intervento dell'arch. franco bernardini

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l'invito a questa conferenza è stata l'occasione per tracciare un bilancio su 25 anni di attività dello studio;

anni nei quali le occasioni progettuali si sono concentrate soprattutto nell'ambito del settore della ricettività, ospitalità e well-being. In questo ambito ci siamo specializzati sopratutto nel recupero e restyling

di strutture esistenti.

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Villaggio VALTUR - Ostuni

Albergo del Senato - RomaHotel Aldobrandeschi - Roma IQ Hotel - Roma

alcuni degli hotel che abbiamo alcuni degli hotel che abbiamo realizzato..realizzato..

Hotel Contilia - Roma

La Lumiére di Piazza di Spagna - Roma

Hotel Diocleziano - Roma

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Senza alcuna ambizione di voler dare ricette “pronte per l'uso” ci si concentra soprattutto su alcuni case

history, esaminando il percorso progettuale e le condizioni che ne hanno determinato le scelte tecniche

ed estetiche, con un'attenzione particolare per i materiali e le tecnologie innovative.

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Il ruolo dell'architettoIl ruolo dell'architettolo scenario italiano, soprattutto per quanto riguarda il mondo del progetto e della produzione nel settore del contract alberghiero,

dimostra elementi di distinzione del made in Italy: figure di progettisti italiani e aziende di produzione sono diventati vere e proprie ‘firme’ e garanzie di eccellenza per hotel dello scenario

internazionale destinati soprattutto a una clientela di ‘alta gamma’, talvolta anche in relazione a importanti brand

merceologici

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Affrontare il progetto di un albergo, significa oggi confrontarsi con una serie di specificità e

professionalità che occorre rispettare, coordinare e tenere insieme senza perdere di vista l'obiettivo finale

e comune di fornire un'immagine attrattiva e coerente con gli scopi del committente, con il luogo

e con il target del business plan.

Il primo passo: il Il primo passo: il brainstormingbrainstorming

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Per una nuova Per una nuova classificazioneclassificazione

le nuove modalità di comunicazione e di interazione fra i diversi soggetti offerti dalla rete e dai siti web – ma anche

dai social network – non fanno che aumentare per l’ospite le diverse possibilità di accesso a informazioni

inerenti l’organizzazione di un viaggio e l’individuazione di un luogo di sosta, il confronto fra diverse esperienze, ma

anche la creazione di comunità e gruppi virtuali intorno agli ambiti del turismo, del viaggio e dell’ospitalità.

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Recensioni VS stelleRecensioni VS stelleAd oggi, come è noto, la classificazione degli hotel è espressa in

stelle, ma questo sistema inizia ad essere obsoleto e incompleto: ecco perché si inizia a pensare di integrarlo con le recensioni online

lasciate dagli utenti, strada che in molti hanno già iniziato a percorrere, a partire dalle piattaforme di prenotazione online.

a parità di stelle, un hotel risulta di categoria superiore rispetto a un altro, se i commenti di chi ci è stato sono migliori. Dunque l’obiettivo di questa nuova proposta di classificazione è di ridurre il divario esistente fra le

aspettative degli ospiti e la loro esperienza in hotel.Il risultato atteso sarà quello di un impatto economico positivo sugli alberghi, generando nei consumatori più fiducia verso il sistema di

classificazione e stimolando positivamente i comportamenti d’acquisto.La proposta dell’UNWTO, l’Organizzazione Mondiale del Turismo,

argomentata nel report Online Guest Reviews and Hotel Classification System, in cui si evince che oggi prima di una prenotazione alberghiera

online, gli utenti consultano mediamente 14 siti di viaggi. In questa ricerca la classificazione in stelle è usata come primo “filtro”, mentre le recensioni vengono prese come parametro per fare una scelta selettiva

fra gli hotel selezionati.

