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La crisi La crisi dell’universalismo e dell’universalismo e i nuovi equilibri i nuovi equilibri La crisi del papato Eretici e riformatori Il declino del potere imperiale Geografia politica dell’Europa La guerra dei Cent’anni L’Italia centrosettentrionale: dal comune alla signoria La Penisola italiana fra

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La crisi La crisi dell’universalismo e i dell’universalismo e i

nuovi equilibrinuovi equilibri La crisi del papato Eretici e riformatori Il declino del potere imperiale Geografia politica dell’Europa La guerra dei Cent’anni L’Italia centrosettentrionale: dal comune alla signoria

La Penisola italiana fra Trecento e Quattrocento

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6.1 L’istituzione pontificia all’inizio del Trecento la chiesa manteneva la struttura accentrata e gerarchica che si basava sull’indiscussa autorità del papa; Controllo della nomina dei vescovi

Maggiore capacità sul controllo dei benefici

Bonifacio VIII tentò di consolidare la supremazia pontificia

Entrò in contrasto con le 1300: indusse il Giubileo

altre forme del potere 1302: bolla Unam Sanctam

temporale

affermava il primato assoluto del potere spirituale

1303: Filippo il bello umilia il Papa ad Anagni

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Il papato avignonesea benedetto xi fu eletto clemente v;

Rifiutò di recarsi a Roma

Trasferì la sede papale ad Avignone (Cattività avignonese 1309-1376)

La Chiesa si avvicinò alla Corona francese

Strategia politica

Portò allo splendore

e alla floridezza economica

del Papato

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La rivolta popolare a romaessenziale la figura di cola di rienzo;

20 maggio 1347: si mise a capo di una sommossa popolare e assunse il governo

Inizialmente la Curia successivamente le sue

Avignonese appoggiò l’impresa ambizioni politiche

Che ristabilì l’ordine superarono l’ambito locale

Il sostegno del papato venne meno

Riprese il controllo sui territori dell’Italia centrale:

cardinale spagnolo Egidio di Albornoz

Emanò le Costituzioni egidiane

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Il rientro a Roma e il grande scismasi chiudeva il periodo avignonese ma si apriva per la cristianità un lungo periodo di crisi;

1377: sede pontificia ristabilita a Roma con papa Gregorio XI

Elezione del papa Urbano VI

Trovò l’opposizione gli Stati europei

Dei cardinali francesi divisero la propria

fedeltà fra i due

GRANDE SCISMA

Nominarono papa D’OCCIDENTE

Il francese Clemente VII

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IL CONCILIARISMO

Il contrasto fu risolto grazie al Concilio di Costanza

Elezione di Martino V

Segnò la temporanea

supremazia del conciliarismo

dottrina che affermava la superiorità

del concilio sul papa

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6.2 eretici e riformatoriil lusso e la potenza mostrati dalla Curia diffusero tra i credenti un profondo malessere;

Esaltazione delle esperienze mistiche nuovi movimenti

Condanna nei confronti dei costumi corrotti ereticali

INGHILTERRA > JOHN WYCLIFFE (professore Università di Oxford)

Mise il discussione il dogma della Transustanziazione

Negò il ruolo di sacerdote e di intermediario verso Dio

Esaltava la Chiesa povera con preti poveri (Lollardi)

La sua dottrina fu condannata eretica ma le sue idee rimasero vive

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Boemia > Jan Hus (professore università di Praga)

I suoi dogmi erano diretti contro la corruzione della Curia

Voleva la completa abolizione della proprietà ecclesiastica

Duramente condannato dalla Chiesa;

fu arso vivo insieme ai suoi libri a Costanza (1415)

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6.3 Il declino del potere imperialedopo la morte di Federico II seguirono vent’anni di interregno, segno di instabilità e debolezza;

La carica imperiale non era ereditaria ma elettiva

Continua competizione fra i candidati alla corona

L’imperatore non era in grado di esercitare la sua autorità

Soggetto all’approvazione di altri principi

Costretto a continui patteggiamenti

LIMITI NEL CONTROLLO DEI TERRITORI IMPERIALI

La BORGOGNA acquistò una rapida autonomia

L’ITALIA si affermarono al Sud: dinastia angioina e aragonese. Al Nord: l’istituzione delle signorie

