immunità innata e immunità acquisita

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1 Sistema immunitario Immunità innata e immunità acquisita

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Page 1: Immunità innata e immunità acquisita

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Sistema immunitario

Immunità innata e immunità

acquisita

Page 2: Immunità innata e immunità acquisita

Interazione tra sistemi di difesa immunità

innata immunità adattativa

Page 3: Immunità innata e immunità acquisita

Cellule implicate nella risposta immunitaria

3

Page 4: Immunità innata e immunità acquisita

4

Schema generale della risposta

immunitaria

I patogeni sono distrutti attraverso tre meccanismi: 1) immunità non

specifica o innata 2) immunità anticorpo-mediata 3) immunità cellulo-

mediata.

Page 5: Immunità innata e immunità acquisita

5

Immunità innata

• Meccanismi di difesa antigene-non specifici che l’ospite utilizza immediatamente o entro poche ore dopo l’esposizione di qualsiasi antigene e rappresenta la risposta iniziale dell’organismo per eliminare microbi e prevenire l’infezione e coinvolge:

1. Cellule fagocitiche (neutrofili, monociti e macrofagi)

2. Cellule che rilasciano mediatori dell’infiammazione (basofili, mast cells, eosinofili)

3. Cellule natural killer (NK cells)

4. Proteine del complemento, proteine della fase acuta e citochine

Page 6: Immunità innata e immunità acquisita

6

Immunità acquisita

• Meccanismi di difesa antigene–specifici che iniziano a proteggere dopo diversi giorni e reagiscono con uno specifico antigene e coinvolge:

1. Cellule presentanti l’antigene (APC) come macrofagi e cellule dendritiche

2. L’attivazione e la proliferazione di linfociti-B antigeni specifici

3. L’attivazione e la proliferazione di linfociti-T antigeni specifici

4. La produzione di molecole anticorpali (immunità anticorpo specifica), linfociti-Tcitotossici (CTLs) (immunità cellulo mediata) e citochine

Page 7: Immunità innata e immunità acquisita

Immunità innata

7

Page 8: Immunità innata e immunità acquisita

8

Barriere anatomiche

• La pelle è secca, acida

ed ha una temperatura

al di sotto dei 37 °C

non consente la

crescita batterica.

• Le mucose sono una

barriera fisica e

contengono diversi

enzimi come il lisozima,

la lactoferrina e le

lattoperossidasi

Page 9: Immunità innata e immunità acquisita

9

La rimozione meccanica

• Processo che serve per

l’eliminazione dei microbi

dal corpo e include

• Muco e ciglia

• Tosse e starnuti

• Vomito e diarrea

• Fluidi biologici

Page 10: Immunità innata e immunità acquisita

Flora microbica residente

Circa 3x1014 batteri e altri microrganismi

Inibisce la colonizzazione

dei patogeni con:

1) La produzione di

metaboliti che inibiscono la

crescita di molti patogeni

2) Aderiscono alle cellule

dell’ospite prevenendo la

colonizzazione di

microrganismi patogeni

3) Utilizzano nutrienti

essenziali per la crescita

dei patogeni

4) Stimolano in modo non

specifico il sistema

immunitario

Page 11: Immunità innata e immunità acquisita
Page 12: Immunità innata e immunità acquisita

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Produzione di molecole

antimicrobiche

• Acido idrocloridico

• Lisozima

• Beta difensine umane piccoli peptidi

presenti nel plasma e nelle mucose

• Acidi grassi e acido lattico

• Lattoferrina e tranferrina

• Citochine

Page 13: Immunità innata e immunità acquisita

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Citochine

• Proteine solubili a basso peso molecolare sono prodotte in risposta ad un antigene e funzionano come messaggeri chimici per la regolazione della risposta naturale e acquisita. Ci sono tre categorie di citochine:

1. Regolano la risposta immune innata

2. Regolano la risposta immune acquisita

3. Citochine che stimolano l’ematopoiesi

• Promuovono e controllano principalmente la risposta infiammatoria

Page 14: Immunità innata e immunità acquisita

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Tipi di citochine

• Tumor necrosis factor-alpha (TNFα) interviene nell’infiammazione, in eccesso è la principale causa di complicazioni sistemiche

• Interleuchina 1 (IL-1) funzione simile al TNFα

• Chemochine permettono la migrazione dei leucociti dal sangue al sito d’infezione

• Interleuchina 12 (IL-12) è il primo mediatore della risposta immune innata ed induttore della risposta cellulo-mediata

• Interferon (α,β,γ) prodotto dalle cellule infettate dai virus, blocca la replicazione virale ed attiva la risposta immunitaria.

