il teatro nel curricolo di scuola: valore formativo per...
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Il Teatro nel curricolo di scuola:
valore formativo per una didattica efficace
Prof.ssa Maria Buccolo
Università degli studi di Roma Tre
“Meglio una testa ben fatta che una testa ben piena” (E. Morin)
Centralità dell’alunno nel processo di apprendimento
Formazione dei giovani alla vita, dotarli di strumenti necessari per affrontare il futuro complesso
Scuola come contesto che pone le basi per un apprendimento che durerà per tutto l’arco della vita Life Long Learning
“Indicazioni nazionali per il curricolo 2012
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ”
Ho la testa ben fatta !
Evviva !!
Dalle conoscenze alle competenze “La scuoLa che cambia”
La scuola
LE MATERIE
I CONTENUTI
OBIETTIVI
I SAPERI DI BASE
LA CITTADINANZA
LE COMPETENZE
TRASVERSALI
IN MODO UNIFORME
E RIGIDO
cosa
comeIN MODO DIVERSIFICATO
E FLESSIBILE
chiTUTTI GLI ALUNNILA PERSONA,
IL CITTADINO
Il significato di «competenza»
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006.
Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:
Conoscenza: è l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche
Abilità:Indica la capacità di usare la conoscenza. E’ descritta come cognitiva (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratica (manualità, uso di metodi, materiali e strumenti)
Competenza:Indica la capacità di usare la conoscenza, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale; è descritta in termini di responsabilità e autonomia
Sapere
Fare
Saperessere
Le otto competenze chiave….
Da raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del
18/12/06, le otto competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza
attiva, da conseguire al termine dell’obbligo di istruzione sono delle
metacompetenze, di cui tutti hanno bisogno per la propria realizzazione,
lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione.
1. Comunicazione nella madre lingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e di base in
scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare ad imparare
6. Competenze interpersonali,
interculturali, sociali e civiche
7. Imprenditorialità
8. Espressione culturale
Raccordi di massima dei 4 assi culturali italiani con le 8 competenze chiave europee
I quattro assi
culturali
• Linguaggi
• Matematico
• Scientifico-
tecnologico
• Storico-sociale
Competenze chiave UE
• Comunicazione nella
madre lingua
• Comunicazione nelle
lingue straniere
• Competenza matematica
e di base in scienza e
tecnologia
• Competenza digitale
fare
saper
essere
e
interagire
s
a
p
e
r
e• Imparare ad imparare
• Competenze
interpersonali,
interculturali, sociali e
civiche
• Imprenditorialità
• Espressione culturale
Le indicazioni strategiche del MIUR per l’utilizzo didattico delle attività teatrali per il potenziamento della formazione
nel settore delle arti nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado
08/05/2018 7
Il comma 180 della legge
107/2015Ribadisce il ruolo del MIUR nel fornire alle scuole indicazioni
per introdurre il Teatro a Scuola:
“Il Governo è delegato ad adottare,
entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge,
uno o più decreti legislativi al fine di provvedere al riordino,
alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni
legislative in materia di istruzione, anche in coordinamento
con le disposizioni di cui alla presente legge”.
IL COMMA 181, Lettera g
Introduce la promozione, la diffusione, la valorizzazione
della produzione teatrale attraverso l’accesso, nelle varie
espressioni amatoriali e professionali, alla formazione
artistica, consistente nell’acquisizione di conoscenze e
nel contestuale esercizio di pratiche connesse alle
forme teatrali, mediante il potenziamento della formazione
nel settore delle arti nel curricolo delle scuole di ogni ordine
e grado (compresa la prima infanzia) nonché la
realizzazione di un sistema formativo della
professionalità degli educatori e dei docenti in
possesso di specifiche abilitazioni.
NELLO SPECIFICO …..
g) promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della produzione culturali, musicali,
teatrali, coreutici e cinematografici e sostegno della creatività' connessa alla sfera estetica, attraverso:
1) l'accesso, nelle sue varie espressioni amatoriali e professionali alla formazione artistica, consistente
nell'acquisizione di conoscenze e nel contestuale esercizio di pratiche connesse alle forme artistiche, musicali, coreutiche e
teatrali
MEDIANTE
1.1) il potenziamento della formazione nel settore delle arti nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado, compresa la prima
infanzia, nonché la realizzazione di un sistema formativo della professionalità degli educatori e dei docenti in possesso di
specifiche abilitazioni e di specifiche competenze artistico‐musicali e didattico‐metodologiche
Inoltre …..
