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IL RISCHIO NEL LABORATORIO CHIMICO Nel laboratorio chimico, viste le operazioni che si eseguono, le apparecchiature e soprattutto le sostanze che si usano, è bene considerare il pericolo di incidenti e pertanto adottare tutte le misure possibili per il contenimento di qualsiasi rischio. La vigente normativa sottolinea infatti la necessità di adottare idonee iniziative rivolte alla formazione ed informazione del personale, nonché di tutti i soggetti, allievi compresi, che svolgono attività nei laboratori di chimica. Il primo passo è quello di riconoscere la pericolosità intrinseca delle sostanze chimiche utilizzate, sapendone leggere l’etichetta e la scheda di sicurezza e collocandole correttamente nell’ambito delle classificazioni delle sostanze chimiche stabilite dalla comunità internazionale. Il secondo è sapere tutto quello che si sta facendo in relazione alle operazioni da eseguire e alla apparecchiatura da usare. E’ bene inoltre controllare i dispositivi di protezione collettiva (DPC) e individuale (DPI), verificando che siano sempre rispondenti alle esigenze di sicurezza. Prima di intraprendere qualsiasi attività è bene dunque conoscere: 1) il regolamento di laboratorio 2) la classificazione ed etichettatura delle sostanze 3) le norme elementari per l’uso e manipolazione delle sostanze e preparati 4) le norme elementari per l’uso delle apparecchiature ed attrezzature 5) i dispositivi di protezione

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IL RISCHIO NEL LABORATORIO CHIMICO

Nel laboratorio chimico, viste le operazioni che si eseguono, le apparecchiature e soprattutto le sostanze che si

usano, è bene considerare il pericolo di incidenti e pertanto adottare tutte le misure possibili per il contenimento di

qualsiasi rischio.

La vigente normativa sottolinea infatti la necessità di adottare idonee iniziative rivolte alla formazione ed

informazione del personale, nonché di tutti i soggetti, allievi compresi, che svolgono attività nei laboratori di

chimica.

Il primo passo è quello di riconoscere la pericolosità intrinseca delle sostanze chimiche utilizzate, sapendone

leggere l’etichetta e la scheda di sicurezza e collocandole correttamente nell’ambito delle classificazioni delle

sostanze chimiche stabilite dalla comunità internazionale.

Il secondo è sapere tutto quello che si sta facendo in relazione alle operazioni da eseguire e alla apparecchiatura da

usare.

E’ bene inoltre controllare i dispositivi di protezione collettiva (DPC) e individuale (DPI), verificando che siano

sempre rispondenti alle esigenze di sicurezza.

Prima di intraprendere qualsiasi attività è bene dunque conoscere:

1) il regolamento di laboratorio

2) la classificazione ed etichettatura delle sostanze

3) le norme elementari per l’uso e manipolazione delle sostanze e preparati

4) le norme elementari per l’uso delle apparecchiature ed attrezzature

5) i dispositivi di protezione

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Esercizio:

1) Crocia se trattasi di affermazione vera o falsa

a) in caso di emergenza corri verso la porta di uscita V

F

b) per diluire un acido aggiungi l’acqua che ritieni necessaria V

F

c) se ti arriva una goccia di sostanza corrosiva negli occhi chiama subito il 118 V F

d) tieni accanto a te lo zainetto con tutto il materiale che potrebbe servirti V

F

e) se ti ricordi sempre quale sostanza è contenuta in quale contenitore non serve l’etichetta V F

f) indossa gli occhiali di protezione quando c’è il pericolo di schizzi V

F

g) nel caso di reazione particolarmente lunga puoi, nel frattempo, mangiarti un panino V F

h) entra in laboratorio al suono della campanella

V F

i) usa la cappa per l’allontanamento di ogni sostanza V

F

l) proteggi gli occhi con gli occhiali se necessario, anche se porti le lenti a contatto V

F

m) per prelevare liquidi usa sempre la propipetta

V F

n) la prima semplice analisi qualitativa di una sostanza consiste nell’annusarla e assaggiarla V F

CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE E PREPARATI

Le sostanze allo stato naturale oppure ottenute mediante qualsiasi processo di produzione e i preparati, costituiti da

miscele di due o più sostanze, possono essere pericolosi per

a) le loro caratteristiche chimico-fisiche: sono le sostanze ed i preparati esplosivi, comburenti,

infiammabili in generale;

b) le loro proprietà tossicologiche: sono le sostanze ed i preparati tossici in generale, nocivi, corrosivi,

irritanti e sensibilizzanti;

c) gli effetti specifici sulla salute: sono le sostanze e i preparati cancerogeni, mutageni e tossici per il ciclo

riproduttivo;

d) le proprietà eco-tossicologiche: sono le sostanze ed i preparati che possono essere pericolosi per

l’ambiente.

