PERIODICO D’INFORMAZIONE POLITICA,CRONACA, CULTURA E SPORT

DELL’ISOLA DI CAPRI ANNO XII N.27 del 14 luglio 2013

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Servizio di autotrasporto pubblico, le “imprese” deidiversamente abiliSono la mamma di un ragazzo diver-samente abile che frequenta il centrodi riabilitazione ANFFAS di Palazzoa Mare, e per tale motivo dovrei,insieme a mio figlio, prendere di fre-quente l'autobus diretto per Anacaprialla fermata di S. Costanzo. Dico

dovrei perché forse è più facile vince-re la lotteria... Passano autobus stra-colmi all'inverosimile, di persone convisi spiaccicati alle porte, che fannofatica a non sentirsi male o temere,quando l'autista si cala nella parte dipilota di F1, di rovesciarsi nellecurve. I bus naturalmente non si fer-mano perchè non vi è spazio per farsalire altri passeggeri. Quindi di con-seguenza, ci tocca scendere a piedi aMarina Grande e metterci in coda,perché nonostante le persone diversa-mente abili con l'accompagnatorehanno la precedenza, (accordata dal-l'azienda con ordine di servizio del 2maggio 2011 - ma gli autisti losanno?), non è sempre facile farlo,perché l'azienda non ha rilasciatoalcun tesserino e bisogna "dare spie-gazioni" ogni volta. Mortificarsi ognivolta per non aspettare tempo che,per chi ha problemi, può significareannullare l'effetto terapeutico dellariabilitazione effettuata, non è semprepiacevole. Vogliamo chiamarla civil-tà?

Lettera firmata

Degrado a MarinaPiccola, ecco le “prove”fotograficheGentile Redazione, due fotografie per segnalare quantaincuria regna sulla nostra amata isolaspecialmente in una zona panoramicae a buona ragione ritenuta preziosaper il turismo locale. I proprietaridelle ville devono sottostare alleregole imposte curando finanche ildiritto di veduta dei passanti pendola-ri tenendo le siepi ben tagliate a costodi multe salate e ...pagare sempresenza fiatare ma non importa se ilampioni dell'illuminazione pubblicasiano stati sostituiti solo in parte e lecondizioni dei muretti siano lasciatelanguire anche in previsione dell'ini-zio della stagione estiva. Davvero chidecide di continuare a mantenere unaproprietà in questa isola ha un grancuore e molto coraggio ma abusaredella pazienza dei cittadini non è con-sigliabile! Si fa presto a mettere in

Lavoriin corso

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venduta un bene fino a pochi anni faconsiderato ineguagliabile e insosti-tuibile!!! Certo non saremo noi a con-tribuire alla fine di un tesoro comequesto che... caro ci costa!!!

Emilia Gerli

Un grazie di vero cuorealla San CostanzoCalcioVoglio, tramite le vostre pagine, rin-graziare di vero cuore la SanCostanzo Calcio con il suo responsa-bile Marino Garofalo, la signoraFabozzi, la dirigenza tutta e lo staff diallenatori. Mi sono avvicinato allasquadra perchè i miei due nipotini

giochino con i piccoli amici e sonorimasto entusiasta di come Marino,con grandi sacrifici, ha portato nellanostra isola una vera scuola calcioaffiliandosi al Frosinone Calcio,squadra professionista dove lui hafatto vari corsi istruendosi alla curadei ragazzi, avendo anche il patentinocome allenatore. Lo ringrazio soprat-tutto perchè, nonostante le difficoltàed i pochi soldi, ha saputo attrezzaresenza gravare sul bilancio delle fami-glie. Lo ringrazio ancora per le bellis-sime giornate trascorse insieme anchein trasferta a Frosinone dove hoconosciuto l’allenatore Stellone chedi tanto in tanto telefona. Speriamoche Capri possa avere un grande set-tore giovanile.

Salvatore Solla

***Queste pagine sono a dispo-sizione dei cittadini, dei

movimenti e delle associazio-ni, per gli interventi, le lette-re, i dibattiti, le interviste, iprogrammi, per aiutare i

capresi ad orientarsi sui pro-blemi presenti e futuri diCapri e per giungere allascelta del nuovo Sindaco edella nuova amministrazio-ne. Volete commentare gliinterventi pubblicati questasettimana? Volete approfon-dire una nuova tematica?

Volete dire la vostra su argo-menti di stretta attualità? Per contattare la redazione

potete scriverea redazione@caprinews.it. Si pubblicano soltanto lettereo comunicati che ci perven-gono rigorosamente firmati:non accettiamo lettere anoni-me ma comunque garantia-mo la pubblicazione senzafirma nel caso in cui ci venga

richiesto dall’autore. Il contenuto degli interventiè libero e non necessaria-

mente rispecchia la linea edi-toriale e il pensiero

del giornale.

Lavoriin corso

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Depuratori sorvegliati speciali. Da Capri aRapallo, passando per Ischia e Taormina(Giardini Naxos e Letojanni), sono molti i'gioielli' del mare in ritardo sulla depurazio-ne e sul sistema di fognatura. A un annodalla sentenza di condanna della Corte diGiustizia Europea (il 19 luglio 2012) - inseguito a una procedura d'infrazione iniziatanel 2004 per il mancato adeguamento ad uncorretto trattamento delle acque reflue -Federutility rilancia l'allarme sulla depura-zione definendo ''la situazione un'emergenzanazionale''. Tra le mete estive sono sotto'scacco' Ue alcune delle mete simbolo:Capri, Ischia, Rapallo, Santa MargheritaLigure, Giardini Naxos e Letojanni(Taormina), Porto Empedocle e Cefalu',

Porto Cesareo. Ma la procedura riguardaanche grandi centri urbani, tra cui Trieste,Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo,Napoli est, Imperia, Agrigento, Benevento; ealtri di medie dimensioni, come Castrovillari(Cs), Lamezia Terme, Ragusa, Crotone,Rossano, Acireale, Sciacca, Marsala,Battipaglia (Sa). ''La situazione del serviziodi fognatura e depurazione - osservaFederutility, la federazione che riunisce leaziende - e' una vera e propria emergenzanazionale. Il mancato adeguamento configu-ra una generalizzata situazione di illegalita'''.Per i gestori ''la copertura di fognatura e didepurazione deve ancora essere estesa rispet-tivamente al 15% e al 30% della popolazio-ne italiana''. Senza contare - prosegue

Federutility - che ''la mancata depurazionemette a rischio gli obiettivi europei di quali-ta' delle acque fissati per il 2015''. L'Italia -rileva la Federazione delle utility - avrebbebisogno, in generale, nel settore idrico di''investimenti stimati per 65 miliardi di europer i prossimi 30 anni''. La Corte - per unaprocedura di infrazione iniziata nel 2004 perl'inosservanza di una direttiva europea del1991, n.271 - ha previsto, oltre alla richiestadi un intervento rapido per sanare la situa-zione, possibili sanzioni che possono arriva-re fino a 715.000 euro al giorno per ognigiorno di ritardo nell'adeguamento, unasomma forfettaria per un minimo di 10milioni di euro, e anche l'eventuale sospen-sione dei finanziamenti europei.