• Interleuchina -6 (IL-6) stimola il fegato a produrre particolari proteine che stimolano la proliferazione dei linfociti B e aumenta la stimolazione dei neutrofili

• Interleuchina 10 (IL10) inibisce la produzione di IL12 ed è prodotta dai macrofagi

• Interleuchina 15 (IL15) stimola le cellule NK a proliferare

• Interleuchina 18 (IL18) stimola la proliferazione di interferon

Page 15: Immunità innata e immunità acquisita

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Il sistema del complemento

Nove proteine presenti nel sangue

componente solubile dell’immunità

innata

Page 16: Immunità innata e immunità acquisita

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Complemento

• Vari modi di attivazione del complemento

1. Via classica è attivata dal complesso antigene- anticorpo

2. Via delle lectine attivata dall’interazione con i carboidrati microbici con proteine che legano il mannosio

3. Via alternativa è attivata dal legame C3 alle superficie microbica e le molecole anticorpali

Page 17: Immunità innata e immunità acquisita
Page 18: Immunità innata e immunità acquisita

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Attivazione del complemento per

via classica

Complesso antigene- anticorpo

Page 19: Immunità innata e immunità acquisita

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Assemblaggio di C1

Page 20: Immunità innata e immunità acquisita

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Formazione di C3 convertasi

Page 21: Immunità innata e immunità acquisita

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Clivaggio di C3 e formazione di C5

convertasi

Page 22: Immunità innata e immunità acquisita

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Complesso del MAC

Page 23: Immunità innata e immunità acquisita

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Attivazione della via delle lectine

Interazione dei carboidrati microbici con proteine MBP

(Mannan binding protein) equivalente a C1q. Primi enzimi della

via delle lectine MASP1 MASP2.

Page 24: Immunità innata e immunità acquisita

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Attivazione della via alternativa del

complemento

Legame di C3b alla superficie microbica o alle IgG. Una proteina fattore B silega al complesso C3b. Un fattore D divide il fattore B in due porzioni Bb eBa. Una proteina serica la properdina si lega alla porzione Bb e funzionacome una C3 convertasi in grado di dividere enzimaticamente centinaia dimolecole C3 in C3a e C3b

Page 25: Immunità innata e immunità acquisita

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Azione antivirale dell’interferon

Page 26: Immunità innata e immunità acquisita

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Interferon

Page 27: Immunità innata e immunità acquisita

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Cellule di difesa presenti nei tessuti

• Macrofagi (APC) derivano dai monociti e svolgono molte funzioni nel difendere l’organismo

1. Uccidono i microbi, le cellule infette e le cellule tumorali con la fagocitosi

2. Processano l’antigene per essere riconosciuto dai linfociti T durante la risposta immune acquisita

3. Rilasciano proteine chiamate citochine

Page 28: Immunità innata e immunità acquisita

Attivazione dei macrofagi

28

Page 29: Immunità innata e immunità acquisita

29

Cellule dendritiche (APC)

• Derivano dai monociti,

localizzate sull’epitelio della

pelle, del tratto respiratorio e

dell’intestino. Dopo aver preso

l’antigene per pinocitosi o

fagocitosi(cellule dendritiche

immature) si attivano e

rilasciano citochine processano

l’antigene e lo espongono sulla

superficie diventando cellule

presentanti l’antigene.

Page 30: Immunità innata e immunità acquisita

Natural killer NK

• Sono un gruppo di linfociti distinti dai

linfociti B e T, sono linfociti che hanno

perso i recettori B e T e servono ad

uccidere cellule mutanti e cellule

infettate dai virus, non producono IL2,

non hanno memoria.

