la testata - n°1

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Direttore Responsabile: Maria Teresa Rangheri Sede: via Regina Teodolinda, 17, 22100 Como Editore: Carlo Bonetti Iscrizione al Tribunale di Como n. 3/09 del 11/02/09 Stampa: Fotocopiato in proprio Partito Democratico di Como Anno 1, numero 1 Periodico di informazione 1 LA TESTATA Periodico di informazione del PD provinciale Como P er sostenere gli interventi in corso (cau- sale “Terremoto Abruzzo”) è possibile inviare offerte a Caritas italiana tramite il conto corrente postale 347013 o tramite Unicredit Banca Roma (Iban IT38 K03002 05206 000401120727). Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: Intesa Sanpaolo (filiale di via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012), Allianz Bank (filiale di via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097), Banca Popolare Etica (filiale di via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113) e CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana ( 06 66177001). Il giorno stes- so del terremoto, nel suo discorso alla Camera, Dario Franceschini ha descritto questo come “il momento dell’azione, è il momento della soli- darietà. L’Italia, come sempre in queste situa- zioni, si sta mobilitando spontaneamente dap- pertutto, dal nord al sud: si stanno mobilitando le istituzioni, le associazioni ed i cittadini. Di fronte a persone che hanno perso la vita e di fronte al dolore delle persone che hanno perso i familiari, mentre ancora si lotta per salvare delle vite dalle macerie, si accantona lo scon- Luca Corvi IL FEDERALISMO UN’ OPPORTUNITÀ O UN’ OCCASIONE MANCATA ALBAVILLA 8 maggio - Sala Civica L.M. Gaffuri ore 21.00 INTERVERRANNO ON R. ZACCARIA - ON. C. BRAGA ALBAVILLA - ALBESE CON CASSANO - BRUNATE - MONTORFANO - ORSENIGO - TAVERNERIO circolotrentasette Como è vicina a L’Aquila La Federazione Provinciale del Partito Democratico di Como supporta la raccolta fondi per le vittime del terremoto . tro politico. Il Governo deve agire con la massi- ma tempestività possibile: in poche ore, deve trovare alloggi, trovare cibo e consentire di superare le prime difficoltà, come l’assistenza sanitaria. Ma anche l’opposizione deve fare la sua parte: proveremmo vergogna anche solo pensando di imboccare la strada della specula- zione politica di fronte ad un disastro di questo tipo. Questa è stata subito la scelta che ha fatto il Partito Democratico: un’opposizione che si assume la sua parte di responsabilità e che cerca di fare la sua parte”. “Ho telefonato al Presidente Berlusconi ha continuato Franceschini - dando la disponibilità del Partito Democratico con le sue strutture, le sedi dei suoi circoli, con i suoi militanti e con la propria organizzazione a fare tutto ciò che è possibile. Abbiamo messo la nostra rete capillare a dispo- sizione delle strutture della Protezione civile, naturalmente perché sono le strutture della Protezione civile che ci devono dire in che modo e in che forma è utile un aiuto che si aggiunge a quello dello Stato”. A poche ore dal disastro, da Como erano già partiti più di duecento soccorritori, la nostra pro- vincia è vicina a quella dell’Aquila. CIRCOLO DI CANTÙ CRISI DELLA FINANZA E TRASFORMAZIONE DELLA POLITICA INCONTRO PUBBLICO INTERVERRÀ ANDREA FUMAGALLI DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA GIOVEDÌ 16 APRILE - ORE 21.00 SEDE DI VIA MADONNA, 11 LA CONFERENZA DELLE DONNE G iovedì 16 aprile, presso la Circoscri- zione 3 di Camerlata in via Varesina 1/a, a partire dalle 19.00, si terrà la prima Assemblea Costitutiva della Conferenza Provinciale delle Donne PD,luogo di discussione e elaborazione di proposte politiche. Durante l’incontro verranno presentate le candidature al ruolo di coordinatrice della Conferenza Programmatica delle Donne; potranno votare solo le iscritte al PD, mentre elettrici e lsimpa- tizzanti potranno prendere parte ai lavori. Per le non iscritte al PD sarà possibile tesserarsi anche la sera stessa dell’Assemblea e quindi partecipa- re all’elezione che si terrà dalle 21.00 alle 22.00 circa. I lavori saranno aperti dal segretario pro- vinciale Luca Corvi, all’incontro interverrà la responsabile regionale per le politiche di genere e consigliere regionale Sara Valmaggi” UN APERITIVO PER AIUTARE L'ABRUZZO DOMENICA 19 APRILE PRESSO IL BAR "AL TEATRO", IN CORSO 25 APRILE 31, A PARTIRE DALLE 18.00, I GIOVANI DEMOCRATICI DI ERBA ORGANIZZANO UN APERITIVO PER RACCOGLIERE FONDI DA DESTINARE ALLE ZONE COLPITE DAL TERREMOTO IN ABRUZZO.

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il periodico di informazione del PD di Como

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Page 1: La Testata - n°1

Direttore Responsabile: Maria Teresa RangheriSede: via Regina Teodolinda, 17, 22100 ComoEditore: Carlo BonettiIscrizione al Tribunale di Como n. 3/09 del 11/02/09Stampa: Fotocopiato in proprio Partito Democratico di Como Anno 1, numero 1

Periodico di informazione1

LA TESTATAPeriodico di informazione del PD provinciale Como

Per sostenere gli interventi in corso (cau-sale “Terremoto Abruzzo”) è possibileinviare offerte a Caritas italiana tramite

il conto corrente postale 347013 o tramiteUnicredit Banca Roma (Iban IT38 K0300205206 000401120727). Offerte sono possibilianche tramite altri canali, tra cui: IntesaSanpaolo (filiale di via Aurelia 796, Roma -Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012),Allianz Bank (filiale di via San Claudio 82,Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306097), Banca Popolare Etica (filiale di via Parigi17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 00000011 113) e CartaSi e Diners telefonando aCaritas Italiana ( 06 66177001). Il giorno stes-so del terremoto, nel suo discorso alla Camera,Dario Franceschini ha descritto questo come “ilmomento dell’azione, è il momento della soli-darietà. L’Italia, come sempre in queste situa-zioni, si sta mobilitando spontaneamente dap-pertutto, dal nord al sud: si stanno mobilitandole istituzioni, le associazioni ed i cittadini. Difronte a persone che hanno perso la vita e difronte al dolore delle persone che hanno persoi familiari, mentre ancora si lotta per salvaredelle vite dalle macerie, si accantona lo scon-

Luca Corvi

IL FEDERALISMOUN’ OPPORTUNITÀ O UN’ OCCASIONE MANCATA

ALBAVILLA 8 maggio - Sala Civica L.M. Gaffuri ore 21.00

INTERVERRANNO ON R. ZACCARIA - ON. C. BRAGA

ALBAVILLA - ALBESE CON CASSANO - BRUNATE - MONTORFANO - ORSENIGO - TAVERNERIO

c i r c o l o t r e n t a s e t t e

Como è vicina a L’AquilaLa Federazione Provinciale del Partito Democratico di Como supporta la raccolta fondi perle vittime del terremoto .

