la riviera n°45 del 04/11/2012

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Il Presidente Franco Talarico, dando segno assai raro di grande eleganza mentale, è ritornato sulla decisione - che fu pure dell'Ufficio di Presidenza - del nolo degli Ipad, gratis et amore Dei, per i consiglieri regionali. Poiché a caval donato non si guarda in bocca, nessuno di loro ha replicato al Presidente: «Grazie, sono ricco di famiglia». Oppure di Partito. Nel fotomontaggio il presunto capo ‘ndrina Mico Oppedisano

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La Riviera n°45 del 04/11/2012

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Page 1: La Riviera n°45 del 04/11/2012

Il Presidente Franco Talarico, dando segno assai raro di grande eleganzamentale, è ritornato sulla decisione - che fu pure dell'Ufficio di Presidenza - del nolo degli Ipad, gratis et amore Dei, per i consiglieri regionali. Poiché a cavaldonato non si guarda in bocca, nessuno di loro ha replicato al Presidente:«Grazie, sono ricco di famiglia». Oppure di Partito.

Nel fotomontaggioil presunto

capo ‘ndrina Mico Oppedisano

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DOMENICA 4 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 02

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DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 03

la Riviera

CONTRCONTROCOPEROCOPERTINTINAA

GIACCHINO CRIACO

La stragrande maggioranza dei sici-liani ha votato contro il sistema.Votando Grillo o non votando. Hacertificato che un manipolo di

politici, sostenuti da una minoranza cheha un interesse diretto o un bisogno o unfavore da chiedere o anche un’idea, deci-de per tutti. Anzi, regge il moccolo alpotere economico che decide per tutti, incambio di un bottino da spartirsi in base alpeso. Un manipolo di politici che al sudforaggia, per farsi sorreggere, potentatilocali e malavita. Un potere complesso,economia politica borghesia mafia, unmostro che si è appropriato delle esisten-ze di tutti. E vien da ridere quando siafferma che votare per Grillo sia uninganno, essendo lui un comico, a capo diun movimento senza progetto. Come se achi si fosse offerto di far fuori Mussolini oHitler o Stalin, gli fosse stato detto “no senon hai un progetto per il futuro”.Abbattere i mostri è in se un progetto,migliorabile ma ovviamente meritorio. Ilsistema partitico italiano è un mostro, chetutti abbiamo contribuito a costruire oabbiamo passivamente e colpevolmentesopportato. E se qualcuno sostiene che lapolitica ci abbia dato la democrazia e ilbenessere negli anni passati, si vada a rive-dere le stragi di Stato, le morti bianche, leemigrazioni, le disuguaglianze e ogni tipodi sofferenze che gli italiani, individual-

Non siamo così ingenui daavere voglia di chiederelumi al direttore sanitario

ff., Dr. Fortugno, e al primario delreparto di Pronto Soccorso, Dr.Zampogna, sulle cause (o le pigri-zie?) che hanno consentito la piùvergognosa delle pioggie infiltran-ti: quella, che, debitamente filtra-ta, ha gocciolato dal soffitto suiletti del Pronto Soccorso. Noi non amiamo e non crediamoalla verità ufficiale. E, perciò, ciinterssa registrare il fatto inaudito,che nessuna ragione di bilancio,anche dissestato, può giustificare.Oppure dovremmo accettare ilparadosso per cui, siccome non ci

sono i soldi per i bisturi, gli amma-lati, anche gravi, non vengonooperati e sono inoltrati in cielo,dove non hanno più bisogno dicure, e da dove ringraziano per labeata vita eterna a loro procurata.

Cerchiamo di non far ridere addi-rittura i polli coltivati. Tutto avviene, negativamenteavviene, perché la pioggia goccio-lante non bagna mai la testa deisupremi reggitori di questo ospe-dale la cui esistenza si vuole evi-dentemente protratta per fare car-riera e avere un alto stipendio. Che bello, però.Entri nel Pronto Soccorso con unpiede rotto e te ne esci non solozoppicando, ma anche starnuten-do. Grati a Dio se non incappianche in una broncopolmonite.Nevvero, signor direttore sanitarioff. e dirigente Squillacioti?

mente o collettivamente, abbiano patito.Ma posto che il mondo sia strano, èlegittimo che qualcuno voti i Casini, iBersani, i Renzi, i Bossi, i Berlusconi, iFini, perché in essi ci veda l’incarnazionee l’attuazione di ideali politici. E’ altret-tanto lecito che altri vedano in essi imanutengoli di un potere mostruoso, esenza la loro eliminazione, politica, nonci sia la possibilità di accedere a un siste-ma finalmente democratico, dentro ilquale tentare di veder vincere le proprieideologie, di qualunque colore essesiano. Sbaragliare la partitocrazia, perquesti ultimi, non è qualunquismo o

demagogia, mamomento essenzia-le per l’affermazio-ne di un progettop o l i t i c o .Nell’astensionismoci sono, dentro,idee di sinistra, dicentro e di destra ela volontà di mette-re a nudo la mino-rità di consensodella classe politica.Dentro il M5S cisono matrici ideo-logiche diverse, che

magari un giorno potranno pacificamen-te dividersi per occupare il campo ideo-logico di appartenenza, non prima,ovvio, di averlo sgombrato da un’occu-pazione abusiva, ultra sessantennale.

SUDICI IN RIVOLTA

VERGOGNA A LOCRI

DALL’ALTO.Il neo governatore della Sicilia, RosarioCrocetta, eletto con il 30, 48% dei voti. Beppe Grillo durante una manifestazione del Movimento Cinque Stelle.

Il 18 di Grillo e il52,5 dell’astensione

Piove al pronto soccorso. Le teste di lor Signori rimangono asciutte

Stato e chiesaIl prefetto di Napoli Andrea DeMartino, adirato con il parroco diCaivano Maurizio Patriciello chedurante una riunione si era rivoltoal prefetto di Caserta CarmelaPagano chiamandola semplice-mente «signora», al culmine delrimprovero gli ha chiesto a bru-ciapelo: «Se io la chiamereisignore, lei come reagirebbe?». Ilprete, se fosse stato lesto di bat-tuta, avrebbe potuto rispondergli:«Signore, la boccerei in sintassi ele darei cento coniugazioni diverbi per penitenza». Invece,giorni dopo, si sono riconciliatiscambiandosi crocifissi, auspicela signora ministro dell’InternoCancellierii.

Terzo sessoEcumenismo nella scelta deipresidenti di regione. I candi-dati del terzo sesso, dichiara-to e non velato, ricevonoampi consensi elettorali dalmondo cattolico. NicolaVendola in Puglia aprì la viacon l'aspersione benedettadel vescovo di Bari. Adesso èil turno di Rosario Crocetta inSicilia con il consenso deidemocristiani dell'UDC, dopoaver promesso castità. La tra-sgressione omosex avevacondizionato la presidenzalaziale del boy scout ferventee ammogliato PieroMarrazzo. In Lombardia, chisuccederà al devoto signorinopresidente Formigoni?

ReputazioneKarima El Mahroug, dettaRuby, in una videointervista

al settimanale «Oggi», aduna domanda sulle controver-se serate salottiere in casaBerlusconi alle quali era invi-tata per giocare al dottore, harisposto: 1) che faceva partedella «categoria di ragazzemeno disinvolte»; 2) che«con questo casino la miavita non è più quella di prima,non ho più l'immagine diprima»; 3) che ha «resettatodalla mente» quelle festiccio-le. (Ma la ritrosa, che immagi-ne aveva in precedenza? Ha«resettato» il prima o ildopo?)

Rottamazione (1)Rosy Bindi, AnnaFinocchiaro, Livia Turco:Matteo Renzi vuole rottamar-le in blocco. La Rosy toscanasi oppone allo sfasciacarroz-ze nonostante il consigliomaterno di darsi una calmata;l'Anna siciliana mediterebbedi farsi trasferire al CSM; laLivia piemontese assicura,con la scucchia tremante, chenon si ricandiderà. Chissà,magari se ne andranno conun incentivo, come GiovannaMelandri, che si è fatta nomi-nare alla presidenza di unMuseo.

Rottamazione (2)Catena di smontaggio: l'am-ministratore delegato dellaFIAT Sergio Marchionne harottamato la moglie Orlandinain Svizzera per sostituirla conuna matura impiegata dell'a-zienda torinese, ManuelaBattezzato, la quale a suavolta ha rottamato il fidanza-to. Chrysler di coppie.

Via col ventoVia col vento, in Calabria. Eva sipose nelle mani di Adamo, cheun giorno la soffiò via. AdessoAdamo è nel turbine della giusti-zia, per via delle pale eoliche.

(a cura fs)

SIGNORE E SIGNORI

NELLAFOTOIl letto del Pronto soccor-so di Locri con una chiaz-za d’acqua che sgocci-olava dal soffitto dellastruttura.

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DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 04

Parlandodi...

Nel giorno di tutti i Santi (2009) Natuzza Evolo ha presocongedo da questa vita spaventosa, che non la aveva maiafflitta, e che dalle sue afflizioni fisiche aveva tratto la forza,tutta umanisticamente calabrese, per consolare i miseri e iderelitti. La storia del Cristianesimo annovera tanti santiprodigiosi e generosi, ma, purtroppo, a mezzadria trapotenti e umili, e solo qui in Calabria ha incontrato unamadame, una madonna, interamente ed esclusivamentedi pertinenza del popolo degli stracci. Il popolo di NatuzzaEvolo, uscita dalle sue fila. Una popolana come lo era laMadre del biondo figlio della Galilea, e, come Lei, madredolente, madre condannatasi al dolore per amore del pros-simo. E perché? Ma perché solo chi soffre può capire le sofferen-ze degli altri. Qui sta la sua grandezza, che la fa - se non visembra una bestemmia- più grande dei più grandi martiridel Cristianesimo e - se non vi sembra un'esagerazione -più grande dei più grandi martiri del mondo laico. Poichénel loro caso il martirio fu una costrizione dall'esterno, nelsuo caso, il caso di Natuzza, fu una scelta. Natuzza èmorta nello stesso giorno in cui è morta Alda Merini.Questa una donna, che ha arricchito la poesia, che ha con-fini nella letteratura, quella una donna che ha arricchito ilcuore, che confini non ha. Eppure, di Alda Merini sono stateallagate le pagine dei giornali nazionali e non popolari, perNatuzza Evolo nessuna riga, tranne qualche eccezione.Dispiace che qualche prelato calabrese, con imperativosuperbo e quasi blasfemo chieda a Dio: “Santa subito”. Eil Padreterno, che tutto può, questo non può: fare santa chisanta già lo è. Nel cuore del popolo, altare di carne, nelquale Natuzza, la donna più grande del nostro secolo, saràsempre viva, come i santi che non possono morire più.

MAFIA-POLITICA

La Rupa, setteanni di reclusione

TEATRO

Catanzaro nondimentica Gaber

L’ex consigliere regionale,Franco La Rupa, è stato con-dannato dal Tribunale diPaola a sette anni di reclusio-ne. Eletto al Consiglio regio-nale nel 2005 tra i candidatidella lista Udeur, è statoarrestato nell’operazioneNepetia. La sentenza delprocesso di primo grado hasiglato anche la condanna asei anni di reclusione perTommaso Signorelli, exassessore del Comune diAmantea (Cs). Il processo hainteressato i presunti appar-tenenti alla cosca di ‘ndran-

gheta dei Gentile diAmantea (Cs) che, secondol’accusa, aveva tentato diinfiltrarsi nelle istituzioni,condizionandone l’attività.Gli imputati riconosciuti col-pevoli sono stati condannatia vario titolo per associazio-ne a delinquere di stampomafioso, traffico di droga eusura.

La prima scuola dedicata aGiorgio Gaber è aCatanzaro. Da giovedìl’Istituto comprensivo MaterDomini porterà il nomecantante e autore teatrale. E’ stata riproposta unalezione-spettacolo dedicataalla piece Signor G. e diven-tata un progetto divulgativoper le scuole, curata e ideatadal giornalista e critico A.Pedrinelli e presentata per laprima volta al teatroCarcano di Milano all’indo-mani della scomparsa del-l’artista.

Natuzza Evolo, la donna più grande del nostro secolo

NORDICI & SUDICI Gioacchiano Criaco

Le notizie più lette della settimana su larivieraonline.com

PEPPE BURRACCIA E IL REDDITO DELLABORGHESIA DI PROVINCIA

Quanti, in buona fede o ipocritamente,considerino un totem l’unità italiana e la

sua adesione al patto europeo. Riflettano sucosa sia l’Europa, se essa non rappresenti uninsieme di Stati che per collante abbiano l’e-conomia e la forza militare. Cosa ci unisce allaGermania, o all’Inghilterra? Oltre al fatto chequalche migliaio di anni fa l’impero romanoabbia imperversato anche nell’Europa cen-tro-settentrionale, cosa altro ci lega? Sassoni,Bretoni, Nibelunghi, hanno radici uguali allenostre? Certo stare insieme a popoli diversidal nostro è una bella cosa, annulla i confini,smussa le differenze. Ma noi non stiamo inEuropa perché ci vogliamo infinitamentebene con i partner europei. Ci stiamo perpuro egoismo, tant’è che l’Unione è governa-ta dalle regole del capitale e non da quelledella cultura. La sua posizione di privilegio ègarantita dall’economia e dagli eserciti, nondalla civiltà e dal buon senso. Se il collantedegli organismi sovrastatuali dovesse essere lamatrice e le radici comuni, noi dovremmounirci ad altri paesi. Anzi, noi meridionalidovremmo, innanzitutto, stare dentro unoStato omogeneo e non raccogliticcio. IlTriveneto ha certamente più punti di contatto

con i popoli d’Oltralpe rispetto a quelli a suddel Rubicone. Quelli che si riempiono labocca con l’unità europea e nazionale,dovrebbero ammettere che, a esempio, noicalabresi staremmo a casa nostra se facessimoparte di uno Stato nordafricano. E sarebbepiù naturale che cedessimo sovranità naziona-le agli Stati Uniti del Mediterraneo, piuttostoche all’Europa. Ecco la risposta a chi critica lanecessità di una forte, e temporanea, autono-mia della Calabria in vista di una futura epiena integrazione all’Italia e all’Europa. Noi,io, non siamo per i separatismi, gli egoismi, inazionalismi. Siamo per la dignità, l’integra-zione e l’unità condivisa. E siamo, sono, peraprirsi al mondo, poiché è questa, l’apertura,la caratteristica storica della Calabria. Noisiamo cosmopoliti e cittadini del mondo per-ché il nostro è un sangue di gonadi eteroge-nee. Armeni, greci, romani, arabi, turchi.Dentro di noi scorre il Mediterraneo. E noi,io, siamo, sono, per l’autonomia dellaCalabria, all’interno di uno Stato mediterra-neo inserito negli Stati Uniti delMediterraneo che guardi all’Europa, ma siafondato sulla solidarietà e la cultura e non suisoldi e i fucili.

Area mediterranea. Unioni egoistiche e autonomie solidali

SIDERNO SMANTELLATI I BAR SU CORSO DELLAREPUBBLICA2

1

MAMMOLA INCIDENTE MORTALE SULLA JONIOTIRRENO. MUORE UNA DONNA DI 47 ANNI

OSPEDALE DI LOCRI: QUANDO SI DICE PIOVESUL BAGNATO

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CICLISTA INVESTITO SULLA STATALE 106

BOVALINO: OPERAIO CADE DALL’IMPALCATURAE MUORE

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CROCIERE: REGGIO COME BARCELLONA.MESSINA TREMA

ALLERTA METEO: IN ARRIVO LA TEMESTADI HALLOWEN

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Dati larivieraonline.com

RICETTA POPOLARE

Le lumache protagoniste nel pranzo di tutti i Santi

Il grande caldo ha fatto slittare di circa un mese laprima vera pioggia. Che arrivata abbondante conquella che è stata definita la Tempesta diHalloween. E abbondanti sono fuoriscite dal terre-no le lumache, per poi finite dritte dritte con prez-zemolo, cipolla e passata di pomodoro sopra i for-nelli della Locride nel giorno di tutti i Santi.Il consumo più alto l’abbiamo registrato a Siderno,ma anche negli altri paesi questo piatto della cuci-na tradizionale stagionale ha riscosso grande suc-cesso.

LA SETTIMANA

PASQUINO CRUPI

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la Riviera

DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 05

La curva del mare fa il giro del miocuore, sosteneva il poeta, e non è

soltanto mare, ma è uno sguardovivo, uno sguardo pietoso verso l’u-manità brulicante dei calabresiaggrappati alle rocce, ai ricordi atavicidi miseria, sottomissione e aneliti dilibertà. La strada segnata da lampion-cini fiochi respira il silenzio musicaledel tramonto, le coppie di innamoratigiocano a prevedere il futuro, il profu-mo unico dello Jonio si unisce ai colo-ri pastello, il cuore palpita per la bel-lezza e per l’appartenenza. E sentirsivivi, e consolati dal grande giganteazzurro, in un tramonto senza tempo,sostenuti dalla gioia di vivere.

Èimmaginabile che un Governo, tutto unGoverno, sia stato guidato da una pernicio-sità faziosità nella decisione di sciogliere

per contiguità mafiosa il Consiglio comunale diReggio? Mi pare che a Reggio e dintorni solo il discioltosindaco – soprattutto chi ne ha fatto le veci – siacapace – e ne ha offerto superba prova nella con-ferenza-stampa a Palazzo Campanella – di tantaantistituzionale immaginazione. Il che lasciasenza fiato. Poiché il dr. Demetrio Arena è unuomo d’ordine, un fedelissimo delle sacre istitu-zioni, ed è più facileanche in questitempi di granderilassatezza vedereche un ricco passiper la cruna d’unago che non già ildisciolto sindacosenza il cappello inmano di fronte aprefetti, questori,procuratori, ministri.Dove sta la ragionedi questo mutamento? Di tutta evidenza, nelfatto che, nonostante le catene dell’educazionead ascendere ossequiando, alla natura non si puòcomandare né resistere all’imperio dei nomi, cheesigono conseguenze inerenti. Insomma, poichéil disciolto sindaco di cognome fa Arena, egli hacome la consapevolezza d’avere offerto cittadi-nanza e asilo ai leoni governativi che hanno inte-so sbranarlo e nella sua persona togliere l’onorea Reggio.Andiamo piano con l’asino.Per principio io sono contro lo scioglimento deiconsigli comunali, vecchiaia pratica dei governigiolittiani. Il dr. Demi Arena appartiene allacrema reggina, che ha perso ogni dolcezza quan-do ad essere sciolti sono stati parecchi consiglicomunali della provincia di Reggio. Per sgranchi-re lo stomaco, un po’ d’olio di fegato di merluz-zo, per quanto disgustoso, gli farà certamentebene. Il Governo vi ha provveduto, facendoopera di verità, rivelando con la relazione e conla decisione che a Reggio più che una castadelinquente c’è una razza cafona. La quale man-gia con quattro guance. Il dr. Arena potrebbe sulpunto darci ottime informazioni.

DITO NELL’OCCHIO

L’arena del disciolto sindaco

Tra uno scandalo e uno scio-glimento comunale i cin-quanta consiglieri regionalidella Calabria si concedonoun nuovo iPad ciascuno. Lanota dell’Ufficio stampa spe-cifica che la nuova tecnologiaservirà per «consultare testi,mozioni, progetti di legge earchivio».I consiglieri di palazzoCampanella saranno costan-temente on line, potrannoreperire informazioni eaggiornamenti in temporeale e di interagire tra diloro e con gli uffici.Quest’utlima “necessaria”spesa sarà utile per la demo-crazia calabrese e in fondosarà anche la meno costosa acui ci hanno sottoposto inostri politici. La stranezza èche è stato necessario preve-dere a parte una voce dispesa per fornirli di questostrumento che «ridurràtempo e spesa e miglioreràproduttività e qualità dellavoro». «Gli stessi lavori delConsiglio potranno esserepiù fluidi ed efficienti. I tabletaffidati ai singoli consiglieridovranno essere restituiti afine legislatura». Una voltadivenuti desueti.

