioni sono collocate sulle lesene dispostelungo il perimetro circolare della basilica. Questo pieghevole si offrecome uno strumento prezioso, soprattutto in questo periodo dellaQuaresima, che vuole aiutare non solo ad apprezzare il valore artistico diciascuna opera - illustrata stazione per stazione con delle belle riproduzionifotografiche - ma soprattutto per accompagnare la riflessione sulla passionedi Cristo, attraverso le citazioni dei Vangeli e la proposta di un testo guidaper la preghiera.La realizzazione del pieghevole è stata curata come progetto grafico e fotografieda Carlo Silva con la collaborazione di Paolo Colzani e Carlo Mariani.

William Adolphe Bouguerau, Pietà, 1876,Dallas Museum of Art, Dallas, Texas

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54 MARZOduemilatredici

Attualità

Me l’ha detto una gentile signora impe-gnata in parrocchia: “Io voto il partitopensionati perché è l’unico che mi di-fende la pensione che mi serve percampare”. Ero rimasto sconcertato.Non tanto per il partito in oggetto, maper la motivazione. Votare un partitoperché difende un mio interesse pri-vato (se davvero ci riesce poi…) è unamotivazione insufficiente e profonda-mente immatura dal punto di vistadella democrazia. Perché? Ma perché ipolitici e i cittadini in questione pen-sano solo ad un punto del complessogoverno della cosa pubblica. Se ancheil pensionato avesse la pensione garan-tita con un governo che non governa iconti pubblici, non fa una politica eco-nomica che favorisca il rilancio del la-voro e della occupazione giovanile,non sa tenere una buona politicaestera, non procede alle riforme istitu-zionali che la situazione richiede… chese ne farebbe il tal pensionato della suapensione in un deserto di povertà e sfa-scio sociale?Eppure tante gente vota così e nonsi possono facilmente giudicare odisprezzare questi comportamenti.Vanno superati. Con la formazione aduno sguardo più ampio del proprio in-

teresse particolare, con lacomprensione e la passioneper le grandi questioni so-ciali, con il ritiro della de-lega ai politici “perché noidobbiamo impegnarci a ge-stire la famiglia, la parroc-chia e il volontariato…”. E’tempo ormai che noi catto-lici recuperiamo l’interessee la passione per la costru-zione dello Stato e della co-munità civile di cui siamoparte integrante.

Come fare? Evitiamo almeno di iscri-verci ad alcuni partiti politici “trasver-sali” a quelli che abbiamo votato e chedescriverei così:- Il Partito del ladri, o dei furbi se

volete. E’ il partito di tutti coloro cheappoggiano politici o partiti perché liricambino con favori personali, senzaalcuna considerazione del progettocomplessivo sulla società. A questopartito si iscrivono tutti coloro chevotano chi gli promette meno tasse incambio di nulla, condoni fiscali, menocontrolli e via dicendo. Ladri perchérubano alla cosa pubblica per accu-mulare nel privato (o all’estero) senzaessere disponibili a fare qualcosa perla comunità.

- Il Partito degli arrabbiati. E’ forsequello che va più di moda. C’è la rab-bia di chi vuole sfasciare tutto appenapuò, e la si vede periodicamente neicortei e in certe manifestazioni. C’è larabbia di chi grida che vuole mandare“tutti a casa”… ma per sostituire tutticon cosa? Con un governo messianicosalvatore? Ne abbiamo già viste tantedi dittature e periodi del terrore ini-ziati così, dalla Rivoluzione francese inpoi. La rabbia da sola, anche se giusti-ficata, non produce una azione co-

struttiva per la società, ma rischia diinnescare pericolose derive sociali.

- Il partito dei boccaloni, o degliillusi se preferite. E’ un partito tra-sversale a cui aderiscono coloroche decidono per chi votare all’ul-timo momento e spesso sull’ondadi qualche emozione sociale. Un beldiscorso di un leader telegenico,promesse accattivanti, nessuna let-tura dei programmi o informazionesulla storia recente del paese. A que-sto partito appartengono anche molticattolici che cadono nella trappola dichi chiede il loro voto sostenendo didifendere i valori “non negoziabili”senza offrire garanzie di alcuna sortasul resto della vita pubblica.

Vi è infine un partito a cui tutti gli uo-mini e donne di buona volontà dovreb-bero appartenere. E’ il partito delcostruttori di pace e dei cercatoridella giustizia con la condizione ne-cessaria di essere poveri in spirito.Sono espressioni evangeliche, ricorde-rete, che richiamano ad un modo di vi-vere e operare che Gesù ci ha indicatoe che è davvero praticabile. Allargare losguardo al bene di tutti ascoltando lebuone ragioni di ognuno e delineandoun progetto di società sostenibile, di-fendere i diritti dei più poveri e inascol-tati spronando decisamente i potentiad usare il loro potere per il servizio co-mune, non vantarsi delle proprie im-prese e non denigrare la controparte…Lo spazio di questo articolo è finito manon la vita e la gestione della cosa pub-blica a cui siamo tutti interessati in que-sti giorni. E se scoprissimo cheabbiamo votato male? Forse prestoavremo la possibilità di riparare, anchese non è davvero auspicabile.

Don Paolo Ciotti

Una lettura del risultato delle elezioni politiche

"Dai frutti li riconoscerete": le Istituzioni italiane sono in bilico Partiti ed elettori "trasversali" a quelli che abbiamo votato

Palazzo Montecitorio a Roma

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Il cammino della Chiesa locale procedecon uno sguardo in avanti verso la co-stituzione della comunità pastorale cit-tadina.Uno dei passi di questo cammino èstato il primo incontro insieme deidue consigli pastorali delle comunità“Maria Madre della Chiesa” e “San Luca”che si sono ritrovati lo scorso lunedì 4marzo presso il salone di via Lamarmoraper ascoltare l’esperienza di don TizianoVimercati, responsabile della comunitàpastorale cittadina S. Teresa Benedettadella Croce di Lissone.Don Tiziano ha presentato il suo cam-mino,non facile, tuttora in atto, che haportato nel 2011 alla costituzione dellacomunità pastorale cittadina compren-dente sei parrocchie.“Nel cammino di passaggio che portaalla comunità cittadina - ha ricordatodon Tiziano - è importante coinvolgereil più possibile le persone delle singoleparrocchie, facendo capire che la co-munità pastorale non è il fine dellavita pastorale, il fine è l’annuncio delVangelo nel mondo di oggi.”Un annuncio che richiede però percorsinuovi, modalità nuove, per risponderein modo sempre più adeguato allasfide della società odierna.Don Tiziano ha quindi sottolineato al-cuni punti forti su cui si dovrebbefondare il buon funzionamento di unacomunità pastorale.Innanzitutto è di basilare importanzala comunione tra preti, laici, religiosi ereligiose, fondata su una stima reci-proca.Una comunione che si deve respirareanche all’interno del consiglio pastoraleunitario, il quale deve essere il luogodove si pensa, dove si cerca con faticadi trovare una linea da percorrere. Per

questo ogni consigliere si deve sentireinterpellato e responsabilizzato nelcompito che gli è stato affidato.Di fondamentale importanza è il diret-tivo che è l’organo dove si rende ope-rativo ciò che viene discusso nel con-siglio pastorale unitario.“Per quanto riguarda il consiglio affarieconomici ogni parrocchia, come ab-biamo fatto noi, potrebbe mantenereil suo consiglio, ma sarebbe bello - hasottolineato don Tiziano - che in situa-zioni di necessità ci siano gesti concretidi comunione tra le parrocchie.”Un altro strumento importante che larealtà lissonese sta sperimentando,sono le consulte parrocchiali che do-vrebbero rappresentare l’anello di con-giunzione tra il consiglio pastorale uni-tario e le parrocchie, un insieme dipersone che si prendono a cuore lavita concreta della parrocchia.La comunità pastorale, mantenendouno sguardo di ampio respiro e met-tendo insieme i talenti di tutte le par-rocchie, deve proporre iniziative che

arrivino al cuore della gente, senza di-menticare che il percorso delle singolechiese rimane, ma la comunità pastoraleaiuterà a vivere meglio questo cammi-no.L’esperienza di Don Tiziano è stata diincoraggiamento ai consiglieri presentiche si accingono, non nascondendoqualche naturale difficoltà, a viverequesto cammino insieme perché anchela Chiesa seregnese sia sempre piùuna Chiesa al passo con i tempi nel-l’annuncio e nella testimonianza delmessaggio evangelico.“Un cammino - come ha ricordato altermine della serata mons. Bruno Mo-linari - senza fretta, che dovrà esseresempre più allargato, a vari livelli, coin-volgendo collaboratori, gruppi, asso-ciazioni…. di tutte le sei parrocchieaffinché la scelta della comunità pa-storale cittadina sia una scelta condivisae vissuta.”

Patrizia Dell’orto

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Lo scorso 4 marzo don Tiziano Vimercati ha incontrato i due consigli pastorali seregnesi

Si va verso un’unica Comunità pastorale cittadina?A Lissone è già realtà e don Tiziano ce la raccontaIl fine della vita pastorale non è la Comunità pastorale ma l’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi: un annuncio che richiede percorsi nuovi

MARZOduemilatredici

Chiesa Locale

I componenti dei due consigli pastorali della città riuniti lunedì 4 marzonel salone di via Lamarmora. (foto Volonterio)

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Carissimi, la nostra Comunità celebra una delle sue festepiù care nella solennità di San Giuseppe,patrono della parrocchia, ma insieme patronoanche degli artigiani, dei falegnami, dei car-pentieri e di tutti i lavoratori (tanto che S. Giu-seppe oltre che il 19 marzo viene ricordatoanche nella data del 1° maggio assai significativaper il mondo del lavoro).Per questo motivo dedico a voi questa mia“lettera alla Comunità” di marzo, così come hodesiderato dedicarvi una speciale celebrazionein Basilica, alla vigilia della solennità del nostroPatrono.Negli stessi giorni inaugureremo in parrocchiail rinnovato “Centro pastorale” che verrà inti-tolato a mons. Enrico Ratti, mio predecessorecome Prevosto di Seregno. Mi ha impressionatola figura di questo sacerdote saggio e operosoche ha avuto particolarmente a cuore la situa-zione dei lavoratori seregnesi negli anni suc-cessivi alla prima guerra mondiale, mentre sistava vivendo una grande crisi sociale, moraleed economica. Ho letto recentemente in un interessante volu-metto edito da “Seregn de la Memoria” che inquei tristi giorni mons. Ratti “intraprese unviaggio a Roma per portare richieste di sussidie per procurare lavoro ai numerosi falegnamidi Seregno”; con singolare fortuna ricevettedal Sostituto Segretario di Stato Vaticano l’incaricodi far preparare disegni di armadi e scrivanieper le Chiese devastate dalla guerra, ottenendopoi ordinativi per un valore di circa 200 milalire (cifra notevolissima per quei tempi!). Mi è venuto spontaneo e immediato il raffrontocon la pesante crisi che attualmente il mondodel lavoro sta vivendo ormai da anni, senza che

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Lettere alla Comunità

Alle donne e agli uomini del mondo del lavoro

MARZOduemilatredici

Basilica San Giuseppe

STATISTICA PARROCCHIALE FEBBRAIO

BATTESIMI: Gianmarco Bignardi, Andrea Fumagalli, Miriam Ripamonti, Carlotta Seveso, Melania Gavazzi, Eze DazzlingMmachukwu. Totale anno: 7

DEFUNTI: Giulia Seregni (94 anni), Lina Frigerio (91 anni), Carlo Ciceri (87 anni), Adriana Visca (82 anni), Maria Barni(82 anni), Caterina Quinterno (98 anni), Silvana Rossi (84 anni), Giuseppina Villa (91 anni), Silvana Mauri (77 anni),Angelo Cattaneo (83 anni), Giuseppina Capello (82 anni), Franca Rovera (71 anni).Totale anno: 24

Basilica S. GiuseppeFesta Patronale 2013

E INAUGURAZIONE DEL CENTRO PASTORALE“MONS. ENRICO RATTI”

Sabato 16 marzo 2013ore 17.00 In Penitenzieria inaugurazione e presentazione della mostra “313: l'Editto di Milano.

