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Sport Tecnologie per la disabilità – A.A. 2012/2013 ASPHI Fondazione Onlus

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Page 1: Introduzione al corso - elite.polito.itelite.polito.it/files/courses/01OQM/slide2013/sport.pdf · 28 luglio 1948 si tennero i primi Giochi di Stoke Mandeville per atleti disabili,

Sport

Tecnologie per la disabilità – A.A. 2012/2013

ASPHI Fondazione Onlus

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Cenni storici

Individui affetti da paralisi spinale traumatica sono stati i primi disabili a praticare

sistematicamente un’attività sportiva. Tale attività pionieristica ebbe origine in Gran

Bretagna, grazie all’entusiastica opera di Sir Ludwig Guttmann, neuro-chirurgo.

Il centro fu aperto nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, ed i primi paraplegici a

cimentarsi nelle varie discipline sportive furono giovani di ambo i sessi appartenenti alle

forze armate britanniche, portatori di lesioni midollari per cause belliche.

Sir Ludwig ebbe il merito di riconoscere l’importanza della collaborazione attiva del malato,

unitamente alle cure mediche, nella prevenzione di tali patologie secondarie all’handicap;

egli studiò e realizzò con grande determinazione dei programmi di allenamento per disabili,

facendovi partecipare tutti i pazienti che si presentavano al suo centro.

Una delle maggiori difficoltà che si incontra nell’ottenere la collaborazione attiva del

paraplegico traumatico risiede nel basso livello delle motivazioni psichiche, pressoché

azzerate dall’handicap acquisito.

Una grave disabilità fisica, tale da ostacolare pesantemente il reinserimento nel contesto

lavorativo, produce una depressione psichica che rende il soggetto totalmente astenico,

demotivato e abulico, puro oggetto delle cure mediche che subisce passivamente.

2 Tecnologie per la disabilità

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Cenni storici

Occorre un contesto adattato, un ambiente favorevole, nel quale gli stimoli siano adeguati

alla condizione fisica del disabile. Solo così si possono proporre dei nuovi interessi,

ricreando i presupposti per un’adeguata motivazione alla collaborazione del soggetto, per

ricostruire attivamente la propria esistenza. Inventando delle discipline e delle tecniche

sportive adattate all’handicap, si ottiene un contesto sociale e ambientale rispondente a

queste esigenze.

Grazie dunque allo sport i pazienti paraplegici del Dr. Guttman cominciarono a sviluppare la

muscolatura delle braccia e delle spalle, raggiungendo rapidamente risultati

macroscopicamente superiori a quelli della normale chinesiterapia. Inoltre lo sport, aiutando

ad acquisire equilibrio ed abilità motorie nell’uso della sedia a rotelle, consentiva a questi

paraplegici di servirsi più efficacemente di tale mezzo di locomozione nella normale vita di

relazione.

3 Tecnologie per la disabilità

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Cenni storici

28 luglio 1948 si tennero i primi Giochi di Stoke Mandeville per atleti disabili, cui

parteciparono sportivi handicappati ex membri delle Forze Armate britanniche.

Nel 1952 per la prima volta i Giochi di Stoke Mandeville divennero internazionali

Nel 1960 si svolsero nel contesto delle Olimpiadi di Roma.

Nel 1964 vi fu un’Olimpiade per disabili a Tokio, con 390 partecipanti; nel 1968 ben 750

atleti su sedia a rotelle presero parte ai Giochi di Ramat Gan (Tel Aviv), località offerta da

Israele per indisponibilità di Città del Messico. In tale occasione un pubblico di 25.000

persone acclamò gli sportivi handicappati alla cerimonia di apertura nello stadio di

Gerusalemme.

……..

Nel 2008 alle Paralimpiadi di Pechino parteciparono 150 nazioni, con 4000 atleti

Nel 2012 alle Paralimpiadi di Londra parteciaprono 164 nazioni con 4237 atleti

Nel 2010 alle Paralaimpiadi invernali a Vancouver parteciparono 45 nazioni, con 650 atleti

4 Tecnologie per la disabilità

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Introduzione

Tecnologie per la disabilità 5

Valenza della sport-terapia

Terapeutica-Riabilitativa

Psicologica

Sociale

Fisica

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Introduzione

F.I.S.Ha. (Federazione Italiana Sport Handicappati)

FISD (Federazione Italiana Sport Disabili)

CIP (Comitato Italiano Paralimpico)

Federazioni normodotati

F.I.S.I.P. (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici)

CIP (con sedi regionali)

A livello internazionale IPC (International Paralympic Committee)

OGGI

6 Tecnologie per la disabilità

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Introduzione

Tecnologie per la disabilità 7

Nella pratica sportiva si distinguono le seguenti categorie:

Disabili fisici

Disabili sensoriali ciechi

Disabili sensoriali sordi

Disabili psico-mentali

STESSO SITO DI GARA

STANDING

SITTING

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Giochi Paralimpici

Tecnologie per la disabilità 8

Discipline ai Giochi paralimpici estivi

Atletica leggera paralimpica

Boccia

Calcio a 5-un-lato

Calcio a 7-un-lato

Canottaggio paralimpico

Ciclismo paralimpico

Equitazione paralimpica

Goalball

Judo paralimpico

Nuoto paralimpico

Pallacanestro in carrozzina

Pallavolo paralimpica

Rugby in carrozzina

Scherma in carrozzina

Sollevamento pesi paralimpico

Tennis in carrozzina

Tennis tavolo paralimpico

Tiro paralimpico

Tiro con l'arco paralimpico

Vela paralimpica

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Giochi Paralimpici

Tecnologie per la disabilità 9

Discipline ai Giochi paralimpici invernali

Sci alpino paralimpico

Sci di fondo paralimpico

Biathlon paralimpico

Curling in carrozzina

Hockey su slittino

Snowboard

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Tecnologie per la disabilità

Classificazione

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Nelle diverse competizioni gareggiano atleti con disabilità diverse; per questo

motivo gli atleti vengono classificati a seconda delle proprie capacità funzionali in

modo che i partecipanti gareggino su basi uguali.