Allarme depuratorinelle località turistiche:Federutility bacchetta Capri

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Aria di Capri

Le problematiche dell’energia elettrica, allaluce della prevista realizzazione dell’elettro-dotto ad opera della Terna e delle difficoltàlegate alla futura distribuzione interna, conti-nuano a creare fibrillazione all’interno dellamaggioranza consiliare. Il Sindaco CiroLembo, spudorotamente in prima linea nellaguerra alla Sippic, l’azienda che lo ha dato acampare per decenni, gioca sulla pelle dei cit-tadini e in particolare degli abitanti di MarinaGrande. Continua a ripetere che l’arrivo delcavo risolverà i problemi energetici ma non èin grado di dire che fine farà la centrale elet-trica e quale sarà la sorte dei dipendenti dellaSippic. Il Consiglio Comunale di Capri, gra-zie al senso di responsabilità delle opposizio-ni che hanno portato avanti un discorso unita-

rio, ha approvato un ordine del giorno con ilquale si è deciso di istituire una “Conferenzapolitico-sindacale per le problematiche delsettore dell’energia elettrica” formata dalSindaco, che ne sarà il presidente, e da unrappresentante di ogni gruppo consiliare e diogni organizzazione sindacale dei dipendentidel settore elettrico della Sippic. Sarà dunqueun organismo bipartisan. Durissima sconfittaper il Sindaco di Capri che voleva portareavanti trattative solitarie a fini esclusivamen-te clientelari. La conferenza, si legge nelladelibera, “avrà funzioni di collegamento,informazione e consultazione in relazioneagli sviluppi delle iniziative in corso nel set-tore dell’energia elettrica sull’isola, chepotrebbero portare alla soppressione delle

attività da parte dell’attuale datore di lavoroSippic, o che comunque potrebbero incideresui relativi livelli occupazionali; la conferen-za sarà convocata dal presidente e si riuniràalmeno cinque giorni prima dell’esame daparte del Consiglio Comunale di qualsiasiprovvedimenti nel settore, al fine di darnepreventiva informazione alle rappresentazionisindacali e di registrarne la posizione nonchèogni altra istanza e richiesta, che sarannoriferite al Consiglio Conmunale”. E’ previstoche la conferenza si riunisca almeno unavolta ogni tre mesi con finalità di informazio-ne e di confronto. Le riunioni saranno pubbli-che e aperte sia a ciascun dipendente Sippicsia alla partecipazione dei rappresentanti delComune di Anacapri.

Una conferenzapolitico-sindacale per leproblematiche elettriche

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Aria di Capri

Un’altra scopertaarcheologica subac-quea nel mare diCapri! Pezzi dimosaico e marmiaffiorano dagli abissinei pressi del Capo,sul versante orienta-le dell’isola azzurra.A darne notizia èl’autore della sco-perta, VascoFronzoni, un subac-

queo caprese non nuovo a tali rinvenimenti,profondo conoscitore dei fondali dell’isola, daanni impegnato nella difesa del mare capresee del suo patrimonio culturale sommerso. Suun basso fondale, meno di 10 metri d’acqua,il sub caprese ha rinvenuto tre distinti blocchidi materiale conglomerato con delle tessere dimosaico, nonché un marmo semi affiorantedal substrato sabbioso. “Si tratta molto proba-bilmente di materiale di caduta, visto che citroviamo vicini alla verticale di Villa Jovis,anche se è l’autorità preposta che potrà omeno confermare questa prima impressione”afferma Fronzoni. Il subacqueo ha rilevato edocumentato i beni sommersi con l’ausilio diEnrico Desiderio, altro appassionato subac-queo caprese ed ha quindi segnalatoall’Ufficio Circondariale Marittimo di Capried alla Soprintendenza archeologica la sco-perta, rendendosi disponibile al loro recupero.Sarebbe infatti un vero peccato se i pavimentisui quali ha passeggiato l’Imperatore Tiberiodurante il suo lungo soggiorno caprese venis-sero trafugati o se se ne perdesse in ogni casotraccia. “La scoperta fornisce l’occasione perriparlare dei tesori sommersi e della loro frui-zione - dice Fronzoni - seguendo quel bino-mio che lega i beni culturali alle località turi-stiche. La fruizione del patrimonio culturale -

continuail subac-queo - nepresup-pone latutela (daanni siauspica a

Capri l’Area Marina Protetta) poiché un benearcheologico sul fondo del mare non è untesoro da depredare, né tantomeno un oggettoda ignorare. E’ un patrimonio da tutelare, poi-ché costituisce una straordinaria fonte diinformazioni per migliorare la conoscenza delpassato ed è un bene di cui disporre, poiché lasua fruizione rappresenta un eccellentemodello di ricchezza sostenibile e un volanodi crescita economica”. E' anche per questomotivo che una oculata politica del territorio,soprattutto nei luoghi con spiccata vocazioneturistica come è l'isola di Capri, non può pre-scindere da una assennata fruizione dei beniculturali sommersi, utilizzando i risultati delleesplorazioni subacquee per una valorizzazio-ne turistica, in chiave produttiva, del circon-dario. “Imbattersi sott’acqua in queste mera-vigliose vestigia del passato costituisce sem-pre una grande emozione; è la storia che nonvuole cadere nell’oblio dell’ignoranza o del-l’indifferenza e affiorando dal fondo del marerivendica con forza la sua presenza e il dirittoad essere custodita, conosciuta e tramandata”conclude Vasco Fronzoni.

