incontro-dibattito direttive anticipate (20 ottobre 2007) · 2009. 8. 31. · mascolo (direttore...

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B OLLETTINO B OLLETTINO ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI MODENA N. 9 - MENSILE - Sped. A.P. - ANNO LVI - SETTEMBRE 2007 ANNO LVI - n. 9 settembre 2007 - Pubbl. mensile e 1,00 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.l. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Modena - Direz. e Amm.: Modena, p.le Boschetti, 8 - Tel. 059/247711 - Fax 059/247719 - E mail: [email protected] www.ordinemedicimodena.it INCONTRO-DIBATTITO Direttive anticipate (20 ottobre 2007) Nuove Regole ECM (F. Ferrari) Etica di fine vita: lo studio ITADEL – FNOMCeO Corso: “Responsabilità professionale e aspetti medico legali in odontoiatria” (ottobre – novembre 2007) Esperienza particolare (L. Scaltriti)

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BOLLETTINOBOLLETTINOORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI MODENA

N. 9 - MENSILE - Sped. A.P. - ANNO LVI - SETTEMBRE 2007

ANNO LVI - n. 9 settembre 2007 - Pubbl. mensile e 1,00 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.l. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB Modena - Direz. e Amm.: Modena, p.le Boschetti, 8 - Tel. 059/247711 - Fax 059/247719 - E mail: [email protected] www.ordinemedicimodena.it

INCONTRO-DIBATTITODirettive anticipate (20 ottobre 2007)

Nuove Regole ECM (F. Ferrari)

Etica di fine vita: lo studio ITADEL – FNOMCeO

Corso: “Responsabilità professionale e aspetti medico legali in odontoiatria” (ottobre – novembre 2007)

Esperienza particolare (L. Scaltriti)

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 3

CONSIGLIO DIRETTIVOPresidente

Dr. Nicolino D’AutiliaVice Presidente

Dr. Beniamino Lo MonacoConsigliere Segretario

Dr. Stefano ReggianiConsigliere Tesoriere

Dr. Antonino AddamoConsiglieri

Dr. Lodovico Arginelli ı Dr. Marco Baraldiı Dr. Luigi Bertani ı Dr. Adriano Dallari ıD.ssa Azzurra Guerra ı Dr. GiacintoLoconte ı Dr. Paolo Martone ı Dr.Michele Pantusa ı Prof. Francesco Rivasiı Dr. Francesco Sala ı D.ssa Laura Scaltriti

Consiglieri OdontoiatriDr. Roberto Gozzi ı Dr. Vincenzo Malara

COLLEGIO REVISORI DEI CONTIPresidente

Dr. Roberto OliviComponenti

Dr. Giovanni BertoldiDr. Carlo Curatola

Revisore dei conti supplenteD.ssa Marisa Zanini

COMMISSIONE ODONTOIATRIPresidente

Dr. Roberto GozziSegretario

Dr. Mario CaliandroComponenti

D.ssa Francesca Braghiroli ı Dr. VincenzoMalara ı Prof. Mario Provvisionato

Direzione e AmministrazioneModena, p.le Boschetti, 8Tel. 059/247711 Fax 059/[email protected]

Direttore ResponsabileDott. Nicolino D’AutiliaIscr. Trib. MO N° 83 del 28/6/52

EditoreOrdine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Modena

Comitato di RedazioneDr L. Arginelli ı Dr L. Bertani ı Dr M.Cinque ı Dr C. Curatola ı Dr A. Dallari ıDr P. Martone ı Dr R. Olivi ı Dr M.Pantusa ı Prof F. Rivasi

Realizzazione EditorialePoligrafico Mucchi Via Emilia Est, 1525 - Modena Tel. 059/374096 - Fax 059/281977

Fotocomposizione & GraficaColorgraf - Via Baracchini, 12 - VignolaTel. 059/776576 - Fax 059/7702525

SOMMARIO

– CONVEGNO DELL’ORDINE 4

– LETTERE ALLA REDAZIONE 5

– ATTIVITÀ DELL’ORDINE 5

– NORMATIVA 9

– L’OPINIONE 11

– ENPAM 18

– PREVIDENZA 19

– DI PARTICOLARE INTERESSE 21

– ECM 27

– GIURISPRIDENZA 29

– NEWS 30

– ARTE E DINTORNI 33

– ISDE 34

– CORSI CONVEGNI E CONGRESSI 35

– TACCUINO 38

IN COPERTINA: “Paesaggio” ı Ubaldo Magnavacca ı olio ı cm 33,5x46

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CONVEGNO DELL’ORDINE

4 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

INCONTRO – DIBATTITOAperto alla cittadinanza

DIRETTIVE ANTICIPATEScelte di fine vita tra dignità della persona e responsabilità del medico

Modena, 20 ottobre 2007Auditorium Centro Famiglia di Nazareth – ore 8,45

Introduce: F. Sala – Componente Comitato Etico di Modena – Consigliere Ordine medici chirurghi eodontoiatri di Modena

Moderatrice: L. Azzariti medico - giornalista

“Il Documento Nazionale per la Bioetica Direttive Anticipate: riflessioni a margine”L. Battaglia – Professore Ordinario di Bioetica c/o Università di Genova – Componente del ComitatoNazionale per la Bioetica

“Disposizioni anticipate: aspetti di deontologia medica”A. Bianco - Presidente Federazione Nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri

“Diritto alla salute e potere di autodeterminazione della persona”G. Stanzani – Presidente II Sezione Civile Tribunale di Modena

“L’etica alla frontiera della vita”A. Anzani - Docente di Etica Clinica Università Vita e Salute San Raffaele di Milano – Vice presiden-te europeo Federazione Associazioni Medici Cattolici

“Qualità e dignità della vita: la dimensione dell’accompagnamento”N. D’Autilia - Presidente Ordine medici chirurghi e odontoiatri di Modena

TAVOLA ROTONDA

Moderatrice: L. Azzariti

Partecipano: A. Anzani, L. Battaglia, B. Boni (Direttore Il Resto del Carlino di Modena), A. Bianco, A.Mascolo (Direttore Gazzetta di Modena), G. Stanzani

SEGUIRÀ DIBATTITO APERTO AL PUBBLICO

Segreteria OrganizzativaOrdine Provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di ModenaP.le Boschetti, 8 – ModenaTel. 059 247711 fax 059 247719 e-mail: [email protected]

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 5

Caro Presidente, scorrendo le pagine del Bollettino dell’Ordine si trova sempre qualche notizia che fa riflettere. Comeper esempio, quella riportata a pag. 21 di luglio/agosto “appunti di viaggio”.Complimenti perché hai come dote la determinazione di scrivere la verità.Infatti viene spontaneo chiedersi perché in Italia si può morire sulle strisce pedonali?All’uopo ti trasmetto quanto ho scritto da tempo e in ripetizione ai Responsabili del Traffico veicolaredel Comune di Modena a proposito dell’attraversamento pedonale in via del Pozzo.Nessun riscontro e neppure iniziative. Ma allora “chi tace conferma?” I problemi sollevati sono stati con-fermati e portati all’attenzione della Giunta Comunale anche dal Consiglio della Circoscrizione di via delPozzo. Non è servito. Sembra che il PEDONALE NON DEBBA ESISTERE. Solo chi inquina ha tutti i di-ritti, compreso quello di uccidere sulle strisce pedonali.Non so a chi rivolgermi, pertanto chiedo suggerimenti a te. Difendere i cittadini fa carte del nostro Co-dice Deontologico. Ti ringrazio per la stima e di saluto cordialmente.

R. Lodi

LETTERE ALLA REDAZIONE

ATTIVITÀ DELL’ORDINE

on la presente si ribadisce che le convenzioni sanitarie sono ammissibili purchè la prestazionecorrisposta sia conforme ed effettivamente rispondente al messaggio pubblicato e alla con-venzione sottoscritta secondo criteri di veridicità e trasparenza come previsto dalla Legge 4

agosto 2006 n.248 cd “Bersani”. A tutela del paziente e nel rispetto della leale concorrenza fra i colle-ghi l’Ordine vigilerà sulla corretta applicazione del tariffario concordato. Invitiamo pertanto gli iscritti acomunicare all’Ordine l’accordo, contratto o convenzione privata, come previsto anche dalla notaFNOMCeO prot. 7349 del 28 giugno 2007 che si riporta in allegato. Eventuali comportamenti difformisaranno passibili di valutazione disciplinare.

IL PRESIDENTE IL PRESIDENTEDELL’ORDINE COMMISSIONE ALBO ODONTOIATRI

Dott. N. D’Autilia Dott. R. Gozzi

COGGETTO: CONVENZIONI PER PRESTAZIONI SANITARIE

Pubblichiamo la lettera che i presidenti della Commissione Albo medici e Alboodontoiatri hanno ritenuto di inviare ai colleghi sul tema delle convenzioni perprestazioni sanitarie

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ATTIVITÀ DELL’ORDINE

6 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

Il giorno lunedì 2 luglio 2007 - ore 20,45 - presso la Sala del-le adunanze dell'Ordine si è riunito il Consiglio Direttivo. Consiglieri: Dott. Antonino Addamo, Dott. Lodovico Argi-nelli, Dott Nicolino D'Autilia, Dott. L. Bertani, Dott. A. Dal-lari, Dott. Giacinto Loconte, Dott. Beniamino Lo Monaco,Dott. Paolo Martone, Dott. Stefano Reggiani, Dott. France-sco Rivasi, Dott. Francesco Sala, D.ssa Laura Scaltriti.Consiglieri odontoiatri: Dott. Roberto Gozzi, Dott. Vincen-zo Malara1. Approvazione verbale seduta di Consiglio del 4 giu-

gno 2007;

2. Variazioni agli albi professionali;3. Comunicazioni del Presidente;4. Delibere amministrative (Addamo);5. Delibere del personale dipendente (Lo Monaco);6. Delibere di pubblicità sanitaria;

ALBO MEDICI CHIRURGHI

Iscrizione per trasferimento n. iscrizioneLUCCISANO ANTONINO GIOVANNI 6117

SEDUTA DI CONSIGLIO DIRETTIVOLUNEDÌ 2 LUGLIO 2007

Il giorno lunedì 24 luglio 2007 - ore 21,00 presso la Sala del-le adunanze dell'Ordine si è riunito il Consiglio Direttivo. Consiglieri: Dott. Antonino Addamo, Dott. Lodovico Arginelli,Dott Nicolino D'Autilia, Dott. A. Dallari, Dott. Paolo Martone,Dott. Stefano Reggiani, Dott. M. Pantusa.Consiglieri odontoiatri: Dott. Roberto Gozzi, Dott. Vincen-zo MalaraSi discute il seguente ordine del giorno:1. Approvazione verbale seduta di Consiglio del 2 luglio 2007;2. Variazioni agli albi professionali;3. Comunicazioni del Presidente;4. Etica di fine vita: documento del Consiglio Nazionale di

Udine;5. Convenzione Ordine-Università per la didattica integra-

tiva in odontoiatria (Addamo – Gozzi);6. Medicine non convenzionali: stato dell’arte (Olivi -Bertani);

7. Delibere amministrative (Addamo);8. Delibere di pubblicità sanitaria;9. Varie ed eventuali.

ALBO MEDICI CHIRURGHI

Prima iscrizione n. iscrizionePESCETELLI MICHELE 6118VALENTE ANNALISA 6119KORINTHIOS PIER NICOLA 6120

Cancellazione LANZONI EGISTO 1254TRENTI CHIARA 5074VENTURINI DANTE 0708

SEDUTA DI CONSIGLIO DIRETTIVOLUNEDÌ 24 LUGLIO 2007

Il giorno martedì 10 luglio 2007 - ore 21,30 - presso la Sa-la delle adunanze dell’Ordine si è riunita la CommissioneAlbo Odontoiatri. Presenti: D.ssa Francesca Braghiroli, Dott. Mario Caliandro(segretario), Dott. Roberto Gozzi (presidente), Dott. Vin-cenzo Malara, Prof. Mario Provvisionato.

Approvazione verbale del 11-6-2007;Comunicazioni del Presidente;Nuovi profili professioni sanitarie: odontotecnico.Opinamento parcelle odontoiatriche;Varie ed eventuali.

SEDUTA DI COMMISSIONE ALBO ODONTOIATRIMARTEDÌ 10 LUGLIO 2007

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 7

ATTIVITÀ DELL’ORDINE

CORSI DI INFORMATICA DI BASEPER MEDICI E ODONTOIATRI

continuano le iniziative dell’Ordine per la formazione dei colleghi

I° CORSO

NOVEMBRE: 5 – 7 – 12 – 14 – 19 – 21 – 26 lunedì e mercoledì dalle ore 20,30 alle ore 22,30

II° CORSO

NOVEMBRE: 6 – 8 – 13 – 15 – 20 – 22 – 27martedì e giovedì dalle ore 20,30 alle ore 22,30

Registrando con soddisfazione che i vari corsi organizzati dal nostro Ordine negli anni passati hannosempre riscosso grande successo tra i colleghi iscritti, il Consiglio Direttivo ha deliberato di organizzareper l’anno 2007 altri due corsi di INFORMATICA DI BASE.Il corso si prefigge l’obiettivo di far acquisire la conoscenza e quindi il corretto utilizzo dei sistemi infor-matici di base e degli strumenti utilizzabili anche nell’ambito del percorso assistenziale.I corsi si svolgeranno presso la scuola di informatica Informanet in Via Saragozza, 88 dalle ore 20,30 al-le ore 22,30.Sarà predisposta una graduatoria in base all’ordine di arrivo delle domande redatte sull’apposito modu-lo (disponibile anche sul sito Internet www.ordinemedicimodena.it da consegnare alla segreteria o dainviare via fax (059/247719) o e-mail ([email protected]) dal 5 ottobre 2007.