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Recensioni VS stelleRecensioni VS stelleSono state condotte delle interviste dagli autori del report, alle quali hanno risposto positivamente sia i clienti che gli albergatori. Secondo i

clienti ben il 75% considera importante la classificazione in stelle, mentre si affidano a recensioni online l’84%. Per gli albergatori, invece,

il giudizio è ancora sbilanciato a favore delle recensioni online, considerate importanti dal 97%, contro il 75% che invece reputa più rilevanti le stelle. L’UNWTO afferma che il 75% di consumatori e albergatori pensa sia importante integrare le due forme di valutazione in modo da migliorare la classificazione dell’albergo.una delle cose da valutare con attenzione in questo sistema è

l’autenticità delle recensioni online. L’UNWTO sostiene che la veridicità si possa ricavare dal grosso numero di recensioni presenti su

numerosi siti, che dovrebbe minimizzare l’impatto di quei commenti falsi che andrebbero in qualche modo a viziare il sistema di valutazione

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La classifica degli hotel dopo La classifica degli hotel dopo il restylingil restyling

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La classifica degli hotel dopo La classifica degli hotel dopo il restylingil restyling

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La classifica degli hotel dopo La classifica degli hotel dopo il restylingil restyling

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La classifica degli hotel dopo La classifica degli hotel dopo il restylingil restyling

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Business + leisure = Business + leisure = bleisurebleisureGli alberghi fino a poco tempo venivano in genere divisi secondo il

binomio “per affari” o per “vacanze-turismo”. In un recente numero di Ottagono, Francesco Scullica, ha posto in evidenza come negli ultimi anni la globalizzazione del viaggio abbia portato ad una ibridazione nella fruizione degli alberghi, definito “bleisure”, neologismo nato

dalla contrazione delle parole business e leisure, consistente nell’associare una breve vacanza ai propri impegni professionali,

trasformando così le trasferte di lavoro in occasioni per rilassarsi e rigenerarsi. Il fenomeno influenza significativamente anche la progettazione degli spazi dell’albergo, sempre più pensati per

connettere la dimensione professionale con aspetti di relax e benessere che migliorano la qualità dell’esperienza.

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L'Hotel Regina Margherita di Cagliari nasce dalle ceneri dell'Hotel Jolly. La storia di questo albergo è legata alla “Scala di Ferro”, un edificio storico di Cagliari, fra i più importanti monumenti neogotici della Sardegna. Già albergo, in cui soggiornarono diverse personalità come David Herbert Lawrence, Totò e Carlo Levi, dopo una serie di lavori contestatissimi, è oggi sede della Prefettura di Cagliari. Si trova in viale Regina Margherita, nel quartiere della Marina, sul cinquecentesco Bastione della Nostra Signora di Monserrato, che faceva parte del sistema murario di Cagliari. Dopo la dismissione di un cimitero militare settecentesco, il bastione viene usato come Piazza d'Armi, fino a quando, nel 1859, viene rilevato dall'imprenditore Antonio Cerutti, che vi apre lo Stabilimento Balneare Cerruti. Nel 1869 vengono costruite le due caratteristiche torri merlate neogotiche. Nel 1877, con l'apertura dell'albergo viene costruita l'ala centrale, in stile sempre neogotico.

Nel 1961 l'albergo fu rilevato dalla catena "Jolly Hotels", che dopo aver costruito a fianco un nuovo albergo, sul suolo dove sorgeva il Politeama Regina Margherita, lo abbandonò. L'immobile è stato poi completamente ristrutturato tra il 2004 e il 2007 dagli attuali proprietari a cura del nostro studio di Architettura.

case history n° 1:l'Hotel Regina Margherita - Cagliari

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Lo stato ante operam l’Hotel Regina Margherita di Cagliari è stato

integralmente sottoposto ad opere di manutenzione straordinaria e restyling degli interni. L'edificio attuale, nel suo aspetto esterno, ha origine dalla ristrutturazione di un precedente Jolly Hotel, dalla inconfondibile struttura tipica anni '60 di cui restano retaggi nel prospetto posteriore su via Porcile. L’immobile si presenta come un complesso edilizio composto da una “torre” e da una “stecca” collegate da una “piastra” su strada contenente tutti i servizi comuni dell'albergo. La struttura degli edifici è in cemento armato mentre le facciate sono rivestite da pannelli di Alucobond di colore beige, i serramenti sono stati sostituiti con nuovi infissi antirumore a taglio termico con vetrocamera basso-emissivo.

