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Periodico del comune di Personico La Finestra • Dicembre 2010 • Nr. 18 Nuova apertura del Tavolino Magico 8 L’asilo a misura di bambino 10 Alptransit: oggi e domani 16 Un Comune che si rinnova 4

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Periodico del comune di Personico, numero 18, dicembre 2010

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Page 1: La Finestra, Numero 18

Periodico del comune di Personico

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2010

• N

r. 1

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Nuova apertura del Tavolino Magico8

L’asilo a misura di bambino10

Alptransit: oggi e domani16

Un Comune che si rinnova4

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in breve

Nel corso del mese di settembre si è proceduto alla posa di un nuovo gioco di arrampicata destinato ai più piccoli, in sostituzione del vecchio scivolo che, per ragioni di sicurezza, è stato eliminato unitamente all’al-talena posta all’entrata del parco. Informiamo inoltre che dal prossimo gennaio 2011 una ditta specializzata, garantirà la manutenzione speci-fica delle infrastrutture.

Ultimi interventi al parco giochi

Risanamento strade RT in Campagna

Nel mese di ottobre il Municipio ha dato avvio ad un importante inter-vento di manutenzione delle strade RT in zona campagna con l’intento di garantirne una percorribilità idonea al loro scopo.La prima fase ha visto il risanamento di una tratta di 900 metri lineari effettuato tramite un procedimento innovativo, con macchinari di ulti-ma generazione, da parte della ditta Bassi Alfredo Sagl.Il vecchio manto è stato spaccato con uno scavatore (ripper) ed il ma-teriale presente frantumato con un apposito macchinario denominato crusher. A completazione dell’intervento il materiale è poi stato profi-lato e compattato.La continuazione dei lavori è prevista per la prossima primavera.

Come di consuetudine si è proceduto ad adornare l’albero del parco giochi, quest’anno con un nuovissimo addobbo luminoso. La popola-zione potrà ammirare il nuovo e moderno impianto di illuminazione a LED, costituito da ben 34 ghirlande luminose.

Nuovi addobbi per l’albero di Natale

La redazione de la “Finestra” e il Comune di Personicon augurano

Buone feste a tutta la popolazione

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editoriale

Il mondo visto dai bambini è un mondo diverso. O forse è esattamente lo stesso mondo, ma con una prospettiva differente, che lo rende più affa-scinante, meno scontato, meraviglioso. È un mondo che si perde nell’età adulta, forse troppo sommerso dalla quotidianità e dai piccoli e grandi eventi della vita. Ecco perché è bello farsi raccontare la realtà dai più pic-coli: solo così si riesce davvero a recuperare quella prospettiva primige-nia capace ancora di guardare alle cose con il giusto stupore della prima volta.

In questo numero della Finestra abbiamo quindi voluto dare la parola so-prattutto ai bambini delle scuole comunali e alla loro gita nel canton Uri e sul San Gottardo alla scoperta della leggenda del Ponte del diavolo. Non solo, i ragazzi sono pure i cronisti d’eccezione della caduta dell’ul-timo diaframma del tunnel di base di Alptransit. Un evento storico che diventa anche magico nelle parole di chi, seduto su una panchina, davanti a un grande schermo, incoraggia la caduta dell’ultimo diaframma bat-tendo mani e piedi. Nel periodico ospitiamo pure il sindaco di Pollegio Romano Rossi. Il suo comune è stato sicuramente quello che, nel territorio, è stato il più toccato dal cantiere del secolo. Rossi ci racconta, dalla sua prospettiva, vantaggi e svantaggi insiti nell’“ospitare” per molti anni lavori di importanza nazionale.

Il periodico dà poi spazio anche al nuovo asilo, rinnovato nel suo interno. Un asilo più spazioso, con colori diversi. Un asilo “a misura di bambino”.

Nelle pagine dedicate al Municipio viene fatto il punto della situazione del comune, rivolgendo uno sguardo sia al passato (il 2010 è stato un anno intenso), sia al futuro; molte le opere in cantiere per l’anno ormai alle porte e per quelli successivi.

In coda al numero, dopo gli spazi riservati a Patriziato, Parrocchia e Pro Personico, troviamo la poesia di Roberto Gianelli, dedicato alla “mazza”. Un piccolo mondo nel mondo di tutti i giorni.

La redazione

sommario

4 Un comUne che si rinnova

7 san nicolao con la Pro

8 il tavolino magico a Biasca

9 Patriziato: interventi 10 l’asilo a misUra di BamBino

12 gita al Ponte del diavolo

14 cronaca di Un giorno storico

16 intervista a romano rossi sindaco di Pollegio 18 Parrocchia: concerto gregoriano

19 Poesia: la mazza 20 Pensieri nell’aria

ImpressumTiraTura 300 esemplari

La redazione

Giuseppe BontàLuca BontàLuca BertiCristina CeresaRoberta GuidottiMassimina PesentiSimona Pesenti

STampa

Dazzi SA tipografia6747 Chironicowww.dazzi.ch

indirizzi per La conSegna deL maTeriaLe da pubbLicare

Comune di Personico6744 Personicoe-mail: [email protected]: 091 873 20 60 Fax: 091 873 20 79

FoTo coperTina

La nuova illuminazione natalizia

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dal municipio

È un 2010 ricco di opere quello che il comune si lascia alle spalle, con numerosi cantieri aperti e chiusi. e il 2011 si annuncia altrettanto impegnativo

un comune che sI rInnova

a cura del municipio

Un altro anno sta per volgere al termine e le società in genere, ma anche gli Enti Pubblici tirano le somme e pianificano la loro attività per il nuovo anno alle porte. Anche il nostro Municipio sta facendo questo impor-tante esercizio e, con l’apporto dell’Amministrazione, ha diligentemente preparato i Conti preventivi 2011, nonché una serie di importanti investimenti a beneficio della Comunità, oltre alla prima bozza di pre-consun-tivo 2010. Di seguito cercheremo dunque di illustrare ed informarvi sui punti principali delle attività evocate, iniziando proprio da un breve commento sull’anno che sta per chiudere.

Un 2010 tutto sommato attivo, propositivo e positivo.A prescindere dai Conti consuntivi, sui quali il Consiglio comunale dibatterà come d’abitudine nella prossima primavera, che chiuderanno verosimilmente con una leggera maggiore entrata in linea con quanto preven-tivato, numerose sono le opere e le attività portate avanti dall’Esecutivo.Nell’ultima edizione del periodico, ampio spazio è stato dedicato alle opere ultimate ed a quelle messe in can-tiere, con la promessa di ritornare sul tema con l’impor-tante investimento che interesserà la sorgente di acqua potabile comunale al “Pont da Picol”, nel greto dell’im-

pervia Val Nèdro che separa i nuclei montani di Sassan e Faidal.Proprio in questi giorni il Municipio ha approvato la stesura della progettazione definitiva ed ha licenziato il Messaggio per la richiesta del relativo credito al Con-siglio comunale. Nel contempo è pure stata avviata la procedura per il sussidiamento degli interventi, essen-do la sorgente parte integrante del Piano cantonale di approvvigionamento idrico per la Bassa Leventina.La realizzazione del progetto previsto è delicata e complessa, in particolare per le difficoltà nel raggiun-gere l’ubicazione descritta, ma anche per quelle legate

alla posizione della sorgente d’acqua, ora purissima ed abbondante e che vorremmo appunto rimasse tale per molti anni ancora.Per la fase di progettazione e per la futura sorveglian-za esecutiva dell’opera ci siamo avvalsi di specialisti riconosciuti, quali l’Arch. Tiziano Paolini, da molti anni coinvolto in progetti di approvvigionamento idrico nel Cantone e già Presidente dell’Associazione Acquedotti Ticinesi, mentre per le opere di genio civile l’Arch. Pao-lini è avvalso dell’esperienza dello Studio d’Ingegneria CSD SA di Lugano.L’investimento previsto oscilla tra i 300’000.- ed i 350’000.- franchi, a seconda delle varianti e degli im-previsti, ai quali andranno dedotti gli eventuali sussidi cantonali.Secondo la Convenzione in essere, stipulata in occa-sione della prima Opera di captazione proprio in loco, collaudata nel 1984, il costo andrà a carico in ugual mi-sura alle Aziende Acqua Potabile di Personico e Bodio.I lavori, che ricordiamo essere indispensabili per osse-quiare alle restrittive normative cantonali in materia di derrate alimentari, di cui l’acqua potabile fa parte, do-vrebbero iniziare nella tarda estate dell’anno prossimo e si protrarranno fino alla primavera del 2012. Nell’ipo-tesi prevista non vi saranno interruzioni nell’ erogazione

dell’acqua sorgiva locale all’utenza.In questi ultimi mesi dell’anno, con la re-cente adozione da parte del Gran Consi-glio delle misure compensatorie scaturite a seguito dell’Iniziativa sui Canoni d’acqua (detta anche Iniziativa di Frasco) che ci aveva visto aderenti e sostenitori nel 2006, il Comune ha potuto beneficiare di una en-

trata supplementare di 77’000.- franchi, quale contri-buto retroattivo al 1° gennaio 2010, per la localizzazio-ne geografica.Il Municipio si è quindi attivato ed ha portato avanti alcune opere sospese che erano in attesa, appunto, dei fondi necessari al loro finanziamento. In questo ambito sono stati portati a termine i lavori di progettazione ed è stato allestito il preventivo dei costi riguardanti i lavori di rinnovo della ormai obsoleta rete di illuminazione pubblica. I lavori inizieranno ancora quest’anno, in collaborazione con la Società Elettrica Sopracenerina e verranno completati nella prossima

un 2010 tutto sommato attivo, propositivo e positivo“

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primavera 2011.Grazie agli interventi previsti dovrebbe essere miglio-rata, oltre evidentemente all’efficienza dell’impianto sull’intero territorio, anche l’aspetto oggigiorno indi-spensabile di un sostanziale minor consumo energeti-co, legato alle nuove tecnologie applicate dall’Azienda distributrice.Proprio in quest’ottica della migliore funzionalità e del risparmio energetico, l’impianto di l’illuminazione dell’ormai tradizionale albero di Natale del Parco Gio-chi è stato oggetto di rinnovo, mentre lo stesso ritrovo dei bambini è stato abbellito con la posa di un nuovo gioco per i più piccoli.Inoltre, 900 metri lineari di strade in campagna, la cui realizzazione risale al 1953, grazie alle nuove tecnolo-gie di cui si è dotata la ditta Bassi Sagl di Airolo, han-no potuto essere sistemati in breve tempo ed in modo adeguato.

