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Istituto Veritatis Splendor I presupposti giuridico- I presupposti giuridico- costituzionali di un costituzionali di un welfare sussidiario welfare sussidiario PROF.SSA LORENZA VIOLINI PROF.SSA LORENZA VIOLINI Bologna - Marzo 2012 Bologna - Marzo 2012

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Istituto Veritatis Splendor

I presupposti giuridico-costituzionali I presupposti giuridico-costituzionali di un welfare sussidiariodi un welfare sussidiario

PROF.SSA LORENZA VIOLINIPROF.SSA LORENZA VIOLINI

Bologna - Marzo 2012Bologna - Marzo 2012

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Indice

1.1. Presupposti costituzionali: la sussidiarietàPresupposti costituzionali: la sussidiarietà

2.2. Una amministrazione della conoscenzaUna amministrazione della conoscenza

3.3. Presupposti costituzionali di un Presupposti costituzionali di un nuovonuovo welfare: nuovi parametri sulle competenze welfare: nuovi parametri sulle competenze sostanzialisostanziali

4.4. I modelli di attuazione della sussidiarietàI modelli di attuazione della sussidiarietà

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1. PRESUPPOSTO

SUSSIDIARIETA’ COME SUSSIDIARIETA’ COME PRINCIPIO COSTITUZIONALE PRINCIPIO COSTITUZIONALE

(COSTITUENTE)(COSTITUENTE)

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DEFINIZIONI

Il principio di sussidiarietàIl principio di sussidiarietà In senso verticaleIn senso verticale In senso orizzontaleIn senso orizzontale

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Il cammino della sussidiarietà: DAL CONCETTO AL PRINICPIO

Origini storico-filosoficheOrigini storico-filosofiche La sussidiarietà latente (assemblea La sussidiarietà latente (assemblea

costituente e dettato normativo cost.)costituente e dettato normativo cost.) Art. 2 cost.Art. 2 cost. La famigliaLa famiglia Il regionalismoIl regionalismo

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Il principio di sussidiarietà nel contesto dell’ordinamento

europeo: un esempio di evoluzione da... a.....

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DA....................... L’Europa degli Stati (TRATTATO DI ROMA - 25 MARZO 1957)

• Landesblindheit con Regioni solo in Germania e in Italia (regioni a statuto speciale)

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La fortuna del “modello regionale”

dal 1970 in poi. - 1970: Regionalizzazione in Italia- 1980: REGIONALIZZAZIONE IN BELGIO- 1985: SPAGNA E PORTOGALLO ENTRANO NELLA

CEE CON LE LORO REGIONI (madera e azzorre in portogallo)

- 1993 RIFORMA FEDERALE IN BELGLIO-   1994 AUSTRIA ENTRA NELLA CEE-   1998 DEVOLUTION IN UK- 2000 Regionalizzazione in Francia- 1999-2001-2004: verso una Italia federale (fallimento)

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Il progetto europeo in corso avrebbe dovuto Il progetto europeo in corso avrebbe dovuto riconciliare quello che a molti appariva riconciliare quello che a molti appariva inconciliabile: l’emergere dell’Europa unita e la inconciliabile: l’emergere dell’Europa unita e la fedeltà alla nostra nazione; la necessità di un fedeltà alla nostra nazione; la necessità di un potere europeo e l’imperativo vitale di conservare potere europeo e l’imperativo vitale di conservare le nostre nazioni come luogo di radicamento le nostre nazioni come luogo di radicamento

(Jacques Delors) (Jacques Delors)

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A…….. SUSSIDIARIETA’ E DEMOCRAZIA

Un modello alternativo alla Un modello alternativo alla “sovranità”“sovranità”

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La sussidiarietà in Europa

Art. Art. 1 1 ((exex Art. A) MT Art. A) MT

““Con il presente Trattato, le Alte Parti Contraenti Con il presente Trattato, le Alte Parti Contraenti istituiscono tra loro un'Unione europea, in istituiscono tra loro un'Unione europea, in appresso denominata «Unione».”appresso denominata «Unione».”

Questo Trattato segna una nuova tappa nel Questo Trattato segna una nuova tappa nel processo di creazione di un’Unione più stretta tra i processo di creazione di un’Unione più stretta tra i popoli europei, nella quale popoli europei, nella quale le decisioni siano le decisioni siano prese il più possibile vicino ai cittadini”prese il più possibile vicino ai cittadini”

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SUSSIDIARIETA’ ED ESERCIZIO DELLE

COMPETENZE

2. presupposto: verso una 2. presupposto: verso una amministrazione della conoscenzaamministrazione della conoscenza

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Il principio

ART.5 (ex art. 3B)ART.5 (ex art. 3B)““La Comunità agisce nei limiti delle competenze che le La Comunità agisce nei limiti delle competenze che le sono attribuite e degli obiettivi che le sono assegnati dal sono attribuite e degli obiettivi che le sono assegnati dal presente Trattato. presente Trattato. Negli ambiti che non appartengono alla sua competenza Negli ambiti che non appartengono alla sua competenza esclusiva, la Comunità interviene, in ottemperanza al esclusiva, la Comunità interviene, in ottemperanza al principio di sussidiarietà, solo se e nella misura in cui gli principio di sussidiarietà, solo se e nella misura in cui gli obiettivi dell’azione da intraprendere non possono essere obiettivi dell’azione da intraprendere non possono essere raggiunti in modo sufficiente dagli Stati membri e possono raggiunti in modo sufficiente dagli Stati membri e possono quindi, a causa delle dimensioni e degli effetti quindi, a causa delle dimensioni e degli effetti dell’intervento in questione, essere affrontati in modo più dell’intervento in questione, essere affrontati in modo più soddisfacente con un’azione congiunta a livello della soddisfacente con un’azione congiunta a livello della Comunità.”Comunità.”