Poiché tale iniziativa comporta un notevole impegno economico ed organizzativo, considerato anche ilnumero di posti limitato, dal momento dell’adesione si raccomanda la massima correttezza ad un preci-so impegno di frequenza. Si vedrà escluso dalla partecipazione per i prossimi due anni il collega che do-po essersi iscritto non frequenterà le lezioni.

Sarà cura di quest’Ordine confermare l’ammissione al corso agli aventi diritto

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ATTIVITÀ DELL’ORDINE

8 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI MODENA

SCHEDA DI ISCRIZIONEcorso di informatica di base - Novembre 2007

sede del corsoInformanet - via Saragozza 88 – 41100 Modena

cognome e nome ……………………………………………….………………………………….........….

nato/a a ……………………………………………..……(………)…il……..………………..........……….

indirizzo:…………..………………………………………………………………………........……………..

cap………………..…..città………………….…………..........…………………………pr.……….……….

indirizzo di posta elettronica…………………………………………………….......……………………..

recapito telefonico …………………....……………..numero di cellulare……………………..………..

iscritto/a Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Modena.

I° corso (lunedì e mercoledì)

II° corso (martedì e giovedì)

nessuna preferenza

Data …………………………

I dati personali forniti dall’interessato/a saranno trattati ai sensi del D.L.vo 196/03 e raccolti dall’ Ordine dei MediciChirurghi e Odontoiatri di Modena per la gestione dei crediti formativi e inseriti presso una banca dati automatiz-zata per le finalità inerenti la gestione dei crediti.

……………………………………………………firma

N.B. Sarà cura di quest’Ordine confermare l’ammissione al corso agli aventi diritto.

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 9

NORMATIVA

a Camera dei deputatiha approvato in via de-finitiva il DDL per la re-

golamentazione dell’attività li-bero professionale dei medici inregime di intramoenia, che oraè in attesa di pubblicazione sul-la Gazzetta Ufficiale.

Proroga di 18 mesi:i medicipubblici potranno continuare asvolgere fino al 31 gennaio2009 nei propri studi la liberaprofessione intra-moenia

Nel dettaglio la nuova leggesull’intramoenia e per il conte-nimento delle liste d’attesa pre-vede che: le Regioni completino la realiz-zazione degli appositi locali perl’esercizio dell’intramoenia al-l’interno delle strutture pubbli-che entro il 31 gennaio 2009; fino alla realizzazione dei locali,e comunque non oltre il 31 gen-naio 2009, le aziende sanitarielocali potranno anche conven-zionarsi con strutture private ingrado di fornire gli spazi idoneiall’attività libero professionale; in alternativa alla costruzione inproprio dei locali le aziende sa-nitarie potranno affittare o ac-

quistare spazi ambulatorialiesterni pluridisciplinari; le prenotazioni delle prestazioniin regime libero professionalesaranno sempre e ovunque ge-stite da personale dell’aziendasanitaria, al fine di permettere ilcontrollo dei volumi delle pre-stazioni che non dovranno su-perare quelli eseguiti durantel’orario di lavoro; gli onorari per l’attività liberoprofessionale saranno sempreriscossi sotto la responsabilitàdell’azienda e saranno concor-dati tra azienda e medici; saranno effettuati periodici con-trolli sulle liste d’attesa, al finedi assicurare il rispetto dei tem-pi medi che dovranno esserestabiliti con provvedimenti dellaRegione e con l’obbligo di ero-gare le prestazioni urgenti co-munque non oltre 72 ore dallarichiesta; le Regioni dovranno varare di-sposizioni specifiche per evitareconflitto d’interessi o concor-renza sleale tra medici e azien-da sanitaria; le Regioni avranno poi l’obbligodi adeguare progressivamente itempi di erogazione delle pre-stazioni in regime ordinario a

quelli in regime libero profes-sionale, al fine di assicurare cheil ricorso alla libera professionesia frutto solo di libera sceltadel cittadino e non conseguen-za di carenze nell’organizzazio-ne dei servizi resi in attività isti-tuzionale; la riduzione dei tempi d’attesasarà oggetto di un’apposita re-lazione annuale al Parlamentodel Ministro della Salute; ogni ASL dovrà pubblicizzare ivolumi delle prestazione eroga-te in regime ordinario e liberoprofessionale; a garanzia della regolarizzazio-ne dell’attività intramoenia siprevede: la possibilità per le Re-gioni di destituire i direttori ge-nerali inadempienti, la sospen-sione dei finanziamenti stataliintegrativi verso quelle Regioniche non attivino i piani di co-struzione dei locali o attuino lealtre possibilità previste dallalegge, l’esercizio dei poteri so-stitutivi del Governo nei con-fronti delle Regioni inadem-pienti.

Bibliografia. Ufficio stampa Mi-nistero della Salute 2007.

L

3/8/2007 INTRAMOENIA: APPROVATO IERI DEFINITIVAMENTE IL

DISEGNO DI LEGGE PER LA PROROGA AL 2009

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10 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

NORMATIVA

PRIVACYIl garante riconosce ai medici il diritto di non fornire elementi utili a identificarepazienti presso i quali si recano in visita domiciliare quando il cittadino abita inzone a traffico limitato

INDIVIDUAZIONE FABBISOGNO PER IL SSN

a Conferenza Stato Re-gioni nella seduta del1° agosto ha sancito

l’accordo relativo alla individua-zione del fabbisogno, per ilSSN, di medici specialisti da for-mare per l’anno accademico2007/2008.

Questo accordo di fatto è la ri-sposta alle richieste più volteavanzate a riguardo della Fede-razione degli Ordini, finalizzatead avviare già dai prossimi mesidi ottobre e novembre 2007 irelativi corsi di specializzazione.Si evita così ai giovani colleghi

di perdere inutilmente lunghimesi dopo il conseguimentodella laurea per accedere ai cor-si di formazione specialistica,corsi che vengono allineati neltempo alla formazione di base.

L

ulla Gazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana del 13 luglio 2007, n. 161, è sta-to pubblicato il provvedimento del Ga-

rante per la protezione dei dati personali 14 lu-glio 2007 recante “trattamento dei dati sensibiliper l’accesso di modici in zone di traffico limitato(ZTL)”.Nella fattispecie il Garante ha disposto il divieto

per i Comuni a richiedere e per i medici a fornirele generalità o anche altre informazioni che pos-sano identificare le persone visitare a domicilioall’interno di zone a traffico limitato (ZTL).

Copia del provvedimento integrale potrà essereconsultato sul sito www.ordinemedicimodena.italla sezione ultime notizie.

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 11

L’OPINIONE

a partenza è stataspontanea, entusiasti-ca e fiduciosa.

Né la nostra oncologia né laspecialista di agopuntura tradi-zionale cinese (ATC) avevanoavuto esperienza precedente atrattare pazienti in chemiotera-pia per ridurre gli effetti tossiciattesi.Il primario dr Fabrizio Artioli haaccolto la proposta, ha volutovalutare la fattibilità della stessae ci ha permesso di lavorare.La capo sala, sig. ra Angela Ri-ghi ha valutato l’impatto di taleprocedura nella routine quoti-diana di un day hospital ove silavora a ritmi molto velocizzati,ove ingressi e dimissioni sonoda risolvere in poche ore, oveesiste un limite di orario diapertura al pubblico.Abbiamo quindi disegnato unprogetto che prevedeva l’inse-rimento dell’agopuntura duran-te le sedute di chemioterapia elo abbiamo come prima espe-rienza, dedicato alle donne conpatologia ginecologica in trat-tamento.Sono state scelte le donne per-ché sono loro a subire maggiorieffetti collaterali della chemio-terapia, oltre ad essere sempremolto disponibili a provarenuove terapie.Il protocollo di studio prevededue sedute di agopuntura perle prime due settimane e poiuna seduta per le altre successi-ve settimane. In totale sono 10

sedute che accompagnano ladonna durante i trattamenti.Il parere che le signore davanoalla efficacia della agopuntura èstato per tutte molto positivo.Riferivano, durante le visite on-cologiche, miglioramento dellaastenia, riduzione della nauseae nel complesso maggiore ap-petito e tono dell’umore miglio-re.Nonostante che le linee de-scritte nel protocollo prevedes-sero il trattamento solo dellanausea e della astenia, durantela seduta di agopuntura, per lapossibilità data alla signora diparlare con il terapeuta, per lapossibilità di avere un terapeuta“tutto per sè” per circa un’ora,emergevano anche altri sintomiche opportunamente venivano“trattati” così che la signora, altermine si sollevava dal lettinoin uno stato di benessere gene-ralizzato nuovo.Così sintomi come cefalea, in-sonnia, “caldane” e altro anco-ra venivano trattati, oppure ap-puntati per la volta successiva,creando un piano “di lavoro”con un approccio olistico allapersona.Grazie a questa esperienza cheper altro è ancora in corso, hopotuto riflettere a lungo sullapossibilità di una collaborazio-ne non solo a progetto ma con-tinua, istituzionale, fra noi, me-dici ospedalieri specialisti conquei professionisti specialistinelle medicine a noi meno no-

te, come la medicina cinese, laomeopatia e altro.Personalmente ritengo che nénoi né loro abbiano in mano lasoluzione dei problemi.La strada non è unica, e le cer-tezze non sono solo risolte daun tipo di medicina e dall’altro.Il contatto settimanale e conti-nuativo con il medico di medici-na cinese nel nostro reparto miha però fatto accorgere che infondo questi specialisti sonopoco abituati a lavorare in grup-po, poco abituati a seguire li-nee comportamentali che per-mettano loro la riproducibilitàdel dato, e la verifica.Il loro approccio è come dire“privato”, o meglio diretto fraterapeuta e paziente. La loroverifica del dato è basata sulbenessere soggettivo della per-sona senza la necessità impel-lente di dimostrare l’effettivobeneficio.In oncologia, contrariamente,abbiamo imparato, a persegui-re un obiettivo, e su questo co-struire uno studio. Compariamoi dati fra due bracci a confrontoe giungiamo alla conclusione.Sicuramente è una griglia rigidache tiene più conto di un obiet-tivo (criteri di risposta, riduzio-ne dei sintomi, abbassamentodel marcatore) più che dellapersona che stai trattando.Anzi, in oncologia, si equipara-no le persone affette dalla stes-sa patologia, diversificandolesolo per fascia di età e sesso.

L

ESPERIENZA PARTICOLARE

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L’OPINIONE

12 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

Non è prevista una differenzafra ospite e ospite della stessamalattia.La selezione e la differenza la siricerca nei dati biologici del-l’area ammalata.Scienze come la medicina cine-se (o altro) tengono invece con-to della singola persona contutte le sue diversità rispetto al-l’altro. Tengono in considerazio-ne il carattere il modo di ap-procciare le emozioni, l’ indolee i gusti.Per loro non è possibile unifor-mare la malattia perché non èmai uguale, perché diverse so-no le persone, diverso è l’ospi-te.Non tutte le cefalee sono ugua-li, tanto che per ognuno esisteuna scelta terapeutica diversa.Quindi incanalare uno studio diefficacia e tollerabilità con l’uti-lizzo della ATC ha creato moltiproblemi metodologici iniziali,ma solo sforzandoci di “volere”

incanalare a tutti i costi, abbia-mo presentato lo studio allaRegione Emilia Romagna cheha accolto, condiviso e inseritoquesto progetto in un più am-pio piano di lavoro dedicato al-le medicine non convenzionaliperché molte esperienze sistanno muovendo in questocampo.Ritengo che si possa apprende-re da entrambe le metodologie,ma l’abitudine a verificare, a do-cumentare, a confrontare tipicadella medicina occidentale edin particolare dell’oncologia,permette di lavorare su daticerti e su giudizi non inquinati.La riproducibilità di una metodi-ca è inoltre strumento necessa-rio per la verifica e la valutazio-ne di correttezza e permette diaccorgersi degli errori di per-corso.Metodologie diverse, unico finequello del benessere del pa-ziente.

L’esperienza continua con altrigruppi di donne e pazienti an-che di sesso maschile che si av-vicinano alla MTC volentieri.Contiamo di esaminare anchealtre possibilità di cura degli ef-fetti collaterali, che ci permetta-no di integrare le culture e chepermettano a noi oncologi difermare i trattamenti “ per tos-sicità” o per “intolleranza sog-gettiva” solo dopo avere testa-to anche questa strategia.Per ora, a noi risulta che ledonne, che potevano usufruiredell’agopuntura in corso dichemioterapia sono state mol-to bene. I dati registrati sono incorso di valutazione.Grazie alla d.ssa Benedetta Be-nedetti da parte di tutto il dayhospital oncologico dell’Ospe-dale di Carpi.