• Sono attivati da IFN-α, TNF-α, IL-2,

IL5.

• Contengono perforine e granzimi

Page 31: Immunità innata e immunità acquisita

31

Riconoscimento mediante

PAMP dei recettori• L’organismo riconosce alcune molecole dei microrganismi (PAMP) che non

sono associate con le cellule umane circa 1000 e includono:

1. Lipopolisaccaride (Gram-)

2. Peptidoglicano (Gram +)

3. Acido lipoteicoico

4. Glicani ricchi di mannosio

5. Flagellina

6. Pilina

7. Acidi nucleici batterici e virali

8. N-formilmetionina

9. Doppio filamento di RNA

10. Acidi lipoteicoici, glicolipidi e zimosan

11. Fosforilcoline e altri lipidi

• Per riconoscere queste molecole microbiche le cellule fagocitiche hanno sulla loro superficie molti recettori capaci di legarsi specificamente a queste molecole (Toll like receptor)

Page 32: Immunità innata e immunità acquisita

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Toll-like receptor

Lipopeptidi

batterici

Acido lipoteicoico

zimosan

LPS

flagellina

dRNA

usRNA

CGDNA

sRNA

Page 33: Immunità innata e immunità acquisita

Riconoscimento dei profili molecolari

associati ai patogeni

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Page 34: Immunità innata e immunità acquisita

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Vari tipi di recettori

• Esistono due classi di recettori che si

legano alle molecole dei microrganismi

patogeni

1. Recettori che regolano il rilascio di

citochine

2. Recettori endocitici che stimolano la

fagocitosi

Page 35: Immunità innata e immunità acquisita

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Recettori superficiali che regolano il

rilascio di citochine (TLRs)

Page 36: Immunità innata e immunità acquisita

Induzione della risposta infiammatoria

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I recettori per i profili molecolari associati ai patogeni ed i segnali di

pericolo attivano la risposta infiammatoria con la produzione di

citochine stimolando la risposta innata e la risposta adattativa.

Page 37: Immunità innata e immunità acquisita

Diapedesi in risposta ai segnali

infiammatori

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TNFα e chemochine attivano adesione sulla superficie cellulare

Page 38: Immunità innata e immunità acquisita

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Prima dell’infezione

Page 39: Immunità innata e immunità acquisita

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Durante l’infezione

Page 40: Immunità innata e immunità acquisita

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Recettori endocitici che stimolano

la fagocitosi

Page 41: Immunità innata e immunità acquisita

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Fagocitosi

• L’infezione stimola le mast

cells e i basofili a rilasciare

sostanze vasodilatatrici per

iniziare la risposta

infiammatoria. Un risultato

della vasodilatazione e

l’aumento della permeabilità

capillare permette alle cellule

fagocitiche di raggiungere il

sito d’infezione.

Page 42: Immunità innata e immunità acquisita

Fagocitosi

42

Sostanze antibatteriche

contenute nei fagolisosomi.

Composti ossidativi,

composti non ossidativi e

proteasi.

Page 43: Immunità innata e immunità acquisita

43

La risposta infiammatoria costituisce il nostro principale

sistema di difesa innato ed è innescata da qualsiasi danno

ai tessuti

Page 44: Immunità innata e immunità acquisita

Attivazione da parte dei batteri

dell’infiammazione

44

Page 45: Immunità innata e immunità acquisita

45

Page 46: Immunità innata e immunità acquisita

46

Page 47: Immunità innata e immunità acquisita

Le cellule dendritiche attivano la risposta

immunitaria

47

Le CD immature

internalizzano antigeni

mediante TLR,

diventando mature

rilasciano citochine si

spostano verso i

linfonodi ed up-

regolano il MHC ed

attivano la risposta

immunitaria specifica

Page 48: Immunità innata e immunità acquisita

Immunità acquisita

Immunità umorale

Immunità cellulo-mediata

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Page 49: Immunità innata e immunità acquisita

Antigene

• Antigene è definito come una sostanza in grado di reagire con le molecole anticorpali e con i recettori presenti sui linfociti.

