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LA VISION E LA MISSION DELL’ISTITUTO Montaigne affermava che “è meglio una testa ben fatta piuttosto che una testa ben piena”. Tale

concetto, ripreso da Edgar Morin nell’opera La testa ben fatta, sottolinea come, nel dialogo

educativo e didattico, all’accumulo di conoscenze statiche ed inerti sia di gran lunga preferibile

l’educare ad una intelligenza critica e ad una attitudine che permetta di collegare i saperi e di dare

loro un senso. In tale ottica la competenza chiave per l’apprendimento permanente “imparare ad

imparare” (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006) viene

definita come “l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento

anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in

gruppo. … La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire

una tale competenza”. A chi insegna viene richiesto, non solo di abbandonare il ruolo di trasmettitore unilaterale di conoscenze, ma di occupare una posizione complessa in un processo in cui al centro sta in ogni momento chi impara ossia l’alunno, persona che deve essere guidata a delineare il proprio personale e unico profilo di apprendimento, diventando sempre più consapevole dei propri stili di apprendimento e delle strategie cognitive, delle proprie convinzioni, atteggiamenti e motivazioni, dei propri punti di forza e di criticità. Oggi è diffusa la tendenza a definire sinteticamente ciò che un istituto è e ciò a cui tende, nelle intenzioni e nelle aspettative dei soggetti che vi operano, con i termini di “ mission” e “vision”.

La nostra vision è quella di una scuola che non può fermarsi, non può smettere di ricercare, non può rinunciare a cambiare per rispondere alle domande di un'utenza sempre più esigente. Una scuola immutabile è una scuola che non si interroga sui risultati della sua attività e sulla sua relazione con la realtà che la circonda; la scuola, invece, deve continuamente migliorare se stessa in modo che la “licealità” diventi sempre più lo strumento per sviluppare lo spirito critico degli studenti e per promuovere la loro autonomia nelle scelte di vita, di studio e di lavoro. Da quest’anno il nostro Istituto ha riprogettato la propria mission e i professionisti che vi operano (Dirigente Scolastico, personale docente e non) condividono un’idea di sviluppo del capitale umano che rappresenta la meta verso cui si desidera che la scuola evolva nel futuro e si impegnano a coinvolgere sia gli alunni che i genitori. Essi credono in una scuola aperta alle dinamiche formative che armonizzi tradizione ed innovazione, nel rispetto dei bisogni individuali degli alunni. Obiettivo fondamentale è quello di costruire una scuola attiva, che promuova cultura, sostenga la progettualità degli studenti, collabori con le famiglie e interagisca con il territorio, interpretandone i cambiamenti, affermando i valori della convivenza democratica. L’intento è di agire sul piano dei valori attraverso i saperi, nella consapevolezza che solo attraverso la maturazione dei valori avvenga la costruzione dei saperi che, altrimenti, non sarebbero formativi. Ciò che si ritiene fondamentale è promuovere i valori:

• della partecipazione per costruire il senso di identità e di appartenenza all’ambiente e al gruppo;

• della cooperazione per agire insieme per un’idea comune;

• della responsabilità per rispettare le regole, assumere incarichi, tenere fede ai patti;

• della pacifica convivenza, della tolleranza e del rispetto di culture diverse;

• del rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione.

Si punta su accoglienza e dialogo, professionalità e rigore in un percorso formativo di qualità che miri ad obiettivi sempre più prestigiosi, nell'ottica del miglioramento continuo. Si ritiene che il ruolo dell’istituto sia quello di educare i giovani a prendere coscienza di sé e della realtà anche in prospettiva europea; a tal fine tutte le risorse e le attività sono organizzate in modo da favorire lo sviluppo e la valorizzazione individuale di ogni studente per formare l’uomo e il cittadino responsabile, consapevole e competente. La nostra mission si compendia, pertanto, nei seguenti punti: 1. Realizzare una “scuola su misura” dei bisogni e delle attitudini degli studenti per innalzare il tasso di successo scolastico e valorizzare i talenti coniugando una didattica individualizzata con una nel contempo personalizzata;

2. Ampliare le capacità espressive e comunicative, anche nelle lingue straniere e/o attraverso l’uso delle nuove tecnologie; 3. Organizzare percorsi per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio in un’ottica di scuola inclusiva, al fine di garantire il successo formativo e promuovere il merito incentivando l’eccellenza; 4. Assumere un ruolo peculiare nel continuum istruzione‐educazione, in un’opera di appoggio e collaborazione con le famiglie; 5. Accompagnare e stimolare l’alunno nella sua crescita intellettuale e morale, rispettando gli interessi, i ritmi di apprendimento e le attitudini di ciascuno; 6. Motivare alla conoscenza e alla affettività incoraggiando la curiosità e lo spirito critico in una dimensione cooperativa e solidale; 7. Puntare verso un processo di formazione continua, intensificando l'alternanza scuola‐lavoro ed i rapporti con l'extrascuola; 8. Sperimentare la scuola come luogo di incontro e relazione interculturale aperto al territorio per educare i giovani ad una cittadinanza attiva e consapevole. 9. Promuovere negli studenti una mentalità democratica ed il rispetto dell’altro oltre che di se stesso e dell’ambiente, prevenendo qualsiasi forma di discriminazione, di bullismo e di vandalismo. 10.Tendere ad accrescere le conoscenze, a produrre competenze e suscitare abilità per promuovere lo sviluppo oltre che del sapere, anche del saper fare e del saper essere.

3.1 Indirizzi di studio, finalità e obiettivi generali

I percorsi di studio attualmente offerti dall’Istituto sono:

• il Liceo scientifico

• il Liceo delle Scienze Umane

• Il Liceo delle Scienze Umane (opzione economico‐sociale)

• l’Istituto Professionale Indirizzo “Servizi socio‐sanitari”

• l’Istituto Professionale Indirizzo “Servizi socio‐sanitari” corso serale

• l’Istituto Tecnico Tecnologico articolazione informatica

Grazie alla fisionomia dei curricula degli indirizzi di studio di cui si compone, il Madre Teresa di

Calcutta propone un’offerta formativa ampia, articolata e rispondente ai bisogni e alle richieste del territorio. Infatti, utilizzando una didattica finalizzata al raggiungimento degli obiettivi specifici, ogni indirizzo individua, nell’ambito delle diverse discipline, le nozioni essenziali, le procedure e le analogie strutturali tra i vari saperi mirando all’acquisizione di linguaggi, codici, categorie di giudizio, utili per una corretta interpretazione della realtà.

Finalità

La formazione liceale scientifica fornisce agli studenti gli strumenti culturali per leggere la realtà in modo critico; garantisce il possesso delle conoscenze ed abilità di studio indispensabili alla frequenza di qualsiasi corso di studi universitari e all’inserimento nel mondo del lavoro; mira all’acquisizione di un efficace metodo di studio, di abilità logico‐comunicative, di quadri culturali di riferimento e di competenze trasversali, che contribuiscono a potenziare l’autonomo sviluppo delle capacità critiche e relazionali degli studenti.

La formazione liceale delle Scienze Umane offre l’opportunità di arricchire una solida base di istruzione generale con lo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” ( DPR 89/2010 art. 9 comma 1 ). Opzione economico‐sociale Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, è stata attivata l’opzione economico‐sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali (DPR 89/2010 art. 9 comma 2 ).

La formazione professionale per i servizi socio‐sanitari fornisce le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio‐sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio‐psico‐sociale. L’identità dell’indirizzo è caratterizzata da una visione integrata dei servizi sociali e sanitari relativi ad attività di servizio per l’inclusione sociale e per il benessere di persone e comunità, nelle aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più deboli, le attività di animazione socio‐ educative e culturali e tutto il settore legato al benessere.

La formazione tecnica per l’istituto tecnico settore tecnologico articolazione infornatica L'identita' degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione europea, costruita attraverso lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed e' espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l'obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all'esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l'accesso all'universita' e all'istruzione e formazione tecnica superiore. In particolare, nel complesso degli indirizzi, l’offerta formativa del settore tecnologico presenta un duplice livello di intervento: la contestualizzazione negli ambiti tecnici d’interesse, scelti nella varietà delle tecnologie coinvolte, e l’approfondimento degli aspetti progettuali più generali, che sono maggiormente coinvolti nel generale processo di innovazione. Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso fin dal primo biennio in funzione orientativa e concorrono a far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento dell’obbligo di istruzione; si sviluppano nel successivo triennio con gli approfondimenti specialistici che sosterranno gli studenti nelle loro scelte professionali e di studio. ‐ L’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” integra competenze scientifiche e tecnologiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione delle informazioni, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; Nell’articolazione “Informatica”, approfondisce l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.

Obiettivi Perseguire come obiettivi minimi da far acquisire agli alunni entro il compimento del sedicesimo anno di età le otto competenze chiave di cittadinanza (DM 139/07):

1. imparare ad imparare 2. progettare 3. comunicare 4. collaborare e partecipare 5. agire in modo autonomo e responsabile 6. risolvere problemi 7. individuare collegamenti e relazioni 8. acquisire ed interpretare l’informazione.

L’Istituto impiega in modo prioritario le proprie risorse, le capacità progettuali e organizzative intorno ai seguenti obiettivi formativi:

• maturazione dell’identità personale anche attraverso l’acquisizione della consapevolezza delle proprie attitudini, in vista della costruzione di un proprio progetto di vita;

• acquisizione di un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali, di continuare in modo efficace i successivi studi superiori e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita (lifelong learning) nell’ottica di un continuo miglioramento;

• acquisizione di un sapere critico, inteso anche come capacità di prendere posizione ragionata di fronte alla realtà ed all’esperienza;

• acquisizione della capacità di effettuare adeguate sintesi culturali attraverso la padronanza dei contenuti e degli strumenti metodologici dei diversi saperi;

• apertura alla collaborazione con gli altri attraverso la conquista delle strutture cognitive e socio‐affettive, che rendono fecondi i rapporti interpersonali;

• disponibilità a partecipare alla costruzione della comunità civica, statale e sovranazionale in vista del bene comune, nella realizzazione di rapporti giusti e solidali.

Risultati di apprendimento comuni

L’attività didattica è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi, che risultano, peraltro, coerenti con le indicazioni contenute negli allegati al D.M. n. 139, 22‐08‐ 2007, (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione) e con quanto previsto dal Regolamento di riordino dei licei e dalle Indicazioni nazionali sui percorsi liceali. Gli studenti, a conclusione dei percorsi liceali dovranno:

• Acquisire conoscenze e abilità riferite alle competenze di base riconducibili ai seguenti assi culturali: asse dei linguaggi; asse matematico; asse scientifico tecnologico, asse storico sociale ed esplicitate nelle programmazioni disciplinari e nei progetti di ampliamento dell’offerta formativa;

• Organizzare in modo coerente i contenuti disciplinari; • Acquisire rigore logico, riconoscere i nessi di causa ed effetto e contestualizzare i fenomeni

culturali nel loro ambito specifico;

• Conoscere gli sviluppi diacronici di fatti e problemi; • Organizzare in modo coerente i contenuti, cogliendone anche i collegamenti interdisciplinari; • Acquisire un sapere articolato ed unitario mediante un metodo di indagine autonomo; • Acquisire i linguaggi e i metodi specifici di ogni disciplina; • Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle

attività di studio e di approfondimento.

Obiettivi trasversali negli indirizzi di studio presenti Gli indirizzi Scientifico, delle Scienze Umane, dei Servizi Socio‐Sanitari e Tecnico Informatico nell’erogazione del servizio offerto, perseguono il raggiungimento dell’eccellenza e mirano ad accrescere la soddisfazione degli alunni e delle loro famiglie fornendo un percorso culturale strutturato in modo da far acquisire la capacità:

• di riflettere criticamente sulle visioni del mondo e di elaborare un progetto personale di vita aperto alle esigenze della società;

• di comprendere con maggior attenzione le origini e gli sviluppi della cultura europea in tutte le sue espressioni;

• di utilizzare un linguaggio ricco, articolato, consapevole, riflettendo sulle problematiche legate a questo strumento nei suoi aspetti logici e storici;

• di prendere coscienza della molteplicità de8i linguaggi attraverso cui passa la comunicazione;

• di elaborare un metodo di studio trasversale a tutte le aree disciplinari, consapevolmente organizzato e progressivamente sempre più autonomo;

• di sviluppare un approccio pluri e interdisciplinare ai problemi;

• di leggere la complessità del presente, attraverso l’analisi delle sue radici storiche, economiche, sociali, culturali ed attraverso il potenziamento delle competenze comunicative;

• di “imparare ad imparare”, nella consapevolezza che la formazione di ogni individuo non può mai essere considerata un fatto compiuto, ma deve essere perseguita nell’intero arco della vita.

• Di valutare fatti e di orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.

• Di stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

• Di utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente.

• Di utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

• Di analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

3.2 La specificità dei curricula: il Liceo Scientifico

Il progetto educativo e didattico del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Il Liceo scientifico, infatti, si propone di comporre i valori formativi propri dell’indirizzo liceale con quelli impliciti nella metodologia della ricerca scientifica, al fine di realizzare l’interazione tra l’area delle discipline umanistiche e linguistiche e l’area scientifica, per corrispondere all’esigenza di unitarietà dell'apprendimento e del sapere. Il percorso educativo del Liceo scientifico, inoltre, si propone come scopo la formazione di un individuo autonomo e responsabile in possesso di:

• solide basi culturali sia nel settore umanistico sia in quello scientifico che consentiranno di seguire con profitto tutti i corsi universitari o di inserirsi con duttilità nel mondo del lavoro.

• capacità di osservare e analizzare con metodo scientifico il mondo reale, individuandone le leggi fondamentali e utilizzando i linguaggi specifici della ricerca scientifica.

• attenzione ai contenuti delle discipline umanistiche, nella consapevolezza dell’importanza di tale tradizione, costantemente analizzata con rigorosa metodologia critica.

• capacità di individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale . A tal fine l’indirizzo scientifico mette in primo piano in tutti gli ambiti disciplinari il metodo scientifico, inteso come il prodotto storico più rilevante della cultura occidentale, indagando criticamente le radici storiche della scienza contemporanea, il suo sviluppo nel corso del tempo, senza trascurare le problematiche etiche che tale processo oggi implica.

In tali prospettive i consigli di classe e i docenti elaborano il proprio curricolo, tenendo presenti le situazioni concrete e le esigenze degli alunni. Un ruolo fondamentale, in questa fase, riveste la trasversalità degli obiettivi: ogni percorso disciplinare, ponendosi in correlazione con gli altri contribuisce alla costruzione di un sapere e di un sapere essere unitario.

Obiettivi specifici

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

• aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico‐storico‐ filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

• saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

• comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico‐formale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

• saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;

• aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

• essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico‐applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;

• saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

* con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato

La specificità dei curricula: il Liceo delle Scienze Umane

Obiettivi specifici Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

• Aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante

gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio‐ antropologica.

• Aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del

passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolte nella costruzione della civiltà europea.

• Saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico‐civile e pedagogico‐educativo.

• Saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà

sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali.

• Possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali

metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.

Opzione economico‐sociale

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

• Conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle

scienze economiche, giuridiche e sociologiche.

• Comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di cui l’uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura giuridica che disciplinano la convivenza sociale.

• Individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali.

• Sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei principi teorici.

• Utilizzare le prospettive filosofiche, storico‐geografiche e scientifiche nello studio delle interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali.

• Saper identificare il legame esistente tra i fenomeni culturali, economici e sociali e le

istituzioni politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale.

• Avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture, modalità e competenze

comunicative corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

Piano di studi Liceo delle Scienze Umane

1° biennio 2° biennio

1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 3 3 3

Scienze Umane* 4 4 5 5 5

Diritto ed Economia 2 2

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Matematica** 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali*** 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività

alternative

1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

Piano di studi Liceo delle Scienze Umane (Opzione economico-sociale)

1° biennio

2° biennio

anno 2°

anno 3°

anno 4°

anno

anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Scienze Umane* 3 3 3 3 3

Diritto ed Economia politica 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 1 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 2 3 3 3 3 3

Matematica** 3 3 3 3 3

Fisica 2 2 2

Scienze naturali*** 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività

alternative

1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

* Antropologia, Metodologia della ricerca, Psicologia e Sociologia ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non

linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

La specificità dei curricula: l’Istituto Professionale per i Servizi Socio‐Sanitari

II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

• riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;

• cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

• essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato;

• sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

• svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

• contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;

• applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

• intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

Obiettivi specifici

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

1.Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio‐sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. 2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. 4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. 5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. 6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita. 7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. 8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. 9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

Attività e insegnamenti dell’area generale – Orario settimanale 1° biennio 2° biennio 5° anno

anno

anno

anno

anno

Attività e insegnamenti dell’area generale – Orario settimanale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica* 4 4 3 3 3

Diritto e Economia 2 2 / / /

Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) 2 2 / / /

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore 20 20 15 15 15

Attività e insegnamenti obbligatori nell’area di indirizzo ‐ Orario settimanale

Orario settimanale

Primo biennio Secondo biennio 5° anno

Discipline

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica)

2

Scienze integrate (Chimica)

2

Scienze umane e sociali

4

4

di cui in compresenza 2*

Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche

2

di cui in compresenza 1*

Educazione musicale

2

di cui in compresenza

1*

Metodologie operative

2**

2**

3**

Lingua francese

2

2

3

3

3

Igiene e cultura medico- sanitaria

4

4

4

Psicologia generale ed applicata

4

5

5

Diritto e legislazione socio- sanitaria

3

3

3

Tecnica amministrativa ed economia sociale

2

2

Ore totali

12

12

17

17

17

di cui in compresenza

4*

* L’attività di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico‐pratici. ** Insegnamento affidato al docente tecnico pratico.