L. Scaltriti

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 13

indagine ITAELD èstata promossa dal-la FNOMCeO e rea-

lizzata dal CSPO- Istituto Scienti-fico per la Prevenzione Oncolo-gica di Firenze (Dr. Eugenio Paci,Dr. Guido Miccinesi) e dall’Ordi-ne dei Medici di Firenze (Dr. An-tonio Panti).Obiettivo è conoscere le prati-che dei medici nell’assistenza ailoro pazienti alla fine dellavita (in età maggiore di 18anni) e le loro opinioni suquesti temi. Studi di valuta-zione delle pratiche e opi-nioni dei medici sono statirealizzati in diversi paesi. Lostudio EURELD è il principa-le studio europeo ed è sta-to pubblicato su Lancet nel2003; riporta i risultati di al-cune aree italiane del cen-tro nord. Gli studi interna-zionali di popolazione finoracondotti hanno diverse metodo-logie. Lo studio EURELD è basa-to sulle pratiche nella cura alla fi-ne della vita e le decisioni medi-che riferite dal medico riguardoad uno specifico paziente identi-ficato attraverso il certificato dimorte. Nello studio ITAELD, co-me in altri studi condotti in UK,Australia e Nuova Zelanda, ilmedico è invece invitato a fare

riferimento all’ultimo pazienteche ha avuto occasione di assi-stere nell’ultimo anno. La diffe-renza metodologica è importan-te, in quanto è dimostrato nel-l’esperienza internazionale chein studi come ITAELD vi può es-sere una sovrastima di alcunedecisioni assunte dai medici.

Lo studio è stato realizzato in-

viando al medico un questiona-rio postale anonimo costituitoda 54 domande derivato, per ra-gioni di comparabilità nazionalee internazionale, da quello usatonello studio EURELD e che ana-lizzava: 1) la effettiva condottaseguita dal medico in occasionedell’ultimo decesso per il qualedichiara di aver prestato assi-stenza (pratiche), 2) atteggia-menti generali del medico ri-

spetto alla assistenza alla finedella vita (opinioni). Sono stateindividuate 14 aree italiane perun totale di 28.448 medici. Ilcampione è rappresentato da8950 medici dipendenti del SSNe 5710 medici di Medicina Ge-nerale (circa 15.000 in totale)compresi nella fascia di età 30-65 anni e per il 30,8% del Nord,il 22.1% del Centro e il 47.1% del

Sud Italia. Hanno rispostoal questionario alla datadel 5 Luglio 2007 (il recu-pero dei questionari è an-cora in corso ) 2674 pari al18,2 % . La proporzione dirisposta è limitata rispettoa quella ottenuta in analo-ghe ricerche internazionalie questo, forse, riflette ilcoinvolgimento solo par-ziale dei medici in argo-menti per certi aspetti cosi

professionalmente nuovi. È inte-ressante notare che il 72% dei ri-spondenti ritiene molto impor-tanti o importanti le proprie con-vinzioni religiose o filosofichenella sua pratica professionale.Un dato simile a quello che erastato rilevato nello studio EU-RELD e che testimonia la parte-cipazione allo studio ITAELD deimedici più coinvolti su questetematiche.

L’

“ETICA DI FINE VITA: PERCORSI PER SCELTE RESPONSABILI”

STUDIO ITAELD – FNOMCEORelazione scientifica 6 Luglio 2007-Udine

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Come previsto, lo studio ITAELDmostra una possibile selezionedel campione dei pazienti dece-duti che sono stati scelti dai me-dici, quando sia confrontato conquello dello studio EURELD cheutilizzava per tale scelta i certifi-cati di decesso. Sono meno rap-presentati nello studio ITAELD idecessi negli anziani (>80 anni),più rappresentati i pazienti affet-ti da tumore e meno coloro chesono deceduti improvvisamen-te, senza quindi una presa in ca-rico da parte del medico. La va-lutazione delle pratiche ha consi-derato 1) le cure di fine vita, equindi il tipo di ssistenza ricevu-to nell’ultimo mese e nelle ulti-

me ore di vita, il trattamento deldolore e la sedazione continuaprofonda; 2 ) le decisioni medi-che di fine vita, e cioè le cosid-dette ‘phisician assisted deaths’che includono eutanasia e suici-dio assistito e le decisioni di nontrattamento (astensione o so-spensione). Il 42% dei pazientideceduti è morto in Ospedale,meno del 20% hanno avuto unaconsulenza nella fase finale dellavita di uno specialista del doloreo di un medico di cure palliative;2 su 3 hanno avuto rapporti conil medico di medicina generalein questa fase della loro vita. Cir-ca il 10% ha avuto il supporto diun volontario. Il 25% ha avuto un

trattamento antidolorifico(morfi-na ) iniziato almeno una settima-na prima del decesso, con diffe-renze che vanno dal 34% al Nordal 19% nel Sud Italia. Rilevante èl’uso della Sedazione ContinuaProfonda che viene riportata nel18% dei decessi. Nello studioEURELD il dato riscontrato eradell’8%, comunque il più alto inEuropa. Lo studio ITAELD con-ferma quindi l’ampio utilizzo diquesta pratica da parte dei me-dici italiani. In circa il 40% dei ca-si è effettuata con i solo oppioidi.

Per studiare le decisioni medi-che di fine vita, come avviene in

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 15

questo genere di studi a livellointernazionale, non si ricorre atermini di uso corrente (eutana-sia, suicidio assistito), bensì si ri-corre alla descrizione di prati-che. La domanda relativa all’eu-tanasia e al suicidio assistito eracosi formulata: Il decesso è statola conseguenza dell’uso di unfarmaco prescritto, fornito osomministrato con l’intenzioneprecisa di anticipare la fine dellavita (o mettere in condizione ilpaziente di porre fine alla pro-pria vita)?. I medici hanno riferitodi riconoscere la loro pratica inquesta definizione nello 0,7%dei casi. Il dato, considerata lametodologia dello studio, è ben

comparabile a quello osservatonello studio EURELD e confermaquanto riportato in un recentestudio Inglese (0.5%). La segna-lazione è quindi da considerarsioccasionale e statisticamentenon indicativa né di un modifi-carsi della situazione in Italia daiprimi anni 2000, né di una ten-denza in atto a pratiche clande-stine. Bisogna ricordare che lostudio è protetto da assolutoanonimato e che i rispondentisono un campione che ha note-vole interesse culturale per que-sti temi.

Le decisioni mediche di fine vitapiù frequenti e che, al di là delle

differenze metodologiche, sem-brano in aumento sono quelle dinon trattamento, il 19% nellostudio ITAELD contro il 6% ripor-tato in Italia nello studio EU-RELD (erano tra il 22% e il 41%nei diversi Paesi Europei) e il30% nel recente studio Inglese.Astensioni e sospensioni deitrattamenti avvengono in largamaggioranza (80% nello studioITAELD, era il 90% nello studioEURELD) in pazienti non capaci.Sono in larga misura riportatedai medici come possibilmenteo certamente capaci di accorcia-re (o non prolungare ) la vita. Sitratta di una importante area gri-gia, nella quale ci sono impor-

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tanti problemi di percezione delmedico (quante volte il medicosi rende conto che sta ometten-do di fare un trattamento?) eche richiedono non solo ulterioriapprofondimenti, ma anche piùprecise definizioni. Si confermaquindi che circa in un 1 decessosu 4 il medico interviene nella fa-se finale della vita, confermandola medicalizzazione del processodel morire che era stata eviden-ziata nello studio EURELD.

La comunicazione e l’informa-zione dei pazienti e dei parentiè, come si evidenziava nello stu-dio EURELD, minore come prati-ca in Italia rispetto ad altri paesi

Europei. In particolare la comu-nicazione riguardo all’inguaribili-tà e alla prognosi è rara con i pa-zienti e usualmente riservata aicolloqui con i parenti. Anchel’offerta di supporto da partedelle cure palliative è minore inItalia rispetto ad altri paesi Euro-pei, anche per la disomogeneadisponibilità di questa opportu-nità.La domanda Ogni persona do-vrebbe avere il diritto di decide-re di anticipare la fine della pro-pria vita era la stessa che era sta-ta posta ai medici che avevanopartecipato allo studio EURELDagli inizi degli anni 2000. A fron-te di una diminuzione di neutrali

dal 20 al 15%, nello studio ITA-ELD il 48% sono d’accordo conquesta affermazione, contro il37% nello studio EURELD; il 37%sono in disaccordo o molto in di-saccordo, contro il 42% dellostudio EURELD. Vi è quindi unacerta stabilità del dato con solouna modesta tendenza versoposizioni a favore dell’autono-mia delle scelte da parte dei pa-zienti. Come in EURELD, impor-tante è la proporzione di Mediciche ritiene le cure palliative ca-paci di prevenire la pratica del-l’eutanasia e del suicidio assisti-to (68%). Il 64% si dichiara d’ac-cordo e molto d’accordo nel ri-spondere alla domanda: I medici

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 17

I primi dati dell’indagine pro-mossa e gestita autonomamen-te dalla FNOMCeO con il sup-porto delle principali organizza-zioni mediche, sotto l’egida diun Comitato di Garanti, riguar-dante le opinioni e le pratichedei medici nelle fasi di fine vitadei loro pazienti, confermano,sul piano della prassi clinica, ilrispetto dei valori fondanti ilnuovo Codice Deontologico,assicurando i cittadini che laprofessione medica mantiene evuole riaffermare quel ruolo digaranzia, di solidarietà e dirispetto dei valori umani che,nei secoli, ne ha costituito ilsegno di appartenenza.Questi principi, in un’epoca diprofonde trasformazioni sociali edi molteplici presenze di etnie,religioni e idealità, in un mondounificato dalla tecnica, rappre-sentano un punto di riferimentoper la civile convivenza, per undibattito teso all’incontro tra gliuomini, per la riaffermazione deiprincipi etici della solidarietàumana, nei momenti in cui ogniuomo pone le domande piùardue e personali.Non è facile il compito deimedici che debbono trovare,all’interno dei suddetti principi,

il filo del loro agire posto a dife-sa della dignità e della qualitàdella vita del paziente, dellesue decisioni e delle sue scelte,della sua salute fisica e psichicae del sollievo della sofferenza,in un’alleanza tra pari, nel qua-dro della doverosa attenzioneall’equità.I medici sono contrari all’euta-nasia e ad ogni forma di accani-mento terapeutico così comesancito dal Codice diDeontologia Medica. I medici italiani ritengono che,qualora il legislatore decidessedi intervenire in materia didichiarazioni di volontà antici-pate di trattamento sanitario,debba preliminarmente esseregarantita una efficace rete ditutela dei soggetti più deboliperché inguaribili, terminali,morenti, ancor più se divenutiincapaci.Occorrerà inoltre definire il pro-filo del miglior esercizio delprincipio di autodeterminazio-ne, a nostro giudizio compiuta-mente esigibile e praticabileall’interno di una alleanza tera-peutica fondata sulla reciprocafiducia, informazione, consen-so, scambio e rispetto dei reci-proci valori etici e civili e delle

rispettive libertà.Emerge dunque il pressantebisogno di ridefinire nuovi pro-fili di cura e di avvicinare a que-sta responsabilità tecnico pro-fessionale la presa in carico diqueste fragilità che va oltrequesto nostro impegno.Per realizzare queste premesseè necessaria una maggior con-sapevolezza della necessità diinterventi globali nell’assistenzaal morente, per la quale i medi-ci, già impegnati per una for-mazione più adeguata, chiedo-no alla società più risorse dedi-cate, che il tempo di ascoltonon sia coartato da inutiliincombenze burocratiche e chesi prosegua nell’opera formati-va ed informativa, anche con ilpotenziamento della ricercascientifica sui temi di fine vita edelle cure palliative.L’indipendenza del medico, cit-tadino al servizio di altri cittadi-ni, è l’unica garanzia che lerichieste di cura e le scelte divalori dei pazienti siano accoltenel continuo sforzo di aiutarechi soffre e ha il diritto di esse-re accompagnato con compe-tenza, solidarietà e amore nelmomento della morte.APPROVATO PER ACCLAMAZIONE

dovrebbero soddisfare la richie-sta di un paziente di non attua-re o di interrompere i trattamen-ti di sostegno vitale. Infine il 55%dei rispondenti ritiene(Molto/D’accordo) che Le vo-lontà chiaramente espresse in

una direttiva anticipata da unpaziente non competente (inca-pace) in merito alla non attuazio-ne o alla interruzione dei tratta-menti di sostegno vitale devonoessere sempre rispettate, anchese ciò potrebbe anticipare la fine

della vita del paziente e il 64% èa favore (Molto/D’accordo) del-l’identificazione di un fiduciarioche prenda le decisioni al suoposto nel caso di paziente inca-pace.