• Un immunogeno è un antigene che viene riconosciuto dall’organismo come nonself e stimola una risposta immunitaria

• Per essere immunogeno un antigene deve possedere tre caratteristiche

1 avere un alto peso molecolare

2 avere una complessa struttura chimica

3 essere riconosciuto come estraneo dall’organismo

Page 50: Immunità innata e immunità acquisita

Epitopi di un antigene

Porzione di antigene che reagisce con i recettori presenti sui

linfociti o con gli anticorpi.

Molti epitopi ma poco specifici

Molti epitopi con differente specificità

Page 51: Immunità innata e immunità acquisita

Cellule coinvolte nell’immunità

acquisita

• Macrofagi

• Cellule dendritiche

• Linfociti B

• Linfociti T

• Cellule NK

Page 52: Immunità innata e immunità acquisita

Linfociti B

• Ogni linfocita B diventa geneticamente programmato a produrre molecole anticorpali specifiche

• nell’organismo ci sono circa 107-109 cloni diversi di linfociti B, ognuno con un unico recettore

• Molecole identiche agli anticorpi sono presenti sulla superficie dei linfociti B che possono funzionare come recettori in grado di legare specifici epitopi.

• Questi recettori prendono il nome di immunoglobuline di superficie (sIg)

Page 53: Immunità innata e immunità acquisita

Recettori Linfociti B

Quando sono attivati producono anticorpi o immunoglobuline, la porzione Fab è

specifica e si lega all’epitopo presente sull’antigene mentre la porzione Fc è

costante e determina l’attività biologica dell’anticorpo e si lega alla membrana

citoplasmatica del linfocita B

Page 54: Immunità innata e immunità acquisita

Linfociti T

• Sono prodotti nel midollo osseo e richiedono

l’interazione con il Timo per la loro maturazione

• Ogni linfociti T diventa geneticamente

programmato a produrre recettori TCR specifici

• Nell’organismo ci sono circa 107 -109 differenti

cloni di linfociti T

• Possono presentare sulla loro superficie sia

recettori TCR che corecettori CD4 e CD8 che

incrementano l’attivazione delle cellule T.

Page 55: Immunità innata e immunità acquisita

Linfocita T

Svolgono due funzioni principali:

1. Controllano, attivano e sopprimono la

risposta immunitaria e infiammatoria mediante

interazioni cellula-cellula e rilascio di citochine.

2. Uccidono direttamente cellule infettate da virus,

cellule estranee e cellule tumorali.

Esprimono sulla superficie un recettore per

l’antigene (TCR) e se ne distinguono 3 tipi .

Linfociti T con recettore CD4, CD8 e TCR α/β

Page 56: Immunità innata e immunità acquisita

Recettori linfociti T (TCRs)

Possono solo riconoscere epitopi peptidici presentati da

speciali molecole chiamate MHC

Page 57: Immunità innata e immunità acquisita

Recettori B e T

Page 58: Immunità innata e immunità acquisita

Linfociti T4 e T8

Page 59: Immunità innata e immunità acquisita

Recettori presenti sui linfociti T

e B

59

Page 60: Immunità innata e immunità acquisita

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Produzione di molecole co-stimolatorie

per attivare i linfociti T

L’attivazione dei linfociti T richiede molecole costimolatorie come CD40 e B7

che sono sintetizzate solo quando sul TLR si lega il patogeno.

Page 61: Immunità innata e immunità acquisita

Attivazione delle risposte T cellulari

61

Page 62: Immunità innata e immunità acquisita

Molecole MHC (Maggiore complesso di

istocompatibilità)

• Esistono 2 molecole MHC-I e MHC-II

• MHC-I è presente su tutte le cellule nucleate dell’organismo e lega epitopi di antigeni endogeni. Antigeni endogeni sono proteine trovate nel citoplasma delle cellule umane ed includono:

1. Proteine virali prodotte durante la replicazione

2. Proteine prodotte da batteri intracellulari durante la loro replicazione

3. Antigeni tumorali prodotti da cellule tumorali.

Riconosce essenzialmente linfociti T con recettore CD8

Page 63: Immunità innata e immunità acquisita

Recettore MHC-I

Page 64: Immunità innata e immunità acquisita

Legame antigene endogeno e

MHC-I

Page 65: Immunità innata e immunità acquisita

MHC-I

Page 66: Immunità innata e immunità acquisita

Riconoscimento da parte del recettore

complementare TCR CD8 dei linfociti T8 del

complesso MHCI/peptide

Attivazione dell’immunità cellulo-mediata

Il recettore TCR

riconosce l’antigene

peptidico mentre il

corecettore CD8

riconosce la molecola

del complesso MHCI

Page 67: Immunità innata e immunità acquisita

Molecole MHC-II

• Sono presenti principalmente sulle cellule

APC inclusi macrofagi, cellule dendritiche

e linfociti B.

• Si lega agli epitopi proteici delle antigeni

esogeni, antigeni che entrano dall’esterno

nell’organismo come batteri, funghi

protozoi e virus

Page 68: Immunità innata e immunità acquisita

Recettore MHC-II

Page 69: Immunità innata e immunità acquisita

Legame antigene esogeno con

MHCII

Page 70: Immunità innata e immunità acquisita

Legame dell’antigene esogeno con

MHCII1. Antigeni esogeni sono inglobati nel fagosoma

2. Il lisosoma si fonde con il fagosoma con la formazione del fagolisosoma

3. Le proteine dell’antigene sono degradate in peptidi

4. Le molecole MHCII sono sintetizzate nel reticolo endoplasmico e trasportate nel complesso del Golgi, nel reticolo endoplasmico una proteina invariante (Ii) si attacca alla molecole MHCII e lo differenzia da MHCI

5. La vescicola contenente MHCII si fonde con il fagolisosoma, la proteina Ii è rimossa e il peptide si lega al complesso MHCII

6. Il complesso MHCII/peptide è trasportato ed ancorato sulla membrana citoplasmatica, qui è riconosciuto dai linfociti T con recettore CD4 aventi una forma complementare

Page 71: Immunità innata e immunità acquisita

Riconoscimento dai linfociti T4

Il recettore TCR

riconosce l’antigene

peptidico mentre il

corecettore CD4

riconosce la molecola del

complesso MHCII

Page 72: Immunità innata e immunità acquisita

72

Page 73: Immunità innata e immunità acquisita

73

TLRs

• I TLRs partecipano anche nell’immunità

acquisita stimolando vari segnali

secondari necessari per la risposta

umorale e l’immunità cellulo-mediata.

Page 74: Immunità innata e immunità acquisita

Attivazione delle risposte T cellulari

74

Page 75: Immunità innata e immunità acquisita

Th1 e Th2

• L’interazione tra le cellule APC, MHC II sui linfociti Tcd 4 producono dei segnali che attivano la produzione di citochine e il differenziamento dei linfociti T4 in cellule effettrici.

• Esistono due tipi principali di effettori Th1 e Th2

• Th1 riconosce l’antigene presente sui macrofagi e funziona attivando principalmente l’immunità cellulomediata producendo citochine come Il2 ed interferon distruggendo il patogeno

• Th2 riconosce l’antigene presente sulle cellule B

• Produce citochine e promuove la produzione di anticorpi

Page 76: Immunità innata e immunità acquisita

Attivazione delle cellule B

1. Una cellula presentante l’antigene (APC), dopo il processamento, l’antigene viene presentato al linfocita Th2 tramite una molecola di MHC di classe II.

2. La cellula TH2 stimola la cellula B a proliferare e formare plasmacellule (cellule produttrici di anticorpi) o cellule della memoria.

3. In una successiva esposizione allo stesso antigene, le cellule della memoria velocemente si convertono in plasmacellule.

Page 77: Immunità innata e immunità acquisita

Linfociti Th1

Le cellule T infiammatorie

o TH1, sono attivate da

antigeni presentati sulla

superficie dei macrofagi

nel contesto di proteine

MHC di classe II. Le

cellule TH1 rispondono

producendo citochine che

stimolano i macrofagi a

incrementare l’attività

fagocitaria e provocano

infiammazione.

