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ISISS ANTONIO SANT’ELIA Informazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro (art. 36 D.Lgs 81/2008) M.LUCINI/SANT'ELIA/SSL 0 09/2013 M.LUCINI - RSPP

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ISISS ANTONIO SANT’ELIA

Informazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute

sul lavoro(art. 36 D.Lgs 81/2008)

M.LUCINI/SANT'ELIA/SSL0

09/2013 M.LUCINI - RSPP

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LA SICUREZZA SUL LAVORO AL SANT’ELIA

Nella nostra Scuola, già da qualche anno, si cerca di non relegare il tema della sicurezza sul lavoro ad un semplice adempimento normativo. Nella consapevolezza della portata educativa e formativa dell’argomento e del ruolo assunto dalla Scuola quale soggetto promotore di cultura in genere, anche in materia di prevenzione infortuni, buone prassi comportamentali e lavorative, cerchiamo di dare un piccolo ma fattivo contributo sul tema .

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INDICE

Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81 Organigramma sicurezza 2013-2014 Fattori di rischio nell’ambiente scolastico Misure di prevenzione e protezione Procedure di emergenza Progetto di formazione Divieto di fumo

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TESTO UNICO SULLA SICUREZZA

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Decreto Lgs 9 Aprile 2008, n. 81 (Testo Unico Sicurezza e Salute

sul lavoro)

E’ la norma principale ed aggiornata di riferimento, per la tutela delle condizioni di

sicurezza e salute dei lavoratori, applicabile ad ogni settore

pubblico e privato, Scuole incluse.

INFORMAZIONE E FORMAZIONE

L’informazione e la formazione dei lavoratori, in materia di sicurezza e salute sul lavoro, sono formidabili strumenti di prevenzione per ridurre favorevolmente l’andamento infortunistico e le malattie correlate al lavoro.

A tale scopo, tra gli obblighi del Datore di lavoro/dirigente vi è l’informazione e la formazione dei lavoratori (art. 36 e art. 37 del D.Lgs 9 Aprile 2008, n.81).

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INFORMAZIONE E FORMAZIONE

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INFORMAZIONEARTICOLO 36 D. LGS 81/2008

FORMAZIONE e ADDESTRAMENTOARTICOLO 37 D. LGS 81/2008

INFORMAZIONE DEI LAVORATORI

L’informazione riguarda i rischi lavorativi, le misure generali di prevenzione e protezione e le

procedure di emergenza. E’ destinata a tutti i lavoratori ed il contenuto deve essere facilmente comprensibile. Si utilizzano semplici documenti

divulgativi, opuscoli, presentazioni, circolari, avvisi, cartelli. Nelle scuole generalmente si

effettuano anche uno o due interventi in Collegio Docenti e nelle assemble del personale ATA.

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INFORMAZIONE DEI LAVORATORI

L’informazione dei lavoratori deve essere effettuata nei riguardi di:

rischi generici e specifici in aziendaprocedure di emergenzaorganigramma in materia di SSLmisure di prevenzione e protezione

adottate

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LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI

La formazione dei lavoratori risponde a specifici requisiti, sanciti in sede di Conferenza unificata Stato Regioni mediante l’Accordo del 21/12/2011.

Nel nostro Istituto, l’intervento formativo per lavoratori, preposti e dirigente, si è concluso positivamente nell’anno scolastico 2012/2013.

Permangono gli obblighi di aggiornamento quinquennale e di formazione per i lavoratori neoassunti o per coloro che non hanno svolto il percorso di formazione obbligatoria in precedenza.

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LA FORMAZIONE PARTICOLARE

Oltre alla formazione di base dei lavoratori, rivolta a tutti, assume particolare importanza la formazione delle figure che, nell’ambito di una organizzazione lavorativa, si occupano sicurezza e salute con incarichi specifici, mansioni particolari o che utilizzano attrezzature non comuni. Tutte queste figure devono essere formate secondo criteri ben definiti da diverse normative di riferimento.