La GERMANIA ogni principe governava sul proprio territorio in modo autonomo dettando legge

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La fine dell’universalismoXIV secolo > si cercò di definire la struttura giuridica dell’impero

Carlo IV di Lussemburgo emanò la Bolla d’oro

Stabiliva che l’elezione dell’imperatore spettava

solo a 7 grandi elettori

I LUSSEMBURGO E GLI ASBURGO

Gli imperatori puntarono ad accrescere i loro patrimoni e a consolidare la loro autorità in Germania;

I Lussemburgo conquistarono Casata degli Asburgo

il titolo imperiale con Enrico VII con Rodolfo I

Mantennero il potere

dal 1308 al 1437

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6.4 GEOGRAFIA POLITICA DELL’EUROPAProcessi di costruzione statale

NEL XIV SECOLO IN EUROPA SI AVVIARONO PROCESSI DI COSTRUZIONE STATALE

Intorno al re e la Nobiltà, il clero e le élite

al principe cominciarono difesero i loro privilegi

a definirsi assetti rafforzarono le assemblee che li

territoriali e rappresentavano.

strutture amministrative

più stabili.

La dinamica fra principe o re e assemblee rappresentative si basò alla ricerca di un accordo in merito a provvedimenti di tipo legislativo, amministrativo e fiscale.

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Il regno di Francia I RE CAPETINGI AVEVANO GIA’ AGGIUNTO AI LORO DOMINI I TERRITORI FEUDALI DEL RE D’INGHILTERRA: NORMANDIA, BRETAGNA E LE REGIONI DEL CENTRO-SUD.Molti dei territori conquistati venivano assegnati ai membri della casa reale

si creò una struttura territoriale compatta influenzata maggiormente dall’autorità regia

I feudatari tentarono di resistere all’affermazione dell’autorità generando conflitti

Di conseguenza i sovrani francesi coinvolsero in un’assemblea dei rappresentanti di :

Nobili Stati generali (1302)

Clero

élite cittadine

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Il regno d’Inghilterra ALL’INIZIO DEL XIV SECOLO

Si era affermata sull’isola un’ amministrazione centrale

funzione finanziaria funzione giudiziaria

(Scacchiere) (Corte della Giustizia)

Re controllava un vasta zona territoriale divisa in: contee controllate da ufficiali regi. Sceriffi: avevano il compito di mantenere la pace ed esercitare la giustizia.

L’assemblea del Parlamento fu divisa in:

-Camera dei Lords - Camera dei comuni (media piccola

(aristocrazie dell’alto clero) aristocrazia e enti delle élite)

Il crescente prestigio dell’assemblea fu determinato dallo sviluppo economico del paese, legato al commercio e alle manifatture tessili.

Si ebbe la formazione di un ceto di ricchi mercanti.

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I regni iberici

NEL XIV SECOLO ANCHE LA PENISOLA IBERICA AVEVA TERRITORI ORGANIZZATI E BEN DEFINITI

Si era affermata l’autorità regia

Si erano sviluppate forme amministrative di controllo

Ruolo molto importante lo avevano le assemblee rappresentative dei principali potentati presenti sul territorio (Cortes)

Il processo di consolidamento monarchico si era affermato insieme alla liberazione dei territori occupati dagli arabi.

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I paesi baltici e la confederazione svizzera

NELL’AREA IBERICA FU LA DANIMARCA AD AVERE L’ORGANIZZAZIONE DI UN GRANDE REGNO DEL NORD

Nel 1397 si ebbe l’unione di Kelmar (Danimarca, Norvegia e Svizzera), quest’unione durò poco, a causa delle ribellioni dei nobili svedesi che non riconoscevano la supremazia danese (sciolta nel 15239.

Nel 1523 la Svizzera diventò una monarchia nazionale;

Nel XIV secolo la Confederazione svizzera si impose all’attenzione dell’Europa

Si costituì un potere territoriale di tipo associativo,

Il primo nucleo della confederazione si è formato nel 1291 per contrastare l’espansionismo degli Asburgo .