La specificità dei curricula: l’Istituto Professionale per i Servizi Socio‐Sanitari corso serale ( in base all’art. 4 comma 1 lett. B ).

L’ attivazione a Santo Stefano Quisquina del Serale Istituto Professionale Statale, settore servizi, indirizzo “Servizi Socio‐Sanitari” nasce dall’esigenza di rispondere in modo adeguato ai bisogni del territorio e si presenta in grado di completare sul piano pratico i percorsi di formazione di natura teorica già presenti nella scuola. Tale nuovo percorso rappresenta una novità assoluta nel panorama dell’offerta formativa non solo nel territorio ma anche a livello provinciale oltre che una nuova e migliore occasione per i tanti adulti che cercano di inserirsi nel mondo del lavoro e per i giovani ormai fuori dal percorso scolastico (i cosiddetti drop out) che vogliono acquisire le minime competenze necessarie per percorsi di natura lavorativa per i servizi alla persona e la promozione della salute e del benessere bio‐psico‐sociale.

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL'AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI: "SERVIZI" e "INDUSTRIA E ARTIGIANATO"

CORSO SERALE

Quadro orario

Ore ASSI CULTURALI DISCIPLINE 1° periodo

didattico 2° periodo didattico

3° periodo didattico

Lingua e letteratura italiana 198 198 99 ASSE DEI LINGUAGGI

Lingua inglese 132 132 66

Storia 99 132 66 ASSE STORICO‐SOCIALE‐

ECONOMICO Diritto ed Economia 66

ASSE MATEMATICO Matematica 198 198 99

ASSE SCIENTIFICO‐TECNOLOGICO

Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia)

99

Religione Cattolica o attività alternative

33 33 33

Totale ore di attività e insegnamenti generali 825 693 363

Totale ore di attività e insegnamenti di indirizzo 693 825 396

Totale complessivo ore 1518 1518 759

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell'offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l'utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell'offerta formativa.

B2 ‐ indirizzo "Servizi socio‐sanitari" ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL'AREA DI INDIRIZZO

CORSO SERALE

Quadro orario

Ore DISCIPLINE

1° biennio 2° biennio 5° anno

Scienze integrate Fisica 66

Scienze integrate Chimica 66

Scienze umane e sociali 198

* di cui in

compresenza

66

Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche 66

* di cui in compresenza 33

Educazione musicale 66

* di cui in

compresenza

33

Metodologie operative ** 99 66

Seconda lingua straniera 132 132 66

Igiene e cultura medico‐sanitaria 198 99

Psicologia generale ed applicata 231 99

Diritto e legislazione sociosanitaria 132 66

Tecnica amministrativa ed economia sociale

66 66

Totale ore di indirizzo

693 825 396

* di cui in compresenza

132

* L'attività didattica di laboratorio caratterizza l'area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico‐pratici. Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte‐ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico‐pratico. N.B. E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contigente di organico ad esse annualmente assegnato.

La specificità dei curricula: istituto tecnico per il settore tecnologico indirizzo informatica e telecomunicazioni articolazione informatica Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico‐scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: ‐individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; ‐orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; ‐utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; ‐orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento;

‐intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; ‐riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; ‐analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; ‐riconoscere le implicazioni etiche, sociali,scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; ‐riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Strumenti organizzativi e metodologici I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio. Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi‐chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro. Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza. Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale.

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO

1° biennio 2° biennio

anno

anno

anno

anno

5° anno

Attività e insegnamenti dell’area generale – Orario settimanale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto e Economia 2 2 / / /

Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) 2 2 / / /

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore 20 20 15 15 15

“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

ore

2° biennio

5° anno

secondo biennio e quinto anno costitui-

scono un percorso formativo unitario

DISCIPLINE

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 99 99 di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica) 99 99

di cui in compresenza 66*

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99

di cui in compresenza 66* Tecnologie informatiche 99

di cui in compresenza 66*

Scienze e tecnologie applicate ** 99

DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “INFORMATICA” E “TELECOMUNICAZIONI”

Complementi di matematica 33 33

Sistemi e reti 132 132 132 Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di

telecomunicazioni 99 99 132

Gestione progetto, organizzazione d’impresa 99

ARTICOLAZIONE “INFORMATICA”

Informatica 198 198 198

Telecomunicazioni 99 99

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli

insegnanti tecnico‐pratici.

Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte‐ore.

** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8,

comma 2, lettera a).

3.3 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

La nostra tradizione educativa, da sempre attenta al miglioramento delle relazioni e dall’apprendimento, non ci ha trovato impreparati rispetto alle recenti indicazioni legislative in materia di Bisogni Educativi Speciali. In linea con la Legge 170/2010, con la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e con la Circolare ministeriale 6 marzo 2013, n.8, ricordiamo che per Bisogni Educativi Speciali intendiamo la richiesta di specifica attenzione educativa da parte degli alunni. Avendo operato una scelta educativa che privilegia la logica dell’inclusione, la cura al successo formativo, il riconoscimento del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, mettiamo in atto, laddove necessario, percorsi didattici individualizzati e personalizzati, intendendo per intervento individualizzato un’azione formativa che lascia invariati gli obiettivi comuni del gruppo‐ classe, pur adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali del discente, per intervento personalizzato, un’azione formativa che si pone come obiettivo l’opportunità di sviluppare al meglio le potenzialità di ciascun alunno. Nel dettaglio, in relazione alla natura dei Bisogni Educativi Speciali, i nostri interventi didattici specifici riguardano tre sottocategorie: � Svantaggio socio‐economico, linguistico, culturale � Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) � Disabilità

SVANTAGGIO SOCIO‐ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE Questa area va riferita ad una particolare tipologia di BES (svantaggio socio‐economico, linguistico, culturale), individuata su fondate ed oggettive considerazioni psicopedagogiche e didattiche, anche in collaborazione con i Servizi Sociali, per la quale sono messe in atto strategie educative individualizzate a carattere transitorio, la loro durata è infatti legata al periodo in cui permane lo svantaggio. DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA L.170/2010) In questa area vanno considerati i DSA (dislessia, disgrafia e disortografia, discalculia), opportunamente certificati, rispetto ai quali la scuola progetta ed attua percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Le strategie educative, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, le forme di verifica e valutazione personalizzate sono esplicitate nel Piano Didattico Personalizzato (PDP), redatto dal consiglio di classe in collaborazione con le famiglie e con le istituzioni socio‐sanitarie. DISABILITA’ (L. 104/92) In questa area vanno racchiuse quelle azioni volte a garantire un percorso sinergico tra tutti i soggetti educativi (Scuola, Famiglia, ASL, Enti locali) per garantire la crescita e lo sviluppo delle potenzialità degli alunni diversamente abili in una pluralità di ambiti: socio‐affettivo, psicomotorio, relazionale, cognitivo. Il percorso educativo degli alunni diversamente abili viene espresso nel Piano Educativo Personalizzato (PEI) redatto dal consiglio di classe in collaborazione con le famiglie e con le istituzioni socio‐sanitarie. Le azioni garantite dalla scuola, in merito ai BES e DSA, sono

gestite e coordinate da un docente responsabile coadiuvato dal Gruppo di lavoro per l’inclusione.

Nell’ambito dei progetti POR Sicilia 2007/2013, l’Istituto, in qualità di Centro Territoriale Risorse

Handicap (CTRH), ha aderito alla manifestazione di interesse per la realizzazione di piani integrativi atti a garantire il successo formativo e scolastico degli studenti che si trovano in situazione di disabilità e/o a rischio di marginalità sociale. Le proposte progettuali delineano opportune

strategie efficaci ed innovative per l’integrazione degli allievi con bisogni educativi speciali e per ridurre la dispersione scolastica. A tal proposito nell’anno scolastico 2013/2014, l’IISS Madre

Teresa di Calcutta ha avviato un Piano di Formazione/Aggiornamento per l’Inclusione rivolto ai docenti curricolari, nelle cui classi sono presenti alunni con disabilità, coinvolgendo tutte le scuole afferenti al CTRH che coordina in funzione di soggetto capofila. Per migliorare la didattica ci si servirà anche delle nuove tecnologie, ciò comporterà anche una formazione del personale scolastico e una piena integrazione con il piano nazionale “La scuola digitale”. Per un maggiore approfondimento dell’argomento, si rimanda al Piano Annuale per l’Inclusività presente sul sito.

4. LE ATTIVITA’

4.1 L’accoglienza

L’attività di accoglienza si propone di guidare gli alunni delle classi prime al loro primo ingresso nella scuola e, quindi, di contenere il livello di ansia rispetto ad un ambiente sconosciuto. Esso si propone i seguenti obiettivi:

• favorire la socializzazione tra gli alunni

• informare sulle caratteristiche e finalità dell’Istituto

• favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico

• illustrare il programma di lavoro del Consiglio di classe e dei singoli docenti

• potenziare il metodo di studio e l’organizzazione del lavoro nella fase di passaggio tra Scuola Media ‐ Scuola superiore.

4.2 L’orientamento

L'attività di orientamento è parte integrante del percorso di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo. Essa si svolge in un insieme di attività che mirano a sviluppare le capacità degli alunni di conoscere se stessi, le loro inclinazioni e potenzialità, il contesto socio‐economico e culturale, le offerte formative in modo che possano costruire, consapevolmente, un proprio progetto di vita e partecipare allo studio e alla vita sociale in modo attivo e responsabile. Le suddette si distinguono in attività di orientamento in entrata (classi terze Secondaria di Primo Grado) e di orientamento in uscita (classi quarte e quinte Secondaria di Secondo Grado) L.128/2013.

� Orientamento in entrata Al fine di favorire il più possibile una scelta consapevole, la scuola predispone materiale informativo e organizza, secondo varie modalità, incontri con gli alunni frequentanti le scuole medie del territorio e con i loro genitori per far conoscere la propria Offerta Formativa.

� Orientamento in “uscita”: università e mondo del lavoro

Le attività relative all'orientamento in uscita sono finalizzate a favorire la consapevolezza degli studenti del penultimo e dell'ultimo anno in relazione alle inclinazioni personali, alle prospettive e alle offerte di studio e impiego provenienti dall'università e dal mondo del lavoro. L’Istituto offre, inoltre, agli alunni delle classi quarte e quinte la possibilità di usufruire gratuitamente, nell’ambito del progetto “Potenziamento delle eccellenze”, di una serie di interventi didattici focalizzati sullo svolgimento di esercitazioni e simulazioni di test universitari. Esso si pone, infatti,l’obiettivo di consolidare le competenze scientifiche in vista dei test d’ingresso alle Facoltà medico‐sanitarie (Medicina e Chirurgia, Scienze infermieristiche, Farmacia, …) ed è coordinato da docenti interni.

4.3 Le attività di compensazione (recupero, potenziamento) La nostra offerta didattica è particolarmente attenta ai bisogni educativi dei singoli studenti. Per questo la scuola realizza specifici interventi di compensazione il cui scopo fondamentale è quello di rimuovere gli ostacoli che possono inficiare il conseguimento del successo formativo. Essi si articolano nelle seguenti azioni:

• Recupero con lezioni personalizzate in orario pomeridiano (corsi di recupero, ove possibile). • Pausa didattica (“in itinere”). • Recupero individuale (studio autonomo e/o studio assistito in classe).

Recupero in itinere

Il recupero delle carenze disciplinari, misurate in termini di conoscenze, abilità e competenze, è parte integrante della didattica curriculare; ogni docente prevede all’interno di tale didattica momenti finalizzati al recupero, secondo la logica della personalizzazione dell’apprendimento.

Corsi di Recupero

Conformemente a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 80 del 2007 e dell’Ordinanza Ministeriale n. 92 del 2007, nella scuola sono attivate due tipologie di corsi di recupero: ‐ Corsi rivolti a quegli studenti che negli scrutini intermedi presentano insufficienze in una o più discipline

‐ Corsi rivolti a coloro per i quali, nello scrutinio finale, i consigli di classe deliberano di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva.

Gli studenti, in entrambi i casi, sono tenuti a frequentare i corsi. Le famiglie, qualora non intendano avvalersi di tali iniziative, devono darne comunicazione formale alla scuola . A conclusione dei corsi relativi allo scrutinio intermedio e/o allo scrutinio finale, tutti gli studenti, anche quelli che non li hanno frequentati, hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal consiglio di classe. L’esito delle verifiche del recupero intermedio è comunicato alle famiglie. L’esito negativo delle verifiche di coloro che hanno avuto la “sospensione del giudizio” preclude l’ammissione alla classe successiva. Le modalità organizzative e il calendario delle attività di recupero sono diffuse attraverso il sito web di istituto e attraverso comunicazioni interne. La durata e il numero degli interventi sono legati alle disponibilità finanziarie della scuola.

Potenziamento delle classi quinte

In previsione degli esami di stato, il nostro Istituto organizza per le classi quinte corsi di

potenziamento, progettati e realizzati dai singoli consigli di classe. Essi sono finalizzati

all’approfondimento di tematiche a carattere disciplinare e interdisciplinare. L’entità degli interventi è legata alle disponibilità finanziarie della scuola. Le attività sono gestite e coordinate da un docente responsabile (Funzione Strumentale).

4.4 Principi della valutazione e criteri Premettendo che saranno promossi a giugno gli alunni che avranno riportato una valutazione almeno sufficiente in tutte le discipline, si fa presente che ai sensi del l’art.14 c.7 del DPR 122/2009 per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. I coordinatori dei consigli di classe calcoleranno le ore di assenza giornaliere comprese quelle relative ad ingressi successivi alla prima ora o ad uscite anticipate. Gli alunni che nello scrutinio di giugno presenteranno insufficienze in più di tre discipline saranno non promossi. Tipologie di verifiche La nostra azione didattica poggia su un’ampia gamma di tipologie di verifiche il cui esito viene definito sulla base di indicatori cognitivi e criteri di misurazione espliciti. Ciò al fine di rendere la valutazione stessa il più possibile oggettiva e trasparente. Per tutte le discipline si prevedono diverse tipologie di prove di verifica, in ottemperanza alla normativa:

prove scritte prove orali prove pratiche

� Componimenti

� Analisi testuali � Articoli � Saggio breve � Relazioni � Questionari aperti � Questionari a scelta multipla � Testi da completare � Mappe concettuali � Risoluzione di esercizi � Soluzione problemi

� Relazione su attività svolte

� Interrogazioni � Colloqui brevi e frequenti � Interventi � Discussione su argomenti di

studio

� Esperienze di laboratorio

� Elaborazioni al computer � Test motori

I criteri di riferimento sono: � Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno � Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro

effettivamente svolta in classe.

VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE:: CCRRIITTEERRII

� Livello di partenza � Evoluzione del processo di apprendimento � Particolari fattori che abbiano potuto influire negativamente sull’apprendimento

IInnddiiccaattoorrii ccoommppoorrttaammeennttaallii � Regolarità nella frequenza � Grado di interesse e di partecipazione in classe:atteggiamenti positivi verso

l’apprendimento � Regolarità nell’impegno e nell’applicazione nello studio: motivazione, curiosità, attitudine alla

collaborazione. � Metodo di lavoro e apprendimento

iinnddiiccaattoorrii ccooggnniittiivvoo‐‐ooppeerraattiivvii

� Competenze raggiunte �� Rielaborazione personale

ccoommppeetteennzzee cchhiiaavvee ddii cciittttaaddiinnaannzzaa‐‐ccooeerreennttii ccoonn llee RRaaccccoommaannddaazziioonnii EEuurrooppeeee � Imparare ad imparare � Progettare � Comunicare � Collaborare e partecipare � Agire in modo autonomo e responsabile � Risolvere problemi � Individuare collegamenti e relazioni � Acquisire e interpretare le informazioni

MMooddaalliittàà ddii ttrraassmmiissssiioonnee ddeellllee vvaalluuttaazziioonnii aallllee ffaammiigglliiee � Colloqui individuali � Comunicazioni sul libretto personale, scritte o telefoniche. � Invio delle verifiche con firma

La valutazione degli apprendimenti è finalizzata all’accertamento del livello delle conoscenze, delle abilità e delle competenze possedute dall’alunno. A tal fine i docenti utilizzano le griglie di valutazione relative alla propria disciplina, elaborate e concordate nell’ambito dei Dipartimenti. Tali griglie sono definite a partire dalla tabella generale di seguito riportata, la quale non deve intendersi come uno schema rigido da applicare alla dinamica dei processi didattici e valutativi, ma come criterio di orientamento comunemente condiviso e dotato di opportuna flessibilità.

Tabella di valutazione generale

DESCRIZIONE DEI LIVELLI VOTO IN DECIMI GIUDIZIO FASCE SINTETICO Ampio ed approfondito raggiungimento degli obiettivi

9/10 OTTIMO

Completo ed organico raggiungimento degli obiettivi

8 BUONO

APPROFONDIMENTO

Adeguato raggiungimento degli Obiettivi

7 DISCRETO

Essenziale raggiungimento degli Obiettivi

6 SUFFICIENTE

CONSOLIDAMENTO

Parziale raggiungimento degli Obiettivi

5 MEDIOCRE

Frammentario raggiungimento degli Obiettivi

4 SCARSO

Mancato raggiungimento degli obiettivi

1/2/3 MOLTO SCARSO

RECUPERO

CRITERI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZE,

COMPETENZE E ABILITÀ/CAPACITÀ .

Il giudizio globale su ciascun alunno sarà ricavato in relazione all’applicazione, all’impegno, all’attenzione, al metodo di lavoro, e sarà dato da una valutazione formativa e sommativa che si baserà sulle seguenti voci:

� Conoscenze = sapere; indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni

attraverso l’apprendimento; sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro.