Speranze ridotteal lumicino per il tribunaleSono ormai ridotte al lumicino le speranze disalvezza per il tribunale di Capri dopo ladecisione della Corte Costituzionale che harigettato, nei giorni scorsi, tutti i ricorsi relati-vi alle questioni di illegittimità costituzionaledei decreti legislativi sul riordino della geo-grafia giudiziaria. La sezione distaccata diCapri del tribunale di Napoli a settembre,quindi, a meno di colpi di scena, chiuderà ibattenti, ad eccezione dell’ufficio del giudicedi pace che è l’unico che si salverà.Grossissime sono le responsabilità delSindaco Ciro Lembo che non ha fatto nullaper salvare il tribunale. Negli anni ‘90, quan-do già era stata paventata la soppressionedella sezione, il Sindaco dell’epocaCostantino Federico si era fatto in quattroriuscendo, a seguito di numerosi interventipresso il Ministero della Giustizia, a scongiu-rare la chiusura. Intanto, un'interrogazione arisposta scritta è stata presentata al Ministro

della Giustizia Annamaria Cancellieri daldeputato del Pd, Assunta Tartaglione, perchiedere se il Governo ha intenzione di man-tenere in vita la sezione del tribunale o dimantenere comunque un presidio di giustiziasull'isola. “L'isola di Capri - scrive l’on.Tartaglione - è stata da sempre sede di preturamandamentale. A seguito della riforma del1989, l'isola è divenuta sede di sezione distac-cata della pretura circondariale di Napoli. Aseguito della riforma del giudice unico diprimo grado del 1999, l'isola è divenuta sededi sezione distaccata del tribunale di Napoli”.“La soppressione della sezione distaccata diCapri, in considerazione del bacino d'utenza,del contenzioso, della mancanza di continuitàterritoriale e delle difficoltà di raggiungimen-to della terraferma, di recente aggravate dallariduzione del numero dei collegamenti marit-timi, comporterebbe seri disagi ai cittadini edagli operatori del diritto”, scrive l’autrice del-l’interrogazione parlamentare. Tartaglioneaggiunge anche che la prevista istituzione diuna sezione stralcio presso il tribunale diNapoli per la definizione dei procedimentiattualmente pendenti dinanzi alle sezioni dis-taccate aggraverebbe notevolmente il caricogiudiziario della sede centrale con il rischio diun consistente rallentamento dell'attività giu-diziaria. Nell’interrogazione la deputata chie-de “se il Governo sia intenzionato ad adottareidonee disposizioni integrative e correttive deldecreto legislativo n. 155 del 2012, che tenga-no conto della specificità territoriale e delleesigenze civili delle comunità isolane preser-vando il presidio giudiziario presente sull'iso-la di Capri; se, in subordine, il Governo, con-siderate le problematiche di natura logistica ditale rilevanza ed eccezionalità da non consen-tire in alcun modo il trasferimento delle risor-se materiali, umane e dei servizi della sezionedistaccata di Capri, intenda avviare la proce-dura di cui all'articolo 8 del decreto legislati-vo n. 155 del 2012, per l'utilizzo del palazzodi giustizia di Capri quale sede distaccata deltribunale di Napoli; se, in subordine, ilGoverno abbia intenzione di assicurare conmodalità diverse da quelle indicate l'effettivoe regolare esercizio del diritto di accesso allagiustizia per i cittadini dell'isola di Capri”.

Nuove importantiscoperte archeologichenei fondali di Capri

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Aria di Capri

L’ Associazione Sorridi Konou KonouAfrica Onlus non ha fini di lucro. Essa sipropone di perseguire esclusivamentefinalità di solidarietà, beneficenza, assi-stenza e soccorso rivolte ai Paesi disagiaticon particolare riguardo all'Africa, in tuttiquei settori che possano avvantaggiarsi diun migliorato sviluppo e cioè: l'assistenzasociale che fornisca strumenti indispensa-bili per la elevazione del livello culturalee professionale nei vari settori produttividella comunità, l'assistenza sanitaria, svol-ta anche reperendo farmaci e presidimedico-chirurgici, l'assistenza socio-sani-taria, mediante raccolta fondi ed ogni altraentrata che perverrà all'Associazione. Ogni azione è improntata al rigorosorispetto della cultura e delle tradizionilocali della popolazione degli stessi Paesinella consapevolezza della diversa effi-cienza organizzativa e tecnologica delsistema occidentale, senza occultare o dis-simulare le criticità dello stesso.L’Associazione Sorridi Konou KonouAfrica Onlus nasce nel febbraio del 2013grazie all’iniziativa di un gruppo di pro-fessionisti campani che vi operano portan-do aiuto sanitario e assistenziale ai poveridel terzo mondo dal 1996. L’avventuracomincia in Amazzonia fino ad arrivare inBenin (Africa occidentale) dove condizio-ni igieniche e sanitarie carenti aggravanola già problematica vita di questi popoli:cataratte che portano alla cecità, ulcera delBuruli (la nuova lebbra), malaria, perfora-zioni da tifo e gravi patologie tiroidee.L’Associazione si propone di perseguireesclusivamente finalità di solidarietàsociale in Africa in tutti quei settori chepossono avvantaggiarsi di un miglioratosviluppo: assistenza sanitaria di preven-zione, diagnosi e cura, assistenza socialeriguardante la scuola primaria e seconda-ria, ricerca di base e applicata, artigianatoe agricoltura. Ogni azione è improntata alrigoroso rispetto della cultura e delle tra-dizioni locali, nella consapevolezza delladiversa efficienza organizzativa e tecnolo-gica del sistema occidentale, senza occul-tare o dissimulare le criticità della stessa.

Obiettivo principale della Associazione èdi portare beneficenza, assistenza e soc-corso a quanti vivono in condizioni dis-agiate e di emergenza e si rivolgono allestrutture ospedaliere ed assistenziali comel’Ospedale francescano di Zagnanado el’Ospedale camilliano di Zinviè.

