interazioni delle radiazioni con la materia · la interazione di queste radiazioni con la materia...
TRANSCRIPT
1
INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA
MATERIA
Università degli Studi di Cagliari Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione
2
NOTAZIONE CHIMICA
Tutti gli elementi sono caratterizzati dal numero di protoni
L’Idrogeno (simbolo H) ha 1 protone
Il Carbonio (simbolo C) ha 6 protoni
Tavola periodica degli Elementi
A = Numero di Massa: indica il numero protoni + neutroni
Z = Numero Atomico: indica il numero dei protoni
Simbolo chimicoXAZDott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
3
GLI ISOTOPI
C126
Numero protoni + neutroniIL CARBONIONumero protoni
•Il Carbonio 12 nel suo nucleo ha 6 protoni e 12 - 6 = 6 neutroni•Esistono altri atomi di Carbonio che hanno un diverso numero di neutroni (isotopi)
C116 C14
6C136
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
4
GLI ISOTOPI RADIOATTIVI
• Alcuni isotopi dei vari elementi possono essere radioattivi altri no.
• Continuando l’esempio del Carbonio: il Carbonio 12 e 13 sono stabili, mentre il carbonio 11 e 14 sono radioattivi.
C126C11
6 C136 C14
6
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
5
MISCELA DI ISOTOPI
• Gli elementi presenti in natura sono costituiti da miscele di isotopi presenti in diversa percentuale.
• Ecco alcuni esempi di composizione isotopica di elementi naturali:
Potassio (K): 93,22% 39K + 0,01% 40K + 6,77% 41K
Uranio (U): 0,005% 234U + 0,720% 235U + 99,275% 238U
Gli isotopi in giallo sono radioattiviPoiché nel corpo umano è presente una quantità di Potassio compresa fra i 110 g e i 140 g e lo 0.01% di questo è radioattivo, allora nel nostro corpo è presente una quantità di Potassio radioattivo compreso fra i 11 mg e i 14 mg. Che corrisponde ad una attività compresa fra 2.8 kBq e 3.6 kBq.
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
6
Radiazioni ionizzanti
Le sorgenti radioattive emettono radiazioni di elevata energia che possono produrre la scissione delle molecole e la ionizzazione degli atomi. Per questo motivo sono dette radiazioni ionizzantiradiazioni ionizzanti
Radiazione
Radiazioni emesse durante i decadimenti radioattivi:•Particelle α e β•Radiazioni γ
Radiazioni emesse da altre sorgenti:•Raggi X •Raggi ultravioletti
Le radiazioni ionizzanti possono produrre danni agli organismi viventi.
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
7
Particelle alfa (α)
• Nei nuclei molto grandi, i protoni della periferia sentono meno la forza attrattiva (forza forte) che tiene incollati i nucleoni (protoni e neutroni) fra loro, possono quindi essere espulsi dal nucleo.
• Non viene mai espulso un protone da solo, ma un pacchetto di nucleoni costituito da 2 protoni e 2 neutroni, chiamato particella alfa (α). La particella αha carica 2+
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
8
Particelle beta (β)• Le particelle beta sono elettroni proprio come quelli che
orbitano attorno al nucleo.• Vengono chiamate particelle β per indicare che hanno una
origine diversa, infatti, vengono prodotte dal nucleo durante il decadimento.
• Le particelle beta possono avere carica 1-oppure 1+ a seconda che si tratti di elettroni o di positroni (identici agli elettroni ma con carica positiva)
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
9
Potere frenante (Stopping Power)
• Una particella carica (e-, β−, β+, α, p+ …) che attraversa la materia interagisce con gli elettroni degli atomi producendo ionizzazioni.
• Occorrono mediamente 30 eV per produrre una ionizzazione e la particella perde una corrispondente frazione di energia
• Un parametro importante è il Potere Frenante (StoppingPower) che varia fortemente per le varie particelle e varia con il materiale e la energia della particella
In Acqua, si ha : per e e β S = 2 Mev/cm per le particelle α S = 1700 MeV/cmx
ES∆∆
=
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
10
Una cellula attraversata da α o β
• Calcoliamo lo Stopping Power in eV/µmparticelle beta (β)
S = 200 eV/µm
particelle alfa (α)
S = 170.000 eV/µm
•Una particella β che attraversa una cellula di diametro di 1 µmrilascia 200 eV, producendo circa 6-7 ionizzazioni; la probabilità di danno cellulare è molto bassa.