IL DIAVOLO NERO

Un burattino vale più d’un burattinaio

Tramonto sullo Jonio

Antonio Guidi , nato morto estorto da famiglia assai impor-tante, come ci informa nel suo

stupendo “Con gli occhi di un burat-tino di legno” (Rubbettino 2012), èstato e continua ad essere un com-battente in campo aper-to contro i pregiudizitotali – di famiglia e disocietà, di cultura didestra e di sinistra,all’Ovesti come all’Est –che gravano, come unapalla di piombo alpiede, sul mondo reiet-to e recluso della disa-bilità. Che ha vissuto evive, però, senza dram-mi e senza vena lacrimatoria, nellasua persona. Più diritta, anche orache è ricaduto su una sedia a piccolomotore, di quella di tanti gobbi della

politica, che camminano a passo rit-mato dagli esercizi in palestra.La normalità è un quoziente aritme-tico. In questo senso: è normale tuttociò che è maggioranza, ed è anorma-le tutto ciò che è minoranza. Se, per

esempio, in una comu-nità a rubare sono inpochi, sono sicuramentedei ladri. Se, invece, arubare sono quasi tutti,questi lesti di mano sonodegli esemplari rappre-sentanti del popolo inParlamento. Onorevoli,per la miseria. Speciecosì preziosa da mante-nere con prebende e

vitalizi. Ed è contro il farabutto quo-ziente aritmetico che Antonio Guidi,da socialista, da sindacalista, quindida ministro e sottosegretario con

Berlusconi – ebbe fretta di liquidarlo– conduce battaglia perpetua, riven-dicando l’intera umanità dell’handi-capato. Della quale non si sonoaccorti né la cultura democratica né igoverni liberali o di centrosinistra né irubicondi partiti della classe operaia:d’un dì, si intende. Saremmo al buiose non esistessero questi uominiluminosi, come Antonio Guidi. Ilquale si dice un burattino, perché,come Pinocchio, deve condurre unalunga lotta per conquistare e averericonosciuta la propria umanità.Abbiamo bisogno, per riportare ordi-ne nella società italiana e meridiona-le, di questi burattini, che valgonoassai di più dei burattinai, responsabi-li d’ogni degenerazione e degradazio-ne. Sul piano politico, sociale, intel-lettuale e morale.

CCARARTOLINE MERIDIONALI TOLINE MERIDIONALI Antonio Calabrò

CONSIGLIERI REGIONALI

50 iPad per la produttività

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DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 07

PRIMO PIANO

Dopo essere stati critici con l’asso-ciazione dei Sindaci, abbiamointervistato il neopresidenteGiuseppe Strangio.Si è trattato di una scelta di vitaleimportanza per l’Assemblea, inquanto si era discusso sull’esisten-za dell’associazione stessa. Comel’araba fenice è rinata dalle pro-prie ceneri e ieri ha dato un’im-portante dimostrazione di matu-rità e di concretezza, optando peruna soluzione interna che haspiazzato tutti. È stata una sceltamatura, di discontinuità rispettoalla vecchia gestione. Con il rin-novo delle cariche sociali si è con-cluso un ciclo. Adesso bisognadare nuova linfa, nuove motiva-zioni e rilanciare l’associazionestessa. Questo è ciò di cui il terri-torio ha bisogno. Dal punto divista economico, abbiamo rag-giunto uno dei momenti più bassidal secondo dopoguerra. Ci sonouna serie di problematiche chevanno affrontate con urgenza eproprio La Riviera si era resa inpassato portatrice di queste esi-genze di rinnovo e ricostituzioneimmediata dei quadri dirigenzialidell’associazione, un’associazionelibera tra i comuni della Locride.Abbiamo sentito la forte respon-sabilità di procedere a questa ele-zione. All’inizio, io non ero addi-rittura candidato. Il merito è diMimmo Versace che ha avuto lasensibilità per fare un passo indie-tro nell’interesse superiore.Come giudichi l’operato di chi tiha preceduto? Ritengo che ogni stagione abbiale proprie motivazioni e le pro-prie chiavi di lettura. Chi mi hapreceduto ha ricoperto egregia-mente il ruolo di presidente delComitato, dando slancio all’azio-ne e un taglio diverso alle argo-mentazioni. Ilario Ammendolia èstato un ottimo presidente. Ilfatto stesso che la sua presidenzasi sia conclusa per esaurimentodel mandato elettorale testimo-nia quanto sia stato un ottimopresidente, che ha saputo coagu-lare e costruire. Tu sei un presidente giovane.Quali sono le prime cose chepensi di fare nel tuo programmadi gestione di questa comunità?È vero sono giovane, ma nonmanca d’esperienza. Spesso siconfonde l’età anagrafica con l’e-sperienza amministrativa.Ritengo di essere un professioni-sta e un padre di famiglia cheamministra il proprio comune.Mi piace la politica intesa comespirito di servizio e ritengo dispendermi per il mio territorio.Detto ciò, credo che sia impor-tante partire dall’ascolto, capirequali siano le problematiche delterritorio. La nostra è un’associa-zione di comuni e, come tale,credo che il mio primo compitosia quello di ascoltare i sindaci e leamministrazioni comunali. Fattociò, bisogna elaborare un pro-

gramma di gestione di un’associa-zione sovra comunale. Più che unprogramma bisogna costruire unitinerario da percorrere insieme atutti i sindaci. Ognuno deve met-terci dentro la sua esperienza eprofessionalità.Bisogna inoltre procedere al rin-novo totale delle cariche. Se l’as-semblea ha determinato di rom-

pere gli schemi passati, deveavere il coraggio di procedere alrinnovo e al rilancio, rinnovandole cariche scadute e procedendoin una nuova direzione.Dobbiamo essere veloci, chirurgi-ci, operando dei tagli specifici peroperare brevemente. Metterai mano alla parte gestio-nale dell’associazione? La parterelativa al Consorzio LocrideAmbiente e Locride Sviluppo?Che fine ha fatto il Circondario?Ritengo che si debba procedererapidamente all’elaborazione delnuovo statuto dell’associazione,riveduto e corretto secondo lenuove esigenze normative. Ilnuovo statuto prevede l’utilizzo di

alcuni organi esecutivi o gestiona-li dell’associazione. L’associazioneè, infatti, una testa pensante manon ha arti per poter agire.Abbiamo due strumenti tecniciper agire sul territorio: ilConsorzio, che ha la possibilità diincidere con progetti, programmie dare esecuzione e che detiene lequote della società mista Locride

Ambiente spa; la società LocrideSviluppo, che dovrebbe essere infase di rinnovo. L’associazionepuò avere questi due partner chedevono diventare l’organo esecu-tivo dell’associazione stessa.In questa scia di rinnovamento vaanche collocata l’elezione del-l’avv. Gerace a presidente diLocride Ambiente Spa.

Un’elezione fisiologica perché senon ci fosse stato un ricambiogenerazionale, saremmo arrivatialla liquidazione della società.Stesso discorso per quantoriguarda l’Asp. È importante chela conferenza dei sindaci si riuni-sca per la sostituzione del propriorappresentante territoriale. Un commento sulla delicata que-stione dei tavoli romani. Inoltrefacciamo un elenco dei problemipiù urgenti della Locride: zonafranca; ambiente, depuratori,discariche, difesa del suolo; tra-sporti, statale 106 e ferrovie;scuole e istruzione; sviluppo.Cosa ne pensa a riguardo?Creare una zona franca per laLocride doveva essere una prio-rità. La verità è che in questi anniabbiamo sentito dire tante cosema quasi nulla è stato fatto.Ritengo che l’associazione possaessere positiva ma un ruoloimportante verrà giocato dalladeputazione calabrese. La parola sviluppo comprendetutte le emergenze della Locride.L’unica cosa positiva che avevamoera l’ambiente. Con l’antropizzazione e una scar-sa coscienza, lo stiamo rovinando.Abbiamo uno dei migliori mari almondo che diventa, però, scarsa-mente fruibile se non funzionanoi depuratori. Una questione gra-vissima è quella del sistema rifiu-ti. Un problema per il qualedovrebbe intervenire lo stato, alfine di svecchiare il sistema di rac-colta e smaltimento. Le nostrediscariche non sono a norma dalpunto di vista comunitario.Vanno convertite e trasformate indiscariche di servizio, dobbiamo

lavorare i rifiuti affinché dallagestione del ciclo dei rifiuti possaarrivare occupazione, salvaguar-dia dell’ambiente e sostenibilitàdel sistema.Il modello Roccella potrebbediventare un esempio. Ha undepuratore che funziona, unaraccolta differenziata che funzio-na, ha fatto interventi interessan-ti sull’acqua.Il Comune di Roccella è riuscitoin questo progetto e le altrecomunità dovrebbero seguirequesto modello. La comunità diSant’Agata del Bianco e quella diCaraffa del Bianco avevano ini-ziato un percorso simile nel 2006.Eravamo riusciti a raggiungere il40-42% di raccolta differenziatacon un sistema di raccolta porta aporta che, però, è fallito a seguitodei gravi problemi di LocrideAmbiente Spa. Il modello di svi-luppo di Roccella va replicato intutti i comuni della Locride, amaggior ragione poiché si trattadi un Comune grande che puòessere tranquillamente preso aesempio dai nostri capi compren-sorio, Locri e Siderno. La prima riunione del comitatodei sindaci è stata già stabilita?Dovrebbe svolgersi nella primasettimana di novembre. Farò ungiro di telefonate e incontri e,compatibilmente con le esigenzedi ciascun componente del comi-tato, fisseremo la prima riunionee stabiliremo insieme quale sarà ilcalendario degli incontri. Ènecessario calendarizzare unincontro del comitato almenoogni due settimane.

Vladimir

IN EVIDENZA

Creare una zonafranca per laLocride dovevaessere una priorità.La verità è che inquesti anni abbia-mo sentito diretante cose ma quasinulla è stato fatto.

L’INTERVISTA

Adesso una nuova associazioneParla Giuseppe Strangio

Bisogna procedere al rinnovo totale delle cariche. Se l’assemblea ha determinatodi rompere gli schemi passati, deve avere il coraggio di procedere al rilancio, rin-novando le cariche scadute e procedendo in una nuova direzione.

PISL. Un progetto che punta,come dice lo stesso acronimo, allosviluppo locale. Come? Tramite laconcessione di finanziamenti aprogetti di varia tipologia finalizza-ti alla valorizzazione del territorio.Una bella tanto quanto stereotipa-ta copertina. Sì, perché purtroppola Locride ha poco di cui gioireriguardo alla questione Pisl. Unodegli esempi più discussi è dato dalMusaba, il parco museo laborato-rio nei pressi di Mammola che nonha ricevuto alcun finanziamento. Per cercare di capire cosa sia suc-cesso abbiamo incontrato HiskeMaas, co-fondatrice di Musaba.«La motivazione ufficiale del no alnostro progetto è che siamo unente privato e non possiamo con-correre al bando, che è pubblico. Ilproblema è che, purtroppo, tutti ibandi sono già scritti e i fondi ven-gono sempre spartiti ad hoc». Ciòche più colpisce Hiske è l’incapa-

cità di tutelare realtà artistiche dalgrande valore: «Musaba è un patri-monio dall’assoluto valore.Coniuga l’antichità alla contempo-raneità. È qualcosa di diverso dallesolite aree archeologiche, dai solitimusei». Un’unicità che non è statasinora compresa e apprezzata percome avrebbe dovuto. «In passatohanno fatto di tutto per mandarcivia. Il problema della mentalitàcalabrese è proprio questo: o si èdentro, e quindi si ha un interesse e

un guadagno diretto, o non tifanno lavorare. Noi non ci leghia-mo a questo sistema corrotto e,perciò, non piacciamo». I finanzia-menti ricevuti da Musaba nel corsodegli anni sono stati davvero scarsi.E, quando si apre il discorso Pisl, lapolemica si focalizza soprattuttosulla concessione dei fondi per lacreazione di progetti dal dubbiovalore, come le piste ciclabili. «Nonha senso che un progetto come ilnostro, già delineato e in fase di

completamento, non venga presoin considerazione a vantaggio dialtri che, a prescindere dalla peral-tro discutibile utilità, devono anco-ra essere iniziati. Cosa portano dibuono alla Locride?». Il problema,però, è molto più complesso.«Abbiamo fatto delle ricerche eabbiamo scoperto un alto numerodi finanziamenti. Al Comune diCatanzaro sono stati concessi unaquarantina di milioni, divisi perrestauri e interventi (principalmen-te per lo Scolacium), mostre edeventi. Al Comune di Roccellasono stati concessi 25 milioni perl’area del Castello e per il Festivaldel Jazz (nell’arco di 2-3 anni).Altri 10 milioni sono stati concessial Comune di Locri per l’areaarcheologica». E al Musaba?Niente. «Oggi è tutto legato alpotere politico. Dove vi è un pote-re politico forte il finanziamentoarriva». Un sistema sbagliato che

non consente al museo di avereaiuti per un progetto che, oltre aessere ormai di grande portata,rappresenta una delle realtà piùinteressanti della nostra zona. Ladeterminazione di Hiske la porta avoler chiarire la questione fondi alivello internazionale «Non miarrendo. Voglio portare i docu-menti a Bruxelles, mostrare lorocosa accade e capire il perché dicerte decisioni». La voglia di pro-varci anche quando le cose nonvanno nel modo giusto. «Avere ache fare con le istituzioni oggi èmolto più complicato oggi rispettoal passato. Vent’anni fa si potevadiscutere e confrontarsi con chi didovere. Oggi, invece, la questione èben diversa. Non sanno valutare ilterritorio e ciò che la nostra zonapuò dare. L’unico interesse è il tor-naconto personale».

Giovanni Larosa

Musaba: un progetto non tutelatoPISL

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IL GIP ARCHIVIA LA POSIZIONE DI 169 INDAGATI SU 316.

Crimine,archiviazione epocale

Che quelli dell’operazione“Crimine” erano nani elevati agiganti l’avevamo scritto il 18luglio 2010, con una copertina dal

titolo “Sotto la coppola niente”. Convinti,abbiamo replicato il 27 marzo scorso, conun primo piano dal titolo “Sotto la coppo-la cosa?”. Che altro avremmo potuto bat-tere dinanzi all’assoluzione e alle pene lieviinflitte a chi si era affidato allora al ritoabbreviato? Scritto, ribadito, pubblicato e distribuito.Ma niente. Ci hanno detto che quelle son

belve che si mangiano il mondo. Noi diceva-mo: patologia antropologica e tarantellalocale. Loro rispondevano: retata esempla-re e rock internazionale. Vinti e vincitori. Il Gip Silvana Grasso ha disposto 169richieste di archiviazione su 316 posizionicomplessive contenute nella maxi inchiesta“Crimine”. Numeri da guinness. Epocali.Da un lato, con la sua decisione il giudiceper le indagini preliminari, dall’altro noi,con le nostre copertine e i primi piani, non

abbiamo voluto negare che il crimine esi-sta. Il crimine, quello vero del business - nesiamo consapevoli - è un locale di lusso:quadri, arazzi, smoking e carte di credito.Piano bar nei feriali, orchestra nei festivi.La ‘ndrangheta di compare don MicoOppedisano e di coloro che hanno avutomodo di scambiare confidenze con lui èinvece, nella migliore dell’ipotesi, il retrodel locale: scarichi, bidoni della spazzatura,ventola, fumaioli, antenna e cicche di siga-rette gettate ovunque dai camerieri tra una

pausa e l’altra. Ed è perciò che abbiamo sostenuto dall’ini-zio che, rispetto a un’ inchiesta immagina-ria, seniamo il dovere di dire ai nostri letto-ri che la cosiddetta “Provincia reggina” nonè la “Cupola corleonese”, che MicoOppedisano non è Totò Riina, che il pooldi Giuseppe Pignatone non è stato maiquello di Giovanni Falcone. Bene? No, male, malissimo fino a quandola Calabria si preoccuperà solo e soltantodei trenta latitanti più pericolosi e mai dei

suoi trenta migliori talenti disoccupati. Èuna questione di mentalità, un passaggioprioritario che ci consentirebbe di guarda-re in modo diverso al nostro futuro.L’equazione “Sicurezza uguale Sviluppo”,se forzata all’esasperazione, i conti non li faquadrare. E di questo il bilancio truccatodell’Operazione Crimine nell’ultima setti-mana ci ha dato pronta conferma. C’è gente, che approfitta della ‘ndranghe-ta per sguazzare, sbraitare, tramare. Chi stacon le guardie sgauzza e chiede gettoni.

ERCOLE MACRÌ

La Riviera del 18 luglio 2010

Il santuario di Polsi, capitale della fede calabrese, grazie alla letteratura casermario-giornali-stica e alle cicogne, che portano cadaveri, non neonati, è riguardato dappertutto e soprat-

tutto come capitale dei summit di ‘ndrangheta. Alla luce delle 169 archiviazione, disposte dal Gip SilvanaGrasso su 316 indagati, appare, invece , che il comportamento degli ‘ndranghetisti, lassù, sulla SacraMontagna, corrisponda più a un fatto di natura antropologica che di natura criminale.

SUMMIT

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IL MAXI PROCESSO ALLE ‘NDRINE REGGINE È FALLITO

Chi sta con i ladri sbraita nei summit e siconfida nelle stanze segrete.Con questa cover story diciamo : basta conla malafede. Oggi pretendiamo una nuova via, un pro-getto parallelo a quello dei vade retro e deimammasantissima, dei sua Eccellenza edei don Pepè, delle marie addolorate del-l’antimafia e dei riti di Mastrosso.Noi, né buoni né brutti e neppure cattivi,alla legge chiediamo, metaforicamente,l’uso dell’amo nella su attività investigativa.Insomma, l’attenzione e la tecnica dei vec-chi pescatori e non più l’uso e l’abuso di retiche confondono, nella tulle a maglie stret-

te, scorfani con merluzzi. I Pelle con gliEscobar. “Crimine” che sembrava navigasse a due-mila nodi e con milioni di cavalli lungorotte oceaniche, oggi voga a remi e a sten-to dentro la tinozza dei Commisso diSiderno.Anni crudeli: dagli arresti a strascico all’ar-chiviazione di massa. Anni senza prospetti-va, da Polsi alla lavanderia Ape Green.Anni sprecati.

