la guida a sudafrica 2010 - girone g

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Capitale: Yamoussoukro Popolazione: 18,5 milioni (57,5 ab/kmq) Lingua: francese Indipendente dalla Francia dal 7 agosto 1960. Ordinamento: repubblica parlamentare Capo di stato: Laurent Gbagbo PIL procapite: 1.700$ L'Abijanaise Salut ô terre d'espérance / Pays de l'hospitalité. / Tes légions remplies de vaillance / Ont relevé ta dignité. // Tes fils, chère Côte d'Ivoire / Fiers artisans de ta grandeur / Tous rassemblés pour ta gloire / Te bâtiront dans le bonheur. // Fiers Ivoiriens, le pays nous appelle. / Si nous avons dans la paix ramené la liberté / Notre devoir sera d'être un modèle / De l'espérance promise à l'humanité / En forgeant, unie dans la foi nouvelle / La patrie de la vraie fraternité. La Canzone di Abidjan Salute a te, terra di speranza, paese di ospitalità. Le tue valorose legioni ti han restituito la dignità. Noi, tuoi figli, amata Costa d'Avorio, umili artigiani della tua grandezza, tutti uniti per la tua gloria ti costruiremo con gioia. Fieri Ivoriani, il paese ci chiama, se noi abbiamo fatto tornare, con la pace, la libertà, sarà nostro dovere essere un modello della speranza promessa all'umanità, mentre forgiamo, uniti sotto una rinnovata fede, la Patria della vera fratellanza. Capitale: Lisbona Popolazione: 10,5 milioni (118 ab/kmq) Lingua: portoghese Indipendente dal Regno di Castiglia e Léon dal 5 ottobre 1143. Ordinamento: repubblica parlamentare Capo di stato: Aníbal Cavaco Silva PIL procapite: 20.800$ A Portuguesa Heróis do mar, nobre povo / Nação valente, imortal / Levantai hoje de novo / O esplendor de Portugal! / Entre as brumas da memória / Ó Pátria, sentese a voz / Dos teus egrégios avós / Que háde guiarte à vitória! // Às armas, às armas! / Sobre a terra, sobre o mar / Às armas, às armas! / Pela Pátria lutar! / Contra os canhões, marchar, marchar! La Portoghese Eroi del mare, nobile popolo, nazione valente e immortale, rinnova oggi lo splendore del Portogallo! Tra le nebbie della memoria, o Patria, si sente la voce dei tuoi valenti avi che ti guiderà alla vittoria! All'armi! All'armi! Sulla terra e sopra al mare, all'armi! All'armi! Per la Patira lottiamo e marciamo contro i cannoni!

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Pianeta Sport - Numero 0

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Page 1: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

GIRONEG

Capitale: YamoussoukroPopolazione: 18,5 milioni(57,5 ab/kmq)Lingua: francese

Indipendente dalla Francia dal7 agosto 1960.

Ordinamento: repubblicaparlamentareCapo di stato: LaurentGbagboPIL procapite: 1.700$

L'AbijanaiseSalut ô terre d'espérance / Pays de l'hospitalité. / Tes légions remplies de vaillance / Ontrelevé ta dignité. // Tes fils, chère Côte d'Ivoire / Fiers artisans de ta grandeur / Tousrassemblés pour ta gloire / Te bâtiront dans le bonheur. // Fiers Ivoiriens, le pays nousappelle. / Si nous avons dans la paix ramené la liberté / Notre devoir sera d'être unmodèle / De l'espérance promise à l'humanité / En forgeant, unie dans la foi nouvelle / Lapatrie de la vraie fraternité.

La Canzone di AbidjanSalute a te, terra di speranza, paese di ospitalità. Le tue valorose legioni ti han restituito ladignità. Noi, tuoi figli, amata Costa d'Avorio, umili artigiani della tua grandezza, tutti unitiper la tua gloria ti costruiremo con gioia. Fieri Ivoriani, il paese ci chiama, se noi abbiamofatto tornare, con la pace, la libertà, sarà nostro dovere essere un modello della speranzapromessa all'umanità, mentre forgiamo, uniti sotto una rinnovata fede, la Patria della verafratellanza.

Capitale: LisbonaPopolazione: 10,5 milioni(118 ab/kmq)Lingua: portogheseIndipendente dal Regno diCastiglia e Léon dal 5 ottobre1143.

Ordinamento: repubblicaparlamentareCapo di stato: Aníbal CavacoSilvaPIL procapite: 20.800$

A PortuguesaHeróis do mar, nobre povo / Nação valente, imortal / Levantai hoje de novo / O esplendorde Portugal! / Entre as brumas da memória / Ó Pátria, sente­se a voz / Dos teus egrégiosavós / Que há­de guiar­te à vitória! // Às armas, às armas! / Sobre a terra, sobre o mar /Às armas, às armas! / Pela Pátria lutar! / Contra os canhões, marchar, marchar!

La PortogheseEroi del mare, nobile popolo, nazione valente e immortale, rinnova oggi lo splendore delPortogallo! Tra le nebbie della memoria, o Patria, si sente la voce dei tuoi valenti avi che tiguiderà alla vittoria! All'armi! All'armi! Sulla terra e sopra al mare, all'armi! All'armi! Per laPatira lottiamo e marciamo contro i cannoni!

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Page 2: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

Hino Nacional BrasileiroOuviram do Ipiranga às margens plácidas / De um povo heróico o brado retumbante / E o sol daLiberdade, em raios fúlgidos / Brilhou no céu da Pátria nesse instante. // Se o penhor dessaigualdade / Conseguimos conquistar com braço forte / Em teu seio, ó Liberdade / Desafia onosso peito a própria morte! // Ó Pátria amada / Idolatrada / Salve! Salve! // Brasil, um sonhointenso, um raio vívido / De amor e de esperança à terra desce / Se em teu formoso céu,risonho e límpido / A imagem do Cruzeiro resplandece. // Gigante pela própria natureza / Ésbelo, és forte, impávido colosso / E o teu futuro espelha essa grandeza. // Terra adorada / Entreoutras mil / És tu, Brasil / Ó Pátria amada! // Dos filhos deste solo / És mãe gentil / Pátriaamada / Brasil!

Inno Nazionale BrasilianoLe placide rive dell'Ipiranga udirono risuonare le grida di un popolo eroico e in raggiscintillanti il sole della libertà risplendette in quell'istante nei cieli della nostra Patria. Seabbiamo ottenuto l'uguaglianza con le nostre forti braccia, nel suo grembo, libertà, ilnostro petto sconfiggerà la morte stessa! O amata e adorata Patria, ti saluto, ti saluto!Brasile, un sogno intenso, un raggio vivido d'amore e speranza scende in terra se nei tuoicieli belli, sorridenti e puliti risplende l'immagine della Croce del Sud. Gigante per tuapropria natura, colosso bello, forte ed intrepido, il tuo futuro rispecchia la tua grandezza.Patria amata tra mille, sei gentile madre per i figli di questa terra, Patria amata, Brasile!

GIRONEG

Capitale: BrasiliaPopolazione: 188,9 milioni(22,2 ab/kmq)Lingua: portoghese

Indipendente dal Portogallodal 7 settembre 1822.

Ordinamento: repubblicapresidenziale federaleCapo di stato: Luiz InácioLula da SilvaPIL procapite: 9.000$

AegukkaAch'imŭn pinnara i kangsan / Ŭn'gŭme chawŏndo kadŭkhan / Samch'ŏlli arŭmdaun naechoguk / Panmannyŏn oraen ryŏksaë / Ch'allanhan munhwaro charanan / Sŭlgiron inminŭii yŏnggwang / Momgwa mam ta pach'yŏ i Chosŏn / Kiri pattŭse

Canto PatriotticoLascia che la mattina risplenda sull'argento e l'oro di questa terra, tremila leghe diricchezze naturali, la mia bellissima Patria. La gloria di un popolo saggio, cresciuto in unasapiente cultura con cinque millenni di storia. Siano i nostri corpi e le nostre menti devoti asupportare questa Corea per sempre.

