l immensa balla della ricerca sul cancro

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  • Chi non grida la verita` quando sa la verita`,si fa complice dei falsari e degli imbroglioni

    Charles Peguy

  • Reportage documentatissimo sui meccanismi oscuri che stannodietro il palcoscenico della ricerca sul cancro. I motivi del fal-limento, le persecuzioni ai ricercatori deviati, il giro daffari, lecoperture politiche e lasfisiante propaganda di terapie pesante-mente nocive.Uno strumento di notevole utilita` per capire, o affrontare con co-scienza, uno dei fenomeni oggi piu` preoccupanti per la saluteumana.

    La ricerca di metodi di cura che possano far fronte a quella che ormaie` diventata una vera e propria epidemia e` stata repressa, sin dallini-zio, dalle esigenze economiche delle case farmaceutiche che, come tuttii sistemi basati sul profitto, mirano ad aumentare la quantita` di mercivendute. E in tutti i modi possibili.`E questo il panorama del mondo della ricerca sul cancro che lautoretraccia, basandosi su molte fonti autorevoli, ricostruendo le dinamichedi boicottaggio, repressione e irrisione che da decenni vengono utilizza-te negli ambienti scientifici per distruggere qualsiasi tentativo concretodi dare una soluzione razionale ed efficace al problema.Oltre alle persecuzioni nei confronti di ricercatori onesti e al documen-tato giro di affari intorno al cancro, attraverso le pagine del libro, cisi potra` accertare anche dellillogicita` scientifica dei ritrovati odierni dicui si avvale la medicina ufficiale per far fronte a questa malattia. Bastipensare alla chemioterapia, da varie fonti della stessa medicina ufficia-le dichiarata inefficace e, ciononostante, impiegata per qualsiasi tipo diprocesso tumorale.Una raccolta di testimonianze sconvolgenti sulle coperture politiche diun business favoloso, la repressione delle cure efficaci e la propagan-da falsamente umanitaria che mira a spillare denaro a cittadini inbuona fede.

  • La dichiarazione di guerra contro il cancro fu sancita il 23 dicembre 1971con la firma, da parte del Presidente Richard M. Nixon, del National Can-cer Act. Cio` diede inizio a un programma per la lotta al cancro, per il qualesono stati spesi finora $ 25 miliardi (equivalenti a 50.000 miliardi di Lire).

    Le Scienze n. 307, marzo 1994, p.73

  • PREFAZIONE

    La malattia dello scorbuto, dovuta semplicemente a una carenza di vitamina C, elanemia perniciosa, derivata da una carenza di vitamina B3, erano un tempo fataliper coloro che ne venivano colpiti.

    Se una epidemia di scorbuto scoppiasse oggi, invece di quattro secoli fa, do-po quanto tempo la vitamina C diverrebbe un rimedio approvato dalla medicinaufficiale per questa malattia fatale? Oppure, dopo quanto tempo si riuscirebbe aprovare scientificamente che il rimedio e` una cura a base di arance? Approvare unrimedio e` una procedura che oggi costa centinaia e centinaia di milioni di dollari.Solo le multinazionali possono permetterselo. La vitamina C non e` brevettabile,per cui non possiamo prevedere che qualcuno si faccia carico delle enormi spesedel processo della sua approvazione come terapia. Chi scegliesse di consiglia-re unarancia per curare una malattia cos` seria, anzi fatale, dovrebbe aspettarsidi essere accusato di ciarlataneria. Non ce` spazio per queste cose nella ricerca,nellindustria farmaceutica, nella medicina ufficiale.

    `E totalmente non scientifico sostenere che un corpo ben alimentato sia piu`capace di resistere alla malattia di un corpo alimentato meno bene.Dott. Elmer Nelson, direttore del Dipartimento di Nutrizione dellFDA,USA 1989

    La trappola in cui oggi potrebbe cadere anche lo scorbuto e` un sistema dicura monopolizzato, dove le soluzioni che giungono al malato sono filtrate invi-sibilmente da un meccanismo di comuni interessi economici, un sistema in cuidiventa ufficiale solo cio` che genera profitto e dipendenza. Un monopolio capacedi sfornare per noi solo farmaci chemioterapici che vanno da altamente tossici acancerogeni.

    Cio` che fa venire il cancro lo guarisce! Guardi a quale paradosso siamoarrivati. Valse Pantellini, 1997

    Le arance rappresenterebbero un terribile nemico per i farmaci antiscorbutoeventualmente brevettati e venduti dalle multinazionali, un pericolo mortale per la

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    loro fetta di mercato. Lindustria riuscirebbe a trovare il farmaco miracoloso bre-vettabile? Oppure in breve tempo lo scorbuto diventerebbe sinonimo di medicinasenza speranza o di male del secolo?

    Questo e` cio` che e` avvenuto e continua a essere perpetrato per il cancro. Latanto pubblicizzata lotta al cancro e` un tentativo di far guarire il malato usando co-me soli strumenti chemio, radioterapia e chirurgia. Ecco il paradosso: si tratta ilcancro, una malattia causata da gravi situazioni biologiche deficitarie e da disfun-zioni del sistema immunitario, con rimedi chemioterapici che sono notoriamentedevastanti per il sistema immunitario, tossici e anti-vitaminici. Ma ormai questova avanti da 50 anni.

    Abbiamo provato a usare chemioterapia, chirurgia e irradiazioni in tutte leforme e in tutte le combinazioni. Siamo arrivati al punto in cui dobbiamofar fronte direttamente a un problema davvero grave. E se non fosseropossibili ulteriori progressi significativi con la chemioterapia? `E da moltianni che ci diamo da fare, ma non e` cos` che si risolvera` il problema delcancro: serve invece un notevole passo in avanti. John Bailar, ScientificAmerican, aprile 1994

    Ma la lotta al cancro e` veramente un insuccesso?Date le premesse, non potrebbe essere diversamente, poiche le tecniche ufficial-mente consentite consistono nel trattare uno squilibrio generale dellorganismo euna situazione carenziale di alcuni elementi con una guerriglia al sintomo locale.

    Mi e` stato chiesto come io possa sconfiggere il cancro mentre 600.000 dot-tori e ricercatori negli USA non ci riescono. Se una persona, avendo persouna moneta nella notte buia, va a cercarla a due isolati di distanza perchesolo la` ce` un lampione sulla strada, allora io non mi meraviglio che nonla trovi. Hanno la chemio e vogliono imporre solo quella. Ma allora nonpossono pretendere di trovare la soluzione.Harvey Bigelsen, 1999

    0.1 Cosa e` il cancro e cosa dovrebbe essere unaterapia anticancro?

    Di certo la chemioterapia ufficiale non si basa sul principio di ristabilire le condi-zioni fisiologiche, che se alterate favoriscono la crescita del tumore, ne sul prin-cipio di non colpire il resto dellorganismo, cioe` agire selettivamente sulle celluletumorali e non su quelle sane.

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    Migliorare le condizioni fisiologiche. . . e . . . non sulle cellule sane nonrientra assolutamente nellapproccio delloncologia ufficiale. Le terapie che sibasano su questi due principi sono definite complementari e sono osteggiate dalleistituzioni ufficiali.

    Quanti pazienti vengono salvati con la chemioterapia?Quante persone sono oggi vive perche hanno adottato un approccio nutrizionale ecomplementare?

    Proponiamo a voi e ai vostri amici un quadro semplice e ricco di notizie, doveogni pagina e` una porta per uscire dalla trappola, dove ogni rimedio comple-mentare ha due caratteristiche: e` a portata di mano ed e` straordinariamenteefficace.

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  • Capitolo 1

    Chemioterapia: breve cronologia

    1953: Leminente oncologo Cornelius Rhoads annuncia: Sono convinto che nelprossimo decennio avremo un chemioterapico attivo contro il cancro, comela penicillina lo e` per le infezioni batteriche. Denver Post, 3 ottobre 1953

    1955: La chemioterapia entra in uso nella medicina convenzionale. Chirurgia eradioterapia hanno dato risultati deludenti sui pazienti di cancro e questofatto ha favorito lavvento dellera della chemio. Dai farmaci chemioterapi-ci ci si aspetta che arrestino la veloce riproduzione delle cellule tumorali e,percio`, vincano il cancro.

    Un intervento chirurgico radicale non costituisce una risposta ade-guata al problema del cancro, poiche il bisturi non elimina tuttele possibili vie di propagazione. Dott. O. Theron Clagett, famosochirurgo della clinica Mayo, 1 marzo 1955

    Il radio non cura il cancro. Distrugge una parte dei tessuti con uncerto raggio, ma non il resto del tumori, ne ferma la proapagazionedel cancro attraverso il sangue. Dott. Francis Carter Wood, vice-presidente della American Cancer Society

    Il 14 dicembre 1955: un altro eminente chirurgo, Sir Stanford Cade, ribadiscedavanti al Collegio Reale dei Chirurghi di Manchester lauspicio di Cor-nelius Rhoads: Quelli chiamati cancri inoperabili chirurgicamente ces-seranno di essere considerati inoperabili grazie alle recenti scoperte del-la chemioterapia. Egli sostiene di non credere piu` nella convenienza diamputare il seno a una donna sofferente di cancro alla mammella. Hovisto fino a 25.000 casi di amputazioni della mammella e in tutti i casi

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    il cancro e` riapparso prima o poi in una zona meno facilmente operabiledellorganismo.Gli agenti attivi per la chemio che furono usati nel primo decennio erano ba-sati sulliprite, gas velenoso di cui si disponeva di buone scorte avanzatedallarmamentario bellico dopo la seconda guerra mondiale. Queste so-stanze si rivelarono essere troppo tossiche e nel migliore dei casi ottenevanouna risposta solo temporaneamente, e cos` entrano in gioco le multinazionaliproduttrici di chemioterapia, la Bristol-Myers in prima fila.

    1970: Nei casi di tumori al seno, chirurgia radicale o chirurgia parziale? Alli-nizio lasportazione chirurgica radicale era solitamente raccomandata allamaggior parte delle donne con tumore al seno (qualsiasi fosse lo stadio),poiche la vita delle pazienti era a rischio e la terapia piu` forte era vistacome la piu` sicura. Solo dopo 25 anni di polemiche verra` definitivamentestabilito da una serie di studi epidemiologici (1988-1995) che i due metodidanno gli stessi risultati in termini di incidenza di metastasi e periodo disopravvivenza.

    1975: Il Prof. Jones, dellUniversita` del Colorado, dimostra per la prima vol-ta, in uno studio su ampia scala durato 23 anni, che per gli ammalati dicancro che si sono rifiutati di sottoporsi a qualsiasi terapia tradizionalela sopravvivenza media e` stata di 12 anni e mezzo, mentre quelli chesi sono sottoposti alla terapia tradizionale (chirurgia, radiazione e che-mioterapia) sono morti in media entro 3 anni. Tale constatazione e` stataconfermata, da allora, piu` volte nella letteratura medica.