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DAL CONCETTO AL PRINCIPIO

DAL PRINICIPIO ALLA SUA DAL PRINICIPIO ALLA SUA DIFFICILE ATTUAZIONEDIFFICILE ATTUAZIONE

Ancora sul 2.presupposto Ancora sul 2.presupposto

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Il Protocollo sulla sussidiarietà (e sulla proporzionalità) allegato al Trattato di Amsterdam(1997)

Al fine di rendere più chiara l’applicazione Al fine di rendere più chiara l’applicazione della sussidiarietà il Protocollo si occupa di della sussidiarietà il Protocollo si occupa di definire i parametri oggettivi che le definire i parametri oggettivi che le istituzioni europee devono rispettare per la istituzioni europee devono rispettare per la applicazione puntuale del principio, applicazione puntuale del principio, indicando una serie di criteri guida utili alla indicando una serie di criteri guida utili alla verifica del controllo di tale principioverifica del controllo di tale principio

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SUSSIDIARIETA’ ED ORGANISMI EUROPEI

Dal Dal “Protocollo sulla appplicazione del principio di sussidiarietà e “Protocollo sulla appplicazione del principio di sussidiarietà e proporzionalità ( allegato al Trattato di Amsterdam - 1997)”proporzionalità ( allegato al Trattato di Amsterdam - 1997)” ..

Prima di dare avvio alla procedura per l’emanazione di un atto Prima di dare avvio alla procedura per l’emanazione di un atto comunitario occorre dimostrare checomunitario occorre dimostrare che

il il problemaproblema presenta aspetti transnazionali che non presenta aspetti transnazionali che non possono essere disciplinati in maniera soddisfacente possono essere disciplinati in maniera soddisfacente mediante l’azione degli Stati membri.mediante l’azione degli Stati membri.

l’azione di uno stato membro da solo èl’azione di uno stato membro da solo è in conflitto con le in conflitto con le prescrizioni del Trattato o pregiudica in modo rilevante gli prescrizioni del Trattato o pregiudica in modo rilevante gli interessi degli stati membriinteressi degli stati membri

l’azione a livello comunitario produce l’azione a livello comunitario produce effetti vantaggiosi.effetti vantaggiosi.

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IN PARTICOLARE LA COMMISSIONE DEVE: Effettuare Effettuare ampie consultazioni ampie consultazioni e se necessario pubblicare i e se necessario pubblicare i

documenti delle consultazionidocumenti delle consultazioni MotivareMotivare le sue proposte con riferimento al principio di le sue proposte con riferimento al principio di

sussidiarietàsussidiarietà Ricordare che il Ricordare che il finanziamento finanziamento totale o parziale di azioni totale o parziale di azioni

comunitarie con fondi del bilancio comunitario richiede una comunitarie con fondi del bilancio comunitario richiede una spiegazionespiegazione

Far si che Far si che gli oneri, siano essi finanziari e amministrativi,gli oneri, siano essi finanziari e amministrativi, che che ricadono sulla Comunità, sui governi nazionali, sugli enti ricadono sulla Comunità, sui governi nazionali, sugli enti locali, sugli operatori economici, sui cittadini, locali, sugli operatori economici, sui cittadini, siano minimi e siano minimi e commisurati all’obiettivo da perseguire.commisurati all’obiettivo da perseguire.

fare fare annualmente una relazione annualmente una relazione al Parlamento e al Consiglio al Parlamento e al Consiglio sui casi e modi con i quali sono stati applicati il principio di sui casi e modi con i quali sono stati applicati il principio di sussidiarietà e quello di proporzionalitàsussidiarietà e quello di proporzionalità

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Sussidiarietà (art. I-11 co.3)

In virtù del principio di sussidiarietà, nei settori che non sono di sua competenza esclusiva, l'Unione interviene soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente raggiunti dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell'azione in questione, essere meglio raggiunti a livello di Unione.

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Ruolo dei Parlamenti nazionali

Devono essere informatiDevono essere informati Possono inviare pareri motivati sulla Possono inviare pareri motivati sulla

conformità degli atti normativi con il conformità degli atti normativi con il principio di sussidiarietàprincipio di sussidiarietà

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Sussidiarietà e democrazia

C’è una sorta di circolo virtuoso (ma non C’è una sorta di circolo virtuoso (ma non interamente tratteggiato) tra principio di interamente tratteggiato) tra principio di sussidiarietà – ruolo dei Parlamenti sussidiarietà – ruolo dei Parlamenti nazionali (luogo principale di attuazione del nazionali (luogo principale di attuazione del principio democratico – tentativo di principio democratico – tentativo di colmare il deficit democraticocolmare il deficit democratico

La democrazia in Europa si afferma anche La democrazia in Europa si afferma anche per altre vie (tipicamente: la giurisdizione)per altre vie (tipicamente: la giurisdizione)

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PROTOCOLLO SULLA APPLICAZIONE DELLA SUSSIDIARIETA’ Ciascuna istituzione vigila in modo continuo sul

rispetto dei principi di sussidiarietà Prima di proporre un atto legislativo europeo, la

Commissione effettua ampie consultazioni. Tali consultazioni devono tener conto, se del caso,

della dimensione regionale e locale delle azioni previste. In Italia la nuova legge sui rapporti con le

istituzioni europee (l.141-2005) ha adottato uno schema analogo e complementare.