tro politico. Il Governo deve agire con la massi-ma tempestività possibile: in poche ore, devetrovare alloggi, trovare cibo e consentire disuperare le prime difficoltà, come l’assistenzasanitaria. Ma anche l’opposizione deve fare lasua parte: proveremmo vergogna anche solopensando di imboccare la strada della specula-zione politica di fronte ad un disastro di questotipo. Questa è stata subito la scelta che ha fattoil Partito Democratico: un’opposizione che siassume la sua parte di responsabilità e checerca di fare la sua parte”. “Ho telefonato alPresidente Berlusconi – ha continuatoFranceschini - dando la disponibilità del PartitoDemocratico con le sue strutture, le sedi deisuoi circoli, con i suoi militanti e con la propriaorganizzazione a fare tutto ciò che è possibile.Abbiamo messo la nostra rete capillare a dispo-sizione delle strutture della Protezione civile,naturalmente perché sono le strutture dellaProtezione civile che ci devono dire in chemodo e in che forma è utile un aiuto che siaggiunge a quello dello Stato”.A poche ore dal disastro, da Como erano giàpartiti più di duecento soccorritori, la nostra pro-vincia è vicina a quella dell’Aquila.

CIRCOLO DI CANTÙ

CRISI DELLA FINANZA E TRASFORMAZIONE

DELLA POLITICAINCONTRO PUBBLICO

INTERVERRÀ ANDREA FUMAGALLIDELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA

GIOVEDÌ 16 APRILE - ORE 21.00

SEDE DI VIA MADONNA, 11

LA CONFERENZA DELLE DONNE

Giovedì 16 aprile, presso la Circoscri-zione 3 di Camerlata in via Varesina 1/a,a partire dalle 19.00, si terrà la prima

Assemblea Costitutiva della ConferenzaProvinciale delle Donne PD, luogo di discussionee elaborazione di proposte politiche. Durantel’incontro verranno presentate le candidature alruolo di coordinatrice della ConferenzaProgrammatica delle Donne; potranno votaresolo le iscritte al PD, mentre elettrici e lsimpa-tizzanti potranno prendere parte ai lavori. Per lenon iscritte al PD sarà possibile tesserarsi anchela sera stessa dell’Assemblea e quindi partecipa-re all’elezione che si terrà dalle 21.00 alle 22.00circa. I lavori saranno aperti dal segretario pro-vinciale Luca Corvi, all’incontro interverrà laresponsabile regionale per le politiche di generee consigliere regionale Sara Valmaggi”

UN APERITIVO PER AIUTARE L'ABRUZZO

DOMENICA 19 APRILEPRESSO IL BAR "AL TEATRO",

IN CORSO 25 APRILE 31, A PARTIRE DALLE 18.00, I GIOVANI

DEMOCRATICI DI ERBA ORGANIZZANO UNAPERITIVO PER RACCOGLIERE FONDI DA

DESTINARE ALLE ZONECOLPITE DAL TERREMOTO IN ABRUZZO.

Page 2: La Testata - n°1

DONNE VITTIME DELLO STALKING Chiara Braga

2 LA TESTATA - DAL PD NAZIONALE

APPROVATO ALLA CAMERA LO SCORSO 29 GENNAIO IL DDL 1348

“Misure contro gli attipersecutori”. Il ddl1348 approvato a

larga maggioranza, con un sì bipar-tisan (379 voti a favore, 2 contrari),ha rappresentato una vittoria per ilPaese, per la politica e soprattuttoper le donne. Per gettare maggioreluce e solidarietà su di una proble-matica come quella delle molestieinsistenti, troppo spesso relegatanell’ombra della paura e dell’intimi-tà personale, lo scorso 4 marzo si èsvolto un convegno, da me organiz-zato presso la sala di Villa Gallia aComo dal titolo: “Donne Vittimedello Stalking - Una legge diciviltà contro le molestie insistenti “.L’incontro ha visto gli interventi del-l’on. Codurelli, deputata PD – XICommissione della Camera eprima firmataria di una delle propo-ste di legge sullo stalking, delProfessor Gianangelo Palo, psico-terapeuta, del Dottor Walter Gatti,avvocato, e la partecipazione dimolte donne attente e sensibili atematiche di questo tipo. Durante laserata si è cercato di affrontare eanalizzare sotto i profilipolitico, giuridico e psicolo-gico, la problematica dellostalking, termine ingleseche si riferisce alle mole-stie gravi e reiterate e dun-que a quelle persecuzionicontinue che, in un casosu due, secondo quantodocumento dall’Os-serva-torio nazionale Stal-king,sono perpetrate contro ledonne ad opera di ex mari-ti, ex conviventi, ex fidan-zati, ma che possonoessere compiute anche daconoscenti, colleghi oestranei. Almeno il 20%degli italiani, soprattuttodonne, ne sono stati o ne

sono tuttora vittime dal 2002 al2007. Più specificatamente secon-do quanto stabilito dal nuovo ddl, lostalking è l’attività svolta da “chiun-que minaccia o molesta taluno conatti reiterati e idonei a cagionare unperdurante e grave stato di ansia odi paura, ovvero a ingenerare unfondato timore per l’incolumità pro-pria o di un prossimo congiunto o dipersona al medesimo legato darelazione affettiva, ovvero a costrin-gere lo stesso ad alterare le propriescelte o abitudini di vita”. Con l’ap-provazione del ddl 1348, entra nelcodice penale all’art. 612 – bis,sotto la denominazione di “atti per-secutori”, il reato di molestia eminaccia continuata ai danni dellapersona, con pene detentive chevanno dai sei mesi a 4 anni di reclu-sione. Il ddl prevede inoltre aggra-vanti se la vittima delle molestie èuna donna in stato interessante,per il molestatore recidivo, perl’ex coniuge o convivente, per chimolesta disabili e minori. Lo stal-king rappresenta una tematica digrande attualità; una problematicità

molto seria che merita un’attenzio-ne particolare anche sul nostro ter-ritorio. A Como infatti, secondoTelefono Donna, sono almeno tren-ta le donne che ogni anno dichiara-no di essere vittime di atti persecu-tori. Ma i dati sono decisamentesottostimati rispetto alla realtà. Sipuò immaginare infatti che sullostalking, come per quanto riguardala violenza fisica e psicologica, visiano molti casi sommersi.L’accordo tra maggioranza e oppo-sizione verificatosi nell’approvazio-ne del ddl 1348 ha dimostrato unacomune volontà e sensibilità didare identità e certezza di reato alfenomeno delle molestie reiterateancora troppo invisibile e coperto. Ilriconoscimento e l’istituzione delreato di stalking rappresenta infatti,un’importante conquista per l’interasocietà civile ed in modo particola-re per il genere femminile. Moltedelle proposte presentate delledeputate del Pd come quelle del-l’on. Codurelli e dell’on. Pollastrini,sono state accolte ed inserite neltesto definitivo approvato alla

Camera o ora al vaglio delSenato. Adesso occorreràattivarsi per fare in modoche Governo e Parlamentointervengano per rafforzarela prevenzione e per inte-ragire con gli aspetti cultu-rali del problema, poichénon basta assicurarsi ilriconoscimento e la solarepressione del reato. Sideve evitare che si parli delproblema solo nei momen-ti di emergenza, quandoemergono fatti che dannopiù scandalo ed enfasimediatica, ma che in realtàsono solo la minima partedi un universo ad oggiancora troppo sconosciuto.