Page 78: Immunità innata e immunità acquisita

Linfociti Th2

Page 79: Immunità innata e immunità acquisita

Produzione di anticorpi

Page 80: Immunità innata e immunità acquisita

Differenziazione cellule B

Page 81: Immunità innata e immunità acquisita

Antigeni e determinanti antigenici

per gli anticorpi

Page 82: Immunità innata e immunità acquisita

Classi di immunoglobuline

Tutte le classi di

immunoglobuline hanno

domini VH e VL(in rosso)

che legano l’antigene (in

marrone). a) Le IgG, le

IgA e le IgD hanno tre

domini costanti (in blu).

b) e IgM e le IgE hanno

un quarto dominio

costante.

Page 83: Immunità innata e immunità acquisita

Immunoglobulina M

La immunoglobulina M

si trova nel siero sotto

forma di una proteina

pentamerica formata

da cinque molecole

IgM legate tra loro

covalentemente da

legami disolfuro e

catene proteiche J.

Una IgM può legare

fino a 10 antigeni.

Page 84: Immunità innata e immunità acquisita

Immunoglobulina A

Nelle secrezioni l’immunoglobulina A (IgA) è spesso trovata

sotto forma di un dimero costituito da due proteine IgA

covalentemente legate da catene proteiche J.

Page 85: Immunità innata e immunità acquisita

Attivazione delle risposte T cellulari

85

Page 86: Immunità innata e immunità acquisita

Linfociti T8

• Una volta attivati dal legame con la cellula

APC il linfocita T8 si differenzia in linfocita

T citotossici (CTL)

• Mentre l’interleuchina 2 rilasciata dai

linfociti T4 attiva il linfocita T8 a proliferare

Page 87: Immunità innata e immunità acquisita

Proliferazione dei linfociti T8

Page 88: Immunità innata e immunità acquisita

Linfociti T8 citotossici

•I linfociti con corecettore CD8 sono linfociti Tc (T citotossici) contenenti granuli che inducono la morte della cellula bersaglio

Page 89: Immunità innata e immunità acquisita

Cellule T citotossici

Le cellule T citotossiche o

cellule TC sono attivate da

antigeni presentati alla

superficie di ogni cellula nel

contesto di Proteine MHCI.

Le cellule TC rispondono

rilasciando granuli che

contengono perforine e

granzimi, citochine

rispettivamente capaci di

perforare la cellula bersaglio

e di indurre apoptosi.

Page 90: Immunità innata e immunità acquisita

Apoptosi

Page 91: Immunità innata e immunità acquisita

Risposte antibatteriche

91

Page 92: Immunità innata e immunità acquisita

Risposte antivirali

92

Page 93: Immunità innata e immunità acquisita

Risposte antiparassitarie

93

Page 94: Immunità innata e immunità acquisita

Ipersensibilità

Quando il sistema immune causa

un danno all’organismo ospite

Page 95: Immunità innata e immunità acquisita

Diversi tipi di ipersensibilità

1. Ipersensibilità immediata e coinvolge

l’immunità umorale (reazione

antigene/anticorpo)

2. Ipersensibilità ritardata e coinvolge

l’immunità cellulo-mediata (linfociti T

citotossici, macrofagi, citochine)

Page 96: Immunità innata e immunità acquisita

Diversi tipi di ipersensibilità

immediata

• Tipo I :la più comune, sono prodotte un

gran numero di IgE che si legano sulla

superficie delle mast cells con la porzione

Fc. Quando l’allergene si lega alla

porzione FAb inizia il rilascio di istamina e

la sintesi di altri mediatori infiammatori.

Questi agenti causano la prima fase delle

reazioni allergiche

Page 97: Immunità innata e immunità acquisita

97

Mast cells o mastociti

• Si trovano nel

tessuto connettivo

della pelle e delle

mucose, rilasciano

istamina,

prostglandine e

promuovono

l’infiammazione

Page 98: Immunità innata e immunità acquisita

Ipersensibilità immediata di tipo I

Page 99: Immunità innata e immunità acquisita

Ipersensibilità immediata di tipo II

(citotossicità anticorpo dipendente)

Opsonizzazione:

Coinvolge gli anticorpi prodotti contro antigeni esterni che si legano sui recettori di superficie della cellula ospite con le porzioni Fab mentre si legano al linfocita con la porzione Fc, rilasciando sostanze in grado di causare la lisi cellulare.

