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INRAN Piano della Performance

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INRAN Piano della Performance

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INRAN Piano della Performance

1

PRESENTAZIONE DEL PIANO

Il presente documento definisce il Piano della Performance dell’Istituto Nazionale di Ricerca

per gli Alimenti e la Nutrizione, predisposto ai sensi dell’art. 10 comma 1, lett. a) del Dlgs . n.

150/2009 e delle delibere della CIVIT n.88/2010, n. 89/2010 e 112/2010 che definiscono le

modalità di redazione del Piano.

Il Piano della Performance costituisce il documento programmatico triennale in base al quale,

viste le risorse assegnate, sono individuati gli obiettivi, gli indicatori, i target specifici ed i

criteri sui quali saranno effettuate la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della

performance dell’INRAN, coerentemente con quanto stabilito dal mandato istituzionale, dalla

missione specifica e dagli obiettivi strategici riportati nell’Albero della Performance.

L’INRAN, nel sostenere e condividere la linea espressa dal Dlgs. n. 150/2009, ha inserito nel

Piano della Performance le condizioni per garantire la massima trasparenza in relazione agli

obiettivi prefissati e perseguiti.

Il Piano è concepito come lo strumento capace di mettere in relazione le attività svolte

dall’INRAN, sia istituzionali che strategiche, evidenziando la connessione tra risorse

disponibili e fini prefissati.

La sua architettura è impostata secondo un approccio di valutazione sistemica e metodologica

delle varie competenze attribuite all’INRAN, che consente a tutte le strutture coinvolte nella

realizzazione dei compiti istituzionali e strategici (Direzione Generale, Dirigenza, Settori ed

Uffici) di avvalersi di questo strumento in tutte le fasi di programmazione e trasferimento

dell’output, nonché agli stakeholders di verificarne costantemente la correttezza e l’efficacia in

ogni momento esplicativo.

A questo riguardo va evidenziato che l’attività dell’INRAN si è incrementata e diversificata,

nello scorso anno, a seguito dell’accorpamento di due enti, l’ENSE e l’INCA.

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1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTA DINI E GLI

STAKEHOLDER ESTERNI

1.1. CHI SIAMO

INRAN Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione è un ente pubblico

che svolge attività di ricerca, informazione e promozione nel campo degli alimenti e della

nutrizione ai fini della tutela del cittadino e del miglioramento qualitativo delle produzioni

agro-alimentari.

Ha sede in Roma in Via Ardeatina, 546 ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero delle

Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

L’INRAN appartiene a quella che gli studiosi definiscono la seconda generazione degli enti

pubblici, sorti negli anni Trenta nei settori dello sviluppo economico, mutualistico

previdenziale ed agro-alimentare.

Fu fondato nel 1936 dallo scienziato Sabato Visco, con il nome di Istituto Nazionale di

Biologia nell’ambito del CNR.

Nel 1975, con la legge n.70 del 20 marzo 1975, l’Istituto è stato classificato ente scientifico

nazionale di ricerca e sperimentazione del Comparto Ricerca del Parastato.

Negli anni ottanta all’Istituto sono state affidate campagne informative pianificate per

diffondere i principi di una sana alimentazione e della dieta mediterranea, adattandoli alla

vita moderna. Questo massiccio sforzo educativo è culminato nel 1986, anno del

cinquantenario della fondazione, nel compito di elaborare e diffondere per l’Italia le "Linee

Guida per una sana alimentazione italiana", le uniche indicazioni alimentari

istituzionalmente riconosciute, consistenti in una serie di consigli e raccomandazioni

nutrizionali, elaborati da un’apposita commissione scientifica.

Nel 1999, l’INN si trasforma nell’attuale INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli

Alimenti e la Nutrizione, in cui, alla tradizionale vocazione di ricerca e studio per sostenere

il sistema agroalimentare nazionale, si affianca il compito istituzionale di tutelare, informare

ed educare il consumatore. La tutela del consumatore è divenuto un interesse generale, prima

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a livello comunitario e poi nazionale, costituendo il consumatore una parte debole da

proteggere, non solo sotto l’aspetto giuridico – formale, ma anche e soprattutto sotto

l’aspetto sostanziale della salute pubblica.

Il decreto istitutivo dell’INRAN stabilisce infatti che l’ente svolga “[...] attività di ricerca,

informazione e promozione nel campo degli alimenti e della nutrizione, ai fini della tutela del

consumatore e del miglioramento qualitativo delle produzioni agro-alimentari”1.

Alla nuova denominazione si è affiancato un nuovo logo ed il progetto di una imponente

ristrutturazione della sede, messaggio di un rilancio e nel contempo di una conferma del ruolo

indiscusso dell’ente nel settore della ricerca in campo nutrizionale.

Per effetto della legge n.122/2010 INRAN ha incorporato patrimoni, strutture, personale e

attività dell’Ente Nazionale delle Sementi Elette (ENSE) e dell’Istituto Nazionale delle

Conserve Alimentari (INCA), estendendo perciò il proprio campo di attività in un ottica di

filiera alle sementi alla tavola .

ENSE era stato fondato come ente di diritto privato nel 1954 da talune fondazioni bancarie allo

scopo di qualificare il settore sementiero ed era divenuto ente di diritto pubblico del comparto

di ricerca, posto sotto la vigilanza del Ministero agricolo.

INCA era stato istituito come Ente di diritto pubblico con Regio Decreto L.n.501 del 8/2/1923,

con il compito istituzionale di vigilare sugli stabilimenti di produzione per le conserve

alimentari, sia di origine vegetale che animale, allo scopo di accertarne la corretta applicazione

delle norme di fabbricazione.

1.2 COSA FACCIAMO

L’INRAN è un ente strumentale, vigilato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e

Forestali (MiPAAF), i cui compiti istituzionali sono di fornire supporto tecnico e scientifico

necessario per sostenere e promuovere il sistema agro-alimentare italiano e di favorire il

benessere dei consumatori attraverso scelte più consapevoli.

L’INRAN svolge per il MiPAAF anche attività di servizio, mediante l’emissione di pareri

tecnici, studi finalizzati e strategici, analisi di revisione, consulenza all’Autorità garante della

Concorrenza del Mercato; coordina anche campagne di promozione sulla salute. 1 art.11 del DLgs. n.454 del 1999

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Nelle previsioni istituzionali ha il compito di aggiornare costantemente le “Tabelle di

composizione degli alimenti”, valide sul territorio nazionale ed adottate anche in ambito

internazionale, seguire l’elaborazione e la revisione periodica delle “Linee guida per una sana

alimentazione italiana”, nel rispetto della tradizione alimentare e dell’equilibrio dei nutrienti

assunti, e, in collaborazione con la Società Italiana di Nutrizione Umana, dei LARN (Livelli di

Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la popolazione italiana).

L’Istituto effettua attività di studio sulla sicurezza degli alimenti in collaborazione con l’Istituto

Superiore di Sanità.

L’INRAN attua programmi di formazione ed educazione nelle scuole, anche attraverso la

collaborazione con docenti, studenti, istituti scolastici e mense, al fine di promuovere un

corretto stile di vita alimentare fin dall’età scolare.

Attualmente l’INRAN ha tre settori di attività: alimenti, conserve e sementi.

A tal fine predispone studi su modelli dei consumi alimentari e dei parametri delle motivazioni

delle scelte alimentari; realizza ricerche sulla qualità intrinseca dei prodotti alimentari.

Collabora con organismi internazionali come l’UNICEF e l’ONU, e con enti territoriali come

Regioni, Province e Comuni.

L’INRAN ha rapporti di cooperazione con il mondo imprenditoriale, per la progettazione ed

esecuzione di programmi finalizzati allo sviluppo scientifico e tecnologico della ricerca.

L’INRAN effettua servizi per imprese agro-alimentari, in particolare le PMI di produzione

primaria e di trasformazione, imprese che operano nel settore della ristorazione collettiva e

commerciale nonché della grande distribuzione organizzata; per questi operatori esegue

anche studi di fattibilità di progetti da realizzare, volti a valutare la convenienza sotto un

profilo tecnico-scientifico.

La collaborazione con le imprese mira ad assicurare la valorizzazione della ricerca prodotta,

anche attraverso la promozione e diffusione dei risultati. L'obiettivo perseguito consiste nel

garantire il trasferimento di tecnologie e competenze e l’utilizzazione imprenditoriale, in

contesti innovativi, dei risultati scientifici dell’INRAN, oltre allo sviluppo di nuovi prodotti e

servizi che da essa scaturiscono.

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L'INRAN, che per Statuto svolge “[...] attività di ricerca, informazione e promozione nel

campo degli alimenti e della nutrizione, ai fini della tutela del consumatore e del

miglioramento qualitativo delle produzioni agro-alimentari”, assicura a tutte le istituzioni

impegnate sul fronte dell’alimentazione la collaborazione e il supporto tecnico-scientifico

necessari alla definizione delle politiche e delle strategie di settore. A tal fine ha sottoscritto

protocolli di intesa con Associazioni di categoria, Associazioni Industriali, Unione Italiana

delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (UNIONCAMERE) e

Società Scientifiche.

Per quanto riguarda il settore sementiero, l’Istituto ha in primo luogo il compito di effettuare la

certificazione delle sementi in base alle normative nazionali e comunitarie che ne prevedono

l’obbligo ai fini dell’immissione in commercio (legge n.1096/1971, n.195/1976).

Altro compito fondamentale è costituito dall’attività di registrazione delle varietà vegetali che è

a sua volta un requisito obbligatorio per la commercializzazione delle sementi e del materiale di

propagazione di specie agricole e orticole.

L’attività di certificazione delle sementi e registrazione delle varierà è supportata da una

specifica attività di ricerca ad esse funzionale e strettamente correlata.

L’attività del settore sementiero si inquadra in un contesto di fitte relazioni internazionali e

comunitarie che si sviluppano in ambito OECD (per la certificazione delle sementi), ECE-

ONU (per la certificazione delle patate da semina), ISTA (per le analisi di laboratorio), UPOV

e CPVO (per la protezione delle novità vegetali e la registrazione delle varietà) e nell’ambito

delle diverse sedi comunitarie della Commissione e del Consiglio in cui vengono elaborate le

normative sementiere che determina la libera commercializzazione nell’Unione Europea.

Sul piano nazionale INRAN-ENSE collabora con le amministrazioni centrali e territoriali per

tutte le tematiche che interessano istituzionalmente i prodotti sementieri.

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1.5 RIEPILOGO PERCORSO NORMATIVO

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2. STRUTTURA E GOVERNANCE

2.1 COME OPERIAMO

L’INRAN appartiene al modello degli enti pubblici non economici di tipo “gerarchico-

istituzionale”. E’ un ente autarchico, dotato di autonomia scientifica, statutaria, organizzativa,

amministrativa e finanziaria.

Per il conseguimento dei fini istituzionali, l’INRAN predispone un piano triennale di attività,

aggiornato annualmente, in cui vengono identificati gli obiettivi, le priorità e le risorse da

realizzare, in armonia con quanto previsto dal Programma Nazionale della Ricerca (PNR), di

cui all’art. 1, comma 2, D.Lgs. n. 204/98, e lo trasmette al MiPAAF; quest’ultimo, acquisito il

parere della Conferenza Permanente Stato – Regioni – province autonome di Trento e Bolzano,

provvede all’approvazione, che diviene automatica in assenza di osservazioni decorsi sessanta

giorni.

Il piano triennale è suddiviso in Piani budget, articolati in programmi scientifici e progetti

speciali, coerenti con il quadro nazionale ed internazionale nel campo della nutrizione.

2.2 STRUTTURA: ORGANI E LORO FUNZIONAMENTO

L’ente è strutturato secondo il principio di distinzione tra funzioni di indirizzo e controllo e

funzioni di attuazione e gestione, introdotto dal D.Lgs. n. 29/93.

L’organo di vertice è l’organo competente a definire le scelte strategiche e le politiche di

settore, e a decidere l’indirizzo, la pianificazione e la programmazione dell’attività dell’ente.

L’ente ha adeguato nello Statuto il proprio ordinamento interno al principio della distinzione tra

le funzioni di indirizzo e controllo (affidate agli organi di vertice) e le funzioni di attuazione e

gestione (affidate all’apparato amministrativo nella persona del direttore generale).

Il principio della separazione tra politica ed amministrazione è stato introdotto all’inizio degli

anni novanta con l’art. 51 della L. n.142/90 sull’Ordinamento delle Autonomie Locali, seguito

dall’art.3 del D.Lgs. n.29/93 in materia di Pubblico Impiego, ripreso nel D.Lgs. n.286/99

relativo ai Controlli Amministrativi Interni ed infine in maniera organica nel D.Lgs. n.165/01

Testo Unico del Pubblico Impiego.

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In base a questo principio gli organi di governo definiscono gli obiettivi ed i programmi da

attuare e verificano la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive

generali impartite.

L’organo di vertice, il Presidente, è generalmente espressione della rappresentanza politica. Il

Consiglio di Amministrazione ha la funzione di deliberare il bilancio di previsione, il

rendiconto generale, l’assegnazione delle risorse alle unità di livello dirigenziale, la redazione

della relazione programmatica, la determinazione delle unità previsionali di base, la delibera

del regolamento di contabilità.

Agli organi gestionali, direttore generale e dirigenza amministrativa, spetta la realizzazione

degli indirizzi politici mediante la gestione finanziaria, tecnica ed operativa, e l’adozione di atti

che impegnano l’ente verso l’esterno, con l’utilizzo di autonomi poteri di spesa, di

organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.

Il Direttore Generale è il responsabile dell’attività gestionale, amministrativa e organizzativa;

sottopone il rendiconto generale all’esame del Collegio dei Revisori dei Conti, predispone il

bilancio di previsione e lo comunica all’organo di vertice per l’assunzione della delibera di

approvazione; raccoglie tutti i dati, predisposti dai dirigenti e dai funzionari di primo livello,

relativi ai fabbisogni finanziari, anche in merito alla contabilità analitica.

In base a tale principio e secondo quanto disposto all’art. 14 del D.Lgs. n. 454/99 sono organi

dell’ente:

• Presidente nominato dal Governo;

• Consiglio di Amministrazione con compiti deliberativi;

• Consiglio Scientifico con compiti consultivi;

• Collegio dei Revisori organo di controllo dell’attività dell’ente.

I componenti degli organi dell'Istituto durano in carica quattro anni e sono rinnovabili una sola

volta ad eccezione del Presidente che, ai sensi dell’art.3 c.1bis del D.L. del 30/12/2008 n. 207

convertito con modificazioni in legge n.14 il 20/02/2009, può essere confermato due volte.

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2.2.1 Presidente

Il Presidente è nominato dal Governo ai sensi dell’art. 6, comma 2 del D.Lgs. n.204/98 ed ha

funzioni di promozione dell’attività dell’ente, di rappresentanza legale e di vigilanza

sull’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione; convoca e presiede il

Consiglio di Amministrazione e il Consiglio Scientifico; adotta deliberazioni e provvedimenti

di urgenza da sottoporre al Consiglio di Amministrazione nella prima seduta successiva.

2.2.2 Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è composto dal Presidente e da quattro Membri, nominati

con decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di cui uno designato

dalla Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome.

Ha compiti di indirizzo e programmazione dell’attività dell’ente; delibera lo Statuto, il

regolamento di amministrazione e di contabilità, il regolamento di organizzazione e

funzionamento; delibera il piano triennale redatto dal Consiglio Scientifico e determina le

risorse necessarie per l’attuazione; delibera i bilanci preventivi, previo parere del Collegio dei

Revisori, le variazioni e i consuntivi di bilancio; nomina, su proposta del Presidente, il

Direttore Generale; delibera la stipula di convenzioni2 ai sensi dell’art. 17 del D.lgs. 454/99.

2.2.3 Consiglio Scientifico

Il Consiglio Scientifico è composto dal Presidente e da due membri, nominati con decreto del

Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di cui uno designato dalla

Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento

e Bolzano.

Ha compiti di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività di ricerca dell’ente; redige il

piano triennale e indica il fabbisogno di personale scientifico e tecnico per realizzarlo; redige le

relazioni annuali consuntive di attività di ricerca dell’ente.

2.2.4 Collegio dei Revisori dei Conti

È composto da tre membri effettivi e due supplenti; il Presidente e un membro supplente sono

designati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, i restanti sono nominati MiPAAF.

Quest’organo effettua il controllo di regolarità amministrativo contabile, previsto dalla

normativa vigente.

2 Contributi e programmi di ricerca finanziati dall’esterno

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2.2.5 Direttore Generale

Il Direttore Generale è nominato, ai sensi dell'art. 14, comma 6, del D. lgs del 29 ottobre

1999, n. 454, dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Presidente tra esperti di

elevata qualificazione professionale in campo scientifico, amministrativo o aziendale.

È responsabile della gestione dell’ente e provvede all’attuazione dell’indirizzo e delle

deliberazioni del Consiglio di Amministrazione e del Presidente; conferisce e revoca gli

incarichi di direzione delle strutture in cui si articola l’ente.

2.2.6 Uffici Dirigenziali

Il numero massimo degli uffici dirigenziali dell’Ente è stabilito nel numero previsto dalla

pianta organica il 4.11.1997 ai sensi dell’art. 13, comma 4, del D.P.R 171/91 e potrà essere

modificato con il procedimento previsto dall’art. 16, comma 3, del D.P.R. 29 ottobre 1999, n.

454.

2.3 LA STRUTTURA ESECUTIVA

La struttura esecutiva si articola infine, per la parte amministrativa, nella Direzione degli Affari

Generali ed Amministrativi e nella Direzione del Servizio del Personale ed Ordinamento; per la

parte scientifica in tre macro aree che accorpano le varie unità di ricerca stabilite presso la sede,

rispettivamente macro area Alimenti, Nutrizione, Scienze Applicate.

Per quanto riguarda il settore sementiero, l’attività viene svolta presso la sede di Milano in cui

opera il coordinamento contabile amministrativo e il coordinamento tecnico normativo

sementiero e presso le sette sedi territoriali di Milano (da cui dipende il laboratorio di Vercelli),

Bologna, Verona, Battipaglia, Palermo e Tavazzano in cui è situato il laboratorio Centrale e il

Centro Sperimentale agricolo (dipendente dagli Affari Generali).

2.3.1 Servizio del Personale ed Ordinamento

ATTIVITÀ

Le materie di competenza riguardano:

A) il trattamento giuridico del personale;

B) il trattamento economico del personale;

C) la gestione del programma di rilevazione delle presenze;

D) il trattamento di missione.

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DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

A) L’attività trattata nell’ambito di riferimento riguarda l’aggiornamento della dotazione

organica e l’analisi dei fabbisogni del personale. La cura e l’aggiornamento dei ruoli di

anzianità. Gli adempimenti richiesti dall’Anagrafe delle Prestazioni, dalla Operazione

Trasparenza, dalla Direzione Provinciale del Lavoro e dalla Funzione Pubblica in tema di

permessi, distacchi di rappresentanti sindacali e deleghe sindacali. La struttura cura

l’attivazione di procedure concorsuali, l’attivazione di contratti di collaborazione coordinata

e continuativa, nonché occasionali. Si provvede a seguire l’istruttoria delle pratiche inerenti

gli infortuni sul lavoro ed in itinere, attraverso l’inoltro delle denunce agli organi

competenti. L’attività in questione comprende anche la convocazione delle riunioni

sindacali, la preparazione di appunti e la verbalizzazione delle riunioni medesime.

Nell’ambito delineato rientra anche il monitoraggio delle assenze per malattia, nonché la

richiesta della visita fiscale.

B) L’attività trattata comprende la predisposizione delle variazioni stipendiali relative ai

dipendenti a tempo indeterminato, a tempo determinato, del personale titolare di contratti di

collaborazione coordinata e continuativa e di contratti occasionali, nonché. dopo aver

acquisito in via informatica i cedolini stipendiali dalla sede di Milano, il controllo della

correttezza dei dati inseriti. La struttura si occupa del trattamento pensionistico, di fine

servizio e di fine rapporto del personale. Cura gli adempimenti relativi alle richieste di

prestito, ai riscatti, ricongiunzioni ed effettua il computo di servizi resi anteriormente alla

nomina in ruolo. Si occupa inoltre della erogazione dei benefici assistenziali e sociali ai

dipendenti, nonché della liquidazione dei gettoni di presenza e del trattamento economico

spettante agli Organi di vertice.

C) L’attività comprende la gestione ed il monitoraggio, attraverso l’applicativo del sistema

informativo nazionale (SIN), di tutte le attività relative alle varie comunicazioni di

presenza/assenza effettuate a diverso titolo da parte del personale in servizio.

D) L’attività si esplica nella liquidazione del trattamento di missione per i dipendenti di ruolo e

a tempo determinato e nel rimborso spese per il restante personale.

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2.3.2 Coordinamento amminitrstaivo contabile Unità Affari Generali ed Amministrativi

INRAN sede centrale.

ATTIVITÀ Le materie di competenza riguardano:

A) attività negoziale dell’Istituto e cura dei relativi adempimenti previsti dalla normativa

vigente in materia.

B) attività di gestione finanziario – contabile.

C) Attività inerente la cura e la gestione degli Affari Generali dell’Istituto

OBIETTIVI

Esecuzione delle attività descritte nel rispetto della tempistica prevista dalle normative vigenti

nei diversi settori, vigilando sulla piena osservanza dei requisiti di legittimità, economicità

efficienza nello svolgimento dei diversi procedimenti amministrativi. Emanazione di circolari e

direttive finalizzate alla corretta applicazione delle normativa e formazione e addestramento del

personale circa la costante evoluzione delle normative nelle materie di riferimento.

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

A) attività negoziale dell’Istituto e cura dei relativi adempimenti previsti dalla normativa

vigente in materia:

L’attività riguarda: l’acquisizione di beni e servizi necessari allo svolgimento delle attività di

laboratorio e di ufficio; l’individuazione di soluzioni per la razionalizzazione delle spese per gli

approvvigionamenti attraverso le convenzioni Consip ed il sistema Acquisti in rete; la

predisposizione e la gestione dei contratti di acquisizione; la predisposizione e la gestione di

gare per gli appalti di lavori servizi e forniture, di procedure negoziate, nonché di procedure di

affidamento in economia.

Le acquisizioni vengono effettuate su fondi d’Istituto e su fondi derivanti da progetti finanziati

a livello nazionale ed internazionale.

Per le acquisizioni gravanti sui progetti, particolare attenzione viene dedicata alla

programmazione delle acquisizioni in relazione alla decorrenza e scadenza degli stessi, tenuto

conto della necessità di rendicontazione per l’erogazione progressiva delle quote di

finanziamento.

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B) Attività di gestione finanziario – contabile

L’attività di che trattasi riguarda; la predisposizione del bilancio preventivo e consuntivo e dei

provvedimenti di variazione, la tenuta e il controllo delle scritture contabili, la verifica della

regolarità contabile degli atti di spesa, la verifica e il riaccertamento dei residui, la quadratura

di cassa trimestrale, la contabilizzazione delle scritture provvisorie con l’emissione di mandati

e reversali per la regolarizzazione, i pagamenti in valuta estera, il compimento di ogni altra

attività connessa alla contabilità in generale; la verifica e il riscontro dei titoli di spesa, l’attività

di programmazione dei pagamenti e la predisposizione dei relativi mandati.

L’attività relativa alla gestione dei progetti di ricerca nazionali e comunitari consta

essenzialmente: nella rendicontazione periodica, nella predisposizione di varianti, nel

controllo della situazione contabile (con riferimento alle singole voci di spesa), nel

calcolo dei residui attivi e -passivi, nell’imputazione sui capitoli di bilancio di

personale esterno, nella predisposizione dei relativi elenchi, nella verifica della

compatibilità e della disponibilità delle missioni su progetto, nell’apertura di centri di

costo, nella predisposizione di contratti di collaborazione nazionali con altri enti e/o

istituti, etc., nel trasferimento fondi a partners di progetto.

C) Attività inerente la cura e la gestione degli Affari Generali dell’Istituto:

L’attività indicata riguarda la vigilanza e custodia sui beni dell’Ente, e la verifica del corretto

utilizzo degli stessi; l’inventario dei beni e procedure di ricognizione e dismissione dei beni

mobili; l’attuazione degli interventi tecnici riguardanti le attrezzature tecnico scientifiche, i beni

immobili e le dotazioni di beni mobili dell’Istituto; la predisposizione dei piani di intervento

per le manutenzioni, la verifica e la programmazione delle stesse; essa riguarda altresì la

gestione del protocollo informatico e dell’archivio amministrativo e contabile e del centralino.

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2.3.3 Ufficio di sicurezza ed igiene ambientale e del contenzioso

ATTIVITA’

Le materie di competenza riguardano:

A) Gestione amministrativa della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di

lavoro dell’INRAN in ottemperanza al D.lgs. 81/08 e s.m.i.

B) Espletamento degli adempimenti amministrativi in materia di radioprotezione in

ottemperanza al D.lgs. 230/95 e s.m.i.

C) Gestione amministrativa dei rifiuti pericolosi/speciali prodotti dall’INRAN in

ottemperanza al D.lgs. 22/97 e s.m.i.

D) Gestione amministrativa dello stabulario dell’INRAN in ottemperanza al D.lgs.

116/92 e s.m.i.

E) Gestione attività inerenti l’Ufficio del contenzioso dell’INRAN

F) Segretario del Consiglio di Amministrazione dell’INRAN

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’

A) Gestione amministrativa della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in

ottemperanza al Dlgs 81/08 e s.m.i.

− dare attuazione all’interno dell’INRAN, in esecuzione delle direttive del Datore di lavoro,

unitamente alle figure preposte di seguito indicate, alla normativa vigente in tema di

sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro dell’Ente in considerazione della

presenza nei luoghi di lavoro di laboratori e, pertanto, di diverse tipologie di rischio quali

chimico, biologico, cancerogeno etc.;

− provvedere ad istruire le procedure amministrative per il conferimento, in base ai requisiti

ed alle professionalità previsti dalla normativa di riferimento, degli incarichi al

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione nonché al Medico Competente,

avvalendosi dell’Ufficio contratti dell’INRAN che provvede ad espletare le procedure di

gara o a predisporre gli atti per l’affidamento diretto degli incarichi stessi;

− tenere i apporti con gli Organismi di controllo (ASL, Vigili del Fuoco etc.)

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− interagire con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione per l’esecuzione,

dal punto di vista amministrativo e su esplicita disposizione dei vertici dell’Istituto, degli

adempimenti previsti dal programma degli interventi;

− interagire con il Medico Competente per l’organizzazione, sempre dal punto di vista

amministrativo, della sorveglianza sanitaria, per l’effettuazione delle visite mediche e per

gli adempimenti in materia di primo soccorso;

− organizzare su esplicita disposizione dei vertici dell’Istituto e per il tramite del Servizio di

Prevenzione e Protezione, corsi di formazione per il personale, per le squadre di emergenza

etc;

− partecipare alla riunione periodica della sicurezza anche con compiti di verbalizzazione;

− svolgere una funzione di raccordo e coordinamento delle varie figure professionali

coinvolte nei rispettivi settori (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione,

Medico Competente, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e Ufficio tecnico).

Tutte le suddette attività riguardano la sede di Roma e, dal novembre del 2011, anche le sedi

dell’ex INCA di Parma, Fisciano e Cosenza.

B) Espletamento degli adempimenti amministrativi in materia di radioprotezione in

ottemperanza al Dlgs 230/95 e s.m.i.

− svolgere, oltre le attività amministrative in materia di radioprotezione (servizio

dosimetrico, servizio smaltimento rifiuti radioattivi, rapporti con organismi di controllo

etc), attività di coordinamento, sempre dal punto di vista amministrativo, delle figure

professionali esterne (Esperto Qualificato, Medico Autorizzato) e del personale che

frequenta il Laboratorio di manipolazione di radioisotopi dell’INRAN;

− provvedere ad istruire le procedure amministrative per il conferimento, in base ai requisiti

ed alle professionalità previsti dalla normativa di riferimento, degli incarichi all’Esperto

Qualificato nonché al Medico Autorizzato avvalendosi dell’Ufficio contratti dell’INRAN.

C) Incarico gestione amministrativa dei rifiuti pericolosi/speciali prodotti dall’Istituto in

ottemperanza al D.lgs. 22/97 e s.m.i.

− provvedere ad istruire le procedure amministrative per acquisire, in base ai requisiti tecnici

previsti dalla normativa di riferimento, un servizio di raccolta dai laboratori e conferimento

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nella casamatta dell’INRAN di quest’ultimi e di periodici ritiri e conferimenti presso centri

di smaltimento autorizzati avvalendosi dell’Ufficio contratti dell’INRAN;

− provvedere a curare dal punto di vista amministrativo la tenuta dei registri e la denuncia

annuale dei rifiuti di che trattasi alla Camera di Commercio di Roma a mezzo del Modello

Unico di Dichiarazione (L. 70/94);

− Provvedere a tutti gli adempimenti amministrativi relativi al Sistri (Sistema di controllo

della tracciabilità dei rifiuti). Le attività relative al SISTRI riguardano la sede di Roma e le

sedi dell’ex ENSE.

D) Gestione amministrativa dello stabulario dell’INRAN in ottemperanza al D.lgs. 116/92 e

s.m.i.

− provvedere ad istruire le procedure amministrative per il conferimento, in base ai requisiti

ed alle professionalità previsti dalla normativa di riferimento, dell’ incarico al Medico

Veterinario avvalendosi dell’Ufficio contratti dell’INRAN;

− provvedere alla trasmissione al Ministero della Salute della Relazione annuale concernente

i dati relativi all’impiego, ai fini sperimentali, degli animali presenti nello stabulario stesso;

− provvedere alla trasmissione al Ministero della Salute delle comunicazioni, corredate dei

relativi allegati, relative alle attività che vengono condotte sugli animali da laboratorio

presso lo stabulario dell’INRAN;

− interagire con il Responsabile degli esperimenti condotti nello stabulario dell’Istituto e con

il Medico Veterinario incaricato.

E) Gestione attività inerenti l’Ufficio del contenzioso dell’INRAN

− predisporre relazioni e/o memorie difensive e fornire documenti ai legali e/o Avvocatura

dello Stato che assistono l’Ente in giudizio;

− predisporre e tenere aggiornato apposito elenco dei contenziosi in atto.

Tutte le suddette attività riguardano la sede di Roma dell’INRAN e le sedi dell’ex INCA di

Parma, Fisciano e Cosenza

F) Segretario del Consiglio di Amministrazione dell’INRAN

− svolgere, su disposizioni del Presidente, tutte le attività per la convocazione alle riunioni

del Consiglio di Amministrazione dei componenti di quest’ultimo, dei componenti del

Collegio dei Revisori dei Conti e del Delegato della Corte dei Conti;

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− predisporre appunti e gli atti per le riunioni del Consiglio di Amministrazione;

− inviare preventivamente gli atti ai componenti del Consiglio di Amministrazione;

− predisporre i locali destinati alle riunioni del Consiglio di Amministrazione;

− partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione con compiti di verbalizzazione

e di assistenza al Presidente ed al Direttore Generale;

− redigere i verbali delle riunioni e firmarli, in qualità di Segretario unitamente al Presidente;

− firmare in qualità di segretario, unitamente al Presidente, tutte le delibere adottate dal

Consiglio di Amministrazione.

2.3.4 Biblioteca

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ I compiti della biblioteca sono:

- definire, con la collaborazione dei ricercatori, gli abbonamenti cartacei e on line consoni

all’attivà dell’Ente che vengono poi attivati/rinnovati annualmente;

- Predisposizione delle pratiche di rinnovo da inviare all’Amministrazione;

- Aggiornamento il catalogo interno del posseduto cartaceo (catalogazioni di nuovi testi,

periodici, prestiti di monografie ecc.);

- Aggiornamento catalogo ACNP del posseduto della biblioteca fondamentale per lo

scambio di articoli con altre biblioteche scientifiche (universitarie ecc.) presenti sul

territorio nazionale;

- Ricerche bibliografiche e scambi interbibliotecari di articoli tramite NILDE (CNR

Bologna) e altri canali (Document Delivery);

- Organizzazione e sistemazione sala biblioteca e sala deposito (Compact e stanza 1 );

- Ricerca di articoli cartacei in deposito su richiesta di ricercatori dell’Inran o di altre

Istituzioni che ne fanno richiesta.

- Consulenza bibliografica ad eventuali fruitori esterni del servizio della biblioteca.

- Predisposizione, su richiesta dei ricercatori, delle pratiche di acquisto di monografie

(raccolta delle richieste, contatti con l’organizzazione distributrice, ricezione del testo e

catalogazione).

- Predisposizione di un archivio su MAC di una raccolta di articoli (data-base) catalogati a

seconda dell’argomento da mettere a disposizione dei ricercatori.

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2.3.5 Coordinamento amministrativo contabile settore sementiero

ATTIVITÀ

Le materie di competenza riguardano:

A) gli atti inerenti la struttura organizzativa nel settore sementiero, l’organizzazione dei

servizi, l’individuazione di tariffe e corrispettiv i in ambito sementiero, nonché gli

aspetti di natura legale e contrattuale;

B) gli atti inerenti la gestione economica e finanziaria, la tenuta delle scritture contabili e

le gestioni economali relative al settore sementiero;

C) gli atti inerenti le gestioni patrimoniali relative alle sedi in cui viene sviluppata

l’attività del settore sementiero;

D) gli atti relativi al trattamento economico del personale dei dipendenti a tempo

indeterminato ed determinato del personale dell’INRAN, nonché del personale in

formazione, dei controllori non dipendenti e di altri lavoratori con rapporto di lavoro

autonomo; la predisposizione di provvedimenti inerenti alcuni aspetti del trattamento

giuridico del personale e il reclutamento del personale a tempo determinato necessario

per le attività stagionali e temporanee relative alla certificazione ufficiale delle sementi

e per le attività finanziate da specifici progetti.

OBIETTIVI

Eseguire le predette attività con professionalità, osservando le scadenze previste e

soddisfacendo i requisiti di legittimità. Addestramento del personale attraverso corsi di

formazione ed aggiornamento, volti alla corretta e funzionale applicazione delle norme in

continua evoluzione nelle materie di rilevanza amministrativa.

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DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’

A) atti inerenti la struttura organizzativa nel settore sementiero, l’organizzazione dei servizi,

l’individuazione di tariffe e corrispettivi in ambito sementiero, nonché gli aspetti di natura

legale e contrattuale;

L’attività si esplica in una gestione unitaria delle strutture operanti in ambito sementiero

attraverso iniziative volte a omologarne i controlli presso l’utenza secondo principi di

economicità. La regolarizzazione dei servizi che la struttura è in grado di fornire trova la

propria sintesi nella predisposizione dei tariffari adottati dagli Organi di amministrazione e

nell’individuazione dei corrispettivi delle singole prestazioni.

La struttura è, inoltre, investita dei rapporti rilevanti sotto il profilo legale con le ditte utenti

e le loro rappresentanze nonché dei conseguenti aspetti contrattuali attivi e passivi con

clienti e fornitori.

B) atti inerenti la gestione economica e finanziaria, la tenuta delle scritture contabili e le

gestioni economali relative al settore sementiero

Tale attività si sintetizza principalmente nella proposizione dei documenti relativi al

bilancio preventivo e al conto consuntivo relativo al settore sementiero.

Si sostanzia, inoltre, nella iscrizione di accertamenti e impegni e nell’adozione dei relativi

documenti di cassa di riscossione e pagamento.

Gli accertamenti delle entrate (concernono per lo più la certificazione e i progetti di ricerca

finanziati).

Le entrate inerenti l’attività di certificazione costituiscono prestazione dei servizi e, pertanto,

richiedono la tenuta di una distinta contabilità fiscale, nonché l’utilizzazione di specifiche

procedure di fatturazione.

Per quanto riguarda la certificazione ufficiale, una volta acquisiti, in via informatica i

verbali, il personale addetto provvede alla fatturazione emettendo i relativi documenti

contabilizzati sia ai fini della contabilità finanziaria con la creazione di specifici

accertamenti che ai fini IVA. Una volta acquisiti gli incassi, vengono emesse le relative

reversali.

Per quanto attiene le entrate provenienti da progetti finanziati, queste vengono acquisite a

rendicontazione del progetto. Dopo aver acquisito il provvedimento di finanziamento si

provvede a creare il relativo accertamento.

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Per quanto riguarda le uscite specifiche dell’attività del settore sementiero, esse riguardano

principalmente personale a tempo indeterminato addetto all’attività sementiera ed altro

personale a tempo determinato impiegato nella certificazione e nei progetti; altre uscite

importanti sono quelle delle spese di funzionamento delle sedi e l’acquisizione di beni

durevoli, iscritti nell’inventario.

C) atti inerenti le gestioni patrimoniali relative alle sedi in cui viene sviluppata l’attività del

settore sementiero.

L’attività riguarda l’acquisizione l’utilizzazione e la cessione di beni in dotazione.

I beni patrimoniali, una volta, acquisiti, vengono distinti nelle relative categorie previste

dalla normativa ed iscritti in un registro inventario; attraverso apposite procedure sono

emessi i buoni di carico, che vengono controfirmati dai consegnatari individuati presso

ciascuna sede del settore sementiero.

Si provvede infine annualmente alla valorizzazione degli ammortamenti, secondo le

aliquote stabilite dalla norma.

D) atti relativi al trattamento economico del personale dei dipendenti a tempo indeterminato ed

determinato del personale dell’INRAN, nonché del personale in formazione dei controllori

non dipendenti, e di altri lavoratori con rapporto di lavoro autonomo;

L’attività riguarda il trattamento economico di tutto il personale dipendente a tempo

indeterminato e determinato dell’INRAN, nonché il personale in formazione e quello con

diverse tipologie di contratto di lavoro autonomo per un totale complessivo di circa 400/450

soggetti.

Il personale addetto, oltre ad occuparsi del costante aggiornamento in materia fiscale e

contributiva svolto anche attraverso appositi corsi di formazione, mensilmente riceve dalla

sede di Roma o dalle sedi periferiche del settore sementiero i dati relativi agli elementi

variabili delle retribuzioni che devono confluire nel listino paga (straordinari, missioni,

buoni pasto, indennità accessorie eventuali particolari trattenute per prestiti o altri recuperi

stipendiali per malattie etc).

Dopo aver effettuato i controlli, anche sui giustificativi di assenza, e predisposto i dati,

questi vengono inseriti nel programma “paghe”. Il programma consente la gestione degli

adempimenti annuali fiscali e contributivi, che comprendono le denunce mensili agli Istituti

previdenziali e gli adempimenti annuali CUD, 770 etc.

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Tale attività si estende al reclutamento del personale temporaneo necessario alle sedi

periferiche afferenti l’attività sementiera ed in particolare personale addetto all’attività dei

laboratori e delle aziende agricole e il personale necessario per lo svolgimento dei progetti

finanziati da terzi.

Tutto il personale dipendente è assunto a seguito di procedure concorsuali in modo da

soddisfare requisiti di imparzialità e merito.

2.3.5 Coordinamento del settore ex INCA

ATTIVITA’

Le materie di competenza sono suddivise tra Servizio Amministrativo e Servizio Tecnico e

riguardano:

Servizio Amministrativo

A) gli atti inerenti la struttura organizzativa nel settore ex INCA, l’organizzazione dei servizi, la

gestione economica e finanziaria, la tenuta delle scritture contabili e le gestioni economali, il

trattamento economico del personale, nonché gli aspetti di natura legale e contrattuale;

Servizio Tecnico

B) gli atti inerenti la gestione e l’espletamento servizio di controllo presso le fabbriche di conserve

alimentari.

OBIETTIVI

Svolgimento delle predette attività con professionalità, nel rispetto delle scadenze previste e

soddisfacendo i requisiti di legittimità e di legalità, nonché degli adempimenti conseguenti alle

disposizioni previste dall'art. 7 al comma 20 del D.L. n. 78/2010 convertito con legge n. 122/2010,

e dal Decreto Interministeriale 8 febbraio 2011 per l’accorpamento dell’ex INCA nell’INRAN.

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Servizio Amministrativo

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’

A) gli atti inerenti la struttura organizzativa nel settore ex INCA, l’organizzazione dei

servizi, la gestione economica e finanziaria, la tenuta delle scritture contabili e le gestioni

economali, il trattamento economico del personale, nonché gli aspetti di natura legale e

contrattuale;

Si riportano di seguito sia l'articolazione interna del servizio e le attività svolte:

a) - Settore Affari Generali e del Personale

- Compiti di Segreteria riguardanti: la Presidenza, la Direzione Generale, gli Organi Collegiali

dell'Ente (redazione verbali riunioni, comunicazioni varie, convocazione degli Organi);

- elaborazione dei provvedimenti dell'Amministrazione nell'ambito delle direttive ricevute;

- rapporti esterni;

- costituzione e funzionamento degli Uffici centrali e periferici;

- gestione del personale;

- predisposizione di circolari;

- esame e raccolta delle disposizioni normative relative all'attività dell'Ente: ricezione,

smistamento e spedizione della corrispondenza, tenuta del protocollo.

b) - Settore Ragioneria

- Gestione amministrativo contabile dell'Ente;

- elaborazione dei dati e compilazione dei bilanci preventivo e consuntivo;

- convenzioni di Tesoreria - Disposizioni normative e controllo dell'esatta applicazione delle

stesse (adempimenti relativi al sistema di Tesoreria Unica degli Enti pubblici);

- conclusioni istruttorie e predisposizione dei provvedimenti fino alla stipulazione formale e

incombenze connesse alla gestione ed estinzione dei contratti;

- liquidazione delle retribuzioni al personale e previa determinazione, versamento degli oneri

previdenziali, assistenziali ed erariali;

- contabilità relativa ai contributi obbligatori delle imprese conserviere (calcolo dei singoli

contributi, richiesta degli stessi, formazione dei ruoli esattoriali ecc.);

- emissione di reversali di incasso e mandati di pagamento secondo le disposizioni del

Regolamento di contabilità;

- tenuta delle scritture contabili.

c) - Settore patrimonio ed economato

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- conservazione del patrimonio mobiliare ed immobiliare dell'Ente, aggiornamento dei relativi

inventari;

- istruzione delle pratiche relative ai lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione del

patrimonio mobiliare ed immobiliare dell'Ente;

- predisposizione di tutti gli elaborati per la stipulazione dei contratti afferenti la materia;

- forniture di beni e servizi per il regolare funzionamento degli Uffici centrali e periferici;

- svolgimento del servizio di cassa e rapporti con la Banca Tesoriera.

Servizio tecnico

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’

B) gli atti inerenti la gestione e l’espletamento servizio di controllo presso le fabbriche di

conserve alimentari.

Il Servizio Tecnico svolge i seguenti compiti:

- Esame, raccolta e conservazione della legislazione riguardante l'attività' istituzionale dell'Ente;

esame tecnico-giuridico dei disegni e proposte di legge che riguardano l'attività istituzionale

dell'Ente;

- predisposizione di circolari dispositive;

- servizio di controllo presso le fabbriche di conserve alimentari;

- attività prelievo campioni;

- espletamento di analisi chimiche di laboratorio;

- rilascio delle certificazioni previste dalla normativa vigente in materia di conserve alimentari;

- tenuta dei fascicoli delle imprese conserviere;

- elaborazione di relazioni e dati statistici relativi al comparto conserviero.

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2.4 ORGANIGRAMMA

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3. STRUTTURA E COMPOSIZIONE DEL BILANCIO

3.1 Entrate

Le entrate dell'Istituto sono costituite :

a) da contributi ordinari e straordinari annui a carico dello Stato a valere su appositi capitoli

della categoria “uscite correnti” del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e

Forestali per l'espletamento dei compiti previsti all’ art. 2 del presente Statuto;

b) da finanziamenti per progetti o interventi a carico del fondo integrativo speciale di cui

all'articolo 1, comma 3, del D.Lgs. 5 giugno 1998, n. 204;

c) da finanziamenti di enti pubblici o privati;

d) da proventi derivanti da contratti di ricerca stipulati con istituzioni pubbliche o private,

nazionali o internazionali;

e) da proventi derivanti dall’attività di controllo e certificazione dei prodotti sementieri;

f) da contributi obbligatori da parte degli industriali fabbricanti di conserve alimentari in

proporzione all’importo annuale dei salari risultante dal libro paga (art. 13 e 14 del R.D.

del 31/08/1928 n. 2126) entro i limiti massimi stabiliti dalla legge.

g) da proventi derivanti da prestazioni rese a soggetti pubblici e/o privati per lo svolgimento

di studi e ricerche o per altre attività svolte nell'ambito dei propri compiti istituzionali;

h) da eventuali rendite del proprio patrimonio;

i) da ogni altra entrata.

Va evidenziato che il contributo ordinario viene riscosso in due tranche, ammontanti ciascuna

al 50% del totale, la seconda della quale giunge ad anno finanziario quasi concluso,

determinando una situazione che influisce negativamente sulla pianificazione e gestione

economico finanziaria, ed alterando l’equilibrio intercorrente tra obiettivi prefissati e rispetto

dei tempi di realizzazione definiti in sede di programmazione.

3.2 Uscite

La voce principale delle uscite è costituita dalle spese per il personale che ammonta, tra

personale a tempo indeterminato e determinato, inclusi i relativi oneri riflessi a carico del

datore di lavoro, ad oltre il 65% delle uscite correnti.

Le altre voci di spesa che concorrono in maniera determinante alla composizione del bilancio di

uscita, sono i costi sostenuti per l’attività di ricerca, in particolare quelle imputate al capitolo

relativo al materiale di laboratorio per vetrerie, reagenti e altro.

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4. ATTIVITA’ SVOLTE E SETTORI DI INTERVENTO

La struttura dell’ente si avvale di circa 240 dipendenti a tempo indeterminato e circa 120

collaboratori a tempo determinato con tipologie contrattuali quali CO.CO.CO., assegni di

ricerca, collaboratori occasionali, professionali e personale con contratto a tempo determinato

inquadrato ai sensi dell’art.5 del CCNL, impegnati nelle seguenti attività di ricerca:

sulle filiere produttive degli alimenti sia di origine animale che vegetale per definire

metodologie efficaci per la valutazione della sicurezza dei processi e della qualità

tecnologica, nutrizionale, igienico sanitaria e organolettica delle materie prime e dei

prodotti anche ai fini della elaborazione di disciplinari delle produzioni agroalimentari

tipiche del nostro Paese;

sulle biotecnologie applicate all’agricoltura e ai processi produttivi di alimenti derivati dal

latte, da prodotti di origine vegetale, etc.;

su nuovi approcci allo studio della nutrizione umana mediante colture cellulari e/o la messa

a punto di sistemi modello che consentano l’applicazione di metodologie quali la genomica

e la proteomica;

sugli alimenti per un continuo aggiornamento delle “Tabelle di composizione degli

alimenti”;

sugli effetti dell’alimentazione mediante lo studio del rapporto tra consumi alimentari,

nutrizione e benessere nel singolo individuo e nella popolazione ripartita in gruppi

relativamente omogenei quali bambini, adolescenti, anziani, etc.;

su nuove strategie di comunicazione per informare, educare e tutelare il consumatore;

sulla divulgazione e applicazione dei risultati della ricerca per valorizzare i prodotti tipici

italiani.

attività di controllo e certificazione dei prodotti sementieri, inclusa la registrazione delle

varietà vegetali e la ricerca ad esse funzionali.

valutazioni fitosanitarie su giovani piantine, analisi e ricerche fitopatologiche su funghi,

batteri e virus.

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analisi biomolecolari su vegetali e controlli di contaminazioni da OGM.

Attività in ambito conserviero.

Attività in ambito sementiero:

Nel settore sementiero la certificazione delle sementi rappresenta il “core business”

dell’attività del settore sementiero. Da sempre, tuttavia, alla certificazione è stata affiancata

l’attività di ricerca che ha come punto di interesse le sementi in tutti i suoi aspetti: varietali,

tecnologici, fitosanitari. Negli anni la ricerca ha assunto sempre maggiore peso anche

attraverso una consolidata rete di collaborazioni e il coordinamento di diverse attività

sperimentali.

L’esperienza e la specializzazione consolidata nel tempo ha fatto sì che molte Istituzioni si

rivolgessero già all’ex ENSE per sviluppare tematiche sperimentali di loro interesse.

Tutte le sezioni, i laboratori e i centri agricoli del settore sementiero INRAN–ENSE sono

impegnati in progetti di ricerca e sperimentazione, attraverso il personale a tempo

indeterminato e il personale a tempo determinato che, a vario titolo, viene assunto

appositamente nell’ambito dei progetti, si tratti di borsisti, di assegni di ricerca o di

ricercatori a tempo determinato.

La ricerca è in massima parte finanziata dai committenti attraverso contributi o convenzioni.

L’esperienza di INRAN-ENSE e dei suoi ricercatori nel campo della certificazione delle

sementi, della registrazione e, in genere, della caratterizzazione delle varietà, oltre alla

conoscenza e al rapporto con il territorio, il contatto quotidiano con la realtà produttiva delle

ditte sementiere e dei costitutori rappresenta un punto di forza per la realizzazione di attività

che corrispondano a concrete esigenze del settore. Del rapporto biunivoco con la ricerca e la

sperimentazione si avvantaggia a sua volta l’attività di certificazione che beneficia del

bagaglio di conoscenze che derivano dallo studio delle tecniche innovative, anche grazie ai

rapporti instaurati nel tempo con le omologhe organizzazioni attraverso la partecipazione a

Gruppi di studio e reti di ricerca internazionali, in alcune dei quali l’ex ENSE ha avuto un

ruolo di riferimento. E’indubbio che la certificazione senza il retroterra e il supporto della

ricerca scadrebbe a mera attività di controllo priva i quella funzione di supporto e di

riferimento per tutti gli attori del settore che la qualificano. Poter contare su

un’organizzazione specializzata che disponga di una matrice in cui affrontare le

problematiche del seme che di volta in volta si propongono, é da considerarsi uno strumento

di progresso da salvaguardare.

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Le attività di ricerca e sperimentazione a carattere continuativo o ad hoc, attualmente in

corso, possono essere ascrivibili a quattro filoni: quelle di portata generale, quelle specifiche

relative alle caratteristiche tecnologiche del seme, relative alle problematiche di natura

fitosanitaria e quelle che riguardano l’identificazione delle varietà.

4.1 Attività di ricerca e sperimentazione: carattere generale

Le attività di carattere generale fanno riferimento a tre tematiche principali:

a) Iscrizione al Registro Nazionale delle varietà

INRAN-ENSE è l’organo che, sulla base dell’incarico ricevuto dal MiPAAF, si occupa del

coordinamento della rete di prove necessarie per l’iscrizione al Registro Nazionale delle

varietà oltre che, quando previsto dalla normativa, dell’esecuzione di specifiche prove in

parcella ed analisi di laboratorio. Nell’ambito di tali prove le specie testate sono cereali a

paglia, riso, mais, foraggere ed ortive. Vengono effettuate, inoltre, prove descrittive per conto

del CPVO per il titolo di protezione comunitario per riso, frumento duro e veccia di

Narbonne. L’attività di coordinamento è attuata attraverso la programmazione delle prove

(descrittiva, agronomica e qualitativa), la preparazione e spedizione dei campioni di sementi

agli enti partecipanti, la definizione del protocollo sperimentale, la realizzazione di

specifiche prove, la supervisione, nel corso della sperimentazione, degli aspetti tecnici delle

procedure. Successivamente all’effettuazione della sperimentazione, INRAN-ENSE

provvede allo studio e successiva elaborazione statistica dei dati propri e forniti dalla rete

degli enti coordinati al fine di predisporre un dossier da sottoporre alla Commissione

Sementi.

In relazione all’esperienza pluriennale nella gestione delle prove e problematiche ad esse

connesse non è trascurabile la partecipazione dell’ENSE ai diversi gruppi di lavoro,

coordinati dal MiPAAF, che si occupano della stesura ex novo o della revisione dei

documenti relativi ai criteri e procedure tecniche per l’iscrizione al Registro Nazionale di

specie agrarie ed ortive. In seguito alle attività dei gruppi di lavoro, dal 2008 sono stati

predisposti ed approvati mediante appositi decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale le

revisioni dei criteri elativi a mais, patata, foraggere, ortive, girasole e Brassica carinata.

Sono in corso di revisione i criteri relativi a cereali a paglia, riso e canapa.

INRAN-ENSE ha un ruolo di coordinatore ed esecutore nell’ambito di tali progetti, la totalità

dei quali è finanziata del MiPAAF.

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b) Piano sementiero nazionale sementi biologiche

Il progetto, finanziato dal MiPAAF, riguarda le iniziative volte ad incentivare e potenziare

l’agricoltura biologica nazionale. Le organizzazioni e gli enti partecipanti afferente ad

un Comitato di progetto hanno diversi compiti coordinati dai capofila dei singoli progetti.

Gli argomenti trattati riguardano identificazione di varietà di foraggere, frumento duro e

tenero ed ortive adatte per la coltivazione biologica; validazione di varietà in fase di avanzata

selezione, iniziative di miglioramento genetico, studio di efficacia di principi attivi di

origine naturale per la concia delle sementi e per controllo delle malattie trasmesse per seme

nonché definizione di specifici disciplinari di produzione.

L’INRAN-ENSE ricopre ruoli di progettazione, coordinamento ed esecutore di particolare

attività nell’ambito del progetto.

c) Rintracciabilità di filiera

Il progetto, coordinato da FEDAGRI, che vede l’INRAN-ENSE nella figura di partner, è in

attesa di essere reso esecutivo; l’oggetto della ricerca si colloca nel campo della

rintracciabilità proponendo l’individuazione dei fattori caratterizzanti la filiera aperta nel

comparto della produzione sementi di grano con elaborazione di specifiche linee guida di

produzione. La struttura di riferimento con ruolo di partner è la Sezione di Verona, mentre il

soggetto finanziatore è rappresentato dal MiPAAF.

4.2 Attività di ricerca e sperimentazione: caratteristiche tecnologiche delle sementi

Le attività, oltre alle verifiche che vengono normalmente effettuate mediante analisi di

germinabilità delle sementi, sono indirizzate principalmente a verificare la presenza di semi

estranei commista alla granella di frumento duro siciliano stoccato in maniera differenziata,

con particolare attenzione ai semi che possono provocare alterazioni olfattive e del gusto nei

prodotti trasformati. Tali attività sono condotte nell’ambito di un progetto finanziato dalla

Regione Sicilia e coordinato dalla Stazione Sperimentale di granicoltura Caltagirone (CT)

che aveva quale partner l’Unità Organica di Palermo.

4.3 Attività di ricerca e sperimentazione:problematiche di natura fitosanitaria

Le attività di ricerca di questo filone sono rilevanti per le ripercussioni che le patogenicità

hanno sulle moltiplicazioni e produzioni di sementi. I progetti riguardano principalmente

specie ortive, cereali di riso. Per quanto riguarda le specie ortive le ricerche sono finalizzate

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all’identificazione a resistenze nei confronti di determinati patogeni, previa valutazione del

germoplasma delle specie bersaglio, alla messa a punto di idonei substrati di coltivazione,

nonché a problematiche legate al consumo fresco dei prodotti. Per quanto riguarda i cereali

ed il riso le attività di ricerca sono concentrate nella definizione dei meccanismi coinvolti in

seguito ad attacchi fungini, al fine di contribuire alla ricerca nell’ambito dello sviluppo di

nuovi fitofarmaci e di fornire agli operatori del settore strumenti utili a contrastare la

malattia. Ad oggi il progetto principale, riguardante la lotta alla fusariosi dei riso, finanziato

dalla Regione Piemonte, è coordinato e svolto dalla Unità Organica di Milano che ha anche il

ruolo di partner. Numerosi sono i progetti presentati in attesa di avvio; gli argomenti

considerati riguardano l’approfondimento dello studio delle malattie dei cereali e dei

substrati di coltivazione idonei alla produzione di orticole di IV gamma.

4.4 Attività di ricerca e sperimentazione: identificazione varietale

Le attività di ricerca sono mirate alla caratterizzazione morfofisiologica delle varietà. I

progetti in essere, riguardanti principalmente specie ortive, rivolgono un’attenzione

particolare alle risorse genetiche autoctone, quali varietà locali ed ecotipi nell’ottica di

salvaguardia di tali patrimoni. Sono in corso di esecuzione due progetti coordinati dalla

Sezione di Battipaglia, di cui uno, finanziato dal MiPAAF, riguardante tipicizzazione e

caratterizzazione di varietà di patata utilizzando tecniche molecolari ed uno, finanziato dalla

Regione Lazio, relativo alle risorse genetiche autoctone regionali.

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5. IDENTITÀ

5.1 INRAN “ in cifre”

1 sede centrale

13 sedo periferiche

n. 240 dipendenti a tempo indeterminato

7.5 milioni di euro per il 2010 di risorse per il funzionamento dell’INRAN

14.5 milioni di euro per il 2010 di finanziamenti per l’attività di ricerca

5.2 MANDATO ISTITUZIONALE L'Istituto svolge attività di ricerca, informazione e promozione nel campo degli alimenti e della

nutrizione, ai fini della tutela del consumatore e del miglioramento qualitativo delle produzioni

agroalimentari.

L’Istituto svolge, inoltre, i compiti derivanti dall’applicazione delle norme che disciplinano la

moltiplicazione, la produzione e la commercializzazione dei prodotti sementieri e del

materiale di propagazione delle piante.

In particolare, l’Istituto promuove e sviluppa attività di ricerca anche sulla qualità finalizzate:

• alla certificazione, etichettatura nutrizionale;

• alla valorizzazione delle specificità dei prodotti nazionali;

• allo sviluppo delle applicazioni biotecnologiche nel settore alimentare.

• alla certificazione ufficiale dei prodotti sementieri in conformità delle normative che

regolano le certificazioni;

• all’analisi e controlli qualitativi delle piantine di ortaggi e dei relativi materiali di

moltiplicazione;

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INRAN Piano della Performance

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• agli esami tecnici per il riconoscimento varietale e la tutela delle novità vegetali di specie

agrarie e ortive, alle prove di controllo, anche previste dalle norme comunitarie e

all’iscrizione nel registro nazionale delle varietà vegetali;

• agli studi e ricerche per la messa a punto di nuove metodologie per la valutazione

tecnologica e varietale delle sementi.

• alla promozione, all’attuazione e al coordinamento di ricerche, studi, sperimentazioni e

iniziative riguardanti sia le novità vegetali di elevato valore genetico, per accertarne le

caratteristiche tecnologiche e qualitative, sia la conservazione della biodiversità a

interesse agricole e alimentare.

L'Istituto promuove l'educazione nutrizionale ed alimentare, anche mediante la preparazione

e diffusione periodica di linee guida di comportamento alimentare, di raccomandazioni

nutrizionali e di tabelle di composizione degli alimenti.

L’istituto svolge attività di vigilanza presso gli stabilimenti di produzione e/o

confezionamento sull'applicazione delle norme che disciplinano la produzione delle conserve

alimentari e di quelle che ne fissano i requisiti qualitativi nonché di quelle concernenti la

qualità delle materie prime e/o dei semilavorati impiegati.

5.3 ALBERO DELLA PERFORMANCE L’albero della performance è uno strumento di lavoro che esprime il legame tra mandato

istituzionale, missione, aree strategiche, obiettivi strategici e piani operativi nei quali sono

individuati gli obiettivi operativi, gli interventi, le azioni e le risorse.

Il primo livello dell’albero della performance descrive il mandato istituzionale e la mission

dell’INRAN, articolati in un’unica area strategica, trasversale alla struttura articolata in

macroaree, aree, settori, uffici.

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INRAN Piano della Performance

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MANDATO ISTITUZIONALE

L'Istituto svolge attività di ricerca, informazione e promozione nel campo degli alimenti e

della nutrizione, ai fini della tutela del consumatore e del miglioramento qualitativo delle

produzioni agroalimentari.

L’Istituto svolge, inoltre, i compiti derivanti dall’applicazione delle norme che disciplinano

la moltiplicazione, la produzione e la commercializzazione dei prodotti sementieri e del

materiale di propagazione delle piante.

MISSIONE

L'Istituto promuove l'educazione nutrizionale ed alimentare, anche mediante la preparazione e

diffusione periodica di linee guida di comportamento alimentare, di raccomandazioni

nutrizionali e di tabelle di composizione degli alimenti.

Registrazione delle varietà, certificazione delle sementi e ricerca

AREA STRATEGICA

Sviluppo di una cultura per una sana

alimentazione,

qualificazione dei prodotti sementieri

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6. ANALISI DEL CONTESTO L’analisi del contesto consente di approdare alla definizione di strategie capaci di rendere più

efficaci le scelte compiute in sede strategica.

Il processo cognitivo che l’INRAN effettua, conduce:

• alla definizione di una visione integrata e contestualizzata dell’ambiente in cui operare;

• alla valutazione delle interazioni e delle sinergie con i soggetti coinvolti nel processo di

produzione;

• all’analisi dei costi e dei benefici delle azioni da intraprendere;

• alla verifica delle potenziali criticità riscontrabili.

L’analisi del contesto costituisce, quindi, un momento fondamentale del processo di

pianificazione in quanto mette in relazione la situazione reale con le possibili iniziative adottate

dall’INRAN, stante le risorse disponibili e la struttura e le competenze di cui può avvalersi.

Il fine tendenziale è quello di ridurre al minimo le criticità, esaltando e valorizzando i punti di

forza.

6.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO L’analisi del contesto esterno muove dallo studio delle tendenze economiche nel sistema

competitivo della produzione agro-alimentare nazionale e globale e delle scelte del

consumatore nel settore degli alimenti e della nutrizione, tenendo conto di fattori quali:

• struttura del sistema produttivo nazionale;

• analisi delle scelte alimentari della popolazione italiana;

• individuazione delle specificità alimentari nazionali;

• problematiche inerenti la definizione di un contesto sostenibile nel settore agro-alimentare

con riferimento all’ambito comunitario.

