la manovra economica del governo monti

13

Upload: monrif-net

Post on 11-Feb-2016

226 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

La Manovra economica del Governo Monti

TRANSCRIPT

Page 1: La Manovra economica del Governo Monti
Page 2: La Manovra economica del Governo Monti

•17DOMENICA 11 DICEMBRE 2011 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE

EALLAFINEARRIVÒ ILDECRETOMONTI

Sgravi Irap a chi assumegiovani e donne, grandiopere, liberalizzazionie aiuti alle banche ALLE PAG. 26-27

Supertassati barche, aerei emaxiauto; prelievi suirisparmi, nuovi esborsi pergli scudati, caro benzina ALLE PAG. 24-25

www.quotidiano.net/[email protected]

CASA | FISCO | PENSIONI | CONSUMI | RISPARMIO | AZIENDE

Sale il tetto dell’anzianità,ormai si anticipa poco,contributivo per tutti, menoaumenti sulle rendite

DA PAG. 20 A PAG 23

Arriva l’Imu, tassaaccorpata, che colpisceanche la prima abitazione.Rendite catastali rivalutate ALLE PAG. 18-19

IL GOVERNOdei tecnici non avevala bacchettamagica. E quindi hafatto quello che andava fatto (chenonpiace a nessuno), ha cioèaumentato le tasse, limitato lepensioni, e ha tirato fuoridall’archivio vecchie imposte (comequella sulla casa). Che si tratti diuna stangata non viene negato danessuno. Anche se poi, ragionando,si arriva alla conclusione che nonc’era altro da fare. Anzi, qualcunohadetto che questamanovrasarebbe stato giusto e corretto farlavent’anni fa, invece di continuare aspendere soldi come se sitrovassero sugli alberi. In realtà, ilgoverno dei tecnici ci ha chiamatitutti quanti (anche quelli che non sipossono considerare benestanti) apagare per i decenni nel corso deiquali la classe politica ha speso congrande generosità soldi che lo Statononaveva. Soldi che sono statibuttati al vento per procurarsiconsenso e non per fare cose digrande utilità. Se uno ci pensa,infatti, si accorge che le grandiinfrastrutture del Paese(dall’Autosole alla rete telefonica)sono state fatte prima checominciasse la grande orgia dellaspesa. Adesso, in un certo senso, èarrivata la resa dei conti. E non cisaràmodo di sfuggire.

OGGI il nostro debito pubblicosupera il 120%della ricchezza cheriusciamoa produrre in un anno equelli che ci prestano i soldi nonsono più disposti a accettarlo.Pretendono (e a ragione) che sirientri nella normalità e che quindisi torni (almeno) a spendere ognianno non più di quello che lo Statoriesce a incassare. E, inprospettiva, pretendono che sicominci a restituire un po’ dei soldiche ci sono stati prestati. Da questapremessa si arriva alla conclusioneche il lavoro dei tecnici non èancora finito, purtroppo. Primadiridiventare un Paese normale cisaranno altri sacrifici e un po’ tuttidovremo abituarci a una stile divita piùmoderato. Lamanovra èequa?Quasi tutti dicono di noperché tutti hanno buone ragioniper sostenere che a pagare devonoessere gli altri. C’è da sperare chenei prossimi giorni si riesca ariequilibrare lamanovra (nel sensodell’equità) e,magari, anche atrovare qualcosa per stimolare lacrescita.

Tutte le misure salva ItaliaL’«anno orribile» delle stangate: 83 miliardi dal 6 luglio a oggi

‘Bye bye’ pensione

Giuseppe

Sviluppo, si speraCasa, torna l’Ici Mini patrimoniale

L’ANALISI

STRADA

OBBLIGATA

Turani

Olivia Posani

PERSALVARE il Paese (e l’Euro-pa) dal 6 luglio al 4 dicembre so-no stati varate tre manovre percomplessivi 85,4 miliardi netti:59,6 con le correzioni del 6 lu-glio e del 14 agosto; 25,8, com-prensivi dei 4,4miliardi della de-lega fiscale, grazie al ter di Mon-ti. Dispiegheranno i loro effettifino al 2014,ma avranno l’impat-tomaggiore nel 2013, quandodo-vremo raggiungere il pareggio dibilancio partendo dal 3,9-4% dideficit.

AGLI INIZI di giugno, GiulioTremonti era ancora tranquillo.Ma il 6 luglio, dopo cheMoody’sminaccia di declassarci (come fa-rà), i mercati cominciano a col-pirci e la Bce ci manda una lette-ra per dire comeedove interveni-re: è costretto a varare unamano-vra da 48miliardi (al 60% di pre-lievi e nuove tasse). A partire daiticket. Dal 18 luglio chi entra inun ospedale deve pagare 10 europer prestazioni specialistiche e

25 per prestazioni di pronto soc-corso. Viene introdotto il super-bollo: 10 euro per ogni kw di po-tenza superiore a 225. C’è poiuna stangata sui depositi titolicon l’aumento dell’imposta dibollo, che passa da 34,20 eurouguali per tutti a 120 (150 eurodal 2013) per investimenti infe-riori ai 50mila euro e a 380 (sem-pre 2013) se il valore del portafo-glio è superiore ai 50mila. Il bisdi luglio colpisce soprattutto diri-genti pubblici e pensionatid’oro.Devono versare un contri-butodel 5%per la parte che supe-ra i 90mila euro e del 10%da 90 a150mila.Ma comincia ad andaremale anche ai pensionati: aggan-cio totale all’inflazione program-mata per le pensioni fino a 3 vol-te il minimo (18mila euro lordil’anno), aggancio al 90% tra 3 e 5volte il minimo (30.500 euro lor-di) e nulla agli altri. Amara lame-dicina per gli statali: proroga delblocco del turn over e della con-trattazione. Tremonti decide an-chedi accorpare e tagliare inmo-do lineare bonus e agevolazionicon la delega fiscale (ipotesi poi

cassata da Monti). Avviodell’asta sulle frequenze tlc conclausola di salvaguardia.

IL 9 AGOSTO è già chiaro che lamanovra non basta. Il pareggiodi bilancio viene anticipato al2013, ma l’intervento ha un per-corso travagliatissimo.Ogni gior-no viene annunciata una misurache il giorno successivo salta. Imercati ci mettono alla berlina.

Alla fine arriva unmaxiemenda-mento che prevede tagli alle spe-se deiministeri (8,5miliardi) , ta-gli alle regioni (9.5), tagli ai costidella politica (che restano sullacarta), licenziamenti più facili(lamisura viene però rapidamen-te stralciata). Aumento dal 20 al21% dell’aliquota Iva. Anticipoal 2014 del percorso di adegua-

mento dell’età pensionabile del-le donne del settore privato. Al-tri possibili interventi su previ-denza e casa vengono esclusi peri veti incrociati di Lega e Pdl.Ancora, aliquota del 20% per lerendite finanziarie con l’esclusio-ne dei titoli di Stato. Contributodel 3% per i redditi sopra i300mila euro. Introduzione del-la Robin tax. Accorpamento del-le feste dei patroni alla domeni-ca. Carcere per chi evade oltre 3milioni, ma l’ammontaredell’evaso deve essere superioreal 30% del volume d’affari. Con-trollo preventivo sui conti cor-renti da parte dell’Agenzia delleentrate.Mobilità e Cig per gli sta-tali.

L’ULTIMO provvedimento delgoverno Berluscuni è dell’8 no-vembre. viene approvato il maxiemendamento alla legge di stabi-lità. Contiene l’introduzione del-la Pec, l’eliminazione delle tarif-fe minime per i professionisti epoco altro. Ma il decreto Svilup-po è ancora tutto da approvare.

L’OBIETTIVO

Centrare il pareggio nelbilancio 2013 e disinnescarela bomba debito pubblico

Page 3: La Manovra economica del Governo Monti

• 18 FAMIGLIASPA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE DOMENICA 11 DICEMBRE 2011

I MILIARDI CHE LO STATO CONTADI INCASSARE DALLA NUOVA IMUAPPLICATA ANCHE ALLA PRIMA CASA

Lamazzatasullacasa

DUE le grandi incognite, per icontribuenti, che la manovra delGoverno Monti non può ancorachiarire. La prima riguardal’Iva, la seconda le addizionaliregionali all’Irpef. Il ritocco didue punti percentuali previstoper l’Iva è definito clausola disalvaguardia. Scatterà cioè, apartire dalla metà del prossimoanno, soltanto se nel frattempo lariforma fiscale ora in cantierenon verrà attuata o se, purrealizzata, non produrrà unincasso aggiuntivo di di almeno13,2 miliardi l’anno.L’addizionale regionaleall’Irpef, ora fissata ad unmassimo dello 0,9%, potrà salirefino a un massimio dell’1,23%.Potrà produrre un aggravio delcarico fiscale sui contribuentifino a un massimo di 2,085miliardi all’anno. Serve acompensare, in parte, i nuovitagli di risorse decisi a dannodegli enti locali. Non è però unfatto automatico. Potrà variareinfatti da regione a regione, oaddirittura, non essere applicatose una regione fosse così virtuosada assorbire i tagli riducendo lespese. I margini, soprattutto alSud, ci sono e sono abbondanti.