«Noto con dispiacere chenel nostro territorio l’anti-

mafia si fa solo con le parole. Non mi vogliosoffermare sulla cosiddetta “antimafia da salot-to». Questo uno dei passaggi del Vescovo diLocri a Monasterace

PASSAGGI

L’ANTIMAFIA DA SALOTTO E L’OCCUPAZIONE

MILITARE DI SIDERNO

La Riviera del 27 Marzo 2012

per una indagine immaginaria

L’eccellente discorso del vescovo Morosini

PASQUINO CRUPI

L’eccellente discorso che il vesco-vo di Locri-Gerace, mons.Giuseppe Fiorini Morosini hapronunciato, qualche giorno fa,di fronte al consiglio comunale diMonasterace, viene dopo la deci-sione del Gip, Silvana Grasso,che archivia 169 posizioni di inda-gati dall’oceanica operazioneCrimine. Una grande rete nellaquale sono rimasti impigliati isoggetti “pericolosi” e vi hannosguazzato i giornalisti, custodi delsacro Graal. E allora, dove pog-giava l’occupazione militare, eco-nomica, politica dei territori locri-dei da parte delle famiglie di‘ndrangheta? Ecco, ciò che accade prima, puòinfluenzare quello che avvienedopo. È la regola. E a me pareche mons. Giuseppe FioriniMorosini ne abbia tenuto conto,sollevando due questioni fonda-mentali. La prima riguarda lepoderose gesta dell’antimafia, e ilVescovo ha detto, anzi ridetto:«Noto con dispiacere che nelnostro territorio l’antimafia si fasolo con le parole. Non mi vogliosoffermare sulla cosiddetta “anti-mafia da salotto”, ma tuttaviaribadisco che è necessario ren-dersi conto che ci troviamo comein un tavolo dove ci sono duefacce distinte, quelladell’Antimafia dello Stato e quel-la dell’antimafia della gente». C’è

una terza faccia dell’antimafiadella quale il Vescovo non parla:l’antimafia da procura, che, comenella prima comunione dei fan-ciulli l’accostamento all’eucare-stia, dispiega i suoi effetti concre-ti solo nella fase degli arresti. Mala cresima verrà dopo, se verrà.Eintanto la gente se ne sta in carce-re. Il crimine mafioso - è statoteorizzato - oltre ad essere odio-so, è il crimine di cui nessun altroè più grave, e l’immaginazionedel legislatore, del legislatoregovernativo, che deve semprecoprirsi, mostrando la faccia fero-ce, vuole che sia punito comereale anche quando è presunto.Dunque, carcere sempre ecomunque. E sul punto - tale laseconda questione - mons.Fiorini Morosini ha detto, sapen-do fallibile la giustizia umana:«Tanti accusati vengono poi pro-sciolti da ogni accusa, ma intantodebbono subire l’onta del carce-re». E, se i sidernesi incriminatisono prosciolti, in che cielo o inche terra calpesta poggiava l’oc-cupazione militare, economica epolitica del territorio. Alziamolode al Vescovo. Ma ci stupisceche lodato sia anche dai consiglie-ri comunali di Monasterace, dallaGiunta e da chi sovranamente lapresiede, visto che colà l’antima-fia da salotto vi è fermamenterappresentata.

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ATTUALITÀ

SIDERNO

Non c’è requie ai piani alti del Comune,dove l’indagine dei commissari di acces-so (i viceprefetti Francesco Campolo eSalvatore Gullì e il commissario diPolizia Carmine Soriente) innervosiscei responsabili delle unità operative esoprattutto il segretario generale MarioIentile. Sono passate al setaccio tutte le cartesuperstiti negli uffici dopo il rapido tra-sferimento, all’indomani della nominadel commissario straordinario LucaRotondi, di numerosi faldoni, senzainventario, nel caotico deposito diPalazzo Englen a Siderno Superiore.È, il clima pesante in Municipio avreb-be indotto il segretario Ientile a lasciareprossimamente l’incarico conferitogli asuo tempo dal sindaco Figliomeni.Ientile aveva sostituito Giuseppe Nicita,chiamato dal sindaco Scopelliti ad esa-lare la sua carriera a Reggio Calabria,dove grazie alla sua proverbiale pru-denza è riuscito a sottrarsi alle dramma-tiche vicende segnate dallo strano suici-dio di una funzionaria amministrativa eculminate con lo scioglimento finale diquel Comune.Dopo l’avvento dell’AmministrazioneRitorto, Ientile è stato confermato,nonostante i mugugni nel centrodestra

per l’appartenenza del segretario alPD di Bovalino, dove è consiglierecomunale della maggioranza di sini-stra.Ientile lascerebbe dunque la funzionea Siderno dopo aver accumulato ungrande potere che gli ha consentito, adesempio, di far approvare dal commis-sario straordinario, il 25 gennaio 2011,un Regolamento di organizzazionedegli Uffici e dei Servizi che concedeampie facoltà al Segretario generaleriducendo i margini di decisione e didiscrezionalità degli organi politico-

amministra-tivi elettivi.A questoregolamen-to, varatoappunto inun periododi «vaca-tio», la suc-c e d u t aG i u n t aRitortononaveva intesor imet teremano.

L’abbandono ancora non ufficializzatodi Ientile segue curiosamente la deci-sione del commissario straordinarioRotondi di affidargli, con delibera del26 settembre scorso, la scelta di unconsulente esterno per «attività di sup-porto» alla Unità economico-finanzia-ria, a causa dell’improvvisa messa inaspettativa (non retribuita) «per gravimotivi di famiglia», del responsabiledell’Unità economico-finanziariaSergio Sciglitano, già immesso nell’in-carico dall’Amministrazione Ritorto.Ma dietro i «gravi motivi di famiglia»si celerebbe una situazione un po’ piùdelicata. Sciglitano, originario diMolochio, potrebbe infatti esserecoinvolto in una indagine in corsosulle finanze di Santa Cristinad’Aspromonte, dove aveva prestatoservizio (condiviso con il comune diMolochio) prima di vincere un con-corso a Siderno. Fatto, questo, oveverificato e comprovato, che non smi-nuisce affatto l’onestà giuridica e lagrave mole di lavoro, portata avanti,da Ientile.

draft

Foglio di via: Ientile sene va, dopo Scigliatano

Noi su le Monde

Un écrivain, un paysMystères calabraisAu moment où le gouver-nement de M. MarioMonti, au nom de la libreconcurrence, interdisaitles aides de la régionCalabre aux productionsagricoles locales, l'écrivainSerge Quadruppani avoulu connaître de plusprès la réalité sociohistori-que qui sert de toile defond aux romans deGioacchino Criaco, dont ilest l'éditeur.par Serge Quadruppani,novembre 2012

TRADUZIONEUno scrittore, un paeseMisteri calabresiAl momento in cui ilgoverno di Mario Monti, innome della libera concor-renza, interdisse gli aiutialla produzione agricolalocale della Calabria, loscrittore SergioQuadruppani ha volutoconoscere meglio la realtàsociale e storica che fa dasfondo ai romanzi diGioacchino Criaco, di cuiè editore.

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Parlandodi...

fino alla farmacia Ruffo. Unastranezza che i gestori sottoli-neano. «Se la legge che prevedel’abbattimento delle barrierearchitettoniche è nazionaleandrebbe applicata a tutti». E larisposta ci viene data dal capo-gruppo dei progettisti,Tommaso Certomà: «Il proget-to interessa solo la parte delcorso che rientrava nell’isolapedonale. Quando fu fatto ilprogetto nel 2009 l’area ladomenica e i festivi dalle 18 alle22 era chiusa al traffico». I lavori per la ripavimentazionedei marciapiede sono partiti nelgiugno 2011 con l’amministra-zione Ritorto, ma il progetto èstato approvato già nel maggio2009 con Figliomeni. «Noi stia-mo realizzando il progettofinanziato dal comune con ben700.000 Û e per cui abbiamovinto un bando. Non è colpanostra quanto sta succedendo»continua Certomà. «Abbiamocercato di non influenzare leattività commerciali. È per que-sto che abbiamo iniziato i lavoridall’altro lato della strada e cheabbiamo sgombrato il cantierenell’aprile di quest’anno in vistadella Pasqua e ripreso i lavori a

settembre, facendo così conclu-dere il periodo estivo». Perquanto riguarda la possibilità di

rimontare le strutture le possibi-lità ora come ora non sembranomolte. E i problemi in questocaso sono due: da un lato il codi-ce della strada che stabilisce unadistanza minima di cinque metritra le strutture e il ciglio strada-le e poi dopo aver speso 700

mila euro per realizzare il dise-gno, richiamante le onde delmare e delle isole di sosta, igazebo lo andrebbero a coprire. Gli effetti. «Saremo costretti alicenziare» affermano FilippoUbaldo e Eugenio Cefali pro-prietari di due dei locali interes-

sati dal progetto. Filippo preci-sa «Io ho i menu elettronici e socon certezza che il 70 % dellavoro mi proviene dai tavoliesterni. Per come stanno adessole cose sarei costretto a licenzia-re personale». Le lamentelenon finiscono qui. «Ricostruirela struttura mi costerebbe alme-no 40.000 euro» sottolineaCefali. «Non si capisce poi se equando potremmo ricostruirele strutture e se dovremmorispettare qualche linea guida»rincara Ubaldo. La signoraCamapnella aggiunge «Ormaici hanno rovinato, per strada noc’è più nessuno». Per adessoquello che è certo è che a parti-re dal 5 novembre per l’Helios edal 12 per L’Aquila i locali reste-ranno chiusi per 15 giorni.Questa serrata non è stataimposta dal Comune ma i pro-prietari non se la sentono di ser-vire cornetti impolverati ai loroclienti. Anche il Tentazioni e ilProgresso hanno abbassato leserrande fino a fine lavori. Siderno ha scelto: abbattimen-to delle barriere architettonicheanche a costo del licenziamentodel personale dei locali interes-sati.

IMMAGINI

A destra i gestori deibar. Dall’alto laproprietaria delProgresso, EmiliaCampanella; quello delTentazioni CosimoPisciuneri; dell’Helios,Filippo Ubaldo; e infineil proprietario del barAquila, Eugenio Cefali

ATTUALITÀ

Smantellamento gazebo su Corso della Repubblica. Parlano i gestori delle attività.

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I GESTORI

«Saremo costretti a licenziare »

ELEONORA ARAGONA

«È diventato un cimitero conqueste lucine per terra», questolo sfogo della signora EmiliaCampanella proprietaria del barProgresso. A cosa si riferisce? Alnuovo disegno dei marciapiededi Corso della Repubblica aSiderno e all’ordinanza comuna-le che ha imposto a quattro bardel corso, Progresso, Aquila,Helios e Tentazioni, di smontarei gazebo delle loro attività. Manon finisce qui la signora conti-nua «Da quando se n’è andatoPanetta ci hanno rovinato. Nonpassa più nessuno per strada». La domanda che si sono postitutti i nostri lettori sul web quan-do abbiamo annunciato lo sman-tellamento della prima struttura,il Tentazioni, è stata se finiti ilavori di ammodernamento deimarciapiede saranno rimontate.La risposta per il momento è no.Il perché è ancora da capire. Nelfrattempo il malcontento digestori, dipendenti e clienti deilocali cresce. La rimozione dellastrutture esterne modificheràprofondamente il corso e le abi-tudini della città. I bar in que-stione sono infatti da sempre unluogo di ritrovo per generazionidi sidernesi e non solo. Il barAquila, aperto nel 1954, ha itavolini sul corso da ben 20 anni.A settembre i proprietari dellestrutture si sono visti notificareun’ordinanza dell’ufficio Tributidel Comune che revoca la loroautorizzazione di occupazionedel suolo pubblico. E poi unaseconda che ordinava lo sgom-bro delle strutture. Ma partiamo dal principio.Il progetto. Lo smantellamentodei gazebo rientra negli interven-ti per l’abbattimento delle bar-riere architettoniche nel trattoche va dalla Chiesa di Portosalvo

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chiuso martedì

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Polaroid

Grandi celebrazioni a Stignano inoccasione della festa patronale inonore di San Raffaele. All’eventohanno partecipato il Sindaco delComune di Stignano e neovicepresi-dente del Comitato dei Sindaci,Franco Candia, insieme alle forzedell’ordine.

La statale Jonio-Tirreno protagonista,per l’ennesima volta, di un tragico inci-dente. A rimanere uccisa questa volta èstata Daniela Sorace, originaria diCittanova, morta in uno scontro traauto all’altezza di Mammola. Feriti,invece, gli occupanti dell’altra vettura.Al momento dell’incidente, la zona erainteressata da un forte maltempo.

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Locride

La raccolta dei rifiuti inCalabria è uno dei punti dolen-ti delle amministrazioni. Ritardinella raccolta, arresti delle diri-genze, camion e cassonettiincendiati. Parliamo di questiproblemi con il presidente dellaLocride Ambiente, la societàmista pubblico privata con par-tecipazione dei comuni dellazona, Giovanni Gerace.Perché Locride Ambiente nonha partecipato al bando per laraccolta e lo smaltimento deirifiuti a Siderno?Perché una società che ha unapropria coscienza professionalepartecipa ai bandi di cui è sicu-ra di poter garantire un servizioottimale o quanto meno soddi-sfacente non solo per realizzarel’utile societario ma anche esoprattutto per garantire unservizio alla collettività. LaLocride Ambiente è unasocietà che garantisce ai propridipendenti il massimo rispettodelle norme contrattuali sia dalpunto di vista economico sia dalpunto di vista sindacale. Se l’ap-palto viene configurato inmodo non ottimale rispetto allapopolazione da servire lasocietà partecipando farebbeun danno a se stessa e alla col-lettività.

Quale sarebbe dovuta essere ilminimo accettabile per parteci-pare all’appalto?Questa domanda pone un pro-blema serio. Cioè gli uffici com-petenti dei comuni che fannoquesto tipo di bandi devonopredisporre delle norme chepermettano ai partecipanti disvolgere il servizio senza andareincontro a delle perdite. Il pro-blema quindi sta a monte, nonperché non partecipa la societàma per come viene fatto ilbando. Essendo una società

violazione del capitolato d’ap-palto. Non è volontà dellaLocride Ambiente andare acreare interruzioni di servizio odisguidi ai concorrenti con iquali anzi ci auguriamo di avereottimi rapporti di collaborazio-ne professionale. Però è anchevero che i risultati delservizio sono statisotto gli occhi ditutti, tanto èvero che sisono dovutec h i a m a r esocietà esterneper ripulire un

IN EVIDENZA

I comuni dellaLocride sono debitoriper milioni di euronei confronti dellasocietà, in cui peraltro hanno dellequote, e se questasituazione noncambierà l’aziendadovrà licenziare ecassintegrare i suoidipendenti.

L’INTERVISTA

Ha avuto inizio in questi giorni a Locri “Re-Imagine our Communities”, un progetto dimessa in rete di una serie di municipalità euro-pee. Il principio è quello della condivisione dicompetenze ed esperienze in vista dell’avvio difattive collaborazioni nelle quali siano coinvol-te le diverse comunità cittadine.Sono state accolte a Locri le delegazioni, com-poste da sindaci e altri membri delle pubblicheamministrazioni, dei quattro comuni europeicon i quali si è avviato il progetto di partner-ship: Couvin (Belgio), Pilea-Hortiatis(Grecia), Fleur-de-Lys (Malta), Loùsa(Portogallo).Dal 30 ottobre al 4 novembre le delegazionihanno potuto conoscere gli aspetti delle poten-zialità del nostro territorio, oltre a svolgereinsieme delle sessioni di lavoro con l’obiettivoconcreto di far nascere progetti di scambio diknow how e opportunità.

Nella sala del consiglio comunale di Locri il 31ottobre è stato stipulato un patto di amiciziatra i cinque comuni europei. Come ha fattopresente il sindaco Lombardo, l’amministra-zione sta vivendo un momento di estrema dif-ficoltà su cui grava lo spettro del dissesto finan-ziario e conseguente commissariamento.Il progetto Re-Imagine Our Communities ha

visto Locri come ente proponente (e in parti-colare l’assessore Galasso che ha creduto nelprogetto e lo ha promosso), con la collabora-zione dell’associazione Civitas Solis e del dott.Francesco Mollace, e prevede una serie di suc-cessivi incontri in ognuna delle altre quattromunicipalità europee. Hanno partecipato ecollaborato all’organizzazione dell’evento lealtre realtà associative culturali e di volontaria-to del territorio locrese insieme ad alcuni degliistituti scolatici, in considerazione delle pesan-ti difficoltà in cui versa l’amministrazione laquale, forse, avrebbe potuto partecipare inmodo anche più coinvolto alle attività, e questaè storia già scritta del nostro territorio, di unaattenzione distratta degli amministratori atutto ciò che non sia immediatamente politica.

Daniele Mangiola

San Raffaele patrono di Stignano

Ennesima vittimadella Jonio-tirreno

consortile con partecipazionepubblica in verità, secondo me,non si dovrebbe andare aibandi pubblici, ma dovrebbeesserci l’affidamento diretto,com’era una volta. Questo pre-supporrebbe un vantaggio siaper la società che per i comuniconsorziati che sarebbero ingrado di usufruire di servizi diqualità e di intervenire sullasocietà in quanto soci correg-gendo eventuali sforamenti osbandamenti della stessa.Garantirebbe entrambe leparti.E quanto sarebbe per Siderno?Varia in base alla popolazioneda servire. L’importo perSiderno mi pare fosse 55.000Û aribasso per il bando cui ha par-tecipato la Geo Ambiente.Avrebbe dovuto avere perpoter pagare il personale in ser-vizio qualche decina di migliaiadi euro in più. Quanti erano i dipendenti inservizio?Mi sembra fossero 11 personepoi la Geo ha dovuto ridurlo,perché a quel costo non erasostenibile. Poi alcuni sonoandati anche a orario ridotto.Alla fine credo che si sianoattestati intorno alle 8 unità.Questa in realtà è anche una

LOCRI

Parla Giovanni GeraceProblemi da risolvere e progetti per uscire dalla crisi diliquidità in cui si trova la Locride ambiente, la societàmista di raccota rifiuti partceipata dai comuni locali.

Comuni insolventi e società costretta alla cassaintegrazione dei dipendenti

Aperte le porte all’Europa con il progetto ReImagine our Communities

Comune diPortigliolacontro SoricalIl comune di Portigliola ha undebito complessivo che supera itre milioni di euro e, tra questi,un debito con la Sorical di419.544,87. La situazione rap-presenta un problema di non difacile soluzione. Dal raffrontodella lettura rilevata dal comunecon i contatori della Soricalemerge una differenza abnormesui consumi. È in corso una trat-tativa con la società allo scoporaggiungere un accordo per unarateizzazione sostenibile. La questione del debito Sorical èstato oggetto anche dell’ultimoConsiglio Comunale, in occasio-ne dell’approvazione del bilanciodi previsione per l’eserciziofinanziario 2012 e la relazionePrevisionale e programmatica2012/2014. Nella relazione intro-duttiva sono state tracciate lelinee sulle quali la nuova ammi-nistrazione intende muoversi,conciliando la riduzione dei debiticon una gestione efficiente. Glielementi che hanno ostacolatola programmazione di unagestione fluida per il residuo del-l’anno 2012 sono stati: l’incertez-za del gettito della nuova impo-sta comunale (IMU); l’aumentodel costo del servizio di raccoltadella spazzatura; i lavori delcampetto di calcio di cui partedella somma impegnata è acarico del bilancio comunale; ilavori di rattoppamento dellestrade. A queste spese vaaggiunto il costo relativo alla sva-lutazione dei residui attivi ultra-quinquiennali. Nonostante lapesante situazione debitoriaqualche problema è stato risoltosenza far ricorso all’aumento deitributi e delle tariffe per i servizi,ma operando un contenimentodelle spese. Con riferimento aitributi e l'acqua stiamo predispo-nendo una campagna di sensibi-lizzazione per l'eliminazionedegli sprechi d'acqua e la rego-larizzazione di eventuali evasioniquale l'utilizzo dello spazio pub-blico (tosap), ici e tarsu. Le ali-quote Imu sono rimaste le mini-me di legge.

Rocco Luglio

Lieve scossadi terremoto a Roccella

Siderno in attesa di Gratteri e Nicaso

Sabato 17 novembre nellasala delle Adunanze delComune di Siderno, su ini-ziativa dell’Associazione cul-turale l’Eco di Siderno, saràpresentato il nuovo libro“Dire e non dire” degli autoridott.Nicola Gratteri edott.Antonio Nicaso

IN BREVE

Visite istituzionale

Scopelliti gira gli ospedalicalabresi, qui è a Cosenza avisitare la nuove tecnologiedell'Ospedale Annunziata

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la Riviera

Lunedì 29 ottobre è venuto a mancarel’avvocato Giuseppe Tassone. Tassoneaveva ricoperto per oltre un decennio(dall’agosto del 1970 all’ottobre del1980) la carica di Sindaco presso ilComune di Roccella Jonica. Alle fami-glie Tassone e Muscolo vanno le piùsentite condoglianze dalla nostra reda-zione

Si registrano i primi disagi in zona, dopo ilforte maltempo che, nella giornata di merco-ledì, ha colpito la Locride. Sulla strada cheda Gioiosa Jonica conduce a Martone, unaparte del terreno stradale ha ceduto, costrin-gendo l’Amministrazione Comunale a chiu-dere la circolazione in uno dei due sensi dimarcia.

