la stampa del ventennio riassunto

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CAP 1 LA REPRESSIONE 1922 “Popolo d’Italia” organo personale di Mussolini,direttore Arnaldo Mussolini; anche con “Gerarchia” testate nate fasciste → “ Popolo di Trieste”, “Cremona nuova”, “Voce di mantova”, “Istria nuova”, “Impero” testate convertite al fascismo → “Il resto del carlino”, “Piccolo”, “Gazzetta di Venezia” testate non fasciste → “Corriere della sera”, “Stampa”, “Nazione”, “Tribuna”, “ Corriere mercantile”, “idea nazionale” idea che il fascismo rappresentasse un passaggio utile x la nazione, favorire l’ingresso del fascismo nel governo per poter cosi normalizzare e costituzionalizzare il movimenti dei fasci. Maggio 1923 → Cesare Rossi (capo uff. stampa della presidenza del consiglio) fa una prima organizzazione razionale della stampa filofascista e nazionale con quadro dettagliato sui giornali diffusi nelle prov. E con info varie sui direttori e caporedattori e finanziatori, e con aiuti al “Resto del carlino”, benevolenza x il “Popolo d’Italia”, all’ “Impero”, a “Idea Nazionale”; soppressione di “Mondo”, “Epoca,”, “Nuovo Paese”; fondazione di “Corriere Italiano” creato a roma agosto 1923 da Filippo Filippellisi propone come organo di perfetta aderenza e di esatta interpretazione del pensiero di M.ma precoce chiusura x coinvolgimento nell’affare Matteotti. Mussolini sosteneva che il favore delle masse fosse variabile quindi la forza era l’unico metodo da utilizzare x evitare il malcontento. Dopo la marcia molte redazione vennero visitate dalle camicie nere → “Voce repubblicana”, “ Avanti!”, “Rivoluzione Liberale”,”Avanguardia”, “ Comunista”, “Epoca”, “Ordine Nuovo” di Gramsci. Su queste violenze il

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Stampa durante il fawscismo

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CAP 1

LA REPRESSIONE1922

Popolo dItalia organo personale di Mussolini,direttore Arnaldo Mussolini; anche con Gerarchiatestate nate fasciste Popolo di Trieste, Cremona nuova, Voce di mantova, Istria nuova, Imperotestate convertite al fascismo Il resto del carlino, Piccolo, Gazzetta di Venezia

testate non fasciste Corriere della sera, Stampa, Nazione, Tribuna, Corriere mercantile, idea nazionaleidea che il fascismo rappresentasse un passaggio utile x la nazione, favorire lingresso del fascismo nel governo per poter cosi normalizzare e costituzionalizzare il movimenti dei fasci.Maggio 1923 Cesare Rossi (capo uff. stampa della presidenza del consiglio) fa una prima organizzazione razionale della stampa filofascista e nazionale con quadro dettagliato sui giornali diffusi nelle prov. E con info varie sui direttori e caporedattori e finanziatori, e con aiuti al Resto del carlino, benevolenza x il Popolo dItalia, all Impero, a Idea Nazionale; soppressione di Mondo, Epoca,, Nuovo Paese; fondazione di Corriere Italianocreato a roma agosto 1923 da Filippo Filippellisi propone come organo di perfetta aderenza e di esatta interpretazione del pensiero di M.ma precoce chiusura x coinvolgimento nellaffare Matteotti. Mussolini sosteneva che il favore delle masse fosse variabile quindi la forza era lunico metodo da utilizzare x evitare il malcontento.

Dopo la marcia molte redazione vennero visitate dalle camicie nere Voce repubblicana, Avanti!, Rivoluzione Liberale,Avanguardia, Comunista, Epoca, Ordine Nuovo di Gramsci. Su queste violenze il governo aveva un limitato potere di controllo e un tono di impotenza e rassegnazione pi laccondiscenza delle forze dellordine.

1 FASE DI SOSTANZIALE DISORDINE, 2 FASE CON INTENZIONI DEL GOVERNO DI NN REPRIMERE MA INCORAGGIARE QUESTE VIOLENZE.Prima dei provvedimenti legislativi, la stampa fu limitata a causa dellazione delle camicie nere, dagli equivoci atteggiamenti della polizia e dagli inconsueti interventi delle prefetture, magistratura e governo.

Le minacce ai giornali allontanarono collaboratori e lettori impauriti da ritorsioni e dissuasero i finanziatori, contributo indispensabile x la sopravvivenza delle testate minori.

Mussolini voleva evitare atti di egemonia, onde evitare di creare un alone di martirio attorno alle testate, per favorire la loro implosione dovuta alla crisi economica e alla frenata del pubblico.Obbiettivi di Mussolini:

Riaffermare il potere del Partito Nazionale Fascista (PNF) sulla stampa

Appoggio incondizionato della stampa liberale a maggior tiratura

Favorisce lascesa di nuovi proprietari favorevoli al fascismo e indurre a farlo anche ai vecchi proprietari in cambio di adeguate contropartite a livello politico.

Editori delle maggiori testate disponibili a conformarsi, segnali rassicuranti x loro come il carattere regressivo della politica fiscale x slanciare i profitti, lattenuazione dei conflitti sociali depotenziando la carica rivoluzionaria del movimento operaio.M. anche senza una vera e propria nazionalizzazione delle stampa, consegu una geografia delle propriet dove erano gli stessi industriali a capo delle testate ad aver bisogno del fascismo x crescere scambio fra interessi pubblici del fascismo e privati delle imprese, cosi da sottomettere ai fini del fascismo i maggiori quotidiani nazionali.Luglio 1923 DECRETO CHE RIFORMA IL VECCHIO ISTITUTO DEI GERENTI STABILENDO CHE DOVESSERO ESSERE O IL DIRETTORE DEL GIORNALE O UNO DEI REDATTORI lo scopo di M. era di permettere al governo un rafforzamento del controllo sulle varie testate xke prefetto poteva diffidare o far decadere con un potere darbitrio assoluto il gerente.

La reazione della stampa cattolica e liberale (a parte la stampa, il Mondo, e Corriere della sera) reagirono minimizzando forse consapevoli che nel pubblico di lettori vi fossero sostenitori della costituzionalizzazione del fascismo.Reazione dei giornalisti fu dopposizione, la Federazione Nazionale della Stampa (FNSI) chiese la sospensione del decreto che ottenne anche grazie alle pressioni del Re.

