la crisi del'300

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LA PESTE NERA E LA CRISI DEL TRECENTO Di Aka Horlande Annabelle, Battistella Francesca, Bianchin Simone & Sacilotto Chiara

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Page 1: La crisi del'300

LA PESTE NERA E LA CRISI DEL TRECENTO

Di Aka Horlande Annabelle, Battistella Francesca, Bianchin Simone & Sacilotto Chiara

Page 2: La crisi del'300

CAUSE

Le carestie ed il cambiamento

delle condizioni climatiche hanno

portano all’indeboliment

o della popolazione.

CONSEGUENZE

Diffusione delle malattie,

soprattutto della peste nera portata dalle pulci dei topi.

Page 3: La crisi del'300

I LUOGHI PIU’ COLPITI SONO:

I paesi che si affacciano sul Mediterraneo:ItaliaFranciaSpagna

Negli anni successivi raggiunge anche:GermaniaFiandreInghilterraScoziaL’area del Mar BalticoPaesi Scandinavi

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MORTALITA’ITALIA

0%

50%

100%

150%

1300 1400

POPOLAZIONE

TOSCANA

0%50%

100%150%

1340 1400

POPOLAZIONE

BORGOGNA

0%

50%

100%

150%

agosto 1348 novembre 1348

POPOLAZIONE

PARIGI

0%

50%

100%

150%

1300 1400

POPOLAZIONE

PARIGI

0%

50%

100%

150%

1348 1398

POPOLAZIONE

INGHILTERRA

0%

50%

100%

150%

1300 1350

POPOLAZIONE

Page 5: La crisi del'300

LE CONSEGUENZE IMMEDIATE DELLA PESTE

SONO:SUL TERRITORIO: Riduzione demografica I terreni, un tempo coltivati, ritornano macchie e boschi I villaggi rurali si svuotano e assumono un aspetto

selvaggio e deserticoSULL’ ECONOMIA SIGNORILE: Ricaduta sui prezzi delle derrate alimentari Aumento dei salari agricoli per la scarsità di manodopera Riduzione degli introiti signorili cioè delle entrate

monetarie derivanti dagli affitti, dai pagamenti dei diritti d’uso, ecc…

I contadini fuggono dal feudo e si rifugiano in città per trovare lavoro e risorse

Page 6: La crisi del'300

LE REAZIONI DEL POPOLOIl popolo credeva che la peste fosse unapunizione mandata da Dio per punire la

malvagità umana.

Nascita del fenomeno dei FLAGELLANTI.Venivano fatte lunghe processioni di penitenti, che vagavano per le

strade italiane, svizzere e tedesche, percuotendosi il corpo e digiunando.

Il popolo era convinto che attraverso il sacrificio individuale e la mortificazione della carne, si potesse riscattare l’uomo dalle sue colpe

e liberarlo dalla peste.

Infine, si pensava che le minoranze religiose, in particolare gli Ebrei, fossero portatori della malattia, e quindi venivano massacrati.

Page 7: La crisi del'300

Dopo la crisi della peste, il tema centrale per le opere di letteratura e per quelle religiose, diventa la

MORTE.

Page 8: La crisi del'300

LE RIVOLTE

Nella seconda metà del 1300, i cittadini cominciano a ribellarsi a causa dello sfruttamento a cui sono sottoposti.

Le tre rivolte principali sono:LA RIVOLTA FRANCESELA RIVOLTA INGLESE

LA RIVOLTA DEI CIOMPI DI FIRENZE

Page 9: La crisi del'300

LA RIVOLTA DI PARIGI RIVOLTA POPOLARE

1350

Scontro tra due parti:

1. Nelle campagne c’è la ribellione antifeudale.

2. Tentativo di riforma politica sostenuto dai ceti artigianali, commerciali e professionali parigini.

Page 10: La crisi del'300

BATTAGLIA DI POITIERS1356

• Sconfitta dei francesi da parte degli inglesi.

• Il re francese viene fatto prigioniero, e viene chiesto un riscatto in denaro.

• Le organizzazioni dei mercanti parigini, guidate da Etienne Marcel, chiamate a raccogliere il denaro occorrente, levano un atto di accusa contro la nobiltà francese.

Page 11: La crisi del'300

RIVOLTA DI JACQUERIE1358

1. Disordini nelle campagne

3. Un esercito blocca la rivolta affrontando i contadini

5. Carlo di Valois ritorna in Francia

2. Irruzione nel palazzo di Carlo di Valois, costretto ad andarsene

4. Assassinio di Etienne Marcel

Page 12: La crisi del'300

LA RIVOLTA INGLESE1380

CAUSAAumento dei prezzi che colpiscono soprattutto i ceti rurali.

CONSEGUENZE

• I contadini della regione del Kent marciano fino a Londra e assaltano i palazzi nobiliari per protesta.

• Re Riccardo II concede, in seguito a ciò, l’abolizione della servitù, liberando i contadini dal feudo e concedendo un’

amnistia generale.• In seguito, le concessioni vennero annullate ed i nobili

soffocarono la rivolta nel sangue.

Page 13: La crisi del'300

LA RIVOLTA DEI CIOMPI DI FIRENZE

1282 - Vittoria del “popolo grasso”(imprenditori, mercanti e professionisti organizzati nelle 7 Arti Maggiori)

sui Magnati;

- Nascita dell’ordinamento costituzionale fiorentino;

- esclusione di una parte del popolo dal governo che non poteva neanche organizzarsi in corporazioni. Tra loro c’erano i CIOMPI (operai tessili addetti alla cardatura

della lana) che venivano sfruttati nelle botteghe.

1378 - I Ciompi presentano ai governanti della città la richiesta di riconoscimento di un loro statuto

corporativo.

Page 14: La crisi del'300

22 Luglio 1378 - I Ciompi si impadroniscono del palazzo del potere cittadino scacciando i membri del governo avviando così una riforma delle istituzioni politiche cittadine, che prevede la

creazioni di 3 nuove Arti del “popolo minuto” e la equa ripartizione delle cariche governative fra le 7 Arti Maggiori, 14 Arti Minori e le 3 appena costituite;

- reazione della borghesia fiorentina che fa chiudere i negozi della lana penalizzando l’economia cittadina; - i capi delle Arti Minori tolgono l’appoggio dato

ai Ciompi.

21 Luglio 1378 - Il governo cittadino accoglie le richieste dei Ciompi.

Page 15: La crisi del'300

Agosto 1378 - I rivoltosi vengono sconfitti, la loro corporazione sciolta ed i loro capi condannati e giustiziati.

1382 - Vengono sciolte anche le altre 2 Arti create con quella dei Ciompi.

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FINE