MAC:

Attivazione della via classica del complemento causando la lisi delle cellule.

NK:distruzione della cellula ospite.

Page 100: Immunità innata e immunità acquisita

Ipersensibilità di tipo II

Page 101: Immunità innata e immunità acquisita

Ipersensibilità di tipo II

NK

Page 102: Immunità innata e immunità acquisita

MAC -Ipersensibilità di tipo II

Page 103: Immunità innata e immunità acquisita

Ipersensibilità di tipo II

• Anticorpi in grado di indurre tale risposta sono:

✓Reazioni dei gruppi sanguigni AB e Rh

• Malattie autoimmuni come:

✓Febbre reumatica: gli anticorpi si legano alle

valvole cardiache

✓Trombocitopenia: gli anticorpi si legano alle

piastrine

✓Miastenia grave: gli anticorpi si legano ai

recettori dell’acetilcolina delle fibre muscolari

Page 104: Immunità innata e immunità acquisita

Ipersensibilità di tipoIII

• Questo tipo di ipersensibilità è mediata dal complesso solubile antigene-anticorpo che si forma in grande quantità.

• Questi piccoli complessi si trovano nei capillari , passano attraverso le cellule endoteliali dei vasi sanguigni e rimango intrappolati intorno alle membrane basali attivando la via classica del complemento causando: massima infiammazione , aumento dei neutrofili, lisi delle membrane e aggregazione delle piastrine.

• Questo può portare alla morte dei tessuti ed emorragie.

Page 105: Immunità innata e immunità acquisita

Infiammazione dei tessuti-

ipersensibilità di tipo III

Page 106: Immunità innata e immunità acquisita

Malattie coinvolte

• Glomerulonefrite acuta autoimmune

• Artrite reumautoide

• Lupus sistemico eritematoso

• Alcune epatiti virali croniche

Page 107: Immunità innata e immunità acquisita

Ipersensibiltà ritardata di tipo IV

• Questo tipo di ipersensibilità è cellulo-

mediata, linfociti T8 diventano sensibili agli

antigeni e si differenziano in linfociti T

citotossici. La massiccia produzione di

citochine può diventare dannosa.

• Si manifesta dopo 24/ 48 ore

Page 108: Immunità innata e immunità acquisita

I superantigeni batterici

Sono tossine batteriche che interagiscono con un gran numero di

linfociti T4, legandosi direttamente all’esterno della molecola MHCII

Page 109: Immunità innata e immunità acquisita

Superantigeni

Agiscono legandosi sia alla proteina MHC sia al TCR in posizioni esterne al normale sito di legame. Poiché i siti di legame per il superantigene si trovano in regioni conservate delle proteine MHC e TCR, il superantigene può interagire con un grande numero di cellule, stimolando una massiva attivazione di cellule T, il rilascio di citochine IL2, nonché un’infiammazione sistemica.

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Superantigeni esempi

• Tossina-1 da sindrome da shock tossico (TSST-1)prodotta da Staphylococcus aureus. L’esotossina provoca la sindrome da shock tossico (TSS).

• Esotossina streptococcica pirogena (Spe)prodotta da Streptococcus pyogenes (gruppo A). Questa tossina causa una sindrome simile a quella da shock tossico (TSLS).

• Enterotossina stafilococcica (SE) prodotta daStaphylococcus aureus. Questo esotossina provoca l'avvelenamento dei cibi. Eccessiva produzione di IL2 provoca nausea, vomito, diarrea.

• Tossina stabile al calore prodotta da Escherichia coli (ETEC) enterotossico, si lega alle cellule epiteliali dell’intestino stimolando una superproduzione cAMP.

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Malattie coinvolte

• Glomerulonefrite acuta autoimmune

• Artrite reumautoide

• Lupus sistemico eritematoso

• Alcune epatiti virali croniche