PosiTivo e aTTivo aNChe PeR gLi asPeTTi meNo evideNTiDurante tutto l’anno corrente siamo stati impegnati as-siduamente anche sul fronte dello sfruttamento delle risorse del nostro territorio, invero non molte, ma im-portanti. A seguito della positiva e collaudata collaborazione in atto ormai da 10 anni con la Società Elettrica Sopra-cenerina, per il ritiro dell’energia prodotta con la mi-crocentrale sull’acquedotto, abbiamo potuto rivedere al rialzo i prezzi di vendita dell’energia. Le nuove tariffe ci garantiranno un ricavo di circa 15’000.- franchi annui che si aggiun-gono agli attuali 125’000.- .Anche grazie al fatto di aver rinunciato alla costruzione di una nuova microcentrale in zona Mio Pensiero che turbinasse l’acqua in esubero dalla sorgente, e di essere riusciti a sottoscrivere, collaborando con il Comune sede di Bodio, una convenzione diretta di vendita di acqua a scopo in parte potabile ed in parte industriale alla Ditta Timcal SA, sarà au-mentato l’introito dell’Azienda Acqua Potabile comu-nale di circa 25’000.- franchi annui.Infine, i recenti contatti con l’Azienda Elettrica Ticinese relativi all’investimento per un nuovo Impianto in Val d’Ambra, ci permettono di mantenere un giusto ottimi-smo sulla realizzazione vera e propria del Progetto.Certo, le strenue ed in parte anche subdole opposizioni da parte di certe cerchie di popolazione ticinese non facilitano il compito né di AET né del Municipio, ma importante è sapere che l’Azienda cantonale è inten-zionata ad andare fino in fondo, fornendo anche alla Politica più reticente gli elementi chiari a supporto del Progetto.A noi invece spetterà il compito di smuovere le acque nelle sedi più stagnanti, utilizzando i mezzi legali nel far comprendere le peculiarità e la valenza cantonale dell’investimento, sostenuto anche da eminenze vere e

proprie a livello cantonale, quali il Dottor Lombardi ad esempio, che definisce Ambra 2 ancor più importante e redditizio che non il progetto di pompaggio e turbinag-gio in Verzasca, da lui stesso progettato 50 anni orsono. I tempi preventivati da AET per l’approvazione del PUC Val d’Ambra in Gran Consiglio, grazie anche all’immo-bilismo politico che accompagna i rinnovi dei poteri politici cantonali, sono previsti per la fine del 2011, do-podiché la realizzazione del Progetto potrebbe avveni-re nei tempi previsti.Qualche tempo in più insomma, qualche piccola bat-taglia persa, ma la guerra degli sterili e maleducati (se pensiamo alle scritte apparse sulle rocce in Val d’ Am-bra) oppositori è tutt’altro che vinta, ci mancherebbe!Molto positivo in proposito il contenuto del nuovo Pia-no Energetico Cantonale (PEC) che prevede in tutte le sue varianti la realizzazione dei futuri impianti di Am-bra 2.Parallelamente, continuano i contatti con SENCO (so-cietà partecipata al 50% da AET e SES per la proget-tazione e realizzazione di microcentrali in Ticino) per la progettazione di una importante micro centrale in Val d’Ambra, che vedrebbe il coinvolgimento degli Enti locali (Comune e Patriziato) in primo piano, oltre alla citata. La microcentrale dovrebbe sorgere, a dipen-denza della realizzazione o meno di Ambra 2, presso il Cassinon oppure immediatamente a ridosso dell’attua-le bacino a Fim.Inutile ricordare che la sua realizzazione per il parziale

sfruttamento delle acque della Rierna, potrebbe cam-biare non di poco gli introiti delle Casse pubbliche loca-li nei prossimi decenni.

ed iL 2011 Cosa Ci RiseRveRà?Al di là di quanto sopra descritto, che già potrebbe es-sere non poco, anche nell’anno che ci apprestiamo ad aprire saremo attivi a favore della nostra Comunità.Un’ulteriore tappa di rinnovo delle canalizzazioni e ri-facimento del manto stradale attende la fase proget-tuale e vedrà l’inizio dei lavori nel corso del 2011.Sarà la tratta che dalla strada cantonale scende verso il campetto sportivo della Casa comunale ed interesserà la separazione delle acque secondo il PGS ed il rifaci-mento delle condotte di acqua potabile, oltre natural-mente all’impianto di illuminazione pubblica.Inoltre, la seconda tappa per la realizzazione degli ac-cessi per i disabili concernerà essenzialmente il Cimi-

un’ulteriore tappa di rinnovo delle canalizzazioni e

rifacimento del manto stradale

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seduta consIglIo comunale del 20 dIcembre 2010Lunedì 20 dicembre sarà convocato il Consiglio co-munale per la seconda sessione ordinaria 2010.

All’ordine del giorno sono previste le seguenti trat-tande:

1. Apertura della sessione - appello - lettura con-vocazione e ordine del giorno;

2. Approvazione o meno del verbale ultima seduta (14 giugno 2010);

3. Subingresso in seno al Consiglio comunale, in sostituzione del dimissionario Signor Rino Bon-tadelli (PLR)

4. Sostituzione del Signor Rino Bontadelli quale membro della Commissione delle Petizioni del Consiglio comunale;

5. Nomina di un subentrante in seno al Consorzio Depurazione Acque Biasca e Dintorni per subin-gresso nel Consiglio consortile del Signor Danie-le Calabresi;

6. Approvazione o meno del credito per il risana-mento degli impianti dell’acquedotto comunale ubicati presso la sorgente Pont da Picol (Azienda Acqua Potabile);

7. Revisione del Regolamento dell’Azienda Acqua Potabile di Personico;

8. Approvazione o meno della Convenzione tra il Comune di Personico ed il Comune di Bodio inerente la distribuzione di acqua potabile alla zona industriale di Bodio;

9. Approvazione o meno della Convenzione tra il Comune di Personico e la ditta Timcal SA ine-rente la fornitura diretta di acqua potabile ed acqua potabile ad uso industriale;

10. Approvazione o meno del credito per la proget-tazione del VI tappa di rifacimento delle cana-lizzazioni;

11. Approvazione o meno dell’aggiornamento dei conti preventivi dell’esercizio 2010 del Comune;

12. Approvazione dei conti preventivi 2011 del Co-mune e dell’Azienda Acqua Potabile

13. Interpellanze e mozioni.

tero e verrà realizzata durante la prossima primavera, come previsto dai disposti della Legge edilizia canto-nale, che prevedono l’ultimazione degli interventi agli stabili pubblici entro la metà del 2012.A livello di Amministrazione comunale verrà rivisto il Regolamento Organico per i Dipendenti del Comune e portato a termine il lavoro di informatizzazione degli edifici e delle vie voluto da Cantone e Confederazione.Procederemo anche a modificare, e se del caso rive-

dere, il concetto di Piano Regolatore comunale, legato all’inserimento dei limiti del bosco a contatto con la zona edificabile ed alla problematica della gestione delle Cave.Infine permetteteci, in questa gradita occasione, di Au-gurare a tutti Voi, care lettrici e cari lettori un Felice e Gioioso nuovo anno, all’insegna della prosperità e so-prattutto della Salute!

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pro personico

di luca berti

san nIcolao 2010

Sessanta bambini e ragazzi più una quarantina di ge-nitori; venerdì 3 dicembre erano tutti riuniti presso la casa comunale per attendere l’arrivo di San Nicolao. Il barbuto santo è arrivato puntuale e la festa ha potuto avere inizio nella palestra comunale, dove i giovani han-no ricevuto ciascuno il proprio regalo. Fra di loro ragazzi personichesi, ma anche bimbi di Bodio che ogni giorno si trasferiscono a Personico per frequentare l’asilo. Dopo la distribuzione dei doni, si è dato l’assalto al tavolo delle vivande, dove erano disposti in bell’ordine panini, pomo-dorini, torte salate e dolci, tutti preparati dai genitori dei giovani.

Durante la serata, organizzata dalla Pro Personico, sono stati distribuiti i premi per i migliori tre lavo-ri, costruiti dagli allievi della scuola dell’infanzia e da quelli del primo e secondo ciclo delle scuole elementari. I buoni per acquistare libri presso la Ecolibro di Biasca sono andati a Alison, Aylin, Anja (primo ciclo di scuola elementare); Pietro, Tiago e Juliane (secondo ciclo scuola elementare); Simone, Massimo e Juliana (scuola dell’infanzia).

concorso dI natale7

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un franco sImbolIconuova apertura del centro di distribuzione alimentare di tavolino magico a biasca.

il municipio informa

daL 1° oTTobRe 2010 e’ oPeRaTivo iL qUiN-To CeNTRo di disTRUbUzioNe PResso L’ex osTeLLo ComUNaLe.