Progetto VEDIamo INSIEME.(testo a cura del presidente dell’associa-zione, Enrico Di Salvo)Nel mondo occidentale la CATARATTA,ossia l’opacizzazione irreversibile del cri-stallino, rappresenta una patologia ocularemolto diffusa, in grado di ridurre, anchefortemente, la vista fino alla cecità ed èstrettamente collegata all’età e alle abitu-dini di vita. L’intervento di cataratta e lasostituzione del cristallino catarattoso conuna lente intraoculare artificiale, rappre-senta una soluzione veloce e sicura a que-sto tipo di patologia della vista; esso vieneattuato in sale operatorie attrezzate construmentario sofisticato e moderno ingrado di ospitare decine di interventi algiorno. Nelle terre Africane, ed in partico-lare nel territorio della Repubblica delBenin, la cataratta si accompagna ad unacecità precoce ed irreversibile; la causaprincipale della diffusione di questa pato-logia oculare, che tocca praticamente tuttele fasce di età, è da ricercare nelle scaden-ti condizioni di vita ed alimentari.Purtroppo una buona parte della popola-zione ne è affetta, a causa delle gravissi-me condizioni di povertà ed indigenza incui versa; unitamente alla impossibilità diinterventi, la cataratta è così diventata lacausa principale di cecità e rappresenta unproblema “sociale” di proporzioni immen-se. Sottoporsi ad un intervento chirurgicorisolutivo, a causa dei costi incompatibilicon le proprie possibilità economiche (inBenin non esiste un sistema sanitario pub-blico nazionale) è praticamente impossibi-le. Il nostro progetto “VEDIamo insieme”si propone di sottoporre, grazie alle dona-zioni dei nostri benefattori come te, allachirurgia oculare per cataratta un numeroquanto più alto possibile di soggetti di

tutte le età affetti da cataratta: bambini,giovani adulti, anziani. In questo modocerchiamo di rendere “reversibile” la ceci-tà di cui sono affetti questi soggetti, dan-dogli la possibilità di ricollocarsi nellavita sociale . Per partecipare a questo pro-getto sociale dovrai effettuare una dona-zione di 40.00 euro (quaranta), eseguendoil bonifico bancario e specificando, nellemotivazioni della donazione “ProgettoVEDIamo Insieme”. Con la Tua elargizio-ne adotterai a distanza un “cieco reversibi-le” affetto da cataratta, che potrà cosìessere operato recuperando la vista. Potraiseguire a distanza l’esito della tua dona-zione attraverso immagini fotografiche ela relazione del chirurgo oculista che tipermetterà di conoscere la persona benefi-ciata dalla Tua generosità e seguirla nelsuo recupero sociale. Il progetto verràattuato negli ospedali di “La Croix“ diZinvie - www.hopitalzinvie.org - e“Centre Gbemontin” dove si prevede diallestire un nuovo ambulatorio oculisticodi base e una sala operatoria oculisticaattrezzata. ASSOCIAZIONE SORRIDI KONOUKONOU AFRICA ONLUSDIPARTIMENTO UNIVERSITARIO DISANITA’ PUBBLICA NUOVO POLI-CLINICOED. N° 5 – VIA PANSINI, 5 NAPOLIBonifico bancario a favore di:Associazione Sorridi Konou Konou AfricaOnlusc. f. 95180600637BANCA PROSSIMA NAPOLIIBAN: IT61 L033 5901 6001 0000 0073774causale: progetto “VEDIamo INSIEME”ed aggiungi i tuoi dati con indirizzo e-mail.Per informazioni e per saperne di più con-tatta:- il responsabile del progetto dr. PaoloLepre- il segretario/tesoriere Elio Sica tel.0818372251- info@sorridiafrica.orgel.sica@tiscali.it

Solidarietà e assistenzacon l’Associazione SorridiKonou Konou Africa

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Aria di Capri

L'hannodefinitala bandpiù clic-cata delmomen-to, gliAllerija,con illorovideoufficialedelbrano "IlQuadro"con lastraordi-

naria partecipazione della bella CeciliaRodriguez. Il video sta spopolando sulweb grazie anche alla loro apparizionesu numerose riviste, in tv e sui siti digossip. Il disco, prodotto dall'AtlasMusic di Milano, contiene due brani initaliano e le rispettive versioni latinoamericane,"Corazon"e "Verdad", a curadel maestro Domenico Politanò e arran-giamenti di Paolo Siani che vanta colla-borazioni con artisti del calibro diEquipe 84 e Matia Bazar. Gli Allerija,attualmente impegnati nel loro tour esti-vo, si stanno preparando per un tourinternazionale che li vedrà in diversipaesi dell'America Latina e non solo. Laband è composta da: Eugenio Solla, chi-tarrista e cantante caprese; Chiara DiMartino, voce femminile anche lei diCapri; Gianluca Mazza, chitarra solista;Francesco D'Assisi Greco, sassofono;Angela D'Amora, tromba; GiuseppeD'Amora, basso; Giovanni Volpe,batteria; Franco Chico Schettino, percus-sioni. La band tornerà sull'isola azzurrail 2 settembre prossimo in occasionedella Settembrata Anacaprese con unconcerto da non perdere. Il disco èacquistabile presso la libreria LaConchiglia in via Le Botteghe a Capri.E' possibile vedere i videoclip “IlQuadro” e “Corazon” sul canale youtu-be. Le foto sono di Gianfranco Busanca.

“Il Quadro” degliAllerija con Cecilia Rodriguezspopola sul web e sui giornali

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Eventi a Capri

Pinocchio: il grande musical. Grande suc-cesso per la rappresentazione avvenutadomenica 30 giugno nella Piazza S. Nicoladi Anacapri a conclusione dei festeggia-menti in onore di S.Antonio.Lettera di ringraziamento speciale ai gio-vani protagonisti del musical da parte dellaPresidente di Azione Cattolica di Anacapri.Cari ragazzi,sono giorni ormai che il susseguirsi di com-plimenti e congratulazioni per come aveterappresentato domenica sera “Pinocchio ilgrande Musical” è diventato un sottotitolo deivari incontri occasionali o pubblici. E’ vero,posso tranquillamente aggiungere anch’io icomplimenti ad ognuno di voi, ma impoveri-rebbe quello che invece sento di dovervi direin quanto Presidente dell’Azione Cattolica diAnacapri. Tutti gli spettatori hanno apprezza-to l’esecuzione canora delle melodie, la reci-tazione, le danze, gli effetti speciali dellaserata del musical, io invece ho apprezzatotutto il percorso che, iniziato nel mese di gen-naio, si è concluso domenica 30 giugno. Nonvoglio aggiungere con le mie parole altriapplausi, ne avete avuti tanti e ne avrete anco-ra, voglio dirvi che in tutti questi mesi io,anche se non sempre presente in quanto giu-sto lasciare a voi gli spazi di autonomia dovu-ti, vi ho costantemente osservato: mi riferiscoalla presenza assidua alle prove, alla voglia diesprimere le vostre abilità, alle vostre reazio-ni ai primi ostacoli, perché, va detto, ci sonostati anche momenti di scoraggiamento. Avetesuperato tutto, l’entusiasmo è stato crescente,è stato motivo di soddisfazione assistere alvostro reciproco aiutarvi, e rendermi contoche, indipendentemente dalla preparazione delmusical, il gruppo stava maturando. E’ statobello vedere voi giovani darvi coraggio, divi-dervi in settori, interessarvi agli sviluppi dellevarie parti fino a dare vita ad un gruppo vin-cente.Penso all’impegno degli scenografi, alla curae alla passione nel cucire, alla meticolosaattenzione nella regia, frutto di passione eamore non di una personale professione. Sonoconvinta che ognuno di voi abbia anche avutola possibilità di dare spazio alle personali atti-tudini, al proprio talento nascosto e di ren-