MEDIANTE
1.2) l'attivazione, da parte di scuole o reti di scuole di ogni ordine e grado, di accordi e collaborazioni anche con soggetti terzi,
accreditati dal Ministero dell'istruzione, dell'università' e della ricerca e dal Ministero dei beni e delle attività' culturali e del
turismo ovvero dalle regioni o dalle province autonome di Trento ediBolzano anche mediante accordi quadro tra le istituzioni interessate
1.3) il potenziamento e il coordinamento dell'offerta formativa extrascolastica e integrata negli ambiti artistico, musicale,
coreutico e teatrale anche in funzione dell'educazione permanente
GLI STEP
Il primo step è stato quello di portare, dal punto di
vista didattico, il Teatro a Scuola
Il secondo step sarà quello di regolare in modo
armonico ed omogeneo tali attività
Per il raggiungimento degli obiettivi formativi,
individuati come prioritari, figura anche la
possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori
dell’orario scolastico (cfr. comma 60, lett. c)
Il combinato disposto tra il potenziamento delle attivitàteatrali nelle scuole e l’utilizzo delle stesse oltre l’orariodi lezione fornisce alla comunità scolastica il migliorviatico possibile per la realizzazione delle attività teatraliin ambito scolastico e in orario curricolare
GLI INTENTI
Dare organicità alle molteplici e svariate iniziative teatrali
che nel tempo sono proliferate nelle singole Istituzioni
scolastiche
Sensibilizzare le scuole sull’importanza delle esperienze
artistiche per formare nelle giovani generazioni il gusto
dell’arte per:
indurre il riconoscimento della propria identità culturale
favorire la conoscenza delle forme in cui si esprimono
le diversità culturali
far amare le produzioni artistiche da qualunque
cultura espresse, perché siano sentite come
patrimonio dell’umanità
I VALORI, GLI OBIETTIVI E LE STRATEGIE
DEFINITI DAI LAVORI DELLE CONFERENZE
MONDIALI PROMOSSE DALL’UNESCO
Le indicazioni contenute nelle linee strategiche del MIUR
sono coerenti con i valori, gli obiettivi e le strategie
definiti dai lavori delle Conferenze mondiali di Teatro
promosse dall’UNESCO, che hanno attribuito una
rilevante importanza all’educazione artistica nelle
scuole, nella convinzione di una ricaduta positiva sullo
sviluppo di personalità libere, critiche e responsabili,
ed anche di un effetto sul processo di trasparenza dei
sistemi d’istruzione, necessaria per il miglioramento
della qualità dell’educazione scolastica
perché l’adozione di approcci
comuni……………..
conferisce organicità e trasparenza alle attività
artistiche
facilita il monitoraggio delle azioni per il
“controllo di gestione” delle variabili
rende intellegibile l’uso didattico degli
spettacoli artistici, intesi come risorsa per
promuovere una qualità dell’istruzione definita in
relazione alle risorse impiegate e alle
problematiche del contesto di azione
CI SI ASPETTA CHE LE
ESPERIENZE ARTISTICHE….
favoriscano lo sviluppo della personalità degli allievi
contribuiscano alla soluzione / contenimento /
prevenzione di conflitti personali e di gruppo
L’attività teatrale abbandona definitivamente il
carattere di offerta extracurricolare
aggiuntiva e si eleva a scelta didattica
complementare, finalizzata a un più efficace
perseguimento sia dei fini istituzionali sia
degli obiettivi curricolari
È il teatro che deve essere
adattato alla scuola e non
viceversa
Diversamente si correrebbe il rischio di perdere di
vista il suo valore didattico, pedagogico ed
educativo che consiste e contribuisce a mettere in
atto un processo di apprendimento che coniuga
intelletto ed emozione, ragione e sentimento,
pensiero logico e pensiero simbolico.