SIMBOLI E INDICAZIONI DI RISCHIO CHIMICO

Il Regolamento (CE) n. 1272/2008 introduce nuovi criteri di classificazione dei rischi e nuovi

pittogrammi di pericolo. I nuovi simboli, inseriti in una cornice romboidale rossa, sostituiscono i

precedenti di colore nero in un quadrato arancione incorniciato di nero che erano stabiliti dalla direttiva

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67/548/CEE . Il termine per l'entrata in vigore del nuovo Regolamento è fissato per il 1º giugno 2015,

mentre è possibile già dal 2010 affiancare le nuove etichette a quelle già esistenti. Il codice GHS che

accompagna ciascun pittogramma sta per Globally Harmonized System.

Cartello europeo per il trasporto di sostanze pericolose: questo particolare

cartello indica estremamente infiammabile (33) - benzina (1203).

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CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE E PREPARATI

Pittogramma di

pericolo

(regolamento CE

1272/2008)

Simbolo e

denominazione

(direttiva 67/548/CEE,

obsoleta)

Significato (definizione e precauzioni) Esempi

GHS01

E

ESPLOSIVO

Classificazione: sostanze o preparazioni che possono

esplodere a causa di una scintilla o che sono molto

sensibili agli urti o allo sfregamento.

Precauzioni: evitare colpi, scuotimenti, sfregamenti,

fiamme o fonti di calore.

Tricloruro di

azoto

Nitroglicerina

GHS02

F

INFIAMMABILE

Classificazione: Sostanze o preparazioni:

che possono surriscaldarsi e successivamente

infiammarsi al contatto con l'aria a una

temperatura normale senza impiego di energia

solidi che possono infiammarsi facilmente per

una breve azione di una fonte di fiamma e che

continuano ad ardere

liquidi che possiedono un punto di

combustione compreso tra i 21 e i 55 °C.

gas infiammabili al contatto con l'aria a

pressione ambiente

gas che a contatto con l'acqua o l'aria umida

creano gas facilmente infiammabili in

quantità pericolosa.

Precauzioni: evitare il contatto con materiali ignitivi

(come aria e acqua).

Benzene

Etanolo

Acetone

F+

ESTREMAMENTE

INFIAMMABILE

Classificazione: sostanze o preparazioni liquide il cui

punto di combustione è inferiore ai 21 °C.

Precauzioni: evitare il contatto con materiali ignitivi

(come aria e acqua).

Idrogeno

Acetilene

Etere etilico

GHS03

O

COMBURENTE

Classificazione: sostanze che si comportano da

ossidanti rispetto alla maggior parte delle altre

sostanze o che liberano facilmente ossigeno atomico o

molecolare, e che quindi facilitano l'incendiarsi di

sostanze combustibili.

Precauzioni: evitare il contatto con materiali

combustibili.

Ossigeno

Nitrato di

potassio

Perossido di

idrogeno

GHS04

(nessuna

corrispondenza)

Classificazione: bombole o altri contenitori di gas

sotto pressione, compressi, liquefatti, refrigerati,

disciolti.

Precauzioni: trasportare, manipolare e utilizzare con

la necessaria cautela.

Ossigeno

Acetilene

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GHS05

C

CORROSIVO

Classificazione: questi prodotti chimici causano la

distruzione di tessuti viventi e/o materiali inerti.

Precauzioni: non inalare ed evitare il contatto con la

pelle, gli occhi e gli abiti.

Acido

cloridrico

Acido

fluoridrico

GHS06 per

prodotti tossici

acuti

GHS08 per

prodotti tossici a

lungo termine

T

TOSSICO

Classificazione: sostanze o preparazioni che, per

inalazione, ingestione o penetrazione nella pelle,

possono implicare rischi gravi, acuti o cronici, e anche

la morte.

Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il

corpo.

Cloruro di bario

Monossido di

carbonio

Metanolo

Trifluoruro di

boro

T+

ESTREMAMENTE

TOSSICO

Classificazione: sostanze o preparazioni che, per

inalazione, ingestione o assorbimento attraverso la

pelle, provocano rischi estremamente gravi, acuti o

cronici, e facilmente la morte.

Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il

corpo, l'inalazione e l'ingestione, nonché

un'esposizione continua o ripetitiva anche a basse

concentrazioni della sostanza o preparato.