dersi conto che si arriva ad un risultato solodopo una fase di impegno. Il musical si tra-sformerà in un ricordo felice, ma quello cheresterà sarà l’esperienza della condivisione ela crescita insieme. Per questo siete stati deigiovani speciali.

Maria Maddalena Ariviello

Aggressione ad Anacapri:condannati i due imputatiScosse la tranquillità di Anacapri il violentopestaggio e la brutale aggressione a colpi diforbici e chiave inglese ai danni di due anzia-ni coniugi del posto avvenuto il 23 luglio2012. Due ultra-ottantenni furono ridotti ingravi condizioni, dopo essere stati aggreditida Massimo Fraleone, 52 anni, un uomo dellaprovincia di Roma sbarcato sull'isola di Capriin accordo e in intesa con Gaia AngelaRuocco, 39 anni, la figlia adottiva deglianziani. Il tribunale di Napoli ha messo perora la parola fine, dal punto di vista giudizia-rio, alla vicenda. I due imputati, la Ruocco eFraleone, sono stati condannati con ritoabbreviato a 3 anni e 4 mesi ciascuno direclusione per la sola accusa di lesioni volon-tarie aggravate, in concorso. Sono invececadute le accuse di tentato omicidio e tentatarapina, inizialmente formulate nei loro con-fronti dagli inquirenti. La sentenza di condan-na è stata emessa dal gup Eduardo DeGregorio. Il pm aveva chiesto pene molto piùpesanti, 9 anni per Massimo Fraleone e 11anni per Gaia Angela Ruocco. Restano dacapire i reali motivi che spinsero la figliastrae il suo amico a dare vita ad una vera e pro-pria spietata aggressione nei confronti dei dueanziani, in pieno giorno, all'interno della loroabitazione di via Tuoro ad Anacapri, una vil-letta solitaria a poche centinaia di metri dallaGrotta Azzurra. I fatti al centro del processocelebrato presso il tribunale di Napoli risalgo-no al 23 luglio di un anno fa quando, nellaloro abitazione di Anacapri, FrancescoRuocco e Bianca Vacca, coppia di coniugimolto conosciuti sull'isola, furono barbara-mente aggrediti: lui colpito alla testa con unachiave inglese, lei ferita alla gola con delleforbici. Le indagini, condotte dai carabinieri

di Torre Annunziata, di Sorrento e diAnacapri, si chiusero in due giorni e il cer-chio si strinse attorno alla figlia adottiva dellacoppia, ritenuta la mandante del gesto, e a unsuo amico romano riconosciuto fin da subitocome l’autore materiale. I due furono arrestatidopo un lunghissimo interrogatorio svoltosipresso la sede del nucleo investigativo deicarabinieri di Torre Annunziata. A tradirlifurono diverse contraddizioni e alcune inter-cettazioni ambientali. Il movente fu ipotizzatonel tentativo dei due di impossessarsi deisoldi della coppia e nell’avversione che lafigliastra aveva nei confronti dei propri geni-tori adottivi.

Porte aperte alla chiesetta di Sant’AnnaRiapre ai visitatori la chiesetta di S. Anna, nelborgo medievale di Capri. E’ diventata, ormai,quasi una tradizione il “service” del LionsClub Capri per la riapertura della chiesetta diS. Anna per il periodo estivo. Infatti anche perquest’anno, dal 1° luglio al 15 settembre, saràpossibile visitare la chiesa ed ammirare gliaffreschi che, proprio il Lions Club Capri,fece restaurare negli anni scorsi. Grazie allacollaborazione del parroco, Don Carmine DelGaudio, si rinnova l’iniziativa che, nelle ulti-me stagioni estive, ha fatto registrare la pre-senza di oltre mille visitatori riscuotendogrande interesse. L’ingresso gratuito al monu-mento è consentito dalle 10.30 alle 12,30 edalle 18.00 alle 20.00 di tutti i giorni. In que-sti orari le esperte della Soc. Nesea, a cui ilLions Club Capri ha affidato l’incarico, con-durranno i visitatori ad ammirare il sito illu-strandone la storia e gli affreschi. La chiesa diS. Anna, situata nel cuore del borgo medieva-le di Capri, fu la prima parrocchia dell’isolafino al 1595, anno in cui fu completata la cat-tedrale di S. Stefano. La chiesa è di straordi-nario interesse artistico per la presenza didecorazioni ad affreschi risalenti al XIII seco-lo. L’apertura del monumento mira anche aduna rivalutazione della zona, tanto è che negliscorsi anni il piccolo sagrato e la stessa chiesahanno ospitato altri eventi culturali che hannoanimato e ravvivato il borgo.

Successoad Anacapri per ilmusical su Pinocchio

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Cronaca

Dove eravamo rimasti. Ai miei affezionati lettori auguri per unaottima estate.