Sull’insieme della popolazione svizzera si calcola che circa un decimo vive al limite del minimo esi-stenziale. Il Ticino inoltre, Cantone di frontiera, conosce livelli di disoccupazione e di disagio sociale sensibilmente più elevati rispetto alle altre regioni della Confede-razione. Proprio per questo la sua rete sociale offre aiuti di vario genere ed al suo interno ben s’inserisce quindi il progetto di distribuzione alimentare di Tavolino Magico che mette a disposizione gratuitamente generi alimentari non più in commercio a persone bisognose. Tavolino Magico sostiene infatti persone che, per vari motivi, si trovano in una difficile situazione fi-nanziaria. Uffici e consultori sociali o assistenziali di enti umanitari, di servizi sociali pubblici o privati, stabiliscono chi può accedere ai Centri di distribu-zione, consegnando le Carte acquisti solo a quanti ne hanno davvero bisogno, verificando costante-mente lo stato di precarietà di questi beneficiari. Nell’ambito del progetto sono quindi quotidiana-mente raccolti nella Svizzera italiana generi ali-mentari in esubero, tolti dal commercio, presso grossisti, dettaglianti e produttori: numerose sono le aziende e gli individui che hanno preso sul serio le loro responsabilità sociali sostenendo questa inizia-tiva promossa da “Tischlein Dech dich e Schweizer Tafel”. I generi alimentari raccolti sono in seguito offerti in maniera diretta nei Centri di distribuzione ed in parte messi a disposizione di enti sociali che assisto-no persone in difficoltà.Nei Centri le persone segnalate possono quindi ri-cevere settimanalmente generi alimentari di prima necessità, pagando simbolicamente un franco.Sebbene questa opportunità non sostituisca la spe-sa settimanale delle economie domestiche bene-ficiarie dell’aiuto, i prodotti offerti contribuiscono certamente ad alleviare i budget familiari troppo modesti.Per garantire questo servizio Tavolino Magico si avvale di personale professionista, di partecipanti

a programmi occupazionali o di pubblica utilità e di volontari che, a turni, allestiscono la merce per la distribuzione, accompagnano i beneficiari nella scelta dei prodotti e provvedono a riordinare gli spazi.da ottobre, oltre ai centri di bellinzona, Lugano, Locarno e mendrisio, Tavolino magico è presen-te anche a biasca, ogni venerdì dalle 17.00 alle 18.00 presso l’ex ostello comunale.Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a Fra Martino Dotta (referente per la ricerca fondi e la comunicazione) ai seguenti recapiti:Natel 079 964 76 70 – [email protected]

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patriziato

pulIzIa sentIeroDurante l’ultima settimana di luglio il forestale Patricius Frei, responsabile della nostra regione, ha organizzato la pulizia del sentiero che da Portri porta alla Canva di Nedro, delle piante cadute a causa del vento. Il lavoro consisteva nel taglio dei tronchi, l’accatasta-mento delle ramaglie e il trasporto al piano del legname

d’opera e d’ardere. Il totale del volume del legname trasportato al piano è di mc. 115. Il costo dell’intervento di fr. 34’974.30, da que-sta cifra va dedotto la vendita del legname di fr. 9’000.--. L’importo restante sarà sussidiato dai danni alle foreste.

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C’era una volta un asilo che si chiamava Scuola dell’Infanzia del comune di Personico. Era un asi-lo piccolo piccolo, ma ideale perché a misura di bambino.Per quell’asilo era iniziata una nuova avventura; spogliato dei vecchi mobili fu avvolto da un’aria fresca di novità. All’inizio il tutto era un po’ fra-stornante e destabilizzante: pennellate di pittura ovunque, spostamento continuo di mobili, via vai di gente ... uscire dal calmo e mite periodo estivo e trovarsi al centro di frenetiche trasformazioni non lo entusiasmavano di certo. Si accorse che tra le tante novità vi era pure un viso sconosciuto: la nuova maestra. Sicuramente sarà stata lei a ordi-nare tutto quel trambusto!Il piccolo asilo a misura di bambino si accorse subito però che Lisa, la nuova maestra, nutriva una gran passione nei suoi confronti passando ore ed ore in sua compagnia. Nulla era lasciato al caso, ogni cosa era curata e pensata. In fondo

anche a lui piaceva essere trattato bene. Quello che all’inizio gli faceva un po’ paura ora lo stava appassionando, spingendolo a seguire da vicino ogni passo della sua trasformazione:- il cambio dei mobili lo aveva reso triste e cupo. Lui era legato a quegli oggetti e nessuno ave-va chiesto il suo parere prima di sbarazzarsene. Giorno dopo giorno, conoscendo meglio la nuova maestra capì il perché di quello sgombero e spo-stamento di mobilio: voleva semplicemente crea-re più spazio per lasciar muovere i bambini... e chi poteva darle torto?- le pennellate di blu che lo avevano accarezzato per alcuni giorni lo facevano sognare: a volte gli sembrava di volare nel cielo insieme a nuvole e uccelli; altre volte invece gli sembrava di nuotare in fondo al mare con un’infinità di pesci;- il fiore all’occhiello era diventata la stanza delle stelle. Era talmente affascinato da tutto questo luccichio stellare che continuava a rimirarsi allo

tra i banchi

l’asIlo a mIsura dI bambIno

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specchio compiaciuto dal fascino e dalla magia che emanava;- fortunatamente nessuno toccò la cucina; amava starsene lì ad annusare il delizioso profumo che avvolgeva il locale mentre la cuoca sfornava i suoi deliziosi e succulenti pranzetti.Ben presto il suo nuovo aspetto lo riempì di energia e rinnovato entusiasmo, sentendosi così pronto ad accogliere i bambini che lo avrebbero vissuto per ben nove mesi. Eh sì, il suo era davvero un compi-to importante ma molto impegnativo. Quell’anno avrebbe ospitato tredici bambini: Gaia, Massimo, Tiziano, Zaccaria, Margarida, Paula, Ana, Juliana, Linda, Predrag, Simone, Filippo e Giorgia. Ognu-no diverso dall’altro ma tutti con una grande alle-gria e voglia di divertirsi.Il piccolo asilo a misura di bambino era impazien-te di accogliere a braccia aperte i bambini che tanto lo facevano vivere e gioire durante tutto il giorno. Ma la cosa che più lo rendeva soddisfat-

to e orgoglioso del proprio lavoro era regalare a tutti i suoi piccoli omini un grande sorriso: non esiste nulla di più bello al mondo che la risata di un bambino!Finalmente il giorno tanto atteso arrivò e il picco-lo asilo a misura di bambino si riempì di nuovo di voci, giochi, urla, gioia e tanta vivacità. Ora sì che si sentiva veramente felice!Sapeva che non avrebbe passato un anno tran-quillo, ormai aveva capito che i cambiamenti era-no all’ordine del giorno e sentendo parlare di sole, stelle, pianeti, astronauti, razzi,... era già pronto per chissà quale altra novità. I bambini parlava-no di partire con navicelle spaziali per esplorare nuovi mondi. In cuor suo però il piccolo asilo a mi-sura di bambino sperava che nessun bambino par-tisse per chissà quale avventura. Avrebbe voluto continuare ad aprire le sue porte ed accogliere a braccia aperte ancora molti e molti bambini per tanti e tanti anni.

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quel dIavolo dI ponte

la pentaclasse lo scorso mese di settembre, si e’ recata al ponte del diavolo e in seguito al museo del san gottardo, di seguito vi presentiamo i loro racconti.

tra i banchi

Ci siamo trovati alle 8.30 al piazzale del ristorante Camo-scio e siamo partiti per andare al ponte del Diavolo. Ci siamo fermati per far salire gli allievi di Mairengo e Chi-ronico. Loris

Transitiamo sotto la galleria del san Gottardo lunga 17 Km. Usciamo, ed ecco il grande masso, unico e magnifico. Come è finito lì ?Adesso ve lo racconto:Volevano costruire un ponte sulle gole della Schöllenen. Chiamarono il diavolo che disse che lo avrebbe costruito in una notte in cambio della prima anima che fosse passa-ta su di esso. Gli uomini gli diedero l’anima di un caprone. Il diavolo infuriato prese un masso per distruggere il pon-te, ma una vecchietta fece il segno della croce, allora il diavolo scivolò e fece cadere il masso. Lena

La potenza era notevole, a mettere fuori qualsiasi parte del corpo si sentiva la gelida aria.Abbiamo anche visto il nuovo Ponte del Diavolo, già utiliz-zato dai veicoli, anche se è ancora in fase di ristrutturazio-ne. A un certo punto si vedeva un’impalcatura che veniva fuori, certo che ad essere lassù le vertigini sono fortissime. Tiago

Lo scalatore ha iniziato a scalare la via ferrata partendo dal monumento ai caduti. Lo scalatore indossava un ca-sco rosso e aveva un sacco apposito per scalare aveva i vestiti da montagna. Pietro

Le gole erano più o meno profonde cinquanta metri. Il ponte penso che sia vecchio cinquecento anni. annika

Abbiamo attraversato la vecchia Mulattiera. Jule

Quando siamo arrivati al ristorante sul Passo del San Got-tardo abbiamo preso posto con i nostri zaini. Abbiamo tolto le bevande e il cibo, poi abbiamo pranzato e parlato. Le aquile selvatiche che abbiamo incontrato dopo che

il massiccio del gottardo creato dai BamBini di Prima e seconda elementare

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siamo usciti dal ristorante, si trovavano sulla riva del lago. Sono di ferro su una pila di sassi. Si vede un po’ la monta-gna. In mezzo a un sasso c’era una finestra quindi si tratta-va di un fortino. Kevin

Nel museo io, la Jule e quelli che avevano la macchina fotografica ci siamo alzati mentre aspettavamo che ini-ziasse la proiezione a fare delle foto.C’erano i messaggeri e c’era anche una donna a cavallo vestita come una volta. La sala cominciava a diventar un po’ buia e quindi siamo andati a sederci. Hanno spiegato la leggenda “del ponte del Diavolo”, e quando nomina-vano il diavolo (c’era una sagoma che lo rappresentava) c’era una luce che lo illuminava, lo stesso per il San Got-tardo.È stato bellissimo!!melora

C’erano anche i vecchi occhiali antichi, le foto vecchie, i fucili, i quadri e l’elmo dei romani.Abbiamo visto il Ponte del Diavolo in una vetrina e anche degli occhiali 3D per vedere le foto che passavano.C’era anche il ritratto dei cavalieri di Roma. Rodrigo

Siamo andati nel fortino militare e abbiamo visto una cu-cina vecchia, accanto al telefono e accanto c’erano due militari con le pistole e c’era un cannone con le ruote. C’era una porta, la aprivano e la spingevano in fuori e spa-ravano e c’erano buchi da cui passavano i proiettili. Naele

La leggenda raccontanta da Marta:

Vicino al Ponte del Diavolo, un’immagine è incisa sul-la roccia. Si tratta dell’ immagine della leggenda, in cui si nota il diavolo infuriato vicino al caprone. Questa im-magine si trova su una roccia vicino all’antica mulattiera e vicino alle gole della Schöllenen. La leggenda racconta come per più volte consecutive il tentativo di costruire un ponte solido sulle gole della Schöllenen andò a vuoto. Al-lora la Landsgemainede si riunì e visto che nessun altro membro aveva un’idea di come risolvere il problema, in-tervenne il Lammario che disse:- Lo so che non è bene trattare con il diavolo, ma non vedo altra scelta.La sua proposta venne messa ai voti e accettata.Apparve il diavolo che disse:- In una notte vi costruirò un ponte solido. Ma vi avverto,

la prima anima viva che attraverserà il ponte sarà mia.La mattina dopo la popolazione si riunì presso il ponte nuovo e videro il diavolo in attesa sul ponte.Ecco che i primi incominciarono a dire:- Vai tu!- No, perché non ci vai tu? E così via. Ma ecco arrivare il Lammario con un sacco ben chiuso. Il Lammario aprì il sacco ed un caprone spaventa-to dal rumore della gente attraversò il ponte.Il diavolo infuriato per essere stato raggirato prese un enorme masso, ma una vecchietta vedendolo fece il se-gno della croce e il diavolo perse l’equilibrio.Il masso lanciato mancò di molto la sua meta. Questa è la leggenda e spiega il perché di quella immagine sulla roccia.