Ad esso si aggiunsero in seguito altre leghe e federazioni di città importanti quali Lucerna, Zurigo e Berna.

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6.5 La guerra dei Cent’anni

DAL 1337 AL 1453 TRA FRANCIA E INGHILTERRA CI FURONO MOLTI CONTRASTI

I motivi che spinsero queste due monarchie l’una contro l’altra erano molti:

Ambivano tutte e due alla ricca regione fiamminga delle Fiandre;

All’Inghilterra non piaceva che la Francia appoggiasse la Scozia

L’Inghilterra ambiva ai

territori scozzesi

Rapporti feudali I sovrani inglesi avevano possedimenti in

territorio francese in Guinea, che impedivano

l’unificazione della Francia.

Nel 1328 morì il re di Francia Carlo IV, non avendo eredi maschi passò la corona a Filippo IV di Valois (nipote di filippo il bello), ma anche il re d’Inghilterra Edoardo III era imparentato con Filippo nel 1337 si autoproclamò re di Francia

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Le vittorie inglesi

NEI PRIMI SCONTRI, INIZIATI NEL 1339, GLI INGLESI, CHE PRESENTAVANO NOVITA’ RIGUARDO IL SETTORE MILITARE, SCONFISSERO I FRANCESI

Archi più lunghi che offrivano una miglior traiettoria

Cannoni dette anche bombarde

Rafforzarono la faneria

Arruolarono contadini rigorosamente addestrati e si mostrarono molto più disciplinati dei cavalieri francesi.

Gli inglesi vinsero:

Crécy nel 1364

Calais nel 1347

Poitiers nel 1356, dove il re francese Giovanni II fu fatto prigioniero.

Con la pace di Bretigny 1360 l’Inghilterra

ottenne alcuni territori della Francia sudoccidentale, in

cambio rinunciò alle pretese sulla Corona francese.

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La crisi della monarchia francese

FURONO ANNI DURI PER I FRANCESI

Carlo VI rese inutili i tentativi del padre di riorganizzazione del regno, questo diede inizio a scontri tra i nobili per il controllo del governo

I nobili si divisero in due gruppi opposti

Gli armagnacchi i borgognoni

Il conflitto di queste due gruppi diventarono guerre civili;

Gli inglesi ne approfittarono e sconfissero i francesi nel 1415;

Con il trattato di Troyes, stipulato nel 1420, Carlo VI nominò suo successore e futuro re di Francia il re d’Inghilterra Edoardo V.

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Giovanna d’Arco e la riscossa francese

TRA INGLESI (PROVENIENTI DAI TERRITORI DELLA GUINNA),FRANCIA SETTENTRIONALE E I SOSTENITORI DI CARLO VII, IL CLIMA ERA TESO.

Il duca di Borgogna si era alleato con gli inglesi;

Giovanna d’Arco, una giovane contadina, animò il popolo francese alla rivolta;

Nel maggio del 1429 Carlo VII proclamato re di Francia;

E alcune città liberate.

Catturata dai borgognoni e condannata, il 30 maggio del 1431, a rogo.

Dopo la guerra ci furono altri cambiamenti:

Nel 1435 i borgognoni passarono dalla parte dei francesi;

I possedimenti inglesi in terra francese furono riconquistai;

Nel 1453 il sogno degli inglesi di estendersi

per tutto il continente francese finì.

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Tra XIV e il XV secolo la geografia politica dell’Italia centrosettentrionale si semplificò passando da piccoli centri a Stati Regionali, un processo lento che portò all’affermazione della signoria, seguito da contrasti e guerre per il territorio.

conflitti interni nobili si contrapponevano

nei vari comuni alle famiglie di artigiani, mercanti e banchieri.

6.6 l’italia centrosettentrionale: dal comune alla signoriaCrisi del comune

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Dal podestà al signore

I contrasti erano generati da motivi politici ma anche da contrapposizioni tra gruppi famigliari che portò uno stato di continua guerra e caos.

Al quale si cercò di porre

riparo ricorrendo ad un

podestà.

Forestiero esperto in campo

militare a cui venivano attribuiti

Poteri straordinari, risultò però inefficace.