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Èquello che è successo per alcunicontributi decisi da RegioneLombardia negli ultimi mesi.

Un'iniziativa di particolare interesse perl'economia lariana era il progettoSOSTES, sostenuto da RegioneLombardia insieme a Unioncamere. L'iniziativa comprendeva sei bandi checomplessivamente mettevano a disposi-zione 11,5 milioni d'euro per le impresemanifatturiere e al dettaglio e gli opera-tori della filiera del tessile abbigliamento.Il meccanismo del bando era a "sportel-lo aperto": tale modalità non prevedeche la presentazione delle domande difinanziamento sia vincolata a una datalimite. Finché sono disponibili le risorsestanziate, le richieste saranno accolte.Quando, però, le risorse siano limitate ole domande siano molto numerose, chiprimo arriva meglio alloggia. A propositodel progetto SOSTES la data per l'aper-tura dell'inoltro delle domande era statafissata al 3 marzo: dopo sei giorni, in unariunione convocata dall'assessore alleattività produttive del Comune di Comoper discutere della crisi economica, irappresentanti del mondo produttivolamentavano che il limite di finanziamen-to era già stato superato. Un caso analo-go, però, era già avvenuto con l'ultimobando per i contributi destinati alle scuo-le pubbliche e paritarie che intendevanodotarsi di un impianto fotovoltaico: il ter-

LA TESTATA - DAL PD REGIONALE

mine d'inizio per la presentazione delledomande era il 1° febbraio e già l'11 laRegione provvedeva a dichiarare chiusal'operazione "per esaurimento dellerisorse stanziate". In verità, scorrendo lagraduatoria finale di quest'ultimo bando,ci si accorge che le domande che effetti-vamente hanno ricevuto un finanzia-mento sono state presentate tutte nelgiro di cinque ore, dalle 9 alle 14.33 del2 febbraio (il 1° era domenica). Unacuriosità: le 26 domande presentate da18 comuni della Bergamasca alle 9 inpunto. Fortunato è stato il sindaco diVertemate con Minoprio che si è vistoaccogliere due richieste presentate alle14.31 e alle 14.33, cioè all'ultimo minutobuono: se l'operatore del protocolloregionale si fosse attardato anche soloun attimo… Il punto è che in bandi comequelli ricordati le domande devono esse-re corredate di tutta la documentazioneamministrativa e tecnica, pena l'esclu-sione. C'è dunque bisogno di un po' ditempo per approntare tutto il necessario,dopo aver letto il testo del bando. Nelcaso dei pannelli fotovoltaici per le scuo-le, il provvedimento è però stato pubbli-cato sul Bollettino Ufficiale della Regionesolo cinque giorni prima dell'aperturadelle domande, il 26 gennaio, e il bandoSOSTES è apparso con un anticipo disoli quattro giorni, il 27 febbraio. La pro-cedura non è piaciuta al consigliere

Bandi SOSTES. Grazie alla collaborazione tra Regione e sistema camerale lombardo sono stati definiti sei progetti persostenere la filiera del tessile-abbigliamento: 1) Azioni di supporto per l'innovazione del sistema manifatturiero; 2)Supporto per l'innovazione del sistema distributivo al dettaglio; 3) Promozione dell'innovazione ed aggregazione impren-ditoriale; 4) Ricerca e studi sui temi dell'innovazione e aggregazione delle PMI; 5) Azione di attuazione e gestione proget-tuale; 6) Supporto per l'internazionalizzazione del sistema manifatturiero lombardo. Fondi a disposizione 11,5 milioni d'eu-ro, ripartiti su base provinciale. A Como è destinato il 10% circa: poco secondo Luca Gaffuri, considerata l'importanza deltessile-abbigliamento lariano.

Bando per impianti termici solari. Stanziati fondi per le micro, piccole e medie imprese lombarde, destinati alla realiz-zazione d'impianti solari termici per la produzione di aria e acqua calda. Il contributo sarà pari al 30% dei costi ammissi-bili di realizzazione dell'impianto con un tetto massimo di 30 mila euro per impresa. I termini per la presentazione delledomande scadranno il 26 maggio. Il testo del bando è disponibile all'indirizzo www.ors.regione.lombardia.it.

Bando impianti fotovoltaici per le scuole: i contributi erano finalizzati all'installazione di pannelli fotovoltaici di potenzanon inferiore a 5 kWp presso scuole materne, elementari e medie, pubbliche e paritarie sul territorio regionale.Un'occasione per realizzare risparmio energetico e diffondere l'uso delle energie alternative. Oltre al contributo del 30%sul costo dell'impianto al lordo dell'IVA, venivano riconosciuti un apporto anche per le spese tecniche di progettazione,collaudo, per la certificazione energetica dell'edificio e un contributo forfettario per l'installazione del display informativo

LA CRISI ECONOMICA INIZIA A MORDERE È EVIDENTE CHE IN TALE SITUAZIONE I FINANZIAMENTI E GLI INCENTIVI PUBBLICI DIVENTINO "PREDE AMBITE". DELRESTO, QUANDO I BISOGNI SONO MAGGIORI, LE RISORSE DIVENTANO PIÙ PREZIOSE E NON È STRANO CHE SI APRAUNA CORSA AL FINANZIAMENTO PERCHÉ CHI TARDI ARRIVA …

a cura di Luca Gaffuriregionale Luca Gaffuri né alla deputataChiara Braga e al segretario provincialedel PD Luca Corvi: "risultano favoritienormemente i soggetti che hanno piùfacilità ad accedere alle informazioni - èstato il loro commento -, sono necessaritermini più congrui". E tuttavia il proble-ma si presenta nuovamente: il bando pergli impianti solari termici a favore dellepiccole e medie imprese, per un valoredi 1,2 milioni di euro, è stato pubblicatocon un anticipo di tre giorni il 23 marzo.È vero che la presentazione delledomande, aperta dal 26 marzo, potràessere effettuata sino al 26 maggio, ma- recita il bando - a parità di caratteristi-che tecniche "verrà data priorità secon-do l'ordine temporale di presentazionedella domanda". Con i contributi a spor-tello - dice Luca Gaffuri - "il vantaggio èche è sempre possibile fare domanda eche tutte le risorse disponibili verrannoerogate, poiché si evita che i termini dipresentazione delle domande si chiuda-no quando ci sono ancora fondi. Se peròle somme stanziate sono limitate e pale-semente insufficienti a coprire le richie-ste, il meccanismo a sportello ottienel'effetto di restringere l'accessibilità deicontributi pubblici. In questi casi èmeglio adottare procedure che consen-tano di finanziare i progetti più pertinentipiuttosto che soltanto quelli presentatiper primi all'apertura delle domande".