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FNOMCeOUDINE - 7 LUGLIO 2007

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Il Consiglio Nazionale dell’ENPAMPremesso

che i medici in formazione specialistica, ai sensi del D.L.C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233 ratificatocon L. 17 aprile 1956, n. 561, per il solo fatto dell’iscrizione all’Albo ed indipendentemente dall’ef-fettivo esercizio della professione, sono assoggettati a contribuzione obbligatoria presso il Fondo diprevidenza generale gestito dall’ENPAM;

consideratoche la vigente disciplina legislativa, non tenendo contro dell’esposta situazione, prevede l’introduzio-ne dell’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS per tutti i partecipanti ai corsi di formazio-ne specifica;

consideratoche il medico, nel periodo di cui frequenta il corso di specializzazione non conosce con certezza qualesarà la sua successiva collocazione professionale né quindi a quale Fondo affluiranno i relativi contri-buti previdenziali, rischiando così da creare spezzoni contributivi che, successivamente, non sarannoalimentati da nuovi apporti e, quindi, non produrranno una autonoma prestazione previdenziale;

consideratoche soltanto la Fondazione ENPAM garantisce attualmente una copertura previdenziale a tali profes-sionisti per eventi quali l’invalidità assoluta e permanente, la premorienza e la maternità. Il versamen-to presso tale gestione dei contributi in parola potrebbe consentire quindi di superare le difficoltàsopra illustrate, garantendo in ogni caso l’utilizzazione ai fini pensionistici del flusso contributivo;

consideratoche la Gestione Separata, istituita presso l’INPS con Legge 8 agosto 1995, n. 335 art. 2 commi 26-33, è stata prevista al solo fine di estendere la copertura previdenziale ed assistenziale obbligatoriaad alcune categorie di lavoratori autonomi o parasubordinati la cui attività non risultava coperta daassicurazione previdenziale. I redditi assoggettati ad altro titolo a contribuzione previdenziale obbli-gatoria debbono considerarsi espressamente esclusi dall’obbligo contributivo a favore della suddet-ta gestione. Dal combinato disposto dell’articolo 2, comma 26, della L. 8 agosto 1995, n. 355, e del-l’articolo 6, comma 1, del Decreto Ministeriale 2 maggio 1996, n. 281, si evince infatti che sono tenu-ti all’iscrizione ed al versamento dei contributi previdenziali presso la Gestione Separata solamente isoggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomoche non si assoggettata ad altro titolo a contribuzione previdenziale obbligatoria.Il principio di esclusione dalla contribuzione previdenziale presso la Gestione Separata in presenza dialtra copertura previdenziale obbligatoria, inoltre, è stato più volte ribadito anche all’INPS (circolarinn. 124 e 201 del 1996);

ritieneresiduale la natura della Gestione Separata dell’INPS ed al fine di evitare una diseconomia, dannosaed inaccettabile dispersione delle risorse contributive

rivolgeun pressante appello al Governo e alle forze parlamentari per una modifica della normativa attualerendendo così possibile il versamento all’ENPAM dei contributi previdenziali dovuti sui contratti diformazione specialistica.

ENPAM

18 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

Si riporta per opportuna conoscenza l’ordine del giorno assunto dal Consiglio Nazionale dell’ENPAM nella sedutadel 23 giugno u.s. presentato dagli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Cosenza e di Catania sugli ef-fetti della normativa riguardante gli obblighi contributivi e assicurativi dei medici in formazione specialistica.

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 19

PREVIDENZA

on Decreto del Mini-stero dell'Economia edelle Finanze n. 45 del

7.3.2007 facente parte dellaLegge Finanziaria 2007 (regola-mento attuativo del comma 347Legge 266/2005), è stato este-so anche ai pensionati dell’IN-PDAP la possibilità di ottenerefinanziamenti da parte dell’Entedi Previdenza.Con il nuovo regolamento cheestende ai pensionati - già di-pendenti pubblici che fruisconodi trattamento a carico dellegestioni pensionistiche INPDAPe ai dipendenti o pensionati dienti e Pubblica Amministrazio-ne, di cui all’art. 1, comma 2,del Dlgs 30 marzo 2001, n. 165,iscritti ai fini pensionistici pressoenti o gestioni previdenziali di-verse dall’INPDAP – la possibili-tà di chiedere i benefici crediti-zi, è stato previsto un contribu-to dello 0,15% del trattamentopensionistico. La Gestione cre-dito finora è stata riservata ai la-voratori in servizio iscritti all’IN-PDAP ai fini pensionistici.Quali sono i vantaggi dell’ade-sione?L´adesione alla Gestione credi-to garantisce l´accesso a presta-zioni di tipo creditizio e sociale.Tra le prime ci sono piccoli pre-stiti rimborsabili in 12, 24, 36 o48 mesi, prestiti pluriennali concessione del quinto erogati di-rettamente o garantiti dall’In-

pdap e mutui ipotecari ediliziper la prima casa a 10, 15, 20,25 o 30 anni. Tra i benefici so-ciali, alcune prestazioni sonodedicate ai giovani: convitti evacanze studio in Italia eall´estero, borse di studio, ma-ster e dottorati di ricerca; altresono studiate per il benesseredei pensionati: case albergo,soggiorni senior e interventi as-sistenziali per malati di Alzhei-mer. Iscrizione, non adesione e re-cessoLavoratori e pensionati sarannoiscritti automaticamente allaGestione unitaria delle presta-zioni creditizie e sociali dell’In-pdap a partire dal primo no-vembre 2007, quindi non c´è bi-sogno di fare alcuna richiesta.L´iscrizione, tuttavia, non è ob-bligatoria, e chi non intendeaderire dovrà manifestare lapropria volontà entro e non ol-tre il 31 ottobre 2007 con il mo-dulo di non adesione (vedi Mo-dulo). Il modulo va presentato,oppure spedito con raccoman-data A.R., alla Sede Inpdap pro-vinciale o territoriale di residen-za. Inoltre, a partire dal primonovembre e fino al 31 maggio2008, chi ha aderito alla Gestio-ne credito può decidere di re-cedere dall´iscrizione utilizzan-do lo stesso modulo con le stes-se modalità appena esposte.I dipendenti pubblici in servi-

zio iscritti all’Inpdap ai finipensionistici, invece, manten-gono l´obbligo di iscrizione edi versamento del contributo.Cosa è la Gestione unitariacredito e attività sociali dell’In-pdap?Si tratta di un fondo costituitonel 1996 per finanziare le attivi-tà con finalità sociale che esula-no dall’ambito strettamenteprevidenziale dell’Inpdap. Leprestazioni offerte dall’Inpdapcon tale fondo sono in parte fi-nanziate dalla contribuzione deilavoratori: i dipendenti dellaAmministrazione pubblicaiscritti all’Inpdap infatti già ver-sano lo 0,35% della loro retribu-zione lorda, con la detrazioneche nel cedolino viene chiamata“Ritenuta fondo credito”. Di an-no in anno, a seconda delle di-sponibilità di budget, la Gestio-ne credito determina i servizi daoffrire e i criteri con cui vengo-no concessi.Quali contribuzioni comportal´iscrizione?I lavoratori in servizio coinvoltidal decreto ministeriale45/2007 che aderiranno allaGestione credito contribuiran-no con le stesse modalità dei di-pendenti pubblici iscritti all’In-pdap, ovvero con una quota pa-ri allo 0,35% dello stipendio lor-do. I pensionati invece verse-ranno una contribuzione pariallo 0,15% della pensione lor-

C

INPDAPFONDO GESTIONE UNITARIA PRESTAZIONI CREDITIZIE E SOCIALI

PRELIEVO 0,15% DALLE PENSIONI

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MODULO PER LA RECESSIONE DALL’ISCRIZIONE ALFONDO GESTIONE UNITARIA PRESTAZIONI CREDITIZIE E SOCIALI

Alla Sede I.N.P.D.A.P. .......................................................................................................................(Indirizzo della sede che provvede alla gestione della pensione INPDAP)

Il sottoscritto .....................................................................................................................................

nato a .................................................................................................................................................

il .............................................. C.F. ..................................................................................................

residente a .........................................................................................................................................

titolare della pensione n° .............................................................. erogata dalla Sede Provincia-

le/Territoriale INPDAP di ............................................................. , dichiara, ai sensi e per gli ef-

fetti di quanto stabilito all’art. 2, comma 1, del D.M. n. 45 del 7/3/2007, pubblicato sulla G.U. n.

83 del 10/4/2007, di non aderire alla Gestione Autonoma delle Prestazioni Creditizie e Sociali del-

l’INPDAP istituita dell’art. 1, comma 242 e segg. della legge 662/96.In fede

Firma leggibile ______________________ Data _________________________

PREVIDENZA

20 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

da. Entrambe queste contribu-zioni saranno detratte automa-ticamente dalla retribuzione odall’assegno di pensione. Se lapensione, tuttavia, è inferiore a600 euro lordi, al pensionatonon verrà richiesto alcun contri-buto per accedere alle presta-zioni offerte.I pensionati Inpdap che decide-ranno di non aderire o di rece-

dere dall’iscrizione continueran-no ad avere accesso ai beneficidi tipo sociale.Quanto costa?Facciamo qualche esempio:prendendo come base di calco-lo una somma di 1500 € al me-se, la trattenuta sull’assegnomensile è pari a 2,25 €. Su unasomma di 1000 €, la trattenutaè di 1,5 €. Se l´assegno mensile

di pensione è di 599 € lordi,non viene effettuata alcuna trat-tenuta. Per far valere il diritto di re-cesso dalla concessione delcontributo i pensionati devo-no compilare l'apposito modu-lo ed inviarlo a mezzo racco-mandata A/R all'Inpdap entroe non oltre il 31 ottobre 2007.

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 21

DI PARTICOLARE INTERESSE

L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO: C’È SUFFICIENTE CONSAPEVOLEZZA DEIRISCHI PER LA SALUTE E PER L’AMBIENTE?

G. Salvioli Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - [email protected]

problemi sanitariprovocati dall’inqui-namento atmosferi-

co (IA) sono rilevanti e stretta-mente connessi a quelli dellautilizzazione di crescenti risorseenergetiche (fig 1); si tratta diproblemi fra loro legati che ri-chiedono soluzioni operativecomplessive e in tempi brevi.L’International Panel on ClimateChange (IPCC) prevede nel pe-riodo 1990-2100 un aumentodella temperatura della superfi-cie terrestre di 1,4-5,8°C da im-putare prevalentemente all’au-mento dei gas-serra che sono:anidride carbonica (CO2), va-por acqueo, metano e derivatidell’azoto (NOx); questi nonsolo trattengono il calore, maimpediscono la fuga nell’atmo-sfera dei prodotti derivantidalle varie attività umane (1).L’emissione di gas (si valuta inmilioni di tonnellate di CO2equivalenti) ad effetto serra èrappresentata per circa l’85%da CO2: il Kyoto plan prende inconsiderazione sei gas diretti(CO2, metano, ossido di N e tregas fluorurati) e gas indiretti(CO, NO e derivati dello zolfo):si tratta di prodotti prevalente-mente dall’industria e dai siste-

mi di trasporto.Le previsioni per i prossimi de-cenni sono negative: le risorseidriche si ridurranno del 30%, lecoste andranno incontro aderosione con inondazioni, laproduzione agricola e la qualitàdei cibi saranno danneggiate eil prodotto interno lordo si ri-durrà. La produzione di petro-lio, fondamentale fonte energe-tica per l’Italia, è destinata adesaurirsi: occorre utilizzare fontialternative (tabella n° 1) per as-sicurare uno sviluppo sostenibi-le. Per quanto riguarda l’Italiaricordiamo che nel secolo scor-so l’aumento della temperaturamedia è stato di 0,7°C al Nord edi 0,9°C al centro e al sud; dal1961 al 2004 c’è stato aumentodel 14% del numero delle gior-nate calde (T>25°C), mentredel 20% è stata la diminuzionedelle giornate con T< 0°C; per ilfuturo i è prevedibile un riscal-damento di 0,2°C per decade;l’Italia contribuisce poi per l’11,2% alle emissioni complessi-ve dell’Europa, essendo massi-mo l’apporto dell’industriaenergetica e dei trasporti; do-vrà diminuire le emissioni inqui-nanti del 6,5% rispetto al 1990. L’ IA è provocato da agenti fisi-

ci, chimici e biologici rappre-sentati da un’ eterogenea mi-scela di gas, liquidi e materialeparticolato (PM) che origina inmomenti essenziali della nostravita quotidiana. Un inquinantemodifica i parametri fisici e chi-mici dell’atmosfera (fra i quali latemperatura) o induce variazio-ni dei rapporti quantitativi di so-stanze già presenti oppure in-troduce composti estranei, de-leteri per la vita. La conoscenzadella quantità e della qualitàdell’ IA è fondamentale per mo-dificare la scelta delle fontienergetiche. L’ IA come anche l’impatto am-bientale delle opere e soprat-tutto la produzione dell’energia(per il riscaldamento e raffred-damento e per il traffico), nonsono stati oggetto di iniziativeadeguate nel nostro paese; an-che la classe medica non li con-sidera ancora rilevante fattoredi rischio per le comuni malat-tie; l’esposizione prolungata neltempo o anche episodica (fre-quenza con la quale si verifica 1ora di massima concentrazionedi PM o di O3) può provocare,attraverso l’attivazione di pro-cessi infiammatori a vari livelli,malattie cardiovascolari e respi-

