ipertensione arteriosa viene definita ipertensione arteriosa, quel livello di pressione arteriosa...

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IPERTENSIONE ARTERIOSA Viene definita ipertensione arteriosa, quel livello di pressione arteriosa che si accompagna ad un aumento della morbilità e della mortalità della popolazione, cioè quel valore della pressione arteriosa in cui i benefici del trattamento superano i rischi e i costi dell’astensione (Kaplan, 1983)

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Page 1: IPERTENSIONE ARTERIOSA Viene definita ipertensione arteriosa, quel livello di pressione arteriosa che si accompagna ad un aumento della morbilità e della

IPERTENSIONE ARTERIOSA

Viene definita ipertensione arteriosa, quel

livello di pressione arteriosa che si accompagna ad un aumento della morbilità e della mortalità della popolazione, cioè quel valore della pressione

arteriosa in cui i benefici del trattamento superano i rischi e i costi dell’astensione

(Kaplan, 1983)

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QUALI

FARMACI?

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SCELTE TERAPEUTICHE

I principali benefici dipendono principalmente dalla riduzione dei valori pressori e solo in minima parte dal tipo di farmaco impiegato

Le classi principali di farmaci antipertensivi sono tutte indicate come scelte terapeutiche con cui iniziare e proseguire il trattamento

Identificare una classe come prima scelta è di relativa importanza vista la frequente necessità di associare due o più farmaci

Tali farmaci si differenziano però per alcuni specifici effetti farmacologici con conseguenti indicazioni differenti

Tollerabilità diversa da paziente a paziente

Il costo del farmaco ha un suo peso nella scelta

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Picco 6h-18h24-72h

Inizia 2-4hEfficacia alcuni giorni

7-10giorni

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Angiotensinogeno

Vasocostrizione Crescita cellulare Ritenzione di Na/H2O Attivazione simpatica

renina Angiotensina I

Angiotensina II

ACE

Tosse,Angioedema Bradichinina Frammenti

inattivi

Vasodilatazione Antiproliferazione

(chinine)

Aldosterone AT2

AT1

Vie non ACE(es., chimasi)

Sistema renina-angiotensina-aldosterone

Ritenzione NARitenzione NA++ RitenzioneHRitenzioneH22O O

Escrezione KEscrezione K++ Escrezione MgEscrezione Mg++++

Aldost.recettori

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Non sono sinergicia e b-bloccantSi associano a diureticConsigliati per rintenzione idrica

Inibisce dopa-decarbossilasi

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Alpha bloccanti periferici

• Effetti collaterali: sedazione, faticabilità, secchezza fauci, congestione nasale, edemi, impotenza, inconti. Urinaria da sforzo nelle donne

• Sinergici con la maggior parte ipertensivi, eccetto gli alfa2-stimolanti

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Inibitori adrenergici

• Reserpina: vasodilatazione periferica, ritenzione idrosalina, aumento secrezione gastrica, bradicardia depressione, sindromi parkinsoniane, galattorrea, aumento appettito ((deplezione di dopamina a livello dei nuclei ipotalamici)

• Simpaticolitici centrali:

• Stimolano i recetteri alfa-adrenergici del SNC

• Effetti collaterali: ipotensione ortostatica, bradicardia, sedazione,

• Sospensione: tachicardia ed ipertensioni parodosse specie se associati a beta.bloccanti

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Indicazioni e Controindicazioni delle Principali Classi di Indicazioni e Controindicazioni delle Principali Classi di AntiipertensiviAntiipertensivi

classiclassi indicazioniindicazioni controindicazionicontroindicazioni

Diuretici tiazidiciDiuretici tiazidici scompenso congestizioscompenso congestiziogotta,gravid,SM,IGTgotta,gravid,SM,IGT

anzianianzianiipert.sistolica isolataipert.sistolica isolata

Diuretici dell’ansaDiuretici dell’ansa insufficienza renaleinsufficienza renalescompenso congestizioscompenso congestizio

-bloccanti-bloccanti anginaangina asma,blocco A-Vasma,blocco A-Vpost-infartopost-infarto vasculopati periferiche vasculopati periferichegravidanzagravidanza mal.ostruttive mal.ostruttive polmonaripolmonaritachiaritmietachiaritmie atleti,SM, IGTatleti,SM, IGT

