il tiro a volo 294

10

Upload: federazione-italiana-tiro-a-volo

Post on 03-Apr-2016

232 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo

TRANSCRIPT

Page 1: IL TIRO A VOLO  294
Page 2: IL TIRO A VOLO  294
Page 3: IL TIRO A VOLO  294

3

Numero 2943 settembre 2014

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

CoordinatoreRedazionaleMassimiliano [email protected] : @ILTIROAVOLO

Grafica& MultimediaAndrea Tei

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

SPONSOR FEDERALI

294

pag 4 TUTTOESAURITOAL MEMORIALNANDO ROSSI

pag 8 IL TRONODI SPADA

UN MONDODI ELICHEA BOLOGNA

In copertinaUna poltrona per due. E i due in questione sono Mauro De Filippis e Daniele Resca, autori nello scorso weekend a Umbriaverde del punteggio di 98/100 che ha attribuito al poliziotto pugliese e al carabiniere emiliano il trofeo intitolato alla memoria dell’indimenticato Nando Rossi, vicepresidente della Fitav negli anni Settanta e padre dell’attuale massimo dirigente dell’organismo di Viale Tiziano. Una poltrona in condominio, dunque, perché nei fatti Mauro e Daniele hanno dimostrato di essere l’uno più bravo dell’altro…

Munizioni Baschieri & PellagriBornaghiCleverChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport ItaliaRC Eximport

ArmiCaesar Guerini Perazzi Armi Pietro Beretta

Macchine lanciapiattelliFAB

Macchine lanciaelicheRodenghi

PiattelliEurotarget

AbbigliamentoBeretta

Dispositivi acusticiEurosonit

Ci siamo. Da domani la febbre mondiale a Bologna sarà davvero alle stelle. Perché sta per prendere il via la riunione di Elica in program-ma a Casalecchio di Reno che culminerà, nei giorni di sabato 6 e domenica 7 settembre, nell’assegnazione dei titoli iridati di una delle discipline più importanti del panorama del tiravolismo non olimpi-co. Il Mondiale di Elica sarà un’altra vetrina importante per l’Italia tiravolistica che vince sul campo, ovvero in pedana, ma anche per quella che vince sotto il profilo organizzativo: come dimostrato già dal recente successo del confronto iridato di Fossa Universale che è stato celebrato a Lonato proprio due weekend addietro e della Green Cup della scorsa settimana. Dell’utilità strategica di creare eventi “gemellati” ha parlato recentemente anche Giorgio Gandolfi, presidente della Commissione tecnica della Fitav. “È senza dubbio molto utile - precisa il dirigente bolognese - abbinare due o più mani-festazioni internazionali in sedi prossime geograficamente e in rapida successione temporale: ovvero creare una sorta di filiera agonistica. Ne ho avuto conferma piacevole proprio al Concaverde durante il Mondiale

di Fossa Universale. In quell’occasione ho incontrato due tiratori australiani che hanno partecipato al confronto iridato dell’Universale e che saranno in gara anche al Mondiale di Elica di Bologna. Questo ci dimostra che il nostro Paese è una meta che può essere proposta con successo come sede di molteplici e gemellati episodi agonistici del tiro a volo.” Il Mondiale di Elica di Bologna si presenta peraltro come una rassegna importante per il panorama planetario di una disciplina che ha un suo forte radicamento in alcune scuole tradizionali, ma che tenta da tempo con successo di conquistare nuovi poli di diffusione. “In questo Mondiale ci saranno dodici nazioni rappresentante - dichiara Giorgo Gandolfi - e alcune scuole, come quella dell’Egitto e dell’Argentina, saranno presenti con un team di una trentina di specialisti per ciascuna. Poi vedremo in gara tiratori della Spagna, del Belgio, dell’Austria, del Brasile e degli Stati Uniti. Sarà uno spettacolo straordinario. Adesso sta ai nostri tiratori italiani intervenire in massa per tentare di conquistare titoli e celebrità.”