Franco Troccia

UNA GIORNATA DA RICORDARELa mattina era fredda, il sole si era da pododestato dal sonno notturno, la giornata lumi-nosa, il paesaggio limpido e gli alberi dipino, i campi, le rocce a contatto con ilmare davano l'impressione di una gelida fra-gilità come se un improvviso colpo di ventoo un botto potessero frantumarla. L'ariavibrava sospinta dal vento, uccelli neri ebianchi volavano radenti lanciando gridastridule e nel volo viravano, si contorceva-no, si avvitavano in su e giu con le ali spie-gate come tra pareti invisibili.Il maltempoche durava da due tre giorni era cessato e lanotte trascorsa era stata avvolta in un chia-rore di stelle. Accesi una sigaretta e alitaiuna bianca nuvoletta di fumo. La strada delFaro era deserta a quell'ora del mese didicermbre. Si udiva solo il sibilare del ventotra gli alberi che si confondeva con lo stri-dio degli uccelli notturni. Gocce di rugiadabaluginavano sulle foglie e sull'erba colpitida tenui raggi lunari. Fin da bambino avevosempre creduto che l'amore avrebbe dovutoessere come il sole, splendito e luminoso,eternamente benedetto da Dio. Avevo credu-to che crescesse poco a poco come unamelodia pura e inindirotta, come un limpidofuscello che brilla leggiadro al sole e rispon-de al vento con mille increspature protettedalle sue rive coperte d'erba, di alberi, di

fiori. Questo credevo fosse l'amore. e oggi,ne ho avuto conferma. Bianca come unacolomba la sposa risale l'erto sentiero diPino nel verde dei boschi tra l'incresparsi dionde marine silenti nell'incanto del faro. Lasposa è bella: castani i suoi capelli e gliocchi, il volto delicato, nelle labbra il saporedi un sorriso malizioso. Non è timida, maserena. Ora la mamma benedice e assistedal cielo la giovane sposa che aggrappata albraccio del padre, incede elegante nella suacalma proverbiale. Le sorelle e il fratello,come testimoni di un evento atteso, sognato,sperato, hanno gli occhi colmi di lacrime,sono lacrime di gioia, di vera felicità condi-visa da tutti. Questi giovani sposiAnacapresi, in quest'alba del tempo, in que-sto giorno di sole, i loro cuori si legano inun tripudio d'amore con atto divino ripetutonel tempo. Il matrimonio e l'amore sono undono e una benedizione. Il sole inonda ilcielo con splenditi colori, arancione, verde,lavanda e rosa, e ad un tratto s'intravvedel'arcobaleno che si estende all'orizzontecome un nastro di vita e di buon auspicio.

poetafrancotroccia@teletu.it

Capri-Napoli soloe staffetta, in gara Alexis D’EspositoIl 27 Giugno 2013, dal Lido Ondine inMarina Grande, è partita la 1° edizione dellaCapri-Napoli non ufficiale riservata ad atletiagonisti e master suddivisi in due categorie :solo e staffetta coinvolgendo 8 nazioni.Alle ore 10.20 partenza per la categoria

“Solo” mentre alle ore 10.30 partenza perla categoria “Staffetta”. Fra gli atleti, a gransorpresa, finalmente echeggia il nome di unatleta caprese, che quasi in sordina si è pre-parato ad affrontare quel tratto di mare chesolo altri due, la leggendaria Anna Mazzolaed il giovane Ottavio Serena, avevano tantocoraggiosamente e, con ottimi risultati,affrontato. Anna Mazzola vinse nel 1957con un tempo di 13h03’55” , Ottavio Serenaarrivò settimo nel 1960 con un tempo di13h27’45”. Così Alexis D’Esposito, per laprima volta nella Capri-Napoli, e la suasquadra di quattro nuotatori (del teamSWIMMING LUXEMBURG) sono arrivatisecondi con il tempo di 8h55’37” ricevendoil premio di “Best Perfomance” . Ad Alexis, alla partenza, con Anna Mazzola ho consi-gliato di valutare bene la rotta da percorre-re, visto che si prevedeva il vento diMaestrale in arrivo in maniera sostenuta.Certo non è facile capire quale consiglioascoltare specie quando si affrontano certesfide per la prima volta. Ora ha potuto con-statare che è molto importante calcolare larotta in base alle correnti ed al vento, cosache solo gli esperti sanno fare. Questo ciauguriamo che possa solo fortificare lavoglia di riprovarci in modo tale da poterrivedere Alexis di nuovo in lista più agguer-rito che mai! La competizione, dopo solodue ore, si è presentata difficile, il vento dimaestrale alzatosi come previsto ha costret-to alcuni atleti ad abbandonare la gara edalle ore 20, per ragioni di sicurezza, a dover“congelare “ le posizioni in mare determi-nando questo ordine di arrivo finale:CATEGORIA STAFFETTA:1° PENISOLA SORRENTINA ( Italia)8h10’26”2° SWIMMING LUXEMBOURG (Lux)8h55’37”3° BLUE SINTESI –Massa LubrenseNuoto-(Italia) 9h12’15”CATEGORIA SOLO:1° SERGIO SALOMONE (ARG) no time2° CHARALAMPOS THEODODIS(Gre)no time3° PAOLO MEGLIO(Italia) no time

Gabriella Fusco

I raccontidel maresciallo -Pensieri

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Cronaca

Di solito sono le donne ad occuparsene.Frequentatrici assidue tanto di di avveni-ristici megastore ed asettici supermercatidove, a un certo punto, un trillo inquie-tante ti avverte che qualcosa hai presosenza pagare...ma de chè?!... quanto dipiccoli, rassicuranti negozi, magari ali-mentari, a conduzione familiare dove cisi sente a casa proprio e puoi chiedere diassaggiare lo spicchio di piccante o lamortadella appena iniziata. Ci sono duetipi di shopping vuoi per necessità quoti-diane, vuoi per diletto. Quest’ultimo tipoappartiene ad una elite sempre più sparu-ta. Lo shopping compulsivo è tipico deinostri tempi. Come il giocatore incallito siperde nel turbinio di slot machines equant’altro, lo\a shopping-dipendenteappena vede un punto commerciale contanto di insegna luminosa ne viene attrat-to come la falena dalla luce e tutti gliorari son buoni per fare incursione trascaffali ricolmi, banconi di salumi, for-maggi, prodotti surgelati, cibi in scatola echi più ne ha più ne metta, di sicuro capa-ce di dimenticare il nonno in carrozzellasul marciapiade antistante o il neonatoincazzato nero sul sedile posteriore dellamacchina ivi posteggiata. Quasi in trancene varca la soglia facendo mente locale suquello che gli può servire, un inventariomentale , veloce per focalizzare l’atten-zione sugli articoli in bella mostra. Gliserve poco per realizzare e tanto perintrattenervisi : carrello mio fatti capanna.Il carosello di confezioni invitanti, di eti-chette, di offerte, di prendi due paghi uno...come rinunciare? Il resto del mondoscompare di fronte a tanto , cascasse ilmondo ma anche l’ultima offerta , quellapiù lontana dalle proprie esigenze, magaril’acquisto sotto Natale, nonostante nuota-tori provetti, di un salvagente per scorri-bande sicure in acque marine, pure quelloè buono in prospettiva. Senza contarel’influenza del vicino acquirente che con-siglia , quasi in deliquio, sulla qualità-prezzo di questo o quel detersivo dai por-tentosi enzimi smacchianti , sbiancanti eigienizzanti perfetto per eliminare lo spor-