� Abilità = saper fare; indicano la capacità di applicare conoscenze e di usare

know‐ how per portare a termine compiti e risolvere problemi; sono di tipo sia cognitivo che pratico.

� Competenze = saper fare consolidato; indicano la comprovata capacità di

usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro/studio e nello sviluppo personale; sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Livello Voto Conoscenze Abilità Competenze

1‐2 Molto frammentarie Non sa orientarsi (solo se guidato) Applica le conoscenze minime con forma (esposizione) incomprensibile, lessico improprio e morfosintassi con errori molto gravi

3 Frammentarie, spesso incomprensibili, con gravissime lacune.

Non sa effettuare analisi

(anche se guidato) (solo se guidato) Applica le conoscenze minime con forma (esposizione) incomprensibile, lessico improprio e morfosintassi con errori molto gravi

4 Frammentarie, incomplete, con gravi lacune.

(anche parzialmente

guidato) ha difficoltà

nell’analisi

(se guidato) Applica le conoscenze minime con forma (esposizione) poco chiara; lessico ripreso totalmente dai testi; morfosintassi con errori gravi

Live

llo b

ase

no

n r

aggi

un

to

5 Generiche e parziali con lacune non troppo gravi

Analisi parziali e modeste Applica le conoscenze minime pur con qualche incertezza; forma elementare e non sempre chiara; lessico comune, ripetitivo e con errori di morfosintassi

Live

llo

bas

e

6 Degli argomenti proposti seppure a livello mnemonico o manualistico

Sa suddividere un tutto nei suoi componenti essenziali ma non sa sviluppare una nuova proposta

Comprende e risponde nella sostanza alle richieste; organizza concetti e segue procedure in modo sostanzialmente corretto, seppure elementare e meccanico; esposizione appropriata pur con qualche imprecisione lessicale e morfosintattica.

7 Di buona parte degli argomenti trattati, seppure a livello talvolta mnemonico

Analisi quasi sempre corrette.

Guidato formula anche sintesi coerenti

Live

llo in

term

edio

8 Complessive e talvolta approfondite

Rielabora correttamente, in modo documentato ed autonomo

Applica autonomamente le conoscenze e le procedure acquisite anche a compiti complessi pur con qualche imperfezione. Esposizione chiara, scorrevole e corretta. Lessico adeguato.

9 Complete, approfondite ed ampliate

Rielabora correttamente, in modo documentato ed autonomo

Applica autonomamente le conoscenze e le procedure acquisite anche a compiti complessi senza imperfezioni. Guidato trova soluzioni originali. Esposizione scorrevole, fluida, corretta, con uso di lessico ricco e specifico.

Live

llo a

van

zato

10 Complete, approfondite ed ampliate.

Rielabora originalmente ma correttamente, in modo personale e documentato.

Aggiunge soluzioni originali con spunti personali. Esposizione scorrevole, fluida, corretta, con utilizzo di lessico ricco, appropriato, approfondito, pertinente

Alla tabella sopraindicata vanno aggiunte le tabelle di valutazione per le simulazioni di prima e seconda prova scritta degli Esami di Stato, elaborate dai Dipartimenti di Lettere e di Matematica; la tabella di valutazione delle simulazioni di terza prova, elaborate e condivise dai Consigli delle classi quinte; le griglie di valutazione scritte, orali e pratiche di ogni singola disciplina. Le suddette tabelle sono in allegato.

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

VOTO OBIETTIVO DESCRITTORI

Acquisizione di una coscienza morale e civile

L’alunno è sempre corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali.

Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

Rispetta il regolamento. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.

10/9

Partecipazione alla vita didattica

Segue con interesse continuo le proposte didattiche, collabora attivamente alla vita scolastica ed è sempre munito del materiale necessario. Nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è sostanzialmente corretto. Rispetta gli altri e i loro diritti.

Utilizza adeguatamente il materiale e le strutture della scuola.

Acquisizione di una coscienza morale e civile

Rispetta il regolamento ma talvolta riceve richiami verbali e/o scritti.

Frequenta con regolarità le lezioni ma talvolta non rispetta gli orari

8

Partecipazione alla vita didattica

Segue adeguatamente le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica. E’ solitamente munito del materiale necessario.

Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non sempre è corretto. Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti

Utilizza in maniera non accurata il materiale e le strutture della scuola.

Acquisizione di una coscienza morale e civile

Talvolta non rispetta il regolamento, riceve richiami verbali ed ha a suo carico richiami scritti.

7

Si rende responsabile di assenze arbitrarie e ritardi e non giustifica regolarmente

Segue con sufficiente partecipazione

l’attività scolastica e non sempre è munito del materiale scolastico

Partecipazione

alla vita didattica

Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è poco corretto. Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti Utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola

Acquisizione di una coscienza morale e civile Viola frequentemente il regolamento.

Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a quindici giorni Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici e non giustifica regolarmente

6

Partecipazione alla vita didattica

Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le lezioni

Spesso non è munito del materiale Scolastico.

Si comporta in modo arrogante e irrispettoso nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola . Utilizza in maniera trascurata ed irresponsabile il materiale e le strutture della scuola.

Acquisizione di una coscienza morale e civile Viola di continuo il regolamento.

Riceve ammonizioni verbali e scritte e viene sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni. Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi che restano ingiustificati o che vengono giustificati in ritardo.

< =5

Partecipazione alla vita didattica

Non dimostra alcun interesse per il dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni. Non rispetta le consegne. Sistematicamente è privo del materiale Scolastico.

4.5 Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo

I crediti consentono una più efficace valutazione dell’andamento complessivo della carriera scolastica; consistono in un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e che contribuiscono (25 punti su 100) a determinare il punteggio finale dell'Esame di Stato.

I crediti scolastici

I crediti scolastici vengono attribuiti alla fine dell'anno scolastico ed espressi in numero intero partendo dal calcolo della media dei voti ottenuti dallo studente per individuare la banda di oscillazione relativa al punteggio da attribuire.

Oltre la media M dei voti il credito scolastico tiene in considerazione: a. l’assiduità alla frequenza scolastica; b. il profitto conseguito nell’insegnamento della religione o dell’ora alternativa; c. l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività

complementari ed integrative; d. crediti formativi documentati.

All’alunno promosso con debito/i formativo/i viene attribuito il punteggio minimo previsto nella

relativa banda di oscillazione della tabella.

I crediti formativi I crediti formativi contribuiscono alla determinazione del credito scolastico da assegnare agli

studenti nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni di corso frequentati ed il punteggio attribuibile non può superare 1,00 punti complessivi.

Infatti i Consigli di classe hanno quantificato e fissato, per ogni elemento tenuto in considerazione per l’attribuzione del credito scolastico, una scala che viene sotto riportata:

CREDITO FORMATIVO Classi III,IV e V

(Punteggio max 1,00)

PUNTEGGIO

MOLTISSIMO

0,20

Giudizio su interesse e profitto all’insegnamento della Religione Cattolica o Attività Alternativa MOLTO 0,10

Assiduità frequenza

scolastica

ASSIDUA (ASSENZE IN UN ANNO NON SUPERIORI A 30)

0,20

ADEGUATA (ASSENZE IN UN ANNO COMPRESE

TRA 30 E 40)

0,10

Assiduo e costante

0,20

AL DIALOGO

EDUCATIVO Adeguato 0,10

Attiva 0,20

Interesse e impegno nella Partecipazione

ALLE ATTIVITA’

COMPLEM. E

INTEGRATIVE

Sollecitata

0,10

Due o più certificazioni 0,20 Crediti formativi extrascolastici documentati

Una certificazione 0,10

Si chiarisce che la collocazione dell’alunno nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla

tabella A rimane fissata esclusivamente dalla media dei voti conseguiti nello scrutinio finale e che

l’eventuale attribuzione dei punteggi aggiuntivi indicati sopra, non determina, in nessun caso, il

passaggio ad una banda di oscillazione superiore rispetto a quella nella quale l’alunno si trova

collocato in funzione della media matematica conseguita.

Si precisa, infine, che relativamente a tutte le bande di oscillazione, per conseguire il massimo credito scolastico, l’alunno dovrà raggiungere – sommando la media dei voti, il credito scolastico e il credito formativo – un punteggio con una frazione di voto uguale o superiore a 0,5.

TABELLA A CREDITO SCOLASTICO

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323,così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

Candidati interni per tutte e tre le sedi

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

III anno IV anno V anno M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio.

I criteri stabiliti dall’Istituto per individuare le tipologie di esperienze acquisite che danno luogo

a crediti formativi sono:

� Quantità L’esperienza deve aver comportato un impegno supplementare rispetto ai normali impegni

scolastici pari almeno a mezza giornata ogni settimana di scuola (30 mezze giornate o 15 giorni interi); deve avere un carattere integrativo e non sostitutivo della normale esperienza scolastica.

� Qualità

Esperienze esterne di studio alla scuola che abbiano portato all’acquisizione di un titolo di studio riconosciuto dallo stato o da altri enti pubblici, ed esperienze non di studio particolarmente qualificate ed analoga significatività per continuità ed intensità dell’impegno.

� Coerenza

Le esperienze devono essere coerenti con i contenuti del corso di studi. È considerata tale ogni attività lavorativa prestata in campi che abbiano stretta attinenza con i contenuti formativi di particolari corsi, ad esempio sperimentali. È invece esclusa ogni attività di allenamento o potenziamento fisico svolta in chiave esclusivamente individualista. Il punteggio per il credito formativo non verrà attribuito in presenza di assenze collettive ripetute e non giustificate (Art.2, comma 13 del Regolamento di disciplina degli studenti).

4.6 PROCESSI DELLA VALUTAZIONE � La certificazione finale delle competenze del primo Biennio

Secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 22 agosto 2007, n. 139, all’adempimento

dell’obbligo di istruzione e comunque al termine del primo biennio della scuola secondaria di

secondo grado, la scuola certifica i saperi e le competenze acquisite secondo l’apposito modello

ministeriale (D.M. 9/2010). I saperi e le competenze certificate riguardano i quattro assi culturali: del

linguaggio, matematico,scientifico‐tecnologico e storico‐sociale. Il loro conseguimento è teso al

potenziamento delle cosiddette competenze chiave (imparare ad imparare, progettare,

comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi,

individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione) che garantiscono il

processo dell’apprendimento permanente (lifelong learning).Le certificazioni delle competenze del

primo biennio sono riconosciute a livello europeo come prerequisito di accesso al sistema della

formazione professionale o a quello dell’apprendistato, qualora il ragazzo non intenda proseguire

nel percorso dell’istruzione. In conformità al D.L. del 07 settembre 2007, n. 147 a partire dall’A.S.

2011/2012 vengono inoltre somministrate alle classi seconde verifiche sulle conoscenze e le abilità

degli studenti, a carattere nazionale, a cura dell’INVALSI.Le modalità con cui accertare le competenze

in uscita vengono decise dai Dipartimenti disciplinari e vengono indicate nella Programmazione

dipartimentale pubblicata ad inizio anno scolastico sul sito web di istituto.

Il monitoraggio delle attività educative e didattiche

Per assicurare la corretta realizzazione delle attività programmate, per individuare con chiarezza e tempestività le eventuali criticità e le possibili strategie di soluzione ed apportare le eventuali modifiche necessarie, in diversi momenti dell’anno, vengono condotti:

‐ il monitoraggio del grado di attuazione del POF ‐ il monitoraggio iniziale, intermedio e finale dei progetti che arricchiscono l’offerta formativa ‐ il monitoraggio dello svolgimento della Programmazione di Dipartimento, nell’ambito delle riunioni coordinate dal docente responsabile

‐ il monitoraggio delle Programmazioni dei Consigli di classe

L’autovalutazione d’istituto‐ RAV Il Madre Teresa di Calcutta, per garantire l’attenta valutazione dei risultati raggiunti e l’individuazione delle aree di possibile miglioramento del servizio erogato, annualmente procede alla rilevazione del grado di soddisfazione complessiva dell’utenza attivando un sistema di monitoraggio basato su metodologie di indagine che prevedono la somministrazione di specifici questionari rivolti alle famiglie, agli alunni e al personale docente. I dati raccolti, analizzati e rielaborati dai docenti delle F.F.S.S. Area 1 e Area 2, vengono pubblicati sul sito web ed offrono spunti per la riflessione ed il confronto a livello di Istituto, rappresentando un importante riferimento per la programmazione dell’anno scolastico successivo. Con l’entrata in vigore del DPR 80 del 2013 l’Istituto si è uniformato alle pratiche valutative vigenti con la compilazione precisa e puntuale del Rapporto di Autovalutazione (RAV) pubblicato su scuolainchiaro.

5 L’organizzazione della scuola

Il personale docente, nel corrente anno scolastico, consta di 61 insegnanti dei quali la maggior parte sono titolari di cattedra.

ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO

5.1 Lo staff dirigenziale

Lo staff dirigenziale è costituito dal Dirigente Scolastico, dai collaboratori e dai docenti con funzione strumentale. Elabora tutte le proposte volte a migliorare l’offerta formativa: coordina le attività di progettazione e produzione degli strumenti dettati dalla normativa, volti all’attuazione dell’autonomia scolastica; fornisce indicazioni ai dipartimenti per Assi culturali (biennio D.M. 139/07), ai dipartimenti disciplinari ed interdisciplinari (triennio D.P.R. 89/2010) ai coordinatori di classe per le attività didattiche; cura i collegamenti con gli Enti Locali e tutte le istituzioni territoriali ed elabora le proposte da sottoporre all’approvazione del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto in materia di organizzazione e gestione dell’Istituto.

5.2 Il Dirigente scolastico

Il Dirigente Scolastico organizza e dirige il lavoro dei Docenti e del Personale ATA per il

raggiungimento dei fini istituzionali del Liceo. Ha la rappresentanza legale dell’Istituto; assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica nel perseguimento dell’obiettivo della qualità, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, anche in relazione ai principi contenuti nella Carta dei servizi, nel Regolamento d’Istituto e nel Piano dell’Offerta Formativa. Assolve a tutte le funzioni previste dalla legge e dai contratti collettivi, in ordine alla direzione ed al coordinamento, alla promozione ed alla valorizzazione delle risorse umane e professionali, nonché alla gestione delle risorse finanziarie e strumentali, con connesse responsabilità dei risultati.

5.3 I collaboratori

Il Dirigente Scolastico, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, si avvale della collaborazione dei docenti sottoindicati ai quali sono delegati i compiti in tabella specificati:

Prof. Alfonso S c iara Prof.ssa Angela Orlando Proff.sse S. Palumbo Magrì

L. Alferi – M.R. Guastella Prof.ssa M. Giovanna

Della Porta 1 Collaboratore 2 Collaboratore 3 Collaboratore Coordinatori di sede

Sostituzione del D.S. in sua assenza (secondo normativa) . Svolge la

funzione di segretario verbalizzante del Collegio dei Docenti

Coordina la gestione dell’intera Istituzione Scolastica. Collabora nella predisposizione delle circolari ed ordini di servizio.

Collabora con il D. S. nella predisposizione delle circolari ed ordini di servizio .

Coordinamento delle attività e addette alla vigilanza e al

controllo della disciplina della sede di pertinenza. Collaborano con il D.S. nella predisposizione delle circolari e ordini di servizio .

Vigilanza e controllo

della disciplina

Collabora alla gestione del sito web

Raccoglie e controlla le

indicazioni dei coordinatori di

classe in merito alla scelta dei

libri di testo

Si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti. Vigilanza e controllo

della disciplina. E’ responsabile della sicurezza

Sostituiscono i docenti assenti in collaborazione con le

Funzioni Strumentali. Si occupano dei permessi di entrata e di uscita degli studenti.

Organizzazione interna della scuola, gestione dell’orario, uso delle aule e dei laboratori

Vigilanza e controllo

della disciplina. Si occupa dei

permessi di entrata e di uscitadegli studenti

Coordina l’organizzazione e l’attuazione del PTOF Coordina le attività di orientamento

Curano i rapporti e la comunicazione con le famiglie, pubblicando un orario di ricevimento. Coordinano la partecipazione degli studenti a concorsi, test, gare nazionali.

Proposte sulla organizzazione dei corsi: classi, insegnanti, orari

Proposte sulla organizzazione dei corsi: classi, insegnanti, orari

Coordina l’organizzazione e l’attuazione del PTOF

Partecipa alle riunioni di

coordinamento indette

dal Dirigente Scolastico

Collaborano con il D.S alla

ricerca di sponsor per

eventi, manifestazioni,

investimenti in strutture

didattiche. Coordinano le

attività di orientamento.

Collabora nella predisposizione delle circolari, degli ordini di servizio e del Piano Annuale delle attività

Coordina l’organizzazione e l’attuazione del PTOF Coordina le attività di orientamento

Collabora nella predisposizione delle circolari, degli ordini di servizio e del Piano Annuale delle Attività

Raccoglie e controlla le

indicazioni dei

coordinatori di classe in

merito alla scelta dei libri

di testo e cura il non

superamento del tetto

massimo di spesa

Collaborano alla gestione

del sito web

Coordinano l’organizzazione e l’attuazione del PTOF

Si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti

Coordina le attività dei dipartimenti disciplinari. Coordina le attività di orientamento

Sostiene i docenti nella didattica e nella diffusione delle “buone pratiche” alla luce delle Indicazioni Nazionali

Forniscono ai docenti la documentazione e materiale vario inerente l’organizzazione interna dell’istituto. Curano il registro delle firme del personale docente/ATA

Svolge azione promozionale delle iniziative dell’Istituto E’ responsabile della sicurezza

Partecipa su delega del D.S. a riunioni o manifestazioni esterne. E’ responsabile della sicurezza

Organizzazione interna della scuola, gestione dell’orario, uso delle aule e dei laboratori

Collaborano con il D.S alla valutazione dei progetti e/o accordi di rete. Partecipano su delega del D. S. a riunioni o manifestazioni esterne.