CO

NT

RO

CO

PERT

INA

Page 4: IL TIRO A VOLO  294

4

Ha fatto registrare complessivamente seicen-tottanta presenze l’edizione 2014 del Memorial Nando Rossi. E le pedane di Umbriaverde, nello scorso weekend, si sono trasformate in un palco-scenico di profilo planetario. Del resto, a concen-trare all’impianto umbro una cospicua quantità di talenti tiravolistici mondiali di tutte e tre le disci-pline olimpiche aveva provveduto nei dieci giorni precedenti la Fazz’a Italian Green Cup: confronto internazionale sfaccettato che ha rappresentato per moltissimi nomi noti il “warm up” ufficiale in vista dell’appuntamento iridato all’ombra dell’Al-hambra. Sarebbe piaciuto senz’altro moltissimo

a Nando Rossi il confronto che ormai da alcune stagioni celebra la sua figura in una competizione che, nel calendario estivo, segna il ritorno all’ago-nismo che conta dopo la pausa agostana. Avrebbe ricevuto il suo pieno plauso, dicevamo, perché l’in-dimenticato Nando, padre dell’attuale timoniere della Fitav Luciano Rossi, era un autentico uomo di sport che avrebbe individuato nello spirito di questa manifestazione proprio il più profondo si-gnificato dell’attività fisico-atletica e agonistica. Non dimentichiamo che Ferdinando Rossi - per i tanti amici e per tutto il mondo dello sport, sem-plicemente: Nando - insieme al leggendario pre-

TUTTO ESAURITOAL MEMORIAL NANDO ROSSISfide stellari e nomi celeberrimi alla “due giorni” di Fossa Olimpica che ha celebrato con un’affluenza record l’indimenticato Nando, dirigente federale degli anni Settanta. Mauro De Filippis e Daniele Resca artigliano con autorevolezza il trofeo, mentre Valerio Grazini e l’americana Kimberly Bowers vincono il Sei nazioni

EVENTI

Mauro De Filippis e Daniele Resca, festeggiati dalla famiglia Rossi, esultano sul podio di Umbriaverde per la vittoria in tandem nell’edizione 2014 del Memorial Nando Rossi

294

Page 5: IL TIRO A VOLO  294

Il presidente della Fitav Luciano Rossi, la vicepresidente Emanuela Bonomi e il Delegato regionale dell’Umbria Ermanno Cicioni premiano Valerio Grazini, Ed Ling e Ryan Hadden che hanno occupato rispettivamente le prime tre posizioni nel Sei Nazioni

I finalisti del Sei Nazioni di Fossa Olimpica che ha rappresentato uno dei segmenti internazionali più suggestivi del Memorial Nando Rossi 2014

EV

EN

TI

5

294

sidente del Coni Giulio Onesti è stato l’ideatore dei Giochi della gioventù che hanno rappresentato un significativo incentivo a rivolgersi appunto allo sport per molte generazioni di italiani. Il criterio secondo il quale, nello sport e nella vita, la tenacia premia è del resto proprio uno dei criteri fondanti del Memorial annualmente dedicato a Nando Ros-si: vicepresidente della Fitav negli anni Settanta e poi per un lunghissimo periodo massimo dirigente del Coni regionale umbro. E la tenacia è proprio la dote per mezzo della quale Mauro De Filippis e Daniele Resca hanno conquistato il trofeo intitola-to alla memoria di Nando Rossi in questa stagione 2014. I due campioni di oggi hanno onorato nel modo più genuinamente classico quell’affermazio-ne: il poliziotto pugliese e il carabiniere emiliano, con il loro 98/100 nell’arco dei due giorni di gara, con l’ex aequo hanno infatti voluto sottolineare una sorta di fraterna condivisione della vittoria nel nome del più alto ideale sportivo. Nella prima del-le due giornate del Memorial Nando Rossi Mauro

De Filippis (vincitore del trofeo nel 2009 proprio in joint-venture con un altro big del Trap italiano: Massimo Fabbrizi, e poi ancora in solitudine nel 2010) era stato impeccabile con il suo 50/50, ma insieme a quello dell’azzurro delle Fiamme Oro sul tabellone di Umbriaverde spiccavano altri en-plein: quelli di Alessia Iezzi e di Zuzana Stefeceko-va, di Marco Piancone e di Andrea Sparamonti. E naturalmente, frattanto, gli autori di 49 centri non dovevano certo considerarsi esclusi dalla corsa, anche in considerazione del blasone di molti di loro. Ad un piattello dalla perfezione si erano in-fatti collocati Jessica Rossi e Andrea Miotto, il gio-vanissimo Lorenzo Ferrari e Valerio Grazini, Ryan Hadden, Simone Lorenzo Prosperi, Daniele Lucidi, Sergio Oliosi e quel Daniele Resca che si sarebbe proposto come gigantesco protagonista nella gior-nata successiva. Nel secondo giorno del confron-to di Umbriaverde fioccavano altri superbi 50/50: era il caso dell’inglese Edward Ling, dell’azzurrino Diego Valeri e di Antonio Campus, ma era il 49

