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genzyme A SANOFI COMPANY Con il supporto non condizionato di

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Page 1: La Malattia di Gaucher - Passoni Editore · Gaucher Project Hope, dalla parte dei pazienti Nel 1999 Genzyme dà il via all’iniziativa Gaucher Project Hope per fornire gratuitamente

La Malattia di GaucherGenova 2005-2014

Hot topics dagli Incontri annuali

IRCCS G. Gaslini

genzymeA SANOFI COMPANY

Con il supporto non condizionato di

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Dieci anni di convegni italiani sulla malattia di Gaucher: è a partire dalla prima edizione del 2005 che ogni anno, grazie al contributo non condizionato di Genzyme, gli esperti si riuniscono a Genova per confrontarsi e discutere sulle più recenti acquisizioni sulla malattia di Gaucher. L’obiettivo raggiunto è stato la creazione di un gruppo di lavoro italiano che coinvolge non solo i clinici dei centri di riferimento per la malattia di Gaucher del nostro Paese, ma anche i medici ospedalieri che effettuano ogni quattordici giorni la terapia enzimatica sostitutiva.È un gruppo di lavoro coeso, che ha condiviso le conoscenze ed elaborato le esperienze cliniche in pubblicazioni di rilievo internazionale, creando cultura e professionalità per questa malattia rara. Un percorso che ha permesso di rendere omogeneo l’approccio clinico e terapeutico alla malattia di Gaucher.

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

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l’intervista

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Sommario

2005

2008

2011

2006

2009

2012

2007

2010

2013

2014

Complicanze ossee e strumenti diagnostici.............................................pag.4

La Gaucher, una malattia eterogenea. Il Registro di Malattia.................pag.10

Parkinson e malattia di Gaucher. Screening neonatale...........................pag.16

Stadiazione e trattamento delle complicanze ossee................................pag.6

Le complicanze ematologiche nella malattia di Gaucher........................pag.12

Rischio oncologico nella malattia di Gaucher. La “malattia minima residua”....pag.18

Lo score di severità: definizione e pratica clinica.....................................pag.8

Focus sugli aspetti pediatrici ................................................................pag.14

Complicanze di malattia, dalle più comuni alle più rare.........................pag.20

Osso, ancora tante cose da scoprire…...................................................pag.22

I Incontro Annuale

IV Incontro Annuale

VII Incontro Annuale

II Incontro Annuale

V Incontro Annuale

VIII Incontro Annuale

III Incontro Annuale

VI Incontro Annuale

IX Incontro Annuale

X Incontro Annuale

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2005

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

I Incontro Annuale

Complicanze ossee e strumenti diagnostici

Il primo convegno nazionale sulla malattia di Gaucher ha posto le basi per il progetto degli

incontri annuali e per la creazione di un importante

gruppo di lavoro italiano che ha avuto la volontà, anno dopo

anno, di rinnovare gli argomenti e approfondire tematiche

sempre nuove alla luce delle più aggiornate conoscenze

scientifiche. Il topic dell’incontro 2005 è stata la patologia ossea

unitamente alle sue diverse manifestazioni cliniche nella malattia di Gaucher. Ampio

spazio è stato riservato al ruolo delle varie metodiche

radiologiche utili al fine diagnostico e al monitoraggio

(RMN, scintigrafia, DEXA).

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l’intervista

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ASSOCIAZIONI

In evidenza

ICAP - International Charitable Access ProgramL’International Charitable Access Program (ICAP) è un programma internazionale umanitario istituito da Genzyme nel 2003 che riflette l’impegno dell’azienda nel fornire la terapia enzimatica sostitutiva gratuitamente e in maniera transitoria ai pazienti con diagnosi confermata per una delle quattro malattie da accumulo lisosomiale (Fabry, MPS I, Pompe e Gaucher), per i quali esiste una oggettiva difficoltà di accesso al trattamento.

Link utili

http://rarediseases.info.nih.gov

Bruno Bembi

Direttore SOC Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie RareCoordinatore scientifico AOU “Santa Maria della Misericordia”, Udine

Storia clinica e terapeutica della malattia di Gaucher

La malattia di Gaucher fa parte del gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale (LSD) ed è un’anomalia che riguarda il metabolismo degli sfingolipidi. È dovuta a una mutazione del gene della betaglucosidasi, che causa una carenza dell’enzima glucocerebrosidasi, contenuto nei lisosomi dei macrofagi, la cui funzione è quella di trasformare il glucocerebroside, sostanza derivante dalle cellule degradate, in zuccheri e grassi riutilizzabili. Il risultato è un accumulo di glucocerebroside nei lisosomi dei macrofagi, che quindi aumentano di dimensione (cellule di Gaucher). Nell’ambito delle LSD, è la prima malattia per la quale è stata trovata la sua terapia specifica.