6.2 ANALISI DEL CONTESTO INTERNO A seguito dell’entrata in vigore del D.L. n.78 del 31 maggio 2010, convertito in Legge n.122

del 30 luglio 2010, sono stati incorporati all’INRAN gli istituti dell’ENSE e dell’INCA.

Tale operazione ha richiesto una serie di adempimenti di carattere amministrativo ed operativo

di considerevole portata, che ancora non si è conclusa.

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INRAN Piano della Performance

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L’adeguamento della realtà istituzionale alla nuova situazione ha creato difficoltà

nell’individuazione delle nuove competenze e funzioni, ritardando le procedure ordinarie.

La redazione del nuovo Statuto e del Regolamento di organizzazione e funzionamento

dell’INRAN, nonché della predisposizione del bilancio consolidato, hanno comportato lo

slittamento di una serie di attività tra cui, non da ultimo la predisposizione di questo piano.

Ulteriori discrasie si registrano in ordine all’assegnazione delle risorse relative al contributo

ordinario e straordinario, derivanti da una costante e significativa riduzione degli stanziamenti

di cui alla Tabella C della Legge Finanziaria, ulteriormente ridotti dai tagli lineari degli

interventi normativi adottati per il contenimento della spesa pubblica.

Questa tendenza, instaurata ormai da diversi anni, ha comportato il ricorso a forme di

finanziamento esterno, che pur qualificando l’ente per il numero di progetti approvati ed

ammessi a contribuzione da parte di varie istituzioni, quali il MiPAAF, l’U.E., il MIUR, etc., e

soggetti privati, hanno reso difficoltoso attuare una politica razionale e finalizzata al

perseguimento degli obiettivi programmati, sia di routine che strategici.

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INRAN Piano della Performance

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7. OBIETTIVI STRATEGICI Gli obiettivi strategici costituiscono la traduzione concreta e performante del mandato

istituzionale.

La selezione degli obiettivi da realizzare rappresenta il momento più delicato della

pianificazione dell’attività da realizzare ed è per questo motivo che essa viene condotta sulla

base di una attenta valutazione di tutti gli aspetti, interni ed esterni alla struttura, che

concorrono a definirne la valenza.

L’individuazione degli obiettivi strategici non scaturisce da un apprezzamento di mera

discrezionalità tecnica, ma dalla scelta, tra varie opzioni possibili, di quella che maggiormente

corrisponde a standards di efficienza, efficacia, trasparenza ed opportunità, sia scientifica che

amministrativa.

L’unitarietà dell’azione amministrativa viene scomposta nei possibili obiettivi strategici che,

nella loro eterogeneità, convergono a sviluppare il patrimonio di conoscenze ed esperienze

scientifiche idonee a soddisfare i bisogni della collettività di cui l’INRAN è destinatario.

Ogni obiettivo inserito, pur denotato da una sua autonoma esplicazione e necessarietà,

acquisisce valore e significato nella interazione ed integrazione con gli altri, in una

combinazione che tiene costantemente conto della coerenza generale dei fini perseguiti, anche

attraverso una sinergica azione di feed back di tutto il processo operativo.

Gli interventi sono destinati a:

� favorire la convergenza fra stili di consumo e paradigmi produttivi in direzione di

una accresciuta qualità alimentare, nei tre aspetti

• della qualità dei prodotti

• del valore alimentare di essi

• della qualificazione geografico-culturale che esprimono

� promuovere e abilitare i processi evolutivi del sistema agroalimentare in direzione

della qualità all'origine e delle garanzie di processo e di filiera, negli aspetti

• della individuazione-valorizzazione delle peculiarità qualitative del prodotto italiano nella

sua molteplicità geografica e tradizionale

• della attivazione imprenditoriale degli operatori in direzione di obiettivi condivisi con il

pubblico dei consumatori, anche attraverso la diffusione e l'implementazione delle best

practices

• della creazione di condizioni favorevoli alla trasparenza dell'informazione sui prodotti e

alla tracciabilità delle filiere

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• del sostegno alla comunicazione di marchio e di prodotto, premessa anche per una più

efficace diffusione internazionale dell'agroalimentare italiano di qualità

� rafforzare il dialogo con i momenti associativi sul terreno delle azioni positive,

potenziandone la capacità di risposta alle esigenze delle imprese sui temi

• della informazione e promozione sulle politiche per lo sviluppo del settore e sui relativi

strumenti

• della informazione, formazione e aggiornamento delle figure tecnico-professionali che nei

momenti associativi sono preposte all'erogazione di assistenza e servizi - tradizionali ed

avanzati - alle imprese aderenti

• nella messa a sistema di strumenti conoscitivo-informativi fra il MIPAF e le Associazioni

Tematiche di Tematiche di Tematiche di Tematiche di

interinterinterinteresseesseesseesse

tutela del consumatore e garanzia di sicurezza degli

alimenti

divulgazione della cultura della corretta e sana

alimentazione

miglioramento della qualità delle produzioni agro-alimentari

valutazione/impatto delle applicazioni bio-tecnologiche

Ruolo ed obiettiviRuolo ed obiettiviRuolo ed obiettiviRuolo ed obiettivi

Assistenza tecnica e scientifica che supporti il momento decisionale sui temi

dell’alimentazione

Target IstituzioniTarget IstituzioniTarget IstituzioniTarget Istituzioni

TTTTarget Imprese arget Imprese arget Imprese arget Imprese Operatori del settoreOperatori del settoreOperatori del settoreOperatori del settore

Interfaccia istituzionale per definire la qualità e la sicurezza alimentare, e per le decisioni

inerenti all’innovazione tecnologica

TTTTarget Ricerca arget Ricerca arget Ricerca arget Ricerca Comunità scientificaComunità scientificaComunità scientificaComunità scientifica

Interlocutore per questioni inerenti al trasferimento tecnologico e allo spin-off

aziendale, oltre che in grado di confrontarsi sulle tematiche della ricerca.

Target ConsumatoriTarget ConsumatoriTarget ConsumatoriTarget Consumatori

Soggetto di riferimento per l’educazione e l’informazione sulla qualità degli alimenti e

sulle regole della corretta nutrizione, che sia fonte autorevole e neutrale.

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INRAN Piano della Performance

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Il collegamento tra mandato istituzionale, missione e area strategica si traduce nella

realizzazione di progetti di ricerca finalizzati al miglioramento della qualità delle produzioni

agro-alimentari, alla divulgazione della cultura per una corretta e sana alimentazione, alla

valutazione e all’impatto delle applicazioni bio-tecnologiche ed alla tutela del consumatore e

garanzia di sicurezza degli alimenti.

I progetti di ricerca sono inseriti in un sistema procedimentalizzato che ne garantisce la

puntuale e periodica verifica, attraverso il monitoraggio costante e del relativo feed back, sia

per quanto riguarda le attività scientifiche che per gli adempimenti di tipo amministrativo

contabile, aspetti convergenti e concorrenti nella corretta ed efficace realizzazione.

L’architettura organizzativa interna è strutturata in modo tale da definire una suddivisione dei

ruoli e delle funzioni idonee al perseguimento dei risultati attesi.

Il piano operativo gestionale consente di individuare:

• l’area scientifica di appartenenza (macro area, sede periferica),

• il responsabile scientifico,

• denominazione del progetto di ricerca

• descrizione sintetica del progetto

• acronimo e codifica del centro di costo attribuito al progetto

• budget assegnato al progetto

I progetti in corso di lavorazione, di seguito riportati, costituiscono gli obiettivi strategici

dell’INRAN, affiancati dagli obiettivi straordinari e di routine assegnati agli uffici

dirigenziali e trasversali all’attività dell’ente.

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7. 1 AREA SCIENZE DEGLI ALIMENTI 7.1.1 ALISAL Miglioramento delle proprietà igienico-sanitarie, salutistiche e funzionali di

commodity per l’alimentazione dell’uomo e/o degli animali Responsabile progetto Rita Acquistucci Durata del progetto Settembre 2010 – Giugno 2012 Programma Scientifico Qualità Controllo e Certificazione dei Prodotti

Alimentari Obiettivi: La ricerca in oggetto si propone di valutare l’impatto che i processi di prima e seconda trasformazione hanno sui carotenoidi del frumento. Tale attività è parte di un progetto che si propone la finalità di valutare gli effetti del miglioramento genetico sul contenuto in carotenoidi nel frumento duro. Descrizione dell’attività: L’attività prevede la determinazione quali-quantitativa dei carotenoidi tipici dei frumento duro. Inoltre, sui diversi prodotti di macinazione saranno determinati il contenuto in polifenoli liberi, al fine di evidenziare la frazione nutrizionalmente attiva nella quale si trovano i composti a più elevata biodisponibilità. Sarà inoltre determinata la capacità antiossidante mediante sbiancamento della crocina. Infine, su procederà alla determinazione della funzionalità antiossidante e/o pro-ossidante presente nei campioni oggetto dello studio utilizzando modelli in “vitro” di colture di linee cellulari di CaCo-2 in monolayer. Parole chiave: Carotenoidi, pigmenti, indice di giallo Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica R.Acquistucci D.TEC M.carbonaro P.RIC E.Finotti RIC F.Nobili TEC Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica CRA M.Palumbo D.RIC

Ente finanziante MiPAAF-CRA Importo finanziamento € 25.000,00

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7.1.2 AGTEC-Org Metodi agronomici e tecnici per migliorare la qualità del grano biologico

Responsabile progetto Marina Carcea Durata del progetto Giugno 2007 – Giugno 2011 Programma Scientifico Cereali e altri alimenti: qualità globale e globalizzata

Obiettivi : Ottimizzazione delle pratiche agronomiche e dei processi di frazionamento della granella di frumento tenero biologico per l’ottenimento di alimenti con migliorate caratteristiche nutrizionali, organolettiche e di sicurezza d’uso. Descrizione dell’attività: Il progetto AGTEC-Org è stato presentato nell’ambito del bando CORE Organic dell’Unione Europea da un gruppo di 9 partner (tra cui l’INRAN) di 5 paesi europei con competenze complementari nei settori dell’agronomia e della scienza e tecnologia del frumento. Nell’ambito del progetto sono stati sviluppati sistemi di coltivazione biologica per una maggiore efficienza di utilizzo della fertilizzazione minerale ed è stato valutato il potenziale produttivo del grano sia in sistemi abbinati alla produzione animale che in quelli che utilizzano esclusivamente la concimazione verde. Terminati nel corso del 2010 gli esperimenti in campo e le analisi di laboratorio sulla qualità tecnologica e nutrizionale della granella e degli sfarinati di grano tenero biologico, il 2011 sarà dedicato allo studio delle interazioni tra fattori agronomici e qualità della granella e del pane nonché all’indagine delle relazioni tra fattori di processo e qualità del pane da grano biologico. Tali studi saranno poi disseminati attraverso pubblicazioni scientifiche e divulgative, poster e aggiornamento del sito web del progetto. Parole chiave: frumento tenero biologico, qualità nutrizionale, qualità tecnologica Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Carcea P.TEC V.Galli CTER L.Bartoli OT F.Mellara OT V.Narducci AR Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica ISARA-Lyon, FR David C D. RIC ESA - Ecole supérieure d'Agriculture, Angers, FR

Crozat Y. D. RIC

Agroscope Reckenholz Tänikon, CH

Dubois D. P. RIC

University of BOKU, AT Friedel J. K. ASS Forschungsinstitut fur Biologischen, Landbau, CH

Mäder P. P. RIC

Danish Institute of Agricultural Science, DK

Thomsen I. K. P. RIC

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INRAN Piano della Performance

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INRA - Institut National de la Recherche Agronomique, Montpellier, FR

Abecassis J. P. RIC

INRA - Institut National de la Recherche Agronomique, Grignon, FR

Jeuffroy M. H P. RIC

Ente finanziante EU/MiPAAF Importo finanziamento € 170.400,00

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7.1.3 Miglioramento della qualità nutrizionale e igienico-sanitaria del Dihé (Alghe verdi-blu del lago Ciad, Africa)

Responsabile progetto Marina Carcea Durata del progetto Gennaio 2008 – Dicembre 2010 Programma Scientifico Cereali e altri alimenti: qualità globale e globalizzata

Obiettivi : Ottimizzazione della qualità nutrizionale e igienico-sanitaria del dihé attraverso un miglioramento delle condizioni e modalità di processo. Descrizione dell’attività: Nel corso del 2006 l’INRAN, su richiesta e in collaborazione con la FAO, ha eseguito un’indagine preliminare sulla qualità nutrizionale e sulla sicurezza d’uso di alcuni campioni di Dihé, un alimento tradizionale di alcune zone del lago Ciad costituito da alghe verdi-azzurre appartenenti al genere Arthrospira (precedentemente Spirulina) con lo scopo di avere una serie di dati scientifici su un alimento potenzialmente molto interessante per la sopravvivenza e l’economia delle popolazioni del lago Ciad e di altre zone dell’Africa. Sulla base dei dati ottenuti la FAO ha stilato un progetto mirante al miglioramento qualitativo del Dihé attraverso l’introduzione nelle zone produttive individuate di tecniche di produzione più rispettose della qualità globale di questo alimento. Il ruolo dell’INRAN era di sottoporre sia il prodotto migliorato che quello tradizionale, ottenuti nelle stesse zone, ad indagini di laboratorio per valutarne sia la qualità nutrizionale che quella igienico sanitaria. Nel corso del 2009 e del 2010 l’INRAN ha provveduto all’analisi di 2 campionature di dihè tradizionale e migliorato determinando, in particolare, il contenuto in ceneri e il profilo degli elementi minerali, i grassi e il profilo degli acidi grassi, il contenuto proteico e la composizione aminoacidica, le vitamine liposolubili e idrosolubili, i polifenoli totali, gli elementi di interesse tossicologico. Nel corso del 2010 sarebbe dovuta pervenire all’INRAN, come da progetto, una terza campionatura sia di Dihè tradizionale che di Dihè migliorato che non è pervenuta a causa di avverse condizioni climatiche. E’ possibile che nel 2011 possano pervenire dal Ciad nuovi campioni da analizzare, se le condizioni climatiche ritornano favorevoli alla proliferazione dell’alga. Parole chiave: alghe verdi-azzurre, Spirulina, Arthrospira, qualità Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Carcea P.TEC E.Finotti RIC S.Ruggeri RIC A.Aguzzi CTER E.Azzini CTER P.Fantauzzi CTER V.Galli CTER L.Gambelli CTER L.Bartoli OT F.Mellara OT V.Narducci AR F.Martiri CO V.Turfani CO

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Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica FAO - Food and Agriculture Organization of the United Nations

Batello C. DIR

ITRAD - Institut Tchadien de Recherche Agronomique pour le Developpement, N'djamena, Tchad

Sorto M. DIR

Ente finanziante FAO Importo finanziamento € 60.000,00

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7.1.4 CERSUOM Cereali al servizio dell'uomo: Funzionalità integrata dei prodotti e sostenibilità di filiera

Responsabile progetto Marina Carcea Durata del progetto Novembre 2008 – Marzo 2012 Programma Scientifico Cereali e altri alimenti: qualità globale e globalizzata

Obiettivi : Definizione di un intervento scientifico integrato che realizzi percorsi di valorizzazione della macro-filiera dei cereali e di altre fonti vegetali di interesse per la situazione agroalimentare italiana attraverso la realizzazione di prodotti alimentari innovativi che tengano conto delle esigenze nutrizionali di tutte le fasce di popolazione. Nel contempo si darà maggior valore all'utilizzo per l'alimentazione animale di sottoprodotti per garantire alle diverse filiere la sostenibilità a cui il progetto fa riferimento. Descrizione dell’attività: Il progetto nasce dalla volontà di mettere insieme le conoscenze scientifiche acquisite fino ad oggi nell'ambito di altri progetti e, considerando i cereali come un'ottima base per la produzione di molte tipologie di alimenti, realizzare percorsi di valorizzazione delle diverse specie cerealicole che, unitamente ad altre fonti vegetali, conducano alla realizzazione di prodotti alimentari innovativi che tengano conto delle esigenze nutrizionali di tutte le fasce di popolazione, sia quella sana che quella affetta da particolari patologie (morbo celiaco, diabete, etc.). Lo scopo principale è quello di produrre alimenti e bevande di elevata qualità nutrizionale, adatti per tutti, e nel contempo valorizzare la produzione agricola italiana esplorando materie prime che possano a loro volta valorizzare filiere esterne a quelle dei cereali (oleaginose, proteaginose, etc.). Per quanto riguarda le tipologie di alimenti, la proposta è quella di studiare tipologie innovative di pasta alimentare e di prodotti della panificazione destinati non solo al mercato interno, ma anche a quello estero in cui l'idea tradizionale di questi prodotti è meno limitante. Parallelamente saranno effettuati studi sulla birra in quanto bevanda a base di cereali. Il progetto prevede inoltre che gli alimenti siano progettati in modo innovativo non ricercando, ad esempio, solamente un migliore contenuto nutrizionale o sensoriale, ma tenendo in considerazione, per quanto possibile, i risvolti sull'economia rurale, sulla biodiversità e sulla tutela dell'ambiente. Nel progetto verrà anche preso in considerazione l'utilizzo per l'alimentazione animale dei sottoprodotti di lavorazione per garantire alle diverse filiere la sostenibilità a cui il progetto stesso fa riferimento. Nel 2011 sulle materie prime (cereali e non) e su alcuni alimenti derivati in particolare pane, sia prodotti in impianto pilota che acquistati sul mercato, saranno effettuate una serie di analisi qualitative volte a caratterizzarne l’utilizzo nutrizionale per le diverse fasce della popolazione italiana, con particolare riferimento a composti bioattivi (fibra, amido resistente, lignani, polifenoli) anche in collaborazione con l’Università di Perugia. Nell’ambito del WP 2.4 saranno sviluppate e messe a punto metodiche per la sintesi organica di alcuni metaboliti degli acidi fenolici caratteristici della birra. I composti di sintesi saranno purificati mediante cromatografia in fase solida, sia in fase inversa che a scambio ionico. I composti di sintesi purificati saranno caratterizzati mediante analisi NMR e analisi di massa (HPLC-MS). Saranno anche messe a punto metodiche analitiche in HPLC utilizzando sia il rivelatore elettrochimico che spettrofotometrico. La sintesi dei metaboliti e le relative metodiche analitiche per la loro determinazione consentiranno di misurare e identificare questi composti in campioni biologici e di poter quindi approfondire lo studio dell’assorbimento e del metabolismo dei composti fenolici, in particolare di quelli presenti nella birra Parole chiave: alimenti innovativi, birra, qualità nutrizionale

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Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Carcea P.TEC R.Acquistucci DTEC G.Bonafaccia P.RIC M.D’Aquino PRIC A.Ghiselli DRIC M.Mardini RIC V.Galli CTER L.Bartoli OT F.Mellara OT G.Maiani D.RIC E.Azzini CTER A.Durazzo AR V.Narducci AR V.Turfani CO A.Piazzon CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica CRA-Consiglio per la ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Unità di Ricerca per la Valorizzazione Qualitativa dei Cereali, Roma

D’Egidio M.G. D. RIC

Università di Perugia, Dipartimento di Scienze Economico-Estimative e degli Alimenti, Sezione di Tecnologie e Biotecnologie Alimentari

Perretti G RIC

Università di Perugia, CERB- Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra

Fantozzi P ORD

Colussi s.p.a. Girelli F. DIR Dipartimento di Chimica, Università di Tor Vergata

Ricci G. ORD

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 680.130,00

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7.1.5 MINISAL Buone pratiche sull’alimentazione: valutazione del contenuto di sodio, potassio e iodio nella dieta degli italiani

Responsabile progetto Marina Carcea Durata del progetto Marzo 2009 – Marzo 2011 Programma Scientifico Cereali e altri alimenti: qualità globale e globalizzata

Obiettivi : Ottenere informazioni attendibili sul consumo medio di sodio, di potassio e di iodio pro-capite nella popolazione italiana su base regionale, per classi di età e in relazione alla presenza di ipertensione arteriosa, nell’ambito dell’azione di intervento sul consumo di sale prevista dal programma GUADAGNARE SALUTE. Descrizione dell’attività: Esiste una evidenza scientifica di uno stretto rapporto tra eccessivo introito di sale con la dieta e rischio per la salute, in particolare per quanto riguarda l’ipertensione arteriosa. Il programma “Guadagnare salute” promosso dal Ministero della Salute nell’ambito della promozione di una dieta più salubre, individua tra i principali obiettivi la sorveglianza e il monitoraggio dei comportamenti alimentari e il miglioramento della composizione degli alimenti, anche attraverso la riduzione progressiva del contenuto di sale aggiunto nei prodotti. Il progetto prevede la partecipazione di 6 U.O coordinate dal Prof. Pasquale Strazzullo del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Napoli Federico II, ognuna responsabile di un diverso obiettivo di ricerca. L’INRAN è responsabile dell’Obiettivo 4 che si propone di valutare il contenuto medio di sodio in campioni di pane e prodotti da forno su base regionale. Nel 2011 saranno prelevati ed opportunamente analizzati per valutarne il contenuto in cloruro di sodio nuovi campioni di pane nelle regioni che non sono state coperte con la campionatura degli anni precedenti e si procederà all’analisi statistica di tutti i dati ottenuti nonché alla preparazione di pubblicazioni per la disseminazione dei risultati. Parole chiave: pane, sale, cloruro di sodio Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Carcea P.TEC P.Fantauzzi CO V.Galli CTER L.Bartoli OT F.Mellara OT V.Narducci AR F.Martiri CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica DIMECS-Università di Napoli Federico II

Strazzullo P. D. RIC

CNESP-Istituto Superiore di Sanità

Donfrancersco C. RIC

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Università Cattolica di Campobasso

Iacoviello L. RIC

Fondazione per l’Ipertensione Arteriosa

Agabiti-Rosei E. D.RIC

Clinica Pediatrica-Università di Foggia

Campanozzi A. RIC

Ente finanziante Ministero della salute Importo finanziamento € 20.000,00

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7.1.6 NoE MONIQA Verso l’armonizzazione dei metodi analitici per monitorare la qualità e la salubrità degli alimenti nelle filiere alimentari

Responsabile progetto Marina Carcea Durata del progetto Febbraio 2007 – Gennaio 2012 Programma Scientifico Cereali e altri alimenti: qualità globale e globalizzata

Obiettivi : Creare un’integrazione durevole a livello europeo ed extraeuropeo tra istituzioni di ricerca, industrie e PMI che lavorano in campi complementari riconducibili alla valutazione della qualità e della sicurezza d’uso degli alimenti, per favorire il dialogo e l’armonizzazione delle procedure relative all’analisi ed al monitoraggio della qualità in tutti i punti del sistema produttivo a beneficio del sistema e del consumatore. Descrizione dell’attività: Il progetto costituisce una rete di eccellenza composta da 33 membri di 20 paesi europei ed extraeuropei nell’ambito del VI P.Q. dell’U. E., tematica “Strategie per il controllo della qualità e della sicurezza d’uso degli alimenti”. Nell’ambito del progetto MONIQA, saranno prodotte nuove strategie armonizzate per il miglioramento della qualità e della sicurezza d’uso degli alimenti che tengano conto delle politiche, della legislazione, del movimento globale delle merci e saranno sperimentate nuove tecnologie (sensori, sistemi automatizzati, software e sistemi per il controllo a distanza). Il consorzio principale cercherà parallelamente di stabilire meccanismi attraverso i quali sarà possibile coordinare e gestire attività di ricerca comuni, nonché utilizzare personale e infrastrutture. Nel corso del 2011 l’INRAN nell’ambito del WP 1, Task 1.11, curerà l’elaborazione di una strategia che consenta di attuare all’interno della rete di MoniQA una condivisione strategica delle infrastrutture di ricerca possedute da ogni singolo membro nonchè la stesura di un protocollo d’intesa per la condivisione delle stesse infrastrutture e di un documento di richiesta d’accesso da utilizzarsi per ottenere accesso a specifiche infrastrutture di ricerca. Per il WP 4 curerà il coordinamento del gruppo di lavoro sulla Food Authenticity che ha in programma tra le altre attività anche la validazione di 2 metodi analitici, uno sul riso e uno sulle uova biologiche . Si occuperà poi di organizzare la sessione “Food authenticity and traceability” della Conferenza Internazionale finale di di MoniQA che si terrà a Varna in Bulgaria. Nell’ambito del WP 9 curerà la stesura e l’organizzazione di 2 corsi e-learning, un primo corso sul “Progettare l’igienico” relativo alle norme igieniche negli impianti di produzione dell’industria alimentare ed un altro sulla “Autenticità nei cereali e nei prodotti cerealicoli” che prende in considerazione la legislazione, i metodi analitici, le necessità e le sfide attuali nell’ambito della determinazione dell’autenticità dei cereali e loro derivati. Parteciperà all’ organizzazione di due MoniQA Food Scientist Training Courses: uno sulla “autenticità degli alimenti”, l’altro sull’ agricoltura biologica. Parteciperà all’attività di disseminazione dei risultati della rete con la preparazione di articoli divulgativi e scientifici in italiano e in inglese. Parole chiave: qualità alimenti, sicurezza d’uso, armonizzazione metodi analitici Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Carcea P.TEC R.Acquistucci DTEC C.Giannetti RIC

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V.Galli CTER L.Bartoli OT F.Mellara OT F.Martiri CO F.Melini CO V.Turfani CO V.narducci AR Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica ICC-International Association for Cereal Science and Technology, AT

Poms R. DIR

Universitat für Bodenkultur, Vienna, AT

Kneifel W. ORD

Ain Shams University, EG El-Nawawy M. ORD Campden and Chorleywood Research Association, UK

Alldrich A. DIR

Centre d’Economie Rurale, BE

Delahaut P DIR

Eurofins Analytik GmbH, DE

Popping B. DIR

Centro Technologico Gaiker, ES

Pascual de Zulueta M. DIR

Central Science Laboratory, UK

Gilbert J. DIR

International Quality and Environmental Services S.A., GR

Sotiriou M. DIR

Tübitak Marmara R.C., TR Bakan A. DIR University of Food Technology, BG

Angelov A. ORD

Vocal Tag Ltd., IL Bar-Shalom A. DIR VTT- Technical Research Centre of Finland, FI

Saarela M. DIR

Università di Napoli Federico II, IT

Ritieni A. ASS

Norwegian Food Research Institute, NO

Finne Kure C. DIR

National Technical University of Athens, GR

Oreopoulou V. ORD

National Institute for Public Health and Environment, NL

Van Hegmond H. DIR

Sichuan University, CN Zhang L. ORD Budapest University of Technology and Economics, HU

Salgò A. ASS

Institute of Environmental On S. DIR

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Science and Research, NZ National Food and Nutrition Institute, PL

Turlejska H. P. RIC

Hacettepe University, TR Köksel H. ORD Chinese Cereals and Oils Association, CN

Tschang R. DIR

Institut Pertanian Bogor, IND

Manullang M. DIR

Hanoi University of Technology, VN

Anh To K. ASS

Institute of Food Research, UK

Mills C. DIR

CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bari, IT

Visconti A. D. RIC

RTD Services, AT Webb S. DIR JRC-Joint Research Centre, BE

Van Hengel A. DIR

Reinische Friedrich-Wilhelms Universität Bonn, DE

Schiefer G. ORD

Università di Bologna, IT Mazzocchi M. RIC ICCR-Interdisciplinary Centre for Comparative Research in the Social Sciences, AT

Giorgi L DIR

Ente finanziante UE Importo finanziamento €225.000,00

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7.1.7 Monitoraggio della funzionalità tecnologica e della qualità nutrizionale delle varietà di frumento coltivate in Italia

Responsabile progetto Marina Carcea Durata del progetto Luglio 2011 – Giugno 2012 Programma Scientifico Cereali e altri alimenti: qualità globale e globalizzata

Obiettivi : Monitoraggio di parametri chimico nutrizionali e tecnologici di varietà di frumento tenero e duro coltivate su tutto il territorio nazionale ed elaborazione ed informatizzazione dei dati di qualità come supporto alle decisioni di tutti gli operatori delle filiere del frumento in Italia. Descrizione dell’attività: L’attività si è fino al 2010 svolta nell’ambito del progetto SIC “Sperimentazione Interregionale Cereali”, coordinato dal CRA-QCE e nato per organizzare le esigenze di sperimentazione e di sviluppo espresse dalle regioni nel settore agricolo dei cereali, attraverso l’individuazione di azioni prioritarie di intervento che presupponevano la delega dello svolgimento delle attività di coordinamento e di parte della sperimentazione ad Istituzioni di Ricerca pubbliche nazionali. Nel corso degli ultimi anni , gli Istituti del CRA coinvolti hanno proceduto a raccogliere, in collaborazione con gli Enti regionali, campioni di frumento tenero e duro secondo un piano di campionamento condiviso che teneva conto della diffusione territoriale delle cultivars coltivate in Italia e a formare un campione complesso per ogni cv e per ogni provincia che veniva inviato all’INRAN per le analisi qualitative. Con i dati ottenuti l’INRAN ha provveduto ogni anno all’aggiornamento di una banca dati sulla qualità dei frumenti teneri e duri coltivati in Italia presente sul sito del MIPAAF con dati a partire dal 1992. E’ probabile che la suddetta attività di monitoraggio qualitativo venga rifinanziata dal MIPAAF anche per il raccolto 2011. Parole chiave: monitoraggio qualitativo, frumento tenero, frumento duro Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Carcea P.TEC R.Acquistucci DTEC P.Fantauzzi CTER V.Galli CTER L.Bartoli OT F.Mellara OT P.Gabrielli CO F.Martiri CO V.Turfani CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica MiPAAF Perruzza V. DIR MiPAAF Federiconi S RIC CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Unità di

D’Egidio M.G. D. RIC

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ricerca per la Valorizzazione Qualitativa dei Cereali, Roma CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, SCV-Unità di Ricerca per la selezione dei Cereali e la Valorizzazione delle Varietà Vegetali (S. Angelo Lodigiano LO)

Corbellini M. D. RIC

CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, CER Centro di Ricerca per la Cerealicoltura (Foggia)

Fares C. P. RIC

CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, ACM Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le colture Mediterranee (Acireale, CT)

Palumbo M. P. RIC

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento da definire

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7.1.8 Composizione di alcuni Salumi Italiani Responsabile progetto Massimo Lucarini Durata del progetto 2009 – 2011 Programma Scientifico Ricerca di supporto alla valorizzazione, alla

diversificazione e al recupero di competitività di specie ittiche e zootecniche e loro prodotti derivati o trasformati

Obiettivi: Gli obiettivi del progetto sono volti alla produzione di dati sulla composizione in nutrienti di alcuni prodotti di salumeria Descrizione dell’attività: Si prevede la conclusione del progetto con l’acquisizione di altri campioni ( ciccioli e strutto) e i dati provenienti dalla Stazione Sperimentale Industria Conserve Alimentari di Parma. Inoltre in autunno saranno previsti incontri per promuovere e pubblicizzare lo studio condotto in collaborazione con ASSICA. I dati saranno sia raccolti in un libro che sarà pubblicato a fine anno che immessi nelle Tabelle di Composizione degli Alimenti. Parole chiave: salumi,nutrienti, nitrato Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Lucarini CTER G.Lombardi Boccia P.RIC L.Marletta RIC S.marconi RIC A.Aguzzi CTER P.Gabrielli CTER E.Camilli CTER Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica ASSICA G. Saccani/ R. Virgili Ric

Ente finanziante IVSI Importo finanziamento 120.000,00

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7.1.9 ALIMED Gli alimenti mediterranei 50 anni dopo Responsabile progetto Elena Orban Durata del progetto Giugno 2010– Giugno 2012 Programma Scientifico Ricerca di supporto alla valorizzazione, alla

diversificazione e al recupero di competitività di specie ittiche e zootecniche e loro prodotti derivati o trasformati

Obiettivi : Il progetto di ricerca multidisciplinare intende studiare, mediante differenti linee di attività, varie problematiche riguardanti la qualità, gli aspetti nutrizionali, l’evoluzione delle tecniche di produzione e trasformazione relativamente a tre Filiere Produttive : Filiera Cereali, Filiera Ittica, Filiera Carne Descrizione dell’attività: Filiera cereali Linea Grano Duro (responsabile Marina Carcea). Sarà effettuata una ricognizione delle fonti documentali cartacee relative a monitoraggi qualitativi effettuati dall’INRAN a partire dagli anni 80 fino al 1991 e saranno recuperati i dati qualitativi che saranno criticamente valutati alla luce delle conoscenze attuali, informatizzati e se possibile inseriti nella banca dati dei parametri qualitativi del frumento duro già esistente sul sito del MipAF. Saranno ricercati e sistematizzati i dati meteorologici e saranno messi in relazione con i dati qualitativi del grano per mettere in evidenza l’influenza del clima sui parametri qualitativi. Si procederà inoltre all’analisi di parametri qualitativi legati alla frazione lipidica in granella di frumento proveniente da cultivars diverse coltivate sul territorio nazionale. Sarà completato lo sviluppo del Functional Mathematical Index (FMI) in collaborazione con il Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici per le Scienze Applicate dell’ Università “La Sapienza” Roma per le diverse cvs di grano duro italiane utilizzando sia i dati di qualità della banca dati dei frumenti italiani che nuovi parametri qualitativi ottenuti nell’ambito del progetto Linea riso (Responsabile Rita Acquistucci) Fornire la caratterizzazione nutrizionale e tecnologica di nuove varietà/razze di riso in grado di conferire valore aggiunto alle nuove produzioni. Caratterizzazione chimica e merceologica completa delle matrici in esame. Estrazione e verifica del comportamento degli amidi estratti durante il processo di gelatinizzazione. Studio strutturale degli amidi mediante tecniche microscopiche e spettroscopiche Linea germogli grano saraceno (Responsabile Giovanni Bonafaccia) Dopo la cartterizzazione della materia prima (germogli di grano saraceno ), nel corrente anno saranno prodotti alimenti con una percentuale variabile di germogli liofilizzati di grano saraceno ad alto contenuto in sostanze antiossidanti. La pasta prodotta presso l’INRAN entrerà a far parte di una dieta di atleti per vedere la risposta ossidativa all’assunzione di questi alimenti. Tale programma di ricerca sarà effettuato in collaborazione con il centro studi sugli atleti della FISI (federazione italiana sport invernali) e con l’Università della Tuscia per quanto concerne le analisi sulla risposta ossidativa. Filiera carne (Responsabile Ginevra Lombardi Boccia) Nel 2011 si procederà ad effettuare la preparazione in laboratorio di altre due ricette a base di carne suina e si andrà all’analisi qualitativa e quantitativa delle molecole di interesse nutrizionale come già proceduto nello scorso anno per ricette diverse. Si procederà anche allo studio relativo alla quantificazione del contenuto in ferro eme nei tagli crudi e dopo cottura nelle ricette, anche quelle dell’anno precedente in quanto non analizzate completamente. Per

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quanto rigurada i prodotti carnei a base di carne suina sarà in particolare analizzato il contenuto in sodio cloruro e sarà valutata la concentrazione di nitriti a nitrati utillizzati dall’industria come conservanti Filiera ittica (Responsabile Elena Orban) Il piano di attività prevede il proseguimento dei prelievi delle principali specie ittiche fresche e trasformate presenti sul mercato e presso la Grande Distribuzione. Particolare attenzione sarà data ai prodotti filettati o venduti decongelati (molluschi) sui quali oltre la caratterizzazione chimico-nutrizionale verrà deteriminato l’ABVT, indice di freschezza. Verranno poi studiati crostacei (per la maggior parte d’importazione). Su alcune specie verranno determinati : mercurio, pesticidi organo clorurati, Pcbs, istamina.Verrà iniziato lo studio del sushi Parole chiave: Alimenti mediterranei, qualità nutrizionale, sistemi produttivi Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M. Carcea, responsabile Linea Grano Duro PTEC E.Finotti RIC V.Narducci RIC-S V.Turfani RIC-C P.fantauzzi CTER F.Mellara OT L.bartoli OT F.Martiri CO R. Acquistucci; Responsabile Linea Riso DTEC V.Melini CO P.Fantauzzi CO S.Lucchetti CTER G.Bonafaccia, responsabile Linea Germogli grano saraceno PRIC F.Maccati CO E.Orban responsabile Linea Pesce PRIC G.Di Lena RIC T.Nevigato TEC M.Masci RIC-S L.Gambelli CTER I.Casini CTER R.Caproni CTER S.Ruggeri RIC G.Pastore PRIC G.Lombardi Boccia responsabile Linea Carne PRIC L.Marletta RIC M.Lucarini CTER L.D’Evoli CO S.Marconi RIC A.Aguzzi CTER E.camilli CTER

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P.gabrielli CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica CRA-ACM M.Palumbo P.RIC MIPAAF Ufficio SEAM III S.Federiconi RIC CRA-QCE M.G.D’Egidio DIR.RIC CRA-CER di Foggia C. Fares P.RIC Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici per le Scienze Applicate (Me.Mo.Mat.) Università “La Sapienza” Roma

A.M.Bersani RIC

Ente Nazionale Risi M. Cormegna RIC Centro Strumentale di Tor Mancina (CRA-RPS

M. Valentini RIC

Facoltà di Agraria UNIFI (Università di Firenze

Stefano Benedettelli ASS

Università della TUSCIA Dip di ecologia e sviluppo sostenibile

N.Merendino ASS

Grande Distribuzione, Ristorazione Collettiva, Cooperative ittiche

Produttori Carni Suine Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 1.285.000,00

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7.1.10 Progetto di Ricerca finalizzato all’aggiornamento delle conoscenze relative agli aspetti nutrizionali e di sicurezza di specie ittiche di pesca ed acquacoltura

Responsabile progetto Elena Orban Durata del progetto 2011–2012 Programma Scientifico Ricerca di supporto alla valorizzazione, alla

diversificazione e al recupero di competitività di specie ittiche e zootecniche e loro prodotti derivati o trasformati

Obiettivi:

Il progetto di ricerca multidisciplinare nasce dalla collaborazione tra l’INRAN e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ( Struttura Complessa 6 (SC6) che svolgeranno le proprie attività con il fine comune di fornire un indispensabile aggiornamento delle conoscenze relative agli aspetti nutrizionali e di sicurezza delle specie ittiche Descrizione dell’attività: - Studiare e realizzare un volume che raccolga Tabelle di composizione chimico-nutrizionale delle principali specie ittiche, di pesca e di acquacoltura maggiormente presenti sul mercato (pesci, crostacei e molluschi). Studiare la presenza di contaminanti. - Identificazione di specie ittiche e di molluschi mediante pyrosequencing e valutazione dell’uso di micro satelliti per l’identificazione di popolazioni di differente origine geografica ai fini della tracciabilità dei prodotti della pesca e lotta alle frodi alimentari - Indagine sulla presenza di virus dell'epatite A e di Norovirus nei molluschi bivalvi e verifica dell'efficienza dei sistemi di depurazione in uso in Italia Parole chiave: specie ittiche da pesca e da acquacoltura, composizione chimico-nutrizionale, identificazione specie ittiche Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica E.Orban DRIC I.Casini CTER R.caproni OT L.Gambelli CTER M.Masci RIC T.Nevigato TEC G.Di Lena RIC Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica

Istituto Zooprof. Venezie

G. Arcangeli Veterinario Dirigente C. Terregino Veterinario Dirigente

I. Capua Veterinario Dirigente E. Bertoli CTER

E. Capellozza CTER Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 750.000,00

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7.1.11 BIOLFISH Sperimentazione degli effetti di diverse densità di allevamento sul benessere dei pesci e sulla qualità del prodotto in un modulo di acquacoltura biologici

Responsabile progetto Elena Orban Durata del progetto 2011–2012 Programma Scientifico Ricerca di supporto alla valorizzazione, alla

diversificazione e al recupero di competitività di specie ittiche e zootecniche e loro prodotti derivati o trasformati

Obiettivi: Il progetto è coordinato con altre Unità Operative e l’attività prevista per l’INRAN sarà lo studio delle qualoità nutrizionali e di sicurezza d’uso di due lotti di trota iridea (Oncorhynchus mykiss), dalla semina alla taglia commerciale, allevata a due densità, rispettivamente a 15 e 25 kg/mc,ed alimentate con mangime biologico contenuto in farine di pesce. Descrizione dell’attività: Studio, dalla semina alla taglia commerciale, della qualità nutrizionale e di sicurezza d’uso di due lotti di trota iridea (Oncorhynchus mykiss), , allevate a due densità, rispettivamente a 15 e 25 kg/mc, ed alimentate con mangime biologico a ridotto contenuto in farine di pesce. Per entrambi i lotti saranno rispettate le altre prescrizioni del Reg. CE 710/2009, allo scopo isolare l’effetto densità sul risultato finale, in assenza di altre possibili interferenze dovute ad altri fattori. Il mangime biologico sarà prodotto da un’azienda nazionale che ha già iniziato, recentemente, la produzione di mangimi biologici certificati sulla base di standard volontari. Le prove sperimentali saranno svolte in un’azienda che ha già deciso di avviare le procedure per la produzione biologica. Il risultato finale verrà quindi messo in relazione con i risultati delle altre U.O che prenderanno in considerazione: performance zootecniche, omeostasi intestinale, risposta fisiologica integrata e benessere nei pesci, impatto ambientale, qualità organolettica Parole chiave: acquacoltura biologica, trota, composizione chimico-nutrizionale, PCBs Pesticidi organo clorurati, mangime biologico Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica E.Orban DRIC I.Casini CTER R.caproni OT L.Gambelli CTER M.Masci RIC T.Nevigato TEC G.Di Lena RIC

Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica ISPA-CNR (Torino) G.Palmegiano PRIC CRA-IAA Unità di Ricerca per i Processi dell’Industria Agroalimentare

A. Maestrelli RIC

COISPA Tecnologia & G. Lembo DIR

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Ricerca (Bari) FEDERBIO (Bologna)

P. Carnemolla Presidente

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 25.800

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7.1.12 QUALIFU Qualità alimentare e funzionale Responsabile progetto Luisa Marletta Durata del progetto Febbraio 2009–Dicembre 2013 Programma Scientifico Sistemi produttivi e processi tecnologici: qualità dei

prodotti vegetali Il progetto di ricerca “QUALIFU” è organizzato in 4 Progetti interconnessi tra di loro afferenti a 4 Unità Operative in cui confluiranno le attività sviluppate nell’ambito di W.P. diversi. In accordo con il progetto approvato, verranno indette le riunioni semestrali per monitorare l’avanzamento lavori e verrà redatta la rendicontazione tecnica di fine anno. Per la descrizione degli specifici obiettivi e delle specifiche attività che verranno svolte nel 2011, si rimanda alle schede dei 4 singoli Progetti. U.O. 1 FINALE “Componenti naturali degli alimenti: molecole nutrienti, funzionali, intelligenti”. Resp. L. Pizzoferrato U.O. 2 IDF “Sviluppo e applicazione di un indice multifattoriale, Impronta Digitale Funzionale, (IDF) caratterizzante le proprietà antiossidanti e nutrizionali di alimenti italiani di origine vegetale” Resp. M. Serafini U.O. 3 ALIETA “Alimenti funzionali per l’età avanzata: ottimizzazione e valorizzazione dei prodotti italiani in grado di migliorare la qualità della vita delle persone anziane” Resp. E. Mengheri U.O. 4 SIAGRO “Sistema Informativo sui Prodotti Agroalimentari Italiani: Tabelle di Composizione degli Alimenti” Resp. L. Marletta

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 7.374.668,90 ripartito nelle 4 UO

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7.1.13 Valutazione di schemi di conversione all’agricoltura biologica e biodinamica in aziende tipo della Regione Lazio

Responsabile progetto Flavio Paoletti Durata del progetto Giugno 2010–Giugno 2012 Programma Scientifico Sistemi produttivi e processi tecnologici: qualità dei

prodotti vegetali Obiettivi : Studiare la variazione di indici della qualità nutrizionale ed organolettica di prodotti vegetali ottenuti da campi in conversione da convenzionale a biologico e da biologico a biodinamico in aziende della Regione Lazio. Descrizione dell’attività: Obiettivo generale del progetto è di acquisire nuove conoscenze sul funzionamento di sistemi produttivi costituiti da colture erbacee e orticole di pieno campo allevate secondo i principi dell’agricoltura biologica studiando, in particolare, la fase di conversione al fine di ottimizzarne la gestione tecnico-economica. Il progetto viene svolto in aziende della Regione Lazio con terreni in conversione da convenzionale a biologico o da biologico a biodinamico, utilizzando come parametri di valutazione la fertilità del suolo, la qualità dei prodotti, gli aspetti economici. All’interno del progetto, l’attività di studio svolta dall’INRAN è relativa alla qualità dei prodotti e, nello specifico, di pomodoro e di insalate. I prodotti studiati per gli aspetti della qualità sono stati il pomodoro e l’insalata (lattuga romana e foglia di quercia). Entrambi i prodotti povengono da due aziende: una in conversione da convenzionale a biologico ed una in conversione da biologico a biodinamico. Nel caso della conversione al biodinamico, sono state previste due modalità di applicazione di questo metodo: una senza trattamenti e una con, essendo i trattamenti dei preparati di varia formulazione da dare al terreno. Il progetto ha la durata di tre anni. Il 2011 rappresenterà il secondo anno di attività nel corso del quale non saranno eseguite determinazioni sul terreno né sui prodotti. Nel corso di questo anno, quindi, saranno analizzate le criticità riscontrate nel primo anno di attività e si proporranno interventi correttivi sia sul campo che nel campionamento. Inoltre, si procederà alla valutazione dei risultati ottenuti dai gruppi partecipanti alla ricerca, allo studio delle possibili relazioni tra caratteristiche chimico-fisiche del terreno e della biodiversità presente e qualità dei prodotti in funzione dei metodi di coltivazione. Parole chiave: agricoltura biologica, conversione dei terreni, qualità nutrizionale, nitrati Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica F.Paoletti PRIC I.Baiamonte CO N.Nardo CTER E.Finotti RIC G.maiani DRIC E.Azzimi CTER S.Foddai CO G.Lombardi Boccia PRIC M.Lucarini CTER L.D’Evoli CO

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L.Gambelli CTER P.Gabrielli CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica CRA – RPS Università di Perugia

Anna Benedetti Massimo Chiorri

P.RIC ASS

Ente finanziante ARSIAL Importo finanziamento € 30.000,00

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7.1.14 Qualità nutrizionale ed organolettica e impatto ambientale di produzioni bio. Un caso studio: il melo.

Responsabile progetto Flavio Paoletti Durata del progetto Dicembre 2009–Dicembre 2011 Programma Scientifico Sistemi produttivi e processi tecnologici: qualità dei

prodotti vegetali Obiettivi : Determinare l’effetto di diverse condizioni di fertilizzazione (diversi prodotti e modalità di applicazione) sulla qualità nutrizionale, organolettica e sensorale di varietà di melo coltivate con metodo bologico. Descrizione dell’attività : Volendo valutare gli effetti della fertilizzazione sull’evoluzione della crescita della pianta e sulla qualità dei frutti, presso il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg saranno ripetute le prove condotte l’anno precedente (I anno del progetto) su impianti esistenti di melo (Golden del.), utilizzando diversi prodotti del commercio impiegabili in agricoltura biologica e diverse modalità di loro applicazione. Per questo anno di sperimentazione, quindi, le piante avranno due anni. Il disegno sperimentale, chiaramente, sarà lo stesso del I anno e, quindi, per il confronto, una parcella dell’impianto sarà lasciata senza fertilizzante (controllo), mentre in un’altra sarà utilizzanto fertilizzante chimico di sintesi (solfato di ammonio). Nelle altre parcelle saranno utilizzati fertilizzanti del commercio impiegabile per l’agricoltura biologica. I frutti alla raccolta saranno analizzati per la loro pezzatura, caratteristiche di colore, consistenza e contenuto di sali minerali. Saranno eseguite analisi fogliari e, per quanto riguarda il suolo, saranno studiate le dinamiche dell’azoto e degli elementi minerali. I frutti saranno analizzati per le loro caratteristiche nutrizionali ed organolettiche. In particolare, sarà determinata la composizione in acidi organici, zuccheri, composti volatili costituenti l’aroma della mela. Inoltre, in questo anno i frutti saranno anche analizzati per le loro caratteristiche sensoriali utilizzando un panel di assaggiatori addestrati. Attraverso metodice statistiche uni- e multivariate, i dati delle determinazioni analitiche condotte saranno posti in relazione con quelli delle analisi sulla mineralizzazione dei fertilizzanti studiati, delle caratteristiche della pianta e del suolo per stabilire come e se la fertilizzazione, nei prodotti e nelle modalità di utilizzo può influenzare la qualità dei futti. Le informazioni ottenute aranno trasferite ai produttori bio di mele, in modo da informarli sui prodotti per la fertilizzazione a loro disposizione in commercio e sulle migliori modalità di impiego degli stessi Sarà preparata la relazione finale del progetto. Parole chiave: fertilizzazione, mela, agricoltura biologica, qualità organolettica Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica F.Paoletti PRIC A.raffo RIC N.Nardo CTER I.Baiamonte CO F.Sinesio PTEC E.Moneta CTER J.Comendador RIC

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M.Peparaio CTER Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg

Markus Kelderer

PRIC

Università di Palermo Maurizio Cellura ORD

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 148.626,26

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7.1.15 Ottimizzazione del processo di gramolatura per esaltare la formazione dell'aroma e mantenere il potenziale antiossidante dell'olio extravergine di oliva

Responsabile progetto Gianni Pastore Durata del progetto Ottobre 2010–Agosto 2012 Programma Scientifico Sistemi produttivi e processi tecnologici: qualità dei

prodotti vegetali Obiettivi : Definire i determinanti tecnologici di estrazione dell’olio vergine di oliva che favoriscono la presenza di molecole di importanza nutrizionale e/o rilevanti per conferire migliori caratteristiche organolettiche al prodotto finito. Descrizione dell’attività: L’olio vergine di oliva, oltre a assolvere alla normale funzione dei grassi, è componente essenziale nella nostra alimentazione per la presenza di vitamine (alfa e gamma tocoferoli e beta carotene), fitosteroli, idrocarburi (squalene e paraffine) e composti fenolici (flavonoidi, alcoli e acidi fenolici). Negli ultimi anni particolare attenzione è stata data alla presenza di deacetossiligatroside agricole (oleocantale), una aldeide con spiccate proprietà antiinfiammatorie e con caratteristiche molto simile all’ibuprofene. Per quanto riguarda gli aspetti organolettici, lo stesso oleocantale, insieme ai ben più conosciuti composti fenolici, sono i responsabili dei caratteristici sapori di amaro e piccante degli oli di qualità, mentre i composti volatili presenti nell’olio d’oliva e responsabili degli aromi. Il presente progetto si propone di ottimizzare il processo di gramolatura al fine di produrre oli caratterizzati da un elevato potenziale antiossidante, mantenendo elevata la produzione di composti volatili responsabili dell’aroma. Nel corso dell’anno, nei frantoi selezionati nel progetto pilota condotto nel 2010 verranno prodotti oli a partire da partite di olive omogenee mediante diverse tecnologie di estrazione, intervenendo sulla quantità di acqua aggiunta in gramolatura e il rapporto ossigeno/azoto all’interno della gramola. La qualità degli oli prodotti verrà valutata, oltre che dai parametri di qualità previsti dalle normative europee vigenti (acidità, perossidi, K232, K270, ∆K), dalla presenza dei polifenoli totali, dal profilo dei composti fenolici, dei tocoferoli, dei carotenoidi, dalla presenza di squalene e di oleocantale. Parole chiave: Olio extravergine di oliva, gramolatura, composti volatili, shelf life Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica G.Pastore PRIC F.Paoletti PRIC F.Sinesio PTEC A.Raffo RIC J.Comendador RIC E.Moneta CTER S.Lucchetti CTER Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Associazione Laziale Frantoi P.Mariani DIR

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Oleari F.Candi DIR

Ente finanziante Regione Lazio Importo finanziamento € 200.000,00

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7.1.16 UO1 QUALIFU FINALE Componenti naturali degli alimenti: molecole nutrienti, funzionali, intelligenti

Responsabile progetto Laura Pizzoferrato (temporaneamente Orban) Durata del progetto Gennaio 2009–Dicembre 2013 Programma Scientifico Nutrienti e molecole funzionali: indici di qualità

alimentare e di tracciabilità di filiera Obiettivi : Identificazione di molecole funzionali in alimenti dell’area mediterranea (WP1), in cereali di nicchia (WP2), in erbe e piante aromatiche utilizzate in preparazioni tradizionali italiane (WP3) e in prodotti ittici (WP4). Sviluppo di tecniche di impiego della lattoferrina come additivo e in imballaggi “intelligenti” (WP5), studio degli effetti psico-attivi degli alimenti (WP6). Descrizione dell’attività: Il Progetto si articola in sei WP le cui attività previste per il 2011 sono di seguito riportate: WP1. Molecole funzionali in alimenti dell’Area Mediterranea. (Resp. P. Manzi AST1) Verrà ampliato lo studio della taurina (acido2-aminoetansulfonico) mediante le determinazioni con HPLC di questa molecola, sottoforma di dansil-derivato, su campioni di yogurt e di latte fermentato, naturale o aggiunto di zucchero sia di origine vaccina che di origine caprina. Saranno effettuate delle determinazioni del spazio CIELAB con i valori L* (variabile della luminosità), a* e b* (coordinate di cromaticità) in vari alimenti per poter eventualmente individuare correlazioni con altri parametri già messi a punto dal nostro gruppo di lavoro. Inoltre verranno individuate altre molecole funzionali ed eventualmente verranno messe a punto le metodiche necessarie per la loro determinazione. WP2. Molecole funzionali in cereali di nicchia: moda o salute? (Resp. R. Acquistucci AST1) La ricerca in oggetto si propone di acquisire elementi su prodotti a base di cereali che occupano nicchie di mercato ma che sono particolarmente apprezzati dai consumatori perché ritenuti particolarmente preziosi dal punto di vista nutrizionale. Nel corso del 2011 si procederà con la caratterizzazione spettroscopica delle frazioni proteiche di cereali quali orzo, segale, avena e, successivamente, si procederà ad esaminare campioni di provenienza commerciale. In particolare, attraverso lo studio elettroforetico delle frazioni proteiche saranno studiati campioni quali pasta, farine, semole etc. di Kamut. La finalità è quella di verificare la rispondenza del prodotto commerciale con le indicazioni riportate in etichetta. WP3. Molecole funzionali in erbe e piante aromatiche in uso in alcune preparazioni tradizionali italiane. (Resp. G. Bonafaccia AST1) Saranno innanzitutto presi in considerazione quegli alimenti che per tradizione vengono preparati con spezie e piante aromatiche; in un primo tempo saranno studiate le materie e quindi vari tipi di pane, caratteristici della tradizione di alcune regioni italiane, quale il pane di segale con semi di cumino e semi di papavero. Saranno altresì prese in considerazione altre piante aromatiche reperibili nella zona dell’arco alpino, quali ad esempio la rosa canina utilizzata nella preparazione di marmellate e tisane reidratanti e il mirtillo rosso e nero). La rosa canina è nota da tempo per l’elevato contenuto in vitamina C. Su queste matrici verranno effettuate analisi chimiche centesimali (determinazione delle proteine, umidità, ceneri, fibra e grassi), e verranno determinati β-glucani, polifenoli, flavonoidi

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ed alcaloidi, per una più ampia ed approfondita conoscenza di dette materie prime. WP4. Componenti funzionali in prodotti ittici. (Resp. E. Orban AST1). L’attività di ricerca proseguirà con il prelievo di specie ittiche, tradizionali e nuove di acquacoltura nazionali ed importate prelevandole direttamente dagli impianti situati in differenti regioni italiane sia presso la Grande Distribuzione. In particolare per le specie ittiche nazionali verranno prese in considerazione trote bianche e salmonate, salmerini ed altre specie di acqua dolce .Sui campioni all’arrivo verranno effettuati i rilevamenti biometrici (lunghezza, peso, peso dei visceri) e verrà effettuata la caratterizzazione chimico-nutrizionale con particolare attenzione alla componente lipidica (composizione in acidi grassi, evidenziando il tenore in n-6/n-3, contenuto in vit. E , α tocoferolo, γ tocoferolo, colesterolo, squalene) e la eventuale presenza di PCBs e Pesticidi Organoclorurati. Parallelamente dagli impianti di acquacoltura verranno campionati i mangimi. Su questi ultimi verrà tenuta in considerazione la composizione riportata in etichetta per quanto riguarda gli ingredienti (farina ed olio di pesce, quantità di farine vegetali etc..) ma verranno anche effettuate analisi di composizione chimico-nutrizionale, con particolare riguardo alla frazione lipidica. WP5. Caratteristiche funzionali della lattoferrina, componente naturale, additivo alimentare e costituenti di imballaggi “intelligenti”. (Resp. N. Roveri, L. Pizzoferrato AST1). L’attività può essere suddivisa nelle seguenti due linee guida: 1) Messa a punto e preparazione per elettrodeposizione su substrato polimerico o foglio di Al

di coating costituiti da fibre collagene nanostrutturate e funzionalizzate superficialmente con lattoferrina. Questi coating di collageno-lattoferrina verranno testati al contatto alimentare per determinare e quantificare l’ azione della lattoferrina. Parallelamente verranno condotti su gli stessi campioni presso il LEBSC test di microbiologia per determinare l’azione antibatterica della lattoferrina.

2) I risultati ottenuti e pubblicati nel 2010 sull’ interazione tra lattoferrina e nanocristalli di idrossiapatite biomimetica ci permetteranno di preparare per elettrodeposizione coating biomimetici di idrossiapatite che sempre per via elettrochimica verranno funzionalizzati con lattoferrina. I supporti potranno essere sia macromolecolari che di Al. I film ottenuti con ricopertura di idrossiapatite funzionalizzata con lattoferrina verranno sottoposti a test di contatto alimentare e di microbiologia.

