la frontiera nord (linea cadorna)

ASSOCIAZIONE AMICI DEL MUSEO DI CASASCO INTELVI

ASIAGO SETTEMBRE 2015

LA FRONTIERA NORD (LINEA CADORNA)

La frontiera NORD

Il settore intelvese della Linea Cadorna


Comune di Casasco d’Intelvi Museo di Casasco

Valle Intelvi TurismoComunità Montana Lario Intelvese


Ricordiamo gli Antefatti

•A partire dal 1862 subito dopo la nascita del Regno d’Italia si poneva il problema della salvaguardia del confine italo –svizzero, ma i progetti via via presentati rimanevano sostanzialmente solo sulla carta e solo nel 1911/12 vennero ripresiaffidando i lavori al genio Militare di Milano.

•Il 23 Luglio 1914 a seguito dell’attentato di Sarajevo l’impero austro-ungarico inviava un ultimatum al governo serbo cherifiutato dava sostanzialmente inizio alla prima Guerra Mondiale.

•L’Italia legata alla triplice alleanza (con Germania e Austria) dichiarava la propria neutralità in virtù del fatto che la guerra erada considerarsi aggressiva e non difensiva da parte austriaca.

•La Confederazione svizzera il 4 Agosto aveva chiuso le proprie frontiere e dichiarato la propria neutralità e affermava che sisarebbe opposta con la forza a qualsiasi violazione del suo territorio da parte dei belligeranti.

•Il 30 Agosto 1914 con uno scambio di note l’Italia dichiarava che: “Pur non essendo una delle Potenze firmatarie del Trattatodel 20 Novembre 1815 riconosceva e garantiva la neutralità perpetua della Svizzera e l’inviolabilità del suo territorio……”.

•Lungo il confine svizzero rimasero alcuni reparti di CCRR, della Regia Guardia di Finanza e di 8 battaglioni della MiliziaTerritoriale.

•Il 24 Maggio 1915 l’Italia entrava in guerra contro l’Austria Ungheria.


Gli Antefatti

•Il primo di Settembre 1915 il nostro addetto militare a Berna segnalava i sentimenti di cordialità dello SM Svizzero con lepotenze centrali, particolarmente con la Germania e il 18 Settembre successivo il generale Carlo Porro sottoponeva A Cadornala possibilità di qualche sorpresa lungo il confine elvetico. In sostanza si ipotizzava l’invasione della Svizzera da parte degliImperi Centrali i quali avrebbero potuto agevolmente arrivare nel cuore produttivo della Pianura Padana.•Riprendendo e modificando uno studio dello Stato Maggiore del 1882 il generale Luigi Cadorna ordinò di allestire una lineadifensiva estesa dalla Val d’Ossola fino alle Alpi Orobiche.•La linea doveva essere completa di trincee, sbarramenti di artiglieria, osservatori, centri di comando, sistemi logistici e sanitari.•L’andamento orografico era dei più impegnativi in quanto le opere dovevano svilupparsi ad altezze che andavano dai 400 finoai 2000 metri di altezza sul livello del mare.•L’opera nella sua totalità si presentava con 72 Km. di trincee, 88 postazioni di artiglieria delle quali 11 in caverna, 25.000 metriquadrati di baraccamenti, numerose gallerie di mina per l’interruzione di gallerie e strade, 296 Km. di strade carrozzabili e 398di mulattiere.•Il costo dell’intera opera è stato di oltre 106 milioni di lire dell’epoca, grossomodo 150 milioni di euro odierni.•La mano d’opera impiegata fu di circa 40 mila persone, uomini, donne e ragazzi per i quali la costruzione di queste operecampali fu quasi una benedizione di Dio che portava lavoro in zone montane al limite della miseria.


Gli antefatti – documento 1

R. ESERCITO ITALIANO

Comando Supremo

Segreteria del Capo di Stato Maggiore

N. 422 di protocollo 27 Luglio 1916

Oggetto: sistemazione difensiva della frontiera svizzera

A S. E. Gen. Mambretti Comm. Ettore

Comandante Truppe Altipiano

Con riserva di trasmettere a V. E. le direttive per la V° armata, invio in comunicazione copia della lettera diretta al ten. ColonnelloMichelini contenente i criteri da seguire per l’ulteriore svolgimento dei lavori alla frontiera svizzera.