IVA E ADDIZIONALI

Doppiaincognita

Luca Azzalli

L’IMU riveduta e corretta dallamanovra Monti scatta dal 1˚gen-naio 2012 e interesserà i proprieta-ri di immobili, ma anche i titolaridi altri diritti reali quali usufrut-to, uso, abitazione, enfiteusi, su-perficie. Riguarderà fabbricati,terreni, aree fabbricabili destinatea qualsiasi uso, compresi quellistrumentali o alla cui produzioneo scambio è diretta l’attività d’im-presa.L’imposta si versa indue ra-te di pari importo il 16 giugno e il16 dicembre e, esattamente comeper l’Ici, è dovuta in proporzionealla quota e aimesi di possesso. So-stituirà l’Irpef e le relative addizio-nali per gli immobili non locati, el’Ici. La base imponibile è la stes-sa usata ai fini Ici. Sugli immobililocati, anche conopzioneper la ce-dolare secca, rimangono l’Irpef erelative addizionali e l’aliquotaImu potrà essere ridotta fino allo0,4%. Ma l’Imu indebolirà il van-taggio ottenuto con la cedolaresecca sugli affitti, soprattutto per iproprietari a basso reddito e nellecittà dove i canoni di affitto sonopiù vicini alle rendite catastali.

LA NOVITÀ è data dagli aumentidelle rendite catastali stabiliti daldecreto salva Italia: varranno peri coefficienti moltiplicatori, giàutilizzati per l’Ici, da applicare al-le rendite catastali già rivalutatedel 5%per determinare la base im-

ponibile, quindi senza toccare gliestimi e quindi senza effetti sullatassazione di compravendite, suc-cessioni e donazioni.

ILMOLTIPLICATORE su abitazio-ni principali e loro pertinenze, se-conde case, altri box, garage ema-gazzini (categorie da A/1 a A/9,C2, C6 e C7) è di 160. Per i terreni

agricoli il moltiplicatore è di 120.L’aumento sulle abitazioni princi-pali e la detrazione sono, però, an-cora in fase di discussione per tro-vare un alleggerimento. Certo, ilfattore che alza il conto è il rialzodella base imponibile, nonostantel’aliquota ridotta e la detrazioned’imposta per l’abitazione princi-pale (almomento fissata in 200 eu-

ro). Di fatto, oggi sono immunidall’aumento le sole abitazioniprincipali con rendite catastali fi-no a 312 euro. Per gli altri immo-bili, dalle seconde case agli ufficie ai negozi, il rincaro medio potràessere del 70%, anche se c’è da te-nere in considerazione che nellanuova imposta Imu saranno assor-bite anche l’Irpef e le relative addi-zionali su immobili non locati.Certamente ciò favorirà i redditipiù elevati, finora gravati da ali-quote Irpef marginali variabili infunzione del reddito e da addizio-nali regionali variabili nelle regio-ni in cui il prelievo è differenziatoin base al reddito.

SU QUESTA base imponibile siapplicherà lo 0,76%di aliquota or-dinaria Imu, ritoccabile in aumen-to o riduzione dello 0,3% dai Co-muni, e ridotta allo 0,4 % per abi-tazione principale e sue pertinen-ze, con possibilità per i Comunidi ridurla o aumentarla dello0,2%.Ladetrazionedi 200 euro sa-rà rapportata al periodo dell’annodurante il quale l’immobile è de-stinato ad abitazione principale esarà da dividere pro-quota in casodi più comproprietari. E, mentrele esenzioni Imu saranno general-mente le stesse previste per l’Ici,una differenza significativa fra ledue tipologie d’imposta riguardagli immobili assimilati all’abita-zione principale, prima esclusidall’Ici e ora nuovamente conside-rati ai fini Imu.

COME CAMBIANO LE TASSE SUL MATTONE11,005

Si chiama Imu,ma è una super IciDa gennaio torna sull’abitazione principale. Rincari del 70%

DAL1˚GENNAIO 2013 la «Tar-su» diventa «Tributo comunalesui rifiuti e servizi» (Res) corri-sposto a tariffa, cioè proporzio-nale ai rifiuti solidi urbani e as-similati prodotti. I criteri saran-nodefiniti per decreto entro ot-tobre 2012. Il tributo è dovutoper ogni immobile o terreno su-scettibile di produrre rifiuti.Deve coprire il costo del servi-zio di raccolta e smaltimento,con una quota fissa e una pro-porzionale alla quantità prodot-ta.La tariffa può esseremaggio-rata dallo 0,30 a un massimodello 0,40% a copertura dei co-sti per i servizi indivisibili. So-no previste agevolazioni edesenzioni. Il nuovo tributo sop-prime tutti i prelievi vigenti siapatrimoniali sia tributari.

Rifiuti, scatta dal 2013il tributo comunale a tariffa

Page 4: La Manovra economica del Governo Monti

•19FAMIGLIASPADOMENICA 11 DICEMBRE 2011 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE

I MILIARDI RICAVATI DALL’AUMENTODI 2 PUNTIDELL’IVADAL PROSSIMIOANNOSE LA RIFORMA FISCALEALLO STUDIONONPRODURRÀUNRISPARMIOCOMPLESSIVODI PARI IMPORTO

13,2

AGEVOLAZIONICOMECAMBIANOLEDETRAZIONI DEL 36 E DEL 55 PERCENTO

Diventa strutturale il bonus ristrutturazioniProroga di un anno per l’efficienza energetica

Quota160per lerenditeCome funzionerà, e con quali conseguenze, la rivalutazione catastale

DIVENTA STRUTTURALE, cioèpermanente, la detrazione del36 per cento sul recupero delpatrimonio edilizio, unamisu-ra che in precedenza venivaprorogata annualmentementre ora, con la mano-vradel governoMonti, di-venta parte integrantedel sistema fiscale italia-no.Lanuovadisposizio-ne è contenuta nell’arti-colo 4 del decreto.Resta «a termine», inve-ce, la detrazione del 55

per cento per la riquali-ficazione energetica de-

gli edifici, che, in scadenzaa fine anno, viene prorogata per

tutte le spese sostenute entro il 31dicembre 2012. Lo stabilisce ilcomma 10 dello stesso articolo 4.La formulazione della norma fa sìche, a scadenza della proroga,quindi dal 1˚ gennaio 2013, tali la-vori potranno comunque benefi-ciare della detrazione del 36%,con le medesime regole.

PER QUANTO riguarda la detra-zione del 36%, la principale novi-tà è la possibilità di applicare il bo-nus anche agli immobli, compresiquelli non residenziali, colpiti daalluvioni, terremoti e altre calami-tà naturali, in aree per le quali èperò stato dichiarato lo statod’emergenza. La detrazione si ap-

plica anche alle opere antisismi-che, quelle realizzate per preveni-re gli infortuni domestici e per lacablatura degli edifici.Restano inalterate le disposizionirelative al godimento del benefi-cio. Cioè il tettomassimodetraibi-le è fissato a 48mila euro, e le de-trazioni vanno divise in dieci rateannuali. Abolita la possibilità didetrazione accelerata per i contri-buenti di età superiore ai 75 anni.

INCASOdi trasferimento dell’im-mobile oggetto dei lavori su cui siapplica il bonus, l’agevolazioneviene trasferita automaticamenteal soggetto acquirente, salvoundi-verso accordo pattuito tra le parti.

Matteo Palo

AL DI LÀ delle semplificazioni di chi par-la di rivalutazione delle rendite catastalidel 60%, l’Imucrea unmeccanismopiutto-sto complesso. Bisogna partire dal valoreattuale risultante in Catasto, poniamo 500euro, che andrà aumentato del 5%, già fis-sato anni fa. La rendita catastale sarà cosìsalita a 525 euro. L’aumento fissato dalGovernoMonti incide su unparametro di-verso, cioè il coefficiente moltiplicatore,che è il numero per il quale va, appunto,moltiplicata la rendita catastale rivalutatadel 5% allo scopo di determinare la baseimponibile, sulla quale poi applicare l’ali-quota Imu.Nel caso dell’immobile rivalu-tato a 525 euro, otteniamo un risultato di84mila sul quale, poi, trattandosi questoesempio di prima casa, inciderà l’aliquotaal quattro per mille. Totale, 336 euro.

È SU QUESTO coefficiente che ha agito ilGovernoMonti, andando ad aumentare ilmoltiplicatore da 100, come previsto perla vecchia Ici, a 160. L’aggravio non è dipoco conto: con l’ici primamaniera, il pro-prietario dell’esempio avrebbe pagato 210euro.Ovviamente, detrazioni escluse. E ta-le effetto cresce in maniera lineare al cre-scere del valore dell’immobile. Nel caso direndita di 1.000 euro, dopo le rivalutazio-ne, si genererà un’imposta di 672 euro,mentre con ilmoltiplicatore a 100 sarebbestata di 420 euro.Quota 160 sarà applicata allamaggioranzadegli immobili, ma non a tutti. In detta-glio, vale per tutti gli immobili di catego-ria A, che ricomprendono praticamente

tutte le abitazioni civili. L’unica eccezio-ne è costituita dalla categoria A 10 che in-clude gli studi professioniali e gli apparta-menti utilizzati comeufficio: in questo ca-so il valore da moltiplicare sarà 80, al po-sto del vecchio 50, previsto per l’Ici. La re-gola del 160 vale anche per i depositi e imagazzini (C 2), che passano anch’essi da100 a 160.

MAL’IMUnon colpirà tutti allo stessomo-do. Se la vecchia Ici era, infatti, soloun’im-posizione sugli immobili, l’impostamuni-cipale unica ricomprenderà l’Irpef sul red-dito immobiliare e tutte le relative addi-zionali. Questo porta almeno due conse-guenze. Anzitutto, imposte progressive,che quindi colpiscono in quotamaggiore ipiù ricchi, vengono sostituite da un’impo-sta piatta, che incide su tutti i cittadini informa uguale. Questo, in sostanza, la ren-

de più iniqua. Inoltre, l’impatto della nuo-va Imu cambierà molto da Comune a Co-mune. Per comprendere quanto sarannosalassati i cittadini, infatti, bisogna primaguardare al peso delle vecchie addizionalie, poi, alle scelte che le amministrazioni fa-ranno sulle nuove aliquote: a ciascuna, in-fatti, sarà lasciato un margine di manovraper alzare o abbassare la tassazione.Basti pensare che, considerando le aliquo-te standard, a Bologna per una casa signo-rile si pagherà circa il 4,4% in più rispettoalla vecchia Ici, a Firenze l’11,% in meno,a Milano il 27% in più, a Padova il 28,7%in più e a Venezia addirittura il 58,1% inpiù.Ma si tratta di calcoli puramente teori-ci. Il margine di manovra che avranno lesingole municipalità, combinato alle pos-sibili detrazioni, renderà l’effetto dell’Imumolto variabile e difficilmente misurabilein astratto.