Capitale: P'yŏngyangPopolazione: 22,6 milioni(186,8 ab/kmq)Lingue: coreanoIndipendente dal Giappone dal15 agosto 1945.Ordinamento: repubblicasocialista monopartiticaCapo di stato: Kim Il­Sung(leader eterno deceduto nel1994) ­ Kim Jong­Il (leadersupremo)PIL procapite: 1.800$(stima)

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Page 3: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

indiscutibilmente uno dei tre miglioriportieri del globo, giocheranno cam­pioni come Maicon, Dani Alves e Lúciooltre ad ottimi giocatori come Bastos eThiago Silva. Una retroguardia davveroda spavento. Di contro invece, e anchequesto a dirlo suona come unoscherzo, sembra proprio l’attacco,storicamente punto di forza di unasquadra tutta samba e gol, il maggiorpunto debole. Se Adriano non avrebbeassolutamente garantito nulla, postaanche la sua inaffidabilità fuori dalcampo, non si può comunque dire cheNilmar, Grafite e Luís Fabiano sianoinvece delle sicurezze.Chiudete gli occhi, ora, e provate adimmaginare un Brasile che vince unMondiale con una difesa di ferro ed unattacco asfittico, facendo fatica adimporsi sull’avversario per la scarsacapacità di creare occasioni da rete. Cicredereste mai? Nella fase quali­ficatoria, in realtà, le cose non sonoandate proprio così. Perché pur senzagrandissimi nomi l’attacco Verdeoronon ha deluso, tanto da risultare il piùprolifico dell’intero Sud America. Altempo stesso, però, la difesa ha rettoalla grande, subendo undici sole reti indiciotto match. Perché, in fondo,difendere al meglio è una cosa che sipuò anche imparare, ma un brasilianoresta pur sempre un brasiliano e perloro smettere di fare gol e spet­tacolo…quello proprio no, non èpossibile.

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Quarti di finale

Quarti di finale

Ottavi di finale

Campione del Mondo

2° posto

Campione del Mondo

Secondo turno

Campione del Mondo

Primo turno

Campione del Mondo

4° posto

3° posto

Campione del Mondo

Primo turno

Primo turno

3° posto

2° posto

Quarti di finale

Esordio internazionale:

20 settembre 1 91 4, Buenos Aires

Argentina - Brasile 3-0

Palmares:

Mondiali: diciannovesima par-tecipazione, cinque volte cam-

pione (1 958, 1 962, 1 970, 1 994,

2002), due secondi posti

(1 950, 1 998), due terzi posti

(1 938, 1 978).

Coppa America: nove volte

campione (1 91 9, 1 922, 1 949,

1 989, 1 997, 1 999, 2004, 2007), 1 1

secondi posti , 5 terzi posti .

Olimpiadi: due argenti (1 984,

1 988) e due bronzi (1 996, 2008).

Più presenze in nazionale:

Cafu (1 42)

Migliormarcatore:

Pelé (77)

1 5 giugno 201 0 - Ell is Park, Johannesburg

Brasile - Corea del Nord (h. 20:30)

20 giugno 201 0 - Soccer City, Johannesburg

Brasile - Costa d'Avorio (h. 20:30)

25 giugno 201 0 - Moses Mabhida, Durban

Portogallo - Brasile (h. 16:00)

Nei mesi antecedenti l’ufficializzazionedelle convocazioni ha fatto moltodiscutere, in Italia, l’apparente idio­sincrasia di Marcello Lippi nei confrontidi giocatori come Cassano, Miccoli eBalotelli. Ragazzi che secondo moltiavrebbero dovuto guidare il nostroattacco in Sudafrica, ma che il CTazzurro pareva non prendere nem­meno in considerazione. Allo stessomodo oggi, a convocazioni avvenute, èDunga, commissario tecnico brasiliano,a ricevere le stesse – se non peggiori –critiche. Perché a molti brasilianiproprio non va giù che giocatori comeRonaldinho, Pato ed Adriano non sianostati inseriti nella lista dei ventitre chesi giocheranno il mondiale sudafricano.Tutto questo, però, a Dunga noninteressa. Facendo spallucce rispetto aitanti mugugni dei suoi connazionali,infatti, l’allenatore nativo di Ijuí hacostruito una squadra a sua immaginee somiglianza in cui Kaká e Robinhosaranno gli unici giocatori dotati di unacerta inventiva e libertà di movimento.Per il resto squadra corta e quadratapronta a sfruttare ogni errore concessodagli avversari.Non solo. Mai nessuno, credo, sisarebbe immaginato di definire quellaVerdeoro come la miglior difesa delmondo. In questo caso, però, saràproprio così. Almeno sulla carta. Per­ché davanti a Júlio César, che è oggi

GIRONEG-Brasile

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Page 4: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

SQUADRANOME

CT Carlos DUNGA 31.10.1963

NOME SQUADRA1 Júlio CÉSAR P 03.09.1979 Inter (ITA)

12 GOMES P 15.02.1981 Tottenham Hotspur (ENG)22 DONI P 22.10.1979 Roma (ITA)2 MAICON D 26.07.1981 Inter (ITA)3 LÚCIO D 08.05.1978 Inter (ITA)4 JUAN D 01.02.1979 Roma (ITA)6 Michel BASTOS D 02.08.1983 Olympique Lyonnais (FRA)

13 Daniel ALVES D 06.05.1983 Barcelona (ESP)14 LUISÃO D 13.02.1981 Benfica (POR)15 Thiago SILVA D 22.09.1984 Milan (ITA)16 GILBERTO D 25.04.1976 Cruzeiro5 Felipe MELO C 26.08.1983 Juventus (ITA)7 ELANO C 14.06.1981 Galatasaray (TUR)8 Gilberto SILVA C 07.10.1976 Panathinaikos (GRE)

10 KAKÁ C 22.04.1982 Real Madrid (SPA)17 JOSUÉ C 19.07.1979 Wolfsburg (GER)18 RAMIRES C 24.03.1987 Benfica (POR)19 Júlio BAPTISTA C 01.10.1981 Roma (ITA)20 KLÉBERSON C 19.06.1979 Flamengo9 Luís FABIANO A 08.11.1980 Sevilla (ESP)

11 ROBINHO A 25.01.1984 Santos21 NILMAR A 14.07.1984 Villarreal (ESP)23 GRAFITE A 02.04.1979 Wolfsburg (GER)

Júlio César

BastosJuanLúcioMaicon

Alves Robinho

MeloG. Silva

Kaká

Fabiano

GIRONEG-Brasile

CHI È DENTRO E CHI È FUORICarlos Dunga ha scelto i suoi ventitre uomini con largo anticipo,annunciando la sua squadra l '1 1 maggio, quasi venti giorni primadella deadline ufficiale. Le assenze più pesanti sono quelle diRonaldinho e Adriano, mentre è stato incluso a sorpresa al postodell 'ex-interista l 'attaccante del Wolfsburg Grafite. Al le critiche sul lamancata chiamata di Paulo Henrique e Neymar, Dunga harisposto che non sono ancora maturi: "Non posso preparare unasquadra nazionale per i l 201 4 se devo vincere oggi".

IL COMMISSARIO TECNICO

IL CAPITANO

Carlos Caetano Bledorn Verri, a noi noto come Carlos Dunga,fu una delle colonne della nazionale brasiliana nel ventennio‘80/’90 per poi diventarne, sei anni dopo il suo ritiro dal calciogiocato, commissario tecnico incaricato di guidare la nazionaleVerdeoro alla qualificazione per i Mondiali sudafricani. Obiettivopienamente raggiunto e condito anche da una Copa America(2007) ed una Confederations Cup (2009). Ora, però, viene lostep più difficile: e lui, allenatore dogmatico se ce n’è uno, hagià dimostrato di aver ben chiaro in testa come il suo debbaessere un Brasile fondato sulla sostanza, non sui numeri dacirco. Nel paese del futbol bailado di Pelé e Garrincha già inmolti storcono il naso, ma se riuscirà a centrare il bersagliogrosso l’avrà vinta lui…

Nativo di Brasilia, cresciuto nel Planaltina, sbarcòall’Internacional nel 1997. Dopo tre anni, quindi, l’approdo inGermania dove tra Bayer e Bayern mise insieme quasi 250presenze in Bundesliga. Da questa stagione, quindi, è venutosulla sponda nerazzurra di Milano per costituire assieme aSamuel una delle migliori coppie difensive al mondo. Giàcampione mondiale otto anni fa in Corea e Giappone, Lúcio haraggiunto oggi una maturità invidiabile. Non solo. Comedimostrato anche dalla Champions League appena vinta ilcentrale brasiliano è all’apice della sua carriera: quale momentomigliore per guidare la sua nazionale ad un Mondiale?