5.4 I docenti con funzione strumentale

I docenti con funzione strumentale sono nominati dal Collegio dei docenti in ordine alle aree di competenza e sulla base dei criteri deliberati dallo stesso. Svolgono compiti organizzativi complessi o attività di coordinamento finalizzata al raggiungimento degli obiettivi. La seguente tabella esplicita il percorso logico ‐ operativo riferito alle funzioni strumentali

FUNZIONI

STRUMENTALI

AMBITI DI COMPETENZA

F.S. AREA N° 1

GESTIONE DEL POF ORIENTAMENTO

INVALSI

DOCENTE

Prof. ssa Liliana Gugliotta

� �Coordinamento delle attività del piano. � �Coordinamento della progettazione curricolare. � Monitoraggio dati INVALSI

� Valutazione delle attività del piano. � Coordinamento gestione attività di continuità, orientamento e tutoraggio.

F.S. AREA N° 2

GESTIONE DEL POF ORIENTAMENTO

VIAGGI DI ISTRUZIONE

Proff. ° Angelo Campanella ° Marta Centinaro

� Coordinamento delle attività del piano.

� Coordinamento della progettazione curricolare. � Valutazione delle attività del piano.

� Coordinamento gestione attività di continuità, orientamento e tutoraggio.

� Viaggi di istruzione.

LETTERE E LINGUE

ORLANDO

MATEMATICA E FISICA – SCIENZE – CHIMICA ‐ SCIENZE MOTORIE

PALUMBO MAGRI’

STORIA – FILOSOFIA – SCIENZE UMANE ‐ DIRITTO ‐ RELIGIONE ‐ STORIA DELL’ARTE

GUGLIOTTA

Il Referente dei dipartimenti svolge le seguenti attività:

1. Predispone la documentazione utile per facilitare la realizzazione dei progetti raccogliendo informazioni e notizie utili;

2. Coordina i lavori; 3. Richiede a ogni docente coinvolto nel progetto l’espletamento del compito assunto nonché la

massima collaborazione per la riuscita del progetto stesso; 4. Controlla il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto; 5. Relazione al Dirigente Scolastico su tutto lo svolgimento del progetto ( obiettivi, contenuti,

problemi emersi, difficoltà, proposte per il futuro).

F.S. AREA N° 3

GESTIONE DEL POF ORIENTAMENTO INCLUSIONE/BES DOCENTE

Prof.ssa Adelina Reina

� Coordinamento delle attività del piano. � Coordinamento della progettazione curricolare. � Valutazione delle attività del piano. � Coordinamento gestione attività di continuità,

orientamento e tutoraggio. � Coordinamento delle attività inerenti

l’inclusione/BES.

Oltre alle attività relative ai vari ambiti di competenza, rientrano tra i compiti di ogni docente con funzione strumentale: � la predisposizione del piano progettuale; � la collaborazione con le altre funzioni strumentali.

5.5 Il Direttore dei servizi generali e amministrativi

Sovrintende ai servizi amministrativo‐contabili e ne cura l’organizzazione. Ha autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di massima impartite dal D.S. e degli obiettivi assegnati (D.lgs 165/2001) e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo‐contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis DL.vo 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative, coordinando il relativo personale.

5.6 REFERENTI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

COMMISSIONE ELETTORALE: PALUMBO MAGRI’ – CENTINARO - GIUNTA A.

COMMISSIONE ORARIO: STAFF DI PRESIDENZA COMMISSIONE ACCOGLIENZA CLASSI PRIME: CONSIGLI DI CLASSE REFERENTE CTRH: FANARA STEFANIA REFERENTE CLIL: DELLA PORTA M. GIOVANNA REFERENTE ECDL: SCIARA ALFONSO

6 La sicurezza nella scuola Il Decreto Legislativo n. 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ha introdotto un nuovo concetto di sicurezza secondo cui è l’uomo ad essere al centro dell’universo produttivo, per cui gli ambienti di lavoro e le macchine devono essere “a misura d’uomo” e non viceversa. Lo scopo è quello della promozione di una cultura volta a garantire la “massima sicurezza” possibile in tutti i luoghi nei quali lavoriamo.

Le disposizioni diffuse all’interno della scuola nell’informativa sulla sicurezza, emanata con il contributo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ing. Nicola la Rosa, si articolano in cinque paragrafi:

1. INTERVENTI DI PREVENZIONE GENERALE

2. INFORTUNISTICA DEGLI ALUNNI

3. INFORTUNI DEGLI ADULTI

4. USO DEI SUSSIDI DIDATTICI ‐ COMPORTAMENTI NEI MOMENTI LUDICI E USO DEI SERVIZI DA PARTE DEGLI ALUNNI

5. COMPORTAMENTO DI PREVENZIONE DAL RISCHIO DI FUOCO

In tema di sicurezza sui luoghi di lavoro fino agli anni cinquanta si è data la priorità agli interventi tecnici, il Decreto Legislativo n. 626/1994, a cui è succeduto il vigente Decreto Legislativo n. 81/2008, ha introdotto invece la priorità della valutazione dei rischi, della individuazione e della programmazione degli interventi necessari alla riduzione del rischio, della prevenzione e protezione dal rischio stesso.

6.1. Compiti dell’Ente proprietario dell’edificio L’edificio che ospita la scuola è di proprietà della Provincia di Agrigento che ha l’obbligo di occuparsi di tutti gli interventi di manutenzione, conservazione ed eventualmente modifica dell’edificio. In tema di sicurezza risultano quindi a carico della Provincia gli interventi relativi alla messa a norma degli impianti, alla realizzazione delle uscite di sicurezza, alla realizzazione dell’impianto antincendio, all’eliminazione delle barriere architettoniche.

6.2. Compiti della scuola Secondo la legislazione citata in premessa la scuola è equiparata ad una azienda; la figura del datore di lavoro viene indicata nel Dirigente Scolastico e gli studenti sono equiparati ai lavoratori assumendone tutti i diritti e gli obblighi in tema di sicurezza sul lavoro. Nella nostra scuola : ‐ è stato organizzato il Servizio di Prevenzione e Protezione distinto per le tre sedi, i cui nominativi sono inseriti nell’organigramma sulla sicurezza allegato al presente POF, con il compito di individuare i rischi presenti in tutte le attività della scuola, di valutarne la gravità e di elaborare le misure preventive. Nel Documento di Valutazione dei Rischi, conservato presso la scuola, sono raccolti i risultati del lavoro di valutazione e la programmazione degli interventi necessari per l’attuazione delle misure di prevenzione. Il processo di valutazione tuttavia non è conclusivo, ma continua attraverso periodici aggiornamenti del documento di valutazione e la relativa attuazione delle misure di prevenzione;

‐ è stata fornita l’informativa necessaria in tema di sicurezza agli alunni ed ai docenti, e vi è la

volontà di inserire nei curricoli di studio moduli riguardanti la sicurezza sul luogo di lavoro rivolti agli studenti; ‐ è stato predisposto il piano di emergenza che comprende lo studio di un piano di evacuazione, l’organizzazione di prove di evacuazione al fine di valutare ed eventualmente correggere le procedure e la tenuta di un registro degli esiti delle prove. In ogni anno scolastico sono effettuate due prove di evacuazione precedute da interventi di formazione degli studenti e del personale sul piano, corsi di formazione per le figure sensibili del servizio di prevenzione e protezione, secondo la normativa vigente.

7. ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA

DATORE DI LAVORO

Prof.ssa Marika Helga Gatto Dirigente Scolastico

CONSULENTE TECNICO ORGANIZZATIVO Ing. Fabio Insalaco

MEDICO COMPETENTE

in fase di nomina

RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

Ing. Fabio Insalaco

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Prof.ssa Alessandra Grassi

LAVORATORI DIPENDENTI ALUNNI

Alunni

ADDETTI GESTIONE EMERGENZA PRONTO SOCCORSO

Sig.ra Fantauzzo

Sig. Schifano

Plesso centrale

LICEO SCIENTIFICO

Via J. F. Kennedy

CASTELTERMINI

Sig.ra Brusca (art. 7)

Sig.ra Reina (art. 7)

Sig.ra Lo Guasto (art. 7)

Sede associata

LICEO SCIENTIFICO

Via F. Crispi, 1

CAMMARATA Sig.ra Di Vitale (art. 7)

Sig. Lazzara (art. 7)

Sig. Castellano (art. 7)

Sede associata

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

Via Nazionale Sud

SANTO STEFANO QUISQUINA

Sig. Spoto (art. 7)

ADDETTI GESTIONE EMERGENZA ANTINCENDIO/EVACUAZIONE

Sig. ra Brusca (art. 7)

Sig.ra Fantauzzo

Plesso centrale

LICEO SCIENTIFICO

Via J. F. Kennedy

CASTELTERMINI

Sig. Schifano

Sig.ra Di Vitale (art. 7)

Sig.ra Lo Guasto (art. 7)

Sede associata

LICEO SCIENTIFICO

Via F. Crispi, 1

CAMMARATA

Sig.ra Reina (art. 7)

Sig. Lazzara (art. 7)

Sig. Castellano (art. 7)

Sede associata

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

Via Nazionale Sud

SANTO STEFANO QUISQUINA

Sig. Spoto (art. 7)

L’intero documento del Piano di emergenza e di evacuazione è reperibile nell’Home page del sito della scuola (www.liceocasteltermini.gov.it).

8. La didattica Coerentemente con le finalità e gli obiettivi che l’Istituto si è dato, le opzioni didattiche

dovranno garantire l’attivazione di percorsi d’insegnamento/apprendimento che permettano il raggiungimento delle mete anzidette al più alto livello di efficienza e di efficacia. Le attività didattico‐educative vengono programmate dai seguenti Organi e Soggetti: Consiglio di Istituto, organo di indirizzo della vita della scuola, che realizza, come luogo di rappresentanza decisionale delle varie componenti, una gestione collegiale e partecipata. Collegio dei docenti, che stabilisce i criteri generali della programmazione educativa e didattica annuale ed assume le relative delibere, anche in ordine ai tempi e alle modalità di attuazione e verifica. Delibera, altresì, in merito:

� All’elaborazione del P.O.F.;

� Alle proposte di variazione dei programmi d’insegnamento, di attivazione di iniziative sperimentali e interdisciplinari;

� Alle attività e ai progetti integrativi e complementari dell’azione didattica, volti a realizzare la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile;

� Alla definizione dei criteri per l’assegnazione dei crediti e dei debiti; � Alle proposte relative alle diverse forme di flessibilità dell’orario.

Dipartimenti per aree disciplinari, che costituiscono una sede privilegiata di confronto fra docenti della medesima area disciplinare, elaborano le linee comuni nell’ambito della didattica e della valutazione ed elaborano proposte in merito all’adozione dei libri di testo. Consigli di classe, che delineano il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando a loro gli interventi operativi; a tal fine provvedono:

� Ad un’esplicita individuazione degli obiettivi cognitivi e formativi; � All’individuazione di obiettivi comuni e trasversali, sulla base dei quali progettare

eventuali interventi a carattere interdisciplinare;

� Alla verifica della coerenza e della trasversalità degli obiettivi delle varie discipline;

� Alla definizione delle metodologie e degli strumenti;

� Alla definizione delle attività integrative e complementari;

� Alla chiara definizione, per ogni disciplina, delle conoscenze, delle competenze e delle abilità che gli alunni dovranno possedere a conclusione del percorso formativo.

Docenti, che, in attuazione dell’autonomia scolastica, elaborano in sede collegiale (consigli di classe, coordinamenti per aree disciplinari) la programmazione didattico‐educativa che costituisce un vero “contratto” con l’utenza; essa è depositata presso gli uffici di segreteria e messa a disposizione delle altre componenti della scuola. Essa comprende:

� una valutazione del livello di preparazione e di competenze della classe, accertato attraverso test d’ingresso, prove scritte e/o orali, osservazioni, colloqui, interrogazioni;

� gli obiettivi didattici, cognitivi e formativi (conoscenze, abilità, competenze);

� i contenuti;

� le attività a carattere interdisciplinare; � le attività integrative e complementari;

� i criteri e i mezzi di valutazione. Comitato dei genitori, che è costituito dai rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe e può esprimere pareri e/o formulare proposte a tutti gli organi collegiali della scuola. Assemblee dei genitori, che vengono convocate su richiesta dei genitori e dei docenti ed hanno una funzione promozionale della partecipazione dei genitori, con l’eventuale elaborazione di indicazioni e proposte che vanno valutate ed adottate dagli altri organi di istituto. Assemblee degli studenti, che costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e

civile degli studenti. Per questo alle assemblee d’Istituto svolte durante l’orario delle lezioni può

essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno.

Comitato studentesco, che è costituito dai rappresentanti degli studenti eletti nei consigli di classe e può esprimere pareri e/o formulare proposte a tutti gli organi collegiali della scuola.

8.1 Organizzazione del curricolo � Individuazione di percorsi formativi adeguati alle esigenze degli alunni; � Selezione dei contenuti dei programmi di studio delle varie discipline,

indirizzata all’appropriazione dei relativi metodi d’indagine, anche in senso interdisciplinare;

� Enucleazione dei concetti fondanti di ciascuna disciplina, in direzione dell’offerta di saperi minimi;

� Integrazione delle attività aboratori ali nella struttura delle programmazioni curricolari; � Costruzione di percorsi didattici modulari.

8.2 Programmazione educativa e didattica L’Istituto di Istruzione Superiore Madre Teresa di Calcutta pone l’allievo al centro del processo di formazione. Data la centralità dell’alunno all’interno del processo formativo, uno dei momenti più importanti del processo didattico è rappresentato dalla programmazione educativa e didattica, redatta in armonia alle indicazioni nazionali. La programmazione è costitutiva del Piano dell’Offerta Formativa e mette in evidenza il rapporto qualificante tra questo e le trasformazioni in atto. Essa nasce dalle decisioni del Collegio dei Docenti che la elabora attraverso le sue articolazioni: i Dipartimenti disciplinari e i Consigli di classe.

All’inizio di ogni anno scolastico,

� i Dipartimenti disciplinari elaborano un documento di Progettazione didattica che delinea, in relazione alle singole materie, il profilo delle competenze degli studenti al termine dei primi due anni e dell’intero ciclo di studi; il documento, inoltre, esplicita i prerequisiti necessari per affrontare il primo biennio, il secondo biennio e il quinto anno; indica i contenuti insegnati e i metodi adottati per l’insegnamento delle diverse discipline; precisa le modalità di verifica e gli indicatori e i livelli di valutazione.

� Il Consiglio di classe, dopo un’attenta analisi della situazione di partenza volta ad accertare il possesso di conoscenze, competenze e capacità degli alunni ed effettuata mediante prove d’ingresso (test, questionari, colloqui, ecc…), redige un documento di programmazione in cui vengono illustrati:

• il profilo della classe;

• gli obiettivi formativi e cognitivi, declinati in termini di conoscenze, capacità e competenze coerenti con le indicazioni contenute negli allegati al DM n. 139, 22‐08‐2007 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione) e, per le classi I, II, III e IV con quanto previsto dalla Riforma Gelmini (vedi offerta formativa di indirizzo);

• le scelte metodologiche che, per quanto è possibile e nel pieno rispetto della libertà di insegnamento di ciascuno, i docenti si propongono di adottare in modo unitario. In particolare, i docenti:

adottano il problem solving, il mastery learning, il brain storming, metodi capaci di suscitare l’interesse e la partecipazione individuale e di gruppo e di stimolare le capacità di valutazione critica dei contenuti culturali appresi.

• si avvalgono di procedimenti didattici:

o di tipo inferenziale – euristico quali la lezione frontale, la ricerca, la discussione, il dibattito;

o di tipo laboratoriale; o per obiettivi;

o le attività integrative;

o i criteri generali di valutazione.

Il Documento di progettazione del Consiglio di classe viene presentato ai genitori in occasione della prima riunione dei Consigli.

� I docenti elaborano la programmazione didattica individuale per ogni disciplina

insegnata in ciascuna classe. Nel Piano di lavoro individuale i docenti indicano le scelte culturali e le linee educative e metodologiche che danno attuazione al Piano dell’Offerta Formativa nelle singole classi, con l’intento di rispondere alle specifiche esigenze degli alunni.

Per raggiungere gli obiettivi indicati nel progetto di formazione sono utilizzati i seguenti strumenti: libri di testo, quotidiani e media‐ipermedia, rappresentazioni teatrali, incontri con esperti, conferenze, seminari. Si usufruisce dei seguenti spazi: biblioteca, laboratori e ci si avvale anche di visite guidate e viaggi di istruzione.

8.3 Attività di recupero

Se obiettivo primario di ogni intervento didattico è quello di prevenire le varie forme di insuccesso scolastico, al verificarsi di quest’ultimo occorre intervenire tempestivamente al fine di contenerlo e superarlo.

Perché abbia significato e produca risultati positivi l’intervento deve avere alcune caratteristiche:

� deve essere realizzato preferibilmente dal docente della disciplina curricolare; � si deve rivolgere a un gruppo di alunni omogeneo;

� deve avvenire durante il processo di insegnamento/apprendimento di una unità didattica o di un segmento curricolare omogeneo, individuando lacune e stili cognitivi;

� la sua efficacia dipende essenzialmente dalla tempestività (prima che si verifichi l’accumulo delle lacune, all’inizio di una procedura formativa per consolidare in tutti gli studenti i prerequisiti iniziali per la prima UD), dalla sistematicità (intervento continuo e non occasionale, una parte di tempo assegnata a ciascuna unità deve essere programmata per prevedere attività di sostegno successive alla verifica a dell’apprendimento), dalla specificità (attività specializzata, rivolta non a grandi spezzoni di programma e con le medesime procedure utilizzate in fase di insegnamento collettivo, ma operando su aspetti specifici della catena dell’apprendimento, sugli anelli deboli, utilizzando nuovi canali comunicativi e nuovi strumenti didattici rispetto a quelli che hanno dato esito negativo).