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ORGANIGRAMMA SSL

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DATORE DI LAVORODS G. GALLI

SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONELUCINI – BARCA - PLASMATI

MEDICO COMPETENTETERZAGHI RAPPRESENTANTE LAVORATORI

DEROSSI

SQUADRE EMERGENZAPRIMO SOCCORSO- ANTINCENDIO- EVACUAZIONE

- PREPOSTI- LAVORATORI- STUDENTI (se equipar.)

UFFICIO TECNICO

CONTATTI

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Servizio di prevenzione e protezione: [email protected]

Ufficio tecnico: [email protected]

WEB www.istitutosantelia.gov.it/sicurezza

SQUADRE DI EMERGENZA

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PRIMO SOCCORSO – 16 ADDETTI ATA – DOCENTI

LOTTA ANTINCENDIO – 10 ADDETTI ATA – DOCENTI

EMERGENZA – EVACUAZIONE ATA - DOCENTI- STUDENTI

AFFOLLAMENTO (al 09/09/2013)

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≈ 1100 STUDENTI

25 ATA1 DSGA

93 DOCENTI

43 CLASSI

DATI

PROVVISORI !

SPAZI

41 AULE DIDATTICHE

10 LABORATORI

2 AULE DA DISEGNO

1 AULA MAGNA

2 PALESTRE

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PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO NELLA SCUOLA

INCENDIO - AFFOLLAMENTO

SPAZI E STRUTTURE IN GENERE

RISCHIO COMPORTAMENTALE

ATTIVITA’ TECNICO PRATICA E LABORATORI

ATTIVITA’ MOTORIA E PALESTRE

PARCHEGGIO E SPAZI APERTI

CANTIERE

SPECIFICHE ATTIVITA’ PERSONALE ATA

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GESTIONE DELLA PREVENZIONE

La tutela dei lavoratori si articola su alcune attività fondamentali trattate al capo III del titolo I del D.Lgs 81/2008.Applicazione delle misure generali di tutela Valutazione dei rischiOrganizzazione del Servizio di Prevenzione e ProtezioneFormazione, informazione e addestramento dei lavoratoriSorveglianza sanitariaGestione delle emergenze sul luogo di lavoroConsultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratoriDocumentazione tecnico-amministrativa e statistiche su infortuni e malattie professionali

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE-PROTEZIONE

In generale non vi sono particolari novità per quanto riguarda la valutazione dei rischi e le conseguenti misure di prevenzione e protezione che vengono adottate nell’Istituto per ridurre il rischio di infortunio e malattia professionale. Un’attenzione particolare deve essere sempre posta nei riguardi degli studenti, sia per gli obblighi di vigilanza assunti che per le responsabilità attibuite al personale scolastico dall’equiparazione studenti-lavoratori durante le attività di laboratorio.

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EQUIPARAZIONE STUDENTI – LAVORATORI

Il D.lgs 81/2008 definisce lavoratore …. l’allievo degli istituti di istruzione e il partecipante a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici ivi comprese le apparecchiature munite di videoterminali, limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazione o ai laboratori in questione … E’ anche equiparato al lavoratore il soggetto beneficiario di tirocini formativi e partecipante a forme di alternanza studio-lavoro.

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RISCHIO INCENDIO

L’attività scolastica, per tipologia e dimensioni, è soggetta a particolari prescrizioni che

riguardano il rischio incendio che assume quindi notevole importanza per le

conseguenze in termini di perdita di vite umane e danni economici. La nostra

scuola,già da qualche anno, è un’attività a rischio incendio elevato per affollamento (presenza contemporanea di più di 1000

persone).19 M.LUCINI/SANT'ELIA/SSL

SPAZI E STRUTTURA IN GENERE

Banalmente il rischio di infortunio è riconducibile ad accidentali cadute od

urti dovute a disattenzione, presenza di dislivelli, oggetti ed arredi,

pavimentazioni irregolari o bagnate, ghiaccio nei camminatoi esterni durante

i periodi invernali.