Page 6: IL TIRO A VOLO  294

6

L’americana Kimberly Bowers ha vinto il Sei Nazioni femminile precedendo Jessica Rossi e Arianna Perilli

Simone Lorenzo Prosperi è stato il protagonista del barrage per l’assegnazione del fucile Beretta 692

EV

EN

TI

294

assemblato da Daniele Resca a fare la differenza perché con quel punteggio (totalizzato nel secon-do round del Memorial anche da Salvatore Silvi, Renzo Baldinotti, Stefano Pennoni, Jack Wilkinson e Kimberly Bowers) il carabiniere emiliano aggan-ciava a quota 98/100 Mauro De Filippis che era frattanto approdato a quel punteggio con due 24. E il Memorial Nando Rossi del 2014 si trasformava così in una poltrona per due, come abbiamo volu-to sintetizzare nella copertina di questo numero, che esaltava la tenacia e il talento di due dei più luminosi azzurri dell’attuale panorama del Trap ita-liano. Ma il Memorial Nando Rossi, come ha sot-tolineato il presidente della Fitav nelle interviste del dopo-gara, nel giro di poche stagioni ha saputo imporsi all’attenzione dell’intero movimento tira-volistico mondiale ed ha assunto il ruolo di gio-vane classica del calendario stagionale perché ha saputo proporre anche una serie di test agonistici di elevato rilievo tecnico e di grande suggestione spettacolare. Nell’edizione 2014 è stato indiscuti-

bilmente il Sei Nazioni a focalizzare l’attenzione. Sul modello del celebre confronto di rugby, questa sfida ha infatti visto in lizza sei atleti di sei bandiere diverse. Per l’Italia è stato designato Valerio Grazi-ni che si è trovato a confrontarsi con il britannico Edward Ling (atleta di grande esperienza e fresco di un “quasi goal” al Mondiale di Fossa Universale del precedente weekend), con il brasiliano Rodri-go Bastos, con lo statunitense Ryan Hadden, con il maltese Rennie Deguara e con Abdullah Buhale-eba degli Emirati arabi uniti. Tra i sei “vip” è stato proprio Valerio Grazini a confezionare il punteggio migliore. Impeccabile fino a metà serie, il viterbese del Corpo Forestale dello Stato incappava in uno zero al sedicesimo lancio, ma sapeva conservare piena lucidità e poteva permettersi perfino un er-rore al’ultimo piattello senza pregiudicare la vitto-ria con i suoi complessivi 23 centri. Alle sue spalle terminava Ed Ling che si assicurava l’argento con 22 centri. Dopo aver concluso in parità a quota 21, Rodrigo Bastos e Ryan Hadden si affrontavano

Page 7: IL TIRO A VOLO  294

EV

EN

TI

Exploit straordinario di Lorenzo Ferrari: il tredicenne bresciano si è imposto autorevolmente nel barrage per l’assegnazione del fucile Beretta 692 riservato ai Seconda e Terza categoria