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Page 5: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

I l Brasi leirão 201 0 è appena iniziato. In

compenso, però, prima di esso sono stati

giocati vari tornei statal i : andiamo quindi a

fare un breve riepi logo di come sono

terminati i principal i . I l Campeonato

Gaúcho è stato vinto per la trentaseiesima

volta nella sua storia dal Gremio, impostosi

in finale contro l ’ Internacional rivale di

sempre. Quello Paulista è stato invece vinto

dal Santos mentre quello Carioca è stato

vinto per la diciannovesima volta dal

Botafogo, impostosi in finale sul Flamengo.

I l Campionato Pernambucano ha visto

trionfare per la sesta volta consecutiva lo

Sport Recife, quel lo Paranaense i l Coritiba

mentre l ’Atlético Mineiro si è aggiudicato i l

Campionato Mineiro. Nello stato di Goiás è

stato l ’Atlético Goiano ad imporsi mentre in

quello Baiano ad imporsi per la ventisettesima volta nella sua storia è stato i l Vitória.

Nel Brasi leirão, soprannome del Campeonato Brasi leiro Série A, nessuna squadra ha

ancora tentato la volata: a guidare la lega sono a pari merito i Corinthians e i l Ceará che

precedono si sol i due punti la Fluminense.

IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONEL’età media del Brasile è stranamente alta. Una squadra che nelcorso della sua storia è stata infatti capace di portare spessevolte giocatori poco più che maggiorenni (quando proprio nonminorenni) si ritrova oggi con una rosa la cui età media supera digran lunga i ventotto anni ed in cui il giocatore più giovane(Ramires) ne ha ventitre.La promessa Verdeoro, quindi, si trova ad avere già la bellezza diquasi ventisei anni: il milanista Thiago Silva, infatti, li compirà ilprossimo settembre. Nonostante questo, e nonostante sia unodei difensori più interessanti dell’attuale panorama mondiale, sitrova comunque ad essere ancora un novellino rispetto a certilivelli avendo disputato sei sole partite con la maglia della suanazionale. Cresciuto nelle giovanili del Fluminense, squadra cuiritornò nel 2006 dopo una peregrinazione lunga cinque anni chelo portò a transitare anche per Porto e Dinamo Mosca. Dall’ultimastagione, quindi, è una delle colonne della difesa rossonera.Di contro uno dei sicuri pilastri della retroguardia Verdeoro,l’interista Maicon, di presenze in nazionale ne ha già fatte più dicinquanta e di soddisfazioni con quella maglia addosso se ne ègià tolta qualcuna (due Copa America più due Confederations).Nato ventinove anni fa a Criciuma crebbe nella squadra della suacittà per completare poi la maturazione al Cruzeiro, club con cuiesordì nel 2001. Tre anni più tardi, quindi, il passaggio alMonaco, dove pur affermandosi come uno dei laterali piùinteressanti del campionato transalpino, non vide crescere dimolto le sue quotazioni. Nell’estate 2006 passò per soli seimilioni di euro all’Inter. E proprio a Milano Maicon sapràaffermarsi come uno dei migliori terzini destri al mondoarrivando quindi a vincere la Champions League nel corsodell’ultima fortunatissima stagione nerazzurra.

GIRONEG-Brasile

BrasileirãoSquadra Pt

Corinthians 17Ceará 17

Fluminense 15Santos 12

Guarani 12São Paulo 11

Goiás 10Botafogo 9

Flamengo 9Palmeiras 9Cruzeiro 9

Avaí 8Grêmio Porto Alegrense 8

Vitória 8Grêmio Prudente 8

Internacional 7

19 Vasco da Gama 520 Atlético Goianiense 4

123456789

10111213141516

(Campionato in corso: 7 su 38 gg)

Atlético Paranaense 7Atlético Mineiro 6

1718

Albo d'oroSquadra Ultimo

São Paulo 6 2008Flamengo 2009Corinthians 2005Vasco da Gama 2000Palmeiras

41994

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Page 6: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

mentre i problemi nascono da unadifesa vulnerabile che avrà i suoiproblemi nell’affrontare le folateoffensive del Brasile e del Portogallo,inserite da un sorteggio poco felice nelgirone degli ivoriani insieme alla Coreadel Nord. L’anello debole è il portiereBoubacar Barry che fatica a trovarespazio da titolare nel belga Lokerenmentre di fronte a lui la solidità e lacontinuità non sono il punto forte diKolo Touré e compagnia.Quattro anni fa, alla loro primaesperienza mondiale, gli ivorianifurono inseriti in un girone di ferro conOlanda e Argentina. Pur sconfiggendo3­2 la nazionale serbo­montenegrina,gli Elefanti persero 2­1 con entrambele teste di serie, perdendo la possibilitàdi passare il turno, pur guadagnandosiil titolo di unica squadra a non avermai disputato una partita al Mondialesenza segnare reti. Anche in questaedizione il girone vede gli ivorianicontrapposti a due potenze, e pertenere fede alle attese di un interocontinente, gli uomini di Erikssondovranno necessariamente fare unavittima illustre nel loro girone: diventa,quindi, già decisiva la partita di esordiodel 15 giugno contro il Portogallo. Unasconfitta potrebbe significare unbrusco ridimensionamento degli o­biettivi, mentre una vittoria lancerebbegli Elefanti verso il secondo turno: aquel punto ogni meta potrebbe esserealla portata.

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Primo turno

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Esordio internazionale:

1 3 apri le 1 960, Madagascar

Costa d'Avorio - Dahomey 3-2

Palmares:

Mondiali: seconda partecipa-

zione, mai oltre i l primo turno.

Coppa d'Africa: una volta

campione (1 992), un secondo

posto (2006), quattro terzi

posti (1 965, 1 968, 1 986, 1 994).

Olimpiadi: una partecipazione.

Più presenze in nazionale:

Didier Zokora (80)

Migliormarcatore:

Didier Drogba (44)

Gli Elefanti della Costa d’Avorio, allaloro seconda apparizione consecutivanella fase finale della Coppa delMondo, rappresentano la grandesperanza del continente africano difare strada in una competizione or­ganizzata per la prima volta su ter­ritorio amico. Le frecce all’arco degliivoriani sono molte, a partire da DidierDrogba, leader carismatico e capitanodi una generazione di campioni. Agiocare contro gli Elefanti sarannol’estrema difficoltà di dare il meglio nelmomento topico, come dimostrano leultime tre edizioni della Coppa d’Africa,e il tempo ridottissimo a disposizionedi Sven­Göran Eriksson, nominatocommissario tecnico solo alla fine dimarzo, per lavorare in preparazionealla Coppa del Mondo con una primapresa di contatto con i giocatoriavvenuta solo a metà maggio.Il punto di forza della squadra èdecisamente l’attacco dove a fianco diDidier Drogba, centravanti del Chelseae grande protagonista dell’ultimastagione, forse la migliore della suacarriera, possono ruotare grandi talenticome il giovane Gervinho, SalomonKalou, sempre del Chelsea, e l’eroe dimille battaglie con la maglia arancione,Aruna Dindane. A centrocampoEriksson non può prescindere da YayaTouré che a Barcelona è diventato unodei migliori interditori del pianeta,

1 5 giugno 201 0 - Nelson Mandela Bay, Port El izabeth

Costa d'Avorio - Portogallo (h. 16:00)

20 giugno 201 0 - Soccer City, Johannesburg

Brasile - Costa d'Avorio (h. 20:30)

25 giugno 201 0 - Loftus Versfeld, Pretoria

Corea del Nord - Costa d'Avorio (h. 16:00)

GIRONEG-Costa

d'Avorio

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Page 7: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

Tecnico giramondo, Sven­Göran Eriksson ha al suo attivocome allenatore di club una Coppa Uefa con il Göteborg, unaCoppa delle Coppe e una Supercoppa europea con la Lazio ecinque titoli nazionali (Göteborg, Benfica e Lazio). Dopo averportato per due volte l’Inghilterra ai quarti di finale (nel 2002 enel 2006) ed essere stato esonerato dalla panchina del Messicodove aveva iniziato con due sconfitte esterne il girone diqualificazione per Sudafrica 2010, Eriksson è stato scelto a finemarzo del 2010 per guidare la Costa d’Avorio dopo l’esonero diVahid Halilhodžić a seguito della eliminazione nei quarti difinale della Coppa d’Africa ad opera dell’Algeria.