CalcioantagonistiCalcioantagonisti anzianianzianitachiaritmietachiaritmiediidropiridinicidiidropiridinici anginaangina scompens scompens congestiziocongestizio ipert.sistolica isolataipert.sistolica isolata

vasculopatie periferichevasculopatie periferichegravidanzagravidanza

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Indicazioni e Controindicazioni delle Principali Classi di Indicazioni e Controindicazioni delle Principali Classi di AntiipertensiviAntiipertensivi

classiclassi effetti collaterali effetti collaterali interazioni interazioni

Diuretici tiazidici Diuretici tiazidici rash cutanei, rash cutanei, digitale,tubocurarinadigitale,tubocurarina -K,-Na, -Mg, intossicazione litio,cortisone -K,-Na, -Mg, intossicazione litio,cortisone (-K)(-K) inpotenza, depress. inpotenza, depress.

+Uricemia, +Glicemia +Uricemia, +Glicemia Diuretici dell’ansaDiuretici dell’ansa ipovolemia,dist gastroent ed ematol + ipovolemia,dist gastroent ed ematol + dicumarolicidicumarolici

-bloccanti-bloccanti bradicardia, impotenza, bradicardia, impotenza, ipoglicemizzanti,clonidina,ipoglicemizzanti,clonidina,

dislipidemia, +glicemia,- barbitur-, dislipidemia, +glicemia,- barbitur-, estroprogesti+,estroprogesti+, mascherano le ipoglicemie mascherano le ipoglicemie verapamil,teofillinici,verapamil,teofillinici,

simpaticomimeticisimpaticomimetici v v

CalcioantagonistiCalcioantagonisti ipotenzione, edemi mal., ipotenzione, edemi mal., succo succo pompelmopompelmodiidropiridinicidiidropiridinici tachicardia, cefalea, vertigini,tachicardia, cefalea, vertigini,

vampate di calorevampate di calore

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Indicazioni e Controindicazioni delle Principali Classi di Indicazioni e Controindicazioni delle Principali Classi di AntiipertensiviAntiipertensivi

classiclassi indicazioniindicazioni controindicazionicontroindicazioni

Calcio-antagonistiCalcio-antagonisti anginaangina blocco A-Vblocco A-V(verapamil, diltiazem)(verapamil, diltiazem) aterosclerosi carotideaaterosclerosi carotidea scompenso cardiascompenso cardia

tachicardia sopraventricolaretachicardia sopraventricolareACE inibitoriACE inibitori scompenso congestizioscompenso congestiziogravidanzagravidanza

post-infartopost-infarto iperkaliemiaiperkaliemianefropatia non-diabetica stenosi art nefropatia non-diabetica stenosi art renalirenalinefropatia diabete tipo 1nefropatia diabete tipo 1proteinuriaproteinuria

Bloccanti recettori ATBloccanti recettori AT11 nefropatia diabete tipo 2nefropatia diabete tipo 2 gravidanzagravidanzamicroalbuminuria diabeticamicroalbuminuria diabetica iperkaliemiaiperkaliemiaproteinuriaproteinuria stenosi arterie stenosi arterie renalirenaliipertrofia ventricolo snipertrofia ventricolo sn

-bloccanti-bloccanti iperplasia prostaticaiperplasia prostatica ipotensione ipotensione ortostaticaortostatica

iperlipidemiaiperlipidemia scompencongestizioscompencongestizio

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Indicazioni e Controindicazioni delle Principali Classi di Indicazioni e Controindicazioni delle Principali Classi di AntiipertensiviAntiipertensivi

classiclassi effetti collateralieffetti collaterali interazioni interazioni

Calcio-antagonistiCalcio-antagonisti ipoten, edemi perif., +dicumrolici, ipoten, edemi perif., +dicumrolici, (verapamil, diltiazem)(verapamil, diltiazem) cefalea,vertigini, galattorea cefalea,vertigini, galattorea digitale, carbamaze.digitale, carbamaze.