WP6. Effetti psico-attivi degli alimenti: le molecole intelligenti. (Resp. E. Bignetti, L. Pizzoferrato AST1) Biologia Cellulare e patch clamp: Per monitorare gli effetti che il glutammato e l’inosina monofosfato, possono determinare in sistemi neuronali in-vitro abbiamo opportunamente amplificato e conservato in azoto liquido un clone di cellule Neuro2A. Il laboratorio è stato predisposto con gli impianti adeguati per accogliere il set-up da elettrofisiologia. Aspetti cognitivi implicati nelle scelte alimentari: Per la comprensione dei meccanismi cognitivi coinvolti nel comportamento e nelle scelte alimentari mancano diverse risposte chiave. Si intende analizzare più approfonditamente il modello cognitivo "Bignetti", che descrive la sensazione individuale di "libero Arbitrio" come un "meccanismo illusorio della coscienza ma funzionale all'apprendimento". Si studieranno le scelte alimentari e le reazioni della psiche di fronte alla percezione della fame e della sazietà in tests psicometrici con la collaborazione degli studenti di Facoltà. Parole chiave: componenti funzionali, Kamut, etichettatura, erbe e spezie, alcaloidi, acquacoltura, specie ittiche tradizionali, nuove specie da acquacoltura, imballaggi

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“intelligenti”, molecole intelligenti Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica L. Pizzoferrato D. RIC E. Orban D. RIC R. Acquistucci D. TEC G. Bonafaccia P. RIC M.G. Di Costanzo TEC T. Nevigato TEC G. Di Lena RIC M. Masci RIC P. Manzi RIC I. Casini CTER V. Galli CTER L. Gambelli CTER F. Mellara OT L. Bartoli OT R. Caproni OT F. Maccati RIC-C P. Fantauzzi CO V. Melini CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica LEBSC UNIBO N.Roveri ORD UNIPR Dip.to Fisica, sez. Biofisica

E.Bignetti ASS

Consorzio di Tutela Parmigiano Reggiano

M.Nocetti DIR

ISS Reparto di farmacologia

F.R. Gallo P.TEC

CRA G. Aureli RIC ISPRA M. Mecozzi P. TEC ISPESL E. Sturchio RIC Impianti di acquacoltura di differenti regioni italiane

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 1.745.200,00

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7.1.17 Comunicare il latte Responsabile progetto Laura Pizzoferrato (temporaneamente Orban) Durata del progetto Settembre 2009 – Giugno 2010 Programma Scientifico Nutrienti e molecole funzionali: indici di qualità

alimentare e di tracciabilità di filiera Obiettivi : Produrre un libro sulle caratteristiche del latte di animali diversi, di rapida consultazione, diretto a medici pediatri e addetti al settore. Descrizione dell’attività: Pubblicazione definitiva di un libro che dovrebbe rappresentare uno strumento di lavoro, di rapida e semplice consultazione a cui hanno partecipato esperti provenienti da istituzioni diverse che hanno curato la redazione dei testi, relativamente ai seguenti argomenti: -latte di capra -latte di asina -latte di donna e formule prima infanzia -latte di vacca e altri animali -flora lattica e probiotici del latte L’attività per il 2011 prevede la revisione revisione finale dei testi, redatti nel corso del 2010 e la successiva pubblicazione definitiva. Parole chiave: latte di specie diverse, qualità nutrizionale e funzionale, comunicazione

Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica L. Pizzoferrato D. RIC P.Manzi RIC Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Centro Interuniversitario Internazionale di Studi sulle Culture Alimentari Mediterranee CIISCAM

C. Cannella

ORD

A. Pinto RIC Istituto Scotti Bassani R. Baldoli DIR UNIMOL F.Pilla ORD UNICAM P.Polidori ORD UNIVPM G.Coppa ORD UNICATT L.Morelli ORD

Ente finanziante Istituto Scotti Bassani Importo finanziamento €45.000,00

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7. 2 AREA SCIENZE DELLA NUTRIZIONE 7.2.1 BIOVITA Biodiversità e agroalimentare: strumenti per descrivere la realtà italiana Responsabile progetto Giuseppe Maiani Durata del progetto Agosto 2008–Dicembre 2011 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : Scopo generale è quello di verificare se i prodotti sia di origine vegetale (ortofrutticola) che animale (ittica e lattiero-casearia) ottenuti con differenti metodi di produzione possano avere caratteristiche intrinseche, sino ad ora non considerate, che li rendono comunque distinguibili e diversi da analoghi comuni. Questi elementi distintivi verrebbero così a costituire il valore aggiunto di una produzione, in quanto potrebbero essere utilizzati sia a fini di promozione e commercializzazione, che di controllo per la protezione delle produzioni nazionali da tentativi di imitazione. Il progetto di durata triennale è organizzato in Work Package (W.P.). Descrizione dell’attività: WP 1. Prodotti di origine protetta WP 1.1 Qualità della produzione agricola a vocazione territoriale: valorizzazione di alcuni prodotti ortofrutticoli contraddistinti dal marchio DOP e IGP attraverso la valutazione dei loro caratteri distintivi di qualit à e della presenza di molecole di interesse nutrizionale e salutistico. (Responsabile: Ginevra Lombardi-Boccia) Obiettivi di questo WP sono la caratterizzazione ed la valorizzazione di alcuni prodotti ortofrutticoli a denominazione di origine protetta: Radicchio rosso di Treviso e Radicchio variegato di Castelfranco (IGP), Pistacchio di Bronte (DOP), Oliva Nocellara del Belice (DOP). L’obiettivo è quello di studiare il profilo compositivo dei prodotti ortofrutticoli selezionati individuando marcatori chimici e molecolari di qualità che permettano una qualificazione globale dell’alimento stesso. Si andranno inoltre ad esaminare le variabili introdotte da fattori ambientali (condizioni pedoclimatiche), genetici (cultivar) e agronomici che possono determinare importanti variazioni nella composizione e, di conseguenza, nella qualità nutrizionale dei prodotti ortofrutticoli. Obiettivo del progetto è anche di contribuire a promuovere i prodotti caratterizzati dal marchio di origine protetta (DOP, IGP) in modo efficace, rendendoli riconoscibili documentandone la specificità e differenziandoli nello scenario produttivo italiano ed europeo. Articolazione temporale delle attività Prodotti IGP: Radicchio di Treviso (var. precoce e tardiva) e Radicchio di Castelfranco Le attività di ricerca saranno finalizzate al proseguimento dell’attività analitiche già in atto. In particolare verrà ultimato lo studio delle coltivazioni del Radicchio di Treviso della varietà “tardiva” per ottenere dati relativi al profilo compositivo del secondo anno di coltivazione. Si studierà inoltre l’ultimo campionamento del Radicchio di Treviso della varietà “precoce” (campionamento in Novembre 2010) utilizzando sempre i prodotti coltivati nelle aree precedentemente selezionate e l’espletamento di tutte le analisi dei nutrienti già pianificate negli anni precedenti. Pistacchio di Bronte Poichè la produzione del Pistacchio di Bronte è biennale, l’attività di campionamento è iniziata nel mese di Settembre del secondo anno del progetto mentre l’attività inerente la

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caratterizzazione del profilo chimico-nutrizionale ha avuto inizio al ricevimento dei campioni nel mese di Dicembre. Le attività analitiche previste per il terzo anno sono relative allo studio del profilo in acidi grassi ed alla determinazione del contenuto in amido ed in fitato. Inoltre lo studio si concentrerà sull’identificazione e determinazione del contenuto in molecole bioattive di interesse nutrizionale quali: polifenoli totali, molecole di natura fenolica, steroli e vitamine (carotenoidi, Vitamina E, Vitamine gruppo B). Olive Nocellara del Belice, Nocellara messinese e Giarraffa. Nel corso del prossimo anno verranno analizzati i parametri chimico-fisici delle olive conciate, con la finalità primaria di verificare l’effetto dei tre diversi processi di deamirizzazioine sulla presenza di molecole bioattive. In particolare, oltre a calibro e peso medio, rapporto polpa/nocciolo e resistenza della polpa, verranno analizzati i polifenoli totali, i tocoferoli, i retinolo equivalenti, lo squalene, l’oleocantale e verrà valutato il profilo dei composti fenolici. Sugli estratti di olio verranno analizzati gli acidi grassi, la frazione sterolica, acidità, i Coefficienti di estinzione (K232, K270, ∆K), e il numero di Perossidi. Per quanto riguarda le analisi molecolari, verranno valutati i risultati delle sequenze e, se necessario analizzati altri microsatelliti al fine di avere un quadro completo con lo scopo di evidenziare eventuali differenze tra i campioni analizzati. WP 1.2. Prodotti lattiero caseari: Studio e valorizzazione di prodotti lattiero-caseari DOP (Responsabile Scientifico Pamela Manzi, AST Scienza degli Alimenti) Sarà effettuato il completamento delle attività iniziate durante il secondo anno con la determinazione di altri composti di interesse nutrizionale e/o funzionale, e i relativi indici di prodotto e/o processo. Inoltre verrà effettuato un campionamento di ulteriori formaggi DOP nazionali o esteri che risulteranno di particolare interesse per il progetto. In particolare verranno approfonditi i seguenti punti: 1. molecole naturalmente funzionali presenti nei prodotti 2. caratteristiche chimico-nutrizionali dei diversi tipi di prodotti lattiero-caseari 3. parametri utili alla realizzazione di una valutazione della qualità di processo e/o di prodotto. WP 2. Prodotti tipici e tradizionali WP 2.1. Le specie ittiche della tradizione ed i nuovi prodotti della filiera della pesca e dell’acquacoltura nazionale (Responsabile Scientifico Elena Orban, AST Scienze degli Alimenti). L’attività del 3° anno prevede il proseguimento della caratterizzazione chimico-nutrizionale delle produzioni ittiche tradizionali e tipiche, autoctone, fresche e trasformate delle varie regioni italiane. In questa fase di attività verranno presi in considerazione prodotti ittici marini o lagunari. WP 2.2. Qualità percepita e prodotti tipici. Influenza di alcuni fattori sulla consistenza della risposta edonistica del consumatore (Responsabile scientifico F. Javier Comendador / Fiorella Sinesio, AST Scienze Applicate all’Alimentazione) L’attività prevista per il terzo anno è di seguito elencata: Filiera ortofrutticola - prosecuzione delle elaborazioni statistiche dei risultati relativi alle indagini svolte nel 2010; - attività di divulgazione. Filiera lattiero-casearia - identificazione dei fattori rilevanti per l’immagine di un formaggio tipico nella mente del

consumatore; - sviluppo di un disegno sperimentale per misurare l’influenza dei fattori estrinseci di cui al

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punto precedente nonché della qualità sensoriale, sulla qualità percepita; - indagine sui consumatori (esecuzione del disegno di cui al punto precedente); - caratterizzazione delle proprietà sensoriali dei prodotti selezionati; - analisi ed interpretazione dei risultati; - attività di divulgazione. Articolazione temporale delle attività: Filiera ortofrutticola Analisi ed interpretazione dei risultati Nel terzo anno di attività continueranno le elaborazioni statistiche dei risultati della sperimentazione condotta sui consumatori nel 2010 (olive da tavola). In particolare saranno ricercati modelli di regressione che forniscano un ulteriore contributo sulla conoscenza dell’influenza dei fattori considerati nel disegno, sul gradimento espresso dal consumatore. Saranno elaborati altresì i dati del questionario di 12 domande che era volto a descrivere ulteriormente il campione di consumatori partecipanti all’indagine. Attività di divulgazione Una volta concluse le elaborazioni di cui al punto precedente, si procederà a redigere un articolo, da pubblicare su rivista internazionale, che integri le informazioni ricavate (proprietà sensoriali dei prodotti, gradimento del consumatore per tali prodotti, influenza dei fattori d’immagine sul gradimento, segmentazione dei consumatori ecc.). Filiera lattiero-casearia

Identificazione dei concetti/fattori rilevanti per l’immagine di un prodotto tipico per conoscere la loro influenza sulla qualità percepita dal consumatore Analogamente a quanto realizzato per il prodotto considerato per la filiera ortofrutticola, saranno selezionati variabili estrinseche di potenziale importanza nell’influenzare il gradimento di un formaggio tipico da parte del consumatore. Saranno ricercate inoltre eventuali livelli, per ogni fattore, da introdurre nel disegno sperimentale. Indagine sui consumatori – test edonistici e di choice esperiment Sarà sviluppato un disegno sperimentale volto a conoscere l’influenza dei fattori selezionati di cui al punto precedente, sulla qualità percepita dal consumatore. Sarà reclutato un campione di almeno 100 consumatori nella città di Roma che parteciperanno ad un test di gradimento abbinato ad un altro di tipo choice experiment, nel quale i consumatori dovranno dare un giudizio su diversi profili di prodotto (formaggi pecorini) che siano vettori dei diversi fattori (e livelli) individuati nel disegno.

Caratterizzazione delle proprietà sensoriali dei prodotti selezionati Contestualmente all’attività descritta nel punto precedente, tramite sessioni di panel test saranno determinati i profili sensoriali dei formaggi che prenderanno parte allo studio, per poter interpretare eventuali chiavi sensoriali del gradimento. Analisi ed interpretazione dei risultati - Attività di divulgazione Sarà adottato lo stesso criterio di elaborazione dati descritto per la filiera ortofrutticola. WP 2.3. Studi di applicabilità: relazioni e punti di contatto tra prodotti tipici e stato di nutrizione (Responsabile Scientifico Angela Polito, AST Scienze della Nutrizione). Obiettivo di questo W.P. è quello di promuovere la competitività del sistema agricolo attraverso la valorizzazione dei prodotti locali e di verificare se il consumo di alimenti tipici ha effetti positivi e preventivi su alcuni aspetti della salute del consumatore. Il piano di attività per il raggiungimento di tale obiettivo è perseguito mediante l’articolazione in differenti azioni multidisciplinari. Per il III anno di attività è prevista: Azione 2.3.1: Indagine economica dei punti forti e dei punti deboli dei prodotti tipici ad economia locale e territoriale al fine di individuare specifiche strategie di sviluppo. Tale attività

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sarà svolta in convenzione con Università di Scienze Gastronomiche (CN). (Responsabile Dott. C. Malagoli) L’attività consiste nell’analisi dei canali di commercializzazione che consentirà di valutare l’accesso al mercato per i produttori oggetto dell’analisi. Parametri come la forza di mercato, la dimensione e la copertura di mercato verranno analizzati per garantire una efficiente gestione della fase di commercializzazione dei prodotti Azione 2.3.2: Indagine conoscitiva sui consumi di alimenti tipici in alcune aree geografiche (Responsabili Dott.ssa A. Polito) L’attività prevede il proseguimento e completamento dell’indagine conoscitiva sui consumi alimentari nel Centro e nel Nord Italia. Continuerà e verrà conclusa la valutazione dello stato nutrizionale biochimico e antropometrico sul sub-campione selezionato nelle tre aree. Saranno completate le analisi dei parametri biochimici e l’elaborazione dei dati socio-economici- nutrizionali. Azione 2.3.3: Caratterizzazione nutrizionale, valutazione della funzionalità degli alimenti selezionati tipici e non mediante modelli in vitro ed ex vivo (Responsabili Dott. G. Maiani) L’attività consiste nel completamento delle analisi chimico-nutrizionali e della funzionalità degli alimenti mediante modelli chimici e ex vivo in accordo con il W.P 1.1. Azione 2.3.4: Valutazione degli effetti biologici di diete a base di prodotti ortofrutticoli tipici in modelli animali (Responsabili Dott. N. Merendino e Dott. M. D’ Aquino) Durante la terza annualità l’articolazione temperale delle attività sarà rivolta a: - ripetere alcuni esperimenti come quello riguardante gli effetti del succo d’arancia sul quadro lipidemico, al fine di aumentare i dati statistici a nostra disposizione. - studiare negli stessi gruppi di ratti gli effetti che ha il succo d’arancia sui livelli di insulina e sugli ormoni secreti dal tessuto adiposo, noti come adiponectina e Leptina. - valutare i suoi effetti sulla steatosi epatica. (Responsabili Dott. N. Merendino e Dott. M. D’ Aquino) Azione 2.3.5: Valutazione delle modifiche dello stato di nutrizione (stato antiossidante, stato infiammatorio, quadro lipidemico, composizione corporea) in un gruppo di soggetti sovrappeso/obesi in relazione al consumo di particolari gruppi di alimenti. (Responsabili Dott.ssa A. Polito e Dott. G. Maiani) Durante il terzo anno di attività sarà espletata la fase sperimentale dello studio: verranno stabilite le dosi e le modalità di somministrazione dell’alimento scelto e verranno selezionati i pazienti obesi a cui sarà somministrato il succo di arancia per i tre mesi di studio.

WP 3. Fattori pre e post raccolta

WP 3.1. Articolazione della filiera dei prodotti ortofrutticoli freschi. (Responsabile Scientifico Antonio Raffo, AST Scienze degli Alimenti)

Azione 3.1.3: ricostruzione di modelli di filiere e calcolo delle emissioni di CO2. Come indicato sopra, sulla base delle indicazioni complete ottenute dall’indagine sulla filiera di distribuzione verrà effettuato lo studio sulle emissioni di CO2 associate alle diverse filiere distributive. Azione 3.1.4. Studio sperimentale. Riproduzione in laboratorio delle condizioni T e U.R. e valutazione della qualità organolettica e nutrizionale-salutistica dei prodotti. Nel corso del terzo anno verrà completata l’elaborazione dei dati sperimentali dello studio riportato sopra sulla cv Nerina. Lo stesso approccio sarà applicato ad altre cv di pomodoro rappresentative di tipologie caratterizzate da una differente attitudine alla conservazione. In particolare, verranno prese in esame le cultivar Caramba, e Salentino. La cv. Caramba fa parte di quelle della tipologia di pomodoro “insalataro” classico, di

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pezzatura grande; viene raccolta verde e consumata all’invaiatura, ed è caratterizzato da una scarsa attitudine alla conservazione. La cv. Salentino, appartiene alla tipologia dei “datterini”, di pezzatura piccola, e si caratterizza per una elevata attitudine alla conservazione e ad una filiera lunga. In analogia a quanto effettuato sulla cv Nerina, per le diverse varietà di pomodori selezionate verranno effettuate raccolte dei frutti a diversi stadi di maturazione, che verranno quindi sottoposti in laboratorio, mediante celle climatiche, a differenti condizioni di conservazione corrispondenti a diversi modelli di filiera. I prodotti verranno prelevati dalle celle climatiche a differenti tempi di conservazione, al fine di valutarne la qualità organolettica attraverso la determinazione strumentale della consistenza, del contenuto in zuccheri e acidi organici (mediante HPLC) e dei composti volatili responsabili dell’aroma (mediante GC-MS), e la qualità nutrizionale-salutistica attraverso la determinazione del contenuto di acido ascorbico (per HPLC) e di fenoli totali (saggio spettrofotometrico di Folin-Ciocalteau).

WP 4. Pratiche di allevamento WP 4.1. Prodotti lattiero caseari vaccini e di diverse specie animali naturalmente funzionali. (Responsabile Scientifico Pamela Manzi, AST Scienza degli Alimenti). Sarà effettuato il completamento delle attività previste per il II anno con la determinazione di altri composti di interesse nutrizionale e/o funzionale, come i composti della frazione insaponificabile (alfa tocoferolo, isomeri del retinolo, colesterolo) e i relativi indici di prodotto e/o processo nei campioni di yogurt a marchio commerciale, industriale e di capra. Inoltre verrà effettuato un campionamento di prodotti lattiero caseari (es.. panne o burro) a marchio commerciale (MC) e industriale (MI) oltre ad eventuali campioni presenti in commercio che risulteranno di particolare interesse per il progetto. In particolare verranno approfonditi i seguenti punti: 1. caratteristiche chimico-nutrizionali 2. molecole naturalmente funzionali presenti nei prodotti 3. parametri utili alla realizzazione di una valutazione della qualità di processo e/o di prodotto. WP 5. Tipicità e indicatori distintivi di prodotti agro-alimentari tramite Risonanza Magnetica (Responsabile Scientifico G. Maiani, P. Sequi, M Valentini ( AST Scienze della Nutrizione , CRA-RPS). L’attività di questo WP è svolta in collaborazione con Centro Strumentale di Tor Mancina del CRA - Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo (CRA-RPS). Verranno proseguite le analisi del radicchio e dell'aglio, sia per gli aspetti nutrizionali (antociani nel radicchio) che per la tracciabilità (aglio). Verrà poi avviata la parte di confronto tra specie coltivate e parenti selvatici (prugne) alla ricerca di quei marker molecolari correlabili con le diverse pratiche di crescita. WP 6. Banca dati di composizione. Dati specifici per conoscere e valorizzare le qualità (Responsabile Scientifico Luisa Marletta, AST Scienze degli Alimenti) 1. Sarà completata l’attività sperimentale di supporto alle altre U.O. seguendo i protocolli analitici programmati con le definizione sia dei componenti da studiare che delle metodiche da utilizzare. 2. Continuerà la raccolta di informazioni riguardanti le caratteristiche dei campioni oggetto di studio e della loro zona di produzione. 3. Verrà realizzato il Database, contenente la caratterizzazione nutrizionale (dati) e gli indici di tipicità (info) dei prodotti tradizionali studiati nell’ambito di Biovita. La tabella riguardante la composizione degli alimenti si atterrà ai criteri ben precisi (Greenfield e Southgate, 2003)

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relativi alla produzione, elaborazione e presentazione dei dati. 4. Si studieranno nuovi Sistemi di Diffusione con finalità informativa ed educativa (CD, sito interattivo) per rendere più accessibili e fruibili i dati di composizione ottenuti. Infine verranno indette riunioni plenarie e preparazone del report tecnico da inviare al Mipaaf. Parole chiave: Biodiversità, alimenti tipici, sistema agro alimentare italiano, nutrizione Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica Maiani G. D.RIC Lombardi Boccia G. P.RIC Manzi P. RIC Orban E. D. Ric Comendador F.J. RIC Sinesio F. P - TEC. Polito A. TEC Raffo A. RIC Marletta L. RIC Pizzoferrato L. D-RIC D’Aquino M. P- RIC Paoletti F. P.RIC Pastore G P.RIC Di Lena G. RIC Marconi S. RIC Di Costanzo M.G. TEC Nevigato T. TEC Nobili F. TEC Aguzzi A CTER Azzini E. CTER Camilli E CTER Casini I. CTER Ciarapica D CTER Gambelli L. CTER Lucarini M. CTER Lucchetti S. CTER Moneta E. CTER Nardo N. CTER Nicoli S. CTER Peparaio M CTER Caproni R. OT Vivanti V. OT Mattera M. RIC Masci M. RIC Palomba L. CTER-S Zaccaria M CTER-S Durazzo A.* AR

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Intorre F CO Venneria E. CO Baiamonte I. Co D’Evoli L. CO Gabrielli P CTER-CO Foddai M.S. CTER-CO Mauro B. * CTER-CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica CRA-RPS P. Sequi DIR Università di Cuneo C. Malagoli ORD Università di Viterbo N. Merendino ASS Università di Bologna DIMORFIPA

P. Formigoni ORD

Cooperative di Pesca Impianti di Acquacoltura API (Assoc. Piscicoltori Italiani

A. Trincanato DIR

AIAB Cristina Micheloni DIR Consorzi di tutela

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 2.848.338,00

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7.2.2 Valorizzazione di germoplasma di carciofo attraverso la costituzione varietale ed il risanamento da virus

Responsabile progetto Giuseppe Maiani Durata del progetto Luglio 2009–Giugno 2012 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : valorizzare da un punto di vista nutrizionale il seme proveniente da varietà o ibridi F1 di carciofo e linee selvatiche di cardo. Descrizione dell’attività: Il progetto approvato dal Mipaaf di durata triennale è composto da 12 U.O si trova alla seconda annualità. L’attività di ricerca della U.O INRAN prevede la valutazione delle differenze in composizione nutrizionale tra i semi di carciofo e di cardo selvatico, con lo studio della variabilità dovuta all’area geografica di coltivazione e alle condizioni pedo-climatiche all’interno di entrambe le specie. Per il secondo anno di attività è in base ai risultati ottenuti nel primo anno, verranno selezionati i semi con capacità antiossidante più alta sia per il carciofo che per il cardo. Si procederà alla valorizzazione nutrizionale di questi semi procedendo su due linee: -quantificazione e determinazione delle molecole bioattive più rappresentative; -valutazione dell’efficienza antiossidante totale (TAE). La TAE verrà valutata per diversi estratti aggiunti ad un modello sperimentale (pool di plasma umano) sottoposto a stress ossidativo con un iniziatore di radicali. Parole chiave: semi, cardo, carciofo, molecole bioattive, capacità antiossidante Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica Maiani G. D.RIC E.Azzini CTER E.Finotti RIC A.Durazzo ASS E.Venneria CO M.S.Foddai CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Università della Tuscia, Facoltà di Agraria

F. Saccardo ORD

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 60.000,00

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7.2.3 Studio di sorveglianza nutrizionale sui determinanti dell’anemia in Regione ad alta prevalenza in Albania

Responsabile progetto Giuseppe Maiani Durata del progetto Maggio 2010–Dicembre 2011 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : L’obbiettivo principale dello studio è quello di identificare i principali determinanti dell’anemia nelle area con alta prevalenza, già individuate dal Demographic Health Survey condotto nel 2008 – 2009. I risultati saranno utilizzati per pianificare politiche e strategie nazionali per prevenire l’anemia e ridurne l’attuale portata. Gli obiettivi specifici sono: valutare lo stato del ferro dei bambini 6-59 mesi, donne in età riproduttiva e bambini dai 6 ai 15 anni; valutare la frequenza di consumo di alimenti ricchi in ferro e acido folico disponibili a livello locale; valutare la frequenza di assunzione di alimenti che riducono la biodisponibilità del ferro, nei bambini e nelle madri; valutare la conoscenza, attitudine, comportamento e pratiche di consumo di alimenti ricchi in ferro e acido folico inclusi alimenti che riducono la biodisponibilità del ferro e cibi fortificati in ferro e acido folico nelle donne 15-49 anni; valutare la conoscenza, attitudine, comportamento e pratiche relative all’assunzione di supplementi di acido folico e ferro in donne in gravidanza e in allattamento e in bambini 6-24 mesi; valutare le pratiche di alimentazione infantile e indicatori di genere. Descrizione dell’attività: La collaborazione dell’INRAN prevede lo sviluppo del protocollo di studio, questionario e manuale per i rilevatori sul campo; addestramento dei rilevatori e supervisione del lavoro di raccolta e inserimento dati sul campo; preparazione del database; test pilota del questionario e della metodologia; analisi dei dati e di parte dei campioni di sangue capillare; supervisore per la presentazione dei risultati e supporto al documento da inviare alle autorità competenti per lo sviluppo delle politiche nazionali mirate alla prevenzione dell’anemia in donne e bambini. Infine INRAN svolgerà funzione di revisore del documento finale. Parole chiave: stato di nutrizione del ferro , Alimentazione, gruppi di popolazioni Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica G.Maiani DRIC M.Adrianopoli CO M.Ferrari RIC-S L.Mistura CTER-CO E.Azzini CTER E.Toti CTER G.Catasta CTER Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica WHO, Albania Country Office

Ehadu Mersini Head Country Office

UNICEF Albania Country Office

Mariana Bukli Head of healthy promotion

FAO Division Nutrition Valeria Menza Nutrition Officer

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Ente finanziante WHO-FAO-UNICEF Importo finanziamento € 66.000,00

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7.2.4 UO2 QUALIFU IDF Sviluppo e applicazione di un indice multifattoriale, Impronta Digitale Funzionale, caratterizzante le proprietà antiossidanti e nutrizionali di alimenti italiani di origine vegetale.

Responsabile progetto Mauro Serafini Durata del progetto Gennaio 2009–Dicembre 2013 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : La ricerca è finalizzata allo sviluppo di un indice di funzionalità antiossidante e nutrizionale, Impronta Digitale Funzionale (IDF), che identifichi e caratterizzi l’alimento sulla base del suo potenziale salutistico “intrinseco” e che possa essere utilizzato come indice di qualità per valutare l’impatto dei trattamenti domestici, industriali ed agronomici sulla funzionalità antiossidante e nutrizionale dell’alimento stesso. La corrispondenza tra potenziale “intrinseco” dell'alimento, appunto valutato tramite l’IDF, e potere “estrinseco”, inteso come impatto in vivo sulla salute dell'uomo, verrà valutato con opportuni studi d’intervento. Obiettivo secondario del progetto è la preparazione di due decaloghi informativi, rivolti uno al consumatore e uno ai produttori, finalizzati a suggerire comportamenti domestici e procedure industriali tese a conservare, sviluppare e ottimizzare le proprietà funzionali dell’alimento. Descrizione dell’attività: Nel corso del 2011 sarà valutato l’effetto dei seguenti trattamenti, sui marcatori di qualità antiossidante e nutrizionale definiti nel corso del primo anno di progetto:

Essicamento di campioni di mela Congelamento di campioni di radicchio e cavolfiore Pastorizzazione dei succhi di frutta Processo di produzione del succo di frutta dal frutto al prodotto finito Invecchiamento nel processo di produzione del vino rosso Conservazione del vino rosso e dei succhi di frutta

Inoltre si procederà con la misura dei valori TEER su colture cellulatri. Parole chiave: Alimenti, qualità nutrizionale, antiossidanti, molecole bioattive, trasformazioni domestiche, trasformazioni industriali, trasformazioni agronomiche, biomarcatori Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Serafini RIC C.Miglio CO I.Peluso CO A.Raguzzini CTER F.Ioannone CO G.Maiani DRIC E.Azzini CTER F.Intorre CO M.S.Foddai CO E.Finotti RIC S.Ruggeri RIC P.Bonocore CO

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S.Lisciani CO F.Nobili RIC I.Garaguso CTER M.L.Rauseo OT Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Fondazione Edmundo Mach Fulvio Mattivi RIC Università di Teramo Giampiero Sacchetti RIC OPO Veneto Paolo Comparini DIR Eridania-SugarCompany Veronica Vallini DIR Parmalat Ivana Gandolfi DIR

Ente finanziante MiPAF Importo finanziamento € 1.798.180,00

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7.2.5 IN VITRO Quantificazione dell’attività antiossidante in vitro di bevande a base di tè Responsabile progetto Mauro Serafini Durata del progetto Ottobre 2008–Dicembre 2012 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : Quantificazione dell’attività antiossidante in vitro di diversi tipi di tè. Descrizione dell’attività: Verrà valutata la Capacità Antiossidante Totale (TAC) in vitro di diversi tipi di tè verde; la TAC verrà misurata attraverso i metodi FRAP e TRAP, che valutano rispettivamente il potenziale riducente ed il potenziale "chain breaker ". Parole chiave: Capacità Antiossidante Totale, tè verde, tè rosso, tè bianco Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Serafini RIC Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica BPW-World Partner Beverages, Svizzera

M. Schmidt DIR

Ente finanziante World Partner Beverages (BPW) Importo finanziamento € 41.000,00

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7.2.6 BPW Rooibos Effetto dell’ingestione in acuto di tè Rooibos (aspalathus linearis) sui biomarcatori di stato antiossidante in soggetti sani

Responsabile progetto Mauro Serafini Durata del progetto Maggio 2007–Dicembre 2012 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : Impatto dell’ingestione di tè Rooibos sulle difese antiossidanti e sul metabolismo lipidico dell’organismo. Descrizione dell’attività: Si procederà con la valutazione del potere neutralizzante i radicali perossilici (TRAP) nei campioni biologici dello studio in vivo. Parole chiave: Tè Rooibos, stato redox, polifenoli Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Serafini RIC A.Raguzzini CTER Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica University of Glasgow, UK A. Crozier ORD BPW-World Partner Beverages, Svizzera

M. Schmidt DIR

Ente finanziante World Partner Beverages (BPW) Importo finanziamento € 100.000,00

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7.2.7 ORDET AIRC Valutazione della Capacità Antiossidante Totale su campioni ematici dello studio caso-controllo

Responsabile progetto Mauro Serafini Durata del progetto Luglio 2007–Dicembre 2012 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : Valutazione della Capacità Antiossidante Totale su campioni ematici caso-controllo dello studio ORDET Descrizione dell’attività: Si proseguirà con le analisi dei campioni ematici dello studio caso-controllo ORDET, finalizzato alla valutazione del rapporto tra difese antiossidanti plasmatiche e incidenza del cancro alla mammella. Parole chiave: ORDET, cancro alla mammella, Capacità Antiossidante Totale Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Serafini RIC Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Istituto Nazionale dei Tumori, Milano

F. Berrino PRI

Ente finanziante AIRC Importo finanziamento € 12.000,00

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7.2.8 COCA COLA 1Effetto sulla salute e biodisponibilità degli antiossidanti di bevande ad alto contenuto in estratti naturali di frutti di versi

Responsabile progetto Mauro Serafini Durata del progetto Aprile 2004–Dicembre 2012 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : Formulazione di bevande ad alto contenuto in estratti naturali di frutti diversi Descrizione dell’attività: procederà con la valutazione della capacità antiossidante dei campioni urinari dello studio in vivo. Parole chiave: bevande a base di frutta, capacità antiossidante totale, polifenoli Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Serafini RIC A.Raguzzini CTER Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica University of Glasgow, UK A. Crozier ORD Coca-Cola, USA S. Roberts DIR

Ente finanziante Coca-Cola Company Importo finanziamento € 106.620,00

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7.2.9 COCA COLA 2Attività antiossidante e anti-infiammatoria di bevande a base di frutta e a basso apporto calorico

Responsabile progetto Mauro Serafini Durata del progetto Giugno 2007–Dicembre 2012 Programma Scientifico Dieta e Stato di Nutrizione

Obiettivi : Impatto dell’ingestione di bevande a base di frutta e a basso apporto calorico sullo stress infiammatorio e ossidante indotto da un pasto standard ad alto contenuto calorico in vivo in soggetti sani sovrappeso. Descrizione dell’attività: Si procederà con l’analisi dei campioni plasmatici per la valutazione del potere neutralizzante i radicali perossilici (TRAP) nei 15 soggetti sani sovrappeso (BMI 25-30) partecipanti allo studio. Parole chiave: bevande a base di frutta, sovrappeso, infiammazione, stato redox. Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Serafini RIC A.Raguzzini CTER G. Catasta CTER E Toti CTER Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica University of Glasgow, UK A. Crozier ORD Coca-Cola, USA S. Roberts DIR

Ente finanziante Coca-Cola Company Importo finanziamento € 271.108,95

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7.2.10 UO3 QUALIFU ALIETA Alimenti Funzionali per l ’Eta’ Avanzata: ottimizzazione e valorizzazione dei prodotti italiani in Grado di migliorare la qualita’ della vita delle persone anziane

Responsabile progetto Elena Mengheri Durata del progetto Febbraio 2009–Dicembre 2013 Programma Scientifico Nutrizione, risposta immunitaria e microflora intestinale

Obiettivi : L’obiettivo generale della ricerca proposta è individuare alimenti funzionali in grado di migliorare parametri correlati con il processo dell’invecchiamento, in particolare in grado di compensare la ridotta funzionalità sensoriale, di migliorare lo stato immunitario e lo stato antiossidante, e di indurre cambiamenti ottimali nella microflora intestinale Il raggiungimento dell’obiettivo servirà a fornire al consumatore anziano la conoscenza di prodotti di più elevata qualità; a valorizzare maggiormente i prodotti esaminati nonché al consolidamento della produzione italiana, a fornire indicazioni per la formulazione degli health claims specifici. Descrizione dell’attività: Le attività del progetto sono articolate in 5 WP. WP1. Responsabile: L.M. Donini, Univ Roma- Reclutamento dei soggetti e valutazione dei parametri dello stato di nutrizione e clinico Il WP1 si occuperà della selezione dei soggetti anziani, con età compresa tra 75 e 90 anni, con stato di malnutrizione, ospiti presso “Villa delle Quercie”, Nemi, Roma, per l’attività da svolgere nel WP2 e WP3, e nel Dipartimento delle patologie Emergenti, Palermo, per l’attività da svolgere nel WP4 Il reclutamento è stato già avviato nel 2010. I soggetti verranno reclutati in base ai criteri di inclusione/esclusione formulati mediante il CRF (Case Report Form), criteri che soddisfano le esigenze per le attività dei vari WP. Nei soggetti verrà valutato lo stato nutrizionale e clinico. Per il WP2 i soggetti riceveranno una bevanda funzionale modificata nel sapore per compensare la ridotta percezione sensoriale. Per il WP3 i soggetti riceveranno dei biscotti contenenti batteri probiotici. Per il WP4 i soggetti riceveranno cioccolato nero per 1 mese. WP2. Responsabile: F. Sinesio Compensazione della ridotta funzionalità sensoriale per aumentare la palatabilità e il consumo di alimenti funzionali. Sarà completato il reclutamento dei soggetti anziani (>70 anni) con evidente stato di malnutrizione e la loro classificazione in base alla funzionalità gustativa ed olfattiva, mediante valutazione della funzionalità dei nervi periferici e dei recettori (determinazione delle soglie sensoriali gustative ed olfattive) e a livello del SNC (identificazione di stimoli gustativi ed olfattivi). L’intervento a medio termine avviato nell’anno precedente.presso la struttura residenziale “Villa delle Quercie”, Nemi, Roma e consistente nella supplementazione di bevanda funzionale modificata nel sapore per compensare la ridotta percezione sensoriale (fornita dalla ditta Barilla). Per valutare l’efficacia della strategia compensativa l’indagine sarà estesa ad una più ampia popolazione di soggetti anziani. WP3. Responsabile: E. Mengheri- Valutazione degli effetti preventivi o migliorativi dello stato immunitario da parte degli alimenti funzionali considerati Considerando che i batteri probiotici possono migliorare la risposta immunitaria, l’attività del WP3 è rivolta a verificare se la supplementazione con alimenti contenenti batteri probiotici

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possa migliorare lo stato immunitario dell’anziano. L’attività, già iniziata nell’anno 2010, continuerà su nuovi soggetti anziani reclutati nel WP1, alimentati con biscotti (forniti dalla ditta Barilla) contenenti Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium longum, o con i rispettivi biscotti privi di probiotici, per 1 mese. All’inizio e alla fine del trattamento verrà prelevato il sangue su cui verrà effettuata l’analisi delle sottopopolazioni linfocitarie. Dal sangue verrà anche separato il siero e conservato a -80°C fino all’analisi delle principali citochine pro- e anti-infiammatorie. Esperimenti paralleli saranno condotti anche su topi per la verifica ulteriore degli effetti dei probiotici. WP4. Responsabile: M. Serafini- Valutazione degli effetti antiossidanti degli alimenti funzionali Poiché è noto che nell’anziano si verifica una diminuzione dello stato anti-ossidante, si intende valutare se la supplementazione con cioccolato nero possa migliorare lo stato redox in soggetti anziani.Nel corso del prossimo anno verrà concluso lo studio in vivo secondo quanto previsto dal protocollo messo a punto nel corso del primo anno. A studio concluso, una volta pervenuti i campioni biologici, verranno iniziate le analisi previste dal protocollo. In particolare su plasma e urine verranno valutati i parametri di attività antiossidante; verrà, inoltre, valutata l’espressione genica leucocitaria di markers di stato redox ed infiammatorio. Si sottolinea che per il normale svolgimento delle attività previste dal progetto è necessario ultimare l'acquisto di alcuni strumenti. WP5. Responsabile: P. Brigidi, Uni Bologna- Valutazione degli effetti degli alimenti funzionali sulla microflora intestinale Poiché la composizione del microbiota cambia nelle persone anziane, specialmente per quanto riguarda il numero dei bifidobatteri, su campioni di feci dei soggetti reclutati nel WP1 e trattati con probiotici nel WP2, verranno analizzate le principali specie batteriche per verificare se la supplementazione con gli alimenti funzionali abbia portato a un aumento di essi nelle feci. Le feci saranno raccolte all’inizio e alla fine del trattamento, e congelate fino all’inizio delle analisi. Sulle feci verrà condotta l’analisi microbiologica sia qualitative che quantitativa attraverso metodiche molecolari coltura-indipendenti che consentono di avere un quadro della comunità microbica intestinale nel suo complesso e di quantificare i principali gruppi batterici del microbiota (Microarray, Real Time PCR). Parole chiave: Alimenti funzionali, soggetti anziani, funzionalità sensoriale, stato immunitario, stato antiossidante, microflora Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica E.Mengheri PRIC A.Finamore RIC-S M.Roselli RIC-S I.garaguso CTER M.D’Aquino PRIC F.Nobili TEC F.caprioli F.sinesio PTEC F.Comendador RIC E.Moneta CTER C.Argagnini CO M.Peparaio CTER

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M.Serafini RIC A.raguzzini CTER T.Petrosino CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Università degli Studi di Roma “La Sapienza

Lorenzo M Donini

Università di Bologna, Dip. di Scienze Farmaceutiche

Patrizia Brigidi

Unità Operativa Geriatria, Dipartimento delle patologie Emergenti, Palermo

Giovanna Di Bella

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € .1794.300,00

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7.2.11 EU INTERPLAY Studio dell’interazione tra microflora e mucosa intestinale Responsabile progetto Elena Mengheri Durata del progetto Settembre 2009–Settembre 2013 Programma Scientifico Nutrizione, risposta immunitaria e microflora intestinale

Obiettivi : Capire i meccanismi che regolano l’interazione tra cellule intestinali e microflora. Gli obiettivi specifici sono: capire il ruolo dei Toll-like-receptors (TLRs) nell’interazione tra mucosa intestinale e microflora; studiare il ruolo della microflora nell’infiammazione intestinale Descrizione dell’attività: Il progetto EU “INTERPLAY” (Interplay of microbiota and gut function in the developing pig –Innovative avenues towards sustainable animal production) si propone di verificare se la supplementazione con probiotici possa migliorare la salute del maiale, portando quindi alla produzione di alimenti contenenti prodotti suini più sicuri per il consumatore. Nel WP3, in cui l’INRAN è coinvolto, ci si prefigge di studiare la regolazione della risposta immunitaria intestinale da parte dei probiotici. In particolare gli obiettivi specifici sono

• Capire il ruolo dei Toll-like-receptors (TLRs) nell’interazione intestino-microfloraa • Studiare il ruolo del microbiota nello sviluppo dell’infiammazione intestinale • Studiare la risposta da stress intestinale sotto l’influenza del microbiota e stimuli

nutrizionali. Verrà quindi proseguito lo studio sul ruolo dei Toll-like receptors (TLRs), ossia recettori dei batteri, già iniziato nel primo anno di attività del progetto, e la possibile modulazione dei segnali infiammatori da parte di alcuni probiotici. Saranno utilizzate cellule epiteliali intestinali sia umane (Caco-2) che di maiale (IPEC-1) differenziate su filtri Transwell, per creare due compartimenti, apicale e basolaterale, che mimano il lume intestinale e la zona subepiteliale, rispettivamente. Dopo trattamento con batteri patogeni come E. coli K, Lactobacillus amylovorus, e il supernatante del probiotico, sia separatamente che insieme, o con specifici ligandi dei TLR, sarà analizzata l’espressione genica dei TLRs mediante Real Time PCR o saggio al citofluorimetro o Western Blotting. Verranno studiate in particolare le proteine coinvolte nell’infiammazione a livello della membrana intestinale e del signaling indotto dall’attivazione dei TLRs. Poiché alcune proteine da stress (HSP70 e HSP72) possono indurre infiammazione e regolare la produzione di citochine attraverso un meccanismo TLR-dipendente, verrà inoltre studiato se i probiotici possano regolare il pathway infiammatorio attraverso regolazione dei TLRs, usando cellule trattate con probiotici e HSP, per poi analizzare l’espressione delle proteine da stress mediante Western blot. Parole chiave: probiotici, microflora intestinale, immunità intestinale, infiammazione, proteine Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica E.Mengheri PRIC M.Roselli RIC-S A.Finamore RIC-S

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D.Bellovino RIC I.garaguso CTER A.Rauseo OT Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Wageningen Universiteit, NL

H. Smidt

University of Bristol, UK C. Stokes INRA-Institut National de la RechercheAgronomique, F

J.P. Lallès

Otto-van-Guericke Universität Magdeburg, D

H.J. Rothkoetter

Animal Science Group Veehouderij B.V., NL

S.J. Koopmans

Nanjing Agricultural University, China

W.Y. Zhu

Parco Tecnologico Padano s.r.l., Lodi

E. Giuffra P.RIC

Inst. Microbiol. Acad. Sci. Czech Republic, CZ

I. Splichal

University of Helsinki, FIN A. Palva Universita' Alma Mater Studiorum, Bologna

P. Bosi

Id-Lelystad, Instituut Voor Dierhouderij En Diergezondheid B.V

A. Jansman

Ente finanziante EU Importo finanziamento € 296.000,00

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7.2.12 Valutazione dell’attività immunomodulatoria di una miscela di ceppi probiotici, Bar 33 e Bar 13, e loro effetti protettivi verso la colite sperimentale indotta in modello murino: studi di approfondimento ed ampliamento.

Responsabile progetto Elena Mengheri Durata del progetto Gennaio 2010–Dicembre2011 Programma Scientifico Nutrizione, risposta immunitaria e microflora intestinale

Obiettivi : Verificare l’attività immunosoppressoria mediata dalle cellule T regolatorie indotte da L. acidophilus Bar 33 e B. longum Bar 13 in un modello murino di colite. Descrizione dell’attività: Precedenti esperimenti avevano messo in evidenza che la miscela di probiotici L. acidophilus Bar 33 e B. longum Bar 13 era in grado di prevenire l’infiammazione intestinale in un modello murino di colite. Tale attività era mediata da induzione di cellule T regolatorie da parte dei linfociti intestinali. Per capire meglio i meccanismi attraverso cui si esplica la protezione da parte dei probiotici, ci si prefigge di studiare l’attività immunosoppressoria delle cellule T regolatorie a livello periferico. A tale scopo verranno utilizzati topi adulti, femmine, trattate oralmente con L. acidophilus Bar 33 e B. longum Bar 13 (1 x 109 CFU ognuno), o con PBS, giornalmente per 4 settimane. Alcuni di questi animali saranno trattati con acido trinitrobenzene sulfonico (TNBS) per via rettale nelle ultime 48 ore, per indurre la colite. Alla fine del trattamento verrà prelevata la milza, dalla quale saranno isolati i linfociti T regolatori mediante MACS Pro-separator. Questi verranno messi in coltura insieme a cellule “bersaglio”, per valutare la loro capacità nell’inibire la proliferazione e la secrezione di citochine pro-infiammatorie da parte delle cellule bersaglio. Parole chiave: linfociti regolatori, probiotici, infiammazione Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica E.Mengheri PRIC M.Roselli RIC-S A.Finamore RIC-S A. Rauseo OT I.Garaguso CTER F.Nobili TECN R.Rami OT Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Barilla P.Carnevali

Ente finanziante Barilla Importo finanziamento € 66.000,00

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7.2.13 AGRONANOTECH II Genomica comparata dei meccanismi genetici che controllano lo sviluppo degli organi riproduttivi nelle piante di interesse agrario

Responsabile progetto Simona Baima Durata del progetto Aprile 2008–Marzo 2012 Programma Scientifico Genomica Funzionale e Biotecnologie Vegetali

Obiettivi : Definire la conservazione evolutiva di meccanismi di regolazione in punti chiave dello sviluppo riproduttivo delle piante. Descrizione dell’attività: Nell’ambito del progetto verranno condotti esperimenti per identificare i geni target dei regolatori REV, HAT3 e ATHB4. A tale scopo verranno utilizzati mutanti (già identificati e caratterizzati) in cui uno o più di questi regolatori è inattivato in modo da causare un blocco in uno specifico stadio di sviluppo. Questi mutanti saranno trasformati con il regolatore stesso controllato da un sistema inducibile. L’attivazione del regolatore sarà seguita dall’analisi degli mRNA tramite array Affymetrix. L’analisi dei dati sarà condotta utilizzando metodi standard. Un approccio complementare per identificare geni target è l’analisi ChIP che permette di rilevare i complessi tra fattori trascrizionali e DNA in vivo. Come tag per l’immunoprecipitazione useremo la proteina GFP, perchè la sua espressione può essere monitorata tramite fluorescenza. Dopo l’immunoprecipitazione, useremo microarray genomici (Affymetrix) per identificare i siti del promotore legati dal fattore trascrizionale (saggio ChIP-CHIP). Per scoprire nuovi elementi cis-regolativi all’interno dei set di geni target identificati con le due metodologie descritte, sarà applicato il campionamento-Gibbs. Sulla base di questa analisi saranno scelti gli elementi più interessanti e la loro interazione con i fattori di trascrizione REV, HAT3 e ATHB4 sarà verificata in vitro (EMSA) e in pianta (particle bombardment). Obiettivo del progetto è anche l’isolamento dei putativi ortologhi dei geni target identificati in Arabidopsis in riso e pomodoro. Questo sarà più immediato in riso, il cui genoma è quasi completamente sequenziato. Per pomodoro è disponibile un’ampia collezione di EST, che faciliterà l’identificazione dei putativi ortologhi, ed è anche in corso il sequenziamento del genoma. Alternativamente useremo metodi basati su PCR. Le sequenze regolative saranno successivamente isolate da librerie genomiche disponibili. Le sequenze ortologhe (comprese quelle di Arabidopsis) saranno raccolte e confrontate per identificare motivi comuni (footprinting filogenetico). Gli elementi cis conservati verranno poi studiati da un punto di vista funzionale. La presenza nelle piante di un elevato grado di duplicazione genica ha portato alla formazione di famiglie geniche con funzioni e pattern di espressione distinti. Spesso l’assegnazione degli ortologhi alle famiglie non è immediata ed esiste una notevole ridondanza funzionale. Useremo tecniche di footprinting filogenetico per studiare l’evoluzione delle sequenze regolative tra geni paraloghi, che ha portato a ridondanza, “neo-” e “sub-functionalization”. La “neo-functionalization” dei geni ortologhi può avvenire a livello trascrizionale o di prodotto genico. Per discriminare, alcuni costrutti chimerici selezionati contenenti frammenti di promotori ortologhi che regolano sequenze codificanti di Arabidopsis o ortologhe, verranno testati per la capacità di complementare i corrispondenti mutanti di Arabidopsis. Per lo studio funzionale degli elementi cis conservati, verranno generati costrutti con i geni reporter (GUS/GFP) a valle delle sequenze regolative di interesse per trasformare le specie d’origine e determinare i pattern di espressione. Per analizzare il grado di conservazione

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dei fattori trascrizionali e degli elementi cis-regolativi tra le diverse specie, analizzeremo gli stessi costrutti promotore-reporter anche in Arabidopsis. In alcuni casi sarà interessante condurre l’esperimento inverso stabilendo il pattern di espressione di promotori di Arabidopsis in riso e/o pomodoro. Le informazioni sugli elementi cis-regolativi e sulle loro funzioni consentiranno di isolare mutanti di interesse in specifici geni target nelle specie coltivate tramite TILLING. Le attività sopra indicate prevedono l’uso di tecnologie genomiche e post-genomiche (alcune delle quali interamente svolte nel laboratorio dell’INRAN, altre svolte presso l’IBPM–CNR, altre ancora utilizzando servizi forniti da network pubblici o società private che operano all’estero), nonché di personale altamente qualificato Parole chiave: geni target, fattori trascrizionali, regolazione Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica S.Baima RIC G.Morelli PRIC A.Penalosa Barbero CO V.Forte AR L.Dariva CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica IBPM-CNR Ida Ruberti DIR The Rockefeller University New York USA

Nam-Hai Chua DIR

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 377.190,00

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7.2.14 NUTRIGEA Valorizzazione della qualità nutrizionale dei germogli per uso alimentare

Responsabile progetto Giorgio Morelli Durata del progetto Gennaio 2010–Dicembre 2011 Programma Scientifico Genomica Funzionale e Biotecnologie Vegetali

Obiettivi : - Caratterizzare il contenuto di sostanze non-nutrienti ad attività biologica in germogli eduli (broccoli e alfalfa) cresciuti in condizioni standardizzate - Valutare la possibilità di potenziare il contenuto di sostanze salutistiche utilizzando segnali e/o stress ambientali e elicitori delle risposte biotiche - Identificare gli effetti delle modifiche ambientali sulla composizione chimica dei germogli. - Valutare la capacità di queste classi di molecole (e dei loro metaboliti) di modulare alcuni fattori di rischio per patologie dismetaboliche. - Valutare la biodisponibilità (digestione, metabolismo e trasporto) di molecole bioattive da germogli in volontari umani ed in un modello in vitro di cellule della barriera intestinale umana. - Valutare la sicurezza degli estratti di germogli mediante saggi tossicologici su cellule intestinali umane. - Valutare i meccanismi attraverso i quali i principi bioattivi contenuti nei germogli agiscono sulla risposta cellulare a stress di tipo nutrizionale ed infiammatorio utilizzando modelli in vitrodi cellule intestinali ed endoteliali umane.

Descrizione dell’attività: Obiettivo di questo progetto è di caratterizzare, principalmente con approcci di metabolomica, la composizione di sostanze non-nutrienti ad attività biologica di germogli che vengono normalmente consumati, come broccoli e alfalfa, e di esplorare la possibilità di potenziare il contenuto di sostanze salutistiche utilizzando segnali e/o stress ambientali e elicitori delle risposte biotiche (WP1). Il progetto si pone anche l’obiettivo di caratterizzare la biodisponibilità e il metabolismo di molecole bioattive, l’effetto di molecole bioattive (o metaboliti) su indicatori di rischio per malattie cronico-degenerative, e sulla risposta cellulare a stress nutrizionale ed infiammatorio, oltreall’effetto di nutrienti e anti-nutrienti sull’espressione genica (WP3). L'attività analitica sarà improntata alla messa a punto e all'applicazione di metodologie di metabolomica e proteomica per la quantificazione di metaboliti e sostanze rilevanti per la salute (WP2). In particolare, i metodi sviluppati saranno utili per (a) la tipizzazione di specie (vegetali, animali) di interesse; (b) la caratterizzazione di processi biologici di interesse; (c) la definizione di marcatori associati all'insorgenza di specifiche patologie; (d) l'ottimizzazione di metodologie di coltivazione/allevamento di specie vegetali/animali; (e) lo studio del rapporto alimentazione/salute nell'uomo (WP2/WP3).

Parole chiave: germogli, ambiente, dieta mediterranea, molecole bioattive, alimenti funzionali, brassicaceae Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica G.Morelli coord. NUTRIGEA PRIC R.Ambra RIC

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E.Azzini CTER S.Baima coord. WP1 RIC D.Bellovino RIC G.Catasta CTER M.Carbonaro PRIC R.Canali RIC L.Dariva CO S.Barile CO S.Ferruzza RIC C.Murgia RIC G.Maiani DRIC M.Nardini TEC F.Natella RIC A.Polito TEC G.Ranaldi RIC M.Possenti RIC-S Y.Sambuy Coord. WP3 PRIC C.Scaccini coord. WP2 PRIC E.Toti CTER C.Rossi CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica IBPM-CNR Roma I. Ruberti DIR

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 1.485.000,00

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7.2.15 MICROGENNET Responsabile progetto Giuditta Perozzi Durata del progetto Gennaio 2011–Dicembre 2014 Programma Scientifico Nutrienti e funzionalità del sistema gastro-intestinale:

trasporto, metabolismo e tossicità. Obiettivi : Il progetto MICROGENNET ha l’obiettivo di promuovere la formazione di una rete internazionale di gruppi la cui ricerca è focalizzata sullo studio dei micronutrienti. Lo scopo finale è quello di promuovere il benessere attraverso la definizione di dosi giornaliere di specifici micronutrienti adatte a definiti gruppi di popolazione o individui. Descrizione dell’attività: MICROGENNET prevede e finanzia viaggi di scambio di 1-7 mesi di ricercatori sia in formazione che esperti. I gruppi di ricerca inclusi sono parte di una rete internazionale di laboratori definita dal progetto. Per quanto riguarda l’INRAN in questo primo anno è previsto un viaggio della Dott. Chiara Murgia dell’INRAN nel laboratorio del Dott. Peter Zalewski del Basil Hetzel Institute, University of Adelaide (BHI) in Australia. Durante questo soggiorno saranno messe a punto e utilizzate tecniche di silenziamento genico per definire quale trasportatore di zinco sia coinvolto nella protezione dell’apoptosi indotta da citochine infiammatorie in cellule epiteliali. Inoltre sarà condotta un’analisi trascrittomica nelle linee in cui sarà effettuato il silenziamento. E’ anche previsto un soggiorno del dott. Zalewski di 2 mesi nei laboratori dell’INRAN per mettere a punto con tecniche di fluorimetria la quantificazione dello zinco intracellulare Parole chiave: Zinco, nutrigenomica, epiteli, trasportatori di membrana Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C.Murgia RIC G.Perozzi PRIC Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Basil Hetzel Institute, University of Adelaide

Peter Zalewswki Senior Research Fellow

Ente finanziante EU Importo finanziamento In fase di negoziazione

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7.2.16 NUME Nutrigenomica Mediterranea Responsabile progetto Giuditta Perozzi Durata del progetto Luglio 2008–Dicembre 2012 Programma Scientifico Nutrienti e funzionalità del sistema gastro-intestinale:

trasporto, metabolismo e tossicità. Obiettivi : -Messa a punto delle piattaforme tecnologiche per studi di genomica nutrizionale (trascrittomica, proteomica, metabolomica, bioinformatica); -Evoluzione delle ricerche molecolari in corso presso l’INRAN in direzione nutrigenomica, mediante l’utilizzo delle piattaforme tecnologiche. - Identificazione dei meccanismi di azione di alcune molecole bioattive presenti negli alimenti tipici della dieta mediterranea nella prevenzione di patologie cronico-degenerative correlate alla nutrizione. - Identificazione dei gruppi di popolazione geneticamente più vulnerabili all’insorgenza di tali sindromi, per opportune strategie di prevenzione con programmi di educazione alimentare -Identificazione dei benefici nutrizionali del consumo di alimenti tipici mediterranei per l’individuo e la popolazione e conseguente valorizzazione di alimenti funzionali già presenti nel profilo di consumo di tipo mediterraneo -Formazione di giovani ricercatori dell’INRAN con competenze tecnico-scientifiche specificamente mirate alla conduzione di ricerche nel campo della nutrigenomica. - Definizione di un quadro riassuntivo della ricerca in nutrigenomica nelle Istituzioni italiane, al fine di delineare una possibile rete collaborativa integrata. - Rafforzamento del ruolo dell’Italia nella rete internazionale di ricerca nutrigenomica. Descrizione dell’attività: • WP1 - Sviluppo tecnologico delle piattaforme “omiche”. Avendo completato nel 2010 l’acquisizione della strumentazione necessaria per le attività sperimentali di trascrittomica, proteomica e metabolomica, nel corso del 2011 saranno conclusi gli aspetti di sperimentazione previsti nei WP2-5 che richiedevano, in particolare, l’utilizzo del microscopio confocale e della strumentazione per la proteomica. • WP2 - Biodisponibilità e metabolismo di molecole bio-attive nella dieta. Numerosi studi epidemiologici e sperimentali indicano che il consumo di composti fenolici (caratteristici della dieta mediterranea) è associato ad una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e cancro. Tuttavia la gran parte degli studi sperimentali sono condotti utilizzando le molecole contenute negli alimenti, senza prendere in considerazione l’interazione di queste molecole con l’organismo (metabolismo). Nella prima fase dello studio saranno messe a punto le metodiche per l’analisi del profilo metabolico di composti fenolici (class targeted metabolomics) su estratti vegetali e campioni biologici attraverso l’utilizzo di LC-MS. Tali metodiche saranno utilizzate: a) per caratterizzare (analisi qualitativa e quantitativa) l’estratto ricco in composti fenolici utilizzato nello studio in vivo del WP3-linea 2; b) per identificare e caratterizzare (analisi qualitativa e quantitativa) i metaboliti di questi composti nel plasma di soggetti supplementati con l’estratto (studio in vivo WP3-linea 2). • WP3 - Modulazione nutrizionale della risposta cellulare. Linea 1. I dati ottenuti negli esperimenti in vitro dovranno essere confermati ed, in seguito, valutati anche in sistemi in vivo, attraverso l’utilizzo di ratti adulti. Linea 2. Utilizzando gli RNA estratti dai monociti isolati dopo la supplementazione di

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composti fenolici e di cellule endoteliali in coltura incubate con il siero umano, verrà fatta l’analisi del trascrittoma in modo da poter evidenziare quei percorsi metabolici che possano essere correlati alla riduzione del rischio di sviluppare le malattie cardiovascolari. Linea 3. Dati provenienti da studi sperimentali saranno utilizzati al fine di valutare la reale penetranza di polimorfismi genetici sull’insorgenza di fenotipi con componente nutrizionale e quindi ottenere una valutazione della affidabilità della piattaforma predittiva anche in termini di progettazione di raccomandazioni nutrizionali personalizzate. Linea 4. Gli esperimenti continueranno su topi resi obesi da una dieta ad elevato contenuto di grassi, contenenti il 40 % come energia (23 gr/100 gr dieta), e trattati con diversi probiotici (lattobacilli e bifidobatteri). Per verificare il potenziale ruolo dei probiotici nel ridurre l’infiammazione associata all’obesità, sugli adipociti isolati dal tessuto adiposo epididimale saranno analizzate le principali proteine coinvolte nella cascata infiammatoria e le citochine infiammatorie. Per meglio capire i meccanismi correlati, sarà utilizzata una linea cellulare di adipociti, 3T3-L1, trattate con i probiotici, per analizzare l’espressione dei diversi toll-like receptors (TLRs), ossia i recettori che riconoscono i batteri, mediante analisi al citofluorimetro o Western blot, la cascata infiammatoria e le proteine da stress, mediante Western blot. • WP4 Trasporto e metabolismo di micronutrienti nella prevenzione del rischio di patologia. Linea 1. Durante le prime fasi del progetto è stato messo a punto un sistemo cellulare epatico che rispondesse alla carenza di vitamina A nel mezzo con il blocco della secrezione dell’RBP4. In queste cellule abbiamo verificato che l’RBP4 interagisce con proteine specifiche del reticolo endoplasmatico fin quando non sia disponibile di nuovo il suo ligando specifico e riprenda regolarmente la sua secrezione. Stiamo studiando, anche attraverso approcci bioinformatici (es. protein docking) il coinvolgimento in questo processo di due proteine del reticolo endoplasmatico, ERp44 e Ero1, chaperoni del folding dei ponti disolfuro, e che probabilmente sono coinvolte nella secrezione dell’RBP4. Il meccanismo che regola la secrezione dell’RBP4 in parallelo verrà studiato anche in linee cellulari di adipociti, dato che l’RBP4 secreta da queste cellule svolge un ruolo, tuttora non chiaro, nell’instaurarsi di condizioni patologiche quali l’insulino-resistenza. Linea 2. Il modelo di co-colture tra cellule intestinali Caco-2 e cellule epatiche HepaRG, entrambe di origine umana, sarà proseguito per migliorarne la funzionalità per lo studio del trasporto e metabolismo dei retinoidi. Per prima cosa sarà analizzata l’espressione di alcuni geni coinvolti nel metabolismo dei retinoidi. In particolare si studierà l’espressione e la risposta trascrizionale ai retinoidi nei due modelli cellulari di BCMO1 che codifica per l’ossidasi responsabile per il metabolismo del beta-carotene nell’intestino e nel fegato e di CYP26A1, gene regolato da acido retinoico che codifica per un enzima di fase I che idrossila lo stesso acido retinoico nelle cellule epatiche. Inoltre, si proseguiranno nelle cellule HepaRG gli studi morfologici di traffico intracellulare di RBP4 e TTR in risposta a diversi trattamenti con retinoidi in coltura singola ed in co-coltura. Tali studi sono indirizzati ad un miglioramento del modello di co-coltura intestino-fegato al fine di applicarlo allo studio combinato di trasporto e metabolismo di altre molecole di interesse nutrizionale. Linea 3. : Lo zinco si accumula all’interno delle cellule mediante l’azione di trasportatori di membrana specifici. All’interno della cellula viene distribuito in diversi compartimenti e utilizzato per la biosintesi di enzimi e metallo-proteine. Una quota di zinco si accumula in strutture discrete e rimane disponibile per le necessità metaboliche della cellula. Le riserve cellulari di zinco variano in risposta alle esigenze fisiologiche, verosimilmente, quindi sono modulate da diversi stimoli che dipendono dal tipo cellulare considerato. Per esempio variazioni nella disponibilità di glucosio stimolando la secrezione di insulina da parte delle

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cellule beta del pancreas determinano una perdita di Zn cellulare. In questo contesto è di particolare rilevanza essere in grado di misurare le concentrazioni intracellulari di zinco. In passato abbiamo utilizzato sonde fluorescenti come la zinquina e il fluozin-3 per visualizzare all’interno delle cellule lo ione zinco per microscopia confocale e in fluorescenza; ora intendiamo utilizzare le stesse sonde con lo spettro-fluorimetro a piastre acquistato nell’ambito del Progetto NUME per quantificare lo zinco intracellulare e valutare le sue fluttuazioni in diversi contesti fisiologici. Il metodo sarà messo a punto in diversi modelli cellulari, inizialmente di origine intestinale e di pancreas endocrino. La fluorescenza e la posizione dello zinco all’interno delle cellule potrà essere monitorata per mezzo del microscopio invertito a fluorescenza EVOS, altra strumentazione acquisita nell’ambito del Progetto.