•Una particella α che attraversa la stessa cellula rilascia 170.000 eV, producendo circa 60.000 ionizzazioni; la probabilità di danno cellulare è altissima!
1 µm 1 µm
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
11
Particelle α e β nel tessuto molle
Particelle β emesse dal Fosforo 32:
Emax = 1.7 MeV
∆xtessuto = = cm = 0.85 cm = 8500 µmEmax
Sβ
1.72
Particelle α tipicamente hanno una energia pari a:
E = 5 MeV
∆xtessuto= = cm = 0.003 cm = 30 µmESα
51700
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
12
Strato germinativo della cute
Strato germinativo della cute è posto a circa 70µm di profondità.
70 µm 30 µm
βP32α
8500 µm
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
13
Particelle α e β in aria
-- --- -- -- -- -- --
--Il potere frenante dipende dal numero di elettroni incontrati dalla particella ionizzante nel suo percorso.
-++
Il numero di elettroni è proporzionale alla densità, quindi le particelle α e β compiono percorsi maggiori in aria piuttosto che in acqua (o nel tessuto).
L’aria ha una densità pari a 1.3 kg/m3 mentre l’acqua ha una densità di circa 1000 kg/m3, quindi il percorso in aria è 1000/1.3 volte maggiore (770 volte) rispetto al percorso in acqua.
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
14
Percorso delle particelle α e β in aria e in acqua
Aria7 metri
2.5 cm
Acqua (tessuto molle)0.85 cm
0.003 cm
Una particella β emessa dal P32 percorre in aria una distanza pari a circa 700 cm
Una particella α da 5 MeV percorre in aria una distanza di circa 2.5 cm
Una particella β emessa dal P32 percorre in acqua una distanza pari a circa 0.85 cm
Una particella α da 5 MeV percorre in acqua una distanza di circa 0.003 cm Dott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
15
Radiazioni indirettamente ionizzanti
Le particelle cariche come le particelle α e β sono radiazioni direttamente ionizzanti.
I raggi X, γ e neutroni sono radiazioni indirettamenteionizzanti, in quanto producono ionizzazione solo dopo aver ceduto la loro energia ad una particella carica (un elettrone o un protone o un nucleo).
La interazione di queste radiazioni con la materia segue leggi probabilistiche
Può capitare che un fotone X o γ attraversi spessori elevati di materiali senza interagire.
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
16
Radiazioni direttamente e indirettamente ionizzanti
∆x
Eβ E=Eβ-S ∆x Una particella β che attraversa uno spessore ∆x di materiale perde tutta oppure parte della sua energia
X , γ Una fotone X o γ che attraversa un materiale può passare indenne oppure interagire mettendo in moto un elettrone
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
17
Radiazione gamma (γ)
• I raggi γ non sono altro che radiazioni elettromagnetiche (e.m.) proprio come la luce visibile, le onde radio o le microonde.
• La radiazione e.m. è un’onda che trasporta solo energia ma non materia.
• Le onde e.m. viaggiano in brevi treni di impulsi (piccoli pacchetti) chiamati: fotoni che simbolicamente vengono rappresentati in questo modo e sono prodotti nei decadimenti radioattivi.
β
γ α
γ
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
18
Spettro elettromagnetico
• Le radiazioni luminose hanno energie comprese tra 1,5 e 3 eV• I raggi ultravioletti tra 3 e 20 eV• I raggi X usati per le radiografie tra 20.000 e 100.000 ev (20 e 100 keV)• I raggi gamma emessi dal Cesio 137 esattamente 661.645 eV (~662 keV)
• 1 keV = 1000 eVDott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
19
Interazione dei fotoni
• I fotoni possono interagire con la materia in modi diversi a seconda dell’energia che trasportano:
Fotoni a bassa energia effetto fotoelettricoFotoni ad media energia interazione ComptonFotoni ad alta energia produzione di coppie
• Bassa energia < 500 keV
• 500 keV < media energia < 1 MeV
• Alta energia > 1,022 MeVDott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
20
Effetto fotoelettrico• Un fotone di bassa energia può
collidere con un elettrone orbitale ed espellerlo dall’atomo. Il fotone viene totalmente assorbito;
• L’elettrone viene espulso con una energia uguale all’energia del fotone meno l’energia di legame dell’elettrone all’atomo.