Si è svolta per il quarto anno conse-cutivo la gara ciclistica nella cittadi-na pianigina in memoria di MicheleNapoli, appassionato sportivo che,con la sua bici, in compagnia di altriamici di varie città calabresi, percor-reva in lungo e in largo le strade

della sua amata Calabria, fino algiorno in cui proprio in uno di questigiri domenicali, la sua vita si stroncòall’improvviso. L’associazione Agoràdi Melicucco ha voluto organizzareun memorial in ricordo di Michele,organizzando un giro ciclistico in uncircuito cittadino. La gara è statariservata agli amatoriali e ai ciclistitesserati di varie associazioni sporti-ve nazionali. Oltre 70 i ciclisti giunti da vari paesidella Calabria per l’evento. Il bellodella manifestazione è stato vedereun piccolo ciclista di 3 anni che,insieme al papà, ha percorso il cir-cuito melicucchese. Oltre alle coppe per i primi tre clas-sificati, sono state donate medaglie a

tutti i partecipanti. I premi per iprimi tre posti sono stati forgiatidalla mano esperta dell’artista delferro battuto Enzo Gallizzi. Opered’arte, bici che riportano indietro neltempo al vecchio velocipede del pas-sato. Per la categoria amatori successo diSalvatore Belgiglio, che h precedutoGiuseppe Larosa e GiovanniBonarrigo. Per la categoria profes-sionisti tesserati, invece, il successo èandato ad Arturo Sofia, impostosi suValentino Chindamo e AntonioAmoroso. A premiare i vincitori ilpresidente dell’Agorà GabrieleAmaro e il Sindaco FrancescoNicolaci.

Rino Logiacco

ImbecilliSUPERCAZZOLEdi Vincenzo Carrozza

I napoletani si riconoscono dalla puzza e dalla pizza. I sicilianidalla coppola e dai cannoli. I calabresi dalla lupara e dalla‘nduja. I liguri dalla spilorceria e dalla focaccia. I toscanidall’accento e dalla fiorentina. Gli imbecilli dai luoghi comuni.

Anche quest’anno il 14 novembresi celebra in tutto il mondo laGiornata Mondiale del Diabete, laprincipale campagna mondiale perla prevenzione e la diffusione delleinformazioni sul diabete, istituitanel 1991 dalla InternationalDiabetes Federation (IDF) e dallaWorld Health Organization(OMS).In Italia l’organizzazione dellaGiornata è da diversi anni curatadall’Associazione Diabete Italia.Tale iniziativa, che avrà luogo il 10e 11 novembre p.v., consiste nel-l’allestimento di presidi diabetolo-gici nelle principali piazze italiane:grazie al volontariato di centinaiadi medici, operatori sanitari,pazienti e genitori di bambini dia-betici, i cittadini potranno riceveremateriale informativo per la cura ela prevenzione della malattia, con-sulenza medica qualificata epotranno effettuare screening gra-tuiti per la rilevazione del tasso gli-cemico. Ormai il diabete tipo 2, laforma più frequente in età adulta,è diventato una vera e propria epi-demia a livello globale, e nei pros-simi anni è destinato a crescere inmodo esponenziale soprattutto frala popolazione con oltre 40 anni.In Italia sono oltre 3 milioni le per-sone affette da questa forma didiabete e almeno altrettante nesoffrono o stanno per soffrirnesenza saperlo. Inoltre, oltre 100mila bambini e ragazzi hanno ildiabete di tipo 1, una forma di dia-bete complessa che sin dal suoesordio necessita di una presa incarico globale, dove accanto al

trattamento insulinico, all’alimen-tazione ed all’attività fisica, fonda-mentale è l'intervento educativodiretto alla famiglia e ai ragazziper la prevenzione delle compli-canze acute e croniche.L’informazione e la sensibilizzazio-ne costituiscono, pertanto, in tuttele forme di diabete, il primoimportantissimo passo da compie-re. Sotto l’egida dell’associazione“Diabete Italia”, l’organizzazioneche rappresenta le più importantiSocietà scientifiche di diabetolo-gia, presenzieranno all’eventoassociazioni di persone con diabe-te e numerosi operatori sanitariprofessionisti, la SOS diDiabetologia della medicina gene-rale, il centro di diabetologiapediatrica dell’ospedale di Locri, iservizi distrettuali di Diabetologiadel Polo sanitario di Locri-Siderno, il Centro di OftalmologiaSociale di Locri, i volontari dellaCroce Rossa Italiana e dell’asso-ciazione Siderno Soccorso, leAssociazioni di pazienti dellaLocride e personale medico-infer-mieristico, che parteciperà volon-tariamente all’iniziativa.L’azienda sanitaria Provinciale diReggio Calabria sarà presente,grazie anche alla disponibilitàdelle amministrazioni delle Cittàdi Locri e di Siderno, con due pre-sidi Diabetologici a Siderno, inPiazza Porto Salvo, sabato 10novembre dalle ore 9.00, e a Locri,in Piazza dei Martiri, domenica 11novembre dalle ore 9.00.

Dott. Francesco Mammì

Èvenuto a mancareGiuseppe Tassone

Prime pioggie,primi danni

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paese completamente sommer-so dai rifiuti e le unità ridotte. Nei paesi serviti da voi non cisono disagi, la raccolta funzio-na regolarmente? Il servizio è stato sempre otti-male. Naturalmente ci possonoessere delle critiche. Non negoche alcuni aspetti vadanomigliorati, il nostro parco auto-mezzi certamente va migliora-to. Però questa problematica ècollegata ai crediti enormi chevantiamo nei confronti deicomuni. Bisogna considerareche Piana Ambiente è fallita, laLeonia ha tutto lo status indetenzione domiciliare o carce-raria. La Locride Ambiente,che tra l’altro è una dellepochissime società miste a livel-lo regionale riconosciute condecreto del commissarioambientale, è riuscita nono-stante questi crediti che nonvengono onorati a restare inpiedi. Se i comuni pagassero imilioni che ci devono non solol’azienda potrebbe espandersi,recuperare le unità in cassaintegrazione, ma addiritturafare altre assunzioni e diversifi-care le possibilità lavorative.Anzi colgo l’occasione di que-st’intervista per lanciare unappello ai comuni consorziati

che devono sentire la societàcome loro. Qual è la vostra situazione?Quanti dipendenti all’attivo,quanti in cassa integrazione equanti ne avete licenziati?Al momento dovremmo avere15/20 unità lavorativa. Stiamocercando di mantenere per ilavoratori e non per noi. A noiconvenivano altre scelte comedirigenza della società, ma stia-mo tentando di contenere ilicenziamenti. Come pensate di uscire da que-sta situazioneC’è una pregiudiziale che costi-tuisce la linea guida dellasocietà ed è quella della legalitàe trasparenza. Legalità significatenersi lontano dalle organizza-zioni criminali, osservare la nor-mativa contrattuale di lavoro,quella previdenziale. Significasvolgere bene il proprio lavoro,partecipare agli appalti a cui sipuò competere e per cui sihanno le conoscenze tecniche.Osservare le leggi dellaRepubblica e della Comunitàeuropea. Questo è il punto fon-damentale, anche a costo dirimetterci le gambe. Assodatociò, sono convinto che la societàabbia enormi possibilità. Hadelle conoscenze tecniche

esempio. Sto anche pensandodi fare una serie di convegni sul-l’argomento per coinvolgere leamministrazioni, le scuole e iprivati.

e.a.

acquisite nel corso degli annirispetto alle concorrenti. Mabisogna anche coltivare di piùl’immagine. Nel senso che ènecessario sensibilizzare lefamiglie rispetto alla realtàdella raccolta differenziata, ad

GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE

Siderno e Locri protagonisti

Recuperare quanto dovuto dalle amminis-trazioni locali. «I comuni dovrebbero mettereLocride ambiente in condizione di lavorare bene.Se non pagano non potremmo mai riassumere inostri dipendenti in cassa integrazione.Vorremmo recuperare i rapporti con gli amminis-tratori locali. Magari si potrebbe destinare i soldiraccolti con la TARSU al pagamento del serviziodi raccolta. I debiti nei confronti dell’aziendasono di diversi milioni di euro. Comprendiamo iproblemi che hanno i comuni e che sono dovutianche ai forti tagli subiti, ma la liquidità è allabase della nostra ripresa. Il resto del programma dipende da questo recu-pero crediti ma i punti base sono: Potenziamento del parco automezzi,Raccolta differenziata e programma di sensibi-lizzazione e informazione sul ciclo di rifiuti.Se si riuscirà a fare ciò e a rendere una buonaimmagine della nostra zona potrebbe esserciun’implementazione del turismo.Una volta risanata la situazione finanziaria sipotrà pensare a un programma di investimenti.Ad esempio, per il recupero dei rifiuti, lacreazione di un indotto con un ciclo combinato dirifiuti che ci permetta di produrre energia alter-nativa. Questo porterebbe anche all’assunzionedi nuove unità lavorative».

La Locride Ambiente con il suo presidenterichiede con urgenza un incontro con GiuseppeStrangio, sindaco di Sant’Agata del Bianco, inquanto neo eletto Presidente del Comitato deiSindaci, per impostare un nuovo e produttivodialogo con l’ente e i suoi componenti.

Programma e richiestedel presidente

di Locride Ambiente

IV edizione delmemorialMichele Bello

MELICUCCO

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Parlandodi...

GIULIO ROMEO

Forse non basterebbe l'arduo coraggio dell'ammiraglioHoratio Nelson a salvare Locri e tutto il suo impero. Altimone della nave che lentamente si inabissa c'è invecePepè Lombardo, capace di vincere in passato numerosebattaglie ma non l'ultima guerra. Batte in ritirata lui etutta, o quasi, la sua giunta, e senza rispettare i patti dellaresa, proprio come fece Nelson, consegna al popolo latesta degli insorti Macrì, Calabrese e Sainato, colpevoli diun dissennato piano economico che ha mandato a piccola favola locrese. L'ammiraglio Nelson in barba alle diret-tive del cardinale Ruffo fece impiccare il giacobinoFrancesco Caracciolo, Pepè Lombardo vorrebbe quasiallo stesso modo che la gogna pubblica spettasse alla tria-de che lo ha preceduto e che dal momento del suo inse-diamento lo ha minato in tutte le sue decisioni. Parte dalontano la deriva di Locri, forse tanto lontano quantobasta per ricordare Lombardo al timone della barca chesolcava acque tranquille ma imbarcava zavorra già daglianni '90. Una zavorra che senza dubbio è aumentatasotto la gestione Macrì, che con una già complicata situa-zione di cassa si è fatto sedurre dal luccichio della mon-danità "modello Reggio" ed ha dato fondo a feste e festi-ni che sono costate strade dissestate, spazzatura nellecontrade e assenza di manutenzione: niente servizi ai cit-tadini ma balli e canzonette. Macrì però non aveva nèApicella a suonar stornelli nè tanto meno qualcuno, inperfetto stile Reggio Calabria, che dalle casse dell'Enteaccumulasse extra di bilancio. Insomma i tre "tenori"hanno voluto viaggiare a 200 km all'ora trainati da uncarro di buoi in cui a tirar di frusta non c'era Lele Mora,già accasato sul lungomare in riva allo Stretto. Questisono fatti. Altri fatti sono le mire politiche di Lombardoche si è voluto a tutti i costi accomodare al timone di unvascello che già a stento evitava scogli e acque agitate. Abordo c'era anche uno che aveva tirato le corde sul bar-cone di Macrì, Leone, lo stesso che si è tirato indietro nelfirmare le dimissioni. D'altra parte non avrebbe potuto

firmare contro se stesso. Lombardo lo sapeva bene e nonha fatto nulla per scaricarlo al primo porto utile, è anda-to avanti, come è andato avanti nel portare a termine laformalizzazione degli incarichi degli avvocati delComune in barba a tutte le leggi e le normative, come èandato avanti nel sospendere delle cartelle per il paga-mento dei tributi senza alcuna giustificazione e come hafatto orecchie da mercante sugli atti della destinazioned'uso dell'Istituto turistico di Locri. E poi c'è il passato,che ritorna sempre, ci sono i mutui che Locri si è carica-to sulle spalle per far fronte ad una gestione, quella delLombardo passato, che all'apparenza è stata positiva madi fatto era da prima Repubblica. Adesso diciamolo fran-camente è poco elegante presentarsi al popolo puntandoil dito contro i rivoltosi. Ma Lombardo non è Nelson, chea Capo Trafalgar decise di affrontare, sapendo di soc-combere, l'ultima battaglia. Lì, il Cavaliere comandantedell'ordine del Bagno, affondò con tutto l'equipaggio.Pepè Lombardo, che non sappiamo se sia cavaliere senzacavallo, ha invece deciso di abbandonare la nave, lascian-

do il popolo in balia delle onde. Non ha avuto neppurel'ardire di dichiarare il dissesto, convinto che a scavarebene qualche punto a suo sfavore forse i ministeriali loavrebbero trovato. Oggi dice che nessuno è stato in gradodi risolvere un problema finanziario disastroso, ci diceche non c'è una persona capace, a Locri e fuori Locri, disistemare i conti che non tornano dall'epoca di Macrì. Sela da a gambe levate e se la prende anche un poco con lastampa evitando l'ultimo scontro a Capo Trafalgar.Lombardo di fatto rassegna le sue dimissioni da Locri edalla politica, ma ci consegna le dimissioni di una classedirigente incapace, legata a doppio filo con operazionipoco trasparenti e giochi di prestigio di cui prima o poi siscopre il trucco. Lombardo è passato, lo è quanto unabuona parte della politica della Locride, lo è senza scuse.Per fare gli amministratori non serve essere persone perbene, e Lombardo lo è, serve essere capaci e poco inclinialle facili rese. Il sindaco di Locri voleva essere forsecome il Cavaliere comandante dell'ordine del Bagno,non ci è riuscito, o forse in qualche modo sì.

ATTUALITÀ

Era una sera d’ottobredel 1983, una piog-gia leggera rendeva

lucida e viscida la statale106. Una curva che tradi-sce, la solita prima delBonamico, una sbandataimprovvisa, l’invasione dicarreggiata e lo scontroinevitabile. La 127 aranciosi accartoccia e abbrancala vita. Stefano sorride,saluta i soccorritori e chiu-de gli occhi. I suoi muscolisi distendono, i lineamentisi rilassano e la pelle sileviga. Nessuno lo ricono-sce perché la morte ènoto, è una livella, apparatutto e tutti e ridà ugua-glianza alle anime. Così lanatura gli toglie quello chegli aveva dato in più allanascita, quel cromosomache agli occhi degli stolti lorendeva diverso e inveceaveva fatto di lui un esse-re speciale. Stefano sialzava presto e alzava lamano a ogni macchina,girava la ionica per portarein giro la sua allegria e lavoglia di vivere nonostan-te una abbondanza-man-canza che lo avrebbevoluto ai margini.Partecipava a feste, lutti, agioie e dolori, entrava inogni casa. Soprattutto maimancava di augurare lafelicità ai giovani amori, aicuori che si univano insposi portava la sua penaper un amore che lui nonavrebbe mai vissuto e lasua gioia per quel senti-mento concluso del qualesi sentiva pieno il petto.Andava in chiesa, al risto-rante e pazienza se, all’a-pertura, la sua busta fosseimmancabilmente vuota,non aveva beni da darese non il sorriso di quelmaledetto cromosoma 21in più al quale lui, ostinato,non aveva mai permessodi togliergli l’allegria e ilgusto della vita.

LE CHEVALIER

UNA STORIAUNA STORIA

STEFANO DIMOTTICELLABUSTA VUOTA E AUGURI AGLI SPOSI

La farsa del bilancio di previsione èstata rappresentata nella sala consi-liare del Palazzo di Città a Gerace.Il protagonista della farsa, ilSindaco-ragioniere Varacalli, che haintimato ai suoi prodi di alzare lamano per approvare un bilancio inpieno disequilibrio, illegittimo, vizia-to. I prodi hanno obbedito sprez-zanti del pericolo, o forse solo igna-ri delle conseguenze che potrannoderivare da questo insano gesto, perdire sì a un bilancio che la città diGerace non meritava. Non è basta-to, infatti, il parere contrario espres-so dal Revisore dei Conti a evitare lacatastrofe. A nulla sono serviti gli accoratiappelli dei consiglieri di opposizioneper tentare di raddrizzare la barra diuna nave che sta per fracassarsi sugliscogli sotto la conduzione di unSindaco-timoniere sordo, cieco,incosciente. È un bilancio di previ-sione, quello approvato sera di mar-tedì trenta u.s. a Gerace, che noncorrisponde ai principi di unità,annualità, universalità, integrità,veridicità, pareggio finanziario, non-ché di attendibilità, quindi total-

mente illegittimo e in forte disequi-librio. Addirittura l’attuale maggio-ranza consiliare - Sindaco eAssessore al Bilancio in testa – haritenuto superfluo persino di rela-zionare nel Civico consesso suldocumento presentato (fatte salvealcune insulse quanto inutili dichia-razioni del Sindaco-ragioniere). Cisi chiede legittimamente se iConsiglieri di maggioranza siano omeno stati in grado di rendersi

conto della gravità delle conseguen-ze che il loro gesto ha prodotto sulpiano delle responsabilità politiche,personali e patrimoniali.Analogamente ci si domanda fino ache punto gli stessi campioni abbia-no effettivamente compreso l’entitàdel danno arrecato all’intera comu-nità geracese, a sua volta del tutto inbuona fede e inconsapevole delfatto di avere rimesso la guida dellaCittà e la propria fiducia in capo adamministratori improvvisati e, per-tanto, assolutamente inadatti agestire la Cosa pubblica. Non si puòdire altrimenti. Poiché il bilancioben poteva essere discusso, rivisto,corretto, posto in perfetta aderenzaalla normativa vigente. Sta di fattoche, al contrario, gli inetti al poterehanno inteso approvare uno stru-mento finanziario ritenendo, erro-neamente, di poter superare lenegative valutazioni e le censure delRevisore dei Conti (che ha invanotentato di mettere sull’avvisol’Amministrazione) sulla scorta disemplici quanto inconcludenti con-trodeduzioni al detto parere. Lamancata applicazione della norma

sul Fondo Svalutazioni Crediti, ilmancato riconoscimento di un debi-to risalente all’epoca della costruzio-ne dell’ospedale fantasma, i datierrati relativi ai trasferimenti eraria-li da parte dello Stato, le mancatemodifiche al piano annuale e plu-riennale delle opere pubbliche, ren-dono il bilancio di previsione appe-na approvato dai seguaci del sinda-co Varacalli, vera e propria cartastraccia. Ecco perché i gruppi consi-liari di opposizione rappresentatinel Consiglio Comunale di Geracechiederanno un tempestivo inter-vento sia da parte della Corte deiConti che da parte del Prefetto diReggio Calabria, affinchè venganoverificate le dovute responsabilità diquesto tentato disastro finanziario esi eviti di trascinare l’intera comu-nità geracese in un pauroso baratrocreato da una classe di improvvisatiquanto improvvidi amministratoridella cosa pubblica.

Giuseppe CusatoGiuseppe Pezzimenti

Consiglieri Comunali di opposizione di Gerace

Angelo Gratteri

GERACE/LA FARSA DEL BILANCIO

L’opposizione: «Le previsoni di Varacalli ci trascineranno in un pauroso baratro»

Locri: E il sindaco alzò bandiera bianca

«ChePrefetto eCorte deiConti inter-vengano invia urgente»

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la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

RUBRICHENordici e sudici di Gioacchino CriacoBrizzolato di Ruggero Brizzi,Cronache dal nord di VincenzoCarrozza Loqui e sproloqui di Filomena Cataldo,COLLABORATORIAnna Laura Tringali, Mara Rechichi,Benjamin Boson, Nik Spatari, AngeloLetizia, Marilene Bonavita, FrancoCrinò, Isabella Galimi ,Maria TeresaD’Agostino.

