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rivista di formazione e informazione dell'Azione Cattolica di Modena Nonantola

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INFORMACI pagine di vita associativa di Azione Cattolica

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INFORMACI pagine di vita associativa di Azione Cattolica

IN QUESTO NUMERO:

EDITORIALE Quando a franare non è solo il territorio

TESTIMONI DI CRISTO RISORTO Francesco Luigi Ferrari

LA PAROLA DEL PRESIDENTE

LA PAGINA DELL'ASSISTENTE

A CASA NOSTRA Settore Giovani – Incontrocorrente alle porte – Giovanissimi in camminoSettore Adulti – il cammino 2009-2010ACR – la festa del CIAO

VOCE AI SOCI AC San PIO X

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Redazione: Paolo Seghedoni, Enrico Artioli, Raffaele Campana, Nicola Battilani, Ciro Amarante, Andrea Poggi, Gianluca Ghirardini

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QUANDO A FRANARE NON È SOLO IL TERRITORIO

Quanto accaduto nella zona sud della città di Messina non è il frutto di una tragica fatalità. Decine di morti e dispersi, centinaia di senzatetto sono la conseguenza dell’ennesima tragedia annunciata, in un’Italia che troppo spesso mette da parte, come inutile fardello, il rispetto per la natura. Non si può amministrare un territorio prescindendo dalla salvaguardia del medesimo. La natura non può continuare ad essere massacrata impunemente, né ci si può stupire se questa ad un certo punto presenta il conto.Dopo le risposte all’emergenza di queste ore, è tempo che le istituzioni si attivino con determinazione per fermare tutti gli illeciti che quotidianamente vengono perpetrati a danno del territorio, e si ponga la questione urbanistica, sismica ed erosiva come urgenza nazionale.Davanti al dissesto geologico in cui versano molte aree del nostro Paese, ci chiediamo anche noi – come ha fatto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – se non sia il caso di impiegare una parte consistente delle risorse destinate a opere faraoniche (a cominciare dallo stesso progetto “Ponte sullo Stretto”) per innanzitutto risanare il territorio, metterlo in sicurezza e dove è necessario restituirlo alla sua vocazione naturale.Le piogge torrenziali se cadono su un territorio sano, provocano danni ma non così gravi, tanto meno provocano vittime innocenti. Non ci si può continuare ad

affidare alla fortuna e alla speranza che non accada il peggio. Speravamo che Sarno avesse insegnato qualcosa, purtroppo ci sbagliavamo.Le Presidenze nazionale e diocesana dell’Azione Cattolica esprimono la propria

vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari e a tutti coloro che sono stati colpiti negli affetti e nei beni da questa tragedia, e invita tutti a promuovere e a sostenere le iniziative di solidarietà che hanno l’obiettivo di alleviare le

sofferenze delle popolazioni coinvolte. L’AC messinese e siciliana si è già mobilitata per prestare soccorso e per rispondere a richieste di aiuto delle istituzioni.Nel Messaggio per la Giornata mondiale della Pace del 2007, Benedetto XVI denunciava: «La distruzione dell’ambiente, un suo uso improprio o egoistico e l’accaparramento violento delle risorse della terra generano lacerazioni, conflitti, guerre, proprio perché sono un frutto di un concetto disumano di economico sviluppo. Uno sviluppo, infatti, che si limitasse all’aspetto tecnico, non sarebbe uno sviluppo integrale e trascurando la dimensione morale finirebbe, in quanto unilaterale, per incentivare le capacita distruttive dell’uomo». È dovere di ogni popolo attuare politiche miranti alla protezione dell’ambiente, al fine di prevenire la distruzione di vite umane e di quel patrimonio naturale i cui frutti sono necessari per il benessere dell’umanità.