FOCUS ON

Guarda l’intervista(da M.D. Media n.2/2012)

Associazione Italiana Gaucher – AIG

L’Associazione Italiana Gaucher, onlus attiva dal 1992, nasce dall’esperienza diretta di alcune persone che hanno conosciuto, affrontato e continuano ad affrontare la malattia di Gaucher. Scopo dell’Associazione è diffondere a pazienti, familiari e

medici un’informazione corretta e costantemente aggiornata sulla malattia, organizzare eventi, promuovere la ricerca. www.gaucheritalia.orgGuarda l’intervista a Fernanda Torquati, Presidente AIG (da M.D. Media n.20/2014)

Diagnosi di malattie rare: spesso tardiva o errata

I dati di un rapporto sulle malattie rare presentato all’European Conference on Rare Diseases (Lussemburgo, giugno 2005) sono allarmanti. Dal rapporto emerge che la diagnosi è tardiva nel 25-50% delle malattie rare. Prima di ottenere quella definitiva, il 40% dei pazienti ne ha ricevuta una sbagliata o anche nessuna. Gli errori portano a terapie sbagliate in 1 caso su 3

e a interventi chirurgici inutili in 1 su 6. Spesso i pazienti sono sottoposti a una lunga serie di esami, vagando da un ospedale all’altro e da una nazione all’altra alla ricerca di terapie efficaci. Leggi il Rapporto

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2006

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

II Incontro Annuale

Stadiazione e trattamento delle complicanze ossee

Dall’evento dell’anno precedente era emerso come le complicanze ossee fossero

uno degli aspetti più debilitanti e invalidanti.

L’edizione 2006 si concentra su questi elementi,

proponendo una condivisione delle diverse practices di

radiologi e clinici. L’incontro è stato un proficuo momento di scambio fra queste figure,

entrambe coinvolte nel trattamento e nella gestione

delle complicanze. L’outcome della giornata ha gettato le basi per la creazione di un

gruppo di lavoro nazionale coeso, collaborativo

e focalizzato su questo importante tema.

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l’intervista

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PROGETTI

In evidenza

Expression of Hope

“Expression of Hope” è un progetto che ha l’obiettivo di aumentare conoscenze e consapevolezza sulle malattie da accumulo lisosomiale (LSD). Le

organizzazioni di pazienti di tutto il mondo incoraggiano i loro membri a realizzare e presentare le opere d’arte per condividere i loro sentimenti di speranza ed esplorare le realtà, le percezioni e le esperienze di vita con una LSD. Le opere sono diventate una mostra itinerante che ha toccato diverse città nel mondo. http://expressionofhope.com

Il Nobel per l’interferenza dell’RNA

Il premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina 2006 è stato assegnato a due americani, Andrew Fire e Craig Mello, per i loro studi sull’RNA interference, cioè il meccanismo mediante il quale alcuni frammenti di RNA a doppio filamento sono in grado di interferire (e spegnere) l’espressione genica. Nella motivazione per

l’assegnazione del premio è stato sottolineato che i due ricercatori hanno scoperto un processo fondamentale per il controllo della trasmissione delle informazioni genetiche. www.nobelprize.org

Gaucher Project Hope, dalla parte dei pazientiNel 1999 Genzyme dà il via all’iniziativa Gaucher Project Hope per fornire gratuitamente il trattamento ai pazienti ed aumentare la conoscenza della rara patologia tra la comunità medica, le rappresentanze dei pazienti e le organizzazioni governative dei Paesi in via di sviluppo. Successivamente, nel 2004, Genzyme estende la partnership per Project Hope per altri cinque anni. Grazie a questo progetto, oltre 200 pazienti in 17 Paesi hanno ricevuto la terapia salvavita con Cerezyme.

Link utili

www.orpha.net

Francesca Carubbi

Professore Associato Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Malattia di Gaucher nell’adulto: aspetti clinici e terapeutici

La “malattia” ossea nella malattia di Gaucher è la complicanza che preoccupa maggiormente i clinici per le ricadute negative su qualità e aspettative di vita del paziente. L’infiltrazione midollare ossea determina alterazioni vertebrali, osteoporosi, fratture patologiche. La terapia enzimatica sostitutiva ha dimostrato, in particolare, di ridurre dopo 3 mesi di utilizzo l’infiltrazione midollare ossea e, di conseguenza, di ridurre il dolore. In seguito, si assiste all’assenza di crisi ossee e al miglioramento del quadro clinico osteoporotico, quindi ad una migliore qualità di vita del paziente che si riflette sulla sua capacità di condurre una vita normale.