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PROTOCOLLO SULLA APPLICAZIONE DELLA SUSSIDIARIETA’

Ogni proposta legislativa europea deve contenere Ogni proposta legislativa europea deve contenere elementi circostanziati circa:elementi circostanziati circa: l’impatto finanziariol’impatto finanziario le conseguenze, quando si tratta di una legge

quadro europea, sulla regolamentazione che sarà attuata dagli Stati membri, ivi compresa, se del caso, la legislazione regionale.

Le ragioni che hanno portato a concludere che un obiettivo dell'Unione può essere conseguito meglio a livello di quest'ultima sono confortate da indicatori qualitativi e, ove possibile, quantitativi.

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UNO SGUARDO DI DIRITTO COMPARATO Dall’Europa agli stati: la fortuna della Dall’Europa agli stati: la fortuna della

sussidiarietà:sussidiarietà: GermaniaGermania SpagnaSpagna FranciaFrancia Italia (Stato nazionale – Regioni)Italia (Stato nazionale – Regioni)

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3. PRESUPPOSTI COSTITUZIONALI

RIFORMA DEL TITOLO V, PARTE II RIFORMA DEL TITOLO V, PARTE II DELLA COSTITUZIONE E RIFORMA DELLA COSTITUZIONE E RIFORMA DEL SISTEMA DI WELFARE: dal DEL SISTEMA DI WELFARE: dal centralismo monopolista, universale e centralismo monopolista, universale e unificante a un welfare regionale unificante a un welfare regionale potenzialmente differenziato.potenzialmente differenziato.

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Gli antefatti: sussidiarietà e processo Bassanini (Terzo regionalismo) L. nr. 59/1997 indica la sussidiarietà come principio L. nr. 59/1997 indica la sussidiarietà come principio

aa) il principio di sussidiarietà, con l'attribuzione della ) il principio di sussidiarietà, con l'attribuzione della generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai generalità dei compiti e delle funzioni amministrative ai comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le comuni, alle province e alle comunità montane, secondo le rispettive dimensioni territoriali, associative e rispettive dimensioni territoriali, associative e organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni organizzative, con l'esclusione delle sole funzioni incompatibili con le dimensioni medesime, …….attribuendo incompatibili con le dimensioni medesime, …….attribuendo le responsabilità pubbliche anche al fine di favorire le responsabilità pubbliche anche al fine di favorire l'assolvimento di funzioni e di compiti di rilevanza sociale l'assolvimento di funzioni e di compiti di rilevanza sociale da parte delle famiglie, associazioni e comunità, alla da parte delle famiglie, associazioni e comunità, alla autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai

cittadini interessaticittadini interessati

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Riforma costituzionale e sua attuazione

““Artt. 117 – 118 –119”Artt. 117 – 118 –119” Competenze legislative: si tende ad Competenze legislative: si tende ad

evacuare le competenze esclusive delle evacuare le competenze esclusive delle regioni (o meglio residuali)regioni (o meglio residuali) Un esempio virtuoso è quello Un esempio virtuoso è quello

dell’assistenza sociale, in cui la Corte dell’assistenza sociale, in cui la Corte difende le Regioni (v. anche casi difende le Regioni (v. anche casi sull’immigrazione) sull’immigrazione)

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Un regime differenziato di competenze

- Sanità- Sanità- IstruzioneIstruzione- LavoroLavoro- PrevidenzaPrevidenza

- Assistenza sociale- Assistenza sociale

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Le funzioni regionali e locali

Una retrospettiva sulla legge Una retrospettiva sulla legge Bassanini e i decreti attuativi statali e Bassanini e i decreti attuativi statali e

regionaliregionali

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MATERIE ANALIZZATE D. LGS. 112/1998MATERIE ANALIZZATE D. LGS. 112/1998

Area Territoriale Territorio e urbanistica Protezione della fauna e della flora Parchi e riserve naturali Inquinamenti Gestione dei rifiuti Risorse idriche e difesa del suolo Opere pubbliche Viabilità Trasporti Protezione

Area Sociale Tutela della salute Servizi sociali Istruzione scolastica e Formazione

professionale Beni e attività culturali Spettacolo Sport

Area Economica Artigianato Industria Sportello unico Energia Miniere e risorse geotermiche Fiere Turismo

Polizia Amministrativa Polizia amministrativa

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MODELLI DI DECENTRAMENTO

1)1) PREDEFINITO:PREDEFINITO: lo Stato individua il livello di allocazione di tutte lo Stato individua il livello di allocazione di tutte

le funzioni amministrative le funzioni amministrative 2)2) RESIDUALE:RESIDUALE:

lo Stato si limita ad individuare un numero di lo Stato si limita ad individuare un numero di funzioni a lui riservate; la Regione individua e funzioni a lui riservate; la Regione individua e alloca le rimanenti funzionialloca le rimanenti funzioni

3)3) REDISTRIBUTIVO:REDISTRIBUTIVO: la Regione definisce un ulteriore grado di la Regione definisce un ulteriore grado di

allocazione delle funzioni, operando un allocazione delle funzioni, operando un generale riordino della materiagenerale riordino della materia

Dall’iniziativa politica

regionale

Dalla pressione

a decentrare

dello stato

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MODELLI VS MATERIE

2°. Modello residuale10

PARCHI E RISERVE NATURALIINQUINAMENTO ACUSTICO

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA INQUINAMENTO ATMOSFERICO

FORMAZIONE PROFESSIONALEGESTIONE DEI RIFIUTI

SPETTACOLO

ARTIGIANATO

URBANISTICA

TURISMO

1°. Modello predefinito9

SPORTELLO UNICO

PROTEZIONE CIVILE

ENERGIA

VIABILITA’