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FRANCESCO LUIGI FERRARI: UN MODENESE DI 120 ANNI

Francesco Luigi Ferrari nasce a Modena il 31 ottobre 1889. Il padre, militante dell'Azione cattolica era giornalista, redattore della "Democrazia Cristiana" di Torino e di molti altri giornali.Giovanissimo, Francesco Luigi Ferrari riveste numerosi incarichi nelle associazioni cattoliche modenesi.E? nominato Segretario generale della FUCI nazionale, organizzazione degli universitari cattolici, al congresso di Roma del 1909 e ne diviene successivamente Presidente nel 1910.Partecipa a numerose battaglie sociali del mondo contadino sostenendo una organica riforma del patto colonico.Si afferma tra il 1910 ed il 1913 come uno dei più attivi esponenti dell'intransigentismo cattolico di sinistra e sostiene la necessità di una presenza democratico-cristiana in Italia.Viene eletto Consigliere Comunale a Modena nel 1914.Aderisce, nel 1919, al Partito popolare italiano e partecipa al congresso di Bologna in rappresentanza del partito di Modena di cui è vicepresidente.Dopo aver partecipato alla guerra mondiale, in cui è decorato al valore, assume nel 1921, quale attivo organizzatore dei popolari a livello amministrativo, un ruolo nazionale con la partecipazione alla sinistra del PPI.Fonda a Milano nel 1922, con Guido Miglioli, il "Domani d'Italia" che diventa l'organo della sinistra popolare. E? il principale coordinatore del settimanale e propugna, insieme ad un esplicito antifascismo, una caratterizzazione democratico-cristiana del PPI.

Al congresso di Torino, nel I923, è tra i più risoluti a proporre la rottura con il Governo Mussolini con il pieno sostegno, che durerà sino alla morte in esilio, alla linea di opposizione al fascismo di Luigi Sturzo.Nonostante un aggressione squadrista dopo il congresso e la sorveglianza della polizia, mantiene il suo attivo impegno antifascista sino allo scioglimento del PPI nel I926. Negli ultimi giorni sfugge alla cattura dei fascisti che gli distruggono lo studio di avvocato e va esule in Francia.Negli anni dell'esilio a Parigi, in stretta collaborazione con Sturzo rifugiatosi a Londra, sviluppa contatti in tutti i Paesi europei in vista della creazione di una internazionale democratico-cristiana in opposizione al nazifascismo.Nel 1931 diffonde clandestinamente in Italia, tramite il movimento di Giustizia e Libertà, una lunga e motivata lettera a tutti i Parroci contro i rischi della utilizzazione del Concordato del 1929 da parte della dittatura.Muore a Parigi dopo anni assai travagliati il 2 marzo 1933.

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LA PAROLA DEL PRESIDENTE - LA PAGINA DELL'ASSISTENTEASSISTENTI, I TRE GRAZIE DELL'AC

Cominciamo subito col dire tre grazie. Grazie al vescovo Benito e al consiglio episcopale, per aver nominato i nuovi assistenti all'associazione diocesana, persone di grande spiritualità che sapranno dare all'Azione Cattolica di Modena – Nonantola un grande impulso; grazie a don Sergio Casini che, dopo poco meno di vent'anni lascia il ruolo di assistente generale dell'AC modenese. Don Sergio, negli anni, ha accompagnato con amicizia e premura i presidenti che si sono succeduti alla guida

dell'AC modenese e ha sempre sostenuto l'associazione con un affetto da vero “padre”. Infine il terzo grazie, non meno importante, ai nuovi assistenti. Don Luca Balugani diventa assistente dell'ACR, don Fabrizio Rinaldi del settore giovani, mentre don Fabio Bellentani lascia proprio il settore giovani per diventare assistente generale. Don Fernando Bellelli, invece, rimane assistente per il settore adulti. Nell'anno che la diocesi di Modena – Nonantola dedica a riflettere in modo

particolare sul sacerdozio, quello ministeriale e quello comune di tutti i battezzati, è un segno bello per l'AC avere nuovi assistenti. La collaborazione tra laici e pastori, in associazione, è un segno distintivo e profetico, dimostra come la comunione ecclesiale si nutre del reciproco rispetto e attenzione.Allora, davvero, è il caso di dire GRAZIE: prima di tutto al Signore e poi ai sacerdoti che, con la loro opera, contribuiscono a far crescere la nostra Azione Cattolica.

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A CASA NOSTRA Settore Giovani – Incontrocorrente alle porte Anche quest'anno ritorna l'appuntamento con l'Incontrocorrente, un ciclo di 5 incontri organizzato dal Settore Giovani dell'Azione Cattolica diocesana per offrire ai giovani dai 18 anni in su un'occasione in più di formazione e confronto su tematiche di carattere socio-culturale. Dopo aver parlato di cittadinanza e di paure nelle due scorse “edizioni”, quest'anno affronteremo il tema della felicità: l'aspirazione che accomuna tutti i giovani di oggi, la meta che cerchiamo di raggiungere nella nostra vita facendoci strada nella giungla della società di oggi.