ACE inibitoriACE inibitori tosse,+creatinina e K,alt. Emat., tosse,+creatinina e K,alt. Emat., immunosoppres.immunosoppres. edema angioneu., crampi muscolari, rispar. Kedema angioneu., crampi muscolari, rispar. K danni renali, ipoten, rash cutan.danni renali, ipoten, rash cutan.

Bloccanti recettori ATBloccanti recettori AT11 come i precedenti, ma non diur. risp. K. come i precedenti, ma non diur. risp. K. K, epar.K, epar. provocano tosse e rash, digos.,-warfarin/ sinv.provocano tosse e rash, digos.,-warfarin/ sinv. epatotossicitàepatotossicità

-bloccanti-bloccanti ipotensione ortostaticaipotensione ortostaticaalterazioni grado di vigilanzaalterazioni grado di vigilanza

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Caso clinicoipertensione

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ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA

La Paziente è una signora di 45 anni, di professione impiegata in una ditta di telecomunicazioni, ex fumatrice fino a circa 6 anni prima, sposata con due figli in buona salute.

Lamenta da qualche mese la comparsa di episodi saltuari di sensazione di "testa vuota", qualche palpitazione e malessere generale di difficile definizione soprattutto la sera.

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ANAMNESI FAMILIARE

Il gentilizio vede la presenza di coronaropatìa ad esordio precoce in alcuni familiari di sesso maschile e diabete in due zie in linea materna.Ipertensione arteriosa probabile nella linea paterna.Il padre ha assunto terapia anti-ipertensiva a tratti per una scarsa aderenza ai consigli terapeutici.Riferisce familiarità per obesità

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ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA

La Paziente ha sempre goduto di buona salute salvo alcuni episodi di cistopielìte durante le gravidanze ed una colecistectomia per litiasi sintomatica cinque anni prima. Saltuariamente si reca alla farmacia sotto casa per misurare la pressione arteriosa e riferisce riscontro di valori pressori di 145-150 mmHg di sistolica e 90-95 mmHg di pressione diastolica e con frequenze cardiache oscillanti fra 80 e 90 b.p.m. Le misurazioni sono prevalentemente eseguite prima del rientro serale al domicilio, intorno alle ore 18 – 18 30'

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ESAME OBIETTIVOAlla visita medica si rilevano: - h162 cm peso: 90 kg; - P.A 148/93 mmHg media di tre misurazioni ottenute in posizione seduta; - polso 85 b.p.m.; - torace e cuore: obiettività steto-acustica senza grossolane particolarità a parte un lieve soffio da eiezione alla base del cuore 1-2/6 Levine; - polsi periferici validi ai 4 arti; - stato di compenso emodinamico e obiettività addominale negativa compresa la ricerca di soffi vascolari sul decorso di aorta ed aa. renali; - Assenza di soffi carotidei; - Assenza edemi periferici declivi, ma solo uno stato di lieve succulenza da modesto linfedema.

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In base alla descrizione dei dati anamnestici ed alle evidenze obiettive

come inquadreresti il quadro pressorio della paziente?

• Ottimale• Normale alta• Ipertensione arteriosa di 1°grado• Ipertensione arteriosa di 2°grado• Ipertensione sistolica isolata

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Misurazione della Pressione Arteriosa Linee guida ESH 03

• Almeno 2 misurazioni intervallate da 1-2 minuti di tempo; se sensibilmente diverse, effettuare una terza misurazione

• Bracciale all’altezza del cuore• Considerare la comparsa/scomparsa dei rumori di

Korotkoff per identificare PAS e PAD• Negli anziani, nei diabetici e in altre condizioni

caratterizzate da possibile ipotensione ortostatica, misurare la pressione arteriosa 1 e 5 minuti dopo l’assunzione della posizione eretta

• Misurare la frequenza cardiaca mediante palpazione del polso (30 s), dopo la seconda misurazione pressoria in posizione seduta

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La Pa deve essere misurata adeguatamente per evitare di:curare “pazienti” normotesi non curare pazienti ipertesi

La PA varia nel corso delle 24h in uno stesso individuo: nel pz iperteso la variazione della variabilità pressoria viene considerata un indice prognostico negativo