    1980: Gli analisti Robert Houston e Gary Null, dopo aver studiato le linee dicondotta, attivita` e proprieta` delle maggiori associazioni di ricerca per ilcancro, giungono alla conclusione che queste si sono trasformate in orga-nizzazioni, la cui attivita` e` in funzione della propria sopravvivenza e lacui sopravvivenza dipende dallo stato di non-guarigione delle vittime dicancro. Essi scrivono: Una soluzione al cancro significherebbe la conclu-sione dei programmi di ricerca, lobsolescenza dellesperienza accumula-ta, la fine dei sogni di gloria personale; il trionfo sul cancro azzererebbea monte i rifornimenti di fondi destinati alle associazioni non profit per ilcancro, minaccerebbe a morte le attuali istituzioni cliniche rendendo obso-leti la costosa chirurgia, la radiologia e le terapie chemioterapiche nellequali cos` tanto denaro, training e apparecchiature e` stato investito. Talepaura, anche se inconscia, puo` causare resistenza ed ostilita` ad approccialternativi proporzionatamente al fatto che essi sembrino terapeuticamentepromettenti. La nuova terapia deve essere ridicolizzata, negata, scoraggia-ta e non riconosciuta a tutti i costi, indipendentemente dai risultati dei test

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    e preferibilmente senza neanche un test. Come ora mostreremo, cio` si e`verificato ripetutamente e quasi sistematicamente.

    1 gennaio 1982: Chemioterapici tossici per infermiere e farmacisti, secondorecenti studi presentati dalla eminente rivista Journal of the American Medi-cal Association e` stato dimostrato che il personale ospedaliero che preparae somministra alcuni chemioterapici e` esposto al loro effetto cancerogeno.

    1985: Il prof. John Cairns dellUniversita` di Harvard pubblica una critica deva-stante su Scientific American: A parte rari tipi di leucemia, non e` possibilerilevare alcun significativo cambiamento dellincidenza di morti per cancroa seguito delluso su ampia scala di chemioterapia. Non ci sono evidenzeche la chemioterapia possa curare i vari tipi di cancro che oggi affliggonola societa`.

    1986: Il McGill Cancer Center invia un questionario a 118 dottori che hanno se-guito casi di cancro ai polmoni trattati con chemioterapia. `E chiesto lorodi immaginare che essi stessi siano stati colpiti da cancro e viene loro do-mandato quale dei 6 farmaci chemioterapici sceglierebbero. L81% deglioncologi intervistati afferma che non acconsentirebbe a essere sottopo-sto a chemioterapia con Cispatin, latin, un farmaco chemioterapico oralargamente in uso. Il 74% di essi sostiene che rifiuterebbe qualsiasi tipodi chemioterapia. Perche? Linefficacia del trattamento chemioterapicoe` evidente e gli effetti distruttivi sullorganismo sono inaccettabili.

    Settembre 1986: Erik Eckhom riporta sul New York Times che il National Can-cer Institute sta per cambiare i suoi metodi di valutazione dei farmaci che-mioterapici: il vecchio metodo che si basava su leucemia indotta in topi dilaboratorio, viene sostituito con quello su cellule umane cancerose coltivatein laboratorio: Finora i ricercatori avevano selezionato le sostanze chi-miche per la chemioterapia osservando gli effetti prodotti su topi con unaparticolare forma di leucemia animale. Questo metodo, che ha portato adalcuni chemioterapici ampiamente usati, in generale non riesce a far ar-rivare a farmaci che funzionino contro le forme di cancro maggiormenteminacciose per la popolazione mondiale.Il cancro e` una malattia dai molti volti, racchiude diremo cento malattiedistinte. Cio` che funziona per un tipo di cancro non funziona necessaria-mente per un altro. `E un concetto abbastanza semplice. Eppure in tuttiquesti anni, lNCI ha usato questi studi su leucemia P338 nei topi come sefossero decisivi nello stabilire se un trattamento funziona o meno su tumorisolidi. Il test di valutazione in vivo su topi semplicemente non sta pro-ducendo frutti contro le forme di tumori piu` rilevanti afferma il dott John

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    A.R. Mead, responsabile al National Cancer Institute per lo sviluppo deichemioterapici. Nel sistema che sta per essere adottato, tutti i compostiverranno testati in provetta su diversi ceppi di cancro umano coltivati invitro.Potrebbero essere fatte due considerazioni importanti. In primo luogo, co-loro che avevano usato la sperimentazione su topi ammettono che bisognatrovare qualcosa di meglio e che i risultati sono insoddisfacenti. In secondoluogo ci chiediamo quanti farmaci di limitata utilita` siano stati messi in giroe quanti ancora ce ne siano, che si basano su trentanni di ricerca minataalle fondamenta da un metodo sbagliato.

    1987: Molte terapie complementari per il cancro, cosiddette non tossiche, bus-sano alle porte della medicina convenzionale. Ce` molta resistenza da partedel mondo farmaceutico, ma soprattutto il processo di approvazione dellen-te per la salute americano FDA richiede un investimento di svariate centi-naia di milioni di dollari. Cio` costituisce un ostacolo insormontabile perterapie che pure danno luogo a impensabili remissioni di cancro a piog-gia. 42 parlamentari del Congresso USA chiedono che si faccia chiarezzasulle terapie alternative che potrebbero essere usate per il cancro. Tra lealtre cose, viene fatto notare che neanche la chirurgia e` approvata cometrattamento per il cancro, anzi NEANCHE UNO STUDIO con il tradi-zionale gruppo di controllo e` stato effettuato per valutarne i risultati alungo termine. Neanche la chemioterapia e` approvata, ma e` solo in fasesperimentale (dura ormai da 40 anni).

    1990: Lo studioso di biostatistica del cancro, professor dott. Ulrich Abel, dellU-niversita` di Heidelberg, pubblica un articolo scientifico (Healing Journal,No. 1-2, Vol. 7) nel quale afferma: Sebbene i chemioterapici portinoa una risposta diminuzione di massa del tumore questa riduzione nonproduce un prolungamento della sopravvivenza del paziente. A volte, anzi,il cancro ritorna piu` aggressivo di prima, poiche la chemio favorisce la cre-scita di ceppi tumorali resistenti. Inoltre la chemio danneggia gravemen-te le difese dellorganismo, tra cui il sistema immunitario, spesso i reni eil fegato. Secondo i dati presentati dal dott. Abel, i pazienti trattati conchemioterapia ottengono risultati significativamente minori in termini di so-pravvivenza, rispetto a pazienti non trattati con la medicina convenzionale,raggruppati e confrontati per tipo e stadio di tumore.Dopo anni di ricerca in oncologia Abel arriva a questa conclusione: Una-nalisi bilanciata e imparziale della letteratura medica mostra un indice disuccessi terapeutici quasi nullo dei trattamenti impiegati convenzionalmen-te nel trattare forme avanzate di tumori solidi. Abel conclude inoltre,

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    dopo aver intervistato centinaia a di oncologi: Quello che pensano real-mente non sembra essere quello o che consigliano alla gente.Abel cita studi che hanno mostrato che molti oncologi non accetterebberola chemioterapia se avessero il cancro loro stessi. The Cancer Chronicles,dicembre 1990

    1991: Loncologo Albert Braverman scrive: Nessun tipo di tumore solido cheera considerato incurabile nel 1975 e` curabile oggi. Molti oncologi racco-mandano la chemioterapia praticamente per qualsiasi tumore, con aspetta-tive che il sistematico fallimento non scoraggia.Qual e` il perche della crescita della chemioterapia nonostante tali falli-menti? Uno sguardo alle relazioni reciproche finanziarie tra il piu` grandecentro di ricerca al mondo, lo Sloan-Kettering Cancer Center (MSKCC) ele aziende che guadagnano miliardi di dollari vendendo chemioterapicie` molto significativa: James Robinson III, presidente della Commissionedei Supervisori e Manager del MSKCC, e` il direttore della Bristol-MyersSquibb, la maggiore produttrice mondiale di farmaci chemioterapici. Il vi-cepresidente del MSKCC, Richard Gelb, e` il Presidente della Commissionedei Manager della Brystol-Myers. Richard Furlaud, un altro manager delMSKCC, e` un ex presidente della Bristol Myers. Paul Marks, Presidentedel MSKCC, e` un manager della Pfizer. Samuel Epstein, The Politics ofcancer revisited, East Ridge Press, 1990.

    1992: Il farmaco tamoxifene, usato in studi clinici su donne con cancro dellamammella si rivela essere causa di tumori allutero. Il marketing della so-stanza prodotta dalla Zeneca continua, anzi le vendite aumentano perche idottori lo consigliano come mezzo di prevenzione, per ridurre la possibilita`di insorgenza del cancro al seno. La Zeneca spende un milione di dollari perla campagna USA il mese della prevenzione del cancro della mammella.

    Ottobre 1993: Secondo uno dei piu` noti chirurghi americani, il dottor GeraldChodak, le statistiche dimostrano che vittime di cancro alla prostatanon sottoposte ad alcuno di tali trattamenti, dopo dieci anni, hannolo stesso livello di sopravvivenza di quelli che hanno subito linterventochirurgico. I pazienti ai quali e` stato diagnosticato un tumore prostaticoa lento sviluppo, potrebbero essere messi in attesa guardinga, senza cioe`fare nulla, anziche essere sottoposti a trattamenti radiologici o chirurgiciinutili e che comportano effetti collaterali quali limpotenza, lincontinenzae la morte. Anche per i carcinomi polmonari trattare con la chemio si rivelanon solo inutile, ma dannoso (d.ssa Rossini, novembre 1995).

    1994: Rinomati oncologi internisti hanno man mano assunto prese di posizioni

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    distaccate e critiche verso i risultati ottenuti dalla chemio: Hossfeld 1990,Bonadonna 1990, Mende 1992, Possinger 1993, Kaufmann 1994, Kleeberg1994. Addirittura nellopera classica americana sulloncologia, (DeVita etal., edizione 1993), vengono rimosse le affermazioni di successi riportatenelle precedenti edizioni.

    Luglio 1995: Si dimette il direttore dellIstituto britannico per la ricerca sul can-cro, dott. Michael Baum; egli non nasconde ai giornalisti la sua motivazio-ne: Dal 1990, da quando abbiamo introdotto il programma di mammo-grafia a livello di massa, la mortalita` per tumore al seno non e` diminui-ta. Il programma su cui sono stati investiti ingenti somme di denaro e` unfallimento completo. Il Giornale, 4 settembre 1995

    In Italia, la regione Lombardia rende noti i dati sui decessi nel periodo 1984-1991: il cancro e` ora diventato la prima causa di morte tra i maschi. In Italiauna persona su 32 moriva di cancro ad inizio secolo. Oggi 30 persone sucento muoiono di cancro. Il cancro e` la prima causa di morte in Australia eGran Bretagna, la seconda nel resto dei paesi industrializzati.

    Marzo 1996: Proprio come la mastectomia radicale (cioe` il trattamento piu` for-te) era stata per lungo tempo privilegiata dai dottori rispetto allasporta-zione parziale (cioe` solo dei noduli cancerosi), molti dottori hanno di re-cente mostrato di privilegiare la terapia intensiva rispetto alla chemioterapiastandard. Eppure, una Commissione di esperti che lavora per lOMS, cioe`lEmergency Care Research Institute, dopo aver esaminato oltre 1500 studiscientifici, fa notare che non solo la procedura non da` risultati, ma in mediaaccorcia il periodo di sopravvivenza dei pazienti. Il Wall Street Journal ti-tola: Enormi spese per trapianti di midollo osseo non necessari nei casi ditumori al seno.