Barry

TiénéBambaK. TouréEboué

Romaric ZokoraY. Touré

DrogbaKalou Gervinho

IL COMMISSARIO TECNICODidier Drogba è la Costa d’Avorio: il centravanti del Chelseaha esordito in Nazionale nel settembre 2002 e la sua prima retecon la maglia degli Elefanti risale al 2003. A questa ne sonoseguite altre 42 che fanno di lui il maggior can­noniere dellastoria ivoriana; ha trascinato con 9 reti la Costa d’Avorio allaprima storica qualificazione a un Mondiale nel 2006 e si èripetuto quattro anni, contribuendo a garantire l’accesso aSudafrica 2010 con sei reti. A livello di club, dopo gli esordi inFrancia con Guingamp e Marsiglia, Drogba è esploso nelChelsea dove è approdato nel 2004. Nella stagione appenaconclusa, con 29 reti in 32 apparizioni, è stato uno deiprotagonisti della fantastica cavalcata della squadra di Ancelottiverso la vittoria in Premier League e FA Cup.

CHI È DENTRO E CHI È FUORITre reduci del la Coppa del Mondo 2006 tra i tagl i operati da Sven-Göran Eriksson: si tratta dei centrocampisti Gi l les Yapi Yapo(appena passato dal Young Boys Berna al Basi lea) e Emerse Faé(del Nizza) e dell 'attaccante Bakari Koné, impiegato nelcampionato del Qatar. Le altre esclusioni includono i l portiereVincent Angban e tre giocatori di movimento: Abdoulaye Méïté delWest Bromwich Albion, Kanga Akalé del Lens e Lacina Traoré, inforza alla squadra rumena del Cluj.

IL COMMISSARIO TECNICO

GIRONEG-Costad'Avorio

CT Sven­Göran ERIKSSON 05.02.1948

NOME SQUADRASQUADRA1 Boubacar BARRY P 30.12.1979 KSC Lokeren (BEL)

16 Aristide ZOGBO P 30.12.1981 Maccabi Netanya (ISR)23 Daniel YEBOAH P 13.11.1984 ASEC Mimosas2 Benjamin ANGOUA D 28.11.1986 Valenciennes (FRA)3 Arthur BOKA D 02.04.1983 Stuttgart (GER)4 Kolo TOURÉ D 19.03.1981 Manchester City (ENG)

12 Steve GOHOURI D 08.02.1981 Wigan Athletic (ENG)17 Siaka TIÉNÉ D 22.03.1982 Valenciennes (FRA)20 Guy DEMEL D 13.06.1981 Amburgo (GER)21 Emmanuel EBOUÉ D 04.06.1983 Arsenal (ENG)22 Sol BAMBA D 13.01.1985 Hibernian (SCO)5 Didier ZOKORA C 14.12.1980 Sevilla (SPA)6 Yaya TOURÉ C 13.05.1983 Barcelona (SPA)9 Cheick TIOTÉ C 21.06.1986 FC Twente (NED)

13 Jean­Jacques GOSSO C 15.03.1983 Monaco (FRA)14 ROMARIC C 04.06.1983 Sevilla (SPA)18 Abdul KADER KEÏTA C 06.08.1981 Galatasaray (TUR)19 Emmanuel KONÉ C 31.12.1986 FC Internaţional (ROU)7 Seydou DOUMBIA A 31.12.1987 CSKA Mosca (RUS)8 Salomon KALOU A 05.08.1985 Chelsea (ENG)

10 GERVINHO A 27.05.1987 Lille (FRA)11 Didier DROGBA A 11.03.1978 Chelsea (ENG)15 Aruna DINDANE A 26.11.1980 Lekhwiya (LAT)

NOME

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Page 8: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

Con 1 6 titol i negl i ultimi 20 anni, l ’ASEC

Mimosas di Abidjan è la forza dominante

del campionato ivoriano, insieme all 'Africa

Sports (originariamente chiamato Club

Sportif Bété e vincitore del primo cam-

pionato ivoriano): è dal 1 984 che un altra

squadra non vince i l campionato, visto che

le due si sono accaparrate 40 dei 51 titol i

finora messi in palio, lasciando i rimanenti

in mano a Stade d'Abidjan (ultima vittoria

nel 1 969), Stel la Club d'Adjamè (1 984,

appunto), Onze Frères de Bassam (due titol i nel 1 960 e nel 1 961 prima di sparire nel

nul la) e Sporting Club de Gagnoa (un unico titolo nel 1 976).

La squadra della capitale è l ’unica a fornire un giocatore, i l portiere Yeboah, al la

nazionale e sta guidando la classifica anche nel Campionato 201 0 giunto alla

conclusione del girone d’andata. Partita con due sconfitte nel le prime giornate di

campionato, l ’ASEC Mimosas ha messo insieme nelle successive undici partite sette

vittorie e quattro pareggi assumendo, ancora una volta, i l comando delle operazioni e

precedendo di due punti al giro di boa l’AFAD di Djékanou. Nove punti di svantaggio già

accumulati dal l 'Africa Sports, rimasto al palo al nono posto della graduatoria: sul la

panchina del club fino a un mese fa sedeva Gianni Bortoletto, una vita come

viceallenatore alle spalle di Alberto Cavasin.

IL CAMPIONATO NAZIONALE ALTRI PROTAGONISTISe gli Elefanti faranno strada in Sudafrica sarà sicuramente unadelle rivelazioni del Torneo: Gervais Yao Kouassi detto Gervinho.Ventitre anni e un soprannome brasiliano a sancire il suo giocoscoppiettante, l’attaccante del Lille si è meritato per le suegiocate e per il suo fisico l’appellativo di Messi africano.Chiamato nelle file della squadra francese a sostituire ilbrasiliano Bastos, idolo del pubblico, Gervinho ha avuto un iniziodi stagione esplosivo con 11 reti in 12 partite di Ligue 1 e cinquereti in Europa League, al quale è seguito un periodo diassestamento: ora è pronto a riaccendere le polveri in Sudafrica.Con la maglia arancione degli Elefanti Gervinho ha debuttato,ventenne, nel 2007 per poi indossare la fascia da capitano dellanazionale olimpica che a Pechino si è fermata ai quarti di finale.È, al contrario, già nella storia calcistica ivoriana ArunaDindane, punta ventinovenne con una militanza quasi decennalein nazionale e autore di due delle tre reti che hanno portato allaprima vittoria degli Elefanti nella fase finale di una Coppa delMondo: era il 21 giugno 2006 e la Costa d’Avorio superò per 3­2la Serbia a Monaco. Cinque anni nell’Anderlecht, cinque nelle filedei francesi del Lens, Dindane ha militato quest’anno, in prestito,nel centro dell’attacco del Portsmouth che travolto dal dissestofinanziario è stato comunque in grado di arrivare alla finale di FACup contro il Chelsea.Se Drogba è il leader carismatico degli ivoriani, il difensore KoloTouré è il condottiero in campo degli Elefanti. Sette stagioninell’Arsenal di Wenger, dove ha formato una insuperabile coppiadifensiva con Sol Campbell negli Invincibili, la squadra che nel2003/04 ha vinto la Premier League senza sconfitte. Nell’ultimastagione ha militato nelle fila del Manchester City indossando lafascia da capitano.