TRASPORTI

POLIZIA AMMINISTRATIVA

CATASTO

PROTEZIONE FAUNA E FLORA

ISTRUZIONE SCOLASTICA

Ibridi4

RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO

OPERE PUBBLICHE

TUTELA DELLA SALUTE

INDUSTRIA

Non classificati2

BENI E ATTIVITA’ CULTURALI

SPORT

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PROCESSI TOP DOWN v. SUSSIDIARIETÀ

Un compiuto modello di governo sussidiario si Un compiuto modello di governo sussidiario si realizza ove la Regione attua forme di realizza ove la Regione attua forme di decentramento di natura redistributiva, (da decentramento di natura redistributiva, (da decentramento e sussidiarieta’ verticale) che decentramento e sussidiarieta’ verticale) che implica un rovesciamento della logica della implica un rovesciamento della logica della progettazione normativaprogettazione normativa

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… segue

E’ UNA DECISIONE POLITICA e non la mera attuazione di E’ UNA DECISIONE POLITICA e non la mera attuazione di decisioni prese altrove (logica delle Bassanini, che sono imperniate su decisioni prese altrove (logica delle Bassanini, che sono imperniate su processi processi top downtop down))

Si fonda sulla conoscenza della realtà (PROBLEMA DEI DATI Si fonda sulla conoscenza della realtà (PROBLEMA DEI DATI CONOSCITIVI)CONOSCITIVI)

(Da raccogliere tramite istruttorie ad hoc, tavoli, clausole da inserire (Da raccogliere tramite istruttorie ad hoc, tavoli, clausole da inserire nelle leggi che finanziano enti privati, Osservatori)nelle leggi che finanziano enti privati, Osservatori)

IMPLICA UN RUOLO “COSTITUENTE” DELLE REGIONI.IMPLICA UN RUOLO “COSTITUENTE” DELLE REGIONI.

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4. I modelli di attuazione della sussidiarietà

SECONDA PARTESECONDA PARTE

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RIPRESA DI CONCETTI

FilosoficoFilosofico ““Religioso”Religioso” Socio-economicoSocio-economico Giuridico: Giuridico:

Europa (top down – solo “verticale”)Europa (top down – solo “verticale”) Italia (prima “Bassanini” e poi Costituzione)Italia (prima “Bassanini” e poi Costituzione) RegioniRegioni

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Sussidiarietà e innovazione ““FARE DI NECESSITA’ VIRTU’”FARE DI NECESSITA’ VIRTU’”

Per carenze organizzativePer carenze organizzative Per ristrettezze finanziariePer ristrettezze finanziarie Basta esternalizzare?Basta esternalizzare?

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…….(segue) SUSSIDIARIETA’ E INNOVAZIONE

Ripensare a come si può impostare in modo nuovo Ripensare a come si può impostare in modo nuovo il rapporto con gli “amministrati” valorizzando le il rapporto con gli “amministrati” valorizzando le loro capacita’ di progettazioneloro capacita’ di progettazione TENENDO CONTO CHE SUSSIDIARIETA’ TENENDO CONTO CHE SUSSIDIARIETA’

NON E’ SOLO UN LIMITE NEGATIVO MA NON E’ SOLO UN LIMITE NEGATIVO MA COMPORTA L’ASSOLVIMENTO DI COMPORTA L’ASSOLVIMENTO DI DOVERI DI SOLIDARIETA’DOVERI DI SOLIDARIETA’

Rerum novarumRerum novarum e e Quadragesimo annoQuadragesimo anno Noi ci muoviamo tra queste due coordinateNoi ci muoviamo tra queste due coordinate

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Qualche esempio:

Sussidiarietà e statutiSussidiarietà e statuti Statuti regionali: un ordine che ha al Statuti regionali: un ordine che ha al

centro la personacentro la persona Statuti comunali: interventi pubblici nel Statuti comunali: interventi pubblici nel

settore economico solo se questo non settore economico solo se questo non ostacola iniziative private già esistentiostacola iniziative private già esistenti

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Sussidiarieta’ Come limite negativo “funziona” e potrebbe anche Come limite negativo “funziona” e potrebbe anche

funzionare meglio se ci fossero più dati sui bisogni e sulle funzionare meglio se ci fossero più dati sui bisogni e sulle risposte già in atto a tali bisognirisposte già in atto a tali bisogni

Importanza dell’attività conoscitiva (sent. Corte Cost. Importanza dell’attività conoscitiva (sent. Corte Cost. 282/2002): è forse la più importante conseguenza sul piano 282/2002): è forse la più importante conseguenza sul piano dell’organizzazione.dell’organizzazione.

Poi vi sono i meccanismi di partecipazione al Poi vi sono i meccanismi di partecipazione al procedimento che possono anch’essi “strumenti procedimento che possono anch’essi “strumenti conoscitivi” (es. responsabile del procedimento – conoscitivi” (es. responsabile del procedimento – conferenza di servizi – istruttorie sul campo prima di conferenza di servizi – istruttorie sul campo prima di decidere se attivare dei servizi pubblici)decidere se attivare dei servizi pubblici)

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Subsidium? Vi sono leggi statali e regionali che tentano nuove Vi sono leggi statali e regionali che tentano nuove

forme di sussidi, meno intrusivi rispetto alla libera forme di sussidi, meno intrusivi rispetto alla libera iniziativa privata.iniziativa privata. Legge statale sull’infanziaLegge statale sull’infanzia Legge statale sui servizi socialiLegge statale sui servizi sociali Leggi regionali sui buoni scuolaLeggi regionali sui buoni scuola Legge regionale sugli oratoriLegge regionale sugli oratori Legge regionale sulla famigliaLegge regionale sulla famiglia

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Qualche esempio oltre le norme

Convenzioni: si vede se è “standard” o se è stata Convenzioni: si vede se è “standard” o se è stata configurata per dare un sussidio a quanto fa già la configurata per dare un sussidio a quanto fa già la “società civile” e se è pensata per innovare sui “società civile” e se è pensata per innovare sui servizi classiciservizi classici

Bandi di gara: come si garantisce la continuita’ del Bandi di gara: come si garantisce la continuita’ del servizio senza mortificare l’entrata di nuovi servizio senza mortificare l’entrata di nuovi soggetti nel mercato dei servizi?soggetti nel mercato dei servizi?