Da Costantino ad Ambrogio, un cammino di fede e libertà” visitabile ogni giornonegli orari di apertura della Basilica fino a venerdì 22

ore 18.00 S. Messa vigiliare accompagnata dal coro parrocchiale del Ceredoore 21.00 In Basilica Sacra Rappresentazione: “Il pianto della Madonna” di Jacopone da

Todi con lo “Stabat Mater” di G.B. Pergolesi

Domenica 17 marzoOre 9.45 Partendo dalla Casa Prepositurale col “Corpo Musicale S. Cecilia” Ore 10.00 in Basilica solenne Concelebrazione presieduta da mons. Silvano Motta e concelebrata

dai diversi sacerdoti assistenti del Circolo Culturale S. Giuseppe, accompagnata dallaCappella “S. Cecilia”

Ore 11.00 Inaugurazione Centro Pastorale “Mons. E. Ratti” di via Cavourore 15.30 in Basilica Vesperi, Quaresimale e Benedizione Eucaristicaore 18.00 S. Messa col coro “IL RIFUGIO” Città di Seregnoore 21.00 in Basilica Concerto del Corpo musicale “La Cittadina” di S. Pietro Martiredalle ore 9 alle 19 nelle vie adiacenti la Basilica fiera “CREART”

• vendita di torte caserecce, • fiori e “Firunn de san Giusepp”, • vendita di riso a favore del Monastero seregnese delle Suore Adoratrici, • le “Golosità” delle macellerie di Seregno e dell'ortolana Mariateresa

Lunedì 18 marzoOre 21.00 in Basilica S. Messa votiva di S. Giuseppe presieduta da mons. Angelo Sala,

con invito particolare a tutti gli artigiani e ai lavoratori

Martedì 19 marzoOre 7.30 e 9.00 SS. Messe in onore del PatronoOre 16.00 in Basilica Canto del Vespero e Benedizione EucaristicaOre 18.00 S. Messa solenne in onore di S. Giuseppe presieduta da don Lino Magni nel 60°

di sacerdozio e concelebrata con i preti nativi e che hanno operato a Seregno, accompagnata dalla “Schola Cantorum S. Valeria”

Mercoledì 20 marzoPellegrinaggio parrocchiale al Santuario della Madonna della Guardia e visita alla Cattedrale di Genova nel 75° della morte del card. Carlo Dalmazio Minoretti che fu parroco di SeregnoNei giorni della Patronale si raccoglieranno intenzioni di SS. Messe per p. Daniel Ceratto, missionario a S. Pietroburgo in Russia (è il sacerdote che èstato in Basilica per le Confessioni nel tempo di Natale e che tornerà tra noi per la Settimana Santa).

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se ne veda vicina la fine.Nel mio passare prima di Natale perla consueta benedizione nelle bottegheartigiane e nei piccoli o grandi stabili-menti seregnesi, ho colto un grandedisagio nelle parole e negli occhi dichi ho incontrato: quanta amarezzanel dire che il lavoro manca, che nonarrivano i soldi del lavoro consegnato,che le spese e le tasse diventano sem-pre più insostenibili, che si è dovutoricorrere alla cassa integrazione e intaluni casi si è dovuto lasciare a casadelle persone! E quanti racconti spesso drammaticiraccolgo da chi ha perso l’occupazione,da padri e madri di famiglia, da giovanidisoccupati!… Sì, perché dove c’è illavoro c’è pane, sicurezza e serenità;dove il lavoro manca c’è impoveri-mento, c’è timore e ansia per il propriofuturo e quello della propria famiglia.In tempi così angosciosi vorrei direuna parola di incoraggiamento e diumana solidale vicinanza: non perdiamola fiducia, non dimentichiamo che c’èuna benedizione originaria sul lavoroche risale al Creatore, agli albori del-l’umanità. Qualcuno la interpreta comeuna maledizione, eppure sappiamo beneper esperienza che il lavoro è possibilitàdi sostentamento, è vita, è dignità, èsano orgoglio, è creatività, è umanità, ènobiltà vera conquistata col propriosudore e col perseverante impegno.Purtroppo di più non posso fare, mavorrei anche ricordare come la Chiesa- pur con i mezzi limitati del “Fondo-Famiglia-Lavoro” lanciato dal card. Dio-nigi Tettamanzi e rilanciato dall’attualeArcivescovo card. Scola - si è fattaprossima all’emergenza, ripetendo conforza l’insegnamento della solidarietàe della necessità di educare alla sobrietàe alla condivisione.Affido a San Giuseppe la preghiera per-ché qualcosa cambi all’orizzonte di que-sta crisi. E invito anche voi tutti a farealtrettanto, a guardare in alto con fedee con la viva speranza che la nostrapreghiera trovi finalmente ascolto.

don Bruno

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Basilica San Giuseppe

BASILICA S. GIUSEPPECELEBRAZIONI SETTIMANA SANTA E PASQUA 2013

Da sabato 23 a sabato 30 marzo diversi Sacerdoti attendono alle Confessionidalle 7.30 alle 11.30 e dalle 15 alle 19

24 MARZO DOMENICA DELLE PALMESS. Messe secondo l’orario festivo: vigiliari ore 18.00 e ore 20 (Vignoli)7.30 - 8.45 - 10.00 - 11.30 - 18.00

ore 9.30 All’oratorio san Rocco si radunano tutti i ragazzi per avviarsi verso il santuariocon l’olivo “fiorito”

ore 9.45 al Santuario dei Vignoli, benedizione dell’ulivo e processione alla Basilicaore 10.00 S. Messa solenne della Domenica delle Palmeore 15.30 Canto dei Vesperi, ultima Predica Quaresimale e Benedizione Eucaristica

25 MARZO LUNEDI’ SANTOore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie del Ceredo e di S. Carlo

26 MARZO MARTEDI’ SANTOore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie di S. Valeria e Lazzaretto

27 MARZO MERCOLEDI’ SANTOore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie della Basilica e di S. Ambrogio

28 MARZO GIOVEDI’ SANTO - L’EUCARISTIAore 7.30 Via Crucisore 9.00 Celebrazione della Parolaore 17.00 in Basilica S. Messa per i ragazzi, accoglienza degli Oli Santi e rito della “Lavanda

dei piedi”ore 19.00 inizio della vita comune in oratorio nel triduo per giovani, 18-19enni e adolescentiore 21.00 Solenne Concelebrazione Eucaristica nella Cena del Signore

(le offerte raccolte in queste celebrazioni sono destinate all’ “Opera DiocesanaAiuto Fraterno” che assiste i preti anziani e ammalati)

29 MARZO VENERDI’ SANTO - LA CROCE (giorno di magro e di digiuno)ore 7.30 Via Crucisore 9.00 Via Crucisore 15.00 Liturgia della Passione e Morte del Signoreore 21.00 Via Crucis per le vie della parrocchia e conclusione in Basilica con la liturgia della

“Deposizione”dalle ore 23.00 alle ore 7.00 Notte di Adorazione presso la Penitenzieria della Basilica

30 MARZO SABATO SANTO - IL SILENZIO E L’ATTESAore 7.30 Celebrazione dell’Ufficio di Lettura ore 9.00 Celebrazione della Parola Non ci sono le SS. Messe vigiliari delle 18 e delle 20ore 9.30 inizio del giro oratoriano dei sepolcri cittadiniore 21.00 Solenne Liturgia della Veglia Pasquale di Risurrezione con i Battesimi

31 MARZO DOMENICA DI PASQUA E DI RISURREZIONESS. Messe secondo l’orario festivo: 7.30 - 8.45 - 10.00 (solenne) - 11.30 - 18.00ore 17.00 Canto solenne del Vespero e Benedizione Eucaristica

1 APRILE LUNEDI’ DELL’ANGELOSS. Messe secondo l’orario festivo: 7.30 - 8.45 - 10.00 con i Battesimi - 11.30 - 18.00ore 17.00 Vesperi e Benedizione Eucaristica

5 - 12 APRILE PELLEGRINAGGIO CITTADINO IN TERRASANTA

Attenzione: la S. Messa vigiliare delle ore 20.00 di sabato 30 marzo al Santuario dei Vignoli e quelle delle 10.30 al Sacro Cuore di domenica

24 (Palme), domenica 31 marzo (Pasqua) e lunedì 1° aprile (S. Angelo) sono sospese. Riprenderanno regolarmente la settimana seguente.

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58 MARZOduemilatredici

«Spesso anche a noi capita di rimanerestupiti dalla parola di Gesù… stupitiperché rimaniamo colpiti da ciò chescrive... stupiti perché non crediamoche certe parole possano davvero esi-stere e credute nei giorni nostri…stupiti anche che certa gente al tempodi Gesù non era capace di crederGli,mentre se c'eravamo noi sicuramentegli avremmo creduto....... o forse no.Facile dire di credere al Suo insegna-mento quando ci fa comodo... maforse è proprio questo che ci chiedeGesù: non fidarsi di Lui quando vatutto bene, non credere alle Sue parolequando ci possono far comodo... maAFFIDARSI al Suo insegnamento quan-do ci riesce più difficile, quando sem-bra che tutto il mondo intorno a noidica proprio il contrario, quando lamia testa mi porterebbe a fare l'esattoopposto a ciò che mi chiede Lui. Forseè proprio "disprezzando" il suo parlare

che si riesce a capirne la vera impor-tanza… quando proprio non è coe-rente col nostro modo di pensare: è liche Gesù si fa più sentire. E forse piùche disprezzarLo, dobbiamo guardarecon amore a tutto ciò che ha fattoper noi e per la nostra salvezza: ilsuo "essere disprezzato" per salvarediventa in noi un "disprezzare" peramare, per cogliere di fronte a ciòche pare così "scandaloso" ai nostriocchi la vera essenzialità del Suo in-segnamento.Grazie Gesù, perché anche quando ci al-lontaniamo da te, non ci abbandoni…...perché quando disprezziamo le tueparole, Tu non smetti di amarci……perché quando ci sentiamo disprez-zati, sappiamo che il Tuo amore èeterno e non resteremo mai senza».Volevo condividere sul periodico delleparrocchie cittadine, questo primo com-mento che una diciottenne ha realizzato

nel leggere e pregare la Parola di Diocontenuta nel primi versetti del vangelodi Marco al capitolo 6. Lo pubblicoperché una volta tanto mi lascio stupireda come questi ragazzi sanno andarein profondità, rispetto alle banalità inmezzo a cui vivono e viviamo anchenoi, adulti, rodati e erosi dalla vita. Pub-blico anche il seguente parziale, a com-mento del vangelo di Luca 18,31-34perché possa essere d’aiuto a vivere almeglio la Pasqua 2013.«Mi colpisce sempre che Gesù racconta,fa e chiede cose al di fuori della logicaumana, sempre molto concrete, ma al-l’apparenza al di fuori della nostra portata,all’apparenza incomprensibili, come cidimostra la reazione dei discepoli inquesto passo.Mi colpisce altrettanto però che pro-vando a riflettere su ciò che ci dice at-traverso i Vangeli si trovi sempre unmodo per attualizzare e inserire nellanostra vita gli insegnamenti che ad unaprima lettura sembrano assolutamenteinattuali.Mi piace pensare che ci sia sempreuna rampa di scale che ci viene chiestodi salire, una rampa faticosa e ripida,ma alla nostra portata perché compostada tanti piccoli gradini, che, passo perpasso, ci permettono di avanzare versol’alto. In questo modo io vedo le ri-chieste di Gesù: chiede di donarGli lavita, iniziamo a fare il primo gradinodonando una parte della nostra giornata,poi man mano impareremo ad aumen-tare questo tempo donato, così passodopo passo saremo in grado di salire edi raggiungere quella serenità caratte-ristica dell’avvicinamento al Signore».

Don Gianmario PorettiVicario C.P.