Soggiungo che i lavori stessi devonsi spingere il più alacremente possibile specialmente per quanto ha trattato l’organizzazione deicapisaldi al più presto e con precedenza su ogni altro lavoro. Tale urgenza è invocata anche dal Ministero degli esteri il quale, pure essendo i nostrirapporti colla Svizzera per ora normali, non esclude possibili future complicazioni e mi rappresenta come desiderata della massima importanza chela situazione difensiva sia sollecitamente condotta a termine.

Il Capo di S. M. dell’Esercito

AUSSME, Rep.E2; busta 51 firmato CADORNA


Gli Antefatti – documento 2

RIPARTO OPERAZIONI

Ufficio affari vari e segreteria

Telegramma in arrivo

Da GQG Russia data spedizione 10/12/1916

466 M 13 S.

Secondo notizie pervenute dallo Stato Maggiore di Pietrogrado, il recente accordo concluso fra Germania e Svizzera sarebbe non solo commerciale,ma anche politico. La Svizzera si sarebbe non solo impegnata a mantenere una benevola neutralità verso la Germania, ma avrebbe ammesso uneventuale passaggio di truppe tedesche attraverso il suo territorio.

Generale Romei

AUSSME, Rep.E2; busta 26


La linea del fronte prima e dopo Caporetto


Un altro pericolo recentemente scoperto:Invasione dell’Italia da parte Svizzera


Il pericoloInvasione della Svizzera da parte degli Imperi Centrali

TICINO

Como


Zona 1 – Valle d’Aosta Giudicata secondaria e poco probabile

Zona 2 – Laghi Lombardi Giudicata molto pericolosa

Settore 1- Toce/Verbano Dal passo del Sempione al Lago Maggiore

Settore 2 –Verbano/Ceresio Da Luino a Porto Ceresio

Settore 3 – Ceresio/Lario Da Viggiù a Menaggio

Settore 4 – S. Lucio/S. Jorio Valico di San Jorio

Settore 5 – Mera/Adda Sbarramento di Colico – Alpi Orobie

Frontiera Nord

sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera


Frontiera Nord


Fonte: La la grande guerra (RSI)


Frontiera Nord


Fonte: Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito


Frontiera Nord


Occupazione Avanzata Frontiera Nord (O.A.F.N.)

Affidata alla nuova 5° ArmataGen. Mambretti

Fonte: Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito


Tipo Linea fortificata

Costruzione 1899 - 1918

Costruttore Regno d’Italia

Materiale Cemento, acciaio, pietra

Condizione attuale Abbandono e alcuni interventi di recupero locali

Visitabile In parte con cautela

Lunghezza totale Km. 280

Frontiera Nord



Frontiera Nord

sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la SvizzeraSettori: Toce – Verbano e Ceresio - Lario

Sottosettore intelvese

Fonte: A. Greco – D. Beccarelli, Le Fortificazioni in Valle d’Intelvi, CMLI


Frontiera Nord

sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la SvizzeraSottosettore intelvese


Frontiera Nordsistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera

Settore Ceresio Lario

Andamento Da Viggiù a Menaggio

Caratteristiche strategiche

Si saldava con il settore Verbano – Ceresio a Viggiù per proseguire fino aMenaggio. L'importanza di questa zona era tale che tutti i piani elaboratisuccessivamente prevedevano, come primo obiettivo, allo scoppio delle ostilità,l'occupazione dell'intero Mendrisotto fino a Capolago.

Per questo si decise di concentrare il fuoco sulla diga-ponte di Melide, unica viadi collegamento con Lugano. Tale azione avrebbe consentito l'agevoleoccupazione del Monte Generoso a protezione e sostegno del punto strategicodell'intero settore, la Sighignola.


Frontiera Nordsistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera


Andamento Da Viggiù a Menaggio

Sviluppo Monte GrumelloMonte BisbinoSasso GordonaPizzo della Croce (Crocione di Casasco)Monte d’OrimentoMonte CaslèMonte PinzermoneDosso dei PariMonte di LennoMonte GalbigaMonte di TremezzoSasso di Menaggio


Tipo Linea fortificata discontinua con presenza di centri di artiglieria di vario calibro.