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4 LA TESTATA - DAL PD PROVINCIALE

LA NATURA DEL PREGIUDIZIO.... Sabina Barbato

Secondo alcuni studiosi, il pre-giudizio nasce tra la finedell’800 e l’inizio del 900

come pretesto per dimostrare comesia difficile l’integrazione tra gruppietnici e culturali differenti. La forte erigida divisione del lavoro, è stata alungo studiata da Karl Marx, e hadimostrato come la prima veraforma di razzismo nasca dalla man-cata possibilità di rendere migliori lecondizioni economiche degli operai.Situazioni economiche e storichehanno influito sulla mentalità comu-ne e sull’opinione pubblica, finendoin lotte di sopravvivenza giustificatee sostenute dalla guerra e da crisifinanziarie.La società in cui oggi viviamo ècambiata è caratterizzata dalla pre-senza di gruppi che sono inseriti sta-bilmente all’interno delle comunità,ma la necessità di dover capire lo“straniero”, è per alcuni superiore

alla necessità di rispettarlo.Per una prospettiva di dialogo, lecategorie, quale quella di : “stranie-ro”, “operaio” o altra dicitura di stam-po razzistico, dimostrano la limitatacapacità di adattarsi ad una possi-bile e voluta situazione di equilibriotra cittadini italiani e stranieri e tracittadini italiani a loro volta. La pauradi perdere l’identità nazionale,aumenta la propensione a fare utiliz-zo del pregiudizio, che diventa unostrumento necessario di difesa dalladiversità. Tornando ad alcuni esempi del pas-sato anche la Rivoluzione Francese,aveva in sé la pretesa di migliorarele condizioni generali dalla popola-zione, in realtà in poco tempo altricapi politici che si erano battuti per ivalori fondamentali della libertà, fra-tellanza ed uguaglianza, hannoaccettato compromessi in favore diuna ragione economica e politica.

UN LIMITE ALLA CONOSCENZA E ALLA FRATELLANZA

In ogni periodo storico, ci siamo tro-vati di fronte a gruppi o individuiingiustamente sfruttati per motiviideologici, o contrari alle necessitàdel sistema politico presente in queldato momento. Il pregiudizio rappre-senta da una parte la voglia di difen-dere le tradizioni dall’altra è spessouna manovra per incitare gruppi dif-ferenti agli scontri, altre ancora èignoranza. In tutti i casi, nasce dalrispetto il primo passo verso unagiusta conoscenza.I livelli crescenti di giudizi negativi ele intolleranze di ogni genere e cate-goria nascono, secondo alcunisociologi, quando i conflitti di inte-ressi e di controllo del potere, sonotalmente elevati da annebbiare ognipossibile visione di comunicazione,cioè quando l’interesse per gliscambi e il profitto è superiore allapacifica e rispettosa convivenzadella gente comune.

In una società come la nostra sempre più multietnica einterculturale, dove forme di intolleranza e disuguaglian-za sono sempre più crescenti, la Federazione

Provinciale di Como vuole costituire un coordinamentodegli immigrati per cercare, attraverso un dialogo e un con-fronto costante, soluzioni ai nuovi problemi relativi all’inte-grazione tra diverse culture. Ci piace ricordare la frase diun celebre giornalista polacco Ryszard Kapuscinski recen-temente scomparso: “Ogni volta che l’uomo incontra l’Altro,ha di fronte a se tre possibilità: fargli la guerra, circondarsicon un muro o instaurare un dialogo. Un dilemma che peròin una società democratica e moderna può avere una solavalida risposta: quella del dialogo”. Nelle prossime settima-ne si terrà una riunione per definire le scadenze future checi vedranno impegnati come protagonisti: una conferenzainterculturale, un momento di incontro e riflessione duran-te la festa provinciale del PD nel prossimo mese di luglio.Infine, la possibilità di arrivare al riconoscimento del dirittodi voto amministrativo per gli immigrati regolari che vivonoin Italia e il diritto di cittadinanza per i bambini figli di immi-grati che nascono nel nostro paese. Questo ultimo punto sarebbe un segno di grande sensibili-tà civile di un paese come il nostro.

LE POLITICHE PER L�INTEGRAZIONE DEL P.D. DI CO M OAna Rosa Ruiz

Page 5: La Testata - n°1

5 LA TESTATA DELLE DONNE

po ristretto di cittadini, ma la vita reale di uomi-ni e donne. Non è sufficiente combattere pre-giudizi e discriminazioni: occorrono azioni posi-tive e modifiche normative che prendano attodei profondi mutamenti sociali e culturali inatto. Insieme approfondiremo temi politici, for-muleremo proposte, ci sosterremo a vicenda ecambieremo il modo di fare politica, rendendo-la più moderna, più attuale e più concreta.RAPPRESENTANZA POLITICA Il prossimoappuntamento elettorale vedrà il rinnovo di 109amministrazioni comunali. Intendiamo proporreindirizzi per la redazione dei programmi eletto-rali, in modo da affrontare i temi del vivere quo-tidiano con un approccio nuovo e con un nuovolinguaggio, che includa sempre sia le elettriciche gli elettori. Attueremo anche iniziative disostegno al voto alle donne, per incrementareil numero delle elette. Crediamo nell’intelligen-za delle donne, nella loro capacità di saperinterpretare in modo attento e con sensibilità icambiamenti sociali e nel valore aggiunto chepossono portare nell’attuazione dei programmidi governo a vantaggio degli uomini e delledonne. L’impegno delle donne in politica saràfavorito dall’organizzazione di corsi di forma-zione politica, di autostima, gestione della con-flittualità, comunicazione per far emergere evalorizzare le capacità organizzative che ognidonna sperimenta quotidianamente nellagestione sia della vita lavorativa che familiare.Fra i temi ritenuti fondamentali e sui quali apri-re una discussione per formulare proposte darealizzare nel nostro territorio, citiamo: - la con-ciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, già san-cita dalle norme europee e nazionali, ma inlarga parte non attuata, per consentire alledonne di poter esercitare appieno il diritto allavoro e ad una migliore qualità di vita; -il lavo-ro, per favorire il raggiungimento della pienaoccupazione femminile e per colmare le discri-minazioni ancora oggi presenti sia a livello dipercorsi di carriera sia a livello salariale;-lascuola, investimento indispensabile per garan-tire il futuro delle nuove generazioni e quindi di

tutta la società. I tagli indiscriminati della rifor-ma Gelmini colpiscono in maniera particolarel’organizzazione familiare e l’occupazione fem-minile, non solo nella scuola; - l’educazioneall’affettività e al rispetto di genere, per contra-stare il grave fenomeno della violenza sulledonne; - la multiculturalità e l’integrazione congli immigrati, valorizzando anche le quotidianerelazioni tra noi e le donne degli altri paesi; - itemi etici, per favorire, attraverso il dibattito,l’approfondimento delle problematiche che cipone il progresso scientifico, partendo dall’as-sunto che il punto di riferimento deve essere lalibertà individuale; -i diritti civili, perchè si tradu-cano in concreto i diritti fondamentali di ogniindividuo, come il riconoscimento delle coppiedi fatto e il diritto alla salute; - le politiche gio-vanili, perché abbiano particolare attenzione erispetto da parte di tutti, in quanto i giovanisono portatori di un punto di vista nuovo enecessario e rappresentano il futuro dellasocietà e della vita politica.