Il commento di una giovane al capitolo 6 del Vangelo di Marco offre lo spunto per una riflessione su cosa vuol dire credere oggi

Lo stupore di una diciottenne per l’incontro con Gesù,spiazzata dal Suo parlare opposto al pensiero comune “Forse è proprio questo che ci chiede Gesù: non fidarsi di Lui quando va tutto bene, ma affidarsi al Suo insegnamento quando sembra che tutto ci dica proprio il contrario”

Oratorio San Rocco

La Via Crucis di venerdì 8 marzo, iniziata dal santuario della Madonnadei Vignoli e conclusasi alla chiesa di Maria Ausiliatrice di don Orione invia Verdi. (foto Volonterio)

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Considerato il momento impor-tante di grandi cambiamenti chestiamo vivendo come Chiesa Cat-tolica, con l’invito a farsicoinvolgere dall’azione dello Spi-rito Santo e a essere assidui nellapreghiera, non possiamo, però, tra-scurare anche gli aspetti piùconcreti della vita della comunitàcristiana. La parrocchia, casa delSignore tra le nostre case, è ilpunto di riferimento per la vita difede del quartiere, della città. E sipreoccupa di accompagnare ognipersona nei momenti più impor-tanti della vita. E’ il luogo dove laChiesa vive in modo più ordinarioe quotidiano, e che dà fondamentoe valore a tutto il suo apparato isti-tuzionale e a tutte le sueespressioni più mediatiche. Sicuramente un luogo moltoimportante nella vita di una comu-nità parrocchiale è l’oratorio.Oratorio significa attenzioneall’educazione della gioventù, cre-dere nella famiglia, trasmettere lafede alle nuove generazione, cioèsaper guardare al futuro, pieni diquella speranza che nasce dallafede e che si concretizza nellacarità.Vivendo in una società complessae che presenta problematiche daaffrontare sempre nuove, anchel’oratorio si presenta come unambiente sottoposto a sfide sem-pre nuove che richiedonocontinuamente ad animatori ededucatori di elaborare risposte estrategie di azione sempre rinno-vate. In un oratorio le generazionidi bambini e ragazzi cambiano

velocemente e ci travolgono con illoro entusiasmo, ma ci ‘tormen-tano’ anche con i loro problemiche, quasi sempre, facciamo faticaa individuare e, anche se ci riu-sciamo, facciamo fatica a capire e,tanto più, a risolvere.Quindi, l’oratorio, come ambientecomplesso e variegato, ha biso-gno, oggi più che mai, di essereben strutturato e a Santa Valeriavede la presenza di un direttore, lanostra Giulia, la collaborazionedella ausiliaria diocesana Gio-vanna, che presta il suo preziososervizio organizzativo ed educa-tivo anche all‘oratorio del Ceredo,ed è coordinato da un Consiglio.Il Consiglio dell’Oratorio (CdO) ècostituito da persone che hannodeciso di impegnarsi volontaria-mente, a diverso titolo, nellemolteplici attività proposte. Nefanno parte, in modo stabile, unaventina di persone, giovani e adultiimpegnati nella catechesi, nell'ani-mazione, nella gestione del bar, nelgruppo sportivo, nella manuten-zione. Inoltre, l’ambienteoratoriano è arricchito dalla pre-senza del seminarista (anche sesolo alla domenica e in specialioccasioni) e di Madre Renata, el’esempio delle loro vocazionioffre ai giovani una testimonianzadi scelta di vita di particolare dedi-zione al Signore.Poiché le normali attività seguonouna programmazione in linea conil calendario parrocchiale, più cheun consiglio strettamente opera-tivo, il CdO è da considerarsisoprattutto un momento di incon-

tro per informare, condividere ecoinvolgere sempre più persone,con l’obiettivo di trasmettere entu-siasmo e favorire la crescita deipiccoli e dei giovani. Le occasioni di confronto, attra-verso l’organizzazione di iniziativee di proposte per la formazioneumana e spirituale di ogni indivi-duo, suscitano sempre interventi,domande e suggerimenti. Occorresaper valorizzare questo mettere incomune le idee, perché è qui checoncretamente si costruisceinsieme la comunità, cioè prendeforma un gruppo di persone chesanno camminare insieme, pur condivergenze di sensibilità e divedute. Gli argomenti che vengono affron-tati nel CdO possono essere moltopratici, come la non semplicegestione delle strutture, e anchelegati alla formazione della per-sona e alla spiritualità, come leattività di catechesi, le vacanzecomunitarie, i momenti di pre-ghiera comunitaria e i ritiri di unoo più giorni. Occorre armonizzarele attività ed evitare le sovrapposi-zioni che possono crearsi tra leattività dei vari settori e deigruppi.Ogni periodo dell’anno oratorianoè caratterizzato da attività specifi-che e una buona programmazionechiede sempre di avere lo sguardoin avanti, per poter definire neigiusti tempi necessità e compiti,per la migliore riuscita delle inizia-tive. Già fin d’ora, per esempio, sista già pensando a come organiz-zare l’oratorio feriale e le serate

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Il lavoro del Consiglio dell’oratorio di Santa Valeria richiede tante energie e tempo ma non devefar dimenticare le finalità ultime: annuncio del Vangelo e costruzione della comunità cristiana

Oratorio, un impegno grande nel solco della fedeA tutti coloro che sono già impegnati o che si vogliono impegnare in oratorio vogliamo farel’augurio di scoprirsi in cammino verso il Padre, insieme ai fratelli e di poter assaporare dentro di sé la gioia e la vita nuova della Risurrezione.

MARZOduemilatredici

Parrocchia Santa Valeria

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estive ad esso collegate, checoinvolgono, oltre ai giovani,anche numerose famiglie, attra-verso proposte di tipo sportivo,musicale, ludico. Il CdO suggerisce, propone e siimpegna, ma, poi, si deve saperraggiungere più gente possi-bile…. E’ necessaria anche unagiusta diffusione e pubblicizza-zione di quanto si fa e si riescea fare, attraverso tutti i canali dicomunicazione a disposizione.Ma tutto il nostro fare nonavrebbe senso se non si ritornacontinuamente alle finalità delnostro impegno disinteressatodi occuparci delle giovani gene-razioni e delle loro famiglie:l’annuncio del Vangelo e lacostruzione della comunità cri-stiana. Non avere presentequesto orizzonte, a cui guardarecontinuamente, provoca divi-sioni, contrasti, malumori,incomprensioni e tante altre dif-ficoltà.A tutti coloro che sono giàimpegnati o che si voglionoimpegnare in oratorio, in que-sto periodo quaresimale che ciinvita alla conversione e ci con-duce alla Pasqua di Gesù,vogliamo fare l’augurio di sco-prirsi in cammino verso ilPadre, insieme ai fratelli e dipoter assaporare dentro di sé lagioia e la vita nuova della Risur-rezione.

Paola Landra

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STATISTICA PARROCCHIALE FEBBRAIOBATTESIMI: Mattia Mascheroni, Enea Maria Galli, Iris Maria Soressi, Tommaso Citterio. Totale anno: 6MATRIMONI: Rocco Betrò e Stefania Mores. Totale anno: 1DEFUNTI: Maria Rita Canzi (56 anni), Vincenzo Roscigno (61 anni), Ida Martina Camnasio (82 anni), Marcello Barbon(92 anni), Rigo Urban (78 anni), Franco Gabriele Elli (81 anni), Rosanna Maria Mariani (83), Ernesto Cesana (86anni).Totale anno: 16

Parrocchia Santa Valeria

PARROCCHIA SANTA VALERIACELEBRAZIONI SETTIMANA SANTA E PASQUA 2013

Per tutta la Settimana Santa Confessioni in Santuario dalle ore 8.00 alle 9.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00

24 MARZO DOMENICA DELLE PALMESS. Messe secondo l’orario festivo: vigiliare ore 18.30 - Domenica ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30ore 9.15 Benedizione dell’ulivo e processione dal cortile di via Piave al Santuarioore 11.00 S. Messa solenne della Domenica di Passioneore 16.30 Vesperi, ultima Predica Quaresimale e Benedizione Eucaristica

25 MARZO LUNEDI’ SANTO ore 17.00 Confessioni per i ragazzi di Quinta Elementare in Santuarioore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie del Ceredo e di S. Carlo

26 MARZO MARTEDI’ SANTOore 17.00 Confessioni per i ragazzi di Prima Media in Santuarioore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie di S. Valeria e Lazzaretto

27 MARZO MERCOLEDI’ SANTOore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie della Basilica e di S. Ambrogio

28 MARZO GIOVEDI’ SANTO - L’EUCARISTIAore 8.00 Ufficio delle letture e Lodi mattutineore 16.30 in Santuario per Comunicandi e i ragazzi rito della “Lavanda dei piedi”ore 21.00 Solenne Concelebrazione Eucaristica nella Cena del Signore - Altare della riposizione

(le offerte raccolte in questa celebrazione sono destinate all’ “Opera Diocesana AiutoFraterno” che assiste i preti anziani e ammalati)

29 MARZO VENERDI’ SANTO - LA CROCEore 8.00 Ufficio delle letture e Lodi mattutineore 15.00 Liturgia della Passione e Morte del Signoreore 21.00 Via Crucis per le vie della parrocchia (rione Numer 2) - Partenza e conclusione in

Santuario

30 MARZO SABATO SANTO - IL SILENZIO E L’ATTESAore 8.00 Ufficio delle letture e Lodi mattutineore 10.00 Preghiera comunitaria per i ragazzi davanti a Gesù (Altare della riposizione)ore 21.00 Solenne Liturgia della Veglia Pasquale di Risurrezione con i Battesimi

31 MARZO DOMENICA DI PASQUA E DI RISURREZIONE SS. Messe secondo l’orario festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 (solenne) - 18.30ore 17.30 Vesperi di Pasqua e Benedizione Eucaristica

1 APRILE LUNEDI’ DELL’ANGELOSS. Messe secondo l’orario festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

5 - 12 APRILE PELLEGRINAGGIO CITTADINO IN TERRASANTA

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Pensando a questo tempo di Qua-resima che procede sempre cosìrapido, ho sentito la necessità ditornare al suo inizio, cercando difissare, in particolare, una brevememoria degli esercizi spiritualivissuti col gruppo degli adole-scenti, durante la primasettimana. Ci si è ritrovati alCeredo, ogni sera prima di cena,per cominciare a mettere a fuocole tappe del cammino che ora,settimanalmente, durante l’incon-tro che si tiene presso l’oratoriodi S. Valeria, andiamo approfon-dendo.La traccia di riferimento ci ègiunta dal sussidio “I passi dellafede”, proposto dalla PastoraleGiovanile diocesana, nella qualeattraverso simboli e suggestionidi vario genere (poesia, cinema,letteratura, arte e lettura spiri-tuale) abbiamo provocato unariflessione sul tempo che i ragazzistanno vivendo.Perché questa necessità? Noncerto perché si sia trattato di eser-cizi caratterizzati da presenzenumericamente esorbitanti. Piut-tosto, la costanza di alcunipartecipanti, alcune osservazionifugaci ed incisive a posteriori e laconcentrazione che ho rilevatonei momenti di silenzio, mi hacolpita, ha fatto nascere in me ildesiderio di condividere e testi-moniare anche con altri labellezza di passi che ancora oggisi compiono nei cammini deinostri ragazzi. Ho chiesto, quindi,a Gianluca, 16 anni, membro delgruppo, di provare a regalarci unapiccola rilettura della sua perso-nale esperienza.