M. ritenne che nn era ancora il momento x lo stravolgimento della stampa liberale, ma fosse meglio mantenere contatto con lopinione pubblica borghese e liberale.

Ufficio stampa della presidenza del consiglio riorganizzato nel gennaio 1923; primo capo fu Cesare Rossi, giornalista, che ampli le tradizionali funzioni rafforzando la raccolta di info riservate e le intercettazioni utilizzando giornalisti ricattabili.Ufficio stampa interventi di soppressione di giornali ma anche nella fondazione di nuovi, distribuzione di finanziamenti a testate amiche come quotidiani e periodici del PNF ex. La Scure, Polemica, Costruire, Lassalto, Lintrepido. Questi finanziamenti permettevano di ostacolare altri fogli fascisti locali difficilmente controllabili dal governo.

Primi anni di governo fascista, lUfficio stampa intensific i rapporti con le prefetture.

Dopo la crisi Matteotti le disposizioni ai giornali, le VELINE, veicolate prima dai prefetti, sarebbero aumentate.

Giugno 1924 Rossi viene allontanato (coinvolgimento omicidio matteotti), nuovo capo Giovanni Capasso Torre di Pastene, aristocratico, fino al 1928. Ampli i compiti di vigilanza e propaganda, e assunse il ruolo di pianificazione nelle strategie del fascismo nella propaganda.

1928-1931 capo uff. stampa Lando Ferretti, giornalista.

Dal 1931 sar Gaetano Polverelli, giornalista, che apr la Sezione Propaganda x elaborare e diffondere la grandiosa opera del regime; rafforza il mito del duce incarnandolo in M.

Da questa direzione gli interventi delluff. stampa diventeranno molto frequenti e minuziosi.

Anche il partito nazionale fascista aveva un proprio UFFICIO STAMPA anche se con struttura piu semplice.

I suoi compiti:

Distribuzione materiale di propaganda

Gestione amministrativa stampa di partito = controllo politico

Sostenimento di tutte le pubblicazioni fasciste (stampa infima, poco letta ma capillarmente distribuita con poche migliaia di copie) fine anni 20 i 2/3 della stampa provinciale era controllata dal PNF e utilizzata come strumenti x scalate xsonali al potere.

1/09/1923 il Gran Consiglio decide la pubblicazione di un solo giornale di partito x prov, ci nn ferma x le pubblicazioni. Nel 1926 Augusto Turati, succeduto a Farinacci, soppresse oltre 30 organi locali.Ispettorato Giornalistico del PNF creato nel 1927 doveva inizialmente risollevare le sorti di 3 testate del PNF, invece fu affidato a REZZOLA (amministratore del Popolo di Brescia) la gestione amministrativa dei giornali dipendenti dal partito che divenne cosi responsabile unico dellispettorato.

1929 lispettorato assumeva lincarico della sistemazione e della gestione delle testate giornalistiche acquistate dal partito quali futuri organi di propaganda. Il problema della stampa d partito si risolse solo alla fine anni 30 con Ettore Muti che trasfer 15 quotidiani e 45 settimanali dalle dipendenze del PNF al Minculpop.1940 creato un Ente Stampa sotto il Minculpop che fece da agenzia di stampa x giornali senza troppi mezzi economici; uniform il livello della stampa locale a quella nazionale.

LUfficio Stampa del PNF nn fu mai allaltezza delle aspettative a causa della sovrapposizione con luff. stampa del capo del governo e a causa del livello mediocre dei responsabili.

Giornalisti organizzati in 2 associazioni nazionali:

1. SNFG Sindacato Nazionale Fascista dei Giornalisti

Nato a Bo prima della marcia, la sezione romana fondata nel novembre 1922 da Bottai, Forges Davanzati e Amicucci

2. FNSI Federazione Nazionale della Stampa ItalianaLibera associazione nata nel 1908 x tutelare la categoria. Dal 1920 guidata da Meoni (massone).

Dato che inizialmente nn riuscirono con metodi legali a contrastare il FNSI pensarono che lunico modo x contrastare il FNSI era quello di farsi strada allinterno.

Gennaio 1924 primo congresso nazionale del SNFG (presenza di Mussolini e Polverelli) volto ad assicurare una maggiore legittimazione del sindacato e ad organizzare dissidenza fascista nelle associazioni territoriali.Delitto Matteotti spartiacque decisivo x la fascistizzazione della stampa.

Dopo il delitto port, x la prima volta dalla marcia, il governo in crisi: giornali dopposizione chiedevano dimissioni di Mussolini, mentre i liberali (Corriere e Stampa) scrissero rivelazioni sulle collusioni fra governo e assassini di Matteotti. Favore dei lettori, pi tirature consapevolezza dellesistenza di un fronte giornalistico borghese antifascista compatto che conquista il consenso dellopinione pubblica.Stampa accondiscendente con Mussolini (Il Mattino) maggior distacco dal governo

Stampa filo-governativa (Messaggero, Resto del Carlino, Popolo DItalia, ecc) condannarono il delitto invitando M. a punire i responsabili, ma cmnq difesero il governo.

Ma questa dura campagna giornalistica dopposizione convinse M. a dare applicazione al famoso decreto del 15 luglio 1923 che divenne ufficiale l8 luglio 1924 sequestro di giornali e azioni che esprimevano la volont di un giro di vite nel settore con lesigenza di mantenere sistema che modulasse gli interventi a seconda delle necessit e circostanze. Le reazioni dellopinione pubblica furono limitate, invece i giornalisti reagirono con documento di critica al governo esprimendo la volont di resistere costituito il Comitato per la difesa della libert di stampa a cui aderirono 11 testate fra cui il Corriere, la Stampa, Il Mattino. prima volta dallascesa del fascismo che la stampa di tendenza liberale si oppose con decisione al governoDicembre 1924- gennaio 1925 quasi tutti i giornali dopposizione e liberali furono sequestrati causando gravi danni economici agli editori, in pi i consigli damministrazione nn accettavano le conseguenti perdite economiche.3 gennaio 1925 M. fa discorso alla camera dichiarando aperta la dittatura fascista.

Stampa, Corriere e Giornale dItalia fecero petizione al Re.