Guarda l’intervista(da M.D. Media n.2/2012)

FOCUS ON

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2007

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

Lo score di severità: definizione e pratica clinica

Obiettivo degli esperti è la creazione di un nuovo score

per valutare la severità clinica della malattia di Gaucher. Nella giornata viene illustrato a tutta

la comunità il nuovo Severity Score Index che, attraverso la

valutazione analitica della compromissione dei vari

organi, permette una definizione oggettiva della

gravità di malattia, è utile per l’identificazione del corretto dosaggio della ERT e per la

valutazione della sua efficacia terapeutica. Una sessione del

convegno è stata dedicata alla presentazione di casi clinici di

varia severità, per i quali verrà valutato il Severity Score Index prima

e dopo la terapia.

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l’intervista

III Incontro Annuale

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Associazioni

In evidenza

La Consulta Nazionale Malattie Rare

La Consulta Nazionale Malattie Rare, all’interno della quale siedono 34 rappresentanti di realtà associative, è nata nel giugno 2007 ed è collegata al Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS. L’obiettivo che si prefigge è quello di rafforzare i legami e le sinergie tra le organizzazioni di tutela della rete delle malattie rare presenti in

Italia, a partire dalla convinzione che esse svolgono un ruolo fondamentale per orientare pazienti e familiari all’interno del SSN. www.cndmr.it

Cellule staminali dal liquido amniotico, una scoperta che passa dall’Italia

Il 7 gennaio 2007, lo scienziato italiano Paolo De Coppi e il suo gruppo di lavoro annunciano la scoperta della possibilità di estrarre cellule staminali anche dal liquido amniotico. I ricercatori affermano di aver isolato per la prima volta nel liquido amniotico cellule staminali con

capacità rigenerative pari a quelle dell’embrione, e apparentemente sicure come le staminali adulte, non avendo la tendenza a sviluppare tumori. Leggi lo studio

Decimo anniversario di CerezymeEra il 1984 quando furono compiuti i primi studi per Ceredase, che in seguito - grazie alla tecnologia ricombinante del DNA - diventò Cerezyme, la prima terapia enzimatica sostitutiva. La sua scoperta ha rappresentato un momento fondamentale nella gestione del trattamento delle malattie rare. Il 17 novembre 1997 la Commissione Europea approvava l’immissione in commercio di Cerezyme e nel 2007 si celebravano i primi dieci anni di terapia.

Link utili

www.gauchercare.com

Silvia Linari

Specialista in Ematologia Centro di Riferimento Regionale per le Coagulopatie Congenite AOU Careggi, Firenze

Complicanze inusuali della malattia di Gaucher: ipertensione polmonare e pneumopatia Generalmente considerato raro, un interessamento polmonare di vario tipo è invece presente in circa il 30% dei pazienti, così come dimostrano i dati autoptici. I soggetti sottoposti a splenectomia presentano un rischio maggiore di ipertensione polmonare, che è la complicanza più nota. La ERT riduce la necessità di una splenectomia in gran parte dei casi, così come un trattamento precoce è associato a minor rischio di ipertensione polmonare.

FOCUS ON

Guarda l’intervista(da M.D. Media n.32/2013)

Scarica le Slide (da M.D. Media n.32/2013)

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2008

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

IV Incontro Annuale

La Gaucher, una malattiaeterogenea.

Il Registro di Malattia Creando il nuovo Severity

Score Index si approfondisce ulteriormente quanto la

malattia sia eterogena, tanto che “ogni paziente ha la sua

malattia di Gaucher”. Su queste basi si decide di dare

ampio spazio e risalto alla condivisione dei casi clinici in una lunga sessione intitolata: “Le diverse facce di un’unica

malattia”. Una intera sessione è stata riservata al

Registro Internazionale di Malattia, straordinario

strumento per la conoscenza della storia naturale di

malattia e del suo trattamento.

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l’intervista

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eventi

In evidenza

Rare Disease Day

Per volontà di EURORDIS, European Organization for Rare Disease, l’organizzazione europea di pazienti affetti da malattie rare, nel 2008 viene istituito il “Rare Disease Day”. È il più importante appuntamento nel mondo per i malati rari, i loro familiari, gli operatori medici e sociali del settore. Si celebra

l’ultimo giorno del mese di febbraio di ogni anno.