7

294

in duello per la medaglia di bronzo ed era l’ame-ricano ad occupare il secondo gradino del podio superando il verde-oro per 2 a 1. Nel Sei Nazioni al femminile è stata invece l’americana Kimberly Bowers ad imporsi. La tiratrice statunitense ha affrontato l’azzurra Jessica Rossi, la cilena Pamela Salman, la sammarinese Arianna Perilli, la britannica Abbey Burton e la brasiliana Janice Teixeira. Jessica si è complicata indubbiamente un po’ la gara con lo zero al primo lancio che ha costretto di fatto la fuoriclasse emiliana all’inseguimento delle avver-sarie nel primo giro di pedana. Ma ai primi dieci lanci l’azzurra, che dopo il black-out di esordio era stata infallibile, aveva di fatto già conquistato la testa della graduatoria per effetto del doppio errore commes-so al secondo e al terzo lancio da Abbey Burton e al quinto e al sesto lancio da Kimberly Bowers e a seguito di zeri un po’ spicciolati nel primo terzo della serie da tutte le altre contendenti. Kim Bowers, però, superata la doccia fredda del doppio zero, si rendeva minacciosa. Jessica cade-va in errore all’undicesimo ed era dunque momentaneamente parità tra l’azzurra e l’americana, ma al tredicesimo lancio era di nuovo la Bowers a mancare l’ag-gancio del bersaglio e la strada sembrava spianata per la fuoriclasse di Crevalcore. L’errore di Jessica al diciannovesimo lan-cio ricollocava le due protagoniste del Sei Nazioni femminile nello stato di parità, ma un altro imprevisto zero dell’azzur-ra al venticinquesimo piattello laureava campionessa Kimberly Bowers che svet-tava su Jessica per 22 a 21. Il terzo posto andava ad Arianna Perilli: la sammarinese totalizzava 19 centri come Abbey Burton e poi superava la britannica in shoot-off

per 7 a 6. Imprese signficative anche nei barrage “griffati”. Simone Lorenzo Prosperi, che nel 2011 era stato protagonista assoluto del Memorial Nando Rossi, si è imposto nel barrage valido per l’assegnazione del fucile Beretta 692. Nel parallelo barrage riservato ai Seconda e Terza categoria ha svettato brillantemente Lorenzo Ferrari a cui in in queste pagine qualche settimana addietro aveva-mo già attribuito la qualifica di cavallino rampante del giovane Trap italiano. Andrea Miotto ha invece vinto con esperienza la gara indetta dalla Fiocchi Munizioni.

Costantino Fiocchi premia Andrea Miotto

che ha svettato nel confronto indetto

dall’azienda di Lecco

Page 8: IL TIRO A VOLO  294

8

IL TRONO DI SPADAVeniero si incorona campione italiano di Tripletto Compak tra gli Eccellenza: sulle pedane di Rio Salso si assicurano gli scudetti estivi della specialità anche Alessandro Bartolini, Massimiliano Cipolletti, Marco Longhi, Jessica Tosti, Andrea Menga, Carlo Duranti e Eugenio Bruscolini

COMPAK

Veniero Spada ha vinto il titolo italiano estivo di Tripletto Compak tra gli Eccellenza davanti a Michael Spada e Andrea Ciamaglia

Alessandro Bartolini ha conquistato il titolo di Prima categoria davanti a Antonello Carnevale Gallucci e Simone Grancio

294

Avete letto bene. Non si parla infatti di un’acclamata serie televisiva, ma dell’ennesimo trionfo di “re Veniero”. È infatti proprio lui, ancora una volta, il protagonista indiscusso del Campionato italiano di Tripletto Compak che si è disputato sulle pedane della Società San Martino di Rio Salso. Variante interessante, il Tripletto: chi ci legge con regolarità ricorderà che ne parlammo diffusamente all’inizio della stagione agonistica in corso, perché è stato proprio con il Campionato invernale di Tripletto che ha esordito ufficialmente il cartellone Fitav del 2014. E allora fu proprio Veniero Spada a pronunciarsi favorevolmente per una tempestiva promozione della variante del Compak da disciplina sperimentale a specialità ufficialmente parallela. Intanto, per corroborare il concetto, Veniero Spada si è incoronato re indiscusso del test estivo con un punteggio di altissimo profilo tecnico. Con un 49, un 46 e un 48 che danno come somma 143/150, Veniero ha conquistato lo scudetto dell’Eccellenza precedendo di quattro lunghezze il figlio Michael. Del resto, come ogni saga che si rispetti, anche quella del trono di Spada prevede un erede… Micky Spada, che in realtà nelle prime due serie aveva tenuto abilmente il passo di re Veniero con un 48 e un