Direttore responsabile: PASQUINO CRUPICoordinatrice di redazione: MARIAELENA FILIPPONEIn redazione: ANTONELLA ITALIANO, DOMENICOMACRÌ, ELEONORA ARAGONA, NINO SIGILLI, ILARIOAMMENDOLIA, ANTONIO TASSONE(SPORT)Editorialista: GIOACCHINO CRIACOArt Director: PAOLA D’ORSAImpaginazione: EUGENIO FIMOGNARI

RISPONDE il direttore

Oppressi e oppressoriCaro Direttore, ho registrato con grande pia-cre che un eccellente scienziato comeUmberto Veronesi, che sembrava tutto river-sato nella giusta lotta contro il cancro, si èdetto fieramente avverso alla pena dell’erga-stolo. E ha voluto giustificare questa sua posi-zione non solo sul piano umanitario, maanche scientifico: il cervello - ha argomentato- ha delle mutazioni nel tempo, non escluso il

cervello dei dannati a morire in carcere. Semuta, perché la pena deve essere senza fine?Ma io vi chiedo: per voi rivierachi non è que-sto dell’ergastolo un tema appassionante?Cari saluti, Alfredo Cotugno

Ma certo che la pena senza fine ci appassiona,cioé ci tormenta. Siamo contro l’ergastolo e cibattiamo per la sua abolizione. E consideriamo

un’ulteriore malvagità giuridica che l’ergastolosia accompagnato dalla sanzione di scontarlonel carcere duro secondo i riti, non tutti rivelati,del 41bis. La battaglia è difficile ed è di nonsecondaria importanza che Veronesi scenda incampo. C’è un precedente famoso: quello diCharles Darwin che, dallo studio dell’originedella specie, si volse alla battaglia di idee conrola discriminazione razziale dei neri.

Scende in campo contro l’ergastolo Umberto Veronesi

APPELLO AL POPOLO DI GIOIOSACittadini,l’apertura della crisi dell’ AmministrazioneComunale di Gioiosa Ionica è stato un attodovuto e necessario in quanto erano venutemeno le condizioni per proseguire assieme econ fiducia nei confronti del Sindaco un percor-so amministrativo all’interno della maggioranza. Le responsabilità della rottura e della violazionedel patto di collegialità e di coesione sono daattribuire alla persona del Sindaco che non hasaputo, o non ha voluto, mantenere unito ilgruppo uscito vittorioso nelle elezioni comuna-li del 2008 schierandosi in tante circostanze afavore degli uni e contro gli altri. La vicenda della costruzione nel nostro territo-rio di un depuratore consortile, messa tardiva-mente a conoscenza ai sottoscritti, è stata laclassica goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’elenco delle scorrettezze fatte dal Sindaco edelle sue scelte unilaterali che ci hanno messospesso sul fatto compiuto, in questi quattro annie mezzo di legislatura, è abbastanza lungo.Ricordiamo il grave episodio che si era verifica-to nel mese di marzo 2011 con il progetto dellavariante del Naniglio che aveva già inclinato irapporti all’interno della maggioranza, comeanche la vicenda dei lavori per la sistemazionedel campo sportivo che ancora oggi non vedo-no la luce, nonostante la Giunta abbia già datempo approvato il progetto per l’allargamentodello stesso prevedendo i soldi in bilancio.Gli impegni sottoscritti dalla maggioranza nelmese di settembre 2011, che hanno consentitodi risolvere la crisi, sono stati ampiamente disat-

tesi, soprattutto nella parte riguardante le criti-cità nel settore dei lavori pubblici (Consolidamento della Rupe; sistemazione dellaSP 5; messa in sicurezza della scuola elementa-re Cerchietto e realizzazione area circostante;Liceo Scientifico e palestra comunale; tratti direte fognante nelle contrade; sottoservizi neltratto finale della trasversale Giardini; ecc…).Tuttavia, siamo rimasti al nostro posto in tuttoquesto periodo soltanto per senso di responsa-bilità e per il grande rispetto che abbiamo neiconfronti dei cittadini. C’è però un limite a tutto! Non potevamo accet-tare che si consumasse il delitto del depuratoreconsortile ai danni della nostra comunità.Nonostante la sonora sconfitta ricevuta inConsiglio Comunale sugli equilibri di bilancio,che chiaramente aveva il significato del ritirodella fiducia, il Sindaco continua a occupare lapoltrona di primo cittadino senza avere il soste-gno di una maggioranza.A pagare le conseguenze di questo comporta-mento antidemocratico e politicamente arro-gante sono:I genitori degli alunni ai quali viene negato ilservizio del trasporto con lo scuolabus per iloro figli; I cittadini ai quali viene negato il diritto all’igie-ne ed alla salute pubblica essendo il paese inva-so dall’immondizia e dalla sporcizia nelle stradee nelle piazze;I fornitori che attendono di ricevere i pagamen-ti per i servizi erogati all’Ente e le imprese ediliche per la mancanza degli strumenti urbanistici

sono rimaste senza lavoro;Gli abitanti del centro storico per la desolantesituazione che esiste nei vicoli e nella scalinatache da piazza Plebiscito porta fino al Castello;Il paese per i mancati interventi di pulizia deitombini e dei canali Cafia e Gallizzi, a rischioallagamento con l’arrivo delle prime piogge;I residenti di località Zimbarìo per i lavori dellastrada non ancora ultimati compresi i sottoser-vizi;Il personale dell’Ente che, oltre ad essere lascia-to allo sbando, subisce continue umiliazioni daparte di questi amministratori incompetenti;I genitori che non possono usufruire per i lorofigli del parco giochi lasciato in uno stato ditotale abbandono e gli alunni delle scuolematerne, elementari e medie che non hanno ilrefettorio per poter utilizzare il servizio mensa.Cittadini, alla luce di quanto esposto e al fine di nonaggravare ulteriormente la situazione del paese,se anche i consiglieri comunali di minoranzaassumeranno chiare iniziative, è necessariomettere fine all’ anomalia amministrativa cheesiste nel nostro Comune dove un Sindaco eduna Giunta stanno arrogandosi il diritto digovernare senza avere la maggioranza.

I Consiglieri Comunali(Rocco GiuseppeMazzaferro, Elio Napoli, Domenico

Depino, Rosella Barillaro, DomenicoSaverino, Antonio Gargano)

(Pubblicità Istituzionale)

Ritorna il 4 Novembre.Onore a coloro che sono morti da innocen-ti convinti di servire la Patria.Caro nonno, sarebbe la tua festa!Cerimonia in tutte le città, sfilate, alzaban-diera. Tu ti sei trovato in guerra. Cinquefratelli, quattro sotto le armi. Uno morto.Uno ferito, lottò per mesi tra la vita e lamorte. Il più piccolo ritornò con i polmonidevastati dal gas e morì.Tuo padre era solo un contadino. Non“comprendeva” l’importanza del MonteGrappa, dell’Adamello, del Piave, diGorizia. Sapeva piantare gli alberi, curarli,vederli crescere così come aveva fatto con isuoi i figli. Quando una forza oscura eminacciosa se li portò via, lui si puntò ilfucile da caccia e si sparò un colpo al cuore.Se n’è andato dal mondo in silenzio cosìcome era venuto. Lui era in campagnanelle “radiose giornate di maggio”, quandofu dichiarata la guerra, a preparare la terraper l’orto, ed era ad abbacchiare le olive il“giorno della vittoria”.Forse, ricordandolo, tu fischiettavi le paro-le dell’Internazionale : «Che giustiziavenga, noi vogliamo non più servi, non piùsignor! Fratelli tutti esser vogliamo nellafamiglia del lavor… ».Il re non c’è più. Al Quirinale c’è uno deinostri: Giorgio Napolitano. È bellissimocon il collare dell’Annunziata al collo.Dignitoso quando guarda sfilare le forzearmate. Ottimo presidente, per lui hannoaperto uno spiraglio e l’hanno fatto entrarenel Palazzo. Il prezzo è stato alto: lasciarefuori la gente come te , come i tuoi fratelli,come i tuoi compagni di lavoro Pazienza. Oggi non comanda più il re. Una nuova forza comanda il mondo, lachiamano “l’Alta finanza”. Non ha volto,non porta divisa, non usa i cannoni se nonin casi estremi. Le sue “armi” sono dolci,silenziose.Basta un “clic” e immense ricchezze si spo-stano da Milano a Hong Kong. Semprecon un clic e si decide di lasciare senza lavo-ro migliaia di ragazzi dei nostri paesi, dispostare industrie dall’Italia in Romania oin Turchia, di importare della Cina, di bom-bardare l’Iraq. Così come un tempo stuolidi servi e cortigiani andavano dietro il re,oggi vanno dietro l’alta finanza.

Tu non sai che razza di mondo stannocostruendo!Però… sono abilissimi, niente a che vederecon l’antica “razza padrona”. Si formanonelle migliori scuole del mondo. Sono cor-tesi e gentili nei modi, determinati nellasostanza. Studiano, ma alla fine c’è semprechi comanda e chi ubbidirà.Pochi giorni fa in Sicilia, la gente non èandata a votare, e se avessero votato nulla,o quasi, sarebbe cambiato.Questo è il frutto della loro intelligenza edella nostra debolezza. Hanno svuotato disignificato la “politica,” hanno prima impo-sto personaggi da operetta in modo da atti-rare sulla “politica” l’odio e il disprezzopopolare. Hanno determinato l’eterno tra-dimento dei chierici ed oggi non hannorivali. Utilizzano personale “usa e getta”,ieri si servivano di Berlusconi, dei Fiorito,dei Formigoni, della Lega, di Di Pietro.Oggi cambiano i cavalli e, senza scrupoli, siserviranno di Grillo, di Renzi, delle televi-sioni e dei giornali. Loro sono come il Solenel nostro sistema :tutto gira intorno a loro!Avremmo dovuto saperlo, caro nonno: tu,la tua generazione si era prefisso di rag-giungere l’uguaglianza nella libertà.Un’idea che viene da lontano ma il cammi-no sarà lungo, perché si tratta di ribaltareuna logica che vuole, sempre e comunque,oppressi e oppressori. Soprattutto non saràil regalo di un uomo ma la conquista ditutti. Intanto però si può vivere felici pur-chè si abbia tanta dignità e si sia liberi den-tro. Ricordi quando ascoltavamo il silenzioe guardavamo le stelle. Il tempo passaveloci per noi uomini, ma come dicevaCronin , le stelle stanno a guardare...” .Possiamo solo osservare l’armoniadell’Universo e sincronizzarci per unmondo migliore.

Note e schermaglie

L’OPINIONE

PI

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Francesco Laddarina,Giuseppe Patamia, ,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta,Antonio Cormaci, GiulioRomeo, Sara Caccamo,Giuseppe Fiorenza, DanieleMangiola.

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KAPPADUE di RUGGERO CALVANO

Ventiquattro milioni di europer i quarantadue comunidella Locride. Poco più dicinquecentomila euro atesta, meglio, alcuni più diun milione e altri nisba.Buoni si potrebbe dire, soldiche arrivano. Meno buoni,si direbbe, viste le cifre asse-gnate ad altre aree geografi-che calabresi. Comunquequalcosa è meglio di niente.Ma per farci cosa arrivanoquesti soldi? Piste ciclabili,recupero di edifici e viadiscorrendo. Bene, meglio,sarebbe bene se i finanzia-menti si aggiungessero ainvestimenti utili a elimina-re le carenze locali, se cioèfossero di complemento ainiziative di profondo inter-vento sulle necessità locri-dee. Non è così. Africo avràun palatenda, Biancoristrutturerà un edificio,Locri e altri si faranno lepiste ciclabili. Roccella avràun paio di milioni e altrinemmeno un euro. E nessu-no dei veri problemi dellaLocride verrà risolto. Nonsarà migliore la sanità, laviabilità né il lavoro. Laricezione turistica avràqualche palliativo, nulla disostanziale. Diversi sindaci

si attaccheranno al petto lamedaglia del finanziamentoportato nel comune e lagente si interrogherà ancordi più sul perché continuinoa girare sempre gli stessiamministratori locali, quelliche continuano a non darrisposte alle esigenze delterritorio, che le fasce trico-lori le portano in giro perconvegni, pranzi, cerimonie,interviste e non le fannomai vedere nelle proteste,nelle richieste dei cittadini.Le fasce che gongolano peressere entrate nei PISL enon si rendono conto disvendere il proprio popoloper quattro lenticchie. Chenon hanno preso ventiquat-tro milioni di euro, ma ven-tiquattro milioni di cara-melle. Che non si rassegna-no a non capire che la genteè stanca di prese in giro ecomprende bene l'inutilitàdi finanziamenti inidonei aimpattare la triste realtàdella Locride. Gente cheprima o poi li manderà apiedi a passeggiare nellepiste ciclabili deserte, vistoche non siamo in Cina e lebici da noi, purtroppo, nonsono il principale mezzo dilocomozione.

L’orizzonte dei Pisl

LA POLEMICAdi Franco Crinò

DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 21

Nella Locride arrivano i finanzia-menti per i Pisl e per evitare l'ennesi-ma aspettativa andata delusa vedia-mo di avere chiara la dimensione del-l'investimento. Sia sulla sua entità,che dovrebbe essere vista e giocatasulla base di una strategia complessi-va per il territorio, sia sulle ricaduteche non promettono di cambiare il“mondo”. Fermo restando le delu-sioni provocate dalla politica in gene-rale, qui a farsi vivo è stato, comun-que, anche in passato il centro destracon finanziamenti veramente signifi-cativi, quando abbiamo varato ilPiano dei Beni Culturali, nella legi-slatura del 2000/2005 e in quella pre-cedente con Fuda ai Lavori Pubblici.Le opere pubbliche costituiscono lanervatura di un territorio, ma nonrisolvono i gravi problemi del lavoro.Il Castello di Ardore, ristrutturato, è,ormai, una importante location pergli eventi, la Villa Romana diCasignana può rappresentarsi comeParco Archeologico e farlo sulla

stampa nazionale: abbiamo fatto l'e-sempio di due investimenti di grandevalore, ma per dire che dovrà esseresoprattutto il privato a creare oppor-tunità di lavoro sulla base di progetticoerenti. I privati: il regime di aiutiprevisto nella normativa dei Pisl -condizione stessa dei finanziamenti -li chiamerà in causa. Nella Locride,chi sono quelli disponibili e cosafaranno? I controlli dell'Europa nonconsentiranno “aggiramenti”, i pri-vati corroboreranno in tutto il pub-blico o potranno limitarsi a garantireimpianti e strutture? Fatto sta che senon si concluderanno positivamentequesti investimenti, nessuno potràprendersela con il destino o conScopelliti. Che per un po' era stato

visto come l'uomo del destino, primache le difficoltà si incaricassero dispiegare anche a lui che i tempi chestiamo conoscendo sulla Locridenon ce ne prefigurano uno favorevo-le . La ripresa della attività lavorati-va da parte delle imprese e dei dipen-denti è un novità che si connota posi-tivamente se si inverte la tendenzasulle procedure solitamente tantolunghe che avviliscono gli stessi pro-getti, anche se è chiaro che un impat-to profondo sul territorio lo puòdeterminare solo il caso di grandiinvestimenti come, ad esempio, ilPonte sullo Stretto, che richiedonorobuste maestranze e per molti anni,e non con il “giro” dei Pisl . Serve,quindi, ben altro, a partire da una

capacità di iniziativa che coinvolgetutti e che fin'ora raramente abbiamodimostrato, da imprenditori che sap-piano affrontare le sfide, sostenutidallo Stato, a partire da un sistema direlazioni istituzionali corrette e daattività di formazione, da borse lavo-ro e progetti obiettivo che laRegione in maniera massiccia decidadi localizzare su questo territorio,proprio perché ne riconosce real-mente la condizione di emergenza .Ovviamente, non do mai i titoli aimiei pezzi, suppongo che il giornaletitolerebbe questo contributo “Ilmiraggio dei Pisl”, mi permetto diessere ancora una volta ottimista e disuggerire “L'orizzonte dei Pisl” .

Eros, sessant'anni, contrariamentea come potrebbe sembrare, non èun latin lover. E' il sindaco di uncomune di cinquemila animemesso in bella posizione sulleLanghe. E' venuto l'altra mattinaalle tre in Pronto Soccorso con la

pressione a 200/120 e un attaccod'ansia. Dice di aver preferito unospedale lontano dal suo paeseper non farsi vedere da qualcheconcittadino, che poi l'avrebbespifferato a tutti. “Sa dottore, nonè bene per un sindaco farsi vederenel mio stato dai suoi elettori. Hodue dignità da difendere: unacome uomo, e una come sindaco.Eros soffre d'insonnia da circa unanno, e da due mesi ha frequenticrisi d'ansia e attacchi di panico. Sivede che soffre davvero. Cerco dicapire se esiste una causa scate-nante. Mi dice che tutto è comin-ciato con i tanti tagli nei trasferi-

menti di risorse al comune. “Ci hoperso le notti con il ragioniere delmunicipio, ma non siamo riusciti afar quadrare i conti. Allora cisiamo messi a tagliare anche noi.Niente emolumenti per me e perla giunta. Niente pulmino per ibambini. Niente più aiuti per lefamiglie bisognose. Niente piùsoldi per riparare le strade, per ilriscaldamento. Niente soldi per lefotocopiatrici, per la benzina deivigili ecc. Un disastro. Ho sognatoun paio di notti d'essere assediatodai cittadini a cui ho dovuto alzarele tasse per far quadrare un mini-mo i conti. Erano inferociti, con le

torce in mano volevano dar fuocoa tutto. Da allora non ho pratica-mente più dormito. E l'opposizio-ne. Dottore, l'opposizione ad ogniconsiglio mi crocifigge. A volte misento morire”. Ho inviato il sinda-co dal cardiologo e da uno psicolo-go e gli ho prescritto delle com-presse per dormire, in attesa ditempi migliori. Non ha accettatogiorni di riposo, dice che preferi-sce schiattare piuttosto che lascia-re il paese dove è nato e cresciutoal suo destino. Mentre va via l'in-fermiera dice: “quello è un uomod'altri tempi, uno con la coscien-za”. Non posso darle torto.