La situazione distributiva dell'Hotel prima della ristrutturazione, non era più adeguata agli standard richiesti dalla hotellerie internazionale per alberghi di questa levatura -ricordiamo che l'Hotel Regina Margherita è l'unica grande struttura ricettiva del centro storico di Cagliari- inoltre l'immagine dell'Hotel, le sue dotazioni impiantistiche e l'arreda-mento erano obsoleti e inadeguati al ruolo internazionale che la proprietà intendeva imprimere all'Albergo.

Il primo obiettivo è stato di dotare l'Hotel di una area di ricevimento ed accoglienza di ampia rappresentanza e respiro poiché il vecchio ingresso -in posizione decentrata- costringeva i clienti a tortuosi giri per raggiungere i vari servizi della struttura. La Sala colazioni posta in posizione baricentrica era inoltre di ostacolo ad una chiara comprensione dell'albergo.

L'idea alla base del progetto è stata di creare una sorta di “piazza” centrale cui fanno riferimento tutti i percorsi e le attività dell'albergo. In particolare i due gruppi scale/ascensore che conducono alle camere, prima isolati e separati, sono ora stati accorpati in un unico percorso. L'immagine dell'hotel è stata adeguata ad un design cosmopolita senza facili concessioni alle mode, nell'accostamento dei colori neutri che vanno dagli avori alle porpore sature, dall'uso di materiali sobri ma innovativi, al lusso senza appariscenza.

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Il progetto di ristrutturazione e arredamento

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Il nuovo ingressoL'unica modifica apportata all'esterno riguarda il nuovo ingresso dell’edificio, in quanto quello precedente non risultava adeguato alle esigenze di una struttura di così alto livello né dal punto di vista dimensionale né da quello della comunicazione visiva. Il contesto dell’intervento è nel centro storico della città e per questo ricade in un ambito paesaggistico vincolato ed è stato realizzato in accordo con la Soprintendenza; l’intervento è stato di modeste dimensioni e di limitato impatto ambientale, in quanto la facciata su viale Regina Margherita è coperta parzialmente da una cortina di alberature, per cui la visibilità è limitata praticamente al solo ambito specifico dell’albergo, la nuova pensilina dell'Hotel è stata realizzata in vetro stratificato acidato, sorretto da tiranti in acciaio inox con rotules della “Faraone”. Una nuova gradinata in granito sardo bocciardato conduce alla quota d'ingresso dell'Hotel, dove all'interno si è accolti da un grande e scenografico lampadario Fil de Fér di “Catellani & Smith” e da un dipinto ad olio di grandi dimensioni proveniente dalle demolizioni della vecchia hall.

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Hall/Lounge/Reception:L'ingresso dell'albergo è stato spostato dalla posizione precedente, che risultava decentrata; attualmente si accede attraverso porte scorrevoli automatiche in alluminio e vetro ad una ampia area di accoglienza che fa riferimento alla piazza italiana ed accoglie a destra la zona reception, al centro le aree di comunicazione e smistamento verso le varie zone dell'albergo e a sinistra all'american bar e ad alcune sale per congressi e ricevimenti, oltre alla Lounge, core dedicato alla socializzazione dei clienti dell'hotel.