CONCLUSIONI Tutti questi temi impor-tanti saranno declinati tenendo presen-te la crisi economica che stiamo attra-

versando. È sicuramente un momento moltodifficile ma è anche una grossa opportunità dacogliere per ripensare un modello di società edi sviluppo che possa garantire a tutti unamigliore qualità di vita, una rinnovata solidarie-tà e la ricostruzione di un vero tessuto sociale.La Conferenza delle donne si propone il con-fronto e l’ascolto delle voci dei cittadini cheesprimono bisogni e problemi legati alla vitaquotidiana e delle associazioni, alle quali chie-deremo e offriremo collaborazione su temati-che e iniziative condivisibili. Lavoreremo inoltreper creare una sintonia di intenti con le elette,nei vari livelli istituzionali della provincia. Leelaborazioni e le proposte della Conferenzadovranno entrare a far parte, a pieno titolo, allacostruzione di programmi di governo del terri-torio, affinché si possa affermare, nei fatti, cheil nostro è un partito di donne e di uomini.

Il PD ha previsto, sin dalla sua nascita, lacomposizione paritaria degli organismidirigenti, innovazione unica nel panorama

dei partiti del nuovo secolo, ma noi tutte sap-piamo che questa lodevole intenzione spes-so non corrisponde a un’effettiva rappresen-tanza femminile nei luoghi decisionali.L’organizzazione ha visto un percorso condi-viso da un gruppo di donne che si è conclu-so con un documento che costituisce unpunto di partenza importante per il futuro.

Al nostro documento abbiamo dato il titolo“Nessun limite”, che non vuole essere unatto di presunzione ma il desiderio di elabo-rare proposte che non si lascino intimidiredalla paura di essere troppo audaci per unpaese (e a volte anche per un partito) chetroppo spesso non si assume la responsabi-lità di osare e di farsi portavoce delle istanzedelle donne che diventano sempre piùurgenti. Non possiamo più tentennare otacere davanti ai temi etici, ma anzi dovremo

LA CONFERENZA PROVINCIALE DELLE DONNE il Comitato Promotore

Lo statuto del Partito Democratico prevedela composizione paritaria degli organismidirigenti, innovazione unica nel panorama

dei partiti del nuovo secolo, tuttavia non risolveil problema della effettiva presenza delle donnenelle istituzioni e nei luoghi decisionali.L’assenza delle donne nelle istituzioni non con-sente un’elaborazione di leggi che rappresenti-no l’evoluzione del percorso femminile nel qua-dro composito e complesso della realtà attua-le. Infatti alcuni temi politici che influenzanopesantemente la vita quotidiana rimangonospesso ai margini del dibattito e le elaborazio-ni delle proposte e le decisioni politiche nontengono conto né del punto di vista delle donnené delle ricadute sulla società. Per questointendiamo partire dalle esperienze e dalle ela-borazioni culturali delle donne come punto diriferimento per fornire una nuova chiave di let-tura sulla pluralità dei punti di vista e delle scel-te di vita, valore fondante nell’esistenza indivi-duale e sociale. La Conferenza provinciale per-manente delle donne democratiche sarà unluogo di promozione e di crescita della donna,perché possa occupare ruoli di rilievo sia nelpartito che nelle amministrazioni locali, inmodo da incidere concretamente sulla società.Il Coordinamento provinciale delle donne sipropone come luogo di confronto, di riflessionee di proposta politica; di elaborazione dellepolitiche di genere, di formazione specifica, disostegno a tutte le donne che si impegnano inpolitica, anche per incrementarne il numero.Un luogo aperto, frequentato non solo dalleiscritte al PD ma anche da coloro che voglianocontribuire al dibattito politico e sostenere cam-pagne su temi specifici da avviare nel nostroterritorio; un luogo di ascolto delle donne edelle associazioni, di scambio intergenerazio-nale ed interculturale, di crescita, nel pienorispetto delle differenti convinzioni e culture. InItalia si avverte un deficit di laicità che appareancora più grave alla luce del contesto globalee che ci interroga sul ritardo legislativo in meri-to ad alcuni diritti che non riguardano un grup-

cercare di arrivare a soluzioni il più condivi-se possibile, ma chiare e nette.La Conferenza sarà sin dall’inizio un luogodi inclusione, di ascolto, di scambio interge-nerazionale e interculturale, di crescita nelpieno rispetto di differenti convinzioni e cul-ture. Tutte noi possono dare il nostro contri-buto sui temi che riguardano l’universo fem-minile, dal lavoro alla rappresentanza, dallaviolenza ai diritti civili, dalla conciliazione aitemi etici.

NESSUN LIMITE - IL DOCUMENTO

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6 LA TESTATA DEI CIRCOLI - LAGO

Itagli alla scuola del Governorischiano di far chiudere moltiistituti (medie ed elementari)

nei piccoli paesi montani e non. Iltaglio generalizzato dell’ICI sullaprima casa anche ai redditi alti,rischia di dissanguare i piccolicomuni, rendendoli ancor più fra-gili e cedevoli di fronte alle spe-culazioni edilizie, specie sevenisse approvata la norma.Molti paesi non godonoancora di una connessio-ne veloce ad internet, edove esiste funziona malee lentamente. A questofosco scenario, chedescrive la tendenza adun vero e proprio isola-mento per i residenti sulLago di Como, si sonorecentemente aggiunte lemodifiche apportate dalleFerrovie dello Stato agliorari di circolazione da eper Varenna, incremen-tando i già numerosi disa-gi per chi si reca a Leccoo Milano per studio o lavo-ro. Tornando da Milanodopo le 18.00 non ci sipuò più fermare aVarenna: l’unico modo perarrivarci è scendere aLecco per poi prendere iltreno delle 19:15, chegiunge finalmente a desti-nazione alle 19:52. Chiprosegue per Menaggio ècostretto a correre e adaffidarsi alla speranza(vana nella maggior partedei casi, vi assicuro peresperienza) che non siaccumuli neanche unminuto di ritardo. Il tra-ghetto parte infatti alle