Costruzione 1917

Progettazione Genio Militare di Milano


Condizione attuale Parzialmente fruibile con alcuni interventi di recupero locali

Visitabile In parte con cautela

Lunghezza totale Km.

Frontiera Nord




Frontiera Nord

Sistema difensivo italiano alla frontiera svizzera Settore Ceresio Lario


Tipo Linea fortificata discontinua con presenza di centri di artiglieria di vario calibro.

Costruzione 1916/17

Progettazione Genio Militare di Milano


Condizione attuale Parzialmente fruibile con alcuni interventi di recupero locali

Visitabile In parte e con cautela, percorso storico in via di pianificazione

Frontiera Nordsistema difensivo italiano alla frontiera svizzera

Settore Ceresio Lario – Sottosettore della Valle Intelvi


Casasco d’Intelvi

Frontiera Nord

sistema difensivo italiano alla frontiera svizzeraSettore Ceresio Lario – sottosettore intelvese

Ipotesi di penetrazione

nemica

Fonte: A. Greco – D. Beccarelli, Le Fortificazioni in Valle d’Intelvi, CMLI


Frontiera Nord - sistema difensivo italiano alla

frontiera svizzera

Settore Ceresio Lario - sottosettore intelvese nel

territorio dei comuni

di Cerano, Schignano, Casasco, Castiglione.

Percorso Storico

Tempo di percorrenza totale circa 2/3 ore

Batteria Alpe di Casasco Batteria Alpe di Cerano

Batteria Pian Perla

PERCORSO STORICO OAFN (LINEA CADORNA)

SETTORE LARIO INTELVESE

Batteria Alpe di Casasco d’Intelvi 4 cannoni da 149 A

Casasco

Sostra di Casasco

Per San Zeno

1

2

3

4

Erbonne

Sasso Gordona

Prima Ipotesi di Percorso e posizione manufatti

1

2

3 - trincee del

Piano delle Alpi

Rifugio Prabello

Strada agro pastorale

e sentieri segnalati Strada

Provinciale

Stazione di Partenza Casasco d’Intelvi



Settore Ceresio Lario - sottosettore intelvese nel territorio dei comuni di Cerano, Schignano, Casasco, Castiglione.



Settore Ceresio Lario sottosettore intelvese – Alpe di Casasco

Voce Descrizione

Anno di Costruzione 1916

Descrizione manufatto Piazzole per cannone 149 A e G

Accessibilità Attraverso una comoda strada agro pastorale ex carrareccia militare a

circa 1 Km dalla provinciale

Stato di conservativo Non sembra avere gravi problemi

Problemi e forme di

degrado

Sporco generalizzato

Recupero Pulizia generale, liberazione dalla vegetazione


Frontiera Nord

sistema difensivo italiano alla frontiera svizzera Settore Ceresio Lario sottosettore intelvese – Alpe di Cerano

Voce Descrizione


Descrizione manufatto Piazzole per cannone 149 G

Accessibilità Attraverso una comoda strada agro pastorale ex carrareccia militare a

circa 1 Km dalla provinciale


Problemi e forme di

degrado




Frontiera Nord

sistema difensivo italiano alla frontiera svizzera Settore Ceresio Lario sottosettore intelvese – Piano delle Alpi (Cerano)

Voce Descrizione


Descrizione manufatto Piazzole per mortaio 210

Accessibilità Attraverso la strada 16 a tre Km. Dall’abitato di Casasco d’Intelvi


Problemi e forme di

degrado





Settore Ceresio Lario sottosettore intelvese – Monte Crocione (Pizzo della Croce)

Voce Descrizione


Descrizione manufatto Piazzole per cannone 149 A

Accessibilità Dalla sella di Orimento per facile sentiero a destra della cima del

Monte Crocione


Problemi e forme di

degrado


Recupero Pulizia generale, liberazione dalla vegetazione, piccola ricostruzione

delle pietre cadute

Cannone da 149 G


Cannone da 149 A




Settore Ceresio Lario sottosettore intelvese – Monte Crocione (Pizzo della Croce)

Ritrovamenti

Paletti da trinceaFilo spinato

Pinza taglia reticolati



Settore Ceresio Lario - sottosettore in elvese nel territorio dei comuni di Cerano, Schignano, Casasco, Castiglione.