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Prime conclusioni

La sussidiarietà comporta una forte La sussidiarietà comporta una forte sensibilita’ per i dati di fatto prima che per sensibilita’ per i dati di fatto prima che per le definzioni giuridiche. le definzioni giuridiche.

Va “osservata”.Va “osservata”.

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I modelli amministrativi per un welfare sussidiario

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Il principio di sussidiarietà è una regola Il principio di sussidiarietà è una regola teoricateorica

Il Il principio di sussidiarietàprincipio di sussidiarietà stabilisce una stabilisce una regola di priorità per individuare il “livello regola di priorità per individuare il “livello istituzionale o di aggregazione” al quale istituzionale o di aggregazione” al quale assegnare le competenzeassegnare le competenze

La regola è quella della prossimitàLa regola è quella della prossimità:: non non intervenga l’apparato pubblico quando intervenga l’apparato pubblico quando può intervenire la società, non intervenga può intervenire la società, non intervenga il livello superiore quando può intervenire il livello superiore quando può intervenire il livello inferioreil livello inferiore

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Una ulteriore premessa

Sul principio di sussidiarietà è stato detto tuttoSul principio di sussidiarietà è stato detto tutto

La questione oggi è quella dell’La questione oggi è quella dell’attuazione del attuazione del principio di sussidiarietàprincipio di sussidiarietà

Domanda: come si fa a dare attuazione al Domanda: come si fa a dare attuazione al principio di sussidiarietà in un contesto principio di sussidiarietà in un contesto dove l’ente pubblico già risponde a dove l’ente pubblico già risponde a determinati bisogni?determinati bisogni?

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Occorre stabilire un principio Occorre stabilire un principio in base al quale la in base al quale la società civile (famiglia, associazionismo, società civile (famiglia, associazionismo, cooperativismo, imprenditorialità) ha diritto ha cooperativismo, imprenditorialità) ha diritto ha riappropriarsi delle funzioni pubbliche (regolare riappropriarsi delle funzioni pubbliche (regolare la restituzione)la restituzione)

Il percorso di riappropriazione delle funzioni Il percorso di riappropriazione delle funzioni da parte della società civile discende dalla da parte della società civile discende dalla concreta contrattazione tra le particoncreta contrattazione tra le parti

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Idem……

Come si valuta l’attuazione del principio di Come si valuta l’attuazione del principio di sussidiarietà?sussidiarietà? L’economicità complessiva è data da L’economicità complessiva è data da

efficienza ed efficaciaefficienza ed efficacia Qui il principio più rilevante è quello di Qui il principio più rilevante è quello di

efficaciaefficacia L’efficacia di un’azione è più importante L’efficacia di un’azione è più importante

della sua efficienzadella sua efficienza

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Il ruolo dell’ente pubblico

Gli Enti pubblici sono chiamati a:Gli Enti pubblici sono chiamati a:

riconoscere, sostenere, incentivare, favorire le riconoscere, sostenere, incentivare, favorire le iniziative espresse dalla società civileiniziative espresse dalla società civile

permettere lo sviluppo dell’iniziativa privata permettere lo sviluppo dell’iniziativa privata nei campi che risultano presidiati dall’Ente nei campi che risultano presidiati dall’Ente pubblico, ma nei quali è ipotizzabile un pubblico, ma nei quali è ipotizzabile un ridimensionamento della presenza pubblicaridimensionamento della presenza pubblica

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A volte A volte gli Enti pubblici travisano il principio di gli Enti pubblici travisano il principio di sussidiarietàsussidiarietà e lo intendono come la delega alla e lo intendono come la delega alla società civile di funzioni che:società civile di funzioni che:

si rendono conto di non saper svolgere si rendono conto di non saper svolgere efficacemente efficacemente

non riescono a svolgere per mancanza di risorsenon riescono a svolgere per mancanza di risorse

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I quattro modelli di sussidiarietà orizzontale

1. Pura esternalizzazione (1. Pura esternalizzazione (outsourcingoutsourcing))

2. Sussidiarietà per progetti2. Sussidiarietà per progetti

3. Valorizzazione delle iniziative di privati3. Valorizzazione delle iniziative di privati

4. Redistribuzione di risorse senza apparato 4. Redistribuzione di risorse senza apparato istituzionaleistituzionale

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1. Esternalizzazione Tradizionalmente gli Enti pubblici hanno inteso la Tradizionalmente gli Enti pubblici hanno inteso la

sussidiarietà orizzontalesussidiarietà orizzontale come come criterio per regolare criterio per regolare i rapporti tra pubblici poteri e autonomia privata i rapporti tra pubblici poteri e autonomia privata (esternalizzazione)(esternalizzazione)

L’esternalizzione dei compiti pubblici viene L’esternalizzione dei compiti pubblici viene motivata come:motivata come:

metodo per garantire l’espletamento dei metodo per garantire l’espletamento dei servizi in maniera più servizi in maniera più efficaceefficace, più , più efficienteefficiente e rispondente ai e rispondente ai criteri di economicitàcriteri di economicità

metodo per migliorare la metodo per migliorare la qualità qualità dei servizi dei servizi erogatierogati