19:55. Chi invece deve raggiun-gere Bellagio è costretto adattendere fino alle 21:00! Anchenel primo mattino, per chi deverecarsi a Lecco o Milano, quasitutte le coincidenze sono “tiratis-sime”; ancora una volta occorreconfidare nella buona sorte e...nel proprio fiato. A metà giornata,invece si ha persino il tempo diannoiarsi, dal momento che le

coincidenze, nella gran parte deicasi, nemmeno esistono: si ècostretti ad aspettare persinoun’ora, prima di poter salire su untreno... Come se tutto ciò nonbastasse, la Navigazione Laghista addirittura pensando di ridur-re il numero di traghetti in circola-zione nel Centro Lago. E’ noto a tutti che sia laNavigazione, sia le FS, sia lo

Stato italiano versano incondizioni finanziarieproblematiche. Ma per-ché dobbiamo esseresempre noi abitanti dellago a pagarne le conse-guenze più care? Il Partito Democratico,grazie soprattutto all’im-pegno dei consiglieriregionali Gaffuri eSpreafico, ha sollecitatol’intervento della Regionepresso Trenitalia e laNavigazione Lago diComo, per arrivare a unamaggiore coordinamentoche rispetti le esigenze dichi abitando sul Lagodeve giornalmente rag-giungere Lecco e Milano.I nostri territori sembranosempre più periferici etagliati fuori. E’ in atto unpericoloso isolamentoinfrastrutturale e cultura-le, e il contentino di unavariante in galleria nonbasta a sedare la preoc-cupazione per un lentoed inesorabile abbando-no. Non è paradossaleche sia il Pd a combatte-re questa tendenza, interritori considerati rocca-forti leghiste e pidielline?

FS E NAVIGAZIONE LAGHI IL PD SI FA SENTIRE IN REGIONE PER I PENDOLARI LAGHÉE

Paolo Ortelli

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7 LA TESTA DEI CIRCOLI - MARIANO COMENSE

“Abbiamo un sogno.Rivitalizzare la città e rida-re orgoglio ai marianesi”.

Con queste parole ha esorditoRenato Mauri, il candidato sindacoper il PD di Mariano Comense,sostenuto dalla coalizione “ProgettoMariano Brianza” di cui fanno parteun’omonima lista civica di nuova for-mazione e la neonata SinistraMarianese. La conferenza stampadi presentazione si è svolta sabato 4aprile presso la sede del Circolo PDdi Mariano Comense in un’atmosfe-ra calda e cordiale, complice ancheun piacevole sole primaverile dopotanti acquazzoni.Accanto a Mauri, Eugenio Secchi,portavoce della Sinistra Marianese,Silvia Ciceri, in rappresentanzadella lista civica, Stefano Poltronieri,coordinatore cittadino del PD eSavina Marelli, capogruppo PD inConsiglio Comunale. A fare gliauguri a Mauri, anche il segretarioprovinciale del PD, Luca Corvi. I punti programmatici del program-ma elettorale, che sarà reso notodopo Pasqua, si basano su “propo-ste concrete”: abbassare i costidella politica, creare un fondo didotazione per sostenere economi-camente i lavoratori in difficoltà acausa della crisi, rilanciare il com-parto del legno arredo. E ancora:pensare il nuovo piano del governodel territorio salvaguardando le areeverdi, recuperando il centro storico eimpegnandosi in tecnologie ecoso-stenibili. Per realizzare tutto questo si ècominciato a lavorare anche alleliste elettorali che saranno compo-ste per il 50% da donne, da voltinuovi e, soprattutto, da candidatiche non abbiano conflitti di interessecol settore dell’edilizia.

RENATO MAURI È IL CANDIDATO SINDACO PER IL PD DIMARIANO COMENSE

Francesca Tonnarelli Grassetti

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8 COMO CITTÀ

LE GRANDI MOSTRE A COMOFranco Fragolino

Anche quest’anno , dal4 aprile al 29 luglio ,Villa Olmo è pronta

ad ospitare una nuovamostra dedicata ai maestridell’Avanguardia russa. Ilpercorso che ha portatoall’approvazione da partedel Consiglio Comunale diquesta nuova rassegna nonè stato per niente facile:sono state necessarie settesedute e più di venti ore didiscussioni e riflessioni perapprovare la delibera di indiriz-zo sulle Grandi Mostre propostada parte della maggioranza edalla fine migliorata sensibilmen-te con l’approvazione di unmaxi-emendamento del gruppoconsiliare del PD.Quattro sono i punti principalidell’emendamento che è statoapprovato, cosi’ come la delibe-ra, da una maggioranza “tra-sversale”: il primo riguarda ilrecupero di una relazioneprofonda con la storia del ter-ritorio comasco per l’imposta-zione di ogni intervento sullacultura in città con la valorizza-zione dei grandi percorsi inter-disciplinari presenti – dallaComo medievale, alla Comodei razionalisti e di Terragni, dalMagisteri Cumacini alla Comoneoclassica per non dimentica-re la Como delle avanguardiepittoriche dell’astrattismo. Ilsecondo punto riguarda l’assi-curare alla esperienza delleGrandi Mostre una continuitàda una parte annunciando dianno in anno la mostra dell’an-no seguente e dall’altra inse-rendo in termini progettuali estrategici il progetto all’internodel percorso che ci porteràall’EXPO.

Il terzo punto è forse quello piu’importante e decisivo per il futu-ro del progetto Grandi mostre:l’avvio in tempi brevi di unpercorso di costruzione diuna fondazione o di un altrostrumento partecipativo per lagestione dei grandi eventi cultu-rali in città, capace di crearerete tra i soggetti pubblici(Comune, provincia e Regione),le autonomie funzionali (Ca-mera di Commercio) le Univer-sità e di attrarre risorse private.

Serve cioè un salto di quali-tà, una capacità purtroppopoco presente e poco prati-cata nel territorio comascodi coordinarsi, di cooperaredi mettersi appunto in rete:solo in questo modo saràpossibile assicurare nelfuturo le risorse non soloeconomiche per organizza-re grandi eventi culturali incittà ed in provincia, capacidi attrarre turisti ed amantidell’arte, capaci quindi di

sviluppare anche il tessuto eco-nomico della città. Legato aquesto punto vi è sicuramenteanche il nodo delle risorse eco-nomiche: negli anni scorsi ilComune ha dovuto “ripianare”diversi “buchi” di bilancio per leGrandi mostre. Occorre garanti-re, soprattutto oggi in tempi diforti ristrettezze economiche edi richiesta di sacrifici per tutti,risorse certe e, nel contempo,spese controllate. L’anomalaesperienza di questi ultimi anniin cui il Comune ha di fattogestito le grandi mostre attra-verso una sua impresa parteci-pata (Como Servizi Urbani) haevidenziato limiti e distorsioniche devono assolutamenteessere superate.Infine l’ultimo punto dell’emen-damento propone la costitu-zione di una consulta dellacultura composta da esperti edassociazioni, capace di coordi-nare la pluralità di esperienze erisorse presenti sul territorio.Quest’anno quindi sarà impor-tante per delineare il futuro delprogetto Grandi mostre a Comoe per fare in modo che sicostruisca un progetto comples-sivo sul piano culturale che siadi lungo periodo.

