la responsabilità penale/amministrativa delle persone ... · la responsabilità...
TRANSCRIPT
La responsabilità penale/amministrativa
delle persone giuridiche, delle società
e delle associazioni
20145 Milano
Via Mascheroni, 31
00195 Roma
Via Giuseppe Avezzana, 6
25121 Brescia
Piazza Vittoria, 7
21100 Varese
Via Bernardino Luini, 8
2
• QUALI SOGGETTI SONO COINVOLTI
• QUANDO SI HA LA RESPONSABILITA’
• COSA SI RISCHIA
• COME ESIMERSI DALLA RESPONSABILITA’
• FASI PER LA DEFINIZIONE DEL MODELLO
• CARATTERISTICHE DEL MODELLO
• CONCLUSIONI
SOMMARIO
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
3
QUALI SOGGETTI SONO COINVOLTI
• Le disposizioni del Decreto si applicano a (art. 1):
• enti forniti di personalità giuridica;
• Società;
• associazioni anche prive di personalità giuridica.
• Non si applicano allo Stato, agli enti pubblici territoriali, agli
altri enti pubblici non economici nonché agli enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale.
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
QUANDO SI HA LA RESPONSABILITA
• SOGGETTI APICALI E DIPENDENTI (art. 5)
• L’ente è responsabile per i reati commessi da:
• persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di
amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unità
organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale
nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la
gestione e il controllo dello stesso;
• persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei
soggetti di cui al punto precedente.
4
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
5
• INTERESSE O VANTAGGIO DELL’ENTE (art. 5)
• L'ente è responsabile per i reati commessi nel suo interesse
o a suo vantaggio.
• L'ente non risponde se i soggetti apicali e i dipendenti
hanno agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi.
IN SEDE DI GIUDIZIO L’INTERESSE DELL’ENTE VIENE PRESUNTO
QUANDO AD AGIRE SIANO STATI SOGGETTI APICALI
QUANDO SI HA LA RESPONSABILITA
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
6
COMPIMENTO DI ALCUNI SPECIFICI REATI:
• indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente
pubblico (art. 24);
• delitti informatici e trattamento illecito di dati (art. 24-bis);
• delitti di criminalità organizzata (24-ter);
• concussione , induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione (art.25);
• falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo (art.25-bis);
• delitti contro l'industria e il commercio (25-bis.1);
QUANDO SI HA LA RESPONSABILITA
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
7
COMPIMENTO DI ALCUNI SPECIFICI REATI:
• reati societari (art.25-ter);
• delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico (art.25-quater);
• delitti contro la personalità individuale (art. 25-quinques);
• abusi di mercato (art. 25-sexies);
QUANDO SI HA LA RESPONSABILITA
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
8
COMPIMENTO DI ALCUNI SPECIFICI REATI:
• omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (art.25-septies);
• ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e autoriciclaggio (art. 25-octies);
• delitti contro la proprietà intellettuale (art. 25-novies);
QUANDO SI HA LA RESPONSABILITA
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
9
COMPIMENTO DI ALCUNI SPECIFICI REATI:
• induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 25-decies);
• Reati ambientali (art. 25-undecies) – modificato con legge 68/15
• inquinamento ambientale;
• delitti colposi contro l’ambiente;
• attività di gestione rifiuti non autorizzata.
• impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies).
QUANDO SI HA LA RESPONSABILITA
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
• 24. Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o per il conseguimentodi erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico.
• 24-bis. Delitti informatici e trattamento illecito di dati.
• 24-ter. Delitti di criminalità organizzata.
• 25. Concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione.
• 25-bis. Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento.
• 25-bis.1. Delitti contro l'industria e il commercio.
• 25-ter. Reati societari.
• 25-quater. Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico.
• 25-quater. 1. Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili.
• 25-quinquies. Delitti contro la personalità individuale.
• 25-sexies. Abusi di mercato.
• 25-septies. Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela dellasalute e sicurezza sul lavoro.
• 25-octies. Ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e autoriciclaggio.
• 25-novies. Delitti in materia di violazione del diritto d'autore.
• 25-decies. Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria.
• 25-undecies. Reati ambientali.
• 25-duodecies. Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.
I REATI PRESUPPOSTO10
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
11
• I reati compresi nel Decreto sono di diverso genere.
• Inizialmente erano contemplati solo i reati contro la Pubblica amministrazione e i reati societari.
• L’evoluzione nel tempo ha portato all’aggiunta di nuovi reati, tra gli ultimi quelli relativi alla tutela ambientale e all’impiego di cittadini di paesi terzi con soggiorno irregolare.
• Non si escludono ulteriori ampliamenti del novero dei reati 231.
L’ATTUAZIONE DEL D. LGS. 231/01 RIGUARDA DUNQUE IN
MANIERA DIVERSA SOCIETA’ CHE SVOLGONO ATTIVITA’
DIFFERENTI E OGNI REATO HA RILEVANZA SPECIFICA PER IL
SINGOLO ENTE
QUANDO SI HA LA RESPONSABILITA
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
12
Le sanzioni associate al compimento dei reati sono di tipo
amministrativo:
• pecuniarie;
• interdittive;
• confisca;
• pubblicazione della sentenza.
LE TIPOLOGIE DI SANZIONI SONO DUNQUE VARIEGATE
ALCUNE DI ESSE PREVEDONO DANNI MOLTO GRAVI PER L’ENTE CHE LE SUBISCE
LA GRADUAZIONE DELLE SANZIONI DIPENDE DA UNA SERIE DI CIRCOSTANZE
TRA LE QUALI SI SEGNALA IL LIVELLO DI ADEGUATEZZA DELLA STRUTTURA
ORGANIZZATIVA
COSA SI RISCHIA
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
13
Le sanzioni interdittive sono (art. 9):
• l'interdizione dall'esercizio dell'attività;
• la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell'illecito;
• il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio;
• l'esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi;
• il divieto di pubblicizzare beni o servizi.