Dicembre 1924 Disegno di legge di Oviglio- Federzoni sanciva il carattere delittuoso delle infrazioni a mezzo stampa e descriveva le procedure contro i trasgressori.Controprogetto di Amicucci con carattere tecnico creazione di un ALBO DEI GIORNALISTI x pianificare la selezione politica dei futuri professionisti; creazione di CORSO DI STUDIO x la formazione che abilitasse automaticamente allesercizio della professione; CODIFICA DEL CONTRATTO dei giornalisti (antica richiesta della categoria);OBBLIGO NEL DICHIARARE I PROPRIETARI del giornale.

Queste proposte interessavano molto la categoria, e cos persuasi i giornalisti sarebbero stati meno critici e rigidi verso il governo.

M. con nuova intenzione sul progetto stampa con carattere esclusivamente tecnico il fascismo propose ai giornalisti una transazione relativamente morbida dopo il primo triennio coercitivo.

M. era convinto che il sindacato, autofascistizzandosi, avrebbe trasformato il giornalismo italiano in un costruttore di consenso nazionale e di propaganda internazionale legge del 31/12/1925 segnava il passaggio dalluso degli strumenti classici dellautoritarismo a un tentativo di controllo alla base, autodisciplinando la categoria.

La federazione della stampa respinse il disegno Oviglio- Federzoni e and vicino ad accogliere alcune proposte di Amicucci (= spaccatura)Lapprovazione del disegno di legge fu molto rapida a causa dellabbandono in segno di protesta della residua opposizione DISPOSIZIONI SULLA STAMPA PERIODICA (no istruzione professionale), si realizzava cosi la rivoluzione giornalistica.Maggio 1926 fusione fra la FNSI E SNFG che divent la Federazione Nazionale dei sindacati fascisti Intellettuali.

Stampa, Corriere, e Mondo opposizione liberale

Prestigio internazionale, M. aveva bisogno della sua approvazione. Svolta nel novembre 1925: i Crespi sciolsero il sodalizio con i fratelli Albertini e ne affid la direzione a Croci (transizione che accontentava tutti), poi nel marzo 1926 a Croci succedette Ugo Ojetti che lo trasform in un giornale asettico ma allineato al regime, cmnq nn fece ci che M. si aspettava che facesse. Settembre 1928 direzione passa al fascistissimo Maffio Maffii e i Crespi elargiscono grosso somme al governo, dopo esser stati accusati di afascismo, che li fece vivere tranquilli.Settembre 1925 Frassati lascia la Stampa, gerenza del giornale data a Michelotti (gradito al gerime), direzione di Torre (moderato, gradito a tutti).

19 marzo 1926 provvedimento x laumento del dazio sulla carta da 2 a 5 lire al quintale aumento prezzo quotidiani; riduzione pag. con relativa sobriet e stile asciutto,energico e fascista. Nel 1919 cerano 120 quotidiani ne rimasero 83 nel 1931.

31/10/1926 fallito attentato al Duce da parte di Zamboni rappresaglie fasciste nei giornali resistenti al fascismo; il 5/11/1926 soppressione di tutti i giornali dopposizione, altri furono sospesi con imposizioni di persone gradite al governo epurazione interna.

Caso anomalo del Lavoro di Genova che godeva di una moderata indipendenza critiche ma anche esplicite adesioni, pi efficaci xke provenienti da un giornale indipendente.

Regime tollera la presenza della stampa meno allineata a causa della probabile nn accettazione della borghesia di una stampa violenta. In italia i giornali di partito nn supereranno il 10% della tiratura nazionale.CAP 2

LA FORMAZIONE DI UN NUOVO MODELLO DI GIORNALISTA5 marzo 1927 M. vieta il nascere di nuovi giornali, quotidiani e periodici allo scopo di tranquillizzare gli editori dei giornali sopravvissuti.

Rimaneva irrisolto il problema di alcuni elementi ancora nn sufficientemente allineati al regime. Quindi dopo aver creato una legislazione per la professione giornalistica, ora il sindacato fascista dei giornalisti di Amicucci si incaric della gestione degli albi e la conseguente selezione dei giornalisti.

Amicucci ridisegn anche la struttura del sindacato semplificandola e dimezzandola x seguire politica di subordinazione che garantisse al governo pi controlli. Selezione x liscrizione al partito a chi aveva dimostrato buona condotta politica e morale, no obbligo di iscrizione ma il sindacato controllava e gestiva lalbo allontanamento forzato di chi sgradito al regime strumentalizzando lalbo professionale. Divisione in professionisti/praticanti/pubblicisti. Ridefinizione del direttore generale che doveva essere un giornalista, questo permise una selezione di futuri direttori allineati contrastando il potere degli editori.Commissione Superiore per la stampa maggio 1929 organo giurisdizionale con il compito di riesaminare i ricorsi contro i comitati regionali del sindacato.

Questa legge aveva lo scopo di creare un giornalista moralmente e intellettualmente allaltezza della sua missione con la certezza che i vantaggi dati loro sarebbero bastati a sopperire alla mancanza dellautonomia.

Ma questepurazione presenta esiti molto contradditori. I giornali stranieri per rimanere in Italia dovevano utilizzare giornalisti nn sgraditi.

Accanimento verso chi aveva atteggiamenti critici x il fascismo dopo Matteotti o verso chi aveva aderito al Manifesto degli intellettuali antifascisti maggio 1925. Su 52 firmatari solo 4 iscritti allalbo e al sindacato, 3 solo iscrizione allalbo.Giornalisti risposero con atteggiamento remissivo, finirono per adattarsi lavorando in modo conformista; parte di loro x lalbo si ingrazi i dirigenti del sindacato (Pestelli e Cajumi della Stampa), altri rinnegarono il proprio passato, altri non si piegarono (Amendola, Gobetti).Spesso sia i proprietari delle testate che i direttori nn tolleravano troppe intromissioni quando si trattava di privarsi di giornalisti di valore senza adeguate sostituzioni. Il governo puntava a consolidare rapporti con gli uomini di potere della finanza e delleconomia affinch condizionassero la scelta dei direttori delle testate; questo x limitava lintransigenza del sindacato ed Amicucci non era daccordo gran fascismo riporta la funzione educativa della stampa e lesigenza di una nuova epurazione a favore di camice nere fedelissime Ojetti (Corriere) sostituito con Maffio Maffii; Michelotti (Stampa); Cajumi (Stampa) con motivazioni arbitrarie. Altri potereno continuare a contare sulla linea moderata come Giovanni Agnelli x la Stampa anche se poi si sarebbe ammorbidito in favore a cio ke il fascismo richiedeva. I proprietari hanno bisogno del sostegno del governo xk sanno ke la sua ostilit avrebbe potuto troncare i giornali.1928 maggioranza testate in mano a uomini fidati.