I

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ratorie, il cancro o la riacutizza-zione di malattie croniche; nonsono da dimenticare le intera-zioni fra ambiente e geneticacome possibile fattore di malat-tie. L’aumento della temperatu-ra ambientale (ondate di calore)ha poi provocato nella nostraprovincia un eccesso di mortali-tà durante l’estate 2003, so-prattutto fra gli anziani con po-lipatologia (2). Le particelle pre-senti nell’aria sono schematica-mente descritte nella Fig 2; es-se sono oggetto di misurazioninelle città o nelle zone più in-quinate i cui risultati non sem-pre sono resi noti ; solfati, nitritie composti di carbonio sono imaggiori costituenti delle par-ticelle fini; essi derivano anchedalla trasformazione atmosferi-ca dell’anidride carbonica(CO2) e dell’ossido di azoto(CO). L’indice di qualità dell’aria(AQI – air quality index) è unparametro di valutazione utile,costruito dalla somma del con-tenuto in µg/m3 delle PM10 edelle PM2,5. E’ stato riscontra-to che l’esposizione anche pertempi brevi di PM2,5 aumenta ilrischio di ricovero ospedalieroper malattie cardiovascolari erespiratorie; per lo scompensocardiaco il rischio aumenta del28% in presenza di un incre-mento di 10 µg/m3 nello stessogiorno di PM2,5 (3).Le particelle ultrafini (UFP), chesono incompletamente e noncorrettamente valutate con icorrenti strumenti di misurazio-ne e controllo, provviste di unalto rapporto superficie/massa,

hanno specifica tossicologia: at-tivano processi infiammatori euna condizione protromboticapromuovendo così arterioscle-rosi, trombosi ed eventi cardio-vascolari anche perché peggio-rano il funzionamento del siste-ma nervoso autonomo (4); do-po la loro somministrazione pervia inalatoria, le UFP sono rile-vabili in molti compartimentidel corpo (fegato, milza, cuore,sistema nervoso) (5). Un mag-gior contenuto di PM <2,5 µm ,di CO e soprattutto le loro va-riazioni giornaliere aumentanoil rischio di ictus mortale, so-prattutto durante la stagionecalda in soggetti di età > 65 an-ni (6). Le particelle PM sono an-che generatori di specie reatti-ve dell’ossigeno (ROS): questopotrebbe essere il meccanismocon quale esse danneggiano lafunzionalità dell’ endotelio e, diconseguenza, dei vasi arteriosi(7). In una popolazione parteci-pante allo studio MONICA lafrequenza cardiaca a riposo ri-sultò più elevata in presenza diaumentate concentrazioni nel-l’aria di ozono, diossido di azo-to e diossido di zolfo (8). In Ita-lia la percentuale delle malattieattribuibili a cause ambientalisarebbe pari al 14% per un tota-le di 91000 morti all’anno di cui8400 per inquinamento atmo-sferico; dati relativi alle singolenazioni sono consultabili al sito:http://www.who.int/quanti-fying_ehimpacts/countryprofi-les/en/; è evidente e conse-guente la raccomandazionedella organizzazione mondiale

della sanità di affrontare la pre-venzione delle malattie croni-che migliorando anche la quali-tà dell’ambiente.Ma non bisogna dimenticarel’eccesso di ozono (O3): nor-malmente si forma nella strato-sfera per l’azione delle radiazio-ni solari sull’ossigeno riducendocosì la penetrazione dei raggiultravioletti ad alta energia nel-l’atmosfera; esso si forma peròanche negli strati più bassi del-l’atmosfera da derivati dell’azo-to, dalle emissioni delle auto-mobili (gas di scarico) e delle in-dustrie con processi di fotolisipiù efficaci alle alte temperatu-re; le attività umane sono lemaggiori sorgenti di precursoridi O3.Ricordiamo poi l’ SO2, intossi-cante occupazionale, presentenegli ambienti se si brucia che-rosene per riscaldare; il gasolioè stato riformulato perché neconteneva troppo; è responsa-bile delle piogge acide. L’ossi-do di carbonio (CO) deriva dallaincompleta combustione disubstrati contenenti carbonio(motoveicoli, caldaie, tabacco,legno, carbone); avendo un’elevata affinità per l’emoglobi-na, interferisce con il trasportoed il rilascio dell’O2 ai e nei tes-suti, rispettivamente. La con-centrazione della CO2 sta au-mentando nell’atmosfera; è ilmaggior responsabile del riscal-damento globale dell’atmosfe-ra legato ad attività antropiche,se aumenterà ancora, la tempe-ratura globale crescerà ulterior-mente creando problemi am-

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bientali come la minor disponi-bilità d’acqua, ondate di calore,aumento del livello dei mari,uragani, riduzione della produ-zione agricola, estinzione di al-cune specie animali, nuove ma-lattie.

ProgettiLa Commissione europea si èimpegnata, ai sensi del protocol-lo di Kyoto, a ridurre l’emissionedi gas serra dell’8% entro il2008-2012; l’obiettivo sembra dinon facile realizzazione soprat-tutto per l’Italia che, rispetto al1990, ha aumentato del 12% leemissioni di gas da imputareprevalentemente al trasporto sustrada, alla produzione di ener-gia elettrica e di calore e alla raf-finazione del petrolio; si dovran-no attuare misure supplementa-ri per rispettare il protocollo ed isuoi obiettivi in modo che entroil 2012 l’emissione di gas serra siriduca del 6,5% rispetto al 1990:in realtà c’è stato un costanteaumento delle emissioni in par-ticolare dell’anidride carbonica.L’Agenzia per la protezione del-l’ambiente per i servizi tecnici(APAT: http://www.apat.gov.it)controlla per il Ministero del-l’Ambiente e della Tutela delTerritorio e del Mare le condi-zioni climatiche e l’inquinamentodella nostra nazione: recente-mente ha enunciato previsionigravi per il futuro come il riscal-damento progressivo del territo-rio, la crescente richiesta (30%)di energia elettrica per il funzio-namento dei condizionatoriL’informazione, la promozione,

la comunicazione e l’educazioneavranno un ruolo fondamentale:i Medici hanno un ruolo insosti-tuibile anche perché l’attualeclasse dirigente non sembra ingrado di trovare soluzioni rapideed efficaci al problema energeti-co e all’ IA; per questo stimoli esuggerimenti provenienti daiMedici e dall’Ordine professio-nale possono sollecitare le lenteed incerte procedure in corsoper ottenere buoni risultati per ilprossimo futuro.Il problema sanitario dei rifiuti èrilevante se si pensa di eliminar-li semplicemente bruciandolinegli inceneritori: questi crea-no ceneri (30% circa della mas-sa iniziale) e generano emissioni

a base di cloro (diossina e fura-ni) molto tossiche: i controlliambientali richiedono in questicasi costose apparecchiature eattenzioni epidemiologiche daparte del servizio sanitario na-zionale; è raccomandato il rici-claggio dei rifiuti: ciò richiede lapreliminare raccolta differenzia-ta (in particolare carta e plasti-ca) attualmente carente o ina-deguata nella maggior partedelle regioni italiane; alcune cit-tà italiane esportano l’immondi-zia in nazioni vicine. La spesa nazionale per la gestio-ne dei rifiuti, delle acque reflue edelle risorse idriche ha raggiuntonel 2006 l’ammontare di 36 mi-liardi di euro (2,1% del PIL): tale

Fig 2 Caratteristiche delle particelle presenti nell’aria

Non si deve dimenticare la formazione di PM10 da parte dei pneumatici de-gli autoveicoli, soprattutto quando sono gonfiati a pressione inferiore aquella raccomandata. Le particelle ultrafini (fino alle nanoparticelle) hanno lacapacità di passare nella circolazione e raggiungere il tessuto endotelialedel sistema circolatorio.

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cifra aumenterà nei prossimi de-cenni e ci si augura che maggio-ri risorse siano utilizzate per farericerca e per trovare le soluzionipiù utili alla salute dell’uomo ealla sua qualità di vita.

Cosa fare ?Si dovrebbe disporre di una at-tenta ed oggettiva misurazionedell’inquinamento ambientale;leggendo le rilevazioni riporta-te giornalmente dai quotidianinon si può essere soddisfatti inquanto non sono esaurienti (peresempio non riportano la pre-senza delle particelle sottili); i ri-sultati dello studio Eurolifenet(http://www.eurolifenet.it), con-dotto da studenti della città diMilano che hanno indossatocentraline a tracolla per valuta-re 24 ore su 24 la quantità diparticelle sottili (PM2,5), sonosconcertanti: i valori registratisono stati superiori di moltevolte ai minimi ammessi (25µg/m3). La conoscenza detta-gliata del numero di particellee della concentrazione di altrigas notoriamente tossici comeozono, CO e NOx, le loro varia-zioni nella giornata fornisconoriferimenti utili per una pro-grammazione che tenga contodelle necessità energetiche.Ogni giorno una persona respi-ra circa 8000-9000 litri di ariache viene a contatto con le vierespiratorie: è indispensabilerenderla più pulita. Anche il fab-bisogno energetico difficilmen-te potrà essere ridotto nei pros-simi decenni; pertanto si dovràricorrere a fonti di energia me-

no inquinanti e anche meno co-stose in grado di soddisfare lerichieste. Da ogni combustionesi formano particelle; ogni lam-padina accesa richiede energiae pertanto inquina ed aumenta,come effetto secondario, latemperatura ambientale. L’at-tenta manutenzione degli auto-veicoli (corretto gonfiaggio del-le gomme) è da raccomandare.Fra gli ecocomportamenti si de-ve raccomandare l’utilizzazionedeii mezzi pubblici anche selenti e poco graditi. Il lavaggiodelle strade urbane di scorri-mento è un rimedio utile per al-lontanare le particelle deposita-te, ma è una pratica correntesolo nelle città non italiane. Gliinceneritori producono micro-particelle pericolose che devo-no essere misurate: non cono-sco i risultati delle rilevazioninella nostra città. Per il riscalda-mento delle abitazioni si dovràrazionalizzare le procedure ri-correndo ad impianti centraliz-zati per interi quartieri. Si trattadi raccomandazioni che i Medi-ci devono proporre per coinvol-gere il cittadino; su questo im-portante argomento si consultiil sito http://www.epa.gov/cli-matechange/wycd/index.htmlche contiene anche un calcola-tore per valutare le emissioni:http://www.epa.gov/climate-change/wycd/calculator/ind_calculator.html. Ogni cittadinodovrebbe pensare a quantaenergia consuma e a come ri-durne l’entità usando menol’auto, meno energia elettrica incasa, eliminando in modo ap-

propriato i rifiuti (raccolta diffe-renziata - il riciclaggio riducel’effetto serra), limitando la ve-locità della propria auto cheavrà i pneumatici alla giustapressione; da questi comporta-menti si potranno ottenere ef-fetti collaterali utili alla salutecome una maggior attività mo-toria (cammino).L’Europa si è impegnata a ridur-re del 20% le emissioni di gasserra entro il 2020; l’utilizzazio-ne della energia verde deveraggiungere il 20% del totaleentro il 2020: occorre pertantotriplicare la quota attualmenteprodotta; le energie rinnovabilidovranno essere maggiormen-te utilizzate anche in previsionedell’aumento delle richiesteenergetiche; il fotovoltaico(pannelli solari) dovrà esseremaggiormente utilizzato ancheper l’elevata insolazione del ter-ritorio italiano. Il risparmioenergetico è un’altra via da per-seguire: le lampadine fluore-scenti consumano molto menodi quelle tradizionali.

Tab 1 Le fonti energetiche

Non rinnovabili e convenzionali:petrolio, gas naturali, carbone,nucleare

Rinnovabili: solare (termica e foto-voltaica), eolica, idroelettrica, bio-masse, energia dagli oceani, geoter-mica, energia dai rifiuti

In Italia il 72% dell’energia elettrica è for-nito da centrali termoelettriche che bru-ciano combustibili fossili; solo il 14,3% èprodotto da fonti rinnovabili (idroelettri-ca, eolica, geotermica e fotovoltaica). Leimportazioni di energia elettrica prodot-ta con metodologia nucleare è elevata ead alto costo.

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DI PARTICOLARE INTERESSE

Clima

Ambiente

Energia e fontienergetiche

Salute

Figura 1 La salute è influenzata in vario mododalla qualità dell’ambiente e dal cli-ma; questi a loro volta risentono del-le attività che richiedono crescenteutilizzazione di fonti energetiche edi strumenti di varia natura che pro-ducono inquinanti con variabili ca-ratteristiche chimico-fisiche. I pro-blemi derivanti dal clima, dall’inqui-namento, dalle fonti energetiche equelli della salute si sovrappongonolargamente.

Bibliografia

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6. Kettunen J, Lanki T, Tittanen P, Aalto PP, Koskentalo T, Kulmala M et alAssociation of fine and ultrafine particulate air pollution with stroke mor-tality in an area of low air pollution levels. Stroke 2007; 38: 918-22

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REGIONE EMILIA-ROMAGNAGIUNTA REGIONALE

DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI

Oggetto: reti assistenziali Hub & Spoke permalattie rare

Già da alcuni anni questo Assessorato sta lavo-rando all’organizzazione delle Reti clinico -assi-stenziali per alcune specifiche patologie, in parti-colare per le malattie rare o gruppi di patologiemaggiormente complesse e che richiedonointerventi multidisciplinari sia nella fase diagno-stica che in quella di cura e follow up.Le Reti Hub & Spoke sono individuate da gruppitecnici formati dai professionisti, dalleAssociazioni dei malati e dalle loro famiglie e dairappresentanti delle istituzioni, e vengonoapprovate con delibera della Giunta regionale.Attualmente sono state approvate le seguentiReti Hub & Spoke:

Malattie Emorragiche Congenite (DGR n. 1267del 22/07/2002 pubblicata sul BUR n. 119 del22/08/2002) – Centro Hub – AziendaOspedaliero -Universitaria di Parma – UnitàOperativa Centro Emostasi – DipartimentoMedicina III – tel. 0521 702233;

Talassemia (DGR n. 1708 del 2/11/2005 pubbli-cata sul BUR n. 154 del 23/11/2005) – CentroHub – Azienda Ospedaliero – Universitaria diFerrara – Unità Operativa Divisione Pediatria eAdolescentologia – Centro per la terapia delleTalassemie e loro complicanze – tel. 0532236934:

Glicogenesi (DGR n. 395 del 27/03/2006 pubbli-cata sul BUR n. 68 del 23/05/2007 e successiveintegrazioni) – Centr Hub – Azienda Ospedaliero– Universitaria di Bologna – Unità Operativa diPediatria/Unità Operativa di Endocrinologia –tel. 051 6364621 – 051 6364190;

Fibrosi cistica (DRG n. 396 del 27/03/2006 pub-blicato sul BUR N. 68 del 23/05/2007) – CentriHub: Azienda Ospedaliero – Universitaria di

Parma – Centro per la Fibrosi Cistica – tel. 05217002216 – 0521 290460; Azienda USL di esena –Centro per la Fibrosi Cistica – tel. 0547 352656;

Sindrome di Marfan (DRG n. 1966 del29/12/2006 pubblicata sul BUR n. 21 del14/02/2007) – Centro Hub – AziendaOspedaliero – Universitaria di Bologna –Dipartimento cardio toracico vascolare – CentroMarfan – tel. 051 6363005;

Tutte le delibere sopra citate sono consultabilisul sito www.saluter.it nella pagina dedicata allemalattie rare.Sulla stessa pagina, inoltre, è consultabile ilmotore di ricerca per le malattie rare, che con-sente di individuare i Centri autorizzati dellanostra Regione per la diagnosi e cura dellemalattie individuate dal DM 279/01 che regola-menta la materia a livello nazionale. (si può acce-dere direttamente al motore di ricerca dal sitowww.saluter.it/malattierare)Pur essendo le delibere di istituzione delle RetiHub & Spoke pubblicate sul Bollettino Ufficialedella Regione Emilia – Romagna, si è rilevata unagenerale difficoltà nella circolazione delle infor-mazioni ed emerge la necessità che tutti gli atto-ri coinvolti nella cura del paziente – ed in partico-lare quindi il corpo dei professionisti medici –possano essere costantemente informati in meri-to.A tal fine si ritiene importante proporre la pubbli-cazione degli atti di programmazione all’internodei Bollettini degli Ordini dei medici, in modo dapermettere la più ampia diffusione degli stessi,pertanto sarà cura di questo Assessorato la tem-pestiva trasmissione di tutti gli atti di individua-zione di Reti assistenziali futuri.