STORIE DA PRONTO SOCCORSOdi Vincenzo Carrozza

EROS

Pisl comecaramelle aibambini

Dal 2003 a cura di Paola D’Orsa

COPERTINE

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DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 22

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la Riviera

Sport / responsabile Antonio Tassone

DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 23

Accolto come un papa dai tifosi, hafatto già cambiare idea a molti conimmediata resurrezione dei vecchiritornelli sul suo conto: "Il solitoZeman, con lui non si vince niente,con quella difesa non si va da nessu-na parte" e via discorrendo. Quantoc'è di vero in tutto questo? Dove finqui ha sbagliato Zeman? Dove i gio-catori? Zeman in estate ha anchemesso Destro in cima alle preferen-ze ma ora il golden boy azzurro nontrova spazio neanche a partita incorso. Difficile invece imputargli laquestione De Rossi, mercoledì seraregista davanti alla difesa senzaguizzi tali da far storcere il naso difronte alle idee tattiche delboemo sul suo conto. Questi ipeccati originali di Zeman manon mancano quelli della squadra.I singoli fin qui hanno sbagliatotroppo, vedi Piris colC a t a n i a ,Stekelenburgcon la Samp oDodò a Parmama anche lepunte, nelleprecedentigare internecostellateda occasio-ni da gol ins e r i e ,

hanno commesso qualche leggerez-za di troppo sotto porta. Non mancano poi le colpe dellasocietà, iperprotettiva con LuisEnrique nella scorsa stagione, pocopresente al fianco di Zeman in que-sta fase inziale del campionato dovenon si è preparata la piazza alle pos-sibili difficoltà. Nessuno ha spiegatoai tifosi che con una squadra nuova emolto giovane a Zeman andava con-cesso del tempo per insegnare il suo

calcio. Dal boemo ci siattendeva una Roma

tritatutto con goleadee spettacolo in ognistadio ma a Torinocontro la Juve la sve-glia è suonataimprovvisamente enessuno l'ha accolta

bene tanto più oradopo la seconda scon-

fitta consecutiva.Passando in casa

Milan ledelusioni sichiamanoNocerinoeBoateng. F I N OALL’AN-N OSCORSO

ERANO DUE DEI PUNTI DIFORZA DEL MILAN, AUTORI DI20 GOL E DI UN MOTO PERPE-TUO CHE CARATTERIZZAVA ILGIOCO D’ATTACCO DELLASQUADRA DI ALLEGRI.QUEST’ANNO VUOTO PNEU-MATICO, A VOLTE ADDIRITTU-RA RILEGATI IN PANCHINA.ALLA DS ADRIANO BACCONI ÈANDATO A RIPRENDERE CHIGLI AVEVA FORNITO GLI ASSI-ST L’ANNO SCORSO E, CON UNACERTA SORPRESA, SI È SCO-PERTO CHE NON TUTTODIPENDEVA DA IBRA. E’ VEROCHE IBRA HA FATTO UN QUAR-TO DEI PASSAGGI GOL MATUTTI GLI ALTRI SONO ARRI-VATI DA ROBINHO, PATO,AQUILANI, CASSANO ED ALCU-NI ADDIRITTURA AUTOPRO-DOTTI (INIZIATIVE INDIVI-DUALI IN UN CONTESTO FUN-ZIONALE).L’IMPRESSIONE È CHE IN UNORCHESTRA DOVE C’ERANOTANTI FUORICLASSE ANCHE IGREGARI RIUSCISSERO ARENDERE AL MASSIMO. PERSII GIOCATORI PIÙ QUALITATIVIANCHE CHI È RIMASTO HARIDOTTO DRASTICAMENTE ILSUO RENDIMENTO.

lr

Serie A

Il campionato di pallavolo maschile diserie B2 vede disputarsi, in questo fine set-timana, la quarta giornata, con l’aiutarei-bambini Cinquefrondi che osserva unturno di riposo. Ne abbiamo approfittatoper intervistare il Direttore Sportivo dellasquadra della Piana, Vincenzo Belcastro,per tracciare un bilancio sull’inizio di cam-pionato della neopromossa e fare qualcheriflessione sul prosieguo della stagione.Tre giornate di campionato disputate esette punti in cascina. Quali sono le sensa-zioni della squadra dopo queste prime trepartite?Stiamo andando oltre le aspettative.Essendo una neopromossa, il nostro obiet-tivo stagionale era stato identificato in unatranquilla salvezza. Gli ottimi successi con-tro il Misterbianco e sul campo delLeonforte, e anche la sconfitta al tie-breakcontro il Trapani, hanno rappresentato uninizio di stagione più che soddisfacente.Siamo convinti di avere un roster di unbuon livello, con atleti dalle grandi poten-zialità. Questa partenza, comunque, nondeve ingannarci, le distanze si andranno adelineare nel corso della stagione. La vostra preparazione di inizio stagioneera mirata a un inizio così forte o a unacrescita graduale nel corso delle giornate?Il paradosso sta proprio nel fatto che ave-vamo puntato a una preparazione che cipermettesse di crescere nel corso del cam-

pionato. Eravamo convinti che avremmosofferto nelle prime giornate di campiona-to, per poi uscire alla distanza nelle altrepartite. Oltre ai risultati ottenuti, ciò che cientusiasma è la qualità del gioco espressosinora dalla squadra. Abbiamo creato unmix tra atleti esperti ed esordienti dallegrandi potenzialità.Quale è, adesso, l’obiettivo stagionale? L’obiettivo resta sempre quello, speriamotuttavia di poter riuscire a sorprendere.Ciò che ci interessa è lottare in tutte le par-tite, dando sempre il massimo. Le candi-date a salire in serie B1 sono tante, su tutteLamezia, Trapani e Leonforte. Si tratta disquadre dalle grandi potenzialità, dallanotevole esperienza e con un organicomolto forte. Per quanto ci riguarda puntia-mo a fare il meglio rispetto alle nostre pos-sibilità, poi più punti faremo meglio sarà.Cosa c’è da migliorare sotto il punto di

vista tecnico, tattico, mentale e della pre-parazione?I miglioramenti compiuti dalla squadrasono stati tanti. Abbiamo lavorato molto, elo stiamo tuttora facendo, sulla prepara-zione atletica, che dovrebbe darci risultatiancora più soddisfacenti a stagione inol-trata. La squadra sta offrendo grandisegnali di miglioramento. Anche la scorsasettimana, nonostante la sconfitta controTrapani, abbiamo espresso un’ottima pal-lavolo. Lo staff sta lavorando bene per cor-reggere le debolezze sinora mostrate.Sappiamo di avere costruito una squadraex novo. Esclusi due elementi, tutti gli altrisono nuovi acquisti. Quando si ha un orga-nico fatto da giocatori che non si conosco-no è normale che si debba lavorare sull’a-malgama, un processo non facile chenecessita di tempo. Grande merito va rico-nosciuto all’allenatore, sul quale riponia-

mo grande fiducia, che sta lavorando inparticolare sulla continuità e sulla qualitàdel gioco. Il nostro progetto era quello dicreare un mix tra giocatori d’esperienza egiovani dalle grandi potenzialità. É veroche ancora paghiamo alcune inesperienze,ma sappiamo di avere grossi margini dimiglioramento.Qual è l’arma in più di questa squadra?In campionati come quello di B2 a fare ladifferenza è principalmente l'esperienza.Ecco il perché delle nostre scelte di merca-to. Acquisti come quelli di Limberger e diPatitucci, per esempio, rientrano all’inter-no di questo progetto. È vero che tre giornate sono ancora pocheper farsi un’idea di quello che sarà il cam-pionato, ma mi sembra evidente che ilCinquefrondi non si voglia limitare a reci-tare un ruolo da comprimaria. Quanto èazzardato parlare di promozione?Siamo convinti che il campionato, andan-do avanti con le giornate, si dividerà in trediverse fasce: le squadre che punterannoalla promozione, quelle di media classificae quelle che lotteranno per la salvezza.Conoscendo la squadra, vedendo le primepartite e visto che ci tenete a tirarmi fuoriuna dichiarazione non tanto diplomaticavi posso dire che credo che la squadrapossa stare tra la prima e la seconda fascia.

Giovanni Larosa

Volley:ASD Cinquefrondi parla il D. S., Vincenzo Belcastro

BASKETBASKET, DNA, DNA

Viola, rialzati!Serve il successoGiornata cruciale per la Viola Reggio Calabria.Al Botteghelle, il sestetto di coach Bolignanoaffronterà oggi il Torino, nel match valevole perl’ottava giornata del campionato DNA di basket.Un incontro dalla vitale importanza quello odier-no, perché la Viola ci arriva con la convinzione ditrovarsi di fronte a un aut-aut. Sembra, infatti,non conoscere una via d’uscita la drammaticacrisi che sta colpendo la compagine reggina, usci-ta con le ossa rotte e senza punti dal doppio turnodi campionato della scorsa settimana. Prima lasconfitta interna contro l’Eagles Bologna, forma-zione comunque di tutto rispetto, poi la batostaesterna sul campo della BLS Chieti. Due sconfit-te che gettano ancora di più nel baratro una squa-dra che, a detta di molti, meriterebbe di trovarsida tutt’altra parte della classifica. Una crisi dai perché di difficile individuazione.La squadra ha talento, buone individualità, unroster di livello e, dati alla mano, vale molto di piùdi quel mesto ultimo posto in classifica. Eppure,qualcosa ancora manca. Il problema è, forse,dato proprio dal fatto che la squadra non riesca aconvertire le grandipotenzialità in un’ef-fettiva concretezza,che le permetta diportare in cascinasuccessi e punti.Dopo sette giorna-te, infatti, la Violasta vivendo soprat-tutto sui “se” e sui“ma” che, come bensi sa, poco aiutano albene di una squa-dra. Dure erano state leparole del Dg reggi-no, GaetanoCondello, che, altermine del matchinterno perso controBologna, avevaannunciato l’apertura del silenzio stampa: «Daparte nostra come società è necessario interro-garsi su alcune scelte effettuate durante la stagio-ne, nonché chiedere umilmente scusa a tutti itifosi e a tutte le persone che ci sono state vicine.È necessaria grande responsabilità da parte ditutti, io stesso ho fatto delle scelte su alcuni gioca-tori, è giusto assumersene la responsabilità. A noiinteressa l’atteggiamento e la voglia. C’è da daretranquillità alla squadra, ma in campo vogliamo10 leoni. Se sarà necessario prendere dei giocato-ri di C1 che hanno grande motivazione nel veni-re a Reggio Calabria e buttare sangue, noi lofaremo»Cosa fare? Come agire? La sensazione è che laViola debba principalmente lavorare sulla conti-nuità nell’impostazione e sulla solidità difensiva.Il gioco mostrato sinora ha sì offerto alti sprazzidi qualità che però, restando fini a se stessi,hanno contribuito poco alla causa. Serve unasvolta, un segnale, anche brusco, per cambiare untrend che sembra ormai sempre più negativo. Edè forse proprio oggi, contro una realtà solidacome il Torino, che il sestetto neroarancio dovràfornire una prova d’orgoglio. Un match che, datialla mano, appare molto difficile, perché la squa-dra di coach Bolignano, che vanta la secondapeggior difesa del campionato, incontra la com-pagine che sinora ha fatto più punti. Un test che,però, proprio perché improbo potrebbe scaricarela squadra dalla pressione di dover assolutamen-te cogliere un successo. Quel successo che, incasa, ancora manca.

G.L.

7 reti: Stephan ElShaarawy (Milan)6 reti Antonio Di Natale(Udinese), MiroslavKlose (Lazio), EdinsonCavani (Napoli), ErikLamela Roma),AntonioCassano (Inter),Alberto Gilardino(Bologna), 5 retiHernanes (Lazio),Diego Milito (Inter)Daniel Osvaldo (Roma)Jovetic (Fiorentina)

10° TURNO SERIE A

MILAN - CHIEVO IERI

PESCARA - PARMA 12,30JUVENTUS - INTER IERI

CATANIA - LAZIO

BOLOGNA - UDINESE

CLASSIFICA

JUVENTUS

LAZIONAPOLI 19

19

15

ROMA 11

CATANIA 11 PALERMO 5

PARMA 6FIORENTINA 11 CHIEVO 6

INTER 15

MILAN 7BOLOGNA 7PESCARA 7UDINESE 6

GENOA 9 CAGLIARI 5TORINO 8 SIENA 2

SAMPDORIA 10 ATALANTA 5

04-11-2012

FIORENTINA - CAGLIARI

NAPOLI - TORINO

SAMPDORIA - ATALANTA

SIENA - GENOA

ROMA - PALERMO

ZEMAN, NOCERINO E BOATENG SVEGLIA!

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DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 24

Parlandodi...

Sport

Siderno: “esame severo” col CatonaIl nuovo Siderno targato Enrico Etna si èallenato alacremente in questa settimanadopo la bella ma sfortunata prova diGuardavalle. Era importante prendereconsapevolezza che questi giovani posso-no lottare ad armi pari contro chiunquee la gara di domenica scorsa diGuardavalle ha sciolto tutte le riserveche si potevano nutrire. Con l’arrivo didicembre la società proverà ad innestarequei calciatori che attualmente mancanonella “rosa” a disposizione di EnricoEtna, un tecnico che si è subito calato nelsuo ruolo e che quotidianamente sta cer-cando di dare la sua impronta di giocoalla squadra. Domenica scorsa, aGuardavalle, ben otto undicesimi dellasquadra iniziale erano calciatori diSiderno a testimonianza del fatto cheormai la linea della società ormai è statatracciata in maniera indelebile. D’ora inavanti solo piccoli rimborsi spesa per cal-ciatori della zona (preferibilmente diSiderno) e la possibilità per quest’ultimidi giocare e dimostrare tutto il loro valo-re al cospetto di “professionisti” dalnome roboante. Oggi al “Filippo Raciti”arriverà il Catona. Una matricola cheaveva avuto un inizio splendido ma cheultimamente ha accusato qualche battu-ta a vuoto. Anche domenica scorsa ilteam di Barilà ha pareggiato in casa con-tro la Silana di mister Secreti . Bisogneràprestare particolare attenzione al duoZappia- Prestipino mentre la gara sarà

combattuta prevalentemente a centro-campo vista la delicatezza e l’importanzadella posta. Se il Siderno infatti vorràcontinuare a sperare in una bellissimasalvezza dovrà cercare di ottenere i trepunti giocando una gara di grande sacri-ficio e soprattutto senza nessuna sbava-tura in difesa dove, lo ricordiamo, man-cherà il portiere Macrì espulso ingenua-mente domenica scorsa a Guardavalle epunito con una settimana di stop dal giu-dice sportivo in settimana. Per il resto lescelte di Etna saranno quasi obbligate daun organico ridotto all’osso. Domenicascorsa mancavano ben 11 giocatoririspetto al gruppo di lavoro iniziale(Pettinato, Mascaro, Rametta, Leone,Candido, Giuffrida, De Leo, Commisso,Rumbo, Tringali e Crupi) era chiaro chein quella situzione anche programmareuna trasferta come quella di Guardavallerisultava alla vigilia piena di insidie e dif-ficoltà. Questa settimana, invece, il climaè stato molto diverso, la squadra si è alle-nata con grande partecipazione nono-stante le pessime condizioni atmosferi-che segno che ci tiene a fare bene questopomeriggio contro i reggini. Giocatoricome Mario Fuda, Fabio Figliomeni eMimmo Luciano, oltre a capitanCarabetta ed a tanti altri giovani a dispo-sizione non hanno nulla da invidiare adaltri calciatori ed è per questo motivoche la società crede fermamente in loroper riuscire a centrare un obiettivo

importante quale la salvezza anticipata.In avanti poi ci penseranno Maviglia,Cosimo Figliomeni ed il talentoAutellitano a concretizzare qualcheoccasione da rete. Questa comunquedovrebbe essere la formazione inizialeche mister Etna manderà in campo que-sto pomeriggio: Marra, Afflitto, Fuda,Luciano, Tringali, Carabetta, Maviglia,Figliomeni F., Figliomeni C., Autolitano,Autellitano. Risponderà il Catona dimister Barilà con questo undici inizialeCandido, Suraci , Cambria , Morello,Marcianò, Fornello A., Giriolo , Gatto ,Postorino , Zappia , Prestipino . Si sperain un arbitro capace di tenere in pugnoun match che si preannuncia moltoimportante. (lr)

Prima vittoria stagionale per ilRoccella del neo misterFrancesco Ferraro che nell’an-ticipo di sabato scorso si èimposto a Paola contro il SanLucido attuale fanalino dicoda della classifica. Tre puntiche sono serviti moltissimo incasa Roccella per ritrovare laserenità giusta in vista del deli-cato match odierno contro ilRende di mister De Angelis.La compagine cosentina èstata indicata alla vigilia dellastagione come una delle piùautorevoli pretendenti alla vit-toria finale ed oggi al “NinettoMuscolo” si potrà effettiva-mente avere un’idea dellepotenzialità che l’organicobianco-rosso può esprimeresul rettangolo di gioco. Dalcanto suo il Roccella dovràdissipare dubbi ed incertezzedimostrare in questo primoquarto di campionato chesono che hanno indottoTonino Figliomeni a rassegna-re le dimissioni. Gli amarantosicuramente giocheranno congrande “animus pugnandi” edalla fine onoreranno al meglioquesta sfida che vale tantissi-mo in prospettiva futura.

Particolarmente attenzionatisaranno gli attaccanti di casache sinora hanno realizzatopoco rispetto al grande volu-me di gioco espresso dallasquadra. Solo in Coppa Italia,almeno per il momento lasquadra cara a patronGiannitti ha vinto e convintomentre in campionato il per-corso è stato ostacolato dasquadra che, almeno sullacarta, non erano consideratepericolose. Vedremo comeandrà a finire oggi contro latemuta avversaria. Infine, ilsito internet del Roccellainforma che è stato stilato ilcalendario relativo alle partitedi semifinale di Coppa Italiache vedranno il Roccellaopposto alla Nuova Gioiese.La gara di andata si disputeràmercoledì 7 novembre alle ore14:30 presso lo stadio comuna-le "Ninetto Muscolo" diRoccella mentre la gara diritorno è in programma mer-coledì 28 novembre alle ore14:30 presso lo stadio"Polivalente" di Gioia Tauro.Per quanto concerne la forma-zione iniziale mister Ferrarodovrà decidere se schierare il

tridente d’attacco come aPaola oppure optare per unundici più guardingo con lariproposizione di Calabrese alcentro del campo ed un ritor-no al più logico 4-4-2. Il tecni-co di Polistena ha lavoratomolto in questa settimanaanche sull’aspetto psicologicoe la squadra arriverà caricaall’appuntamento odiernoschierando con ogni probabi-lità questo undici iniziale:O c c h i u z z i , A l b a n e s e ,O l i v a , Va r r à , C a r r a t o ,Sorgiovanni Mat.,Sorgiovanni Mar.,Calabrese,Saffioti, Di Maggio, Ienco.Nel Rende bisognerà fareattenzione alle ripartenze edal bomber Di Lorenzo. l.r.

NONA GIORNATA H.14,30BOCALE - PAOLANA IERI

ISOLA C.R- - NUOVA GIOIESEACRI-CASTROVILLARI

SERSALE - BRANCALEONE

SILANA - SAN LUCIDOSIDERNO - CATONA

ROCCELLA - RENDE

SOVERATO - GUARDAVALLE

CLASSIFICA

N.GIOIESE 19

RENDE 17 SILANA 8

ISOLA C.R. 10GUARDAVALLE 18 CASTROVILLARI 9

SOVERATO 15

PAOLANA 11 SAN LUCIDO 1

SIDERNO 5SERSALE 13 BRANCALEONE 5

ACRI 15 BOCALE 7

CATONA 10ROCCELLA 11

ROCCELLA / Al Comunale arriva oggi la “corazzata” Rende

Particolarmente attenzionati saran-no gli attaccanti di casa che sinora

hanno realizzato poco rispetto al grande volume digioco espresso dalla squadra. Mercoledì 7 novembrealle ore 14:30 presso lo stadio comunale "NinettoMuscolo" di Roccella si giocherà Roccella- NuovaGioiese gara d’andata delle semifinali di CoppaItalia con ritorno il 28 novembre a Gioia Tauro.

La cura Ferraro, Rende? Silvio Frascà si è dimesso

Bovalinese

La Dirigenza dell’A.S.D. Bovalinese, preso atto delle dimissioni presentatedall’allenatore Silvio Frascà al termine della partita della scorsa domenica,ringrazia il proprio tecnico ed i suoi collaboratori Nino Romeo e FrancoArchinà per il lavoro svolto con estrema correttezza e professionalità sia nelcorso della presente stagione che dello scorso campionato. Augura a misterFrascà ed al suo staff le fortune e le soddisfazioni che merita e che non hapotuto raccogliere nella sua Bovalino. La società ha già dato mandato alDirettore Generale Mimmo Tuscano di operare le scelte tecniche piùopportune per risollevare le sorti ed il morale della squadra. Nelle more, gliallenamenti saranno diretti dal capitano Francesco Criaco, coadiuvato daldirigente Franco Vottari, cui è affidato il compito – in virtù dei suoi trascor-si sportivi – di gestire la squadra, insieme al capitano, fino alla nuova condu-zione tecnica. In pole position per sostituire Frascà ci dovrebbe essere anchel’ex tecnico del Siderno, Giovanni Fiorenza.

l.r.

IN EVIDENZA

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DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 25

la Rivieradi...