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L'immagine degli ambienti è negli intenti sofisticata pur restando poco appariscente, senza indulgenze verso “mode” e tendenze troppo soggette a passare con l'arco di una stagione. I pavimenti sono in Botticino levigato, mentre alcune aree sono rivestite in moquette “Bolyu” Bantry Collection, nelle versioni Trails e Storm realizzata con filato ignifugo di nuova generazione Solution Dyed e montata con sottomoquette Defender “Interfloor”. Gli arredi delle sale, in particolare i banchi di ricevimento e l'”isola” del bar sono stati realizzati con pannelli della “Laserservices” Art Diffusion in MDF scolpito con macchine a controllo numerico, il trattamento superficiale è stato eseguito con una vernice metallizzata color bronzo. I top sono in marmo Dark Emperador e Botticino con un trattamento antimacchia.

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Alcuni mobili ed accessori di completamento sono della belga Heichholtz. I controsoffitti in cartongesso sono “incisi” da profili incassati di colore nero che accolgono dei proiettori orientabili per l'illuminazione d'accento, una luce più diffusa è invece generata da reglette perimetrali della “Nordlight” incassate nel bordo vuoto dei soffitti evidenziandone la contraddizione statica. Questa asola ospita anche i binari delle tende “Silvia of Florence” ignifughe a fili di colore nero, prodotti dalla “Silvi” di Firenze. Le pareti sono trattate a marmorino spatolato nei colori avorio e marron glacé. Gli arredi mobili di colore wengè e moka sono forniti da “Italpoltrone” per i mod. “Los Angeles” in ecopelle ignifuga Nuvola e per le ottomane “Delhi” in ciniglia operata River, e da “Cabas” per quanto riguarda i tavoli Nobilis e le poltrone Diesis, Wien e Yules. Gli arredi fissi sono stati prodotti su disegno dalla “C.A. Lavorazione legno” di Senorbì (CA) mentre le porte sono della “Barausse”. La galleria che conduce alla sala colazioni ha un controsoffitto in vetro che ricorda l'alabastro retroilluminato, con un'intelaiatura in legno tinto wengé.

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il piano interrato -prima isolato- è stato integrato al piano terra con l'apertura di un ampia scala di rappresentanza ed è stata realizzata una maggiore visibilità verso l'esterno per portare luce e aria nel cuore dell'albergo.

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ART DIFFUSION ® FROM INTERLAM INC - USA -

“ART DIFFUSION” prodotta dalla ditta americana INTERLAM Inc è distribuita in esclusiva per l’Italia da Laser Services.I pannelli “ART DIFFUSION” in MDF (Medium Density Fiberboard) hanno una superficie scolpita mediante macchine a controllo numerico, guidate da softwares complessi, dedicati per ottenere un insieme di forme di straordinario effetto.

MATERIALI

I materiali standard dei pannelli sono:Fibra di legno ad alta densità (HDF)Fibra di legno a media densità (MDF) con reazione al fuoco di classe 1Legno masselloMDF colorato in pastaLastre di metacrilato

CARATTERISTICHE DEI PANNELLI

I pannelli della linea “ART DIFFUSION” sono disponibili nel formato standard 122x244 cm, per uno spessore che varia da 10 m/m a 40 m/m in base al modello. Si possono comunque realizzare pannelli alti fino a 305 cm, ma non con tutti i materiali.

TIPO DI RIPETIZIONE “TEXTURE”

Generalmente le texture vengono realizzate in modo da garantirne la continuità da un pannello all’altro in tutte le direzioni, assicurando un aspetto uniforme a seconda del disegno e delle richieste del cliente. Esistono inoltre modalità diverse per ottenere tale effetto di continuità. A seconda de modello, le texture possono avere vari tipi di ripetizioni:

“CONTINUOS FLOW ” - “REPEATING” - “SINGLE PANEL” - “FIXED” - “A-B REPEATING”

FINITURE

I pannelli “ART DIFFUSION”presentano una ricca varietà di possibili finiture; dall’MDF grezzo o colorato in pasta si possono poi realizzare in una vasta gamma di colori, dai laccati ai metallizzati Grande successo stanno riscuotendo grazie ai progetti dei più affermati Studi Italiani, per l’ampia gamma di modelli, texture e materiali che la linea “ART DIFFUSION” offre al cliente. “ART DIFFUSION” trova applicazione nell’arredamento ed è stato reputato dagli esperti di architettura uno dei prodotti più innovativi del settore “INTERIOR DESIGN