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La Finestra • Dicembre 2010 • n. 18

Page 14: La Finestra, Numero 18

tra i banchi

la cronaca dI un gIorno storIcogli articoli dei ragazzi del secono ciclo su questa memorabile giornata.

??? 2010 laRegioneTicinoCantone 00

Territorio di Pollegio, nel prato vicinoal cantiere di Alptransit, il 15 ottobre2010 si sono riuniti molteplici classi dibambini e ragazzi più i loro accompa-gnatori. Il motivo è semplice: erano lìper festeggiare la caduta dell’ultimodiaframma di Alptransit (che avrebberoseguito in diretta) e divertirsi per tutto ilpomeriggio. Tutti questi bambini sonostati ricevuti da una signora che haspiegato molte cose al microfono. Lepostazioni di gioco erano le seguenti:slalom con i sacchi, calcio di rigore,gioco della musica, concorso della RSI;in tutte queste postazioni c’era qualco-sa (dei premi) in palio. Verso le 14.10 iragazzi hanno cominciato a riversarsinel capannone verso i propri tavoli. Edecco che nel maxi-schermo si sono in-cominciate a vedere le crepe sull’ulti-mo diaframma che ha iniziato a sgreto-larsi a poco a poco. Tutta la sala ha bat-

tuto i piedi (tanto da far tremare il pavi-mento) e le mani e invocava a granvoce la caduta dell’ultimo diaframma.C’era talmente tanto rumore che perparlare al compagno bisognava urlare.È successo alle 14:17 e 49 secondi (inanticipo rispetto al programma). La fre-sa Sissi ha fatto cadere l’ultimo dia-framma e una marea di applausi sovra-stava tutte le voci. Dalla fresa è uscito ilminatore più anziano con la statua di S.Barbara, la patrona e protettrice deiminatori, che però non ha potuto impe-dire che (gli) otto minatori perdesserola vita durante i lavori. Alptransit è unarete ferroviaria per percorrere le Alpi inpoco tempo. Ci sono gallerie in tutto ilsud delle Alpi. Alptransit è stato co-struito per migliorare l’aria delle Alpi,togliendo una parte dei camion dallestrade e mettendoli sui treni-merci. In-fatti nella galleria ci passeranno so-

prattutto treni-merci a una velocità di180 Km/h (il doppio della velocità nor-male). La votazione popolare per unanuova trasversale transalpina fu effet-tuata nel 1992 e accettata. Nel 1999 ini-ziarono i lavori. Nel 2007 c’è sta la ca-duta dell’ultimo diaframma della galle-ria dell’Oberalp. Per il lavoro del trattodi Bodio–Pollegio a Erstfeld sono stateutilizzate più frese e si sono incontrateserie difficoltà (roccia di Piora, rocciafriabile). Il pezzo di Bodio–Pollegio e Er-stfeld batte due record: quello di lun-ghezza (57 Km) e quello di altitudine(massimo 530 m.s.m). I protagonisti diquesta impresa storica sono stati: i mi-natori, i progettisti e gli ingenieri.

Dopo questo fatto si è continuato afesteggiare in tutto il mondo, a Pollegioc’era Debora Scanzio.

È stato un evento storico che si ri-corderà per anni !!!!!!!!! MARTA

Il quindici ottobre del duemiladieci alleore quattordici e dieci è stato raggiunto untraguardo mondiale: è finalmente cadutol’ultimo diaframma della galleria di base delSan Gottardo. A Sedrun, nel cuore dellamontagna, ecco che si applaude. Tutti sonoalle stelle, gli operai sono felicissimi perchétutto il loro lavoro è andato a buon fine ed èvalso molto. A Bodio – Pollegio è stato co-struito un capannone, all’ interno c’eranodue schermi giganti in cui è stato mostratoil crollo. Hanno partecipato all’evento molteclassi , sono stati contati in tutto più o menosettecento bambini. Questo tunnel da re-cord lo ha architettato il signor Lombardi.Per intrattenere i bambini sono state prepa-rate alcune postazioni di gioco. Novità: c’e-ra anche Deborah Scanzio che si offriva perfare autografi. I protagonisti di quest’avven-tura sono stati gli operai e i minatori. Certonon hanno fatto tutto da soli, indispensabili

è stata la preziosa fresa. Purtroppo peròsono morti otto operai che saranno semprericordati. L’obbiettivo della costruzione diquesto tunnel sarà quello di togliere un po’di traffico dall’autostrada e quindi ci saràmeno inquinamento. Ci saranno delle tappea Faido, Amsteg e per finire Sedrun. Il trenopasseggeri viaggerà a 250 Km/h mentre iltreno merci a 180 Km/. La galleria inizia aBodio-Pollegio e finisce a Erstfeld. Si presu-me che i lavori termineranno nel 2017.

Durante gli scavi non sono mancati i pro-blemi: roccia friabile, mancanza di fondi e lasacca di Piora (si temeva che il Ritom siprosciugasse).

La galleria sarà pianeggiante, non cometutte le altre. Il minatore più anziano ha de-posto la statua di Santa Barbara sopra lefoto dei minatori che sono morti durante ilavori. Tutto si è concluso per il meglio.

MELORA

Venerdì 15 ottobre 2010 è stato battuto il record mon-diale della galleria più lunga del mondo! Ben 57 Km. È sta-to abbattuto l’ultimo diaframma della galleria che collegaBodio a Erstfeld. Sono state coinvolte una dozzina di per-sone nella galleria e un migliaio nel capannone. C’eranopompieri e operai. Sono stati ricordati gli otto minatori chesono morti. C’erano anche la polizia e l’ambulanza e laRSI. La galleria è stata completata nel cuore della monta-gna. È stata costruita per togliere il traffico dall’autostra-da e metterlo sulla ferrovia. KEVIN

Il tunnel del san Gottardo, costrui-to da Alptransit è finalmente finito!La fatica diminuisce sempre di più ein questo giorno molto speciale, il 15ottobre 2010, l’ultimo diaframma ècaduto! Nel tendone a Pollegio nonc’era calma. Su due schermi gigantiè stata mostrata ogni crepa che si èformata. Molti si sono messi a pian-gere per la gioia. Il diaframma è ca-duto e molti operai e ingenieri sonopassati dai buchi della fresa.

ANNIKA

Festeggiamenti di un evento storicoGalleriadei record

15 ottobre 2010, ore 14:17:47, den-tro la galleria di base di Alptransit sifesteggia la caduta dell’ultimo dia-framma. A Pollegio, Lucerna, Basileae Uri è stato festeggiato questo avve-nimento con grande orgoglio, entu-siasmo, felicità e emozione .

Nel capannone di Pollegio c’eranopiù di 60 scuole da tutto il Ticino.

I minatori erano un po’ dispiaciutiper i loro compagni morti in incidentidurante i lavori. Ecco le loro storie :due morti perché sono caduti da untrenino che aveva superato il limitedella velocità, il terzo è stato colpitoda una pietra, il quarto caduto da unascala e gli altri lasciamoli stare. Lastatua di Santa Barbara è stata espo-sta vicino alla foto dei morti.

Hanno partecipato all’evento 200giornalisti e 2000 minatori.

Questo tunnel è il più lungo delmondo e anche il più pianeggiante.

La grande fresa è stata la protago-nista principale di questa avventuradi cui tutti noi siamo orgogliosi.

A sera tardi si sono visti i fuochid’artificio che sono durati 20 minuti,molto carini e molto colorati. LENA

Il grandetraguardo

Un traguardo raggiunto

Record mondialesotto il San Gottardo

la cadUta del diaframma

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??? 2010 laRegioneTicinoCantone 00

Territorio di Pollegio, nel prato vicinoal cantiere di Alptransit, il 15 ottobre2010 si sono riuniti molteplici classi dibambini e ragazzi più i loro accompa-gnatori. Il motivo è semplice: erano lìper festeggiare la caduta dell’ultimodiaframma di Alptransit (che avrebberoseguito in diretta) e divertirsi per tutto ilpomeriggio. Tutti questi bambini sonostati ricevuti da una signora che haspiegato molte cose al microfono. Lepostazioni di gioco erano le seguenti:slalom con i sacchi, calcio di rigore,gioco della musica, concorso della RSI;in tutte queste postazioni c’era qualco-sa (dei premi) in palio. Verso le 14.10 iragazzi hanno cominciato a riversarsinel capannone verso i propri tavoli. Edecco che nel maxi-schermo si sono in-cominciate a vedere le crepe sull’ulti-mo diaframma che ha iniziato a sgreto-larsi a poco a poco. Tutta la sala ha bat-

tuto i piedi (tanto da far tremare il pavi-mento) e le mani e invocava a granvoce la caduta dell’ultimo diaframma.C’era talmente tanto rumore che perparlare al compagno bisognava urlare.È successo alle 14:17 e 49 secondi (inanticipo rispetto al programma). La fre-sa Sissi ha fatto cadere l’ultimo dia-framma e una marea di applausi sovra-stava tutte le voci. Dalla fresa è uscito ilminatore più anziano con la statua di S.Barbara, la patrona e protettrice deiminatori, che però non ha potuto impe-dire che (gli) otto minatori perdesserola vita durante i lavori. Alptransit è unarete ferroviaria per percorrere le Alpi inpoco tempo. Ci sono gallerie in tutto ilsud delle Alpi. Alptransit è stato co-struito per migliorare l’aria delle Alpi,togliendo una parte dei camion dallestrade e mettendoli sui treni-merci. In-fatti nella galleria ci passeranno so-

prattutto treni-merci a una velocità di180 Km/h (il doppio della velocità nor-male). La votazione popolare per unanuova trasversale transalpina fu effet-tuata nel 1992 e accettata. Nel 1999 ini-ziarono i lavori. Nel 2007 c’è sta la ca-duta dell’ultimo diaframma della galle-ria dell’Oberalp. Per il lavoro del trattodi Bodio–Pollegio a Erstfeld sono stateutilizzate più frese e si sono incontrateserie difficoltà (roccia di Piora, rocciafriabile). Il pezzo di Bodio–Pollegio e Er-stfeld batte due record: quello di lun-ghezza (57 Km) e quello di altitudine(massimo 530 m.s.m). I protagonisti diquesta impresa storica sono stati: i mi-natori, i progettisti e gli ingenieri.