• WP5 Costruzione di genoteche rappresentative dei genomi microbici presenti negli alimenti fermentati DOP.

Durante le prime fasi del progetto è stata costruita una metagenoteca rappresentativa dei genomi del microbiota del prodotto fermentato Mozzarella di Bufala Campana DOP. L’attività di ricerca per l’anno 2011 prevede che i 20.000 fosmidi ricombinanti della banca metagenomica, mantenuti nel batterio recipiente Escherichia coli, siano sottoposti a selezione e/o screening per identificare la presenza dei geni che codificano per la resistenza ad antibiotici comunemente usati in zootecnia e appartenenti alle stesse classi farmacologiche di quelli impiegati per uso umano (tetraciclina, eritromicina, vancomicina). La selezione verrà effettuata mediante crescita diretta dei cloni ricombinanti su terreni addizionati degli antibiotici in questione. In parallelo sarà condotto uno screening mediante l’utilizzo di sonde molecolari ottenute amplificando le regioni più conservate dei geni di interesse. I cloni positivi saranno sottoposti a ulteriore analisi con il sequenziamento delle regioni fiancheggianti il gene di interesse, per poterlo associare alla specie di appartenenza. Parole chiave: Nutrigenomica, Biotecnologie, Dieta Mediterranea, Molecole Bioattive, Alimenti Funzionali, Interazione Nutrienti-Organismo, Patologie cronico-degenerative Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica G.Perozzi Coord. Progetto e Resp. WP4 e WP5

PRIC

G.Morelli Resp. WP1 PRIC C.Scaccini Resp. WP2 PRIC F.Virgili Resp. WP3 PRIC E.Mengheri PRIC Y.Sambuy PRIC R.Ambra RIC D.Bellovino RIC S.Ferruzza RIC C.Murgia RIC F.Natella RIC G.Ranaldi RIC M.L.Scarino RIC R.Canali ROC-S C.Devirgiliis RIC-S A.Finamore RIC-S

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M.Roselli RIC-S S.Barile CO R.Comitato CO B.Guantario CO G.Leoni CO M.T.maldini CO S.Salvi CO L.Natarelli Dottoranda R.Ucchedo tesista Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Università di Salerno L.Marzullo ASS Università della Tuscia L. Zolla ORD

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 3.940.000,00

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7.2.17 Studio dei meccanismi associativi molecolari di una supplementazione di redox su leucociti circolanti utilizzando un approccio-omico

Responsabile progetto Raffaella Canali Durata del progetto Gennaio 2011–Dicembre 2011 Programma Scientifico componenti bioattivi della dieta e salute

Obiettivi : Numerosi studi suggeriscono un’associazione positiva tra i livelli di assunzione di vitamina C e la salute umana. Tuttavia i meccanismi molecolari attraverso cui la vitamina C agisce necessitano di essere ulteriormente chiariti. Allo scopo di avere una visione a largo spettro sui meccanismi molecolari modulati in seguito ad una assunzione di vitamina C verrà applicato un approccio –omico, che permetterà di studiare la regolazione di circa 23000 geni. Descrizione dell’attività: Studio in vivo Volontari sani saranno supplementati per 5 giorni con vitamina C. Prima e dopo la supplementazione saranno effettuati dei prelievi di sangue da cui saranno isolati tramite centrifugazione su gradient di Ficoll i leucociti. Sull’RNA estratto dalle cellule verrà effettuata un’analisi dell’intero trascrittoma utilizzando un Afflymetrix Gene array system. Il profilo di espressione sarà valutato alla luce dei processi biologici sovra-rappresentati statisticamente. Alla fine verrà costruita una mappa dell’interazione dei diversi processi biologici modificati dalla vitamina C, tramite apposito software. Studio ex vivo Allo scopo di studiare l’effetto della vitamina C specificamente sui processi infiammatori, una parte dei leucociti isolati dai volontari, prima e dopo la supplementazione, saranno stimolati con LPS . Al termine dell’incubazione verrà effettuata un’analisi della modulazione dei geni coinvolti nei processi infiammatori e un’analisi delle citochine sintetizzate e rilasciate dai leucociti. Parole chiave: vitamina c, espressione genica, infiammazione Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica R.Canali RIC G.Leoni CO L.Natarelli dottoranda

Ente finanziante Bayer Consumer Care AG Importo finanziamento € 45.000,00

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7.2.18 Effetto di una supplementazione di un estratto ricco di polifenoli (Quercus Robur) sulla capacità antiossidante plasmatrice e la modulazione dell’espressione genica

Responsabile progetto Raffaella Canali Durata del progetto Marzo 2010–Settembre 2011 Programma Scientifico componenti bioattivi della dieta e salute

Obiettivi : Lo scopo di questo progetto è quello di studiare gli effetti di un estratto di polifenoli (Quercus Robur) sulla modulazione del trascrittoma di linee cellulari in coltura di diversa origine. Dal confronto dei risultati sarà quindi possibile identificare gli specifici pathways regolati dai polifenoli e che caratterizzano ogni singola linea cellulare. Lo studio prevede, inoltre, di tenere in considerazione le modifiche chimiche e quindi biologiche, che i polifenoli subiscono durante l’assorbimento gastro-intestinale. Descrizione dell’attività: Molti dati supportano fortemente l’ipotesi che i polifenoli abbiano un ruolo importante nella prevenzione di diverse patologie, quali cancro, malattie cardiovascolari e diabete mellito. Lo scopo di questo progetto è quello di studiare gli effetti di un estratto di polifenoli (Quercus Robur) sulla modulazione del trascrittoma di cellule in coltura di diversa origine. Nel corso del 2011 gli RNA isolati dalle diverse colture cellulari incubate con i sieri umani isolati prima e dopo la supplementazione di Quercus Robur.verranno utilizzati per l’analisi del trascrittoma.La modulazione dell’espressione genica dell’intero trascrittoma sarà studiata inviando gli RNA ad un centro servizi che effettuerà l’analisi utilizzando un Affymetrix gene chip® Gene1.0 ST array system per umani. Successivamente verranno effettuate analisi bioinformatiche per determinare la over-rappresentazione statistica di network metabolici modulati dai polifenoli. Parole chiave: polifenoli, espressione genica Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica R.Canali RIC G.Leoni CO L.Natarelli dottoranda M.T.Maldini CO

Ente finanziante Horphag Research LTD Importo finanziamento € 35.000,00

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7.2.19 MEDITO La dieta mediterranea in una nuova prospettiva di ricerca: rapporto alimentazione – genoma e salute dell’uomo Responsabile progetto Fabio Virgili Durata del progetto Gennaio 2010–Gennaio 2012 Programma Scientifico componenti bioattivi della dieta e salute

Obiettivi : Il Progetto biennale MEDITO si propone di valutare l’impatto della dieta Mediterranea (DM) sulla salute dell’uomo utilizzando metodiche tecnico-analitiche di avanguardia (nutri genomica e nutrigenetica) per “rivisitare” in un ottica più attuale la validità del modello nutrizionale mediterraneo nell’ottica di un maggior rafforzamento delle conoscenze a supporto dei consumi di alimenti tipici nazionali e quindi della produzione. Descrizione dell’attività: Il progetto si basa su uno studio di intervento nutrizionale a medio termine sull’uomo e comprende un complesso set di analisi molecolari (epigenoma, trascrittoma e profilo metabolico), studi su modelli animali e cellulari e studi di microbiologia alimentare. L’attività sarà svolta da 3 Unità Operative (UO) distribuite su 3 linee (WP), ulteriormente divise in attività correlate scientificamente tra loro .Il WP0 agisce da coordinamento del progetto in toto. Il WP1 (nutrimed) prevede l’organizzazione e la gestione di un ampio studio di intervento sull’uomo nell’ambito del quale gli effetti salutistici della DM saranno valutati tramite il monitoraggio di marcatori di rischio di malattia e la determinazione di prodotti metabolici (metabolic profiling). Inoltre, saranno condotte analisi molecolari (epigenoma, trascrittoma, proteoma e profilo metabolico) su cellule PBMC e/o su tessuto adiposo, considerando anche la presenza di varianti alleliche specifiche (SNP) associate ad un aumento del rischio di patologie con una importante componente nutrizionale. Nell’ambito di questo WP saranno anche effettuati alcuni studi di supplementazione di modelli animali con singoli nutrienti e micronutrienti, scelti fra quelli che saranno risultati più significativi nello studio a lungo termine Il WP2 (cellmed), prevede studi su modelli cellulari pianificati in base ai risultati ottenuti nel WP1, utilizzando metodologie molecolari omiche, con l’obiettivo di caratterizzare i meccanismi molecolari e i percorsi metabolici che sottendono agli effetti osservati. Infine nell’ambito del WP2 sono previste diverse attività bioinformatiche che vanno dall’analisi dei dati high troughput per la generazione di ipotesi di ricerca (data mining) e studi in silico per lo screening dei candidati nutrizionali più probabili ad essere i reali effettori nel rapporto alimentazione-variazione dell’epigenoma Il WP3 (floramed) prevede lo studio dell’effetto della DM sulla composizione della flora batterica intestinale in termini di specie per verificare se eventuali cambiamenti si riflettano in un miglioramento delle condizioni di salute. In parallelo saranno anche verificati gli effetti benefici dovuti ai cambiamenti della composizione della flora batterica sulla fisiologia dell’intestino, esaminando il ruolo protettivo della microflora nello stato infiammatorio a livello della mucosa intestinale Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica M.Serafini resp. WP1 RIC

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A. Raguzzini CTER E. Toti CTER G. Catasta CTER Da definire CO Da definire CO R.Ambra resp. WP2 RIC F.Virgili PRIC F.Natella RIC R.Canali RIC C.Murgia RIC R.Comitato CO G.Leoni CO C.Rossi CO B.Guantario CO M.Maldini CO C.Devirgiliis resp. WP3 RIC-S G.Perozzi PRIC S.barile CO C.Murgia RIC G.Ranaldi RIC S.Ferruzza

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 1.000.000,00

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7.2.20 PALM OIL Studio di un nuovo meccanismo molecolare alla base dell’attività dei tocotrienoli, come modulatori della morte cellulare in cellule tumorali

Responsabile progetto Fabio Virgili Durata del progetto Gennaio 2009–Dicembre 2011 Programma Scientifico componenti bioattivi della dieta e salute

Obiettivi : L’obiettivo specifico progetto è di determinare il ruolo biologico e i meccanismi molecolari di specifiche molecole di interesse nutrizionale, quali i metil-tocoli (tocoferoli e tocotrienoli) con particolare riguardo alla loro attività di induttori di morte cellulare in cellule tumorali Descrizione dell’attività: Attraverso approcci trascritto mici abbiamo verificato che forme specifiche di tocotrienoli sono in grado di indurre stress a livello del reticolo endoplasmatico in diversi tipi di cellule tumorali umane. Lo stress del reticolo endoplasmatico si esplicita attraverso tre differenti vie: IRE1, PERK e ATF6; ognuna delle quali è associata ad una specifica attività cellulare. Per valutare quale delle vie è implicata nell’attivazione dell’apoptosi da parte del γ-tocotrienolo, saranno condotti esperimenti di western blot e Real time utilizzando RNA e proteine precedentemente estratti sia da cellule (HeLa) che da animali (ratti). Innanzitutto, sarà valutata l’attivazione di CHOP, un fattore di trascrizione attivato da tutte le vie, al fine di confermare il coinvolgimento del RE-stress. Una volta confermata la nostra ipotesi tenteremo di identificare la specifica via coinvolta nell’attivazione dell’apoptosi da parte del γ-tocotrienolo, sia in vivo sia in vitro.

In particolare: • per la via IRE-1 valuteremo l’attivazione della forma tronca di XBP-1 attraverso

esperimenti di RT-PCR; • per la via PERK valuteremo la fosforilazione di eIF2 e di PERK attraverso esperimenti

di western blot ed Elisa • per la via ATF6 valuteremo la traslocazione di ATF6 nel nucleo attraverso esperimenti

di mmunofluorescenza Parole chiave: Tocotrienoli, Recettori nucleari, attività genomica, attività non-genomica Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica F.Virgili PRIC R.Comitato CO G.Leoni CO R.Ambra CO Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Università di Napoli “Federico II”

Cardone A Ass

Palm Oil Board of Malaysia Nesaretnam K DIR Ente finanziante Palm Oil Board of Malaysia Importo finanziamento € 40.000

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7. 3 AREA SCIENZE APPLICATE AGLI ALIMENTI 7.3.1 PALINGENIO Indagini armonizzate permanenti sul comportamento alimentare e lo

stile di vita degli italiani Responsabile progetto Aida Turrini Durata del progetto Giugno 2008 – Dicembre 2011 Programma Scientifico Stile di Vita e Benessere

Obiettivi : GENERALI • Avviare un Sistema Permanente (SP) sui comportamenti alimentari e sullo stile di vita degli

italiani. • Valutare il comportamento alimentare, lo stile di vita e la loro tendenza nella popolazione

italiana, in funzione delle ragioni sociali, economiche e culturali del paese. • Valutare il rischio associato alle varie scelte alimentari e di stile di vita. • Proporre e validare diverse strategie di intervento per la prevenzione del rischio e delle

patologie associate. • Fornire elementi informativi per lo sviluppo di politiche agro-alimentari Descrizione dell’attività: UO 1 Consumi Alimentari L’attività prevista per il 2011 è il completamento delle analisi dei modelli di consumo in Italia con l’applicazione di tecniche statistiche multivariate per identificare i comportamenti medi di riferimento e/o estremi. Saranno aggiornate le basi di dati esterne che interessano la ricerca, in particolare i dati sui consumi delle famiglie, le frequenze di consumo alimentare e indicatori dello stile alimentare, Health-for-All, FAOSTAT, ecc.) che consentono di valutare trend su aspetti di interesse. Sarà sperimentato il record linkage e si lavorerà sulla classificazione delle variabili per la stima di modelli alimentari. UO2. Motivazioni delle scelte Proseguirà l’analisi dei dati raccolti mediante lo studio sul campo condotto in collaborazione con UO1 e UO6. Saranno completate le elaborazioni finalizzate alla misurazione dello stile di vita alimentare in base allo strumento FRL (Food-Related Lifestyle). Saranno, quindi, evidenziati gli aspetti che si coniugano con l’analisi dei consumi alimentari (UO1) e con l’accettazione degli alimenti (UO6). UO3. Stato di Nutrizione - Definizione dell’obesità in età evolutiva Nell’anno 2011 procederà l’elaborazione dei dati antropometrici raccolti su campioni di bambini italiani, al fine di identificare il metodo più appropriato per la nostra popolazione, tra quelli proposti in letteratura, per la definizione dell’obesità in età evolutiva. Sarà anche eseguita l’analisi per la valutazione di metodologie semplificate per la raccolta dei dati relativi al peso e alla statura, da utilizzare nelle indagini di sorveglianza nutrizionale in età evolutiva. A tale proposito l’elaborazione dei dati valuterà anche la relazione tra i valori del peso e della statura misurati rispetto a quelli riferiti, per genere ed età. Saranno anche esaminati i fattori che possono influire sulla percezione e sulla consapevolezza dei genitori del peso e della statura dei propri figli (tra cui età, professione, titolo di studio, indice di massa corporea, ecc.). Tutte le

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variabili in studio saranno anche analizzate in considerazione dei vari contesti ambientali e delle diverse aree italiane esaminate. Per queste analisi saranno utilizzati dati appositamente raccolti per questo progetto, ma anche file di dati di precedenti indagini svolte dall’INRAN. UO4. Rischi Legati ai Consumi Alimentari Nell’ambito dell’UO4 “Rischi legati ai consumi alimentari”, sulla base della letteratura raccolta, sarà studiato l’approccio per la stima della proporzione della popolazione con livelli di assunzione carenti o eccessivi. Il modello verrà applicato e validato come esempio su una vitamina e un minerale. Per la stima dell’assunzione di sostanze chimiche potenzialmente dannose, con la banca dati dei consumi alimentari italiani (INRAN-SCAI 2006-06) categorizzata con il sistema proposto nel progetto FACET per additivi, aromi e residui di materiali da imballaggio, verrà effettuata la stima dell’esposizione a 2 sostanze aromatiche, probabilmente il methyl eugenolo e il benzofenone. Queste 2 sostanze saranno di esempio per la creazione del modello di esposizione esteso ad altri aromi. Inoltre, con l’uso di dati ricavati dalla letteratura, proseguirà l’analisi della stima delle emissioni di gas climalteranti (Carbon footprint) e della quantità di acqua utilizzata (Water footprint) in relazione alla produzione ed al consumo di alimenti. UO5. Sorveglianza dell’Attività fisica in gruppi di popolazione L’attività sarà rivolta al proseguimento della somministrazione dei questionari IPAQ e stile di vita a vari gruppi di popolazione ed al controllo ed inserimento dei relativi dati. Inoltre si proseguirà con lo studio pilota rivolto alla comparazione tra metodi indiretti (questionario e accelerometro) e alla misura diretta del costo energetico di alcune attività. In particolare sarà misurato il metabolismo di base mediante calorimetria indiretta, la composizione corporea con approcci multipli (antropometria, pesata idrostatica, impedenziometria) e specifici costi di attività mediante l’uso del K4 riproducendo alcune attività su treadmill. UO6. Percezione Sensoriale e Accettazione degli Alimenti in Particolari Segmenti di Popolazione Sarà completata l’indagine disegnata sui consumi e preferenze sensoriali attese di alimenti a base di vegetali (ortaggi e verdure) da parte di bambini (9-11 anni) per valutare l’impatto di alcuni fattori psico-attitudinali (neofbia estrema selettività degli alimenti). Si procederà alla raccolta e pulizia dei dati ed alla preparazione dei file per le elaborazioni statistiche (pacchetti statistici: XL-STAT, UNSCRUMBLER). Attraverso semplici modelli saranno studiate le relazioni tra neofobia del bambino e comportamento alimentare del genitore. L’atteggiamento selettivo nella scelta dei prodotti vegetali sarà relazionato con le scelte dei prodotti/pietanze proposte dai genitori, il gradimento, la familiarità delle pietanze, il tipo di preparazione. UO7. Ristorazione collettiva: indagine sulla qualità totale. Nell’anno 2011, si procederà all’elaborazione, all’analisi e all’interpretazione di tutte le informazioni raccolte attraverso i diversi questionari somministrati ai genitori, agli insegnanti, ai bambini e ai dirigenti scolastici. Si provvederà anche alla presentazione e diffusione dei risultati attraverso pubblicazioni e/o partecipazioni a convegni. UO8. Educazione e Comunicazione Durante il 2011 continueranno su Roma gli incontri con insegnanti e bambini, allo scopo di mantenere viva la rete di contatti creata con le scuole e avere sempre un’idea, in tempo reale, delle conoscenze e delle reazioni di questa fascia di consumatori all’immissione sul mercato di

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un nuovo prodotto piuttosto che ad un allarme alimentare. Tutto questo per tarare nel modo più corretto le informazioni che vengono comunicate attraverso gli altri canali. Parallelamente, infatti, vengono continuati gli interventi informativi presso i numerosi centri anziani di Roma, in collaborazione con gli Assessorati ai Servizi Sociali. Un target che recentemente è stato incluso nelle attività educative è quello dei gruppi scout, più difficile da affrontare perché la metodica educative deve adattarsi alle norme del metodo scout. Durante l’anno sono previsti diversi incontri, con le diverse fasce di età. Nel campo della comunicazione vera e propria, invece, la ricerca è volta a definire sempre nuovi metodi di comunicazione attraverso i (mass) media e l’impiego dei concetti più recenti negli strumenti di utilizzo della rete, con una attenzione particolare ai social network, che acquisiscono sempre più importanza nello scambio di informazioni di un pubblico di giovani adulti. L’UO ha inoltre una collaborazione diretta con l’ufficio stampa e quindi un continuo scambio di informazioni con i giornalisti al fine di valorizzare il lavori svolto e di mettere a punto nuove strategie comunicative ed educative attraverso i media sia tradizionali sia nuovi. UO9. Gestione e armonizzazione delle indagini Nel 2011 sarà implementato il sistema di consultazione per l’elaborazione di indicatori dopo aver selezionato quelli di interesse per la ricerca nel campo agro-alimentare oltre che nel campo nutrizionale, un workshop specifico sarà dedicato a questo aspetto che concerne la fruibilità delle informazioni prodotte. Sara messa a punto una libreria di questionari validati e concordato un set di variabili con i relativi criteri di codifica e classificazione, che potranno essere utilizzati dai ricercatori che vogliono realizzare studi di popolazione. Sarà sperimentato un albero di navigazione per il reperimento di dati esterni e messe a punto elaborazioni per l’estrapolazione di risultati nelle banche dati INRAN. Sarà discussa la messa in comune di dati anche storici (es. UO3) o locali per la consu,ltazione. L’authorship verrà esplicitata per tutte le informazioni inserite nel sistema mediante lo sviluppo di un database specifico, anch’esso consultabile. UO10. Acutezza sensoriale e accettazione degli alimenti negli anziani Sarà completata la classificazione dei soggetti anzianio (>70 anni) per funzionalità sensoriale normale o ridotta (ipogeusia, iposmia, ageusia, anosmia) o alterata (disgeusia, disnomia) attraverso l’utilizzo di specifici kit commerciali e valutata l’incidenza nelle categorie dei soggetti anziani. L’analisi dei dati sarà condotta ricorrendo a statistiche uni variate (ANOVA correlazioni di Pearson) e multivariate (Regressioni multiple, Analisi delle Componenti Principali). Parole chiave: Indagini nutrizionali, sorveglianza nutrizionale, nutrizione e ambiente; comportamento alimentare; stili di vita; banche dati; ristorazione collettiva; sovrappeso, obesità, età evolutiva Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica UO1 A.Turrini resp. scientifico PTEC L.D’Addezio CO A.Pettinelli CTER G.Di Lena CTER

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UO2 A.Saba resp. Scientifico RIC M.Vassallo RIC G.Di Lena CTER M.Capriotti OT M.Capriotii OT UO3 L.Censi resp. scientifico RIC N.Bevilacqua CTER V.Angelini CO R.Roccaldo CO I.fabbri CO UO4 C.Leclercq resp.scientifico PRIC S.Sette CTER A.Raffo RIC L.Mistura CO M.Ferrari RIC C.Le Donne CTER R.Piccinelli CTER UO5 A.Polito resp. scientifico TEC D.Ciarapica CTER B.Mauro CO M.Zaccaria CTER UO6 F.Sinesio resp. scientifico PTEC F.J.Comendador RIC E.Moneta CTER M.Peparaio CTER UO7 L.censi resp.scientifico RIC D.Martone CTER V.Angelini CO UO8 A.Ghiselli resp. scientifico DRIC L.Gennaro RIC C.Giannetti TEC G.Crisponi RIC R.Roccaldo CO UO9 A.Turrini resp. scientifico DRIC L.D’Addezio CO L.Rossi RIC UO10 F.Sinesio resp. scientifico PTEC

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F.J.Comendador RIC E.Moneta CTER M.Peparaio CTER C.Arganini CO

Ente finanziante MIPAAF Importo finanziamento € 1.860.083,00

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7.3.2 ACROPOLIS Esposizione cumulativa a gruppi di pesticidi; una strategia integrata on-line

Responsabile progetto Aida Turrini Durata del progetto Giugno 2010 – Maggio 2013 Programma Scientifico Stile di Vita e Benessere

Obiettivi : Definire una strategia per la stima del rischio di esposizione multi-fonte e cumulativa all’assunzione di pesticidi in popolazioni specifiche. Descrizione dell’attività: Nel 2011 si prevede il perfezionamento del protocollo per la raccolta e analisi di dati di consumo di lavoratori professionalmente esposti a pesticidi, mediante l’effettuazione di uno studio pilota sul campo. L’attività riguardante il database dei consumi inserito nel software di valutazione, consisterà nel proseguimento della raccolta di informazioni per la determinazione di coefficienti italiani ai fini della stima dell’equivalente in raccolti agricoli dei consumi alimentari in modo da poter associare consumi e dati di concentrazione. Proseguirà la discussione finalizzata a definire le specifiche del software con eventuale inizio della fase di test. Parole chiave: esposizione al rischio di assunzione con la dieta, esposizione all’effetto cumulativo, multi-esposizione, pesticidi Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica A.Turrini PTEC L.D’Addezio CO L.gambelli CTER A.Pettinelli CTER M.capriotti OT Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica Rijksinstituut voor Volksgezondheid en Milieu

Jacob Van Klaveren PhD

The Secretary of State for environment, food and rural affairs

Universita degli studi di Milano

Universiteit Utrecht Health and Safety Executive Statni Zdravotni Ustav European Fresh Produce Association National Food Administration

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Universiteit Gent Stichting Dienst Landbouwkundig Onderzoek

Ente finanziante EU Importo finanziamento € 119.670,00

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7.3.3 Educazione alimentare anziani Responsabile progetto Laura Gennaro Durata del progetto Gennaio 2010 – Maggio 2011 Programma Scientifico Educazione e comunicazione

Obiettivi : Prevenire la malnutrizione per difetto e per eccesso, favorire la convivialità e le occasioni di incontro nei centri anziani del Comune di Roma, nello specifico della III (gennaio-febbraio 2010) e nella XI circoscrizione (settembre 2010/maggio 2011). Descrizione dell’attività: Gli incontri si sono svolti e si svolgono nei centri anziani di pertinenza dei Municipi della Capitale con i quali sono stati stipulati accordi formali (Roma III, Roma XI) Per ognuno dei centri anziani delle circoscrizioni sono stati organizzati 4-5 incontri. Le tematiche hanno riguardato: la scelta degli alimenti, la frequenza di consumo, la lettura delle etichette e le possibili interazioni tra dieta e i farmaci che, data l’età, vengono frequentemente assunti da questo tipo di popolazione. Parole chiave: Educazione, informazione, anziani Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica A.Ghiselli DRIC L.Gennaro RIC R.Roccaldo CO R.Guttilla CO Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica

Ente finanziante Municipio Roma III/XI Importo finanziamento € 13.400,00

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7.3.4 SAPERMANGIARE 2.0 Responsabile progetto Andrea Ghiselli Durata del progetto Marzo 2010 – Dicembre 2012 Programma Scientifico Educazione e comunicazione

Obiettivi: In considerazione della finalità istituzionale dell’INRAN di tutela del consumatore e nell’ambito delle politiche per la valorizzazione dell’agroalimentare e per la promozione del benessere della collettività, questo progetto si propone un utilizzo innovativo ed efficace delle nuove tecnologie per raggiungere facilmente quell’ampia fascia di popolazione che sempre più utilizza e si riferisce ai nuovi media, usufruendo sempre meno di quelli tradizionali-Pianificazione e coordinamento delle attività relative all’implementazione del sito web e all’avvio della piattaforma mobile Elaborazione dei contenuti e produzione di materiale informativo di vario genere, audio, video, web e elaborati scritti Organizzazione eventi mirati promuovere e divulgare i prodotti del progetto Accompagnare l’intero progetto con un’adeguata attività di Ufficio Stampa Descrizione dell’attività: L’attività del Progetto prevede un ulteriore sviluppo del sito Web interattivo, cogliendo le potenzialità innovative del Web 2.0. Inoltre, sarà allo studio la possibilità di sviluppare una versione per “Android” e I-Pad, oltre allo sviluppo di pagine speculari in lingua inglese, per promuovere l’Italian way of life e al tempo stesso valorizzare l’agroalimentare italiano. Alle componenti interattive sviluppate nel 1° anno di Progetto (Sito Istituzionale INRAN e Sito Web Saper Mangiare), accessibile da PC collegato via rete fissa, si affiancheranno altri 2 canali di comunicazione fruibile da terminali mobili:

Il Sito Web sapermangiare.mobi permetterà di avere informazioni puntuali e “sempre disponibili” così come comunicare al sistema la propria alimentazione in alternativa alla modalità “fissa” (che rimarrà a disposizione dei cittadini) di prendere appunti durante il giorno e inserire nel sistema i dati a fine giornata o quando si ha a disposizione un PC per collegarsi al sito web Saper Mangiare.

Principali caratteristiche: raggiungibilità, chiarezza,facilità di navigazione, fruibilità Assistente SMS –Con l’obiettivo di mettere a disposizione i servizi di Saper Mangiare alla più larga base possibile di utenti, verrà sviluppato un vero e proprio “assistente” ovvero la possibilità di fruire di alcuni servizi attraverso brevi richieste SMS per ottenere informazioni puntuali.Il servizio sarà offerto al pubblico in modo completamente gratuito, i messaggio di richiesta verranno inviati ad un numero breve “verde” ovvero con i costi a carico del destinatario, l’Istituto, e le risposte non avranno costi per i cittadini, il tutto per rafforzare ancor di più la natura di servizio pubblico di Saper Mangiare Parallelamente, si svolgeranno attività di promozione e divulgazione dei prodotti del Progetto sulla stampa, in televisione su tutti i media per valorizzare in modo cross-mediale i prodotti elaborati . Saranno ottimizzate tutte le collaborazioni istituzionali per fornire ai prodotti adeguata risonanza: partecipazioni a Fiere e realizzazione di spot finalizzati a diffondere Sapermangiare.mobi, organizzazione di eventi mirati e attività di ufficio stampa continua e dedicata.

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Parole chiave: Informazione, alimentazione, equilibrio, comunicazione, cellulare, PC Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica A.Ghiselli DRIC L.Gennaro RIC C.Giannetti RIC G.Crisponi RIC R.Guttilla CO L.Rossi RIC

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 1.107.700,00

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7.3.5 FACET Esposizione ad aromi, additivi e residui di materiali di imballaggio Responsabile progetto Catherine Leclercq Durata del progetto settembre 2008 – settembre 2012 Programma Scientifico Sorveglianza del rischio alimentare Obiettivi : Realizzazione di un sistema di sorveglianza sull’esposizione ad aromi, additivi e residui di materiali di imballaggio che soddisfi le necessità della Commissione Europea per la gestione del rischio legato a queste sostanze. Descrizione dell’attività: 1) Conclusione dell’inserimento dei dati dei livelli d’uso dichiarati dall’industria per le 2747 sostanze aromatiche in uso in Europa. 2) Inserimento di dati aggiuntivi relativi alla presenza naturale delle 41 sostanze aromatiche target: saranno definiti “fattori di correzione” per le voci del database TNO che non hanno una corrispondenza esatta con gli alimenti e le categorie di alimenti utilizzate nelle banche dati di consumi considerati nel progetto FACET. 3) Completamento della parte italiana dell’indagine sulla presenza/assenza inerente ai residui di materiali da imballaggio in categorie di alimenti commercializzati in 8 paesi europei. 4) Pulizia dei dati e aggiornamento delle informazioni mediante l’uso di variabili indicatori (flag) nella banca dati di consumo italiana (INRAN-SCAI 2005-06) 5) Messa a punto del questionario di frequenza di consumo su categorie specifiche di alimenti e sottomissione del questionario a circa 500 soggetti adulti. 6) Completamento dell’attività di modellizzazione per l’esposizione agli aromi con una applicazione del modello su due aromi per verificarne la validità ed apportare cambiamenti per migliorare il modello stesso. 7) Validazione di metodi per la determinazione analitica di aromi in bevande e yogurt per valutare l’incertezza relativa alla presenza e ai livelli di concentrazione nei prodotti finiti. Parole chiave: esposizione agli aromi, residui di materiali di imballaggio, additivi Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Leclercq P. RIC A. Raffo RIC L. Mistura CO M. Ferrari RIC-C G. Catasta CTER R. Piccinelli CTER S. Sette CTER S. Nicoli CTER A. D’Aloise PhD Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica UCD, IR M. Gibney D. RIC

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UU, UK S. Strain D. RIC CSL, UK L. Castle D. RIC CEPE, B P. Oldring D. RIC FCRA, UK D. Tennant D. RIC ANSES, F J-C. Leblanc D. RIC TUM, D K-H. Engel D. RIC FABES, D O. Piringer D. RIC FRAUNHOFER, D F. Roland D. RIC KTL, F L.M. Valsta D.RIC STFI, S K. Salmén D.RIC CFRI, H D. Bánáti D.RIC FCNAUP, P P. Moreira D.RIC CREME, IR C.McNamara D.RIC USC, ES P. Paseiro D.RIC IZZ, Poland M. Jarosz D.RIC INCDTIM, Romania Valer Tosa D.RIC CIAA, B B. Kettlitz D.RIC RCC, SW P. Sagelsdorff D.RIC JRC, I C. Simoneau D.RIC IOFI SB (Symrise) G. Krammer RIC IOFI SB (Firmenich) B. Smith RIC EFFA J. Demyttenaere RIC

Ente finanziante EU Importo finanziamento € 537.412,00

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7.3.6 EU EATWELL Interventi per promuovere abitudin i alimentari sane:valutazione e raccomandazioni

Responsabile progetto Anna Saba Durata del progetto Aprile 2009 – Aprile 2013 Programma Scientifico Percezione del consumatore e motivazione delle scelte

alimentari Obiettivi : Il progetto è finalizzato allo sviluppo di approcci formali e rigorosi per la valutazione dell’efficacia delle campagne di educazione alimentare e nutrizionale e alla realizzazione di linee guida per la messa a punto di interventi di educazione ed informazione più efficaci Descrizione dell’attività: Nel corso del 2011 proseguià l’attività relativa ai Workpackages 2, 3 e 4. Nell’ambito del Workpackage 2, in Italia, verrà redatto un report finale sulla situazione europea in merito agli interventi di miglioramento del contenuto nutrizionale degli alimenti (ad es., la riduzione del sale, dei grassi), i costi, e se questi interventi siano stati fatti su base volontaria (da parte delle industrie) o se sia stata seguita una legislazione. Nell'ambito del Workpackage 3 verrà realizzata la seconda fase dello studio Delphi, finalizzato a conoscere quali e con quali modalità gli strumenti utilizzati nel settore privato per lapromozione di prodotti alimentari possano essere utilizzati nel settore pubblico. Per quanto riguarda il workpackage 4, verrà realizzata l’indagine sul campione europeo per stimare gli atteggiamenti e le aspettative dei consumatori nei riguardi delle campagne di educazione nutrizioale Parole chiave: interventi di educazione alimentare e nutrizionale, mappatura, efficacia, linee guida europee Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica A.Saba RIC D.D’Addesa RIC L.Gennaro RIC A.Turrini PTEC Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica Ghent University, Belgio Wim Verbeke P.RIC Università di Bologna Mario Mazzocchi ASS Università di Aarhus (Danimarca)

Klaus Grunert ORD

Università di Reading (UK)

Bruce Traill ORD (coordinatore)

Istituto della Salute Pubblica

Barbara Niedzwiedzka ORD

EUFIC Josephine Wills DIR Ente finanziante EU Importo finanziamento € 181.520,00

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7.3.7 REGALIM Monitoraggio delle abitudini alimentari di ogni singola REGione italiana: caratterizzazione del territorio e della struttura sociale per un consumo ALIMentare responsabile a salvaguardia della cultura e delle tradizioni locali

Responsabile progetto Anna Saba Durata del progetto Aprile 2010 – Marzo 2013 Programma Scientifico Percezione del consumatore e motivazione delle scelte

alimentari Obiettivi : Il Progetto ha come obiettivo generale quello di mettere a punto una attività di monitoraggio sulla qualità e la tipologia dell’alimentazione quotidiana degli italiani a livello regionale. Gli obiettivi specifici sono i seguenti: - esplorare la dimensione regionale del modello alimentare sia nella sua accezione di abitudini di assunzione degli alimenti (frequenza di consumo, luoghi, tempi, modalità e tipologie di alimenti del consumo abituale), sia nelle attività collegate all’alimentazione (frequenza e luoghi di acquisti, trattamento e preparazione degli alimenti; - stimare la propensione a consumare le diverse categorie di alimenti, identificando così i gruppi di ‘consumatori’ e ‘non consumatori’ di categorie di alimenti - completare e approfondire, a partire dalle informazioni raccolte dalle precedenti indagini INRAN, un sistema informativo sul comportamento alimentare degli Italiani - conoscere quali sono i fattori (socio-psicologici, culturali, economici) che contribuiscono a creare una discrepanza tra atteggiamenti e consumo alimentare responsabile, a livello sia nazionale che regionale - stimare l’influenza dei fattori socio-psicologici, culturali, economici e geografici sul consumo alimentare - costituire una rete per la realizzazione di un sistema stabile di indagini alimentari-nutrizionali regionali Descrizione dell’attività: Il Progetto REGALIM prevede un’ unica Unità Operativa che ha l’obiettivo di mettere a punto una attività di monitoraggio sulla qualità e la tipologia dell’alimentazione quotidiana degli italiani a livello regionale. Il Progetto si articola in 3 principali attività: Azione 1. Monitoraggio delle abitudini alimentari su base regionale; Azione 2. Dimensione sociale del consumo alimentare; Azione 3 Stabilizzazione del sistema di monitoraggio regionale. Per quanto riguarda l’Azione 1, nel corso dei primi 2 mesi dell’anno 2011 saranno avviate le procedure per lo svolgimento delle attività amministrative interne all’INRAN necessarie per l’espletamento della gara pubblica (con bando Europeo) per la fornitura del servizio riguardante il reclutamento del campione di individui, le interviste, e l’inserimento dati. Questa fase prevede la predisposizione di alcuni aspetti logistici: approntamento delle modalità di estrazione del campione, piano di rilevazione, definizione delle modalità di inserimento dei dati e il flusso informativo incluso l’aspetto di protezione delle informazioni sensibili. Successivamente, verrà messo in atto l’addestramento dei rilevatori, la distribuzione del materiale di supporto e dei questionari ai rilevatori. La rilevazione sul campo sarà seguita e assistita dal gruppo di lavoro dell’INRAN, che seguirà tutte le fasi assistendo i rilevatori. Sarà predisposta una lettera di presentazione per i rilevatori reclutati dall’impresa incaricata e saranno contattati i dipartimenti delle regioni interessate allo studio. In questa fase, il team dell’INRAN sarà punto di riferimento per la risoluzione di eventuali problemi sul campo. Nei primi mesi del secondo semestre del 2011 saranno effettuati i controlli di congruenza dei dati, le correzioni, la codifica, e le prime analisi statistiche descrittive per valutare le procedure di analisi statistica più idonee per la sintesi e presentazione dei risultati. In parallelo, saranno

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messe a punto le procedure software per l’estrazione delle informazioni e il software statistico per le analisi multivariate. Nell’ambito dello Studio di approfondimento sugli adolescenti, saranno completati, anche attraverso un’indagine pilota, i questionari per la raccolta dei dati sulle abitudini alimentari, sull’aderenza alla dieta mediterranea e sullo stile di vita, comprese le abitudini all’attività motoria ed alle attività sedentarie. Sarà pianificata e messa a punto l’organizzazione per la raccolta dei dati, sarà eseguita la selezione del campione di adolescenti localizzati in una regione italiana e inizieranno le interviste al sub-campione di adolescenti, condotte dal personale a contratto formato dal team di ricerca dell’INRAN. il controllo qualità dei dati e con l’inserimento dei dati che di volta in volta verranno raccolti. La fase di raccolta, controllo e inserimento dati, essendo svolte interamente dal personale dell’Inran , avrà la durata di circa dieci mesi e quindi proseguirà nel corso dei primi mesi del 2012. Per quanto riguarda l’Attività 2, congiuntamente con l’attività dell’Azione 1, saranno avviate le procedure necessarie per l’espletamento della gara pubblica per la fornitura del servizio riguardante il reclutamento del campione di individui, le interviste sul campo, e l’inserimento dati. Sullo stesso campione di soggetti su cui si effettuerà il monitoraggio delle abitudini alimentari verrà infatti realizzato lo studio motivazionale finalizzato ad approfondire la conoscenza del fenomeno del consumo critico nel mercato italiano, cercando di rispondere ad alcune questioni ancora aperte. Nel corso del 2011 verranno effettuati il controllo dei dati, le correzioni, la codifica, e le analisi statistiche multivariate per stimare l’adattamento del modello ai dati del campione. Nel corso secondo semestre del 2011 inizierà l’attività dell’Azione 3 che prevede lo studio della documentazione relativa alle esperienze già realizzate nel campo delle indagini nutrizionali. Nel corso dell’anno, sulla base delle esperienze di raccolta dati pregresse dell’INRAN e di raccolte di dati a livello regionale (principalmente ISTAT, ma anche da altri Enti coinvolti in programmi di ricerca su fenomeni analoghi e/o complementari su scala regionale), si inizierà a lavorare per la definizione di un protocollo di intesa per rendere stabili le rilevazioni sul consumo alimentare. Parole chiave: abitudini alimentari – monitoraggio - regioni italiane - motivazione delle scelte alimentari - caratterizzazione territoriale Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica A.Saba RIC A.Turrini PTEC L.Censi RIC M.Vassallo RIC L.D’Addezio CO A.Pettinelli CTER N.Bevilacqua CTER I.Fabbri CO M.Galfo CO E.Cuppellaro CO Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 1.185.000,00

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7.3.8 UO 4 QUALIFU SIAGRO Sistema Informativo sui Prodotti Agroalimentari Italiani: Tabelle di Composizione degli Alimenti

Responsabile progetto Luisa Marletta Durata del progetto Febbraio 2009 – Dicembre 2013 Programma Scientifico Sistema di banche dati INRAN: composizione di alimenti

e consumi alimentari

Obiettivi : L’obiettivo generale è quello di organizzare e definire le basi per una struttura permanente e valida, capace di sostenere e sviluppare con continuità l’attività relativa alla banca dati di composizione degli alimenti dell’INRAN. Inoltre lo scopo è quello di creare un portale d’informazioni affidabile, completo e in divenire sugli alimenti, integrando le indicazioni riguardanti la loro composizione e il loro valore nutrizionale, con i risultati prodotti nei diversi settori di studio e di intervento sugli alimenti e la nutrizione. Il portale finalizzato ad organizzare le informazioni riguardanti i prodotti alimentari italiani in maniera complementare ed organica potrà rappresentare non solo lo strumento basilare per la conoscenza, la valutazione e la valorizzazione dei prodotti italiani, ma permetterà di effettuare interventi di politica agro-alimentare. Il progetto è organizzato in W.P. Descrizione dell’attività : In accordo con il progetto approvato, si riporta di seguito sinteticamente il piano di attività previsto per il 2011, suddiviso nei 6 Work Package. Si prevedono due riunioni di lavoro per monitorare lo stato di avanzamento della ricerca W.P. 1 Riorganizzazione della Banca Dati di composizione degli alimenti INRAN in una struttura permanente (INRAN Resp. Luisa Marletta AST Scienze degli Alimenti). Si proseguirà nell’allestimento del laboratorio per analisi certificate coinvolgendo il personale qualificato necessario e completando l’acquisto della strumentazione analitica prevista nel progetto stesso. In seguito ai contatti presi con gli esperti delle principali filiere alimentari presenti in Istituto e con il supporto del WP4, verrà effettuata una raccolta di dati da fonti bibliografiche per valutarne la validità dei dati di composizione presenti e la loro adeguatezza per un loro possibile inserimento nella nostra Banca Dati; sarà predisposto un sistema ad hoc per archiviare adeguatamente questi dati con modalità sistematica e informatizzata. Si studieranno procedure di controllo per validare la correttezza e la qualità dei dati inseriti. In seguito alle indagini dei consumi e le indagine di mercato, sono state selezionate una quindicina di preparazioni alimentari tra le più consumate in Italia e famose per la loro notorietà gastronomica e tradizionalità (primi piatti: Lasagne, Spaghetti alla matriciana, Spaghetti alla carbonara, Spaghetti alle vongole, secondi a base di carne e pesce: Coniglio alla cacciatora, Calamari ripieni, Insalata di mare, piatti unici: Gateau di patate, Parmigiana, Pomodori al riso, verdure: Carciofi alla giudia, Caponata, Fagioli all’uccelletta, dolci: Ciambellone, Pastiera). Per ogni ricetta è stata selezionata quella basilare e più antica e si sono stilati i protocolli di preparazione specifici contenenti gli ingredienti, le loro quantità e le procedure di esecuzione. Ogni ricetta sarà effettuata in doppio. Si procederà quindi ad eseguire adeguatamente le campionature dei loro ingredienti, a pianificare e realizzare in cucina sperimentale alcune di esse, a preparare quindi i campioni analitici adeguati e a programmarne le loro analisi per la caratterizzazione chimica; verranno utilizzate le metodiche analitiche certificate secondo le indicazioni internazionali.

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W.P. 2 Monitoraggio permanente dei consumi alimentari e degli alimenti disponibili nel mercato (INRAN Resp. Aida Turrini AST Scienze Applicate) Nel 2011 si prevede l’ampliamento dei dataset di concerto con lo sviluppo delle schede degli alimenti, test di codifica (Langual e altri sistemi) sugli alimenti già inclusi nei database delle ricerche. Inoltre, saranno realizzate ricerche su

• produzioni di ingredienti per le industrie alimentari che concorrono a definire la qualità degli alimenti introducendo un livello di trasformazione di cui occorre tenere conto.

• informazioni su preferenze, atteggiamenti e percezione da parte dei consumatori che sono i destinatari finali della filiera (end-user).

• Prodotti pronti per la ristorazione commerciale (piatti surgelati, ad esempio) e piatti pronti nella vendita al dettaglio (V gamma)

• Analisi delle tipologie di servizi alimentari (ristorazione e catering) ai fini della campionatura degli alimenti pronti per il consumo

I dati raccolti con le ricerche sitografiche saranno agganciati agli indicatori di andamento del mercato, con particolare riferimento alla domanda, ossia i consumi alimentari, in modo da avere un quadro complessivo e la dimensione della dinamica, fornendo così informazioni aggiornate per la selezione degli alimenti da campionare.

W.P. 3 Criteri per la formulazione dei Supplementi alle Tabelle di Composizione degli Alimenti. Focus su Carni e Derivati. (INRAN Resp. Ginevra Lombardi Boccia AST Scienze degli Alimenti) Nel 2011 si prevede la caratterizzazione qualitativa e quantitativa della frazione lipidica e l’analisi della concentrazione del colesterolo nei campioni di carne e nelle relative ricette già selezionate. Si proseguirà inoltre nello studio volto alla realizzazione di un estratto di rosmarino quale agente stabilizzante per la prevenzione di fenomeni ossidativi nella carne durante la sua conservazione: In questo anno si andrà alla valutazione dello stato di ossidazione della frazione proteica (ossidazione emoglobina) di hamburger conservati fino ad otto giorni in conservazione refrigerata. Si prevede la pianificazione ed il campionamento per lo studio di un prodotto carneo a base di carne bovina: il DOP Bresaola della Valtellina. W.P. 4 Progetto di una rete italiana di raccolta di dati bibliografici e analitici (Universita’ degli Studi di Udine Resp. Maria Parpinel) Per il 2011 sono previste le seguenti azioni: a) completare il censimento di aziende, laboratori e strutture di ricerca potenzialmente in grado di fornirci i dati di composizione; b) stabilire collaborazioni formali con gruppi di ricerca su specifici argomenti di studio; c) completare il protocollo di aggiornamento dei dati di origine bibliografica suddiviso per gruppi alimentari omogenei; d) continuare la raccolta sistematica di dati di composizione bibliografica per gruppi alimentari omogenei: e) iniziare la raccolta dei dati provenienti dalle aziende una volta concordati schemi e modalità; f) identificare i componenti alimentari di interesse non attualmente presenti nelle Tabelle di Composizione dell’INRAN; g) verificare la fattibilità di raccogliere dati di composizione degli alimenti per contaminanti di origine chimica (metalli pesanti, IPA; PCB’s, oli minerali, acrilamide, etc) e di produrre un protocollo specifico per la loro archiviazione. Si prevedono almeno due riunioni di lavoro. W.P. 5 Atlante virtuale della qualità sensoriale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani (INRAN Resp. F. Javier Comendador AST Scienze Applicate)

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Durante il 2011, tramite l’utilizzo del panel di assaggiatori esperti, saranno analizzati i 6 campioni di Ventricina Vastese (vedi consuntivi 2010). Per tale prodotto è prevista l’individuazione e messa a punto di standard di riferimento per ognuno dei descrittori del profilo, che dovrà corrispondere al valore massimo dell’intensità sulla scala di valutazione impiegata. Saranno ripresi le analisi relative al “Vino cotto”, che comporteranno lo sviluppo definitivo del profilo sensoriale; le analisi saranno effettuate su campioni di prodotto provenienti dalle tre aziende precedentemente segnalate dall’istituzione locale collaboratrice (Centro Italiano di Analisi Sensoriale, sito in provincia di Macerata): Il Lorese, Massimo Germani e Picenum. Saranno determinati inoltre i profili sensoriali di campioni di due formaggi di latte ovino “Canestrato di Castel del Monte” (Abruzzo) e “Pecorino Bagnolese” (Campania). Queste analisi prevedono l’utilizzo dei profili sviluppati nel 2010 per l’analisi del pecorino di Farindola e pecorino di laticauda. Le informazione emerse sulla qualità sensoriale dei prodotti citati saranno inoltre oggetto di rielaborazione da parte degli esperti in comunicazione coinvolti nel progetto con l’oggetto di implementare il portale SIAGRO in sviluppo. L’oggetto è quello di descrivere, a partire dalle modalità di preparazione della porzione di assaggio, tutte le sensazioni che i PAT studiati sono in grado di suscitare, nell’ambito della relativa degustazione. Una volta raccolta tutta l’informazione inerente ai quattro formaggi studiati, sarà redatto un articolo da pubblicare in rivista scientifica nazionale specializzata nelle produzioni lattiero-casearie. W.P.6 Il profilo nutrizionale e l’etichettatura dei prodotti alimentari: trasferimento e diffusione delle informazioni e rilevanza per la popolazione italiana (INRAN Resp. Laura Rossi AST Scienze Applicate) Il sempre maggior interesse dei consumatori alle informazioni figuranti sulle etichette dei prodotti alimentari ha determinato da parte della industria alimentare la sempre maggiore utilizzazione delle indicazioni (claims) “nutrizionali” o “salutistiche”. Sulla base di queste premesse nella seconda annualità del progetto ci si occuperà di definire l’adeguatezza in termini di macronutrienti, in particolare proteine, e dei micronutrienti, in particolare delle vitamine liposolubili, della dieta italiana nelle diverse fasce di età e in vari stati fisiologici. Parole chiave: Tabelle di composizione, riorganizzazione, monitoraggio alimenti, supplementi, atlante sensoriale, adeguatezza nutrizionale, sistema informativo, portale Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica L.Marletta RIC A.Altero CTER C.Emanuela CTER C.Marisa CTER G.Crisponi RIC J.Comendador RIC L.D’Addezio CTER P.Gabrielli CTER L.gambelli CTER L.Gennaro RIC A.Ghiselli DRIC

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C.Giannetti RIC G.Lombardi Boccia PRIC M.Lucarini CTER S.Marconi RIC E.Moneta CTER M.Peparaio CTER E.Moneta CTER M.Peparaio CTER A.Pettinelli CTER C.Rossetti CO L.Rossi RIC A.Saba RIC F.Sinesio PTEC S.Tufi CO A.Turrini PTEC Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica Dipartimento di Patologia e Medicina sperimentale e Clinica, Università di Udine

Maria Parpinel.

Divisione di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto Europeo di Oncologia, Milano

Patrizia Gnagnarella

UO di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale, ISPO-Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, Firenze

Simonetta Salvini

ASSOCARNI Scordamaglia L.P. PRES

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 584.106,30

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7.3.9 NEXUS La piattaforma alimentare europea EuroFIR: ulteriore integrazione, raffinamento e utilizzazione per una auto-sostenibilità di lungo termine

Responsabile progetto Aida Turrini Durata del progetto Aprile 2011 – marzo 2012 Programma Scientifico Sistema di banche dati INRAN: composizione di

alimenti e consumi alimentari Obiettivi : integrare e migliorare la Piattaforma Alimentare EuroFIR (EFP) per fornire un supporto allo sviluppo della ricerca su alimenti, dieta e salute in Europa, sviluppando vari? strumenti nell’ottica di una attività di lungo termine. Descrizione dell’attività: Il progetto inizia ufficialmente la sua attività dal 1 aprile 2011. L’INRAN prenderà parte al meeting di avvio del progetto per programmare i diversi passi dell’attività di ricerca da sviluppare, con un punto centrale rappresentato dall’estensione dell’applicazione e condivisione nell’uso di valori di composizione validati e dalla realizzazione di strumenti finalizzati studi pan-europei, standard e buone pratiche. Nello specifico le attività saranno le seguenti: • WP1 Sviluppo di standard qualitativi, certificazione e thesauri

- European Committee for Standardization (CEN) Standard e loro implementazione

- Sistemi di gestione della qualità per le organizzazioni che producono e gestiscono dati di composizione degli alimenti

- Linee guida per la messa a punto di metodi di analisi chimica e monitoraggio della certificazione

- Revisione, mantenimento e sviluppo di procedure per la selezione di valori e documentazione (thesaurus, fattori di conversione e ritenzione, controllo e trasformazioni dei dati, depositi di dati e documenti)

- Revisione, affinamento e realizzazione del sistema di valutazione della qualità dei dati

- Armonizzazione e sviluppo della compatibilità con altri sistemi europei riguardanti la qualità

• WP2 Integrazione del sistema e supporto operativo - Servizi web EuroFIR - Sviluppo e realizzazione di servizi per dati e documentazione - Mantenimento e sviluppo operativo degli strumenti per l’informazione sugli

alimenti e deposito/archivio? - Sviluppo del software EPIC-Soft Methodological Platform Interface

• WP3 Integrazione e sviluppo dell’attività commerciale

- Integrazione, costruzione di capacità e coinvolgimento di portatori di interessi terzi per sviluppare e ampliare le attività delle Unità per le Attività Strategiche dell’AISBL

- Sviluppo dell’attività economica e strategie per la sostenibilità - Monitorare e modulare i prodotti e i servizi per venire incontro alle esigenze degli

utenti per massimizzare l’utilizzabilità (commenti e osservazione da parte dei portatori di interessi terzi per il miglioramento dei servizi; piano di sviluppo per eBASIS)

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• WP4 Formazione e condivisione dell’eccellenza • WP5 Diffusione e comunicazione

L’INRAN è maggiormente coinvolto in qualità di Organizzazione che produce i dati di composizione degli alimenti (WP2).

Parole chiave: database di composizione degli alimenti, nutrienti, sostanze bioattive, ricerca in nutrizione e salute, assunzione di alimenti e nutrienti, NoE, integrazione, sostenibilità, formazione, industria agroalimentare Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica A.Turrini PTEC L.Marletta RIC E.camilli CTER L.D’Addezio CO S.Marconi RIC Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica European Food Information Ressource (EuroFIR AISBL) BE

Paul M Finglas Coordinatore

FoodCon (FoodCon) ,BE University College Cork (UCC) ,IE Wageningen University (WU) ,NL British Nutrition Foundation (BNF) ,UK Danish Food Information (DFI) ,DK ETH Zurich (ETHZ) ,CH Technical University of Denmark (DTU) ,DK National Food Agency (NFA) ,SE Institute of Medical Research (IMR) ,YU Swedish University of Agricultural Sciences (SLU) ,SE Food Research Institute (FRI-SK) ,SK

French Agency for Food, Environmental and Occupational Health Safety (ANSES) ,FR

Instituto Nacional de Saúde Dr. Ricardo Jorge (INSA) ,PT National Institute for Health and Welfare (THL) ,FI Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) ,IT

International Agency for Research on Cancer (IARC) ,FR Topshare BV (Topshare) ,NL

List of third parties under EuroFIR AISBL:

Agricultural University of Athens (AUA) ,GR Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologia (ISPO) ,IT

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Food Centre of Food and Veterinary Service of Latvia (FVS FC) ,LV

Graz University of Technology (AUT) ,AT Health Education and Diseases Prevention Centre (HEDPC) ,LT

Hellenic Health Foundation (HHF) ,GR Ian D Unwin Food Information Consultancy (IDUFIC) ,UK Josef Stefan Institute (JSI) ,SI Matis Food Research, Innovation & Safety (MATIS) ,IS Max Rubner Institute (MRI) ,DE National Center of Public Health Protection (NCPHP) ,BG National Food and Nutrition Institute (NFNI) ,PL National Institute for Public Health and the Environment (RIVM) ,NL

Norwegian Food Safety Authority (NFSA) ,Norway Nutrienten Belgie vzw (NUBEL) ,NO Polytec Niva (POLYTEC) ,DK The Food and Environment Research Agency (FERA) ,UK Tubitak Marmara Research Centre (TUBITAK) ,TR University of Granada (UGR) ,ES University of Helsinki (UHEL) ,FI University of Leeds (UL) ,UK University of Vienna (UVI) ,AT

Verein zur Förderung des Technologietransfers an der Hochschule Bremerhaven e.V. (TTZ) ,DE

Ente finanziante UE Importo finanziamento supporto per le missioni ed eventuali finanziamenti

attraverso EuroFIR AISBL in attività diverse

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7. 4 SETTORE SEMENTIERO

7.4.1 Attività di certificazione ufficiale delle sementi

7.4.1.1 Ispezioni ufficiali in campo della specie aglio

Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Maggio 2010 - Luglio 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività di ispezione ufficiale in campo delle colture portaseme di aglio è prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera su base volontaria, essendo tale specie inquadrata nella legislazione delle ortive. Il lavoro si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni legislative relative a tali sementi e riveste aspetti di particolare complessità non tanto a livello varietale, trattandosi di una riproduzione agamica, quanto sul piano fitosanitario. A tale riguardo si organizzano ispezioni alle coltivazioni in coordinamento con gli ispettori fitosanitari dell’Emilia-Romagna e si definiscono tutti gli accorgimenti necessari al fine di monitorare la presenza di agenti patogeni.Inoltre vengono effettuati campionamenti sui campi di riproduzione di bulbi da sottoporre ad analisi di laboratorio allo scopo di accertare l’eventuale presenza di nematodi, funghi e batteri.Infine all’atto del sopralluogo in campo viene anche valutato lo stato di risanamento del materiale per quanto attiene la presenza di virus. Parole chiave: aglio, ispezioni ufficiali in campo, fitosanitario Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli

RIC

Specie: AGLIO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 15 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 28,09 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 1 Superfici certificate (Ha): 28,09 Superfici disapprovate (Ha): 0 Importi finanziari del settore aglio: - Importo introitato dall’attività di ispezione in campo 514,05 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 0,00 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 13,00 €

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7.4.1.2 Ispezioni ufficiali in campo della specie canapa

Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Agosto 2010 -Ottobre 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività : L’attività di ispezione ufficiale in campo delle colture portaseme di canapa è prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera . Il lavoro si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni legislative relative a tali sementi e riveste aspetti di particolare complessità e delicatezza, in relazione alle norme anche di carattere extra-sementiero, che regolano tale specie. A tale riguardo si organizzano ispezioni alle coltivazioni in coordinamento con assocanapa, che provvede a fornire l’eventuale documentazione prevista dalle normative. Le varietà certificate sono dioiche. Parole chiave: canapa, ispezioni ufficiali in campo, Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli P.Titone

RIC RIC

Specie: CANAPA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 2 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 8,71 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 1 Superfici certificate (Ha): 8,71 Superfici disapprovate (Ha): 0 Importi finanziari del settore canapa: - Importo introitato dall’attività di ispezione in campo 85,00 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 0,00 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 125,00 €

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7.4.1.3 Ispezioni ufficiali in campo dei cereali a paglia autunno-vernini Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Marzo 2010– Settembre 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi Descrizione dell’attività: L’attività di ispezione ufficiale in campo delle colture portaseme dei cereali autunno-vernini, prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative alle sementi di frumento tenero, frumento duro, orzo e avena, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento ai fini della certificazione ufficiale presso le Aziende Agricole dove è attuata la riproduzione delle sementi. L’attività deve essere mirata ad una tempistica ottimale, ma allo stesso tempo rapida, al fine di poter cogliere il periodo di massima manifestazione dei caratteri fenotipici delle coltivazioni delle varietà oggetto di esame. Tale aspetto è particolarmente gravoso per la specie orzo, soprattutto in relazione alle condizioni climatiche che spesso favoriscono repentini fenomeni di mascheramento dei caratteri già in fase di fioritura. Parole chiave: cereali, ispezioni ufficiali in campo, azienda agricola Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli P.Titone G.Carbone

RIC RIC

CTER Collaborazioni esterne: Nome

Tecnico controllore ufficiale

Bargigia F Canargiu P. Contini R. Gruppi A. Orefici E. Passiu G.

Puricelli E. Rossi A.

Vancetti D. Gandolfi G.

Lancellotti A. Tecnico accreditato Viarengo P.