UNA DOMANDA, UNA STRADA,UNA CHIAVE, UNA LUCE, UNACROCECinque simboli affrontati negliesercizi spirituali del gruppo ado-lescenti Ceredo-S.Valeria. Simbolicollegati tra loro, che ci aiutano avivere meglio la vita secondo ilVangelo.Una domanda che rappresenta “ildubbio”, al quale non si riescesempre a dare una risposta, ma ciaiuta capire che l’importante èmettersi in gioco, è porsi dei pro-blemi e affrontarli da diversipunti di vista, è non rimanereindifferenti al mondo e a chi loha creato. Una strada che rappresenta “laricerca”, lo scoprire se stessi cer-cando di capire quale siaveramente la cosa più importantenella nostra vita, per la quale noiviviamo.Una chiave che rappresenta “ladecisione”, lo scegliere nelmomento giusto quale porta siabene aprire e quale sia bene chiu-dere.Una luce che rappresenta “l’in-contro”, il riconoscere quando citroviamo di fronte al Signore,quando Lui ci chiede aiuto per isuoi figli, nostri fratelli: “Ognivolta che avete fatto queste cose auno solo dei miei fratelli più pic-coli, l’avete fatto a me”.Una croce che rappresenta “latestimonianza”, raffiguratadalla Via Crucis, dal sacrificio diCristo in Croce.Questi esercizi spirituali sonostati un breve cammino che miha lasciato tanto, grazie ai qualiho scoperto come le mie espe-

rienze personali possono raffor-zare o indebolire il mio rapportocon Dio, rapporto unito da un sot-tile filo invisibile, la Fede.In un tempo in cui lo scollamentotra la dimensione spirituale e quellaesistenziale in senso lato sembrasempre più diventare una feritasanguinante, dentro e fuori laChiesa, ecco, nella sua semplicità,un rilievo che credo porti davverosperanza e sul quale vale davvero lapena rimettere testa e cuore, ancheda parte del mondo adulto: “ho sco-perto come le mie esperienzepersonali possono rafforzare oindebolire il mio rapporto conDio”.E’ un appello alla libertà di riappro-priarci di ciò che viviamo comeluogo privilegiato della nostraricerca e del nostro incontro con ilSignore; è l’invito a non conside-rare la questione della ‘fede’ unacosa da esperti o da addetti ailavori. …La Fede, un filo sottile di cuiavere cura, con responsabilità,vivendola da protagonisti. Qualcosa a cui non abituarsi mai,proprio come mai dovremmo abi-tuarci al dono della vita.Grazie Gianluca, grazie a tutti iragazzi e le ragazze che, tra noi econ noi, ancora hanno il coraggiodi vivere i loro passi della fede.

Giovanna AgostiniAusiliaria diocesana

La testimonianza di un adolescente del Gruppo Ceredo - S.Valeria,dopo gli esercizi spirituali d’inizio Quaresima

La Fede: un’esperienza dentro l’esperienza della vita

Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo

Page 16: L'Amico della Famiglia Marzo 2013

Saharawi, il popolo dimenticato, ha avuto voce attraversola comunità della parrocchia del Ceredo: con la cenapovera organizzata sabato 9 marzo i Saharawi sono statial centro dell'attenzione attraverso la presentazione del-l'associazione Rio de Oro-Montefeltro che si occupa didisabili, attraverso l'esperienza di volontariato raccontatada tra giovani, Marica Rosati, Andrea Donghi e ChiaraZorzetto, che hanno partecipato all’attività estiva dell’as-sociazione, attraverso la disponibilità dimostrata dai nu-merosi partecipanti.I Saharawi, letteralmente "gente del deserto del Sahara"sono costretti in parte nel Sahara Occidentale (ex coloniaspagnola), loro Patria, occupata dal Marocco e in parte incampi profughi nel deserto, in territorio algerino, dovevivono quasi esclusivamente di aiuti umanitari interna-zionali; inoltre sono in attesa dal 1991 del referendum diautodeterminazione, sancito da una risoluzione ONU,programmato per il 1992 e non ancora effettuato! Laloro condizione è ulteriormente umiliata da un muro di2700 km, vigilato militarmente e protetto da mine an-tiuomo, costruito dal Marocco per difendere i territorioccupati e che divide in due il Sahara Occidentale e il popolo Saharawi.L'associazione Rio de Oro si occupa specificamente dellapopolazione disabile Saharawi dei campi profughi conadozioni a distanza, progetti sanitari realizzati nei campiprofughi e in particolare organizza, in luglio e agosto,l'accoglienza di piccoli gruppi di bimbi portatori di han-dicap (soprattutto ortopedici e neurologici). Lo scopo primo di questa accoglienza è quello di per-

mettere a questi piccoli di accedere a controlli sanitarialtrimenti impossibili ed eventualmente, dopo visite spe-cialistiche che ne individuano la possibilità, iniziare unpercorso sanitario più importante con l'obiettivo di mi-gliorarne la qualità di vita; secondo è quello di sottrarli alperiodo più caldo del deserto (fino a 50°) e fargli vivereun'esperienza di conoscenza e di alimentazione diversadalla loro difficoltosa normalità; terzo e non ultimo,essere "ambasciatori di pace" nel senso di portare testi-monianza della causa Saharawi così poco conosciuta.Un ringraziamento speciale va a don Sergio e ai suoi col-laboratori per l'attenzione e il lavoro che hanno dedicatoad un fenomeno così lontano e così potente, rendendopossibile il successo della serata dimostrato dal numeroe dall'interesse dei partecipanti. Un augurio è che questoinizio possa avere un seguito futuro e costruire unrapporto stabile tra la comunità del Ceredo e il popoloSaharawi, sia per aiuti che per l'attività di volontariato.

Lorenzo RosatiAssociazione Rio de Oro Montefeltro

E’ possibile entrare in contatto con l’associazione RIO-DEORO attraverso la pagina Facebook RIO DE ORO MONTEFELTROIniziamo a sostenere l’associazione diffondendo la richiestadi raccogliere: pannolini per bambini tra i 6 e gli 8 anni epannoloni per adulti.Sarà possibile consegnare il materiale in parrocchia,negli orari di segreteria, da lunedì 18 a sabato 23 marzo.

62 MARZOduemilatredici

Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo

Sabato 9 marzo, una occasione di condivisione e conoscenza della realtà del popolo Saharawi, con la testimonianza di tre giovani della nostra parrocchia

Cena povera?... al contrario… davvero una serata arricchente!

Programma Settimana SantaDomenica 24 ore 10.00 benedizione e processione degli

ulivi partendo da via Fermi, Medaore 10.30 S. Messa solenne.

Lunedì 25 ore 8.15 Lodi, ore 8.30 S. Messaore 21.00 Confessioni comunitarie

Martedì 26 ore 8.15 Lodi, ore 8.30 S. Messaore 9.00 - 10.00 Confessioni

Mercoledì 27 ore 8.15 Lodi, ore 8.30 S. Messaore 17.00 - 18.30 Confessioni

Giovedì 28 In mattinata i preti sono in Duomo per la Messa Crismale.ore 16.00 - 18.00 Confessioniore 17.00 Liturgia della Parola e lavanda dei

piedi (soprattutto per i ragazzi)

ore 21.00 S. Messa “nella Cena del Signore”segue adorazione notturna per adolescenti - 18enni e giovani

Venerdì 29 ore 8.30 celebrazione delle Lodiore 9.00 - 11.30 Confessioniore 15.00 Solenne celebrazione della Passioneore 16.15 - 18.30 Confessioniore 21.00 Via Crucis per le vie del quartiere

Sabato 30 ore 8.30 Celebrazione delle lodiore 9.00-11.30 Confessioniore 9.30 Giro cittadino dei sepolcri per ragazzi e

famiglie (partenza dalla basilica)ore 15.00 -18.30 Confessioniore 21.00 Solenne veglia Pasquale

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“Come lo Spirito ti cambia”Domenica 10 marzo, i ragazzi di 1ªmedia di Sant’Ambrogio e del Lazza-retto, nel cammino di preparazioneal Sacramento della Cresima, hannoincontrato durante il ritiro di Quare-sima, l’attore Pietro Sarubbi.L’attore brioschese, che ha imperso-nato il ruolo di Barabba nel film “ThePassion” di Mel Gibson, ha parlatodella sua conversione iniziata sul setdel film. Questo film è stato per lui, enon solo, un’esperienza che ha se-gnato un cambio radicale nella suavita. Il regista Mel Gibson ha cercatodi far catalizzare l’attenzione degliattori, e di conseguenza degli spetta-tori, sugli sguardi dei personaggi cheincrociavano lo sguardo di Gesù.Ogni personaggio della Via Crucis inquesto film, secondo le intenzionidel regista, rappresenta una categoriaumana. (Pilato rappresenta l’uomo dipotere, Giuda i traditori, Maria le

mamme...). Pietro è titubante nell’accettare laparte di Barabba, perché ha una pic-cola parte e tra l’altro non parla, masi lascia convincere da queste paroledi Gibson “dovrai apparire come unabelva, ma in fondo ai tuoi occhi cideve essere lo sguardo di un uomoonesto, che in fondo agli occhi e infondo al cuore, conserva uno sguardoancora puro, ancora salvabile e, anchese non lo vedrà nessuno, Cristo lovedrà. Questo film deve passare tuttodai vostri occhi e, soprattutto, dagliocchi di Gesù, come il Vangelo passaattraverso gli occhi di Gesù”.L’attore ha raccontato che tutti i per-sonaggi che lo circondavano durantele riprese avevano un tale spessore euna tale verità da apparire come fos-sero quelli veri, tanto veri che quandoarriva il momento di scendere dallescale del Sinedrio con cinquecentopersone che gridano “Barabba libero!”

è così coinvolto a livello emozionaleche dimentica di guardare Gesù. Fa uno scalino si volta d’istinto e isuoi occhi per la prima volta incontranodavvero quelli dell’attore che interpretaGesù. Rimane spiazzato dalla profonditàdello sguardo, in quello sguardo vedeun’armonica rassegnazione, quasi unadolce accettazione, un velo d’amoree di preoccupazione per lui e per lasua condizione di degrado.Nel film è commovente lo sguardodi Maria che accompagna ogni mo-mento di Gesù, e lo sguardo di Gesùche cerca e trova conforto negli occhidi Maria: basterebbero solo i lorosguardi per narrare tutto il film. Reci-tare in questo film ha significato uncambiamento radicale nella sua vita,tanto da celebrare il matrimonio dopoquindici anni di convivenza come re-galo alla moglie in attesa del loroquarto figlio. I ragazzi sono stati moltocoinvolti e sono intervenuti con pa-recchie domande profonde, tanto chehanno meravigliato l’attore stesso, ilquale si è complimentato con loro.Sarubbi ha anche detto ai ragazzi diringraziare Dio di vivere in un paesedove si è liberi, perché le persecuzioniavvengono tuttora in varie parti delmondo. Il messaggio che ci ha tra-smesso è che niente capita a caso,c’è sempre un disegno di Dio in ogniavvenimento o incontro della nostravita. Ai ragazzi ha raccomandato di“Vivere con stupore” il dono dellaCresima, e come augurio ha lasciatouna frase di Papa Giovanni Paolo II“Prendete la vostra vita nelle mani efatene un capolavoro”.

Le Catechiste di 1ª media della parrocchia S. Ambrogio

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Parrocchia S. Ambrogio

Per il protagonista del film “The Passion” recitare in questo film ha significato un cambiamento radicale nella sua vita: ed è l’augurio che ha fatto ai ragazzi

“Il Barabba che era in me mi ha liberato”I ragazzi di 1ª media di Sant’Ambrogio e del Lazzaretto, nel cammino di preparazione al Sacramentodella Cresima, hanno incontrato durante il ritiro di Quaresima l’attore Pietro Sarubbi.

MARZOduemilatredici

Barabba interpretato da Pietro Sarubbi nel film "The Passion" di Mel Gibson.