Gaucher Generation Program - 2008Varato il “Gaucher Generation Program”, un progetto che premia scienziati e medici impegnati in programmi di ricerca innovativi e indipendenti sulla malattia di Gaucher, attraverso l’assegnazione di grant educazionali. Le proposte possono riguardare uno qualsiasi dei potenziali ambiti di ricerca legati alla malattia: dalla ricerca di base a quella clinica, dai programmi di salute pubblica a quelli educazionali per i pazienti.

Link utili

www.eurordis.org

FOCUS ON

Lo score di severità per la malattia di Gaucher

Ogni paziente affetto da malattia di Gaucher di tipo I è un microcosmo, dotato di una sua specificità per quanto riguarda le manifestazioni cliniche della patologia e la risposta al trattamento. Il

gruppo di ricerca italiano (Maja Di Rocco et al.) ha messo a punto il nuovo indice di severità, noto come “Gaucher Disease Severity Score Index – Type I” (GauSSI-I), basandosi sulla propria esperienza clinica oltre che su un’approfondita revisione della letteratura.Leggi lo studio

Maria Domenica Cappellini

Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano Università degli Studi di Milano

Sicurezza del Registro di malattia di Gaucher: una storia clinica di oltre 20 anni

Diagnosi precoce per migliorare il decorso di malattia, valutazione dell’adeguamento dei dosaggi terapeutici di ERT in funzione delle complicanze, osservazione di eventuali effetti collaterali della terapia. Sono le principali considerazioni emerse dal Registro internazionale di malattia di Gaucher, che ha una storia di oltre vent’anni e in cui sono inseriti dati relativi ad oltre 6.000 pazienti.

Guarda l’intervista(da M.D. Media n.32/2013

Scarica le Slide (da M.D. Media n.32/2013)

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2009

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

V Incontro Annuale

Le complicanze ematologiche nella malattia di Gaucher

Le complicanze ematologiche giocano un ruolo fondamentale nella malattia. Spesso il ritardo

diagnostico e la misdiagnosi possono portare a un rischio

aumentato di sviluppare il mieloma multiplo e altri tumori.

Diventa dunque sempre più importante coinvolgere gli

ematologi nella gestione della malattia. Nasce da qui l’idea di

applicare un algoritmo ematologico per facilitare la diagnosi in una selezionata

popolazione ad alto rischio. Un altro aspetto affrontato

è il sistema diagnostico DBS - Dried Blood Spot - il semplice

metodo di misurazione dell’attività della

glucocerebrosidasi.

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l’intervista

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NUOVI TEST DIAGNOSTICI

In evidenza

Nuove prospettive per i pazienti: il trattamento oralePresentati i dati della sperimentazione clinica di fase 2 ENGAGE del farmaco per somministazione orale per il trattamento della malattia di Gaucher di tipo 1: soddisfatto l’endpoint primario di efficacia composito. Si aprono nuove prospettive su un possibile farmaco in formulazione orale, assicurando ai pazienti e ai medici curanti la possibilità di scegliere l’opzione di trattamento più idonea al raggiungimento degli obiettivi terapeutici individuali.

Link utili

www.uniamo.org

Gaetano Giuffrida

Divisione Clinicizzata di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo Responsabile Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione, Diagnosi e Cura delle Malattie Rare AOU “Policlinico-Vittorio Emanuele”, Catania

Malattia di Gaucher: perché la misdiagnosi è così frequente? Il ruolo dell’ematologo

Epatosplenomegalia, anemia, piastrinopenia, talora leucopenia e dolori ossei sono i sintomi più suggestivi per la malattia di Gaucher. Tuttavia la variabilità fenotipica estremamente eterogenea può deviare il clinico. Aspirato midollare, ma soprattutto dosaggio enzimatico sono gli strumenti che il medico ha a disposizione per porre diagnosi certa.

FOCUS ON

Guarda l’intervista(da M.D. Media n.32/2013)

Approvata ERT nella Gaucher in gravidanza e allattamento

Approvata dalla Commissione Europea la revisione delle indicazioni d’uso per Cerezyme®, raccomandando la continuazione

del trattamento alle pazienti affette da malattia di Gaucher in gravidanza e durante l’allattamento.L’uso di Cerezyme® è utile per controllare la malattia di Gaucher anche durante la gravidanza, momento particolarmente debilitante per chi è affetto da questa patologia.