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RISCHIO COMPORTAMENTALE

Una fetta statisticamente rilevante di infortuni al personale (ed in larga misura agli studenti) è causata da errati comportamenti, sia in buona fede che purtroppo talvolta dolosi e volontari, nonché da mancanza di sensibilità verso la sicurezza e superficialità nei riguardi delle disposizioni ricevute. L’obbligo di prendersi cura della propria ed altrui sicurezza e salute è previsto anche dal TUSL D.Lgs 81/2008 (art. 20 comma 1).

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LABORATORI DIDATTICI E CANTIERE EDILE

Le esercitazioni in laboratorio ed in cantiere sono equiparate a vere e proprie attività lavorative anche per gli studenti, con relativi rischi di tipo elettrico, meccanico, chimico…Il docente è preposto e gli studenti sono lavoratori. Prendere visione dei singoli regolamenti e dei piani di sicurezza.

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ATTIVITA’ MOTORIA E PALESTRE

L’attività in palestra è quella statisticamente più rappresentativa per infortuni occorsi agli

studenti (che non sono comunque in tale circostanza, sebbene assicurati dall’INAIL,

equiparati a lavoratori).

Attenzione e rispetto del regolamento, da parte di tutti, sono un importante fattore di

prevenzione.

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PARCHEGGIO E SPAZI APERTI

La circolazione di veicoli a motore è una delle principali cause di infortunio ed incidente, anche sul lavoro.

Nel parcheggio della Scuola si devono adottare tutte le misure di prudenza ed attenzione necessarie per tutelare l’incolumità di persone e cose: moderare la velocità, parcheggiare nelle zone consentite, prestare attenzione a pedoni e altri veicoli.

Negli spazi aperti prestare attenzione ad ostacoli, tombini, paletti di segnalazione, tratti scivolosi e gelati nella stagione fredda.

Per favorire il transito di eventuali mezzi di soccorso, evitare il parcheggio nei corselli di passaggio e davanti alle discese che conducono al piano interrato.

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PIANO DI EMERGENZA

Il piano di emergenza ed evacuazione è il documento che illustra le procedure di lotta antincendio, primo soccorso ed evacuazione del personale e degli studenti, in caso di emergenza. Il piano attualmente in uso è operativo dal 25/03/2011 (circolare 808/2011). E’ sul sito web unitamente ad alcune slide illustrative. Gli estratti e le planimetrie sono affissi in tutti i locali dell’Istituto.

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AGGIORNAMENTO

In seguito alla recente conclusione dei lavori di amplimento della

capienza della Scuola ed ai risultati delle precedenti prove di evacuazione,

sarà oggetto di revisione a breve, prima dello svolgimento dell’esercitazione generale di inizio

anno scolastico.

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OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA

Affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla popolazione scolastica e sui visitatori

Pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone da eventi esterni/interni

Coordinare tutte le operazioni

Strumento fondamentale per fare informazione e prevenzione al personale ed agli studenti

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SEGNALE DI EVACUAZIONE

L’ordine di evacuazione dell’edifico è dato dal Coordinatore dell’emergenza (DS o sostituto) tramite la campanella secondo la sequenza:

e mediante avvisi diffusi dagli altoparlanti presenti nei locali della scuola.

Gli altoparlanti possono essere utilizzati anche per comunicare con personale e studenti in caso di

situazioni particolari.

SUONO – SILENZIO - SUONO

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REGOLE DI COMPORTAMENTO

Ogni locale/area della scuola è abbinata ad un punto di ritrovo esterno e sicuro.In base al tipo di emergenza, il piano prevede norme comportamentali e procedure riassunte in differenti schede.Una scheda riepilogativa, con le indicazioni generali e particolari per le principali emergenze, è affissa in ogni locale dell’Istituto e nelle aree comuni.

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PRECAUZIONE E COLLABORAZIONE

Un’eventuale emergenza e le conseguenti operazioni di sfollamento possono interessare potenzialmente una popolazione di 1200 persone.