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64 MARZOduemilatredici

PARROCCHIA S. AMBROGIOCELEBRAZIONI SETTIMANA SANTA E PASQUA 2013

23 MARZO Ore 15-18: possibilità delle Confessioni

24 MARZO DOMENICA DELLE PALMESS. Messe secondo l’orario festivo: vigiliare ore 18.00 - 8.00 - 9.45 - 11.15 - 18.00 - 20.30ore 9.30 al Crocifisso di via Bottego, benedizione dell’ulivo e processione in chiesa

25 MARZO LUNEDI’ SANTOore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie del Ceredo e di S. Carlo

26 MARZO MARTEDI’ SANTOore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie di S. Valeria e Lazzaretto

27 MARZO MERCOLEDI’ SANTOore 21.00 Celebrazione della Riconciliazione nelle parrocchie della Basilica e di S. Ambrogio

28 MARZO GIOVEDI’ SANTO - L’EUCARISTIAore 8.15 Recita delle Lodiore 8.30 Liturgia della Parolaore 17.00 Accoglienza degli Oli Santi e rito della “Lavanda dei piedi”ore 21.00 Solenne Concelebrazione Eucaristica nella Cena del Signore. La chiesa rimarrà poi aperta fino alle

23.30 per l’adorazione personale(le offerte raccolte in questa celebrazione sono destinate all’ “Opera Diocesana Aiuto Fraterno” cheassiste i preti anziani e ammalati)Nel pomeriggio, al di fuori delle celebrazioni, possibilità delle Confessioni

29 MARZO VENERDI’ SANTO - LA CROCEore 8.15 Recita delle Lodiore 8.30 Via Crucisore 15.00 Via Crucis e bacio delle croceore 21.00 Solenne Liturgia della Passione e Morte del Signore con bacio della croceLungo tutta la giornata, al di fuori delle celebrazioni, possibilità delle Confessioni

30 MARZO SABATO SANTO - IL SILENZIO E L’ATTESAore 8.15 Recita delle Lodiore 8.30 Liturgia della Parola

Non c’è la Messa vigiliare delle 18.00ore 21.00 Solenne Liturgia della Veglia Pasquale di Risurrezione Lungo tutta la giornata, al di fuori delle celebrazioni, possibilità delle Confessioni

31 MARZO DOMENICA DI PASQUA E DI RISURREZIONE SS. Messe secondo l’orario festivo: 8.00 - 9.45 - 11.15 - 18.00E’ sospesa la Messa delle 20.30

1 APRILE LUNEDI’ DELL’ANGELOSS. Messe secondo l’orario seguente: 8.00 - 10.30 - 18.00

5 - 12 APRILE PELLEGRINAGGIO CITTADINO IN TERRASANTA

Parrocchia S. Ambrogio

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In questo primo periodo di Quare-sima, terminata la settimana diesercizi spirituali che ha coinvoltotutta la città, due sono gli eventi condenominatore comune che ha vis-suto in particolar modo la nostraparrocchia: la Prima Confessione deibambini che quest’anno riceverannola S. Comunione e la Via Crucis inDuomo col Cardinale. Il denomina-tore comune: la croce di Cristo, checi porta alla salvezza eterna attra-verso il pentimento sincero e ilsacramento della Riconciliazione.Domenica 24 febbraio i bambini diIV elementare si sono trovati con igenitori, le catechiste e il seminaristaVito per l’animazione della SantaMessa delle ore 10. Nel pomeriggio ilgruppo si è nuovamente riunito inchiesa con don Sergio e don Pinoper una sentita celebrazione dellaPrima Confessione, seguita poi dal-l’immancabile momento di festa inoratorio.Martedì 26 ci siamo recati in Duomoaccogliendo l’invito all’incontro cheil Cardinale aveva fatto in particolarealla nostra zona pastorale. Quest’anno il percorso della Via Cru-cis si sviluppa in quattro incontri cheaiutano a rivivere i sentimenti diMaria, Mater dolorosa, e degli altripersonaggi che incontrano Gesù sulcammino del Calvario. Di fiancoall’ambone dove il Cardinale ha reci-tato l’omelia è stata posta una copia

della Pietà Rondanini, scolpita daMichelangelo al termine della suavita terrena.Avevamo cinque stazioni, dalla IV allaVIII, da meditare con l’aiuto del coroe di due attori. Sono le stazioni nellequali Gesù incontra le persone,prima fra tutti la Madre, e poi Simonedi Cirene, la Veronica, le donne diGerusalemme e dove cade per laseconda volta. Le testimonianze lette a commento,scritte da Paul Claudel, papa Paolo VI,Charles Péguy, Primo Mazzolari e SanBonaventura, ci hanno tutte fattocogliere un aspetto che accomunavala gente della Via Crucis: coloro chequel giorno incontrano Gesù possie-dono un grande cuore libero diamare. Maria, la madre prostrata dal dolore,accetta senza riserve che la salvezzadell’umanità passi attraverso il suocuore trafitto. La Veronica, che con un umilissimopanno fra le mani si fa largo tracoloro che insultano e deridonoGesù per asciugargli il volto ormaisfigurato dal dolore. Un piccolo gestodi grande amore e attenzione versogli altri. Simone, che al termine di una fati-cosa giornata di lavoro si trova sullespalle una croce che sicuramentenon avrebbe voluto, ma accetta quellegno e per amore lo abbraccia. E noi cosa facciamo quando tutti i

giorni incontriamo Gesù nelle per-sone sole, in quelli che soffrono, neimiserabili, negli immigrati, neidiversi? O quando ci troviamoaddosso delle croci delle quali vor-remmo volentieri fare a meno? Forseil primo istinto è quello di fuggire,abbassare lo sguardo, far finta di nonvedere, ma, come ha detto don Maz-zolari, è proprio quando cadiamosotto il peso della croce che incon-triamo Gesù “chino a sua volta sottola croce, perché nessuno si sentasolo nell’ora più buia”.Allora, se siamo consapevoli di nonessere soli, è giunto il momento dialzare lo sguardo verso il cielo e dirialzarci dopo le innumerevolicadute. E’ ora di vedere che intorno anoi, nonostante tutti i messaggi nega-tivi che ci bombardano ogni giorno,ci sono ancora tante persone che ciamano e che da noi si aspettano solopiccoli gesti di attenzione. Non gesti eclatanti, non imprese epi-che, solo le piccole, umili azioniquotidiane fatte col cuore. Tutte le bellezze del creato ci par-lano dell’amore di Dio. Basta vederesolo il male! Basta solo il brutto e la morte! E’vero, ci sono, ma sono già stati scon-fitti dalla grandezza dellaRisurrezione.

Nicoletta Maggioni

Parrocchia Beata Vergine Addolorataal Lazzaretto

Due eventi hanno caratterizzato la vita parrocchiale: la Prima confessione dei bambini di 4ª elementare e la Via Crucis in Duomo

Predisponiamo un cuore limpido per accogliere il Dio vicinoBasta vedere solo il male, il brutto e la morte! E’ vero, ci sono, ma sono già stati sconfitti dalla grandezza della Risurrezione.

65MARZOduemilatredici

STATISTICA PARROCCHIALE GENNAIO/FEBBRAIOBATTESIMI: Bertaggia Gaia, Mellone Sofia. Totale anno: 2

DEFUNTI: Mascheroni Iolanda (71 anni), Gerli Angelo (83 anni), Bonvini Francesco (91 anni), Rossi Luigi (96 anni)Totale anno: 4

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L’11 febbraio la Santa Chiesa fa me-moria dell’apparizione della VergineImmacolata di Lourdes a Santa Ber-nadetta e ci ricorda la giornata mon-diale del malato. In questo giorno,come ogni anno, ci rechiamo nellecase a far visita ai malati e alle personeanziane che non possono di raggiun-gere la chiesa, per portare loro GesùEucarestia.Mi piace ricordare il messaggio delsanto Padre Benedetto XVI rivolto aimalati e ai sofferenti in questa gior-nata: “non siete né abbandonati néinutili: voi siete chiamati da Cristo,voi siete la Sua trasparente immagine”“Va’ e anche tu fa’ lo stesso” (Lc10,37).Iniziando a scrivere queste righe nonposso non ricordare con stupore egioia la via che lo Spirito Santo mi hafatto percorrere per diventare ministrostraordinario dell’Eucarestia. Mi ri-cordo che dopo due tentativi falliticon mio grande dolore (pulire la chie-sa e cantare nel coro), chiesi al Signorecome potevo servirLo visto che tuttoera andato storto e cosa desideravache io facessi per Lui.Un giorno incontrai un mio carissimoamico che mi disse che sua moglieera diventata ministro straordinariodell’Eucarestia e m’invitò a fare lostesso.All’ascolto delle sue parole provaiuna gioia….Mi vennero in mente le parole disanta Teresa di Gesù Bambino: seiproprio buono Signore perché midai quello che desidero… no, mi daiquello che mi fai desiderare. Decisiallora di andare dal mio parroco donGiuseppe pensando che se questafosse stata la volontà di Dio si sarebbecertamente realizzata.Lui mi ascoltò e mi disse: “ti farò sa-

pere”. La sua risposta arrivò a breveattraverso una lettera in cui mi si in-vitava ad una giornata di ritiro spiri-tuale a Triuggio dedicata ai ministristraordinari dell’Eucarestia. Con grandemeraviglia e stupore quel giorno erail mio compleanno.In quel momento provai una gioiaindescrivibile… mi sentivo così amatada Dio!Avrei voluto correre in canonica adabbracciare don Giuseppe e ringra-ziarlo per il grande dono che attra-verso di lui lo Spirito Santo mi avevaconcesso.Proprio a me che per anni avevo ab-bandonato il Signore, l’avevo ignoratoma, nella sofferenza, nella disperazione,quando non mi era rimasto più nulla,Lui era lì a fissare i miei occhi pienidi lacrime “Ti rendo grazie Signoreperché mi hai salvato” (salmo 116).Ho imparato che la fede in Lui nontoglie i problemi e le croci ma ti dàla speranza, la forza e il coraggio peraffrontarli. Ti fa sentire che Lui è conte e tutto diventa affrontabile.La mattina inizia partecipando allaCelebrazione Eucaristica delle 8.30.Quando arriva il momento della Co-munione ci presentiamo davanti alsacerdote con in mano la teca.Ricevuto Gesù Eucarestia per il nu-mero degli ammalati previsti facciamola Comunione e deponiamo poi nellacustodia che teniamo sul petto lapiccola teca dorata.Lasciamo la chiesa con ancora nelcuore tutto l’amore di Dio racchiusonell’Eucarestia che abbiamo ricevutonella nostra Comunione e ci avviamoper raggiungere le varie famiglie deinostri fratelli infermi per compierecon diligenza questo delicatissimo eimportante incarico.E’ un servizio così grande lavorare

nella vigna del Signore, servizio checi viene donato senza nessun meri-to.Prima di incontrare questi nostri fra-telli preghiamo il Padre di donarci ilSuo Santo Spirito perché nel portareSuo Figlio nell’Eucarestia possiamotrasmettere con umiltà il Suo amore,la Sua parola con la consapevolezzadella nostra piccolezza davanti a Lui.Nella prima famiglia visitata abita unasorella anziana sofferente. Mi accogliecon un abbraccio caloroso e con ilviso sorridente e a mia volta cerco ditrasmettere gioia e dolcezza. Offroall’ammalata la candela benedettadella Madonna che con premura ac-cende e pone sul tavolo dove GesùEucarestia riposa. Il rito inizia con ilsegno della croce, lei si mette in gi-nocchio tutta raccolta, perché, dice:“davanti a Dio ogni uomo si deve in-ginocchiare”. Negli spazi di silenzio,guardando la piccola ostia, pensospesso, chissà Gesù com’è contentodi sentirsi così amato ed è vero, Diopassa proprio attraverso le personeche incontriamo e che ci fa incontra-re.Mentre percorro la strada che miconduce da un malato all’altro por-tando Gesù per le vie di San Carlocon la mente e il cuore rivolte a Lui,penso: come può Lui che è Dio, il ri-sorto, Signore di tutto, mettersi nellemie mani o nelle mani di chiunque?Chi dopo l’esperienza della crocifis-sione tornerebbe a fidarsi di chi loha già crocifisso e continua a croci-figgerlo con i propri peccati? EppureLui si fida… solo Dio fa questo.Entro in casa di un’altra famiglia evengo accolta da una badante che siprende cura di un nonnino con moltapremura e dolcezza, il timbro di vocee le belle maniere lo rivelano. Ogni