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8 LA TESTATA DEI CIRCOLI - BULGAROGRASSO

zioni sono molto distanti …. in talsenso ci teniamo a precisare cheabbiamo un’idea di società moltodiversa da quella auspicata dallaLega Nord ! Se vogliamo checambi la politica che ci rappre-senta “a Roma”, dobbiamocominciare a cambiare anche ilnostro modo di pensare e di agiregià nel nostro piccolo comune esmettere di innalzare barriereideologiche che non portano danessuna parte. Per quanto riguarda l’operatodella nuova giunta, noi riscontria-mo continuità con quella prece-dente ed in particolare nell’ambitodei lavori pubblici, sia relativa-mente alle opere che si stannoper realizzare, sia rispetto a quel-le previste per i prossimi anni (sitratta di opere già iniziate e/o pre-viste dalla precedente giuntaCotta, dove l’assessore ai lavoripubblici era, fra l’altro, propriol’attuale sindaco Cusini.). Più in generale, relativamente alprogramma amministrativo, in-tendiamo evidenziare una parti-colare sensibilità del Partito De-mocratico verso la tutelaambientale del territorio e pertutto quello che il Comune diBulgaro può fare nell’ambito deiservizi rivolti alla persona con-siderata nella sua crescita globa-le e nei momenti di difficoltà(anche temporanei) che puòattraversare.Per ogni specifico ambito ammi-nistrativo, chiariremo la nostraposizione con successivi aggior-namenti poiché crediamo chealcuni argomenti necessitano diapprofondimento specifico e risul-ta difficile riassumerli in questaprima breve comunicazione.

Carissimi bulgaresi, adistanza di un anno dalleelezioni amministrative

(aprile 2008) che hanno premiatocon un largo consenso la listacivica “Bulgaro Nuova” (il 68 %dei voti) da noi sostenuta, ritenia-mo doveroso fare alcune precisa-zioni anche in merito a quantoscritto dalla Lega Nord sul propriofoglio. Nei primi mesi del 2008,alcuni di noi hanno contribuitoalla composizione della lista civi-ca “Bulgaro Nuova” e alla stesuradel suo programma; tale parteci-pazione è avvenuta a titolo perso-nale e non come PartitoDemocratico. Attraverso questascelta abbiamo preferito metterein campo competenze ed espe-rienze personali nell’interesse delbene comune, piuttosto che pun-tare alla visibilità del nostro schie-ramento politico.A settembre del 2008, quando ilPartito Democratico Bulgarese hadato avvio al proprio tesseramen-to, si sono iscritti fra i tanti anchel’ex-sindaco Ferruccio Cotta, l’as-sessore all’istruzione AdrianaTrevisan e il giovane consigliereFabio Chindamo; a prescinderedalla loro appartenenza politica,oggi costoro siedono in giunta ein consiglio comunale con preciseresponsabilità, pienamente legitti-mati a farlo attraverso un ampioconsenso ricevuto dai cittadini diBulgaro (circa 350 voti di prefe-renza nelle elezioni amministrati-ve 2008!).

Siamo fermamente convinti che ilnostro contributo alla crescita delpaese avverrà attraverso quellesingole persone, che con le lorointelligenze e le loro capacità pra-

tiche, porteranno qualcosa dellanostra “sensibilità politica” neivari luoghi di rappresentanza: chiin giunta, chi in consiglio comuna-le, e chi nelle diverse commissio-ni. Tutto questo non significa“nascondersi” o “stare sulla luna”come sostengono i leghisti bulga-resi, ma molto più semplicementepartecipare in modo costruttivoall’amministrazione di un paeseall’interno di una lista civica checomprende diversi punti vista frut-to di una pluralità di storie edidentità politiche.Alla Lega Nord vorrei ricordareche nell’ambito della nostra festadi settembre 2008, abbiamo privi-

legiato il confronto costruttivoinvitando un loro esponenteregionale al dibattito che abbiamoorganizzato sul tema “Acquabene pubblico!”. Parlarsi e con-frontarsi nelle proposte non signi-fica essere “buonisti”, ma cercaredelle soluzioni concrete per lacomunità, anche quando le posi-

IL PD E LA LISTA CIVICA “BULGARO NUOVA” Luca Clerici

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Siamo diventati una società insicu-ra? La percezione di molte per-sone dice di sì. I dati che ci ven-

gono presentati dicono di no: molti reatisembrano in calo. In realtà spesso lestatistiche mentono perché molti reati(per esempio le violenze familiari, i pic-coli furti) non vengono neppure denun-ciati. Per sfiducia nella giustizia.Abbiamo un sistema processuale buro-cratico e cavilloso, fatto apposta pertirare in lungo i giudizi. Quindi, una prima conclusione: èaumentata la percezione di insicurezzae, nello stesso tempo, la sfiducia nellagiustizia.Ma cosa fa paura oggi? Bisogna distin-guere. È diminuita la paura per la crimi-nalità organizzata, per la mafia, lacamorra, la ‘ndrangheta. Fanno molta più paura i reati predatoricontro le persone e la proprietà: i furti,gli scippi, le rapine, i reati che colpisco-no direttamente le persone comuni. Come ci si difende dalla criminalità edai predoni? Vi debbono essere duemodi diversi, necessariamente. Leorganizzazioni criminali si possonocombattere con l’organizzazione, letecnologie, l’intelligence. Le forze dipolizia, centralizzate, messe in rete conaltre polizie, debbono fare questo lavo-ro. Poi servono i gruppi specializzati suparticolari reati: è l’insegnamento che cihanno lasciato giudici coraggiosi comeFalcone e Bersellino.E i predoni? Quelli che a volte agiscononelle nostre comunità e ci fanno piùpaura? Ci sono alcuni punti fermi che possonoessere presi in considerazione:Bisogna trovare il modo di aumentare ledifese delle persone più deboli, perdifenderle nelle situazioni di rischio.Di norma, le situazioni di isolamento, diabbandono, di degrado, il buio favori-scono i reati, quindi bisogna fare inmodo di limitare il più possibile questeazioni di rischio.Bisogna aumentare le relazioni e la