Le sanzioni pecuniarie sono calcolate con il meccanismo delle quote (art. 10):
• la sanzione minima prevista è di 25.800 €, quella massima di 1.549.000 €.
COSA SI RISCHIA
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
14
L'ente non risponde per i reati commessi dai soggetti apicali se prova che (art. 6):
• l'organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;
• il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza dei modelli di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell'ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;
• le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione;
• non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell'organismo indicato ai punti precedenti;
COME ESIMERSI DALLA RESPONSABILITA’
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
15
Gli elementi richiesti al fine di godere dell’esimente sono dunque:
• Modello organizzativo;
• Organismo di controllo sul Modello (negli enti di piccole dimensioni tale ruolo può essere ricoperto direttamente dall'organo dirigente);
• vigilanza tempo per tempo sull’efficacia del Modello e sulle persone coinvolte nell’attività aziendale;
L’ADOZIONE DI UN MODELLO ORGANIZZATIVO, INDIPENDENTEMENTE DALLE
FINALITA’ LEGISLATIVE, GARANTISCE ELEMENTI DI GESTIONE E CONTROLLO CHE
RENDONO PIU’ EFFICACI LE ATTIVITA’ AZIENDALI, ANCHE IN CONSIDERAZIONE
DELLA SPECIFICITA’ DI OGNI SOCIETA’
COME ESIMERSI DALLA RESPONSABILITA’
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
• La prima fase è rappresentata dallo studio della situazione aziendale che consiste in:
• esame della documentazione (Statuto, organigramma e struttura societaria, sistema di deleghe dei poteri, verbali degli organi sociali, bilanci recenti, Codice Etico, procedure ecc.);
• analisi storica rispetto ai temi in questione (reati o ipotesi di reati verificatisi in passato);
• comprensione del business model della società.
IL MODELLO DEVE ESSERE RITAGLIATO IN MODO SPECIFICO
SULL’AZIENDA CHE INTENDE ADOTTARLO
16
FASI PER LA DEFINIZIONE DEL MODELLO
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
• Il lavoro di realizzazione prevede quindi una ricognizionedelle fattispecie penali previste dal decreto incomparazione con la situazione aziendale concreta.
• Acquisite le informazioni sulla struttura e sui rischi settoriali siprocede alla verifica circa l’esistenza di procedure,volontarie o di legge, già applicate in particolare ai settoriaziendali di interesse.
• E’ così possibile effettuare il confronto tra il sistema dicontrollo esistente con il modello astratto funzionale allaprevenzione dei reati contemplati nel Decreto.
FASI PER LA DEFINIZIONE DEL MODELLO17
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
• Effettuata la gap analysis fra modello ideale e realtà aziendale, si procede alla redazione in bozza del Modello Organizzativo, ricercando l’efficienza ed evitando duplicazioni di ruoli e di procedure.
• Per l’effettiva implementazione e attuazione del Modello sono necessarie ulteriori fasi:
• condivisione con il management;
• delibera del CdA per l’adozione del Modello;
• nomina dell’Organismo di Vigilanza (sempre a cura del CdA);
• comunicazione ai dipendenti;
• formazione successiva.
IL MODELLO DEVE ESSERE REALMENTE ATTUATO, ANCHE
MEDIANTE CONTROLLI PREDISPOSTI AD HOC, E DEVE EVOLVERSI COSTANTEMENTE SEGUENDO LE DINAMICHE AZIENDALI E GLI
EVENTUALI CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI
18
FASI PER LA DEFINIZIONE DEL MODELLO
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
19
CARATTERISTICHE DEL MODELLO
Le caratteristiche principali del Modello ex. D. Lgs.231/01:
• è ritagliato su misura per la società;
• è stato costruito attraverso un percorso strutturato;
• prevede l’istituzione di un apposito Organismo di Vigilanza
che monitori l’applicazione dello stesso
• prevede la comunicazione ai dipendenti e la formazione
degli stessi;
• deve essere aggiornato ogni qual volta cambiamenti
all’interno della società o legislativi lo richiedano.
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
20
Il Modello adottato deve rispondere alle seguenti
esigenze (art. 6 del decreto 231/01):
• individuare le attività nel cui ambito possono essere
commessi reati;
• prevedere specifici protocolli diretti a programmare la
formazione e l'attuazione delle decisioni dell'ente in relazione
ai reati da prevenire;
• individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie
idonee ad impedire la commissione dei reati;
• prevedere obblighi di informazione nei confronti
dell'organismo deputato a vigilare sul funzionamento e
l'osservanza dei modelli;
• introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il
mancato rispetto delle misure indicate nel modello.
CARATTERISTICHE DEL MODELLO
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
21
Il Modello è così strutturato:
1. Documento Master: Parte generale;
2. Documento Master: Parte speciale;
3. Mappatura dei poteri/governance societaria;
4. Codice Etico;
5. Sistema sanzionatorio.
CARATTERISTICHE DEL MODELLO
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati
22CONCLUSIONI
I motivi per i quali le aziende scelgono di adottare e implementare un
Modello ex D. Lgs.231/01:
• godere dell’esenzione da responsabilità sancita dall’art. 6;
• evitare le pesanti sanzioni e i gravi rischi per la società;
• migliorare la governance aziendale;
• promuovere comportamenti etici e prevenire il compimento dei reati
previsti dal Decreto;
• sostenere e migliorare l’immagine aziendale sia internamente sia
esternamente.
© 2016 - Spazzi & Gioia Avvocati Associati