NONA GIORNATA

BIANCO-MONTEPAONE IERI

GIOIOSA J.- REAL CZGIMIGLIANO-DAVOLI

REGGIOMED.-RIZZICONI IERI

TAURIANOVESE- M. DI GIOIOSASAN CALOGERO- GALLICESE

PALMESE- BOVALINESE

VILLESE-POLISTENA

CLASSIFICA

TAURIANOVA 17

REGGIOM. 16 MONTEPAONE8

DAVOLI 11GALLICESE 16 GIMIGLIANO 10

BIANCO 14

GIOIOSA J. 12 R. CATANZARO 0

POLISTENA 7S.CALOGERO 13 VILLESE 7

PALMESE. 15 BOVALINESE 7

RIZZICONI 11M.GIOIOSA 11

PROMOZIONE

E' iniziata con una vittoria, l'avven-tura di Peppe Barillà sulla panchi-na della Virtus Villese. I neroverdihanno ottenuto tre punti impor-tantissimi, espugnando un campoche di vittime illustre ne aveva mie-tute parecchie, ovvero quello delMarina di Gioiosa.BUONA LA PRIMA- “Quello diMarina di Gioiosa è un campo for-tunato per me, in quanto è il terzoanno consecutivo che torno a casacon l’intera posta in palio.Domenica scorsa ho visto unasquadra ben messa in campo, cheha reagito alle recenti difficoltà.Abbiamo ottenuto un buon risulta-to contro un avversario ostico,capace di costruire i propri cam-pionati soprattutto davanti al pub-blico amico”.IMPATTO VINCENTE- “Hopreparato la partita, più che altrodal punto di vista psicologico. Iriscontri sono stati positivi, soprat-tutto tenendo conto che ho avutosolo una settimana per cominciaread infondere le mie idee al gruppo.I ragazzi hanno risposto moltobene in campo, dando prova delloro grande valore. Sono moltofiducioso per le partite che verran-no”.NESSUNA ESITAZIONE-

“Quando sono stato contattato,non ho avuto la benché minimaesitazione ad accettare. Non pote-vo rifiutare la proposta di unasocietà come la Virtus Villese, cheoltre ad un progetto importante edambizioso vanta un passato fatto digloria e tradizione. L'obiettivo èquello di innalzare al più prestol'autostima dei ragazzi, che fino allasettimana scorsa apparivano piut-tosto demotivati, e raggiungere lasalvezza il prima possibile”.POLISTENA ALL’ORIZZON-

TE- “Quella che affronteremodomenica prossima, sarà una clas-sica sfida tra dirette concorrenti.Speriamo di fare risultato pieno,per dare un'immediata continuitàalla classifica ed alle nostre presta-zioni. Martedì, alla ripresa degliallenamenti, ho fatto i complimen-ti ai miei calciatori, e spero che loroper primi abbiano capito le qualitàdi cui dispongono, lasciandosi allespalle l'avvio di campionato diffici-le”.

Filippo Mazzù-rno

M.Gioiosa J.

Domenica è arrivata la seconda scon-fitta consecutiva per un Marina diGioiosa in evidente difficoltà che fasubito suonare un primo campanellodi allarme per una stagione che sem-brava iniziata nel migliore dei modicon grande entusiasmo e con un grup-po che aveva dimostrato di avere tuttele carte in regola per la disputa di untorneo da vertice. Invece dopo laprova incolore di domenica con relati-va sconfitta contro la penultima dellaclasse la Villese rigenerata dalla curaBarillà sono emersi le prime difficoltàtecniche della squadra di Scigliano,aiutate evidentemente da episodi sfor-tunati e decisioni arbitrali spesso scia-gurate . Anche domenica due espul-sioni e arbitraggio al di sotto delleaspettative . Il dirigente Carmelo Carbone dopo lasconfitta di domenica si sofferma sulmomento negativo della sua squadra:"Sapevamo che la nostra squadraavrebbe trovato qualche difficoltà,

quando si riparte da zero e con milleproblemi può certamente succedere.Squadra nuova, staff tecnico nuovo,società nuova, hanno bisogno ditempo per trovare i giusti equilibri e legiuste forze. Volevo ricordare comequest'anno la nostra squadra sia tor-nata a vivere grazie alla volontà dialcuni nuovi soci e di una proprietàche si è accollata una società che si tro-vava a dir poco "morta" adesso bisognaessere bravi a trovare il bandolo dellamatassa, senza nervosismi o isterismiche potrebbero portare a decisioniaffrettate e sbagliate. Il Marina di Gioiosa quest'anno èquesta e dobbiamo tutti soffrire e starevicini ad una formazione che adessosta attraversando un momento diffici-le che può capitare in un campionatolungo e difficile come questo di pro-mozione e soprattutto quando si per-dono due gare di fila , sono convintoche i ragazzi sapranno reagire a tuttoquesto già oggi pomeriggio a

Taurianova Il dirigente Carboneaggiunge - E' normale che in unmomento così bisogna fare quadratonon bisogna abbattersi e bisogna evita-re decisioni presi a caldo non c'è nessu-na crisi tecnica anche se capiamo losfogo del nostro allenatore credo chele sue eventuali dimissioni che sierano diffuse subito dopo la gara didomenica erano solo dettate dallarabbia e dalla delusione per la sconfit-ta. Gianni Scigliano rimane il nostro

allenatore non abbiamo mai dubitatosu di lui abbiamo piena fiducia nel suolavoro e siamo convinti che insieme atutto il nostro gruppo raggiungeremol'obbiettivo finale che tutti insieme cisiamo prefissati con un buon piazza-mento in classifica”. Oggi aTaurianova ci saranno diverse novità informazione con il ritorno certo di capi-tan Pasquale Patrizio e l'inserimentoquasi certo di Valentino Panetta.

Nicodemo Barillaro

Ostica trasferta sul campodella capolista Taurianovese

Villese, Barillà: "Dobbiamo credere in noi stessi"

Karate

Al via stage e corsi di difesa personaleMentre la federazione italiana kickboxing, muay thai,savate, shoot boxe, kickjitsu, lotta a terra e arti marziali siprepara alle elezioni per il nuovo quadriennio olimpico, lariviera dei gelsomini sarà teatro di alcuni importanti even-ti sportivi. Si parte l’11 novembre, presso la struttura spor-tiva Kampus, che ospiterà uno stage di alto livello agoni-stico, diretto dal prof. Giuseppe Cavallo, 8° dan di difesapersonale, 6° di kickboxing e maestro della federazioneitaliana judo, lotta, karate, arti marziali. Il maestroCavallo, dirigente tecnico nazionale del settore difesa per-sonale e del settore giovanile kickjitsu (MMA) e lotta aterra, sarà presente al Kampus con i suoi allievi campionimondiali: i tre gemelli Silvia, Carlo e Micaela Cataldo,Antonio Francesco Sgambelluri, Giovanni Briguglio,Matteo Renna e altri campioni europei e nazionali, comeTeresa Bruzzì e Valeria Crucitti. Seguiranno lo stage, oltreal maestro Nicola Geranio, gli allenatori Maria Spanò,Rocco Garelli, MeryMinniti, VincenzoColuccio. Non man-cheranno i responsa-bili delle sedi diPolistena, Siderno edel settore arbitrale,Francesco Garelli,Rosanna Fuda eAntonio Riggio che,assieme a GabriellaD’Angelo, RobertoGarelli, agli altri ufficiali di gara e presidenti di giuria,affiancheranno il Ds Osvaldo Cavallo nel lavoro organiz-zativo. All’evento è stato invitato il responsabile del CONIdella fascia jonica reggina, prof. Salvatore Papa, e il presi-dente del settore nazionale kempo jujitsu e combattimen-to totale, Vincenzo Sgambelluri. Medico ufficiale, ilresponsabile nazionale del settore, Dr. Michele Cataldo.È inoltre previsto l’avvio di corsi di difesa personale fem-minile in due centri del comprensorio. «Ormai in moltihanno preso coscienza dei rischi di violenza soprattuttoper le donne – ha espresso il maestro Cavallo – ed è perquesto che abbiamo pensato di avviare un corso di difesapersonale rivolto esclusivamente a loro, puntando alleesperienze maturate in altri Paesi come Israele, Stati Uniti,Giappone e Sudafrica. Il corso, aperto a donne di qualsia-si età, è strutturato in modo tale da essere facilmente frui-bile. Il programma è stato studiato per poter essere affron-tato senza difficoltà da chiunque. Le tecniche che verran-no imparate, semplici ed efficaci faranno comprendere ciòche è possibile fare per tutelare la propria integrità fisica».

Chiara Liberti

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Ritrovamenti

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Fa parte, ormai, della mia abituale visione ecomprensione di adulta questo gruppobronzeo raffigurante un fante della primaguerra mondiale e la Vittoria in peplo che sistaglia, dall’alto di una base piramidale intravertino, al centro della Piazza Umberto I

di Locri. Da piccola, invece, era oggetto dicontinua meraviglia e delle più disparatefantasie. L’interpretazione finale sul tutto siera, infine, stabilizzata sull’immagine di unagara sostenuta tra i due per conquistare,primo l’uno sull’altro, la sommità della pira-mide. La signora, alfine vittoriosa, tendevaallora in alto la mano sventolando la fiacco-la in segno di vittoria mentre il signore,disfatto per la sconfitta subita, si adagiavasulla base dell’ara. Un solo quesito rimane-va, per me, insolubile: come mai non vi eraun sorriso sul volto della donna nonostantela conquistata vittoria? Quel viso teso all'in-

terno di una strana fissità che sconfinavalontano, di certo non si addiceva a una vin-cente! Ne conosco, ora, la risposta. Non cipuò essere sorriso anche negli occhi dei detti“vincitori” di una guerra se non filtrato attra-verso l’oscuro velo dell’orrore e della distru-zione. I vincenti hanno in più dei perdentisolo il dovere di sorridere nonostante le pro-prie macerie. E ritorno volutamente bambi-na nel vagheggiamento di quell’innocente,innocua gara, quando ancora mi arrideva lapiù completa ignoranza su un mondo pursempre troppo difficile non tanto da accetta-re, quanto, piuttosto, da capire!

MESSAGGI NEL TEMPOdi Daniela Ferraro

Ai caduti delle guerre

ELIA FIORENZA

Giace indisturbato, nel muto silenziodella Montagna, sul limite delle provin-ce di Reggio Calabria, Catanzaro eVibo Valentia. È il presunto VillaggioMegalitico, un sito “sacro” del Boscodi Stilo, scoperto da Mario e AlfinaTassone, rispettivamente presidente edirettrice del “Diving Center PuntaStilo”. Natura selvaggia e superbe crea-zioni dell’uomo sono alla base di questoterritorio dal fascino insospettabile. Idue coniugi stilesi, da oltre un venten-nio impegnati nella tutela, fruizione esalvaguardia del patrimonio culturale eambientale, già nellontano 2003 aveva-no denunciato alleautorità competenti,l’importante scopertaubicata nel cuore diquella che fu laCalabria Ultra.Un’area incastonataverso l’estrema puntadello Stivale dove, apochi chilometri,inghiottita da unafitta vegetazione,svetta la famosaFerdinandea, centronevralgico del“ S e r b a t o i oMinerario del Regnodi Napoli”. IlVillaggio Megalitico,usato in epochediverse (forse adibitoanche a cava di grani-to poiché in alcunimacigni si notano le tracce lasciate daitagliatori di pietra), è costituito da unsusseguirsi di enormi blocchi graniticidalle svariate forme, con simboli parti-colari - alcuni dei quali, forse, cuneifor-mi - collocati in apparente allineamen-to con eventi astronomici. Preservatogelosamente dal fitto sottobosco, il sitoè di fatto isolato: approdarci è un’im-presa difficoltosa, nella stagione freddaimpossibile, per giunta non esiste unavera e propria strada di accesso. Marioe Alfina Tassone, che si sono recati sulsito, hanno così censito tre località con-secutive (Pietra Spada, Pietra del

Caricatore, Pietra del Boario): moltissi-mi blocchi di quarzo, anche sovrappostia dolmen, e una grande piattaforma dipietra semisepolta con impressa unafigura parallelepipeda scolpita nellaroccia e con simboli di spirale, rombi olosanghe, coppelle e un labirinto.L’elemento che ha suscitato particolareinteresse è una struttura tangibilmentecostruita dalla mano dell’uomo, diforma piramidale, nel cui “ventre” èincassato un grande macigno di pietra.Certamente la scoperta di Stilo adessocontinuerà a sollevare una serie di inter-rogativi, come ad esempio quelli riguar-danti il modo in cui queste enormi pie-

tre siano state portatefino in quel luogo soli-tario, chi le abbia por-tate e lo scopo dellacostruzione di questestrutture che indub-biamente poco sannodi fenomeno naturale.Inoltre, se la datazionefosse corretta, alloraesse sarebbero antichequanto la civiltà neoli-tica? Mario e AlfinaTassone - che hannogià ricevuto gli elogidell’Assessore allaCultura della RegioneCalabria on. MarioCaligiuri - chiedonoora che gli esperti tro-vino risposte a questedomande. La Calabria, tutti losappiamo, è una Terrameravigliosa, ricca di

arte, cultura, tradizioni e tesori nascosti.È anche tempo di valorizzare quei teso-ri coperti un po’ dalla posizione e un po’dall’abbondanza di elementi di grandevalore artistico che ci circondano e tracui siamo cresciuti. Logicamente que-st’area non è contenibile in un museo eper alcuni non ha il rilievo e la notorietàdelle grandi aree archeologiche italiane,ma merita comunque un’attenzionemaggiore e potrebbe essere il motivo diattrazione di studiosi, turisti curiosi eattenti, media specializzati che potreb-bero offrire anche interessanti ricadutepositive sul territorio.

(Gerace Marina-1926) GUERRAAtrocità di un muropenzolantesu scagliosi detriti,schiocchi di lampi.E abbrividiscodi un fragile caderein stupore di vitaancora indenne.

Il Villaggio Megaliticodel Gran Bosco di Stilo

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Parlandodi...

È stato presentato al teatro Politeamadi Catanzaro il progetto “Travel Game2013” a cura dell’Associazione culturaleLa Movida, in collaborazione con i touroperator e con la Planet Multimedia,società calabrese che opera nell’ambitodelle produzioni multimediali e delletecnologie Ars rivolte al settore delladidattica.Gli studenti delle scuole presenti si sonosfidati a colpi di cultura su domanderiguardanti la storia di Catanzaro. Nelcorso della sfida Elisabeth Corigliano,dell’associazione La Movida, ha spiega-to le caratteristiche del progetto: «IlTravel Game è un viaggio d’istruzioneaperto a più scuole, che prevede moltesfide, classe contro classe prima e istitu-to contro istituto dopo, per conquistarsiil trofeo di “Cervellone del viaggio”.L’iniziativa è stata creata al fine di stimo-lare gli alunni a impegnarsi e migliorareil proprio rendimento scolastico attra-verso il coinvolgimento e la sana com-petizione che un gioco a quiz multime-diale e interattivo riesce a offrire.

Omaggio alla memoria di un grande e indimenticabile artista

CULTURA E SOCIETÀ

MAMMOLA

Grande successo per la Festa del Fungo

Questa mattina, camminando sul lungo-mare di Montesilvano, guardando ilmare d’ottobre, mi è tornata in mente"E cantava le canzoni", una delle piùbelle di Rino Gaetano, il grande artistacalabrese che oggi avrebbe compiuto 62anni. Intramontabile Rino, figlio di unaterra ricca di cultura e di sane radici:Crotone di Pitagora, bagnata dal MarJonio esaltato da Omero. Ingegno, fan-tasia, costante capacità di stupire. Maibanale. Sempre attuale. Ancora oggi. Untesto dove denuncia nostalgia e amore.Valori umani, emigrazione e sogni emer-gono efficacemente nella graffiante eprofonda interpretazione di Rino. Ilpatrimonio che ci ha lasciato in eredità èun bene comune. Da non disperdere. Eonorarlo degnamente è un dovere ditutti! Il grande cantautore calabrese inAbruzzo è stato moltissime volte, esiben-dosi nei piccoli e nei grandi centri. APescara ha cantato anche in occasionedel Cantagiro. Sempre originale. Anchenell’abbigliamento. Stupiva perchè era

per lui naturale non farsi intrappolaredagli schemi consunti, dai perbenismi difacciata, dagli stupidi e dai mediocriinventori di artisti senza nessuna qualità.Siamo grati a Rino per le belle lezioni diieri, che servono, sì che servono, ancoraoggi. Sono il segno della concretezza edell’impegno sociale, contro l’evanescen-za delle futili ovvietà. Ricchezza d’auto-re, contro la povertà dei millantatori.Viviamo in un’epoca in cui tanti "artistidi fumo" appaiono e scompaiono rapida-mente sulla scena. Cattivo frutto del con-sumismo sfrenato e dell’affarismo senzadignità. Si credono i "padroni del mondodella canzone", ma sono soltanto dellecomparse. I grandi rimangono sempretali. E Rino appartiene a questa catego-ria.Caro Rino, per quelli che ti hannoapplaudito e apprezzato a Pescara, inAbruzzo e in tutta Italia, per quelli chenon hanno avuto la fortuna di conoscer-ti, perchè un destino crudele ti ha taglia-to la strada della vita nel pieno della

bella gioventù, riporto il testo di "E can-tava le canzoni":E partiva l’emigrante e portava le provvi-ste, due o tre pacchi di riviste. E partival’emigrante, ritornava dal paese, con lafotografia di Bice bella come un attrice.E cantava le canzoni che sentiva semprea lu mare. E cantava le canzoni che sen-tiva sempre a lu mare. E partiva il mer-cenario con un figlio da sfamare e unnemico a cui sparare. E partiva il merce-nario verso una crociata nuova, perdifendere un effigie e per amare ancoraBice. E cantava le canzoni che sentivasempre a lu mare. E cantava le canzoniche sentiva sempre a lu mare. E partivail produttore con un film da girare e unazienda da salvare. E partiva il produt-tore con un copione scritto in fretta, cer-cava qualche bella attrice ma lui amavasolo Bice. E cantava le canzoni che sen-tiva sempre a lu mare. E cantava le can-zoni che sentiva sempre a lu mare.Grazie, caro Rino!

Domenico Logozzo

Rino, la canzone dell’emigrantenata a Pescara e l’amore per il mare

Si è conclusa con un grandesuccesso la quattordicesimaedizione della Festa delFungo di Mammola. Una manifestazione positivache, nonostante le avversecondizioni meteorologiche,ha portato un numero moltoalto di persone a presenziareall’evento. «Si tratta di ungrande risultato per la nostraAssociazione e per l’interacomunità - ci raccontaCosimo Romeo - C’è stato unalto numero di partecipanti,provenienti da tutta la regio-ne e persino dalla Sicilia, iquali hanno notevolmenteapprezzato il nostro menù. Inparticolare, a conquistaretutti sono stati i funghi arro-stiti sulla piastra. Una novità, nata dai giovanidell’associazione, che ha otte-nuto molti consensi». Un ruolo importante è statoinoltre giocato dal tunnel, cheha permesso agli organizzato-ri di garantire un luogo coper-to e sicuro dalla pioggia e dalvento. Il presidentedell’Associazione Amici delFungo si è poi dichiarato sod-disfatto per la riuscita dell’e-

vento organizzato con lescuole. «Abbiamo portato iragazzi delle terze elementariin montagna. Da un lato, l’o-biettivo è stato quello di spie-gare loro come si raccolgono ifunghi, la grande attenzioneche va posta nella scelta, l’im-portanza del rispetto e dellatutela della montagna e delvalore che i funghi assumononel contesto naturale. Dall’altro lato, però, ci siamoconcentrati su aspetti piùcomplessi, come quelli nutri-zionali. Il fungo, infatti, è sìun elemento pieno di qualitàma, per quanto riguarda ibambini sotto i dodici anni, è

comunque consigliato unconsumo in dosi limitate». Un’analisi che si focalizzanon soltanto sull’utilizzo delfungo ma anche su aspetti che

spesso passano in secondopiano.Un progetto che, quindi, haprodotto risultati più chepositivi. «Ci tengo a ringrazia-

re l’AmministrazioneComunale di Mammola,l’Ente Parco, la Provincia, laRegione e il GruppoMicologico Calabro diRoccella Jonica per l’aiuto ela collaborazione. Un ringra-ziamento speciale va, però, atutti i soci e ai volontari chehanno contribuito alla buonariuscita dell'evento». Un suc-cesso che consente di guarda-re al futuro con grande deter-minazione. Il prossimoappuntamento è infatti fissa-to per il 13 agosto, per lanona edizione estiva dellaFesta del Fungo.