Il Dirigente Responsabile del ServizioK. Petropulacos

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ECM

NUOVE REGOLE ECMVARATO IL “PROGETTO PER LA DEFINIZIONE

E IMPLEMENTAZIONE DEL PROGRAMMA NAZIONALE”

La Commissione paritetica Sta-to-Regioni (organismo sorto al-la fine dello scorso anno per ri-definire le regole dell’ECM) havarato il testo del "progettoper la definizione e implemen-tazione del Programma Nazio-nale". Il testo ha già avuto l’ap-provazione del Ministero dellaSalute e dal 2 luglio si trova al-l’esame della Conferenza Stato-Regioni. Questo Progetto con-tiene le indicazioni sulla basedelle quali si reggerà il nuovoprogramma ECM e prevedenuove regole per la formazio-ne continua di medici e deglioperatori sanitari.

Commissione Nazionale ECM

� Si parte da una ‘ristruttura-zione’ della Commissione na-zionale ECM, che avrà unanuova sede presso l'Agen-zia per i servizi sanitari re-gionali (Assr) e sarà assistitada strutture tecniche di sup-porto (Osservatorio, Consul-ta, utenti, regioni).

� La Commissione nazionaleECM sarà subordinata allaConferenza Stato-Regioniper tutte le determinazioniassunte in ambiti con valoreprogrammatorio, normativoe prescrittivo (approvazionedel piano nazionale sulla for-mazione, pareri sugli obietti-vi nazionali, approvazionedel rapporto annuale sullostato della formazione ECM).

� Si riconferma nel ruolo cen-

trale di organismo di indiriz-zo e coordinamento del pro-gramma ECM. Ne sarà po-tenziata l’operatività e ridefi-niti gli ambiti e gli strumentidi intervento alla luce del de-centramento regionale.

Operatori e strumenti� Si conferma il coinvolgimen-

to di tutti gli operatori sanita-ri indipendentemente dallemodalità di esercizio dell’at-tività: sono ricompresi quin-di tutti i liberi- professioni-sti;

� Si prospetta la possibilità peri liberi professionisti di defi-scalizzare gli oneri sostenutiper la formazione (attraver-so canali legislativi);

� Si prevede l’allargamentograduale dell’obbligo ECMagli operatori del settore so-cio-sanitario;

� Resta affidata alle regioni lascelta di introdurre l’obbligoformativo per il personaletecnico-amministrativo deiservizi sanitari;

� L’aggiornamento del profes-sionista dovrà essere impron-tato sia ad obiettivi scelti sul-la base della specificità pro-fessionale sia ad obiettivi diinteresse generale (piani sa-nitari nazionali, regionali,aziendali);

� Viene introdotto il ‘dossierformativo individuale o digruppo’ che, serve a pro-grammare e valutare il per-corso formativo del singolooperatore o del gruppo dicui fa parte (equipe). Per glioperatori del SSN (dipen-denti o convenzionati) l’ade-guatezza del dossier, modu-lato su base triennale, saràvalutata dalle strutture di ap-partenenza, mentre i liberiprofessionisti faranno riferi-mento a commissioni apposi-tamente istituite dagli Ordiniprofessionali. Sarà realizzatosu obiettivi differenziati: na-zionali (20 per cento), regio-nali e aziendali (50 per cen-to), obiettivi individuali (30per cento).

� È previsto inoltre un ‘pianodi formazione aziendale’quale strumento program-matico, elaborato dalle sin-gole aziende o strutture, chedescrive il contesto e le stra-tegie delle attività formativeerogate in forma diretta otramite altri provider. Lostrumento di rendicontazio-ne dei programmi formativirealizzati sarà rappresentatodal ‘rapporto sulla forma-zione aziendale’ ,a verificadello strumento formativoaziendale.

Crediti e certificazione� i crediti ECM vengono

“quantificati” in termini diimpegno temporale: 1 credi-

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ECM

28 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

to corrisponde ad un’ora dilavoro del professionista;

� La formazione e l’aggiorna-mento possono avvenirecon diverse metodologie.Questi i modelli principali: • formazione residenziale

(congressi, convegni, se-minari)

• formazione residenzialeinterattiva (gruppi di di-scussione, discussione casiclinici)

• stage con ruolo di discen-te (formazione sul campo,tirocini)

• gruppi di miglioramento(commissioni, linee guida)

• attività di ricerca (progettiobiettivo, gruppi di studiofinalizzati)

• autoapprendimento senzatutor (riviste scientifiche,programmi di formazionea distanza)

• autoapprendimento contutor (formazione a distan-za con interattività)

• attività di docenza (stage,presentazione a convegnie pubblicazioni scientifi-che);

� Nella formazione si includo-no temi generali (come ilmanaging, l’informatica e lalingua straniera) e altri temiper ora esclusi dall’accredita-mento;

� Il numero dei crediti da con-seguire (sull’imitazione delmodello europeo ed ameri-cano) per il triennio 2008-2010 è di 50 crediti all’annoper un totale di 150 neltriennio (minimo 30 max 70per anno). Di questi 150 cre-diti del triennio 2008-2010,almeno 90 dovranno essere“nuovi” crediti mentre -fino

a 60 crediti- potranno deri-vare dal riconoscimento dicrediti ECM acquisiti neglianni della sperimentazione2004-2005-2006. Qualoral’interessato, per motivi dicarattere eccezionale, nonabbia adempiuto all’obbligoformativo, l’Ordine profes-sionale competente per terri-torio, consente allo stesso direcuperare il suo debito for-mativo entro l’anno succes-sivo alla scadenza del trien-nio, anche con formazione suargomenti riservati agli Ordi-ni (etica, deontologia, legi-slazione).

� Si rinvia alla CommissioneNazionale ECM la definizio-ne delle quote percentualidei crediti da conseguire perle singole modalità e tipolo-gie di ECM, pur stabilendo iseguenti parametri: fino al20% del debito triennale po-trà riguardare argomenti diinteresse generale; fino al35% attività di docenza. Icrediti conseguiti all’estero(paesi UE, USA e Canada) so-no conteggiati per un 50%dei crediti assegnati dal pro-vider straniero.

� Il sistema di accreditamentoè previsto su due livelli: na-zionale e regionale con dif-ferenti anagrafe tra loro in-terconnesse, gestite a livelloinformatico nazionale dalCOGEAPS (Consorzio per laregistrazione e gestione deicrediti facente capo alle Fe-derazioni degli Ordini).L’anagrafe nazionale contie-ne la registrazione comples-siva dei crediti individuali deisingoli professionisti. I creditiregionali avranno identico

valore di quelli nazionali.� Gli Ordini professionali veri-

ficano il ‘dossier formativodel professionista’ (distribu-zione dei crediti, tipologieformative utilizzate, numerodei crediti acquisiti, eventualipresenze di deroghe dall’ob-bligo formativo -maternità,malattie, soggiorno all’este-ro, ecc..-) e certificano i cre-diti dei singoli professionistiavvalendosi anche del siste-ma dell’anagrafe COGEAPS.L’attestazione viene rilasciatasu richiesta dell’interessato.

� La responsabilità della regi-strazione dei crediti è dei di-versi provider che assicuranola trasmissione dei dati per laregistrazione dei crediti sianell’anagrafe nazionale cheregionale. Il singolo profes-sionista dovrà invece preoc-cuparsi di registrare i crediticonseguiti all’estero.

Risorse� Poiché le risorse pubbliche

sono molto limitate si cer-cherà di destinare al proget-to quanto versato dai provi-der alla Commissione nazio-nale ECM per l’attività di ac-creditamento degli eventi(anche pregressa). Nel rispet-to dei criteri di trasparenza eindipendenza la “raccolta”non escluderà risorse prove-nienti da nuovi soggettipubblici e privati quali fonda-zioni bancarie, enti di promo-zione e sviluppo, fondi euro-pei.

Sponsor e conflitto di interessi

� Per quanto riguarda glisponsor si delineeranno nuo-

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 29

ECM

ve regole volte ad evitare iconflitti di interesse in parti-colare tra provider e docentie tra provider e sponsor. Isoggetti che producono,commercializzano o pubbli-cizzano prodotti farmaceuticie/o dispositivi medici, nondovrebbero coincidere congli organizzatori di eventi for-mativi ECM.

Incentivi e sanzioni� Poiché l’obbligo legislativo

sanzionatorio sia in capo al

singolo operatore sia agli al-tri soggetti coinvolti è rima-sto del tutto indefinito, il Pro-getto cercherà di far preva-lere le motivazioni profes-sionali su quelle economi-che o di carriera, promuo-vendo un confronto con leparti interessate in coerenzacon l’ordinamento giuridicoe i contratti collettivi vigenti.

Norme transitorie� Nell’ottica di assicurare con-

tinuità all’offerta formativa

gli accreditamenti deglieventi formativi in corso pro-seguono con le stesse moda-lità del passato, sotto il mo-nitoraggio della Commissio-ne nazionale ECM. Per l’an-no 2007 il numero di creditiresta fissato a 30. Il pro-gramma sperimentale quin-quennale si dovrebbe con-cludere entro e non oltre il 31dicembre.

A cura di F. Ferrari

CORTE DI CASSAZIONE PENALE

PER USARE IL LASER SERVE L'AUTORIZZAZIONE

Utilizzo ambulatoriale di apparecchi per la depilazione laser: ammenda per mancanza di autorizzazione sanitaria

MassimaIn base all'articolo 193 del RD.1265 del 1934, senza l'autoriz-zazione sanitaria non si posso-no aprire o mantenere in eserci-zio, ambulatori, case o istituti dicura medico chirurgica o diassistenza ostetrica. Le istituzio-ni sanitarie private che devonoessere autorizzate sono quelledotate di attrezzature, ancor-ché minime, in cui si esercita

l'attività medica con finalitàspeculativa da parte di opera-tori privati. In altre termini,l'autorizzazione è richiesta pertutte le strutture che abbianoun'interna organizzazione dimezzi e di personale diretta allacura di talune malattie anche dinatura dermatologica, le quali,in relazione alla loro funzione,assumono un'individualità pro-pria distinta da quella dei sani-

tari che ivi prestano la propriaopera. Nel caso di specie erastato accertato che l'istitutopraticava trattamenti di medici-na estetica di varia naturaanche mediante apparecchiatu-ra laser per la depilazione edera reclamizzato come centro dimedicina estetica e dermatolo-gica. (Avv. Ennio Grassini -www.dirittosanitario.net)

GIURISPRUDENZA

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo tre comunicati trasmessi da alcuni colleghi.

CRITERI DI ACCESSO E DI FOLLOW-UP DELLE PIÙ COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE

NEWS

30 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

Gentilissimo Presidente,dopo alcuni anni di attività pres-so l’Unità Operativa di Urologiadel Policlinico di Modena, hoavuto modo di parlare diretta-mente con tanti pazienti, e misono reso conto della necessitàdi migliorare i percorsi di acces-so alle prestazioni specialisticheurologiche, al fine di ridurre itempi di attesa e migliorare l’ap-propriatezza degli accessi. Ciò, amio avviso, può liberare inoltre imedici di medicina generale egli specialisti in urologia da ec-cessive, e probabilmente ingiu-stificate, incombenze. Stabilireprecisi percorsi di acceso ai ser-vizi potrebbe tradursi in miglio-ramento dei rapporti tra i medicispecialisti e non ed una maggio-re soddisfazione da parte dei pa-zienti stessi.Con la presente, vorrei proporrealcuni criteri di accesso e di fol-low-up delle più comuni patolo-gie urologiche che si riscontranonella pratica clinica senza averela pretesa si essere esaustivo eben conoscendo l’estrema varia-bilità della presentazione clinicadelle varie patologie.