I CONTI CON LE ADDIZIONALIL’Irpef sui redditi immobiliari,inglobata nell’Imuma diversada regione a regione, fa differenza

Il ministro

dell’Ambiente

Corrado Clini

Il coefficientemoltiplicatore della renditacatastale è unmeccanismosul quale incide la riformadella tassazione sulla casaprevista in manovra.Vediamo come funziona

Page 5: La Manovra economica del Governo Monti

• 20 FAMIGLIASPA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE DOMENICA 11 DICEMBRE 2011

936È la soglia fino allaquale, al momento, gliaumenti delle pensioninon vengono congelati

27EURO

MILIARDI È L’ENTITÀ DEI TAGLIALLA PREVIDENZA. EVENTUALI MODIFICHESONO POSSIBILI SOLOA SALDI INVARIATI

EURO

È il mancato aumento,ogni mille euro,calcolato sulla basedell’inflazione al 2,7%

Lenuovepensioni

L’OBIETTIVO DEL GOVERNO È MANTENERE AL LAVORO PIÙ A LUNGO

Lavecchiaia alza la postaLe finestre si chiudono

e l’anzianità anticipabenpoco

COME CAMBIA LA PREVIDENZA

Nicoletta Magnoni

LAVORARE più a lungo: è la filo-sofia della riforma pensionisticatargataFornero. Inutile aggiunge-re che, con il nuovo sistema, nessu-no vince e, in questo senso, l’equi-tà è generalizzata. Anche se qual-cuno è più sconfitto di altri, l’ad-dio al lavoro è posticipato per tut-ti. L’anzianità cambia faccia. Lequote spariscono, ma viene aboli-ta anche la finestra mobile di 12mesi (18 per gli autonomi), comu-ne a tutti i lavoratori: era un siste-ma per tardare il pensionamentodi tutti, indistintamente senza toc-care i requisiti.

Vecchiaia uomini.Agennaio saledi 12mesi, rispetto all’attuale siste-ma, ed è fissata a 66 anni, per poiarrivare a quasi 70 nel 2050. Ma i66 anni dal mese prossimo altronon sono che i 65 della precedentenormativa con l’ulteriore attesadell’anno di finestra (sei mesi inpiù per gli autonomi). Dal 2013gli uomini inizieranno a salire su-gli scalini dell’aumento del requi-sito anagrafico legato alla speran-za di vita.

Vecchiaia donne del privato.Parte con l’acceleratore quelloche, nella manovra Tremonti diFerragosto, doveva essere il gra-duale (in 12 anni) avvicinamentoall’obiettivo 65 anni per equipara-re queste lavoratrici alle dipenden-ti pubbliche, a loro volta equipara-

te agli uomini. Quindi, già 62 an-ni da gennaio 2012, per poi proce-dere di corsa e arrivare in paritàcon gli uomini a 66 anni e 7 mesinel 2018 e a quasi 70 anni, di paripasso con l’altro sesso, nel 2050.Considerando l’anno di finestradel sistema già archiviato, il posti-cipo, nel 2012, è di un anno secco.

Vecchiaia donne del pubblico.Passano dai 61 anni, richiesti finoa fine 2011, a 66 anni nel 2012.

Tra i due sistemi, per l’anno pros-simo, non c’è differenza: la vec-chia regola fissava già uno scalonedi 4 anni nel passaggio dal 2011 al2012, più l’anno di finestra. In tut-to, 66 anni, esattamente come hastabilito la Fornero.

Canale alternativo. Una volta sichiamava così la possibilità di an-sare in pensione con 40 anni dicontributi a prescindere dall’età.Oggi, invece, si potrebbe definirecosì la possibilità di lasciare il lavo-ro a 63 anni nel 2012 (per salire a66 anni e 9 mesi nel 2050) a unatriplice condizione: avere almeno20 anni di contributi, collocarsi in-teramente nel sistema contributi-

vo e avere un importo di pensionepari almeno a 2,8 volte l’assegnosociale (quindi, oggi, poco più di15mila euro annui).

Anzianità.Guai a chiamarla anco-ra così: il concetto, dice il mini-stro, deve sparire dal sistema pre-videnziale italiano. E, in effetti,l’abolizionedelle quote si può con-siderare un atto di mortedell’anzianità classicamente inte-sa. Resta il termine anticipo nellessicodellaFornero, ancora possi-bile con gli ex 40 anni di contribu-ti: salgono a 42 anni e 1 mese(quello legato all’aspettativa di vi-ta che si applica già da gennaioper chi sceglie questa via di fuga)per gli uomini e a 41 anni e 1meseper le donne. Per le lavoratrici nul-la cambia nel 2012 rispetto al 2011perché il solito anno di finestrarendeva effettivi i 41 anni. Per gliuomini, invece, c’è un anno tondodi slittamento. Nel 2050, l’antici-po per modo di dire sarà possibilecon 46 anni per gli uomini e 45per le donne. Ma, attenzione: glioltre 40 anni non basteranno perandare a casa perché occorrerà ave-re anche un’età minima di 62 an-ni. Chi non li ha, si vedrà decurta-re la pensione del 2% per ogni an-no che manca ai 62. Questo per-ché, finora, i 40 anni di contributierano ‘libera tutti’: prescindendodall’età, liberava i lavoratori cosid-detti precoci che, così, andavanoin pensione magari a 56-57 anni.E il nuovo corso non lo permette.

LOSTOPALLARIVALUTAZIONEDEGLI ASSEGNI

Aumenti congelati:lavori ancora in corso

3-3,5

VERSO I 70 ANNINel 2050 uomini e donnesfiorerannoquesta sogliaper l’uscita in base all’età

PROFIl ministro

del Lavoro,Elsa Fornero,

ha firmatouna riforma

che, dadocente dieconomia,caldeggia

da anni

È UNA NOTA dolente. Talmente dolente che il ministro Elsa Forneronon è riuscita a pronunciare la parola sacrifici, impedita dalle lacrime:si tratta del blocco per due anni dell’indicizzazione delle pensioni, cioèdell’aumento degli assegni che ogni anno vengono rivalutati sulla basedell’inflazione programmata (per il 2011 è fissata al 2,7% contro uncarovita reale che supererà il 3%). Il congelamento, nella bozza del de-creto, salvava solo le pensioni minime. Poi, la manovra è stata varatacon uno stop che parte dalla soglia doppia, cioè dai 936 euro al mese,grazie al gettito del bollo applicato ai capitali rientrati dall’estero conlo scudo fiscale. Ma la misura non è definitiva perchè tutti, dalla partisociali al Governo e al Parlamento, stanno cercando le risorse che per-mettano di congelare gli aumenti solo a partire da 1.400 euro al mese,stando agli ultimi calcoli. Bisognerà attendere il voto di Camera e Sena-to per sapere se la ricerca di più equità darà buon esito.

Page 6: La Manovra economica del Governo Monti

•21FAMIGLIASPADOMENICA 11 DICEMBRE 2011 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE

2012ANNO

ANNI DI CONTRIBUTI È LA QUOTA MINIMA DI ANZIANITÀRICHIESTA DA GENNAIO IN POI PER ACCEDEREAL PENSIONAMENTO DI VECCHIAIA O ANTICIPATO

20

Salvatore Martorelli

DEROGA: «Togliere validità auno o più punti di una legge, sen-za intaccarne i principi generali».È questa la definizione che la lin-gua italiana dà ad un vocabolo acui si appellano le migliaia di ita-liani che speravano di pensionar-si al più presto e che, invece, sonoincappati nelle nuove e più rigidenorme in materia di accesso allapensione introdotte dall’ormai no-to decreto salva Italia. Come si sa,dal prossimo anno, il pensiona-mento di vecchiaia richiederà alledonne un requisito anagraficopiù elevato rispetto agli attuali 60anni mentre, scomparse le cosid-dette quote, la pensione dianzianità, che si chiamerà d’orain poi ‘pensione anticipata’, ri-chiederà come unico requisito ilraggiungimento dei 42 anni edun mese per gli uomini e dei 41anni per le donne.Aquesti ferrei principi ci sono, pe-rò, delle eccezioni. O meglio, del-le deroghe, che riguarderanno al-cune fasce di lavoratori che, inve-ce, potranno continuare andarein pensione di vecchiaia o dianzianità con le vecchie regole.Ma chi sono questi fortunati? Ec-co, in dettaglio, chi potrà ancoraavvalersi della precedente norma-tiva.

Requisiti raggiunti nel 2011.Chi ha taglia il traguardo dei vec-chi requisiti per la pensione divecchiaia e di anzianità entro il 31dicembre prossimo, può dormiresonni tranquilli: continuerà, infat-ti, ad andare in pensione come sela nuova legge non esistesse. Fac-ciamo qualche esempio per com-prendere meglio e prendiamo ilcaso di una donna, non importase dipendente privata o autono-ma, che ha, con 20 anni di contri-

buti, compiuto i 60 anni di età aluglio scorso. In questo caso, la no-stra amica andrà in pensione divecchiaia, rispettando la finestramobile di un anno, nel 2012, vistoche ha maturato il requisito ana-grafico e quello contributivo nel2011. Continuando negli esempi,facciamo l’ipotesi di un lavorato-

re dipendente che, sommando etàanagrafica e anni di versamenti,ha raggiunto quota 96 a gennaioscorso e che avrebbe maturato ildiritto, con la complicità della fi-nestra mobile, a febbraio 2012.Anche questo lavoratore sfuggiràalla tagliola delle nuove regole, vi-sto che ha raggiunto il requisito

nel 2011.