L’intervento, dunque, deve essere previsto all’inizio dell’anno scolastico per tutta la classe per assicurare adeguate condizioni di partenza per tutti gli alunni e, dopo un congruo periodo di lezioni, per i gruppi di studenti in difficoltà; si deve svolgere periodicamente, in orario curricolare o extracurricolare, a seconda della gravità delle lacune, delle esigenze e delle necessità degli studenti. Sono questi gli interventi didattici ed educativi integrativi che vanno intesi come azioni positive sia per una corretta prevenzione delle forme di insuccesso scolastico sia per un riequilibrio tempestivo delle cause che producono le insufficienze nell’apprendimento.

Gli ambiti di tali interventi possono essere finalizzati:

� all’acquisizione di capacità di base, di un metodo di studio e di apprendimento autonomo;

� all’apprendimento di contenuti disciplinari.

8.4 Criteri e modalità per l’organizzazione delle attività di recupero

Modalità

Per l’organizzazione degli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi può essere adottata una articolazione diversa da quella per classe, utilizzando anche una modalità di tipo laboratoriale , che tenga però conto degli obiettivi formativi che devono essere raggiunti dagli

alunni. Risulta, pertanto, possibile che alunni di classi diverse seguano lo stesso corso di recupero, a

condizione che le carenze individuate presuppongano approcci metodologici similari per essere colmate. L’intervento deve essere realizzato preferibilmente dal docente della disciplina curricolare o da altro docente della scuola che insegni la stessa disciplina; in caso di mancata disponibilità, il Dirigente Scolastico provvederà a nominare, attingendo dalle graduatorie d’Istituto o provinciali, personale abilitato esterno alla scuola. In tutti i casi i Consigli di classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero, mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito formativo. Tra le attività di recupero rientra la “Pausa Didattica”, che si potrà effettuare alla fine del primo TRIMESTRE e/o quando i docenti ne ravviseranno la necessità; essa, di norma, corrisponde ad un numero di ore pari a quelle previste nell’orario settimanale per ciascuna disciplina. Durante la Pausa Didattica lo sviluppo della programmazione viene rallentato per permettere il consolidamento dei contenuti pregressi ed eventualmente il ripianamento delle carenze emerse nella classe, utilizzando anche il criterio della flessibilità del gruppo che può essere diviso temporaneamente per livelli. Lungi dal configurarsi come mera “interruzione del programma”, la “Pausa Didattica” costituisce un momento privilegiato di feedback e pertanto non sono escluse, durante il suo svolgimento, le pratiche di verifica che i docenti riterranno funzionali alla realizzazione degli obiettivi dell’intervento. L’Istituto, quindi, mirerà ad assicurare il successo scolastico utilizzando tutte le risorse in suo possesso e non solo, perché ogni studente viva un’opportunità di crescita e di recupero.

Tempi e criteri

Subito dopo gli scrutini del primo trimestre sarà verificata la programmazione didattica e saranno programmati interventi didattico‐educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze (D.M. n. 80 del 3 ottobre 2007 , O.M. n.92 del 2007) .

� In caso di insufficienze lievi (5) e su indicazione del docente, solo per gli studenti che riescono comunque a colmare tempestivamente le loro lacune nel corso delle ordinarie attività didattiche o durante la pausa didattica, si può procedere con il recupero in itinere.

� In caso di insufficienze gravi saranno attivati corsi pomeridiani che di norma avranno una durata di 15 ore per le materie con prove scritte ed orali e 10 per le discipline con prove solo orali.

Gli studenti sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti. Al termine di tali attività saranno effettuate, da parte dei docenti delle discipline della classe di appartenenza, verifiche intermedie di cui si darà comunicazione alle famiglie. Nel caso in cui le famiglie non intendano avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, devono comunicarlo per iscritto; resta, in ogni caso, fermo l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche intermedie di cui sopra.

Nello scrutinio finale, per gli studenti che non hanno conseguito la sufficienza fino ad un massimo di tre discipline, come deliberato dal Collegio dei docenti (Del. n. 31), condizione che non comporta un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede alla valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi delle discipline interessate, mediante lo studio personale svolto autonomamente o per mezzo della frequenza di interventi didattici di recupero e rinvia la formulazione del giudizio finale (sospensione del giudizio). La scuola comunicherà alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente verranno comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e tempi delle relative verifiche. Analogamente a quanto indicato per il recupero dopo gli scrutini intermedi, se le famiglie non ritengono di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dall’ Istituto, dovranno comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Gli interventi di recupero da attivare in seguito ai risultati degli scrutini finali si svolgeranno a Luglio; entro la fine dell’anno scolastico di riferimento i Consigli di classe procederanno alla verifica dei risultati conseguiti dagli alunni, alle valutazioni integrative finali ed all’eventuale attribuzione del credito scolastico. Il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procederà alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporterà l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva e, per gli alunni del triennio, l’attribuzione del credito scolastico secondo quanto previsto dal D.M n. 99 del 12.12.09 relativo alla nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico per le classi III , IV e V.

8.5 I PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI

Le normali attività curriculari sono integrate e supportate da altre esperienze formative attraverso le quali l’alunno diventa soggetto attivo, sperimentando le proprie abilità e confrontandosi continuamente con gli altri. Il Collegio dei docenti ha approvato, a tal proposito, i seguenti progetti formativi e di Autonomia, individuati dai dipartimenti interdisciplinari:

• Accoglienza, inaugurazione anno scolastico

• Alternanza scuola‐lavoro

• Attività motoria e sportiva

• Conversazione in lingua inglese

• Educazione alla salute (alimentare – sessualità – dipendenze)

• Educazione ambientale

• Giornata della memoria

• Giornata del ricordo

• Giornale di istituto

• Giornata della donna

• Il lavoro nella Costituzione del Bicameralismo perfetto e quello imperfetto

• Incontro con l’autore

• Incontro con l’autore scientifico

• Laboratorio teatrale in dialetto, italiano e inglese

• La carta dei diritti

• Olimpiadi di italiano

• Olimpiadi di matematica

• Orientamento in entrata e in uscita

• Progetto legalità

• Partecipazione ad eventi e manifestazioni del territorio

• Palketto stage

• Potenziamento delle competenze logiche

• Potenziamento delle eccellenze Casteltermini: (Matematica) ‐‐ (Scienze) – (Fisica) ‐ (Logica) Cammarata: (Matematica) – (Scienze) – (Fisica) – (Logica) S. Stefano Q.: (Matematica) (Scienze) – (Scienze Umane) ‐ (Logica)

• Primo soccorso

• Progetto ECDL

• Progetto extracurriculare interdisciplinare “Neorealismo tra cinema e letteratura”

• Progetto di informatica

• Progetto lab. Fisica

• Progetto Natale e Pasqua

• Raccontare per immagini

• Rappresentazioni teatrali in italiano

• Storia, arte, tradizione, tutela e legislazione dei Monti Sicani (o del territorio)

• Telethon

• Trinity

• Adesione ai progetti PON

• Il lavoro nella Costituzione

8. 6 LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE DELLA SCUOLA

Nell’anno 2000 l’Unione Europea ha approvato la strategia di Lisbona che riconosce il ruolo determinante svolto dall’istruzione quale parte integrante delle politiche economiche e sociali. La conferenza di Lisbona del 2000 fissò per l’Europa l’obiettivo di diventare l’area trainante nell’economia della conoscenza entro il 2010: “l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”. La strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione è stata la risposta dell’Europa per affrontare le sfide della globalizzazione, del mutamento demografico e della società della conoscenza. La responsabilità di far emergere la società della conoscenza comporta una trasformazione profonda dei sistemi educativi. Non si tratta semplicemente di un adeguamento una tantum volto a riallineare la formazione scolastica con i nuovi bisogni della società ma di un cambiamento sociale, culturale e tecnologico. Una trasformazione che, all’interno della scuola e della prassi didattica dentro le classi, con l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, promuove nuove forme di organizzazione del pensiero, nuovi modi di apprendimento e nuove forme di comunicazione e collaborazione interpersonale. Ecco che i termini società della conoscenza e società digitale sono in strettissima connessione perché la società digitale, oggi, di fatto, rappresenta il terreno su cui la società della conoscenza si sta sviluppando. Chi opera nella scuola è chiamato quotidianamente ad assumere decisioni rilevanti che riguardano scelte o innovazioni metodologiche – didattiche, la diffusione di buone pratiche. Le decisioni

diventano più complesse man mano che alla scuola si chiede di confrontarsi con finalità impegnative quali combattere la dispersione, favorire intercultura ed inclusione. Oggi l’educazione e la formazione, a tutti i livelli, hanno anche il compito di favorire lo sviluppo di abilità, di competenze specifiche di per sé non nuove ma rimodulate. In tal modo, il sapere non è un patrimonio stabile ma un processo in continua evoluzione. In questo contesto, la tecnologia può essere vista come un mezzo capace di potenziare le capacità e le possibilità della mente umana, uno strumento per accrescere l’efficacia dei tradizionali processi di apprendimento. La nostra Istituzione scolastica attraverso il laboratorio d’informatica, il laboratorio linguistico multimediale altamente avanzati permette, alla luce dei nuovi orientamenti, un modello di apprendimento differente dal tradizionale; inoltre, l’utilizzo di ipad, tablet e LIM favoriscono la didattica laboratoriale in classe, basata cioè sulla collaborazione reciproca e sullo scambio interattivo tra studenti e insegnanti piuttosto che sulla classica lezione frontale e unidirezionale. La tecnologia, oggi, fornisce un'opportunità che consente alla scuola di uscire dal suo tradizionale isolamento, di trasformare in maniera sistemica la didattica, i suoi tempi e i suoi spazi, e, soprattutto, il ruolo dell’insegnante, le sue competenze, in contesti che catalizzano un’alta motivazione didattico – educativa. Il percorso intrapreso risulta essere, dunque, solo un primissimo passo del cammino verso gli scenari di una scuola del futuro, dove sia possibile integrare il modello didattico socio ‐ costruttivista entro gli ambienti di apprendimento digitali. L’Istituzione scolastica ha aderito ai seguenti progetti: Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte delle istituzioni scolastiche ed educative per l’individuazione di proposte progettuali relative a laboratori territoriali per l’occupabilita’ da realizzare nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) Fondi Strutturali Europei ‐ Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014‐2020. Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni Scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN. ASSE II Infrastrutture per l’istruzione ‐ Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014‐2020. Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni Scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali.” Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave. La scuola si riserva di partecipare ad ulteriori iniziative progettuali.

9. PROFILI FORMATIVI E CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE

Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali

A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:

Area metodologica

� Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

� Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

� Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

Area logico‐argomentativa

� Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

� Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni.

� Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.

Area linguistica e comunicativa

� Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: � dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e

morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

� saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

� curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti; � aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e

competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;

� saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche.

� saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.

Area storico umanistica

� Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.

� Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.

� Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo‐ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.

� Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

� Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.

� Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.

� Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.

� Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.

Area scientifica, matematica e tecnologica

� Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

� Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

ASSI CULTURALI E FINALITA’ (DM 139/2007)

FINALITÀ DELL’ASSE DEI LINGUAGGI Fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

FINALITÀ DELL’ASSE MATEMATICO Fare acquisire allo studente le abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. FINALITÀ DELL’ASSE SCIENTIFICO‐TECNOLOGICO Facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. FINALITÀ DELL’ASSE STORICO‐SOCIALE Fare acquisire allo studente la capacità di percepire gli eventi storici secondo le coordinate spazio‐ temporali, cogliendo nel passato le radici del presente; favorire la convivenza civile e l’esercizio attivo della cittadinanza, per una partecipazione responsabile ‐ come persona e cittadino ‐ alla vita sociale, ampliando i suoi orizzonti culturali nella costruzione dell’identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione; potenziare lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità. FINALITÀ DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Nei quattro Assi Culturali sono indicate le direttrici fondamentali attorno alle quali costruire i saperi necessari al conseguimento delle Competenze chiave di Cittadinanza:

� l’Asse dei Linguaggi, è inteso non solo relativamente alle conoscenze e competenze strettamente linguistiche (che beninteso vanno possedute), ma a quelle comunicative ed espressive più generali;

� l’Asse Storico – Sociale, è rivolto non soltanto all’acquisizione delle indispensabili competenze disciplinari, ma anche a permettere una partecipazione responsabile del cittadino alla vita democratica e sociale del proprio paese, ponendo anche attenzione alle necessarie forme di multiculturalità.

� l’Asse Matematico, è inteso non solo riguardo al sapere strettamente disciplinare (che ovviamente va posseduto), ma anche allo sviluppo delle facoltà di ragionamento e di soluzione di problemi anche utilizzando linguaggi formalizzati;

� l’Asse Scientifico–Tecnologico, è inteso non solo riguardo alle conoscenze delle discipline relative (che vanno possedute) ma anche verso la capacità di sviluppare metodi atti a interrogarsi e comprendere il mondo che ci circonda, con particolare riferimento al metodo sperimentale.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA � Imparare a Imparare (cioè acquisire le competenze necessarie ad adeguare nel tempo le

proprie conoscenze e abilità ai ritmi frenetici dell’epoca contemporanea). � Progettare (cioè essere in grado di programmare il proprio lavoro e la propria vita attraverso

scelte a lungo termine) � Comunicare (cioè essere in grado di trasmettere le proprie conoscenze e abilità agli altri

attraverso linguaggi adeguati ai contesti) � Collaborare e Partecipare (cioè essere in grado di comprendere le esigenze di un lavoro di

squadra, adeguando il proprio linguaggio e le proprie metodologie a quelle necessarie per il lavoro di gruppo).

� Agire in modo autonomo e responsabile (cioè possedere le conoscenze e le competenze per operare scelte autonome, quando necessario).

� Risolvere problemi.

� Individuare collegamenti e relazioni (cioè saper capire i nessi e le analogie tra situazioni apparentemente diverse).

� Acquisire e interpretare l’informazione (cioè saper cercare e comprendere in modo autonomo e critico le informazioni necessarie allo svolgimento di un determinato compito, utilizzando strumenti diversi, per esempio internet o una biblioteca).

In senso più specificamente disciplinare e con riferimento agli assi culturali sopra menzionati, l’alunno del primo biennio dovrà conseguire le seguenti competenze di base che nella prima classe saranno articolate ad un livello calibrato su abilità e conoscenze essenziali:

COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE: QUADRO GENERALE

Ed. alla CITTADINANZA: COMPETENZE COMPETENZE degli ASSI CHIAVI sviluppate in particolare

dall’asse

Asse dei Linguaggi (italiano, latino, arte, lingua straniera, ed.fisica)

� Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

� Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; � Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi � Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi

comunicativi e operativi � Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione

consapevole del patrimonio artistico e letterario

Costruzione del sé: � Imparare ad imparare

Relazione con gli altri: � Comunicare (comprendere e

rappresentare) � Collaborare e partecipare

Rapporto con la realtà naturale e sociale: � Individuare collegamenti e relazioni

l d t i l di

Asse matematico (matematica) � Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed

algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica � Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando

invarianti e relazioni.

� Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

� Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamento sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Rapporto con la realtà naturale e sociale � Risolvere problemi � Individuare collegamenti e relazioni

Costruzione del sé: � Imparare ad imparare

Relazione con gli altri: � Collaborare e partecipare � Comunicare (comprendere‐

rappresentare)

Asse scientifico‐tecnologico (scienze naturali, chimica, fisica, informatica) � Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla

realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

� Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

� Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Rapporto con la realtà naturale e sociale � Risolvere problemi � Individuare collegamenti e relazioni

Costruzione del sé: � Imparare ad imparare

Relazione con gli altri � Collaborare e partecipare � Comunicare

Asse storico‐sociale (storia, filosofia, scienze umane, diritto, geografia, religione) � Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in

una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

� Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

� Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio

territorio

Rapporto con la realtà naturale e sociale � Acquisire ed interpretare

l’informazione � Individuare collegamenti e relazioni

Relazione con gli altri

�Agire in modo autonomo e responsabile � Collaborare e partecipare � Progettare

Costruzione del sé: � Imparare ad imparare

COMPETENZE SPECIFICHE DI ASSE IN TERMINI DI ABILITA’ E CONOSCENZE � ASSE DEI LINGUAGGI

Competenze Indicate nelle linee guida

Abilità/capacità Indicate nelle linee guida dell’Obbligo

Conoscenze Indicate nelle linee guida dell’Obbligo

dell’Obbligo d’istruzione d’istruzione d’istruzione

1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti

1.1 Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale

1.2 Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale

1.3 Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati

1.4 Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale

1.5 Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista

1.6 Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali

1.a Principali strutture grammaticali della lingua italiana

1.b Elementi di base della funzioni della lingua

1.c Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali

1.d Contesto, scopo e destinatario della comunicazione

1.e Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale

1.f Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo

2. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

2.1 Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi

2.2 Applicare strategie diverse di lettura

2.3 Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un test

2.4 Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario

2.a Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi

2.b Principali connettivi logici 2.c Varietà lessicali in rapporto ad ambiti

e contesti diversi 2.d Tecniche di lettura analitica e

sintetica 2.e Tecniche di lettura espressiva 2.f Denotazione e connotazione 2.g Principali generi letterari, con

particolare riferimento alla tradizione italiana

2.h Contesto storico di riferimento di alcuni autori ed opere

3. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

3.1 Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo

3.2 Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni

3.3 Rielaborare in forma chiara le informazioni

3.4 Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative

3.a Elementi strutturali di un testo 3.b scritto coerente e coeso

3.c Uso dei dizionari Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc.