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Pura esternalizzazione Dal punto di vista dell’ente pubblico la stipula Dal punto di vista dell’ente pubblico la stipula

della convenzione avviene nell’ottica della convenzione avviene nell’ottica dell’dell’affidamento di una commessaaffidamento di una commessa

La programmazione e le leve strategiche sia del progetto sia La programmazione e le leve strategiche sia del progetto sia del soggetto convenzionato sono mantenute in capo all’Ente del soggetto convenzionato sono mantenute in capo all’Ente pubblicopubblico

L’esecuzione del servizio è affidata ai privatiL’esecuzione del servizio è affidata ai privati La convenzione con l’Ente pubblico legittima l’esistenza del La convenzione con l’Ente pubblico legittima l’esistenza del

soggetto privato convenzionatosoggetto privato convenzionato L’attività svolta in convenzione con l’Ente pubblico L’attività svolta in convenzione con l’Ente pubblico

esaurisce l’orizzonte operativo e strategico del soggetto esaurisce l’orizzonte operativo e strategico del soggetto convenzionatoconvenzionato

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Esempi dipura esternalizzazione La maggior parte delle cooperative sociali agisce in una pura La maggior parte delle cooperative sociali agisce in una pura

logica di carattere contrattualelogica di carattere contrattuale I servizi che si impegnano a svolgere per conto dell’Ente I servizi che si impegnano a svolgere per conto dell’Ente

pubblico sono di natura standardizzatapubblico sono di natura standardizzata L’assegnazione del servizio alla singola cooperativa sociale L’assegnazione del servizio alla singola cooperativa sociale

avviene per lo più attraverso procedure di appalto o trattative avviene per lo più attraverso procedure di appalto o trattative private (tipo B) con contenuto contrattuale standardizzatoprivate (tipo B) con contenuto contrattuale standardizzato

Esempi:Esempi: Coop. Soc. che svolgono la fornitura di servizi scolastici Coop. Soc. che svolgono la fornitura di servizi scolastici

(scuolabus, pre-scuola, mensa, doposcuola)(scuolabus, pre-scuola, mensa, doposcuola) Coop. soc. che svolgono servizi di assistenza domiciliare Coop. soc. che svolgono servizi di assistenza domiciliare

integrata (ADI)integrata (ADI)

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2. Sussidiarietà per progetti

Dal punto di vista dell’Ente pubblico la stipula della Dal punto di vista dell’Ente pubblico la stipula della convenzione avviene dopo l’espletamento di una “gara” (o convenzione avviene dopo l’espletamento di una “gara” (o la ricezione di proposte sollecitate), nella quale l’Ente la ricezione di proposte sollecitate), nella quale l’Ente pubblico fissa gli obiettivi di fondo e assegna le risorse pubblico fissa gli obiettivi di fondo e assegna le risorse senza coinvolgersi nella programmazionesenza coinvolgersi nella programmazione

La gara ha il senso di incentivare la libera iniziativa dei La gara ha il senso di incentivare la libera iniziativa dei privati, nel rispetto degli obiettivi di fondo. L’Ente pubblico privati, nel rispetto degli obiettivi di fondo. L’Ente pubblico si riserva di scegliere tra i progetti si riserva di scegliere tra i progetti

La programmazione e l’esecuzione sono affidate al soggetto La programmazione e l’esecuzione sono affidate al soggetto privato che partecipa alla garaprivato che partecipa alla gara

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Le leve strategiche dell’intervento pubblico restano in Le leve strategiche dell’intervento pubblico restano in mano al soggetto pubblico che decide gli stanziamenti e mano al soggetto pubblico che decide gli stanziamenti e seleziona i progetti in base ai suoi criteri. L’allocazione seleziona i progetti in base ai suoi criteri. L’allocazione delle risorse tra le diverse funzioni è compito dell’Ente delle risorse tra le diverse funzioni è compito dell’Ente pubblicopubblico

Le leve strategiche relative alla sopravvivenza dell’ente Le leve strategiche relative alla sopravvivenza dell’ente convenzionato rimangono in mano al privato: mentre non è convenzionato rimangono in mano al privato: mentre non è nella sua disponibilità decidere se il progetto sarà svolto o nella sua disponibilità decidere se il progetto sarà svolto o nono

L’esistenza del soggetto convenzionato è indipendente L’esistenza del soggetto convenzionato è indipendente dall’iniziativa dell’Ente pubblico che si limita a decretare dall’iniziativa dell’Ente pubblico che si limita a decretare l’attuazione o meno del progettol’attuazione o meno del progetto

Le iniziative del privato sociale non ricoprono solo Le iniziative del privato sociale non ricoprono solo segmenti di attività di pertinenza dell’Ente pubblico, ma si segmenti di attività di pertinenza dell’Ente pubblico, ma si indirizzano anche verso aree di bisogno scoperte o indirizzano anche verso aree di bisogno scoperte o modalità di intervento di carattere innovativomodalità di intervento di carattere innovativo

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Esempi di sussidiarietà per progetti: le cooperative sociali Un numero più limitato di coop. sociali agisce in una Un numero più limitato di coop. sociali agisce in una logica logica

progettualeprogettuale con elementi propositivi e di innovazione delle con elementi propositivi e di innovazione delle caratteristiche del serviziocaratteristiche del servizio

I servizi che si impegnano a svolgere per conto dell’Ente I servizi che si impegnano a svolgere per conto dell’Ente pubblico hanno parzialmente natura innovativapubblico hanno parzialmente natura innovativa