Lavoratori in mobilità ordina-ria. Anche i lavoratori che sonoinmobilità possono sperare di an-dare in pensione con i vecchi re-quisiti. Questa speranza è, però,condizionata dal fatto che gli ac-cordi sindacali che hanno consen-

tito lamobilità siano stati stipula-ti entro il 31 ottobre 2011 e che lamaturazione dei requisiti anagra-fici sia avvenuta durante il perio-do in cui si beneficia dell’indenni-tà di mobilità.

Lavoratori in mobilità lunga.Anche in questa ipotesi, si potràandare in pensione con la prece-dentenormativa se gli accordi sin-dacali sono stati sottoscritti entroil 31 ottobre scorso.

Lavoratori in esodo.Sono i lavo-ratori del credito e di alcuni altrisettori che stanno beneficiandodell’assegno di accompagnamen-to alla pensione a carico dei fondidi solidarietà di questi settori.

Gli autorizzati ai versamentivolontari. Chi, lasciato il lavoro,

ha chiesto di versare volontaria-mente i contributi potrà invocare,per il diritto alla pensione, le vec-chie regole se questa autorizzazio-ne è stata chiesta (non importa seci sia stato o meno alcun versa-mento) entro il 31 ottobre 2011.

Non più di 50 mila. Attenzione,però: il numero di lavoratori inmobilità ordinaria o lunga, di ‘eso-dati’ e di prosecutori volontariche potranno avvalersi delle vec-chie regole non potrà superare,complessivamente, le 50mila uni-tà. Saranno gli enti previdenzialiinteressati (Inps e Inpdap) amoni-torare il numero dei beneficiari,tenendo conto non potrà essere inalcunmodo superato questo limi-te.

IL CALCOLO CONTRIBUTIVO della pensione per tutti èun capitolo che ha fatto storcere il naso a molti. Ma lanovità è tale solo per pochi. E il danno è abbastanzalimitato. Per capire il passaggio, occorre ripescaredalla memoria la riforma Dini del 1995, che avevasuddiviso in tre gruppi i lavoratori, in base all’anzianitàmaturata.Nuovi assunti: chi, al 31 dicembre 1995, non avevacontributi accreditati, avrà domani la pensione tuttacalcolata con il sistema contributivo. Lavoratori conmeno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995: lapensione è calcolata con il sistema misto (il cosiddettopro-quota), cioè con il criterio retributivo per gli anni

fino al 1995 e con il metodo contributivo per gli annisuccessivi al 1˚gennaio 1996. Lavoratori con più di 18anni al 31 dicembre 1995: hanno diritto alla pensionetutta calcolata con il metodo retributivo, cioè sulleretribuzioni percepite negli anni di lavoroimmediatamente antecedenti il pensionamento.La riforma Fornero estende il calcolo contributivoanche a chi, al 1995, aveva più di 18 anni di versamenti.Attenzione, però: il passaggio dal sistema retributivo aquello retributivo riguarda i soli anni di versamentofuturi, cioè a partire da gennaio 2012. Ma sarannopochi perché chi aveva più di 18 anni di contributi afine ’95, oggi ne avrà almeno 34 e quindi, se non è già

in pensione d’anzianità, lascerà il lavoro nel giro dipochi anni. I lavoratori per intero nel sistemaretributivo, con sviluppi di carriera piatti, perderebberopoco o nulla. Le conseguenze del pro-quotarisulterebbero, invece, pesanti per chi, ancora conqualche anno di lavoro davanti a sé, prevede carrierebrillanti con forti aumenti di stipendio. Ma la perdita èridotta se si hanno retribuzioni superiori al tetto oggifissato a 43.042 euro: nel sistema retributivo l’aliquotadi rendimento per ogni anno di versamento è del 2%fino al tetto e per le quote di stipendio oltre tale sogliacala via via fino allo 0,90%, mentre nel sistemacontributivo entra a far parte del calcolo della pensioneil 33% dell’intera retribuzione, senza decurtazioni.

A partire da questadata il calcolo ècontributivo per chiera retributivo

Alla roulette delle deroghesi salvano solo 50mila fortunatiVecchie uscite con mobilità, esodi e versamenti volontari

CALENDARIOSfuggono alla stretta i casiparticolari ufficializzatientro il 31 ottobre scorso

Page 7: La Manovra economica del Governo Monti

• 22 FAMIGLIASPA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE DOMENICA 11 DICEMBRE 2011

MILIONI È IL RISPARMIO A REGIMENEL 2014 A FUSIONE COMPLETATAFRA INPS, INPDAP E ENPALS

LenuovepensioniCOME CAMBIA LA PREVIDENZA

300

Page 8: La Manovra economica del Governo Monti

•23FAMIGLIASPADOMENICA 11 DICEMBRE 2011 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE

È L’ALIQUOTAMASSIMADI PRELIEVOCHECOLPIRÀI TRATTAMENTI DI FINE RAPPORTO SUPERIORI AL MILIONE:NONAVRANNOPIÙ LA TASSAZIONE AGEVOLATA

43%

Nicoletta Magnoni

ERA inevitabile.Ogni riformapre-videnziale — con finestre che siaprono e si chiudono in baseall’età anagrafica o agli anni di la-voro — isola sempre una catego-ria di condannati dal calendario.Con il nuovo assetto Fornero, ipredestinati dell’elenco sacrificalesono i lavoratori classe 1952. Gliuomini, perché le donne se la cava-no un po’ meglio. La pena consi-ste in almeno sei anni di lavoro inpiù.Amenodi decurtazioni, in al-cuni casi troppopesanti da scarica-re sul bilancio familiare.Il calcolo è veloce: i nati nel ’52compiono 60 anni nel 2012.Avrebbe fatto bingo chi, tra que-sti, a quella data avesse potuto con-tare anche su 36 anni di contribu-ti: raggiunta quota 96 nel 2012,avrebbe salutato per sempre i col-leghi di lavoro nel 2013, dopoaver fatto passare l’anno di fine-stra. Festa rovinata: le quote nonesistono più, e dal prossimo gen-naio l’uscita anticipata richiede42 anni e 1 mese di contributi.Non solo: se l’età anagrafica abbi-nata è inferiore a 62 anni, scatta iltaglio del 2% della rendita perogni anno che manca ai 62. Quin-di, per la ‘vittima’ della classe ’52

significa 4% in totale. Per giunta,poi, raggiungerebbe il traguardodei 42 anni di contributi fra sei an-ni. E fra sei anni avrebbe anchel’età giusta per il pensionamentodi vecchiaia. Già, sei anni. I com-menti on line alla riforma, subitodopo la conferenza stampa di pre-sentazionedellamanovra, restitui-vano uno stato d’animo di chocper questi lavoratori, che magaristavano già preparando la doman-da di pensione.

LA STESSA situazione, però spo-stata nell’altrametà del cielo, vedela dipendente privata, classe ’52,con 36 anni di contributi nel2012, rinviare il riposo di un po’meno, quei circa 5 anni che le ba-stano per far valere i 41 anni dicontributi richiesti alle donne, ol-tre aimesi in più legati all’aumen-to della speranza di vita. E, pergiunta, senza problemi di decurta-zioni perché l’età minima è giàconquistata.

MAALLACATEGORIA degli sfor-tunati si ascrivono anche i lavora-tori, soprattutto quelli precoci,che contavano di lasciare il lavo-ro, in buona parte dei casi in fab-brica, al raggiungimento del qua-rantesimo anno di contributo.

Questi, già avevano fatto fatica arassegnarsi all’idea di avere unmonte contributivo effettivo pario superiore a 41 anni per viadell’attesa di finestra. Molte sonostate, nel 2010, le lettere di prote-sta, giunte anche al nostro giorna-le, di chi non accettava il postici-

po.Nel 2050, poi, i versamenti ne-cessari legati all’anzianità supere-ranno uno scalone, per attestarsi a46: in pratica, di anticipo non sipotrà più parlare.Meno stordite, almeno nel 2012,saranno le donne che dovrannomettere 41 anni nelmontante con-tributivo: già oggi, con la soglia a40 anni per l’uscita, l’addio defini-tivo avviene a 41 anni effettivi,sempre a causa della finestramobi-le.

PARZIALE consolazione: l’au-mento degli anni richiesti di con-tribuzione arricchisce, seppure inminimaparte, l’assegno finale per-ché, con il nuovo sistema, ogni an-

nodi versamento in più viene con-teggiato, mentre prima l’anno (o i18 mesi per gli autonomi) di fine-stra non rendeva nel calcolo dellapensione.

LA CARRELLATA fra i più colpititra i colpiti arriva ai tanti, troppicasi in questo periodo di crisi, dilavoratori in mobilità che vedonospostarsi in avanti l’asticella delpensionamento. Abbiamo scelto

uno sfogo fra molti, pubblicatoqui in alto. Questi lavoratori, dop-piamente sfortunati, potranno so-lo sperare di rientrare nella listadei 50mila che si salvano dallastretta.Ma forse staranno in ansia chissàquanto, considerato che lemodifi-cheprevidenziali del 2010 esclude-vano una pattuglia di diecimilache, solo oggi, stanno ricevendo lacomunicazione dell’Inps.