Il viaggio ideale che è stato tracciato ci porterà a riflettere sulla frenesia della nostra vita, che ci rende così difficile

gustarci le cose piccole e grandi che viviamo quotidianamente; sulla difficoltà di costruire relazioni autentiche; sul desiderio di evasione; sull'importanza che hanno acquisito bellezza fisica e l'estetica; e non ultimo sulla sfida religiosa: Dio ha ancora un posto in mezzo a noi?Non vogliamo però cadere nell'autocommiserazione e tanto meno condannare la società odierna: l'obiettivo che ci poniamo è quello di riflettere insieme come giovani sulla questione se esista ancora per noi oggi la possibilità di essere felici, tenendo ben presente che, come cristiani, ci è stata donata da Dio una Felicità con la “F” maiuscola nel Regno che Cristo rende presente qui, in mezzo a noi. L'appuntamento per iniziare questo cammino è per giovedì 21 novembre, seguito poi dalle serate del 10 dicembre, 14 gennaio, 25 febbraio e 25 marzo. Tutti gli incontri si terranno presso le sale parrocchiali di San Giovanni Evangelista in Modena con inizio alle ore 21; per qualsiasi informazione siamo disponibili all'indirizzo [email protected]

Giovanissimi accolti dai GiovaniÈ una scoperta che Zaccheo fece da adulto. Lui, il pubblicano piccolo di statura, l'uomoricco e malvisto da tutti, forse sentiva la nostalgia di rapporti autentici. Zaccheo, il buffoarrampicatore di sicomori, aveva saputo intessere esclusivamente relazioni interessate.Eppure, quello sguardo di Gesù deve averlo colpito, deve avergli ridato la speranza cheesistesse almeno un uomo in grado di trovare in lui un avanzo di amore, un lumino dicoscienza. È perchè si è sentito amato, che Zaccheo ha potuto tornare ad amare, adaprire la sua porta di casa, a fare festa e a

intessere relazioni.In quest'anno associativo il cammino dei giovanISSIMI, gli adolescenti, sarà ricco di nuove conoscenze, nuove relazioni, relazioni autentiche. Il segno tangibile della scelta di far vivere ai ragazzi vere relazioni Vere è il percorso pensato per loro. Si partirà il week-end del 7-8 novembre per una due giorni che ha l'obiettivo di rivedere le nostre relazioni e di crearne di nuove, o almeno di creare il ponte per instaurare una nuova relazione che potrà saldarsi con le altre iniziate proposte; la veglia diocesana, il campo invernale, la festa della Pace e altre iniziative che ci vedranno prontamente coinvolti durante questo anno associativo.

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Settore Adulti – il cammino 2009-2010

SUL SENTIERO DI ISAIA

L’Azione Cattolica nazionale intende contribuire alla preparazione della 46a Settimana sociale dei cattolici italiani, che si svolgerà dal 14 al 17 ottobre 2010, a Reggio Calabria, sul tema “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”. Si tratta di occasioni di dialogo con le realtà territoriali, di momenti di discernimento e di confronto con la società civile e con le istituzioni, e insieme di un contributo associativo ad una adeguata e diffusa preparazione della Settimana sociale. In vista dell’appuntamento ecclesiale, l’AC promuove in ogni regione, sedici incontri tematici, organizzati dalla Presidenza nazionale congiuntamente alle Delegazioni regionali, sugli argomenti che saranno oggetto di riflessione durante i lavori della Settimana.

Anche l ‘AC diocesana intende intraprendere una riflessione a partire da novembre e per tutto il 2010 su alcune figure di laici, uomini e donne, impegnati sul fronte ecclesiale e socio-politico. “Sul sentiero di Isaia” è il titolo dell’iniziativa che vedrà coinvolte numerose associazioni parrocchiali.