47, soltanto con il 44 del terzo round si è arreso all’esuberanza agonistica del maestro. Con 136 è stato Andrea Ciamaglia ad assicurarsi il terzo gradino del podio degli Eccellenza escludendo per un piattello dal lotto dei medagliati Daniele Valeri: campione italiano d’inverno di Tripletto della massima divisione. Alessandro Bartolini (autore di una gara tutta genio e sregolatezza: 44 – 50 – 45) ha conquistato lo scudetto di Prima categoria con 139/150 davanti al 137 di Antonello Carnevale Gallucci. La medaglia di bronzo della categoria cadetta è andata a Simone Grancio che ha collezionato 133 centri come Davide Guerra e poi ha escluso dal podio in barrage il suo avversario diretto per 14 a 13. Massimiliano Cipolletti vince in Seconda categoria con un solido 137/150 e strappa il titolo al favorito Pasquale Ussia: il tiratore di Vetralla totalizza 133 centri ed è secondo davanti al 125 di Mirko Magi. Lo scudetto tricolore di Terza categoria va a Marco Longhi. Con 126/150 Longhi si laurea campione italiano precedendo il 125 di Riccardo Mariotti e il 123 di Davide Mazzanti. Con Jessica Tosti, autrice di 105 centri, solitaria vincitrice del titolo tricolore delle Ladies, è Andrea Menga a laurearsi campione italiano del Tripletto

Page 9: IL TIRO A VOLO  294

dell’estate degli under 20 con un prova di ottimo livello. Il giovane specialista toscano intercetta 139 piattelli e precede di tre lunghezze Enrico Lugli. La medaglia di bronzo va all’eclettico Lorenzo Belei che colpisce 110 piattelli. Carlo Duranti si

assicura lo scudetto dei Veterani: con 136 centri all’attivo Duranti precede il 135 di Ivano Bettini e il 133 di Roberto Ciavola. Con 124/150 Eugenio Bruscolini è campione italiano dei Master davanti al 117 di Franco Benelli.

In Seconda categoria Massimiliano Cipolletti si è imposto precedendo Pasquale Ussia e Mirko Magi

Jessica Tosti è la campionessa italiana del Tripletto d’estate

Tra i Veterani il titolo è andato a Carlo Duranti che ha preceduto Ivano Bettini e Roberto Ciavola

Marco Longhi è il campione italiano di Terza categoria davanti a Riccardo Mariotti e Davide Mazzanti

Andrea Menga svetta tra gli Juniores davanti a Enrico Lugli e Lorenzo Belei

Eugenio Bruscolini si è laureato campione italiano dei Master davanti a Franco Benelli

Page 10: IL TIRO A VOLO  294

Un tiratore di ske-et, categoria Ec-cellenza, 38 anni, mi scrive per sa-pere se durante il periodo agonistico è importante con-tinuare la prepa-razione fisica op-pure è opportuno sospenderla per non affaticare l’or-ganismo

Egregio Lettore, è assolutamente sbagliato smettere di allenarsi fisica-mente durante il periodo agonistico. Ormai da diversi

anni i programmi di allenamento degli atleti della squadra Italiana di tiro a volo comprendono del-le sedute di allenamento nel periodo agonistico. È importante mantenere il livello delle Capacità Motorie, sviluppate nel periodo invernale, ad un

livello ottimale e permettere all’atleta di consegui-re la migliore performance nelle gare importanti. Naturalmente bisogna pianificare fin dall’inizio la nuova stagione con allenamenti , sia atletici che di pedana, nei minimi particolari. Nulla può essere lasciato al caso, il fai da te è un ricordo lontano: una vittoria si pianifica a tavolino, ogni seduta è un tassello che si aggiunge al mosaico che deve essere completato nel giorno della competizio-ne. Rispondendo al nostro lettore, possiamo dire che le sedute di preparazione fisica, nel periodo agonistico devono essere ridotte, in percentuale, del 40%, rispetto al lavoro effettuato nel periodo preparatorio. Ad esempio: se nel periodo inverna-le il livello di lavoro aerobico raggiunto nella cor-sa è stato di 60 minuti, nel periodo competitivo bisogna mantenere il livello aerobico con sedute di 36 minuti (due volte la settimana). Smettere di allenarsi fisicamente per la paura di affaticare l’or-ganismo durante le competizioni è un concetto che non deve più esistere. L’atleta deve allenarsi tutto l’anno. La cosa fondamentale è saper dosare i carichi di lavoro proprio durante i vari periodi dell’anno.

Fabio PartigianiPreparatore Atletico delle Nazionali azzurre

FABIO PARTIGIANI RISPONDEFILO DIRETTO