IPERTENSIONE ARTERIOSALinee guida ESH 03

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CLINIC PRESSURE:Misurazione convenzionale della PA effettuata dal medico in ambulatorio: fenomeno “camice bianco” (valori elevati di PA legati allo stress emotivo che può scatenare nel pz la presenza del medico)

HOME PRESSURE:Misurazione della PA nel proprio domicilio, da parte di un familiare (riduzione del fenomeno “camice bianco”)

IPERTENSIONE ARTERIOSALinee guida ESH 03

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Monitoraggio ambulatorio (delle 24 ore) della PA (ABPM): consente di avere un gran numero di rilevazioni pressorie (70-80) nell’arco di una giornata e di adeguare al meglio la terapia farmacologica

A parità di valori di PA rilevati con la metodica convenzionale in 2 gruppi di pz ipertesi, il gruppo in cui si riscontra una PA delle 24 ore più elevata presenta un maggiore indice di danno d’organo e quindi di rischio CV

IPERTENSIONE ARTERIOSALinee guida ESH 03

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MONITORAGGIO DELLE 24 ORE

INDICAZIONI

- Considerevole variabilità tra i valori pressori ambulatoriali

- Elevati valori pressori in pz. con rischio cardiovascolare basso

- Marcata discrepanza tra valori pressori ambulatoriali e domiciliari

- Monitoraggio terapia (efficacia antipertensiva – copertura 24 ore ecc.)

- Finalità di ricerca

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La Paziente viene classificata come affetta da ipertensione arteriosa di Grado 1

I valori pressori di normalità variano a seconda della modalità di acquisizione/misurazione:

a) la misurazione clinica nello studio del Medico (140/80);

b) la media delle misurazioni ottenute dal monitoraggio ambulatoriale delle 24 ore (125/80) c) la auto-misurazione domiciliare (135/85).

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Diapositiva 2

Definizione e Classificazione dei Livelli di PA (mm/Hg)Definizione e Classificazione dei Livelli di PA (mm/Hg)

CategoriaCategoria SistolicaSistolica DiastolicaDiastolica

OttimaleOttimale <120 <80<120 <80NormaleNormale 120-129120-129 80-8480-84

Normale-altaNormale-alta 130-139130-139 85-8985-89

Grado 1 ipertensione (lieve)Grado 1 ipertensione (lieve) 140-159140-159 90-99 90-99

Grado 2 ipertensione (moderata)Grado 2 ipertensione (moderata)160-179160-179 100-109100-109

Grado 3 ipertensione (grave)Grado 3 ipertensione (grave) >180 >180 >110>110

Ipertensione Ipertensione sistolica sistolica isolataisolata >140 >140 <90 <90

- Sia la - Sia la sistolica sistolica che la che la diastolica diastolica rappresentano fattori di rischio indipendentirappresentano fattori di rischio indipendenti

- Se la - Se la sistolica sistolica e la e la diastolica diastolica ricadono in categorie differenti, bisognaricadono in categorie differenti, bisognaapplicare il rischio più elevatoapplicare il rischio più elevato

--La categoria normale-alta include valori che vanno considerati La categoria normale-alta include valori che vanno considerati ““elevatielevati”” in in soggetti ad alto rischio, soggetti ad alto rischio, ““accettabiliaccettabili”” in soggetti a basso rischio in soggetti a basso rischio

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Nuova Classificazione della Pressione ArteriosaNuova Classificazione della Pressione Arteriosa

Joint National Committee on Prevention, Detection, Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation and Treatment of High Blood Pressure (JNC7)Evaluation and Treatment of High Blood Pressure (JNC7)

PressionePressione SBP (mmHg)SBP (mmHg) DBP (mmHg)DBP (mmHg)

NormaleNormale <120 <120 e <80 e <80

Preipertensione Preipertensione 120-139 120-139 o 80-89 o 80-89

Stadio 1Stadio 1 140-159 140-159 o 90-99 o 90-99

Stadio 2Stadio 2 >/= 160 >/= 160 o >/=100 o >/=100

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Eziologia dell’ipertensione

• Ipertensione essenziale**. Associata a: Introito di Na Consumo di alcool Fattori genetici e

razziali Obesità

• Ipertensione secondaria: Nefropatie Stenosi arteria renale Contraccettivi orali Feocromocitoma Iperaldosteronismo 1vo Sindrome di Cushing Altre endocrinopatie (ipo ed

ipertiroidismo, iperparatiroid.) Sleep-apnea Coartazione aortica*95% dei casi di iptn95% dei casi di iptn

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In base alla descrizione come inquadreresti il peso corporeo della Paziente?