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Specie: FRUMENTO TENERO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 28 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 431 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 7.472,00 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 4 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 6 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 3 PROVINCIE INTERESSATE: 15 Superfici certificate (Ha): 7.039,00 Superfici disapprovate (Ha): 433,00 Specie: FRUMENTO DURO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 18 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 271 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 3.315,96 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 4 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 6 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 3 PROVINCIE INTERESSATE: 15 Superfici certificate (Ha): 3.080,67 Superfici disapprovate (Ha): 235,29 Specie: ORZO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 22 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 118 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 1.550,73 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 4 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 8 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 2 PROVINCIE INTERESSATE: 15 Superfici certificate (Ha): 1.480,44 Superfici disapprovate (Ha): 70,30

Specie: TRITICALE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 15 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 73 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 781,45 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 4 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 4 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 15 Superfici certificate (Ha): 769,82 Superfici disapprovate (Ha): 11,63

Specie: AVENA COMUNE E BIZANTINA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 4 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 7

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SUPERFICI APPROVATE (Ha): 38,09 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 4 Superfici certificate (Ha): 38,09 Superfici disapprovate (Ha): 0,00

Specie: FARRO MONOCOCCO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 5 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 21,07 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 4 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 8 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 2 PROVINCIE INTERESSATE: 1 Superfici certificate (Ha): 17,07 Superfici disapprovate (Ha): 4,00 Specie: FARRO DICOCCO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 5 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 17,07 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 1 Superfici certificate (Ha): 1480,44 Superfici disapprovate (Ha): 4,00 Specie: SEGALE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 21 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 9 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 89,58 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 4 Superfici certificate (Ha): 89,58 Superfici disapprovate (Ha): 0 Importi finanziari del settore cereali a paglia autunno-vernini: - Importo introitato dall’attività di ispezione in campo: 58.100 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 14..330 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 4.950 €

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7.4.1.4 Ispezioni ufficiali in campo delle specie foraggere Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Aprile 2010 – Settembre 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività di ispezione ufficiale in campo delle colture portaseme delle specie foraggere, prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative alle sementi di foraggere approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento ai fini della certificazione ufficiale presso le Aziende Agricole dove la riproduzione delle sementi, in particolare per Medicago sativa non è attuata con criteri di programmazione, bensì sulla base di parametri di convenienza economica rispetto ad usi alternativi (es. uso foraggereo), spesso stabiliti appena all’atto della fioritura delle coltivazioni. L’attività di controllo e certificazione deve essere finalizzata nell’ambito di una tempistica particolarmente rapida, al fine di poter cogliere tutti gli elementi essenziali quali esame dei caratteri fenotipici, presenza di specie infestanti problematiche per la produzione del seme, andamento dell’allegagione. Inoltre, proprio a causa dell’aleatorietà che contraddistingue la scelta degli agricoltori di produrre il seme, particolarmente impegnativa risulta la verifica, per le colture oggetto di contributo PAC, della rispondenza delle superfici e dei riferimenti catastali degli appezzamenti oggetto di riproduzione del seme. Parole chiave: foraggere, ispezioni ufficiali in campo, azienda agricola, PAC Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli G.Carbone

RIC CTER

Collaborazioni esterne: Nome Tecnico controllore ufficiale

Rossi Antonio Vancetti Davide

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Specie: LOGLIO D’ITALIA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 2 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 100,45 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 1 Superfici certificate (Ha): 78,10 Superfici disapprovate (Ha): 22,35 Specie: ERBA MEDICA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 10 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 38 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 337,05 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 5 Superfici certificate (Ha): 233,57 Superfici disapprovate (Ha): 103,48 Specie: PISELLO DA FORAGGIO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 7 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 101,41 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 2 Superfici certificate (Ha): 100,41 Superfici disapprovate (Ha): 1,00

Specie: TRIFOGLIO ALESSANDRINO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 1 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 1,5 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 1 Superfici certificate (Ha): 1,5 Superfici disapprovate (Ha): 0

Specie: VECCIA COMUNE

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DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 4 SUPERFICI APPROVATE (Ha): 38,87 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 2 Superfici certificate (Ha): 38,87 Superfici disapprovate (Ha): 0

Importi finanziari del settore specie foraggere: - Importo introitato dall’attività di ispezione in campo: 3.790 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 1.420 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 570 €

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7.4.1.5 Ispezioni ufficiali in campo della specie ibride Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Maggio 2010– Ottobre 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività di ispezione ufficiale in campo delle colture portaseme di mais, prevista dalle vigenti normative attinenti La disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative alle sementi di mais e girasole, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento ai fini della certificazione ufficiale presso le Aziende Agricole dove è attuata la riproduzione delle sementi. L’attività risulta particolarmente complessa ed esige la competenza di personale altamente specializzato, in funzione delle complesse problematiche attinenti la produzione di sementi ibride. Gli interventi, particolarmente delicati nella fase di antesi, possono essere necessari anche con criteri di continuità, comprensivi delle giornate festive. Parole chiave: mais, girasole, ispezioni ufficiali in campo, azienda agricola, complessità Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli G.Carbone

RIC CTER

Collaborazioni esterne: Nome

Tecnico controllore ufficiale

Bargigia F. Geroldi P. Grandi G Gruppi A

Moro A Parenti F Parenti P

Pea P Rossi A.

Tecnico accreditato Menozzi R.

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Specie: MAIS DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 5 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 141 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 3..861,45 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 9 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 1 PROVINCIE INTERESSATE: 7 Superfici certificate (Ha): 3845,51 Superfici disapprovate (Ha): 15,94 Specie: GIRASOLE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 3 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 6 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 56,67 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 3 Superfici certificate (Ha): 56,17 Superfici disapprovate (Ha): 0,5 Importi finanziari del settore specie ibride: - Importo introitato dall’attività di ispezione in campo 140.455 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 12.984 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 1.050 € (IVA escl.)

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7.4.6 Ispezioni ufficiali in campo delle specie riso Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto luglio 2010– novembre 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività di ispezione ufficiale in campo delle colture portaseme di riso, prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative alle sementi di riso, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento ai fini della certificazione ufficiale presso le Aziende Agricole dove è attuata la riproduzione delle sementi. L’attività deve essere mirata ad una tempistica ottimale, ma risulta particolarmente complessa ed esige la competenza di personale altamente specializzato, in funzione delle particolari problematiche di riconoscimento varietale e di carattere fitosanitario che condizionano la produzione delle sementi. Parole chiave: riso, ispezioni ufficiali in campo, azienda agricola, fitosanitario Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli P.Titone G.Carbone

RIC RIC

CTER Collaborazioni esterne: Nome

Tecnico controllore ufficiale

Canargiu P. Gruppi A.

Marocchino P. Mazzini N.

Orefici E. Puricelli E. Vancetti D.

Vigino G. Specie: RISO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 18 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 350 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 13.251,74 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 4 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 8 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 PROVINCIE INTERESSATE: 12 Superfici certificate (Ha): 12.145,83 Superfici disapprovate (Ha): 1105,91

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Importi finanziari del settore riso: - Importo introitato dall’attività di ispezione in campo : 97.320 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 29.590 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 4.960 €

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7.4.1.7 Ispezioni ufficiali in campo delle specie soia Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto giugno 2010– ottobre 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività di ispezione ufficiale in campo delle colture portaseme di soia, si esplica sulla base delle norme legislative che disciplinano l’attività sementiera. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento ai fini della certificazione ufficiale presso le Aziende Agricole dove è attuata la riproduzione delle sementi. L’attività risulta particolarmente complessa ed esige la competenza di personale altamente specializzato, in funzione delle complesse problematiche di carattere fitosanitario che condizionano la produzione delle sementi, con particolare riferimento alla valutazione qualitativa e quantitativa di patogeni di origine batterica e funginea . Parole chiave: soia, ispezioni ufficiali in campo, azienda agricola, fitosanitario Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli G.Carbone

RIC CTER

Collaborazioni esterne: Nome Tecnico accreditato

Scaccaglia Matteo

Specie: SOIA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 4 AZ. AGRICOLE MOLTIPLICATRICI: 12 SUPERFICI CONTROLLATE (Ha): 280,47 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 1 PROVINCIE INTERESSATE: 6 Superfici certificate (Ha): 273,54 Superfici disapprovate (Ha): 6,93 Importi finanziari del settore soia: - Importo introitato dall’attività di ispezione in campo : 2.019,38 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 0 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 530,00 €

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7.4.1.8 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per l’aglio

Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Settembre 2010– Aprile 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività ispettiva presso gli stabilimenti di selezione meccanica ai fini della certificazione ufficiale dei bulbilli di aglio, prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera, si esplica attraverso programmi di intervento presso le ditte sementiere dove è attuata la selezione meccanica.. L’attività risulta organicamente calibrata sulla base dei flussi di lavoro delle ditte e richiede personale specializzato, in funzione delle problematiche tecnico-normative e degli aspetti fitosanitari, che rivestono importanza primaria. Parole chiave: aglio, selezione meccanica, lotti Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli

RIC

Specie:AGLIO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 50 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 52,00 Importi finanziari del settore aglio: - Importo introitato dall’attività di selezione meccanica 2.496 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 0 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 325 €

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7.4.1.9 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per i cereali autunno-vernini

Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Giugno 2010– Marzo 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività ispettiva presso gli stabilimenti di selezione meccanica ai fini della certificazione ufficiale delle sementi di cereali autunno-vernini, prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative alle sementi di frumento tenero, frumento duro, orzo e avena, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento presso le ditte sementiere dove è attuata la selezione meccanica delle sementi. L’attività risulta organicamente calibrata sulla base dei flussi di lavoro delle ditte e richiede personale specializzato, in funzione delle problematiche tecnico-normative attinenti la produzione di sementi cerealicole. Gli interventi possono essere necessari anche con criteri di continuità. Parole chiave: cereali, selezione meccanica, lotti Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli G.Carbone

RIC CTER

Collaborazioni esterne: Nome

Tecnico controllore ufficiale

Bargigia F. Bonfanti L. Canargiu P. Contini R. Geroldi P. Gruppi A.

Moro A. Passiu G. Rossi A. Sacco D.

Vancetti D.

Tecnico accreditato

Cisnetti D. Di Benedetto D.

Lancellotti A. Viarengo P.

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Specie: FRUMENTO TENERO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 17 PROVINCIE INTERESSATE 10 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 519 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 7 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 2 Quantitativi certificati (t) 23.494,11 Specie: FRUMENTO DURO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 9 PROVINCIE INTERESSATE 4 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 235 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 4 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 5.011,70 Specie: ORZO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 15 PROVINCIE INTERESSATE 7 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 296 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 8 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 3 Quantitativi certificati (t) 6.373,08 Specie: TRITICALE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 11 PROVINCIE INTERESSATE 5 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 118 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 5 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 3 Quantitativi certificati (t) 2.413,39 Specie: SEGALE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 4 PROVINCIE INTERESSATE 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 16 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 237,00

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Specie: AVENA COMUNE E BIZANTINA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 6 PROVINCIE INTERESSATE 4 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 16 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 104,46 Importi finanziari del settore cereali a paglia autunno-vernini: - Importo introitato dall’attività di selezione meccanica 218.989,33 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 14.850,00 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 3.940,00 €

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7.4.1.10 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le foraggere

Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Luglio 2010– Giugno 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività ispettiva presso gli stabilimenti di selezione meccanica ai fini della certificazione ufficiale delle sementi di cereali, prevista dalle vigenti normative attinenti La disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative alle sementi di foraggere, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento presso le ditte sementiere dove è attuata la selezione meccanica delle sementi e la produzione dei miscugli. L’attività risulta organicamente calibrata sulla base dei flussi di lavoro delle ditte e richiede personale specializzato, in funzione delle problematiche tecnico-normative attinenti la produzione di sementi foraggere, spesso oggetto di scambi internazionali con l’applicazione del sistema OECD. Gli interventi possono essere necessari anche con criteri di continuità. Parole chiave: foraggere, selezione meccanica, lotti Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli P.Titone G.Carbone

RIC RIC

CTER Collaborazioni esterne: Nome

Tecnico controllore ufficiale

Bargigia F. Bonfanti L. Canargiu P. Contini R. Geroldi P. Gruppi A.

Moro A. Passiu G. Rossi A. Sacco D

Vancetti D.

Specie: BARBABIETOLA DA FORAGGIO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 3 PROVINCIE INTERESSATE 2

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NUMERO LOTTI CERTIFICATI 16 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 1,08 Specie: ERBA CAPRIOLA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 3 PROVINCIE INTERESSATE 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 12 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 1,56 Specie: ERBA MAZZOLINA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 4 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 0,80 Specie: ERBA MEDICA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 3 PROVINCIE INTERESSATE 3 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 4 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 47,11 Specie: FAVINO; FAVETTA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 2 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 11,35 Specie: FESTUCA ARUNDINACEA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 PROVINCIE INTERESSATE 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 2 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 7,90 Specie: FESTUCA ROSSA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1

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PROVINCIE INTERESSATE 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 2 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 10,55 Specie: FIENAROLA DEI PRATI DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 2 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 3,61 Specie: PISELLO DA FORAGGIO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 PROVINCIE INTERESSATE 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 5 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 320,39 Specie: SORGO IBRIDI PER ERBAIO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 PROVINCIE INTERESSATE: 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 4 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 2,74 Specie: LOGLIO D’ITALIA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 3 PROVINCIE INTERESSATE: 3 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 31 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 219,30 Specie: LOGLIO PERENNE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 PROVINCIE INTERESSATE: 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 3 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 1,70 Specie: TRIFOGLIO ALESSANDRINO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1

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PROVINCIE INTERESSATE: 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 3 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 7,60 Specie: TRIFOGLIO BIANCO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 PROVINCIE INTERESSATE: 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 6 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 0,74 Specie: TRIFOGLIO INCARNATO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE: 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 1 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 2,40 Specie: TRIFOGLIO PRATENSE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 PROVINCIE INTERESSATE: 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 2 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 0,525 Specie: VECCIA COMUNE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 PROVINCIE INTERESSATE: 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 5 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 58,60 Specie: VECCIA VELLUTATA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE: 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 1 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 15,00 Specie: MISCUGLIO PER ERBAIO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 4 PROVINCIE INTERESSATE: 3 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 136 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 4

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TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 1.341,03 Specie: MISCUGLIO PER PRATO POLIFITO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 5 PROVINCIE INTERESSATE: 5 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 60 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 147,50 Specie: MISCUGLIO PER TAPPETO ERBOSO DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 8 PROVINCIE INTERESSATE: 7 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 366 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 739,63 Importi finanziari del settore delle foraggere: - Importo introitato dall’attività di selezione meccanica 61.350 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 9.650 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 1.740 €

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7.4.1.11 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le specie mais e sorgo

Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Settembre 2010– Maggio 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività ispettiva presso gli stabilimenti di selezione meccanica ai fini della certificazione ufficiale delle sementi di mais e sorgo, prevista dalle vigenti normative attinenti La disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative alle sementi di mais e sorgo, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento presso le ditte sementiere dove è attuata la selezione meccanica delle sementi. L’attività risulta organicamente calibrata sulla base dei flussi di lavoro delle ditte e richiede personale specializzato, in funzione delle problematiche tecnico-normative attinenti la produzione di sementi ibride. Gli interventi possono essere necessari anche con criteri di continuità. Parole chiave: mais, sorgo,selezione meccanica, lotti Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli G.Carbone

RIC CTER

Collaborazioni esterne: Nome

Tecnico controllore ufficiale

Bargigia F. Gruppi A.

Moro A. Rossi A.

Tecnico accreditato Dolera G.

Trevisan M. Zangrandi G.

Specie: MAIS DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 10 PROVINCIE INTERESSATE 6 NUMERO LOTTI CERTIFICATIi 2.545 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 49 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 3 Quantitativi certificati (t) 41.046,40

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Specie: SORGO

DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2

PROVINCIE INTERESSATE 2

NUMERO LOTTI CERTIFICATI: 4

TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0

TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 2

TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0

Quantitativi certificati (t) 14,37

Importi finanziari del settore del mais e del sorgo: - Importo introitato attività di certificazione alla selezione meccanica 831.830 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 22.370 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 250 €

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7.4.1.12 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le specie oleaginose e da fibra

Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Settembre 2010– Maggio 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività : L’attività ispettiva presso gli stabilimenti di selezione meccanica ai fini della certificazione delle sementi di specie oleaginose e da fibra, prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative a tali specie, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento presso le ditte sementiere dove è attuata la selezione meccanica e il riconfezionamento delle sementi. L’attività risulta organicamente calibrata sulla base dei flussi di lavoro delle ditte e richiede personale specializzato, in funzione delle problematiche tecnico-normative e degli aspetti fitosanitari, che rivestono importanza primaria. Parole chiave: oleaginose e da fibra, selezione meccanica, lotti Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli G.Carbone

RIC CTER

Collaborazioni esterne: Nome Tecnico controllore ufficiale

Bargigia F. Moro A.

Specie: SOIA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 3 PROVINCIE INTERESSATE 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 252 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 4.611,80 Specie: GIRASOLE DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 9 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 5,66

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Specie: COLZA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 4 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 5,66 Specie: CANAPA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 1 PROVINCIE INTERESSATE 1 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 9 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 1 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 3,90 Importi finanziari del settore oleaginose e da fibra: - Importo introitato dall’attività di selezione meccanica 50.485 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 3.900 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 290 €

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7.4.1.13 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per la patata Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Dicembre 2010– Maggio 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività ispettiva presso gli stabilimenti di selezione meccanica ai fini della certificazione ufficiale dei tuberi-seme di patata, prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative ai tuberi-seme di patata, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento presso le ditte sementiere dove è attuata la selezione meccanica e il riconfezionamento dei tuberi.. L’attività risulta organicamente calibrata sulla base dei flussi di lavoro delle ditte e richiede personale specializzato, in funzione delle problematiche tecnico-normative e degli aspetti fitosanitari, che rivestono importanza primaria. Parole chiave: tuberi-seme, selezione meccanica, lotti Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli G.Carbone

RIC CTER

Specie:PATATA DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 2 PROVINCIE INTERESSATE 2 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 79 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 Quantitativi certificati (t) 70,35 Importi finanziari del settore patata: - Importo introitato dall’attività di selezione meccanica 431 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 0 € (IVA escl.)

• Spese missioni personale dipendente: 250 €

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7.4.1.14 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per il riso Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Ottobre 2010– Maggio 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività ispettiva presso gli stabilimenti di selezione meccanica ai fini della certificazione ufficiale delle sementi di riso, prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività sementiera, si esplica sulla base dei disposti delle disposizioni tecniche applicative relative alle sementi di cereali, approvate dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in data 23/03/73. A tal fine si organizzano in tempi molto stretti e quindi si applicano programmi di intervento presso le ditte sementiere dove è attuata la selezione meccanica delle sementi. L’attività risulta organicamente calibrata sulla base dei flussi di lavoro delle ditte e richiede personale specializzato, in funzione delle problematiche tecnico-normative attinenti la produzione di sementi di riso. Gli interventi possono essere necessari anche con criteri di continuità. Parole chiave: riso, selezione meccanica, lotti Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli G.Carbone

RIC CTER

Collaborazioni esterne: Nome

Tecnico controllore ufficiale

Canargiu P Geroldi P. Gruppi A.

Marocchino P. Sacco D.

Vancetti D. Tecnico accreditato Cisnetti D.

Specie: RISO

DITTE SEMENTIERE CERTIFICATE: 18 PROVINCIE INTERESSATE 6 NUMERO LOTTI CERTIFICATI 2512 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 6 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 1 Quantitativi certificati (t) 62094,29 Importi finanziari del settore riso: - Importo introitato dall’attività di selezione meccanica 386.397 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 20.945 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 4.850 €

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7.4.1.15 Concorso regionale tra i produttori sardi di sementi di frumento duro certificate Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Luglio 2010 – Giugno 2011 Periodicità Annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: In collaborazione con la regione autonoma della Sardegna e LAORE, è stato bandito e realizzato il XV concorso regionale a premi riservato ai produttori sardi di sementi delle varietà di frumento duro iscritte al Registro Europeo, certificabili nella campagna 2010-11. A tal fine si è provveduto ad effettuare rilievi sulle coltivazioni, in concomitanza con l’ispezione ufficiale in campo finalizzata alla certificazione ufficiale del seme; successivamente sono stati raccolti i campioni del seme in natura e presso il laboratorio di analisi si è provveduto all’accertamento delle caratteristiche qualitative delle partite prodotte. Tale attività, previa approvazione da parte di una specifica commissione, è stata quindi sintetizzata in apposite graduatorie con l’indicazione degli agricoltori meritevoli e sono stati attribuiti i relativi premi previsti dal bando di concorso. In un’apposita giornata si è infine svolto un incontro di carattere tecnico, nel corso del quale si è anche proceduto alla premiazione dei vincitori. Parole chiave: concorso regionale sardo, frumento duro, premiazione Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli

RIC

Collaborazioni esterne: Nome Tecnico controllore ufficiale

Canargiu P. Contini R. Passiu G.

DITTE SEMENTIERE PARTECIPANTi: 6 PROVINCIE INTERESSATE 4 NUMERO PARTITE ESAMINATE 72 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 2 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ACCREDITATI IMPIEGATI: 0 NUMERO CAMPIONI IDONEI 33

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7.4.1.16 Concorso nazionale per i moltiplicatori di sementi di riso Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Ottobre 2010– Giugno 2011 Periodicità Annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: Paritariamente alla Fondazione G.G.Morando Bolognini e l’Ente Nazionale Risi nonché in collaborazione con il C.R.A. è stato bandito e realizzato, sooto gli auspici del Mipaaf il 100° concorso nazionale a premi riservato ai moltiplicatori di sementi di riso, allo scopo di valorizzare le produzioni dotate delle più elevate caratteristiche qualitative. Al concorso possono accedere i moltiplicatori di sementi prodotte sul territorio nazionale e ammesse alla certificazione ufficiale nella campagna 2010. A tal fine si è provveduto ad effettuare rilievi sulle coltivazioni, in concomitanza con l’ispezione ufficiale in campo; successivamente sono stati raccolti i campioni del seme in natura e presso il laboratorio di analisi si è provveduto all’accertamento delle caratteristiche qualitative delle partite prodotte. I conseguenti risultati sono stati oggetto di discussione da parte di una specifica commissione , che ha provveduto alla redazione di è apposite graduatorie con l’indicazione degli agricoltori meritevoli. I relativi premi attribuiti in base a quanto stabilito dal bando di concorso sono stati distribuiti in un’apposita giornata di premiazione dei vincitori, nel corso della quale si è svolto anche un incontro di carattere tecnico. Parole chiave: concorso nazionale, riso, premiazione Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli RIC P.Titone RIC G.Carbone CTER Collaborazioni esterne:

Tecnico controllore ufficiale

Nome Canargiu P.

Gruppi A. Marocchino P.

Orefici E. Sacco D.

Vancetti D.

PROVINCIE INTERESSATE 19 NUMERO DI VARIETA’ PRESENTI: 68 NUMERO PARTITE ESAMINATE 378 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 6 NUMERO CAMPIONI IDONEI 143

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7.4.1.17 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le sementi ortive

Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Gennaio 2010– Marzo 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Descrizione dell’attività: L’attività ispettiva presso gli stabilimenti di selezione meccanica ai fini del controllo e prelievo di campioni per accertamenti di laboratorio e di post-controllo parcellare è prevista dalle vigenti normative attinenti la disciplina dell’attività cementiera ed in particolare dalla legge 195/76. Il lavoro si esplica attraverso programmi di intervento presso le ditte sementiere dove è attuata la selezione meccanica e il conseguente confezionamento nella categoria “sementi standard”. L’attività risulta organicamente calibrata sulla base dei programmi di intervento stabiliti annualmente a livello di specie dal Mipaaf e richiede personale specializzato, in funzione delle complesse problematiche tecnico-normative inerenti la materia. Parole chiave: ortive, selezione meccanica, categoria standard Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC F.Golinelli P.Titone G.Carbone

RIC RIC

CTER Specie:SEMENTI ORTIVE

DITTE SEMENTIERE ISPEZIONATE: 21 PROVINCIE INTERESSATE 13 NUMERO CAMPIONI PRELEVATI 320 TECNICI INTERNI IMPIEGATI: 3 TECNICI ESTERNI IMPIEGATI: 0 Importi finanziari del settore aglio:

• Importo introitato dall’attività di ispezione agli stabilimenti 1.470 € (IVA escl.) • Spese incarichi tecnici esterni: 0 € (IVA escl.) • Spese missioni personale dipendente: 415 € (IVA escl.)

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7.4.2 ATTIVITA’ DI CERTIFICAZIONE 7.4.2.1 Analisi ufficiali laboratorio Vercelli Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Luglio 2010 – Giugno 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione

Parole chiave: analisi, certificazione, laboratorio.

Partecipanti all’attività: Dipendenti a tempo indeterminato Nome Qualifica Tamborini Luigi PRIC Pelazza Nora RIC Grassi Gaudenzio CTER Dipendenti a tempo determinato 1 CTER per 7 mesi

Tavola riassuntiva delle analisi eseguite:

SPECIE N°CAMP N°ANALIS

I N°

DITTE FRUMENTO DURO 123 369 7 FRUMENTO TENERO 555 1 665 9 ORZO 5 15 1 TRITICALE 40 120 5 RISO 2 693 13 465 16 totali 3 416 15 634 38

Importi finanziari del settore L’attività di verifica delle caratteristiche dei lotti di sementi oggetto di certificazione è parte integrante dell’attività di selezione meccanica.

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7.4.2.2 Analisi private laboratorio Vercelli Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Luglio 2010 – Giugno 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di certificazione

Partecipanti all’attività: Dipendenti a tempo indeterminato Nome Qualifica Tamborini Luigi PRIC Pelazza Nora RIC Grassi Gaudenzio CTER Dipendenti a tempo determinato 1 CTER per 7 mesi

Tavola riassuntiva delle analisi eseguite:

N.campioni n.analisi

FRUM ENTO TENERO

33 33

FRUMENTO DURO 13 27

TRITICALE 12 12

ORZO 2 2

RISO 330 837

TOTALE 390 911

Importi finanziari del settore analisi private laboratorioVercelli

Importo introitato dall’attività 18.500,00 € (IVA escl.)

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7.4.3 ATTIVITA’ DI CONVENZIONE FITOSANITARIA 7.4.3.1 Convenzione con Ersaf – Lombardia per lo svolgimento di attività di supporto al

servizio fitosanitario regionale nel settore sementi Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Febbraio 2010– Dicembre 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di convenzione fitosanitaria

Descrizione dell’attività: La convenzione prevede lo svolgimento di attività d’ ispezione finalizzata a :

5) rilascio dell’autorizzazione alla produzione sementiera, con redazione di apposita verbalizzazione,

6) controllo delle colture portaseme in particolare di Zea mais, Medicago sativa e Helianthus annus, per l’individuazione di sintomi attribuibili ad organismi nocivi da quarantena o comunque regolamentati secondo la legislazione fitosanitaria comunitaria o internazionale

7) campionamento presso i moltiplicatori di Oryza sativa del seme in natura e successiva sbramatura con idonee attrezzature presso il laboratorio di Vercelli allo scopo di fornire agli osservatori fitopatologici di competenza i campioni da analizzare per accertare l’eventuale presenza del nematode Aphelenchoides bessyi.

8) campionamento di tuberi-seme di patata con campionamento secondo le modalità previste dal DM di lotta obbligatoria a Globodera rostochiensis e G.pallida.

9) prelievo presso vivaisti di seme e piantine di ortaggi per accertamenti relativi a identità e purezza varietale mediante l’allestimento di prove di post-controllo parcellare.

Parole chiave: convenzione, Lombardia, fitosanitario Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini F.Golinelli G.Carbone G.Grassi

PRIC RIC

CTER CTER

Un CTER con contratto a tempo determinato per un mese

Collaborazioni esterne: Nome Gruppi A. Orefici E. NUMERO AZIENDE AGRICOLE CONTROLLATE 329

SUPERFICIE CONTROLLATA (Ha) 1.946

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NUMERO DI CAMPIONI DI SEMENTE IN NATURA PRELEVATI: 255

NUMERO DI PRELIEVI DI GIOVANI PIANTINE DA ORTO PRESSO VIVAISTI 20

Importi finanziari del settore fitosanitario: - Importo introitato dall’attività 40.915 € (IVA escl.) - Spese incarichi tecnici esterni: 5.900 € (IVA escl.) - Spese missioni personale dipendente: 450 €

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7.4.3.2 Convenzione con il Servizio fitosanitario della regione Piemonte Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Settembre 2010 -Dicembre 2010 Periodicità annuale Programma Scientifico Attività di convenzione fitosanitaria

Descrizione dell’attività: La convenzione prevede lo svolgimento di attività d’ispezione finalizzata al campionamento presso i moltiplicatori di Oryza sativa del seme in natura e successiva sbramatura con idonee attrezzature presso il laboratorio di Vercelli, ciò allo scopo di fornire agli osservatori fitopatologici di competenza i campioni da analizzare per accertare l’eventuale presenza del nematode Aphelenchoides bessyi sul riso da seme. Parole chiave: convenzione, Lombardia, fitosanitario Partecipanti all’attività: Nome Qualifica L.Tamborini F.Golinelli G.Carbone

PRIC RIC

CTER G.Grassi 2 CTER con contratto a tempo determinato per un mese Collaborazioni esterne:

CTER

Nome

Marocchino Pietro Puricelli Emilio Vancetti Davide

Numero di campioni di sementi in natura prelevati e preparati per l’analisi:

484

Importo introitato dall’attività 33.880,00 € (IVA escl.) Spese incarichi tecnici esterni: 8.000,00 € (IVA escl.) Spese missioni personale dipendente 500,00 € (IVA escl.)

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7.4.4 PROVE PER L’ISCRIZIONE DEL REGISTRO ITALIANO 7.4.4.1 Prove descrittive e agronomiche RISO Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Gennaio 2011 – Dicembre 2011 Periodicità annuale Programma Scientifico Prove per l’iscrizione al Registro Italiano e CPVO

Descrizione dell’attività: Sono allestiti 3 campi sperimentali per le prove agronomiche: Collobiano (VC) Garbagna (NO) Confienza (PV) e un campo per la prova descrittiva a Tavazzano (LO) presso l’azienda sperimentale dell’INRAN. Sono state testate:

• 35 varietà per il registro nazionale (385 parcelle) • 1 varietà in reiscrizione per il Registro Nazionale • 5 take-over per CPVO • 1 prova varietale per CPVO (2 parcelle)

Durante il ciclo vegetativo della pianta sono effettuati tutti i rilievi nel rispetto del protocollo previsto:

10) Prove descrittive: TP16 CPVO 11) Prove agronomiche: D.M. 21 /10/2002 12) Le rese alla lavorazione e le analisi qualitative sono state appaltate a laboratori esterni

non essendo dotati delle necessarie attrezzature. L’attività relativa alle sole prove descrittive è soggetta ad un sistema di qualità espressamente richiesto per l’accreditamento al Community Plant Variety Office. Per quanto riguarda le attività svolte presso l’azienda agricola di Tavazzano si opera in collaborazione con la sede distaccata per il settore sementiero – Affari Generali. Parole chiave: riso, registro nazionale, prove descrittive, prove agronomiche, CPVO Partecipanti all’attività tecnica: Dipendenti a tempo indeterminato Nome Qualifica L.Tamborini PRIC P.Titone RIC G. Grassi CTER Dipendenti a tempo determinato: Nome Qualifica 5 contratti a tempo determinato per un totale di 15 mesi

CTER

Importi finanziari in euro :

Importo introitato dall’attività Registro 135.565,00 Importo introitato dall’attività CPVO 2.500,00

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7.4.5 ATTIVITA’ PROVE DI CAMPO 7.4.5.1 Controllo chimico del Brusone del riso Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto 2010-2011-2012 Periodicità 3 anni Programma Scientifico Attività di PROVE DI CAMPO

Descrizione dell’attività: Le prove sono state effettuate per conto della DOW AGROSCIENCES Le prove di campo sono state preparate allo scopo di valutare la suscettibilità di oltre 110 varietà di riso al patogeno Pyricularia grisea agente della malattia denominata Brusone. I rilievi sono effettuati secondo le metodologie IRRI (International Rice Research Institute).) Parole chiave: riso, patologia, prove di campo Partecipanti all’attività: Dipendenti a tempo indeterminato: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC P.Titone RIC.

Importi finanziari delle analisi private lab.Vercel li Importo introitato dall’attività € 27.000,00 (IVA escl.) Spese incarichi tecnici esterni: • (IVA escl.) Spese missioni personale dipendente € 1.500,00 (IVA escl.)

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7.4.5.2 Controllo chimico Fusariosi-Elmintosporiosi Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto 2011 Periodicità 1 anno Programma Scientifico Attività di PROVE DI CAMPO-LABORATORIO

Descrizione dell’attività: Si tratta di 2 prove di concia commissionate dalla ditta DOW AGROSCIENCES , le prove sono stata condotte presso il laboratorio INRAN di Vercelli e nel campo sperimentale situato nel comune di Garbagna Novarese (NO). La prima prova aveva lo scopo di verificare l’efficacia del triciclazolo nei confronti delle lesioni del germinello causate da patogeni quali Bipolaris oryzae, Pyricularia oryzae, Alternaria spp. (“elmintosporiosi”) e la seconda per valutare l’efficacia del triciclazolo nei confronti della fusariosi del riso. Sono state allestite prove di campo e di laboratorio allo scopo di valutare l’efficacia nei confronti de i suddetti patogeni al triciclazolo in tre differenti dosaggi con 2 testimoni: uno non trattato e uno trattato con un prodotto registrato a base di Procloraz. Si è fatta anche una valutazione della fitotossicità del prodotto in prova sia in campo sia in laboratorio. Parole chiave: riso, patologia, prove di campo Partecipanti all’attività: Dipendenti a tempo indeterminato: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC P.Titone RIC G.Grassi CTER

Importi finanziari delle analisi private lab.Vercel li Importo introitato annualmente dall’attività € 9.000,00 (IVA escl.) Spese incarichi tecnici esterni: • (IVA escl.) Spese missioni personale dipendente € 1.000,00 (IVA escl.)

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7.4.6 ORGANIZZAZIONE CONVEGNO ANNUALE RISO 7.4.6.1 Certificazione delle sementi di riso Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto Settembre-Dicembre 2011 Periodicità Annuale Programma Scientifico Organizzazione Convegno annuale riso

Descrizione dell’attività: La riunione annuale è organizzata dalla sezione certificazione di Milano ed è un’occasione per riunire più di duecento operatori della filiera del riso. Nel corso della riunione è distribuita una pubblicazione dal titolo “Certificazione delle sementi di riso” che illustra per mezzo di grafici e tabelle l’attività: In particolare sono fornite informazioni riguardanti:

3) le superfici investite a riso; 4) i quantitativi di riso certificati; 5) i risultati dei controlli in campo; 6) le analisi di laboratorio sul seme in natura; • le nuove varietà in iscrizione al Registro Nazionale.

Oltre al dott. Tamborini intervengono ogni anno vari relatori. Alla riunione 2011 sono intervenuti: la Dott.A.Cotroneo dei Servizi Fitosanitari della Regione Piemonte; la dott. R.Acquistucci dell’INRAN di Roma; il dott.P.G.Bianchi dell’INRAN di Milano la dott.A. Del Ciello, la dott. A.Callegarin, e il dott.G.Polenghi dell’Ente Nazionale Risi; i rappresentanti delle associazioni dei sementieri as.se.me. e assosementi. Parole chiave: convegno, riso, certificazione Partecipanti all’attività: Personale dipendente a tempo indeterminato: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC N.Pelazza RIC G.Grassi CTER M.Franchini Operatore di segreteria

Importo introitato dall’attività - Spese pubblicazione Sponsorizzata dalle ditte sementiere Spese affitto sala Messa a disposizione dall’Ente Nazionale Risi

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7.4.7 PIANO DI SETTORE PER LA FILIERA RISO 7.4.7.1 POLORISO Responsabile progetto Luigi Tamborini Durata del progetto 2012 - 2013 Programma Scientifico Piano di settore per la filiera riso

Obiettivi: La ricerca in oggetto si pone l’obiettivo di studiare alcune aree di criticità rinvenute lungo la filiera del riso, che sono stata valiate per cogliere i principali caratteri strutturali. Al progetto partecipano diverse UNITA’ OPERATIVE individuate nell’ambito dei soggetti scientifici operanti nel settore (CRA, ENR, UniTO, UniMI, UniPO, RPT, UniPV) Descrizione dell’attività: Studio attraverso prove di campo e di laboratorio di nuove possibilità di lotta alle fusariosi del riso attraverso trattamenti concianti alle sementi di tipo chimico e fisico. Ci si prefigge lo scopo di mettere a punto dei sistemi diagnostici accurati e, se possibile, rapidi e a basso costo. Parole chiave: riso, fusariosi, sementi, concianti Partecipanti all’attività: Personale dipendente a tempo indeterminato: Nome Qualifica L.Tamborini PRIC P.Titone RIC Un CTER con contratto a tempo determinato per venti mesi

CTER

Ente finanziatore MIPAAF Importo finanziamento € 100.000,00

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7.4.8 INRAN- ENSE SEZIONE DI BATTIPAGLIA (SA) 7.4.8.1 Attività di controllo e certificazione ufficiale delle sementi di specie agrarie e

ortive Responsabile Romana Bravi Tipologia Attività di servizio obbligatoria (Legge n.1076/ 71 e DPR

n.1065/73, Legge n.195/76) Durata Permanente

Attività di controllo e certificazione delle sementi

La Sezione INRAN di Battipaglia (SA) effettua i controlli e la certificazione delle sementi presso le aziende moltiplicatrici di sementi e gli stabilimenti di selezione meccanica delle società sementiere situate nelle regioni di competenza ( Lazio, Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria). La Sezione effettua la sorveglianza presso le aziende accreditate ai controlli in campo, campionamenti ed analisi oltre ai campionamenti ufficiali e controlli previsti annualmente per la realizzazione dei campi di post- controllo delle sementi “standard” di specie ortive ( Legge 195/76). L’attività di certificazione si espleta attraverso due fasi di controllo: visite in campo alle colture porta-seme e controlli alla selezione meccanica presso le aziende sementiere. Su richiesta dei produttori , vengono controllate le coltivazioni da seme al fine di valutare in campo le caratteristiche d’ identità e purezza varietale delle colture e verificarne la rispondenza ai requisiti previsti della normativa vigente. L’attività ispettiva sulle sementi viene realizzata, in prevalenza, con l’impiego di tecnici controllori esterni ufficialmente autorizzati al controllo dei prodotti sementieri. Nel corso delle ispezioni i tecnici verificano l’idoneità delle coltivazioni anche rispetto ad altri parametri normativi e tecnici quali lo stato sanitario, la presenza di altre specie, le superfici e le produzioni. La fase di controllo presso gli stabilimenti di selezione meccanica segue le procedure di ufficio consistenti nella verifica della documentazione, rilascio e sovrastampa delle etichette ufficiali di certificazione. Il controllo alla selezione meccanica consiste nella verifica dei seguenti aspetti tecnici : giacenze del seme, lavorazioni, conformità degli imballaggi, regolare cartellinatura e chiusura delle confezioni di sementi, campionamento delle sementi secondo i metodi ufficiali previsti dal D.M. del 22/12/92. I tecnici ispettori provvedono alla spedizione dei campioni di sementi ai laboratori e centri agricoli sperimentali per le analisi, la conservazione e la semina. Gli interventi ispettivi vengono documentati in appositi verbali per attestare gli esiti delle ispezioni in campo e dei controlli alla selezione meccanica. La gestione del processo di certificazione si avvale di un programma informatico on line, disponibile anche per gli utenti, messo a punto dall’ex ENSE sul sito web dell’ INRAN per gestire on line le diverse fasi di richiesta di certificazione, rilascio cartellini, cartellinatura, controlli in campo, analisi e statistiche. DATI STATISTICI (2010/2011) Regioni controllate : Lazio, Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria Numero ditte sementiere certificate: 93 Numero ditte ortive controllate: 21 Numero aziende moltiplicatrici controllate: 3900 Quantitativi certificati :

• Frumento duro: 605.802 q

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• Altri cereali : 83.722 q • Foraggere: 20.765 q • Patata :10.098 q

Totale quantitativi certificati: 771.506 q Superfici certificate :

• Frumento duro: 37.528 ha • Altri cereali :2238 ha • Foraggere: 3414 ha • Patata:109 ha

Totale superfici certificate : 43.289 ha Parole chiave: certificazione, ispezioni in campo, purezza varietale, identità varietale, malattie trasmissibili per seme, stima della produzione, selezione meccanica, campionamento, cartellinatura Partecipanti all’attività: Nome Qualifica R.Bravi P.RIC. E. Frusciante RIC. A. Mondillo CTER B. De Angelis CTER A. La Manna CTER C. Di Benedetto O.T. G. Conza O.T. L. Barra O.T. A. Villani O.T. Collaborazioni esterne:

Tecnici controllori INRAN : Dr. Andreano Giuseppe Dr. Braiotta Francesco P.A. Carcuro Roberto Dr. Ciccone Mario Pompeo D.ssa Inversi Giovanna Dr. Miraglia Vincenzo Dr. Monteleone Michele Dr. Paoletti Stefano Dr. Pisicoli Beniamino Dr. Santosuosso Gennaro

n.10

ecnici accreditati delle aziende sementiere. (certificazione sotto- sorveglianza)

n. 12

Finanziamento Richiedenti la certificazione in base alle tariffe di certificazione e ai quantitativi/superfici certificati

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7.4.8.2 Analisi e controllo qualità sementi ai fini della certificazione ufficiale Responsabile Romana Bravi Tipologia Attività di servizio obbligatoria (Legge 1096/71, DPR

1065/73) Durata Permanente

Descrizione dell’attività: Il laboratorio analisi delle sementi della Sezione di Battipaglia svolge, nell’ambito della certificazione delle sementi, le analisi richieste ai fini della verifica dei requisiti minimi previsti dalle normative vigenti per la commercailizzazione dei prodotti sementieri. Le analisi vengono svolte per la certificazione delle sementi prodotte dalle aziende ricadenti nelle regioni meridionali di competenza della Sezione e anche per quelle di altre sezioni INRAN. La certificazione ufficiale delle sementi prevede il controllo di diverse caratteristiche di qualità del seme e pertanto l’esecuzione di più analisi su uno stesso campione. I campioni di sementi, prelevati dai tecnici controllori dai lotti destinati alla commercializazzione, vengono sottoposti alle seguenti analisi: purezza fisica, ricerca dei semi estranei, germinabilità. Le metodiche seguite dal Laboratorio sono quelle previste dai Metodi ufficiali di analisi delle sementi, di cui al DM 22/12/1992. Presso il laboratorio di Battipaglia vengono analizzati, prevalentemente, campioni di sementi di frumento duro ma anche altre specie di cereali, foraggere (graminacee e leguminose) e ortive. Il laboratorio svolge anche un sevizio di analisi per conto di aziende private. L’attività si concentra prevalentemente in un periodo temporale di circa 5-6 mesi in relazione alla campagna di produzione e commercializzazione delle sementi di specie cerealicole.Vengono analizzate ai fini della certificazione, oltre 30 specie botaniche, appartenenti a diversi gruppi: cereali, foraggere graminacee e leguminose, specie da olio e da fibra, barbabietola, specie ortiveNell’ambito della certificazione sotto sorveglianza ufficiale, che prevede l’accreditamento e il riconoscimento di una maggiore responsabilità ai produttori, il laboratorio svolge attività di analisi di soveglianza, comparazione e valutazione dei risultati ottenuti dai tecnici e dagli analisti dei laboratori accreditati. Il laboratorio collabora con il laboratorio INRAN di Tavazzano (LO) nell’organizzazione delle esecitazioni pratiche mirate ad autorizzare i tecnici analisti delle ditte a svolgere le diverse fasi del controllo in proprio e sotto la sorveglianza dell’ente certificatore. Il laboratorio, tramite lo specifico software/ ENSE dedicato alla gestione del processo di certificazione delle sementi, provvede alla registrazione campioni, inserimento dati di analisi, rilascio dei certificati di analisi e alla tramissione dei dati alle ditte e alle Sezioni INRAN. Negli ultimi 2 anni, il numero medio di campioni analizzati si è attestato sui 5.000 campioni/anno, corrispondente a 15.000 analisi (3 tipologie di analisi per campione: purezza specifica, ricerca semi estranei, germinabilità). Questi variano a seconda dell’andamento della certificazione, a sua volta condizionato dall’andamento del mercato delle sementi e dalla politica agricola comunitaria (PAC) oltre che dalla ripartizione dei campioni da analizzare con gli altri laboratori di analisi sementi dell’ INRAN. Oltre ai campioni della certificazione vengono effettuate alcune centinaia di analisi private, su campioni forniti da ditte/aziende agricole o su campioni prelevati con campionamento ufficiale.

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Parole chiave certificazione, analisi sementi, seed testing, qualità, germinazione, purezza fisica, ricerca semi estranei, requisiti sementi. Partecipanti all’attività

Nome Qualifica R.Bravi P.RIC. D.Cerrato P.RIC. A. Mondillo CTER B. De Angelis CTER A. La Manna CTER M.Caggiano O.T. Villani O.T. Collaborazioni a tempo determinato

E. Cogliandro t.d CTER A.Lettieri t.d CTER M.Mele t.d CTER A.Zito t.d CTER F.Pascali t.d CTER D.Zito t.d CTER

Finanziamento Richiedenti la certificazione in base alle tariffe di certificazione ( controllo e cartellinatura del seme condizionato)

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7.4.8.3 Analisi e controllo fitosanitario delle sementi ai fini della certificazione, diagnostica e sperimentazione

Responsabile Romana Bravi Tipologia Attività di servizio e di sperimentazione Durata Permanente

Descrizione dell’attività Il Laboratorio di Analisi Fitopatologiche della Sezione INRAN (ex ENSE) di Battipaglia svolge la sua attività nei seguenti settori:

• registrazione varietale di specie ortive e patata al Catalogo Nazioanle (prove di resistenza e analisi virologiche)

• attività diagnostica e di servizio per conto di aziende private • analisi fitopatologiche ai fini della certificazione ufficiale delle sementi (

ELISA test dei tuberi- seme) • certificazione delle piantine ortive in base al DM del 14/04/1997

• sperimentazione e ricerca

Il laboratorio svolge un’ampia gamma di analisi fitopatologiche mettendo a punto anche nuovi protocolli analitici su richiesta degli utenti. Negli ultimi dieci anni l’attività del laboratorio ha visto una forte crescita anche in termini di numero di campioni analizzati. Nell’ambito delle analisi private eseguite per la detection di microrganismi su seme, i patogeni ricercati sono : Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis su pomodoro, Xanthomonas campestris su crucifere e solanacee, Pseudomonas glumae e Burckolderia plantarii su riso, Xanthomonas campestris pv phaseoli su fagiolo, Pseudomonas siringae pv phaseolicola su fagiolo, Curtobacterium claccumfaciens claccumfaciens su fagiolo. Vengono inoltre svolti screening micologici per la ricerca di funghi fitopatogeni per specie orticole di quarta gamma. Le analisi private vengono svolte su materiale verde sintomatico da sottoporre a diagnosi fitopatologica; materiale verde non sintomatico da sottoporre a certificazione fitosanitaria (DM 14/04/1997); campioni di seme conferiti da ditte sementiere che intendono effettuare una certificazione fitosanitaria volontaria, al fine di qualificare il loro prodotto; campioni di seme destinati all’esportazione, sui quali le ditte richiedono l’esenzione da patogeni di quarantena; campioni di seme destinati alla semina di piantagioni di quarta gamma, conferiti da agricoltori al fine di controllare lo stato fitosanitario della materia prima che entrerà nel loro ciclo produttivo; campioni di seme di varietà per le quali agricoltori e ditte sementiere intendono conoscere il comportamento rispetto ad una malattia (valutazione del carattere di resistenza o suscettibilità). Un secondo settore di specializzazione del laboratorio fitopatologico di Battipaglia riguarda le analisi per la valutazione di resistenze a patogeni nell’ambito delle prove di registrazione ufficiale delle varietà di ortive nel Catalogo Nazionale. Esse vengono, eseguite secondo i protocolli UPOV o CPVO con l’integrazione di procedure messe a punto internamente. Le specie botaniche e i patogeni verso cui vengono valutate le resistenze sono: Pomodoro: Fusarium oxysporum f. sp. lycopersici razze 0, 1 e 2; Verticillium dahliae, Tomato mosaic virus razza 0; Meloidogyne incognita Peperone: Tobamovirus patotipi 0, 1-2 e 1-2-3 e PVY razza 0 Melone: Fusarium oxysporum f. sp. melonis razze 0, 1 e 2 Fagiolo: Collethotricum lindemuthianum razza 6 e Bean Common Mosaic Virus (BCMV)

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Basilico:Fusarium oxysporum f. sp. basilici Lattuga: Fusarium oxysporum f. sp. lactucae e Fusarium oxysporum su rucola Il Laboratorio è specializzato nelle analisi batteriolologiche e, in particolare, nella detection delle batteriosi su seme. Le analisi su seme si compongono generalmente di due fasi: una fase di screening, per la ricerca di colonie fungine e batteriche sospette e una successiva fase di conferma, per l’identificazione delle colonie individuate. Il laboratorio è autorizzato dai Servizi Fitosanitari Regionali e dal Ministero a svolgere analisi per la ricerca di patogeni da quarantena (Xanthomonas su fagiolo, pomodoro e peperone e C. m. michiganensis e R. solonacearum su pomodoro). Le analisi per la ricerca di patogeni su seme vengono eseguite secondo i protocolli ufficiali ISTA, ISF, EPPO e ISHI, quando disponibili. In caso contrario vengono impiegate procedure messe a punto nei nostri laboratori, in seguito allo studio di pubblicazioni di valenza scientifica. Al fine di migliorare l’efficienza, l’affidabilità e la ripetibilità delle analisi, oltre a fornire un servizio di qualità rispondente alle esigenze delle aziende, è in corso d’implementazione un sistema di gestione della qualità ISO 9001. In totale, nella campagna 2010/2011, i campioni privati e ufficiali esaminati presso il laboratorio fitopatologico sono stati 641, corrispondenti a 1828 analisi fitopatologiche suddivise tra le seguenti tipologie: Analisi qualitative :5 Analisi batteriologiche :190 Analisi micologiche: 536 Analisi virologiche :1039 Analisi nematologiche: 58 Partecipanti all’attività

Nome Qualifica R.Bravi P.RIC. L. Sigillo RIC. G. Serratore (a tempo determinato) CTER V. Senape Assegnista di ricerca Collaborazioni esterne: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI- Federico II-Dipartimento di Scienza del suolo, della piante, dell’ambiente e delle produzioni animali

Prof. Astolfo Zoina DIR Prof. Domenico Carputo DIR CRA- PAV di Roma L. Tomassoli

RIC

Finanziamento Tramite committenti privati e aziende che richiedono la certificazione ufficiale e la registrazione di nuove varietà al Catalogo Nazionale

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7.4.8.4 Analisi e controllo fitosanitario delle sementi ai fini della certificazione, diagnostica e sperimentazione

Responsabile Romana Bravi Tipologia Attività di sperimentazione e certificazione obbligatoria Durata Permanente

Descrizione dell’attività Prove Registro Varietale : La Sezione INRAN di Battipaglia effettua, sulla base del piano di semina previsto annualmente dal MIPAAF per le prove del Registro Varietale Nazionale, le prove di allevamento parcellare di campioni di sementi finalizzate alla verifica dei requisiti di omogeneità, differenziabilità, stabilità (DUS) e valore agronomico (VAU) delle varietà in iscrizione al Registro Varietale di specie agrarie e ortive. Le prove sperimentali di campo vengono realizzate, in conduzione agronomica diretta, presso l’azienda agricola sperimentale di 10 ettari della Sezione INRAN di Battipaglia. L’attività connessa alla registrazione varietale prevede il coordinamento tecnico nazionale delle prove ufficiali d’iscrizione al Registro delle varietà di ortive, patata e foraggere mediterranee, la realizzazione delle prove di caratterizzazione morfo-fisiologica delle varietà di specie ortive a semina autunnale e primaverile, patata, barbabietola, lino e foraggere mediterranee e le prove agronomiche delle varietà di frumento duro, patata, lino e foraggere mediterranee in iscrizione al Registro Nazionale Varietale. Le prove vengono realizzate sulla base dei protocolli internazionali CPVO/UPOV e in applicazione dei criteri ufficiali previsti per l’iscrizione al Registro Nazionale. Nel caso della gestione delle prove agronomiche su varietà di patata e foraggere mediterranee, le prove vengono realizzate, attraverso una rete nazionale di prove agronomiche, in diversi areali di coltivazione. L’attività sperimentale, connessa all’esame delle varietà in iscrizione al Registro Nazionale, prevede lo svolgimento delle seguenti azioni : esame della documentazione tecnica fornita dal costitutore; ricevimento dei campioni, definizione delle varietà testimoni per le prove; invio del materiale ai centri di prova; preparazione dei campi parcellari, degli schemi sperimentali e delle collezioni di riferimento; effettuazione dei rilievi, dei confronti varietali e dei sopralluoghi alle prove; elaborazioni statistiche dei risultati; predisposizione delle schede descrittive varietali e elaborazione finale dei risultati delle prove. Post- controlli: L’attività di post-controllo delle sementi rappresenta una fase importante nel processo di certificazione e impegna la Sezione nell’allestimento di migliaia di parcelle per la verifica delle caratteristiche varietali delle sementi poste in commercio. Presso le strutture dell’azienda agricola sperimentale vengono realizzate le prove di post-controllo (controllo a posteriori) delle sementi di specie agrarie ed ortive programmate annualmente dal settore sementiero dell’INRAN. L’attività consiste nell’allevamento parcellare dei campioni di seme prelevati ufficialmente dai lotti certificati e nella verifica dell’identità e purezza varietale rispetto ai requisiti previsti dalla normativa sementiera. L’azienda svolge anche un servizio di prove varietali per conto di aziende private e istituzioni pubbliche. Nel corso del 2010/2011 sono stati messi in prova, complessivamente, 2393 campioni corrispondenti alla semina e allevamento di 3024 parcelle. Nell’ambito delle prove di caratterizzazione varietale previste per l’iscrizione al Registro Varietale sono state esaminate 158 varietà di specie ortive, 26 varietà di frumento duro, 9 varietà di patata,4 varietà di barbabietola e 25 varietà di specie foraggere. Complessivamente le parcelle di post- controllo realizzate sono risultate 2020 delle quali, 1210 dedicate al post- controllo delle sementi

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frumento duro, 656 alle specie ortive,109 alle specie foraggere, 39 alla patata e 6 alla barbabietola da zucchero. Parole chiave Caratterizzazione morfologica, varietà, registro varietale, omogenità, stabilità e distinguibilità, post- controllo, valore agronomico, DUS Partecipanti all’attività Nome Qualifica R.Bravi P.RIC. E. Frusciante RIC. L. Sigillo RIC. M. Faina CTER A. La Manna CTER M. Caggiano O.T. L. Russo O. AGR. L. Barra O.T. M.C. Napoli Assegnista di ricerca N.7 ( a tempo determinato) O.AGR.

Collaborazioni a tempo determinato

A.Lettieri t.d CTER M.Mele t.d CTER A.Zito t.d CTER F.Pascali t.d CTER D.Zito t.d CTER

Finanziamento Tramite costitutori che richiedono la registrazione di nuove varietà al Registro Nazionale e aziende sementiere che richiedono la certificazione.

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7.4.8.5 Analisi e screening fitopatologico dei tuberi-seme di patata provenienti da produzioni biologiche e convenzionali

Responsabile Romana Bravi Durata 2008-2011 Programma scientifico Tipicizzazione e caratterizzazione di varietà’ precoci di

patata con l’impiego di tecniche molecolari e spettroscopiche

Obiettivi Monitoraggio fitopatologico delle produzioni sementiere di patata nel Sud-Italia. Messa a punto di procedure basate su metodi diagnosi molecolare per effettuare diagnosi rapide, sensibili e precoci. Diagnosi delle malattie virali e batteriche dei tuberi-seme di patata Descrizione progetto Il progetto prevede il controllo fitosanitario dei campioni di patate da consumo prelevati in diverse aere di produzione del Sud Italia ai fini della caratterizzazione di alcune varietà precoci con l’impego di tecniche molecolari e spettroscopiche. Il piano di attività prevede: 1. Campionamento dei tuberi di patata in alcune zone meridionali (Sicilia, Puglia, Campania)

d’interesse per la produzione di patate da consumo di varietà precoci in regime biologico e convenzionale. Campionamento di tuberi seme in Calabria.

2. Analisi fitopatologiche dei campioni tramite tecniche immunoenzimatiche ( ELISA-TEST) per la ricreca di patogeni virali

3. Screening fitopatologico con diagnosi precoci delle infezioni virali e batteriche sui tuberi seme tramite l’applicazione di tecniche molecolari (PCR)

4. Ricerca ed eventuale ottimizzazione di protocolli di diagnosi in grado di consentire una diagnosi rapida e sensibile delle infezioni

I risultati attesi sono: il monitoraggio delle malattie che incidono più fortemente sulle produzioni di patata da seme e da consumo biologiche e convenzionali nel Sud dell’Italia, con particolare riferimento alle virosi, trasmissibili per seme; l’individuazione di patogeni di nuova introduzione, provenienti da altri Paesi della Comunità Europea; messa a punto di protocolli di diagnosi rapida e sensibile per seguire la qualità fitosanitaria delle produzioni da seme lungo tutta la filiera e sul prodotto finito, il seme.

Le ricadute e benefici dell’attività di ricerca sono rappresentate da l’aggiornamento della diversa diffusione di alcune malattie della patata rispetto ai dati riportati in letteratura (PLRV, PVX, PVYN , PVYC, PVYNTN, PSTVd) e eventuale rilevamento della presenza sul territorio nazionale di patogeni di nuova introduzione.

Parole chiave Screening, Elisa test, virosi, PVY, PLRV, PVX, PSTVd, test immunologici, stato fitosanitario tuberi Partecipanti all’attività

Nome Qualifica R.Bravi P.RIC. L. Sigillo RIC. G. Serratore CTER

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V. Senape Assegnista di ricerca Collaborazioni esterne:

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI Federico II Di partimento di Scienza del suolo, della piante, dell’ambiente e delle produzioni animali Prof. Astolfo Zoina DIR Prof. Domenico Carputo DIR CRA- PAV di Roma L.Tomassoli

RIC

Finanziamento 149.000 EURO; MiPAAF (Ente coordinatore Università di Napoli)

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7.4.8.6 Raccolta, accertamento e conservazione in situ ed ex situ delle risorse genetiche agrarie a rischio di estinzione della Regione Campania ( WP3)

Responsabile Romana Bravi Durata 2011-2015 Programma scientifico Network per la salvaguardia e la gestione delle risorse

genetiche agro-alimentari (AGRIGENET)

Obiettivi Il WP3 ha come obiettivo prioritario la caratterizzazione genetica, morfo-fisiologica del germoplasma agro-alimentare della Campania, con un approccio multi-disciplinare, al fine di fornire un’adeguata ed aggiornata descrizione e valutazione di genotipi autoctoni appartenenti alle colture erbacee, arboree e vitigni campani. L’approccio globale è funzionale e preliminare all’implementazione di una banca dati del germoplasma vegetale campano (azione concertata inclusa nel WP7), con lo scopo di razionalizzare ed integrare le informazioni e conoscenze già disponibili e generate ex-novo dal presente progetto su ecotipi autoctoni di interesse agro-alimentare. Descrizione attività 1 - Accertamento e controllo del germoplasma autoctono L’accertamento e il controllo del germoplasma autoctono a rischio di estinzione della Regione Campania verrà effettuato tramite l’identificazione delle caratteristiche morfo-fisiologiche distintive del materiale genetico al fine di fornire una completa ed aggiornata descrizione e valutazione degli ecotipi campane incluse nelle liste del presente bando. Le attività di accertamento e attestazione sono di fondamentale importanza per definire l’esatta identità dei diversi materiali genetici nell’ambito delle azioni di catalogazione, conservazione in situ ed ex situ (banca del germoplasma) e valorizzazione del germoplasma. L’individuazione e la descrizione delle caratteristiche varietali distintive del materiale genetico autoctono della Campania, realizzate secondo procedure standardizzate e approvate a livello nazionale e internazionale, consente l’adozione di efficaci interventi di tutela e salvaguardia anche nei casi di utilizzazione sostenibile delle risorse fitogenetiche mediante la coltivazione e la commercializzazione di varietà adattate alle condizioni locali ma minacciate da erosione genetica. 2- Conservazione in situ ed ex situ Verrà realizzato un sistema di conservazione delle risorse genetiche agrarie campane basato su un approccio integrato tra conservazione statica (ex situ) e dinamica (in situ). La realizzazione di una banca regionale del germoplasma, di campi-cataloghi e la costituzione di una rete di conservazione in sicurezza di agricoltori custodi e moltiplicatori delle varietà locali e/o ecotipi individuati nell’ambito del progetto costituiscono azioni strategiche e propedeutiche per successive azioni di salvaguardia e valorizzazione sostenibile del germoplasma. Il coltivatore custode o più in generale colui che provvede alla coltivazione, moltiplicazione e conservazione on farm delle singole risorse genetiche effettuerà la sua attività in collaborazione con le banche del germoplasma e le istituzioni responsabili della salvaguardia della risorse, genetiche oggetto di tutela. La costituzione di una rete di conservazione e sicurezza all’interno della quale si collocano sia la banca del germoplasma sia gli agricoltori custodi, rappresenta un’azione di tutela e preservazione del germoplasma regionale che favorisce l’adozione di interventi di reintroduzione sul territorio di risorse genetiche agrarie minacciate di estinzione e oggetto di valorizzazione.Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati è necessario operare su due livelli di attività:

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3-Verifica e completamento della caratterizzazione morfo-fisiologica degli ecotipi di varietà autoctone della Regione Campania, per le quali risultino già disponibili dati e informazioni 4- Raccolta e caratterizzazione morfo-fisiologica di nuovi ecotipi di varietà autoctone della Regione Campania reperite nell’ambito delle attività di catalogazione e monitoraggio delle risorse genetiche sul territorio campano. Azioni mirate Raccolta e collezione delle risorse genetiche agrarie .Censimento degli ecotipi presenti nelle banche del seme o nei campi collezione della Regione Campania. Accertamento e controllo dei caratteri distintivi varietali di ciascuna accessione collezionata. Caratterizzazione morfo-fisiologica ex situ ed in situ delle risorse genetiche autoctone tramite prove di allevamento parcellare, osservazioni e misurazioni dei caratteri e analisi di laboratorio. Valutazione del grado di omogeneità, stabilità e differenziabilità degli ecotipi.Crioconservazione di breve-medio termine dei campioni di sementi di ciascuna accessione di specie erbacea collezionata e caratterizzata nel corso del progetto. Definizione di protocolli di gestione per la conservazione in situ delle varietà locali. Realizzazione di campi catalogo e campi didattici per le varietà di specie frutticole, viticole e orticole indicate nel progetto (CRA-FRC, CRA-ORT, CRA-CAT, UNISANNIO, UNISA) La salvaguardia della biodiversità ex situ per gli ecotipi dei fruttiferi, sarà effettuata presso le aziende sperimentali del CRA-FRC, mediante la realizzazione di campi catalogo di collezione del germoplasma autoctono. Parole chiave Biodiversità, conservazione in situ ed ex situ, agricoltore custode, caratterizzazione morfologica, descrittori UPOV, banca del germoplasma Partecipanti all’attività

Nome Qualifica R.Bravi P.RIC. B.Frangipane RIC. M. Faina CTER A.Oliviero Assegno di ricerca V.Spina Assegno di ricerca L. Russo O. AGR N. 3 ( a tempo determinato) O.AGR. Collaborazioni esterne: A. Fuggi Università seconda di Napoli DIR M.Di Matteo Università di Salerno DIR V. Colantuono Università del Sannio DIR M. Zaccardelli CRA- ORT di Pontecagnano (SA R. Pepe CRA- ORT di Pontecagnano (SA)

RIC CTER

M. Scortichini CRA- FRUT di Caserta DIR

Finanziamento 550.000 EURO; Ente finanziatore : Regione Campania (PSR)

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INRAN Piano della Performance

183

7.4.8.7 Caratterizzazione Responsabile Romana Bravi Durata 2011 Programma scientifico La caratterizzazione morfo-fisiologica delle varietà

locali di specie erbacee della regione Lazio – Programma Operativo Sementiero ( 2007-2011)

Obiettivi La caratterizzazione morfo-fisiologica delle risorse genetiche autoctone reperite sul territorio della regione Lazio. Valutazione e selezione delle risorse genetiche ex situ e “on farm” presso aziende private. Valutazione del grado di omogeneità, stabilità e distinguibilità delle accessioni riconducibili a popolazioni locali. Definizione di una scheda descrittiva per ciascuna accessione/varietà locale Descrizione attività Nell’ambito del Programma Operativo Sementiero della Regione Lazio (Programmi Interregionali III fase -Legge 499/99) l’ARSIAL ha commissionato all’ INRAN la caratterizzazione morfo-fisiologica delle risorse genetiche autoctone di specie erbacee di potenziale interesse sementiero. Le prove di caratterizzazione, valutazione e selezione delle risorse genetiche regionali sono realizzate presso le strutture operative dell’ex ENSE, le Strutture Aziendali dell’Agenzia ARSIAL e “on farm” presso aziende agricole private, in funzione delle particolari esigenze tecnico-scientifiche necessarie alla caratterizzazione. L’attività di caratterizzazione morfo-fisiologica interessa 20 specie erbacee per un totale di 193 accessioni reperite sul territorio laziale nel periodo dal 2008-2011. Nel corso del 2011 sono state messe in prova 50 accessioni. Il programma di attività ha previsto l’adozione delle schede descrittive e i relativi i protocolli internazionali CPVO/ UPOV o nazionali con opportuni adeguamenti in riferimento alle tipologie varietali, alle zone di coltivazione e al livello di variabilità genetica riscontrato nelle singole accessioni. Le prove di allevamento parcellare dei campioni di sementi di ciascuna accessione, realizzate in due replicazioni, hanno una durata annuale e vengono condotte, per alcune specie, in situ ( presso agricoltori e aziende agricole dell’ARSIAL) ed ex situ (presso l’azienda agricola sperimentale INRAN di Battipaglia. Le varietà locali e le rispettive accessioni sono confrontate tra di loro e con alcune varietà commerciali di riferimento al fine di calibrare le osservazioni e le attribuzioni delle classi di espressione dei caratteri e valutare il livello di differenziabilità e omogeneità dei materiali esaminati. Il principale scopo dell’attività di caratterizzazione è la definizione di una descrizione varietale tramite la compilazione di una scheda descrittiva di tipo morfo-fisiologico per ciascuna varietà locale o accessione esaminata. Parole chiave Accessione, varietà locale, agrobiodiversità, caratterizzazione varietale, ecotipo, variabilità genetica Partecipanti all’attività

Nome Qualifica R.Bravi P.RIC. E. Fusciante RIC. M. Faina CTER M.Mele ( a tempo determinato) CTER

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INRAN Piano della Performance

184

L.Russo O.AGR. n. 2 ( a tempo determinato) O.AGR.