3.d Fasi della produzione scritta: 3.e Pianificazione, stesura e revisione

4. Utilizzare una lingua

straniera per i principali 4.1 Comprendere i punti principali di

messaggi e annunci semplici e 4.a Lessico di base su argomenti di vita

quotidiana, sociale e professionale

scopi comunicativi ed operativi

chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

4.2 Ricercare informazioni all’internodi testi di breve estensione diinteresse personale, quotidiano, sociale o professionale

4.3 Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale

4.4 Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali

4.5 Interagire in conversazioni brevi esemplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

4.6 Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale oprofessionale

4.7 Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio

4.8 Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali

4.b Uso del dizionario bilingue 4.c Regole grammaticali fondamentali 4.d Corretta pronuncia di un repertorio

di parole e frasi memorizzate di uso comune

4.e Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale

4.f Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua

5. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

5.1 Riconoscere e apprezzare le opere d’arte

5.2 Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio

5.a Elementi fondamentali per la lettura/ascolto di un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica…..)

5.b Principali forme di espressione artistica

6. Utilizzare e produrre testi multimediali

6.1 Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva

6.2 Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni , ecc.), anche con tecnologie digitali

6.a Principali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo

6.b Semplici applicazioni per la elaborazione audio e video

6.c Uso essenziale della comunicazione telematica

� ASSE MATEMATICO

Competenze Indicate nelle linee

Abilità/capacità Indicate nelle linee guida dell’Obbligo

Conoscenze Indicate nelle linee guida dell’Obbligo

guida dell’Obbligo

d’istruzione d’istruzione d’istruzione

1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

1.1 Comprendere il significato logico‐ operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni..);

1.2 Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e applicarne le proprietà.

1.3 Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore

1.a Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento.

1.b I sistemi di numerazione 1.c Espressioni algebriche; principali

operazioni. 1.d Equazioni e disequazioni di primo

grado. 1.e Sistemi di equazioni e disequazioni di

primo grado.

anche utilizzando una calcolatrice. 1.4 Tradurre brevi istruzioni in sequenze

simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici.

1.5 Comprendere il significato logico‐ operativo di rapporto e grandezza derivata; impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi

1.6 Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati.

1.7 Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il concetto di equazione e quello di funzione

1.8 Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e verificarne la correttezza dei risultati.

2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

2.1 Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale

2.2 Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete

2.3 Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative

2.4 Applicare le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul piano cartesiano

2.5 In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo geometrico, e ripercorrerne le procedure di soluzione

2.6 Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione

2.a Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione.

2.b Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà.

2.c Circonferenza e cerchio 2.d Misura di grandezze; grandezze

incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora.

2.e Teorema di Talete e sue conseguenze

2.f Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.

2.g Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni.

2.h Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti

3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

3.1 Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe

3.2 Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici

3.3 Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni

3.4 Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa

3.a Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi

3.b Principali rappresentazioni di un oggetto matematico.

3.c Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche, equazioni e disequazioni di 1° grado.

4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

• Raccogliere, organizzare e rappresentare un sistema di dati.

• Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta.

• Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenza fra elementi di due insiemi.

• Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica.

• Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una funzione.

• Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico.

• Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti.

• Significato di analisi e organizzazione dati numerici.

• Il piano cartesiano e il concetto di funzione.

• Funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici e funzioni di vario tipo.

• Incertezza di una misura e concetto di errore.

• Il concetto e il metodo di approssimazione.

• I numeri “macchina”. • Semplici applicazioni che

consentono di creare ed elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti.

� ASSE SCIENTIFICO‐TECNOLOGICO

Competenze Abilità/capacità Conoscenze Indicate nelle linee guidaIndicate nelle linee guida dell’Obbligo Indicate nelle linee guida dell’Obbligo dell’Obbligo d’istruzione

1. Osservare, descrivere ed

d’istruzione

1.1 Raccogliere i dati attraverso

d’istruzione

1.a Concetto di misura e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

l’osservazione diretta dei fenomeni (fisici, chimici, biologici, geologici

approssimazione 1.b Errore sulla misura

naturale ed artificiale e ecc..)o degli oggetti artificiali o la 1.c Principali strumenti e tecniche di riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità

consultazione di testi o manuali media

o misurazione 1.d Sequenza delle operazioni da

effettuare

1.2 Organizzare e rappresentare i dati 1.e Fondamentali meccanismi di

raccolti catalogazione 1.f Utilizzo dei principali programmi di

software 1.3 Individuare con la guida del docente 1.g Concetto di sistema e di complessità

una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli

1.4 Presentare i risultati dell’analisi 1.h Schemi, tabelle e grafici

1.i Principali Software dedicati

1.5 Utilizzare classificazioni e/o schemi 1.j Semplici schemi per presentare

logici per il riconoscere il modello di riferimento

correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente all’ambito scientifico caratteristico del percorso formativo

1.6 Riconoscere e definire i principali 1.k Concetto di ecosistema.

aspetti di un ecosistema 1.7 Essere consapevoli del ruolo che i

processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente come sistema

1.l Impatto ambientale limiti di tolleranza.

1.8 Analizzare un determinato ambiente e 1.m Concetto di sviluppo sostenibile

valutarne i rischi per i suoi fruitori 1.9 Analizzare un oggetto e un sistema 1.n Schemi a blocchi

2. Analizzare quantitativamente e qualitativamene i fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

artificiale in termini di funzioni o di 1.o Concetto di input‐output di un architettura sistema artificiale

1.p Diagrammi e schemi applicati ai fenomeni osservati

2.1 Interpretare un fenomeno naturale2.a Concetto di calore e di temperatura o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano

2.2 Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano.

2.b Limiti di sostenibilità delle variabili di un ecosistema

3. Essere consapevoli delle 3.1 Riconoscere il ruolo della tecnologia 3.a Strutture concettuali di base del sapere potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono

nella vita quotidiana e nell’economia della società

3.2 Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici

tecnologico 3.b Fasi di un processo tecnologico

(sequenza di operazioni: dall’ “idea”al “prodotto”)

applicate. 3.3 Adottare semplici progetti per la 3.c Il metodo della progettazione

risoluzione di problemi pratici 3.d Architettura del computer 3.4 Saper spiegare il principio di3.e Struttura di internet

funzionamento e la struttura dei3.f Struttura generale e operazioni comuni principali dispositivi fisici software

3.5 Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare

ai diversi pacchetti applicativi (Tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di documenti ecc.)

e rappresentare dati, disegnare, 3.g Operazioni specifiche di base di alcuni catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete

dei programmi applicativi più comuni

� ASSE STORICO‐SOCIALE

Competenze

Indicate nelle linee guida Abilità/capacità

Indicate nelle linee guida dell’Obbligo Conoscenze Indicate nelle linee guida dell’Obbligo

dell’Obbligo d’istruzione d’istruzione d’istruzione 1 Comprendere il

cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

1.1 Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi storici e di aree geografiche

1.2 Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio‐tempo

1.3 Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi

1.4 Comprendere il cambiamento in

relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale

1.5 Leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche

1.6 Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnico‐ scientifica nel corso della storia

1.a Le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale

1.b I principali fenomeni storici e le coordinate spazio‐tempo che li determinano

1.c I principali fenomeni sociali, economici che caratterizzano il mondo contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture

1.d Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea

1.e I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio

1.f Le diverse tipologie di fonti

1.g Le principali tappe dello sviluppo

dell’innovazione tecnico‐scientifica e della conseguente innovazione tecnologica

2. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

2.1 Comprendere le caratteristiche

fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana

2.2 Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle proprie esperienze e dal contesto scolastico

2.3 Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra personafamiglia‐ società‐Stato

2.4 Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni e degli Enti

2.a Costituzione italiana

2.b Organi dello Stato e loro funzioni principali

2.c Conoscenze di base sul concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti

2.d Principali problematiche relative

all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità

2.e Organi e funzioni di Regione, Provincia e Comune

Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai servizi da essi erogati

2.5 Identificare il ruolo delle istituzioni europee e dei principali organismi di cooperazione internazionale e riconoscere le opportunità offerte alla persona, alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza

2.6 Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali

2.f Conoscenze essenziali dei servizi sociali

2.g Ruolo delle organizzazioni

internazionali 2.h Principali tappe di sviluppo

dell’Unione Europea

3. Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

3.1 Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio

3.2 Riconoscere i principali settori in cui

sono organizzate le attività economiche del proprio territorio

3.a Regole che governano l’economia e concetti fondamentali del mercato del lavoro

3.b Regole per la costruzione di un curriculum vitae

3.c Strumenti essenziali per leggere il tessuto produttivo del proprio territorio

3.d Principali soggetti del sistema economico del proprio territorio

10 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

(Redatto nell’a.s.2013/2014, pubblicato all’albo, inserito nel sito internet dell’Istituto, valido per gli anni successivi a meno di modifiche debitamente deliberate)

� Il Patto Educativo di Corresponsabilità definisce, in maniera dettagliata e condivisa, l’insieme di diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, studenti e famiglie. Finalità prima del documento è quella di creare una comune azione educativa scuola‐

famiglia, nel rispetto di ruoli e responsabilità specifiche dei singoli soggetti. Il Patto delinea un percorso condiviso di introduzione e accompagnamento alla vita scolastica, al fine di garantire maturazione civile e sociale, in un contesto che si sviluppa in comunità educativa attraverso un processo di apprendimento/insegnamento tale da valorizzare la personalità di ciascuno.

� Il Patto è uno strumento educativo che offre un’occasione di confronto e condivisione di

obbiettivi formativi, educativi e cognitivi, tra i diversi componenti del Consiglio di Classe (docenti, genitori, studenti). Esso deve tener conto della complessità e del continuo mutamento della scuola anche sul piano delle risorse finanziarie utilizzabili. L’Istituzione scolastica non può mantenere a priori il mantenimento dell’offerta formativa secondo gli standard attuali in caso di diminuzione di finanziamenti, personale e risorse logistiche.

� Il P.E.C. è applicativo del regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti

della scuola secondaria (D.P.R. n°249, 24/06/1998, D.P.R. n°235, 25/11/2007, nota M.I.U.R. n°3602/PO, 31/07/2008); tiene, inoltre, conto dei contenuti della C.M. e n°2079, 04/03/2008 (documento di indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamenti di cittadinanza e costituzione), del D.M. n°5843/A3, 16/10/2006 (linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità), del D.M. n°16 05/02/2007 (linee di indirizzo e di indicazione in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica ,irrogazioni di azioni disciplinari dovere di vigilanza e corresponsabilità dei genitori e dei docenti.

� Il Patto, redatto in precedenza con cadenza annuale, nella forma del contratto formativo

dei singoli Consigli di Classe ora viene proposto all’atto della conferma dell’iscrizione alla classe prima e delle classi successive in caso di nuove iscrizioni, e resta valido per tutto il percorso formativo, fatta salva la possibilità di apportare modifiche, condivise dalle componenti del Consiglio di Classe.

� Il P.E.C. rientra nelle strategie di prevenzione del disagio scolastico e mira alla promozione

del benessere nella scuola, all’acquisizione delle capacità di valutare il significato delle proprie azioni in relazione alle norme della convivenza civile, all’applicazione dei principi della Costituzione, attraverso le iniziative che la scuola si impegna a proseguire, secondo quanto previsto nel Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.): attività di volontariato, tutela dell’ambiente, promozione dei valori della legalità dello sport, dell’educazione stradale.

� Mentre il regolamento d'Istituto costituisce atto unilaterale della scuola verso l’utenza, con

specificazione di comportamenti consentiti e vietati, vincolante all’atto dell’adozione e

della pubblicazione all’Albo, il Patto è un atto bilaterale condiviso, vincolante con la sottoscrizione da parte dei contraenti.

� Il Patto non è documento che prevede sanzioni in caso di non adempimento, dato che le

stese derivano, nella forma, dai regolamenti d’istituto e dalle norme sulle responsabilità.

� Il Patto trova fondamento nel P.O.F., nella Carta dei Servizi, nel documento criteri e

procedure per la valutazione e nei regolamenti collegati, nella programmazione educativa e didattica dipartimentale, nella programmazione personale di ogni docente, nei verbali dei Consigli di classe e di Dipartimento nei quali vengono indicate le modalità concrete di realizzazione.Tali documenti sono di pubblico dominio e l’Istituto si impegna a rendere conoscibili le modifiche da parte degli Organi competenti che si rendessero necessari.

RAPPORTI TRA UTENTI

Attraverso la sottoscrizione del Patto l’Istituzione scolastica (in tutte le sue componenti) si impegna a: � garantire un piano formativo basato su progetti e iniziative volte a promuovere il benessere

e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale; � creare un clima sereno favorendo dialogo, confronto, integrazione, partecipazione solidale,

senso della cittadinanza e della legalità; � coinvolgere famiglie e studenti nella creazione del percorso scolastico, richiamando

l’assunzione di responsabilità dichiarata al momento della sottoscrizione del Patto; � fare rispettare le norme di comportamento, regolamenti e divieti, prendendo adeguati

provvedimenti disciplinari in caso di infrazione. Il Docente si impegna a: � perseguire finalità e obiettivi individuati in sede dipartimentale, precisando eventuali

adeguamenti rispetto alla programmazione prevista; � comunicare con congruo anticipo le date delle prove scritte; � comunicare criteri di valutazione, illustrando griglie di valutazione e relativi indicatori; � comunicare le valutazioni delle prove orali entro la lezione successiva; � consegnare le verifiche scritte possibilmente non oltre un termine di 15 giorni; � promuovere il recupero e il sostegno individualizzato, attraverso ripassi e/o recuperi in

itinere e valorizzare le eccellenze. Lo studente si impegna a: � rispettare le regole di comportamento stabilite ad inizio anno scolastico e presente nei

regolamenti; � utilizzare correttamente strutture e strumenti dell’Istituto; � rispettare insegnanti e compagni, evitando ogni forma di bullismo; � seguire con attenzione e partecipazione le attività didattiche; � proseguire in modo adeguato il lavoro a casa, svolgendo le esercitazioni richieste e

consegnandole puntualmente; � esplicitare le proprie difficoltà, anche delegando i genitori per la comunicazione ai docenti; � avvertire all’inizio delle lezioni in caso di dimenticanza di compiti o di materiale di studio; � informarsi in caso di assenza sul lavoro svolto e sui compiti assegnati; � rispettare gli orari scolastici di entrata e uscita dalla classe; � essere puntuale nella firma delle comunicazioni scuola‐famiglia;

� non utilizzare il telefono cellulare in classe; � giustificare le assenze superiori a cinque giorni con certificato medico; � frequentare almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di cui all’art.13 del D.lgs

17.10.2005 n. 226, comma 2 e del DPR 122/09 art. 14 comma 7, ai fini della validità dell’anno scolastico; � presentarsi a scuola con un abbigliamento adeguato alla dignità dell’istituzione scolastica; � rispettare e non imbrattare gli ambienti scolastici per non incorrere a sanzioni disciplinari o a

risarcimenti; � ricordarsi che nei locali dell’edificio scolastico vige il divieto assoluto di fumo e che i

trasgressori saranno severamente puniti.

La famiglia si impegna a: � rispettare tutti i soggetti della comunità scolastica nei loro diritti individuali e nella loro

dignità di persona; � conoscere l’offerta formativa e collaborare all’azione educativa ed istruttiva della scuola, con

osservazioni da proporre negli spazi riservati a colloqui, assemblee, consigli; � vigilare sul lavoro domestico dei figli e segnalare tempestivamente eventuali fatti o elementi

che abbiano rilevanza sul piano dell’apprendimento o della vita scolastica; � considerare la frequenza scolastica assoluta priorità e dovere; � controllare costantemente il libretto delle giustificazioni e firmare le comunicazioni della

scuola e i voti trascritti; � comunicare con i propri figli attraverso il telefono della scuola; � ricordare che l’ingresso alla seconda ora è consentito agli alunni solo se accompagnati dai

genitori o da persona da loro delegata ufficialmente, così come anche l’uscita anticipata.

All’atto della conferenza dell’iscrizione, viene consegnata ad ogni famiglia una circolare con l’invito a prendere visione del Patto Educativo di Corresponsabilità, esposto all’albo e pubblicato nel sito internet dell’istituto. Il P.E.C sarà presentato ai genitori degli studenti delle classi prime in una riunione all’inizio dell’anno scolastico. Gli studenti, i genitori e l’istituzione scolastica stipuleranno tale patto sottoscrivendo l’apposito modulo che verrà inserito poi nel fascicolo personale dell’alunno. Tale modulo è reperibile nell’Home page del sito della scuola (www.liceocasteltermini.gov.it).

11 Le linee di azione del piano nell’ottica di un arricchimento dell’offerta formativa

11.1. Le linee di azione prescelte nel Piano sono:

� Attivare azioni di formazione, di aggiornamento e di ricerca metodologico‐didattica dei docenti a supporto dei nuovi processi in atto.

� Attivare insegnamenti ed attività integrativi e facoltativi curriculari ed extracurricolari. � Potenziare le nuove tecnologie didattiche a supporto dell’apprendimento. � Innalzare il tasso di successo scolastico, sia tramite corsi propedeutici in itinere, sia tramite

una rete di rapporti con le altre scuole. � Potenziare l’azione di orientamento. � Studiare l’attivazione di corsi per il conseguimento della patente europea. � Gestire in modo integrato le attività in atto e fornire comunicazioni chiare e

tempestive.

11.2. Piano di aggiornamento e formazione dei docenti

� Progettazione per competenze e didattica laboratoriale

� Una scuola per l’inclusione

� Alternanza scuola‐lavoro

� Potenziamento delle competenze relativamente ai processi di innovazione tecnologica

� Sicurezza

Quanto sopra delineato sarà corredato da eventuali iniziative, deliberate dal collegio dei docenti, volte all’aggiornamento e alla formazione degli insegnanti.