co più tenace, della serie ‘’ cosa si puòvolere di più dalla vita? ‘’ Eppure, diquesti tempi lo shopping può essereterapeutico , quando si è depressi, abban-donati a se stessi dopo una delusioneamorosa, si accende una lampadina ecome un’oasi nel deserto, non resta cheuna capatina nel negozio di abbigliamen-to più vicino e quando si esce con l’acqui-sto fresco di ricevuta il senso di soddisfa-zione è palese, il viso ritrova l’espressio-ne di appagamento, in questo caso c’è daaugurarsi che i momenti di sconforto nonprevalgano più di tanto, ne conseguirebbeun inevitabile, continuo, alleggerimentodel portafoglio. Un consiglio utile è evi-tare di fare la spesa quando si avverta uncerto languorino, la lista delconto lieviterebbe senzacolpo ferire. Si soddisfa ilproprio bisogno di compra-re, senza tenere conto del-l’effettiva necessità, senzaguardare in dispensa o frigo,ritrovandosi di lì a poco condoppie o triple quando nonquadruple confezioni sottoscadenza. La domanda sorgespontanea: quanta parte hain tutto questo il martella-mento di offerte, pubblicitàe affini? In termini da salu-meria l’acquirente-compul-sivo ha il prosciutto sugliocchi non si rende contodella mania che lo dominae, come se il denaro intasca gli pesasse la priorità èriempire carrelli, borse, sac-che , buste di plastica (sispera biodegradabili). Lasindrome delle mani bucatepersiste nonostante la crisisbandierata in tutti i conte-sti. Poi c’è lo shoppingmilionario, i nuovi ricchirivelatisi poco sensibili (perfortuna non tutti), spessomaleducati, arroganti fannoa gara con malcelato cattivo

gusto a superarsi nello spendere, nevediamo qui sull’isola delle griffe! L’altrafaccia della medaglia è triste, i nuovipoveri, spesso anziani che hanno lavoratouna vita, si ritrovano con pochi spiccioliin tasca, una pensione vergognosa, aentrare nei negozi di alimentari e nonpotendosi permettere di comprare l’indi-spensabile vengono sorpresi arubare....quando , riconosciuti, denunciati,umiliati non resta loro che rovistare tra irifiuti, o nei pressi dei mercati ortofrutti-coli, all’aperto , appostati negli angoli piùnascosti quasi a rendersi invisibili, atten-dono l’ora di chiusura pazienti , compo-sti... sperando che nessuno veda.

Maria Astarita

Il raccontodi Maria Astarita:Shopping

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Eventi a Capri

Conclusa sabato 6 e domenica 7 luglio aLatina la coppa Italia delle regioni di tirocon l’arco. La Campania si qualifica tre-dicesima. Ottima performace di AnnaClemente, atleta dell’Arco Club Capri,alla sua prima esperienza in competizio-ni nazionali. Anna chiude il suo scorecon ben 21 punti in più della finaleregionale posizionandosi al 14° posto eaccede agli scontri diretti contro l'atletadelle Marche terza qualificata. Solo duepunti di distacco hanno fatto perderel’atleta caprese che chiude al nono postoassoluto, purtroppo è stata penalizzatadalla poca esperienza ma comunque èstato uno scontro bellissimo. Per AnnaClemente è stata di sicuro un’esperienzabellissima che va ad arricchire ancora dipiù il suo bagaglio arcieristico.

Due britannici tentanoil guinness: da Capria Londra a nuoto, in bicie di corsaDa Marina Grande, alle spalle del portodi Capri, ha preso il via ilo scorso 8luglio la 'mission impossible' di AllanHamish e Alexander Kit, i due atleti bri-tannici che sfideranno mare e monti perun tentativo di guinness davvero bizzar-ro: da Capri a Londra in 14 giorni anuoto, in bici e di corsa. Davvero bizzar-ra l’avventura di questi ragazzi inglesiimpegnati nel progetto “The italian job”,uno speciale triathlon che in due settima-ne si propone di portare i due atleti

dall’Italiaall’Inghilterra.L’obiettivo è percor-rere a nuoto ladistanza che separaCapri a Napoli, quin-di in bici fino allaGran Bretagna perarrivare a Londracompiendo il trattofinale (42,195 chilo-metri) di corsa. Tutto

finalizzato alla raccolta di fondi da met-tere a disposizione dei soldati gravemen-te feriti nelle missioni di guerra. La sfidaha preso il via a Marina Grande, davantial lido Le Ondine di Capri. L'arrivo èavvenuto dopo circa dieci ore nel pome-riggio a Napoli, nelle acque antistanti ilcircolo Posillipo, che ha messo a dispo-sizione i propri spazi. Da qui Hamish eKit sono saliti subito in bici per mettersiin moto nel tentativo di coprire in 14giorni la distanza che separa Napoli aLondra attraversando anche Svizzera eFrancia. "Non abbiamo paura di questatraversata, speriamo solo di non incon-trare le meduse nel tratto di mare traCapri e Napoli e le neve sui monti",hanno detto i due atletiprima del suono dellasirena che ha dato il viaalla prova. A prestareassistenza ai due atleti ea fare da apripista nelleacque di Capri è stato unbattello veloce dellaGuardia Costiera. Per laprova di nuoto Hamish eKit hanno chiesto aiutoall’organizzatore dellamaratona del Golfo diCoppa del Mondo: cosìLuciano Cotena, respon-sabile della societàEventualmente che dal2003 organizza la Capri-Napoli, ha deciso diaccettare l’apertura dellasfida sportiva. “È una

