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LA GRANDE CRISI Tomasini Marco 31/10/2011 1 Tomasini Marco

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NO PIL NO PARTY …dall' intervento di marco Tomasini al Barcamp di Solbiate Olona)

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Page 1: La grande crisi

LA GRANDE CRISI

Tomasini Marco

31/10/2011 1 Tomasini Marco

Page 2: La grande crisi

• Primavera 2007: si riscontrano presso le istituzioni finanziarie specializzate nel rilascio di mutui un aumento della DELINQUENCY e della FORECLOUSURE sui mutui subprime.

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In parole semplici: i mancati pagamenti delle rate del mutuo.

DELINQUENCY

The percentage of loans within a loan portfolio that have delinquent payments. The delinquency rate is simply the number of loans that have delinquent payments divided by the total number of loans an institution holds. Typically, delinquency rates on loans are affected by the credit quality of the borrower and macroeconomic factors such as unemployment.

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Page 4: La grande crisi

The foreclosure process as applied to residential mortgage loans is a bank or other secured creditor

selling or repossessing a parcel of real property (immovable property) after the owner has failed

to comply with an agreement between the lender and borrower called a "mortgage" or "deed of

trust".

Foreclosure is the legal process by which a mortgagee, or other lien holder, usually a lender, obtains a termination of a mortgagor's equitable right of redemption, either by court order or by operation of law.

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Tradotto: un esproprio con rivendita da parte della banca.

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COME MAI SUCCEDE TUTTO QUESTO? • Crollo del prezzo degli immobili iniziato nel 2006.

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• Fino a quando i prezzi delle case aumentano, il lender, può decidere di rivendere il collateral attraverso una auction e non solo riprendere il capitale prestato ai borrowers, ma anche ottenere un piccolo capital gain.

• In poche parole il collateral in continuo aumento di valore porta a far si che i lender evitino i rischi di insolvenza.

• Tutto questo è chiaramente dovuto ad un’anomalia del mercato e ad una situazione ben precisa dell’economia mondiale e della politica economica-monetaria USA.

• Siamo di fronte chiaramente ad una BOLLA SPECULATIVA sui prezzi degli immobili.

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BOLLA SPECULATIVA?

• In economia si definisce bolla speculativa una particolare fase di un qualsiasi mercato caratterizzata da un aumento considerevole e ingiustificato dei prezzi di uno o più beni, dovuto ad una crescita della domanda repentina e limitata nel tempo. Generalmente si parla di bolla speculativa con riferimento a mercati finanziari, nei quali vengono trattate azioni, obbligazioni e titoli derivati. Ma la storia delle bolle insegna che sono stati frequenti i casi di bolle speculative che hanno riguardato beni materiali, come gli immobili. Alla fase di nascita e di crescita della bolla segue poi la fase di "scoppio" che tende a ripristinare i valori originari del bene in questione.

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Qual è l’origine della bolla? La politica monetaria estremamente

espansiva adottata da Greenspan dopo il 2001 per:

- limitare la caduta dei prezzi per la fine della bolla azionaria dot.com

- combattere la recessione del 2001

dopo attacco a torri gemelle 31/10/2011 Tomasini Marco 10

Page 11: La grande crisi

SEQUENZA:

1. Mutuatari non rimborsano prestiti

2. Lenders acquisiscono i beni che ora valgono meno a causa dello scoppio della bolla

3. Valore immobile < valore debito

4. Le istituzioni registrano perdite

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QUESTO COSA C’ENTRA?

• PERCHE’ UN PROBLEMA DI BANCHE CHE EROGANO PRESTITI IN AMERICA DOVREBBE PORTARE AD UNA DELLE RECESSIONI Più GRANDI DELLA STORIA DEL CAPITALISMO MODERNO?

…. Tutta colpa della cartolarizzazione del debito e soprattutto dei mutui subprime ….

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• La cartolarizzazione è la cessione di attività o beni di una società definita tecnicamente originator, attraverso l'emissione ed il collocamento di titoli obbligazionari.

• Il credito viene ceduto a terzi, e il rimborso dovrebbe garantire la restituzione del capitale e delle cedole di interessi indicate nell'obbligazione. Se il credito diviene inesigibile, chi compra titoli cartolarizzati perde sia gli interessi che il capitale versato.

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• Subprime (Subprime lending), B-Paper, near-prime o second chance sono termini della lingua inglese che indicano quei prestiti che, nel contesto finanziario statunitense, vengono concessi ad un soggetto che non può accedere ai tassi di interesse di mercato, in quanto ha avuto problemi pregressi nella sua storia di debitore. I prestiti subprime sono rischiosi sia per i creditori sia per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti tassi di interesse, cattiva storia creditizia del debitore e situazioni finanziarie poco chiare o difficilmente documentabili, associate a coloro che hanno accesso a questo tipo di credito. Il termine, in particolare il prefisso "sub-", fa riferimento alle condizioni inferiori a quelle ottimali del prime loan, considerando il maggior grado di rischio, del rapporto di obbligazione.

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Le banche “originano” il credito erogando mutui alle famiglie ma non lo tengono in bilancio.

Esse cedono il credito agli Special Purpose Vehicles (SPV) che creano titoli “garantiti” dai mutui (Mortgage Backed Securities o MBS; Collateralized Debt Obligations o CDO).

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• Gli SPV si procurano i fondi per pagare alle banche i mutui da cartolarizzare emettendo carta commerciale ed indebitandosi così presso i privati.