GIRONEG-Costa

d'Avorio

Ligue 1Squadra Pt

ASEC Abidjan 25Académie Diallo 23

Séwé Sports de San­Pédro 21Stella Club d'Adjamé 20

Denguelé Sports d'Odienné 19Société Omnisports de l'Armée 18

ASC Ouragahio 18Jeunesse Club d'Abidjan 17

Africa Sports 16Stade d'Abidjan 16

Sabé Sports de Bouna 15USC Bassan 15

Issia Wazi 13FC Hiré 9

Campionato in corso (13 su 26 gg)

123456789

1011121314

Albo d'oroSquadra

ASEC Mimosas 23Africa Sports 17Stade d'AbidjanStella Club d'AdjaméOnze Frères de Bassam

532

Ultimo20092008196919841961

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Page 9: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

buona difesa. Adesso sembra che ognitassello stia andando al posto giusto:Eduardo, estremo difensore del Braga,non accenderà la fantasia ma è buonportiere (ha guidato a suon di paratela sua squadra al secondo posto incampionato) e, soprattutto, sotto ilsole non c'é di meglio; la difesaconiuga classe, esperienza e piedibuoni (Miguel, Ferreira, Carvalho,Alves, Ricardo Costa e soprattuttol'imprevedibile Pepe); il centrocampopare sarà arricchito dall'arretramentocostante di Cristiano Ronaldo accantoal solito Deco, perché Tiago e i giovaniMendes e Meireles non offrono cer­tamente garanzie di perfezione. Inattacco Quieroz si è portato dietronomi importanti che scalpiteranno peri due posti disponibili perché certa­mente nessuno tra Danny, Simão,Liédson, Almeida e Nani vorrà guar­darsi tutto il Mondiale dalla panchina.Qualificati per il rotto della cuffia, ailusitani non è capitato nemmeno unbel gruppo: si dovrà subito sudare persuperare almeno due tra Brasile, Costad'Avorio e la supposta cenerentolaCorea del Nord. Arrivare nel tabellonedei quarti significherebbe candidarsialla vittoria, perché se i portoghesiarrivano secondi nel girone gli capita al99% la Spagna. Già dalla prima gara,contro Drogba e soci, saranno costrettia tirare fuori quasi tutti gli assi dallamanica. Se ne hanno.

A livello di potenzialità, il Portogallopotrebbe benissimo essere etichettatocome una delle possibili squadrevincitrici del Mondiale sudafricano.Però da qui a prendere dalle mani diNelson Mandela la Coppa l'undici luglioprossimo, di acqua ce ne passa propriotanta. In effetti la squadra allenata daCarlos Queiroz parte con le miglioriintenzioni, con un gruppo collaudatoanche se privo di diversi possibili pezzida novanta, ma tenendo bene inmostra uno dei pochi fenomeni che inSud Africa possono quasi vincere lepartite da soli. Troppo facilmente èpronosticabile il fatto che se CristianoRonaldo deciderà di far girare séstesso e la squadra, pochi sono gliavversari che potranno resistereindenni alla furia dei lusitani.Dopo la gloria raggiunta in campogiovanile negli anni ottanta e novantae i buoni, ma non eccelsi, risultatidell’ultimo decennio, dopo la pensionedella generazione dei Figo e dei RuiCosta, ecco che questa meravigliosa eperfetta incompiuta si presenta alMondiale con probabilmente la squadrapiù completa in ogni reparto, esclusanaturalmente quella eccezionale del'66. Al Portogallo è sempre mancato odi un attaccante prolifico quando c'erada finalizzare il lavoro di uncentrocampo eccezionale, oppure unportiere idoneo in presenza di una

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

4° posto

Primo turno

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Primo turno

Non qualificata

Non qualificata

3° posto

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Esordio internazionale:

1 8 dicembre 1 921 , Madrid

Spagna - Portogallo 3-1

Palmares:

Mondiali: quinta partecipa-

zione, un terzo posto (1 966).

Europei: una secondo posto

(2004), due terzi posti (1 984,

2000).

Olimpiadi: tre partecipazioni.

Più presenze in nazionale:

Luís Figo (1 27)

Migliormarcatore:

Pauleta (47)

1 5 giugno 201 0 - Nelson Mandela Bay, Port El izabeth

Costa d'Avorio - Portogallo (h. 16:00)

21 giugno 201 0 - Green Point, Città del Capo

Portogallo - Corea del Nord (h. 13:30)

25 giugno 201 0 - Moses Mabhida, Durban

Portogallo - Brasile (h. 16:00)

GIRONEG-Portogallo

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Page 10: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

SQUADRANOME

CT Carlos QUEIROZ 01.03.1953

NOME SQUADRA1 EDUARDO P 19.09.1982 Braga

12 BETO P 01.05.1982 Porto22 Daniel FERNANDES P 25.09.1983 Iraklis (GRE)2 Bruno ALVES D 27.11.1981 Porto3 Paulo FERREIRA D 18.01.1979 Chelsea (ENG)4 ROLANDO D 31.08.1985 Porto5 DUDA D 27.06.1980 Malaga (ESP)6 Ricardo CARVALHO D 18.05.1978 Chelsea (ENG)

13 MIGUEL D 04.01.1980 Valencia (ESP)15 PEPE D 26.02.1983 Real Madrid (ESP)21 Ricardo COSTA D 16.05.1981 Lille (FRA)23 Fábio COENTRÃO D 11.03.1988 Benfica8 Pedro MENDES C 26.02.1979 Sporting

10 DANNY C 07.08.1983 Zenit San Pietroburgo (RUS)11 SIMÃO C 31.10.1979 Atletico Madrid (ESP)14 Miguel VELOSO C 11.05.1986 Sporting16 Raul MEIRELES C 17.03.1983 Porto19 TIAGO C 02.05.1981 Atletico Madrid (ESP)20 DECO C 27.08.1977 Chelsea (ENG)7 Cristiano RONALDO A 05.02.1985 Real Madrid (ESP)9 LIÉDSON A 17.12.1977 Sporting

17 NANI A 17.11.1986 Manchester United (ENG)18 Hugo ALMEIDA A 23.05.1984 Werder Brema (GER)

Eduardo

FerreiraCarvalhoAlvesMiguel

Nani Liédson

VelosoMeireles Deco

Ronaldo

IL COMMISSARIO TECNICO

Due anni fa, succedendo a Scolari, Carlos Queiroz si è presosu proprio un bel crostino. Felipão aveva dato un gioco,un'anima e qualche buon risultato alla na­zionale portoghese:per questo il Portogallo si aspetta che il successore finalizzi illavoro agguantando un successo impor­tante. A Queiroz nonmanca l'esperienza e nemmeno il me­stiere per far bene,anche se i risultati migliori li ha sempre avuti come secondo incarica, alla corte di sir Ferguson a Manchester. Conosce però ilSudafrica, conosce il calcio internazionale e i suoi interpreti:non sarà il massimo della simpatia ma quando si deve vincereè meglio farsi rispettare, dai giocatori, dallo staff e dallastampa, piuttosto che farsi amare.

CHI È DENTRO E CHI È FUORINonostante fosse fermo da dicembre in seguito a un bruttoinfortunio al ginocchio, Pepe, difensore del Real Madrid di originebrasi l iana, ha completato i l suo percorso di riabi l i tazione passandoi test fisici di Carlos Queiroz e guadagnando così la convocazionenella l ista definitiva del Portogallo. L'inclusione di Pepe significa ladelusione di Zé Castro del Deportivo La Coruña, esordiente innazionale un anno fa e ora tagl iato per lasciare spazio alrecuperato numero tre del Real Madrid.

IL CAPITANOClasse e piedi buoni, giovinezza ed esperienza, senso dellaposizione e del gol, colpo di testa e tiro superbo, deter­minazione e autorità. Ci vorrebbero non si sa quanti aggettiviper definire Cristiano Ronaldo, che parte alla volta delSudafrica per essere consacrato, una volta per tutte, come ilmiglior giocatore di calcio del pianeta Terra. Da solo però luinon basta, come da solo non è bastato al Manchester e al Real,come da solo non bastava Eusébio alla squadra del '66. Se fagirare la squadra e dà quello che può e deve fin da subito, puòfar vincere il Portogallo contro chiunque.