12 Organizzazione dell'orario scolastico

Il tempo scuola giornaliero è articolato in ore della durata di 60 minuti dalla prima alla quinta ora; per l’Istituto Professionale dalla prima alla sesta ora. E’previsto un intervallo di quindici minuti.

Unità oraria di lezione della giornata scolastica

MATTINO

8,15 – 9,15 Prima ora 9,15 – 10,15 Seconda ora

10,15 – 11,05 Terza ora 11,05 -- 11,20 Ricreazione 11,20 – 12,15 Quarta ora 12,15 – 13,15 Quinta ora 13,15 – 14,15* Sesta ora

* Solo per l’Istituto Professionale Indirizzo “Servizi socio‐sanitari”

Il tempo scuola giornaliero, per l’Istituto Professionale Indirizzo “Servizi socio‐sanitari” corso serale, è articolato in ore della durata di 60 minuti dalla prima alla quinta ora, dalle ore 17,00 alle ore

22,00.

13 I Rapporti con il territorio

L'Istituto intende rafforzare i legami esistenti sul territorio integrando i curricoli con insegnamenti adeguati anche alle esigenze locali e partecipando alle attività, organizzate dagli Enti locali, Università, Scuole ed altri enti o Associazioni, in sintonia con il proprio piano dell'offerta formativa.

I rapporti in atto riguardano le seguenti iniziative:

� attività di formazione per gli studenti delle classi quinte presso l'Università degli Studi di

Palermo; eventuali visite ad altre Università; � collaborazioni su progetti strutturati con enti presenti sul territorio; � attività culturali in collaborazione con biblioteche, musei, cinema; � attività di orientamento per gli studenti della scuola media; � iniziativa scuola aperta in gennaio per gli studenti delle classi terze delle scuole medie e

con i genitori; � attività di sportello, su appuntamento, per visitare la scuola e interventi presso le scuole

medie su richiesta; � forme di intervento didattico e non per eliminare il disagio creato nel passaggio tra scuola

media inferiore e superiore mediante la creazione di una nuova rete di rapporti tra scuole medie e superiori nell'ambito del territorio;

� preparazione di materiale in forma multimediale da utilizzare nella scuola e da diffondere attraverso la pagina Web dell'Istituto e offerta di comunicazione e scambio con studenti ed insegnanti di altre scuole;

� attività di educazione ambientale riferite a problematiche specifiche del territorio; � attività sportive legate a manifestazioni nell'ambito della provincia; � partecipazione a manifestazioni civili e religiose di grande validità culturale ed educativa;

� collaborazione con organizzazione educative di volontariato internazionale di scambi culturali giovanili con Intercultura, WEP, EF ecc. che realizzano programmi di studio all’estero, permettendo ai giovani italiani e di altri Paesi di vivere e studiare all’estero e programmi di ospitalità per scuole e famiglie che desiderano ospitare un giovane che ha scelto di venire a studiare in Italia;

� attività di formazione per il potenziamento della conoscenza della lingua straniera. L’istituto è Centro di certificazione delle competenze linguistiche “Trinity College London”;

� attività di documentazione, promozione, informazione, diffusione, consulenza, studio e

formazione nell’area prioritaria dell’integrazione scolastica. L’istituto è CENTRO

TERRITORIALE RISORSE PER L’HANDICAP (CTRH) con l’obiettivo di innalzare la qualità dell’integrazione degli alunni in situazione di handicap e costituisce un riferimento per le famiglie, le persone in situazione di handicap, i Dirigenti Scolastici e gli Insegnanti, gli operatori delle diverse istituzioni coinvolti in progetti di inserimento scolastico e sociale e quanti altri, anche a livello di volontariato , operano in questo settore.

� Attività di avviamento allo sport e partecipazione ai campionati studenteschi. � Creazione di un “centro sportivo scolastico”, finalizzato all’organizzazione dell’attività

sportiva scolastica � corsi di formazione organizzati da società convenzionate con l’istituto che è sede di esami ‐

Test Center ‐ accreditato A.I.C.A. (Associazione italiana per l’informatica ed il calcolo automatico), per il conseguimento della Patente Europea del Computer.

� Convenzione con il Trinity College London � Convenzione con l’Istituto medico psico‐pedagogico “Comunità della Speranza”. � Protocollo d’intesa con la SOAT di Raffadali‐ sportello verde di Casteltermini. � Adesione alla rete SCUOLE SICURE, della provincia di Agrigento � Adesione alla rete TRAGUARDI, della provincia di Agrigento Adesione alla rete CPIA, della provincia di Agrigento Adesione alla rete LABORATORI OCCUPABILITA’, della provincia di Agrigento Adesione alla rete SCUOLEINSIEME, della provincia di Agrigento.

14 Comunicazione Istituzionale interna ed esterna

Le innovazioni portate dalle leggi degli anni novanta, hanno interessato anche la scuola. La Legge

59/97 ed in particolare il comma 2, art. 21 è il punto di avvio del sistema di riforma amministrativo

e didattico della scuola: l'autonomia scolastica.

Tutte le componenti della scuola contribuiscono alla elaborazione del Piano dell'offerta formativa. Il contratto di lavoro valorizza le persone che si assumono l'onere del coordinamento e di attività a supporto del P.T.O.F. Sono possibili inoltre accordi di rete con altre scuole, con enti e privati per promuovere la crescita

dell'istituto. La responsabilità cresce insieme alle possibilità di azione.

Migliorare la comunicazione vuol dire investire:

• sulla formazione del personale docente e non docente

• sulle risorse umane chiedendo al personale maggiori oneri

• sulle strutture: spazi interni ed esterni

• sulle nuove tecnologie: hardware e software, audiovisivi, collegamenti ad Internet

• per il reperimento di nuove professionalità interne ed esterne alla scuola: specialisti nella comunicazione, web‐master

• sulle capacità di relazionarsi con il territorio e reperire i fondi.

I mezzi di comunicazione sono i seguenti:

Comunicazione esterna ‐ organizzazione ‐ comunicazione interna Comunicazione interna: docenti, alunni, D.S.G.A.,ATA, Dirigente Scolastico, coordinatori di sede. Comunicazione esterna: famiglie, amministrazioni pubbliche (USP, DSR, scuole medie, università, imprese, mondo del lavoro, centri per l’impiego,agenzie). Organizzazione: Dirigente scolastico, funzioni strumentali, docenti, collaboratori del D.S., D.S.G.A.,ATA. COMUNICAZIONE ESTERNA – FAMIGLIE ‐ EVENTI

• Presentazione della scuola • Consigli di classe / istituto • Incontri con i genitori che vengono invitati a tutte le manifestazioni • Assemblee informative o con finalità relazionali convocate su temi specifici o in

corrispondenza di passaggi chiave dell'anno scolastico • Colloqui quotidiani del dirigente scolastico/collaboratori con le famiglie che ne abbiano la

necessità • Colloqui quotidiani del dirigente scolastico/collaboratori con gli studenti che ne abbiano la

necessità • Convegni • Seminari • Mostre • Sito Web • Giornale scolastico • Registro di classe on‐line •

COMUNICAZIONE ESTERNA – FAMIGLIE‐ PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

• Giornate di scuola aperta: la scuola si presenta direttamente agli alunni ‐ evidenzia le finalità educative/formative e le risorse a disposizione per la didattica.

• Partecipazione alle giornate dell’Orientamento. Incontri con alunni: delle scuole medie presso le proprie sedi per attività di informazione o di orientamento nella scelta del percorso scolastico superiore. Si incontrano in genere tutti gli allievi delle classi III delle scuole del Ns Bacino d’utenza.

• COMUNICAZIONE ESTERNA – FAMIGLIE STRUMENTI

• lettere/circolari alle famiglie • questionari di valutazione (livello di soddisfazione rispetto alle attività) • sito Internet • servizi per le famiglie (ad esempio, disponibilità di modulistica, pubblicazione orari dei

docenti ecc.) • pubblicazione del PTOF

• giornale scolastico COMUNICAZIONE ESTERNA – FAMIGLIE INCONTRI CON I GENITORI Collegiali : 2 volte nell’A.S. nel mese di dicembre e Marzo/Aprile

• Singoli con i Docenti che hanno un’ora settimanale a disposizione per tali rapporti • Comunicazioni trimestrali (pagelle)

Colloqui mirati dietro convocazione per affrontare temi o problematiche specifiche o su richiesta delle famiglie. COMUNICAZIONE ESTERNA Amministrazioni pubbliche EVENTI E STRUMENTI

• Rapporti istituzionali con USP , Ministero della Pubblica istruzione • Incontri con amministratori provinciali e del comune • Convegni e Seminari • COMUNICAZIONE ESTERNA

IMPRESE MONDO DEL LAVORO, CENTRI PER L’IMPIEGO, AGENZIE EVENTI E STRUMENTI

• Esperienze di Alternanza Scuola‐Lavoro • Seminari e Convegni con rappresentanti del mondo imprenditoriale, del lavoro, dei centri

per l’impiego. • Esperienze didattiche sviluppate congiuntamente • Partecipazione ad eventi e manifestazioni (fiere, convegni ecc.) • Visite aziendali e stage plurisettimanali

• COMUNICAZIONE INTERNA – DOCENTI

EVENTI • Collegio Docenti • Consigli di classe • Incontri dipartimentali • Incontri organizzativi ed informativi con le F.S. • Colloqui quotidiani del dirigente scolastico/collaboratori con gli insegnanti che ne abbiano

la necessità • Momenti specifici di incontri informali tra collaboratori, tra F.S. e tra quest’ultimi e singoli

docenti. COMUNICAZIONE INTERNA – DOCENTI STRUMENTI

• Registro quotidiano on‐line • E‐mail • Disponibilità di laboratori con PC e collegamento internet • Spazi fisici per reperimento modulistica, documentazione, per fotocopie, per riunioni • Bacheche e Albi • Questionari per docenti per monitoraggio delle attività e sul livello di soddisfazione

professionale • Servizio circolari

COMUNICAZIONE INTERNA – ALUNNI EVENTI

• Consigli di classe • Assemblee studentesche • Incontri informativi con Funzioni istituzionali sia interne che esterne alla scuola • Colloqui quotidiani del dirigente scolastico/collaboratori con gli alunni che ne abbiano la

necessità • Momenti specifici di incontri informali con Dirigente, Collaboratori, Docenti • Sito internet e risorse web • Giornalino scolastico • Manifestazioni varie

COMUNICAZIONE INTERNA – ALUNNI STRUMENTI

• Registro quotidiano on‐line • Disponibilità di laboratori con PC e collegamento internet • Bacheche e Albi ed altri spazi fisici • Questionari per monitoraggio delle attività e sul livello di soddisfazione professionale • Servizio circolari e bollettini interni

ORGANIZZAZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO

• Rapporti istituzionali con enti esterni (Amministrazioni locali, Ministero, altre istituzioni scolastiche)

• Rapporti con tutti gli elementi della Comunità scolastica • Rapporti con i genitori

• ORGANIZZAZIONE FUNZIONI STRUMENTALI • Relativamente alle proprie Aree di Competenza • Rapporti istituzionali con enti esterni (Amministrazioni locali, Ministero, altre istituzioni

scolastiche, Università, Mondo del lavoro) • Rapporti con tutti gli elementi della Comunità scolastica • Rapporti con i genitori

ORGANIZZAZIONE DOCENTI Rapporti istituzionali con enti esterni (Amministrazioni locali, Ministero, altre istituzioni scolastiche, Università, Mondo del lavoro) qualora siano responsabili di progetti

• Rapporti con tutti gli elementi della Comunità scolastica • Rapporti con i genitori dei propri discenti

ORGANIZZAZIONE Collaboratori del D.S.

• Rapporti istituzionali con enti esterni (Amministrazioni locali, Ministero, altre istituzioni scolastiche, Università, Mondo del lavoro) in caso di assenza del D.S.

• Rapporti con tutti gli elementi della Comunità scolastica in special modo con i Docenti e con gli allievi

• Rapporti con i genitori • ORGANIZZAZIONE

DSGA e Personale ATA

• Rapporti istituzionali con enti esterni (Amministrazioni locali, Ministero, altre istituzioni scolastiche, Università, Mondo del lavoro)

• Rapporti con tutti gli elementi della Comunità scolastica per gli aspetti amministrativi • Curano la corrispondenza con le famiglie.

15 LA QUALITÀ DELL'OFFERTA FORMATIVA MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

La qualità dell'offerta formativa sarà rivolta:

� verso l'esterno con la rilevazione di quali sono le attese ed i bisogni di studenti e di

genitori verso la scuola e di come viene valutato il servizio offerto dalla scuola; � verso l'interno con l'individuazione degli elementi fondamentali che costituiscono il

servizio nel suo complesso e la rilevazione dei suoi punti di forza e di debolezza. Le attività che compongono l'offerta formativa saranno di conseguenza assoggettate ad autovalutazione, monitoraggio e verifica nelle forme e nei modi previsti dal progetto Qualità. L’autovalutazione di Istituto è finalizzata al miglioramento dell’offerta formativa. Essa si propone tre obiettivi di carattere generale: 1 migliore definizione dell’”identità” dell’Istituto, ossia del complesso di fini e valori in base

a cui esso opera; 2 migliore conoscenza e valorizzazione delle risorse interne, professionali e tecnologiche; 3 miglior livello di soddisfazione da parte dell’utenza.

Il processo di autovalutazione è attuato dalla Scuola in tutte le sue componenti e richiede la collaborazione dell’utenza. Il risultato minimo che ci si attende è quello di diffondere tra tutte le componenti della comunità scolastica una “cultura della valutazione”. Il processo di autovalutazione coinvolge essenzialmente due soggetti, così specificabili: � La scuola, ossia gli organi collegiali al completo di tutte le componenti, il preside, i docenti, i servizi generali e amministrativi (segreteria, tecnici, ausiliari), l’amministrazione centrale e periferica. � L’utenza, ossia tutti coloro che esprimono “attese” nei confronti della scuola e del servizio che essa fornisce.

L’autovalutazione intende essere di supporto, nei tempi medi, ai processi decisionali interni. Per questo essa si indirizza ad alcuni aspetti parziali e limitati, ma individuabili da parte della scuola come settori strategici. La gestione del processo è affidata alla presidenza e alla Commissione scientifico‐didattica presieduta dalla funzione obiettivo relativa alla gestione del piano. In attuazione dei punti sopra specificati il processo si scompone nelle seguenti fasi: 1. individuazione dei settori strategici su cui si vuole operare l’autovalutazione; 2. definizione degli obiettivi ottimali, ossia dei Risultati Attesi (R. A.); 3. individuazione mediante opportuni indicatori dello scarto tra R. A. e Risultati Ottenuti (R. O.); 4. rilevazione della “qualità percepita” (Q. P.) da parte dell’utenza, in relazione ai settori individuati, con lo scopo di mettere in risalto soprattutto la presenza di elementi di “non‐ qualità”; 5. opportuni interventi sulla programmazione interna alla scopo di migliorare gli aspetti positivi e di eliminare i fattori di “non qualità”.

Dovrà essere il Consiglio di istituto a indicare i settori oggetto di valutazione. Si indicano quattro possibili settori “strategici” su cui potrebbe essere compiuta la valutazione in vista di una ottimizzazione del servizio:

� gli interventi di recupero; � la comunicazione scuola – famiglia;

� le condizioni igieniche e la pulizia dei locali e degli arredi; � il successo negli studi successivi al diploma.

Il processo di autovalutazione dovrà altresì mettere in luce eventuali aspetti di “non

qualità”, anche estranei ai settori prescelti. In questo senso la rilevazione della non–qualità funge da “dispositivo di allarme” che permette di individuare in anticipo settori a rischio e di prevenire gli eventuali danni che potrebbero sorgere dal concentrare il processo di valutazione solo su alcuni settori.

I settori relativamente a cui si ritiene in ogni caso necessario mettere in atto il “dispositivo di allarme” sono i seguenti: � qualità dell’offerta formativa, con particolare riferimento ai corsi di recupero e ai

corsi di approfondimento; � valutazione degli studenti, con particolare riferimento all’equità e alla trasparenza; � disciplina; � efficienza dei servizi amministrativi; � clima dei rapporti interpersonali; � rapporti scuola ‐ famiglia; � strutture, con particolare riferimento alla sicurezza e ai laboratori.

L’individuazione degli obiettivi ottimali, ossia di quelli che, in base a una precisa

ricognizione delle risorse, possono essere individuati come Risultati Attesi spetta alla Commissione scientifico – didattica, allargata al Responsabile amministrativo. Detta individuazione sarà compiuta in relazione ai “settori strategici” già individuati dal Consiglio di istituto e dovrà prendere le mosse da una ricognizione delle risorse, umane, tecnologiche e finanziarie e dovrà procedere a una valutazione realistica e il più possibile completa delle possibilità che si offrono. In particolare dovranno essere attentamente considerati i punti seguenti:

� le esperienze già realizzate; � le eventuali critiche manifestate da studenti, famiglie o da esterni;

� i corsi di aggiornamento già effettuati; � le possibili iniziative di aggiornamento per il futuro;

� gli strumenti bibliografici consultabili;

� le esperienze di altre scuole;

� i risultati conseguiti dagli studenti diplomati nei successivi studi universitari (se possibile).

Una volta considerati tutti gli elementi la Commissione formulerà in forma sintetica, per ognuno dei settori individuati dal Consiglio di istituto, un progetto che sia ottimale e insieme realistico e ne fornirà una breve presentazione scritta. Nel progetto dovranno essere specificati gli indicatori che si ritengono significativi per valutare il successo delle iniziative. Tali indicatori dovranno essere il più possibile dati di fatto oggettivi, per esempio gli effettivi miglioramenti ottenuti dagli studenti ed accertati mediante prove oggettive, la frequenza e la celerità delle comunicazioni con le famiglie, il risultato di apposite ricognizioni effettuate a cura della presidenza nei locali della scuola, il successo negli studi universitari e post‐diploma.

