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11novembre 2015S. Martino di Tours

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LA STRANA STORIA DI FRA’ ELIAFabrizio Gentile - nov 7, 2015

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schiaffi SCHIAFFO DEL GIORNO

Pagina 1 di 5LA STRANA STORIA DI FRA' ELIA

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Sarà perché siamo a cavallo tra il secondo e il terzo millennio, con tutto il carico catastrofista che ogni cambio di epoca ha portato con sé, oppure perché in un mondo in cui tutto è relativo (Benedetto XVI docet) c’è sempre più bisogno di punti di riferimento, o ancora perché il maligno sta sferrando il suo attacco al cuore del cristianesimo, ma è un fatto che assistiamo ormai da tempo a una vera e propria “invasione” di pseudo mistici, veggenti e similari.

Le apparizioni si susseguono, le rivelazioni si fanno più evidenti, e molti ne restano affascinati, tanto da affidarsi totalmente ai cosiddetti “unti dal Signore”, anche se le teorie che propugnano sono contrarie alla dottrina ufficiale, anche se disconoscono il ruolo centrale del Papa e l’autorità del magistero della Chiesa.

Ci sono casi controversi, dove anche nella stessa Chiesa la posizione non è unanime. Il discernimento è un processo lungo, e nel frattempo si passa da critiche feroci a una visione carismatica del personaggio. È il caso di Cataldo Elia, più conosciuto come fra’ Elia (anche se in realtà non ha mai ricevuto né l’ordinazione sacerdotale né è appartenente ad alcun ordine di frati ma ha fatto solo alcuni anni di



noviziato), ultimo di 8 figli, nato nel 1962. Secondo la sua biografa ufficiale, Fiorella Turolli, sin da piccolo avrebbe avuto visioni di santi e di angeli; tra questi anche il suo angelo custode, Lechitel.

E qui già iniziano i problemi, perché la letteratura cristiana non conosce questo nome, che invece è ben noto negli ambienti magico-esoterici (citato, ad esempio, ne Il libro verde, la magia bianca). La descrizione che viene fuori del mondo degli angeli è molto opinabile: si parla di alcuni elementi che ci seguono da piccoli, per poi darsi il cambio con altri che ci proteggono da grandi. È evidente come non sia questo il concetto di angelo custode che la tradizione cristiana insegna.

Addirittura, secondo i racconti su fra’ Elia, egli stesso sarebbe un essere soprannaturale, un angelo incarnato, superiore persino ai santi, umili esseri umani strumenti nelle mani di Dio. E anche qui, c’è qualcosa che non quadra rispetto agli insegnamenti della Chiesa. A ben guardare, infatti, tale impostazione assomiglia moltissimo alle peculiarità del New Age, dove alcuni diventano “avatar”, cioè incarnazioni divine con il compito di portare messaggi di salvezza. Fra’ Elia avrebbe ricevuto le stigmate, e avuto anche doni di guaritore, attraverso la sua presunta capacità di incanalare energia come pranoterapeuta.

Eppure sia alcuni esponenti del clero che alcuni professori – pur essendo queste dottrine con evidenti richiami a quelle gnostiche del primo dopo Cristo, riprese nell’esoterismo teosofico e riproposte nel New Age – hanno dato corpo alle sue tesi. E’ stata poi creata ”Fra’ Elia degli Apostoli di Dio”, una fondazione laica che da molti però viene percepita erroneamente come un ordine religioso, anche perché la sede è stata posta in un ex monastero comprato con i soldi di un misterioso (nel senso che non si è mai saputo chi fosse) benefattore.



Nel frattempo molta gente si è accostata a fra’ Elia, paragonandolo persino a padre Pio. Una grande notorietà che è aumentata allorché Cesare Prandelli, in procinto di diventare allenatore della Roma (e poi diventato ct della nazionale di calcio) fece uscire un’agenzia dove lo ringraziava per aver aiutato a migliorare la moglie, malata di tumore. Il 26 novembre 2006, però, la signora Prandelli si spegne.

Fra’ Elia – come riportato nel libro “Rivelazioni private e fenomeni straordinari” – predicherebbe a messa, addirittura consacrerebbe le particole, pur non essendo ordinato. Una contraddizione che ai più sfugge, mostrandosi egli stesso come un frate, ma che non può essere accettata dal clero; così come la sua attività di esorcista, fatta abusivamente e con rituali che non appartengono alla Chiesa. Per questo in Italia diversi vescovi gli hanno ufficialmente vietato di condurre incontri di preghiere nelle proprie diocesi.

Insomma, tante contraddizioni che mettono la figura di fra’ Elia fuori dal seminato cattolico, pur parlando di angeli e di Dio. D’altra parte, nei riti magici, in particolare in quel tipo di magia popolare intrisa di superstizione, spesso si ricorre ad accessori come candele e acqua benedetta, incenso e preghiere cristiane, che in realtà però esulano dai riti liturgici cattolici, come in questo caso.

Ultime due “stranezze”. Si parla di incredibili viaggi astrali dove l’aura personale percorre insieme all’angelo custode mondi sconfinati mentre “qualcuno” prende possesso del corpo dormiente sulla Terra.Tra le rivelazioni di fra’ Elia, poi, ce ne sarebbe una riguardante Maria Maddalena, che in una visione gli avrebbe rivelato che il suo corpo è sepolto sotto il museo del Louvre. Praticamente la storia del “Codice da



Vinci” scritto da Dan Brown. A questo punto, basterà sollevare la piramide e scendere nelle viscere del museo parigino per conoscere la verità. Ma la vita reale non è un film.

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