GIRONEG-Porto

gallo

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Page 11: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

Dopo quattro anni di dominio del Porto (che

negli ultimi sette anni si era aggiudicato i l

ti tolo in ben sei occasioni) , i l Benfica, la

squadra lusitana più titolata, ritorna per la

trentaduesima volta al la vittoria nel

campionato nazionale. In stagione i l

Benfica ha a lungo rivaleggiato con gli

outsider del Braga e solo lo scontro diretto

a sette giornate dalla fine ha risolto la

questione: i l ti tolo al la squadra della

capitale e, per la prima volta, i l secondo

posto e la qualificazione ai prel iminari di

Champions League per i l Braga. Ai

campioni uscenti del Porto non sono state sufficienti otto vittorie consecutive nelle ultime

otto giornate per raddrizzare la stagione. La vittoria del Benfica è stata favorita da una

eccezionale forza dell ’attacco che ha segnato ben 78 reti in trenta giornate (contro le 70

del Porto e le 48 del Braga) guidato dal capocannoniere, i l paraguayano Cardozo che è

andato a segno ben 26 volte.

Classifica decisamente a due velocità, visto che i l "gruppo volata" Benfica-Braga-Porto,

concentrato nel giro di otto punti , ha staccato di venti punti tutto i l resto della lega,

guidata dallo Sporting. Retrocesse le ultime due squadre, ovvero i Belenenses che

vinsero uno scudetto nell 'immediato dopoguerra e i l Leixões.

IL CAMPIONATO NAZIONALE ALTRI PROTAGONISTIRicardo Carvalho, leader difensivo dei lusitani e del Chelsea,può fare in Sudafrica quello che Cannavaro riuscì a fare inGermania, cioè essere l'uomo in più, l'ostacolo insormontabileper tutti gli attaccanti che passassero dalle sue parti, il punto diriferimento di tutti i suoi compagni. Ormai uno degli uomini piùrappresentativi della sua squadra di club, è un pezzoimportantissimo, diremmo vitale, nello scacchiere di Queiroz.Insieme a lui può diventare decisivo anche un altro presuntofenomeno del calcio lusitano, l'altro difensore Pepe, brasilianod'origine naturalizzato come Liédson e come Deco. Pepe è ancorain dubbio per un grave infortunio, non si sa se Queiroz lo potràrecuperare e se si, in quali condizioni sarà il ragazzo. Giocatoredal carattere non facile e molto propenso alla violenza, può peròfare la differenza e aggiungere un tocco di fisicità e mestiere inpiù, che talvolta può essere determinante.Chi promette di fare grandi cose è invece Danny, l'uomo dellacarriera alla rovescia, che ha conquistato un posto nella suanazionale solo quando se ne è andato dal Portogallo: star delcampionato russo, può fare il trequartista dando una manoconsiderevole alla maggiore libertà in campo di CristianoRonaldo, ma è assai efficace anche come realizzatore. Danny puòfunzionare da detonatore o da esplosivo dell'enorme potenzialeoffensivo che ha a disposizione il Portogallo.Simão, designato da Queiroz come vicecapitano di CristianoRonaldo, rappresenta l'uomo di esperienza del reparto offensivodel Portogallo. Intercambiabile tra ala destra e punta, vantaquasi cento presenze tra nazionale maggiore e under 21, unpassato di nome Benfica e Barcelona e un presente dacapocannoniere delle qualificazioni, oltre che all'Atlético Madrid.

GIRONEG-Portogallo

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Portuguese LegaSquadra Pt

Benfica 76Sporting de Braga 71

Porto 68Sporting 48Marítimo 41

Vitória de Guimarães 41Nacional 39

Naval 1° de Maio 36União de Leiria 35

Paços de Ferreira 35Académica 33

Rio Ave 31Olhanense 29

Vitória de Setúbal 25Belenenses 23

Leixões 21

123456789

10111213141516

Albo d'oroSquadra Ultimo

Benfica 32 2009­2010Porto 24 2008­2009Sporting 18 2001­2002Belenenses 1945­1946Boavista 1 2000­2001

Numero 0 • Giugno 201 0

Page 12: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

tenga lo status di leader eterno a se­dici anni dalla propria morte. A nonessere cambiato è lo stato di isola­mento dell'impenetrabile repubblica, icui confini sono così impermeabili aiflussi di notizie, sia dall’interno siadall’esterno, che il dittatore Kim Jong­Il ha bandito la trasmissione delle par­tite della Coppa del Mondo e impeditoalle televisioni nazionali di acquistare idiritti. Con ogni probabilità i cittadini anord del trentottesimo parallelo, ameno di un’improbabile vittoria nord­coreana (quotata 350:1 dai book­makers) non sapranno mai chi avràsollevato il trofeo, e dovranno accon­tentarsi di riassunti rimontati dal regi­me per far apparire i Chollimas sotto laluce migliore.Squadra di impostazione difensiva, laCorea imposta la sua forza sulla disci­plina (il massimo serbatoio calcisticodel paese è l’accademia militare Aprile25), la preparazione atletica e la velo­cità. Dopo aver demolito la Mongolia alturno preliminare, i coreani han segna­to solo 11 reti in 14 incontri, destandodubbi sulla qualità del proprio attacco.Per tenere aperto il massimo numerodi opzioni offensive possibile, il CT JoTong­Sop ha convocato un portiere inmeno, ignorando che le regole del tor­neo richiedono che ogni squadra neabbia tassativamente tre in rosa: è co­sì che l’attaccante Kim Myong­Wonnon potrà scendere in campo al Mon­diale se non con i guanti alle mani.

Gli Italiani se la ricordano ancora, adistanza di 44 anni. E i portoghesi,anche: quella Corea del Nord chesconfisse gli azzurri e costrinseEusébio a recuperare un passivo di trereti in una storica rimonta. La leg­genda che aleggia attorno ai sorpren­denti Chollimas del 1966 vorrebbe igiocatori (a parte il funesto ­ per gliazzurri ­ Pak Doo­Ik) tutti rinchiusi inun campo di concentramento al ritornoin patria per aver festeggiato la vitto­ria sull’Italia in modo borghese e inac­cettabile per un rappresentante delpiccolo stato socialista. Dopo il 1966 laCorea del Nord scomparì dalla storiacalcistica. A far notizia furono solo lasqualifica del 1970 (la federazione sirifiutò di affrontare Israele), il boicot­taggio del Mondiale 1978 in protestacon il regime di Videla e le proteste del2005 per un arbitraggio in un matchcon l'Iran che spinsero la FIFA a fardisputare i rimanenti incontri di quali­ficazione in campo neutro.Ora la Repubblica Democratica Popo­lare di Corea fa il proprio ritorno sulpalcoscenico del calcio mondiale, tro­vandosi di nuovo di fronte quel Por­togallo contro cui avevano giocato laloro ultima partita di Coppa del Mondo.È cambiato anche il vertice del regimea conduzione familiare, con il testi­mone passato da Kim Il­Sung al figlioKim Jong­Il, nonostante il padre man­

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non partecipante

Non qualificata

Non partecipante

Quarti di finale

Squalificata

Non qualificata

Ritirata

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Esordio internazionale:

7 ottobre 1 956, Pechino

Cina - Corea del Nord 0-1

Palmares:Mondiali: seconda parteci-pazione, una volta ai quarti .Coppa d'Asia: due parte-cipazioni, un quarto posto.Olimpiadi: una partecipazione.

Più presenze in nazionale:

?

Migliormarcatore:

?