Una delle patologie che sicura-mente preoccupa il paziente e dicui spesso chiede informazioni alproprio medico di famiglia è ilcarcinoma prostatico. A tal pro-posito non esistono evidenzeche indichino in modo incontro-vertibile quali siano le proceduredi screening in pazienti asinto-matici al di sopra dei 50 anni. Siritiene però giustificata l’esecu-

zione di un dosaggio annualedel PSA ed una visita urologiasoprattutto in pazienti con fami-liarità per carcinoma prostaticoo con L.U.T.S. (Lower UrinaryTract Symptoms) anche di lievientità. Vista la nostra esperienzae le ultime linee guida interna-zionali si ritiene inutile sottopor-re a screening per il carcinomadella prostata pazienti con unaetà superiore agli 80 anni.

Per i pazienti con sintomi disuricilievi (sia ostruttivi che da urgen-za che misti) è indicata una pri-ma visita urologica in cui portarein visione esame urine completo,urinocoltura, PSA, ecografia re-no-vescicale (anche se eseguitamesi alcuni mesi prima per altrimotivi) ed esami di funzionalitàrenale. In caso di disturbi disuricimoderati o severi è consigliatoeseguire, oltre agli esami prece-dentemente menzionati una va-lutazione del residuo post min-zionale durante l’esecuzionedell’ecografia vescicale.La richiesta di tali esami potràessere effettuata anche diretta-mente dal medico di medicinagenerale, a meno che questipreferisca lasciare all’urologo ladecisione relativa agli esami daeffettuare sulla base della condi-zione clinica del paziente. L’op-portunità di eseguire una uro-flussimetria dovrebbe essere dicompetenza dell’urologo e sa-rebbe opportuno che da questivenisse gestita nel modo più ap-propriato soprattutto per quan-to riguarda le informazioni da

dare al paziente sull’effettuazio-ne dell’esame data l’estrema va-riabilità dei fattori che possonointerferire sull’attendibilità del ri-sultato.Al termine di ogni valutazionel’urologo rilascia un referto com-pilato in maniera leggibile (or-mai nel nostro reparto è attivoda molto tempo la stesura di unreferto in modo informatizzato),nel quale risultano chiari la dia-gnosi, l’eventuale terapia, gliesami necessari per l’eventualecompletamento diagnostico conle relative prenotazione degliesami strumentali e la motivazio-ne per l’eventuale opportunitàdi una visita successiva.

Un segno che spesso spinge ilpaziente a rivolgersi al medico èl’ematuria. Le cause di tale feno-meno possono essere varie, percui si rende necessaria una seriedi esami volti alla loro identifica-zione. Sono indicati come esamidiagnostici un’ecografia reno-vescicale un esame urine com-pleto, un urinocoltura, esami difunzionalità renale e citologieurinarie su tre campioni; tali esa-mi possono essere prescritti di-rettamente dal medico di medi-cina generale o dall’urologostesso nell’eventualità che il me-dico di medicina generale ravvisila necessità di una valutazioneurgente. Sarà compito dell’uro-logo stabilire se il paziente ne-cessita di una cistoscopia o diuna urografia.

Per quanto riguarda l’inquadra-

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 31

NEWS

mento diagnostico e terapeuti-co della colica renale occorre ri-cordare che l’assistenza a questipazienti va eseguito in urgenzaed ha come primo obiettivo lasedazione del dolore. A tal fine èimportante sospendere l’even-tuale iper-idratazione ed instau-rare una terapia FANS. È Impor-tante non somministrare terapiaantispastica con scopolaminabutilbromuro; la via escretrice,infatti, non possiede recettorimuscarinici. Se la terapia su indi-cata non dovesse sortire un vali-do risultato si impone una con-sulenza urologica per uno studiopiù accurato del caso clinico.Spesso si impone il ricovero inUrologia. Il nostro reparto è do-tato di un ambulatorio di litotris-sia extracorporea (ESWL) in cuivengono eseguiti, in caso di ne-cessità trattamenti ESWL in Ur-genza. Nell’ultimo anno sonostati eseguiti circa 60 trattamen-ti in urgenza, con risoluzione delproblema nella maggior partedei casi.

Qui di seguito forniamo l’elencodei nostri ambulatori con i riferi-menti telefonici per le prenota-zioni:

Amb. Prime Visite Amb. Andrologico

Amb. ControlliAmb. Eco-colordoppler

Amb. Calcolosi Amb. di CistostoscopiaAmb. Uro-Oncologico

Amb. Ecografia trans-rettale ebiopsie prostaticheAmb. Incontinenza

Ambulatorio di Litotrissia Extra-corporea

Amb. di Urodinamica

Per appuntamento: Tel 0594224778 dal Lunedì al Venerdìdalle 08:00 alle 10:00Gli Ambulatori sono situati al 4^piano del blocco centrale delPoliclinico (Ascensore N.15 – In-gresso I) fatta eccezione perl’ambulatorio di litotrissia extra-corporea situato al piano terra(ingresso 2 –corridoio a destra)che fra l’altro possiede un nume-

ro di telefono dedicato (0594223889).

Inoltre è possibile contattare alnumero di telefono 0594225488 un consulente urologoal quale il medico di medicinagenerale può chiedere informa-zioni sulla gestione dei pazientiurologici. Il numero è attivo dallunedì al venerdì dalle ore 08:00alle ore 14:00.

Per altre richieste di informazioniè possibile contattare tramiteposta elettronica il direttore del-l’Unità Operativa di Urologia aiseguenti indirizzi:[email protected] [email protected] Tel 059 4224766.

È inoltre disponibile un sito in-ternet della clinica all’indirizzowww.urologiamodena.it in cuipotrete trovare maggiori infor-mazioni sulla nostra clinica.

G. P. Bianchi

Nuovo ambulatorio di STOMATOTERAPIA presso l’Ospedale di Baggiovara

Caro Collega,presso il Nuovo Ospedale S.Agostino-Estense diBaggiovara è attivo dal novembre u.s. un nuovoAmbulatorio di Stomatoterapia, che servel’Ospedale ed il Territorio e va ad affiancarsiall’analogo ambulatorio esistente da anni alPoliclinico, con cui peraltro esiste un rapporto dicollaborazione.L’Ambulatorio prepara all’intervento i pazientiche necessitano di una stomia digestiva od urina-ria, li segue sia nel post-operatorio immediato,sia una volta che rientrano a domicilio, fornendoun’assistenza a tutto campo, che va dalla gestio-ne tecnica della stomia all’aspetto psicologico erelazionale.Nell’Ambulatorio sono disponibili tutti i presidi

stomali che il mercato offre ed il paziente, dopoun opportuno periodo di prova ed addestramen-to, sceglie il prodotto più adatto alla sua situazio-ne. Vengono eseguiti i controlli della stomia dopo ladimissione, trattate le complicanze stomali eperistomali, insegnate le tecniche di riabilitazio-ne, quali l’irrigazione e fornita adeguata assisten-za nelle pratiche amministrative per accedere aipresidi forniti dal SSN.L’Ambulatorio è gestito da un infermiere stoma-toterapista specializzato (sig. Marra Carmine) edha come riferimento un medico per ciascunadelle 2 Chirurgie esistenti a Baggiovara ( dr.ssaM. Piccoli per la Chirurgia I e dr.ssa M. Gavioliper la Chirurgia II). Una rete di specialisti (urolo-

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NEWS

32 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

go, psicologo, dietista, oncologo….) è inoltredisponibile a seconda delle necessità del pazien-te.Nei suoi primi 6 mesi di attività, l’ Ambulatorio haerogato un totale di 619 prestazioni, con unamedia di 103 al mese , fornendo un supportopreziosissimo ed insostituibile al paziente stomiz-zato dei 2 reparti chirurgici, delle varie UnitàOperative dell’Ospedale e del Territorio. L’Ambulatorio è aperto tutti i giorni, dal lunedì alvenerdì, e vi possono accedere tutti i pazientistomizzati dell’apparato digerente ed urinario,anche operati in altre Strutture, previa prenota-zione telefonica ai numeri 059 3961662 o3961503.L’Ambulatorio è ubicato al 1° Piano dell’ingressodell’Ospedale, presso il Poliambulatorio 2, stan-za 4 (dietro l’edicola).Gli orari dell’ambulatorio sono:

LUNEDI’ mattina ore 7-14MARTEDI’ pomeriggio ore 12-19MERCOLEDI’ mattina ore 7-14GIOVEDI’ mattina ore 7-14VENERDI’ pomeriggio ore 12-19Nella speranza che questo nuovo servizio alpaziente stomizzato costituisca anche un utilesupporto al tuo lavoro quotidiano, siamo adisposizione per ogni ulteriore informazione onecessità.

M. Gavioli, M. Piccoli Medici Referenti del Centro

Margherita Gavioli - [email protected] 059 3961768

Micaela Piccoli - [email protected] 3962530

PARAMETRI DI LABORATORIO DI INTERESSE NEFROLOGICO:• ESPRESSIONE DELLA PROTEINURIA COME RAPPORTO FRA PROTEINURIA E

CREATININURIA• FILTRATO GLOMERULARE STIMATO SUL VALORE DELLA CREATININA

Si sta consolidando in campo nefrologico l’uso di esprimere i valori di proteinuria in rapporto allacreatininuria per avere un dato che non risenta delle variazioni del flusso urinario, senza dover ricor-rere alla scomoda e spesso imprecisa raccolta delle urine di 24 or.Le linee guida della National Kidney Foundation, che sintetizzano quanto è già consolidato nella let-teratura, riportano in dettaglio vantaggi e modalità di questo modo di esprimere il risultato:www.kidney.org/professionals/KDOQI/guidelines_ckd/p5_lab_g5.htmwww.kidney.org/professionals/kdoqi/guidelines_ckd/Gif_File/kck_t15.gif.Anche siti della medicina di famiglia riportano questo metodo: www.fpnotebook.com/URO73.htme una semplice ricerca con Google permette di recuperare link a lavori scientifici sull’argomento:www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?cmd=Retrieve&db0PubMed&list_uids07503064&dopt=Abstractwww.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?cmd=Retrieve&db0PubMed&list_uid=15290735&dopt=Abstrac.Propongo che in futuro, alla richiesta di “microalbuminuria” o “proteinuria” i laboratori diano corsoautomaticamente ai dosaggi di albumina/proteine e creatinina, esprimendo i valori rilevati e i valorinormali in termini di P/C ratio.La richiesta (già espressa in gennaio 2006) è di esprimere nei referti di laboratorio, ove sia richiestala creatininemia, anche il valore di filtrato glomerulare stimato. Proprio a questo aspetto è ora dedi-cata una sezione del sito National Kidney Disease Education Program dell’NIH USA dedicata ai pro-fessionisti dei laboratori: http://www.nkdep.nih.gov/resources/laboratory_reporting.htm ove si ana-lizzano in dettaglio le modalità di calcolo e di espressione di questo dato sui referti di laboratorio.

A. Albertazzi

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 33

ARTE E DINTORNI

PITTORI MODENESI DAL ‘500 AD OGGIA CURA DI LODOVICO ARGINELLI

UBALDO MAGNAVACCANacque a Modena nel 1885 emorì a Lerici nel 1957.Nacque da una facoltosa famigliadi mugnai.Dopo gli anni di frequenza all'Ac-cademia, molto importante ful'appoggio del maestro SalvatorePostiglione.L'acquaforte l'affascinò per oltrevent'anni, il carboncino fu un suogrande alleato, le sculture affer-marono la sua complessità creati-va, ma la spatola diede all'artistauno stile unico, dove si afferra lasicurezza del volume, l'immedia-tezza dell'impressione e la predo-minanza del mezzo tecnico. Lesue tele dalle inconfondibili spa-

tolate, giostrate sull'equilibriofondamentale del bianco e delnero, sono diventate sinonimo distile. Dopo una serie infinita di di-segni, scaturirono i suoi primi ri-tratti dove l'apporto cromaticosembrava stilisticamente aggiun-gersi al realismo dell'essenzialitàcostruttiva.La panoramica del Magnavacca èmolto vasta, ed in gran parte an-cora sconosciuta.Se il Magnavacca fosse vissutopiù tardi e se il tempo l'avesse al-lontanato dall'autorità del reali-smo, forse alcune sue istintive so-luzioni, si sarebbero ambientatein un'area di post impressioni-smo.