• Normopeso• Sovrappeso • Obesa di 1 grado• Obesità di 2 grado. • Grave Obesità

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OBESITA’ L'OMS classifica il grado di soprappeso utilizzando l'indice di massa corporea (BMI: Body Mass Index) BMI = peso corporeo (Kg) h 2 (m)

BMI GRADO

> 40 Grave obesità

(grado III)

35-39.9 Obesità (grado II)

30-34.9 Obesità (grado I)

25-29.9 Sovrappeso

18,5-24.9 Normopeso

Nella nostra Paziente il BMI= 34,3 quindi si tratta di un soggetto affetto da obesità di grado I

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OBIETTIVO DEL TRATTAMENTO ANTIIPERTENSIVO

Ridurre il rischio globale di morbilità e mortalitàcardiovascolare

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• Ricercare la massima riduzione del rischio cardiovascolare

• Trattare tutti i fattori di rischio reversibili (fumo, dislipidemia, diabete, etc.)

• Ridurre la pressione al di sotto di 140/90 mmHg

• Nei pazienti con diabete ridurre a livelli inferiori a 130/80 mmHg

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Valori pressione arteriosa

Altri fattori di rischio cardiovascolare

Patologie associate

Danno d’organo

Questi dati obiettivi ed anamnestici sono sufficienti per decidere l’iter terapeutico?

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Riduzione di rischio cardiovascolare assoluto per le varieClassi di pazienti

Strat.Rischio

Rischioassoluto

Effetti della terapia(CVD pervenuti per1000 anni-pz)

10/5 mmHg 20/10 mmHg

Basso rischio <15% <5 <9

Medio rischio 15/20% 5-7 8-11

Rischio elevato 20/30% 7-10 11-17

R. molto elevato >30% >10 >17

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Maggiori fattori di rischio cardiovascolare

Fumo di sigaretteDislipidemiaSesso (Uomini e Donne in post-menopausa)Età >60 anni

Storia familiare per malattie cardiovascolariIpertensione

Diabete / Obesità viscerale

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E’ possibile definire ulteriormente il tipo di obesità di cui soffre la Paziente o è sufficiente l’indice di massa corporea?

Il National Cholesterol Education Program – Adult Treatment Panel III (NCEP-ATIII) nel 2002 ha proposto di suddividere i soggetti con BMI ≥ a 25 in base alla misurazione della circonferenza addominale. Uomini Donne

>102 cm > 88 cm

Obesità viscerale

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E’ possibile definire ulteriormente il tipo di obesità di cui soffre la Paziente o è sufficiente l’indice di massa corporea?

Il National Cholesterol Education Program – Adult Treatment Panel III (NCEP-ATIII) nel 2002 ha proposto di suddividere i soggetti con BMI ≥ a 25 in base alla misurazione della circonferenza addominale. Uomini Donne

>102 cm > 88 cm

La nostra Paziente presenta un indice di massa corporea di 34,3; una circonferenza addominale di 87 cm

Obesità viscerale

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Quali accertamenti laboratoristico-strumentali richiedereste per ulteriormente definire la situazione della Paziente finora inquadrabile come ipertesa di grado 1 ed obesa di grado 1

1) Routine ematochimica2) Monitoraggio delle 24 ore della PA3) Routine ematochimica + Monitoraggio delle 24 ore della PA + ECG 4) Routine ematochimica + ECG + fundus oculi 5) Routine ematochimica + ECG + fundus oculi + Ecocardio + Eco-doppler dei tronchi epiaortici

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Danno d’organo

Ipertrofia ventricolare sinistraProteinuria e/o Creatinina (1,2-2,0 mg/dl)Presenza di placche vasi elcollo e AAIIRetinopatia ipertensiva lieve

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Eccesso di Rischio in Ipertesi con Ipertrofia Ventricolare Sinistra all’Elettrocardiogramma