Scarica le Slide (da M.D. Media n.32/2013)

Il Test “Dried Blood Spot” nella malattia di Gaucher

Per facilitare la diagnosi di malattia di Gaucher presso il laboratorio del Gaslini di Genova è stata messa a punto la metodica, modificata dalla tecnica originale, del dosaggio dell’attività dell’enzima beta-

glucosidasi su campioni di sangue essiccato (Dried Blood Spot, DBS) su carta bibula tipo Whatman. I risultati dell’esperienza del test enzimatico su spot mostrano una significativa differenza statistica dell’attività enzimatica tra individui affetti e non affetti da malattia. Leggi l’abstract

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2010

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

VI Incontro Annuale

Focus sugli aspetti pediatrici

Nell’incontro si decide di dare maggiore rilievo ai pazienti

pediatrici e alle loro necessità. La giornata viene aperta da una key

note lecture di J. Charrow, docente di Pediatria alla

Northwestern University Medical School e Direttore della sezione di genetica clinica al Children’s Memorial Hospital di Chicago.

L’esperto ha ripercorso, attraverso i dati del Registro, 10

anni di parametri clinici analizzati con un focus

sugli aspetti pediatrici. Viene approfondito il ruolo dei

biomarcatori: la malattia di Gaucher potrebbe essere un

modello per la loro identificazione e applicazione e non solo per una

utilità clinica, ma anche per la comprensione dei meccanismi

fisiopatologici. In ambito pediatrico,

i biomarcatori potrebbero favorire il monitoraggio e la prevenzione

delle complicanze.

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l’intervista

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PROGETTI

In evidenza

Programma Tutor 2010/2011: quando curarsi a casa è meglio

Genzyme mette a disposizone dei propri pazienti “Tutor” un programma di assistenza domiciliare. Con l’aiuto

di un infermiere altamente specializzato, il paziente riceve la terapia nel comfort della propria abitazione, in orari flessibili, con un beneficio in termini di qualità di vita, dimensione sociale e lavorativa, ed eliminazione del disagio determinato dagli spostamenti. Inoltre, il paziente ha la tranquillità di affidarsi sempre allo stesso infermiere che lo assiste a domicilio affiancandosi e non sostituendosi al medico curante.

Gaucher Generation Program - 2010Assegnato alla ricercatrice italiana Mirella Filocamo dell’Istituto Gaslini di Genova uno dei grant di ricerca messo a disposizione da Genzyme per supportare i programmi di ricerca innovativi volti ad approfondire le conoscenze sulla malattia di Gaucher. 15 i progetti presentati a livello internazionale. La ricerca della Prof.ssa Filocamo si è concentrata sulla caratterizzazione dei percorsi patogenetici chiave che determinano le anomalie ossee nei pazienti affetti dalla malattia di Gaucher di tipo I attraverso un modello di biosensore fish.

Link utili

www.ojrd.com

Marco Spada

Dipartimento di Scienze Pediatriche A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Ospedale Regina Margherita

Malattia di Gaucher: aspetti pediatrici

Riconoscere precocemente la presenza di una malattia rara, soprattutto quando esiste una cura valida, è importante sotto diversi aspetti: sul piano umano, prima di tutto, e poi anche dal punto di vista economico, perché permette di evitare esami clinici e cure protratte per anni e spesso, purtroppo, infruttuosamente. In particolare, per i pediatri la malattia di Gaucher rappresenta il “prototipo” delle malattie ereditarie e delle malattie da accumulo lisosomiale (LSD), perché è ben conosciuta (le prime descrizioni cliniche risalgono al 1882) ed è gestibile con una terapia adeguata.

FOCUS ON

Guarda l’intervista(da M.D. Media n.2/2012)

Sulle ali di Pegaso, la comunicazione per spiegare le malattie rare

“Sulle ali di Pegaso” è un progetto di comunicazione sulle malattie rare realizzato dal‘ISS e integrato con il progetto del Cnmr “Il volo di Pegaso – Raccontare le malattie

rare. Parole e immagini”. L’edizione 2010 ha come tema la relazione tra le malattie rare e l’ignoto. Le malattie rare sono accomunate dalla difficoltà della diagnosi e, molto spesso, di cura. Le persone in attesa di diagnosi vivono mesi o anni, prima di capire quale sia il male che li rende fragili e deboli.

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2011

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

VII Incontro Annuale

Parkinsone malattia di Gaucher. Screening neonatale

La malattia di Parkinson è il tema della lecture iniziale del

Dr. Swati Sathe (NYU, USA): un problema emergente nei

soggetti con malattia di Gaucher di tipo 1, ma anche

negli eterozigoti, quindi i portatori sani. Il 2011 è stata l’occasione per fare il punto

sullo screening e testing neonatale delle malattie

lisosomiali. Ampio spazio è stato riservato

agli aspetti terapeutici: la ERT somministrata a domicilio e gli studi su

eliglustat (terapia orale).