Un Ministro straordinario dell’Eucarestia racconta l’esperienza vissuta durante la XXI giornata mondiale del malato

“Va’ e anche tu fa’ lo stesso”

66 MARZOduemilatredici

Parrocchia San Carlo

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qualvolta andiamo lì, lui chiede semprenotizie di don Giuseppe e don Gio-vanni. Gli accarezzo il viso e guar-dando quegli occhi di uomo bambinonoto la sua gratitudine per essere lìaccanto a lui con Gesù. Vorrei tantopoter dare di più…. Nella nostra co-munità di San Carlo abita anche unanonnina molto anziana ancora arzillae attenta a ciò che la circonda. Ancheoggi appena ricevuto Gesù Eucarestiami dice: “è dentro di me, adesso sonocontenta”. E’ Lui che fa, non siamonoi.Terminata la distribuzione dell’Euca-restia ai malati, è inutile dire che isentimenti che porto nel cuore sonostupore, ringraziamento e supplica aDio. E’ bello essere accolta, che gioiaessere cristiani.E’ l’Eucarestia, infatti, che fa diuna comunità umana un misterodi comunione, capace di portareDio al mondo e il mondo a Dio(parole del santo Padre BenedettoXVI - Angelus Corpus Domini 2011).In questo giorno dedicato alla BeataVergine di Lourdes non possiamo di-menticare Maria. Chiediamo allo Spi-rito Santo che ci dia gli occhi diMaria nel momento in cui a Betlemmeha visto per la prima volta il volto diDio e che purifichi gli occhi delnostro cuore per fare esperienza diquesto Amore Misericordioso del Pa-dre così da diventare non solo buonima uomini e donne che visitati daquesto amore diventino come Luidono per gli altri.Gesù non si rivolge soltanto al dottoredella legge, ma a tutti noi, dicendo:“Va’ e anche tu fa’ così” (Lc 10,37).Va’, per il mondo e dì a coloro cheincontrerai che c’è un Uomo inchio-dato alla croce (mons. Fulton Sheen).E’ il risorto…

Miriam Formenti Ministro straordinario

della Comunione a San Carlo

67MARZOduemilatredici

Parrocchia San Carlo

Parrocchia B.V. Addolorata al Lazzaretto

CELEBRAZIONI SETTIMANASANTA E PASQUA 2013

SABATO 23 MARZOOre 15-19 possibilità delle Confessioni

DOMENICA DELLE PALME 24 MARZOOre 9,45 ritrovo nel cortile dell’oratorio perla benedizione dell’ulivo, la processione e laS. Messa solenne nella Commemorazionedell’Ingresso di Gesù in Gerusalemme Ore 11,30 S. Messa del giorno con ingressosolenne

MARTEDÌ 26 MARZOOre 21 Confessioni per adulti

Mercoledì 27 MARZOOre 9-12 possibilità delle Confessioni

GIOVEDÌ SANTOOre 8,15 Recita delle Lodi e Liturgia dellaParolaOre 17 Rito della lavanda dei piedi per ibambini di IV elementare e accoglienza deglioli consacratiOre 21 Solenne Santa Messa vespertina nellaCena del Signore. L’Eucaristia verrà ripostaall’altare della Madonna. La chiesa rimarràaperta fino alle ore 23.30 per l’adorazionepersonale. Nel pomeriggio, al di fuori delle celebrazioni,Ss. Confessioni

VENERDÌ SANTOOre 8.15 recita delle Lodi e Via CrucisOre 15 Solenne Celebrazione della Morte diGesùOre 21 breve Via Crucis e celebrazione dellaDeposizione di Gesù nel sepolcro in giornata,al di fuori delle celebrazioni, Ss. ConfessioniSabato SantoOre 8.15 recita delle Lodi e Liturgia della Pa-rolaOre 21 Solenne Veglia PasqualeIn giornata, al di fuori delle celebrazioni, Ss.Confessioni.

PASQUASS. Messe secondo l’orario festivo (8 - 10 - 11.30 - 18.30)

Lunedì dell’AngeloSS. Messe ore 8 - 10 - 11,30. E’ sospesa la Messa delle 18.30Si consiglia di ritirare il Teofilo in chiesa checontiene informazioni maggiormente dettagliateed aggiornate.

Parrocchia San CarloCELEBRAZIONI SETTIMANA

SANTA E PASQUA 201318 MARZO VISITA AGLI AMMALATIdalle ore 9 alle ore 11 Don Alessandro visitagli ammalati che ne hanno fatto richiesta

22 MARZO VISITA AGLI AMMALATIdalle ore 9 alle ore 11 Don Alessandro visitagli ammalati che ne hanno fatto richiesta

23 MARZO SABATO IN TRADITIONE SYMBOLIore 9 Confessioni per i tutti i ragazzi (5ª elementare e 1-2-3ªmedia)ore 18 S. Messa Vigiliare delle Palme

24 MARZO DOMENICA DELLE PALMEore 10,30 S. Messa solenne della Domenicadelle Palme (ritrovo in piazza alle ore 10.15)ore 16 Presenza di don Alessandro per confessioniore 18 S. Messa

25 MARZO LUNEDI’ SANTOore 21 Celebrazione della Riconciliazione

28 MARZO GIOVEDÌ SANTO - L’EUCARISTIAore 16 Presenza di don Alessandro per con-fessioni (fino alle ore 18.00)ore 21 Solenne Concelebrazione Eucaristicanella Cena del Signore(le offerte raccolte in questa celebrazione sono destinate all’ “OperaDiocesana Aiuto Fraterno” che assiste i preti anziani e ammalati)

29 MARZO VENERDÌ SANTO - LA CROCEore 15 Celebrazione VIA CRUCIS per tutti i ragazziore 16 Presenza di don Alessandro per con-fessioni (fino alle ore 18.00)ore 21 Liturgia della Passione e Morte del Signore

30 MARZO SABATO SANTOIL SILENZIO E L’ATTESA

ore 8,30 Celebrazione della ParolaPresenza di don Alessandro per le confessioni(fino alle ore 11.30)ore 15 Presenza di don Alessandro per leconfessioni (fino alle ore 18.00)Non c’è la SS. Messa vigiliare delle ore 18ore 21 Solenne Liturgia della Veglia Pasqualedi Risurrezione con i Battesimi

31 MARZO DOMENICA DI PASQUA E DI RISURREZIONE

ore 10,30 S. Messa solenneore 18 S. Messa

1 APRILE LUNEDÌ DELL’ANGELOore 10,30 S. Messa

10 APRILE CORSO IN PREPARAZIONE ALMATRIMONIO

ore 21 In Oratorio primo incontro del corsoper i fidanzati

14 APRILE BATTESIMI COMUNITARIore 16 Celebrazione dei Santi Battesimi

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L’Arcivescovo cattolico di Corfù,Zante e Cefalonia, nonché am-ministratore apostolico del vi-cariato di Tessalonica e membrodell’accademia teologica inter-nazionale e della commissionemista per il dialogo teologicotra la Chiesa cattolica e quellaortodossa, monsignor YannisSpiteris, è stato ospite dal 15 al18 febbraio scorso del mona-stero benedettino olivetano divia Stefano, dove ha tenuto unadotta lezione all’interno delcorso di ecumenismo, organiz-zato dal centro culturale SanBenedetto, trattando i rapportitra la Chiesa ortodossa in Greciae i cattolici, spingendo il suo interventoanche sull’argomento concilio VaticanoII e teologi ortodossi, prendendo lospunto dallo scisma fra oriente ed oc-cidente. Monsignor Spiteris, dell’ordinedei frati minori cappuccini, è nato haCorfù il 27 agosto 1940. E’stato ordinatosacerdote da monsignor Antonio Var-thilitis, il 26 luglio 1968, lo stesso chelo ha nominato Vescovo il 21 marzo2003 e consacrato il 18 maggio dellostesso anno, nella cattedrale di Corfùdedicata a san Giacomo e Cristoforo.La sua presenza in città ci ha permessodi conoscere che tipo di reazione avevaavuto il mondo ortodosso greco allanotizia delle dimissioni da Sommo Pon-tefice della Chiesa di Roma, Papa Bene-detto XVI, Joseph Ratzinger.“La Chiesa ufficiale greca non ha emessoalcuna dichiarazione ufficiale - ha spie-gato - mentre l’Arcivescovo di Almaviaha avuto parole di grande elogio estima per il Pontefice e così pure il pa-triarcato di Costantinopoli e l’Arcive-

scovo d’Australia. Ci sono state, invece,reazioni molto negative da parte di al-cuni metropoliti come Serafin del Pireoche è contro la Chiesa cattolica, il qualesi è espresso in maniera vergognosacontro Papa Benedetto XVI e la Chiesacattolica in particolare. Un atteggiamentodi condanna abbastanza frequente ilsuo, tanto da ripetere che la Chiesacattolica non è neppure Chiesa, fino agiungere al discredito affermando chei cattolici non sono neppure battezzati,quindi non c’è da meravigliarsi se unPapa giunge al punto di dare le dimis-sioni da capo della Chiesa cattolica, an-che a seguito di tutti gli scandali chesono avvenuti in questi anni. In passatoquesto metropolita, a capo di una co-munità tra le più numerose in Grecia,aveva scomunicato sia la Chiesa cattolicache lo stesso Papa e tutti i cattolici. Unatteggiamento e un comportamentoche in Grecia aveva creato sconcertotra noi cattolici ed eravamo rimasti me-ravigliati che la Chiesa ufficiale ortodossa

non sia intervenuta, a seguito diaccuse tanto infamanti. I metro-politi ortodossi si sono meravigliatidella grande eco che la stampa ei media hanno dato alla notiziadelle dimissioni di Papa Ratzinger.C’è stato un giornalista della radiogreca, apparso tra i più responsa-bili, che in una trasmissione hadetto tra l’altro: “perché non cre-dere alle parole di Ratzinger, seper età e salute non è più ingrado di condurre una missionecosì importante”. E’ stata unadelle poche voci corrette ed im-parziali all’interno del mondoortodosso”.- La crisi economica come viene

vissuta dal popolo greco? -“Il popolo è prostrato. La situazioneè drammatica, ancora più drammaticadi come viene esposta sui giornali.La Chiesa cattolica è colpita in manieraterribile. Ci hanno portato le tassesugli affitti dal 3 al 45 per cento, e gliaffitti sono l’unica nostra fonte di so-stentamento, mentre la Chiesa orto-dossa: dai Vescovi, ai sacerdoti, agliimpiegati è interamente sostenutadallo Stato. Praticamente sono deiveri e proprio impiegati statali. Ipoveri bussano continuamente allenostre casse, ma sono vuote e senzafondi e ci è difficile aiutare tutti. No-nostante ciò cerchiamo di farlo at-traverso la Caritas o con le poche so-stanze dell’arcivescovado. Ho chiestoall’abbazia San Benedetto di avereun poco di particole da portare inGrecia tanto da poter continuare acelebrare l’Eucaristia”.

Paolo Volonterio

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Abbazia San Benedetto

L’Arcivescovo cattolico di Corfù, Zante e Cefalonia, monsignor Yannis Spiteris, ha tenuto una dotta esposizione al corso di ecumenismo del centro culturale San Benedetto

“Chi non è ortodosso non è un vero grecominoranze religiose psicologicamente isolate” C’è il fenomeno dei cattolici che rifiutano di battezzare i figli nella Chiesa cattolica per paura di creare loro delle difficoltà quando crescono

MARZOduemilatredici

Dom Leo Kiskinis con monsignor Yannis Spiteris,arcivescovo di Corfù, Zante e Cefalonia.