• 5 volte più alto per infarto miocardico

• 6-7 volte più alto per scompenso cardiaco

• 3-10 volte più alto per ictus

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Patologie associate

StrokeCardiopatiaNefropatia (diabetica o con creatinina>2)Vasculopatie

Retinopatia ipertensiva grave

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Emoglobina 13,5 g/dlEritrociti 4.035.000/mm3Leucociti 6.700/mm3Trombociti 221.000/mm3Glicemia 91 mg/dlCreatininemia 1,0 mg/dlUricemia 4,5 mg/dlSodiemia 141 mEq/LKalemia 4,0 mEq/LAST 27 U.I.ALT 27 U.I.Colesterolo totale 209 mg/dlColesterolo HDL 61 mg/dlTrigliceridi 98 mg/dlColesterolo LDL 128 mg/dlEsame urine:ndr

Routine ematochimica:

Microalbuminuria:assente

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a) Elettrocardiogramma:ritmo sinusale 80 b.p.m.; normale l’attivazione atrio-ventricolare (P-Q: 0,175 ms); Asse elettrico del QRS orizzontale; Ripolarizzazione normale.

b) Fundus oculi: retinopatia ipertensiva di grado 1: lieve restringimento arteriolare con aumento del riflesso parietale.

c) Ecocardiografia:nella norma volumi cardiaci e spessori delle pareti del ventricolo sn. Inversione del rapporto E/A dello spettro di flusso trans-mitralico in diastole [compatibile con un aumento della rigidità della parete ventricolare sn]. d) Ecografia color doppler dei tronchi epiaortici: lieve ma uniforme aumento dello spessore dell’intima delle pareti carotidee in assenza di evidenze di stenosi e/o placche ateromasiche.

Esami Strumentali

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Riassumendo…

la paziente presenta:

a) ipertensione arteriosa di grado 1;b) familiarità positiva per cardiopatia ischemicac) ha una lieve evidenza di interessamento vascolare (ispessimento medio-intimale)d) obesità di 1° grado non visceralee) retinopatia ipertensiva di grado 1

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Riduzione di rischio cardiovascolare assoluto per le varieClassi di pazienti

Strat.Rischio

Rischioassoluto

Effetti della terapia(CVD pervenuti per1000 anni-pz)

10/5 mmHg 20/10 mmHg

Basso rischio <15% <5 <9

Medio rischio 15/20% 5-7 8-11

Rischio elevato 20/30% 7-10 11-17

R. molto elevato >30% >10 >17

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J Hypertension 2003, 21: 1011-53

Pressione arteriosa (mmHg)

Rischio aggbasso

Rischio aggbasso

Grado 1 Grado 2 Grado 3

Ipertensionegrave

Ipertensione moderata

Ipertensione lieve

Normale altaNormale

PAS 120-129 o PAD 80-84

PAS 130-139 o PAD 85-89

PAS 140-159 o PAD 90-99

PAS 160-179o PAD 100-109

PAS 180 o PAD 110

I Nessun altro fattore di rischio

II 1-2 fattori di rischio

III 3 o più fattori di rischio o danno d’organo o diabete, SMetabolica

IV Patologie associate (CCA)

Rischio nella media

Rischio nella media

Rischio aggiuntivo basso

Rischio aggiuntivo elevato

Rischio aggiuntivo basso

Rischio aggiuntivo basso

Rischio aggiuntivo moderato

Rischio aggiuntivo elevato

Rischio aggiuntivo moderato

Rischio aggiuntivo moderato

Rischio aggiuntivo moderato

Rischio aggiuntivo elevato

Rischio aggiuntivo elevato

Rischio aggiuntivo elevato

Rischio aggiuntivo molto elevato

Rischio aggiuntivo molto elevato

Rischio aggiuntivo molto elevato

Rischio aggiuntivo molto elevato

Rischio aggiuntivo molto elevato

Rischio aggiuntivo molto elevato

Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente con ipertensione gravesecondo le Linee Guida 2003 ESH-ESC

Altri fattori di rischio e storia clinica

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Principali Studi sulla Categoria DefinitaPrincipali Studi sulla Categoria DefinitaAlta Normale (130-139/85-89) Alta Normale (130-139/85-89)