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Le camere per gli ospiti

Le 100 camere dell'Hotel sono di diverso taglio e dimensione, da alcune singole, alle doppie e matrimoniali fino alle suites ospitate nel V piano della torre, che godono della vista sul porto di Cagliari. L'arredamento delle camere è stato studiato in un primo momento con l'esecuzione di alcune “camere campione” e dalla successiva realizzazione di tutte le camere per lotti successivi realizzati dalla “IB Concept” di Paliano (FR). Le camere standard sono dotate di porte REI 30 fornite dalla “Barausse”, all'esterno (lato corridoio) in legno tinto wengé con dei ricorsi orizzontali intarsiati in acciaio inox, mentre all'interno la porta presenta delle bugnature a rilievo ed è laccata di colore avorio, così come la porta del bagno. Le porte sono dotate di serrature antipanico con incontro elettrico “Eff Eff” e sono gestite da un sistema di building automation della “VDA”, che gestisce anche diverse altre funzionalità del rapporto cliente/Hotel. Il rivestimento delle pareti delle camere è stato eseguito (previa insonorizzazione con cartongesso accoppiato con gommapiombo) con tessuto ignifugo incollato “Beakert Topas” di colore lino. L'attacco con il soffitto è risolto con una cornice di gesso dal profilo classico, mentre il pavimento è rivestito con moquette “Bolyu” Bantry Collection, nelle versioni Trails e Storm, realizzata con filato ignifugo di nuova generazione Solution Dyed e montata con sottomoquette Defender “Interfloor”. Gli arredi sono in legno tinto wengé, lo scrittoio presenta il piano rivestito con un sottomano di eco-pelle colore moka. La poltroncina è fornita dalla “Cabas”. Il bagno è rivestito con gres porcellanato di medio/grande formato della “Ariostea” nei colori Botticino e Marron Dark Emperador, il top del lavello è in vero marmo Botticino con la veletta centinata rivestita in mosaico di marmo. Lo specchio ha una cornice decò in wengé e foglia d'argento ed è stato realizzato dallo “Studio Esse” che si è anche occupato della fornitura dei quadri. I sanitari “Esedra”, le rubinetterie e gli accessori dei bagni “Cisal”, mentre l'illuminazione è della “Maximilian Strass” fornita dalla “Errebiesse” che ha anche contribuito al progetto illuminotecnico. L'arredamento tessile è stato fornito e posto in opera dalla “2P” di Roma e infine i materassi e i sommiers sono della “Simmons”.

ante operam

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Le Sale Convegni:

L'Hotel Regina Margherita è dotato di sale per ricevimenti e congressi di tutte le dimensioni, e questa caratteristica è stata ulteriormente arricchita nell'ambito della ristrutturazione. Le sale disponibili sono le due Sale Stampace, a diretto contatto con la Hall e collegabili in un'unica sala più grande con una parete manovrabile insonorizzata “Estfeller”. Le pareti sono rivestite in parato antiriverbero “Afonflex”, mentre i controsoffitti ispezionabili sono in alluminio lucidato a specchio microforato. Queste sale sono dotate di tecnologie a scomparsa per differenziarne l'uso. Nell'ala a sinistra dell'albergo un lungo corridoio in vetro climatizzato conduce ad un'altra area congressi all'interno dello storico palazzo Aresu: le Sale Piranesi, Canova e David, anch'esse come le precedenti divise solo da pareti manovrabili e quindi scomponibili in diversi tagli. In questo caso il pavimento flottante consente un ulteriore versatilità nella gestione degli impianti perché è possibile portare connessioni e alimentazione in qualunque punto delle sale senza avere cavi sparsi per il pavimento. Infine la Sala Castello, quest'ultima possiede un accesso diretto da viale Regina Margherita ed è di grandi dimensioni; è dotata di reception e servizi autonomi e quindi capace di ospitare eventi con una “vita” indipendente da quella dell'Hotel, il controsoffitto è stato costruito in cartongesso centinato e microforato, diviso in tre “vele” orientate in modo da evitare riverberi nella sala. Una scenografica scala ellittica di nuova costruzione, rivestita in marmo e con parapetto in acciaio inox spazzolato, consente di collegare comunque questa area direttamente nella Hall dell'Hotel. Un lampadario “Fil de Fer” di Catellani & Smith segnala nella Hall la presenza di questo evento architettonico, così come avviene nell'ingresso.