Giovanni Larosa

Presentato alPoliteama diCatanzaro il TravelGame 2013

Un nuovo progetto di informazioneonline per la Locride è nato. Lentelocale,così si chiama il nuvo sito, che sarà uffi-cialmente presentato il 7 Novembre alpalazzo municipale di Siderno, saràdiretto da Gianluca Albanese, conPaolo Guarnaccia nel ruolo di webma-

ster e una reda-zione completa-mente femmini-le, composta daAntonellaScabellone,Adelina Scorda,Simona Ansani,DomenicaBumbaca eFrancescaCusumano.Il quotidiano ha

un amizioso progetto e si prorone didiventare la lente d’ingrandimento suifatti del comprensorio locrideo. Lo staff,dall’età media inferiore ai 34 anni, vor-rebbe raccontare, minuto per minuto, inmaniera rigorosa, veritiera e senza filtri,il territorio nel quale vive senza i pre-concetti di chi la Locride la vede dall’e-sterno e pensa di utilizzarne, ai fini dimarketing editoriale, solo gli aspettinegativi.

Apre “lentelocale”

SCUOLA E NUOVE TECNOLOGIE

HABEMUS PRIOREMRosario Macrì, alias Germa, priore, eAntonella Rocca Scopacasa, procura-trice, sono il tandem direttivo dellanuova Confraternita di Benestare,eletti al termine della riunione deiconfratelli, che si savolge tutti gli anniil 1° Novembre. Per la cronaca,Antonella Rocca è il primo procurato-re-donna chiamata ad occupare unodei due posti di comando della

Confraternita Maria ss.ma dellaMisericordia.Ai nuovi eletti e a tutto ilteam direttivo gli auguri di un fattivo ecristiano lavoro nel nome esclusivodella Madonna del Rosario, con lasperanza che possano edeguare lafesta della prima domenica di ottobrealle mutate esigenze dell'era moderna in cui viviamo. ( E jamu chjanu ch'i fochi!)

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foto NOTIZIE

Anche Don Andrea Gallo, un prete damarciapiede come si definisce, sostiene i lavoratoria richio licenziamento. In questa foto fa unappello contro la chiusura della Fnac catena dieditoria, musica ed elettronica che appartiene aduna multinazionale francese del lusso chepossiede marchi come Gucci , Yves Saint Laurente che sta per chiudere i suoi negozi in Italia.

Passaggio della campana, presso l’hotel VillaAfrodite di Bovalino c’è stata la cerimonia perl’elezione del nuovo presidente del Kiwanis ClubMagna Grecia Luigi Giugno. Qui in posa traAnotnio Sculli, di cui è il successore, e SalvatoreBorzomì, l’avv. Giuseppe Serranò. La regola aurea del Club e che sta alla base delprogramma del nuov o presidente è: «Fai aglialtri ciò che vorresti che gli altri facessero a te»

Silenzio intelletuale, proteste accese su facebookper i finanziamenti fantasma destinati al Museodel mare e Centro di Archeologia Marina «Nonsi può proporre nè si può contestare! Bisognatacere nonostante siano trascorsi nove anni dalfinanziamento e quattro dal fine lavori! I soldisono stati spesi ma il Museo non c'è: al suo postoc’è la sede dei vigili urbani»

Il Centro Internazionale Scrittori della Calabriaha promosso il primo incontro "Presenze: echiclassici nella contemporaneità". L'evento, svoltosilunedì a Reggio Calabria, ha visto gli interventidella prof.ssa Anna Cama e della prof.ssa MariaQuattrone. Tanti i presenti, tra i quali il poetaDomenico Antonio Sgrò, l’artista AndreaAudino, la scrittrice Antonietta De Angelis e ildott. Giuseppe Palamara.

In terracotta, legno, creta,sughero, carta, stoffa, gesso:l’importante è che sia prese-pio. La prima edizione delconcorso natalizio organizza-to dall’Istituto ComprensivoSiderno Agnana guidato dalDirigente prof. Vito Pirruccioha come obiettivo la sensibi-lizzazione delle nuove gene-razioni al fine di riscoprire evalorizzare le tradizioni delNatale cristiano, tra cui quel-la del presepio. «Una passio-ne tutta calabrese, espressio-ne fondamentale e concretadella tradizione religiosa,della nostra cultura e iden-tità» sottolinea VitoPirruccio. Due le categorie ammesse alconcorso: una riservata allascuola primaria e secondariadi 1° grado della provincia diReggio Calabria e l’altrariservata agli amatori delPresepio. L’iscrizione è gratuita. Temadel concorso è: “La Natività:dal mare alla montagna tracultura, riti sacri e antiche tra-dizioni”. La tematica scelta èinserita nell’ambito di un per-corso di gemellaggio, sullaconoscenza del territorio, tral’Istituto M. Bello di Siderno

e l'Istituto Pluricomprensivodi Laives (Bz). L’adesione alconcorso da parte degli ama-tori dovrà essere inviata entroil 15 Novembre. Le operedovranno pervenire entro il12 dicembre dalle ore 15 alle19 presso il palazzo De Mojàdi Siderno Superiore. I lavoriesposti al palazzo dal 15 al 22dicembre saranno esaminatida una Giuria che individuerài tre Presepi più meritevoli.Tecla Giannini

Nuova programma di inchiesta giornalistica su Telemia

Kaos Kalabro, informazione e ironia

GEMELLAGGIO IC SIDERNO-AGNANA E LAIVES

Ancora una volta si è rinnovato ilpellegrinaggio a Medjugorje. LaMadonna ha sempre qualcosa da

comunicare. E Medjugorje èdiverso dagli altri luoghi delleapparizioni. Qui la Madonna è

presente tutti i giorni da circa untrentennio. Lo è fisicamente.Molti hanno avuto il privilegio ditoccarla, pur non vedendola. Il viaggio non è mai ripetitivo.Può, infatti, essere ripetitiva lavisita dei figli alla propria madre?Non è importante con chi si va,l’importante è recarsi quando siha un profondo convincimento afar visita alla Madonna. Si rimanesbalorditi vedendo quella molti-tudine di persone, sentendo idio-mi diversi, pensando che solo

pochi anni fa, in questo luogo, esi-steva solo qualche casolare abita-to da contadini, tanta miseria, e lachiesa. Tutto è cambiato grazieall’apparizione della BeataVergine. Non cruenti rivoluzionio dimostrazioni, solo il raccontodi cinque ragazzi, oggi adulti, chehanno saputo continuare a tra-smettere le esortazioni e i mes-saggi della Beata Vergine Maria.Messaggi che spingono a cambia-re vita, pregare per la salvezza ditutta l'umanità.

A Medjugorje per un nuovo pellegrinaggio

Rassegna di arte presepiale Natale 2012

Stavolta le telecamere non chiederan-no permesso. Non ci sarà spazio perle formalità nel nuovo programmatelevisivo che sta per irrompere nellecase dei calabresi, sui canali diTeleMia.Parliamo di Kaos Kalabro, e già ilnome la dice lunga, il programmaideato dai giovani giornalistiGiovanni Maiolo e MargheritaCatanzariti, con la collaborazione diDaniela Talia. Attualmente in fase direalizzazione, la prima puntata verràtrasmessa dopo la prima metà dinovembre. In prima serata.La formula di Kaos Kalabro punta suun giornalismo di inchiesta, conditoda tanta ironia, e alternato darubriche varie che documenteranno ilbello e il brutto della calabresitàodierna. Uno spazio speciale verràdato ai tanti artisti del nostro territo-rio. Il team di Kaos Kalabro , tele-camere in pugno, sta già girando per

la Locride e non solo, a rompere lescatole un po' a tutti. Principalmentea politici ed amministratori. Il lin-guaggio sarà fresco, dinamico espregiudicato quanto basta. Il mon-taggio veloce e originale. Per avereun'idea basta guardare il promo chesta girando su YouTube e sui canali diTeleMia , ambientato in una discaricaimprovvisata dalle cattive abitudinidei cittadini e che gioca a prendere ingiro i cliché di certa tv spazzatura.“È proprio questa l'idea che abbiamoin testa - ci spiega MargheritaCatanzariti- giornalismo di rottura,zero luoghi comuni, inchieste cheinteressano davvero i cittadini cal-abresi. E tanta ironia. Non faràpiacere a molti, ma a tutti gli altri si.Siamo più che determinati a docu-mentare il caos che ci circonda.”“Già qualcuno ha reagito male allanostra voglia di infilarci dovunque -dice Giovanni Maiolo - a

dimostrazione che fare giornalismovero, d’inchiesta, non è certo semplicein una terra dove anche la stampa èper la maggior parte asservita allelogiche dominanti. Saremo in giro perla Calabria insieme ai due magnificicameraman di Telemia, AntonioRiggio e Antonino Condorelli, perpermettere ai cittadini calabresi dicontare su qualcuno che non ha pelisulla lingua”.Daniela Talia pone l'accento sulle col-laborazioni esterne: “Avremo con-tributi da illustri giornalisti calabresisparsi per tutta Italia e useremomolto il web, che ha rivoluzionato l'in-formazione”.L'editore di TeleMia GiuseppeMazzaferro si è dimostrato entusiastae l'inizio delle danze è previsto tra unpaio di settimane. Poi sarà KaosKalabro. Perché dall'ordine è facilecreare il Kaos, ma dal Kaos si puòcreare qualunque cosa.

l concorso video "Corti di memoria. Segni privati (manon troppo)" è una rassegna-concorso dedicata ai video“di famiglia”, realizzata dalla F.I.C.C. FederazioneItaliana dei Circoli del Cinema Centro Regionale dellaCalabria, in collaborazione con l'AssociazioneCulturale "Fata Morgana", il Dipartimento di Filosofiae il Corso di Laurea in Comunicazione e Dams (UNI-CAL). Il concorso è riservato a video realizzati originariamen-te in ambito privato che riguardino la sferafamiliare/amicale, ma che contengano anche tracce sto-rico-sociali e contestuali di evidente interesse collettivo.Verranno premiate le tre opere che mostreranno lamigliore commistione estetica tra gli aspetti privati rac-contati nei corti e le esperienze sociali comuni, all'inter-no delle quali gli stessi risultano inscritti.Bando e scheda di partecipazione, in allegato, sonoanche reperibili sul sito della FICC http://www.ficc.it/(Centro Regionale della Calabria)

Scene familiari diventano pubbliche

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Parlandodi...

La verità dell’Iride Il brizzolatodi Benjamin Bowson di Ruggero Brizzi

In Pollino sidorme fuori

Domenicanon è stataDomenica

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Ad un anno dalla morte di MarcoSimoncelli durante la gara dellamoto Gp, riproponiamo nella suarubrica l’articolo che il nostro colla-boratore gli dedicò. Dopo il calcio dilettantistico, nessu-na birretta con gli amici. La tv era spenta al bar e non si com-mentava neppure la rimonta delMilan, né si chiedeva al gestore diaccenderla quella tv. Nessuno scherzava.Nessuno prendeva in giro l’avversa-rio di turno del fantacalcio. Il bar è frequentato da ragazzi,ognuno dei quali con un masso diprecarietà addosso. Tutti amici.C’era un silenzio assordante nellequattro mura dove crescono le piùbelle conoscenze. Un silenzio che quasi urlava la man-canza di qualcuno di loro.Domenica sembrava che lo cono-scessimo tutti Marco Simoncelli eche le lacrime che volevano uscirefuori tremende e furiose non uscis-sero per qualche orgoglio calabro-masculino da uomo forte da bar. E lo stesso in famiglia.E sul lavoro. E in città.Marco Simoncelli era l’assolo diHendrix in “Little Wing” comeomaggia il sito di Radio Virgin (concui il buon Sic collaborava). Era un ragazzo di provincia chepoteva scegliere di vivere nei paesipiù belli del mondo, ma aveva deci-so di stare a Coriano (10 mila abi-tanti). Era un ventiquattrenne umile edalla faccia simpatica completa-mente coinvolto nei valori familiariche nessuno dei vecchi benestantiriesce a mantenere. Era un esempio di volontà e passio-ne. Marco Simoncelli, senza retorica,era uno da birretta con gli amici albar della sperduta provincia italia-na. Ciao Sic.Uno di noi.

Peccato che la fine della quasi eternaestate calabrese abbia coinciso colterremoto nel cosentino. Questo

vuol dire che i calabresi del Pollinodovranno affrontare un duro inverno, esaranno costretti a farlo, se la terra non siaccuccia, al freddo delle tende degliaccampamenti che la protezione civile glista approntando. Chi è stato in Sila lo sa,gli inverni sono duri, stile montagne roc-ciose. E anche voi che siete al caldo dellevostre casette, nelle lande calabresi rispar-miate dai tremors, lo sapete o lo imparateadesso. Non dimenticatevene nei mesi avenire, ricordatevene ogni volta che vi sie-derete nelle vostre tavole imbandite o viinfilerete nei lettoni morbidi. Pensateci aivostri fratelli di Montalto, Altomonte.Anzi, fateci un salto ogni tanto, quando laterra tremerà ancora, speriamo senza vitti-me, riempite i cofani delle vostre macchi-ne con quel che potete. E se non potetemetteteci la vostra umanità in auto e anda-te a far compagnia agli sfollati. La Calabrianon è l’Emilia, qua non ci saranno cantan-ti a far concerti e a raccogliere fondi, néverranno le troupe televisive ad accertarsidelle condizioni dei terremotati. I tg nazio-nali non apriranno conti per loro. I cala-bresi dovranno far da soli, voi dovrete farda soli. Fatelo senza lacrime e recrimina-zioni. In fondo la colpa è vostra, voi avetelasciato che scrivessero Italia sul vostropassaporto pensando si trattasse di unabbraccio fraterno e invece era solo l’ab-braccio di Giuda, di un traditore che pervoi è stato solo patrigno e vi ha mandato afar guerre non vostre e scavare minierealtrui. Il traditore non ci sarà nel momen-to del bisogno, come sempre è mancato.Manderà la cavalleria solo se ci sarà qual-che brigante da appendere al crocco e nonverrà a scaldare l’inverno agli sfollati.

BRIGANTI / Elezioni Regione Siciliana

Chi ha vinto?Difficile dirlo. Per quanto riguarda icandidati alla presidenza, in teoriaha vinto Rosario Crocetta. Da doma-ni infatti il già vicepresidente dellacommissione antimafia europea,sarà Presidente della RegioneSiciliana. Ma senza maggioranza inparlamento.Per quanto riguarda i partiti inveceha incredibilmente vinto il M5S. Da stasera infatti il M5S, col 15% deivoti di lista, sarà la principale forzapolitica dell'isola.Chi ha perso?Escluso il M5S hanno persoTUTTI!!!Un siciliano su due infatti non havotato, manifestando palesementeun totale schifo nei confronti deipartiti. E chi ha votato, ha sonora-mente BASTONATO i partiti tradi-zionali nazionali.Il PDL, che nell'isola per vent'anniaveva avuto la sua roccaforte, escemassacrato, totalmente disintegratodalle urne siciliane. Passa dal 33,5%del 2008 ad un penoso 12,5%.Il PD che oggi canta vittoria, standoai numeri non ha nulla da festeggia-re, perchè è passato dal 19% del2008 ad un mediocre 13,5%Cala anche l'UDC che passa da un12,5% al 10,5%

E crolla anche il finto meridionali-smo dell' MPA di Lombardo chepassa dal 14% al 9,5%Totalmente esclusi dal Parlamentosiciliano invece IDV e SEL, che nonraggiungono neppure il 5%L'unico in controtendenza è appuntoil M5S che passa da un misero 1,5%del 2008 al 18% raccolto oggi daCancelleri.

Insomma, potremmo fare numerosevalutazioni su chi ha vinto, ma il datoche a noi realmente interessa è chiha perso. Ed è evidente che ha perso(anzi è proprio MORTO) il marciosistema partitocratico itaGliano. E' chiaro che si è rotto qualcosa, èiniziato un cambiamento, c'è unvento nuovo. E soffia da SUD!!!

Chi ha vinto e chi ha perso

Quando sono di buon umore al gior-nalaio chiedo Libero, Il Fatto, IlGiornale e quegli altri quotidiani chealla cronaca prediligono l’inchiesta,talvolta estremista. Mi bastasfogliarne le prime pagine e puntaregli occhi sulle immagini, che spessoraccontano, dichiarano e affermanopiù della didascalia o del testo accan-to, per comprendere i significati eapprendere la notizia. Un paese pervecchi, non c’è che dire, una nazioneal guinzaglio di un manipolo digerontocrati, vecchissimi e inespertidel futuro quanto chi ha vissuto l’al-tro secolo. Così li senti blaterare, dis-quisire di teorie e pratiche in“politichese”, quel linguaggio chemanovrano come Buffalo Bill il suoWinchester, con il quale sottomet-tono e schiacciano una popolazione

generalmente disinteressata e pocoattenta alle evoluzioni di quest’arma.Così li vedi atteggiarsi: con le manigiunte o con l’indice alzato a indiriz-zare messaggi subliminali, indispens-abili per gli spezzoni serali di Blob.Sono vecchi e passati anche nellesmorfie, in quel demagogico modo dipromettere e rassicurare una vita piùvivibile di questo pascolo infangato acui ci hanno abituati. Eppure sono lì,a presiedere la bulè dei lobbisti, chea loro dire si preoccupa incessante-mente delle nostre problematichesofferenze, insomma uno stato den-tro lo stato. E sì! Perché se facessimocaso a ciò che è diventato questofamoso “parlamento”, capiremmoche lì si rinchiudono per viverci eriprodursi e trovare un’occupazionea tempo indeterminato. Sono

coetanei dei nostri nonni, chealmeno hanno fatto la guerra ocomunque lavorato, ma per evitarnela concorrenza li hanno confinati inpensione, anzi in elemosina. Una domanda in conclusione:Prendete un parlamentare a caso, loimmaginereste al proprio posto dilavoro? O meglio, pensate che ce neabbia mai avuto uno? No! Hannorapito la politica, espungendogli isuoi ideali e fondamenti, per allestirequesto grande palcoscenico dell’or-rore mediatico, a cui noi assistiamoinermi.Non penso ci sarà mai un futuro perun paese di vecchi, ormai abituato avivere nel buio, ma in quello delgiorno dopo e poi, di quell’altroancora. Buona Fortuna!

Suerte di Bruno Strangio

Un paese per vecchi

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la Riviera

DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 31

Blob of the week

Franco Maiolo e la sua fidata chitarra

Oste, portace artro vino!!!

Facce d’Aspromonte vero

Pasquale: il riposo del guer-riero anche con la pioggia

Mario Murdolo,si prepara per la prova costume

Facce da Kampus Buon compleannoVincenzo

Tifosi D.o.c.allo stadio

Ai lettori de La Riviera, buona giornatada Fabio Caressa e Mario Spataro!!

Lo stile unico e inimitabile di Eugenio Muià

La migliore coppia di Siderno...senzadi loro non ci sarebbe il caos....

Sergio Cammariere canta una vecchia canzone per i sindaci della locride.“Quello che è stato è stato scurdammundi u passatu”

Tanti auguri a Michele,al fratello che tutti vorrebero

avere.Grazie di esistere!

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