Ottobre 1928 M. convoca 70 direttori di testate, nel discorso afferma che nel suo regime totalitario la stampa fosse un anello fondamentale, metafore dellorchestra dove la direttiva centrale era uguale x tutti ma landamento multiforme dato dalle diverse personalit avrebbe consentito il prorompere della piena e divina armonia.

Fra il 1927 e il 1928 circa la met della totalit dei giornalisti (prof, pratic. E pubbl) nn poterono iscriversi allalbo, poi per molti furono riammessi, possiamo affermare che x quanto imponente, il processo di epurazione nella stampa fu cmnq moderato, anche xke il governo era consapevole della necessit dell appoggio del mondo giornalistico allentamento dei propositi intransigenti del sindacato.Marzo 1926 Nascita dellistituto di previdenza : ente morale con competenze assicurative, fiscali, mediche

1929 creazione dell Ufficio di collocamento per i giornalisti. Compito di mantenere stretti i rapporti fra il sindacato e il segretario nazionale di partito

Marzo 1928 nuovo contratto nazionale della categoria: risarcimento x licenziamento, pensione a 60 anni, eredit x morte prematura, agevolazioni x infortuni, malattia e disoccupazione. I rapporti economici invece tendevano al ribasso.

SNFG aveva lobbiettivo di organizzare nel complesso la professione giornalistica, a partire dalla formazione con un preciso corsi di studi finora assente (sistema inadeguato) (cmnq sempre volont del governo di porre limiti ai poteri altrui) nuova requisiti scolastici minimi necessari x liscrizione allalbo.Marzo 1928 istituzione dei corsi universitari di Storia del Giornalismo e legislazione della stampa presso Scienze Politiche a Perugia, altri in storia del giornali. A Trieste, Ferrara e Milano. Per Amicucci la scuola doveva combattere linerzia fisica e mentale del giornalista x creare dei veri reporters formati alla cultura fascista, un nuovo approccio che apprezza il modello americano della Columbia University, che dona spessore scientifico e ideologico al giornalismo.Critiche alle proposte di Amicucci, a causa di: avversione ad un tipo di fascismo ideologico e poco dazione e perch giornalisti senza titoli scolastici particolari avevano timore di venire declassati.

Scuola inaugurata il 21 gennaio 1930 come istituto superiore con diplima equivalente alla laurea x lesercizio della professione (=senza praticantato), con insegnamenti piu pratici che teorici, durata biennale. In seguito privilegi argomenti teorici e si divise in quattro differenti tipologie didattiche: politica, istituzioni militari, letteratura e tecnica giornalistica. La scuola chiuse nel giugno 1933 dopo 60 diplomati, le cause furono molteplici come i pochi finanziamenti, poco insegnamento pratico, insufficiente preparazione dei docenti. Ma la scuola fu anche loccasione x la promozione sociale di molte donne, infatti 1 studente su 4 era di sesso femminile. Alcuni ideali di questo progetto si ritroveranno nella riforma scolastica voluta da Bottai fine anni 30 quali la modernizzazione delle strutture educative e lapproccio scientifico.

Fino al 1931 Amicucci e la sua politica incontrarono in favore di M.(fu anche riconfermato alla guida del SNFG) ma a fine anno avvennero nuovi fatti e relative implicazioni: destituzione di Giurati da segretario del PNF e al suo posto nomina di Starace. Nello stesso momento torna alla ribalta la questione dei grossi compensi percepiti da Amicucci come direttore della Gazzetta del popolo fiducia delle nuove gerarchie in lui venne meno; in pi la scuola di giornalismo stava diventando un problema x la sua eccessiva indipendenza; e gli editori malcontenti della nuova legislazione voluta proprio da Amicucci.Tra il 1929 e il 1932 M. estromise dai vertici alcuni personaggi di spicco del regime (Bottai) e raffredd il suo interesse x il corporativismo. Polverelli, nuovo capo Uff. stampa intensific le intromissioni nei giornali, fece una contrazione dello spazio dedicato alla cronaca nera (molto importante x i giornali locali)

Nuovo clima sfavorevole costrinse Amicucci a presentare le dimissioni dalla segretaria del sindacato nel dicembre 1932.

Non fece troppa resistenza perche convinto di aver portato a termine la sua missione (nuovo contratto); e anche x la rassegnazione allimpossibilit di epurare tutti i giornalisti antifascisti .

Segreteria temporaneamente affidata a Valori.

Agosto 1933 Ciano allufficio stampa del capo del governo con imitazione del modello tedesco conseguenze: esplosione delle veline; deresponsabilizzazione del ruolo dei giornalisti

Pianificazione a priori delle info;asservimento gerarchico dei giornalisti come fossero funzionari di stato

Ottobre 1930 codice penale Rocco integra e aggrava le norme gia previste, gerarchizza ulteriormente la struttura giornalistica dove il direttore diventa responsabile x ogni reato commesso a mezzo stampa, esteso il sequestro in via amministrativa.

Fatto curioso che solo dopo un decennio dall ascesa al potere del suo regime totalitario, M. trasform lUffico Stampa della presidenza del consiglio in una struttura autonoma e con strumenti operativi adeguati, in pi questa ristrutturazione segu il modello del ministero tedesco per la propaganda e leducazione popolare, che fu x creato dopo neanche due mesi dopo lascesa al potere di Hitler.CAP 3 LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MODELLO DI STAMPA

1930 significativo incremento della tiratura dei principali fogli nazionali (poco prima contrazione dovuta al prezzo, riduzione pagine) espansione influenzata da: riduzione del num. complessivo di quotidiani pubblicati; pi pag x sport; introduzione di edizioni pomeridiane e serali; pi facile reperimento delle notizie; avvenimenti di rilievo nazionale e internaz.(Hitler, Spagna e limpresa coloniale)

Stampa, Il Corriere della sera e La gazzetta del Popolo 3 giornali pi diffusi durante il fascismo.Strumenti retorici usati dal regime messaggi propedeutici allazione; aggettivazione sovrabbondante; abuso di superlativi; martellanti ripetizioni, assonanze; ricerca del ritmo espedienti per nascondere la pochezza dei contenuti. Le Critiche erano inesistenti o diluitissime; esaltazione della figura del duce.