L’assegnazione del servizio alla singola cooperativa sociale L’assegnazione del servizio alla singola cooperativa sociale avviene per lo più attraverso procedure di appalto che avviene per lo più attraverso procedure di appalto che recepiscono contenuti progettuali proposti dal soggetto privatorecepiscono contenuti progettuali proposti dal soggetto privato

Si riscontra questo approccio in interventi di alcune Si riscontra questo approccio in interventi di alcune cooperative sociali sul fronte della tossicodipendenza, del cooperative sociali sul fronte della tossicodipendenza, del disagio giovanile, ma anche dei servizi scolastici e della disagio giovanile, ma anche dei servizi scolastici e della disabilitàdisabilità

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Esempi di stimolo normativo allo sviluppo della sussidiarietà per progetti

L.R. 23/99 “Politiche regionali per la famiglia”L.R. 23/99 “Politiche regionali per la famiglia” La legge emanata dalla Regione Lombardia nel dicembre del 1999 riconosce la La legge emanata dalla Regione Lombardia nel dicembre del 1999 riconosce la

famiglia come un soggetto sociale politicamente rilevante, realizzando una politica famiglia come un soggetto sociale politicamente rilevante, realizzando una politica organica ed integrata a sostegno di tale soggetto. In particolare:organica ed integrata a sostegno di tale soggetto. In particolare:

esprime una cultura chiaramente orientata alla famiglia e al privato sociale, che fa esprime una cultura chiaramente orientata alla famiglia e al privato sociale, che fa leva su un'idea di sussidiarietà nella sua accezione orizzontale, in quanto lo scopo è leva su un'idea di sussidiarietà nella sua accezione orizzontale, in quanto lo scopo è quello di mettere in grado la famiglia di provvedere direttamente e quello di mettere in grado la famiglia di provvedere direttamente e autonomamente alle sue funzioni educative e di cura;autonomamente alle sue funzioni educative e di cura;

la legge non si limita ad enunciazioni di principio, ma mostra, anche attraverso il la legge non si limita ad enunciazioni di principio, ma mostra, anche attraverso il piano operativo, una chiara volontà di predisporre strumenti e risorse volte a piano operativo, una chiara volontà di predisporre strumenti e risorse volte a favorire la riorganizzazione dei servizi, valorizzando l'iniziativa e la sperimentazione favorire la riorganizzazione dei servizi, valorizzando l'iniziativa e la sperimentazione da parte dei soggetti non istituzionali e promuovendo la solidarietà tra le famiglie;da parte dei soggetti non istituzionali e promuovendo la solidarietà tra le famiglie;

nella riorganizzazione dei servizi la legge intende sostenere una pluralità di attori e nella riorganizzazione dei servizi la legge intende sostenere una pluralità di attori e promuove la creazione di servizi in rete, caratterizzati da maggiore flessibilità e promuove la creazione di servizi in rete, caratterizzati da maggiore flessibilità e aderenza alle situazioni reali attraverso la sinergia di interventi, di risorse, di aderenza alle situazioni reali attraverso la sinergia di interventi, di risorse, di competenze pubbliche e private, e assegnando uno spazio notevole alle competenze pubbliche e private, e assegnando uno spazio notevole alle associazioni familiari, quali attori del “servizio pubblico”;associazioni familiari, quali attori del “servizio pubblico”;

mentre consente la riduzione dei costi di intermediazione e trasferimento nella gestione di alcuni servizi, mentre consente la riduzione dei costi di intermediazione e trasferimento nella gestione di alcuni servizi, la legge stanzia risorse considerevoli per la realizzazione degli obiettivi e traccia con precisione il la legge stanzia risorse considerevoli per la realizzazione degli obiettivi e traccia con precisione il percorso della valutazione dell'impatto del provvedimento legislativo.percorso della valutazione dell'impatto del provvedimento legislativo.

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3. Valorizzazione delle iniziative di privati Dal punto di vista dell’Ente pubblico la stipula della convenzione Dal punto di vista dell’Ente pubblico la stipula della convenzione

avviene nell’ottica della avviene nell’ottica della valorizzazione di iniziative dei privati che si valorizzazione di iniziative dei privati che si impongono per la loro efficaciaimpongono per la loro efficacia

Le leve strategiche, la programmazione e l’esecuzione sono affidate al Le leve strategiche, la programmazione e l’esecuzione sono affidate al soggetto privato proponentesoggetto privato proponente

L’esistenza del soggetto convenzionato e il contenuto dell’attività L’esistenza del soggetto convenzionato e il contenuto dell’attività riconosciuta sono indipendenti dall’iniziativa dell’Ente pubblico che riconosciuta sono indipendenti dall’iniziativa dell’Ente pubblico che attraverso la convenzione o altro strumento ne riconosce l’imponente attraverso la convenzione o altro strumento ne riconosce l’imponente valore sociale e si limita a finanziarlovalore sociale e si limita a finanziarlo

Il riconoscimento dell’ente meritorio o della categoria di enti meritori e Il riconoscimento dell’ente meritorio o della categoria di enti meritori e la conseguente assegnazione di contributi ha luogo attraverso procedure la conseguente assegnazione di contributi ha luogo attraverso procedure ad hocad hoc (singolo ente meritorio), o in applicazione di disposizioni (singolo ente meritorio), o in applicazione di disposizioni normative (categorie di enti)normative (categorie di enti)