Il tema del laicato non è nuovo per la nostra associazione, ma vale la pena di soffermarvisi ancora una volta, perché

molto rimane da dire e soprattutto da vivere nella concreta realtà delle nostre comunità ecclesiali. Lavorare su figure come La Pira, Lazzati, Dossetti, Don Milani, Don Mazzolari, … potrà dare alle comunità ecclesiali un aiuto e un contributo fondamentale perché si interroghino sui problemi di fondo che riguardano la vita del nostro Paese: meglio ancora se quest’anno di riflessione potrà far crescere nelle comunità parrocchiali la conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa e la coscienza dell’impegno cristiano per il bene comune della società in cui viviamo. La fase storica odierna è carica di elementi che richiedono un difficile discernimento e che sollecitano un nuovo impegno di noi laici credenti, chiamati a fare sintesi nel difficile terreno delle novità della transizione politico – istituzionale del paese e i mille rivolgimenti di un mondo sempre più globale. Da una generazione di donne e uomini credibili, che scrutano i segni dei tempi con un’ottica di fede, può nascere un contributo al paese non da spettatori, ma ancora una volta come “Fermento e lievito” per intrecciare con sapienza il Vangelo e la Storia.

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ACR – la festa del CIAOCome ogni anno, a sancire la partenza delle attività per il settore dei ragazzi, è la ormai tradizionale ma sempre nuova festa del CIAO. Piena di balli e di svago, ma non solo! La festa, però, è solo una cornice a un grande momento di riflessione il cui scopo è entrare nel vivo del tema e dei contenuti che accompagneranno gli incontri dei ragazzi. L’appuntamento introduce i ragazzi al brano annuale e all’ambientazione che caratterizzerà il nuovo anno associativo, intorno ai cui temi e obiettivi si svilupperà buona parte degli incontri dei ragazzi. Ecco allora il brano di Zaccheo (Lc 19, 1-10), in cui Gesù riconosce il desiderio di amicizia dell’uomo nei suoi confronti, mentre l'ambientazione ci porta a capire la necessità di sintonizzarci sulle frequenze giuste per poter ascoltare, e poi fare, quello che ci dice la Voce, quel segnale che dal principio della Storia della Salvezza passando per i giorni nostri, continua a chiamare chi si mette in ascolto di lei. Il titolo

dell’iniziativa annuale è, infatti, ‘Siamo in onda’, proprio per portare l’immaginazione dei ragazzi al tema della radio. A Formigine la festa del CIAO si è svolta,

prima nella diocesi, nel pomeriggio di sabato scorso, 10 ottobre. Tra vari stand e prove di abilità, i ragazzi hanno dato prova di sé in vari modi. Alcuni hanno realizzato la radio conquistandosi i suoi componenti principali: altoparlante per poter sentire tutti insieme quello che ci viene trasmesso; barra delle frequenze per poterci sintonizzare, fra le tante, sulla stazione giusta; antenna senza la quale non potremo mai metterci in ricezione; manopola del volume, perché in certi momenti ci serve avere una Voce più alta nelle nostre orecchie. Altri, invece, si sono dati alla radiofonia: chi intervistando i passanti creando dei sondaggi, chi si è dato alla promozione mettendo insieme uno spot per l'ac, e chi ha guidato un mini-radiogiornale in cui sono stati lanciati i

prodotti dei vari gruppi.

Ecco allora che costruita la radio, e acquisita una indiscutibile abilità radiofonica, siamo in grado di cominciare un anno pieno di attenzione alla chiamata

del Signore. Una chiamata sempre nuova, che sa sempre essere attuale e che non cessa mai, imperterrita, come un annuncio a reti unificate.

Fzzz..Scr...Buiong..Benvfzz..uti alla Festa del CIAO! E complimenti per essere riusciti a sintonizzarvi sulle nostre frequenze!

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AC San PIO X: difficoltà e proposte per ritornare “Fuoco vivo”.Il gruppo parrocchiale AC di S. Pio X è sorto nel 1959.In seguito a periodi di crisi causati da alcuni screzi con sacerdoti precedenti e mancanza di vitalizio è andato disgregandosi fino a risorgere dopo l’avvento dell’attuale sacerdote don Ivo Seghedoni. Ad oggi conta 25 iscritti in prevalenza ADULTI e ADULTISSIMI, alcuni dei quali iscritti fin dai primi anni dalla nascita del movimento. Dopo un periodo in cui la loro presenza si era affievolita, hanno ripreso, come piace loro affermare, a “ fare fuoco”.Come siete riusciti a “fare fuoco”?