Cianuro

Nicotina

Acido

fluoridrico

GHS07

Xi

IRRITANTE

Classificazione: sostanze o preparazioni non

corrosive che, al contatto immediato, prolungato o

ripetuto con la pelle o le mucose possono espletare

un'azione irritante.

Precauzioni: i vapori non devono essere inalati e il

contatto con la pelle deve essere evitato.

Cloruro di

calcio

Carbonato di

sodio

Xn

NOCIVO

Classificazione: sostanze o preparazioni che, per

inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo,

possono implicare rischi per la salute non mortali;

oppure sostanze che per inalazione o contatto possono

causare reazioni allergiche o asmatiche; oppure

sostanze dagli effetti mutageni sospetti o certi[3].

Precauzioni: i vapori non devono essere inalati e il

contatto con la pelle deve essere evitato.

Laudano

Diclorometano

Cisteina

GHS09

N

PERICOLOSO PER

L'AMBIENTE

Classificazione: il contatto dell'ambiente con queste

sostanze o preparazioni può provocare danni

all'ecosistema a corto o a lungo periodo.

Precauzioni: le sostanze non devono essere disperse

nell'ambiente.

Fosforo

Cianuro di

potassio

Nicotina

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Le frasi H

Le frasi H (Hazard statements), contenute all'interno del Regolamento (CE) n. 1272/2008, rappresentano

indicazioni di pericolo relative a sostanze chimiche. In Italia l'Istituto Superiore di Sanità ha fatto sue

queste indicazioni, redistribuendole in sue pubblicazioni.

Le frasi H hanno sostituito le più vecchie frasi R, oggi abrogate.

I consigli P

I cosiddetti consigli P (Precautionary statements) sono prescrizioni di natura sanitaria contenute all'interno del

Regolamento (CE) n. 1272/2008 e rappresentano consigli di prudenza relativi alla prevenzione, reazione,

conservazione e smaltimento delle sostanze chimiche.

In Italia l'Istituto Superiore di Sanità ha fatto sue queste indicazioni, redistribuendole in sue pubblicazioni.

I consigli P hanno sostituito le più vecchie frasi S, oggi abrogate.

Nella tabella che segue sono riportati i 9 pittogrammi con le classi e le indicazioni di pericolo associate. Le classi di

pericolo sono contrassegnate dal numero 2 se il pericolo è fisico; 3 se è per la salute e 4 se per l’ambiente.

Analogamente le indicazioni di pericolo sono contrassegnate dalla lettera H seguita dal numero 2 se il pericolo è

fisico; 3 se è per la salute e 4 per l’ambiente. In generale il grado di pericolo diminuisce passando da una

indicazione all’indicazione immediatamente successiva (l’indicazione H201 è meno pericolosa della H200).

I primi 5 pittogrammi e corrispondenti 16 classi di pericolo si riferiscono a pericoli fisici. I 3 pittogrammi

successivi si riferiscono ai pericoli per la salute a cui corrispondono altre 10 classi di pericolo. E’ evidente che alla

stessa classe di pericolo possono essere associati più pittogrammi. L’ultimo pittogramma, con una sola classi di

pericolo, si riferisce ai pericoli per l’ambiente. Alla classe di pericolo supplementare con indicazione: “Pericoloso

per lo strato di ozono” non corrisponde alcun pittogramma.

Simbolo e Pittogramma Classi di pericolo Indicazioni di pericolo

Bomba che esplode

GHS01

2.1 Esplosivi 2.8 Sostanze e miscele autoreattive 2.15 Perossidi organici

H200: Esplosivo instabile

H201: Esplosivo; pericolo di esplosione di massa

H202: Esplosivo; grave pericolo di proiezione H203: Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento

d’aria o di proiezione

H204: Pericolo di incendio o di proiezione H240: Rischio di esplosione per riscaldamento

H241: Rischio di incendio o di esplosione per

riscaldamento

Fiamma

GHS02

2.2 Gas infiammabili 2.3 Aerosol infiammabili 2.6 Liquidi infiammabili 2.7 Solidi infiammabili 2.8 Sostanze e miscele autoreattive 2.9 Liquidi piroforici 2.10 Solidi piroforici 2.11 Sostanze e miscele autoriscaldanti 2.12 Sostanze e miscele che a contatto con l’acqua emettono