• Essi vendono MBS e CDO agli investitori

istituzionali distinguendo:

– Senior tranche, caratterizzata dalla tripla A

delle agenzie di rating, destinata agli investitori

meno propensi al rischio,

– Equity tranche, non classificata, destinata agli

investitori più propensi al rischio.

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• Si iniziano a diffondere i CDS (credit default swaps)… veicolo per assicurarsi contro il rischio di insolvenza di un debitore attraverso il pagamento di una fee (premio)…

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• I CDS costituiscono un veicolo per assicurarsi contro il rischio di insolvenza di un debitore:

– l’istituzione che emette il CDS e lo vende (venditore di protezione), chiamiamola A, offre di pagare all’acquirente del CDS (acquirente di protezione), diciamo B, capitale e interesse in caso il debitore dell’acquirente (debitore di riferimento), chiamiamolo C, sia insolvente;

– l’acquirente del CDS paga un premio (fee) al venditore.

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Page 19: La grande crisi

• Se C non fallisce, tutto si risolve in maggiori ricavi per il venditore di protezione.

• Se C fallisce, A paga a B quanto gli doveva C.

• Ma un altro soggetto, diciamo D, può acquistare un CDS da A che lo copre dal fallimento di C anche se D non è creditore di C

• Egli quindi scommette sul fallimento di C. Se questo fallisce, D incamera una certa somma da A.

• Chi scommette sul fallimento di C, potrebbe avere interesse a accelerare il fallimento di C, ad esempio vendendo, magari allo scoperto, azioni di C.

• Inoltre lo stesso venditore di protezione può vendere CDS a più soggetti. Se C fallisce il venditore di protezione è esposto su molti fronti.

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Ci si mette a scommettere ….! E soprattutto …

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• Le banche trasferiscono il rischio di credito su una platea ampia di investitori.

• In ultima analisi quindi l’innovazione finanziaria consente:

– ad una frangia di individui prima esclusi (minoranze etniche e razziali) di accedere al mercato del credito, mediante i mutui subprime,

– alle banche di effettuare il risk sharing mediante la cartolarizzazione dei mutui.

• Ma la cartolarizzazione elimina l’incentivo delle banche al monitoring e riduce l’incentivo allo screening dei debitori.

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• Inoltre il rischio di credito, cacciato dalla porta, è tornato dalla finestra per le banche:

– le banche infatti hanno talvolta tenuto in portafoglio la tranche equity dei MBS come segnale di “affidabilità” dei titoli frutto della cartolarizzazione,

– esse hanno spesso garantito una linea di credito come fonte di liquidità secondaria per gli SPV qualora questi ultimi non fossero riusciti a finanziarsi sul mercato della carta commerciale.

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Page 24: La grande crisi

- FLIGHT TO QUALITY! Dai fondi di investimento ai titoli di stato e sui beni rifugio il cui prezzo sale - BANK RUN

- EVAPORAZIONE DELLA LIQUIDITA’

- I FONDI SOSPENDONO PAGAMENTI

- I FONDI SOSPENDONO RIMBORSI

- PANICO

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Page 26: La grande crisi

PERCHE’ LO STATO NON HA PAGATO DI TASCA PROPRIA?

• Moral hazard

• Lo ha fatto dove poteva

• Aiutare significa immettere liquidità

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COSA HANNO FATTO?

• AIG SALVATA CON FONDI PUBLICI • MERRIL LYNCH ACQUISTATA DA BANK OF

AMERICA • INDYMAC FALLITA • BEAR STEARNS FALLITA E SALVATA CON SOLDI

PUBLICI – PRIVATI • LEHMAN BROTHERS FALLITA • NORTHERN ROCK FALLITA • FANNIE MAE SALVATA • FREDDIE MAC SALVATA

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Page 28: La grande crisi

RECESSIONE … E IL PIL NON CRESCE PIU’…

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Page 29: La grande crisi

E cosa c’entrano gli stati?

NO PIL NO PARTY …

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Page 30: La grande crisi

1. Recessione

2. Pil non cresce

3. Non c’è crescita

4. Le entrate del gettito fiscale diminuiscono

5. Lo stato ha difficoltà a pagare e a mantenere i suoi impegni nei pagamenti

6. Peggiora merito creditizio

7. Aumentano tassi di interesse

8. Aumenta debito

9. Stato fa fatica a pagare “rate” del debito…

10. …peggiora il merito creditizio…

11. …e la spirale continua… 31/10/2011 30 Tomasini Marco

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POSSIBILI SOLUZIONI?

1. In Italia

2. Nella Finanza

Page 32: La grande crisi

• Privatizzazioni per:

- riduzione debito attraverso ricavi - diminuzione spesa pubblica

• Flessibilità del lavoro

• Puntare sulla competizione sulla qualità più che sulla quantità (riqualificazione forza lavoro)

• Credibilità internazionale: - certezze del diritto - credibilità e stabilità del governo

• Investimenti: - infrastrutturali - riqualificazione forza lavoro

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…in Italia…

Page 33: La grande crisi

… nella finanza … • Migliorare le interconnessioni tra paesi

- coordinamento delle banche centrali - coordinamento degli organi di controllo mercati e borsa

• Regole di finanza globale

• Moralizzazione ed eticizzazione della finanza

• Regolamentazione dei derivati

• Lotta alla speculazione finanziaria

• Aumento trasparenza e della credibilità dei mercati

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