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Notizie in breve

CALENDARIOPASTORALE

Lunedì 18 marzoDecanato di Seregno, ore 21, chiesaS. G. Bosco al Ceredo, veglia di preghieraper i missionari martiri

Mercoledì 20 marzoGruppi di Ascolto della Parola, ore 21.00, nelle case ospitanti

Giovedì 21 marzoParrocchia San Giovanni Bosco, ore 16.45, confessioni per i ragazzi di 5ªelementare e 1ª media

SETTIMANA SANTA(vedi programmi dettagliati nelle singolepagine parrocchiali)

Mercoledì 27 marzoParrocchia San Giuseppe, anniversario della morte del PatriarcaBallerini

Sabato 6 aprileParrocchia San Giuseppe, ore 7.30, S. Messa ai Vignoli

Domenica 7 aprileParrocchia Santa Valeria, ore 11.00,festa della vita nuova battesimale perle famiglie che hanno celebrato il bat-tesimo nell’anno trascorsoConclusione del corso fidanzati (pomeriggio al Santuario della Famiglia)

Lunedì 8 aprileCommissione missionaria decanale,ore 21, oratorio di via Lamarmora,incontro formativo

Mercoledì 10 aprileParrocchia San Giuseppe, ore 9.30,catechesi per adulti in basilica

Giovedì 11 aprileParrocchia Santa Valeria, ore 21.00,catechesi per gli adulti sull’Anno dellaFede presso la cappella di S. Caterina

Domenica 14 aprileParrocchia San Giovanni Bosco, inizio incontri fidanzati

Martedì 16 aprileAzione Cattolica decanale,Lectio Divina, ore 21, oratorio di Giussano - via D’Azeglio,guidata da don Enrico Castagna. “ … e molti credettero” (At. 4,4)La gioia della fede nello slancio apo-stolico della prima comunità cristiana.“Noi non possiamo tacere quello cheabbiamo visto e ascoltato”. La vitanuova della fede: obbedienza e testi-monianza per la missione (At 4,1-22)

Mercoledì 17 aprileGruppi di Ascolto della Parola, ore 21.00, nelle case ospitanti

Giovedì 18 aprileParrocchia Santa Valeria, ore 21.00,catechesi per gli adulti sull’Anno dellaFede presso la cappella di S. Caterina

Venerdì 19 aprileParrocchia Santa Valeria, inizio dellaNovena di Santa Valeria

Sabato 20 aprileParrocchia Santa Valeria, ore 18.30,S. Messa per la Vita, promossa dallocale Movimento per la Vita

Domenica 21 aprileParrocchia San Giuseppe, ore 15.00 e/o 16.00, BattesimiParrocchia San Giovanni Bosco, ore 10.30, Battesimi

CONFERENZASAN VINCENZO DE’ PAOLIOggi la nostra Conferenza conta quat-tordici persone iscritte e circa dodicisimpatizzanti, tutti quanti portatori diricchezza all’interno del gruppo, secondola propria capacità, sensibilità, dispo-nibilità di tempo.A causa delle crescenti difficoltà eco-nomiche in cui versa oggi il nostro paese,la nostra strada è sempre più in salita.

Il vincenziano è persona di speranzaperché è spinto dall’amore di Cristo evede in Lui ogni persona che incontranel bisogno e nella sofferenza.Quello che noi facciamo cerchiamo difarlo cristianamente, sono opere, sonocanali silenziosi che, soprattutto oggi,a contatto con la miseria, riteniamo ne-cessari.La mensa di solidarietà, continua bene,in aggiunta alle persone assistite dalComune, ce ne sono altre che soste-niamo noi della San Vincenzo.Le famiglie da visitare sono aumentate,speriamo che con il nostro aiuto possanomigliorare la loro difficile situazione.Anche la distribuzione dei viveri e deivestiti è sempre più numerosa.Fortunatamente i volontari non mancano,ogni giorno si presenta una personanuova, ben vengano e, per il loro aiuto,grazie.Le richieste più frequenti sono innanzi-tutto generi di prima necessità, un al-loggio di prima accoglienza, pagamentidi varie bollette.Lo scambio tra noi e gli assistiti avvienedirettamente con la visita alle famiglie.La difficoltà maggiore è quella di capireveramente il bisogno di chi ci sta din-nanzi.

CARITAS DECANALEAll'incontro mensile di Ca-ritas decanale, allargato airesponsabili dell'area cari-tativa, introducendo i lavori,

monsignor Angelo Sala ha evidenziatotre aspetti fondamentali dell'azione ca-ritativa: corresponsabilità, comunione,coordinamento.Corresponsabilità di tutti i singoli e igruppi impegnati nel servizio della caritàverso i poveri, i sofferenti, gli emarginati.Non si deve delegare un solo gruppo,sempre inevitabilmente ridotto, fragile;bisogna puntare invece sulla corre-sponsabilità di tutti.Comunione: anche se camminiamo conmodalità e statuti differenti, dobbiamounire le forze per essere più vicini allesofferenze, alle povertà e alle solitudini.

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Notizie in breve

Coordinamento: non si deve imbrigliarenessuno, ma comunicare tra noi peressere informati e per poter risponderemeglio alle sempre più pressanti richie-ste di aiuto.Per facilitare la collaborazione e il lavorodi insieme, si è deciso di predisporreun portale, dopo aver esaminato diversepossibilità e soluzioni, anche per dialo-gare con i giovani e persone alle qualioggi non arriviamo.Consapevoli dell'importanza della for-mazione, sono stati programmati dueincontri, martedì 16 e 23 aprile, sul rap-porto fede/carità, guidati da don AugustoPozzoli, responsabile Caritas della zonadi Monza.Da ultimo ci si è preoccupati dellaricerca di persone generose dispostea collaborare con la Caritas e in parti-colare col Centro di Ascolto. Per unprimo contatto si può chiamare il numero3930428986, grati fin d'ora per la dispo-nibilità.Informiamo che è partita le secondafase del Fondo Famiglia Lavoro. Le per-sone interessate potranno rivolgersi alCircolo ACLI - Seregno, via Carlini 11, ilsabato, dalle 10 alle 12.

MOVIMENTO PER LAVITA/CENTRO AIUTOALLA VITA

Papa Benedetto ha concluso il suo lu-minoso Pontificato, ed ai tanti grazieche gli sono giunti anche il nostro Mo-vimento per la Vita aggiunge il suo. Rin-graziamo il Papa perché, con dolce fer-mezza, ha ripetutamente parlato dei“principi non negoziabili”, il primo deiquali è la difesa della vita, dal concepi-mento al suo termine naturale. Il Papane ha parlato in molte occasioni - “op-portune e non opportune” - come scrivel’Apostolo Paolo; in particolare però ri-cordiamo alcuni momenti: la Veglia dipreghiera per la Vita promossa durantel’Avvento 2010; l’appello per la vita e lafamiglia rivoltoci durante l’incontro dellefamiglie del mondo a Milano, lo scorsogiugno e i diversi incoraggiamenti rivoltial Movimento per la Vita….

In occasione della Giornata per la Vitatenutasi la prima domenica di febbraio,Papa Benedetto ha espresso la suasimpatia per l’iniziativa “Uno di noi”, -la grande raccolta di firme in corso inmolti Paesi Europei, per affermare cheil bambino non nato è già “Uno di Noi”(un uomo) sin dal concepimento, contutte le conseguenze che ne derivano.Questa raccolta di firme sarà propostala prossima primavera anche a Seregno,quale forma di testimonianza a favoredella vita umana nascente. Ringraziandoil Santo Padre promettiamo di proseguirenell’impegno per la vita, sforzandoci diaiutare il Centro di Aiuto alla Vita e didiffondere una cultura “Pro Life”.Continuiamo a pregare per la Vita. Ri-cordiamo il prossimo appuntamento, laS. Messa mensile per la Vita sarà cele-brata nel Santuario di S. Valeria sabato20 aprile alle ore 18,30.

Domenica 17 marzo 2013Il grande giorno è arrivato e siamo sottoi riflettori. Il programma della festa disan Giuseppe 2013 è sotto gli occhi ditutti in altra parte di questo Amico dellaFamiglia.Il centro pastorale mons. Enrico Ratti siapre come edificio alla comunità ed offrea tutta Seregno i suoi servizi molteplici.Un ringraziamento per chi ci ha portatosino a qui, ed in particolare a don SilvanoMotta, allo studio di progettazione GalbiatiPavan ed all’impresa Leoni ed un inbocca al lupo reciproco per chi vorràpartecipare alla continuazione di un’av-ventura, nel caso della nostra Associa-zione, che dura da 125 anni. Particolare risalto alla Mostra, propostadalla nostra associazione in penitenzieriadella Basilica: “313 Editto di Milano daCostantino ad Ambrogio un camminodi fede e libertà”.Momento di riflessione laica e storicasul come è partita la grande avventura

del cristianesimo che abbiamo rivisto,sotto la dimensione artistica, domenica3 marzo, nella visita a cielo aperto delCimitero Monumentale in Milano.Domenica 4 aprile, probabilmente, nelpomeriggio, visita guidata al complessoVilla Antona Traversi e monastero di S.Vittore in Meda con mezzi propri. Un gioiello quasi sconosciuto a duepassi da casa.Domenica 12 maggio Giornata di spiri-tualità, nel 50° anniversario del ConcilioVaticano II e della morte del beato PapaGiovanni XXIII, a Sotto il Monte conun’articolata giornata culturale e cate-chistico/pellegrina.Ma le nostre iniziative culturali e ri-creative sono offerte a tutta la comunitàseregnese, specie nei nuovi spazi divia Cavour 25 ma siamo aperti a gestirlecon le altre parrocchie e realtà asso-ciative delle Comunità Pastorali cittadinee nel Decanato.A Voi metterci nel mirino e seguircisulla stampa locale, sull’Amico dellafamiglia o direttamente sulla nostra ca-sella di posta elettronica.Il nuovo centro Pastorale sarà casa vivaanche per altre associazioni oltre alConsultorio Interdecanale Familiare cosìda rendere quotidianamente visionedella vita “sociale’’ della Chiesa locale.Il tesseramento dell’anno sociale2012/2013 si è concluso. Ma le possibilitàdi esserci non sono finite anzi comin-ciano ora.

La Quaresima ci ha un po’ allenatoalla sobrietà e alla ricerca dell’essen-ziale. Ci stiamo avvicinando alla SettimanaAutentica e alla Santa Pasqua: laliturgia ci è maestra nell’educare ilnostro cuore a riconoscere i nostrilimiti, il nostro peccato, per entrarenella pienezza della gioia che la Ri-surrezione di Gesù ha portato ad ogniuomo.La straordinaria esperienza di fede ri-

circolo culturales. giuseppeFONDATO NEL 1888

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Notizie in breve

chiamata dall’Anno della fede e dall’ele-zione del nuovo Pontefice, caratterizzataa volte da una lettura dei fatti di tipo so-ciologico e politico, ha di nuovo mostratola caratteristica del cristiano di “esserenel mondo ma non del mondo”.Riprendiamo allora il cammino asso-ciativo con entusiasmo, gioia e serenitàcon i vari momenti che hanno caratte-rizzato quest’anno associativo:Settore adulti:Venerdì 5 aprile - presso la parrocchiadi Santa Valeria - via Piave con inizioalle ore 21: "Esperti in umanità". Terzoincontro dell’Itinerario formativo. Il4° incontro si terrà venerdì 7 giugno:"Essere Chiesa in ogni luogo"Martedì 16 aprile, ore 21, presso l’ora-torio di Giussano - via D’Azeglio,Lectio divina, l’incontro con la Paroladi Dio “Noi non possiamo tacerequello che abbiamo visto e ascoltato”.La vita nuova della fede: obbedienzae testimonianza per la missione (At4,1-22). L’ultimo incontro sarà il 14maggio: “Tutti insieme innalzarono laloro voce a Dio”. La perseveranzadella fede: la forza della preghiera(At 4, 23-31)Adolescenti:Sabato 13 aprile - ore 19 - presso laparrocchia del Ceredo: ADOinACCADI- cena e filmDomenica 21 aprile - ore 18,30 - pressol’oratorio di Giussano itinerario Sky-scrape “Al di là del tuo naso”.Adolescenti - Diciottenni - Giovani:Domenica 27 aprile - ore 16,30 - “Festadi primavera” - Seveso, Oratorio SanPietro.Per tutti:Grande occasione per tutta l’Asso-ciazione:Domenica 19 maggio: Camminata del Sì!Ritrovo alle ore 14,30 a Mesero nellapiazza del Santuario dedicato a SantaGianna Beretta Molla. Dopo la pre-ghiera introduttiva avvio della cam-minata.Alle ore 16,30 nella chiesa di Magentaincontro con l’arcivescovo AngeloScola (Conclave permettendo). Dalle

ore19 festa insieme presso l’oratorioSan Martino con ristoro.Sono in corso le proposte dell’AC perla prossima estate, differenziate perle varie fasce di età e considerandoparticolari situazioni di vita: occor-rerebbe troppo spazio per illustraletutte. Vai alla loro scoperta sul sito: www.azionecattolicamilano.it