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Recentemente, nella produzione delle moquettes, si è affermato il filato Solution Dyed, ma cosa vuol dire esattamente questo termine? Quando le fibre sintetiche (quali acrilico, nylon e poliestere) vengono prodotte, la soluzione chimica liquida che costituisce la fibra viene estrusa attraverso piccoli fori in un elemento chiamato filiera, un processo che può essere associata all'acqua forzata attraverso il soffione di una doccia. Tuttavia, senza colorante introdotto alla miscela, queste fibre sono bianche. Ci sono due modi diversi per colorare le fibre e ogni metodo ha caratteristiche diverse.Un modo è quello di immergerli in una vasca di tintura dopo l'estrusione. Questo metodo è ottimo per ottenere colori brillanti, e permette ai produttori di creare piccole quantità di fibre tinte. In questo metodo, il colorante penetra solo la superficie esterna della fibra. Pensate ad un ravanello: con l'interno bianco e l'esterno rosso. La maggior parte tessuti e fibre per tappeti oggi sono tinti in questo modo.

L'altro modo per tingere fibre è quello di aggiungere il colorante alla soluzione liquida prima dell'estrusione delle fibre. Questo permette al colore di essere parte della fibra già dall'estrusione. In questo caso, immaginate una carota: a differenza del ravanello, una fibra tinta in massa ha il colore anche all'interno della fibra.

Dal momento che il colore è parte stessa della fibra, è quasi impossibile che esso svanisca, anche se sottoposto a trattamenti aggressivi, come il lavaggio con candeggina. Questa caratteristica li rende perfetti per le destinazioni d'uso come il retail, la ristorazione o la ricettività alberghiera. Un altro vantaggio è, per esempio nei tessuti per esterni, che i filati non sono sottoposti all'alterazione cromatica dovuta ai raggi UV.

I filati tinti in massa, almeno storicamente, hanno il difetto che i colori sono in genere meno brillanti di quelli tinti in filo, ma questo gap si sta sempre più attenuando e i filati di nuova generazione presentano una palette simile a quella degli stessi filati “tinti in filo”.

Moquette solution Moquette solution DyedDyed

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Moquette solution Moquette solution DyedDyed

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Le mura di Cagliari

Il Bastione spagnolo di Nostra Signora di Monserrato:una citazione ripresa negli interni dell'albergo

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La Sala ColazioniL'ambiente nel quale è stata ricavata la Sala Colazioni confina direttamente con le antiche mura di Cagliari. Poiché non è stato possibile per ragioni tecniche riportare alla luce quel prezioso reperto, come inizialmente previsto dal progetto, ne è stata evocata l'immagine con la realizzazione di una parete inclinata rivestita in scorza di eco-pietra che ricorda la Trachite Sarda di colore avorio, illuminata dal basso per rendere ancora più d'effetto la soluzione scenografica. La presenza di uno schermo a scomparsa dal controsoffitto consente di utilizzare all'occorrenza la sala in modo multifunzionale come sala congressi e conferenze. Nel pavimento un inserto in mosaico “Bisazza” della serie “Le Gemme” color moka, evoca una frattura nella continuità del pavimento e raccorda i due ingressi della sala. I tavoli in wengè e acciaio cromato e le poltroncine delle serie Decor e Dolcevita sono della “Cabas”, queste ultime in legno color wengé con rivestimento in eco-pelle moka.