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l’intervista

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PROGETTI

In evidenza

Scoperta nuova malattia metabolica: la carenza di adenosina chinasi

Un team di ricercatori della Swedish Medical University del Karolinska Institutet ha scoperto una nuova malattia ereditaria responsabile di un grave ritardo mentale e

di disfunzione epatica. La malattia, consistente nella carenza di adenosina chinasi, è causata da mutazioni nel gene ADK, che codifica per l’enzima chinasi dell’adenosina. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull’American Journal of Human Genetics.Leggi l’articolo

1991-2011: la prima terapia enzimatica sostitutiva al mondo compie 20 anniQuando negli anni ‘80 è stato presentato per la prima volta l’enzima, sembrava un’idea folle. Ma la collaborazione tra i ricercatori nel Massachussetts e il NIH nel 1983 ha reso possibile l’infusione al primo bambino affetto dalla malattia di Gaucher, oggi adulto, sposato e con una normale aspettativa di vita. È dunque soprattutto grazie all’intuizione e alla ferma volontà di pochi giovani ricercatori, che Genzyme ha portato in clinica la prima terapia enzimatica sostitutiva.

Link utili

www.rarediseases.org

Alberto Burlina

Direttore UOC Malattie Metaboliche Ereditarie AOU Padova

Diagnosi precoce della malattia di Gaucher e screening neonatale

Più tempestiva è la diagnosi migliore è l’outcome dei pazienti con malattia di Gaucher, anche per la disponibilità di una terapia efficace. È pertanto ipotizzabile - e auspicabile - che la malattia di Gaucher possa entrare nel panel di screening delle malattie metaboliche ereditarie da eseguirsi in epoca neonatale.

FOCUS ON

Guarda l’intervista(da M.D. Media n.32/2013

Scarica le Slide (da M.D. Media n.32/2013)

Il valore della narrazione nelle malattie rare

Viene promosso dal Centro Nazionale Malattie Rare il Convegno annuale “Medicina narrativa e malattie rare”, per favorirne l’applicazione nelle malattie rare. La “Narrative Based Medicine”,

termine coniato da Rita Charon, nasce proprio dal tentativo di colmare una mancanza della Medicina Basata sull’Evidenza: non prendere in considerazione gli aspetti personali nella cura del malato.

Leggi l’articolo di Rita Charon

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2012

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

VIII Incontro Annuale

Rischio oncologiconella malattia di Gaucher.

La “malattia minima residua”Nei pazienti con Gaucher il

rischio oncologico è aumentato rispetto alla popolazione

generale: è l’approfondimento portato all’attenzione dei

colleghi da S. Vom Dahl, che ha aperto l’incontro. “Malattia Minima Residua” o Minimal

Disease Activity (MMR) è il tema portato avanti dal gruppo di

lavoro italiano. La misurazione della MMR per la prima volta

viene proposta per una malattia da accumulo lisosomiale.

Essendo una patologia multifattoriale esistono diversi marker biologici della malattia

di Gaucher. Per ciascuna delle alterazioni

d’organo che caratterizzano la malattia il gruppo di esperti ha

definito i criteri per stabilire il miglior risultato che

è possibile ottenere con la ERT in questi pazienti.

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l’intervista

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STRUMENTI

In evidenza

Valutazione della Minimal Disease Activity

Individuare uno strumento per facilitare le decisioni terapeutiche nella malattia di Gaucher: è l’obiettivo del gruppo di lavoro italiano che propone parametri e criteri specifici per la definizione di attività di malattia minima residua nella malattia di

Gaucher e sua stabilità nel tempo, sulla base di tre principali domini tipicamente coinvolti: ematologici, viscerali e scheletrici.Leggi l’abstract

Il Registro Gaucher

Il Registro ICGG (International Collaborative Gaucher Group), è il registro di osservazione cooperativo più esteso sulla malattia di Gaucher. Nato nel 1991, il Registro fornisce una fonte preziosa di dati clinici, grazie ai quali è possibile migliorare la comprensione della variabilità, progressione e storia della malattia di Gaucher con il fine ultimo di guidare e valutare meglio l’intervento terapeutico. Inoltre, grazie al Registro è possibile studiare l’efficacia a lungo termine della terapia, fornire alla comunità medica raccomandazioni per il monitoraggio dei pazienti e dati periodici sugli esiti dei pazienti per contribuire ad ottimizzare la terapia. Infine, fornire ai singoli medici schede pazienti personali per monitorare meglio la malattia e comunicare i loro progressi individuali. Ad oggi più di 6.000 pazienti risultano iscritti nel Registro ICGG.