Dopo questo fatto si è continuato afesteggiare in tutto il mondo, a Pollegioc’era Debora Scanzio.

È stato un evento storico che si ri-corderà per anni !!!!!!!!! MARTA

Il quindici ottobre del duemiladieci alleore quattordici e dieci è stato raggiunto untraguardo mondiale: è finalmente cadutol’ultimo diaframma della galleria di base delSan Gottardo. A Sedrun, nel cuore dellamontagna, ecco che si applaude. Tutti sonoalle stelle, gli operai sono felicissimi perchétutto il loro lavoro è andato a buon fine ed èvalso molto. A Bodio – Pollegio è stato co-struito un capannone, all’ interno c’eranodue schermi giganti in cui è stato mostratoil crollo. Hanno partecipato all’evento molteclassi , sono stati contati in tutto più o menosettecento bambini. Questo tunnel da re-cord lo ha architettato il signor Lombardi.Per intrattenere i bambini sono state prepa-rate alcune postazioni di gioco. Novità: c’e-ra anche Deborah Scanzio che si offriva perfare autografi. I protagonisti di quest’avven-tura sono stati gli operai e i minatori. Certonon hanno fatto tutto da soli, indispensabili

è stata la preziosa fresa. Purtroppo peròsono morti otto operai che saranno semprericordati. L’obbiettivo della costruzione diquesto tunnel sarà quello di togliere un po’di traffico dall’autostrada e quindi ci saràmeno inquinamento. Ci saranno delle tappea Faido, Amsteg e per finire Sedrun. Il trenopasseggeri viaggerà a 250 Km/h mentre iltreno merci a 180 Km/. La galleria inizia aBodio-Pollegio e finisce a Erstfeld. Si presu-me che i lavori termineranno nel 2017.

Durante gli scavi non sono mancati i pro-blemi: roccia friabile, mancanza di fondi e lasacca di Piora (si temeva che il Ritom siprosciugasse).

La galleria sarà pianeggiante, non cometutte le altre. Il minatore più anziano ha de-posto la statua di Santa Barbara sopra lefoto dei minatori che sono morti durante ilavori. Tutto si è concluso per il meglio.

MELORA

Venerdì 15 ottobre 2010 è stato battuto il record mon-diale della galleria più lunga del mondo! Ben 57 Km. È sta-to abbattuto l’ultimo diaframma della galleria che collegaBodio a Erstfeld. Sono state coinvolte una dozzina di per-sone nella galleria e un migliaio nel capannone. C’eranopompieri e operai. Sono stati ricordati gli otto minatori chesono morti. C’erano anche la polizia e l’ambulanza e laRSI. La galleria è stata completata nel cuore della monta-gna. È stata costruita per togliere il traffico dall’autostra-da e metterlo sulla ferrovia. KEVIN

Il tunnel del san Gottardo, costrui-to da Alptransit è finalmente finito!La fatica diminuisce sempre di più ein questo giorno molto speciale, il 15ottobre 2010, l’ultimo diaframma ècaduto! Nel tendone a Pollegio nonc’era calma. Su due schermi gigantiè stata mostrata ogni crepa che si èformata. Molti si sono messi a pian-gere per la gioia. Il diaframma è ca-duto e molti operai e ingenieri sonopassati dai buchi della fresa.

ANNIKA

Festeggiamenti di un evento storicoGalleriadei record

15 ottobre 2010, ore 14:17:47, den-tro la galleria di base di Alptransit sifesteggia la caduta dell’ultimo dia-framma. A Pollegio, Lucerna, Basileae Uri è stato festeggiato questo avve-nimento con grande orgoglio, entu-siasmo, felicità e emozione .

Nel capannone di Pollegio c’eranopiù di 60 scuole da tutto il Ticino.

I minatori erano un po’ dispiaciutiper i loro compagni morti in incidentidurante i lavori. Ecco le loro storie :due morti perché sono caduti da untrenino che aveva superato il limitedella velocità, il terzo è stato colpitoda una pietra, il quarto caduto da unascala e gli altri lasciamoli stare. Lastatua di Santa Barbara è stata espo-sta vicino alla foto dei morti.

Hanno partecipato all’evento 200giornalisti e 2000 minatori.

Questo tunnel è il più lungo delmondo e anche il più pianeggiante.

La grande fresa è stata la protago-nista principale di questa avventuradi cui tutti noi siamo orgogliosi.

A sera tardi si sono visti i fuochid’artificio che sono durati 20 minuti,molto carini e molto colorati. LENA

Il grandetraguardo

Un traguardo raggiunto

Record mondialesotto il San Gottardo

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La Finestra • Dicembre 2010 • n. 18

Page 15: La Finestra, Numero 18

??? 2010 laRegioneTicinoCantone 00

Territorio di Pollegio, nel prato vicinoal cantiere di Alptransit, il 15 ottobre2010 si sono riuniti molteplici classi dibambini e ragazzi più i loro accompa-gnatori. Il motivo è semplice: erano lìper festeggiare la caduta dell’ultimodiaframma di Alptransit (che avrebberoseguito in diretta) e divertirsi per tutto ilpomeriggio. Tutti questi bambini sonostati ricevuti da una signora che haspiegato molte cose al microfono. Lepostazioni di gioco erano le seguenti:slalom con i sacchi, calcio di rigore,gioco della musica, concorso della RSI;in tutte queste postazioni c’era qualco-sa (dei premi) in palio. Verso le 14.10 iragazzi hanno cominciato a riversarsinel capannone verso i propri tavoli. Edecco che nel maxi-schermo si sono in-cominciate a vedere le crepe sull’ulti-mo diaframma che ha iniziato a sgreto-larsi a poco a poco. Tutta la sala ha bat-

tuto i piedi (tanto da far tremare il pavi-mento) e le mani e invocava a granvoce la caduta dell’ultimo diaframma.C’era talmente tanto rumore che perparlare al compagno bisognava urlare.È successo alle 14:17 e 49 secondi (inanticipo rispetto al programma). La fre-sa Sissi ha fatto cadere l’ultimo dia-framma e una marea di applausi sovra-stava tutte le voci. Dalla fresa è uscito ilminatore più anziano con la statua di S.Barbara, la patrona e protettrice deiminatori, che però non ha potuto impe-dire che (gli) otto minatori perdesserola vita durante i lavori. Alptransit è unarete ferroviaria per percorrere le Alpi inpoco tempo. Ci sono gallerie in tutto ilsud delle Alpi. Alptransit è stato co-struito per migliorare l’aria delle Alpi,togliendo una parte dei camion dallestrade e mettendoli sui treni-merci. In-fatti nella galleria ci passeranno so-

prattutto treni-merci a una velocità di180 Km/h (il doppio della velocità nor-male). La votazione popolare per unanuova trasversale transalpina fu effet-tuata nel 1992 e accettata. Nel 1999 ini-ziarono i lavori. Nel 2007 c’è sta la ca-duta dell’ultimo diaframma della galle-ria dell’Oberalp. Per il lavoro del trattodi Bodio–Pollegio a Erstfeld sono stateutilizzate più frese e si sono incontrateserie difficoltà (roccia di Piora, rocciafriabile). Il pezzo di Bodio–Pollegio e Er-stfeld batte due record: quello di lun-ghezza (57 Km) e quello di altitudine(massimo 530 m.s.m). I protagonisti diquesta impresa storica sono stati: i mi-natori, i progettisti e gli ingenieri.

Dopo questo fatto si è continuato afesteggiare in tutto il mondo, a Pollegioc’era Debora Scanzio.

È stato un evento storico che si ri-corderà per anni !!!!!!!!! MARTA

Il quindici ottobre del duemiladieci alleore quattordici e dieci è stato raggiunto untraguardo mondiale: è finalmente cadutol’ultimo diaframma della galleria di base delSan Gottardo. A Sedrun, nel cuore dellamontagna, ecco che si applaude. Tutti sonoalle stelle, gli operai sono felicissimi perchétutto il loro lavoro è andato a buon fine ed èvalso molto. A Bodio – Pollegio è stato co-struito un capannone, all’ interno c’eranodue schermi giganti in cui è stato mostratoil crollo. Hanno partecipato all’evento molteclassi , sono stati contati in tutto più o menosettecento bambini. Questo tunnel da re-cord lo ha architettato il signor Lombardi.Per intrattenere i bambini sono state prepa-rate alcune postazioni di gioco. Novità: c’e-ra anche Deborah Scanzio che si offriva perfare autografi. I protagonisti di quest’avven-tura sono stati gli operai e i minatori. Certonon hanno fatto tutto da soli, indispensabili

è stata la preziosa fresa. Purtroppo peròsono morti otto operai che saranno semprericordati. L’obbiettivo della costruzione diquesto tunnel sarà quello di togliere un po’di traffico dall’autostrada e quindi ci saràmeno inquinamento. Ci saranno delle tappea Faido, Amsteg e per finire Sedrun. Il trenopasseggeri viaggerà a 250 Km/h mentre iltreno merci a 180 Km/. La galleria inizia aBodio-Pollegio e finisce a Erstfeld. Si presu-me che i lavori termineranno nel 2017.