I dannati della classe ’52Con 36 anni di contributi nel 2012, slittano di 6 anni

VITTIME DELLA SORTEI lavoratori inmobilitàpossonosolo sperarenella roulette delle deroghe

Page 9: La Manovra economica del Governo Monti

• 24 FAMIGLIASPA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE DOMENICA 11 DICEMBRE 2011

I MILIARDI DI INCASSO STIMATO A REGIMEDALLA MINI PATRIMONIALE (4,7 MILIARDI)E DAL RITOCCO DELLO SCUDO (2,19)

Laminipatrimoniale

Lamanovra modificala tassazione introdottadal governo Berlusconiin estate. Si trattacomunque di unaminipatrimoniale perenne acarico di tutti i risparmiatori

Nel mirino anche fondi, polizze e SicavPrelievo esteso a tutti gli investimenti. E cambia il calcolo dell’imponibile

Andrea Parenti

LA MINI PATRIMONIALE intro-dotta con la manovra Monti pre-senta importanti novità e modifi-che. La prima modifica è rappre-sentata da un aumento della basedell’imponibile: per essere piùchiari, si pagherà la tassa su unmaggiore numero di prodotti fi-nanziari. Il cliente oggi ha un con-to corrente in cui è depositata la li-quidità e, se investe, ha anche unconto titoli e un cosidetto conto dicollocamento dove sono deposita-ti i fondi, le Sicav o ad esempio lepolizze index linked.

COSA SUCCEDE a livello pratico?Il conto con la liquidità non paganessun bollo come in passato. Ilconto titoli che contiene azioni, ob-bligazioni, titoli di Stato, Etf e tut-ti i prodotti finanziari maggior-mente utilizzati sarà tassato conun’aliquota dello 0,1% nel 2012 edello 0,15% nel 2013. Il conto col-locamento e quindi il conto dovevengonodepositati i fondi, le poliz-ze index linked e le Sicav era finoad oggi escluso dalla tassazione.Ma, a partire da gennaio, il suocontrovalore, e quindi i soldi chesi otterrebbero dalla vendita deifondi, subirà una tassazione dello0,1% nel 2012 e dello 0.15% nel2013.

GLI UNICI prodotti esclusi da que-sta tornata di tasse saranno i fondipensione, i fondi sanitari e forse,ma non è ancora certo, i libretti dirisparmio. I fondi pensione saran-no esclusi alla luce del ritocco delsistema pensionistico e, allo stesso

modo, visto che lo Stato metteràmano anche alla sanità, i fondi sa-nitari non saranno toccati. L’esclu-sione, in sostanza, vuole essere unincentivo alla previdenza comple-mentare privata, come integrazio-ne a quella pubblica sempre menogenerosa.

DIFFICILE capire oggi come saran-no tassati i conti di deposito tantopubblicizzati, con rendimenti alti.Di fatto, il famoso conto depositoche rende il 4% per il primo annoè un ibrido tra un conto correnteed un libretto di risparmio. Vistoche la franchigia, o la cifra sotto laquale non si pagheranno tasse, sa-

rà di 5mila euro è presumibile cheanche i conti deposito dovrannoessere tassati alla pari degli investi-menti, applicando la stessa franchi-gia.

NUOVAALIQUOTA. Fino al 31 di-cembre di quest’anno, la tassazio-ne sul conto titoli è calcolata perscaglioni, con il primo che paga34,2 euro a fronte di un depositofino a 50mila euro, e l’ultimo sca-glione per tutti i depositi superioria 500mila euro che paga 680 euro.A partire da gennaio invece si ini-zierà a pagare un’aliquota fissa del-lo 0,1%, conunminimodi 34,2 eu-ro e un massimo di 1.200. Questa

aliquota passerà dallo 0,1 allo0,15% a partire dal 2013.

CALCOLODELTASSABILE.Men-tre in passato si pagavano le tassesulla valorizzazione del portafo-glio al valore di acquisto, da genna-io si verrà tassati sul valore dimer-cato. Rimane da chiarire se si uti-lizzerà un valore medio del perio-do, un valore almomentodella tas-sazione o che altro. Essendoun de-creto non ancora approvato, equindi modificabile, non ci sonoancora certezze se la tassazione sa-rà rivista. Proviamo però a farequalche ipotesi: il signor Rossi haoggi un portafoglio composto da

azioni ed obbligazioni il cui con-trovalore supera 1.200.000 euro.Secondo la vecchia tassazioneavrebbe pagato 680 euro nel 2012e 1.100 euro dal 2013; con la nuo-vamanovra pagherà 1.200 sempre.Se però il signor Rossi avesse unportafoglio con un controvalorepari a 800.000 euro, di cui 400.000in fondi e 400.000 in azioni, le co-se sarebbero diverse. Secondo lanuova tassazione, pagherà lo 0,1%anche sui fondi, e quindi rispettoalla vecchia tassazione pagherà400 euro in più. L’unico rispar-mio, che però è meglio non avere,deriverà dalla minor alorizzazionedell’investimento. Nel caso in cuil’investimento del signor Rossi sia

in perdita (ha acquistato un’azio-ne o un fondo ad un prezzo supe-riore da quello corrente) pagheràun’imposta di bollo inferiore per-chè oggi il suo investimento haperso valore e quindi il capitale sucui calcolare la tassazione è piùbasso.Gli scenari che si aprono so-no molteplici come le decisioniche può prendere il Governo permigliorare o rendere più gestibilela manovra anche dagli interme-diari (banche, sim...) che farannoda sostituto di imposta.

SECONDO le stime del Governo edi Banca d’Italia, il provvedimen-to riguarda una platea di 1.900mi-liardi, da cui si potrà ricavare ungettito di 2,6 miliardi per cassa ilprimo anno e di 4,7 nel 2013. Unportafoglio piuttosto vasto che rap-presenta circa la metà delle ric-chezze finanziarie delle famiglieitaliane, quantificabile in oltre3mila miliardi. Altri mille miliar-di abbondanti, infatti, sono par-cheggiati sui conti correnti tradi-zionali (circa 750) e sui conti di de-posito vincolati a vario titolo (500miliardi).

A CACCIA DI RISORSE FRA RISPARMI E BENI DI LUSSO6,9

IL REBUSEsclusi conti correnti, fondipensionee sanitari. Cosasuccederà ai conti deposito?

1,5%

TORNANO ad aprire il portafoglio i contribuen-ti che avevano usufruito dei tre scudi fiscali perrimpatriare capitali detenuti irregolarmenteall’estero.Dovranno versare un’imposta aggiun-tiva pari all’1,5% delle attività regolarizzate, sianella prima versione (2001), sia nella seconda eterza (2009). In totale, la base imponibile è di182,5miliardi, dai quali l’Erario conta di ricava-re un gettito complessivo di 2,190miliardi di eu-ro, tenendo conto prudenzialmente che per il20%dei soggetti tenuti al pagamento la disposi-zione potrebbe non trovare applicazioni. ma ilviceministro Grilli ha minacciato di revocarel’anonimato se lamisura dellamanovranonpro-durrà il gettito atteso.

IL VERSAMENTO è dovuto sull’intera cifra scu-data, indipendentemente da fatto che l’attivitàsia stata successivamente dismessa o prelevatadal rapporto di deposito o gestione acceso pereffetto della procedura di emersione. Sarannogli intermediari finanziari che hanno regolariz-zato le attività a versare l’imposta dovuta, tratte-nendo poi l’importo dalle attività in deposito ogestione, ovvero ricevendo la provvista dal con-tribuente. Le somme saranno versate all’Erarioin due rate di uguale importo, una entro il 16fabbraio 2012, la seconda entro il 16 febbraio2013.

IL CASO COME FUNZIONA IL SUPPLEMENTO D’IMPOSTA DELL’1,5%

Gli «scudati» tornano a pagare

Page 10: La Manovra economica del Governo Monti

•25FAMIGLIASPADOMENICA 11 DICEMBRE 2011 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE

I MILIARDI DI MAGGIOR GETTITO A REGIME DAL SETTORE AUTORISPETTIVAMENTE, 4,8 MILIARDI DAL RITOCCODELLE ACCISESUI CARBURANTI E 168-250 MILIONI DAL SUPERBOLLO

5

LUSSO 3GLI ELICOTTERI RADDOPPIANO, SCONTOALIANTI

E a peso sugli aeromobili

LUSSO 1GIÙ LA SOGLIADELLE SUPERCAR, SU LE ACCISE

Superbollo e caro carburantiDall’auto bottino miliardario

DAL 1˚ GENNAIO 2012 navi e imbarca-zioni da diporto nazionali ed estere chestazionano nei porti marittimi naziona-li, navighino o siano ancorate in acquepubbliche anche se in concessione a pri-vati, sono soggette al pagamento di unanuova tassa fissata dall’articolo 16 del de-creto sullamanovra. Sono tenuti al paga-mento della tassa i proprietari, gli usu-fruttuari, gli acquirenti conpatto di riser-vato dominio o gli utilizzatori a titolo dilocazione finianziaria. La tassa di stazio-namento è giornaliera, anche quando lapermanenza non si protrae per tutta lagiornata. Il tributo è commisurato allalunghezza dell’imbarcazione. Per le bar-che fino a 12 metri utilizzate come mez-zo di locomozione ordinario da chi risie-de nelle isoleminori o nella laguna vene-ta l’importo è dimezzato. Sono esenti lebarche di associazioni di volontariato,ma solo se adibite a servizi di assistenzasanitaria o pronto soccorso. Esenti an-che le imbarcazioni di soggetti pubblicio adibite a servizi di salvataggio. Gli im-porti giornalieri sono indicati nella tabel-la qui a fianco, mentre su base annua,per fare qualche esempio, si va da 1.825euro per barche da 10,01 a 12metri, finoa 256.595 euro per imbarcazioni oltre i64 metri.