Finanziamento 65.000 EURO; Ente finanziatore : ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio)

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INRAN Piano della Performance

185

7.4.9 INRAN-ENSE SEZIONE DI BOLOGNA 7.4.9.1 Attività di controllo e certificazione ufficiale delle sementi di specie agrarie e

ortive Responsabile Alessandra Sommovigo Responsabili tecnico scientifici Massimo Montanari – Stefano Gualanduzzi Tipologia Attività di servizio obbligatoria (Legge n.1076/ 71 e DPR

n.1065/73, Legge n.195/76) Durata permanente

Descrizione dell’attività: La Sezione INRAN di Bologna effettua i controlli e la certificazione delle sementi presso le aziende moltiplicatrici di sementi e gli stabilimenti di selezione meccanica delle società sementiere situate nelle regioni di competenza (Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna – esclusa la provincia di Piacenza – Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo). La Sezione effettua, inoltre, i controlli di sorveglianza presso le aziende sementiere accreditate per le ispezioni in campo, il campionamento e l’analisi di laboratorio delle sementi, oltre ai campionamenti ufficiali ed ai controlli previsti annualmente per la realizzazione dei campi di post- controllo delle sementi “standard” di specie ortive ( Legge 195/76). L’attività di certificazione si espleta, principalmente, attraverso due fasi di controllo: ispezioni in campo alle colture porta-seme e controlli alla selezione meccanica presso le aziende sementiere. Su richiesta dei produttori, vengono controllate le coltivazioni da seme al fine di valutare in campo le caratteristiche d’identità e purezza varietale delle colture e verificarne la rispondenza ai requisiti previsti della normativa vigente. Nel corso delle ispezioni i tecnici verificano l’idoneità delle coltivazioni anche rispetto ad altri parametri normativi e tecnici quali lo stato sanitario, la presenza di altre specie di piante, le superfici e le produzioni. La fase di controllo presso gli stabilimenti di selezione meccanica segue le procedure di ufficio consistenti nella verifica della documentazione, nel rilascio e nella sovrastampa delle etichette ufficiali di certificazione. Il controllo alla selezione meccanica consiste nella verifica dei seguenti aspetti tecnici: giacenze del seme, lavorazioni, conformità degli imballaggi, regolare cartellinatura e chiusura delle confezioni di sementi, campionamento delle sementi secondo i metodi ufficiali previsti dal D.M. del 22/12/92. I tecnici ispettori provvedono alla spedizione dei campioni di sementi ai laboratori e centri agricoli sperimentali per le analisi, la conservazione e la semina in parcelle di post controllo. Gli interventi ispettivi vengono documentati in appositi verbali per attestare gli esiti delle ispezioni in campo e dei controlli alla selezione meccanica. La gestione del processo di certificazione si avvale di un programma informatico on line, disponibile anche agli utenti, messo a punto dall’ex ENSE sul sito web dell’ INRAN per gestire on line le diverse fasi di richiesta di certificazione, rilascio cartellini, cartellinatura, controlli in campo, analisi e statistiche. La stessa tipologia di attività si esplica, su richiesta di ditte sementiere o di altre figure del comparto, con interventi di natura privatistica. ANNATA AGRARIA DI RIFERIMENTO (2010/2011) DITTE SEMENTIERE CONTROLLATE: n° 134 DITTE ORTIVE CONTROLLATE: n° 49

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INRAN Piano della Performance

186

AZIENDE MOLTIPLICATRICI CONTROLLATE: n° 4.250 Parole chiave: certificazione, ispezioni in campo, purezza varietale, identità varietale, malattie trasmissibili per seme, stima della produzione, selezione meccanica, campionamento, cartellinatura Partecipanti all’attività: Nome Qualifica A. Sommovigo P. RIC. M. Montanari RIC. S. Gualanduzzi RIC. L. Serafini O.T. S. Lenzi O.T. C. Stalli O.T. R. Tomasicchio O.T. A. Ungarelli O.T. M. Velitti O.T.

Collaborazioni afferenti ad altre Sezioni: Nome Qualifica E. Visentin CTER C. Baldin CTER Collaborazioni a tempo determinato: Nome Qualifica G. Diliberto CTER L. Raimondo CTER D. Iraci Capuccinello CTER Collaborazioni esterne:

Tecnici controllori INRAN : Dr. Argazzi Ennio P.A. Benedetti Marco P.A. Caneschi Riccardo Dr. Castellani Marco D.ssa Ciotti Rossana P.A. Finotello Emanuela Dr. Gigliarelli Mario P.A. Grottaroli Sauro Dr. Marchi Francesco P.A. Menozzi Luigi P.A. Pasolini Gianluca Dr. Rossi Antonio P.A. Venali Marco P.A. Zaggia Federico D.ssa Zari Rosanna

n.15

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INRAN Piano della Performance

187

Tecnici accreditati in attività delle aziende sementiere. (certificazione sotto- sorveglianza)

n. 54

Titolo Ispezioni ufficiali in campo di cereali a

paglia autunno-vernini Specie Ditte

sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Visite effettuate

(n°)

Superfici controllate

(ha)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Avena comune e byzantina

8 7 65 663,47 2 6 0

Farro diccocco

3 5 5 62,20 1 2 0

Farro monococco

1 2 3 6,43 1 1 0

Frumento duro

41 31 1.575 27.214,69 5 16 17

Frumento tenero

35 30 1.179 14.007,21 5 16 22

Orzo 33 31 290 3.157,36 5 16 14 Riso 9 7 86 1.203,20 1 2 0

Segale 3 6 59 297,57 3 1 0 Spelta 1 1 16 12.30 0 1 0

Triticale 12 17 57 686,11 2 10 2 Titolo Ispezioni ufficiali in campo di foraggere

graminacee e leguminose

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Visite effettuate

(n°)

Superfici controllate

(ha)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Leguminose: Erba

medica 69 31 1.376 14.212,94 2 14 0

Favino 9 14 182 1.698,03 0 8 3 Ginestrino 2 5 8 86,48 1 1 0 Lupinella 2 2 15 96,32 0 2 1 Pisello da foraggio

7 9 100 982,56 1 4 5

Sulla 5 4 14 176,95 0 4 0 Trifoglio

alessandrino 33 19 473 4.896,39 1 7 1

Trifoglio ibrido

1 1 1 17,00 0 1 0

Trifoglio incarnato

8 6 47 613,07 0 6 0

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INRAN Piano della Performance

188

Trifoglio pratense

5 4 16 133,68 1 1 0

Trifoglio resupinato

7 12 51 700,73 0 5 0

Veccia comune

9 7 28 241,31 1 5 0

Veccia vellutata e

di Narbonne 2 2 4 26,12 0 2 0

Graminacee: Dactylis

glomerata 1 1 1 0,10 1 0 0

Festuca arundinacea

3 4 4 2,90 1 2 0

Fleolo 1 1 1 0,10 1 0 0 Loglio

d’Italia (I° e II° taglio)

9 19 214 4.069,65 2 6 2

Loietto perenne

1 2 2 15,80 1 1 0

Titolo Ispezioni ufficiali in campo di barbabietola

da zucchero e da foraggio

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Visite effettuate

(n°)

Superfici controllate

(ha)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Barbabietola da zucchero

(vivaio) 7 3 1.065 586,48 1 0 11

Barbabietola da zucchero (portaseme)

7 5 565 2.108,37 1 0 13

Barbabietola da foraggio

(vivaio) 5 4 24 46,50 0 2 4

Barbabietola da foraggio (portaseme)

2 6 37 127,46 0 1 2

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INRAN Piano della Performance

189

Titolo Ispezioni ufficiali in campo di oleaginose e da fibra

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Visite effettuate

(n°)

Superfici controllate

(ha)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Girasole 6 11 299 1.190,42 2 3 2 Soia 12 16 420 7.417,50 3 6 5 Colza 4 5 7 56,50 1 3 0

Rafano oleifero

1 2 23 105,00 0 1 0

Senape (bianca e bruna)

2 2 11 39,51 0 2 0

Navone 2 1 5 6,15 0 1 0 Titolo Ispezioni ufficiali in campo di tuberi seme Specie Ditte

sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Visite effettuate

(n°)

Superfici controllate

(ha)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Patata 4 5 62 70,61 3 0 0 Titolo Ispezioni ufficiali in campo di specie

industriali

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Visite effettuate

(n°)

Superfici controllate

(ha)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Mais 7 10 279 1.791,10 3 3 1 Sorgo 2 4 24 77,83 1 1 0

Sorgo x Erba

sudanese 1 2 4 16,87 1 0 0

Titolo Ispezioni ufficiali in campo di altre specie

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Visite effettuate

(n°)

Superfici controllate

(ha)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Aglio 1 1 1 5,00 1 0 0 Cicoria

industriale 2 5 19 146,00 1 3 0

Cece 2 3 48 324,93 0 3 0 Facelia 1 1 1 4,96 1 0 0

Lenticchia 1 1 3 8,10 0 1 0 Cavolo da foraggio

2 2 2 6,50 0 2 0

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INRAN Piano della Performance

190

Titolo Controllo alla selezione meccanica di cereali a paglia autunno-vernini

Specie Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero lotti

certificati

Quantitativi certificati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Avena comune e byzantina

10 10 101 2.108,20 1 8 4

Farro diccocco

2 2 12 130,78 1 1 0

Farro monococco

1 1 3 14,20 0 1 0

Frumento duro

34 21 3.203 68.827,28 3 12 14

Frumento tenero

28 17 3.820 87.398,64 3 15 13

Orzo 24 17 742 14.767,03 3 11 12 Riso 2 2 297 5.352,32 1 1 0

Segale 5 3 140 1.038,12 0 1 0 Spelta 1 1 16 0 0 0 0

Triticale 8 7 136 2.952,61 0 5 3 Titolo Controllo alla selezione meccanica di

foraggere graminacee e leguminose

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero lotti

certificati

Quantitativi certificati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Leguminose: Erba medica 42 25 1.319 7.076,19 4 13 0 Erba medica

ibrida 1 1 3 24,00 0 1 0

Favino 9 9 143 2.708,35 2 5 4 Ginestrino 5 3 15 50,60 0 4 0 Lupinella

(commerciale) 12 8 65 463,18 0 10 0

Lupinella (varietà)

3 1 17 82,20 2 2 0

Lupino 1 1 1 24,00 0 1 0 Pisello da foraggio

7 6 82 1.503,61 1 4 2

Sulla (commerciale)

9 7 23 87,31 0 5 0

Sulla (varietà)

6 4 16 75,35 0 4 0

Trifoglio alessandrino

20 13 499 3.438,89 2 10 0

Trifoglio 3 3 6 21,20 1 2 0

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INRAN Piano della Performance

191

ibrido Trifoglio incarnato

14 8 203 1.209,71 1 8 0

Trifoglio pratense

11 5 80 200,08 3 5 0

Trifoglio resupinato

7 3 81 362,40 1 4 0

Veccia comune

9 5 95 1.039,91 2 6 1

Veccia vellutata e di

Narbonne 5 3 11 33,85 1 4 0

Graminacee: Agrostide stolonifera

1 1 1 0,59 0 1 0

Agrostide tenue

1 1 1 3,40 0 1 0

Dactylis glomerata

5 4 12 30,05 1 3 0

Erba capriola (commerciale)

9 8 27 93,91 2 6 0

Festuca arundinacea

10 8 39 102,03 3 5 0

Festuca dei prati

1 1 2 20,00 1 0 0

Fienarola 1 1 1 1,13 0 1 0 Fleolo 3 3 16 78,50 1 2 0

Loietto ibrido 2 2 17 109,23 0 2 0 Loglio d’Italia

(I° e II° taglio)

17 10 1.137 8.641,13 4 8 0

Loietto perenne

13 7 58 124,82 1 7 0

Titolo Controllo alla selezione meccanica di

barbabietola da zucchero e da foraggio

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero lotti

certificati

Quantitativi certificati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Barbabietola da zucchero

7 5 663 4.505,05 1 4 0

Barbabietola da foraggio

2 3 64 211,23 0 3 0

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INRAN Piano della Performance

192

Titolo Controllo alla selezione meccanica di oleaginose e da fibra

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero lotti

certificati

Quantitativi certificati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Canapa dioica

1 1 6 1,41 0 1 0

Girasole 11 8 382 1.754,28 1 8 1 Soia 11 9 814 11.895,77 2 5 1

Colza 11 8 66 84,91 3 6 0 Rafano oleifero

2 1 28 125,58 0 1 0

Senape (bianca e bruna)

5 3 9 26,76 0 3 0

Navone 2 2 11 4,73 0 2 0 Titolo Controllo alla selezione meccanica di

tuberi seme Specie Ditte

sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero lotti

certificati

Quantitativi certificati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Patata 5 5 202 416,76 2 1 0 Titolo Controllo alla selezione meccanica di

specie industriali

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero lotti

certificati

Quantitativi certificati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Mais 6 6 1.003 1.376,80 1 4 2 Sorgo 9 6 80 283,43 3 7 2

Sorgo x Erba

sudanese 6 5 10 69,57 2 3 0

Erba sudanese

3 3 5 17,51 1 2 0

Titolo Controllo alla selezione meccanica di altre

specie

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero lotti

certificati

Quantitativi certificati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Aglio 1 1 0 0 0 0 0 Cicoria

industriale 2 1 18 126,90 0 1 0

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INRAN Piano della Performance

193

Cece 1 1 23 312,68 0 1 0 Facelia 2 2 1 0,30 1 1 0

Cavolo da foraggio

2 1 4 9,52 0 1 0

Titolo Controllo alla selezione meccanica di

miscugli di sementi

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero lotti

certificati

Quantitativi certificati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Tecnici accreditati

(n°)

Miscugli per

erbaio 14 9 299 2.091,98 3 7 0

Miscugli per prato

23 12 638 1.548,82 4 9 0

Miscugli per

tappeto erboso

28 15 2.405 4.312,82 3 10 0

Titolo Sorveglianza ispezioni in campo

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Visite effettuate

(n°)

Superfici controllate

(ha)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Frumento duro

8 6 38 1.046,13 2 4

Frumento tenero

6 5 23 268,34 3 4

Orzo 6 5 10 152,43 Pisello da foraggio

2 2 4 62,05 0 2

Favino 2 2 6 96,51 0 2 Barbabietola da foraggio

(vivai) 1 1 4 1,61 1 0

Barbabietola da foraggio (portaseme)

1 1 6 18,93 1 0

Barbabietola da zucchero

(vivai) 6 3 67 52,66 2 2

Barbabietola da zucchero (portaseme)

6 3 43 145,57 2 1

Soia 2 2 12 375,61 1 1 Mais 2 2 17 131,90 0 2

Girasole 2 2 6 36,50 1 2

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INRAN Piano della Performance

194

Loglio d’Italia

1 2 3 40,00 1 0

Veccia 1 1 1 2,47 0 1 Trifoglio

alessandrino 1 1 1 16,00 0 1

Trifoglio persico

1 1 1 4,46 0 1

Sulla 1 1 1 7,00 0 1 Titolo Interventi privati

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero interventi

Numero campioni

(solo in caso di intervento per

campionamento

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Cereali 2 2 7 3 1 1 Foraggere 6 5 10 30 0 4

Ortive 6 3 42 357 1 3 Barbabietola da foraggio

1 1 18 3 0 1

Mais 2 2 3 3 1 1 Oleaginose 4 3 16 108 0 2

Finanziamento Richiedenti la certificazione (tariffa di certificazione: controllo e

cartellinatura del seme condizionato); Richiedenti interventi privati (tariffe private)

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INRAN Piano della Performance

195

7.4.9.2 Certificazione sementi ortive: Prove di post controllo di specie ortive Responsabile Alessandra Sommovigo Responsabili tecnico scientifici Massimo Montanari – Stefano Gualanduzzi Durata permanente

Descrizione dell’attività: L’attività di post-controllo delle sementi ortive della categoria “standard” rappresenta una fase importante nel processo di certificazione e si esplica nell’allestimento di parcelle per la verifica delle caratteristiche varietali delle sementi poste in commercio. Vengono realizzate le prove di post-controllo programmate annualmente dal settore sementiero dell’INRAN su indicazione del MiPAF. L’attività consiste nell’allevamento parcellare dei campioni di seme prelevati ufficialmente presso le ditte produttrici di sementi ortive e nella verifica dell’identità e della purezza varietale rispetto ai requisiti previsti dalla normativa sementiera; tale attività è completata dalla ricerca delle varietà testimoni per le prove, dal ricevimento dei campioni, dalla preparazione dei campi parcellari, nonché degli schemi sperimentali e dall’elaborazione finale dei risultati delle prove. Parole chiave: Caratterizzazione morfologica, varietà, omogeneità, stabilità e distinguibilità, post- controllo Partecipanti all’attività: Nome Qualifica A. Sommovigo P. RIC. M. Montanari RIC. S. Gualanduzzi RIC. L. Serafini O.T. A. Ungarelli O.T.

Collaborazioni a tempo determinato: Nome Qualifica G. Diliberto CTER L. Raimondo CTER

Specie Bietola da coste Cardo Cavolo

cappuccio

Melone

Parcelle (n°)

73 22 81 27

Finanziamento Tariffe di certificazione relative al post controllo di sementi di piante

ortive.

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INRAN Piano della Performance

196

7.4.9.3 Monitoraggio ufficiale OGM - Campionamenti per monitoraggio OGM Responsabile Alessandra Sommovigo Responsabili tecnico scientifici Massimo Montanari – Stefano Gualanduzzi Durata 2010/2012-2011/2013 Programma scientifico MONISEM - MONISEMBIO

Descrizione dell’attività: Nell’ambito dei progetti mirati a verificare l’assenza di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) nelle sementi di mais e soia destinate alla semina sul territorio nazionale, la Sezione di Bologna partecipa al campionamento, presso le ditte sementiere di competenza territoriale, dei lotti prodotti dalle ditte stesse. L’attività è descritta con completezza nell’elaborato relativo al Laboratorio Analisi Sementi di Tavazzano. Parole chiave: campionamento, lotti, OGM, monitoraggio. Partecipanti all’attività: Nome Qualifica A. Sommovigo P. RIC. M. Montanari RIC. Collaborazioni afferenti ad altre Sezioni: Nome Qualifica E. Visentin CTER Collaborazioni esterne:

Tecnici controllori INRAN : D.ssa Ciotti Rossana P.A. Finotello Emanuela Dr. Gigliarelli Mario Dr. Marchi Francesco P.A. Menozzi Luigi Dr. Rossi Antonio

n. 6

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero interventi

Numero lotti

campionati

Quantitativi campionati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Mais 5 5 32 183 360,85 1 2 Soia 9 8 60 252 5.862,53 1 6

Titolo Campionamenti privati per monitoraggio

OGM

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INRAN Piano della Performance

197

Descrizione dell’attività: L’attività di campionamento si effettua, su richiesta delle ditte sementiere di competenza territoriale, al fine di verificare l’assenza di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) nelle sementi di mais e soia destinate alla semina sul territorio nazionale; i campioni privati vengono inviati per l’analisi al Laboratorio Analisi Sementi di Tavazzano.

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero interventi

Numero lotti

campionati

Quantitativi campionati

(ton)

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Mais 1 1 1 16 46,79 0 1 Finanziamento MiPAAF e ditte richiedenti il campionamento privato

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INRAN Piano della Performance

198

7.4.9.4 Analisi I.S.T.A. - Campionamenti per analisi I.S.T.A. Responsabile Alessandra Sommovigo Responsabili tecnico scientifici Massimo Montanari – Stefano Gualanduzzi Durata permanente

Descrizione dell’attività: L’International Seed Testing Association ha come scopo principale l’approfondimento delle tematiche scientifiche e tecniche riguardanti le analisi di laboratorio delle sementi e la messa a punto di metodi di campionamento e analisi la cui validità sia riconosciuta ed accettata a livello internazionale. Uno dei Laboratori accreditati all’ISTA è il Laboratorio analisi sementi INRAN ENSE di Tavazzano. Il laboratorio, su richiesta dell’utenza, effettua campionamenti di sementi e analisi di laboratorio. Per il campionamento si avvale del personale accreditato presso le sezioni (personale interno ed esterno). Parole chiave: ISTA, analisi sementi, seed testing, campionamento, seed sampling Partecipanti all’attività: Nome Qualifica A. Sommovigo P. RIC. M. Montanari RIC. S. Gualanduzzi RIC. L. Serafini O.T. A. Ungarelli O.T. Collaborazioni afferenti ad altre Sezioni: Nome Qualifica E. Visentin CTER C. Baldin CTER Collaborazioni esterne:

Tecnici controllori accreditati: Dr. Argazzi Ennio P.A. Benedetti Marco P.A. Caneschi Riccardo Dr. Castellani Marco D.ssa Ciotti Rossana P.A. Finotello Emanuela Dr. Gigliarelli Mario P.A. Grottaroli Sauro Dr. Marchi Francesco P.A. Menozzi Luigi P.A. Pasolini Gianluca Dr. Rossi Antonio P.A. Zaggia Federico D.ssa Zari Rosanna

n.15

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INRAN Piano della Performance

199

Specie

Ditte sementiere interessate

(n°)

Province interessate

(n°)

Numero interventi

Numero campioni

Tecnici interni (n°)

Tecnici esterni (n°)

Cereali 5 4 8 25 2 3 Foraggere 9 7 46 295 2 5

Ortive 13 6 159 665 1 5 Barbabietola da zucchero

1 1 27 104 0 1

Mais 3 3 36 114 1 2 Oleaginose 2 2 26 114 0 2

Finanziamento Tariffe di intervento ISTA

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INRAN Piano della Performance

200

7.4.9.5 Iscrizione di varietà al Registro - Prove descrittive ed agronomiche ai fini dell’iscrizione al registro di varietà di specie agrarie

Responsabile Alessandra Sommovigo Responsabili tecnico scientifici Massimo Montanari – Stefano Gualanduzzi Durata permanente

Descrizione dell’attività: La Sezione INRAN di Bologna effettua, sulla base del piano di semina previsto annualmente dal MIPAAF per le prove del Registro Varietale Nazionale, le prove di allevamento parcellare di campioni di sementi finalizzate alla verifica dei requisiti di omogeneità, differenziabilità , stabilità (DUS) e valore agronomico delle varietà in iscrizione al Registro Varietale. L’attività prevede la realizzazione delle prove di caratterizzazione morfo-fisiologica delle varietà delle specie foraggere continentali e della specie sorgo e le prove agronomiche delle varietà di patata in iscrizione al Registro Nazionale Varietale. Le prove vengono realizzate sulla base dei protocolli internazionali CPVO/UPOV e in applicazione dei criteri ufficiali per l’iscrizione al Registro Nazionale. L’attività consiste nell’ esaminare la documentazione tecnica fornita dal costitutore, proporre le varietà testimoni per le prove, ricevere i campioni, preparare i campi parcellari, gli schemi sperimentali; effettuare i rilevi e i sopralluoghi delle prove, le elaborazioni statistiche dei risultati e predisporre l’elaborazione finale dei risultati delle prove. Parole chiave: Caratterizzazione morfologica, varietà, registro varietale, omogenità, stabilità e distinguibilità, post- controllo, valore agronomico Partecipanti all’attività: Nome Qualifica A. Sommovigo P. RIC. M. Montanari RIC. S. Gualanduzzi RIC. R. Tomasicchio O.T. A. Ungarelli O.T.

Collaborazioni a tempo determinato: Nome Qualifica M. Giannini Borsista G. Diliberto CTER L. Raimondo CTER

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INRAN Piano della Performance

201

Prove descrittive foraggere:

Specie Erba medica

1° anno

Erba medica 2° anno

Trifoglio pratense 1° anno

Trifoglio pratense 2° anno

Varietà (n°) 8

(+ 6 Testimoni)

7 (+ 5

Testimoni)

1 (+ 1

Testimoni)

2 (+ 5

Testimoni) Parcelle

(n°) 56

48 6 21

Specie Pisello da foraggio

Trifoglio ibrido

Facelia

Varietà (n°) 3

(+ 3 Testimoni)

1 (+ 1

Testimoni)

1 (+ 1

Testimoni) Parcelle

(n°) 24 6 8

Prove descrittive sorgo:

Specie Sorgo da granella

Sorgo da foraggio

Varietà (n°) 17

(+ 5 Testimoni)

20 (+ 5

Testimoni) Parcelle

(n°) 44 50

Prova agronomica patata:

Specie Patata

Varietà (n°) 5

(+ 8 testimoni) Parcelle

(n°) 39

Finanziamento Tramite costitutori che richiedono la registrazione di nuove varietà al

Registro Nazionale

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INRAN Piano della Performance

202

7.4.9.6 Piano Sementiero Nazionale per l’Agricoltura Biologica (PNSB) - Messa a punto di linee guida e disciplinari di produzione di sementi biologiche (Iniziativa 5-1° biennio-Asse 2-Azione 4)

Responsabile Alessandra Sommovigo Durata 2009/2010-2010/2011 Programma scientifico Programma di Azione Nazionale

per l’Agricoltura Biologica e i Prodotti Biologici Descrizione: Il piano sementi biologiche è un'azione finanziata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e coordinata da INRAN‐ENSE nell'ambito del programma di azione nazionale per l'agricoltura biologica e i prodotti biologici. Il primo biennio è stato completato nel 2011. L'obiettivo è quello di adottare iniziative volte a promuovere la disponibilità di sementi e varietà adatte all'impiego in agricoltura biologica. Obiettivi dell’attività: La Sezione INRAN di Bologna, nell’ambito del progetto, ha avuto il compito di fornire linee guida e disciplinari di produzione di sementi biologiche applicabili a tutte le specie agrarie ed ortive per la moltiplicazione in campo, la selezione, il condizionamento ed il confezionamento di sementi biologiche. Descrizione dell’attività: Nelle linee guida sono stati approfonditi i requisiti fondamentali che deve possedere un azienda agricola per la produzione di sementi biologiche, le caratteristiche, i sistemi di lavorazione nonchè le modalità di preparazione del terreno ed i criteri da adottare per le successioni colturali. Inoltre, è stata effettuata un’attenta valutazione delle problematiche legate all’isolamento, all’operazioni di raccolta e a quelle di trasporto della semente dall’azienda moltiplicatrice a quella selezionatrice; per quest’ultima non sono state trascurate le criticità relative alle fasi di lavorazione/condizionamento e confezionamento delle sementi biologiche in relazione ai requisiti richiesti per le sementi dalla normativa vigente. Le specie individuate per il primo biennio del progetto sono state scelte fra quelle che rivestono maggiore importanza economica per il nostro Paese e precisamente, frumento duro, cipolla ed erba medica. Nella stesura dei disciplinari di produzione sono state date precise indicazioni agronomiche e colturali, valutando i sistemi riproduttivi e le diverse tecniche di coltivazione delle specie in esame, approfondendo le tematiche relative alle tecniche d’impianto, di semina, di concimazione e d’irrigazione, considerandone la correlazione con gli aspetti inerenti la gestione delle infestanti e lo sviluppo/diffusione di fitopatie. Per quanto riguarda la difesa fitosanitaria sono stati forniti specifici riferimenti ai prodotti utilizzabili e ammessi dall’Allegato I e dall’Allegato II del Reg. CE 889/2008. Parole chiave: Linee guida, disciplinari, sementi biologiche Partecipanti all’attività: Nome Qualifica A. Sommovigo P. RIC. D. Iraci Capuccinello Assegnista di ricerca Collaborazioni esterne: A.I.A.B., ASSEME, ASSOSEMENTI, FEDERBIO

FINANZIAMENTO MIPAAF

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INRAN Piano della Performance

203

7.4.10 INRAN-ENSE SEZIONE DI PALERMO

7.4.10.1 Ispezione ufficiale in campo dei cereali a paglia autunno vernini Responsabile Claudia Miceli Durata Febbraio – Giugno di ogni anno Programma scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Obiettivi : Valutare in campo l’idoneità delle colture portaseme in termini di identità e purezza varietale ai fini della certificazione ufficiale. Descrizione dell’attività: Annualmente l’attività di certificazione ufficiale delle sementi prevede che le ditte sementiere della Sicilia presentino domanda di visita in campo entro il 1° marzo, presso la sezione di Palermo, corredata dagli elenchi di coltivazione con la specifica, tra l’altro, delle aziende agricole moltiplicatrici, la loro ubicazione e le superfici da sottoporre a controllo. Preliminarmente viene svolta una fase di controllo della documentazione pervenuta in ufficio (contratti di moltiplicazione, fatture di acquisto e cessione del seme, ritiro cartellini impiegati) e di verifica dei dati inseriti dalle ditte sementiere nel nostro programma di certificazione (o eventualmente di inserimento per le ditte non abilitate). Questa fase è preparatoria per l’attività di ispezione da svolgere presso le aziende agricole moltiplicatrici ed ha lo scopo di verificare la regolarità dal punto di vista tecnico-amministrativo della domanda di visita in campo. Al termine delle verifiche tecnico-amministrative sono predisposti gli elenchi delle coltivazioni da visitare e vengono stampati i verbali che saranno successivamente compilati dai tecnici controllori. Infine, si formalizzano gli incarichi per i controlli in campo ai tecnici interni ed esterni. Nei periodi più idonei, in base alla specie, i tecnici della sezione di Palermo effettuano le ispezioni in campo a tutte le colture portaseme presso le aziende moltiplicatrici, ai fini della verifica della rispondenza di tali colture ai requisiti previsti dalla normativa vigente con particolare riferimento a identità e purezza varietale, stato sanitario, presenza di piante di altra specie e/o varietà. Nel corso dell’ispezione si verifica che siano rispettate le seguenti prescrizioni di carattere tecnico:

• Numero delle varietà ammesse • Superficie delle coltivazioni • Categoria del seme impiegato • Precedenti colturali • Epurazione

Nel corso delle ispezioni in campo i tecnici provvedono all’accertamento di: • Stato generale della coltura • Isolamento • Presenza di altre specie di piante • Identificazione della varietà • Presenza di piante appartenenti ad altre varietà o disgiuntive della varietà coltivata • Presenza di gravi malattie trasmissibili per seme • Stima della produzione • Eventuali verifiche delle produzioni dichiarate in fase di trebbiatura

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INRAN Piano della Performance

204

Parole chiave: certificazione ufficiale, domanda di visita in campo, ispezioni in campo, purezza varietale, identità varietale, malattie trasmissibili per seme, stima della produzione Partecipanti alla ricerca:

Anno di riferimento 2010

SPECIE

FRUMENTO DURO

ORZO

AVENA COMUNE E

BIZANTINA

TRITICALE

Ditte sementiere controllate 43 6 4 1

Az. Agricole moltiplicatrici 969 9 11 1

Superfici controllate (HA) 14.300,75 85,45 119,24 5

Superfici approvate (HA) 14.200,80 85,45 119.24 0

Superfici scartate (HA) 99,95 0 0 0

Tecnici interni impiegati 5 3 3 1

Tecnici esterni impiegati 2 0 0 0

Tecnici accreditati impiegati

2 0 0 0

Province interessate 9 4 3 1

Ente finanziante Ditte richiedenti la certificazione Importo finanziamento 4,30€/ha come da tariffe ufficiali di certificazione

Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T. D. Parisio O.T. A. Rigoglioso O.T. Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica Tecnici controllori ufficiali C. Bertolino

G. Leone M. Di Martino V. Campanella

Agrot. P.A.

Agrot. AGR.

Tecnici accreditati B. Randazzo A. La Magna S. Timpanaro A. Saldarella

AGR. AGR. AGR.

P.A.

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INRAN Piano della Performance

205

7.4.10.2 Ispezione ufficiale in campo delle leguminose da granella e da foraggio Responsabile Claudia Miceli Durata Febbraio – Giugno di ogni anno Programma scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Obiettivi : Valutare in campo la idoneità delle colture portaseme in termini di identità e purezza varietale ai fini della certificazione ufficiale. Descrizione dell’attività: Annualmente l’attività di certificazione ufficiale delle sementi prevede che le ditte sementiere della Sicilia presentino domanda di visita in campo entro il 1° marzo presso la sezione di Palermo corredata dagli elenchi di coltivazione con la specifica, tra l’altro, delle aziende agricole moltiplicatrici, la loro ubicazione e le superfici da sottoporre a controllo. Preliminarmente viene svolta una fase di controllo della documentazione pervenuta in ufficio (contratti di moltiplicazione, fatture di acquisto e cessione del seme, ecc.) e di verifica dei dati inseriti dalle ditte sementiere nel nostro programma di certificazione (o eventualmente di inserimento per le ditte non abilitate). Questa fase è preparatoria per l’attività di ispezione da svolgere presso le aziende agricole moltiplicatrici ed ha lo scopo di verificare la regolarità dal punto di vista tecnico-amministrativo della domanda di visita in campo. Al termine delle verifiche tecnico-amministrative sono predisposti gli elenchi delle coltivazioni da visitare e vengono stampati i verbali che saranno successivamente compilati dai tecnici controllori. Infine, si formalizzano gli incarichi per i controlli in campo ai tecnici interni ed esterni. Nei periodi più idonei, in base alla specie, i tecnici della sezione di Palermo effettuano le ispezioni in campo a tutte le colture portaseme presso le aziende moltiplicatrici, ai fini della verifica della rispondenza di tali colture ai requisiti previsti dalla normativa vigente con particolare riferimento a identità e purezza varietale, stato sanitario, presenza di piante di altra specie e/o varietà. Nel corso dell’ispezione si verifica che siano rispettate le seguenti prescrizioni di carattere tecnico:

• Numero delle varietà ammesse • Superficie delle coltivazioni • Categoria del seme impiegato • Precedenti colturali • Epurazione

Nel corso delle ispezioni in campo i tecnici provvedono all’accertamento di: • Stato generale della coltura • Isolamento • Presenza di altre specie di piante • Identificazione della varietà • Presenza di piante appartenenti ad altre varietà o disgiuntive della varietà coltivata • Presenza di gravi malattie trasmissibili per seme • Stima della produzione • Eventuali verifiche delle produzioni dichiarate in fase di trebbiatura

Parole chiave:

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INRAN Piano della Performance

206

certificazione ufficiale, domanda di visita in campo, ispezioni in campo, purezza varietale, identità varietale, malattie trasmissibili per seme, stima della produzione Partecipanti alla ricerca:

Anno di riferimento 2010

SPECIE

VECCIA

COMUNE

VECCIA

VELLUTATA E DI NARBONNE

FAVINO E FAVETTA

PISELLO DA FORAGGIO

TRIFOGLIO ALESSANDRINO

Ditte sementiere controllate

15 2 11 1 4

Az. Agricole moltiplicatrici

180 6 3 3 11

Superfici controllate (HA)

2.742,20 44,84 946,58 39,39 159,80

Superfici approvate (HA)

2.742,20 44,84 934,22 39,39 159,80

Superfici scartate (HA)

0 0 12,36 0 0

Tecnici interni impiegati

5 1 4 1 2

Tecnici esterni impiegati

0 0 0 0 1

Tecnici accreditati impiegati

1 1 1 0 0

Province interessate 7 3 5 1 4

Ente finanziante Ditte richiedenti la certificazione Importo finanziamento 4,30€/ha come da tariffe ufficiali di certificazione

Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T. D. Parisio O.T. A. Rigoglioso O.T. Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica Tecnici controllori ufficiali C. Bertolino

G. Leone M. Di Martino V. Campanella

Agrot. P.A.

Agrot. AGR.

Tecnici accreditati B. Randazzo A. La Magna S. Timpanaro A. Saldarella D. Calleri

AGR. AGR. AGR.

P.A. Agrot.

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INRAN Piano della Performance

207

7.4.10.3 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per i cereali autunno vernini

Responsabile Claudia Miceli Durata Luglio – Dicembre/Gennaio di ogni anno Programma scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Obiettivi : Verifica dell’attività svolta dalle ditte sementiere richiedenti la certificazione presso gli stabilimenti sementieri in merito a: stoccaggio, lavorazione, imballaggio ed etichettatura delle sementi. Descrizione dell’attività: L’attività di certificazione ufficiale delle sementi presso gli stabilimenti di selezione meccanica prevede il controllo nelle diverse fasi che vanno dal conferimento del seme sino allo stoccaggio, al confezionamento ed etichettatura delle sementi. Vengono, inoltre, prelevati ufficialmente campioni rappresentativi dei lotti per la successiva valutazione in laboratorio della rispondenza ai requisiti previsti dalla normativa vigente. Gli interventi di controllo presso gli stabilimenti di selezione meccanica prevedono:

• Controllo dello stoccaggio e delle giacenze delle sementi • Controllo delle lavorazioni • Verifica della chiusura degli imballaggi • Verifica della corretta applicazione dei cartellini ufficiali e di quelli del produttore • Prelievo campioni ufficiali

Nel corso delle ispezioni presso gli stabilimenti sementieri i tecnici provvedono a verificare: • Lavorazione del seme

• Prima lavorazione • Rilavorazione • Ricartellinatura

• Cartellinatura ufficiale: • Imballaggi • Applicazione cartellini • Verifica quantitativi

• Campionamento ufficiale dei lotti da certificare mediante prelievo di campioni di sementi destinati a:

• Conservazione • Analisi ufficiali per accertare la rispondenza dei lotti ai requisiti previsti dalla legge ai

fini della loro immissione in commercio (purezza specifica, ricerca semi estranei, germinabilità)

• Semina in campi di post controllo • Campionamento ufficiale ISTA/OECD • Campionamento per analisi private

Parole chiave:

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INRAN Piano della Performance

208

certificazione ufficiale, selezione meccanica, stabilimenti sementieri, lavorazione del seme, cartellinatura, campionamento Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T. D. Parisio O.T. A. Rigoglioso O.T. Collaborazioni esterne:

Istituzione Nome Qualifica Tecnici controllori ufficiali C. Bertolino

G. Leone M. Di Martino V. Campanella

Agrot. P.A.

Agrot. AGR.

Tecnici accreditati B. Randazzo A. La Magna S. Timpanaro A. Saldarella D. Calleri

AGR. AGR. AGR.

P.A. Agrot.

Anno di riferimento 2010

SPECIE

FRUMENTO

DURO

FRUMENTO

TENERO

ORZO

AVENA

COMUNE E BIZANTINA

TRITICALE

Ditte sementiere controllate

29 1 7 5 1

Numero lotti certificati 743 10 20 13 2

Quantitativi certificati (t) (compresi lotti non idonei)

16.584,13 112,40 327,35 165,14 15,40

Tecnici interni impiegati 5 1 5 5 1

Tecnici esterni impiegati 2 0 0 0 0

Tecnici accreditati impiegati

2 0 1 0 0

Ente finanziante Ditte richiedenti la certificazione Importo finanziamento 0,45€/q +IVA, come da tariffe ufficiali di certificazione

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INRAN Piano della Performance

209

7.4.10.4 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le leguminose da granella e da foraggio

Responsabile Claudia Miceli Durata Luglio – Dicembre/Gennaio di ogni anno Programma scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Obiettivi : Verifica dell’attività svolta dalle ditte sementiere richiedenti la certificazione presso gli stabilimenti sementieri in merito a: stoccaggio, lavorazione, imballaggio ed etichettatura delle sementi. Parole chiave: certificazione ufficiale, selezione meccanica, stabilimenti sementieri, lavorazione del seme, cartellinatura, campionamento Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T. D. Parisio O.T. A. Rigoglioso O.T. Collaborazioni esterne:

Tipologia Nome Qualifica Tecnici controllori ufficiali C. Bertolino

G. Leone M. Di Martino V. Campanella

Agrot. P.A.

Agrot. AGR.

Tecnici accreditati B. Randazzo A. La Magna S. Timpanaro A. Saldarella

D. Calleri

AGR. AGR. AGR.

P.A. Agrot.

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INRAN Piano della Performance

210

Anno di riferimento 2010

SPECIE

VECCIA

COMUNE

VECCIA

VELLUTATA E DI

NARBONNE

FAVINO E FAVETTA

PISELLO DA FORAGGIO

TRIFOGLIO

ALESSANDRINO

SULLA

(in guscio e sgusciata – compreso categoria.

commerciale)

Ditte sementiere controllate

11 2 9 1 2 2

Numero lotti certificati 181 4 46 6 4 11

Quantitativi certificati (t) (compresi lotti non idonei)

4.273,13 56,60 737,14 37,85 22,00 35,68

Tecnici interni impiegati 5 2 5 1 2 2

Tecnici esterni impiegati 0 0 0 0 0 0

Tecnici accreditati impiegati

1 1 0 0 0 0

Ente finanziante Ditte richiedenti la certificazione Importo finanziamento 0,45€/q +IVA, come da tariffe ufficiali di certificazione

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7.4.10.5 Post-controllo Responsabile Claudia Miceli Durata Dicembre – Giugno di ogni anno Programma scientifico Attività di certificazione ufficiale delle sementi

Obiettivi : Valutazione in prove parcellari di eventuali problematiche insorte in fase di selezione meccanica; Ottenere un pre-controllo per il seme tecnico. Descrizione dell’attività: Annualmente l’attività di certificazione ufficiale delle sementi prevede che in fase di controllo alla selezione meccanica vengano prelevati tre campioni ufficiali, uno dei quali è destinato alla semina in prove parcellari di post-controllo presso il centro agricolo sperimentale della Sezione di Palermo. In funzione dei lotti certificati e della loro categoria viene predisposto un protocollo di semina che prevede l’inserimento di tutti i lotti certificati di seme destinato ad ulteriori moltiplicazioni (pre-base, base e I riproduzione), di tutti i lotti certificati OECD e di una percentuale di lotti di seconda riproduzione in modo tale che il maggior numero possibile di ditte e di varietà sia rappresentata nel campo di post controllo. Sono oggetto di particolare considerazione i lotti appartenenti a varietà sulle quali negli ultimi anni è stato effettuato il controllo della selezione conservatrice, i lotti appartenenti a varietà che abbiano presentato problematiche in sede di sopralluogo in campo o post controllo negli anni precedenti, e quelli appartenenti a varietà iscritte nel corso degli ultimi anni. Nel corso del ciclo colturale del post-controllo vengono effettuati rilievi per valutare identità varietale, purezza varietale (presenza di piante fuori tipo e disgiuntive), presenza di altre specie, presenza di malattie trasmissibili per seme. Il campo di post-controllo è annualmente oggetto di visita da parte delle ditte sementiere nel corso di un incontro tecnico organizzato presso il centro agricolo della Sezione per dar loro modo di verificare e porre rimedio ad eventuali criticità. Vengono redatti rapporti istitutivi, provvisori e definitivi contenenti i risultati delle prove. Parole chiave: certificazione ufficiale, post-controllo, pre-controllo, purezza varietale, identità varietale, malattie trasmissibili per seme Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T Collaborazioni esterne:

Tipologia Nome Qualifica Tecnici controllori ufficiali V. Campanella AGR.

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Anno di riferimento 2010 FRUMENTO

DURO VECCIA

COMUNE

VECCIA VILLOSA E NARBONNE

SULLA PATATA

N° PARCELLE 290 74 6 3 24

DITTE SEMENTIERE 28 17 3 1 5

TECNICI INTERNI IMPIEGATI 5 3 2 1 2

TECNICI ESTERNI IMPIEGATI 0 0 0 0 1

FRUMENTO

TENERO ORZO AVENA

TRITICALE

N° PARCELLE 4 12 9 3

DITTE SEMENTIERE

1 7 5 1

TECNICI INTERNI IMPIEGATI

2 2 2 2

TECNICI ESTERNI IMPIEGATI

0 0 0 0

FAVINO E

FAVETTA PISELLO TRIFOGLIO

ALESSANDRINO

N° PARCELLE 23 3 3

DITTE SEMENTIERE 7 1 1

TECNICI INTERNI IMPIEGATI

2 2 2

TECNICI ESTERNI IMPIEGATI

0 0 0

Ente finanziante Ditte richiedenti la certificazione

Importo finanziamento Nell’ambito delle tariffe ufficiali di certificazione

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7.4.10.6 Analisi per la certificazione ufficiale dei prodotti sementieri Responsabile Claudia Miceli Durata Giugno - Gennaio di ogni anno Programma scientifico Laboratorio analisi sementi

Obiettivi : Valutare la rispondenza dei lotti in fase di certificazione ai requisiti previsti dalla normativa vigente e la loro idoneità all’immissione in commercio. Descrizione dell’attività: I campioni prelevati ufficialmente sono inviati presso il Laboratorio analisi sementi della Sezione di Palermo, dove vengono registrati e preparati seguendo le metodiche di campionamento ufficiale per le successive analisi di laboratorio. Vengono stampate le schede ed i campioni trasferiti in laboratorio, dove il personale tecnico provvede ad analizzarli secondo i metodi ufficiali di analisi delle sementi per determinare:

• Germinabilità

• Purezza fisica

• Ricerca Semi Estranei (RSE)

Si verifica, inoltre, che non siano presenti malattie trasmissibili per seme. I risultati vengono confrontati con le apposite tabelle di Miles ed inseriti nel programma di certificazione e viene stampato il relativo certificato ufficiale. Tutte le apparecchiature impiegate nel Laboratorio vengono regolarmente verificate e tarate ed il personale aggiornato, periodicamente, inoltre vengono eseguiti ring test ed audit interni. Parole chiave: certificazione ufficiale, analisi, germinabilità, purezza, semi estranei, malattie trasmissibili per seme, ring test, audit Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T Collaborazioni esterne:

Tipologia Nome Qualifica CTER a Tempo determinato 2 unità

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FRUMENTO DURO

VECCIA COMUNE

FAVINO E FAVETTA

ORZO

FRUMENTO TENERO

AVENA COMUNE

N° ANALISI 576 154 19 16 16 11

DITTE SEMENTIERE 27 11 5 6 1 5

TECNICI INTERNI IMPIEGATI

2 2 2 2 2 2

CTER a TD 3 3 3 3 3 3

TRIFOGLIO ALESSANDRINO SULLA VECCIA DI

NARBONNE GIRASOLE PISELLO

DA FORAGGIO

N° ANALISI 8 5 3 3 1

DITTE SEMENTIERE 3 2 3 1 1

TECNICI INTERNI IMPIEGATI

2 2 2 2 2

CTER a TD 3 3 3 3 3

Ente finanziante Ditte richiedenti la certificazione Importo finanziamento Tariffe ufficiali di certificazione

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7.4.10.7 Analisi private Responsabile Claudia Miceli Durata Giugno - Gennaio di ogni anno Programma scientifico Laboratorio analisi sementi

Obiettivi : Su richiesta di privati e/o in convenzione vengono eseguite presso il Laboratorio analisi sementi determinazioni secondo i metodi ufficiali di analisi delle sementi Descrizione dell’attività: In base alle specifiche richieste vengono effettuate le seguenti analisi:

• Germinabilità • Purezza fisica e varietale • Ricerca Semi Estranei (RSE) • Energia germinativa • Umidità • Peso ettolitrico • Peso di 1000 semi • Ecc.

Parole chiave: analisi, germinabilità, purezza, energia germinativa, semi estranei, peso ettolitrico Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T Collaborazioni esterne:

Tipologia Nome Qualifica CTER a Tempo determinato 2 unità

FRUMENTO DURO

VECCIA DI NARBONNE COLZA

N° ANALISI 7 3 2

DITTE SEMENTIERE 4 1 1

TECNICI INTERNI IMPIEGATI 2 2 2

CTER a TD 1 1 1

Ente finanziante

Privati

Importo finanziamento Tariffe ufficiali

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7.4.10.8 Attività di ricerca Responsabile Claudia Miceli Durata Tutto l’anno Programma scientifico Laboratorio analisi sementi

Obiettivi : Per specifici obiettivi della Sezione, su richiesta di privati e/o per esigenze di progetti di ricerca vengono sviluppate alcune linee di ricerca miranti all’approfondimento ed alla specializzazione di specifici settori del Laboratorio analisi sementi. Descrizione dell’attività: Tra le attività sviluppate si menzionano:

• Identificazione botanica di specie coltivate ed infestanti, mediante analisi: Morfo-fenologica

del seme e della pianta

• Monitoraggio delle specie infestanti presenti nel territorio siciliano: RSE mirata su granella e

seme di Triticum durum Desf.

• Aggiornamento ed ampliamento seed bank della Sezione di Palermo

• Creazione ex novo di una banca dati informatizzata sulla base della seed bank fisica

Parole chiave: seed bank, identificazione botanica, purezza, semi estranei, Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T L. Lupo ASS. RIC. V. Angileri ASS. RIC.

FRUMENTO DURO LENTICCHIA FAGIOLO CECE

N° ANALISI 300 10 20 10

TECNICI INTERNI IMPIEGATI 3 1 1 1

ASSEGNISTI 1 1 1 1

Ente finanziante Privati /progetti di ricerca Importo finanziamento Tariffe ufficiali / capitoli di progetto

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7.4.10.9 Analisi a supporto dell’attività di certificazione ufficiale Responsabile Claudia Miceli Durata Giugno - Gennaio di ogni anno Programma scientifico Laboratorio fitopatologico

Obiettivi : Valutare l’eventuale presenza di patogeni trasmissibili per seme a supporto dell’attività di certificazione ufficiale Descrizione dell’attività : Ove si riscontrino anomalie nel corso delle analisi ufficiali per la certificazione delle sementi, si procede alla ricerca, identificazione e quantificazione dei patogeni trasmissibili per seme eventualmente presenti nei lotti in corso di certificazione.

Parole chiave: certificazione ufficiale, analisi fitosanitarie, patogeni, malattie trasmissibili per seme Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC V. Campanella RIC TD M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T. D. Parisio O.T. A. Rigoglioso O.T. L. Lupo ASS.RIC. V. Angileri ASS.RIC. FRUMENTO

DURO FAVINO E FAVETTA PISELLO PATATA

N° ANALISI 30 5 1 24

RICERCATORE a TD 1 1 1 1

ASSEGNISTI 1 1 1 1

Ente finanziante Privati Importo finanziamento Tariffe ufficiali di certificazione

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7.4.10.10 Analisi private Responsabile Claudia Miceli Durata Giugno - Gennaio di ogni anno Programma scientifico Laboratorio fitopatologico

Obiettivi: Su specifiche richieste di ditte sementiere, vivai, privati ed enti pubblici, in base al D.M. 14/04/1997, vengono eseguiti accertamenti diagnostici per verificare la rispondenza, alla normativa vigente, dei requisiti fitosanitari delle produzioni vivaistiche di ortaggi, di piante da frutto, di piante ornamentali e dei relativi materiali di moltiplicazione. Descrizione dell’attività:

La verifica dell’eventuale presenza di organismi fitopatogeni di qualità e/o di quarantena (virus, batteri e funghi), pregiudizievoli la qualità delle produzioni vivaistiche, viene eseguita in conformità ai protocolli ufficiali di analisi ed ha riguardato l’accertamento dei seguenti organismi fitopatogeni: • Citrus tristeza virus (CTV) su agrumi; • Bean yellow mosaic virus (BYMV) e Bean common mosaic virus (BCMV) su fagiolo; • Potato virus Y (PVY), Potato virus X (PVX) e Potato leafroll virus (PLRV) su patata; • Cucumber mosaic virus (CMV), Tobacco mosaic virus (TMV), Tomato mosaic virus

(ToMV), Pepino mosaic virus (PepMV), Tomato spotted wilt virus (TSWV) su pomodoro, peperone e melanzana;

• Zucchini yellow mosaic virus (ZYMV) su melone. • Clavibacter michiganensis subsp michiganensis su pomodoro

• Xanthomonas campestris pv. campestis e pv. vesicatoria su pomodoro e peperone. • Tilletia tritici su farro; • Fusarium culmorum, F. poae e Microdochium nivale su frumento duro; • Fusarium oxysporum f.sp. lentis su lenticchia; • Fusarium oxysporum f.sp, lycopersici su pomodoro; • Colletotrichum lindemuthianum, Rhizoctonia solani, Sclerotinia rolfsii e S.sclerotiorum

su fagiolo; • Rhizoctonia solani, Sclerotinia sclerotiorum su patata • Ascochita rabiei, Phoma lingam su cece; • Phytophthora nicotianae su pomodoro e calamondino

Parole chiave: patogeni di qualità, patogeni di quarantena, virus, batteri, funghi, malattie trasmissibili per seme Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC V. Campanella RIC TD L. Lupo ASS.RIC. V. Angileri ASS.RIC.

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M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T FRUMENTO

DURO FARRO LEGUMINOSE SOLANACEE MELONE AGRUMI

N° ANALISI 30 4 5 20 1 2

RICERCATORE a TD

1 1 1 1 1 1

ASSEGNISTI 2 2 2 2 2 2

Ente finanziante Privati Importo finanziamento Tariffe ufficiali di certificazione

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7.4.10.11 Attività di ricerca Responsabile Claudia Miceli Durata Giugno - Gennaio di ogni anno Programma scientifico Laboratorio fitopatologico

Obiettivi : Per specifici obiettivi della sezione, su richiesta di privati e/o progetti di ricerca vengono sviluppate alcune linee di ricerca miranti all’approfondimento ed alla specializzazione di specifici settori del Laboratorio fitopatologico. Descrizione dell’attività:

• Monitoraggio dello stato sanitario della coltura, della granella e delle sementi di frumento duro

• Monitoraggio dello stato sanitario delle colture, della granella e delle sementi di specie proteaginose

• Valutazione in vitro ed in vivo di principi attivi per il controllo del “Mal del piede” e della Fusariosi della spiga dei cereali.

• Allestimento di prove di concia biologica per patogeni pregiudizievoli specie ortive (Fusarium oxysporum f. sp. lentis vs, lenticchia di Ustica e lenticchia nera di Enna)

• Prove sperimentali e dimostrative di concia e di difesa fogliare di frumento duro da agenti fitopatogeni

• Saggi immunoenzimatici per la determinazione quanti-qualitativa di micotossine su semole di frumento duro

• Saggi di patogenicità su linee e varietà di frumento duro contro specie responsabili del “Mal del piede”.

• Creazione una micoteca di specie di interesse fitopatologico Parole chiave: saggi di patogenicità, concia biologica, micotossine, micoteca Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC V. Campanella RIC TD L. Lupo ASS.RIC. V. Angileri ASS.RIC. M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T

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FRUMENTO DURO FAGIOLO LENTICCHIA N° ANALISI

450 30 10

RICERCATORE a TD 1 1 1

ASSEGNISTI 1 1 1

Ente finanziante Privati Importo finanziamento Tariffe ufficiali di certificazione

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7.4.10.12 Prove Agronomiche e Descrittive Specie Agrarie Responsabile Claudia Miceli Durata Ogni anno Programma scientifico Iscrizione al Registro Nazionale delle varietà

Obiettivi : Valutazione in prove parcellari replicate di Distinguibilità, Omogeneità, Stabilità e Valore Agronomico e di utilizzazione delle varietà per le quali è stata richiesta l’iscrizione al Registro Descrizione dell’attività: Annualmente presso il Centro Agricolo Sperimentale della Sezione di Palermo vengono svolte prove descrittive e agronomiche per specie che ben si adattano alle condizioni ambientali dell’isola:

• Brassica carinata (Brassica carinata) • Gossypium hirsutum (Cotone) • Medicago sativa (Erba medica) • Solanum tuberosum (patata) • Foraggere mediterranee

• Vicia sativa, villosa, narbonensis (veccie) • Vicia faba (Favino e favetta) • Pisum sativum (Pisello da foraggio) • Hedisarum coronarium (Sulla) • Trifolium alexandrinum, resupinatum, incarnatum, subterraneum (Trifogli) • Onobrychis viciifolia (Lupinella) • Lupinus spp. (Lupino)

I campioni che pervengono in Sezione vengono pesati e preparati per la semina, viene realizzata la randomizzazione e la planimetria e la semina delle prove. Per la Prova descrittiva vengono effettuati rilievi costantemente nel corso del ciclo colturale seguendo i protocolli previsti per il DUS test e le Schede UCVV, UPOV, i Criteri per l’iscrizione al Registro nazionali. I dati vengono poi sottoposti ad elaborazione statistica, viene realizzato il relativo rapporto e i dati trasmessi per essere successivamente sottoposti alla Commissione Sementi presso il MiPAF. Analogamente per la Prova Agronomica vengono effettuati diversi rilievi anche in funzione della destinazione d’uso, seguendo i protocolli previsti da UCVV, UPOV e Criteri per l’iscrizione al Registro Nazionale delle varietà. I dati raccolti vengono sottoposti ad elaborazione statistica, viene realizzato il relativo rapporto e i dati trasmessi agli Affari Generali per essere successivamente sottoposti alla Commissione Sementi presso il MiPAF. Parole chiave: registro nazionale delle varietà, prova descrittiva, prova agronomica, elaborazione statistica Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC V. Campanella RIC TD L. Lupo ASS.RIC.