Con alcune iniziative, volte a far riscoprire nuovamente l’Azione Cattolica ,come ad esempio l’ubicazione di un banco ,antistante la chiesa ,con il compito di distribuire riviste e giornali riguardanti l’organizzazione ( vedi “ Segno”).In cosa consiste il vostro impegno in Parrocchia?

In mancanza di forza numerica adeguata e non potendo quindi intraprendere un nostro personale percorso formativo, abbiamo deciso di contribuire, in modo diretto, con attività suggerite direttamente dal Centro Diocesano in collaborazione con il parroco, col fine di arricchire la formazione proposta dalla parrocchia.Qual è il principale problema del vostro movimento?

Principalmente l’assenza di giovani iscritti ad AC. Nella nostra parrocchia c’è un’elevata concentrazione di ragazzi pienamente coinvolti nell’attività parrocchiale, quali possono essere ad esempio i gruppi “post cresima”, che riescono a portare avanti sia il loro che l’altrui percorso formativo rinunciando a

quelle attività che contraddistinguono l’Azione Cattolica. Le difficoltà maggiori si incontrano nel fare capire la differenza che intercorre tra un gruppo parrocchiale e un gruppo AC; quest’ultimo a differenza del primo si presenta meno chiuso ponendosi come obbiettivo la missionarietà .Avete pensato a delle soluzioni?

Nella formazione parrocchiale c’è molto di AC, ma chi non ne è stato membro fin da piccolo difficilmente sente di far parte della nostra organizzazione. Per ovviare a questo problema si è proposta la tessera fin da bambini, ma questi hanno avuto difficoltà a capire la sua utilità. Si è cercato di far partecipare i ragazzi stessi a vari campeggi AC non ottenendo i risultati sperati. L’unica soluzione che appare ideale consisterebbe nell’inserimento all’interno della parrocchia di un ragazzo “innamorato” dell’Azione Cattolica, che sia in grado di far nascere e diffondere la passione e l’interesse per la nostra organizzazione.

Quali attività avete intenzione di proporre?

Stiamo organizzando un ciclo di sei incontri incentrati molto probabilmente sulla figura di don Milani. Sarà presente un relatore studioso del personaggio che cercherà di legare il soggetto dei nostri incontri al tema del Sacerdozio. Durante questo percorso non mancheranno confronti fra gruppi e relazioni assembleari. Quest’attività si propone di rappresentare un contributo al percorso educativo e formativo , il tutto utilizzando il tipico taglio AC col fine di favorire una più diffusa conoscenza dell’Azione Cattolica.

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IL CALENDARIO DELLE PROSSIME ATTIVITA'

Giovani – ISSIMI7-8 Novembre: 2 gg a Casola per giovanISSIMI e Giovani!!! (per informazioni e iscrizioni all'indirizzo mail: [email protected]);12 Novembre: INCONTROCORRENTE; San Giovanni Evnagelista, ore 21;

ACR (Educatori e Ragazzi):31 Ottobre – 1 Novembre: 2gg Educatori presso la casa dei Dehoniani (per informazioni [email protected]);

ADULTI:10 Novembre a Soliera Conferenza

per tutte le iniziative è consigliabile contattare i settori e consultare i volantini che vengono distribuiti per la promozione delle iniziative

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - PROPOSTE PROPOSITIVE:se hai suggerimenti o vuoi collaborare con noi per migliorare la grafica o i contenuti stampa, compila e inviaci il seguente modulo (oppure inviaci una mail):Azione Cattolica Italianavia Formigina 319, presso CFN, Modena;[email protected]

Nome__________________________ Cognome_____________________________

Parrocchia____________________________________________________________

Recapito (telefono o mail):______________________________________________

Proposte:____________________________________________________________

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PRESENTA:

la 2 giorni del Settore giovani per GIOVANI(18-30) E GIOVANISSIMI(13-18)

della diocesi di Modena-Nonantola

a Casola di Montefiorinosabato 7 e domenica 8 novembre

partenza ore 15 dal piazzale della parrocchia di Gesù Redentore

partenza del ritorno ore 15,30per iscrizioni 3491868131 (Lele) oppure

[email protected]

NON DIMENTICARE: 25€ (costo totale della 2 giorni), il sacco a pelo, un quadernino e il tuo astuccio, la Bibbia e lo strumento che sai suonare!!!

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