I giornali veicolavano limmagine di un paese ideale nn corrispondente a quello reale e liberavano il lettore dallo sforzo dellinterpretazione autonoma regno delluniformit e della noia (definizione di Bottai su Critica Fascista), si azzeravano gli spazi x esprimere la pubblica opinione e se ne limitava alla base il processo di formazione.

Cronaca nera M. la temeva x il suo carattere localistico, x i contenuti immorali, x linteresse ke generava nel lettore distogliendolo dalla politica. M. nn tollerava che i mezzi di info si facessero portavoce di messaggi negativi diffondendo allesterno immagini di disagio e di disgregazione sociale..conseguenze del monopolio politico nella stampa esigenza di notevoli investimenti x compensare le brutture del monolitismo e x rendere visibile un minimo di distinzione qualitativa fra giornali.

Rinnovamento del giornalismo fascista attraverso la trattazione di temi popolari lintrattenimento, come fece la Gazzetta del Popolo di Amicucci contrapporre al modello Times del Corriere un giornale asimmetrico nelle pagine (come Paris Soir), titoli accattivanti, ricchezza e diversificazione delle rubriche.

Progetto teso a favorire fenomeni di aggregazione sociale rubriche con lettere dei lettori con risposte dai giornalisti che dovevano legare intimamente il giornale e i lettori; si affianca alle campagne del regime ma con un approccio emotivo e sentimentale che dia nuovo vigore a tradizioni minacciate (ex. La gara demografica piemontese), si propose diversi obbiettivi sociali. 1929-1932 rubriche settimanali divise in settori x soddisfare tutta la famiglia (ex. La cucina e il focolare, vita allaria aperta, sezione per i piccoli, lo sport del popolo) esigenza di colmare il vuoto fra stato e cittadini valorizzando con metodi educativi moderni le tradizioni culturali, artistiche e turistiche e favorendo la creazione di un humus sociale comune.Poi si rinnovarono anche la Stampa (1932 con Signoretti); il Corriere della sera si rinnov con cautela (1929 Aldo Borelli), si fascistizz ma con toni sobri e dal 1933 introdusse illustrazioni e dal 1934 le fotografie. Scenette ricavare dai commissariati delle vicende sviluppandole e alterandole, terminavano con finale roseo con una morale; lobbiettivo era di soddisfare i lettori e di diffondere lopera dei funzionari di pubblica sicurezza.La stampa periodica avrebbe avuto una relativa autonomia (ex. Critica Fascista)

Nuovo modello di stampa: il Rotocalco consentiva tempi rapidi e meno costosi di stampa settimanali Omnibus di Longanesi (1937) e Tempo (1939): grafica seducente, impostazione brillante e polemica, immagini e foto. Omnibus atteggiamento irriverente verso il fascismo, chiuso dopo 2 anni di vita.

Stampa periodica femminile (Novella, Gioia, Grazia) avr una relativa autonomia dalla politica con una parziale emancipazione dallimmagine monocorde e stereotipata della donna fascista data in riviste ufficiali quali Il giornale della donna, Vita femminile e Italianissima. Periodici dedicati alla moda, gossip, romanzi a puntate, con fotografie di divi del cinema, richiami allimmagine di donna sportiva, letterata e consumatrice di moda.Giornali satirici Il naso Rosso, Il becco giallonasce nel gennaio 1924 con notevole e immediato successo, chiude forzatamente il gennaio 1926 , Asino,nasce nel 1892 posizione socialista anticlericale, dopo lascesa del fascismo il giornale fu sequestrato e sospeso pi volte fino alla chiusura del settembre 1925. MarcAurelio satira fascista nasce nel 1931 nn polemico verso il fascismo ma con toni disincantati e vicino allala moderata (gruppo di collaboratori del Becco Giallo), ma con il tempo perder vena satirica e spunter una retorica della guerra martellante con accenti razzistici.Satira abbastanza insidiosa x il fascismo dove era possibile vederne ridicolizzati gli atteggiamenti tipici infatti nel 1937 gli si impose un pesante bavaglio con indicazioni al direttori dei giornali.Stampa dei ragazzi notevole sviluppo, costruivano un mondo fondato sul pregiudizio, sulletnocentrismo e sullesaltazione della disciplina ricorrendo a personaggi di fantasia somiglianti a M. Il giornale dei Balilla(obbligo abbonamento x scuole e enti pubblici) e La piccola Italiana". Topolino 1932 tollerato insieme ad altri fumetti americani che furono per messi al bando nel 1938 (tranne topolino)

1938 Manifesto della letteratura giovanile. 15 punti che indicavano agli autori la linea da seguire x nn essere censurati.

La terza pagina rilievo ed interesse insospettabile. Corriere Padano relativa indipendenza dal pdv politico; collaboratori: Quasimodo, Ungaretti; ampi spazi dedicati ad autori europei e americaniCorriere della sera impostazione tradizionale; collaboratori: Deledda, Pirandello, Papini, DAnnunzio

Stampa spazio anche alle arti figurative, teatrali e musicali

Gazzetta del Popolo maggior rilievo fra le terze pag. Diorama Letterario pubblica molti autori stranieri come Unamuno, Proust, Joyce. Nel 1931 organizza una Inchiesta mondiale sulla poesia; sono un gruppo intellettuale autonomo anche se funzionale alla politica ufficiale; apertura anche verso artisti nn apertamente schierati se di valore (ex. Moravia).Il Popolo dItalia = giornale di M. nato a MI nel 1914.