1 5 giugno 201 0 - Ell is Park, Johannesburg

Brasile - Corea del Nord (h. 20:30)

21 giugno 201 0 - Green Point, Città del Capo

Portogallo - Corea del Nord (h. 13:30)

25 giugno 201 0 - Mbombela, Nelspruit

Corea del Nord - Costa d'Avorio (h. 16:00)

GIRONEG-Corea

delN

ord

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Page 13: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

CT

SQUADRANOME

KIM Jong­Hun 01.09.1956

1 RI Myong­Guk P 09.09.1986 Pyongyang City18 KIM Myong­Gil P 16.10.1984 Amrokgang2 CHA Jong­Hyok D 25.09.1985 Amrokgang3 RI Jun­Il D 24.08.1987 Sobaeksu5 RI Kwang­Chon D 04.09.1985 4.258 JI Yun­Nam D 20.11.1976 4.25

13 PAK Chol­Jin D 05.09.1985 Amrokgang16 NAM Song­Chol D 07.05.1982 4.2520 RI Kwang­Hyok D 17.08.1987 Kyonggongop21 PAK Nam­Chol D 03.10.1988 Amrokgang4 PAK Nam­Chol C 02.07.1985 4.259 RI Chol­Myong C 18.02.1988 Pyongyang City

11 MUN In­Guk C 29.09.1978 4.2512 KIM Kyong­Il C 11.12.1988 Rimyongsu14 PAK Sung­Hyok C 30.05.1990 Sobaeksu15 KIM Yong­Jun C 19.07.1983 Pyongyang City22 AHN Young­Hak C 25.10.1978 Omiya Ardija (JPN)6 KIM Kum­Il A 10.10.1987 4.257 KIM Myong­Won A 15.07.1983 Amrokgang

10 HONG Yong­Jo A 22.05.1982 FK Rostov (RUS)17 CHOE Kum­Chol A 09.02.1987 4.2519 AN Chol­Hyok A 27.06.1985 Rimyongsu23 JONG Tae­Se A 02.03.1984 Kawasaki Frontale (JPN)

Ri Myong-Guk

Ji Yun-NamRi Kwang-ChonNam Song-Chol

Cha Jong-Hyok

Mun In-guk Pak Nam-Chol

Pak Chol-Jin

Yong Hak-An

Hong Yong-Jo

Jong Tae-Se

IL CAPITANONato il 22 maggio 1982 a Pyongyang, l’attaccante Hong Yong­Jo è una delle colonne della squadra, avendo segnato tre dellesole sette reti della Corea del Nord durante gli ultimi ottoincontri di qualificazione. Cresciuto nella squadra dell’eser­citoAprile 25, si è trasferito in Europa nel 2007, disputando unastagione in Serbia al Bežanija e successivamente trasferendosiin Russia al Rostov, dove attualmente milita. Come tutti igiocatori coreani che giocano all’estero, è costantementeaccompagnato da un funzionario dell’Agenzia per la Sicurezzadel regime che segue tutte le sue azioni. Ha dichiarato alquotidiano russo Sport­Ekspress: “Penso di dovermi allenareancora di più, visto che il Partito mi ha mandato in Russia perla crescita del calcio nord­coreano”.

CHI È DENTRO E CHI È FUORILa convocazione a sorpresa della nazionale nord-coreana è ilventenne Pak Sung-Hyok, centrocampista e difensore dellasquadra domestica Sobaeksu: Pak è sbucato fuori dal nul la e si èguadagnato la chiamata da parte del CT Kim Jong-Hun. Sette deiventitre giocatori convocati giocano a calcio per l 'Apri le 25, lasquadra dell 'esercito, la cui maglia è stata vestita anche dalcapitano Hong Yong-Jo e dal CT, che ne è stato allenatore fino almomento in cui ha preso le redini del la nazionale.

IL COMMISSARIO TECNICONominato CT della nazionale nel marzo 2008 al posto di JoTong­Sop, il cinquantaquattrenne Kim Jong­Hun ha subitocentrato l’obbiettivo della seconda qualificazione ai mondialinella storia della Corea RDP. Prodotto dell’accademia sportivadell’Aprile 25, strettamente dipendente dall’esercito, Kim habasato il gioco della sua nazionale su un 5­4­1 difensivista edisciplinato e su un’ottima preparazione fisica, puntando acontrastare le potenze offensive di Brasile, Portogallo e Costad'Avorio con rapidi blitz di contrattacco. Allenatore dellacenerentola al gran ballo del girone di ferro, potrebbesgambettare qualcuno con l'organizzazione delle sue retrovie.

GIRONEG-CoreadelNord

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Page 14: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

La cortina di nebbia che avvolge la Repubblica Democratica Popolare di Corea è

fittissima, e le notizie e informazioni che ne escono sono poche, incomplete e fi l trate, al

punto che non è dato di conoscere molto sul la situazione, la storia e la struttura del

campionato nord-coreano. L'unica notizia certa riguarda i l fatto che i l 4.25 Sports Club, o

Apri le 25, è la squadra di maggior successo nella parte settentrionale della penisola di

Corea: accademia sportiva dell 'esercito, come anche i l Sobaeksu, porta la data della

fondazione delle forze armate nord-coreane nel proprio nome e ha vinto almeno una

decina di ti tol i nazionali , di cui nove nel decennio compreso tra i l 1 985 e i l 1 995.

Quanti campionati abbia vinto di preciso l 'Apri le 25 non è dato sapere: non si sa quali

squadre abbiano vinto i l campionato dal 1 960, anno della fondazione del campionato, al

1 984, e anche da quel momento in poi ci sono dei buchi che arrivano anche a coprire gl i

anni recenti . Le poche fonti sul campionato sono generalmente in coreano e quindi

scarsamente tradotte, e non è quindi chiaro, oltre al l 'albo d'oro, come sia strutturato i l

campionato. Secondo alcune fonti esisterebbero tre leghe, la più importante delle quali è

i l Technical Innovation Contest (quella i l cui albo d'oro abbiamo citato poche righe fa),

mentre i l Republic Championship sarebbe stato fondato nel 1 972, anche se la prima

squadra vincitrice conosciuta (sempre l 'Apri le 25) risale solo al 2001 . La terza lega

sarebbe recentissima e dovrebbe vedere la luce proprio durante quest'anno: secondo la

FIFA, ad aggiudicarsi la fase d'apertura del nuovo torneo sarebbe stato i l Rimyongsu,

una delle squadre meno titolate dello stato social ista.

L'Apri le 25 non ha avuto solo lustro a l ivel lo nazionale, confermato dal fatto di aver

fornito sette giocatori al la nazionale, nonchè di essere i l club per cui hanno mil i tato in

passato sia i l commissario tecnico sia i l capitano, ma ha anche dato lustro alla Corea del

Nord a livel lo internazionale: l 'anno è i l 1 991 e la squadra coreana sorprende tutti

arrivando alle semifinal i del l 'AFC Club Championship, la Coppa dei Campioni asiatica.

La Corea del Nord manca da qualche anno sulla scena dei club internazionali : secondo

i l periodico cinese Titan Sports, però, i l ri torno nelle competizioni continental i AFC

sarebbe prossimo.

IL CAMPIONATO NAZIONALE ALTRI PROTAGONISTILa squadra nord­coreana è poco conosciuta. Sfido chiunque adacchiappare sul web una partita del campionato nazionale, men­tre per fortuna siamo riusciti a vederli in azione durante lequalificazioni mondiali con il loro calcio molto ritmato, che puòmettere in difficoltà soprattutto nella prima parte delle gare.L’assetto della squadra è molto diligente e attento alle posizioni.Da queste partite viste in streaming con grande gioia delle donnedi casa, sono emersi due calciatori di spiccata personalità, che lasquadra segue costantemente. Il capitano morale, anche sespesso non ufficiale della squadra, e vero campione di un calciopurtroppo mai visto è Ji Yun­Nam, classe 1976 e animadell'Aprile 25, la squadra dell’esercito nord­coreano. Centro­campista­difensore, in Nazionale gioca spesso in ruoli diversi, maesprime ovunque una classe cristallina e una leadershipindiscussa, soprattutto dai tanti compagni dell'Aprile 25.Giocatore giovane, che ha lo stesso alone di intoccabilità suicompagni è Jong Tae­Se, attaccante rapido e ben strutturatofisicamente, capace di grandi balzi, con un tiro secco e preciso.Essendo nato in Giappone da genitori nordcoreani, ha scelto lanazionale di origine, portandola con la sua esperienzainternazionale ai Mondiali dopo quarantaquattro anni di attesa.In qualificazione ha segnato poco (solo il gol all’Iran, allo stadioAzadi di Teheran) nella partita persa 2­1, ma ha disputato partitedi grande impegno, riuscendo ad aprire spazi per gli incursori delcentrocampo nordcoreano. Questi due giocatori, insieme ad unasquadra che scopriremo per la prima volta, saranno i più attesi diuna competizione che deve avere uno scopo ben più alto delsemplice calcio: avvicinare al mondo uno stato da troppi annisoffocato e nascosto. (JS)