Eliglustat tartrato: raggiunti gli endpoint primariRaggiunti gli endpoint primari nello studio di fase 3 ENGAGE: coerentemente a quanto osservato nella fase 2 in termini di efficacia e sicurezza, i dati a tre anni (del trial di fase 2) suggeriscono un miglioramento sostenuto o progressivo di tutti gli endpoint, facendo sì che eliglustat tartrato si ponga come una valida opzione terapeutica per medici e pazienti. In corso da oltre un decennio, il programma di sviluppo clinico di eliglustat è il più vasto mai realizzato sulla malattia di Gaucher.

Link utili

www.registrynxt.com

FOCUS ON

Generoso Andria

Già Responsabile Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania

Malattie rare: il valore della comunicazione tra medico e paziente

L’approccio alle malattie rare deve tenere conto del vissuto dei pazienti o dei loro genitori attraverso una stretta comunicazione tra medico e paziente.In questo contesto la consulenza genetica è il processo relazionale che si stabilisce tra il medico e il paziente o, nel caso di bambini, con i loro familiari. In questo rapporto paritario, il paziente ha la possibilità di fare domande e di chiarire i suoi dubbi e da parte sua il medico ha la possibilità di modulare il messaggio secondo le peculiarità di ogni singolo paziente nonché di verificarne la corretta comprensione.

Guarda l’intervista(da M.D. Media n.20/2014

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2013

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

IX Incontro Annuale

Complicanze di malattia, dalle più comuni alle più rare

All’appuntamento annuale, arrivato alla sua IX edizione e

che ha riunito i massimi esperti della patologia, sono state

illustrate e dibattute le conoscenze più attuali,

evidenziando quanto siano fondamentali diagnosi precoce e sospetto clinico di malattia. In particolare la Prof.ssa A. Tylki ha approfondito gli aspetti clinici e

terapeutici della malattia di Gaucher di tipo 3. Sono stati

presentati dal Prof. N. Weinreb dati estremamente positivi di

risposta al trattamento con ERT nel lungo termine e

approfonditi alcuni temi non trattati nelle precedenti

edizioni, quali le complicanze epatiche e cardiache.

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l’intervista

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counselling

In evidenza

Gaucher.App, l’applicazione che facilita i pazienti

È scaricabile gratuitamente dall’Apple Store, Gaucher.App, un’applicazione per i pazienti con malattia di Gaucher. Si tratta di un diario elettronico in grado di segnalare in modo veloce e intuitivo esami, infusioni e visite mediche, permettendo una più

semplice gestione della malattia.

Scarica l’app

Gaucher Generation Program - 2013Anche per l’edizione 2013 sono stati messi a disposizione dei migliori ricercatori a livello internazionale 3 grant educazionali. Tra i programmi di ricerca innovativi ed indipendenti, presentati anche quest’anno due progetti italiani, a dimostrazione della vivacità del panorama della ricerca italiana nel mondo.

Link utili

http://malattierare.marionegri.it

FOCUS ON

Consulenza genetica nella Gaucher, raccomandazioni in pediatria

Nel caso di malattie rare suscettibili di trattamento, qual è oggi la malattia di Gaucher, un’attenta comunicazione del rischio genetico è un momento molto importante, poiché la precocità della diagnosi e la conseguente tempestività della terapia sono

fattori fondamentali per la prognosi. Per questo le raccomandazioni per il trattamento della malattia di Gaucher in età pediatrica suggeriscono il riconoscimento di bambini in fase presintomatica o paucisintomatica come momento fondamentale per garantire un buon outcome.

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Francesca Carubbi

Professore Associato Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Cirrosi epatica e colelitiasi: complicanze rare o non rare?

Di fronte ad epatomegalia con splenomegalia di cui non si riconosce la patogenesi, l’ipotesi diagnostica potrebbe essere la presenza della malattia di Gaucher. Il suo riconoscimento precoce permette un trattamento dalla provata efficacia. Nei pazienti con diagnosi certa va attentamente sorvegliata l’evoluzione dell’epatopatia.

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2014

Maja Di Rocco

Responsabile UOS Malattie RareIRCCS “Istituto Giannina Gaslini”, Genova

Hot topics

X Incontro Annuale

Osso, ancora tante cose da scoprire…

L’incontro è stato aperto dal Prof. Pramod Mistry, che ha fatto il punto sulle nuove teorie di fisiopatogenesi della

malattia di Gaucher. Il dogma del macrofago, unica cellula che acccumula

glucocerebroside e, infiltrando i vari organi, determina la malattia, deve oggi

essere corretto. Altre cellule, quali linfociti e osteoblasti accumulano e

hanno quindi un’alterazione funzionale primitiva. Inoltre, l’accumulo non riguarda

solo il glucocerebroside, ma anche altri sfingolipidi che hanno un ruolo

sostanziale nel determinare la malattia. Infine, geni modificatori, come GBA2 che

codifica per una glucocerebrosidasi non lisosomiale, possono avere un ruolo nel cambiare l’espressione clinica di questa patologia rara. Un’altra novità è stata la

presentazione delle conclusioni dello studio italiano condotto nelle strutture di

ematologia dell’adulto, per l’identificazione della malattia di Gaucher

nei soggetti adulti con splenomegalia senza eziologia definita. Il problema -

ancora aperto - della patologia ossea è stato affrontato con l’intento di definire

i punti fermi della diagnostica, del follow-up e del trattamento.