Fu sempre un organo di battaglia a disposizione del capo del fascismo utilizzato per realizzare e consolidare la sua ascesa politica. Arnaldo M. direttore dopo il 1922, il suo obbiettivo era di sostenere le ragioni del centrismo mussoliniano con richiami a chi nn si adeguava; atteggiamento prudente verso la Chiesa, la Monarchia e lImprenditoria. Ebbe molti collaboratori militanti come Polverelli e fu spesso un organo propagandistico sempre uguale a se stesso. Dal 1936 Pini come caporedattore prima timido rinnovamento (uno degli ultimi), poi miglioramento qualitativo con: impaginazione vivace, editoriali graffianti, interventi del duce in persona, potenziamento cronache locali e sportive, terza pagina pi riccaAl popolo dItalia facevano capo numerose riviste quali Gerarchia, Il balilla.Per entrare nelle grazie del direttore molti giornali si sentiranno obbligati ad offrire gratuitamente le loro primizie giornalistiche situazione privilegiata che caus alcuni malumori.Dopo lo scoppio della guerra il giornale difese sempre il regime fino alla chiusura col primo crollo di M. nel luglio 1943.

Una relativa differenziazione tra giornale fu dovuta:

Influenze del contesto ambientale particolare di ogni testata

Peso politico dei direttori

Scarsa coesione degli organi periferici preposti al controllo

Stampa nazionale operava nellorbita dello stato e sottoponeva la sua azione al controllo e alle sanzioni del regimeStampa fascista considerata come il vero e proprio strumento politico del regime, nn fu lemblema di una assoluta coerenza di indirizzo

Abitudini dei cronisti: parafrasi dei comunicati stampa dellagenzia Stefani x evitare contestazioni; uso delle metafore e prontuari x eventi e circostanze conseguente uniformit dei contenuti e migrazione dellinteresse dei lettori verso le rubriche di evasione ambito nel quale si avranno le prove migliori, dato che incontrava meno ostacoli e nn era coinvolto dalla retorica del regime.

Ci furono delle lotte fra i quotidiani come fra Stampa e Gazzetta del popolo; e fra Corriere della sera e popolo ditalia per la distribuzione dei giornali aiuti del governo a sedare le tensioni che divenne cosi un arbitro nn imparziale. Prevalse cosi lobbiettivo dellesecutivo di garantirsi il sostegno dei maggiori gruppi finanziari e industriali del paese. Anche nel controllo della catena editoriale prevalse una costruzione troppo ambigua e proteiforme per pretendere il controllo tipico di un regime totalitario.CAPITOLO 4 LA SVOLTA. IN ITALIA COME NEL TERZO REICH?M. anche se nn sottovaluta il peso della stampa nn da impressione di saperla sfruttare al meglio a causa:

Responsabili del settore con deboli fondamenti sociologici e della psicologia della comunic.

Assenze di esperienze storiche precedenti e pari al fascismo da cui trarre insegnamenti

Ne consegue che sebbene sia intervenuto invasivamente sulla stampa nn poteva esercitare un potere impositivo assoluto

Quindi doveva affidarsi ai singoli direttori con la creazione di inevitabili discrepanze nei contenuti e nelle impostazioni (altri addirittura controproducenti). I giornalisti si adattarono al nuovo ruolo per quieto vivere, altri ( stampa, Corriere) adottarono una linea di relativa tiepidezza.assenza di una pianificazione funzionale a causa dellenorme presenza di centri di potere spesso condizionati dagli equilibri delle gerarchie fasciste locali

Problema anche nella propaganda estera di cui si occupavano diversi organismi, il partito e altri

1933 ascesa di Ciano allufficio stampa del capo del governo (succeduto a Polverelli) momento di svolta:

Creazione a settembre 1934 del sottosegretariato per la Stampa e Propaganda guidato da Ciano

Ristrutturazione con le nuove direzioni generali: Stampa italiana che ebbe rapporti stabili con il mondo giornalistico, Stampa estera raccoglie e vaglia tutto il materiale estero e diffonde allestero le notizie ita e censura a dovere che critica, controlla giornalisti stranieri; Propaganda

Ciano fa ci xke lapparato di gestione dellinfo avesse finalmente un controllo coerente e centralizzato su tutta la propaganda, la cultura e il tempo libero

Giugno 1935 diventa ministero, nel 1936 lopera di accentramento continu senza soste(Luce, enti provinciali del turismo); si crearono 6 dirzioni generali del ministero(stampa ita, stampa estera, propaganda, cinema, turismo, teatro) ricalcava la struttura del Reich. Nel 1937 Alfieri, successore di Ciano, cre lispettorato x la radiodiffusione e la tv.Maggio 1937 questo dicastero muta nel MINCULPOP = MINISTERO DELLA CULTURA POPOLARE (ALFIERI)

Febbraio 1938 Minculpop ottenne la prerogativa di trasmettere tutti comunicati dellagenzia Stefani

1939 Pavolini succede ad Alfieri e come lui instaura rapporto amichevole con Goebbles (comuni strategie); fu costituita lUnione della Stampa tedesco-itacosi che ognuno potesse segnalare i temi e il tono da dare ingerenze tedescheCrescita esponenziale delle veline istruzioni scritte x le pubblicazioni delle notizie sia nei contenuti che x lo stile (battuta su carta velina); le direttive volte a plasmare lopinione pubblica venivano quotidianamente date a voce dalluff. stampa; ai direttori inviate fino a 6/7 in un giorno.

Importanza della suggestione e del coinvolgimento emotivo cosi da indurre i giornali ad utilizzare il simbolismo e lenfasi (soprattutto nei titoli, frasi brevi e memorabili), ma cmnq riusciva difficile mantenere sempre viva la tensione evitare di dare la percezione che qualcosa, allinterno del paese, nn funzionasse x il meglio cosi il lavoro dei giornalisti diventava pura burocrazia disagio dei giornalisti/vittime

Che facevano una professione vantaggiosa con buon salario, agevolazione x la carriera politica, erano come pubblici funzionari, ma con risvolti negativi come laccettazione passiva delle leggi razziali.