H220: Gas altamente infiammabili

H222: Aerosol altamente infiammabile

H223: Aerosol infiammabile

H224: Liquido e vapore altamente infiammabili

H225: Liquido e vapore facilmente infiammabili

H226: Liquido e vapore infiammabili H228: Solido infiammabile

H241: Rischio di incendio o di esplosione per

riscaldamento H242: Rischio di incendio per riscaldamento

H250: Spontaneamente infiammabile all'aria

H251: Sostanza autoriscaldante:può infiammarsi H252: Sostanza autoriscaldante in grandi quantità: può

infiammarsi

H260: A contatto con l’acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente

H261: A contatto con l’acqua libera gas infiammabili H261: A contatto con l’acqua libera gas infiammabili

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gas infiammabili 2.15 Perossidi organici

Fiamma su cerchio

GHS03

2.4 Gas comburenti 2.13 Liquidi comburenti 2.14 Solidi comburenti

H270: Può provocare o aggravare un incendio;

comburente H271: Può provocare un incendio o un'esplosione; molto

comburente

H272: Può aggravare un incendio: comburente H272: Può aggravare un incendio: comburente

Bombola per gas

GHS04

2.5 Gas sotto pressione

H280: Contiene gas sotto pressione: può esplodere se

riscaldato

H281: Contiene gas refrigerato: può provocare ustioni o lesioni criogeniche

Corrosione

GHS05

2.16 Corrosivo per i metalli 3.2 Corrosione della pelle 3.3 Gravi lesioni oculari

H290: Può essere corrosivo per i metalli

H314: Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari

H318: Provoca gravi lesioni oculari

Teschio e tibie incrociate

GHS06

3.1 Tossicità acuta H300: Letale se ingerito

H301: Tossico se ingerito

Punto esclamativo

GHS07

3.1 Tossicità acuta 3.2 Irritazione della pelle 3.3 Irritazione oculare 3.4 Sensibilizzazione della pelle 3.8 Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione singola: irritazione delle vie respiratorie; narcosi

H302: Nocivo se ingerito

H315: Provoca irritazione cutanea

H319: Provoca grave irritazione oculare H317: Può provocare una reazione allergica della pelle

H335: Può irritare le vie respiratorie o

H336: Può provocare sonnolenza o vertigini

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Pericolo per la salute

GHS08

3.4 Sensibilizzazione delle vie respiratorie 3.5 Mutagenicità sulle cellule germinali 3.6 Cancerogenicità 3.7 Tossicità per la riproduzione 3.8 Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione singola 3.9 Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione ripetuta 3.10 Pericolo in caso di aspirazione

H334: Può provocare sintomi allergici o asmatici o

difficoltà respiratorie se inalato.

H340: Può provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di

esposizione comporta il medesimo pericolo)

H341: Sospettato di provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è accertato che

nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo

pericolo) H360: Può nuocere alla fertilità o al feto (indicare l’effetto

specifico, se noto) (indicare la via di esposizione se è

accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)

H361: Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto

(indicare l’effetto specifico, se noto) (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di

esposizione comporta il medesimo pericolo)

H370: Provoca danni agli organi (o indicare tutti gli organi interessati, se noti) (indicare la via di esposizione

se è accertato che nessun’altra via di esposizione

comporta il medesimo pericolo) H371: Può provocare danni agli organi (o indicare tutti gli

organi interessati, se noti) (indicare la via di esposizione

se è accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)

H372: Provoca danni agli organi (o indicare tutti gli

organi interessati, se noti) in caso di esposizione

prolungata o ripetuta (indicare la via di esposizione se è

accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il

medesimo pericolo) H373: Può provocare danni agli organi (o indicare tutti gli

organi interessati, se noti) in caso di esposizione

prolungata o ripetuta (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il

medesimo pericolo)

H304: Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie

Ambiente

GHS09

4.1 Pericoloso per l’ambiente acquatico

H400: altamente tossico per gli organismi acquatici

H410: Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata

H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di

lunga durata

CLASSE DI PERICOLO SUPPLEMENTARE PER L’UNIONE EUROPEA

EUH059: Pericoloso per lo strato di ozono

di sicurezza L’etichetta

Sull’imballaggio o sui contenitori delle sostanze e dei preparati classificati come pericolosi è presente un etichetta

che costituisce la prima fonte

informativa sulla

manipolazione del prodotto. È

quindi essenziale saperla

leggere attentamente e capirne

il significato. L’etichetta

contiene informazioni concise,

ma ben definite, sui pericoli

dovuti alla manipolazione e

sulle più idonee procedure da

adottare per la riduzione di tali rischi.