La fruizione di spettacoli artistici è
un’opportunità didattica utile per……………
attivare processi simbolici e sviluppare capacità ermeneutiche che sono allabase dell’autonomia critica della persona. L’arte dell’interpretazione consente,infatti, di attribuire significati alle cose in relazione a determinati contesti e,quindi, di agire con consapevolezza e di assumersi la responsabilità deglieffetti delle proprie scelte
strutturare e arricchire le capacità interpretative e creative dei giovani, chesono le dimensioni necessarie e qualificanti per controbilanciare quella forzaomologante della seducente tecnologia della comunicazione
rivivere, attraverso l’esperienza visiva ed emozionale, i racconti di ieri e dioggi, le storie individuali e collettive. Ogni genere di spettacolo artistico offreesperienze che attivano molti registri della mente. Gli insegnanti dispongono diun’ampia scelta e possono individuare gli spettacoli che ritengono più adatti alloro piano di lavoro
La fruizione di spettacoli artistici è
un’opportunità didattica utile per……………
avvicinarsi a tematiche concernenti: vizi e virtù dell’uomo: ilcoraggio, la viltà, la cupidigia, l’eroismo, il vittimismo; ipregiudizi, le varie forme di discriminazione; a tematichesociali, politiche, storiche … In sintesi, gli spettacoli, quandosono realmente artistici, offrono un grande specchio in cuiciascuno vede riflessa la propria identità psicologica, morale,culturale ed è indotto a riflettere su se stesso e, in particolare,sul proprio modo di leggere e rapportarsi alla realtà
conoscere quale patrimonio culturale, costruito dalle varieforme di spettacolo artistico che ha avuto, e ha tutt’ora, unruolo sociale di rilievo sotto ogni latitudine e longitudine e inogni tempo scandito dall’umanità in cammino
L’APPRENDIMENTO E L’USO DEI DIVERSI LINGUAGGI
DELLE VARIE TIPOLOGIE DI SPETTACOLI POSSONO
ESSERE UTILIZZATI PER EDUCARE GLI STUDENTI
A…...
sapersi disporre all’ascolto attivo
osservare le modalità di rappresentazione
cogliere i segni del linguaggio simbolico usato dall’autore per rappresentare ciò che non è immediatamente visibile
La fruizione deve potere essere accompagnata, laddove possibile, dall’incontro e dal confronto con gli esperti, per
potenziare nei ragazzi le capacità di osservazione e di decodifica dello spettacolo.
IL VALORE STRUMENTALE DEL
PATRIMONIO ARTISTICO
La conoscenza del patrimonio artistico è strumentale
rispetto alle finalità educative
Va intesa come esperienza culturale e didattica che ha lo
scopo prevalente di sviluppare la sensibilità artistica dello
spettatore e la conoscenza di varie problematiche e di
culture diverse
LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE
DI SPETTACOLI TEATRALI
Offrono agli l’opportunità di:
comprendere gli spettacoli «dal di dentro»
manipolare il linguaggio
sperimentare diverse forme di interpretazione in contesti e in realtà storiche del passato o del presente e anche di spingere la fantasia a interpretare storie del futuro
L’esperienza di produzione, il “fare teatro”, può comprendere la realizzazione diuno spettacolo o soltanto parti di esso.
Si può sceneggiare un evento, scrivere un soggetto, progettare una location,disegnare una coreografia, curare una colonna sonora……
Ogni azione deve comunque essere individuata in ragione di un bisogno dasoddisfare, di una capacità da sviluppare, di interessi da stimolare, dell’esigenza diinterazione tra gli allievi.