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l’intervista

Grazie alla collaborazione di un panel di esperti, composto da pediatri, onco-ematologi e pediatri metabolisti, è stato possibile realizzare e pubblicare il primo algoritmo onco-pediatrico per la diagnosi di malattia nella popolazione pediatrica. L’algoritmo proposto contribuirà a promuovere la diagnosi tempestiva e l’accesso precoce alla terapia per tutti i pazienti pediatrici con malattia di Gaucher.L’articolo è stato pubbicato dalla rivista Pediatric Blood Cancer (2014; 61:1905-1909).

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In evidenza

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ENCORE. per eliglustat tartrato raggiunto l’endpoit primarioENCORE è uno studio randomizzato, multinazionale, progettato per confrontare eliglustat tartrato con imiglucerasi per infusione. Sono stati arruolati 160 pazienti adulti con Gaucher di tipo 1 precedentemente trattati per almeno tre anni con imiglucerasi e che avevano raggiunto gli obiettivi terapeutici individuali. Dopo un anno, quasi tutti i pazienti trattati con eliglustat tartrato hanno raggiunto l’endpoint primario: riduzione del volume della milza, miglioramento dei livelli di emoglobina, livelli di piastrine e riduzione del volume del fegato.Il contributo dell’Italia allo studio è stato significativo coinvolgendo due centri: il centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare dell’AOU “S. Maria della Misericordia” di Udine guidato dal Dr. Bruno Bembi e il centro D.A.I. - D.E.A. Medicina Generale e di Urgenza dell’AOU Careggi di Firenze guidato dalla Dr.ssa Silvia Linari. In totale sono stati arruolati 4 pazienti Italiani affetti da malattia di Gaucher di tipo 1.

La malattia di Gaucher viene oggi trattata con ERT. La Dr.ssa Silvia Linari, dirigente del Centro Malattie Emorragiche dell’AOU Careggi, sottolinea: “La ERT, che viene somministrata per via ev ogni 14 giorni, è efficace e rappresenta lo standard di cura. In futuro per i malati Gaucher di tipo 1 adulti, sarà disponibile anche l’alternativa di un tratta-mento in formulazione orale, eliglustat, che, secondo i risultati degli studi clinici effettuati, offrirà la possibilità di rag-giungere e/o mantenere i target terapeutici stabiliti con la terapia enzimatica infusionale, associati a tutti i vantaggi che una terapia per bocca può dare in termini di qualità di vita”. In Europa il farmaco è ancora in fase di

valutazione. Tuttavia, due centri italiani sono stati coinvolti nell’ampio programma di sviluppo clinico della terapia. “Le sperimentazioni interna-zionali sono state condotte su 2 categorie di pazienti adulti affetti dalla Gaucher tipo 1: la prima costituita da soggetti alla diagnosi e che non erano mai stati sottoposti a ERT; la seconda, da pazienti sui quali la

ERT era stata efficace e aveva portato ad una condizione di stabilità clinica. In entrambi i gruppi l’uso della terapia orale si è dimostrato efficace e nel secondo gruppo ha mantenuto i risultati ottenuti con la terapia ev. Negli ultimi tre anni, in Italia abbiamo globalmente arruolato 4 pazienti appartenenti alla se-conda categoria. Dobbiamo aggiungere che per ricevere il farmaco orale i pazienti do-vranno essere attentamente selezionati, anche attraverso uno specifico test genetico, che identifica coloro che sono in grado di metabolizzare ade-guatamente il farmaco.”

RARA MALATTIA DI GAUCHER: SOLUZIONI TERAPEUTICHE E RICERCA

Silvia Linari

Fonte: Intervista a Silvia Linari di Mara Venturini Sette, Speciale Biotecnologie, 26/09/2014

FOCUS ON

Via libera dell’FDA per eliglustat (Cerdelga), l’unica terapia orale di prima linea approvata per il trattamento a lungo termine dei

pazienti adulti affetti dalla rara malattia di Gaucher di tipo 1

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