LUSSO 2 CONTEGGIATE LE GIORNATE DI STAZIONAMENTO

Sulle barche si va a metri

Achille Perego

DALLA BENZINA al superbollo,l’auto, insieme con la casa, è il be-ne più colpito dalla manovra diMario Monti che ha reso ancorapiù salato il conto per gli automo-bilisti che era già stato presentatoquest’estate dai provvedimenti delGoverno Berlusconi.

ILCARO-BENZINA. Sui carburan-ti è arrivata una vera e propria stan-gata con imaxi-aumenti delle acci-se (a cui aggiungere l’Iva al 21%)su benzina, gasolio e Gpl, entratiin vigore la scorsa settimana e chea regime (2014) produrranno ungettito di circa 4,8 miliardi di eu-ro.La verde è aumentata (Iva com-presa) di 9,9 cent al litro, il dieseldi 13,6 e ilGpl di 2,6.Quello scatta-to nei giorni scorsi è il quinto rin-caro delle tasse sui carburanti del2011 dopo gli aumenti delle accisedecisi in due riprese per Finanzia-re il fondo spettacoli, l’emergenzaimmigrazione e le alluvioni oltreall’introduzione di addizionali re-gionali in Abruzzo, Calabria, Pie-monte e Puglia. Così, secondol’Adoc il 2011 sarà ricordato comel’anno nero dei carburanti con unsalasso di 750 euro tra aumenti di-retti (250) e indiretti (500) per iltrascinamento del caro-carburantisui trasporti e quindi sui prezzidella spesa. Stima condivisa daAdusbef e Federconsumatori.

DEL RESTO un litro di benzina èpassato dagli 1,37 euro di dicem-bre 2010 a 1,70-1,71 con punte di1,77-1,80 al Sud.Non lontano il ga-solio che viaggia tra 1,68 e 1,70 allitro (1,725 nel Mezzogiorno) eche comporta 13 euro in piùper fa-re il pieno. Secondo i calcoli dellaFigisc Confcommercio la fiscalitàè aumentata quest’anno di 17,5cent al litro per la verde e di 21 peril diesel facendo del nostro Paese

quello con i carburanti più carid’Europa mentre per tassazionesiamo secondi solo all’Olanda perla benzina e al Regno Unito per ilgasolio. Ma non è finita. A genna-io, oltre al centesimo in più per fi-nanziare il trasporto locale, arrive-ranno 6 cent di maggiorazione allitro in Toscana per coprire le spe-se dell’alluvione, 9,1 nelleMarche,6 inLiguria, 4,8 inUmbria.Un’al-tra stangata che rischia di portaredai 25 ai 30 centesimi il caro-benzi-na e gasolio prima di un nuovo ri-tocco a inizio 2013.

ILSUPERBOLLO.Se il caro-carbu-ranti colpisce tutti gli automobili-

sti, l’altra stangata sull’auto riguar-da il nuovo superbollo. In questocaso da gennaio saranno colpiti so-lo coloro che possiedono vetturesuperiori a 185 chilowatt (248 ca-valli). In pratica, ogni chilowatt inpiù oltre il 185esimo, comporterà,alla scadenza del bollo, un versa-mento aggiuntivo (da effettuarecon ilmodello F24) di 20 euro. Unprelievo che riguarderà circa217mila vetture per un incasso sti-mato in 168 milioni di euro (250secondo l’Aci). Il superbollo com-porterà, a seconda del tipo di cilin-drata (con in testa i bolidi targatiLamborghini, Maserati, Ferrari emolti modelli Bmw piuttosto cheMercedes) un aggravio che va da200-300 euro fino anche a 4-5-6mi-la euro all’anno.

LE MISURE introdotte da Montihanno difatto rivisto il superbollointrodotto quest’estate daTremon-ti, allora limitato dai 225 chilowattin su e con un importo dimezzato(10 euro).Il primo superbollo era stato inve-ce introdotto con la Finanziaria2007 che aveva portato da 2,58 a3,87 il costo per ogni chilowatt ol-tre i primi 100.Infine, sempre con lemanovre esti-ve di Berlusconi, era rincarato l’ac-quisto dell’auto con il punto in piùdi Iva (dal 20 al 21%) e l’aumentodell’Ipt, l’Imposta provinciale ditrascrizione.

CONSEGUENZEI prezzi di gasolio e benzinasi attestano al top in EuropaSono 217mila lemaxivetture

SEMPRE L’ARTICOLO 16 del decretosulla manovra, ai commi 11-15, istitui-sce una tassa sugli aeromobili privati,fissata sulla base del peso al decollo. Gliimporti sono quelli indicati nella tabel-la qui sotto. Gli stessi importi sono rad-doppiati per gli elicotteri, mentre la tas-sa è agevolata per alianti, motoalianti,autogiri e aerostati che pageranno unimporto annuo fisso di 450 euro.Soggetti all’imposta sono i proprietari,gli usufruttuari, gli acquirenti con pattodi riservato dominio o gli utilizzatori atitolo di locazione finanziaria di tuttigli aeromobili immatricolati nel regi-

stro aeronautico nazionale. Sono esentigli aeromobili di Stato, i licenziatari diservizi di linea nonchè di lavoro aereo,quelli d’addestramento e di proprietàdegli Aeroclub nazionali o locali edell’Associazione paracadutisti.L’imposta deve essere corrisposta all’at-to della richiesta di rilascio o di rinnovodel certificato di revisionedell’aeronavigabilità, in relazione all’in-tero priodo di validità del certificato.Per gli aeromobili con certificato in cor-so di validità, la tassa va pagata entro 90giorni in ragione di un dodicesimo perogni mese mancante alla scadenza.

Page 11: La Manovra economica del Governo Monti

• 26 FAMIGLIASPA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE DOMENICA 11 DICEMBRE 2011

17.800

MILIARDI IL TOTALE DEGLI SGRAVI CONCESSI

ALLE AZIENDE PER IL 2012. SALIRANNO A

3.536 MILIARDI NEL 2013, E A 5.964 NEL 2014

8.000Aperte oggi in Italia. Conla liberalizzazionepotrebbero nascernequalchemigliaio in più

3.000Nuovi posti di lavoroFarmacie Parafarmacie

Si potrebbero crearegrazie all’aumento deipunti vendita di farmaci,fuori dalle farmacie

Sono nate dopo laliberalizzazione suifarmaci da banco. Oltre300 i ‘corner’ nella Gdo

Laspintaallosviluppo

Luca Azzalli

Sviluppo e occupazione passanodall’Irap.L’imposta regionale sul-le attività produttive è applicata,per i soggetti Irpef, sul reddito fi-scale aumentato del costo del per-sonale dipendente, del costo deisoggetti para-subordinati e occa-sionali, delle perdite su crediti edegli interessi passivi. Questi sog-getti possono, però, optare per ladeterminazione dell’imposta se-condo le regole delle società di ca-pitali. I soggetti Ires, invece, deter-minano la base imponibile comedifferenza tra il valore e i costi del-la produzione (come indicato nel-le lettere A e B dell’articolo 2425del codice civile, con esclusionedelle voci ai numeri 9, 10, 12, 13),così come risultano dal conto eco-nomico (in sostanza senza il costodel personale e assimilato).

LA MANOVRA Monti prevededue interventi sull’Irap. Il primostabilisce la completadeducibilità dell’imposta sul co-stodel lavorodipendente e assimi-lato ai fini Ires e Irpef, con un in-cremento che va dall’attuale 10%(l’Irap era deducibile in riferimen-to anche agli interessi passivi) al100% a decorrere dal periodod’imposta successivo al 31 dicem-bre 2011. Il secondo prevede unosgravio dell’imposta per l’assun-zione di donne e di giovani conmeno di 35 anni: per le imprese,

quindi, aumenteranno le deduzio-ni dal tributo per le donne lavora-trici e per i giovani sotto i 35 annidi età, che lavorano in aziendacon contratto da dipendente atempo indeterminato. La dedu-zione che spetta oggi, di 4.600 eu-ro annui, aumenterà fino a 10.600euro.Questa deduzione si escludeper le imprese operanti in conces-sione e a tariffa nei settori di ener-gia, acqua, trasporti, infrastruttu-re, poste, telecomunicazioni, rac-colta e depurazione delle acque discarico e della raccolta e smalti-

mento dei rifiuti. Per gli stessisoggetti che lavorano in impresedelMezzogiorno (Abruzzo,Basili-cata, Calabria, Campania, Molise,Puglia, Sardegna e Sicilia) la de-duzione passerà dagli attuali9.200 euro a 15.200. Ladeduzioneelrvata non spetta oltre ai soggettisopra citati, anche alle banche,agli altri enti finanziari e alle im-prese di assicurazione. Conferma-ta la deduzione oltre che dei con-tributi assistenziali e previdenzia-li obbligatori, anche delle formepensionistiche complementari, a

carico del datore di lavoro e relati-vi ai dipendenti assunti a tempoindeterminato.

CONIATA una nuova sigla, Ace,cioè aiuti alla crescita economica.Si tratta di sgravi per fronteggiarela sottocapitalizzazione delle im-prese italiane e aiutare quelle chesi finanziano con capitale pro-prio: dal 2011 le società di capita-li, le cooperative, gli enti commer-ciali residenti diversi dalle societàe i trust possono dedurre dal red-dito d’impresa un importo pari

ad una percentuale (in via transi-toria, per il primo triennio di ap-plicazione, l’aliquota è fissata al3%) applicata a risorse finanziariea titolo di capitale proprio conferi-te in azienda quali apporti in de-naro o utili accantonati a riserva,escluse la riserva legale e le altreriserve non disponibili.