Durante gli scavi non sono mancati i pro-blemi: roccia friabile, mancanza di fondi e lasacca di Piora (si temeva che il Ritom siprosciugasse).

La galleria sarà pianeggiante, non cometutte le altre. Il minatore più anziano ha de-posto la statua di Santa Barbara sopra lefoto dei minatori che sono morti durante ilavori. Tutto si è concluso per il meglio.

MELORA

Venerdì 15 ottobre 2010 è stato battuto il record mon-diale della galleria più lunga del mondo! Ben 57 Km. È sta-to abbattuto l’ultimo diaframma della galleria che collegaBodio a Erstfeld. Sono state coinvolte una dozzina di per-sone nella galleria e un migliaio nel capannone. C’eranopompieri e operai. Sono stati ricordati gli otto minatori chesono morti. C’erano anche la polizia e l’ambulanza e laRSI. La galleria è stata completata nel cuore della monta-gna. È stata costruita per togliere il traffico dall’autostra-da e metterlo sulla ferrovia. KEVIN

Il tunnel del san Gottardo, costrui-to da Alptransit è finalmente finito!La fatica diminuisce sempre di più ein questo giorno molto speciale, il 15ottobre 2010, l’ultimo diaframma ècaduto! Nel tendone a Pollegio nonc’era calma. Su due schermi gigantiè stata mostrata ogni crepa che si èformata. Molti si sono messi a pian-gere per la gioia. Il diaframma è ca-duto e molti operai e ingenieri sonopassati dai buchi della fresa.

ANNIKA

Festeggiamenti di un evento storicoGalleriadei record

15 ottobre 2010, ore 14:17:47, den-tro la galleria di base di Alptransit sifesteggia la caduta dell’ultimo dia-framma. A Pollegio, Lucerna, Basileae Uri è stato festeggiato questo avve-nimento con grande orgoglio, entu-siasmo, felicità e emozione .

Nel capannone di Pollegio c’eranopiù di 60 scuole da tutto il Ticino.

I minatori erano un po’ dispiaciutiper i loro compagni morti in incidentidurante i lavori. Ecco le loro storie :due morti perché sono caduti da untrenino che aveva superato il limitedella velocità, il terzo è stato colpitoda una pietra, il quarto caduto da unascala e gli altri lasciamoli stare. Lastatua di Santa Barbara è stata espo-sta vicino alla foto dei morti.

Hanno partecipato all’evento 200giornalisti e 2000 minatori.

Questo tunnel è il più lungo delmondo e anche il più pianeggiante.

La grande fresa è stata la protago-nista principale di questa avventuradi cui tutti noi siamo orgogliosi.

A sera tardi si sono visti i fuochid’artificio che sono durati 20 minuti,molto carini e molto colorati. LENA

Il grandetraguardo

Un traguardo raggiunto

Record mondialesotto il San Gottardo

??? 2010 laRegioneTicinoCantone 00

Territorio di Pollegio, nel prato vicinoal cantiere di Alptransit, il 15 ottobre2010 si sono riuniti molteplici classi dibambini e ragazzi più i loro accompa-gnatori. Il motivo è semplice: erano lìper festeggiare la caduta dell’ultimodiaframma di Alptransit (che avrebberoseguito in diretta) e divertirsi per tutto ilpomeriggio. Tutti questi bambini sonostati ricevuti da una signora che haspiegato molte cose al microfono. Lepostazioni di gioco erano le seguenti:slalom con i sacchi, calcio di rigore,gioco della musica, concorso della RSI;in tutte queste postazioni c’era qualco-sa (dei premi) in palio. Verso le 14.10 iragazzi hanno cominciato a riversarsinel capannone verso i propri tavoli. Edecco che nel maxi-schermo si sono in-cominciate a vedere le crepe sull’ulti-mo diaframma che ha iniziato a sgreto-larsi a poco a poco. Tutta la sala ha bat-

tuto i piedi (tanto da far tremare il pavi-mento) e le mani e invocava a granvoce la caduta dell’ultimo diaframma.C’era talmente tanto rumore che perparlare al compagno bisognava urlare.È successo alle 14:17 e 49 secondi (inanticipo rispetto al programma). La fre-sa Sissi ha fatto cadere l’ultimo dia-framma e una marea di applausi sovra-stava tutte le voci. Dalla fresa è uscito ilminatore più anziano con la statua di S.Barbara, la patrona e protettrice deiminatori, che però non ha potuto impe-dire che (gli) otto minatori perdesserola vita durante i lavori. Alptransit è unarete ferroviaria per percorrere le Alpi inpoco tempo. Ci sono gallerie in tutto ilsud delle Alpi. Alptransit è stato co-struito per migliorare l’aria delle Alpi,togliendo una parte dei camion dallestrade e mettendoli sui treni-merci. In-fatti nella galleria ci passeranno so-

prattutto treni-merci a una velocità di180 Km/h (il doppio della velocità nor-male). La votazione popolare per unanuova trasversale transalpina fu effet-tuata nel 1992 e accettata. Nel 1999 ini-ziarono i lavori. Nel 2007 c’è sta la ca-duta dell’ultimo diaframma della galle-ria dell’Oberalp. Per il lavoro del trattodi Bodio–Pollegio a Erstfeld sono stateutilizzate più frese e si sono incontrateserie difficoltà (roccia di Piora, rocciafriabile). Il pezzo di Bodio–Pollegio e Er-stfeld batte due record: quello di lun-ghezza (57 Km) e quello di altitudine(massimo 530 m.s.m). I protagonisti diquesta impresa storica sono stati: i mi-natori, i progettisti e gli ingenieri.

Dopo questo fatto si è continuato afesteggiare in tutto il mondo, a Pollegioc’era Debora Scanzio.

È stato un evento storico che si ri-corderà per anni !!!!!!!!! MARTA

Il quindici ottobre del duemiladieci alleore quattordici e dieci è stato raggiunto untraguardo mondiale: è finalmente cadutol’ultimo diaframma della galleria di base delSan Gottardo. A Sedrun, nel cuore dellamontagna, ecco che si applaude. Tutti sonoalle stelle, gli operai sono felicissimi perchétutto il loro lavoro è andato a buon fine ed èvalso molto. A Bodio – Pollegio è stato co-struito un capannone, all’ interno c’eranodue schermi giganti in cui è stato mostratoil crollo. Hanno partecipato all’evento molteclassi , sono stati contati in tutto più o menosettecento bambini. Questo tunnel da re-cord lo ha architettato il signor Lombardi.Per intrattenere i bambini sono state prepa-rate alcune postazioni di gioco. Novità: c’e-ra anche Deborah Scanzio che si offriva perfare autografi. I protagonisti di quest’avven-tura sono stati gli operai e i minatori. Certonon hanno fatto tutto da soli, indispensabili

è stata la preziosa fresa. Purtroppo peròsono morti otto operai che saranno semprericordati. L’obbiettivo della costruzione diquesto tunnel sarà quello di togliere un po’di traffico dall’autostrada e quindi ci saràmeno inquinamento. Ci saranno delle tappea Faido, Amsteg e per finire Sedrun. Il trenopasseggeri viaggerà a 250 Km/h mentre iltreno merci a 180 Km/. La galleria inizia aBodio-Pollegio e finisce a Erstfeld. Si presu-me che i lavori termineranno nel 2017.

Durante gli scavi non sono mancati i pro-blemi: roccia friabile, mancanza di fondi e lasacca di Piora (si temeva che il Ritom siprosciugasse).

La galleria sarà pianeggiante, non cometutte le altre. Il minatore più anziano ha de-posto la statua di Santa Barbara sopra lefoto dei minatori che sono morti durante ilavori. Tutto si è concluso per il meglio.

MELORA

Venerdì 15 ottobre 2010 è stato battuto il record mon-diale della galleria più lunga del mondo! Ben 57 Km. È sta-to abbattuto l’ultimo diaframma della galleria che collegaBodio a Erstfeld. Sono state coinvolte una dozzina di per-sone nella galleria e un migliaio nel capannone. C’eranopompieri e operai. Sono stati ricordati gli otto minatori chesono morti. C’erano anche la polizia e l’ambulanza e laRSI. La galleria è stata completata nel cuore della monta-gna. È stata costruita per togliere il traffico dall’autostra-da e metterlo sulla ferrovia. KEVIN

Il tunnel del san Gottardo, costrui-to da Alptransit è finalmente finito!La fatica diminuisce sempre di più ein questo giorno molto speciale, il 15ottobre 2010, l’ultimo diaframma ècaduto! Nel tendone a Pollegio nonc’era calma. Su due schermi gigantiè stata mostrata ogni crepa che si èformata. Molti si sono messi a pian-gere per la gioia. Il diaframma è ca-duto e molti operai e ingenieri sonopassati dai buchi della fresa.

ANNIKA

Festeggiamenti di un evento storicoGalleriadei record

15 ottobre 2010, ore 14:17:47, den-tro la galleria di base di Alptransit sifesteggia la caduta dell’ultimo dia-framma. A Pollegio, Lucerna, Basileae Uri è stato festeggiato questo avve-nimento con grande orgoglio, entu-siasmo, felicità e emozione .

Nel capannone di Pollegio c’eranopiù di 60 scuole da tutto il Ticino.

I minatori erano un po’ dispiaciutiper i loro compagni morti in incidentidurante i lavori. Ecco le loro storie :due morti perché sono caduti da untrenino che aveva superato il limitedella velocità, il terzo è stato colpitoda una pietra, il quarto caduto da unascala e gli altri lasciamoli stare. Lastatua di Santa Barbara è stata espo-sta vicino alla foto dei morti.

Hanno partecipato all’evento 200giornalisti e 2000 minatori.

Questo tunnel è il più lungo delmondo e anche il più pianeggiante.

La grande fresa è stata la protago-nista principale di questa avventuradi cui tutti noi siamo orgogliosi.