• Vengono espulsi gli elettroni degli orbitali più interni;
• Gli elettroni degli orbitali superiori scendono a ricoprire la vacanza e nello spostamento vengono emessi raggi x
+
NUCLEO
ELETTRONE
FOTONE
ATOMO Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
21
Interazione Compton• Avviene per fotoni di energia media
(500 keV < e< 1 MeV);
• consiste nella collisione di un fotone con un elettrone debolmente legato; (come gli elettroni degli orbitali
più esterni);
Dalla collisione emerge:
- un nuovo fotone con energia inferiore e traiettoria diversa da quella originale;
- l’elettrone con energia pari all’energia persa dal fotone incidente;
ELETTRONE
ATOMO
+
NUCLEO
FOTONE
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
22
Produzione di coppie• Consiste nella creazione di una
coppia elettrone – positrone(particella del tutto simile
all’elettrone ma di carica +)
• E’ un effetto a soglia, pertanto siverifica solo per fotoni con energiesuperiori a 1,022 MeV (massadell’elettrone = 0,511 MeV);
• Si verifica nelle vicinanze di unnucleo a causa dell’interazionedel fotone con il campo elettricocreato dal nucleo;ATOMO
+
NUCLEO
FOTONE
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
23
Probabilità di interazione
• La probabilità che i fotoni (raggi γ ο raggi X) interagiscano con la materia in un modo piuttosto che in un altro dipende:
1 – dalla energia del fotone2 – dal numero atomico Z degli atomi della materia
attraversata.
effetto fotoelettrico: è prevalente alle basse energie e per valori di Z elevati;
interazione Compton: è prevalente alle energie medie ed èquasi indipendente da Z;
produzione di coppie: è prevalente alle alte energie e per valori di Z elevati;
Z è il numero di protoni contenuti nel nucleo, e caratterizza l’elemento.Dott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
24
Attenuazione del fascio
• Le interazioni dei fotoni (X e γ) con la materia sono fenomeni probabilistici;
• Non posso dire se il singolo fotone sarà assorbito, ma posso conoscere la frazione di fotoni che attraverserà lo schermo;
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
25
Quanti sono i fotoni che subiscono interazione?
• Il numero ∆N di fotoni che interagisce dipende da:
Numero di fotoni incidenti N0Coefficiente di attenuazione µ Spessore del materiale ∆x
• Di conseguenza : ∆N = - N0 µ ∆x( il segno – indica che i fotoni ∆N risultano mancanti rispetto al numero
iniziale)
• Tutte le leggi con un meccanismo di funzionamento probabilistico portano ad una equazione esponenziale
N(x) = N0 e-µx
…molto simile alla legge sul decadimento radioattivoDott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
26
Coefficienti di attenuazioneIl coefficiente di interazione rappresenta la frazione di radiazione gamma che interagisce per unità di spessore attraversato
µf = coefficiente di assorbimento fotoelettrico.
µc = coefficiente di interazione compton.
µpp= coeffic. di interazione per la produzione di coppie.
3
4
EZ
F ≅µEZ
C ≅µ ( )022,12 −×≅ EZPPµ
Fotoelettrico Compton Produzione di coppieDott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
27
Fotoni emergenti e fotoni assorbiti
0
10002000
3000
4000
50006000
7000
80009000
10000
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Fotoni emergenti
N(x) = N0 e-µx
0100 02 00 03 00 04 00 0500 06 00 0700 08 00 09 00 0
10 00 0
0 20 40 6 0 8 0 100
Fotoni assorbiti
Nabs(x) = N0 (1- e-µx )
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
28
Schermature per fotoni
• Perché per schermare la radiazione γ e i raggi X (fotoni) si usa il piombo?