I DOCENTI POSSONO SFRUTTARE L’ATTIVITÀ ARTISTICA COME VIA
PER PROMUOVERE LO SVILUPPO DELLA QUALITÀ DELL’ISTRUZIONE DAL
PUNTO DI VISTA DELL’ APPRENDIMENTO E DAL PUNTO DI VISTA DELLA
VITA SOCIALE
il punto di vista dell’apprendimento deve essere inteso
non come somma di conoscenze ma come
interpretazione integrata di elementi cognitivi affettivi e
psicomotori
il punto di vista sociale deve essere inteso come “clima
dell’ambiente educativo” che, nelle indicazioni
dell’OCSE, è una delle variabili per la valutazione del
livello di organizzazione nei sistemi scolastici dai quali
dipende la qualità dei loro risultati
La documentazione delle attività teatrali
svolte nel contesto scolastico
Le scuole avranno delle apposite schede descrittive,disponibili on line, nelle quali dovranno essere indicati ipassaggi significativi del processo attuato e i fattori critici disuccesso e di insuccesso, nonché i cambiamentiintervenuti rispetto ai problemi iniziali
Le esperienze, documentate con un sistema di rilevazionemesso in comune, permetterà il funzionamento del sistemadelle buone pratiche, nonché la sua implementazione neltempo
La scheda rileverà gli obiettivi didattico-educativi chehanno motivato l’esperienza artistica, la scelta dellospettacolo artistico rispetto ai bisogni dei loro allievi, iprerequisiti degli allievi, il know-how dei docenti in materiadi esperienze artistiche, le risorse impiegate, materiali eimmateriali, finanziarie e umane interne ed esterne
IL TEATRO PER SVILUPPARE LA COMPETENZA EMOTIVA A SCUOLA
L’approccio scolastico tradizionale oppone lo sviluppo intellettuale a quello emozionale, ma l’educazione alla competenza emotiva è fondamentale per l’apprendimento e può essere insegnata e implementata con l’applicazione delle tecniche teatrali. (training teatrale, giochi di comunicazione, scrittura creativa ecc.)
Promuovere la competenza emotiva favorisce:
• La motivazione e lo svolgimento di processi cognitivi importanti per il rendimento scolastico (attenzione e memoria). Goleman
• L’apprendimento di abilità interpersonali per essere competenti socialmente, prendere decisioni corrette, avere successo con coetanei ed insegnanti e stare bene a scuola. Gardner
Dall’aula al palcoscenico:
• In ambito formativo, il passaggio dall’aula (contesto strutturato) al palcoscenico (contesto semi-strutturato) permette di rappresentare scene di vita vissuta all’interno dei vari contesti formativi.
• Ciò ha portato ad una vera e propria rivoluzione copernicana nel mondo della formazione basata sullo stretto legame dei saperi “definiti” e “forti”,ossia quelli che da sempre sono stati appannaggio di un modo “formale” e “alto” di fare formazione, con i cosiddetti saperi “deboli” e “leggeri”.
Cos’è una tecnica teatrale?
• È una pratica di tipo complesso che coinvolge persone gruppi e comunità e che si avvale della professionalità di diversi soggetti che utilizzano linguaggi dell’area formativa e performativa.
• L’esperienza teatrale è esperienza della nostra soggettività corporea ed emozionale, sulla quale si innesta successivamente l’esperienza razionale legata al pensare attorno ai nostri sensi e alle nostre emozioni.
• Le tecniche di cui parliamo non fanno certo parte di quel teatro di regia, ufficiale, elitario, professionistico, bensì guardano alla ricerca e al ritrovamento di sé, del proprio corpo, delle proprie emozioni, dei propri pensieri, della propria storia, della propria dimensione di soggetto e del proprio ruolo all’interno del mondo che abitiamo.
• Come scrive Alessandro Pontremoli, l’esperienza teatrale: «è un corpo in relazione performativa con altri corpi, è corpo che assume, crea e trasforma linguaggi, è gratuità di rappresentazione di sé entro un perimetro circoscritto e riconosciuto, è domanda sul senso dell’esserci e dell’essere in una particolare situazione». (Cfr. A. Pontremoli, “Introduzione al Teatro Sociale” in A. Rossi Ghiglione e A. Pagliarino(a cura di), Fare Teatro Sociale, Dino Audino, Roma, 2007, pp. 7-9)
Parole chiave dell’esperienza
teatrale
• Flessibilità: flessibilità del metodo, delle
tecniche e degli strumenti che di volta in
volta vengono utilizzati nei diversi contesti
educativo-formativi.
• Apertura verso se stessi e l’alterità, verso
il mondo dentro e fuori di noi.
Visione sistemica dell’esperienza formativa teatrale
• In relazione all’importanza che riveste il
lavoro in équipe;
• in relazione all’integrazione di
competenze professionali (relative alle
specificità professionali dei soggetti in
formazione) psicosociali (di tipo
educativo e psicologico) e performative
(relative alle naturali capacità espressive
degli individui)
Il progetto
“Giocoemozioniamoci”
I.C. Volumnia Roma
Sez. A Scuola dell’Infanzia
08/05/2018 33
Perché la didattica delle emozioni ?