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A. Angileri ASS.RIC. M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T Collaborazioni esterne:

Istituzioni Nome Qualifica INRAN-Affari Generali INRAN - Sezione di Battipaglia INRAN - Sezione Bologna INRAN – Sezione Verona INRAN- Sezione di Milano INRAN – Lab Tavazzano MIPAF Servizio Sementi Università di Bari Università di Catania

CRA CIN Altre istituzioni coinvolte nelle prove

Ente finanziante MIPAF Importo finanziamento In base alla specie e alla

tipologia di prova

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7.4.10.13 Innovazione per la cerealicoltura in Sicilia (I.C.S.) Responsabile Claudia Miceli Durata Novembre 2011 – maggio 2013 Programma scientifico Cereali e innovazione

Obiettivi : Il presente progetto di ricerca e innovazione punta a sostenere le attività di sviluppo sperimentale, ricerca industriale e fondamentale, correlate ad un preciso aspetto della filiera produttiva del frumento duro, quello relativo alla gestione agronomica delle colture finalizzata alla ottimizzazione dei processi di trasformazione industriale per la produzione di derivati, quali pane e pasta, che sono alimenti cardine dell’alimentazione mediterranea. Il progetto in particolare punta ad organizzare un Sistema di Assistenza Tecnica Innovativa in Cerealicoltura SATIC attraverso la progettazione e realizzazione di un Decisional Support System (DSS): un sistema di supporto per i granicoltori che possa guidarli nelle scelte e nella gestione agronomica delle proprie colture, migliorare la qualità merceologica delle produzioni, e soddisfare così le richieste delle industrie di trasformazione, con il vantaggio di consolidare il proprio reddito. A questo si unisce la possibilità di prevedere oggettivamente e con un buon margine di tempo lo sviluppo di malattie per potervi porre rimedio con tempestività e con gli approcci fitoiatrici più idonei, soprattutto per quelle malattie che nel corso della stessa stagione hanno più cicli di infezione. Descrizione dell’attività:

WP 1 - Progettazione di un sistema di prove parcellari e campi dimostrativi per lo studio agronomico, tecnologico e nutrizionale, delle varietà di frumento duro oggetto di studio. WP 2 - Realizzazione di prove parcellari per l’ottimizzazione delle agrotecniche dedicate alle varietà di interesse in tre diverse località a forte vocazione cerealicola. WP 3 - Indagini sulla ecologia di funghi fitopatogeni responsabili del “Mal del piede” negli areali siciliani: La malattia è causata da diverse specie fungine (Fusarium culmorum, F. avenaceum, F. crookwellense, F. acuminatum, F. sambucinum, Microdochium nivale, Bipolaris sorokiniana, Rhizoctonia cerealis, Gaeumannomyces graminis), ciascuna con esigenze termo-igrometriche e nutrizionali diverse, oltre che dotate di propaguli con un diverso grado di sopravvivenza nel terreno. Si prevede lo studio della dinamica di popolazione dei fitopatogeni nel corso del ciclo colturale, l’eventuale influenza dei parametri fisici (temperatura, pH ed umidità del suolo) sulla loro evoluzione, e le interazioni tra i parametri termo idrometrici ipogei e lo sviluppo e diffusione della malattia ed eventuali correlazioni con i parametri ambientali epigei. Il tutto inserito nel quadro pedoclimatico siciliano. I processi legati alle attività descritte nella presente fase saranno:

• analisi microbiologica del terreno per identificare le specie fitopatogene presenti • determinazione del livello di inoculo di ciascuno agente patogeno • determinazione del pH del suolo in prossimità della rizosfera • determinazione della temperatura del suolo a livello dell’apparato radicale e del colletto • determinazione del livello di umidità in prossimità della rizosfera • determinazione della variazione dei parametri fisico-chimico-biologici in relazione ad

interventi antropici (es. concimazione) studio di eventuali correlazioni tra parametri fisici epigei ed ipogei

WP 4 - Realizzazione di campi dimostrativi e supporto alla validazione e calibrazione dei

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modelli meccanicistici, messi a punto durante le precedenti fasi di ricerca: per testare l’efficacia dei modelli statistici sviluppati e la loro rispondenza ai fenomeni osservabili, saranno realizzati dei campi dimostrativi nei quali verrà installata una stazione agrometereologica che rileverà di continuo i dati ambientali (temperatura ed umidità dell’aria, precipitazioni e bagnatura fogliare) trasferendoli tramite sistema GPRS al centro di elaborazione. I dati provenienti dalle aziende pilota verranno usati per una valutazione in itinere degli output e per una validazione complessiva del sistema, i cui risultati potranno essere confrontati con produzioni analoghe ottenute attraverso metodi di coltivazione tradizionali. WP 5 - Messa a punto di protocolli per il controllo dell’attività fitopatogena legata all’insorgere del “Mal del piede”: i risultati ottenuti nel corso dell’attività di ricerca fondamentale legata all’ecologia dei fitopatogeni, consentiranno di avere informazioni sulla identità degli agenti patogeni responsabili del “Mal del piede”, sulla loro distribuzione geografica, sulla dinamica di popolazione nel corso del ciclo colturale. Ciò permetterà di eseguire test fenologici in campo per individuare la soglia economica di danno per ciascun patogeno, i principi attivi più idonei per il loro controllo e eventuali interventi colturali in grado di rendere l’ospite meno suscettibile o l’ambiente non idoneo alla proliferazione del patogeno. Il modello ottenuto andrà ad arricchire le funzionalità del sistema di supporto decisionale Parole chiave: sistema di Assistenza Tecnica Innovativa in Cerealicoltura (SATIC), Mal del piede dei cereali, campi parcellari, campi dimostrativi, biosensori Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC V. Campanella RIC TD L. Lupo ASS.RIC. V. Angileri ASS.RIC. M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore

B. Messina G. Russo

DIR DIR

Regalsementi s.r.l. V. Bonina DIR Cinozoo Tre “ R” s.r.l. Molino San Vito Soc. Coop. arl

Ente finanziante Regione Siciliana - Assessorato Regionale delle attività produttive – Dipartimento Regionale delle attività produttive

Importo finanziamento 263.500 €

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7.4.10.14 Energie Rinnovabili da Colture Agricole: Progetto di cooperazione per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico del settore agroenergetico in Sicilia (E.Ri.C.A.)”

Responsabile Claudia Miceli Durata Novembre 2011 – maggio 2013 Programma scientifico Produzione di biomasse per energia rinnovabile

Obiettivi : Il progetto intende contribuire alla ristrutturazione ed all’ammodernamento del sistema agricolo ed agro-industriale siciliano attraverso il trasferimento e la diffusione, sul territorio regionale, di innovazioni di prodotto e di processo, ad oggi acquisite nel settore delle energie da fonti rinnovabili, per accrescere la competitività delle aziende agricole. Il perseguimento di quanto detto, sarà realizzato attraverso l’introduzione ed il collaudo della tecnica colturale di specie oleaginose: Brassica spp. e Cynara spp., idonee agli ambienti pedoclimatici siciliani da utilizzare per l’ottenimento di biomassa e di olio vegetale per la produzione di energia elettrica, termica e per l’autotrazione. Inoltre, sarà valutato l’effetto della coltivazione di Brassica spp. sui principali agenti patogeni ad habitus tellurico, responsabili della sindrome del “Mal del piede” dei cereali con l’obiettivo della sanificazione del suolo con un sistema a basso impatto energetico. Descrizione dell’attività: WP 1 – Introduzione e collaudo di Brassica spp. - Saranno individuate le specie da utilizzare nel corso del progetto, definiti e realizzati i campi dimostrativi per l’introduzione ed il collaudo di Brassica spp.. Le colture saranno seguite in tutte le fasi fenologiche, sulla base dei protocolli di coltivazione che terranno conto dei risultati già acquisiti in specifici progetti di ricerca, al fine di favorire l’ammodernamento del sistema produttivo agricolo regionale mediante la diversificazione delle produzioni e l’incremento del reddito aziendale grazie alla utilizzazione di biomasse (residui colturali, semi oleaginosi, panello, pellet, ecc.) per la produzione di energia. WP 2 - Introduzione e collaudo di Cynara spp. - Saranno individuate le specie da utilizzare nel corso del progetto, definiti e realizzati i campi dimostrativi per l’introduzione ed il collaudo di Cynara spp.. Le colture saranno seguite in tutte le fasi fenologiche, sulla base dei protocolli di coltivazione, raccogliendo i dati in apposite schede, sino alla raccolta dei prodotti e co-prodotti. Si mira a promuovere, sensibilizzare ed incentivare la produzione e l’utilizzo di biomassa e di olio vegetale da Cynara spp. da impiegare per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per l’ammodernamento del sistema produttivo agricolo mediante la differenziazione delle produzioni e per l’incremento del reddito aziendale con l’impiego di biomasse a fini energetici. WP 3 - Effetti di Brassica spp. sul “Mal del piede” dei cereali - Sulla base delle conoscenze di specie di Brassica di cui è nota l’azione biocida, verranno scelte quelle più adatte al territorio siciliano che saranno impiegate per l’ideazione e la realizzazione dei campi dimostrativi. Le colture saranno seguite in tutte le fasi fenologiche effettuando gli opportuni rilievi fitosanitari, e valutando l’evoluzione della popolazione tellurica responsabile del “Mal del piede”. Parole chiave: biomasse, agroenergie, Brassica spp., Cynara spp., “Mal del piede” dei cereali,

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biofumigazione Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC V. Campanella RIC TD L. Lupo ASS.RIC. A. Angileri ASS.RIC. M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Consorzio di Ricerca G.P. Ballatore ISAFOM - C.N.R. Azienda De Gregorio Gregorio Azienda Genco Gian Vincenzo Azienda Rizzo Giuseppe Azienda Catalano Vincenzo Azienda Soc. Coop, CAPOG Azienda Riggio Francesco Azienda Virzì Fabrizio Federazione Regionale Agricoltori della Sicilia (Confagricoltura ) Azienda Coop Nuovo Orizzonte

Consorzio Cipas Soc. Coop. ASAR PRO.SE.ME. srl Ente finanziante Regione Siciliana - Assessorato delle Risorse Agricole e

Alimentari - Dipartimento Regionale degli Interventi infrastrutturali per l’agricoltura

Importo finanziamento € 274.300

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7.4.10.15 Progetto Sementiero della Regione Siciliana Responsabile Claudia Miceli Durata Maggio 2010- Maggio 2014 Programma Scientifico Programmi interregionali, III fase (Legge 499/99)

Obiettivi : 1. Sviluppo e valorizzazione di produzioni sementiere di qualità. Si vuole lavorare per ottenere produzioni di sementi di qualità che, oltre a presentare tutti gli aspetti che oggi consentono una certificazione varietale e sanitaria del prodotto, rispondano a specifici disciplinari di qualità regolamentata. 2. Promozione e sviluppo di filiere produttive. Gli accordi di filiera risultano la base indispensabile per qualsiasi piano di sviluppo delle sementi. E’, infatti, attraverso tali accordi che può essere resa possibile la tracciabilità del prodotto, la valorizzazione delle costituzioni varietali nazionali, la qualità e la rispondenza a politiche di contrasto nei confronti di contaminazioni da sementi geneticamente modificate. 3. Economicità dei processi produttivi. Tale obiettivo si raggiunge attraverso l’ottimizzazione del processo produttivo da parte delle aziende produttrici e moltiplicatrici. 4. Sviluppo della produzione di sementi biologiche. Identificare e valorizzare le varietà esistenti per l’utilizzo in agricoltura biologica. 5. Conservazione della biodiversità. Appare indispensabile realizzare una catalogazione comparata, nonché la qualificazione e caratterizzazione delle varietà autoctone per essere in grado di riproporle alle ditte sementiere ed ai coltivatori, anche ai fini della loro utilizzazione per le produzioni tipiche. Descrizione dell’attività: WP1. Raccolta, descrizione e conservazione del germoplasma locale orticolo. Saranno prese in considerazione le seguenti specie: pomodoro, finocchio, melanzana, melone d’inverno, cavolfiore a corimbo viola o verde, broccolo, cipolla, aglio, fagiolo, fava, patata, carciofo, vigna spp, sedano, cucurbita maxima ecc.. Ciascuna accessione collezionata sarà descritta per caratteristiche morfo-fisiologiche della pianta e del prodotto, avvalendosi anche di riproduzioni fotografiche. Un campione di seme sarà sigillato in appositi contenitori e conservato nel lungo periodo in idonee condizioni. Tale materiale potrà essere catalogato in un Registro regionale delle varietà locali, inoltre, il germoplasma di maggior interesse potrà essere proposto per l’iscrizione al Registro Nazionale delle varietà da conservazione. WP2. Caratterizzazione e valorizzazione del germoplasma locale orticolo. Nell’ambito del patrimonio locale orticolo saranno individuate le accessioni di maggiore interesse economico attuale o potenziale. Per la caratterizzazione saranno presi in considerazione aspetti morfo-fisiologici, qualità del prodotto ed analisi genetico-molecolari. Le ditte sementiere avranno principalmente il compito di commercializzare le linee e/o ibridi F1 costituiti, di valorizzare i materiali di pre-breeding già disponibili, mentre la moltiplicazione delle sementi può essere affidata a ditte e/o aziende agricole siciliane al fine di avviare esperienze pilota e sviluppare maggiormente il comparto della produzione sementiera orticola. WP3. Aspetti qualitativi ed economici delle sementi orticole prodotte in Sicilia. Questa attività riguarda la produzione di semente di varietà commerciali di diffusione internazionale. La prima verifica da effettuare è quella delle caratteristiche tecnologiche e

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qualitative delle sementi prodotte in Sicilia. Al riguardo, per le specie orticole più importanti, il presente progetto prevede: - l’identificazione di patogeni comunemente presenti nei semi delle varietà orticole

commercializzate in Sicilia; - la produzione di seme delle stesse varietà in alcune località della Sicilia; - La valutazione tecnologica e qualitativa del seme prodotto in Sicilia oltre alla

valutazione quanti-qualitativa delle produzioni ottenute. La seconda verifica riguarda il conto economico della produzione di seme di alcune tipologie di orticole, scelte come “caso studio”. WP4. Sviluppo del settore sementiero in Sicilia. L’Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana avrà il compito di fornire alle ditte sementiere individuate, il materiale di pre-moltiplicazione derivante dall’attività del progetto, mettendo, inoltre, a disposizione l’esperienza acquisita nell’ambito dello stesso, per la messa a punto delle tecniche più idonee per la moltiplicazione sementiera di tale materiale genetico. WP5. Produzione di semente per produzioni biologiche. Attraverso la stretta collaborazione tra le ditte sementiere e le istituzioni pubbliche partecipanti al progetto è prevista un’attività sperimentale mirata all’ottimizzazione della tecnica di produzione di seme “biologico” per le varietà e le specie orticole più importanti, con particolare riferimento alle varietà locali scelte per la valorizzazione. Parole chiave: sementi, patrimonio orticolo locale, caratteristiche tecnologiche delle sementi, caratteristiche sanitarie Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC V. Campanella RIC TD L. Lupo ASS.RIC. V. Angileri ASS.RIC. M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T Collaborazioni esterne: Istituzione Nome Qualifica Dipartimento di Ortofloroarboricoltura e Tecnologie Agroalimentari (DOFATA) - Università degli Studi di Catania

Dipartimento di Scienze Economico-Agrarie ed Estimative (DISEAE) - Università degli Studi di Catania

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Fitosanitarie (DISTEF) - Università degli Studi di Catania

Dipartimento di Agronomia Ambientale e Territoriale (DAAT) - Università degli Studi di Palermo

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Consorzio regionale per la ricerca applicata e la sperimentazione (CORERAS)

Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l’Agricoltura, Servizio XI – Servizi allo Sviluppo DISTRETTO TRAPANI - U.O. 120 SOAT DATTILO

Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l’Agricoltura – Servizio XI – Servizi allo Sviluppo

Ente finanziante Regione Siciliana - Assessorato delle Risorse Agricole e

Alimentari - Dipartimento Regionale degli Interventi infrastrutturali per l’agricoltura

Importo finanziamento € 110.000

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7.4.10.16 Sviluppo tecnologico e innovazione per la sostenibilità e competitività della cerealicoltura meridionale (ISCOCEM)

Responsabile Claudia Miceli Durata Maggio 2010- Maggio 2014 Programma Scientifico PON

Obiettivi : OR 1. Razionalizzazione di fattori tecnici in rapporto all'ambiente per lo sviluppo di sistemi cerealicoli sostenibili OR 2. Sviluppo di nuovi genotipi di cereali con elevata adattabilità, produttività, valore tecnologico e tipicità OR 3 Identificazione di nuovi geni per il miglioramento del frumento duro e altri cereali OR 4. Sviluppo e valutazione di prodotti alimentari con materie prime di qualità a base di farro e avena nuda OR 5. Valorizzazione delle materie prime, dei processi e dei prodotti nelle fasi di produzione, di prima e seconda trasformazione della filiera del grano duro OR 6. Tracciabilità, rintracciabilità e sicurezza alimentare nella filiera cerealicola OR 7. Marketing Descrizione dell’attività: OR 2 Attività 2.3 • Caratterizzazione morfo - fisiologica dei patogeni

La caratterizzazione morfo-fisiologica degli agenti patogeni responsabili delle malattie ed in particolare della sindrome del “Mal del piede” dei cereali, è un elemento di fondamentale importanza per il loro controllo. La determinazione e caratterizzazione dei patogeni responsabili delle malattie sarà realizzata presso i campi sperimentali e con l’impiego di metodiche classiche e biomolecolari. Anche la determinazione quanti - qualitativa dell’inoculo presente nel terreno, potrà essere determinata di volta in volta con le metodiche tradizionali o con quelle biomolecolari. Inoltre le malattie che interessano la parte epigea del frumento duro, saranno oggetto di caratterizzazione morfo-fisiologica. L’identificazione della specie/e responsabile del processo patogenetico e la determinazione del livello di contaminazione del suolo, sono elementi indispensabili per una corretta profilassi della malattia sia a livello preventivo, attraverso la concia del seme, sia a livello di controllo della stessa, attraverso il più appropriato intervento fitoiatrico.

• Valutazione dell’ interazione ospite - patogeno

La caratterizzazione del germoplasma di popolazioni locali in merito alla suscettibilità/tolleranza/resistenza, ai principali agenti patogeni dei cereali rappresenta una sfida per l’innovazione ed il rilancio di un settore, come quello cerealicolo, di fondamentale importanza per le aree meridionali. Nella caratterizzazione del germoplasma, l’elemento focale è la valutazione della interazione ospite - patogeno e la sua evoluzione nel corso delle diverse fasi di sviluppo della coltura, e ciò in considerazione del fatto che un eventuale fenomeno di tolleranza/resistenza non necessariamente si manifesta in uno stadio giovanile della coltura.

• Valutazione interazione patogeno - principio attivo per il controllo delle malattia/e

La valutazione dell’interazione patogeno - principio attivo è tra i fattori della gestione tecnico - economica della coltura cerealicola, quello che ha una diretta ricaduta sugli aspetti quanti - qualitativi della produzione. La determinazione di tale interazione sarà realizzata

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attraverso l’allestimento di specifici saggi in vitro ed in vivo. L’efficacia del principio attivo in vitro sarà valutata in base alla capacità di inibire o ridurre lo sviluppo della colonia. Come testimone, l’isolato dell’agente patogeno fatto sviluppare su substrato di crescita privo di fitofarmaco

• Monitoraggio per la valutazione di eventuali resistenze e saggi molecolari per la loro

determinazione

Le varietà di frumento duro, disponibili sul mercato, soddisfano i requisiti quanti - qualitativi e tecnologici mentre, altrettanto non si può dire per la resistenza alle più importanti malattie. Per sopperire a ciò un valido serbatoio di geni di resistenza è rappresentato dalle specie selvatiche di frumento da impiegare nel miglioramento genetico dei frumenti coltivati. Pertanto, con l’obiettivo di individuare caratteri di resistenza verso un determinato patogeno/malattia saranno oggetto di monitoraggio i materiali genetici scelti per lo sviluppo del presente progetto, che oltre a riguardare le tradizionali popolazioni locali, interesseranno anche frumenti selvatici e specie più o meno affini ai frumenti coltivati. Tutti i materiali genetici saranno testati in siti sperimentali in condizioni di coltivazione ordinaria con prove sperimentali.

Parole chiave: patogeni, interazione ospite-patogeno, interazione ospite-principio attivo, resistenza/ suscettibilità, saggi molecolari Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica C. Miceli RIC M. Vaccarella RIC V. Campanella RIC TD L. Lupo ASS.RIC. V. Angileri ASS.RIC. M. Lo Presti CTER V. Battaglia CTER G. Calandra O.T D. Parisio O.T A. Rigoglioso O.T Collaborazioni esterne: Istituzione Fondazione Angelo e Salvatore Lima Mancuso Università degli Studi di Palermo SS Crocifisso Società Cooperativa a r.l. Bulfara società semplice Molino e Pastificio Tomasello S.p.A. CRA-Consiglo per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura

Consorzio “Gian Pietro Ballatore” per la Ricerca su Specifici Settori della Filiera Cerealicola

Università degli Studi di Bari Università degli Studi di Foggia Università degli Studi di Catania

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Università del Salento Consiglio Nazionale delle Ricerche CO.SE.ME – Compagnia Sementi Elette Meridionali Srl Ilsa Mediterraneo Spa A.M.T. Services Srl Pasta Jesce Srl Tandoi Filippo e Adalberto F.lli Spa Università degli Studi di Reggio Calabria Industria Molitoria S.r.l. di Ioppoli & C. Ente finanziante MIUR Importo finanziamento € 346.200

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7.4.11 INRAN-ENSE SEZIONE DI VERONA 7.4.11.1 Analisi controllo qualità sementi ortive e prove parcellari di post-controllo

ortive Responsabile Valerio Cazzola Tipologia Obbligatoria (legge 1096/71, DPR 1065/73, legge

195/1973) Durata Annuale

Descrizione dell’attività: La certificazione delle sementi da orto è regolamentata a livello comunitario e quindi nazionale in modo sostanzialmente diverso da quello applicato alle specie agrarie. In particolare per le sementi di categoria standard, prevista solo per le specie ortive e largamente diffusa, l’intervento dell’ente certificatore è previsto in fase di post-controllo. Il produttore ha la responsabilità di garantire la rispondenza delle sementi che commercializza ai requisiti minimi di legge. L’ente certificatore interviene verificando le caratteristiche varietali tramite prove di campo e le caratteristiche tecnologiche tramite analisi di laboratorio. Gli accertamenti vengono svolti su un certo numero di specie ogni anno, concordato con il MiPAAF, in modo tale da coprire l’intera gamma delle specie commercializzate nel giro di pochi anni. Il laboratorio è chiamato a mettere in atto l’analisi per la verifica del potere germinativo delle sementi. Il numero di campioni analizzati ogni anno dal laboratorio varia tra i 200 e i 300 appartenenti a diverse specie ortive prelevate da altre Sezioni INRAN. La Sezione di Verona ha effettuato inoltre i campi prova parcellari per le prescritte verifiche di identità e purezza varietale su 64 parcelle Bietola da orto, 18 di Ramolaccio, 47 di sedano e 13 di sedano-rapa.

Parole chiave: post controllo, ortive, standard, analisi di laboratorio

Partecipanti all’attività: Renato Rigo CTER Enrico Visentin CTER Antonella Dalla Montà CTER Loretta Gelmini OT Partecipano anche CTER con contratto a tempo determinato: Cristian Gretter, Loretta Cavion.

L’attività necessita il coordinamento con le altre strutture INRAN-ENSE, responsabili per le altre fasi del controllo a posteriori e in questo contesto si avvale dell’apposito software che facilita la gestione armonica delle diverse componenti e ne garantisce la tracciabilità Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

Finanziamento Operatori assoggettati a post-controllo sementi ortive (tariffa di

certificazione prodotti sementieri di specie ortive, categoria standard: analisi di laboratorio e prove parcellari)

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7.4.12 INRAN-ENSE SEZIONE DI TAVAZZANO 7.4.12.1 Monitoraggio OGM sulle Sementi (MONISEM) Responsabile Rita Zecchinelli Durata Novembre 2010 – Novembre 2010 Programma Scientifico Verifica della presenza accidentale di OGM in sementi

convenzionali Obiettivi: Il progetto si inquadra nella strategia ministeriale di monitorare la presenza accidentale di sementi OGM in sementi non OGM commercializzate in Italia e nell’esecuzione di prove sperimentali mirate all’aggiornamento scientifico e normativo. Il progetto è incentrato su due specie, mais e soia. Descrizione dell’attività: Il progetto si compone di due linee d’azione: 1) Attività di monitoraggio sulle sementi mais e soia (WP1, WP2, WP3, WP4, WP7) - monitoraggio presenza accidentale di OGM nei lotti di sementi convenzionali di Zea mays e

Glycine max commercializzati in Italia, per disporre di elementi certi su cui basare scelte operative per le semine sul territorio nazionale e per escludere l’impiego dei lotti risultati contenere OGM (2.000 campioni/anno, salvo limitazioni legate alla scarsa disponibilità di lotti nella fase iniziale del progetto o, al contrario, incrementi nel secondo anno di attività, ove possibile);

- stima dell’incidenza di lotti di sementi convenzionali con presenza accidentale di OGM rispetto al totale commercializzato, anche in confronto con i dati storici;

- valutazione dei livelli quantitativi delle contaminazioni; - valutazione degli eventi presenti nei campioni risultati positivi per la presenza di OGM; - valutazione dei risultati analitici in relazione alla provenienza del seme. 2) Attività di sperimentazione mirate ad aggiornamento scientifico e normativo (WP1, WP5,

WP6, WP7) - aggiornamento scientifico e normativo sulle problematiche relative alla presenza accidentale

di OGM (banca dati eventi OGM, presenza di OGM in specie diverse da mais e soia) - aggiornamento del protocollo previsto dal DM 27 novembre 2003 (prove sperimentali di

rilevazione e, ove possibile, di quantificazione di sequenze comuni a più eventi OGM, in aggiunta a quelle riferibili al promotore 35S, formulazione di una nuova procedura analitica, sulla base delle evidenze acquisite).

Parole chiave: OGM, sementi, p35S, tNOS, eventi OGM. Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica Rita Zecchinelli Dirigente di Ricerca Elena Perri Primo Ricercatore Daniela Villa Ricercatore Alessandra Barbante Ricercatore TD Simone Garavelloni CTER TD Carlo Tamagni CTER TD

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Flavia Cerri OT TD Collaborazioni interne: INRAN-ENSE – Sezione di Milano (Responsabile: Dr. L. Tamborini, Primo Ricercatore) INRAN-ENSE – Sezione di Bologna (Responsabile: D.ssa A. Sommovigo, Primo Ricercatore) Collaborazioni esterne: LaRAS – Laboratorio di Ricerca e Analisi Sementi, DISTA, Università di Bologna ICQ-RF - Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari-Repressione Frodi

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 505.050,51

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7.4.12.2 Strategie per il miglioramento della competitività della produzione italiana di frumento attraverso l’uso del sale in panificazione (EUSAL). WP3 “Verifica della identità varietale, indivuduazione di marcatori correlati alla qualità del glutine in risposta all’aggiunta di sale”

Responsabile Marina Carcea Responsabile WP3 Rita Zecchinelli Durata Giugno 2011 – Maggio 2013 Programma Scientifico Caratteristiche genetiche delle sementi

Obiettivi relativi al WP3: Verifica dell’appartenenza alla varietà prescelta dei campioni inseriti nel progetto (marcatori biochimici e molecolari), identificazione di marcatori molecolari correlati alle performance panificatorie, in particolare alla risposta all’aggiunta di sale. Descrizione dell’attività prevista dal WP3: Durante un primo ciclo di attività, i campioni destinati ad essere inclusi nello studio vengono saggiati al fine di confermarne l’appartenenza alla varietà dichiarata. Tale verifica è necessaria al fine di dare solidità ai risultati ottenuti nel proseguo della ricerca. Le analisi sono effettuate secondo i protocolli standardizzati a livello internazionali ed applicati in particolare nel campo della registrazione e della protezione delle nuove varietà. Questi protocolli si basano sulla separazione elettroforetica delle proteine di riserva del seme. I profili ottenuti costituiscono una sorta di impronta genetica della varietà che ne consente la caratterizzazione e l’identificazione, durante tutta la vita della varietà. Presso il laboratorio sono conservate immagini digitalizzate dei profili elettroforetici tipici delle varietà italiane iscritte nei registri a partire dall’anno 1998. Nel caso dei frumenti, per ogni varietà sono disponibili due profili proteici, l’uno relativo alla frazione gliadinica (A-PAGE), l’altro alla frazione gluteninica (SDS-PAGE). Lo studio di questi profili, non solo consente l’identificazione varietale, ma fornisce elementi per la valutazione della qualità delle farine e in particolare del glutine. In aggiunta all’analisi di questi marcatori biochimici, in anni recenti sono state sviluppate metodiche molecolari, sia per l’identificazione varietale che per la verifica di caratteri specifici. Nell’ambito del progetto, è pertanto prevista la sperimentazione di protocolli basati sull’analisi del DNA, con la finalità di verificarne l’efficacia, anche in vista di una possibile applicazione su prodotti trasformati (verifica della varietà in sfarinati e prodotti finiti). Grazie ai risultati ottenuti in panificazione, sarà possibile riconoscere le varietà più adatte alla riduzione di sale o all’utilizzo di sostituti. Queste varietà verranno ulteriormente studiate. Un primo scopo dell’indagine sarà l’approfondimento delle conoscenze relative alla composizione proteica di ciascuna varietà. L’impiego di protocolli di elettroforesi monodimensionale e bidimensionale permetterà il riconoscimento di specifiche frazioni gluteniniche ad alto e a basso peso molecolare. Una volta identificate frazioni proteiche specifiche o prevalenti si potrà procedere al fingerprintig molecolare dei loci interessati, così da generare una serie di marcatori utilizzabili nei processi di breeding. In questo modo sarà fornito ai costitutori uno strumento per la selezione di nuove varietà di frumento tenero e duro adatte alla produzione di pane con ridotto contenuto di sodio. Inoltre sarà possibile aggiungere un’importante caratteristica nutrizionale ai caratteri descrittivi delle varietà già in uso per l’iscrizione al Registro.

Parole chiave: pane, sale, frumento, SDS-PAGE, A-PAGE, SSR, fingerprinting molecolare

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Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica Rita Zecchinelli Dirigente di Ricerca Chiara Delogu Primo Ricercatore Roberta Cremona OT Lorella Andreani Ricercatore TD Andrea Venturini CTER TD Collaborazioni interne: Il coordinatore di progetto è la D.ssa Marina Carcea della sede progetto INRAN di Roma

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 700.000 (intero progetto); € 179.000 (WP3)

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7.4.12.3 Monitoraggio OGM sulle Sementi e Monitoraggio Core Organic (MONISEMBIO)

Responsabile Rita Zecchinelli Durata Gennaio 2012 – Dicembre 2013 Programma Scientifico Verifica della presenza accidentale di OGM in sementi

convenzionali Obiettivi: Il Progetto, come il precedente (MONISEM) al quale è collegato, si inquadra nella strategia ministeriale di proseguire nel monitorare la presenza accidentale di sementi OGM in sementi non OGM commercializzate in Italia e, anzi, di rendere tale azione ancor più significativa, incrementando il numero di lotti inclusi nel piano di controllo 2011/12. Lo stesso obiettivo viene perseguito anche assicurando il necessario aggiornamento scientifico, a supporto delle azioni di controllo. Particolare rilevanza è attribuita alle azioni di controllo mirate alla tutela delle produzioni biologiche dal rischio di inquinamento OGM. Descrizione dell’attività: Il progetto prevede 3 linee di azione: 1) Monitoraggio delle sementi. Il DM 27 novembre 2003 istituisce piani di monitoraggio

mirati a verificare l’assenza di OGM nelle sementi di mais e soia destinate agli agricoltori italiani. Il decreto si pone come finalità principale la necessità di garantire agli agricoltori italiani informazioni complete sull’assenza di OGM nelle sementi di mais e soia che acquistano. A tal fine, lo stesso decreto prevede che tutti i lotti di sementi di mais e soia destinati alle semine sul territorio nazionale siano accompagnati da apposita dichiarazione rilasciata dalla ditta sementiera che attesti l’assenza di OGM; prevede, inoltre, che una quota pari ad almeno il 20% dei controlli sia effettuata da parte di Istituzioni pubbliche, precisamente individuate sulla base delle specifiche competenze (INRAN-ENSE, ICQ-RF, Agenzia delle Dogane e Servizi Fitosanitari Regionali). Le analisi di laboratorio vengono realizzate in applicazione ad una specifica procedura riportata in allegato al decreto (WP1, WP2).

2) Aggiornamento scientifico e normativo. Il settore biotecnologico in generale e le sue applicazioni in agricoltura in modo particolare sono caratterizzati da evoluzione rapida e, dall’emanazione del decreto del 2003, la fotografia del settore è mutata. Nel corso degli anni, nuovi eventi OGM di specie vegetali sono stati rilasciati in diversi paesi del mondo. Le trasformazioni genetiche da cui questi eventi sono derivati hanno comportato l’inserimento di numerosi geni target di interesse e sequenze di regolazione del funzionamento di questi geni. Un approccio analitico di “screening”, già adottato nel 2003, appare ancora oggi il più razionale e conveniente, quando il numero di campioni che si intende analizzare è elevato e quando la presenza di OGM non è nota (sementi OGM possono essere presenti o assenti e, se presenti, gli eventi transgenici interessati possono essere diversi). Tuttavia, la procedura riportata in allegato al DM 27 novembre 2003 (gene target: promotore 35S) richiede di essere rivista e aggiornata al fine di rispondere all’esigenza di rendere i controlli sempre più completi ed efficaci, come richiesto dal comparto agricolo nel suo complesso e da quello sementiero in particolare /WP1, WP3).

3) Monitoraggio e valutazione preliminare e dei progetti in ambito CORE Organic II. Lo scopo è di creare sinergie con le attività del Piano Nazionale Sementi Biologiche (PNSB). Il secondo bando di Core Organic II, è stato lanciato il 10 ottobre 2011 e le pre-proposte devono essere presentate entro il 16 gennaio 2012. Per il PNSB è in corso il II biennio di

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attività 2010-2012. Entrambi i progetti prevedono, tra l’altro, linee di ricerca che hanno l’obiettivo di dare risposta ad alcune delle maggiori esigenze del settore; in primo luogo, la necessità di disporre di varietà certificate e adatte all’agricoltura biologica, con potenziale aumento della competitività del settore anche in relazione ai cambiamenti climatici attesi. La concreta possibilità di correlare le ricerche transnazionali a quelle esistenti a livello nazionale consentirebbe di coordinare le iniziative dei due progetti a tutto vantaggio dell’agricoltura biologica. Essendo INRAN-ENSE coordinatore nazionale del PNSB potrà efficacemente valutare le pre-proposte in ambito CORE-organic (WP4).

Parole chiave: OGM, sementi, p35S, tNOS, eventi OGM, Core organic. Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica Rita Zecchinelli Dirigente di Ricerca Elena Perri Primo Ricercatore Daniela Villa Ricercatore Alessandra Barbante Ricercatore TD Simone Garavelloni CTER TD Collaborazioni interne: INRAN-ENSE – Affari Generali Milano (Responsabile: Dr. Pier Giacomo Bianchi, Dirigente di Ricerca) – responsabile WP4 INRAN-ENSE – Sezione di Milano (Responsabile: Dr. L. Tamborini, Primo Ricercatore) INRAN-ENSE – Sezione di Bologna (Responsabile: D.ssa A. Sommovigo, Primo Ricercatore) Collaborazioni esterne: LaRAS – Laboratorio di Ricerca e Analisi Sementi, DISTA, Università di Bologna ICQ-RF - Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari-Repressione Frodi

Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento € 343.227,39

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7.4.12.4 Piano Sementiero Nazionale Biologico Azione B2 “Verifica della presenza di sementi GM in Agricoltura Biologica”

Responsabile Elena Perri Durata Dicembre 2010 – Novembre 2012 Programma Scientifico Verifica della presenza accidentale di OGM in sementi

convenzionali Obiettivi: L’azione B2 è mirata allo studio della diffusione e dei rischi di contaminazione di materiale OGM in agricoltura biologica.

Descrizione dell’attività: Nell’ambito delle disposizioni europee riguardo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, il Regolamento europeo (CE) N. 834/2007 del 28 giugno 2007 definisce, nell’articolo 9, il divieto di utilizzo di OGM o prodotti derivati da OGM (alimenti e mangimi) in agricoltura biologica. Alla luce di quanto finora è stato studiato ed affrontato e avvalendosi delle conoscenze acquisite dai progetti sopra indicati, l’attività di ricerca del Piano Nazionale Sementiero Biologico (PNSB) prevede un’approfondita analisi della diffusione e dei rischi di contaminazione per le specie di cui sono coltivate nel mondo varietà OGM (es. autorizzate UE o segnalate dal sistema di allarme RASFF) o per le quali, sulla base degli studi e delle sperimentazioni in atto, è ipotizzabile l’introduzione in coltura di varietà OGM nel prossimo futuro. Lo studio prevede anche la valutazione del possibile impatto sull’agricoltura biologica italiana al fine di prevenirne l’introduzione. Nello specifico si valuterà l’identificazione delle sementi biologiche da inserire in un piano di monitoraggio sulla presenza accidentale di sementi GM, ad integrazione di quello attuale riferito esclusivamente a mais e soia. Le specie oggetto di studio saranno reperite all’interno di questi macrogruppi quali cereali, proteaginose, oleaginose, foraggere e ortive. Nell’ambito del PNSB sarà strutturato un modello di approvvigionamento per le specie proteaginose esenti da materiale GM. Risulta infatti di primaria importanza attuare iniziative finalizzate a garantire ed assicurare l’assenza di contaminazioni con materiale OGM nella filiera mangimistica.

Parole chiave: OGM, sementi, agricoltura biologica Partecipanti alla ricerca: Nome Qualifica Elena Perri Primo Ricercatore Rita Zecchinelli Dirigente di Ricerca Daniela Villa Ricercatore Silvia Nizzo Assegno di ricerca Collaborazioni interne: INRAN-ENSE – Affari Generali Milano (Responsabile e coordinatore del progetto: Dr. P.G. Bianchi, Primo Ricercatore) Ente finanziante MiPAAF Importo finanziamento Per l’azione B2: € 40.000,00

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7.4.12.5 Analisi controllo qualità sementi ai fini della certificazione ufficiale Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Fabio Ferrari

Tipologia Obbligatoria (legge 1096/71, DPR 1065/73) Durata Permanente

Descrizione dell’attività: L’attività del Laboratorio in ambito certificazione delle sementi rappresenta un compito permanente, mirato alla verifica dei requisiti minimi previsti dalle normative vigenti a livello nazionale e comunitario per le diverse specie e categorie, verifica a sua volta indispensabile per la commercailizzazione dei prodotti sementieri. Da alcuni anni, questa attività si compone di due linee d’azione: certificazione ufficiale e certificazione sotto sorveglianza ufficiale. La certificazione ufficiale delle sementi si basa sui principi sanciti a livello comunitario, a partire dagli anni ’60 del secolo scorso, quando furono emanate le direttive sementiere mirate a regolamentare il settore. La componente laboratorio prevede il controllo di diverse caratteristiche di qualità e pertanto l’esecuzione di più analisi su uno stesso campione. Per la maggior parte delle specie, le analisi che è necessario realizzare sono: purezza fisica, ricerca dei semi estranei, germinabilità. Alcune specie richiedono determinazioni particolari (es. livello di germia in varietà monogermi di Beta vulgaris). Altre specie richiedono l’esecuzione delle analisi in modo diverso, a seconda della categoria di certificazione cui appartiene il seme (es. specie foraggere leguminose e graminacee). Presso il laboratorio di Tavazzano vengono analizzate ai fini della certificazione oltre 60 specie botaniche, appartenenti a diversi gruppi: cereali, foraggere graminacee e leguminose, specie da olio e da fibra, barbabietola, specie ortive. Per queste ultime, le norme vigenti si differenziano da quelle in vigore per le specie agrarie e l’attività viene specificatamente descritta separatamente. A partire dalla fine degli anni ’90 del secolo scorso, è stata introdotta una nuova modalità di controllo e certificazione delle sementi, prima in forma sperimentale e poi consolidata. Questa modalità, definita certificazione sotto sorveglianza ufficiale, prevede il riconoscimento di una maggior responsabilità ai produttori, che possono essere autorizzati a svolgere le diverse fasi del controllo in proprio, sotto la sorveglianza dell’ente certificatore. Di particolare interesse per il laboratorio sono le attività di campionamento e analisi che vengono messe in atto da parte di tecnici e analisti appartenenti a ditte sementiere, autoirizzati a seguito di appositi corsi di formazione e al superamento di diverse sessioni d’esame, di carattere teorico e pratico (vedi scheda dedicata). L’attiità svolta dal laboratorio in questo ambito si realizza in modo diverso:

- organizzazione di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, esami mirati ad autorizzare nuovi tecnici, sopralluogo presso i laboratori privati (vedi scheda successiva)

- organizzazione di proficiency test - realizzazione di analisi di sorveglianza - comparazione e valutazione dei risultati analitici ottenuti su campioni diversi,

l’uno prelevato a cura del tecnico autorizzato, l’altro a cura del tecnico incaricato dalla sezione INRAN-ENSE (sorveglianza al campionamento) o dei risultati ottenuti analizzando lo stesso campione da parte del labortatorio privato e da parte del laboratorio INRAN-ENSE (sorveglianza alle analisi).

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Nel complesso, il numero di campioni analizzati negli ultimi 5 anni ai fini certificazione si è attestato sui 9.000-10.000 campioni/anno, corrispondente a circa 30.000 analisi. Il numero varia a seconda dell’andamento della certificazione, a sua volta condizionato dall’andamento del mercato delle sementi e anche in relazione alla suddivisione del lavoro con gli altri laboratori ex-ENSE. Parole chiave: certificazione, analisi sementi, seed testing, qualità, germinazione, purezza fisica, ricerca semi estranei, requisiti sementi. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Fabio Ferrari Reparto purezza: Paola Mazzola, Elisabetta Mallozza, Maria Laura Fusari. Partecipano anche analisiti con contratti a tempo determinato: Roberta Bonetti, Lorenza Bettoni, Elena Crippa Reparto germinazione: Alessandra Arioli, Rossella Spelta. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Nicolò Enea, Luca Cassinetti Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri L’attività necessita il coordinamento con le altre strutture INRAN-ENSE, responsabili per le altre fasi che compongono il processo di certificazione e in questo contesto si avvale dell’apposito software che facilita la gestione armonica delle diverse componenti e ne garantisce la tracciabilità Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• ISTA Proficiency Test • verifiche interne • comparative test e confronto con altri laboratori

- Carichi di lavoro (rif. W.J Van Der Burg, J. Bekendam, A. Van Geffen, M. Heuver - Project Seed Laboratory 2000-5000, Seed Science and Technology, Vol. 11 – N.1 1983).

Finanziamento Richiedenti la certificazione (tariffa di certificazione: controllo e

cartellinatura del seme condizionato)

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7.4.12.6 Analisi controllo qualità sementi: post-controllo ortive Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Fabio Ferrari

Tipologia Obbligatoria (legge 1096/71, DPR 1065/73, legge 195/1973)

Durata Permanente Descrizione dell’attività: La certificazione delle sementi da orto è regolamentata a livello comunitario e quindi nazionale in modo sostanzialmente diverso da quello applicato alle specie agrarie. In particolare per le sementi di categoria standard, prevista solo per le specie ortive e largamente diffusa, l’intervento dell’ente certificatore è previsto in fase di post-controllo. Il produttore ha la responsabilità di garantire la rispondenza delle sementi che commercializza ai requisiti minimi di legge. L’ente certificatore interviene verificando le caratteristiche varietali tramite prove di campo e le caratteristiche tecnologiche tramite analisi di laboratorio. Gli accertamenti vengono svolti su un certo numero di specie ogni anno, concordato con il MiPAAF, in modo tale da coprire l’intera gamma delle specie commercializzate nel giro di pochi anni. Il laboratorio è chiamato a mettere in atto l’analisi per la verifica del potere germinativo delle sementi. Il numero di campioni analizzati ogni anno varia tra 200 e 500.

Parole chiave: certificazione, post controllo, ortive, standard, analisi sementi

Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Fabio Ferrari Reparto germinazione: Alessandra Arioli, Rossella Spelta. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Nicolò Enea, Luca Cassinetti Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri

L’attività necessita il coordinamento con le altre strutture INRAN-ENSE, responsabili per le altre fasi del controllo a posteriori e in questo contesto si avvale dell’apposito software che facilita la gestione armonica delle diverse componenti e ne garantisce la tracciabilità Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• ISTA Proficiency Test • verifiche interne • comparative test e confronto con altri laboratori

- Carichi di lavoro (rif. W.J Van Der Burg, J. Bekendam, A. Van Geffen, M. Heuver - Project Seed Laboratory 2000-5000, Seed Science and Technology, Vol. 11 – N.1 1983).

Finanziamento Operatori assoggettati a post-controllo sementi ortive (tariffa di certificazione prodotti sementieri di specie ortive, categoria standard: analisi di laboratorio)

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7.4.12.7 Iscrizione al registro nazionale di nuove varietà: analisi varietali (marcatori biochimici e molecolari)

Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Chiara Delogu

Tipologia Obbligatoria (legge 1096/71, DPR 1065/73, “Criteri per l’iscrizione al registro delle varietà” sanciti da diversi provvedimenti normativi.

Durata Permanente Descrizione dell’attività: Le norme vigenti prevedono che una varietà possa essere commercializzata solo se iscritta in un registro ufficiale. A tal fine, è necessario verificare che la nuova accessione possieda i requisiti richiesti di distinguibilità, omogeneità e stabilità. Queste verifiche vengono realizzate tramite analisi delle caratteristiche distintive previste specie per specie, elencate in appositi provvedimenti. Questi criteri per l’iscrizione ai registri varietali delle nuove varietà prevedono in alcuni casi anche la verifica di caratteristiche genetiche tipiche della varietà tramite determinazioni di laboratorio e comprendono i protocolli analitici che devono essere applicati. Tra le analisi che il laboratorio svolge con queste finalità si riscontrano innanzitutto quelle mirate alla determinazione del profilo elettroforetico delle proteine di riserva (cereali) o degli isoenzimi attivi nelle prime fasi di sviluppo (mais, girasole). Alcune specie richiedono altre specifiche analisi (grado di ploidia, forma dei grani d’amido in Pisum, determinazione della presenza di principio amaro in Lupinus). Queste ultime vengono trattate nella scheda successiva. I provvedimenti normativi approvati più di recente, includono anche alcuni protocolli analitici basati sull’utilizzo di marcatori molecolari (analisi del DNA), come per la determinazione del tipo di maschiosterilità in mais o per l’analisi degli ibridi di riso (in fase di discussione). L’inclusione di queste nuove metodologie analitiche è frutto dell’attività di sperimentazione svolta dal laboratorio in questo settore, grazie alle quale i risultati della ricerca nel campo specifico dei marcatori molecolari vengono testati per verificarne l’applicabilità ai fini delle analisi varietali sulle sementi, della distinguibilità e della caratterizzazione di nuove varietà. Mediamente, il numero di campioni analizzati (varietà, ibridi, linee parentali) nel corso dell’anno ai fini dell’iscrizione ai rispettivi registri è di circa 2.000 (profili elettroforetici, marcatori molecolari). Parole chiave: varietà, registro, elettroforesi, marcatori biochimici, marcatori molecolari. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Chiara Delogu Reparto analisi varietali: Roberta Cremona. Partecipa anche personale con contratto a tempo determinato: Lorella Andreani (ricercatore), Andrea Venturini (CTER). Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri

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L’attività comporta la collaborazione con le altre strutture INRAN-ENSE, responsabili per le altre fasi che compongono il processo di iscrizione al registro di nuove varietà e in particolare con il centro di coordinamento nazionale. Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• attività in ambito ISTA • verifiche interne • comparative test e confronto con altri laboratori

- Attività sperimentali: • inclusione di nuovi protocolli nei criteri per l’iscrizione delle nuove varietà

Finanziamento Responsabili varietà richiedenti l’iscrizione al registro (tariffa: analisi)

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7.4.12.8 Iscrizione al registro nazionale di nuove varietà: analisi varietali (grado di ploidia, altre)

Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Elena Perri

Tipologia Obbligatoria (legge 1096/71, DPR 1065/73, “Criteri per l’iscrizione al registro delle varietà” sanciti da diversi provvedimenti normativi.

Durata Permanente Descrizione dell’attività: Le norme vigenti prevedono che una varietà possa essere commercializzata solo se iscritta in un registro ufficiale. A tal fine, è necessario verificare che la nuova accessione possieda i requisiti richiesti di distinguibilità, omogeneità e stabilità. Queste verifiche vengono realizzate tramite analisi delle caratteristiche distintive previste specie per specie, elencate in appositi provvedimenti. Questi criteri per l’iscrizione ai registri varietali delle nuove varietà prevedono in alcuni casi anche la verifica di caratteristiche genetiche tipiche della varietà tramite determinazioni di laboratorio e comprendono i protocolli analitici che devono essere applicati. Oltre alle tipologie descritte nella precedente scheda, tra le analisi che il laboratorio svolge con queste finalità si riscontrano quelle mirate alla determinazione del grado di ploidia, cioè il numero di cromosomi tipico della varietà (barbabietola, alcune specie di cereali, graminacee e leguminose foraggere, oleaginose, ortive). Alcune specie richiedono altre specifiche analisi (forma dei grani d’amido in Pisum, determinazione della presenza di principio amaro in Lupinus). Il numero di varietà analizzate annualmente con i protocolli citati ai fini dell’iscrizione ai rispettivi registri è di circa 100-150. Parole chiave: varietà, registro, elettroforesi, ploidia, granuli di amido, principio amaro. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Elena Perri Reparto analisi citologiche: Sara Gaudenzi. Partecipa anche personale con contratto a tempo determinato: Carlo Tamagni (CTER). Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri L’attività comporta la collaborazione con le altre strutture INRAN-ENSE, responsabili per le altre fasi che compongono il processo di iscrizione al registro di nuove varietà e in particolare con il centro di coordinamento nazionale. Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• verifiche interne Finanziamento Responsabili varietà richiedenti l’iscrizione al registro (tariffa: analisi)

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7.4.12.9 Monitoraggio OGM sementi Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Elena Perri

Tipologia Obbligatoria (DM 27-11-2003) Durata Permanente

Descrizione dell’attività: Con la finalità di offrire garanzie all’agricoltore che acquista sementi di mais e soia, a partire dalla campagna di semina 2002 l’Italia ha dato inizio su propria iniziativa a interventi di monitoraggio. Nei primi anni, i controlli sono stati realizzati in applicazione a circolari ministeriali che fissavano entità dei controlli e norme attuative di volta in volta, sino a quando, nel novembre 2003, un decreto ha fissato finalità, competenze, criteri e modalità applicative. Il DM 27 novembre 2003 stabilisce l’attuazione di piani di monitoraggio annuali, promossi dal MiPAAF, destinati a monitorare la presenza di OGM nelle sementi di mais e soia. Il decreto citato fissa innanzitutto le competenze delle diverse Istituzioni coinvolte: campionamento da parte di INRAN-ENSE nelle fasi finali della lavorazione, da parte di ICQ-RF (Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari e la Repressione delle Frodi) alla distribuzione, da parte dell’Agenzia delle Dogane nei punti di entrata da Paesi Terzi. INRAN-ENSE provvede ad analizzare i campioni prelevati da tecnici dello stesso Istituto e da ICQ-RF. Le analisi sono realizzate presso il Laboratorio Analisi Sementi dell’ENSE di Tavazzano (LO) e il LaRAS dell’Università di Bologna, legato ad INRAN-ENSE tramite apposita convenzione. L’attività del laboratorio è pertanto quella legata alla realizzazione delle analisi di verifica OGM. Questo richiede l’applicazione della procedura analitica allegata al citato decreto ministeriale. Questa procedura è mirata ad una applicazione su grande scala, cioè all’analisi di un numero elevato di campioni. Essa fissa alcuni punti essenziali, relativi alla dimensione del campione (3.000 semi), alla metodologia (analisi quantitativa PCR Real Time), al numero di repliche (2 estrazioni indipendenti di DNA e 3 repliche per ogni estrazione), alla sequenza target da ricercare (promotore 35S), alle modalità di calcolo e di espressione del risultato (media dei risultati delle 6 repliche con arrotondamento alla prima cifra decimale), ai controlli da utilizzare, ai criteri di valutazione del risultato (coefficiente di variazione inferiore al 30%). L’approccio prescelto è quello di una verifica di screening (ricerca di p35S, promotore presente nella gran parte degli eventi OGM conosciuti), seguita da ulteriori saggi, quando necessari a giudizio del laboratorio. Tra questi, si può ad esempio accennare all’accertamento relativo alla possibile presenza del terminatore NOS in campioni di mais risultati negativi per il promotore 35S, al fine di escludere la presenza di eventi OGM privi di p35. Tra le analisi di approfondimento, si ricorda anche quella mirata all’identificazione dell’evento – o degli eventi – OGM nei campioni nei quali è stata evidenziata la presenza del p35S, identificazione che consente da un lato di confermare con un saggio specifico l’effettiva positività del campione ed eventualmente di ottenere una quantificazione più precisa, dall’altro di ricavare dati maggiormente informativi dalle analisi messe in atto. L’arrotondamento alla prima cifra decimale introduce un limite di rilevazione per risultati inferiori a 0,05%. Un risultato analitico che si attesta al di sotto di questo valore, in ogni caso, può essere sottoposto a conferma. Nella prassi quotidiana, il laboratorio procede effettivamente alla rianalisi di campioni, in particolare nel caso di risultati vicini al valore sopra indicato o che, comunque, rendono opportuna una conferma.

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Nel corso degli anni, l’entità delle attività di monitoraggio si è ampliata, passando da circa 400 lotti controllati durante il primo anno, a oltre 2.000 oggetto di controllo nelle campagne 2008/09 e 2009/10. Nel campo specifico delle analisi OGM, il laboratorio è fortemente impegnato anche in attività di tipo sperimentale, descritte nelle schede Programma scientifico: MONISEM” e “Programma scientifico: MONISEMBIO”. Parole chiave: OGM, sementi, monitoraggio, p35S, tNOS, eventi OGM. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Elena Perri Reparto analisi OGM: Daniela Villa. Partecipa anche personale con contratto a tempo determinato: Alessandra Barbante (ricercatore), Simone Garavelloni, Carlo Tamagni, Riccardo Viola (CTER) Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri Collaborazioni esterne: LaRAS (Laboratorio di Ricerca e Analisi Sementi) - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali (DiSTA) - Università di Bologna Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari e la Repressione delle Frodi (ICQ-RF): sede centrale e sedi periferiche L’attività necessita inoltre il coordinamento con le altre strutture INRAN-ENSE, responsabili per la componente campionamento e in questo contesto si avvale dell’apposito software che facilita la gestione armonica delle diverse componenti e ne garantisce la tracciabilità. In particolare, i campionamenti sono realizzati da tecnici incaricati da parte delle Sezioni di Milano e Bologna. Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• ISTA Proficiency Test • verifiche interne • comparative test e confronto con altri laboratori

- Feed back da parte dei soggetti interessati • MiPAAF • operatori sementieri

Finanziamento MiPAAF (modalità diverse, es. finanziamento diretto, progetto speciale.

Per l’anno in corso vedi schede “Programma scientifico: MONISEM” e “Programma scientifico: MONISEMBIO”)

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7.4.12.10 Formazione e verifica persone e laboratori richiedenti autorizzazione a certificazione sotto sorveglianza ufficiale

Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Fabio Ferrari

Tipologia Obbligatoria (legge 1096/71, DPR 1065/73, D.Lgs 212/2001)

Durata Permanente Descrizione dell’attività: La realizzazione dei controlli sulle sementi “sotto sorveglianza ufficiale” è descritta in una precedente scheda di attività. I tecnici appartenenti a ditte sementiere che operano nelle diverse fasi di produzione e certificazione (controlli in campo, campionamento, analisi) devono essere appositamente autorizzati da apposito decreto emanato dal MiPAAF. Tale autorizzazione viene proposta da INRAN-ENSE per le persone e i laboratori che possiedono i necessari requisiti e che hanno superato con successo le previste verifiche. Per le persone, le verifiche messe in atto dal laboratorio consistono in:

- corsi di formazione teorici per tecnici campionatori - esame teorico campionamento - corsi di formazione teorici per responsabili di laboratorio - esame teorico per responsabile di laboratorio - corsi di formazione teorici per analisti - esame teorico per analisti - esercitazioni pratiche per analisti (per gruppi di specie e tipi di analisi) - esami pratici per analisti (per gruppi di specie e tipi di analisi)

Per i laboratori, la verifica consiste in un sopralluogo mirato a verificare spazi, dotazioni, volumi di attività, organizzazione interna. Il sopralluogo viene normalmente effettuato da personale del laboratorio e della Sezione INRAN-ENSE competente per territorio.

Parole chiave: Certificazione sotto sorveglianza, formazione, verifica. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Fabio Ferrari Reparto purezza: Paola Mazzola, Elisabetta Mallozza, Maria Laura Fusari. Partecipano anche analisiti con contratti a tempo determinato: Roberta Bonetti, Lorenza Bettoni, Elena Crippa Reparto germinazione: Alessandra Arioli, Rossella Spelta. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Nicolò Enea, Luca Cassinetti L’attività viene svolta in collaborazione con le altre strutture INRAN-ENSE. Il coordinamento è affidato alla Sezione Affari Generali. Criterio di valutazione: attività organizzate annualmente Finanziamento Utenti privati (Corrispettivi delle attività rese all'utenza al di fuori della

certificazione ufficiale: tariffe per preparazione di tecnici di ditte aderenti all’attività di controllo sotto sorveglianza)

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7.4.12.11 Analisi private per il rilascio di certificati nazi onali (analisi di tipo “tradizionale”)

Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Fabio Ferrari

Tipologia Prestazioni dietro pagamento di tariffa privata Durata Permanente

Descrizione dell’attività: Diversi richiedenti (ditte sementiere, agricoltori, rivenditori, esportatori, istituzione pubbliche....) si rivolgono al laboratorio per la realizzazione di svariate tipologie di analisi su un elevato numero di specie agrarie, ortive, ornamentali, aromatiche. Queste possono rientrare fra quelle definite nel loro insieme “analisi tradizionali” (germinabilità, purezza fisica, ricerca dei semi estranei, contenuto in umidità, test di vigore, peso dei mille semi, calibrazione e resa alla lavorazione..), o essere finalizzate ad altri scopi, considerati in altre schede perché realizzate da reparti diversi. Rientrano tra le analisi private anche quelle realizzate per l’emissione di certificati internazionali ISTA, necessari per l’esportazione di sementi in paesi extra europei, attività che può essere svolta solo da laboratori accreditati ISTA. Per questa attività, il laboratorio è responsabile anche per le operazioni di campionamento (vedi prossima scheda). I campioni privati con richiesta di analisi di tipo tradizionale e analizzati per il rilascio di certificati nazionali rappresentano mediamente la metà di tutte le prestazioni private rese dal laboratorio e ammontano a 3.000/4.000, a seconda degli anni. Nel corso della campagna 2010/11, si è registrata una netta tendenza in crescita che, a luce dei dati provvisori disponibili, sembra confermarsi nella campagna in corso. Sempre limitandosi alle analisi di tipo tradizionale, il laboratorio INRAN-ENSE di Tavazzano esegue le seguenti determinazioni:

- purezza fisica - ricerca dei semi estranei (completa, limitata a una o più specie) - ricerca grana rossa in riso - peso dei mille semi - contenuto in umidità - germinabilità - grado di germia - analisi di vigore (cold test, conducibilità elettrica, tempo medio di

germinazione, percentuale di prima levata, altre) - resa alla lavorazione - calibro del seme - analisi di semi confettati - analisi di miscugli di sementi (determinazione/verifica composizione, purezza

fisica, germinabilità) Le specie vegetali analizzate sono oltre 220, appartenenti a tutti i diversi gruppi, ad eccezione delle sementi arboree e forestali.

Parole chiave:

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analisi sementi, seed testing, qualità, germinazione, purezza fisica, ricerca semi estranei, contenuto in umidità, requisiti tecnologici sementi. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Fabio Ferrari Reparto purezza: Paola Mazzola, Elisabetta Mallozza, Maria Laura Fusari. Partecipano anche analisiti con contratti a tempo determinato: Roberta Bonetti, Lorenza Bettoni, Elena Crippa Reparto germinazione: Alessandra Arioli, Rossella Spelta. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Nicolò Enea, Luca Cassinetti Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri L’attività necessita il coordinamento con le altre strutture INRAN-ENSE, in particolare per il prelievo di campioni presso i richiedenti che necessitano di prestazione di campionamento da parte terza (campionamento ufficiale). Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• ISTA Proficiency Test • verifiche interne • comparative test e confronto con altri laboratori

- Carichi di lavoro (rif. W.J Van Der Burg, J. Bekendam, A. Van Geffen, M. Heuver - Project Seed Laboratory 2000-5000, Seed Science and Technology, Vol. 11 – N.1 1983).