Studio PROGRESSStudio PROGRESSPazienti con precedente stroke o TIA con pressione <140/90 sePazienti con precedente stroke o TIA con pressione <140/90 senon trattati, presentano una incidenza di eventi cardiovascolari non trattati, presentano una incidenza di eventi cardiovascolari aa4 anni del 17%. Il rischio si riduce del 24% riducendo la 4 anni del 17%. Il rischio si riduce del 24% riducendo la pressionepressione

Studio HOPEStudio HOPEStessi risultati nei pazienti con elevato rischio coronaricoStessi risultati nei pazienti con elevato rischio coronarico

Studio ABCDStudio ABCDNei diabetici tipo 2 con P.A <140/90, un trattamento aggressivoNei diabetici tipo 2 con P.A <140/90, un trattamento aggressivoriduce il rischio di stroke e previene la progressione dellariduce il rischio di stroke e previene la progressione dellaproteinuriaproteinuria

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TerapiaTerapia

SBP 130-139 o DBP 85-SBP 130-139 o DBP 85-8989 (Pressione alta (Pressione alta normale) normale)

ricercare altri fattori di rischio,ricercare altri fattori di rischio, danno d’organo, diabete, patologie danno d’organo, diabete, patologie associate associate

iniziare cambiamento dello stile di vitainiziare cambiamento dello stile di vita e correzione di altri fattori di rischio e correzione di altri fattori di rischio

stratificare il rischio assolutostratificare il rischio assoluto

molto alto alto moderato bassomolto alto alto moderato basso

terapia terapia controllo nessun terapia terapia controllo nessun farmacologica farmacologica pressorio farmacologica farmacologica pressorio interventointervento

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STRATEGIE TERAPEUTICHE

Nella maggior parte dei casi il trattamento dovrebbe essere iniziato gradualmente e valutato nell’arco di alcune settimane

A seconda dei valori pressori di base e della presenza o meno di altri fattori, è ragionevole iniziare la terapia con uno o due farmaci, entrambi a basso dosaggio

E’ probabile che per raggiungere il target pressorio sia necessario l’impiego di una terapia di associazione tra due o più farmaci.

Entrambe le strategie terapeutiche presentano vantaggi e svantaggi.

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Considerare:i livelli pressori in assenza di terapia

L’assenza o presenza di TOD e FR

Un solo farmaco a basso dosaggio

Farmaco precedente

a pienodosaggio

Nuovofarmacoa basso

dosaggio

Combinazione di 2-3 farmaci

Monoterapiaa pieno dosaggio

Combinazione di due farmacia basso dosaggio

Combinazione precedente apiena dose

Aggiungere un terzo farmacoa bassa dose

Combinazione di 3 farmacialle dosi efficaci

STRATEGIE TERAPEUTICHE

Obiettivo non raggiunto

Obiettivo non raggiunto

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Nella nostra Paziente venne inizialmente programmata una seduta di educazione sanitaria con consulenza dietologica e fissato un appuntamento per una rivalutazione clinica dopo 90 giorni con preghiera di eseguire due automisurazioni la settimana in condizioni fra loro confrontabili in termini di postura, orari, strumentazione impiegata.

Al controllo la media delle automisurazioni era di 155/95, il peso corporeo di 89 Kg e sostanzialmente sovrapponibili i valori degli esami ematochimici

Cosa fareste ?

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Quale farmaco scegliereste?:

Beta-bloccante/diureticoACE.inibitore o SartanicoCalcioantagonista diidropiridinicoCalcioantagonista non-diidropiridinicoAlfa-liticiAntiadrenergici

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La paziente viene trattata con un Sartano (protezione cardio-renale a lungo termine)

Paziente obesa suscettibile di sviluppare SMPaziente con familiarità per diabete

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L’aumento della PA è la risultante di vari fattori che si possono così sintetizzare: 1 fattori emotivi 2 fattori legati a patologie del cuore 3 fattori legati a patologie dei vasi 4 fattori metabolici 5 danno renale 6 fattori endocrini (surrene, tiroide, ecc) 7 fibrosi retroperitoneale 8 obesità

9 altri fattori