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L’affermarsi delle signorie

L’istituzione della signoria divenne ufficiale nella metà del duecento quando la delega dei poteri cessò di essere temporanea, il signore ottenne così di tramandare il potere per via ereditaria.

tra le prime signorie:

dei Montefeltro a Urbino

dei Malatesta a Rimini

degli Este a Ferrara

Quelle riconosciute dal Papa o

dall’Imperatore vennero chiamate Principati

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Le compagnie di ventura

Un tratto comune delle signorie fu l’espansione territoriale. La guerra diventò così un fenomeno costante e l’organizzazione dell’esercito divenne una priorità e assunse sempre più un carattere professionale formato da mercenari.

L’esercito era guidato

da un condottiero nel corso del Trecento

che poteva essere un e Quattrocento molti

aristocratico ma anche molti condottieri riuscirono ad

un uomo dalle umili origini. acquisire posizioni di comando

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La formazione degli stati regionali

Tra le città che conobbero il passaggio da regimi comunali e oligarchici alcune riuscirono a formare grandi Stati Regionali. Il processo di formazione si consolidò nel corso del Quattrocento e vide protagoniste le città di :

Milano

Venezia

Firenze

che si rivelarono le città più potenti dell’ Italia centrosettentrionale. I rapporti tra governo signorile e le città sottomesse non furono uguali, in alcuni casi le città continuarono a godere di una propria autonomia mentre in altri casi le autorità locali furono del tutto sottomesse

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6.7 la penisola italiana fra Trecento e Quattrocentoducato di milano e i visconti

La famiglia dei Visconti si era affermata a Milano alla fine del Duecento ed era divenuta l’arbitro della vita cittadina, sotto il loro dominio;

Avviò una politica di espansione del territorio che portò a controllare quasi tutta la Lombardia.

Nel 1395 Gian Galeazzo ottenne dall’imperatore il titolo ereditario di duca trasformando la signoria in principato.

Fu proprio Gian Galeazzo ad estendere i domini verso il Veneto e la Toscana. Dopo la sua morte ci fu una crisi dinastica che provocò un ridimensionamento dei possedimenti.

Filippo Maria (1412-47)

Riuscì ad imporsi e a riconquistare i territori.

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Dai Visconti agli Sforza

La morte di Filippo Maria senza eredi indusse l’aristocrazia a tentare di riprendere potere venne proclamata la Repubblica ambrosiana che però non durò.

L’aggravarsi dei conflitti interni sotto il dominio degli

e la minaccia rappresentata Sforza il ducato ebbe

dalla Repubblica di Venezia, un periodo di stabilità

portarono i milanesi a ricorrere e crescita economica.

alla potenza militare di Francesco

Sforza.

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Firenze e i medici

Dopo la repressione del tumulto dei Ciompi (1378), Firenze si rivelerà decisiva per gli equilibri politici della penisola. Sotto la guida degli Albizzi aveva allargato i suoi domini conquistando:

Arezzo

Pisa

Livorno

Le difficoltà economiche conseguenti alle campagne riaccesero i conflitti in cui risultò vincitrice con Cosimo la famiglia dei Medici.

Cosimo dei Medici

fondatore di una delle banche più importanti,

Esercitò il potere per più di trent’anni.

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La repubblica di veneziaL’espansionismo di venezia e la pace di lodi

Venezia centro del commercio marittimo, era governata da una ristretta oligarchia di mercanti e armatori navali. Riaffermò la supremazia nell’Adriatico e fu proprio la minaccia turco-ottomana che indusse la Repubblica a cambiare la strategia politica rivolgendosi anche verso l’entroterra.

capo della spedizione:

il doge Francesco Fossari che tuttavia il conflitto

riuscì a conquistare numerosi con Milano perdurò

territori.

ebbe termine solo nel

1454 con la pace di lodi

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I regni meridionali

In seguito agli accordi fissati con la pace di Caltabellotta, l’Italia meridionale era stata divisa in due:

A Napoli e nelle regioni continentali governavano gli Angioini

In Sicilia invece gli Aragonesi

Nel Quattrocento i territori si riunirono sotto il regno di Alfonso d’Aragona che fissò la corte a Napoli che divenne sede di scambi commerciali.