sfida importante - ha affermato Cotena -e ci fa piacere che anche dall’Inghilterraabbiano pensato alla Capri-Napoli comela sfida più affascinante e dura da affron-tare in mare aperto”. I due atleti impe-gnati in “The italian job” compiranno inbici quasi 2.100 chilometri, quelli cheseparano Napoli da Londra, pedalandosul passo Furka (2.436 metri sopra illivello del mare) ma anche sul passoGrimsell e sul passo S. Gothard, consi-derati rispettivamente l’ottava e la nonastrada più pericolose al mondo. Si è cal-colato che in totale, nelle due settimane,Allan e Alexander bruceranno qualcosacome 85.000 calorie, dormendo semprein tenda. La sfida che parte domani siinserisce nel più ampio progetto dellacampagna “Coming home”, lanciata nel2011 dalla inglese “Haig Housing trust”con l'obiettivo di raggiungere 20 milionidi sterline nei successivi cinque anni perfornire alloggio opportunamente adattatoai militari britannici e alle donne la cuivita è stata distrutta da terribili feriteriportate in guerra. (Su www.caprinews.it, nella sezionevideo, le immagini della partenza daCapri e le interviste ai protagonisti)

Anna Clemente, buonaperformance alla coppa Italiadelle regioni di tiro con l’arco

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Eventi a Capri

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A cura dell’Associazionedi varia umanità

Monsignor Carlo Serena, che era di Caprie, dal 1946, arcivescovo di Sorrento, avreb-be voluto che don Raffaele Vacca, cheaveva studiato presso il Seminario RomanoMaggiore a Roma, e qui era stato ordinatosacerdote nel 1951, diventasse parroco diCapri. In previsione di questo, l’avevanominato, nel 1953, vicerettore delSeminario diocesano di Sorrento, e poi par-roco del Capo di Sorrento.

Ma don Raffaele (che nell’isola tutti chia-mavano don Lino) chiese insistentementeall’arcivescovo di ritornare a Roma, dove,dopo l’ordinazione sacerdotale e la laureain Lettere e Filosofia conseguita a Napoli,era andato lo stesso Carlo Serena, per fre-quentare la Pontificia AccademiaEcclesiastica ed entrar poi nel serviziodiplomatico della Santa Sede. Fu nelle nun-ziature di Rio de Janeiro, Bucarest, Berna,Roma, prima d’essere nominato, nel 1935,nunzio apostolico in Colombia e consacratovescovo, nella Basilica di San Pietro, dal-l’allora Segretario di Stato Eugenio Pacelli,diventato Pio XII, quattro anni dopo.

Trasferitosi a Roma, don Raffaele Vaccaentrò nella Congregazione del Concilio, poisoppressa. Passò poi alla Dataria apostoli-ca, diventando segretario del cardinaledatario Paolo Giobbe, che accompagnò alConclave nel quale fu eletto Paolo VI.

Quando, per la riforma della Curia volutadal nuovo pontefice, la Dataria fu inglobatanella Segreteria di Stato, don RaffaeleVacca, nel frattempo nominato monsignore,entrò in questa Segreteria, che è il Centrodella Curia della Chiesa Cattolica.

Vi restò dal 1977 al 1998. La lasciò dopoche, nel frattempo, era stato nominato pro-tonotario apostolico sopranumerario edaveva raggiunto la carica di primo capouf-ficio.

Quando era ancora nella Dataria, su“caldo” invito di Paolo VI, cambiò il pro-prio cognome da Vacca, che indica un starcon i piedi bene in terra, in Varca, che indi-ca un andar sul mare. Forse lo scegliere

Varca gli sarà stato ispirato dal suo amoreper il mare e dal ricordo di nostro nonno,del quale portava lo stesso nome, che erastato armatore ed aveva comandato basti-menti nel Mediterraneo.

Mentre era nella Dataria, aveva espressola convinzione che il sacerdote deve espli-care la sua missione solamente nel campospirituale, senza inserirsi in quello tempo-rale. Scrisse in una lettera che “il sacerdoteè fatto per le anime e di queste deve inte-ressarsi non delle altre cose”.

Delle anime si interessava quando, d’esta-te, nel periodo di vacanza, assumeva ilcompito di Padre Spirituale o Cappellanosu navi da crociera, ed andava su quel mareche aveva nell’animo.

Non abbandonava il campo spiritualeneanche quando era nel Palazzo apostolico,come ricorda monsignor Waldermar Turek,che per alcuni anni è stato suo collega inSegreteria di Stato, prima che egli andassein pensione.

La porta del suo ufficio era sempre aperta.Chi passava o vi entrava scorgeva sullascrivania una icona della Madonna, intornoalla quale c’erano sempre due candeline.(Quasi certamente era l’icona dellaMadonna della Fiducia, che aveva inco-minciato a venerare mentre era nelSeminario Romano Maggiore, e che vieneinvocata in latino con “Mater mea, fiduciamea”).

Talvolta – ricorda ancora monsignorWaldemar Turek – lo si scorgeva che stavaleggendo il breviario o in preghiera davantia quella icona.

Nel suo lavoro non aveva fretta: agivacon calma e con serenità. E questa manife-stava anche nei colloqui con gli altri.Faceva ben comprendere, e talvolta lo dice-va espressamente, che le pratiche sonomolto importanti, ma innanzi tutto ci sonole persone.

Nei giorni in cui nella Segreteria di Statosi lavorava anche di pomeriggio, usavasospendere il suo lavoro e passeggiare, leg-gendo il breviario, per il vasto e silenziosocorridoio, che porta anche alla Galleriadelle carte geografiche che, in particolare,

gli ricordavano quelle montagne, che tal-volta d’estate andava a contemplare, e queimari sui quali, sempre d’estate, navigava.

Fu durante una di queste passeggiate chemonsignor Raffaele Varca disse a monsi-gnor Waldemar Turek che “almeno nellesituazioni difficili la Santa Sede si reggepiù sulle ginocchia (ovvero sulla preghiera)che sulla testa (ovvero sullo studio e sullaragione)”.

Ed or, proprio in Vaticano, alla preghierasi è dedicato il Papa emerito BenedettoXVI.

Raffaele Vacca

Un anacapresein Segreteria di Stato

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Cultura

L’INFORMATORE POPOLAREPeriodico d’informazione politica,

cronaca, cultura e sportdell’isola di Capri

Direttore: Manfredi Pagano

Società editrice TPS S.R.L.

Reg. Tribunale di NapoliNr 5283 del 18/02/2002

Redazione: Via Li Campi, 1980073 Capri (Na)

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non saranno restituiti)