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  • Capitolo 2

    Non li lascero` morire

    2.1 Non li lascero` morire:cos` un oncologo scopre le terapie nonconvenzionali

    Palazzo del Congresso USA, intervento del dott. Seymor BrennerEstratto da: U. S. Congressional Office of Technology Assessment (OTA)

    Terapie del cancro non convenzionali trascritto dallincontro dellaCommissione OTA, 9 marzo 1990

    600 Pennsylvania Ave. SE Washington, D.C.

    BRENNER: Sono un oncologo ed essenzialmente faccio radioterapia. Hofatto questo per 39 anni. Ho uno studio molto ben avviato, dove arrivano dai100 ai 150 pazienti al giorno. Nonostante questo sono frustrato perche, in 39anni di esercizio di medicina e di trattamento di cancro, non ho visto significativiprogressi. A causa di questa frustrazione ho studiato e valutato personalmente,negli ultimi 5 anni, metodi alternativi per trattare il cancro.

    Stanno morendo a milioni di cancro, ogni anno. Finora niente di veramen-te utile e` stato fatto. Non abbiamo niente da perdere prendendoci limpegno divalutare le terapie alternative.

    Ora mi chiederete, come sappiamo che questi metodi altemativi funzionano?Anzi, mi direte, ho letto, ho pensato, ho sentito che non funzionano questi metodialternativi. Uno dei tanti che ho investigato e` il dottor Revici a New York, unmedico 94enne soggetto a molti attacchi e critiche perche segue anche stradeal di fuori della medicina convenzionale. Vorrei proprio descrivere i pazienti

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    che ho seguito personalmente mentre egli li guariva, pazienti che rimanendonel mio studio sarebbero morti. Ho chiesto a unequipe di patologi indipendentidi lavorare con me, controllando la diagnosi istologica, cos` che non siano messiin dubbio la diagnosi o il tipo e stadio della malattia.

    Paziente n 1: un uomo di 43 anni. Ricoverato al Memorial Hospital, Sloan-Kettering. Cancro della cistifellea diagnosticato al Memorial Hospital. Glifu detto: Il solo modo in cui puo` essere trattato e` se tiriamo via la cisti-fellea e la sostituiamo con un contenitore esterno. Egli rifiuto`. Ando` daldott. Revici nel febbraio 1980. Nellottobre 1990 il paziente ritorno` al Me-morial Hospital per una citoscopia. Citoscopia negativa. Era guarito! Lacistifellea era intatta, non cera cancro.

    Paziente n 2: donna di 29 anni, anchessa ricoverata allo Sloan-Kettering. Ope-rata al Memorial Hospital nel 1983. Aveva un cordoma, cioe` un tumore alcervello. Il tumore fu resecato non completamente, e a cio` fece seguito unciclo di radioterapia. Le condizioni della paziente progressivamente peg-giorarono dopo lintervento chirurgico e durante i 12 mesi successivi. Lapaziente fu vista dal dott. Revici nel 1984. A quel tempo la maggior partedelle funzioni motorie era impedita ed era costretta su una sedia a rotelle.La stessa paziente, oggi, nel 1990, dopo aver avuto due bambini e` inperfetta salute. Il solo problema che ha e` che cammina con laiuto di unbastone. Un vero miracolo.

    Paziente n 3: donna di 30 anni operata allUniversita` di New York per carcino-ma alle ovaie. Fu effettuata salpingo-ovoforectomia bilaterale e isterecto-mia. La maggior parte del tumore fu rimossa. La paziente fu sottoposta achemioterapia, che continuo` per sei mesi. Nel novembre del 1985, fu ef-fettuato un secondo intervento chirurgico. Aveva un tumore pelvico conmetastasi omentali. La biopsia fu effettuata solo a scopo diagnostico. Lapaziente ando` dal dott. Revici nel gennaio 1986. Il 1 gennaio 1990 eraguarita.

    Paziente n 4: 50enne con adenocarcinoma del polmone sinistro. Il tumore nonera resecabile. Fu trattato con radioterapia, che e` unalternativa alla chi-rurgia accettata e, sfortunatamente le condizioni del paziente peggiorarono.Ando` dal dott. Revici nellottobre del 1981. Ora siamo nel 1990 e aiutatemivoi a dire quale e` la sopravvivenza per i casi di carcinoma al polmone nonresecabile. Percio` qualcosa deve essere successo con il metodo alternativo,per cui un paziente condannato sulla carta arriva a sopravvivere nove anni epiu`.

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    Paziente n 5: uomo 34enne che fu sottoposto ad amputazione del ginocchio si-nistro per un tumore gigante al femore. Nel 1979 sub` una toracotomiadestra per la rimozione di due noduli. Nel 1980, i raggi X al torace mo-strarono un nuovo nodulo di 1,5 cm e numerosi piccoli noduli nel polmonedestro. I referti medici mostrarono anche una massa renale maligna di unadozzina di centimetri. Nellottobre dello stesso anno il paziente ando` daldott. Revici. Ecco un altro che e` guarito completamente dal cancro.

    Ho altri casi come questi. Ma prima che consumi cos` tutto il tempo conces-somi per questo intervento davanti alla commissione del Congresso USA, vogliocercare di comunicarvi una cosa. In pratica quello che voglio dire alle persone quipresenti consiste in questo: una paziente 27enne e` venuta nel mio studio la scorsasettimana. 27 anni con un bambino di 3 anni e un marito. Il suo problema eraun carcinoma al seno con metastasi al cervello, e cos` mi ha detto: Voi potetesalvarmi, promettetemelo.

    Ora, io so che non posso curare quella persona. Che cosa faccio? Non lo sose il dott. Revici, o il dott. Burzynski, o il dott. Burton, o qualcuno di loro puo`curarla, ma sono stanco di vedere persone arrivare nel mio studio, chiedere dinon morire, e io non ho niente da offrire loro.

    Io so che laffermazione che i metodi alternativi non funzionano e` erronea. Sequalcuno di voi della commissione e` interessato, ho 150 casi clinici di pazientiche sono stati guariti. Posso confermare il tipo e lo stadio del tumore, la diagnositerminale mia e degli altri oncologi e posso mostrarvi i dati con lucidi, immagini,referti e altro. . . sono vivi e senza tumore, le loro diagnosi terminali risalgono dai3 ai 10 anni fa, pazienti che sarebbero morti se fossero rimasti nel mio studio eavessero avuto come strumenti solo quelli che io potevo offrire loro.

    Ecco cosa vi ho portato, e che sarei lieto esaminaste: ho qui i dossier di 25casi guariti dal dott. Burynski, 25 casi della clinica Gerson, 25 del dott. Revici,25 del dott. Nick Gonzales.

    So tutto di chemioterapia e radioterapia, usati in diversi schemi e combinazionie percio` non mi piace quando vedo una giovane di 27 anni che mi dice: Nonlasciatemi morire, dottore e io non ho niente da darle.

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    2.2 La medicina senza speranza:quando entra in casa di un oncologo

    Estratto da: Healing lessons, di Sidney Winaver, Positive Press, 1998

    Sidney Winaver e` uno stimato professionista nella ricerca e nella cura delcancro presso uno dei piu` famosi centri del settore a livello mondiale: lo Sloan-Kettering di New York. Lironia della sorte vuole che sua moglie Andrea vengacolpita proprio dal tipo di cancro a cui lui ha dedicato anni di ricerche. Unac-curata analisi della letteratura scientifica non lascia scampo per il tipo di tumoredi Andrea: le terapie convenzionali riusciranno solo a far diminuire la massa tu-morale, ma la resistenza ai chemioterapici e lindebolimento dellorganismo fara`presto ritornare il tumore in forma piu` virulenta di prima.

    Io e tutti gli altri che mi raccomandavano il trattamento della Mayo Clinicsapevamo cosa dicevano le statistiche. I farmaci piu` potenti, usati sin dallinizio,avrebbero tenuto in vita Andrea solo per poco. Mi infuriavo al pensiero che ilcoro che ci spingeva verso il protocollo della Mayo Clinic non credesse nellapossibilita` che Andrea guarisse, o che in qualche modo si potesse bloccare ilcancro.

    Bob aveva detto che era probabile che il trattamento con i chemioterapici pro-posti nel protocollo Mayo producessero una risposta completa. Ma una rispostatotale o completa, a dispetto del significato che la parola implica, non signifi-ca spesso guarigione. La chemioterapia non puo` eliminare ogni singola cellulacancerogena. Alcune cellule possono rivelarsi resistenti al particolare agentechimico che viene usato. Anche se il tumore di Andrea rispondeva positivamen-te, non potevamo concludere che fosse sparito del tutto, perche diminuendo lamassa diventava impossibile alle apparecchiature scoprire se ne rimanesseroresidui. Le cellule cancerogene recidive potevano rimanere raggruppate in ag-glomerati microscopici, moltiplicandosi fino a diventare nuovamente visibili alleanalisi dello scan e ai test sanguigni. Lesperienza insegna, a questo punto, chegli agenti chimici che si sono dimostrati efficaci nella prima fase, probabilmentenon produrranno piu` lo stesso effetto positivo. Le cellule del cancro sopravvissutesi dimostreranno piu` resistenti. In tal caso diventerebbe piu` difficile di prima riu-scire ad eliminarle, e probabilmente continuerebbero a riprodursi rapidamente.Dopo il trattamento, se e` andato tutto bene e si e` avuta una risposta completa,inizia lattesa. Certi cancri, come quello al seno, possono apparire molti annidopo. Comunque con cancri molto aggressivi, come il tipo endocrino di Andrea,

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 11

    o il cancro ai polmoni, lassenza di una ricomparsa per due o tre anni potrebbeindicare una remissione a lungo termine o una guarigione.

    Le statistiche nude, dopo aver decodificato abbreviazioni, metodi, annotazioni,sono chiare per il dott. Winaver.

    I pazienti arrivavano a una remissione di otto mesi e a un periodo di soprav-vivenza di quattordici mesi. La maggior parte di essi aveva solo una rispostaparziale. Anche quei pazienti con una risposta completa mostravano segni di tu-mori ricorrenti alcuni mesi piu` tardi, alla fine il tasso di mortalita` era del 100%.Nessuno dei pazienti curati sopravviveva. Andrea mi guardo` con unespressioneincredula.

    Uno come potrebbe essere ottimista, con queste premesse?

    Hai ragione dissi ma e` la nostra migliore possibilita`. Cosaltro possiamofare?

    Non so. Qualcosa. Deve esserci qualcosa.Guardai ai mesi che il protocollo offriva, e fui daccordo con lei. Volevamo dipiu`. Piu` tempo, piu` vita.

    Comincero` a studiare dissi faro` delle ricerche.

    Il giorno seguente e quelli a venire, usai ogni singola risorsa a mia dispo-sizione. Misi in azione i risultati degli anni che avevo trascorso ad organizzare,studiare, dare conferenze e incontri nazionali e internazionali sul cancro gastroin-testinale, mi sentii fortunato ad aver intessuto contatti in tutto il mondo che rispon-devano tutti alle mie telefonate. Passai ore al telefono con medici e ricercatoriscientifici nel tentativo di recuperare i dati piu` aggiornati. Parlai a lungo col dot-tor Charles Moertel, loncologo che aveva guidato liter del protocollo della MayoClinic [che sembrava il migliore di tutti], il dottor David Johnson, che come ca-po del reparto di oncologia del Vanderbilt University Hospital di Nashville, avevacondotto uno studio simile con analoghi risultati. Commissionai ricerche infor-matiche alla biblioteca medica, consultai abstract di ogni studio umano e animaleche lasciava intravedere un barlume di speranza. Contattai ricercatori di case far-maceutiche che potessero darmi informazioni sui nuovi farmaci che erano ancorain fase di sperimentazione. Ero diventato uno Sherlock Holmes medico. Neancheun granello di polvere era troppo piccolo da studiare, se solo dava un briciolo disperanza. Dicevo tutto ad Andrea alla fine di ogni giornata. Lei si aggrappavaad ogni parola. Ma ogni ricerca giungeva alla stessa conclusione: nessunaterapia farmacologica era efficace a lunga scadenza.

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 12

    La determinazione a vivere porta Andrea a scegliere di seguire altre strade e ildott. Winaver assiste a questo tentativo di affiancare agli strumenti della medicinaconvenzionale un arsenale di terapie alternative, da lui inizialmente aspramenteosteggiate. I risultati danno ragione a sua moglie e la conclusione del libro e`questa:

    Ecco perche la medicina complementare e` il meglio di cio` chepotevamo fare. La medicina complementare e` una medicina checombina la scienza convenzionale con unampia gamma di altre co-noscenze per produrre un insieme assai piu` valido della somma diqueste parti. Riconosco inoltre che la medicina complementare e` unarricchimento di esperienza vecchio come il mondo, da applicarsi altrattamento e alla prevenzione della malattia. Allinizio ero scetti-co. Ora il mio scetticismo e` stato vinto dai risultati e dallintelligentedeterminazione di Andrea.

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  • Capitolo 3

    La persecuzione delle alternative e lafarsa della ricerca sul cancro

    3.1 La persecuzione delle alternative (non tossiche)del mercato

    Terapie anticancro: il Congresso USA spronato ad indagarePalazzo del Congresso USA, Intervento di Ray Miller

    Estratto da: U. S. Congressional Office of Technology Assessment (OTA)Terapie del cancro non convenzionali

    trascritto dallincontro della Commissione OTA, 9 marzo 1990600 Pennsylvania Ave. SE Washington, D.C.

    MILLER: Quasi 4 anni fa, il Senatore John Dingell, presidente della Commis-sione Energia e Commercio del Senato, insieme ad altri 42 membri delCongresso chiesero che fosse effettuato uno studio per valutare il ruolo elefficacia delle terapie alternative per il cancro. Tale studio fu richiesto al-lOTA. LOTA immediatamente affido` la supervisione dello studio al dott.Roger Herdman, un ex presidente dello Sloan Kettering, istituto di ricercasul cancro, che da sempre e` ostile alle terapie complementari.Nella prima versione, rilasciata nel luglio 1988, la commissione cerco` diperpetrare un raffinato inganno, affermando che nella letteratura medicamondiale si era riusciti a trovare solo uno studio che riferisse buoni risultati

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 14

    di un qualche trattamento alternativo per il cancro. Volumi e volumi di stu-di pubblicati, precedentemente inviati alla Commissione OTA ma ignorati,furono infine mostrati ai dirigenti dellOTA, che opportunamente esteseroil periodo di tempo e la portata dellinchiesta. Appelli perche venisse mo-dificata la composizione della Commissione furono ignorati. La NationalHealth Federation (NHF) fece notare una fragrante violazione del codicedi condotta dellOTA, cioe` il fatto che il dott. Herdman fosse in possessodi azioni di borsa legate al destino delle terapie convenzionali per il can-cro (75.000 dollari investiti in Oncogene Science Inc.), che in pochi an-ni avevano portato a guadagni quasi centuplicati, e che non erano note leimplicazioni che questo poteva avere.I posti disponibili nella Commissione dindagine su terapie non convenzio-nali per il cancro si sono riempiti cos` presto che fu rifiutato laccesso aLinus Pauling, due volte premio Nobel. Ne parlammo sia con Roger Herd-man, sia con Gibbons, e mi fu data lincredibile risposta: non ce` bisogno dimetterlo nella commissione perche sappiamo da che parte sta, Linus Pau-ling. Raccomandammo allora al Senatore Charles E. Grassley di chiederebilateralita` nella composizione della Commissione. Le procedure dellOTAe questo rapporto OTA sono di per se un caso e noi intendiamo proporreal Congresso che lo indaghi.La nuova versione, datata 12 febbraio 1990, fa raggiungere allarte delladistorsione un livello raramente verificatosi da parte di esponenti di un enteresponsabile. La modalita` di accusa senza dare lopportunita` di difendersiche comparve nella prima versione e` stata ora ampliata a qualsiasi studiosugli effetti positivi delle terapie, che sono sistematicamente e inflessibil-mente sminuiti, storpiati. Gli studi dei fautori della terapia sono oscurati egli studi di altri ricercatori indipendenti che confermano tali effetti positi-vi sono ignorati. Il solo aspetto sul quale il rapporto e` esauriente sono leinformazioni e le voci negative, soffermandosi su ogni denigrazione privadi consistenza e insinuazione infondata derivante da immaginazioni deli-ranti dei piu` incalliti acchiappaciarlatani. Poiche finge neutralita` men-tre abbonda di calunnie, il rapporto puo` valere ai suoi autori il titolo diAcchiappa-Ciarlatani, Quackbuster of the Year.Cos`, alla modica cifra di molte centinaia di migliaia di dollari governativi,dopo aver posposto senza alcuna giustificazione la pubblicazione del rap-porto per piu` di 3 anni, la commissione OTA e` arrivata a questa stupefacenteconclusione: Non sara` mai possibile, ne e` necessariamente auspicabile,valutare FORMALMENTE tutti, o anche la maggior parte dei trattamentinon convenzionali usati su pazienti con cancro. (pag. 29, capitolo 11)

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 15

    `E in questo che e` consistito tale lavoro della commissione OTA? Permettereal Congresso di fare una domanda che sapevano sin dallinizio non li avreb-be obbligati a dare una risposta?Se possono far in modo che formuliate la domanda sbagliata, non sonoobbligati a cercare una risposta, e` una citazione dal magnifico libro diThomas Pynchon, Gravitys Rainbow.Rispettosamente, io vi esorto a ripudiare allunanimita`, fermamente e im-mediatamente, le conclusioni di questo rapporto OTA e a fare qualcosa,spiegare al Congresso che tipo di risposte potreste dare voi, formalmente oanche non formalmente. Grazie.

    ROSEMARY STEVENS [Presidentessa Commissione OTA su terapia non con-venzionale per il cancro]: Per prima cosa, credo che mentre lopinione diqualcuno e` che questa Commissione OTA sia composta solo da individuifaziosi contrari ai metodi alternativi, altri possono avere unidea diversa, al-tri possono credere quello che propendono a credere. `E una questione diopinione. E noi, come commissione, siamo molto interessati a sentire tuttiquesti punti di vista.

    MILLER: Allora posso fare solo una domanda?

    STEVENS: Certamente.

    MILLER: Lei pensa che Linus Pauling avrebbe dovuto essere invitato a prendereparte a questa commissione? Insignito del Premio Nobel per due volte, nonuna, ha dato la sua disponibilita`, sicuramente era un candidato! Perche gli e`stato negato laccesso alla commissione? `E stata sua la decisione?

    STEVENS: Non e` stata una mia scelta. I membri della commissione sono statiselezionati dallOTA con la normale procedura. Cerano sicuramente altrepersone che avrebbero potuto essere selezionate o non selezionate.

    MILLER: Gentile Presidente, stiamo parlando di pesi massimi. Quando siforma una commissione si possono avere 57 pesi leggeri e un peso mas-simo. E un peso massimo puo` mettere al loro posto tutti i 57 pesi leggeri.E se noi ora vediamo il direttore della American Cancer Society in questastessa commissione, allora io voglio qualcuno come Linus Pauling dallaltraparte della bilancia.

    STEVENS: Lei ha toccato dei punti molto importanti, percio` volevo fare unaltradomanda. Lei afferma che questa relazione non sta formulando la domandacorretta. Qual e` per lei la domanda giusta da porsi?

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 16

    MILLER: Io credo che la prima domanda giusta da porsi consista nel chieder-si approssimativamente quante persone ci sono oggi negli Stati Uniti chehanno avuto remissioni da cancro, parlo di quelle che sono guarite perchesono ricorse a metodi non convenzionali. Una domanda semplicissima, cuisi sarebbe potuto rispondere con costo marginale, una frazione minusco-la di quello che costa questa commissione, e avremmo potuto trovare talerisposta approssimativa in 10 giorni.Quante ce ne sono? Sembra che questa domanda non passi proprio per lamente delle persone incaricate di queste indagini. Vorrei sapere quante cene sono in questa aula.

    VOCI DALLA SALA: Uno qui. Io. (Altre voci)MILLER: Ecco ora so che ce ne sono gia` 1, 2, 3, 4.

    E suggerisco che il vostro staff contatti queste persone e inizi a contarle. Ildott. Brenner di New York oggi ha portato le schede cliniche di 150 casi eMichael Culbert, presidente della Commissione per la Liberta` di Scelta inMedicina, unorganizzazione con sede in California, afferma che 5000 casisono disponibili su richiesta, solo nel suo stato.

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 17

    3.2 La Farsa della ricerca sul cancro continuaanche di fronte al Congresso USA

    Palazzo del Congresso USA, Intervento di Ralph MossEstratto da: U. S. Congressional Office of Technology Assessment (OTA)

    Terapie del cancro non convenzionalitrascritto dallincontro della Commissione OTA del 9 marzo 1990

    600 Pennsylvania Ave. SE Washington, D.C.

    RALPH MOSS: Il mio nome e` Ralph Moss. Dal 1974 al 1977 sono stato vi-cedirettore delle Pubbliche Relazioni al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center.Oggi sono editore della rivista Cancer Chronicles e autore di sei libri nel campodel cancro, tra cui Cancer Syndrome (Sindrome del cancro, N.d.A.) e CancerIndustry (Lindustria del cancro, N.d.A.).

    Questo rapporto OTA su Terapie non convenzionali per il cancro, che avreb-be dovuto svelare come alla ricerca sul cancro sono state messe le catene e la mu-seruola, e` diventato invece parte della farsa. Se rimane cos`, ritardera` lo studio diterapie non tossiche per il cancro ancora per molti anni a venire.

    Nel giugno 1974, ho fatto una delle piu` importanti esperienze della mia vita.Mi recai ai Laboratori Walter in Rhine, New York, e intervistai il dott. KanematsuSugiura, uno degli scienziati con piu` esperienza e riconoscimenti del MemorialSloan-Kettering. Non mi passava minimamente per la testa lidea che ci fossequalcosa da scoprire l`. Tantomeno su metodi non convenzionali. Il mio mo-do di pensare relativamente alle questioni mediche era totalmente convenzionale,ortodosso. Direi che ero un credulone. Pensai solo che il dott. Sugiura mi avreb-be fornito un ottimo personaggio e fosse perfetto da mettere sul Centre News, ilquotidiano che arrivava a tutti gli impiegati. Alla fine dellintervista gli chiesi:Che cosa sta facendo ora?. Dovete sapere che era piccolino, cos` anziano, unpersonaggio! Pensai che sarebbe risultata una simpatica appendice spiegare allepersone che egli stava ancora lavorando nonostante avesse superato gli 80 anni dieta`. Egli rispose: Oh, lavoro sullamigdarina. Ci misi un secondo per capireche stava parlando di amigdalina, la vitamina B17, nota anche come Laetrile!Era proprio la sostanza per cui io ero incaricato di rilasciare dichiarazioni e rap-porti alla stampa, e quello che sostenevo era che i risultati erano completamentenegativi nei nostri studi.

    E io gli chiesi cosa ci fosse da lavorare su tale sostanza dal momento che non

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 18

    funzionava. Egli prese allora dagli scaffali un volume di una serie che partivadagli anni 30: stampati in quel volume molto chiaramente, egli mi mostro` i suoiesperimenti nei quali i tumori smettevano di crescere durante il trattamento.Beh questo e` sorprendente, dissi io, ed era sorprendente per me soprattutto percheavevo da sempre affermato esattamente lopposto. Che non serviva assolutamentea nulla. Che lAmerican Cancer Society aveva provato che fosse inutile.

    E questa non e` la cosa piu` importante. La cosa piu` importante e` che arrestale metastasi. La diffusione del tumore. E mi mostro` studi dove, mentre l80%dei topi di gruppi di controllo avevano metastasi ai polmoni, ottenuti con i metodistandard seguiti al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, solo il 20% dei topitrattati con vitamina B17 sviluppavano metastasi.

    Immaginate che rivelazione sia stato per me tutto cio`, perche mi diceva chequalcosa di molto strano accadeva in quei luoghi. Mi spiegava che cera in attoun piano per nascondere e falsare i risultati sulla vitamina B17. Appena unanno dopo, nel 1975, il dott. Stock avrebbe dichiarato al Medical World Newsche, alla fine di tutti gli studi effettuati, abbiamo visto che lamigdalina [cioe`vitamina B17,] ha dato risultati negativi in tutti gli studi animali testati.

    Per riassumere in qualche parola una storia alquanto lunga, io dissi BASTA aquesta farsa e a questa frode, e il giorno lavorativo successivo fui licenziato percheincapace di portare avanti le responsabilita` base del mio incarico: cioe` mentirecome portavoce del Memorial Sloan Kettering.

    Ora: NEL VOSTRO RAPPORTO DOVE SONO GLI STUDI DI SUGIURA?Piu` volte nel rapporto dite che le informazioni presentate su ciascun trattamentosono, nella maggior parte dei casi tutto quello che si poteva trovare, cioe` non unaselezione o una scelta di parte della letteratura, ecco. . . a pagina 1, 32/33, enelle pagine dellintroduzione 2, 6, 7.

    Veramente? Ci sono dieci pagine sullamigdalina. Avete trovato lo spazio permettere tutti i minimi particolari e informazioni negative, persino le voci riguar-danti la John Birch Society. Ma non avete spazio per parlare, neanche un po,del piu` grande e approfondito e probabilmente il migliore, di tutti gli studi maicondotto in un laboratorio su metodi non convenzionali!

    `E sparito. Il piano per falsare e nascondere e` oggi in atto come lo e` statonel 1975. Ho sentito qualcuno dire che, comunque vada, questo rapporto e` unpassettino in avanti. Non fatevi ingannare. So esattamente che cosa sta accadendoqui. Vorrei ricordare a voi, gli autori, una cosa: la repressione alimenta il fuocodella resistenza. Maggiore e` la repressione e maggiore sara` la resistenza.

    Vi ricordate di Ron Wolin, il socio fondatore dellassociazione Fondo per lA-zione Legale per i Diritti dei Pazienti? Egli era uno dei pazienti guariti da Bur-

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    zynski, egli era quello che stava sul lettino dello studio del dott. Burzynski aHouston quando la FDA entro` e prese con se qualcosa come 11.000 documenti ese li porto` via. Ron guardo` mentre queste schede cliniche lasciavano per semprelo studio, in seguito fondo` unorganizzazione che costrinse il governo a subireuno smacco in tribunale.

    Lo stesso giorno di quella irruzione, il 17 luglio 1985, coincidenza o meno,veniva fatta chiudere la clinica per cancro del dott. Burton alle Bahamas. E questavolta Frank Wiewel era la`, che assisteva a tale atto di repressione. `E bastatoche un solo uomo assistesse a questo sopruso. Egli e` ora capo di due centriper il cancro. E ricordatevi anche di me. Per voi io sono uno di quelli chee` capitato al posto sbagliato nel momento sbagliato. Non ho paura che voipossiate spingervi anche oltre. Volete continuare cos`? Benissimo. La resistenzasara` proporzionale. Se riscriverete un rapporto completamente aggiornato, solocos` potrete salvare la reputazione dellOTA.

    Vi lascio le copie di una relazione scritta in cui il dott. Robert Houstonriassume le obiezioni su questa versione del vostro rapporto. Grazie.

    Allegato

    Le seguenti irregolarita` sono state rilevate nel rapporto della Commissione OTA,febbraio 1990.

    1. Accuse senza accortezza di verificare qualsiasi replica

    Abbiamo davanti pagine e pagine di triviali accuse contro ognuna delle terapie al-ternative senza possibilita` di replica a tali assurdi ragionamenti e voci di corridoio.Il lettore, oltre a essere tenuto alloscuro delle argomentazioni dei fautori di taliterapie, ha cos` limpressione che le voci negative siano in realta` fatti accertati enon contestabili.

    Per esempio sono dedicate due pagine allattacco della terapia anticancro deldott. Burzynski da parte di Blackstein e Bergsagel, mentre in solo un rigo si parladellesistenza di una replica da parte del dott. Burzynski (p. 5-29). Questa replicadi 14 pagine era in possesso della Commissione OTA e nonostante fosse statoassicurato a Burzynski che le sue argomentazioni sarebbero state incluse, cio` nonavvenne. Il lettore allora non potra` mai venire a sapere che radiologi e oncologiindipendenti avevano confermato passo passo tutti i casi di remissione cheBlackstein e Bergsagel avevano definito falsi.

    Ne ce` un accenno sulla replica del dott. Pauling (Nutr. Rev. 44:28, 1986)

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    allo studio della clinica Mayo che dimostrava linutilita` della vitamina C: Paulingfaceva notare che in questo studio a lungo termine effettuato dai suoi avversari lasomministrazione di vitamina era stata interrotta dopo solo 2 mesi e che entrambii gruppi furono trattati con 5 FU. Stiamo parlando di dolo, non di riproduzione diesperimenti per confermare un qualsiasi effetto.

    Insomma non viene dato modo di difendersi su informazioni e conclusionifornite dagli opponenti.

    2. Offuscamento degli studi con risultati favorevoli

    LOTA sostiene che il dott. Burzynski ha pubblicato solo 4 studi clinici. Mala sua attuale bibliografia ne conta 14, di cui 10 su riviste mediche specializzateindipendenti. Gli articoli includono documentazioni e foto con i raggi X di casi dicomplete remissioni nei piu` avanzati stadi di cancro, il tutto e` ignorato dallOTA.

    Allo stesso modo lOTA sostiene che il dott. Revici non ha mai pubblicatoarticoli scientifici, ma questo non e` vero, e persino lAmerican Cancer Societycita tali studi pubblicati da Revici in riviste indipendenti.

    La Commissione OTA mostra solo 1/4 dellabstract di Burton del 1965 e, sen-za far capire loperazione che ha fatto, omette la parte centrale di frasi chiave (p.5-58). Relativamente allabstract di Burton del 1962 lOTA afferma: Il grup-po trattato sopravvisse piu` a lungo, ma i dati non furono mai presentati e que-sto studio non fu mai pubblicato nella sua interezza(p. 5-55). Invece i dati disopravvivenza erano forniti in quello studio e si trattava di un periodo di soprav-vivenza 17 volte quello dei gruppi di controllo; tutti i dati erano disponibili sianella pubblicazione del 1962 che in quella del 1963. Relativamente allo studiodel 1962, lOTA afferma che non furono presentati dati sperimentali, che le sueconclusioni erano state puramente speculative. Eppure lincaricato OTA, il dott.Phillips, affermo` che nella relazione a lui commissionata relativamente a questostudio su animali, i dati presentati sono razionali e supportano le conclusionidegli autori.

    3. Soppressione degli studi che confermavano i dati originari dei fautoridelle terapie

    LOTA omette qualsiasi menzione a studi indipendenti effettuati da altri gruppie di ricerca che confermino gli effetti delle terapie. I risultati di Pauling sullavitamina furono confermati, per esempio, da uno studio con gruppo di controlloin Giappone (Morishige, J. Int.Ac.Prev.Med. 5:54, 1978). Le guarigioni con la

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 21

    terapia di Kelley furono corroborate da un approfondito studio su 50 casi clinicidal prof. Nicholas Gonzales. Effetti antitumorali degli antineoplastoni in animalifurono riscontrati sia in Giappone che allUniversita` della Georgia. La vitaminaB17, previene le metastasi secondo quanto dimostrato dagli studi di Sugiura eSchmid allo Sloan-Kettering Cancer Centre, ed e` stato dimostrato che rilasciaprodotti ad azione selettiva sulle cellule cancerose, che fanno regredire i tumorinella maggior parte dei pazienti (Kochi, Ca Treat. Rep. 69: 533, 1985).

    Questo rapporto OTA potrebbe essere scelto come il manuale perfetto peresemplificare le tecniche di repressione nella valutazione medica.

    4. Gli standard di approvazione sono appositamente viziati

    `E estremamente raro che remissioni spontanee avvengano in casi di carcinomi conmetastasi verificati da referti clinici e recentemente lNCI, e persino lOTA, hannoriconosciuto che questo e` vero e che in alcuni casi non ce` bisogno delle due fasidi approvazione I e II. Allora perche non si passa direttamente alla fase III e siabolisce questo ostacolo immane dal punto di vista economico che tiene fuori leterapie alternative dalla sperimentazione e dal processo di approvazione?

    Vorrei ricordare allOTA un altro compito che rimane, cioe` valutare la chirurgiaed approvarla come terapia per il cancro, perche finora per la chirurgia non e`stato effettuato nessuno studio su larga scala con gruppi di controllo, eppureessa rientra nei trattamenti convenzionali.

    Viene sottolineato spesso nel rapporto che tutte queste tecniche alternative nonsono state soggette a tutti i tre stadi di approvazione FDA e quindi il loro effettopositivo non puo` essere provato dal punto di vista della medicina ufficiale. Questoprocesso di approvazione pero`, puo` costare mezzo miliardo di dollari o piu`, diquesto non se ne parla. Del fatto cioe` che ce` un ostacolo, e che questo impediscealle tecniche di essere valutate come la medicina ufficiale pretende e cio`, a loromodo di vedere, influisce su fatto che si possa dire che una terapia sia efficace.

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 22

    3.3 La spartizione e limmobilizzazionedella scienza

    Se non mettiamo la liberta` di cure mediche nella costituzione, verra`il tempo in cui la medicina si organizzera` piano piano e senza farse-ne accorgere in una dittatura. E il tentativo di limitare solo ad unaclasse di persone larte della medicina rappresentera` la Bastigliadella scienza medica.Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione dIndipendenza USA

    Cosa accadde a seguito di questo incontro della Commissione OTA con i rap-presentanti delle terapie complementari? Furono resi noti anonimamente verbali ecomunicazioni scritte interne dellOTA in cui esplicitamente era censurato chi da-va spazio a studi della letteratura medica che valutavano in modo positivo gli effet-ti delle terapie complementari. I dubbi peggiori di cui si era parlato nellincontrodel 9 marzo erano confermati da prove.

    Nel settembre successivo a questa riunione, lOTA finalmente rilascio` un ag-giornamento del proprio documento sulle terapie complementari per il cancro(Unconventional Cancer Treatments, GPO #052-003-01203-3).

    Con grande sorpresa di tutti, questo aggiornamento conteneva significativecorrezioni, che andavano tutte nella direzione di imparzialita` indicata da noi,esulto` Moss. LOTA aveva finalmente scoperto lesistenza di ulteriori 200 ar-ticoli scientifici che dimostravano lefficacia dei trattamenti complementari peril cancro. Il Sommario, le Opzioni e le Raccomandazioni erano state riscrittecompletamente dai responsabili OTA.

    Si tratta di un documento storico in cui per la prima volta viene ammessoche la medicina ufficiale da sola non riesce a coprire le necessita` di migliaiadi vittime di cancro e che queste crepe della medicina ufficiale potevano essereriempite con quello di buono che cera nella medicina complementare.La Commissione OTA invio` le raccomandazioni e le proposte emerse dal dibattitoe dal documento al National Cancer Institute (NCI), ma lNCI fece come se nientefosse successo.

    Ci sono una serie di blocchi stradali per le speranze di riconoscimento del-le terapie complementari per tumori. In primo luogo lFDA che, richiedendoun investimento di centinaia e centinaia di milioni di dollari per lapprovazio-ne, garantisce il monopolio delle multinazionali; in secondo luogo ce` lNCI, chedistribuisce i fondi governativi per la ricerca sul cancro.

    Il National Cancer Institute e` lunico anello della catena che non deve soddi-sfare gli azionisti in attesa di profitti. Eppure le cose non cambiano molto. `E molto

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 23

    difficile per le nuove idee sopravvivere al meccanismo di finanziamento dellNCI.Perche abbia luogo il finanziamento ad un centro di ricerca o universita`, si deveseguire un complicato intrico creato dal National Cancer Act del 1971. Questocoinvolge la nomina della divisione governativa cui e` affidata la valutazione di unprogetto; il controllo e la valutazione da parte di 10-15 ricercatori non governativi(chiamati Inital Review Group); una visita del centro di ricerca da parte di respon-sabili governativi; una riunione per votare e assegnare al progetto un numero dipriorita`; aspettare che il National Cancer Advisory Board (NCAB) prenda in con-siderazione il progetto e le valutazioni gia` fatte, una valutazione di finanziamentoda parte del responsabile gestione finanziamenti; negoziazioni e rassegna finale(NCI, 1986).Durante tutto liter, burocrati e consiglieri esterni dellente sono chiamati ad ag-giornare la valutazione sulla richiesta e una forte opinione negativa a una qualsiasidelle numerose giunzioni importanti puo` severamente danneggiare le possibilita`di successo. Per esempio, se il NCAB decide di ribaltare una raccomandazione diapprovazione o disapprovazione per ragioni al di fuori del merito scientifico, que-sta scelta e` decisiva. Per aggiudicarsi un finanziamento, il richiedente deve essereappoggiato dagli esperti ufficiali nel campo e quasi per definizione deve lavorarenellambito delle strutture che hanno una reputazione per un certo tipo di ricercheben accettate.In un certo senso, ogni persona che approva una richiesta mette la propria repu-tazione in gioco. La cosa piu` sicura e piu` diplomatica e` dare priorita` a quelleapplicazioni che provengono dai ricercatori piu` convenzionali ed accettati dal si-stema, provenienti da centri di ricerca che hanno le stesse caratteristiche. Comesegno di fiducia che lNCI ha in questi centri, essi ricevono visite di controllomeno frequentemente. Se qualcosa va storto, chi ha accordato il finanziamen-to puo` giustificare la sua scelta in quanto listituto aveva unottima reputazionenellambito del sistema.

    Approvare richieste di finanziamento da parte di piccoli istituti di ricerca e` unainiziativa difficile e pericolosa per qualsiasi burocrate o consigliere. `E piena dipericoli: se il progetto diventa un fastidio per il sistema stesso, inevitabilmente sicerchera` di capire chi ha approvato la richiesta a monte.

    Una nuova richiesta di finanziamento deve quindi essere approvata da unagrande varieta` di scienziati, burocrati e uomini daffari. Inoltre, deve avere lecaratteristiche di raccogliere un consenso di opinioni tra tutte queste persone di-verse. Inevitabilmente tale applicazione deve inserirsi in un ambito convenzionalee lontana dai confini prestabiliti che se oltrepassati possono risultare fastidiosi peri piu`.

    Queste enormi costrizioni (Lane Adams, vice Presidente ACS, novembre

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 24

    1978) rendono estremamente difficile, se non impossibile, che unidea radical-mente nuova sia approvata dallNCI.

    Per sopprimere i nuovi metodi, il normale funzionamento dei meccanismidi finanziamento e` sufficiente: questi meccanismi eliminano i rischi e, nellamaggior parte dei casi, non servono forzature per bloccare qualcosa.

    Quando Pauling e Cameron documentarono sorprendenti risultati conla terapia di megadosi di vitamina C su pazienti con cancro, il Natio-nal Cancer Institute insistette che potevano essere considerati solo seavessero cominciato da zero partendo da studi su animali, prima chequegli stessi studi clinici potessero essere duplicati e confermati. Que-sto significava aspettare almeno venti anni, ma Pauling accetto` e fecedomanda per un modesto finanziamento dallNCI. Cinque volte questopremio Nobel, autore di oltre 400 studi scientifici, fece domanda peri finanziamenti dellNCI. Quattro volte la sua richiesta fu respinta uffi-cialmente. Una volta non fu respinta, tecnicamente, ma poiche in questocaso fu dato al progetto di Pauling una bassa priorita`, in pratica non fumai finanziata.Ralph Moss, The Cancer Industry, 1980

    Un altro fattore che porta alla soppressione di molte nuove idee e` quello umanoe i difetti relativi allego di coloro che sono capo dellestablishment del cancro(pregiudizi, voglia di protagonismo, competizione, ecc.). Queste persone hannouna lunga lista di riconoscimenti e spesso non vogliono condividere il prestigio omettere in discussione le loro idee.

    La storia della scienza ha dimostrato che un nuovo concetto non dovrebbeessere automaticamente respinto semplicemente perche e` attaccato dagli espertidel settore. A volte un attacco o una forte polemica e` come il naturale pianto chesegue il parto di una splendida idea neonata.

    Lestablishment medico non riconosce che il cancro sia una malattia caren-ziale, tale ipotesi e` stata respinta gia` nel 1940. In effetti la maggior parte deichemioterapici, metotrexato per fare un nome, sono noti anti-vitaminici.(Shimkin 1977:405)

    Poiche la medicina ufficiale non crede in generale che il cancro sia causato daun qualche fattore deficitario, possiamo prevedere gravi difficolta` per terapie qualiquelle con vitamina B17, vitamina A, vitamina C, che sostengono di voler forniregli elementi nutrizionali necessari.

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 25

    Laurance Rockefeller scrisse sulla relazione annuale ai soci dello Sloan-Kettering Centre: Ce` una tendenza sempre maggiore, abbastanzacomprensibile in un periodo di cos` grande competizione a seguito delladiminuzione di stanziamenti governativi, che favorisce lassegnazionedi finanziamento a programmi di ricerca sicuri e solidi. Cio` signi-fica che sara` da ora in poi molto piu` difficile ottenere supporto perscommesse azzardate .

    Lindustria conduce la propria ricerca ma, allo stesso tempo, per un motivoo per laltro, ha interessi nel mondo della ricerca indipendente e universitaria.partire dagli anni 70 le universita` sono state sovvenzionate in maniera semprepiu` ragguardevole dallindustria.

    Nel 1975 la multinazionale chimico-farmaceutica Monsanto diede al Dipar-timento di Medicina dellUniversita` di Harvard un finanziamento di 23 milionidi dollari per il supporto nei vari campi di ricerca, tra cui il cancro. (HarvardUniversity Gazette, 7 febbraio 1975). Lo stesso anno la Brystol-Myers creo` unprogramma di finanziamento di 2,5 milioni di dollari in cinque centri di ricercasul cancro di cinque universita`: Baylor, Chicago, Johns Hopkins, Stanford e Yale.

    Le aziende farmaceutiche, inoltre, effettuano donazioni ristrette a centri me-dici i cui obiettivi di ricerca sono attentamente, chiaramente delineati in anticipo.Questa e` una pratica ormai consolidata: nel maggio 1977, per esempio, la OrthoPharmaceutical Corp. ha dato allo Sloan-Kettering 25.000 dollari in donazio-ni ristrette; American Hoechst Corp., Pennwalt, Eli Lilly Sandoz, Hoffmann-LaRoche, Ives Lab, Squibb e Newport Pharmaceuticals Intemational, tutte contri-buirono con le loro donazioni ristrette. Il Programma di ricerca ed educazionedello Sloan-Kettering Institute del 1987-88 include donazioni superiori a 25.000dollari da parte di Bristol-Myers, Dow Chemical, Du Pont de Nemours, Hoechst-Roussel Pharmaceuticals, Eli Lilly, Merks & Co, Pfizer, Sandoz, Schering PloughFoundation, Smith Kline e Squibb.

    Tutti i ricercatori hanno bisogno di denaro per portare avanti il loro lavo-ro. Il finanziamento e` lo stipendio stesso su cui il ricercatore vive. Cosa restaai ricercatori e alle universita` se si escludono i fondi governativi (erogati come ab-biamo visto negli USA dal National Cancer Institute)? Resta la ricerca finanziatadalle industrie che, in alcuni campi, oggi raggiunge il 90% del budget totale.

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 26

    3.4 Una mano di poker dove lapertura minima e`una puntata di 100 milioni di dollari

    Laura Lee Radio Show, 1994(Talk show radiofonico creato da Laura Lee a partire dal 1990

    e seguito da milioni di americani)

    Laura Lee: La chemioterapia e` la procedura standard per il trattamento di tuttii tipi di cancro, ma i risultati che se ne ottengono non sono molto incorag-gianti. . .

    Ralph Moss: `E utile solo nell 1.5% dei casi secondo una commissione OMSdel 1980 e nel 2% dei casi secondo una rassegna di 1500 pubblicazioniscientifiche effettuata dal prof. Jones dellUniversita` della California.

    Laura Lee: Come` possibile, allora, dottor Moss, che sia considerata la terapiastandard per curare il cancro?

    Ralph Moss: Stiamo parlando di grossi profitti. Parlare di cancro significa par-lare di 1/9 del budget totale per la salute negli USA. Le ultime cifre dellA-merican Cancer Society parlano di 107 miliardi di dollari spesi nella lottaal cancro.

    Laura Lee: Laltro gigante della ricerca, lAIDS, arriva appena a 4 miliardi didollari. . .

    Ralph Moss: Queste sono le cifre relative alla ricerca medica. E le persone?Per il cancro stiamo parlando di oltre un milione di casi lanno negliUSA, senza contare tumori alla pelle che probabilmente fanno un altromilione da soli.

    Laura Lee: Un milione di nuovi casi senza contare i tumori alla pelle?!

    Ralph Moss: Gia`. Circa 630.000 persone muoiono ogni anno di cancro ne-gli USA, altre 850.000 in Europa; si puo` parlare di una vera epidemia.E qual e` allora la dimensione dellindustria del cancro? La chemio costadecine di migliaia di dollari, a volte centinaia. Un trapianto di midolloosseo, che e` un particolare tipo di chemioterapia o radiazione puo` ar-rivare a 150.000 dollari per paziente, e quasi mai serve a qualcosa. Il25% muore come diretta conseguenza del trattamento. . .

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    Laura Lee: Perche si continua su questa strada?

    Ralph Moss: Se si esaminano i vertici del piu` importante centro di ricerca sulcancro nel mondo, il Memorial Sloan-Kettering (MSK), si scoprira` che lin-dustria farmaceutica ha una posizione dominante. Una multinazionale, inparticolare, la Bristol Myers, che produce tra il 40 e il 50% dei tratta-menti chemioterapici nel mondo, ha dirigenti che ricoprono cariche alvertice dell MSK.

    Laura Lee: E cio` non costituisce conflitto dinteressi?

    Ralph Moss: Vendono allMSK i loro farmaci, eppure sembra che il fatto cheloro stessi, i produttori di chemioterapici, siano lMSK non costituisca unconflitto di interessi! Secondo il regolamento interno, sarebbe un conflittodinteressi solo se fossero stipendiati da entrambi, industria e MSK, ma lorosono stipendiati solo dallindustria, e per lMSK sono volontari.Basta vedere cio` che avviene. Nixon creo` nel 1971 una Commissione USAsul Cancro, il cui primo presidente, Benno Schmidt, prima arrivo` a dirigerelMSK e poi, usando tutti questi anni ai vertici, creo` la propria personaleazienda farmaceutica, con guadagni di decine di milioni di dollari.Ecco di cosa stiamo parlando. Una trappola creata appositamente pergenerare profitti. Con 50 anni di lavaggio del cervello ci spingono su que-sta strada, dicendo che la pillola magica e` dietro langolo. `E una battagliain cui il malato di cancro non vince.LAmerican Cancer Society raccoglie 400 milioni di dollari lanno co-me fondi per la ricerca sul cancro. Come li usano? Dove sono le terapie?Dove sono le guarigioni? Dove` la ricerca genuina? Che cose` al centro del-le ricerche? Non certamente il paziente. Quello che succede nelle celluletumorali in provetta non e` nemmeno lontano parente di quello che avvienenelle cellule tumorali dellorganismo di qualcuno. Centinaia e centinaia digenerazioni piu` tardi, le cellule tumorali in provetta non assomiglianoneanche minimamente a cellule tumorali umane. Sono entita` che cresco-no in provetta, cellule immortali condizionate diversamente rispetto a cellu-le umane in un organismo. Comunque, se uccide i tumori prima che uccidagli animali [fase II protocollo di approvazione], e fa rimpicciolire i tumori,allora si puo` dire che e` stato trovato un nuovo agente attivo. E la ricercasul cancro si basa totalmente su questo approccio. Ecco di cosa stiamo par-lando. Un sistema, astratto, accademico, crudele, inumano che diventaquasi obbligatorio per il malato di cancro. Molto fumo e` gettato ne-gli occhi, ma in definitiva e` una grossa bugia quella che ce` in qualche

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 28

    modo una correlazione tra restringimento del tumore e prolungamentodella vita del paziente.

    Laura Lee: Lindustria del tabacco sembra cerchi di influenzare i vertici di questiistituti per la lotta al cancro?

    Ralph Moss: Due manager di spicco dellistituto MSK a New York sono anchedirettori esecutivi della multinazionale Philip Morris ed un altro managerproviene dai vertici della Nabisco. La ricerca sul tabacco non e` stata certofatta da loro! AllMSK non sono certamente interessati al tabacco, robavecchia, sono interessati al P53 ed altri strani geni che trovano nei vetrini dilaboratorio. Un altro esempio e` la famiglia Tish, che oltre a possedere unamarca di sigarette, ha fatto costruire lospedale Tish della New YorkUniversity, che svolge ricerche sul cancro. Ecco chi e` incaricato di curarvidal cancro: gli stessi che ve lo hanno dato! Ma non vi cureranno perchenon ne hanno i mezzi. Vi daranno forse la speranza di altri 3 mesi di vitadistruggendovi con la chemio, e la chiameranno la cura.

    Laura Lee: Preferirei allora morire tranquillamente nel mio letto.

    Ralph Moss: Non fumando, solo allora non ci saranno piu` buona parte deitumori ai polmoni. Ma due esempi relativi allinfiltrazione dei venditori ditabacco nelle file della medicina ufficiale non bastano a rendere lidea del-linteresse che il mondo dellindustria ha nei vertici della medicina ufficiale.Se si esaminano i vertici dellMSK, vi si ritroveranno tutti i personaggiche contano dellindustria petrolchimica. Come sono finiti l`? Pochissi-ma ricerca e` effettuata sulleffetto delle sostanze dubbie dellindustriachimica. Si dice solo che alcuni sospettano che linquinamento petrolchi-mico potrebbe essere una delle primarie cause di cancro, ma che cio` none` confermato o supportato da ricerca. `E normale che non sia supportato: ifinanziatori e i direttori della ricerca sul cancro hanno interesse a mantene-re gli scienziati lontani dallargomento, e mantenerli focalizzati su farmaciguaritori, qualcosa che sia brevettabile, che abbia mercato.Puo` sviluppare un nuovo farmaco solo chi puo` sborsare alla Federal &Drug Administration (FDA) centinaia di milioni di dollari. Ecco cose` unasituazione monopolizzata.

    Laura Lee: Quindi nessun ente piccolo puo` permettersi questo.Ralph Moss: Non ci si puo` entrare in alcun modo. `E come giocare una mano di

    poker dove lapertura minima e` una puntata di 100 milioni di dollari.

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 29

    Laura Lee: Solo i pezzi grossi possono permettersi di giocare. E il mercatodel cancro continua ad essere interessante perche e` visto come unindustriadallenorme potenziale di crescita.

    Ralph Moss: I risultati degli studi in questo campo dipendono da quello che ser-ve. Si possono stipendiare i ricercatori per fare questo tipo di ricerca. Inpiu` ci sono quelli assoldati per attaccare qualsiasi trattamento non tos-sico che e` troppo scomodo e per fornire risultati fasulli, per dare allepersone vitamine sintetiche con cancerogeni1, e cio` basta a provare che levitamine causano cancro invece di curarlo. Ce` di tutto. Basta far pesare ildenaro sul giusto piatto della bilancia. Il National Cancer Institute e` statosmascherato pubblicamente diverse volte: e` cos` compromesso in re-lazione al coinvolgimento in risultati palesemente fasulli e pilotati, cheveramente sembra che questo tipo di corruzione non possa conoscerelimiti.

    Laura Lee: La cosa veramente terribile e` che i dirigenti dellindustria valutino ilproprio tornaconto piu` del benessere e della vita delle persone.

    Ralph Moss: Proprio perche e` stata creata una situazione in cui costa centina-ia di milioni di dollari sviluppare e far approvare un nuovo farmaco, que-sto farmaco deve per forza dare dei ritorni economici, e quindi deve esserequalcosa di brevettabile.

    Laura Lee: Infatti le sostanze naturali non possono essere brevettate.

    Ralph Moss: La FDA e` sicuramente un ostacolo dove si vanno ad infrangere lesperanze commerciali di tante buone idee e terapie, piu` efficaci, economi-che, non tossiche, ma appunto, non brevettabili. Un ostacolo che puo` supe-rare solo chi ha i soldi e parte con lidea di voler fare ancora piu` soldi. Non e`casuale. Bisogna cambiare le regole del gioco, lapertura minima di questapartita a poker deve essere alla portata di tutti, soprattutto dei piu` bravi. Cene sono non pochi di bravi ricercatori che avevano nuove terapie molto, pro-mettenti da proporre, ma le leggi del mercato li mettono sistematicamentefuori corsa.

    Laura Lee: Un esempio?

    Ralph Moss: Le tossine di Coley: sono batteri che forzano lorganismo a crea-re febbre e con cio` liberarsi delle tossine e del cancro allo stesso tempo.I tumori non sono quasi per niente vascolarizzati, quindi, aumentando

    1vedi Sugar Blues 2. Nuovi veleni senza calorie aggiunte, Macro Edizioni, 2000

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 30

    la temperatura a corporea si blocca completamente il loro metaboli-smo. Ce` un ospedale Coley in Cina. `E valido in Cina, ma non qui. Latecnica fu scoperta allo Sloan-Kettering ne 1893 e i risultati erano stati ec-cellenti su oltre 1000 pazienti trattati. Di questi uno aveva avuto un sarcomaalleta` di 13 anni. Oggi ha 95 anni. La tecnica di Coley e` eccezionale. Neicasi terminali di avanzati tumori al seno sono state ottenute completeguarigioni nel 50% dei casi usando questa tecnica.

    Laura Lee: `E un atto criminoso non parlarne.

    Ralph Moss: Non e` tutto. Se parliamo della terapia Coley usata insieme allachirurgia, allora credo che stiamo parlando del 100% di sopravvivenza peri tumori al seno.

    Laura Lee: `E criminoso che cio` non sia incorporato nelle procedure standard.

    Ralph Moss: Sicuramente e` criminoso. Ho pensato a cio` ogni momento degliultimi anni. E tutti lo sapevano e lo sanno allo Sloan-Kettering. Essi han-no persino inserito la foto di Coley nel loro materiale pubblicitario, comepioniere dellimmunologia, ma non hanno mai fatto ricorso alla sua tecni-ca. Il loro interesse e` svilppare FARMACI, qualcosa dietro cui far ruotarela loro industria, non importa se persino i loro farmaci immunologici so-no altamente tossici, distruttivi del sistema immunitario, incredibilmentecostosi.

    Laura Lee: `E un business enorme.

    Ralph Moss: Si, il proverbio dice: Chi paga il suonatore, decide la musica equi e` lindustria dei farmaci che paga i suonatori. Sapete quanto guadagnail presidente dellMSK?

    Laura Lee: 400.000 dollari?

    Ralph Moss: Questi sono gli avanzi. Il presidente dell MSK guadagna 2milioni di dollari allanno. Per essere precisi, 2 milioni e duecentomila.

    Laura Lee: Perche il New York Times non parla di questo?

    Ralph Moss: Il presidente della commissione direttiva della Bristol Myers (cioe`la principale azienda che produce farmaci anticancro), e` anche un direttoredellMSK, ed e` anche uno dei direttori del New York Times. Quante dellepersone nei posti che contano non hanno un cognato oncologo, o non pos-sono esporsi per questo o quel motivo, o conoscono qualcuno che fa parte

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 31

    di questa commissione o azienda o altro? Chi parla di questa macchina daiprofitti colossali?Sono centosette miliardi di dollari, allanno, e non ce ne libereremo facil-mente.

    Per concludere, se ce` una cosa che voglio che voi ricordiate, e` questa: semai vi capitasse di trovarvi nella situazione che il vostro dottore racco-mandi chemioterapia, a voi o a qualcuno della vostra famiglia, chiede-tegli di farvi vedere gli studi che dimostrano che la chemio allunga lavita del paziente fino a dieci anni o lo guarisce.

    Laura Lee: Avete tutto il diritto di fare domande. Che percentuale di pazientimuore per diretta conseguenza della tossicita` della chemio? `E vero che legaranzie di successo sono quelle che abbiamo visto? Quali sono i vantaggidi una cura che trasforma la morte in agonia e che puo` portarvi a spenderefino allultimo centesimo?

    Ralph Moss: Consultate gli studi voi stessi. Ecco cosa sostengono i dati: nel ca-so di leucemia mieloide acuta, il 40% dei pazienti muore per la tossicita`del trattamento [chemioterapia intensiva]. Ora, la percentuale di quelliche col trattamento sopravvivono a 5 anni e` 10 volte minore. Queste ci-fre sono spietate, ma nessuno ve ne parla. Eppure siete voi la posta in palio.In un casino` chi di voi metterebbe in gioco il proprio denaro con percentualidi successo cos` misere? Quanti dei vostri dottori oncologi metterebbero sulpiatto la loro vita per quello che vi danno?Molti dottori non hanno migliori opzioni da presentarvi. Molti hanno pau-ra. Le praterie piu` larghe hanno recinti elettrici ed essi hanno paura di al-lontanarsi dal branco perche potrebbero arrivare vicino ai confini della zonadelimitata, scoprendo cos` dun colpo, come e` accaduto al dott. JonathanWright o al dott. Burzynski, che il prezzo da pagare e` alto, quando si finiscecontro una di quelle linee elettriche che fanno da confine. Percio` ce` unaspecie di autocensura. Ho visto questo centinaia di volte. Parlando adoncologi e dottori, essi sono aperti di vedute ed interessati come indi-vidui, ma come gruppo essi non si muoveranno fino a che i loro leadernon si smuovono, perche fare questo e` qualcosa di molto pericoloso perun oncologo. Il successo o il fallimento di una carriera dipende dal nonallontanarsi dai colleghi e dai meccanismi di valutazione del finanzia-tore. Sporgersi con tutto il collo fuori e` fatale, sempre!I signori oncologi non metterebbero sul piatto neanche le loro carriereper migliorare la qualita` del trattamento offerto alle vittime di cancro.

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  • Capitolo 4

    Percentuali di che?

    4.1 La cura delle statistiche

    Il prof. John Bailar, biostatistico dellUniversita` di Harvard, intervenne nel 1994allincontro annuale della Commissione USA sul cancro. Insieme a Smith, del-lUniversita` dello Iowa, egli aveva analizzato i dati sul cancro degli ultimi 30anni. Risultato: sempre piu` persone erano colpite da cancro, sempre piu` personemorivano di cancro (sebbene i dati di mortalita` fossero aggiustati tenendo con-to della crescita e invecchiamento della popolazione), eppure molte piu` personesopravvivevano piu` a lungo. Come spiegare questo paradosso?

    Bailar e Smith contestarono lintroduzione da parte dellNCI del para-metro di sopravvivenza relativa. Laggettivo RELATIVO fa subito lievita-re le statistiche di sopravvivenza di 7 o 8 punti percentuali! Cio` e` avvenutodalla mattina alla sera nel mezzo degli anni 60. Iniziando a usare linciden-za di sopravvivenza relativa, fu registrato un aumento improvviso del 10% dellasopravvivenza.

    I dati diventano relativi perche esiste una stima di morti previste. Tra le cosepiu` rilevanti, usando i dati relativi, se un paziente con cancro muore per unaltracausa, investito da un camion, di polmonite (a causa degli effetti della chemio),o di febbre, o di infezioni, nelle statistiche egli risulta un caso di guarigione. Glieffetti della chemio sono mortali in molte categorie di cancro, ma queste stessefatalita`, diventando le statistiche relative, danno un aspetto migliore ai risultatiottenuti dalla chemio.

    Questo cambiamento di riferimento rende problematico, come minimo, il con-fronto delle statistiche presenti con quelle passate. Se si omette di parlare di questocambiamento, e` come dire che le arance e i fiori sono la stessa cosa. Tale invi-

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 33

    sibile cambiamento del sistema di misura fa aumentare i dati di sopravvivenza.Inoltre, il confronto con il passato e` improponibile, come fa notare il dott. Jonesall 11 incontro annuale della American Cancer Society in New Orleans, marzo1969, perche alcune forme semimaligne cutanee sono state solo da qualcheanno classificate come cancri. Facendo cio`, il numero di casi che avevano unalunga sopravvivenza sono aumentati istantaneamente.

    Bailar e Smith sottolinearono pecche ancora piu` determinanti nellelaborazio-ne statistica del National Cancer Institute (NCI). Una cosa importante e` che lNCIha, negli ultimi, anni scelto arbitrariamente di riportare solo le cifre sui bianchi.Lincidenza di morte per cancro della popolazione di colore e` aumentata di unostraordinario 77% negli ultimi 30 anni. Includere le persone di colore avrebbe si-gnificato rovinare le statistiche. La soluzione dellNCI era stata allora di metterliin un gruppo separato e non sommabile al totale.

    Bailar e Smith fecero notare, inoltre, che i dati sui cancri ai polmoni sonodichiaratamente omessi. Anche questi avrebbero abbassato in modo disastrosole statistiche. LNCI giustifica questa esclusione dicendo che lelevata incidenzadi mortalita` in questo tipo di cancro non ha niente a che fare con lefficacia olinefficacia dei trattamenti applicati. Ma sullaltro piatto della bilancia ci sonoalcune forme di cancro la cui incidenza e` diminuita per motivi ugualmente noncorrelabili con i trattamenti convenzionali, e che quindi bisognerebbe escludereallo stesso modo dalle statistiche. Ma cio` non avviene.

    Infine, bisogna notare le maggiori capacita` di rilevazione anticipata di cancriche esistono oggi rispetto a dieci o venti anni fa. Non si possono confrontare so-pravvivenze a 5 anni di studi effettuati decenni fa con quelli recenti per il semplicemotivo che il momento della diagnosi e` oggi molto anticipato: se oggi in mediai pazienti possono essere diagnosticati un anno prima rispetto al passato, allora inmedia i pazienti avranno una sopravvivenza maggiore di un anno rispetto al pas-sato. I pazienti vivono piu` a lungo per le statistiche, anche se per essi il decorsodel cancro e` invariato (Houston 1987).

    Ci sono poi alcune pecche nel modo di presentare i singoli studi scientifici oi dati elaborati dagli ospedali. Gli oncologi possono selezionare i loro casi, peresempio, e scegliere solo quei pazienti che pensano abbiano le maggiori probabi-lita` di sopravvivenza. Se si esaminano da vicino i casi operati da un chirurgoche ha una percentuale di sopravvivenza straordinariamente elevata, si scoprira`quasi sicuramente che il chirurgo ha rifiutato di operare molti pazienti con unaminore possibilita` di sopravvivenza a lungo termine. Le incidenze di sopravviven-za nel cartellino di chirurghi di capacita` uguali possono essere basse a causa delnumero di casi difficili cui non si sono voluti sottrarre. McGrady, The savagecell, 1964, p. 310

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 34

    La maggior parte dei dottori ci tengono ad avere unelevata percentuale di so-pravvivenza: tali statistiche possono essere decisive nel determinare lallocazionedei finanziamenti governativi, promozioni o affluenza di altri pazienti. Lo stessovale per i centri di ricerca. Nel corso di studi clinici e della sperimentazione dinuovi agenti attivi i casi piu` difficili possono essere mandati a morire da qualchealtra parte.

    Un famoso protocollo sulla chemioterapia che attualmente viene largamenteusato per curare i cancri al seno, aveva scelto per un ampio studio SOLO quel-le donne per cui la massa tumorale era stata ridotta del 60% dopo la primasessione di cura. Nonostante questa eclatante omissione, la differenza di so-pravvivenza senza tumori fra le pazienti sottoposte a trattamento e quelle nonsottoposte era soltanto del 12%. Valutando i dati originari, risulta chiaroche la chemioterapia probabilmente riduce la probabilita` di sopravvivenza!E questo trattamento e` quello attualmente considerato la cura standard perle donne affette da cancro al seno. Robert Mendelsohn, prof. di Medicina ePresidente Commissione di abilitazione medica, Universita` dellIllinois

    Sempre piu` spesso nella letteratura medica si parla del problema (o, a secondodei punti di vista, della tecnica) della chiusura anticipata del trial clinico, convalutazioni intermedie rispetto al punto finale precedentemente pianificato, chemassimizza e, addirittura, capovolge totalmente la valutazione di un determinatoprotocollo chemioterapico (Hughes, AD., Pocock S.J., Regole per interruzionedei trial clinici e valutazione dei problemi che questi presentano, Statistics inMed, n. 7, 1231 42, 1988).

    Insomma i titoli trionfalistici dei giornali (il 50% dei tumori oggi guari-sce, La Stampa, 12 aprile 1995) nascondono una realta` dove lottimismo sembradavvero ingiustificato.

    Nel 1900 una morte su 27, negli USA, era attribuibile al cancro, una su 16 nel1920, una su 12 nel 1930, una su nove nel 1940, una su sette nel 1950, una su 6nel 1960-70, una su cinque nel 1988, una su tre nel 1998. In Italia landamento e`stato lo stesso: da una morte per cancro su 32 nel 1911, si e` passati a una su 19nel 1931, una su 8 nel 1951, una su 4 nel 1971, una su 3 nel 1991 (dati ISTAT). Inpratica 600.000 vittime allanno negli USA e oltre 150.000 in Italia.

    Nel 1992, cio` fu oggetto di analisi da parte di 69 esperti molto rispettati nelmondo della medicina, cancerogenesi, epidemiologia e salute pubblica, in unarelazione inviata al Congresso USA:

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  • LImmensa Balla della Ricerca sul Cancro 35

    Esprimiamo le nostre preoccupazioni poiche le istituzioni di cancro finanziatedal pubblico e dal governo, cioe` il National Cancer Institute (NCI), lAmericanCancer Society (ACS) e una ventina di noti centri per il cancro hanno sviatoe confuso la gente e il Congresso USA continuando a ripetere che stiamo vin-cendo la guerra contro il cancro. Inoltre questi enti hanno sistematicamenteminimizzato o ignorato le prove che mostrano la relazione casuale di esposi-zioni evitabili a cancerogeni industriali e inquinanti nellaria, cibo, acqua eluogo di lavoro.Lestablishment del cancro e le principali aziende farmaceutiche hanno ripe-tutamente fatto affermazioni stravaganti ed infondate relativamente a straor-dinari miglioramenti nel trattamento e cura del cancro. Tali affermazioni so-no generalmente basate sulliniziale riduzione di massa tumorale (rispostatumorale