La classificazione prevede sia un esame dei referti medici, sia una valutazione delle

capacità funzionali.

Sulla base del risultato ottenuto nel processo di classificazione viene utilizzato un

coefficiente espresso in percentuale. Il tempo effettivo dall’atleta viene

moltiplicato per il coefficiente percentuale per ottenere il tempo gara.

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Attrezzatura

Tecnologie per la disabilità 11

Per poter praticare una disciplina sportiva è importante utilizzare degli

strumenti idonei (ausili) per ottenere risultati adeguati e che garantiscano la

massima sicurezza dell’atleta e dei compagni di gioco, in caso di giochi di

squadra.

In genere gli ausili possono essere suddivisi in:

personali

specifici dell’attività sportiva

ambientali

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Solitamente le carrozzine utilizzate sono carrozzine a

tre ruote, due più grandi posteriori ed una anteriore

più piccola. Il telaio è allungato ed è costruito

impiegando materiali che consentono di contenerne

il peso complessivo, pur non compromettendo la

robustezza.

La posizione di spinta è raccolta, con ginocchia vicine

al tronco e gambe flesse sotto il sedile.

Inoltre sono fornite di un piccolo manubrio per

regolare l’angolo di sterzata

Attrezzatura

Tecnologie per la disabilità 12

Carrozzine

Esistono carrozzine specifiche per ogni sport.

Es. in atletica è fondamentale l’utilizzo di carrozzine per consentire agli atleti della categoria

sitting di partecipare alle competizioni.

12 Tecnologie per la disabilità

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Attrezzatura

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Carrozzine

Es. nel tennis le carrozzine sono modelli che presentano due ruote posteriori

di grandi dimensioni, due ruotini anteriori molto piccoli, che garantiscono il

massimo della maneggevolezza.

Altra caratteristica è l’elevato angolo di scampanatura delle ruote posteriori, in

tal modo si a scampanatura delle ruote, in modo da garantire una buona

stabilità laterale e una più agevole controllabilità della carrozzina mediante lo

spostamento del baricentro.

Tecnologie per la disabilità 13

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Attrezzatura

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Handbike

Anche denominate tricicli, sono costituite da un telaio a cui sono collegate due

ruote posteriori ed una ruota anteriore.

Il principio di funzionamento è quello di trasmettere il movimento alla ruota

anteriore utilizzando una propulsione a braccia e non a gambe.

14 Tecnologie per la disabilità

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Attrezzatura

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Sci alpino

Gli atleti in grado di gareggiare in posizione eretta utilizzano degli sci normali, mentre

possono utilizzare degli stabilizzatori laterali al posto dei bastoncini.

Per gli atleti della categoria “sitting “ invece è necessario utilizzare un guscio

collegato,mediante ammortizzaore, ad un monosci.

Anche in questo caso i bastoncini sono sostituiti da due stabilizzatori

15 Tecnologie per la disabilità

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Attrezzatura

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Sci nordico

Anche nel caso dello sci nordico, l’utilizzo di ausili è fondamentale nei casi in

cui gli arti inferiori non siano in grado di assicurare la posizione eretta. In tali

casi sono utilizzati sedili che vengono fissati agli sci mediante attacchi normali

16 Tecnologie per la disabilità

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Ausili blind

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La maggior parte degli sport può essere praticata anche da atleti non vedenti o

ipovedenti.

In tal caso non è necessario un ausilio particolare, ma deve essere presente una seconda

persona che dovrà condurre l’atleta durante tute le fasi di svolgimento della gara.

In alcune discipline sportive la guida è fisicamente a contatto con l’atleta non vedente

mediante una corda (gare su pista o subacquea), in altri casi la guida precede l’atleta e a

voce, con indicazioni codificate, dà istruzioni all’atleta (es. sci alpino e sci nordico)

In altri sport invece si utilizzano segnali acustici per segnalare un certo avvenimento (es.

vela, sci nautico)

17 Tecnologie per la disabilità

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Protesi

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Così come per le carrozzine, anche per le protesi esistono delle protesi

specifiche per le diverse attività sportive.

In particolare nell’atletica sono preferibili piedi dinamici, in grado di accumulare

e restituire energia.

18 Tecnologie per la disabilità

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Protesi

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In altri tipi di sport, quali l’arrampicata, lo snowboard e lo sci alpino, le normali

protesi non sono in grado di fornire un adeguato supporto all’atleta.

Sono quindi normalmente utilizzate protesi che presentano ellementi dissipativi

o elastici, in modo da avere un accumulo di energia nella flessione, che viene

restituita nella fase di estensione, in modo da facilitare l’escursione verticale del

baricentro.

19 Tecnologie per la disabilità

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Protesi

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Dedicate per altre tipologie di sport….

20 Tecnologie per la disabilità

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Analisi del movimento

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L’analisi del movimento si sta sempre più affermando anche nel campo

dello sport disabili.

studio del gesto sportivo

valutazione funzionale delle protesi

studio fisiologico del gesto sportivo

Sono sfruttati gli stessi principi già sfruttati

nell’analisi del cammino, con qualche

complicazione in più perché si tratta in alcuni

casi di studi che non possono essere eseguiti in

ambienti strutturati e non devono essere

invasivi.

21 Tecnologie per la disabilità