PIANO DI MIGLIORAMENTO Il DPR 80/2013 stabilisce che le Istituzioni scolastiche definiscano ed attuino degli “interventi migliorativi” per il superamento delle criticità individuate nel RAV. La Legge 107 del 13 luglio 2015 (c.d. Buona Scuola) ha individuato nell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico il punto di partenza per il lavoro del Collegio nell’elaborazione del Piano Triennale dell’’Offerta Formativa. È necessario lavorare sui nessi tra gli obiettivi di processo ed i traguardi di miglioramento così come indicati nell’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico. Nel RAV ogni scuola ha considerato molteplici punti di forza/debolezza, corrispondenti all’articolazione delle quattro aree legate agli esiti ed alle sette aree di processo. Sono stati definiti gli obiettivi di processo funzionali al raggiungimento dei traguardi che articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Le criticità individuate nel RAV verranno sanate di fatto con un’implementazione della stessa offerta formativa ed attività di formazione rivolte a tutto il personale della scuola. In particolare gli obiettivi di processo per il miglioramento, già individuati nel rapporto di autovalutazione della scuola sono:

Curricolo, progettazione e valutazione

Elaborare un curricolo di Istituto soprattutto in italiano e matematica Allineare i programmi di studio delle singole discipline alle Indicazioni Nazionali Progettare verifiche per classi parallele con cadenza periodica Valutare per competenze fornendo compiti di realtà

Ambiente di apprendimento

Garantire un ambiente sicuro, funzionale e pulito Potenziare l'utilizzo di modalità didattiche innovative Inserire sistematicamente in orario curricolare l'ora di laboratorio Fornire in comodato d'uso strumenti di lavoro quali i tablet

Inclusione e differenziazione

Garantire a tutti gli alunni con disabilità la possibilità di "avere un futuro" Coniugare una didattica individualizzata con una nel contempo personalizzata Attivare processi di accoglienza e valorizzazione delle differenze Fare in modo che l'ambiente non sia predittivo di disabilità ma al contrario fortemente inclusivo anche attraverso l'implementazione del CTRH

Continuità e orientamento

Ampliare il raccordo con le scuole secondarie di primo grado e con le università per il prosieguo degli studi Sviluppare la dimensione orientativa delle discipline Ampliare i collegamenti con il mondo del lavoro e delle realtà produttive e professionali Guidare alla scoperta del sé, delle inclinazioni e dei talenti

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Aumentare le figure di sistema e diffondere la leadership Aprirsi alle innovazioni ordinamentali anche attraverso l'implementazione dei percorsi di istruzione di secondo livello (adesione al CPIA)

Allineare sempre più POF e PA per il sostegno ai progetti maggiormente strategici Responsabilizzare il personale in ordine agli esiti da raggiungere

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Valorizzare il personale in ragione delle competenze, inclinazioni, professionalità emerse Implementare la collegialità (dipartimenti, gruppi di lavoro, commissioni) per uscire dall'autoreferenzialità Divulgare le buone pratiche, il materiale didattico prodotto dal singolo docente o dai dipartimenti Diffondere la cultura della learning organization

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Ampliare la partecipazione delle famiglie negli OO.CC. Diffondere la cultura della partecipazione e responsabilità condivisa Stringere alleanze formative con il territorio anche in vista della realizzazione di percorsi in alternanza Utilizzare il know how per avviare processi di miglioramento

Contributo degli obiettivi di processo nel raggiungimento delle priorità

Gli obiettivi di processo indicati rappresentano delle azioni che la scuola vuole intraprendere a breve termine per riuscire a mettere in campo dei reali piani di miglioramento scaturiti da un'analisi delle criticità fin qui rilevate nonché un potenziamento ulteriore dei punti di forza che sono stati presentati. Si ritiene pertanto che il piano di miglioramento si articolerà nelle seguenti azioni:

• Elaborazione di un Curricolo di Istituto soprattutto in italiano e matematica, con conseguente allineamento dei programmi di studio delle singole discipline alle Indicazioni Nazionali. Sarà necessario verificare periodicamente l’apprendimento attraverso le prove per classi parallele;

• Scuola‐laboratorio in un’ottica di continuità con le scuole medie del territorio (Santo Stefano Quisquina, Cammarata, San Giovanni Gemini, Casteltermini);

• Piattaforma e‐learning per la condivisione di materiali didattici, esercitazioni, studio on‐line degli alunni;

• Alternanza scuola‐lavoro per lo sviluppo di saperi e competenze spendibili nel mondo del lavoro;

• Formazione del personale docente ed ata poiché la formazione è la leva strategica del cambiamento (CCNL art.63).

È necessario pertanto:

La pianificazione delle azioni in un’ottica triennale secondo le indicazioni della Direttiva Ministeriale 11/2014. La valutazione periodica dello stato di avanzamento del PdM, confrontando la situazione di partenza con il traguardo indicato nel RAV e rilevando l’entità dei risultati conseguiti. La partecipazione diffusa di tutta la scuola alle azioni di miglioramento in un ottica di corresponsabilità e condivisione che coinvolga tutto il personale della scuola (docenti e ata).

Sviluppo triennale delle azioni:

Azione: Elaborazione di un Curricolo di Istituto:

primo anno:

• programmazione didattica per dipartimenti disciplinari

• allineamento programmi didattici con le indicazioni ministeriali

• prove per classi parallele

secondo anno

• definizione del curricolo di istituto,

• scelta temi e contenuto caratterizzanti la scuola

terzo anno

• Ipotesi di utilizzo della flessibilità didattica utilizzo Nota prot. 721 del 22 giugno 2006 e D.M. 47 del 13 giugno 2006.

Azione: Scuola‐laboratorio

primo anno:

• Incontri pomeridiani di continuità con gli alunni della scuola media

secondo anno

• Incontri pomeridiani di continuità con gli alunni della scuola media

terzo anno

• Incontri pomeridiani di continuità con gli alunni della scuola media

Azione: Piattaforma e‐learning

primo anno:

• Sviluppo della piattaforma e‐learning, dominio e software

• Materiali per il corso serale e certificazione UDA

secondo anno

• Materiali per le discipline dei corsi diurni

terzo anno

• Utilizzo della piattaforma per le verifiche

• Utilizzo per i corsi di recupero con studio autonomo Azione: Alternanza scuola‐lavoro

primo anno:

• Avvio progetti per le classi terze

secondo anno

• Avvio progetti per le classi terze

• Prosecuzione progetti nelle classi quarte

terzo anno

• Avvio progetti per le classi terze

• Prosecuzione progetti nelle classi quarte

• Prosecuzione progetti nelle classi quinte, messa a regime dei progetti

Azione: Formazione del personale docente ed ata

primo anno:

• Iniziative di formazione professionale che nel corso dell’anno saranno indirizzate al personale della scuola

• Iniziative di formazione in relazione ai risultati del monitoraggio bisogni formativi somministrato nel precedente anno scolastico, in particolare: uso dei tablet nella didattica, relazioni, didattica e valutazione

• CTRH formazione alle scuole in rete

• Personale immesso in ruolo nel corrente anno scolastico

secondo anno

• Iniziative di formazione professionale che nel corso dell’anno saranno indirizzate al personale della scuola

• Iniziative rivolte al personale della scuola in riferimento alle indicazioni del Dlgs 81 del 2008

• CTRH formazione alle scuole in rete

• Formazione dei docenti sulla verifica delle competenze, compiti di realtà

terzo anno

• Iniziative di formazione professionale che nel corso dell’anno saranno indirizzate al personale della scuola

• Iniziative rivolte al personale della scuola in riferimento alle indicazioni del Dlgs 81 del 2008

• CTRH formazione alle scuole in rete

• Formazione sulla didattica interdisciplinare

• Personale immesso in ruolo nel corrente anno scolastico

PIANO DI FORMAZIONE

La scuola considera strategico un piano di formazione articolato e calato nei bisogni formativi dei docenti e di tutto il personale della scuola, non a caso uno dei progetti del piano di miglioramento proprio ricade sulla formazione. La nota MIUR 35 del 07‐01‐2016 invita la scuola ad assumere un orizzonte progettuale di respiro ampio, ma scandito anno per anno in azioni concretamente perseguibili e rendicontabili. La formazione obbligatoria in servizio rappresenta certamente uno dei capitoli portanti di un ideale indice di POF, e fornisce il segnale di un investimento della comunità professionale della scuola per il mantenimento e il miglioramento di elevati standard professionali per tutti gli operatori scolastici. Già nel corrente anno scolastico la scuola è stata presente in tutte le occasioni di formazione offerte dall’USR e dalle organizzazioni di categoria su temi strategici per la scuola, la legge 107 e i fondi strutturali. In particolare, come indicato nella predetta nota MIUR, il piano di formazione punterà a offrire momenti di riflessione rivolte ai:

‐ docenti neo‐assunti (con impegno a far "crescere" l'attenzione ai processi interni di accoglienza e prima professionalizzazione);

‐ gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM);

‐ docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica (nel quadro delle azioni definite nel PNSD);

‐ consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di inclusione e integrazione;

‐ insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, prefigurate dall'istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015;

‐ figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.lgs. 81/2008.

Si riporta lo sviluppo temporale delle iniziative di formazione così come previsto dal progetto di formazione incluso nel piano triennale di miglioramento:

Azione: Formazione del personale docente ed ata

primo anno:

• Iniziative di formazione professionale che nel corso dell’anno saranno indirizzate al personale della scuola

• Iniziative di formazione in relazione ai risultati del monitoraggio bisogni formativi somministrato nel precedente anno scolastico, in particolare: uso dei tablet nella didattica, relazioni sociali, didattica e valutazione

• CTRH formazione alle scuole in rete

• Personale immesso in ruolo nel corrente anno scolastico

secondo anno

• Iniziative di formazione professionale che nel corso dell’anno saranno indirizzate al personale della scuola

• Iniziative rivolte al personale della scuola in riferimento alle indicazioni del Dlgs 81 del 2008

• CTRH formazione alle scuole in rete

• Formazione dei docenti sulla verifica delle competenze, compiti di realtà

terzo anno

• Iniziative di formazione professionale che nel corso dell’anno saranno indirizzate al personale della scuola

• Iniziative rivolte al personale della scuola in riferimento alle indicazioni del Dlgs 81 del 2008

• CTRH formazione alle scuole in rete

• Formazione sulla didattica interdisciplinare

• Personale immesso in ruolo nel corrente anno scolastico

ORGANICO

Per quanto attiene allo sviluppo dell'organico dell'autonomia, consapevoli che saranno considerati i limiti di organico verificati dall'Amministrazione, così come indicato nella legge 107 del 13 luglio 2015, in un ipotetico sviluppo temporale di sviluppo della scuola anche in termini di iscritti e quindi di classi si prevedono*: Organico di diritto

Anno scolastico 2016/17

SEDE‐ corso Classe I Classe II

Classe III

Classe IV Classe V

Casteltermini (scientifico) 1 1 1 1 1

Casteltermini (tecnologico) 1

Cammarata (scientifico) 2 2 1 2 2

Santo Stefano Q. (Scienze Umane) 1 1 1 1 1

Santo Stefano Q. (Prof. Servizi S.S) 1 1 1

Santo Stefano Q. (Ser. Prof. Servizi S.S) 1 1

Anno scolastico 2017/18

SEDE‐ corso Classe I Classe II

Classe III

Classe IV Classe V

Casteltermini (scientifico) 1 1 1 1 1

Casteltermini (tecnologico) 1 1

Cammarata (scientifico) 2 2 2 1 2

Santo Stefano Q. (Scienze Umane) 1 1 1 1 1

Santo Stefano Q. (Prof. Servizi S.S) 1 1 1 1

Santo Stefano Q. (Ser. Prof. Servizi S.S) 1 1 1

Anno scolastico 2018/19

SEDE‐ corso Classe I Classe II

Classe III

Classe IV Classe V

Casteltermini (scientifico) 1 1 1 1 1

Casteltermini (tecnologico) 1 1 1

Cammarata (scientifico) 2 2 2 2 1

Santo Stefano Q. (Scienze Umane) 1 1 1 1 1

Santo Stefano Q. (Prof. Servizi S.S) 1 1 1 1 1

Santo Stefano Q. (Ser. Prof. Servizi S.S) 2 1 1

• Per semplificare, in considerazione della prossima approvazione della riforma delle classi di concorso e della presenza di classi di concorso atipiche, sulle effettive necessità di ore per classi di concorso e di ore residuali, si rimanda alle CM che saranno emanate dal MIUR in occasione della definizione dell’organico di diritto e ai quadri orario per ogni corso di studio.

Organico potenziamento

Per il triennio si chiede la conferma dell’attuale dotazione organica n. 9 docenti

Classe di concorso Motivazione

A346 Lingua e cultura

straniera ‐ inglese

In considerazione dell’importanza della lingua inglese a

livello europeo ed internazionale, in quanto lingua veicolare

sia in contesto di studio che settoriale, commercio,

tecnologia, finanza, anche mediante l’utilizzo della

metodologia CLIL (Content Language Integrated Learning).

A036 Filosofia e Scienze

umane

Risorsa multiforme ai fini della maturazione di una

riflessione filosofica come modalità specifica e

fondamentale della ragione umana che si esplica in capacità

logiche, di coding e pensiero computazionale.

A051 Lingua e letteratura

italiana e latina

Potenziamento delle competenze umanistiche, linguistiche,

logico‐critiche necessarie all’identità di ogni studente e

italiana e latina mezzo preliminare di accesso alla conoscenza.

A049 Matematica e fisica Potenziamento delle competenze matematiche, logiche e

scientifiche nonché delle competenze digitali degli studenti.

A060 Scienze naturali Ampliamento della dimensione dell’osservazione e

sperimentazione che da un approccio iniziale di tipo

fenomenologico passi ad un approccio che ponga

l’attenzione sulle leggi, sui modelli, sulle relazioni tra

fenomeni, mediante l’apprendimento per scoperta.

A025 Disegno e storia dell’arte Potenziamento delle competenze nella pratica e nella

cultura musicale, nell’arte e nella storia dell’arte, nel

cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di

diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e

privati operanti in tali settori.

A037 Filosofia e storia Risorsa che mira allo sviluppo della riflessione personale,

del giudizio critico, all’attitudine all’approfondimento e alla

discussione razionale, alla capacità di argomentare una tesi,

riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione

giunge a conoscere il reale.

AD03 Sostegno area scientifica Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo

studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso

percorsi individualizzati e personalizzati anche con il

supporto e la collaborazione dei servizi socio‐sanitari ed

educativi del territorio e delle associazioni di settore.

A029 Educazione motoria Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di

comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con

particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione

fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo

studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Organico sostegno

In un’ottica di sviluppo triennale la dotazione organica di sostegno verrà incrementata tenendo conto della media storica di iscritti, secondo la seguente tabella:

Sede Numero docenti

Casteltermini 1 + 1

Cammarata 2 +1

Santo Stefano Quisquina 3 +1

Totale 9

Organico ATA

Per il personale ata si prevedono n. 10 collaboratori scolastici; n. 6 assistenti amministrativi; 3 assistenti

tecnici. In considerazione che la scuola si articola in tre sedi

Sede

Casteltermini 3 coll. scol. 6 ass. amm. e 3 assistenti

tecnici

Cammarata 3 coll. scol.

S. Stefano Quisquina 3 coll. scol.diurno + 1 serale

PIANO SVILUPPO INFRASTRUTTURE

Per quanto riguarda il piano di sviluppo infrastrutture, la scuola è consapevole che questo dipende

dalla sua capacità di accedere a finanziamenti e opportunità di acquisire risorse economiche. La scuola

nel tempo è riuscita a dotare i vari plessi scolastici di laboratori e strutture tecnologiche in grado di

stare al passo con i tempi, questo anche in relazione alla capacità di proporsi nel territorio come “luogo

di riflessione” e motore per il cambiamento. Già in questo anno scolastico la scuola ha partecipato ai

bandi del PON infrastrutture con due progetti uno che prevede l’ampliamento della rete Wi Fi, già

approvato e in fase di finanziamento, e uno sugli ambienti di apprendimento in fase di valutazione. Non

è mancato anche un impegno serio in occasione del bando sui laboratori per l’occupabilità che ha visto

la scuola come protagonista nella definizione di un progetto in rete con le scuole presenti nel territorio.

Il progetto è in fase di valutazione.

Il piano triennale prevede

Primo anno: Ampliamento accesso alla rete internet con il progetto LAN/WLAN e degli ambienti digitali. Incrementare la dotazione tecnologica negli uffici amministrativi con il progetto PON ambienti digitali Creazione di un laboratorio di Robotica con il progetto PON ambienti digitali Ampliare la dotazione delle LIM nelle palestre della scuola con progetto ambienti digitali

Secondo anno:

Creare una palestra di fitness impresa simulata Incrementare la dotazione di tablet per gli alunni (eventuale progetto PON, risorse della scuola, risorse esterne) Incrementare il laboratorio di Robotica (eventuale progetto PON, risorse della scuola, risorse esterne)

Creare un laboratorio di musica (eventuale progetto PON, risorse della scuola, risorse esterne)

Terzo anno:

Incrementare la dotazione di tablet per gli alunni (eventuale progetto PON, risorse della scuola, risorse esterne) Incrementare il laboratorio di Robotica (eventuale progetto PON, risorse della scuola, risorse esterne) Creare un laboratorio di musica (eventuale progetto PON, risorse della scuola, risorse esterne