A sera tardi si sono visti i fuochid’artificio che sono durati 20 minuti,molto carini e molto colorati. LENA

Il grandetraguardo

Un traguardo raggiunto

Record mondialesotto il San Gottardo

??? 2010 laRegioneTicinoCantone 00

Territorio di Pollegio, nel prato vicinoal cantiere di Alptransit, il 15 ottobre2010 si sono riuniti molteplici classi dibambini e ragazzi più i loro accompa-gnatori. Il motivo è semplice: erano lìper festeggiare la caduta dell’ultimodiaframma di Alptransit (che avrebberoseguito in diretta) e divertirsi per tutto ilpomeriggio. Tutti questi bambini sonostati ricevuti da una signora che haspiegato molte cose al microfono. Lepostazioni di gioco erano le seguenti:slalom con i sacchi, calcio di rigore,gioco della musica, concorso della RSI;in tutte queste postazioni c’era qualco-sa (dei premi) in palio. Verso le 14.10 iragazzi hanno cominciato a riversarsinel capannone verso i propri tavoli. Edecco che nel maxi-schermo si sono in-cominciate a vedere le crepe sull’ulti-mo diaframma che ha iniziato a sgreto-larsi a poco a poco. Tutta la sala ha bat-

tuto i piedi (tanto da far tremare il pavi-mento) e le mani e invocava a granvoce la caduta dell’ultimo diaframma.C’era talmente tanto rumore che perparlare al compagno bisognava urlare.È successo alle 14:17 e 49 secondi (inanticipo rispetto al programma). La fre-sa Sissi ha fatto cadere l’ultimo dia-framma e una marea di applausi sovra-stava tutte le voci. Dalla fresa è uscito ilminatore più anziano con la statua di S.Barbara, la patrona e protettrice deiminatori, che però non ha potuto impe-dire che (gli) otto minatori perdesserola vita durante i lavori. Alptransit è unarete ferroviaria per percorrere le Alpi inpoco tempo. Ci sono gallerie in tutto ilsud delle Alpi. Alptransit è stato co-struito per migliorare l’aria delle Alpi,togliendo una parte dei camion dallestrade e mettendoli sui treni-merci. In-fatti nella galleria ci passeranno so-

prattutto treni-merci a una velocità di180 Km/h (il doppio della velocità nor-male). La votazione popolare per unanuova trasversale transalpina fu effet-tuata nel 1992 e accettata. Nel 1999 ini-ziarono i lavori. Nel 2007 c’è sta la ca-duta dell’ultimo diaframma della galle-ria dell’Oberalp. Per il lavoro del trattodi Bodio–Pollegio a Erstfeld sono stateutilizzate più frese e si sono incontrateserie difficoltà (roccia di Piora, rocciafriabile). Il pezzo di Bodio–Pollegio e Er-stfeld batte due record: quello di lun-ghezza (57 Km) e quello di altitudine(massimo 530 m.s.m). I protagonisti diquesta impresa storica sono stati: i mi-natori, i progettisti e gli ingenieri.

Dopo questo fatto si è continuato afesteggiare in tutto il mondo, a Pollegioc’era Debora Scanzio.

È stato un evento storico che si ri-corderà per anni !!!!!!!!! MARTA

Il quindici ottobre del duemiladieci alleore quattordici e dieci è stato raggiunto untraguardo mondiale: è finalmente cadutol’ultimo diaframma della galleria di base delSan Gottardo. A Sedrun, nel cuore dellamontagna, ecco che si applaude. Tutti sonoalle stelle, gli operai sono felicissimi perchétutto il loro lavoro è andato a buon fine ed èvalso molto. A Bodio – Pollegio è stato co-struito un capannone, all’ interno c’eranodue schermi giganti in cui è stato mostratoil crollo. Hanno partecipato all’evento molteclassi , sono stati contati in tutto più o menosettecento bambini. Questo tunnel da re-cord lo ha architettato il signor Lombardi.Per intrattenere i bambini sono state prepa-rate alcune postazioni di gioco. Novità: c’e-ra anche Deborah Scanzio che si offriva perfare autografi. I protagonisti di quest’avven-tura sono stati gli operai e i minatori. Certonon hanno fatto tutto da soli, indispensabili

è stata la preziosa fresa. Purtroppo peròsono morti otto operai che saranno semprericordati. L’obbiettivo della costruzione diquesto tunnel sarà quello di togliere un po’di traffico dall’autostrada e quindi ci saràmeno inquinamento. Ci saranno delle tappea Faido, Amsteg e per finire Sedrun. Il trenopasseggeri viaggerà a 250 Km/h mentre iltreno merci a 180 Km/. La galleria inizia aBodio-Pollegio e finisce a Erstfeld. Si presu-me che i lavori termineranno nel 2017.

Durante gli scavi non sono mancati i pro-blemi: roccia friabile, mancanza di fondi e lasacca di Piora (si temeva che il Ritom siprosciugasse).

La galleria sarà pianeggiante, non cometutte le altre. Il minatore più anziano ha de-posto la statua di Santa Barbara sopra lefoto dei minatori che sono morti durante ilavori. Tutto si è concluso per il meglio.

MELORA

Venerdì 15 ottobre 2010 è stato battuto il record mon-diale della galleria più lunga del mondo! Ben 57 Km. È sta-to abbattuto l’ultimo diaframma della galleria che collegaBodio a Erstfeld. Sono state coinvolte una dozzina di per-sone nella galleria e un migliaio nel capannone. C’eranopompieri e operai. Sono stati ricordati gli otto minatori chesono morti. C’erano anche la polizia e l’ambulanza e laRSI. La galleria è stata completata nel cuore della monta-gna. È stata costruita per togliere il traffico dall’autostra-da e metterlo sulla ferrovia. KEVIN

Il tunnel del san Gottardo, costrui-to da Alptransit è finalmente finito!La fatica diminuisce sempre di più ein questo giorno molto speciale, il 15ottobre 2010, l’ultimo diaframma ècaduto! Nel tendone a Pollegio nonc’era calma. Su due schermi gigantiè stata mostrata ogni crepa che si èformata. Molti si sono messi a pian-gere per la gioia. Il diaframma è ca-duto e molti operai e ingenieri sonopassati dai buchi della fresa.

ANNIKA

Festeggiamenti di un evento storicoGalleriadei record

15 ottobre 2010, ore 14:17:47, den-tro la galleria di base di Alptransit sifesteggia la caduta dell’ultimo dia-framma. A Pollegio, Lucerna, Basileae Uri è stato festeggiato questo avve-nimento con grande orgoglio, entu-siasmo, felicità e emozione .

Nel capannone di Pollegio c’eranopiù di 60 scuole da tutto il Ticino.

I minatori erano un po’ dispiaciutiper i loro compagni morti in incidentidurante i lavori. Ecco le loro storie :due morti perché sono caduti da untrenino che aveva superato il limitedella velocità, il terzo è stato colpitoda una pietra, il quarto caduto da unascala e gli altri lasciamoli stare. Lastatua di Santa Barbara è stata espo-sta vicino alla foto dei morti.

Hanno partecipato all’evento 200giornalisti e 2000 minatori.

Questo tunnel è il più lungo delmondo e anche il più pianeggiante.

La grande fresa è stata la protago-nista principale di questa avventuradi cui tutti noi siamo orgogliosi.

A sera tardi si sono visti i fuochid’artificio che sono durati 20 minuti,molto carini e molto colorati. LENA

Il grandetraguardo

Un traguardo raggiunto

Record mondialesotto il San Gottardo

la fresa sissi

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l’intervista

di Giuseppe bontà

alptransIt: oggI e domanI

Da diversi anni è attivo sul nostro territorio quello che è stato definito il cantiere del secolo. La nostra regione è evidentemente molto toccata dai lavori. Accanto agli aspetti positivi si sono af-fiancate anche delle ricadute critiche. La comunità di Pollegio, avendo il cantiere sul proprio territorio, ha sicuramente benefi-ciato e pagato in modo diretto. Quali i pro e quali i contro, lo chiediamo al Sindaco di Pollegio Romano Rossi.

L’impatto sul territorio di una valle relativamente stretta è notevole e gli aspetti più evidenti sono il contributo o forse piuttosto il sacrificio di terreno agricolo che è stato messo a disposizione del cantiere, infatti per più di dieci anni i contadini sono stati privati di buona parte di quelli che sono i terreni più fertili del fondovalle. Ora siamo comunque già entrati nella fase di smantellamento del cantiere e attendiamo tutti con impazienza la conclusione dei lavori. L’altro aspetto negativo è legato alla gestione del materiale: trasporti da e per il can-tiere, stoccaggio, frantumazione e preparazione del beton, il tutto in quantità enormi per le nostre latitudini. È probabil-mente l’attività che causa l’inconveniente maggiore: la polve-

re. Infatti, malgrado le misure di contenimento realizzate, in certi periodi particolari di vento e di tempo secco la situazione è preoccupante rispetto ai limiti fissati dall’ordinanza federale.Nello stesso tempo non possiamo dimenticare gli effetti po-sitivi del cantiere che ha creato lavoro in modo diretto e con interessanti ricadute per alcuni settori economici. È pur vero che le attese in una regione in difficoltà erano elevate, proba-bilmente c’è stata anche qualche illusione di troppo, però ai più scettici si può proporre di rinviare la discussione a cantieri chiusi e poi vedremo se davvero AlpTransit non ha portato nul-la in termini occupazionali.L’altro aspetto interessante sono le ricadute fiscali nei comuni sede dei villaggi di cantiere; per quanto riguarda Pollegio que-sto ha permesso di ridurre enormemente il debito pubblico e di realizzare alcune opere infrastrutturali che altrimenti sareb-bero rimaste ancora per un po’ sogni nel cassetto. Ma certa-

mente l’opera più importante è lo spostamento dell’attuale linea ferroviaria che verrà affiancata a quella veloce paralle-lamente all’autostrada, opera promessa negli anni settanta e che presto sarà realtà.

La recente caduta dell’ultimo diaframma della galleria rappre-senta sicuramente una data storica e un’importante tappa di avvicinamento al completamento dei lavori. Dopo l’apertura del tunnel, quali saranno i principali cambiamenti? Quali saranno le nuove opportunità di sviluppo sostenibile e quali potrebbero es-sere gli eventuali svantaggi per la nostra regione?