• Il Piombo (Pb) ha numero atomico elevato Z = 82;
• Per fotoni di bassa energia (E < 500 keV) l’effetto predominante è quello di assorbimento fotoelettrico in cui il fotone viene assorbito totalmente;
• L’effetto fotoelettrico ha una probabilità maggiore di avvenire per materiali con un alto numero Z, quindi il piombo è un materiale adatto a schermare fotoni di energie non troppo elevate;
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
29
Schermature per fotoni
• Per energie maggiori l’effetto predominante diventa l’interazione Compton, per il quale il valore di Z non influenza in modo incisivo l’assorbimento;
• se gli spessori in gioco diventano troppo elevati, il piombo può creare problemi di tipo strutturale;
• si preferisce quindi usare materiali più adatti dal punto di vista costruttivo e strutturale come il calcestruzzo, con Z inferiore al Piombo ma con spessori più elevati si ottiene lo stesso risultato di schermatura;
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
30
I neutroni
• Sono uno dei tipi di particelle che costituiscono il nucleo, insieme ai protoni
• Non ci sono sorgenti radioattive che emettono neutroni;
• Solo il Californio 252 (emettitore alfa) subisce fissione spontanea (processo nel quale il nucleo si dimezza in due metà quasi uguali) e vengono emessi neutroni di varie energie;
• PROTONI• NEUTRONI
I protoni hanno carica elettrica positiva +
I neutroni sono privi di carica elettrica
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
31
Produzione di neutroni
• La sorgente più prolifica di neutroni è il reattore nucleare – la separazione del nucleo dell’Uranio o del Plutonio in un reattore nucleare è accompagnato dall’emissione di numerosi neutroni.
• Altre sorgenti di neutroni dipendono da reazioni nucleari:
( ) nCHeBe +→+ 126
42
94
Berillio 9 Particella α Carbonio 12
Neutrone
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
32
Produzione di neutroni
( ) nCHeBe +→+ 126
42
94
Berillio 9 PARTICELLA α(Nucleo di Elio)
Carbonio 12
Neutrone
Berillio 9 Americio 241
L’Am 241 decade emettendo particelle α che bombardando il Be 9 stimolano la produzione di neutroni.
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
33
Classificazione dei neutroni
• Neutroni termici 0,025 eV
• Neutroni epitermici 0,025 ÷ 1 eV
• Neutroni lenti 1 ÷ 100 eV
• Neutroni intermedi 0,1 ÷ 10 keV
• Neutroni veloci 0,01 ÷ 10 MeV
termici
0,025 eV 1 eV 100 eV 10.000 eV 10.000.000 eV
epitermici lenti veloci alta energiaintermediDott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
34
Interazione dei neutroni
• Al momento della loro nascita tutti i neutroni sono veloci;
• Perdono la loro energia collidendo con i nuclei della materia che incontrano nel loro cammino;
Collisione anelastica:
L’energia cinetica delle particelle non si conserva, il nucleo rimane in uno stato eccitato e restituisce l’energia di eccitazione con l’emissione di un fotone.
Collisione elastica:
L’energia di movimento (cinetica) delle particelle si conserva, il nucleo non rimane eccitato dopo la collisione.
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
35
Collisioni
• Collisioni elastiche: avvengono tra neutroni e nuclei leggeri(tipicamente nuclei di idrogeno). Il neutrone può perdere anche tutta la sua energia in una sola collisione. Le collisionielastiche sono molto efficaci nel rallentare i neutroni veloci.
• Collisioni anelastiche: avvengono tra neutroni veloci e nuclei pesanti. L’energia ceduta dal neutrone al nucleo viene riemessa da questo sotto forma di radiazione elettromagnetica (fotoni), e quindi perduta.
Nucleo di Idrogeno (costituito da un unico protone)
Nucleo pesante (costituito da molti nucleoni)
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
36
Schermature per neutroni
• I neutroni sono particelle molto penetranti, in quanto essendo prive di carica possono attraversare grandi spessori di materiale ad alto numero atomico (es. Piombo);
SORGENTE α
Be
PIOMBO RIVELATORE
Fascio di particelle α Fascio di neutroni Fascio di neutroni
• La probabilità per i neutroni di interagire con la materia dipende dalla energia e quindi dalla loro velocità.