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Didier Drogba esordisce in nazionale l’8settembre 2002 contro il Sudafrica inuno scialbo 0­0 con molte occasionisbagliate dagli ospiti. Non solo gliappassionati di calcio guardano versoAbidjan quella sera; undici giorni dopoun gruppo di soldati, addestrati inBurkina Faso e Mali, tenta un colpo distato attaccando le tre città principali: lacapitale Abidjan, Bouakè nel centro delpaese e Korhogo all’estremo Nord. Siscatenano giorni di violenze ed ese­cuzioni sommarie. Sono assassinati ilMinistro degli Interni e l’ex­presidenteGuei e scatta la repressione conl’uccisione di decine di oppositori. Iltentativo dei ribelli fallisce nella Capitale,e i rivoltosi ripiegano su Bouakè dovetrovano il sostegno delle popolazioni delnord del paese e il movimento siorganizza sotto le insegne delle ForzeNuove trovando un leader in GuillaumeSoro.Quando sei mesi dopo la Nazionale siritrova per la seconda partita dellequalificazioni per la Coppa d’Africa, ilpaese è diviso da una zona cuscinettodifesa dalle forze della Comunità Econo­mica degli Stati dell’Africa Occidentale eda 4000 soldati francesi. In esecuzionedegli accordi siglati tra le parti inconflitto, all’inizio del 2003 è in carica ungoverno di riconciliazione che prestofallisce. Gli Elefanti mancano la quali­ficazione e si concentrano sulla Coppadel Mondo del 2006. Nel frattempo lasituazione precipita: nel mese di marzouna protesta pacifica nella capitale viene

sciolta nel sangue dall’Esercito, in aprilesi susseguono i bombardamenti dellezone ribelli. Ai nastri di partenza dellanuova avventura mondiale, si trova ungruppo che proviene da tutte le zone delpaese: Drogba e Kalou dal Sud, i fratelliTourè nati proprio a Bouakè, EmmanuelEbouè dall’Ovest del paese. Musulmani ecristiani si ritrovano a pregare insiemeprima delle partite. Quasi tutti vivono inEuropa e lontani dalle divisioni di tutti igiorni, con un orecchio al telefonino dovesentono familiari e amici rimasti inpatria, mantengono la loro unità nellamaglia arancione.Gli Elefanti si ritrovano ad Abidjan e il 6giugno 2004, iniziano il loro camminobattendo la Libia per 2­0. Il giornosuccessivo, forze ribelli attaccano posta­zioni francesi e governative nel centrodel paese mentre nella Capitale siscatenano violenze contro gli occidentali.Ma il sogno continua e due settimanedopo, in Egitto è Drogba a segnare larete decisiva nella vittoria per 2­1 ma il4 luglio arriva la prima sconfitta contro ilCamerun. L’estate sembra segnare unpasso importante nella direzione dellapacificazione quando governo e ribellifissano un calendario per il disarmo.Due vittorie consecutive avvicinano laCosta d’Avorio alla fase finale, il 5settembre il Sudan è superato per 5­0 eun mese dopo arriva la vittoria esternacontro il Benin. Mentre i calciatoriritornano in Europa, la situazioneprecipita e nei primi giorni di novembre il

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paese vive la crisi peggiore. Fallisce ilpiano di disarmo, il governo non rispettai patti sulle elezioni e mette il bavaglioalla stampa, un convoglio di armi pesantidell’Esercito si avvicina alla linea didemarcazione. Il 4 novembre, l’Aviazionegovernativa inizia il bombardamento diBouakè attaccando anche per errore lepostazioni francesi; il presidente Chiracordina la distruzione dell’Aviazione ivo­riana e il blocco dell’aereoporto. Il 7novembre, nelle strade della capitalefolle armate attaccano le attività francesie i blindati dell’Armeè aprono il fuococontro la folla. Il 15 novembre, ilConsiglio di Sicurezza dell’ONU inter­viene e vieta il commercio di armi con lefazioni belligeranti e nel mese didicembre, il presidente Gbagbo rilancia ilprocesso di pacificazione, ma il paese èancora diviso, l’attività politica forte­mente limitata e i ribelli non hannoancora aderito al disarmo. Le forzedell’ONU che presidiano la zona cusci­netto incontrano problemi nel farrispettare la tregua.Il 27 marzo del 2005 gli Elefanti battonoper 3­0 il Benin, ad inizio giugnopareggiano a Tripoli; il 4 settembre,nonostante due reti di Drogba, sonosconfitti in casa dal Camerun che sitrova con un punto di vantaggio quandomanca una sola partita. Ad Abidjan, lasituazione è ancora una volta critica, inun momento di apparente quietel’Esercito francese invia un nuovocontingente e il 28 settembre ilPresidente Gbagbo annuncia che leelezioni sono annullate.Per gli Elefanti, l’8 ottobre è il grandegiorno ma l’esito dipende dalla partitatra Camerun ed Egitto che si svolge aYaoundè. L’Egitto strappa un pareggio egli Elefanti scendono in campo contro il

Sudan sapendo che una vittoria darebbela storica qualificazione. Vanno invantaggio con il difensore Kanga Akale euna doppietta di Aruna Dindanecompleta il ‘miracolo di Omdurman’. Lasquadra festeggia in campo e neglispogliatoi intorno al capitano Drogba,arrivano le telecamere e inquadrano lescene di giubilo. Il capitano prende ilmicrofono e urla: “Ivoriani, ­ per laCoppa del Mondo abbiamo mostrato cheuna Costa d’Avorio unita può avereobiettivi condivisi. Ci auguriamo che i

festeggiamenti riuniscano l’intero popo­lo”. E dopo essersi inginocchiato con icompagni di squadra supplica “Vi chie­diamo in ginocchio di deporre le armi edorganizzare libere elezioni” .Il 4 marzo 2007, un trattato di pace èsiglato tra il governo e i ribelli; ilpresidente Gbagbo nomina GuillaumeSoro, primo ministro di un governo ditransizione, annuncia una amnistiagenerale e riammette al voto almeno tremilioni di elettori. Pochi giorni dopo,

Drogba viene insignito del Pallone d’Oroafricano. Ricevuto il trofeo, si reca adAbidjan per condividere la gioia con ilpopolo ivoriano; gli abitanti dellaCapitale lo attendono all’aereoporto e gliviene reso omaggio dai vertici federali edal Presidente in persona al qualestrappa l’impegno a disputare a Bouakèil prossimo incontro casalingo dellaNazionale. Due giorni dopo, in questosuo viaggio di riunificazione, è lo stessoDrogba a recarsi a Bouakè; di fronte allemigliaia di appassionati che lo attendononella piazza centrale e sui tetti dell’exroccaforte ribelle il centravanti degliElefanti mostra il Pallone d’Oro. “Dopo lapremiazione di Accra, ho pensato a voi,fratelli e sorelle di Bouakè esprimendoun desiderio, quello di venire a dividerecon voi la mia gioia. Bouakè è partedella Costa d’Avorio”.A Bouakè, il 3 giugno, la partita contro ilMadagascar non ha nulla da dire dalpunto di vista tecnico, gli Elefantidominano e vincono per 5­0 e la festa èchiusa proprio da una rete di Drogba.Sono venticiquemila cittadini della Costad’Avorio a fare festa sugli spalti, l’ordineè garantito in campo dagli ex ribelli eper la prima volta da cinque anni unarappresentanza dell’Esercito governativoè presente nel nord del paese. Primadella partita il capitano dona a GuillaumeSoro un paio di scarpini con lo slogan“Insieme per la Pace” e tutto lo stadiointona un’emozionante versione deL’Abidjanaise, l’inno ivoriano. Il giornodopo un quotidiano locale titola “Cinquereti cancellano cinque anni di guerra”. Il30 luglio, il Presidente Gbagbo si reca alnord per la prima volta dallo scoppiodella guerra per una cerimonia nel corsodella quale vengono bruciate le armi eaccesa la fiamma della pace: la guerra èfinita.

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