Per ridurre al minimo accettabile il rischio e limitarne le conseguenze occorre la massima attenzione, il rigoroso rispetto delle procedure e la più ampia collaborazione di tutti, studenti, personale ATA e docenti, secondo gli incarichi assegnati.

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RESPONSABILITA’ DEI DOCENTI E DEL PERSONALE ATA

Avendo come obiettivo la salvaguardia della sicurezza, il personale assume un

importante ruolo di garanzia, guida e responsabilità nei confronti degli studenti assegnati e presenti in Istituto, sui quali

deve essere continuativa l’opera di vigilanza ed assistenza, anche durante le

fasi di emergenza ed evacuazione.

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AREE ESTERNE DI RACCOLTA

Le aree di raccolta esterne e sicure sono 3

Identificate dai colori BLU, VERDE,

BLU: proseguendo a sinistra dell’ingresso all’edificio, adiacente all’ingresso delle palestre da via per Cucciago (dietro locale BAR)

VERDE: area verde retrostante il laboratorio multimediale

: entrando dal passo carraio di via Sesia, a destra

GIALLO

GIALLO

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M.LUCINI/SANT'ELIA/SSL

SCALE DI EMERGENZA

Le scale da utilizzare per l’evacuazione dell’Istituto sono identificate dalle lettere:

Le scale A e B sono quelle centrali ed interne alla scuola, utilizzate normalmente per l’accesso ai piani.Le scale C D E sono riservate all’emergenza e si trovano in prossimità della fine dei corridoi che ospitano le aule e i laboratori.

A B C D E

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PRECAUZIONI

I punti di ritrovo e le immediate vicinanze devono essere liberi da automezzi in sosta, così come le uscite di emergenza, l’area antistante l’ingresso dell’edificio, gli accessi al parcheggio e al piano interrato.

Le classi devono essere guidate fino al punto di ritrovo, evitando la permanenza nelle vicinanze del perimetro dell’Istituto o immediatamente a ridosso dell’uscita di emergenza.

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PRECAUZIONI

Le scale di emergenza C D E, per ragioni di sicurezza e vigilanza, devono essere utilizzate solo per effettiva necessità o per l’uscita al termine delle lezioni. Non è consentita la permanenza sulle scale e/o l’accesso e l’uscita ai piani. Come per tutto l’edificio e l’area immediatamente circostante vige, anche sulle scale di emergenza, il divieto di fumo.

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PROVE DI EVACUAZIONE

Vengono svolte in tre occasioni, per anno scolasticoSono lo strumento principale per verificare l’adeguatezza del piano di evacuazione ed apportare i necessari aggiustamenti, anche in relazione ad eventuali modifiche di esercizio dell’attività scolastica.La buona riuscita, la condivisione degli obiettivi e la partecipazione attiva di tutti sono aspetti irrinunciabili e fondamentali

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PIANO DI FORMAZIONE 2013 - 2014

Si proporrà al DS ed agli OO.CC.: La formazione obbligatoria dei nuovi assunti e dei lavoratori

provenienti da altri istituti e non ancora formati; La formazione e gli aggiornamenti periodici, in accordo con la rete

TUS 81, degli addetti alle squadre e delle figure sensibili (RSPP, ASPP,RLS);

La formazione degli studenti equiparati in alternanza scuola – lavoro;

Un aggiornamento periodico, per tutto il personale, di 2 ore su tema da concordare;

L’informazione iniziale per i nuovi studenti; Eventuali altre iniziative/progetti di informazione/formazione rivolti

agli studenti.

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DIVIETO DI FUMO

In tutto l’Istituto è vietato fumare.Il divieto è esteso anche all’area coperta

antistante l’ingresso, al cantiere posto al piano interrato, alle scale esterne di emergenza ed in

prossimità delle stesse, ai servizi igienici, I minori di anni 16 non devono fumare all’interno

del perimetro scolastico.Legge 11/11/1975 n. 584, Legge 16/01/2003

n. 3, regolamento di Istituto.

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Informazione a cura diM. LUCINI

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

ISISS Antonio Sant’Elia