• I neutroni termici hanno una più alta probabilità di interazione;• Per schermare i neutroni bisogna prima rallentarli;
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
37
Schermature per neutroni
• I neutroni vengono rallentati facendoli passare attraverso materiali con un alto contenuto di Idrogeno (es. Acqua→ H2o oppure la grafite o la paraffina);
• In seguito possono essere assorbiti da altri materiali, in seguito a reazioni nucleari:
α+→+ LiBn 73
105
Boro (B)n Nucleo instabile
Litio (Li)
α
HHn 21
11 →+
n Idrogeno Idrogeno (Deuterio)Dott.Alessandra Bernardini – [email protected]
Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
38
Elettroni
• Perdono energia prevalentemente per ionizzazione del mezzo che attraversano (detto mezzo assorbente);
• Il potere assorbente del mezzo attraversato dipende dal numero di elettroni per unità di superficie e in misura molto minore dal numero atomico Z;
• I materiali utilizzati per schermare la radiazione beta (elettroni) sono quasi sempre fatti con materiali a basso numero atomico. Perché?
-- --- -- ---
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
39
Radiazione di frenamento• Gli elettroni hanno anche un altro modo di perdere energia,
per frenamento (bremsstrahlung);
ATOMO
+
NUCLEO
FOTONE
-
ELETTRONE • L’elettrone arriva vicino al nucleo, viene ‘rallentato’ e deviato dal suo campo elettrico;
• L’energia perduta per frenamento viene emessa come radiazione elettromagnetica (fotoni);
• Questo fenomento viene esaltato per elettroni di energia elevata e per materiali con alto numero atomico Z;
Ecco perché per schermare la radiazione beta (β) si preferisce utilizzare materiali con basso Z, per evitare che vengano prodotti fotoni;
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
40
Schermi per elettroni
• Per schermare gli elettroni si scelgono quindi materiali con basso Z come il plexiglas (numero atomico medio circa 7) per evitare che venga prodotta radiazione di frenamento.
• Per schermare gli elettroni provenienti dai decadimenti beta bastano 1 cm – 1,5 cm di plexiglas
• Una sorgente di Stronzio 90 (Sr90) può essere schermata con 1 cm di plexiglass, se si utilizzasse piombo circa il 7% degli elettroni incidenti sulla schermatura produrrebbero radiazione elettromagnetica, in quanto l’elettrone emesso nel decadimento dello Sr90 è molto energetico (2,27 mev)
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
41
Potere di penetrazione
PARTICELLE BETA (β)
PARTICELLE ALFA (α)
RAGGI GAMMA (γ)
SORGENTE RADIOATTIVA
CARTA
CEMENTO
PLEXIGLAS•La radiazione piùpenetrante è quella gamma e la radiazione neutronica;
•la meno penetrante è la radiazione alfa;
•La radiazione beta puòessere molto penetrante a seconda dell’energia trasportata dagli elettroni;
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
42
Irraggiamento esterno• Le radiazioni più pericolose per irraggiamento esterno sono le radiazioni radiazioni
gammagamma, perché possono attraversare diversi spessori di materia prima di essere fermate;
• la radiazione alfaradiazione alfa è la meno pericolosa per irraggiamento esterno perchéviene fermata in pochi cm d’aria e comunque non riesce a oltrepassare lo strato superficiale della pelle;
• la radiazione betaradiazione beta può raggiungere lo strato più profondo della pelle per energie superiori ai 70 keV, per energie inferiori può essere fermata in pochi mm di materia.
• la radiazione neutronicaradiazione neutronica è molto pericolosa perché è molto penetrante, viene schermata con acqua o altri materiali ad alto contenuto di idrogeno. Se non viene schermata crea ionizzazioni interagendo con i nuclei di idrogeno dell’acqua contenuta nel corpo;
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari
43
Irraggiamento interno
• Quando la sorgente si trova all’interno del corpo umano (esempio si respira aria contaminata) la radiazione piùpericolosa è la radiazione alfaradiazione alfa, perché perde tutta la sua energia in un breve percorso.
Dott.Alessandra Bernardini – [email protected] di Fisica Sanitaria e Radioprotezione – Università di Cagliari