la spirometria - simona martinelli

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Azienda USL 5 Pisa Simona Martinelli Infermiera presso Ambulatori Medici U.O. Medicina 1° Le domande da farsi nel corso delle prove

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Un'ottima presentazione sulla Spirometria realizzata da Simona Martinelli, infermiera

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Page 1: La Spirometria - Simona Martinelli

Azi

enda

US

L 5

Pis

a

Simona MartinelliInfermiera presso Ambulatori

Medici U.O. Medicina 1°

Le domande da farsi nel corso

delle prove

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La Spirometria

• La Spirometria è la misura dell’aria che entra ed esce dai polmoni durante l’attività respiratoria, in particolar modo durante un’espirazione forzata

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Spirometria

Tecnica strumentale semplice, non invasiva e a

costo limitato

Necessita di una stretta collaborazione tra pz. ed

operatore

Risente della variabilitàstrumentale ,

antropometrica …

I risultati devono essere accettabili e riproducibili

Si deve avvalere di uno strumento diagnostico

adeguato

Consente lo studio delle malattie polmonari,della gabbia toracica e delle alte vie aeree

Page 4: La Spirometria - Simona Martinelli

1. Utilizzare uno strumento idoneopari alle specifiche minime riportate dalle maggiori societàscientifiche internazionali

SPIROMETRIA: ACCORGIMENTI

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Procedure per la riduzione degli errori2. Tarare lo

spirometro ogni volta che inizia una seduta ambulatoriale o quando occorre con una siringa specifica di calibrazione.

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Procedure per la riduzione degli errori

3. Formare e addestrare gli operatori (con corsi di aggiornamento e convegni) al fine di ottenere una corretta tecnica di esecuzione

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Procedure per la riduzione degli errori

4. Monitorare le scadenze e l’usura dei cavi e/o elementi dello strumento

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Procedure per la riduzione degli errori

5. Durante le prove,all’interno della stanza, la temperatura, la pressione e l’umidità devono essere costanti e adeguate per lo spirometro e il paziente stesso.

Page 9: La Spirometria - Simona Martinelli

Procedure per la riduzione degli errori

6. Adottare un accurato protocollo d’igiene delle parti a contatto con il pz. e usare accessorimonouso (filtro antibatterico, boccaglio, stringinaso).

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Procedure per la riduzione degli errori

7. Anamnesi da parte dell’operatore sulle indicazioni ed eventualicontroindicazioni (infarto del miocardio da meno di un mese,recente pnx,dolore toracico,demenza,

malformazioni del cavo orale che impediscano la tenuta del boccaglio).

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Procedure per la riduzione degli errori

8. Assicurarsi, da parte del tecnico, che il pznon abbia avuto comportamenti scorretti prima della prova (mangiare, fumare etc.)

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Procedure per la riduzione degli errori

9. Rilevare con attenzione i dati anagrafici e i parametri antropometrici

(altezza, peso, età, sesso e razza) per il calcolo dei teorici di riferimento

Page 13: La Spirometria - Simona Martinelli

Procedure per la riduzione degli errori

10. Informare, istruire e dimostrare al pz. le procedure da eseguire per ogni singola prova.

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Procedure per la riduzione degli errori

11.Durante le prove il paziente deve assumere una posizione corretta, avere un abbigliamento idoneo e comodo, quindi evitare l’uso di cintureed altri accessori costringenti.

Nei pazienti neuromuscolari (p.e. affetti da SLA o SCLEROSI MULTIPLA) la spirometria andrebbe eseguita prima a paziente seduto e poi sdraiato,poiche’ e’ in quest’ultima posizione che parametri possono precipitare e quindi indicare la gravità della malattia.

Page 15: La Spirometria - Simona Martinelli

Procedure per la riduzione degli errori

12. Se il pz presenta cifoscoliosi o riferisce una significativa riduzione in altezza per fratture vertebrali,usare alposto dell’altezza l’ampiezza dellebraccia.

Se si osserva obesita’(BMI>/=30)le prove devono essere eseguite in ortostatismo, avendo l’accortezza di posizionare una sedia dietro al soggetto in studio.

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Quindi… quali domande da porsi?

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LA PROVA FORZATA• LA CURVA MORFOLOGICAMENTE E’ BUONA ?

• CI SONO LA PRESENZA DI ARTEFATTI (TOSSE, PERDITE DIARIA …) ?

• LA CURVA E’ ACCETTABILE E RIPRODUCIBILE ?

• LA DURATA DELL’ESPIRAZIONE ATTIVA E’ DI ALMENO 6 SECONDI ?

• L’INIZIO ESPIRAZIONE E’ STATO DECISO ?

• IL PEF SINONIMO DI IMPEGNO DEL PZ E’ SODDISFACENTE ?

• IL TECNICO SI E’ SPIEGATO IN MODO COMPRENSIBILE ?

• SONO STATI RIPORTATI IN MANIERA CORRETTA I PARAMETRIANTROPOMETRICI, L’ANAMNESI REMOTA E PROSSIMA?