LA TESTATA DEI CIRCOLI - CADORAGO

capacità di parlare e condividere nellacomunità: l’indifferenza degli spettatorirende audaci i rapinatori.Ma chi ci deve difendere? Sono neces-sarie due cose diverse: le forze di poli-zia e di vigilanza (dovrebbe essereabbastanza chiaro cosa significa, in ita-liano, “vigile”) devono essere visibil-mente presenti sul territorio. Ma anchele comunità, e quindi anche i Comuni,possono darsi da fare. Ciò che bisogna sapere è che non cipossono essere soluzioni “miracolose”;non lo sono sicuramente quelle piùimmediate e viscerali. È necessario fare alcuni passaggi eusare un metodo corretto.Il metodo giusto è quello della VALU-TAZIONE DEI LIVELLI DI RISCHIO. I rischi di essere vittima dei predonisono diversi e quindi VANNO TROVA-TE SOLUZIONI DIVERSE.Un conto è mettere in sicurezza unquartiere residenziale, un conto è met-

tere in sicurezza una strada di negozi oun gruppo di condomini. E questadistinzione vale anche per le potenzialivittime: un conto è mettere in sicurezzagli anziani di una comunità, un conto ègarantire la sicurezza dei bambini e deiragazzi.Cosa serve quindi? Più vigili per stradae più pattuglie, le telecamere, gli anti-furti nelle case, le ronde private? Noiabbiamo una idea: costituire in Comuneun “Comitato per la sicurezza e l’ac-coglienza”, cioè un gruppo di lavoroche: faccia la rilevazione delle situazio-ni presenti nella nostra comunità, deirischi rispetto ai beni ed alle proprietàpersonali e dei rischi delle persone più

vulnerabili, elabori delle proposte diintervento da presentare alla Giunta ealle forze di vigilanza e di polizia, presi-di la situazione della sicurezza urbanae i risultati degli interventi fatti, presen-tando ogni anno una relazione allagiunta.E chi ne deve far parte? Pensiamo adun organismo partecipato, dove accan-to alle istituzioni (rappresentanti delConsiglio Comunale, la polizia locale, iCarabinieri) vi siano anche rappresen-tanti delle associazioni (i commercian-ti, i pensionati, gli insegnanti, ma anchei giovani) e rappresentanti delle trecomunità che compongono il nostropaese (Cadorago, Bulgorello eCaslino).E perché occuparsi anche diAccoglienza? Perché una comunitàsicura è quella dove le persone vivonobene insieme e si aiutano reciproca-mente; dove non c’è indifferenza masolidarietà. E dove si affrontano anche iproblemi che possono essere creati daqualche suo membro, senza trasfor-marli immediatamente in problemi diordine pubblico. Un esempio concreto:può succedere che gruppi di giovani,anche perché hanno poche alternative,assumano dei comportamenti che crea-no fastidio (assembramenti rumorosi,gare con le moto); queste situazioninon si possono risolvere esclusivamen-te con interventi autoritari e repressivi.Si ottengono risultati migliori con il dia-logo e l’autorevolezza; in alcuni paesianche le forze di polizia si sono dotati di“mediatori”, competenti ed autorevoli.In sintesi. La sicurezza è un problema reale cheva affrontato. E un’azione può essere svolta anchedal Comune, dalle associazioni e daicittadini. Non da soli, ma insieme a chi, per com-petenza e ruolo, si occupa di questecose nella nostra società. Noi intendiamo farlo nei prossimi cin-que anni.

SULLA SICUREZZA URBANA: una prima proposta Giuseppe Livio

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11 LA TESTATA DEI CIRCOLI - CIRCOLO TRENTASETTE ALBAVILLA

so, ancheun po’ didisfattismo. R i c e v e r euna telefo-nata di in-c o r a g g i a -

mento o di appro-vazione sembraquasi un miraggio. Credetemi, è demoralizzante.Fosse utile a qual-

cuno, potreicapirlo, manon vedoproprio a chie a che cosaserva, se nona farci sentire

distanti fra di noi e ad allontanarcisempre più dal nostro paese cheinvece avrebbe bisogno di un PDunito e compatto. Non che quelloche si fa sia sempre giusto e perfet-to. Tutto si può migliorare se si ha lavolontà di farlo. Pensiamo davveroche l’atteggiamento un po’ disfatti-sta che aleggia fra di noi sia utile aqualcosa o a qualcuno? Non civiene mai in mente che le cose pos-sono essere fatte con le miglioriintenzioni? Non ci sfiora mai il dub-bio che l’insoddisfazione, legittima,può servire a migliorare le cose segenera proposte costruttive?

Ormai sono giorni che la com-piaciuta e soddisfattaespressione del nostro, e

sottolineo nostro, Presidente delConsiglio ci perseguita ogni voltache accendiamo la TV.Il congresso del PDL è appena fini-to eppure sembra già di sentire l’in-no di Forza Italia (meno male cheSilvio c’è!) prendere il postodell’Inno di Mameli. Ma sì, forse sarebbe più indicato. Mi chiedo infatti dove si sononascosti i “Fratelli d’Italia”, e qualetesta ha “cinto” l’elmo di Scipio… Epoi, scusate tanto, ma il motivettodell’inno imperante è certamentepiù orecchiabile delle obsolete notedi Mameli. Del resto non è ormaiappurato che ob-solete sono anchetutte quelle idee sulla Costituzione,sull’unità d’Italia, sulla democraziaintesa come governo del popolo?Non è davvero più facile affidaretutta la baracca a uno solo e dimen-ticarci dei problemi, scordarci dellacostituzione e avere tutto il tempoche ci serve per approfondire temiben più importanti del tipo: qualesarà il prossimo nominato del gran-de fratello? Scusate l’ironia ma in questi giornimi sento come una specie protetta,in via d’estinzione. E come i Rinoceronti di Jonesco(leggetelo, ve lo consiglio) è moltoallettante l’idea di adeguarsi allamassa. È difficile credere che abbiamoragione noi se il resto del nostropaese la pensa diversamente. E se veramente avessero ragioneloro? Se l’interesse comune andas-se veramente subordinato all’inte-resse del singolo? EPPURE NO! Ogni tanto uno scatto d’orgoglio micostringe a guardare ciò che stadiventando il mio amato paese e acontinuare a credere in questo par-

NESSUNO È PERFETTOCarla Cazzaniga

tito che mi pare, da un lato, semprepiù l’unica speranza. Da un lato solo, però. Perché se loguardo da dentro mi ripiglia lo sco-ramento. Non siamo forse noi stes-si a non crederci ? Non siamo forsenoi stessi a confondere la parola

“democratico” con “litigio-so”? E non parlo solo diRoma, ma anche di Co-

mo, dei nostri circoli, deinostri paesi. Fra poche setti-mane ci sarà un altro impor-tante appuntamento elettora-le e le previsioni sono assaipoco confortanti.Nonostante Franceschini, che amio parere sta facendo bene, i son-daggi, mezzo che odio ma ormaicolpevolmente parte della politicaitaliana, ci danno perdenti. E noicosa facciamo? Da una parte c’èchi continua a provarci, a tutti i livel-li, a lavorare, a dare il suo tempo, enon solo, per farcela. Mette incampo le proprie risorse e le pro-prie conoscenze per far sì che que-sto nostro diventi veramente unpartito, unico e attivo. Dall’altra parte perseveriamo nelnostro sport preferito: la lamentela,il mugugno, le dietrologie e, spes-

ORSENIGO

ALBAVILLA

TAVERNERIO

MONTORFANO

BRUNATE

ALBESE