-Rendere consapevoli i bambini (3-5 anni)
delle variabili coinvolte nel processo di
apprendimento (Emozioni, Autostima,
Motivazione, Socializzazione);
-Prevenire il disagio ed i comportamenti
aggressivi;
-Promuovere il benessere psico-fisico a
scuola;
08/05/2018 Maria Buccolo 34
Obiettivi Specifici• Esprimere il vissuto emotivo con linguaggi diversi (verbale, non
verbale)
• Riconoscere le emozioni espresse attraverso la mimica facciale
• Ampliare le esperienze percettivo-sensoriali
• Sviluppare le competenze comunicative usando linguaggi diversi
(disegno, rappresentazione corporea, verbalizzazione, creazione di
una storia)
• Sviluppo dell’Intelligenza Emotiva
• Saper riconoscere e raccontare un evento con emozioni
• Saper giocare in squadra e rispettare le regole a casa e a scuola
• Scrivere le emozioni “il primo approccio alla scrittura creativa”
• Mettere in scena le proprie emozioni
08/05/2018 Maria Buccolo 35
Metodologia Il Teatro Inter-attivo è stato un utile strumento educativo
per l’allenamento emotivo dei bambini permettendo di
familiarizzare con i termini della sfera emotiva per
ampliare il proprio vocabolario ed “allenarlo” a
focalizzarsi non solo sugli eventi, ma sull’effetto degli
stessi nella vita quotidiana ed imparare a gestirli con
“naturalezza”.
Ciascuna emozione è stata rappresentata graficamente
sull’emozionario che è un diario dell’esperienza che
ciascun bambino ha realizzato personalmente riportando
disegni sulle emozioni e verbalizzazioni dei propri vissuti
emotivi.
08/05/2018 Maria Buccolo 36
08/05/2018 Maria Buccolo 37
La felicità
08/05/2018 Maria Buccolo 38
La Paura
08/05/2018Maria Buccolo
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Le storie emozionali raccontate e drammatizzate
Gioia - “Il castello di zucchero filato”
Rabbia - “Un litigio nel cielo
Paura - “ Giacomino Nanni: uno che
andava in cerca della paura”
Tristezza - “I musicanti di Brema”
Amore - “Lettere d’amore” 08/05/2018 Maria Buccolo 40
Riconoscere le emozioni nelle espressioni facciali
08/05/2018 Maria Buccolo 41
08/05/2018 42
Emozioni allo specchio
I bambini si specchiano liberamente e fanno confronti tra i loro i visi : “siamo
uguali o diversi? abbiamo tutti lo stesso colore di occhi, capelli, pelle?”
L’ insegnante sulla base di indicazioni verbali giocose invita ad assumere
espressioni diverse (felice, triste, sorpreso, arrabbiato, impaurito).
Ogni bambino, osservandosi allo specchio subito dopo disegna su un foglio il
viso con le proprie caratteristiche. (4 anni)
L’insegnante ai bambini di tre anni darà una scheda con un cerchio dovranno
colorare l’emoticon in giallo e scegliere che espressione degli occhi e della
bocca inserire collegate alle emozioni presentate prima.
E rispondere alle domande è triste perché ? è felice perché? ecc.
Le emozioni nelle routinesquotidiane
08/05/2018 Maria Buccolo 43
Valutazione • Valutazione diagnostica: attraverso la conversazione è
stata effettuata una prima forma di rilevazione delle
conoscenze spontanee dei bambini.
• Valutazione regolativa: ha accompagnato lo
svolgimento di tutte le fasi di lavoro dell’Unità didattica:
articolazione delle fasi, la scelta delle esperienze, l’uso
di mediatori didattici, la padronanza concettuale
acquisita dai bambini durante il percorso.
• Valutazione sommativa: osservazioni riguardo al livello
di progresso conseguito dai bambini nella gestione di
stati emotivi e nei comportamenti pro sociali, attraverso
la raccolta di informazioni e di dati discussi e confrontati
dai docenti. 08/05/2018 Maria Buccolo 44
I Bambini hanno molto da insegnare agli adulti.
Se non altro sulla gioia di vivere.