LE SOCIETÀ che entro la finedell’anno aumenteranno il capita-le proprio, avranno da subito unadeduzione dall’imponibile Ires(non invece Irap) valida nell’annodi aumento e nei successivi fino aquando il patrimonio non dimi-nuisce. Gli incrementi da conferi-menti in denaro rilevano dalla da-ta di versamento, mentre gli ac-cantonamenti di utili a riserva dal1˚ gennaio dell’anno in cui l’ac-cantonamento è deliberato, cosìcome i decrementi rilevano a par-tire dall’inizio dell’esercizio. L’in-cremento di capitale proprio siconsidera, ai fini della base impo-nibile sulla quale si applica il 3%,al netto delle relative diminuzio-ni di riserve o rimborsi di capitale(non considerando le perditedell’esercizio). Poiché la norma siapplica all’esercizio 2011, si deveprendere come base di riferimen-to il patrimonio al 31 dicembre2010. Inoltre, questomeccanismopotrà essere applicato anche alreddito d’impresa delle persone fi-siche e società di persone in regi-me di contabilità ordinaria, ma siattende un apposito decretodell’Economia.

LAVORI PUBBLICI, INCENTIVI ALLE AZIENDE E AL LAVORO2,574

TRA LE MISURE anti-crisi varate nel decreto mano-vra dal Consiglio dei ministri sono state deliberate li-beralizzazioni per la vendita di farmaci, per i trasportie per gli orari degli esercizi commerciali.Nel pacchet-to è stata ritoccata anche la normativa dell’estate scor-sa sugli ordini professionali, introducendo la scaden-za del 13 agosto 2012 per l’abrogazione automatica ditutte le limitazioni all’esercizio delle professioni, an-che in assenza dei previsti regolamenti. Inoltre è statapotenziata la prerogativa dell’autorità Antitrust cheora potrà agire in giudizio contro atti di qualsiasi pub-blica amministrazione che violino la concorrenza.

LIBERALIZZATA la vendita di tutti i farmaci di fasciaC, quelli cioè con obbligo di ricettama non rimborsa-bili dal Servizio Sanitario, che potranno essere quin-di venduti al di fuori delle 17.800 farmacie comunalie private. E’ un mercato che vale 2,5 miliardi, anchesenella versione finale dellamanovra la liberalizzazio-

ne della vendita viene esclusa nei comuni con menodi 15mila abitanti per salvaguardare le piccole realtàdelle aree rurali. Si allargano inoltre le regole perl’apertura di nuove farmacie con l’obiettivo di aumen-tare la rete di 500-800 unità.

LIBERALIZZATI, come principio quadro generale,gli orari degli esercizi commerciali in modo perma-nente e su tutto il territorio nazionale. In via speri-mentale la nuova normativa viene applicata nei comu-ni a vocazione turistica.

NASCE un’Autorità per il settoreTrasporti che dovràvigilare sulla corretta applicazione della liberalizzazio-ne nel trasporto ferroviario, aereo e marittimo. Il noncorretto recepimento delle direttive europee in propo-sito ha sottoposto l’Italia a più di una procedura diinfrazione. m. d. e.

L’impresa assume? L’Irap allenta la morsaBonus di 10.600 euro per donne e giovani. E aiuti a chi ricapitalizza da solo

CONCORRENZA FISSATA UNA SCADENZA PER L’ADDIO AGLI ORDINI PROFESSIONALI

Anche i farmaci di fascia C al supermercato,orari liberi per i negozi e un’Autorità per i trasporti

Page 12: La Manovra economica del Governo Monti

•27FAMIGLIASPADOMENICA 11 DICEMBRE 2011 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE

MILIARDI DI NUOVA LIQUIDITA’ IMMESSANEL SISTEMAGRAZIE ALLA COPERTURAGARANTITA DALLO STATOPER GLI ASSET DELLE BANCHE E I CREDITI ALLE AZIENDE

20

TRE MISURE per rendere più efficacela lotta all’evasione. Sono latracciabilità dei pagamenti, le co-municazioni obbligatorie di tuttele operazioni finanziarie e la tra-sformazione in reato penale perle false comunicazioni fiscali.—Intanto, da ieri, lo Statopagerà stipendi e pensioni oltrela soglia di 500 solo per via elet-tronica. Il beneficiario dovràchiedere il versamento sul con-to corrente, se ce l’ha. Oppurefarsi versare l’importo su unacarta elettronica, bancaria o po-stale, anche prepagata. Lanovi-tà è già scattata e avrà impattoanche sull’assegno e sulla tredi-cesima che i pensionati riscuote-ranno a Natale. La norma è con-tenuta nell’articolo 12 del decre-to che fissa a 1.000 euro la sogliaper i pagamenti cash. L’importovalido a livello generale cometetto per l’utilizzo del contanteviene dimezzato a quota 500quando a pagare è l’amministra-zione pubblica. Identico limiteanche per i pagamenti verso i

fornitori da parte delle amministrazio-ni centrali e locali.Un commadell’arti-colo riconosce che la novità può com-portare un aumento di costo per i pen-sionati al minimo o sociali e infatti di-spone che costoro «sono esenti in mo-do assoluto dall’imposta di bollo». Inol-tre, «per tali rapporti, alle banche e agli

altri intermediari finanziari è fatto di-vieto di addebitare alcun costo».

LATRACCIABILITÀ a 1.000 euro com-porta in ogni caso un maggior utilizzodella moneta elettronica, su cui opera-no trattenute e commissioni bancarie.L’Abinon si è però ancora espressa sul-la possibilità che siano alleggeriti glioneri per la clientela, come richiestodalle associazioni di consumatori.La lotta all’evasione fiscale passa an-

che per controlli serrati su tutti imovi-menti bancari e su un’informazione daparte dei contribuenti sempre più cor-retta. Le norme sono contenute negliarticoli 10 e 11 del decreto. Il contri-buente che esibisca o trasmetta atti odocumenti anche in parte falsi, ovverofornisca dati e notizie non vere, sia pu-nito alla stessa stregua di chi rilascia di-chiarazioni mendaci, forma atti falsi one fa uso, ai sensi del codice penale.

IL FISCO, infine, avrà a disposizionenon solo dati fiscali incrociati ma an-che tutte le operazioni che intercorro-no con gli intermediari finanziari. Pri-ma l’amministrazione fiscale potevachiederli nel caso di accertamenti. Poicon lamanovra estiva era stata previstala possibilità di accedere a questi datianche senza l’avvio di un accertamen-to. Ora dal 2012 tutti gli intermediarifinanziari, banche e assicurazioni, sa-ranno obbligati a comunicare periodi-camente all’anagrafe tributaria lemovi-mentazioni dei rapporti già conosciutial fisco a anche operazioni finanziarienon transitate per i predetti rapporti. Massimo Degli Esposti

IL GOVERNO ha già sbloccato12,5 miliardi di fondi per le gran-di opere, «cose vere da cantierarsi,fondi per cose già approvate» haaffermato il ministro delle Infra-strutture eTrasporti CorradoPas-sera sottolineando l’accento mes-so dalla manovra anche sul frontesviluppo.

OLTRE DUE MILIARDI e mezzodi euro per opere infrastrutturalistrategiche in corso, 600 milioniall’Anas per nuove opere stradali,123milioni per interventi medio-piccoli nel Mezzogiorno sono lerisorse assegnate dal primo Cipedel Governo Monti. Ad esse van-no sommati 4,8 miliardi del pro-gramma infrastrutture (leggeobiettivo) che il precedente gover-no aveva cancellato con la mano-vra di questa estate. Più in detta-glio—598 milioni andranno all’Anasper il contratto di programmaAnas 2010-11.Denaro che, ha pre-cisato il presidente dell’Anas Pie-ro Ciucci, andranno a «finanziareil programma di manutenzionestraordinaria con interventi im-portanti per la sicurezza stradale.In molti casi si tratta di opere giàin corso e per questo avevamo bi-sogno di queste risorse per com-pletarle».

— 123milioni sono stati stanziatiper interventi medio-piccoli nelMezzogiorno.Nell’ambito del Programma perle infrastrutture strategiche sonostati assegnati:—919,05 milioni per il secondolotto della linea ad alta velocità/ca-pacità Treviglio-Brescia;—1,1miliardi per il secondo lottodella linea ad alta velocità/capaci-tàMilano-Genova (Terzo valico);—600milioni per la nona tranchedelMose. Per quanto riguarda in-vece il contratto di programma diRfi, il Comitato ha «esaminato loschema di aggiornamento 2010 e2011 del contratto di programma2007-11 fra il Ministero delle in-frastrutture e Rfi.—Infine, per il Fondo per lo svi-luppo e la coesione, il Cipe ha pre-so atto della proposta del Mini-stro dello sviluppo economico, in-frastrutture e trasporti dell’asse-gnazione di 440 milioni di euro avalere sul Fondo. Il totale deglistanziamenti delibrati dal Cipe èquindi di 5,5 miliardi.

UNA CIFRA che potrebbe crearenei cantieri 4.350nuovi posti di la-voro in tre anni, secondo i calcolidella Fillea-Cgil.

LOSTATO si fa garante per le banche sulle prossi-me emissioni di obbligazioni e certificati di depo-sito, con l’obiettivo garantire liquidità al sistema.E’ quanto prevede lamanovra all’articolo 8 del de-creto. Questa misura è stata introdotta dopo chel’Europa, alla richiesta delle banche di avere unacopertura da parte della Bce, ha deciso che spetta-va ad ogni paese avviare misure in questo senso.La norma contenuta nella manovra prevede cheil ministero dell’economia fino al 30 giugno 2012è autorizzato a concedere la garanzia dello Statosulle passività delle banche italiane, con scadenzada tre mesi fino a cinque anni, o a partire dal 1gennaio 2012 a sette anni per le obbligazioni ban-carie garantite. In altre parole è prevista la possi-bilità per le banche di accedere a garanzie delloStato quando emettono obbligazioni finanziarie.Per un Paese bancocentrico come l’Italia questosignifica rafforzare il sistema e garantire una boc-cata d’ossigeno. Questo anche alla luce della crisi

generale del sistema paese ‘certificata’ dall’autori-tà europea Eba, che ha imposto, con una decisio-ne molto discussa, una svalutazione dei titoli distato italiani in portafoglio, anche quelli detenutia scadenza e ricapitalizzazioni per totali 15,365miliardi.L’intervento è a carico della Banca d’Ita-lia, lo stanziamento è di 200 milioni annui.