Campagna fotografica



Settore Ceresio Lario sottosettore intelvese

•Il sotto settore intelvese si caratterizza non tanto per essere una linea d’arresto ad una ipotetica invasione, dove si potevanoimmaginare tutta la serie di attacchi e contrattacchi, ma sede del sistema di artiglierie campali che davano sostegno all’azionedifensiva impedendo il passaggio delle truppe nemiche provenienti da nord colpendo i passaggi obbligati sul mendrisottooppure, situazione già ampiamente prevista come sostegno ad un’occupazione preventiva da arte nostra le luganese.

•Quindi ecco la presenza massiccia di appostamenti di artiglieria di medio e grande calibro e delle trincee atte alla protezionedi tali appostamenti.


Frontiera Nord

sistema difensivo italiano alla frontiera svizzera Settore Ceresio Lario sottosettore intelvese


Frontiera Nord

sistema difensivo italiano alla frontiera svizzera

Settore Ceresio Lario sottosettore intelvesePiano della Alpi


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseAlpe di Casasco – Piazzola per cannone 149A


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseStrada militare tra l’Alpe di Casasco e quella il Pian Perla


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseBatteria dell’Alpe di Cerano – Piazzola per cannone 149G


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelvesePian Perla – Sito dei baraccamenti


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelvesePian Perla – Strada militare


Frontiera Nord



Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseSasso Gordona - Ricovero


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseSasso Gordona - Osservatoio


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseResti di punto trigonometrico


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseBatteria del Piano delle Alpi – piazzola mortaio 210


Frontiera Nord



Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseIl Monte Generoso visto dal Pizzo della Croce


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelvesePizzo della Croce – Batteria cannone 149A


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelvesePizzo della Croce – Batteria da 149A


Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelveseVetta del Pizzo della Croce - Trincea


I documenti

Frontiera Nord



Frontiera Nord



Frontiera Nord


Cippo del DEMANIO MILITARE

Durante la Grande Guerra non si poteva oltrepassare la linea del D M

Se non con particolari permessi.


Il contributo civile

Frontiera Nord



Frontiera Nord


Settore Ceresio Lario sottosettore intelvese


Frontiera Nord


GRAZIE PER L’ATTENZIONE

IL MONUMENTO AL BATTAGLIONE VAL

D’INTELVI


Comune di Casasco d’Intelvi Museo di Casasco

Valle Intelvi TurismoComunità Montana Lario Intelvese


IL MONUMENTO AGLI ALPINI DEL VAL D’INTELVI

Il V° REGGIMENTO ALPINI nel 1915

Battaglioni permanenti

Battaglione Compagnie Colore nappina

Morbegno 44° - 45° - 47° bianca

Tirano 46° - 48° - 49° rossa

Edolo 50° - 51° - 51° verde

Vestone 53° - 54° - 55° blu

Battaglioni Milizia Mobile


Monte Spluga 88° - 104° - 136° bianca

Monte Stelvio 89° - 113° - 137° rossa

Monte Adamello 90° - 106° - 138° verde

Monte Suello 101° - 139° - 140° blu

Battaglioni Milizia Territoriale


Val d’Intelvi 244° - 245° - 247° bianca

Val Camonica 246° - 248° - 249° rossa

Val Chiese 250° - 251° - 252° verde

Monte Tonale 285° - 286° - 293° blu


Monte Mandrone 159° - 160° - 161° bianca

Monte Oltrer 306° - 307° - 308° rossa

Monte Cavento 309° - 310° - 311° verde

Battaglioni Sciatori


IL MONUMENTO AGLI ALPINI DEL VAL D’INTELVI


RIPRODUZIONE IN SCALA 1:15 DEL MONUMENTO e MEDAGLIA COMMEMORATIVA -Opere di Bruno Gandola-


DISEGNO – Opera di Bruno Gandola


Contributi fotografici

Antonio de Girolami di Casasco d’Intelvi appartenente al Battaglione Val d’Intelvi, con il lutto al braccio, per la morte del fratello sul Carso, in un

accampamento nei pressi di Temù.


Contributi fotografici

Fonte Fam. De Girolami – alcuni alpini appartenenti al Battaglione Val d’Intelvi riconoscibili dalla nappina bianca e dal numero 5 (5° Alpini) sul cappello.

la frontiera nord (linea cadorna)

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