Ad ogni modo gli interventi del Minculpop nn furono sempre razionali e coerenti, anche perche ai funzionari mancava una conoscenza delle teorie dellinfo diversamente dai tedeschi laspirazione ad un controllo capillare sullinfo si scontr sempre con limiti oggettivi e inefficienze anche dei vertici, saranno le intuizioni e gli umori di M. a guidare toni e contenuti della stampa xke i giornali dovevano soddisfare M. in primis.AGENZIA STEFANI Fu la prima moderna agenzia di stampa dItalia, nasce a Torino nel 1853. Ebbe notevole sviluppo e un ruolo di primo piano nel panorama giornalistico ita. Ottenne lesclusiva durante la 1 G.G. e dal 1920 fece da tramite di tutte le info ufficiali dello stato. Dal 1924 ne fu la guida Morgagni (ex direttore amministr. Del Popolo dItalia. Durante il ventennio ebbe uno sviluppo impetuoso (da 14 uffici a 32).

posta al totale servizio del fascismo che le garantiva agevolazioni e finanziamenti

Ununica agenzia di stampa come lagenzia Stefani garantiva allinfo la necessaria continuit, ma rendeva il sistema macchinoso anche xke le furono trasferite alcune competenze delluff. stampa cosi molti organi della stampa presero i comunicati da agenzie estere. Sistema farraginoso anche a causa del percorso tortuoso della notizia.CAMPAGNA ANTISEMITA Fino al periodo 1936-43 nn si sarebbe espressa una vera e propria posizione ufficiale del fascismo rispetto alla razza. Dopo la conquista dellEtiopia, fra il 1936-37 si ebbero i primi segnali di una pianificata politica razzista con legislazioni che vietavano rapporti fra italiani e indigeni.

Nella scelta della persecuzione ebraica giovarono i nuovi rapporti con la Germania e la presenza nellentourage di M. di xsonaggi antisemiti come Starace, Ciano, Preziosi. Nel 1937 esce il libro Gli ebrei in Italia di Orano e nella stampa si accese la corsa alla pubblicazione di articoli antisemiti.1938 tutti i quotidiani boicottarono le notizie che mettevano in buona luce gli ebrei

14 luglio 1938 Manifesto degli scienziati razzisti pubblicato sul Giornale dItalia

Tra settembre e novembre 1938 fu articolata una legislazione razziale antiebraica e comparirono anche le prime pubblicazioni volte alla propaganda razziale, come La difesa della Razza diretto da Telesio Interlandi e impostato come una rassegna dove spiccavano pretese scientifiche che in realt erano luoghi comuni.

Soppressione della stampa ebraica e sionista non diffusa ma di un certo rilievo come : Israel, Lidea sionista; poi furono destituiti i direttori ebrei responsabili di periodici; poi la Commissione x la bonifica letteraria fece ritirare gli scritti di 900 autori (ebrei e nn). Nel 1939 ci fu limmediata radiazione dallalbo dei giornalisti.Nei mesi precedenti alla guerra dEtiopia si utilizzarono le esperienze di controllo delle info maturate fino ad allora. Per contrastare la propaganda antifascista ci fu unazione di denigro verso lEtiopia con pregiudizi antiafricani pi giudizi anti-inglesi, e convincimento dellopinione pubblica sulla necessit dellimpresa coloniale, mentre saranno taciute le violenze e le sconfitte.

Presenza di due uffici stampa in Etiopia: Asmara e Mogadiscio che dovevano raccogliere le info, rimaneggiarle e telegrafarle 3 volte al giorno al ministero delle colonie che le smistava a sua volta agli altri ministeri carattere macchinoso che causava malumori fra i reporter e clima di tensione fra gerarchie militari e i vertici politici.Anche nella guerra di Spagna era presente un dislocamento delluff stampa che si gettava sullenfasi e sulla retorica per alimentare il mito della crociata cattolica e antibolscevica.

Ma con lingresso dellitalia nella 1 G.G. tutto ci si dilegua progressivamente, anche con il risveglio della popolazione che nn credeva pi a nulla di ci che i giornali scrivevano e che vivevano sulle loro spalle i risultati della politica del regime.

La gestione e lorganizzazione della Stampa Ita durante il ventennio nn fu mai univoca e sempre coerente;

1922-25 fece affidamento sulle azioni intimidatorie, sulla censura e sui rimaneggiamenti forzati delle propriet. Fece poi approvare una legislazione congeniale ai giornalisti (1926?)e deleg al SNFG il compito di delineare un nuovo modello di stampa fascista. Ma il sindacato, si miglior lo status della professione, ma lingabbiarono con moltissime restrizioni. Le conquiste ottenute dalla categorie servirono solo al processo di assoggettamento. 1930 momento di svolta in cui decise di centralizzare il controllo sullinfo togliendo ai giornalisti qualsiasi iniziativa autonoma. Cosi ci fu una tendenza allimitazione del modello tedesco con unesplosione delle veline e unulteriore deresponsabilizzazione del ruolo del giornalista, ma anche questa svolta nn diede a M. risultati pienamente soddisfacenti. Con lo scoppio del conflitto emerse uninevitabile corto circuito: efficienza nellalimentare il consenso ma debolezza nellestirpare il dissenso.Dopo il crollo del 25 luglio 1943 e la nascita della RSI, rimase inalterato il ruolo della stampa (manipolazione opinione pubblica). Minculpop riorganizzato in modo da centralizzare e snellire la vecchia struttura, e affidato a Mezzasoma che fece dei direttori dei quotidiani i tramiti fra il ministero e le redazioni.

Ma erano presenti molti problemi come inefficienze e disservizi nelle redazioni e anche lagenzia Stefani era in dissesto finanziario. Il 22 dicembre 1943 fu abolito il decreto sulla censura (x nn dover controllare le redazioni), ma nel maggio 1944 lo ripristiner a causa di pubbliche polemiche tra direttori.

Ma il settore della stampa e propaganda su anche sotto pesanti controlli tedeschi con relativo disagio fra chi del mestiere. LAgenzia Stefani fu obbligata a stipulare accordo con i tedeschi.

Anche il neo-fascismo repubblicano nn realizzer unopera di controllo efficace a causa delle solite inefficienze tecnico-organizzative e delle troppe invadenze dallesterno.

CAPITOLO 5 LANOMALIA DELLA STAMPA CATTOLICA

Stampa cattolica universo molto vasto con peso non irrilevante1907 Grosoli crea il trust: tentativo di fare una stampa che potesse rivaleggiare con quella liberale

La vera forza di questa stampa era la cosiddetta buona stampa:stampa devozionale, pedagogica, di apostolato e propaganda, periodici illustrati, almanacchi,ecc.

1915 nasce lOPERA NAZIONALE PER LA BUONA STAMPA (con dimensioni imponenti) preposta a promuovere una intensa e progressiva diffusione del pensiero e del sentimento cattolico contro quella antireligiosa.