Ricordiamo innanzitutto l’obiettivo prioritario della realizza-zione di una linea veloce e di pianura che è il trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia, in particolare il tran-sito da frontiera a frontiera dovrà obbligatoriamente, come fissato nella Costituzione grazie all’accettazione dell’iniziativa delle Alpi, far capo alla ferrovia. Il raggiungimento di questo obiettivo giustifica il grande investimento finanziario ed anche il nostro sacrificio in termini ambientali. Altro obiettivo fonda-mentale sarà la realizzazione di un’offerta attrattiva per il traf-fico passeggeri regionale che dovrebbe favorire la possibilità di lavorare nei centri e vivere in periferia, ad esempio senza fare mezz’ora di colonna per entrare in Lugano.Per l’economia locale il possibile mantenimento dell’Infocen-tro, ma soprattutto il CEP (Centro Esercizio Pollegio) e il pro-gettato Centro di manutenzione di Biasca sono certamente concrete opportunità. Proprio l’edificazione del CEP ci con-ferma, con i primi smantellamenti, che siamo ormai già nel dopo-AlpTransit ed è tempo di riflettere sui possibili cambia-menti, anzi magari siamo già in ritardo. La ferrovia dell’800 ha cambiato il Ticino ed anche la nuova linea veloce lo cambierà. Quale sarà lo sviluppo della città/regione in Ticino? Quale for-ma di pendolarismo potrà nascere? Quali delocalizzazioni po-tranno concretizzarsi? Dove e quale pressione sui territori del-le regioni periferiche ancora libere? Quali formazioni e quali professioni legate ai trasporti (su gomma e su ferrovia) potreb-bero svilupparsi da noi? Queste alcune delle domande su cui riflettere per evitare di limitarci a guarda il treno passare.Proprio quest’autunno è stata presentata una mozione, primo firmatario J. F. Dominé, sindaco di Biasca, che chiede al Consi-glio di Stato di assegnare un mandato di studio per esplorare questi scenari e proporre poi misure e strumenti operativi per essere poi parte attiva nelle possibili evoluzioni positive; atten-diamo ora fiduciosi lo studio e le sue conclusioni, speriamo però in tempi brevi.

la recente caduta dell’ultimo diaframma della galleria

rappresenta sicuramente una data storica

ospite della ‘finestra’, il sindaco di pollegio romano rossi racconta gli anni del cantiere del secolo sul territorio del suo comune

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Nel calore delle case i pensieri de-gli uomini assumono una direzione unica: siamo tutti in viaggio verso una grotta, sentiamo dentro di noi un annuncio misterioso. Fra le migliaia di nascite che avvengono contemporaneamente nel mondo, c’è la nascita di un bimbo che coin-volge il mondo intero. Nasce in una

grotta, ma è il Re dell’universo, nasce povero, ma è il re del cielo. La grotta che l’accoglie è una mangiatoia, ma egli è il Signore della pace. Lo annunciano presente nel mondo gli angeli di Dio; an-nunziano la pace, cantano l’amore e la gloria del Signo-re. Accolgono l’invito umili pastori; siamo invitati anche

noi ad entrare numerosi più che mai nelle nostre chiese, con la stessa umiltà di quei pastori. Ciò che è povero, ciò che è piccolo agli occhi della carne, diventa grande a quelli della fede. Anche noi gustiamo nel profondo la gioia di quella nascita nel tempo del Dio eterno: egli si è fatto come noi per essere uno di noi. Egli viene a re-dimere la storia, a cancellare il peccato ed a infondere una nuova energia vitale che ricrea l’uomo nella giustizia e ella santità. Il presepio più vero è quello che celebriamo sull’altare: quei frammenti di pane diventano il suo corpo per nu-trirci del divino; quel poco vino diventa sangue di quel bimbo che vuole ancora bearci del suo amore. Vi invito a cercare e trovare questa gioia. In attesa di farvi visita nel nuovo anno vi auguro buon Natale.

parrocchia

Si era in pochi sabato 16 ottobre, complice forse la modestia del gruppo, al concerto di esordio dell’en-samble “Rosa mystica”; pochi personichesi ed alcuni parenti delle esecutrici, ma come spesso si dice, an-

che questa volta gli assenti hanno avuto torto.Apprezzabile tutto l’insieme ben congeniato con alternanza di commento, canto dell’ insieme e del-le varie soliste che intervenivano spostandosi in vari punti e interludi organistici. Notevoli le voci e l’in-terpretazione dei vari brani gregoriani secondo una consolidata tradizione che ha avuto eminenti precur-sori e cultori ticinesi. Un plauso quindi per l’iniziati-va e un augurio per la prosecuzione di una feconda futura attività. Ben si è difeso il nostro moderno organo campionato che pur senza canne riproduce fedelmente i suoni di una serie di registri di un grande organo.Non sempre facile da seguire il canto gregoriano in latino e vecchio di secoli, ma nell’opuscolo distribuito c’era pur sempre la traduzione dei testi latini. L’ese-cuzione poi era basata su una rigorosa ricostruzione poleografica che se ha riportato le melodie alle loro origini ne ha fatto apprezzare la solenne semplicità e profondità. L’esecuzione a Personico serviva anche come pratica prova generale per la partecipazione a una rassegna all’estero. Auspicabile che la sede per un’altra anteprima venga ripresa e un’indiscrezione ci fa ben sperare in questo senso.

di don Jan luchowski

concerto gregorIano nella chIesa dI personIcodi livio berti

natale del sIgnore 2010

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Un grosso maialePer il Santo Natale.

Di ragguardevole mole La tradizione lo vuole.

Salsicce, prosciutti, mortadelle e salumi Da far impazzire dell’Olimpo i suoi numi.

Festa pagana di un tempo lontano, Or rito di gente di stampo nostrano.

Ancor non è giorno, Che già tutt’intorno,

Gran trambusto agitato, Tutto è ormai preparato.

Già pronta è la marna, pulita e sciacquata, Scoppiettan le scheggie sotto la nera pignatta.

La nonna d’intorno lei gira agitata,Le lagrime agli occhi per la bestia si amata.

Affilati i coltelli, vola alta la scureE’ il momento più triste per ste anime pure.

Ma or non si può e non si deve pensare, Per un giorno si corto, c’è troppo da fare.

Ben presto rasato da, fìgari strani,Che già pensan golosi ai salami nostrani.

Appeso e squartato da mani sicure, Sparita in un lampo l’orribile scure.

Or si taglia, si sminuzza, si separa e si trita, S’insaporan le paste, ci sì leccare le dita.

Il profumo già invade le stanze d’accanto, Atmosfera paesana, atmosfera d’incanto.

Il buon vino nostrano accompagna il lavoro, Dell’ultima mazza tutti parlan in coro.

Le salsicce già sfilan dal magico imbuto, Saranno squisite è ormai risaputo.

Veloci le mani fan girar le spolette, Si appendono al filo le sfilze dilette. Visione superba riservata ad alcuni,

Dall ‘ Olimpo invidiosi osservan i numi.

I prosciutti tagliati da mano d’artista, Nella marna e nel vino t’incatan la vista.

Il pensier già ti porta al grotto vicino, Sotto il verde castano col fedel boccalino.

Sacrificato pè gli eletti il maiale di razza,Or Natale è nel Paria , col profumo di mazza.

poesia

la mazzadi roberto Gianelli

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Pensieri nell’ariadi massimina pesenti

Attraverso questa rubrica alcuni oggetti e luoghi di Personico hanno avuto l’opportunità di raccontarsi, espri-mendo sentimenti, opinioni, pensieri … “Pensieri nell’aria”, appunto.A me l’onore di chiudere questo ciclo di testimonianze e l’occasione di giocare un po’ con voi lettori, sul mo-dello del quiz televisivo di Matteo Pelli, intrufolatosi in tutte le case dei Ticinesi: cinque indizi per indovinare il personaggio misterioso e scoprire così la mia identità.Sarò decisamente più buono di Matteo, con ogni indizio vi fornirò un ventaglio di informazioni che faciliteran-no la soluzione del gioco.

Partiamo dunque con il primo indizio: giovaNeSono giovane, anzi giovanissimo, pieno di entusia-smo e intraprendenza; sensibile ai problemi am-bientali e, malgrado l’età, mi sento già molto impe-gnato socialmente.

Secondo indizio:“iNCasiNaTo”Ho avuto periodi di confusione, come succede a molti giovani e in verità non solo a loro. Non riusci-vo a gestire la situazione a volte caotica, nonostan-te l’impegno di chi mi accudiva. Ma credetemi, non ero l’unico responsabile della situazione: la gente sfruttava la mia inesperienza, l’ingenuità, la buona fede; ne approfittava, creava caos e mi intasava.Ora con l’entrata in vigore di una tassa, le cose van-no decisamente meglio: ambiente più tranquillo, “sciallo”, per usare il linguaggio della mia genera-zione.È proprio vero che “tocà la gent in dal borsìn”, po-sitivo o negativo che sia, è pur sempre un fattore determinante!

Terzo indizio:RiNChiUsoUna recinzione mi isola dal resto del mondo, non certo per mancanza di fiducia nei miei confronti. Non sono né pericoloso, né colpevole. La funzione della rete metallica è quella di garantire la mia si-curezza, impedendo abusi nei miei confronti.

Il quarto indizio dice:CoLLaboRazioNeIl tema aggregazioni è sempre attualissimo, c’è chi lo sostiene e chi lo rifiuta. Io non voglio schierarmi né con una fazione né con l’altra, perché mi dispia-cerebbe essere, oltre che GIOVANE, “INCASINATO” e RINCHIUSO, anche censurato!Io veramente esisto proprio grazie alla collabora-zione tra i Comuni, collaborazione che è alla base della mia attività

Per chi non mi avesse ancora identificato, ecco il quinto e ultimo indizio:ReCiCLaggio… e potrei aggiungere: raccolta separata, lotta contro la moda dell’usa e getta, protezione am-bientale, …

Ora avrete sicuramente scoperto chi sono, fossimo ad “Attenti a quei due” avreste fatto il colpaccio!Vorrei poter premiare i vincitori con un sacco di … sacchi di plastica gratuiti e contrassegni per ingom-branti, ma ahimè mi dispiace, non è in mio potere.Posso provare a chiedere in Municipio, magari al-meno per Natale …

A proposito, un sacco di … auguri a tutti voi, caris-simi lettori!

Soluzione:ecocentro

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