Finanziamento Utenti privati (Corrispettivi delle attività rese all'utenza al di fuori della

certificazione ufficiale: tariffe analisi private)

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7.4.12.12 Analisi private per il rilascio di certificati nazi onali (analisi varietali) Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Chiara Delogu

Tipologia Prestazioni dietro pagamento di tariffa privata Durata Permanente

Descrizione dell’attività: Nel corso di questi ultimi anni il laboratorio ha realizzato un crescente numero di analisi private mirate alla verifica delle caratteristiche varietali di campioni di sementi o anche di campioni costituiti da materiale vegetale. Da tempo, il laboratorio utilizza protocolli analitici riferibili alla valutazione dei profili elettroforetici o isoenzimatici (verifica di identità e purezza varietale, verifica della formula dell’ibrido), analoghi a quelli impiegati nell’ambito delle attività di registrazione delle nuove varietà. Le specie maggiormente interessate sono diverse (in particolare, cereali a paglia, mais, girasole, graminacee foraggere). Più di recente, il laboratorio ha introdotto nuovi protocolli basati sull’analisi del DNA, le cui potenzialità si sono ampliate in modo consistente con l’acquisto a fine 2010 di un apparecchio sequenziatore. L’esperienza acquisita, riferita a specie diverse tra le quale numerose ortive (finocchio, pomodoro, melanzana, cipolla, zucca, zucchino, peperone, cece, fagiolo, lattuga, indivia), agricole (riso, soia) e alcune officinali (finocchio, basilico) dimostra che le analisi genetiche rappresentano uno strumento effettivamente utile nelle diverse fasi del ciclo vitale e commerciale di una varietà. Figure diverse hanno beneficiato dei risultati di questi studi: il costitutore di nuove accessioni, la ditta sementiera, l’agricoltore, l’acquirente del prodotto agricolo, l’utilizzatore finale. Altrettanto ampia la gamma degli obiettivi perseguiti: verifiche in fase di breeding, supporto alle attività di valorizzazione e salvaguardia di “varietà da conservazione”, verifiche su materiale sementiero in natura o lavorato e destinato alla commercializzazione, contestazioni correlate all’identità genetica dei materiali da riproduzione o moltiplicazione, controllo qualità di prodotti destinati alla trasformazione, altre specifiche finalità. Le metodiche molecolari più utilizzate nel fingerprinting vegetale sono rappresentate da alcuni tipi di marcatori molecolari. Fra questi i più comunemente utilizzati sono i microsatelliti (o SSR, Simple Sequence Repeats), marcatori ampiamente testati anche da parte delle Istituzioni attive a livello internazionale nel settore della protezione delle novità vegetali (UPOV), della standardizzazione dei metodi analitici (ISTA), del controllo qualità e certificazione dei materiali sementieri (OECD). Anche a livello nazionale, diversi paesi, tra i quali l’Italia, utilizzano questi marcatori quale ausilio nelle verifiche mirate all’iscrizione al registro nazionale delle nuove varietà. I microsatelliti sono costituiti da brevi sequenze ripetute di DNA di 2-5 nucleotidi come ad esempio (AT)n (GT)n (AAT)n sparse nel genoma. Le sequenze di DNA adiacenti ai microsatelliti sono generalmente conservate all’interno degli individui di una stessa specie. Ciò permette la selezione di primer specifici che consentono di amplificare mediante la reazione di PCR il frammento di interesse. La variazione nel numero di brevi sequenze ripetute, a causa di mutazioni delezioni o inserzioni, dà origine a prodotti di PCR di diversa lunghezza visibili su gel di agarosio o acrilamide. I microsatelliti sono quindi particolarmente adatti per il fingerprinting, perché altamente polimorfici, codominanti e ben distribuiti nel genoma delle piante. Sono preferiti ad altri marcatori anche perché possiedono una serie di caratteristiche particolarmente interessanti:

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- relativa facilità di impiego - elevata ripetibilità e riproducibilità - costi relativamente bassi - possibilità di standardizzazione e automazione del protocollo - ampia bibliografia per numerose specie

Un’altra categoria di marcatori sono gli AFLP (Amplification fragment lenght polymorphism), utilizzabili in particolare per specie poco studiate e per le quali non sono disponibili sequenze di primer SSR. Gli AFLP sono basati sulla amplificazione selettiva del DNA digerito con enzimi di restrizione e successivamente amplificato. Si generano marcatori di origine casuale, distribuiti nell’intero genoma ottenendo così marcatori di natura “dominante”. I vantaggi importanti di questa analisi sono: l’estrema flessibilità e la capacità di produrre un elevato numero di informazioni senza conoscenze a priori del genoma. L’analisi dei risultati viene eseguita mediante:

- individuazione per ciascun campione del numero di alleli o di frammenti ottenuti; - raccolta dei dati in matrici specifiche adeguate alla natura di ciascun marcatore; - elaborazione informatica per il calcolo della distanza genetica tra individui secondo i

diversi indici disponibili in letteratura e la costruzione di un dendrogramma, in base ad algoritmi specifici (es: UPGMA, Neighbor-Joining).

Parole chiave: analisi varietali, marcatori biochimici, marcatori molecolari, analisi del DNA, caratterizzazione varietale, identificazione varietale. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Chiara Delogu Reparto analisi varietali: Roberta Cremona. Partecipa anche personale con contratto a tempo determinato: Lorella Andreani (ricercatore), Andrea Venturini (CTER). Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri L’attività necessita il coordinamento con le altre strutture INRAN-ENSE, in particolare per il prelievo di campioni presso i richiedenti che necessitano di prestazione di campionamento da parte terza (campionamento ufficiale). Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• attività in ambito ISTA • verifiche interne • comparative test e confronto con altri laboratori

- Attività sperimentali: • inclusione di nuovi protocolli

Finanziamento Utenti privati (Corrispettivi delle attività rese all'utenza al di fuori della

certificazione ufficiale: tariffe analisi private)

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7.4.12.13 Analisi private OGM Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Elena Perri

Tipologia Prestazioni dietro pagamento di tariffa privata Durata Permanente

Descrizione dell’attività: Il laboratorio esegue analisi OGM anche quando richieste da privati. Queste vengono realizzate sia in applicazione alla stessa procedura analitica applicata ai fini di monitoraggio, allegata al DM 27 novembre 2003, sia con il ricorso a protocolli diversi (validati dal circuito EURL/ENGL o metodi interni), a seconda della richiesta. In ogni caso, alcuni criteri ritenuti fondamentali vengono applicati a tutti i protocolli applicati: - dimensione del campione pari a 3.000 semi - metodologia: PCR (analisi qualitativa o quantitativa) - almeno 2 estrazioni indipendenti di DNA per campione - almeno 2 repliche (analisi qualitativa) o 3 repliche (analisi quantitativa) per ogni estrazione - verifica sistematica dell’identità dell’evento OGM, nel caso di analisi di screening - adozione di parametri di valutazione per l’accettazione del risultato

In particolare, si rivolgono al laboratorio con questa finalità gli operatori sementieri rappresentati nei piani di monitoraggio MiPAAF, per le verifiche che devono essere effettuate sui lotti non campionati nell’ambito degli stessi piani. Infatti, il DM 27 novembre 2003 prescrive che tutti i lotti di sementi di mais e soia commercializzati nel nostro paese debbano essere dichiarati esenti da OGM. I più importanti operatori del settore ritengono opportuno basare tale dichiarazione sulla base delle verifiche realizzate dal nostro laboratorio, anche in virtù dell’affidabilità e dell’autorevolezza che viene generalmente riconosciuta. Ė anche nota la richiesta che alcuni paesi importanti inoltrano alle ditte sementiere italiane esportatrici di accompagnare il lotto esportato esclusivamente con un certificato rilasciato dal nostro laboratorio. L’attività di detection OGM a seguito di richiesta da parte di privati riguarda anche specie diverse da mais e soia, anche se in misura più limitata, in particolare Oryza sativa. Da alcuni anni, le analisi private OGM vengono anche svolte sulla base di specifiche convenzioni stipulate con ditte sementiere, nell’ambito di un accordo preliminarmente sottoscritto da Assosementi e INRAN-ENSE che fissa i termini generali di tali convenzioni. Nel corso degli anni, il numero di analisi private OGM si è fortemente ampliato, passando dalle poche decine realizzate un decennio fa alle quasi 2.000 dell’ultima campagna. Parole chiave: OGM, sementi, p35S, tNOS, eventi OGM. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Elena Perri

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Reparto analisi OGM: Daniela Villa. Partecipa anche personale con contratto a tempo determinato: Alessandra Barbante (ricercatore), Simone Garavelloni, Carlo Tamagni, Riccardo Viola (CTER) Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri Quando la richiesta prevede l’analisi di campione prelevato da parte terza (campionamento ufficiale), l’attività si realizza anche grazie alla collaborazione con altre strutture INRAN-ENSE, in particolare le Sezioni di Milano e Bologna. Collaborazioni esterne: Parco Tecnologico Padano (Lodi): nell’ambito di apposita convenzione stipulata a partire dal 2009 e rinnovata con durata sino al 30 aprile 2015, il laboratorio del Parco Tecnologico Padano svolge analisi private di detection e quantificazione OGM, aumentando le potenzialità ricettive del laboratorio INRAN-ENSE nei momenti di punta dell’attività. Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• ISTA Proficiency Test • verifiche interne • comparative test e confronto con altri laboratori

- Feed back da parte dei soggetti interessati • MiPAAF • operatori sementieri

Finanziamento Utenti privati (Corrispettivi delle attività rese all'utenza al di fuori della certificazione ufficiale: tariffe analisi private)

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7.4.12.14 Analisi private per il rilascio di certificati inte rnazionali ISTA Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Fabio Ferrari

Tipologia Prestazioni dietro pagamento di tariffa privata Durata Permanente

Descrizione dell’attività: Rientrano tra le analisi private anche quelle realizzate per l’emissione di certificati internazionali ISTA, necessari per l’esportazione di sementi in paesi extra europei, attività che può essere svolta solo da laboratori accreditati ISTA (International Seed Testing Association). Per questa attività, il laboratorio è responsabile anche per le operazioni di campionamento che devono essere affidate solo a tecnici appositamente autorizzati. Questa condizione è in particolare necessaria nel caso dei certificati ISTA orange (riferiti al lotto di seme), mentre il rilascio dei certificati ISTA blue (riferiti al campione) consegue all’invio del campione da parte del richiedente. Alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, l’Associazione definì nuove modalità per l’accreditamento dei laboratori e per la conseguente autorizzazione al rilascio di certificati internazionali ISTA, passando dalla semplice designazione da parte dell’Autorità competente (per il laboratorio di Tavazzano, risalente al 1968) alla certificazione di qualità (accreditamento correlato a standard di qualità conformi alla Norma ISO/IEC 17025). Nel 2000, Laboratorio Analisi Sementi dell’ENSE di Tavazzano ha ottenuto il primo accreditamento di qualità dall’ISTA, confermato nei successivi audit. Nel corso degli anni, il campo di applicazione è stato ampliato e oggi include:

- campionamento - analisi di purezza - ricerca dei semi estranei - analisi di germinabilità - analisi dei semi ricoperti - determinazione del peso dei 1000 semi - analisi del contenuto in umidità - test della conducibilità elettrica - verifica di specie e cultivar (elettroforesi) - analisi di specifiche sequenze (analisi OGM)

A quest’ultimo riguardo, si può ricordare che la possibilità di richiedere accreditamento ISTA per l’analisi di “specified traits” (analisi riferite a specifici caratteri genetici, incluse le analisi OGM) si è aperta solo nel 2006 e che alla fine di quell’anno solo 5 laboratori a livello mondiale (fra cui quello di Tavazzano) avevano ottenuto l’importante riconoscimento. Oggi, a livello mondiale, i laboratori accreditati ISTA per questo tipo di analisi sono 12. Maggiori dettagli sul sistema di assicurazione della qualità del laboratorio sono descritti in una successiva scheda. Nella realtà operativa attuale, il laboratorio non riceve richieste di certificati ISTA per tutti i tipi di analisi rientranti nel campo di applicazione dell’accreditamento. Nonostante ciò, si ritiene importante mantenere accreditate tutte le attività del laboratorio per le quali ciò è possibile sia per poter rispondere prontamente a nuove esigenze, sia per facilitare la gestione unitaria della struttura, delle attività svolte e del personale nell’ambito del sistema di assicurazione della qualità.

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I certificati ISTA rilasciati dal laboratorio riportano in particolare i risultati delle seguenti tipologie di analisi:

- purezza fisica - ricerca dei semi estranei (completa, limitata a una o più specie, su peso intero o ridotto) - contenuto in umidità - germinabilità - analisi di semi confettati - altre (occasionalmente)

I certificati ISTA possono essere rilasciati per tutte le specie vegetali incluse nelle Norme ISTA (per il laboratorio di Tavazzano le specie interessate sono oltre 220). Il numero di campioni analizzati nell’ambito dei questa specifica attività ha subito un forte calo attorno all’anno 2000 con l’entrata nell’Unione Europea di paesi quali Ungheria, Polonia, Slovenia (da circa 3000/anno a circa 1500/anno). Negli anni seguenti, tuttavia, il trend è tornato ad essere positivo (oltre 2000 campioni nell’anno 2010/11). Parole chiave: ISTA, accreditamento, esportazione sementi, analisi sementi, seed testing, qualità. Partecipanti all’attività: Responsabile di Laboratorio: Rita Zecchinelli Responsabile di Qualità: Fabio Ferrari Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Fabio Ferrari (per le analisi di tipo tradizionale) Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Chiara Delogu (per le analisi varietali) Responsabile tecnico-scientifico di reparto: Elena Perri (per le analisi OGM) Referente interno Qualità: Sara Gaudenzi Reparto purezza: Paola Mazzola, Elisabetta Mallozza, Maria Laura Fusari. Partecipano anche analisiti con contratti a tempo determinato: Roberta Bonetti, Lorenza Bettoni, Elena Crippa Reparto germinazione: Alessandra Arioli, Rossella Spelta. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Nicolò Enea, Luca Cassinetti Reparto analisi varietali: Roberta Cremona. Partecipa anche personale con contratto a tempo determinato: Lorella Andreani (ricercatore), Andrea Venturini (CTER). Reparto analisi OGM: Daniela Villa. Partecipa anche personale con contratto a tempo determinato: Alessandra Barbante (ricercatore), Simone Garavelloni, Carlo Tamagni, Riccardo Viola (CTER). Reparto registrazione, preparazione e conservazione campioni: Tomaso Amato, Fabio Riva. Partecipano anche analisiti con contratto a tempo determinato: Gesualdo Libertini Alì Segreteria tecnica: Gabriella Respighi. Partecipano anche operatori con contratti a tempo determinato: Flavia Cerri L’attività necessita il coordinamento con le altre strutture INRAN-ENSE, in particolare per il prelievo di campioni presso i richiedenti che necessitano di prestazione di campionamento da parte di tecnico autorizzato ai campionamenti ISTA (certificati ISTA orange). Criteri di valutazione: - Risultati delle diverse iniziative di verifica del personale

• ISTA Proficiency Test • Verifiche interne • Comparative test e confronto con altri laboratori

- Carichi di lavoro (rif. W.J Van Der Burg, J. Bekendam, A. Van Geffen, M. Heuver - Project Seed Laboratory 2000-5000, Seed Science and Technology, Vol. 11 – N.1 1983).

Finanziamento Utenti privati (Corrispettivi delle attività rese all'utenza al di fuori della certificazione ufficiale: tariffe analisi private)

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7.4.12.15 Rappresentanza a livello nazionale e internazionale Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Chiara Delogu, Fabio Ferrari, Elena Perri

Tipologia Supporto al ruolo di struttura di riferimento nel settore analisi sementi

Durata Permanente Descrizione dell’attività: Il Laboratorio Analisi Sementi dell’ENSE (oggi INRAN) di Tavazzano ha iniziato ad operare nell’ottobre del 1960. Da allora e sino ad oggi rappresenta un riferimento importante per tutti coloro che lavorano nel settore sementiero, internamente ed esternamente all’Ente di appartenenza. A livello nazionale, ha da sempre assunto un ruolo di consulenza nel campo specifico delle analisi sui prodotti sementieri per il Ministero vigilante, partecipando innanzitutto alla messa a punto e all’adozione dei metodi ufficiali di analisi e in altre diverse occasioni. Anche a livello internazionale, il Laboratorio è ben conosciuto e attivo su diversi fronti. In ambito ISTA, i ricercatori del Laboratorio sono coinvolti in diverse attività: - Comitato Esecutivo: R. Zecchinelli - Comitato Tecnico Proficiency Test: R. Zecchinelli - Comitato Tecnico Sementi di Fiori: R. Zecchinelli (chair) - Comitato Tecnico Germinazione: R. Zecchinelli - Comitato Tecnico Norme ISTA: R. Zecchinelli - Comitato Tecnico Purezza: F. Ferrari - Comitato Tecnico Varietà: C. Delogu (chair del gruppo di lavoro “proteine”) - Comitato Tecnico OGM: Elena Perri (chair del gruppo di lavoro “definizione di requisiti

minimi per i laboratori OGM accreditati ISTA”) A partire dall’anno 2000, il Laboratorio è accreditato ISTA. Il Laboratorio è anche membro della Rete Europea dei Laboratori OGM (ENGL- European Network of GMO Laboratories) ed ha collaborato in più occasioni alle validazioni di metodi di detection e quantificazione di eventi OGM organizzate dal Laboratorio Comune di Riferimento (EURL – European Reference Laboratory), in quanto Laboratorio Nazionale di Riferimento identificato dal Regolamento della Commissione (CE) N. 1981/2006. Partecipa anche a prove di validazione e certificazione di materiali di riferimento organizzati dall’IRMM (Institute for Reference Materials and Measurements). Il laboratorio è anche membro del Network Italiano dei Laboratori OGM (NILO). Queste ultime attività, riguardanti in particolare la problematica OGM, sono in particolare curate dalla D.ssa Elena Perri (responsabile tecnico-scientifico del reaprto analisi OGM) e dalla ricercatrice D.ssa Daniela Villa che opera nello stesso reparto. Partecipanti all’attività: Oltre ai ricercatori già citati, partecipa alle attività tutto la staff del laboratorio. Finanziamento Attività non finanziata, ma funzionale al ruolo e all’affidamento di

progetti e prestazioni a pagamento

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7.4.12.16 Sistema di assicurazione della qualità (accreditamento ISTA) Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Chiara Delogu, Fabio Ferrari, Elena Perri

Tipologia Gestionaria Durata Permanente

Descrizione dell’attività: L’attività in ambito ISTA ha inizio con la designazione da parte dell’autorità competente (l’allora Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste) dell’aprile 1968, formalizzata dall’ISTA nel gennaio 1969. Alla fine degli anni ’90, l’Associazione definì nuove modalità per l’accreditamento dei laboratori e per la conseguente autorizzazione al rilascio di certificati internazionali ISTA, passando dalla semplice designazione da parte dell’Autorità competente alla certificazione di qualità (accreditamento correlato a standard di qualità conformi alla Norma ISO/IEC 17025). Nel 2000, Laboratorio Analisi Sementi di Tavazzano ha ottenuto il primo accreditamento di qualità dall’ISTA, confermato nei successivi audit. Nel corso degli anni, il campo di applicazione è stato ampliato anche a test di vigore, alle analisi elettroforetiche, alle analisi OGM, come già descritto nella scheda che descrive le attività concernenti il rilascio di certificati ISTA. Si ricorda infatti che solo i laboratori accreditati ISTA possono rilasciare certificati ISTA e che il laboratorio accreditato può rilasciare certificati solo per le specie e i tipi di analisi inclusi nel campo di applicazione dell’accreditamento. Il mantenimento dello status di laboratorio accreditato comporta un costante impegno, con riferimento a: - requisiti di management (appartenenza del laboratorio, organizzazione, responsabilità) - staff campionatori, analisti (autorizzazione, formazione, verifiche) - ambiente - attrezzature (utilizzo, controllo, calibrazione) - campionamento (metodi, procedure, organizzione, coordinamento con altre strutture) - analisi (metodi, procedure, aspetti di gestione e organizzazione) - report e certificati di analisi - registrazioni - aspetti di sistema (gestione dei fornitori, dei reclami, azioni correttive…)

Per il mantenimento dello status di laboratorio accreditato il laboratorio è tenuto anche a partecipare ai Proficiency Test che riguardano le specie e le analisi accrediate, organizzati dalla stessa ISTA. Il sistema di assicurazione della qualità del laboratorio è descritto in documenti quali il Manuale di Qualità, le Procedure Operative Standard, le Istruzioni. Partecipanti all’attività: Partecipa alle attività tutto la staff del laboratorio. Finanziamento Attività non finanziata, ma funzionale al ruolo e all’affidamento di

progetti e prestazioni a pagamento

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7.4.12.17 Altre Responsabile del Laboratorio Rita Zecchinelli Responsabile Tecnico-Scientifico

Chiara Delogu, Fabio Ferrari, Elena Perri

Tipologia Diversa Durata Diversa

Descrizione dell’attività: Il laboratorio svolge diverse altre attività, su base permanente o occasionale. A titolo di esempio: - progetti interni mirati all’introduzione di nuovi tipo di analisi (recentemente, ad esempio,

per l’introduzione del test della conducibilità elettrica per la verifica del vigore del seme, introduzione del test di vitalità al tetrazolo)

- progetti interni mirati all’introduzione di nuove apparecchiature (quale, di recente, il sequenziatore di DNA)

- sperimentazione di nuovi protocolli reperiti in bibliografia (es. marcatori molecolari) - organizzazione di studi di validazione di nuovi metodi o di applicazione di metodi a nuove

specie, ring test o test comparativi a livello nazionale o internazionale - partecipazione ad analoghe iniziative organizzate da altri laboratori - collaborazioni a studi o progetti, su richiesta di Università, Istituti di Ricerca, altri laboratori,

amministrazioni nazionali o locali (quale, di recente, la collaborazione con IZSLT, Roma, per l’individuazione di geni endogeni di Glycine max da impiegare come gene di riferimento nelle analisi OGM)

- partecipazione a tavoli tecnici (es. “Filiera Piante Officinali”) - partecipazioni a commissioni (es. Commissione per la revisione dei metodi di analisi per le

sementi) - organizzazione di corsi formativi ad hoc, a richiesta - partecipazione a corsi di formazione su richiesta degli organizzatori per gli argomenti

correlati al campionamento e all’analisi delle sementi, a livello nazionale e internazionale - realizzazione di particolari attività nell’ambito di apposite convenzioni - partecipazione a proficiency test (obbligatoria a fini accreditamento o volontaria) - organizzazione di analisi di confronto con altri laboratori - cura della rubrica “Dai laboratori” sulla rivista Dal seme Partecipanti all’attività: Tutto la staff del laboratorio partecipa alle diverse attività, in modo e con impegno a livello personale che dipende dalle finalità della specifica attività. Finanziamento Attività finanziate o non finanziate, comunque funzionali al ruolo e

all’affidamento di progetti e prestazioni a pagamento

Tutte le attività di analisi sopra descritte sono accreditate ISTA e pertanto saranno oggetto di verifica, in particolare tramite la partecipazione a Proficiency Test.

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Progetti di ricerca e altre attività finanziate Il laboratorio partecipa al Piano nazionale sementi biologiche finanziato dal MIPAAF per la realizzazione di azioni rivolte allo sviluppo di varietà e sementi particolarmente adatte all’agricoltura biologica. In particolare, la partecipazione del laboratorio si inquadra nelle attività previste per la Verifica della presenza di sementi GM in Agricoltura Biologica. Il progetto MONISE (Monitoraggio OGM sulle Sementi), coordinato dal laboratorio, risulta essere finanziato e si attende a breve conferma ufficiale della sua approvazione. Il progetto EUSAL (Strategie per il miglioramento della competitività della produzione italiana di frumento attraverso l’uso del sale in panificazione) è in corso di valutazione. Il laboratorio rappresenta una delle Unità Operative coinvolte nel progetto ed è interessato per due filoni di ricerca: verifica dell’identità varietale e identificazione di marcatori correlati alla qualità del glutine in risposta all’aggiunta di sale. Proseguiranno le sperimentazioni in ambito ENGL (European Network of GMO Laboratories) per la validazione di metodi di analisi OGM (incarico e finanziamento EURL - European Reference Laboratory) o per la certificazione di materiali di riferimento (incarico e finanziamento IRMM – Institute for Reference Materials and Measurements). Nell’anno 2011, il laboratorio parteciperà alla prova inter-laboratori per la valutazione del metodo di analisi relativo all’evento di patata AM 04-1020. Parteciperà anche ad altri analoghi studi, qualora se ne presentasse l’occasione. Sempre in relazione alle problematiche OGM, è prevista lo Studio collaborativo PCR di Screening, nell’ambito del progetto per lo Sviluppo e l’applicazione di sistemi analitici per l’analisi del rischio e il controllo ufficiale degli OGM (realizzazione in ambito NILO – Network Italiano dei Laboratori OGM). Nel 2011 proseguiranno anche le sperimentazioni correlate con le attività di registro, mirate in particolare all’applicazione di metodiche innovative per le analisi varietali (marcatori molecolari), in vista del futuro loro inserimento in protocolli ufficiali e della loro adozione anche a livello nazionale, quale parte integrante dei criteri per l’iscrizione ai registri varietali delle nuove varietà. In particolare, il laboratorio è oggi impegnato nello studio di un nuovo protocollo per la verifica delle varietà ibride in riso, ma altre specie potranno essere presto interessate da analoghe iniziative. Il laboratorio proseguirà inoltre specifiche attività di ricerca attinenti gli aspetti metodologici relativi alle analisi sulle sementi o l’applicazione di protocolli analitici con particolari finalità. A titolo di esempio, è prevista l’organizzazione di uno studio di validazione per l’inserimento nelle Norme ISTA di una nuova specie da fiore (Felicia heterophylla). Analogamente agli anni passati, potranno essere rinnovate altre attività da svolgersi sulla base di finanziamenti specifici (analisi OGM convenzionate, analisi convenzionate di germinabilità su specie ortive, analisi elettroforetiche per nuove varietà al primo anno di iscrizione nei registri). In base alle esigenze che si presenteranno, il laboratorio potrà rendersi ancora promotore di convenzioni con altri laboratori al fine incrementare le potenzialità ricettive e ad allargare lo spettro di utenti che si rivolgono al nostro Istituto (rinnovo delle convenzioni con il LaRAS dell’Università di Bologna e con il Parco Tecnologico Padano di Lodi per la realizzazione di analisi OGM). Le attività sperimentali svolte dal laboratorio verranno realizzate anche attraverso l’assegnazione di borse di studio e assegni di ricerca.

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Attività internazionali Le analisi delle sementi sono parte integrante e importante del settore sementiero e sono pertanto oggetto di attività di standardizzazione operata in particolare dall’ISTA (International Seed Testing Association), ma di interesse più generale. La dirigente di ricerca del laboratorio rappresenterà l’Italia ed è delegata al voto in ambito ISTA da parte del MiPAAF per il meeting 2011. È inoltre membro eletto per il periodo 2010-2013 del Comitato Esecutivo cui è affidata la gestione dell’associazione. I ricercatori del laboratorio sono membri di diversi comitati tecnici della stessa associazione (Purity, Germination, Varieties, GMO, Flower Sees Testing, Proficiency Test, Rules Committee) e proseguirà il loro lavoro nell’ambito di diversi working group. Ricercatori del laboratorio parteciperanno anche attivamente alle attività delle reti ENGL e NILO già citate. Pubblicazione della rivista dal Seme e pubblicazione di articoli sulla stampa specializzata Il laboratorio continuerà a curare la rubrica “Dai laboratori” della rivista trimestrale dal Seme, dove verranno pubblicati anche articoli e note tecniche sulle tematiche della analisi delle sementi. Altre pubblicazioni riguarderanno i risultati delle ricerche in corso. Presentazione di relazione e poster a convegni nazionali e internazionali Ricercatori del laboratorio presenteranno attività e risultati delle ricerche in occasione di convegni e seminari a livello nazionale e internazionale. È già prevista la partecipazione all’ISTA Seminar on Germination, con la presentazione Germination characteristics of flower species (R. Zecchinelli).

Organizzazione di corsi di formazione per tecnici sementieri Il laboratorio parteciperà all’organizzazione dei corsi di formazione per tecnici di ditte sementiere richiedenti l’autorizzazione a effettuare controlli sotto sorveglianza ufficiale, curando in modo particolare gli aspetti teorici e pratici del campionamento, delle analisi e degli aspetti gestionali di laboratorio, in collaborazione con altre sezioni e laboratori dell’Istituto. In caso di specifica richiesta, il laboratorio potrà organizzare anche corsi di formazione per analisti con programma personalizzato sulla base delle esigenze del richiedente.

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7.5 AFFARI GENERALI

Coordinamento nazionale delle prove per l’iscrizione al registro delle varietà di specie agricole e orticole Verrà data continuità all’attività di iscrizione di nuove varietà di specie agricole e orticole al registro nazionale e comunitario ai fini della loro commercializzazione. Le prove che interesseranno circa 1000 nuove varietà verranno condotte da circa 40 Istituzioni distribuite sul territorio nazionale, incluse le strutture dell’ente e anche in particolare della sezione. Partecipazione a riunioni in sede ministeriale relative alle problematiche sementiere Come di consueto verrà assicurata la partecipazione a Commissioni permanenti come la Commissione sementi incaricata di valutare i risultati delle prove di iscrizione di nuove varietà, così come la partecipazione a eventuali gruppi di lavoro per le materie inerenti la commercializzazione delle sementi. Proseguirà in particolare l’attività dei Gruppi per la revisione di nuovi criteri per l’iscrizione di cereali a paglia e del riso, verrà avviato quella per la messa a punto di criteri per sorgo e per lino. Partecipazione a riunioni internazionali di standardizzazione sulle sementi Le sementi e le varietà vegetali sono oggetto di attività di standardizzazione operata da diverse Istituzioni internazionali alle quali i ricercatori dell’ente partecipino costantemente con ruoli in taluni casi di primo piano. In primo luogo il Comitato Permanente Sementi della Commissione europea, nel quale ricercatori dell’ente supportano la delegazione ministeriale o partecipano a gruppi di lavoro per la messa a punto di nuove normative e la semplificazione delle direttive al fine di una revisione complessiva del quadro generale sulla commercializzazione delle sementi. L’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD) dove vengono stabilite le raccomandazioni di riferimento internazionali sulla certificazione delle sementi riconosciute dall’Unione europea ai fini dell’importazione da paesi terzi. La Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (ECE-ONU) che si occupa tra l’altro della standardizzazione mondiale delle norme per la certificazione della patata da semina della cui Sezione specializzata il dirigente di ricerca degli Affari generali è presidente dal 2000 ed è Vice Presidente dal 2010 del Comitato Agricoltura, massima espressione tecnica dell’Organizzazione di Ginevra. L’ Unione per la protezione delle novità vegetali (UPOV) nella quale è stata assicurata la partecipazione al Comitato tecnico e a diversi Gruppi di lavoro specifici (specie agricole, specie orticole, analisi biomolecolari, analisi statistiche) ai fini della messa a punto dei protocolli internazionali per la caratterizzazione varietale. L’ Ufficio comunitario delle varietà (CPVO) che si occupa del rilascio dei titoli comunitari per la protezione dei diritti dei costitutori di varietà vegetali presso cui l’ente è accreditato per il riso il frumento duro e la veccia di narbonne. Nel mese di marzo verrà ospitato un seminario internazionale FAO di politica sementiera con partecipanti provenienti da 14 paesi.

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Realizzazione di progetti di ricerca Il Progetto speciale finanziato dal MIPAAF per l’assistenza al settore registro delle varietà e il monitoraggio dell’assenza di sementi geneticamente modificate in sementi di mais e soia proseguirà per la componente assistenza al registro. Il Piano nazionale sementi biologiche finanziato dal MIPAAF per la realizzazione di azioni rivolte allo sviluppo di varietà e sementi particolarmente adatte all’agricoltura biologica completerà l’attività del secondo biennio e proseguirà con l’avvio di un nuovo biennio nel quale sono previste nuove azioni. Proseguirà inoltre anche l’attività di rilascio delle deroghe all’impiego di sementi convenzionali in agricoltura biologica. Il progetto EUSAL (Strategie per il miglioramento della competitività della produzione italiana di frumento attraverso l’uso del sale in panificazione) è in corso di valutazione. La Sezione rappresenta una delle Unità Operative coinvolte nel progetto ed è interessato per il reperimento dei campioni di frumento e tenero e duro. Il dirigente di ricerca della sezione, insieme a altre professionalità dell’ente parteciperà al Gruppo di lavoro Biodiversità agricola (GlBA) del MIPAAF per la messa a punto di linee guida per la salvaguardia delle risorse genetiche di interesse agricolo che dovrebbe concludersi nel primo semestre. Specifiche attività di ricerca attinenti le sementi verranno realizzate dalla sezione attraverso l’assegnazione di borse di studio e assegni di ricerca. Proseguirà anche l’attività di controllo delle giovani piante ortive da vivaio in collaborazione con Regione Lombardia. Pubblicazione della rivista dal Seme e pubblicazione di articoli sulla stampa specializzata La sezione curerà la pubblicazione della rivista trimestrale dal Seme che ospita articoli di ricerca, tecnologia e trasformazione nonché notizie di attualità di interessanti il settore sementiero e che verrà potenziato sinergicamente con la componente di ricerca sulla nutrizione e gli alimenti. Come di consueto verrano pubblicazioni su riviste specializzate i risultati delle ricerche e dell’attività. Presentazione di relazione a convegni nazionali e internazionali Ricercatori della sezione presenteranno attività e risultati della ricerca in occasione di convegni e seminari a livello nazionale e internazionale. Organizzazione di corsi di formazione per tecnici sementieri La sezione organizzerà corsi di formazione per tecnici di ditte sementiere richiedenti l’autorizzazione a effettuare controlli sotto sorveglianza ufficiale.

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INRAN Piano della Performance

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7.6 INRAN ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Attività: Codex Alimentarius Il Codex Alimentarius è stato istituito nel 1963 dalla FAO/WHO con lo scopo di proteggere la salute dei consumatori, assicurare corrette pratiche commerciali e promuovere il coordinamento di tutte le attività di standardizzazione degli alimenti. In cinquanta anni di lavoro il Codex è diventao il punto di riferimento mondiale per l’industria, le agenzie nazionali di controllo degli alimenti ed il commercio internazionale. Rappresentanti dell’Istituto sono inseriti – sulla base di specifiche competenze – nei seguenti gruppi nazionali del Codex Alimentarius coordinati dal MiPAAF: Acque minerali Additivi alimentari Alimentazione animale

Biotecnologie Brodi e minestre Carni, prodotti carnei e igiene delle carni Cereali e prodotti cerealicoli Contaminanti Etichettatura delle derrate alimentari Europa coordinamento

Igiene degli alimenti Ispezione e certificazione import-export Latte e prodotti derivati Metodi di analisi Olii e grassi Ortofrutta fresca Pesci e prodotti della pesca Principi generali Prodotti biologici Prodotti dolciari e cacao Proteine vegetali Residui di medicamenti veterinari Residui di pesticidi Resistenza antimicrobica Sottogruppo HACCP (piccole imprese e P.V.S.) Sottogruppo gestione rischi microbiologici

Zuccheri e miele

La partecipazione del personale INRAN non si limita all’attività dei gruppi nazionali, ma comprende anche la partecipazione ai lavori dei Comitati internazionali e della Commissione. Attività: EFSA L’INRAN ricopre il ruolo di rappresentante italiano nell’ambito della creazione della Banca Dati Cconsumi Alimentari Europea Attività: Consulenza scientifica per Istituzioni pubbliche e private

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INRAN Piano della Performance

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Descrizione dell’attività:

Le finalità istituzionali dell’INRAN (tutela del consumatore, miglioramento qualitativo delle produzioni agroalimentari, valorizzazione della specificità dei prodotti nazionali) richiedono un continuo e proficuo contatto con il mondo produttivo, con il mercato e con gli attori sociali. In questo ambito l’Istituto si pone quale garante della qualità in campo alimentare e nutrizionale. Per svolgere al meglio questo ruolo sviluppa una serie di attività cofinanziate anche da soggetti pubblici o privati che ne condividano le finalità: monitoraggi mirati a problematiche specifiche, ricerche sperimentali, preparazione di dossier scientifici.

Attività: Analisi di revisione

Descrizione dell’attività: Controllo analitico dei parametri legali risultati irregolari alle verifiche di prima istanza su: Sfarinati e paste alimentari ( DPR n. 187 del 09/02/2001) Zuccheri, conserve vegetali ed analcolici ((DPR n. 428 del 11/04/1975 e Reg. CEE 1764/86 del 27/05/1986).

Attività: Produzioni di qualità: Marchi DOP, IGP e prodotti tradizionali

Descrizione dell’attività L’Italia vanta attualmente il primato europeo tra i prodotti riconosciuti con la qualifica di Denominazione d’Origine Protetta (DOP), Indicazione Geografica Protetta (IGP)e Specialità Tradizionale Garantita (STG). Il conferimento delle indicazioni geografiche rappresenta, al momento, una delle strategie più efficaci per l’affermazione dei prodotti italiani sui mercati esteri. E' anche grazie a questi sistemi che è possibile incoraggiare le produzioni agricole e i produttori, proteggendo i nomi dei prodotti contro imitazioni ed abusi, aiutando nel contempo i consumatori a riconoscere e a scegliere la qualità. Il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha spesso chiesto collaborazione all’INRAN, per la revisione dei disciplinari di produzione DOP e IGP o per la formulazione di pareri in merito alle istanze di riconoscimento presentate. Questa attività, è pertanto, ben consolidata nel nostro Istituto

Attività: Circuito di controllo della qualità del frumento duro INRAN -ITALMOPA

Descrizione dell’attività: Il circuito di controllo INRAN-ITALMOPA ha preso l’avvio diversi anni fa sulla base di una convenzione stipulata con l’Associazione Italiana degli Industriali Mugnai e Pastai e rinnovato ogni anno. L’INRAN svolge un ruolo di indirizzo nella scelta della analisi e dei protocolli che vengono adottati dai partecipanti al circuito stesso allo scopo di giungere ad una standardizzazione delle procedure analitiche, ad una valutazione della loro riproducibilità e ad una misura nel tempo dell’efficienza dei partecipanti al circuito, il tutto allo scopo di favorire l’armonizzazione ed il dialogo nella filiera del grano duro. Attualmente partecipano al circuito una ventina di aziende molitorie e pastarie. Gli stessi campioni di semole industriali da

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INRAN Piano della Performance

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analizzare verranno distribuiti centralmente da ITALMOPA 4 volte l’anno e l’INRAN provvederà a determinare sui campioni stessi una serie di parametri analitici secondo protocolli analitici condivisi fungendo da laboratorio di riferimento. L’INRAN provvederà quindi a raccogliere, in collaborazione con ITALMOPA, i risultati analitici dei singoli partecipanti, ad elaborare statisticamente i dati e a stilare un documento riassuntivo che verrà poi fornito alle aziende partecipanti

Attività: Progetto di ricerca per contrastare il sovrappeso e l’obesità nell’età evolutiva nella provincia di Catanzaro

Descrizione dell’attività: Questa iniziativa della. Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A) in collaborazione con le istituzioni locali, nasce dall’esigenza di contrastare il sovrappeso e l’obesità in età evolutiva, attraverso una strategia complessiva e a lunga scadenza, che coinvolga in primo luogo tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti, ognuno per la sua parte, al fine di migliorare lo stato di salute della popolazione. Nel progetto saranno coinvolti Sindaci, Dirigenti Scolastici, Medici di medicina generale, Pediatri LS, operatori sanitari ecc. Il progetto prevede due fasi successive: la prima conoscitiva con l’obiettivo di quantificare la reale portata del problema nel territorio in esame, attraverso l’acquisizione di alcuni parametri rilevati da personale competente; i dati raccolti saranno poi elaborati ed esaminati. Nella seconda fase saranno presi in considerazione i possibili interventi pratici, non solo di Educazione Alimentare, ma anche di attuazione di metodologie che possano aiutare a modificare lo stile di vita. I dati rilevati da questa ricerca saranno inviati all’INRAN per essere confrontati ed eventualmente aggregati con altre ricerche effettuate in italia dall’INRAN stesso

Partecipanti attività:

Istituzione Nome Qualifica

Società Italiana di Scienza

dell’Alimentazione

P. A. Migliaccio Presidente

Azienda Sanitaria Provinciale

Catanzaro

R. Cilurzo Dirigente Medico

Azienda Sanitaria Provinciale

Catanzaro

R. Anfosso Dirigente Medico

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INRAN Piano della Performance

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Attività: Sorveglianza nutrizionale in età pediatrica in varie zone italiane SONEPI

Descrizione dell’attività: Dal 2003 l’INRAN fornisce supporto tecnico-scientifico a diverse Aziende Sanitarie Locali italiane (ASL), per la messa a punto e l’avvio di attività di sorveglianza nutrizionale, basate su un protocollo comune, che consentono di acquisire con continuità, in diverse aree geografiche, dati confrontabili relativi allo stato nutrizionale, alle abitudini alimentari, all’attività fisica e alla sedentarietà. Tali informazioni sono fondamentali per la programmazione e la verifica delle azioni preventive mirate, basate su dati locali. Nel 2011 proseguirà la collaborazione con la ASL di Bari, in relazione ai due progetti in corso (1. “Progetto di sorveglianza nutrizionale sui bambini della scuola primaria”; 2. “Progetto pilota di prevenzione primaria di intervento”), per i quali è prevista la prosecuzione dell’elaborazione e dell’analisi dei dati già raccolti . Nell’anno in corso sarà anche eseguito il progetto di intervento di prevenzione primaria della ASL BA su un campione di bambini di scuola dell'infanzia (età 3-5 anni). Per tale progetto, che coinvolge oltre ai bambini, anche gli insegnanti ed i genitori, è prevista la verifica dell’efficacia, tramite la rilevazione di parametri relativi allo stato di nutrizione, alle abitudini alimentari e all’attività fisica

Partecipanti attività:

Istituzione Nome Qualifica

ASL BA S. Anelli DIR

Attività: Osservatorio INRAN sull’alimentazione della popolazione italiana

Descrizione dell’attività: Pubblicazioni.

o È previsto l’editing e la pubblicazione della seconda parte della Monografia riguardante i risultati dell’indagine INRAN-SCAI 2005-2006, è da completare la parte di editing. o Sarà sviluppato materiale divulgativo sviluppato nel contesto dei progetti scientifici.

Database.

o Messa in opera del prototipo del database di consultazione per studi nutrizionali in termini di

• ampliamento della base di dati • aggiornamento dei dati contenuti • strutturazione della consultazione

o ampliamento del database bibliografico o revisione del disegno con aggiunta di moduli se necessari

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INRAN Piano della Performance

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Attività di tipo continuativo. • Report/documenti informativi in relazione a richieste di dati (attività che si realizza su

base continuativa) • Sviluppo di procedure in relazione a richieste di elaborazioni informatico-statistiche

(attività che si realizza su base continuativa) Collaborazioni Partecipazione a

• Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) • Comitato di Redazione del Rapporto Osservasalute. • Rete dei Progetti Dieta & Salute e EUROCHIP3 • Definizione di altre collaborazioni nell’ottica del data sharing

Attività: Data Base di composizione dell’Inran on-line

Descrizione dell’attività: Continuerà l’inserimento dei dati di composizione che abbiamo prodotto, raccolto ed archiviato negli ultimi anni per effettuare l’aggiornamento della nostra Banca Dati on-line. Completeremo l’inserimento anche con informazioni importanti per documentare l’origine e la qualità dei dati presenti. La modalità di struttura del sistema rispecchia le specifiche fornite dal progetto EuroFIR per la creazione della rete d’informazioni sulla composizione degli alimenti. L’architettura a tre livelli: Client, Application Server, Data Server permetterà la visualizzazione degli item nella home page del sito specifico, fornendo informazioni a più livelli (dati, categorie, nutrienti, codici, knowhow sull’alimento) inoltre sarà possibile aggiornare in locale sia le pagine di visualizzazione che il database. La codifica Langual, di uso internazionale che verrà inserita per tutte le voci alimentari, sia quelle nuove che quelle preesistenti, renderà possibile interfacciarsi con le banche dati degli altri paesi. Le ricette presenti saranno corredate di schede contenenti sia le quantità dei diversi ingredienti utilizzati, sia il protocollo di preparazione. I dati di tutti gli alimenti presenti saranno espressi sia per 100 g, sia per porzione. Si continuerà a selezionare alimenti semplici, prodotti industriali e preparazioni alimentari di cui verrà programmata la campionatura e le analisi per la loro caraterrizzazione nutrizionale. Si selezioneranno e raccoglieranno dalla bibliografia scientifica dati adatti ad essere inseriti nella nostra Banca Dati. Si studieranno procedure di controllo per validare la correttezza e la qualità dei dati inseriti.

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INRAN Piano della Performance

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INDICE

PRESENTAZIONE DEL PIANO Pag. 1 1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE

PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER 1.1 Chi siamo Pag. 2 1.2 Cosa facciamo Pag. 3 1.5 Riepilogo percorso normativo Pag. 6

2. STRUTTURA E GOVERNANCE

2.1 Come operiamo Pag. 7 2.2 Struttura: organi e loro funzionamento Pag. 7 2.2.1 Il Presidente Pag. 9 2.2.2 Il Consiglio di Amministrazione Pag. 9 2.2.3 Il Consiglio Scientifico Pag. 9 2.2.4 Il Collegio dei Revisori dei Conti Pag. 9 2.2.5 Il Direttore Generale Pag. 10 2.2.6 Uffici Dirigenziali Pag. 10 2.3 La struttura esecutiva Pag. 10 2.3.1 Servizio del Personale ed Ordinamento Pag. 10 2.3.2 Coordinamento amministrativo Contabile – Unità Affari

generali ed Amministrativi INRAN sede centrale Pag. 12

2.3.3 Ufficio di sicurezza e igiene ambientale e del contenzioso Pag. 14 2.3.4 Biblioteca Pag. 17 2.3.5 Coordinamento amministrativo contabile del settore

sementiero Pag. 18

2.3.6 Coordinamento del settore ex INCA Pag. 21 2.4 Organigramma Pag. 24 3. STRUTTURA DI BILANCIO

3.1 Entrate Pag. 25 3.2 Uscite Pag. 25 4. ATTIVITÀ SVOLTE E SETTORI DI INTERVENTO

Pag. 26

4.1 Attività di ricerca e sperimentazione: carattere generale Pag. 28 4.2 Attività di ricerca e sperimentazione: caratteristiche

tecnologiche delle sementi Pag. 29

4.3 Attività di ricerca e sperimentazione: problematiche di natura fitosanitaria

Pag. 29

4.4 Attività di ricerca e sperimentazione: identificazione varietale

Pag. 30

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INRAN Piano della Performance

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5. IDENTITÀ

5.1 L’INRAN in “cifre” Pag. 31 5.2 Mandato istituzionale Pag. 31 5.3 Albero della performance Pag. 32 6. ANALISI DEL CONTESTO

6.1 Analisi del contesto esterno Pag. 34 6.2 Analisi del contesto interno Pag. 34 7. OBIETTIVI STRATEGICI

Pag. 36

7.1 AREA SCIENZE DEGLI ALIMENTI

7.1.1 ALISAL Miglioramento delle proprietà igienico-sanitarie, salutistiche e funzionali di commodity per l’alimentazione dell’uomo e/o degli animali

Pag. 39

7.1.2 AGTEC-Org Metodi agronomici e tecnici per migliorare la qualità del grano biologico

Pag. 40

7.1.3 Miglioramento della qualità nutrizionale e igienico-sanitaria del Dihé (alghe verdi-blu del lago Ciad, Africa)

Pag. 42

7.1.4 CERSUOM Cereali al servizio dell'uomo: Funzionalità integrata dei prodotti e sostenibilità di filiera

Pag. 44

7.1.5 MINISAL Buone pratiche sull’alimentazione: valutazione del contenuto di sodio, potassio e iodio nella dieta degli italiani

Pag. 46

7.1.6 EU MONIQA NoE Verso l’armonizzazione dei metodi analitici per monitorare la qualità e la salubrità degli alimenti nelle filiere alimentari

Pag. 48

7.1.7 Monitoraggio della funzionalità tecnologica e della qualità nutrizionale delle varietà di frumento coltivate in Italia

Pag. 51

7.1.8 Composizione di alcuni Salumi Italiani Pag. 53 7.1.9 ALIMED Gli alimenti mediterranei 50 anni dopo Pag. 54 7.1.10 Progetto di Ricerca finalizzato all’aggiornamento delle

conoscenze relative agli aspetti nutrizionali e di sicurezza di specie ittiche di pesca ed acquacoltura

Pag. 57

7.1.11 BIOLFISH Sperimentazione degli effetti di diverse densità di allevamento sul benessere dei pesci e sulla qualità del prodotto in un modulo di acquacoltura biologica

Pag. 58

7.1.12 QUALIFU Qualità alimentare e funzionale Pag. 60 7.1.13 Valutazione di schemi di conversione all’agricoltura

biologica e biodinamica in aziende tipo della Regione Lazio Pag. 61

7.1.14 Qualità nutrizionale ed organolettica e impatto ambientale di produzioni biologiche. Un caso studio: il melo.

Pag. 63

7.1.15 Ottimizzazione del processo di gramolatura per esaltare la formazione dell'aroma e mantenere il potenziale antiossidante dell'olio extravergine di oliva

Pag. 65

7.1.16 QUALIFÙ FINALE UO1 Componenti naturali degli Pag. 67

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INRAN Piano della Performance

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alimenti: molecole nutrienti, funzionali, intelligenti 7.1.17 Comunicare il latte Pag. 70 7.2 AREA SCIENZE DELLA NUTRIZIONE

7.2.1 BIOVITA Biodiversità e agroalimentare: strumenti per descrivere la realtà italiana

Pag. 71

7.2.2 Valorizzazione di germoplasma di carciofo attraverso la costituzione varietale ed il risanamento da virus

Pag. 78

7.2.3 Studio di sorveglianza nutrizionale sui determinanti dell’anemia in Regione ad alta prevalenza in Albania

Pag. 79

7.2.4 QUALIFÙ IDF UO 2: Sviluppo e applicazione di un indice multifattoriale, Impronta Digitale Funzionale, caratterizzante le proprietà antiossidanti e nutrizionali di alimenti italiani di origine vegetale.

Pag. 81

7.2.5 IN VITRO Quantificazione dell’attività antiossidante in vitro di bevande a base di tè

Pag. 83

7.2.6 Effetto dell’ingestione in acuto di tè Rooibos (aspalathus linearis) sui biomarcatori di stato antiossidante in soggetti sani (BPW Rooibos).

Pag. 84

7.2.7 ORDET (AIRC) Valutazione della Capacità Antiossidante Totale su campioni ematici dello studio caso-controllo

Pag. 85

7.2.8 COCA COLA 1 Effetto sulla salute e biodisponibilità degli antiossidanti di bevande ad alto contenuto in estratti naturali di frutti diversi

Pag. 86

7.2.9 COCA COLA 2 Attività antiossidante e anti-infiammatoria di bevande a base di frutta e a basso apporto calorico

Pag. 87

7.2.10 QUALIFU’ ALIETA UO 3 Alimenti Funzionali per l’Eta’ Avanzata: ottimizzazione e valorizzazione dei prodotti italiani in Grado di migliorare la qualita’ della vita delle persone anziane”

Pag. 88

7.2.11 EU INTERPLAY Studio dell’interazione tra microflora e mucosa intestinale

Pag. 91

7.2.12 Valutazione dell’attività immunomodulatoria di una miscela di ceppi probiotici, Bar 33 e Bar 13, e loro effetti protettivi verso la colite sperimentale indotta in modello murino: studi di approfondimento ed ampliamento.

Pag.93

7.2.13 AGRONANOTECH II Genomica comparata dei meccanismi genetici che controllano lo sviluppo degli organi riproduttivi nelle piante di interesse agrario

Pag.94

7.2.14 NUTRIGEA Valorizzazione della qualità nutrizionale dei germogli per uso alimentare

Pag.96

7.2.15 MICROGENNET Pag.98 7.2.16 NUME Nutrigenomica Mediterranea Pag.99 7.2.17 Studio dei meccanismi associativi molecolari di una

supplementazione di redox su leucociti circolanti utilizzando un approccio-omico

Pag.103

7.2.18 Effetto di una supplementazione di un estratto ricco di polifenoli (Quercus Robur) sulla capacità antiossidante plasmatrice e la modulazione dell’espressione genica

Pag.104

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INRAN Piano della Performance

274

7.2.19 MEDITO La dieta mediterranea in una nuova prospettiva di ricerca: rapporto alimentazione – genoma e salute dell’uomo

Pag.105

7.2.20 PALM OIL: Studio di un nuovo meccanismo molecolare alla base dell’attività dei tocotrienoli, come modulatori della morte cellulare in cellule tumorali

Pag.107

7.3 AREA SCIENZE APPLICATE AGLI ALIMENTI

7.3.1 PALINGENIO Indagini armonizzate permanenti sul comportamento alimentare e lo stile di vita degli italiani

Pag.108

7.3.2 EU ACROPOLIS Esposizione cumulativa a gruppi di pesticidi; una strategia integrata on-line

Pag.113

7.3.3 Educazione alimentare anziani Pag.115 7.3.4 SAPERMANGIARE 2.0 Pag.116 7.3.5 EU FACET Esposizione ad aromi, additivi e residui di

materiali di imballaggio Pag.118

7.3.6 EU EATWELL Interventi per promuovere abitudini alimentari sane: valutazione e raccomandazioni

Pag.120

7.3.7 REGALIM Monitoraggio delle abitudini alimentari di ogni singola REGione italiana: caratterizzazione del territorio e della struttura sociale per un consumo ALIMentare responsabile a salvaguardia della cultura e delle tradizioni locali

Pag.121

7.3.8 QUALIFÙ SIAGRO UO 4 Sistema Informativo sui Prodotti Agroalimentari Italiani: Tabelle di Composizione degli Alimenti

Pag.123

7.3.9 NEXUS La piattaforma alimentare europea EuroFIR: ulteriore integrazione, raffinamento e utilizzazione per una auto-sostenibilità di lungo termine

Pag.127

7.4 SETTORE SEMENTIERO

7.4.1 Attività di certificazione ufficiale delle sementi 7.4.1.1 Ispezioni ufficiali in campo della specie aglio Pag.130 7.4.1.2 Ispezioni ufficiali in campo della specie canapa Pag.131 7.4.1.3 Ispezioni ufficiali in campo dei cereali a paglia autunno-

vernini Pag.132

7.4.1.4 Ispezioni ufficiali in campo delle specie foraggere Pag.135 7.4.1.5 Ispezioni ufficiali in campo della specie ibride Pag.138 7.4.1.6 Ispezioni ufficiali in campo delle specie riso Pag.140 7.4.1.7 Ispezioni ufficiali in campo delle specie soia Pag.142 7.4.1.8 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione

meccanica per l’aglio Pag.143

7.4.1.9 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per i cereali autunno-vernini

Pag.144

7.4.1.10 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le foraggere

Pag.147

7.4.1.11 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le specie mais e sorgo

Pag.152

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INRAN Piano della Performance

275

7.4.1.12 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le specie oleaginose e da fibra

Pag.154

7.4.1.13 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per la patata

Pag.156

7.4.1.14 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per il riso

Pag.157

7.4.1.15 Concorso regionale tra i produttori sardi di sementi di frumento duro certificate

Pag.158

7.4.1.16 Concorso nazionale per i moltiplicatori di sementi di riso Pag.159 7.4.1.17 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione

meccanica per le sementi ortive Pag.160

7.4.2 Attività di certificazione

7.4.2.1 Analisi ufficiali laboratorio Vercelli Pag.161 7.4.2.2 Analisi private laboratorio Vercelli Pag.162 7.4.3 Attività di convenzione fitosanitaria

7.4.3.1 Convenzione con Ersaf – Lombardia per lo svolgimento di attività di supporto al servizio fitosanitario regionale nel settore sementi

Pag.163

7.4.3.2 Convenzione con il Servizio fitosanitario della regione Piemonte

Pag.165

7.4.4 Prove per l’iscrizione del registro italiano

7.4.4.1 Prove descrittive e agronomiche RISO Pag.165 7.4.5 Attività Prove di Campo

7.4.5.1 Controllo chimico del Brusone del riso Pag.167 7.4.5.2 Controllo chimico Fusariosi-Elmintosporiosi Pag.168 7.4.6 Organizzazione convegno annuale riso

7.4.6.1 Certificazione delle sementi di riso Pag.169 7.4.7 Piano di settore per la filiera riso

7.4.7.1 POLORISO Pag.170 7.4.8 INRAN - ENSE SEZIONE DI BATTIPAGLIA (SA) 7.4.8.1 Attività di controllo e certificazione ufficiale delle sementi

di specie agrarie e ortive Pag.171

7.4.8.2 Analisi e controllo qualità sementi ai fini della certificazione ufficiale

Pag.173

7.4.8.3 Analisi e controllo fitosanitario delle sementi ai fini della certificazione, diagnostica e sperimentazione

Pag.175

7.4.8.4 Analisi e controllo fitosanitario delle sementi ai fini della certificazione, diagnostica e sperimentazione

Pag.177

7.4.8.5 Analisi e screening fitopatologico dei tuberi-seme di patata provenienti da produzioni biologiche e convenzionali

Pag.179

7.4.8.6 Raccolta, accertamento e conservazione in situ ed ex situ delle risorse genetiche agrarie a rischio di estinzione della

Pag.181

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INRAN Piano della Performance

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Regione Campania ( WP3) 7.4.8.7 Caratterizzazione Pag.183 7.4.9 INRAN - ENSE SEZIONE DI BOLOGNA

7.4.9.1 Attività di controllo e certificazione ufficiale delle sementi di specie agrarie e ortive

Pag.185

7.4.9.2 Certificazione sementi ortive - Prove di post controllo di specie ortive

Pag.195

7.4.9.3 Monitoraggio ufficiale OGM Campionamenti per monitoraggio OGM

Pag.196

7.4.9.4 Analisi I.S.T.A. - Campionamenti per analisi I.S.T.A. Pag.198 7.4.9.5 Iscrizione di varietà al Registro - Prove descrittive ed

agronomiche ai fini dell’iscrizione al registro di varietà di specie agrarie

Pag.200

7.4.9.6 Piano Sementiero Nazionale per l’Agricoltura Biologica (PNSB) - Messa a punto di linee guida e disciplinari di produzione di sementi biologiche (Iniziativa 5 biennio 1° Asse 2 Azione 4)

Pag.202

7.4.10 INRAN - ENSE SEZIONE DI PALERMO

7.4.10.1 Ispezione ufficiale in campo dei cereali a paglia autunno vernini

Pag.203

7.4.10.2 Ispezione ufficiale in campo delle leguminose da granella e da foraggio

Pag.205

7.4.10.3 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per i cereali autunno vernini

Pag. 207

7.4.10.4 Certificazione ufficiale presso gli stabilimenti di selezione meccanica per le leguminose da granella e da foraggio

Pag.209

7.4.10.5 Post-controllo Pag.211 7.4.10.6 Analisi per la certificazione ufficiale dei prodotti sementieri Pag.213 7.4.10.7 Analisi private Pag.215 7.4.10.8 Attività di ricerca Pag.216 7.4.10.9 Analisi a supporto dell’attività di certificazione ufficiale Pag.217 7.4.10.10 Analisi private Pag.218 \ 7.4.10.11 Attività di ricerca Pag.220 7.4.10.12 Prove Agronomiche e Descrittive Specie Agrarie Pag.222 7.4.10.13 I.C.S.Innovazione per la cerealicoltura in Sicilia Pag.224 7.4.10.14 E.Ri.C.A.Energie Rinnovabili da Colture Agricole: Progetto

di cooperazione per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico del settore agroenergetico in Sicilia

Pag.226

7.4.10.15 Progetto Sementiero della Regione Siciliana Pag.228 7.4.10.16 ISCOCEM Sviluppo tecnologico e innovazione per la

sostenibilità e competitività della cerealicoltura meridionale Pag.231

7.4.11 INRAN – ENSE SEZIONE DI VERONA

7.4.11.1 Analisi controllo qualità sementi ortive e prove parcellari di Pag.234

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post-controllo ortive 7.4.12 INRAN – ENSE SEZIONE DI TAVAZZANO

7.4.12.1 MONISEM Monitoraggio OGM sulle Sementi Pag. 235 7.4.12.2 EUSAL Strategie per il miglioramento della competitività

della produzione italiana di frumento attraverso l’uso del sale in panificazione. WP3 “Verifica della identità varietale, indivuduazione di marcatori correlati alla qualità del glutine in risposta all’aggiunta di sale”

Pag. 237

7.4.12.3 MONISEMBIO Monitoraggio OGM sulle Sementi e Monitoraggio Core Organic

Pag. 239

7.4.12.4 Piano Sementiero Nazionale Biologico - Azione B2 “Verifica della presenza di sementi OGM in Agricoltura Biologica”

Pag. 241

7.4.12.5 Analisi controllo qualità sementi ai fini della certificazione ufficiale

Pag. 242

7.4.12.6 Analisi controllo qualità sementi: post-controllo ortive Pag. 244 7.4.12.7 Iscrizione al registro nazionale di nuove varietà: analisi

varietali (marcatori biochimici e molecolari) Pag. 245

7.4.12.8 Iscrizione al registro nazionale di nuove varietà: analisi varietali (grado di ploidia, altre)

Pag. 247

7.4.12.9 Monitoraggio OGM sementi Pag. 248 7.4.12.10 Formazione e verifica persone e laboratori richiedenti

autorizzazione a certificazione sotto sorveglianza ufficiale Pag. 250

7.4.12.11 Analisi private per il rilascio di certificati nazionali (analisi di tipo “tradizionale”)

Pag. 251

7.4.12.12 Analisi private per il rilascio di certificati nazionali (analisi varietali)

Pag. 253

7.4.12.13 Analisi private OGM Pag. 255 7.4.12.14 Analisi private per il rilascio di certificati internazionali

ISTA Pag. 257

7.4.12.15 Rappresentanza a livello nazionale e internazionale Pag. 259 7.4.12.16 Sistema di assicurazione della qualità

(accreditamento ISTA) Pag. 260

7.4.12.17 Altre Pag. 261 7.5 INRAN AFFARI GENERALI

Pag. 264

7.6 ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Pag. 266

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