Significativa anche la diffusione delle singole pubblicazione come Squilli di resurrezione, Pro familia, Langelo della famiglia

Leggi fascistissime del 1926 ridimensionamento dei quotidiani: da 21 a 5 (LAvvenire dItalia, LItalia, Il nuovo cittadino, LEco di Bergamo, LOrdine); perdita di rilevanza politica.

LOsservatore Romano considerato giornale italiano solo fino alla firma dei Patti Lateranensi (1929). lorgano ufficiale della Santa Sede. Si riferiva al lettore piccolo-medio borghese, tradizionalista, anticomunista, ansioso di info e portatore di consenso. Ma nn rappresenta tutta la generalit della stampa cattolica.

I propositi di M. di risolvere problemi (anticlericalismo socialista, massoneria) che erano da sempre presenti per Chiesa li colp favorevolmente. Le testate cattoliche risposero sia con le critiche che con le lodi, nn commentando la violenza delle camicie nere, e distinguendo il comportamento di M. dalle sopraffazioni dei fascisti. Dopo il 1923 gran parte delle testate nate identificandosi con lo spirito popolare o antifasciste (Il lavoratore, LIdea Popolare) nn riusciranno a resistere alla riduzione delle entrate derivanti dai ripetuti sequestri (pi distacco dei lettori). Altri invece davano il proprio appoggio al partito anche rivendicavano la distinzione fra cattolicismo e fascismo (Leco di bergamo, Civitas). Altri saranno a chiara tendenza filofascista (Il momento) vi erano interpretazioni a livello politico e sociale (urbano/puro mondo rurale, autorit della famiglia, marginalizzazione della donna,rispetto gerarchico e richiamo alla tradizione)che avvicinavano il fascismo al mondo cattolicoM. aveva bisogno di avere alleati in Vaticano x guadagnarsi il pieno appoggio delle masse cattoliche cosi corteggi esponenti del Centro Nazionale in grado di influenzare la pubblicistica cattolica, In seguito il governo gli corrisponder cospicui finanziamentiStampa diocesana dipendeva dai singoli vescovi. Anche se apprezzava il nuovo governo esit a schierarsi

Il Corriere di Torino (direttore Caselli, Sturzo collaboratore). Nato nel 1924 dalle giunte diocesane piemontesi si distinse xke mantenne x un periodo significativo una chiara connotazione antifascista. Il primo numero, dic 1924 fu subito sequestrato e nel suo primo editoriale reclamava le dimissioni di M.Questo giornale si mantenne su posizioni democratiche fino al 1926, fu sempre osteggiato dai giornali rivali cattolici e dal Vaticano, poi dal 1926 con le nuove restrittive attenu le sue posizioni sfociata in benevola deferenza al governo attrezzarsi x una convivenza nn troppo penalizzante per il mondo cattolico.

Fu definitivamente sospeso nel novembre 1926, anche x privilegiare Il Momento.

LItalia di Milano. Dopo la marcia fece opera di pacificazione fra cattolici e fascisti. Dal 1923 ridusse i suoi legami con il partito popolare e si trasform in organo apolitico, dipendente dalla gerarchia e da Azione Cattolica e presto fece la sua prima apertura di credito verso il nuovo governo.LEco di Bergamo. Dopo la marcia ci furono tensioni interne fra direttore antifascista e vice favorevole al fascismo cosi fu sostituito il direttore con Fumagalli che adott una linea di leale e sincera collaborazione con il regime.

Il Cittadino di Genova. Fino al 1924 fu organo ufficioso del Partito Popolare , poi passato a Pellizzari con linea critica verso il fascismo, nel 1925 si chiuse la parentesi antifascista e il giornale si propone di servire lealmente e fieramente la patria. Gli fu negata la qualifica di giornale cattolico cosi anche se sempre di linea filofascisti nn si trovo piu ad essere soggetta al regime. 1928 chiude a causa del suo isolamento. Rinacque come Il nuovo cittadino dipendente dalle gerarchie ecclesiaste ed ebbe una relativa indipendenza, interessato a conservare il messaggio culturale, pedagogico e religioso della ChiesaLAvvenire dItalia di Bologna. Unico quotidiano cattolico che vanta rilievo nazionale, poi nel 1926 brusco calo delle vendite con intervento della gerarchia ecclesiastica con direttore Manzini futuro direttore dellOsservatore che privilegi una linea di moderazione e depoliticizzazione per una pacifica convivenza con il regime.

la stampa cattolica decise di avvallare la positiva disposizione del fascismo a una caratterizzazione in senso confessionale dello stato, in vista di una restaurazione cattolica del paeseM. aveva bisogno di vincere la diffidenza delle masse cattoliche e cerc di farlo attraverso la loro stessa stampa, veicolando messaggi in aree sociali in cui nn sarebbe potuto arrivare con la stampa di partito.Ci fu sempre insofferenza del regime verso la stampa cattolica e anche disagio delle gerarchie cattoliche x i contenuti immorali di certa stampa fascista.

LOsservatore Romano nasce nel 1861, dal 1870 diventa lorgano ufficiale della santa sede. Concesse al fascismo una prima apertura di credito, smorzando i possibili contrasti e soffermandosi su ci che era meno compromettente. Ebbe un ruolo di primo piano prima della firma dei Patti Lateranensi, e dopo la Conciliazione ebbe una posizione di forte sostegno al regime anche se il governo serber sempre dei timori a causa della sua relativa indipendenza; la tiratura crebbe di 10 volte dagli accordi alla guerra.Nel 1938 Goebbels chiede la soppressione dellorgano vaticano a causa delle incrinatura che poteva creare nellopinione pubblica; infatti lOsservatore poteva riflettere con maggiore attenzione la realt nazionale, con il vantaggio di nn essere sottoposto alle veline del Minculpop. Questo quotidiano riportava estratti di giornali esteri proibiti nel paese i responsabili erano abili a scrivere fra le righe e potevano accedere a info riservate e precluse agli altri giornalisti italiani.Il fascismo tent di contrastarne lazione attraverso azioni indirette(requisendo copie,denunciando e minacciando i lettori). Con il tempo, LOsservatore si trasformer in simbolo di indipendenza e obbiettivit.