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4. Redistribuzione di risorse senza apparato istituzionale Dal punto di vista dell’Ente pubblico l’utilizzo di buoni Dal punto di vista dell’Ente pubblico l’utilizzo di buoni

servizio e servizio e vouchervoucher consente il passaggio dalla posizione consente il passaggio dalla posizione di soggetti responsabili dell’erogazione dei servizi di soggetti responsabili dell’erogazione dei servizi (ancorché esternalizzati) a (ancorché esternalizzati) a soggetti regolatorisoggetti regolatori dei servizi dei servizi stessistessi

L’Ente pubblico L’Ente pubblico riconosce e promuovericonosce e promuove l’auto-organizzazione delle l’auto-organizzazione delle formazioni sociali, favorendo la libertà di scelta dell’utenteformazioni sociali, favorendo la libertà di scelta dell’utente

Buoni e Buoni e vouchervoucher costituiscono una possibile risposta nella direzione di costituiscono una possibile risposta nella direzione di una una maggiore autonomia del privato socialemaggiore autonomia del privato sociale dalle pubbliche dalle pubbliche amministrazioni, chiamato a diventare diretto applicatore della amministrazioni, chiamato a diventare diretto applicatore della sussidiarietà orizzontalesussidiarietà orizzontale

Favorisce il passaggio dal Favorisce il passaggio dal welfare statewelfare state alla alla welfare societywelfare society

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Buoni servizio e Voucher

Buono servizioBuono servizio Prevede un finanziamento Prevede un finanziamento

diretto dell’utente allo diretto dell’utente allo scopo di accrescere la sua scopo di accrescere la sua capacità di acquistocapacità di acquisto

Non introduce controlli Non introduce controlli pubblici sui soggetti pubblici sui soggetti erogatori del servizioerogatori del servizio

VoucherVoucher Prevede un finanziamento Prevede un finanziamento

all’erogatore di servizi all’erogatore di servizi commisurato ai volumi di commisurato ai volumi di servizio richiesti dagli utentiservizio richiesti dagli utenti

Impone la necessità di Impone la necessità di accreditare (preselezionare) i accreditare (preselezionare) i soggetti erogatori in base a soggetti erogatori in base a standard qualitativi fissati e standard qualitativi fissati e verificati dall’ente pubblicoverificati dall’ente pubblico

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GLI INDICATORI DI UN WELFARE SUSSIDIARIO

1.1. quale libertà di scelta è lasciata all’utente;quale libertà di scelta è lasciata all’utente;

2.2. quale valorizzazione dei privati non profit è stata compiuta quale valorizzazione dei privati non profit è stata compiuta dall’Ente locale agente ed attraverso quali forme;dall’Ente locale agente ed attraverso quali forme;

3.3. chi sopporta gli oneri finanziari dei servizi offerti;chi sopporta gli oneri finanziari dei servizi offerti;

4.4. quali forme organizzative sono state scelte per la gestione dei quali forme organizzative sono state scelte per la gestione dei servizi;servizi;

5.5. per quali motivazioni è stata decisa l’esternalizzazione del per quali motivazioni è stata decisa l’esternalizzazione del servizio verso soggetti non profit;servizio verso soggetti non profit;

6.6. quali controlli sull’efficacia delle politiche e dei servizi quali controlli sull’efficacia delle politiche e dei servizi esternalizzati sono stati posti in essere esternalizzati sono stati posti in essere

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Decalogo della sussidiarietà perché “Pubblico” e “Privato” ridefiniscano il proprio ruolo

Fase conoscitiva:Fase conoscitiva:1. 1. Sviluppo di strumenti conoscitivi per identificare i bisogni Sviluppo di strumenti conoscitivi per identificare i bisogni

socialisociali2. Sviluppo di strumenti conoscitivi per identificare le risposte agli 2. Sviluppo di strumenti conoscitivi per identificare le risposte agli

stessi già fornite dalla società civilestessi già fornite dalla società civile3.3. Identificazione delle “politiche” degli enti normatori sulla base Identificazione delle “politiche” degli enti normatori sulla base

dei primi due fattori identificati (politica della non sostituzione; dei primi due fattori identificati (politica della non sostituzione; creazione di reti di soggetti; formazione come stimolo alla creazione di reti di soggetti; formazione come stimolo alla creatività sociale; diffusione di best practices;…)creatività sociale; diffusione di best practices;…)

4. Progettazione di atti normativi di supporto o stimolo all’attività 4. Progettazione di atti normativi di supporto o stimolo all’attività della società civile volta alla semplificazione amministrativadella società civile volta alla semplificazione amministrativa

  

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Fase attuativa:Fase attuativa:

5. Programmmazione di interventi pubblici 5. Programmmazione di interventi pubblici botton upbotton up nella forma dei nella forma dei ““call for paperscall for papers””

6. Valorizzazione degli enti più vicini ai cittadini6. Valorizzazione degli enti più vicini ai cittadini7. Strumenti convenzionali di relazione pubbblico-privato non 7. Strumenti convenzionali di relazione pubbblico-privato non

standardizzati nell’indicazione dei servizi da fonirestandardizzati nell’indicazione dei servizi da fonire8. Pluralismo nella fornitura di servizi8. Pluralismo nella fornitura di servizi9. Finanziamento di formazioni sociali o enti del 9. Finanziamento di formazioni sociali o enti del profitprofit e del e del non profitnon profit

già esistentigià esistenti  Fase di controllo: Fase di controllo:

10. Controlli sulla qualità dei servizi 10. Controlli sulla qualità dei servizi ex ante ex ante (accreditamento) ed(accreditamento) ed ex post ex post (rendicontazione e (rendicontazione e consumer satisfactionconsumer satisfaction))

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I termini del confronto: regolazione, responsabilità, imprenditività, sviluppo