SEMPRE in tema di banche il decreto prevede lostop alle cariche incrociate fra banche concorren-ti. Nel testo si legge che «è vietato ai titolari dicariche negli organi gestionali, di sorveglianza edi controllo e ai funzionari di vertice di imprese ogruppi di imprese operanti nei mercati del credi-to, assicurativi e finanziari di assumere o esercita-re analoghe cariche in imprese o gruppi di impre-se concorrenti». Il divieto dovrebbe comportareil «taglio» oltre 160 poltrone nel consigli di ammi-nistrazione degli istituti di credito e nelle assicu-razioni italiane.

FINANZA GARANZIE STATALI SULLE EMISSIONI E TAGLI ALLE POLTRONE

Banche, una spinta alla liquidità

PAGAMENTIAddio al contante oltre i 1000euro,ma loStato dimezza lacifra per le pensioni. Il nodo costi

Lotta dura all’evasioneTracciabilità, comunicazioni al Fisco, manette a chi mente

CIPE VIA CONALTA VELOCITÀ EMOSE

Riaprono i cantieridelle grandi opereIn dote 12,5 miliardi

Il ministro delloSviluppoeconomicoe dei TrasportiCorradoPassera,ex numero unodi Banca Intesa

Page 13: La Manovra economica del Governo Monti

• 28 ECONOMIA&FINANZA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE DOMENICA 11 DICEMBRE 2011

THOMAS PIQUEMAL . Su Edison il direttore finanziariodi Edf «conferma la volontà di portarsi a casa 6mila mwdi capacità italiana, sottostimando gli asset di Edipower»

L’EUROPA era fino a qualchesettimana fa unamacchina impazzitache procedeva a folle velocità verso ilburrone. A bordo un’ intera classedirigente fatta di politici e banchieriche non sapendo guidare ora toccavail freno a mano, ora provava con iltergicristallo, ora accendeva ilcondizionatore nel tentativo diarrestare la pazza corsa.Poi, come è vero che una scimmiadavanti ad un pianoforte prima o poicomporrà una sonata, se le si dàqualche secolo di tempo, anche i nostripolitici hanno capito che dovevanopuntare sull’ unione fiscale. E ibanchieri, invece che provare conall’accendisigari, hanno capito chedovevano pigiare sul pulsante dellaliquidità e hanno iniziato abombardare il mercato con denarosonante all’1% calando di un quartodi punto il costo del denaro. I mercatimiracolosamente hanno smesso disprofondare, anzi sembra che ogninotizia negativa, mezza negativa oaddirittura simil positiva sia giàincorporata nei prezzi. Quello che èsuccesso a Bruxelles venerdì mattinascorsa alle 4 non cambia niente alivello sostanziale, è carta che è statafirmata che corregge altra carta cheera stata firmata molto prima e chepermette di firmare nuova carta tra unpo’ di tempo.

MASE LACARTA è accompagnatada un calo dei tassi che di per sé nonsegnala niente se non l’intenzione delnuovo governatore della BceMarioDraghi di allentare i cordoni dellaborsa contro la ortodossia tedesca ilgioco è fatto: i mercati vivono diaspettative come i bambini al buiovedono i mostri dietro ogni ombra. Eora i ribassisti temono il babau dellapolitica monetaria espansiva e dellaintegrazione fiscale. Teniamo il nostropunto di entrata long al di sopra delmassimo di 17.811 del Ftse AllShare: oltre tale soglia il nostromercato avrebbe disegnato un doppiominimo con carattere rialzista. Per ilmomento siamo ancora lontani manon si sa mai. A livello di singoli titolisegnaliamo sempre Banca PopolareSondrio e BancaGenerali. AncheImpregilo dopo avere stornato stapuntando al rialzo. Per il resto...siamo in mano ai conducenti dellamacchina.

Arriva il gran giorno delBotZero costi e tutto esaurito in vistaDomani 7 miliardi in asta. Le banche Ue vendono Btp. Soros li compra

COLDIRETTI CONSUMI IN CALO DEL 2,3%

Shopping più attentoper ilNatale di crisi:625 euro a famiglia

TRAMPOLINO

PER IL TORO

VETRINEUna

commessaal lavoro(Radaelli)

· ROMA

ALLAVIGILIAdel Bot day.Doma-ni i risparmiatori che vorrannocomprare titoli i sette miliardi diBuoni del Tesoro annuali in astalo potranno fare senza pagare com-missioni. Insieme all’Abi, il cuiComitato esecutivo ha aderito allaproposta, hannodato il proprio ap-poggio al progetto l’Associazioneitaliana degli analisti finanziari(Aiaf), l’Associazione operatoriMercati Finanziari (Assiom Fo-rex) e l’Associazione italiana inter-mediari (Assosim).

DOPO IL BTP day del 28 novem-bre, dedicato all’acquisto di titoligià in circolazione, domani l’ini-ziativa avrà per oggetto titoli dinuova emissione, in particolare iBot annuali, con scadenza 14 di-cembre 2012, che saranno emessi

in asta dal Ministero dell’Econo-mia e delle Finanze. L’iniziativaprevede che le commissioni paga-te alla propria banca per sottoscri-vere i titoli, non saranno dovute.Secondo le valutazioni degli opera-tori l’asta dovrebbe registrare iltutto esaurito, con rendimenti su-periori al 5,80%.Mentre le bancheestere scappano dai Btp e quelleitaliane mantengono le posizioni.E’ il quadro che emerge dagli‘stress test’ condotti dalla Europe-an Banking Authority. Secondo

l’Eba le banche europeehanno sca-ricato 65miliardi di bond in 9me-si, a scapito di Grecia, Irlanda, Ita-lia, Spagna e Portogallo.INTANTO si è saputo che GeorgeSoros ha fatto incetta di bond ita-liani comprandoli da Mf Global,la società Usa finita in bancarotta.Duemiliardi di dollari in bond eu-ropei, soprattutto italiani, sono sta-ti comprati dal finanziere (a prez-zo ridotto) da Kpmg Llp, l’ammi-nistratore che gestisce la bancarot-ta di Mf Global.

SOSTENIAMO L’ITALIA

MILIARDARILa Borsa tedescae il finanziereGeorgeSoros(Reuters)

Anche il finanziere GeorgeSoros punta sui titoli diStato italiani. Il finanziereha comprato bond europeiper 2miliardi di dollaridal crac Mf Global, la granparte dei quali sono Btp

· ROMA

CAMBIA lo shopping di Natale,niente acquisti compulsivi o manbassa dell’ultimo minuto: il 2011è all’insegna della pianificazioneanche per comperare i regali, conl’84 per cento degli italiani alla ri-cerca della miglior convenienzanel rapporto prezzo e qualità deiprodotti e dei punti vendita. Èquanto emerge da una analisi del-laColdiretti sulla base dell’indagi-ne ‘Xmas Survey 2011’ di Deloit-te dalla quale si evidenzia che gliitaliani che frenano il proprioistinto all’acquisto compulsivo so-no in numero superiore alla me-dia europea.

QUASI LA METÀ dei consumato-ri italiani (45 per cento) è attrattadalle promozioni contro il 30 percento dei consumatori europei,proprio a conferma del fatto che

— sottolinea la Coldiretti — sicerca di ottimizzare il proprio bu-dget di spesa.

SECONDO l’indagine la metà de-gli italiani per le festività di fineanno utilizzerà sia internet sia ilnegozio per cercare regali e com-parare i prezzi anche se poi solo il10 per cento acquisterà on linementre gli altri si recheranno di-rettamente nei punti vendita.Una attività che allunga i tempidello shopping natalizio ma checonsente di realizzare concreti ri-sparmi. Alla fine delle ricerche gliitaliani — riferisce la Coldiretti— avranno speso 625 euro a fami-glia con un leggero calo del 2,3per cento rispetto allo scorso an-no, dovuto soprattutto ad unamaggiore attenzione nella spesacon la ricerca delle offerte più con-venienti e l’acquisto di oggetti uti-

li. Particolarmente gettonati i tra-dizionali mercatini di Natale do-ve si stima che quasi diecimilionidi italiani acquisteranno i regaliper se stessi e gli altri, secondouna tendenza che unisce un mo-mento di svago con la possibilitàdi fare acquisti anche curiosi ad‘originalità garantita’.

LASPINTAverso spese utili peral-tro — continua la Coldiretti —colpisce soprattutto i regali (-3per cento) piuttosto che il cibo ele bevande per i quali il budget ri-mane sostanzialmente stabile (-1per cento) con l’affermarsi però diuno stile di vita attento a ridurre

gli sprechi che si esprime con lapreparazione fai da te di ricettepersonali per serate speciali o conomaggi per gli amici che ricorda-no i sapori e i profumi della tradi-zione del territorio.

UNA TENDENZA che si esprimeanche con il boom degli acquistidirettamente dagli imprenditoriagricoli in azienda o nei mercati ebotteghe di Campagna Amica do-ve — conclude la Coldiretti — ègarantita genuinità, convenienzae una maggiore originalità rispet-to alle offerte natalizie standardiz-zate dei punti vendita tradiziona-li.

Ilrisparmio