GR.ANI.S.GRUPPI ANIMAZIONE SOCIALE“Bene comune, speranza e voto re-sponsabile”E’ il titolo di un incontro, svoltosi loscorso 18 febbraio a Cesano Maderno,e promosso dagli amici del Decanatodi Seveso, commissione per l’animazionesociale, GR.ANI.S. appunto.Sono intervenuti don Walter Magnoni,Responsabile Servizio pastorale socialee lavoro Diocesi di Milano, ValentinaSoncini, Presidente Azione CattolicaDiocesi di Milano, Paolo Petracca, Pre-sidente ACLI Milano, Monza Brianza,Alberto Savorana, Portavoce di Comu-nione e Liberazione sotto la regia diSabino Illuzzi, Commissione decanaleper l’animazione sociale.Grande partecipazione e comune sentiresu molti temi.Le elezioni, anche nella nostra zona,sono andate in maniera non del tuttoprevista e la governabilità è tutta in di-venire.Come ha spiegato Papa Benedetto XVInell’enciclica Caritas in Veritate, “la Chie-sa non pretende minimamente di intro-mettersi nella politica degli Stati. Haperò una missione di verità da compiere,in ogni tempo ed in ogni evenienza, peruna società a misura dell’uomo, dellasua dignità, della sua vocazione”. Difronte alla tentazione molto diffusa deldisimpegno e del disinteresse sui temidel bene comune e delle scelte che lorealizzano e governano, è necessaria eurgente l’opera educativa delle comunitàcristiane, affinché solleciti tutti alla par-tecipazione attiva e responsabile a questiappuntamenti elettorali. (Nota del Con-siglio episcopale milanese, “Dalla politica

risposte all’altezza della situazione alservizio del bene comune”).L’incontro è nato dal desiderio di proporrea tutti la possibilità di approfondirecome la fede aiuta a capire il lavoro ela crisi, la sussidiarietà e la famiglia,l’Europa e l’educazione, “i valori nonnegoziabili” e quelli, appunto, opinabili.Convinti che una rinnovata presenzaviva della comunità cristiana sia il con-tributo politico più utile per il futuro e lasperanza del nostro Paese e dell’Europa,al di là dell’orizzonte elettorale e in con-tinuità con la tradizione del cattolicesimopopolare ambrosiano. Invitiamo di nuovoquindi a prendere coscienza di quanto,sia a livello locale che a livello diocesano,viene proposto in questa direzione. Èciò che, anche nel nostro decanato diSeregno e Giussano, cerchiamo di fare,invitando alle tradizionali giornate di ri-flessione di Avvento e Quaresima, coloroche hanno una sensibilità sociale e po-litica. Il prossimo incontro si svolgeràal seminario di Seveso, sabato 13 aprileore 15,30 con don Walter e tutti gli inte-ressati alla Politica del nostro decanatooltre a quello di Seveso. È già in vistaanche la veglia per il lavoro all’Orto-mercato di Milano del 30 aprile conl’Arcivescovo. info su www.chiesadimilano.it/pastorale sociale.

SCUOLA DI ITALIANOPER STRANIERI “CULTURE SENZA FRONTIERE”Il diffondersi della cultura

straniera passa anche attraverso il cibo.Oggi molti cittadini stranieri lavoranonegli esercizi commerciali. Molti sonoproprietari dei negozi dove si vendonoprodotti italiani ma anche provenientida altri paesi del mondo. Nelle città,ma anche in Brianza e a Seregno, glistranieri che vogliono mangiare o cu-cinare come nei loro paesi, trovano fa-cilmente negozi "etnici" come le ma-cellerie islamiche, gli empori ucraini,le pizzerie con kebab, i ristoranti cinesi,giapponesi, messicani... Ma anche gliitaliani stanno imparando a cucinare

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piatti tradizionali di altri paesi e cosìanche i supermercati adesso vendonogeneri alimentari stranieri come il couscous, il riso indiano o thailandese, salsee spezie orientali.Anche a scuola a volte si mangianocibi diversi, per lo più dolci preparati incasa o acquistati nel paese d'origine.E' il caso recente di una meringa alcioccolato fatta arrivare dall'Ucrainada Nataliya per la "Cena dell'Amicizia2013" o dei biscotti speziati alle mandorlepreparati da Atika per ricordare il "suo"Marocco o ancora di un dolce gelatinosothailandese offerto da But.Tutti segni di un mondo caleidoscopicodove l'arte di cucinare, decorare, servirequasi esclusivamente ad opera delladonna apre il nostro orizzonte culturalesu stili di vita e di comunicazione moltoparticolari ed interessanti.E' noto che la donna, soprattutto nelmondo orientale e africano, ha un ruolofondamentale in cucina e nella condu-zione familiare. A lei il compito di prati-care e tramandare le tradizioni localicon i riti propri del gruppo e clan di ap-partenenza: di questo ne parlano conorgoglio misto a nostalgia anche le no-stre corsiste indiane, bangla, cingalesi,pakistane, senegalesi, marocchine che,pur apprezzando il cibo e la cultura ita-liana, non dimenticano i sapori e gliodori dei prodotti della loro terra.Il cibo quindi, come il linguaggio, è unveicolo di comunicazione e di integra-zione; è un modo semplice ma concretoper conoscere da vicino realtà "altre" ela donna diventa una brava messaggeradella cultura, colei che attraverso unapietanza ci introduce nella sua casa,tra i suoi affetti e il suo popolo.Per questo, a piccoli passi, la cultura sidiffonde e il mondo, almeno attraversoil cibo, ha il sapore buono della fratel-lanza.

UNITALSINel mese di febbraio ilnostro gruppo ha par-tecipato a due impor-tanti eventi.

Notizie in breve

* La XXI Giornata mondiale del malatopartecipando alla S. Messa celebratapresso l’Istituto Don Orione presiedutadal Prevosto molto Rev. mons. BrunoMolinari.* Pellegrinaggio alla grotta Massabielledi Lourdes in ricordo della prima appa-rizione della Madonna a Bernadette.In entrambe le manifestazioni gli unital-siani di Seregno, accompagnati da amicie simpatizzanti hanno voluto esserepresenti dando la massima disponibilitànello svolgimento delle cerimonie.Sabato 9 febbraio si è invece assistito,presso l’Aula Magna della UniversitàBicocca di Monza ad una conferenzasu “La fede alla prova del dolore”seguita da un interessante dibattito.Per quanto riguarda gli incontri, il mesedi febbraio è terminato nei giorni 18/22con “Gli Esercizi spirituali” di grandevalore di catechesi specialmente perquanto riguarda le predicazioni tenuteda don Ciotti sulla “Fede di Abramo ela nostra fede”.Ricordiamo adesso i prossimi appun-tamenti dei quali il primo è già avvenutoal momento dell’uscita del giornale.Sabato e domenica 9 - 10 marzo: Gior-nata nazionale Unitalsi con l’offerta dipianticelle di ulivoDomenica 17 marzo: Catechesi Unitalsie giornata spirituale di ritiro presso laVilla Sacro Cuore di TriuggioMartedì 19 marzo: “Pizzata” con i di-versamente abili e amici.Ricordiamo che la data del Pellegri-naggio a Loreto in treno è stata spostatadal 16 - 19 maggio al 17 - 20 giugno.Si viaggerà su un treno ad alta velocitàsino ad Ancona e poi ci sarà trasportoa Loreto in pullmanUn’ultima informazione:Sabato 27 aprile si svolgeranno pressola “Casa della Gioia” di Borghetto SantoSpirito (Savona) i festeggiamenti per i30 anni di attività delle vacanze con idiversamente abili e i loro volontari.Sarà una giornata trascorsa al maredove si potrà visitare la Casa della Gioiae vedere i luoghi dove si trascorrono levacanze estive. Si vedranno tutti i mi-

glioramenti portati alla casa per renderlasempre più accogliente e ai quali ilGruppo di Seregno ha partecipato conun consistente contributo. Si vedrà unamostra fotografica e sarà offerto unpranzo “a buffet”.Se avremo richieste organizzeremo unpullman con un limitato costo della gita.Per informazioni tel 349 2935093 E-mail [email protected]

Magnifica la giornata di spiritualità deca-nale tenutasi giovedì 7 marzo a Villa SacroCuore di Triuggio con la partecipazione dioltre un centinaio di anziani delle parroc-chie di Seregno e di Giussano.Una giornata intensa di meditazione, dipreghiera e anche di convivialità. Le me-ditazioni tenute da mons. Pino Caimi,molto profonde e ricche di i fede cihanno molto coinvolti. In particolare donPino si è soffermato sulla necessità dellanostra conversione alla luce del Vangelo,mettendo Cristo al centro della nostrafede e sottolineando la figura e il carismadel Santo Padre, Papa emerito BenedettoXVI, ammirando la sua scelta coraggiosacosì ricca di fede, di testimonianza e dialto magistero ed esaltando il dono delsuo ministero pastorale.E’ seguita la S. Messa celebrata dalRettore della Villa Sacro Cuore e dadon Giuseppe Villa.Nel pomeriggio si è svolta la via Crucismeditata, seguita dal Vespero e dallaBenedizione Eucaristica.I nostri appuntamenti continuano conla festa patronale di San Giuseppe, ve-dere il programma parrocchiale.Mercoledì 20 marzo parteciperemo alpellegrinaggio parrocchiale al santuariodella Madonna della Guardia (Genova).Iscriversi presso la sacrestia.Mercoledì Santo, 27 marzo alle ore 15nel salone di via Lamarmora con gliamici del gruppo teatrale “Tuttinsieme-appassionatamente” momento di pre-ghiera e meditazione e scambio di auguripasquali.

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«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO

Il prossimo uscirà domenica 21 Aprile 2013

anno XCI, 17 Marzo 2013, numero 3

Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

In copertina: Mentre andiamo in stampa ci colpisce e coinvolge la bellissima notizia della elezione di Papa Francesco. Con gioia gli dedichiamo almeno la copertina e promettiamo di tornare su questo evento che riscalda i cuori dei cattolici e non solo.

Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;

ORARI SANTE MESSE FESTIVE

Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347www.basilicasangiuseppe.it – [email protected] alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18

Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352www.oratoriosanrocco.it – [email protected] Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi

Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzarettopiazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30

Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramentovia Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368Domenica alle 8.30

Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130www.monaci-benedettini-seregno.com - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18

Santuario di Maria Ausiliatrice(Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30

San Salvatore - via Montello Domenica alle 8.30 e 10.30

Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.itDomenica alle 9

Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9

Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096www.parrocchiasantavaleria.it - [email protected] alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30

Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382www.parrocchiaceredo.it – [email protected] alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18

Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810www.psase.it - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30

Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635www.sancarloseregno.it - [email protected] alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18

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Penitenzieria della BasilicaInaugurazione sabato 16 marzo 2013 ore 17

Presentazione dei curatori: Luca e Paolo Tanduo

Aperta sino a venerdì 22 marzo ore 18.30Orari mattino 9/12 - pomeriggio 15/18.30

Possibilità di visita guidataCatalogo mostra: Edizioni Paoline

Comitato scientifico: S.E. Mons. Mario Delpini vicario generale Diocesi MilanoProf. Alberto Torresani, Prof. Giacomo Samek Lodovici

Papa Francesco Il Primo...