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• VC ed FVC (capacita’ vitale lenta e forzata): rappresenta il max volume di aria ottenuta da una espirazione completa forzata o no che segue ad una inspirazione max;

• FEV1(volume espirato forzato nel 1°sec.):e’ il volume dell’aria che si riesce a eliminare in una espirazione forzata nel primo sec.;

• PEF (picco di flusso espiratorio): èil flusso massimo espiratorio del p. che indica che lo sforzo ed il suo impegno è massimale;

• INDICE DI TIFFENAU (FEV1/SVC%):

rapporto tra fev1 e svc,

può indicare la presenza di un

deficit ostruttivo

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QUAL’E’ LA VERA ETA’DEL PAZIENTE?

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ATTENZIONE AI NUMERI!!

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NONOSTANTE SI SIA CAMBIATA LA RAZZA I VALORI OTTENUTI NON VARIANO ,E’NECESSARIO CHIEDERE AL MEDICO IL TEORICO DIRIFERIMENTO ADATTO: possibile che ce ne neaccorgiamo solo ora?

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CAPACITA’ VITALE LENTA

VC(CAPACITA’VITALE):

L’ARIA CHE PUO’ ESSERE ESPIRATA CON UNA ESPIRAZIONE MASSIMALE LENTA DOPO UNA INSPIRAZIONE MASSIMALE

TLC(CAPACITA’ POLMONARE TOTALE):

VOLUME GLOBALE DELL’APPARATO RESPIRATORIO AL TERMINE DI UNA INSPIRAZIONE MASSIMALE LENTA

RV(VOLUME RESIDUO):

VOLUME DI GAS CONTENUTO NELL’APPARATO RESPIRATORIO ALLA FINE DI UNA ESPIRAZIONE MASSIMALE LENTA

VC

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E ALLORA……?

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MANOVRA LENTA•L’INSPIRAZIONE E’ STATA MASSIMA?

•IL PZ HA ESEGUITO BENE LA PROVA?

•HA SVUOTATO COMPLETAMENTE I POLMONI FINO AL PLATEAU?

•TERMINATA LA FASE ESPIRATORIA GLI ATTI RESPIRATORI TORNANO A LIVELLO BASE(VOL.CORRENTE)?

•CI SONO ALMENO 2 PROVE ACCETTABILI E RIPETIBILI?

•IL PAZIENTE E’ STANCO?E’ PRESENTE UNA DERIVA?

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LA DERIVA

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NO,ALLORA SI CONTROLLANO I PALLONCINI E I CAVI CHE POTREBBERO ESSERE SCHIACCIATI O SCOLLEGATI !

ROTTO,

SOSTITUIRLO

AVVERTIRE IL MEDICO E

CHIAMARE IL TECNICO

CONTROLLARE CAVI ED ESEGUIRE AI PALLONCINI, LA PROVA CON UNA

SIRINGA E UNA BACINELLA CON H2O,PER OSSERVARE EVENTUALI BOLLICINE

SI RIPOSIZIONA

IL PZ NON HA LO STRINGINASO, SFIATA?

CONTROLLARE FLUSSIMETRO

TUTTO OK, SI VA AVANTI

SI FA RIPOSARE QUALCHE MINUTO

SI CALIBRA LO STRUMENTO

TUTTO OK,SI VA AVANTI

DERIVA STRUMENTO

SI INTERROMPE LA SPIROMETRIA

IL PZ. E’ STANCO?

ROTTI,SOSTITUIRE

NON FUNZIONA

TUTTO OK, SI VA AVANTI

NON FUNZIONA

TUTTO OK, SI VA AVANTI

Page 28: La Spirometria - Simona Martinelli

DLCOVALUTA LA QUANTITA’ DI CO (OSSIDO DI CARBONIO) CHE ATTRAVERSA LA BARRIERA ALVEOLO-CAPILLARE DURANTE UN PERIODO DI APNEA DI 10”A CPT(CAPACITA’ POLMONARE TOTALE)

• CONTROLLARE CHE I DATI ANTROPOMETRICI E L’ANAMNESI SIANO STATI PRESI CORRETTAMENTE:LA PRESENZA DI ANEMIA O POLIGLOBULIA ED AVER RESPIRATO C0(FUMO DI TABACCO O ESSERE STATO A LUNGO IN AMBIENTI INQUINATI DAL TRAFFICO)PUO’ DARE RISULTATI INATTENDIBILI .IN TAL CASO PUO’ ESSERE NECESSARIO PRATICARE UNA EMOGASSANALISI CHE INDICA SIA LA CO CHE L’HB DA INSERIRE COME FATTORI DI CORREZIONE

• IL PZ DEVE ESPIRARE FINO A RAGGIUNGERE IL VOLUME RESIDUO E SUCCESSIVAMENTE INSPIRARE FINO A CAPACITA’ VITALE E MANTENERE PER 9-11”,DOPO I QUALI SEGUE UN’ESPIRAZIONE DECISA ,MA NON FORZATA,NEL TEMPO NON SUPERIORE A 4 SEC;

• LA CAPACITA’ VITALE NON DEVE ESSERE INFERIORE AL 90%;

• TRA UNA PROVA E LA SUCCESSIVA POSSONO PASSARE 4’,QUINDI FARE UN MAX DI 3 PROVE,DI CUI ALMENO 2 DEVONO RISULTARE ACCETTABILI(CHE NON DIFFERISCANO PIU’ DEL 10%);

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE