jey - febbraio 2011

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UN MONDO TUTTO ATTACCATO AUTOSCATTO ZOOM ABCIGNO IMPRONTE E RADICI CALEIDOSCOPIO 2 4 6 8 10 12 L’EDITORALE a cura di Legambiente Alla fine ce l’abbiamo fatta. I sacchetti di plastica usa e getta sono fuorilegge. Chi va a fare la spesa potrà utilizzare shopper in materiale biodegradabile, sacche in tela o in materiali riciclati. Insomma, il riuso è la parola d’ordine. Si tratta di una piccola grande rivoluzione che coinvolge 60 milioni di italiani: finalmente per fare la spesa non sprecheremo più oltre 300 sacchetti di plastica usa e getta procapite l'anno! Una grande vittoria per l'ambiente, una grande battaglia di civiltà vinta grazie anche alla campagna di Legambiente Stop ai sacchetti di plastica. Eppure anche una legge tanto attesa, e tanto in ritardo, è a rischio inganno. C’è chi tenta di spacciare i sacchetti inquinanti per b i o d e g r a d a b i l i e addirittura li fa pagare ai clienti dei negozi e supermercati. Ma che paese è mai il nostro, sempre più attento al guadagno che alla salute delle persone? Come sempre ragazzi… teniamoli d’occhio! Ricordiamo a tutti che abbiamo a cuore questo nostro pianeta. Se scoprite qualcuno che “bara” segnalatecelo s c r i v e n d o a [email protected] , gli faremo passare un… sacchetto di guai. Il diritto all’acqua Il diritto all'acqua risulta quale estensione del diritto alla vita affermato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Esso riflette l'imprescindibilità di questa risorsa relativamente alla vita umana. L’Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, nel 2007, conferma che « "È ormai tempo di considerare l'accesso all'acqua potabile e ai servizi sanitari nel novero dei diritti umani, definito come il diritto uguale per tutti, senza discriminazioni, all'accesso ad una sufficiente quantità di acqua potabile per uso personale e domestico per bere, lavarsi, lavare i vestiti, cucinare e pulire se stessi e la casa allo scopo di migliorare la qualità della vita e la salute. …….….continua a pag. 4

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Il numero di febbraio 2011

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UN MONDO TUTTO ATTACCATO AUTOSCATTO ZOOM ABCIGNO IMPRONTE E RADICI CALEIDOSCOPIO

2 4 6 8 10 12

L’ E D I T O R A L E a c u r a d i L e g a m b i e n t e A l l a f i n e c e l ’ a b b i a m o f a t t a . I s a c c h e t t i d i p l a s t i c a u s a e g e t t a s o n o f u o r i l e g g e . C h i v a a f a r e l a s p e s a p o t r à u t i l i z z a r e s h o p p e r i n m a t e r i a l e b i o d e g r a d a b i l e , s a c c h e i n t e l a o i n m a t e r i a l i r i c i c l a t i . I n s o m m a , i l r i u s o è l a p a r o l a d ’ o r d i n e . S i t r a t t a d i u n a p i c c o l a g r a n d e r i v o l u z i o n e c h e c o i n v o l g e 6 0 m i l i o n i d i i t a l i a n i : f i n a l m e n t e p e r f a r e l a s p e s a n o n s p r e c h e r e m o p i ù o l t r e 3 0 0 s a c c h e t t i d i p l a s t i c a u s a e g e t t a p r o c a p i t e l ' a n n o ! U n a g r a n d e v i t t o r i a p e r l ' a m b i e n t e , u n a g r a n d e b a t t a g l i a d i c i v i l t à v i n t a g r a z i e a n c h e a l l a c a m p a g n a d i L e g a m b i e n t e S t o p a i s a c c h e t t i d i p l a s t i c a . E p p u r e a n c h e u n a l e g g e t a n t o a t t e s a , e t a n t o i n r i t a r d o , è a r i s c h i o i n g a n n o . C ’ è c h i t e n t a d i s p a c c i a r e i s a c c h e t t i i n q u i n a n t i p e r b i o d e g r a d a b i l i e a d d i r i t t u r a l i f a p a g a r e a i c l i e n t i d e i n e g o z i e s u p e r m e r c a t i . M a c h e p a e s e è m a i i l n o s t r o , s e m p r e p i ù a t t e n t o a l g u a d a g n o c h e a l l a s a l u t e d e l l e p e r s o n e ? C o m e s e m p r e r a g a z z i … t e n i a m o l i d ’ o c c h i o ! R i c o r d i a m o a t u t t i c h e a b b i a m o a c u o r e q u e s t o n o s t r o p i a n e t a . S e s c o p r i t e q u a l c u n o c h e “ b a r a ” s e g n a l a t e c e l o s c r i v e n d o a r a g a z z i @ l e g a m b i e n t e . i t , g l i f a r e m o p a s s a r e u n … s a c c h e t t o d i g u a i .

Il diritto all’acqua Il diritto all'acqua risulta quale estensione del diritto alla vita affermato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Esso riflette l'imprescindibilità di questa risorsa relativamente alla vita umana. L’Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, nel 2007, conferma che « "È ormai tempo di considerare l'accesso all'acqua potabile e ai servizi sanitari nel novero dei diritti umani, definito come il diritto uguale per tutti, senza discriminazioni, all'accesso ad una sufficiente quantità di acqua potabile per uso personale e domestico ‐ per bere, lavarsi, lavare i vestiti, cucinare e pulire se stessi e la casa ‐ allo scopo di migliorare la qualità della vita e la salute. …….….continua a pag. 4

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Con questo motto nasceva tanti anni fa Le‐gambiente per indicare come le piccole azioni fatte sul nostro territorio italiano, hanno con‐seguenze anche in altre parti del Mondo. Le questioni ambientali, infatti, vanno considera‐te nella loro “globalità”. Proprio con questo scopo, nel 2010 è nata la campagna di raccolta fondi “UnMondoTuttoAttaccato”, che sostiene piccoli progetti, con poche illusioni ma concre‐te ambizioni, e con l’obiettivo di rendere il mondo più giusto per l’uomo e per l’ambiente. I soldi raccolti dalla campagna sostengono 5 progetti in 5 diversi paesi del mondo. In Argentina, nell’America del Sud, circa 70 ragazzi tra i 13 e i 17 anni che vivono nella ca‐sa‐scuola‐fattoria Siquem ricevono, grazie ai soldi inviati dai donatori, istruzione, formazio‐ne professionale e assistenza per avviare coo‐perative e microimprese di agricoltura biologi‐ca e allevamento. In Swaziland invece, nel Sud dell’Africa, i fondi raccolti sono utilizzati per proteggere sorgenti e fonti d’acqua e per permettere l’accesso all’acqua potabile alla popolazione rurali. Nel centro di accoglienza e nella scuola che i donatori di Legambiente sostengono in Guine‐a Bissau, nell’Africa Occidentale, donne siero‐

positive con figli minori e bambini orfani rice‐vono assistenza sanitaria e istruzione. Altre due scuole africane sono sostenute dalla campagna “UnMondoTuttoAttaccato”: la Vir‐go Regina in Togo e la Ntawa Primary School in Malawi. Per tutti questi bambini è impor‐tante ricevere un’educazione adeguata, come tutti gli altri bambini del mondo. Alcune classi di questi istituti hanno organizzato negli anni campagne di Legambiente, come “Non ti scor‐dar di me” e “Puliamo il mondo”, proprio per‐ché alla fine è vero che siamo tutti collegati e che il mondo è tutto attaccato! Per sostenere questi progetti é possibile fare una donazione all’intera campagna e oppure si può decidere di sostenere uno solo dei cinque progetti Si puç decidere, inoltre, di aderire alla campagna scegliendo di versare: ogni anno un contributo pari a 180 euro ogni 3 mesi un contributo pari a 45 euro ogni mese un contributo pari a 15 euro Per maggiori informazioni visitate il sito www.legambiente.it, progetti ed azioni nella sezione globalizzazione!

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2 Lo sapevi che…

Gli ingredienti riportati sulle etichette degli alimenti sono elencati in ordine decrescente di peso. Il primo ingrediente è quello più presente. Con questa informa‐zione, che idea ci facciamo di una tavoletta di cioccolata il cui primo ingrediente è il cacao, rispetto a un’altra che

riporti in testa i grassi? O di un succo di frutta che abbia in pole position lo zucchero, invece della frutta? Occhio ai trucchi! Spesso lo zucchero presente in un alimento viene riportato nelle diverse componenti: “zucchero” e “sciroppo di glucosio”. Così separati sono indicati in seconda o terza posizione ma è sempre zucchero.!

Un mondo tutto attaccato

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4 Gli Stati nazionali dovrebbero dare priorità all'uso per‐sonale e domestico dell'acqua al di sopra di ogni altro uso e dovrebbero fare i passi necessari per assicurare che questo quantità sufficiente di acqua sia di buona qualità, accessibile economicamente a tutti e che cia‐scuno la possa raccogliere ad una distanza ragionevole

dalla propria casa. Eppure in Italia siamo costretti ad utilizzare un referendum per sancire questo diritto. Un referendum che mira ad abrogare una recente legge, dopo l’intervento del 2007 da parte dell’Alto commis‐sariato ONU per i Diritti Umani, volta ad agevolare la privatizzazione di questa preziosa risorsa. Nello stesso

Città a misura di bambino? Le stiamo ancora a‐spettando! Ma se dipende solo dai grandi… stia‐mo freschi. E se vogliamo darci da fare in prima persona non abbiamo un posto dove incontrarci. Ecco perché abbiamo scelto di formare una ban‐da. Proprio così, ci siamo organizzati in una banda del cigno. Abbiamo accettato la scommessa di Legambiente Basilicata, pronti a vincerla, a tutti i costi.

Siamo convinti anche in città i temi ambientali sono importanti e abbiamo deciso di affrontarli a modo nostro: giocando e esplorando. Ma sia chia‐ro: noi giochiamo ma facciamo sul serio! Ci vedia‐mo una volta a settimana nella sede di Legam‐biente Basilicata dove abbiamo uno spazio tutto nostro. Quando ci serve chiediamo aiuto a Danie‐la e Lena, sono grandi ma brave (loro fanno parte di Legambiente Basilicata). Per noi la banda del Cigno è un’occasione di incontro, per stare insie‐me e divertirsi. Un’esperienza semplice di cittadi‐nanza attiva che permette di svolgere attività concrete sul territorio. Abbiamo un rapporto strettissimo con Legambiente e per questo abbia‐mo una parte attiva nelle campagne dell’associazione. Le manifestazioni sono, a volte, organizzate e studiate prendendo spunto proprio dalle nostre idee. Un esempio? È il caso di

“Puliamo il Mondo 2010” quando ci siamo cimen‐tati prima nella ricerca di un luogo degradato del‐la città, successivamente nella pulizia e quindi nella rivalutazione di quell’area urbana che fino ad allora i cittadini guardavano con estraneità. La fatica e l’impegno messo nella rimozione dei rifiu‐ti ha fatto si che quel posto diventasse “il nostro posto”, e l’entusiasmo per quell’avventura ci ha resi forti nell’idea che anche i ragazzi possono dare il loro contributo concretamente. Ma ve ne raccontiamo un’altra, una vera azione da banda. Durante la Festa dell’Albero abbiamo dato vita a un vero e proprio attacco. L’idea è venuta al no‐stro Alessandro dopo aver visto il film animato “l’uomo che piantava gli alberi”, una storia di a‐more per la natura, semplice, positiva e toccante di un pastore che per tutta la vita, con infinita pazienza, raccoglieva e piantava ghiande. E così abbiamo deciso di fare lo stesso. Senza permessi e senza preavvisi abbiamo fatto trovare una nuo‐va aiuola ai cittadini di Potenza, con tanto di fir‐ma: un bel cigno disegnato con i sassi. Ma questo non è che l’inizio. Seguiteci e ne vedrete ancora delle belle.

La Banda del Cigno di Potenza

Banda del Cigno di Potenza

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4 giorno in cui si voterà in favore dell’acqua pubblica i cittadini italiani saranno chiamati anche a dire la loro sul ritorno dell’energia nucleare vietata , sempre con un referendum, nel 1987. L’80% dei votanti disse no all’energia nucleare, costosa e pericolosa, ma oggi qualcuno ha interesse a sovvertire quell’esito. Ma di nucleare parleremo nel prossimo numero di

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Prendete 600.000 persone, genitori‐alunni‐insegnanti, date loro rastrelli e pale, secchi e pen‐nelli; aggiungete musica e merende; mescolate il tutto con passione e sensio civico e… ecco Nonti‐scordardimé ‐ Operazione scuole pulite. E si, Il 12 marzo 2011 torna la 13^ edizione della giornata di volontariato organizzata da Legam‐biente dedicata alla qualità, alla vivibilità e alla sicurezza degli edifici scolastici. Come sempre sarà una grande iniziativa, l’occasione perfetta per far conoscere le nostre scuole e i loro problemi ma anche per proporre qualche soluzione. Sostenibilità sarà la parola d’ordine per rendere protagonista la comunità scolastica di un cambia‐mento in chiave ecologica. Durante questa straor‐dinaria giornata si potranno realizzare molti picco‐li interventi di cura dell’edificio anche con il coin‐volgimento di genitori e associazioni locali: dalla pulizia degli spazi alla piantumazione di alberi,

dalla verniciatura di aule alla creazione o ripristino di aiuole, per concludere la giornata con una bella festa tutti insieme. Come lo scorso anno Legambiente proporrà il con‐corso fotografico “PRIMA E DOPO NONTISCORDARDIME’” invitando classi e scuole a inviare le immagini più significative della giornata. I tre migliori reportage verranno premiati con la Casa in Eco Bamboo distribuita da Città del Sole (regolamento:www.legambientescuolaformazione.it). E voi siete pronti?

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6 Lo sapevi che… Farsi vedere è obbligatorio. La maggior parte degli inci‐denti che coinvolgono i ciclisti avvengono di sera e sono dovuti al fatto che non si viene visti sulla strada. I fanali delle biciclette sono indispensabili per la nostra sicurez‐za, ma non sempre sufficienti. Oltre ad usarli e a mante‐

nerli in funzione, la recente riforma del Codice della strada ha introdotto per i ciclisti l'uso obbligatorio di giubbini o bretelle catarifrangenti nelle ore notturne (solo se fuori dai centri abitati) e nelle gallerie (sempre). Lo sanno ancora in pochi. Attrezziamoci: farsi vedere, oltre che obbligatorio, conviene!

Parola d’ordine sostenibilità

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Il dossier 'Mal’aria di città 2011' di Legambiente conferma l’alto livello d’inquinamento nelle no‐stre città, la responsabilità del traffico e l’assenza di un piano nazionale d’intervento. Nel 2010, 48 capoluoghi di provincia hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di polveri sottili oltre i 35 giorni consentiti dalla legge. Ai primi po‐sti per il PM10 Torino e Frosinone con 134 e 108 superamenti. Seguono Asti (98), Lucca (97), Anco‐na (96) e Napoli (35). Il dossier di Legambiente evidenzia la cronicità dell’emergenza smog italia‐na. Lo scorso anno, in 21 città i giorni fuori limite sono stati oltre 70, ovvero più del doppio ammes‐so dalla normativa. Maglia nera alla Pianura Pada‐na, dove si sono concentrati 30 dei 48 capoluoghi fuorilegge. Questo il bilancio di Pm10 ti tengo d’occhio, il monitoraggio in tempo reale di Legam‐biente e www.lamiaaria.it, riportato nel rapporto. Livelli d’inquinamento elevati, e sostanzialmente invariati rispetto agli anni precedenti, anche per gli ossidi di azoto e i microinquinanti come il ben‐zo(a)pirene, potente cancerogeno presente anche in città industriali come Trieste e Taranto o altre in cui il traffico è il principale responsabile dell’inquinamento come Padova, Milano e Torino.

L’Agenzia Europea per l’Ambiente riporta ai primi posti della classifica delle città più inquinate Tori‐no, Brescia e Milano. precedute solo da Plovdiv, in Bulgaria. Lo scorso novembre la Commissione eu‐ropea ha deferito l’Italia presso la Corte di giusti‐zia per non aver rispettato la direttiva sulla qualità dell’aria. Bruxelles contesta al nostro Paese la mancanza di un piano nazionale d’interventi con‐creti, mirati a migliorare la qualità dell’aria nelle città italiane. La principale fonte d’inquinamento urbano deriva dai trasporti responsabili del 50% delle polveri sottili a Roma e dell’84% degli ossidi di azoto a Napoli. L’industria siderurgica e petrol‐chimica produce il 75% degli ossidi di zolfo (SOx), il 31,5% degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e il 28,8% delle polveri sottili (PM10). Se si aggiun‐gono le emissioni prodotte dai riscaldamenti do‐mestici (il 18,7% delle polveri sottili e il 46% degli idrocarburi policiclici aromatici), il quadro delle cause della scarsa qualità dell’aria è completo. E in Italia, ogni 10.000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa delle pol‐veri sottili. Ma di tutto ciò su giornali e televisioni non se ne parla praticamente mai!

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8 Lo sapevi che… Non oltre i 19 gradi. Ciascun utente è sempre diretta‐mente responsabile del periodo annuale di accensione e del mantenimento della temperatura entro i 19 gradi (con una tolleranza di un grado in più o in meno nelle d i v e r s e p a r t i d e l l ' a p p a r t a m e n t o ) .

Non esagerate con la temperatura, meglio un maglione in più. La temperatura di benessere è 19 gradi e un solo grado di temperatura in più del necessario fa aumenta‐re i consumi anche del 10%.

Mal’aria

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Nel 2010 la Forestale ha operato sequestri di oltre 90% superiori a quelli dell'anno precedente di e‐semplari di animali e vegetali appartenenti a spe‐cie protette dalla Convenzione di Washington. Questo è il dato più significativo contenuto nel bilancio annuale del servizio Cites, presentato oggi a Roma presso la sede centrale dei Corpo Foresta‐le dello Stato. Sono stati circa 1.500 gli accertamenti effettuati sul territorio nazionale e più di 39 mila quelli rea‐lizzati in ambito doganale, precisa il rapporto, ag‐giungendo che le regioni italiane in cui si sono a‐vuti i maggiori controlli sono la Toscana (con 12.822) e la Lombardia (7.361), regioni caratteriz‐zate da una presenza significativa di aziende mani‐fatturiere e di lavorazione e di prodotti legati a pellami. L'attuazione in Italia della Convenzione di Washin‐gton sul commercio delle specie di flora e fauna minacciate di estinzione é l'obiettivo su cui si foca‐lizza da anni il servizio Cites del Corpo forestale dello Stato, strutturato in nuclei operativi che ope‐rano presso le dogane e servizi territoriali distri‐buiti su tutto il territorio nazionale.

Le attività di indagine svolte dai nuclei Cites han‐no portato nel corso del 2010 al sequestro, tra l'altro, di alcune di decine di migliaia di confezioni di integratori alimentari, medicine alternative o‐rientali e cosmetici, nonché articoli in avorio e in pellame di rettile oltré che centinaia di pelli grezze di animali protetti. Lo scorso anno due sono state le operazioni più importanti, una definita Tram, finalizzata al contrasto dei traffici illegali di pro‐dotti della medicina tradizionale orientale derivati da specie animali e vegetali minacciate di estinzio‐ne. Lo scorso aprile, grazie all'operazione Toftoino, è stata sgominata un'organizzazione che trafficava testuggini vive vendute attraverso internet e spe‐dite dentro pacchi postali agli acquirenti dopo es‐sere state immobilizzate in maniera precaria con zampe e code avvolte in nastro adesivo. L'Italia, ricorda la Forestale, rappresenta uno dei più gran‐di mercati di articoli e di prodotti derivati da spe‐cie animali e vegetali, con un giro d'affari che a livello internazionale supera i 100 miliardi di euro l'anno. (Fonte ansa)

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Lo sapevi che… Applicare dei riduttori di flusso, si tratta di semplici e poco costosi apparecchi che miscelano aria all'acqua in uscita, ai rubinetti del bagno e della cucina consente di ridurre drasticamente i consumi, anche del 40%, senza diminuire la resa lavante o il comfort.

Non tutti però sono uguali e alcuni permettono un ri‐sparmio molto superiore di altri: prima dell'acquisto, controllare bene l'etichetta.

Specie protette, in un anno sequestri quasi raddoppiati

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Il Pifferaio dei Diritti Pifferaio è chiunque suoni una musica affascinante, ma anche racconti una storia, proponga un’attività, porti semplicemente chi lo ascolta su un terreno ignoto e lo convinca a comportarsi perfino in modo strano, a vedere dall’esterno. Il Pifferaio è la guida che conduce dal conosciuto allo sconosciuto e lo fa in modo che non si abbia paura della scelta inusuale che si fa. Il “Pifferaio dei Diritti” è una riscrittura della celebre fiaba dei

fratelli Grimm ambientata ad Hamelin secondo modalità che approfondiscono alcuni Diritti dell’Infanzia e il modo in cui i bambini li incrociano tutti i giorni. Lo spettacolo, che ha il patrocinio di Amnesty International e Arciragazzi Nazionale, usa il linguaggio del teatro come cavallo di Troia per poter poi coinvolgere i ragazzi ad esprimersi e raccontarsi. Il Pifferaio è contastorie, attore che interpreta le voci e si rapporta con i personaggi che appaiono a schermo, animatore che coinvolge

Tu Quoqui? L'associazione culturale Tavola Rotonda presenta con orgoglio il primo gioco totalmente ideato e realizzato da soci. Tu Quoqui? è un gioco di ricette e di cucina: i provetti cuochi si affanneranno ai banchi del mercato per accaparrarsi la frutta e la verdura più saporite e il pesce più fresco, per poi sfornare piatti degni di una cucina da chef. Ma l'impresa non sarà sem‐

plice: attrezzatura da comprare, soldi che finiscono, prezzi che salgono... e se proprio quel mercoledì fosse finito il pollo? E infine: arriveranno tutti al pranzo della domenica col frigo ancora pieno? I giocatori saranno limitati dalle carte ricetta disponibili, dalle oscillazioni dei prezzi al mercato, dalle logiche di un pasto bi‐lanciato, e dovranno anche evitare di sprecare il cibo avanzato.

Stop the Fever Il clima sulla Terra sta cambiando. Ciascuno di noi ha la re‐sponsabilità di operare per una conversione che fermi la feb‐bre del Pianeta. Azioni concrete, scelte di consumo consapevo‐le, raccolta differenziata, mobilità sostenibile e niente sprechi, per un nuovo stile di vita che contribuisca ad abbassare le e‐missioni di CO2 responsabili dei cambiamenti climatici. E' Stop

the fever, la nuova campagna di Legambiente per fermare i cambiamenti climatici, ridurre i consumi energetici, promuove‐re le fonti rinnovabili e abbattere le emissioni di CO2. E' rivolta a singoli cittadini, imprese, governi locali e scuole. La rivoluzio‐ne che vogliamo lanciare ha degli obiettivi precisi: si propone subito, in tutta Europa e nel mondo, di arrivare in dieci anni a ridurre del 20% i consumi energetici, di incrementare del 20%

L’albero di Anne Ha appena vinto il Premio nazionale “Un Libro per l’Ambiente” nella sezione grafica‐testo. Una vera poesia dedicata alla me‐moria, agli uomini e alle loro coscienze. Il protagonista è un albero, un vecchio ippocastano cresciuto nel cortile di una casa alle spalle di uno dei tanti canali di Amsterdam. "Ho più di cento anni, e sotto la corteccia migliaia di ricordi. Ma è di

una ragazzina ‐ Anne il suo nome ‐ il ricordo più vivo”. La ra‐gazzina è Anne Frank che nel suo diario racconta la sua vita clandestina e che con quell’albero ha un rapporto intimo. È il vecchio Ippocastano a darle il tempo delle stagioni, è il suo fiorire che le dà la speranza di un futuro nuovo, senza più bombe, senza più guerra.. L’albero è malato, sotto la sua cor‐teccia, insieme con i ricordi, si sono intrufolati funghi e paras‐

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il pubblico a partecipare, in modo da sentirsi parte di ciò che avvie‐ne in scena. A conclusione dello spettacolo un forum consente ai ragazzi, e agli adulti, di confrontarsi e scambiare considerazioni da cui spesso nascono idee laboratoriali e di approfondimento. Lo spettacolo è costruito per poter essere rappresentato in spazi resi teatrali. Un'aula magna, una palestra, un ampio corridoio possono accogliere le semplici scenografie e/o lo schermo su cui viene proiettato quanto funzionale alla messinscena.

Con una dotazione di quasi 250 carte, tra Prodotti, Ricette, Elettro‐domestici e Banconote, e 21 segnalini in legno, insieme al tabello‐ne e al regolamento, Tu Quoqui? è un gioco completo e divertente, adatto a tutte le età, da tre a cinque giocatori, che si svolge media‐mente in 90 minuti.

l'utilizzo di risorse rinnovabili e di ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas che alterano il clima sulla terra. Per questo vogliamo creare un luogo virtuale dove far vivere una città costruita sugli impegni per il clima di ognuno di noi! Una città dove poter essere attori concreti del cambiamento e misurare quanto le nostre scelte possono fare bene all'ambiente. Tutto questo è Stop the Fever City. Prendi il tuo impegno concreto e diventa cittadino di Stop the Fever City.

siti. Forse non ce la farà. Ma la sua preoccupazione maggiore non è per le sue foglie, per il suo tronco, per le sue radici. I parassiti più pericolosi sono i tarli, i tarli della memoria. Quelli che vorrebbero intaccare, fino a negarlo, il ricordo di Anne Frank.

Il Pifferaio dei Diritti Lorenzo Bocchese www.pifferaio.it

Tu Quoqui? www.tavolarotonda.org

Stop the Fever www.stopthefever.org

L’albero di Anne Cohen‐Janca Irène e Quarello Maurizio Orecchio Acerbo

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