Alcune sue opere:"Armonia del ritorno" - oliosu tela, cm. 165x81 "La madre" - olio, cm. 74x54"Paesaggio" - olio, cm.36x41"Madonna con bambino" -tecnica mista, cm. 66x75 "Paesaggio" - olio, cm.33,5x46, (opera di copertina)"Venezia" - olio su cartone,cm. 77x70"Falciatore" - disegno, cm.136x99"Uomo a cavallo" - bronzo, hcm. 40

Il lavoro duro paga nel lungo periodo. La pigrizia paga subito.Anonimo

"Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini, per essere giudicate brave lametà. Per fortuna non è difficile" Charlotte Whitton (1896 - 1975)

Siamo tutti rassegnati alla morte; è alla vita che non arriviamo a rassegnarci.Graham Greene

La felicità è come gli occhiali che cerchiamo mentre li abbiamo sul naso.Gilbert Cesbron

L'innocenza cominciò col primo uomo, e lì rimase.Giuseppe Gioachino Belli

Bisognerebbe fare un lungo esame di coscienza prima di pensare a criticare gli altri.Molière

LE STORIELLE(A CURA DI ROBERTO OLIVI)

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ISDE

34 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

ESPOSIZIONE A TRAFFICO AUTOVEICOLARE E ATEROSCLEROSI

ISDE ITALIA NEWSA CURA DELL'ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE

Tratto dal Numero 193 (27 aprile 2007)

in corso di pubblica-zione uno studio dicoorte prospettico

svolto su circa 4500 soggetti dai14 ai 75 anni, residenti nell’areadella Rurh, in Germania (HoffmanB., et al. Residential Exposure totraffic is associated with coronaryatheroscleroris, Circulation,Vol.116, 2007) che dimostra co-me esista una significativa asso-ciazione tra la distanza della sededi residenza con strade ad altotraffico e un aumentato rischio disviluppare segni di calcificazionecoronaria. La presenza di calcifi-cazioni coronariche è stata misu-rata accuratamente, utilizzandola tomografia assiale computeriz-zata senza mezzo di contrasto . Passando da 200 a 50 mt di vici-nanza dalle strade ad alto traffi-co, il rischio passa dall’ 8% all’63% in più rispetto a coloro i qua-li abitano a 400 mt. (in media). Glistessi risultati sono stati osservatianche considerando la concen-trazione di particolato sottile sti-mata con modelli di dispersione(EURAD) che valutavano la distri-buzione dei PM2.5.L’aspetto più importante dello

studio è stato quello di usare co-me outcome un segno pre-mor-boso come quello delle calcifica-zioni coronariche su un campionedi circa 4500 individui per stabili-re una relazione con l’esposizio-ne all’inquinamento da trafficoautoveicolare, in particolare iPM2.5. Accanto a questo, la for-za dello studio è stata la possibili-tà di correggere anche per i fat-tori confondenti, sia relativi a ca-ratteristiche individuali, che aquelli biologici (ad es. LDL, HDL),antropometriche (BMI), altri fat-tori di rischio (pressione arterio-sa) patologie concomitanti (dia-bete, cardiopatie), fumo, età etc.Le parti più deboli dello studio,riconosciute dagli stessi autorierano: la impossibilità di definireuna distanza non solo da unastrada, ma dal complesso di stra-de vicine alla residenza; la impos-sibilità di ricostruire la storia resi-denziale degli esposti.Segnaliamo questo studio nonsolo per la novità e l’importanzadello stesso, ma anche perchénella provincia di Modena esisto-no le opportunità per fare meglioe superare anche le carenze e le

debolezze segnalate. Ci riferia-mo alla coorte di 3500 soggettidel progetto Dionysos (residentia Campogalliano) di cui è presen-te un ampio archivio dati, risalen-ti al 1992 e aggiornati nel temposu cui è possibile raccogliere tut-te le informazioni necessarie percorrelare qualsiasi tipo di patolo-gia ed alle competenze di Epide-miologia Ambientale sul tema,presenti sia all’interno dellaAzienda USL di Modena che inARPA Emilia-Romagna, in gradodi definire in modo avanzato laesposizione conservando tutti gliaspetti che in essa incidono (fat-tori ambientali, stili di vita, espo-sizioni multiple a fattori ambien-tali ed individuali). È tempo per mettere le basi perla nascita in Provincia di Modenadi un Centro Documentazione eStudio sulla “Salute ed Ambien-te” che abbia come priorità pro-getti di ricerca di questo tipo, uti-li alla popolazione di Modena epiù in generale allo sviluppo del-la conoscenza.

Paolo Lauriola e Stefano Bellentani

ISDE (Associazione Medici per

l’Ambiente) – Sezione di Modena

È

ENHANCE HEALTH È uscito il report finale del Progetto Europeo "Enhance He-alth" che studia la mortalità per tutte le cause, l'incidenza deitumori ed alcune cause di ricovero della popolazione resi-dente attorno agli inceneritori di Forlì. Lo studio inizia con unbuon approccio epidemiologico ed ha anche una buona defi-nizione della popolazione esposta agli inquinanti nell'area di3.5 chilometri di raggio dagli inceneritori, mentre i metalli pe-santi sono utilizzati come traccianti di inquinamento atmosfe-

rico da inceneritori. I risultati appaiono inquietanti (come l'au-mento della mortalità complessiva nelle donne residenti nellearee esposte per oltre 5 anni, compresa tra il 7% ed il 17%,l'aumento della mortalità dei tumori compresa tra il 17% edil 54%) rispetto alla mortalità ed incidenza pressoché normaledegli uomini (probabilmente non esposti agli stessi livelli del-le donne). Info: http://www.alessandroronchi.net/files/relazione_enhan-ce_health.pdf

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 35

CORSI, CONVEGNI E CONGRESSI

L’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri ela Commissione Albo odontoiatri di Modena

organizzano il corso

RESPONSABILITA’PROFESSIONALE EASPETTI MEDICO LEGALIIN ODONTOIATRIA

23- 30 ottobre 2007 - 6 novembre 2007

“Aula Magna” Hesperia Hospital - Via Arquà, 80/a - Modena

Presentazione delle serateDr. Nicolino D’Autil ia - Presidente Ordine medici chirurghi e odontoiatri di ModenaModeratori delle serateDr. Roberto Gozzi - Presidente Commissione Albo odontoiatri di ModenaProf. Mario Provvisionato - Componente Commissione Albo odontoiatri di Modena

MARTEDÌ 23 OTTOBRE 2007

Ore 20,20Registrazione partecipanti - Presentazione delcorso - Compilazione pre testOre 20,30 – 21,20“Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale: colpa, danno e risarcimento.”Avv.to Giorgio Fregni - Avvocato CivilistaOre 21,20 – 21,40Intervento preordinato D.ssa Laura Rovatti- Segretario culturaleA.N.D.I. di Modena - CTU Tribunale diModena21,40 – 23,10discussione e dibattitoMARTEDÌ 30 OTTOBRE 2007

Ore 20,20 – 21,30“Incidenti professionali, aspetti clinici emedico legali.”Prof. Giorgio Borea – GiàOrdinario Istituto di DisciplineOdontostomatologiche Università diBolognaD.ssa Maria Sofia Rini - Odontoiatra,Professore a contratto DipartimentoScienze Odontostomatologiche Universitàdi Bologna, Specialista ambulatorialeOre 21,30 – 23,00discussione e dibattito

MARTEDÌ 6 NOVEMBRE 2007

Ore 20,20 – 21,30“L’équipe odontoiatrica: intersezione diresponsabilità”Dott. Marco Pecchiol i - Medico chirurgo -odontostomatologoOre 21,30 – 21,50Intervento preordinato Dott. Pietro Di Michele Direttore U.O.C. diChirurgia Orale Speciale Azienda USL diModenaOre 21,50 – 23,00discussione e dibattitoore 23,00 – 23,10compilazione post test e chiusura del corso

La partecipazione è gratuita ma è necessarioinviare l’adesione compilando l’appositomodulo, scaricabile anche dal sitowww.ordinemedcimodena.it, alla segreteriaorganizzativa tramite mail, fax, posta ordinariao iscrizione on line entro e non oltre i l 15ottobre p.v.

Segreteria Organizzativa:Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli

odontoiatri di ModenaP.le Boschetti, 8 – Modena

Tel. 059/247711 fax 059/247719e-mail: [email protected]

accreditamento ECM richiesto

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CORSI, CONVEGNI E CONGRESSI

36 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

MODULO DI ISCRIZIONE ALLE SERATE

Cognome.................................................................................................................................................

Nome .......................................................................................................................................................

Luogo e data nascita ...............................................................................................................................

codice fiscale..............................................................................................................................indirizzo

cap…………………città………………….………………………….e-mail .................................................

Recapito telefonico……………….………………………………cellulare ..................................................

Professione .............................................................................................................................................

Qualifica (libro prof., dipendente, convenzionato ecc)

.................................................................................................................................................................

indirizzo eventuale struttura di appartenenza .......................................................................................

Iscritto all’Ordine di Modena.

Manifestazione del consenso, ai sensi dell’ art. 23 Decreto Legislativo 196 del 30 giugno 2003.

Acconsento alla comunicazione dei dati ed al relativo trattamento per gli adempimenti e le finalitàistituzionali dell’Ordine.

Modena,………………………………… Firma……………………………………..

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BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007 37

CORSI, CONVEGNI E CONGRESSI

Sezione di Modena

MODENA, 6 OTTOBRE 2007

La Tecnologia a supporto della Clinica nellamoderna EndodonziaRelatore Prof. Pietro Ausiello

Hesperia Hospital – Via Arquà, 80/a – Modena4 crediti ECM riconosciuti

MODENA, 10 NOVEMBRE 2007

La Metodica Piezoelettrica in Chirurgia OraleOdontoiatrica

Relatore Dott. Andrea BailoHesperia Hospital – Via Arquà, 80/a – Modena

accreditamento ECM richiesto

Per informazioni e iscrizioni:ANDI ModenaP.le Boschetti, 8 – 41100 ModenaTel 059 230890 fax 059 233112e-mail: [email protected]

SIMPOSIO CARDIOLOGICO

"LA FIBRILLAZIONEATRIALE: STATO

DELL'ARTE E NOVITÀ"

Sabato 6 /10/ 2007

"Auditorium Prof.Umberto Fogliani"

Presso Ospedale PrivatoAccreditato CASA DI

CURA FOGLIANIVia Giardini, 61 - Modena

Segreteria Organizzativa:

Dr. Cesare GentiliniResponsabile URP

Casa di Cura Fogliani 059 247403

Dr. Angelo Rosi, D.S. 347-2522265.

Crediti ECM richiesti.

La partecipazione è gra-tuita, l'iscrizione potràavvenire telefonando allasegreteria organizzativa oinviando un fax al seguen-te numero 059-224072.

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TACCUINO

38 BOLLETTINO N. 9 - SETTEMBRE 2007

IN RICORDO DEL DR. BOGUSLAW ZELENT

IN RICORDO DEL DOTT. DANTE VENTURINI

asce in Polonia il 13 ot-tobre 1918, sbarca aTaranto nel 1944 con il

Corpo Polacco dell’esercito di li-berazione.Si laurea in medicina e chirurgia al-l’Università di Bologna nel 1950,dove di specializza in odontoiatriae collabora con il Prof. Branzi.Inizia la sua attività libero profes-sionale di odontoiatra a ReggioEmilia con il Prof. Bertolini. Nel1960 si trasferisce a Modena doveesercita fino al 2004.Il Dr. Boguslaw Zelent è stato pertanti modenesi un’istituzione, unpunto di riferimento.Grande appassionato di riabilita-

zioni complesse chirurgico - prote-siche, acquisisce da subito le nuo-ve tecnologie e i nuovi materiali.Fa parte con entusiasmo del grup-po iniziale dell’ANDI con il Dr. Bosie il Dr. Gamberini. Il suo rapportocon pazienti e collaboratori era im-prontato dalla massima cortesia,sempre disponibile, garbato, “ladolcezza fatta a persona”.Entrando nel suo accogliente stu-dio in V.le Nicola Fabrizi, mi acco-glieva sempre con affetto. La suafigura è impressa nella mia mente,con il giornale sotto il braccio, i ca-pelli bianchissimi, brillantinati,sempre attivo amante della mon-tagna, adorava le Piane di Moco-

gno, sempre impegnato, mai unattimo fermo, presente in famiglia.Eugenia e Marco i suoi figli hannoseguito con successo le orme pa-terne.I pazienti l’hanno sempre seguito,sono stati suoi fino alla fine dellasua attività.Il Dr. Boguslaw Zelent ha vissutol’odontoiatria dei momenti miglio-ri, quando la nostra professioneera improntata su un rapporto piùdiretto e franco con il paziente, etra i colleghi vigeva un codice eti-co che non abbisognava di esserescritto, ma era insito nelle perso-ne.

R. Gozzi

N

i è spento a metà luglio di quest' anno nellasua casa di Massa Finalese il dott. DanteVenturini.

Nato nel 1923 si era laureato in Medicina e Chirurgia aModena nel 1950 e specializzato in ORL a Torino nel1953 dove è stato assistente presso la Clinica universi-taria. Per mezzo secolo ha esercitato come medico difamiglia a Massa Finalese, collaborando col figlio Gui-do ben oltre i limiti dell' età della pensione. Era statocol dott. Remo Canevazzi fondatore del Circolo Medi-co di San Felice, Finale e Camposanto di cui ha svoltoper diversi lustri la funzione di segretario, secondo ilsuo costume umile e costante pur insignito di impor-tanti incarichi e riconoscimenti ufficiali. E' ricordo di chiscrive il vederlo comparire nel mio ambulatorio, intru-folarsi discreto fra un paziente e l' altro: “Sono Dante,

ho gli avvisi” e mi porgeva un plico di lettere di convo-cazioni per i colleghi del mio comune. Capitava spessodi incontrarci negli Ospedali della Bassa quando conbuona abitudine andavamo a visitare i nostri pazienti ri-coverati e a informarci delle loro situazioni dai colleghiospedalieri. Ha mantenuto per tutta la sua vita lo stilematurato nel collegio salesiano della sua educazionegiovanile fino all' insorgere della malattia che ha af-frontato con fiducia e serenità assistito dalla moglie edai figli nella sua casa di Massa. Le sue doti umane dicordialità e disponibilità sono state ricordate durante lacerimonia funebre dal sindaco di Finale e dal figlio Gui-do. La chiesa gremita di popolo e colleghi nonostantela calda e afosa domenica di ferie attestava la stima e lagratitudine per una testimonianza di vita.

D. Novi

S

NOTE TRISTI:La Direzione del Bollettino, a nome di tutti i medici della provincia, formula le più sentite condoglianze:Al Dott. Ahmad Ali Salem Asfour per la scomparsa del figlio.Al Dott. Guido Venturini per la scomparsa del padre Dott. Dante.Alla famiglia per la scomparsa della D.ssa Catia Gibellini.Alla D.ssa Angela Andreoli per la scomparsa del marito.Al Dott. Pietro D’Alimonte per la scomparsa della madre.

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