Stephen Littleword
08/05/2018 45
“Il Docente-Attore:
l’uso della didattica teatrale a scuola”
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08/05/2018 47
Il teatro nella Formazione dei docenti
Integrare la comprensione intellettuale dei
problemi e delle soluzioni con
l’esperienza attraverso il coinvolgimento
di mente, corpo ed emozioni.
Obiettivi :• Sperimentare la manifestazione della propria espressività attraverso
il gesto, la voce, i colori, gli oggetti, il suono, il racconto, il
movimento.
• Scoprire modalità espressive alternative rispetto a quelle già
possedute.
• Migliorare la dimensione relazionale all’interno del gruppo, fornendo
l’opportunità di creare relazioni diverse.
• Promuovere la cooperazione e l’integrazione tra le persone.
• Progettare una attività didattica con l’inserimento di elementi di
pedagogia teatrale
• Saper leggere i vissuti emotivi e saper gestire le emozioni in un
contesto educativo
08/05/2018 48
08/05/2018 49
Come la formazione va in scena
Le fasi:
1. La fase di fondazione
2. La fase di relazione
3. La fase di creazione
4. La fase di rappresentazione
5. La fase di condivisione
08/05/2018 50
Esercizi di Training
pisco-fisico attoriale
Fase 1 Fondazione
Ci conosciamo…
Sperimentiamo nuovi modi di
camminare…
08/05/2018 51
Si creano i gruppi
Fase 2 Relazione
Coreografie di gruppo per
lo sviluppo del linguaggio
del corpo
Ciascuno di noi è un
ingranaggio: come
costruire una macchina
insieme.
08/05/2018 52
Creazione delle
scene
Fase 3 Creazione
08/05/2018 53
Andiamo in scena
Fase 4
Rappresentazione
Conflitto tra il dirigente e il
gruppo di lavoro
Problemi di relazione in un team di
lavoro
08/05/2018 54
Elaboriamo insieme
l’esperienza
Fase 5 Condivisione
Apprendere con mente,
corpo ed emozioni …perché
con il teatro è possibile…
La parola ai partecipanti…come
l’esperienza può essere trasferibile
nella vita professionale e
personale…
08/05/2018 55
Risultati possibili dopo l’esperienza di
formazione dei docent attraverso il Teatro :
•Gestire le relazioni interpersonali in modo efficace;
•Collaborazione in e nel gruppo;
•Gestire l’intelligenza razionale, emotiva e sociale;
•Comprendere e gestire il cambiamento;
•Comunicatività ed Espressività.
•Gesione dei confilitti.
08/05/2018 56
Venezia Salvador de Bahia
M
i
a
m
i
P
o
r
t
o
F
i
n
o
08/05/2018 57
Teatro e formazione
In questo campo dopo diversi studi è ricerche ci si è resi
conto che si ottengono ottimi risultati, perché
attraverso l’approccio scenico e il gioco, coinvolgiamo i
partecipanti in prima persona attivando
contemporaneamente la mente, le emozioni, il corpo.
In tal modo l’esperienza fortemente vissuta realizza un
reale cambiamento.
08/05/2018 58
Il teatro non è solamente un avvenimento, è uno stile di vita!
Siamo tutti degli attori: essere cittadino non è vivere la società,
è cambiarla”.
A Boal “Giornata Mondiale del Teatro” Unesco 27 Marzo 2009 Parigi
08/05/2018 59
Teatro e Arte
autentiche scuole di cittadinanza e condivisione
in cui si educa vicendevolmente
(questa potrebbe essere la conquista del mondo
contemporaneo da diffondere attraverso sempre
nuovi spazi di formazione)
Testi di riferimento
Docente
Maria Buccoloè dottore di ricerca in “Progettazione e valutazione dei processi formativi” e docente a contratto di Teatro e Formazione e di attività coordinative di supervisione del Tirocinio presso l’Università degli
Studi di Roma Tre.
Presidente dell’associazione culturale “FVS La Formazione va in scena”, è tra i primi studiosi della metodologia del Teatro d’impresa e collabora con il Théâtre à la carte di Parigi per la sua divulgazione
a livello internazionale.
E’ formatore e consulente per diverse organizzazioni sia pubbliche che private sul tema della comunicazione e della gestione delle emozioni.
Resta in contatto con il docente:
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!