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La scheda di sicurezza

La normativa comunitaria prevede, per i responsabili dell’immissione sul mercato di una sostanza o di un preparato

pericoloso, l’obbligo di fornire all’utilizzatore dell’agente chimico una scheda di dati di sicurezza. La scheda viene

redatta in base a criteri standard stabiliti dalla normativa stessa e costituisce, rispetto alle etichette, una raccolta di

informazioni più completa e approfondita per quanto riguarda i rischi associati all’impiego. La scheda fornisce

delle linee guida il più possibile esaustive sulle precauzioni da adottare durante la manipolazione e sui

provvedimenti più idonei in caso di necessità o di emergenza; attraverso un’attenta lettura della stessa è possibile

ottenere informazioni per una corretta e sicura manipolazione delle sostanze.

I dispositivi di protezione individuale

Per Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e

tenuta dal lavoratore a scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la

salute durante il lavoro.

Importanti dispositivi di protezione individuale nel laboratorio di chimica sono:

il camice in cotone, va indossato chiuso con le maniche non arrotolate; non ha

polsini ma elastici ai polsi per evitare che si impigli durante il lavoro.

i guanti sono di diverso tipo a seconda dell’uso e della sostanza manipolata

(possono essere resistenti alle alte temperature, se in PVC risultano adatti alla

manipolazione di acidi e basi, possono essere in lattice, in nitrile, etc.)

gli occhiali sono dotati di lenti che possono resistere all’impatto ed hanno una

struttura più robusta dei normali occhiali. Devono avere degli schermi laterali ed

essere indossati tutte le volte che esiste la possibilità che sostanze, particelle,

oggetti, frammenti possano entrare in contatto con gli occhi. E’ sconsigliato l’uso

di lenti a contatto.

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I dispositivi di protezione collettiva

Per Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) si intendono i sistemi che intervenendo direttamente sulla fonte

inquinante riducono o eliminano il rischio di esposizione del lavoratore e la contaminazione dell’ambiente di

lavoro.

Le cappe d’aspirazione sono considerate lo strumento principale per la protezione

sia dai rischi di incendio e d’esplosione causati da reazioni chimiche incontrollate,

sia dal rischio legato alla tossicità delle sostanze chimiche utilizzate. Esse

rappresentano pertanto il sistema più importante di protezione collettiva nei

laboratori.

Altri dispositivi di emergenza sono:

La doccia di sicurezza per lavaggi del corpo

da sostanze aggressive indispensabile per un

efficace e rapido lavaggio in caso di incidente.

Il pronto intervento oculare per lavare

gli occhi in caso di incidente

La coperta ignifuga per spegnere inizi di incendio o con cui coprire persone avvolte da

fiamme, realizzata in lana di vetro non infiammabile

L'estintore è un'apparecchiatura mobile destinata allo spegnimento di

fuochi mediante emissione autonoma di prodotti atti a soffocare o in

qualsiasi modo spegnere i fuochi stessi.

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Esercizi:

2) Trovi di seguito i nomi di alcune sostanze di uso comune (o presenti in prodotti di uso comune). Leggi

attentamente le loro etichette e individua i rischi associati al loro uso.

Ipoclorito di sodio

pericolo

Frasi H 314 - 400

Consigli P

260 - 301+330+331 - 303+361+353 -

305+351+338 - 405 - 501 [

E’ UNA SOSTANZA CORROSIVA E PERICOLOSA

PER L’AMBIENTE.

…………………………………..……....………..

…………………………………………..………..

……………………………………..……..………

……………………………………………..……..

……………………………………………..……..

………………………..…………………………..

Acido solforico

pericolo

Frasi H 314 - 290

Consigli P

280 - 301+330+331 - 305+351+338 -

309 - 310

…………………………………..……....………..

…………………………………………..………..

……………………………………..……..………

……………………………………………..……..

……………………………………………..……..

………………………..…………………………..

…………...……………………………………….

Ammoniaca

pericolo

Frasi H 221 - 280 - 331 - 314 - 400 - EUH071

Consigli P

210 - 260 - 280 - 273 - 304+340 -

303+361+353 - 305+351+338 - 315 - 377 -

381 - 405 - 403

…………………………………………………….…..

………………………………………………………...

………………………………………………………...

…………………………………….…………………..

……………………………………...…………………

…………………………………………...……………

…………………………………………...……………

………………………………………..……………….

…………………………………………………………

Acetone

pericolo

Frasi H 225 - 319 - 336 - EUH066

Consigli P 210 - 233 - 305+351+338

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

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Monossido di carbonio

pericolo

Frasi H 331 - 220 - 360d - 372 - 280

Consigli P

260 - 210 - 202 - 304+340 - 308+313 - 377

- 381 - 405 - 403

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

………………………..………………………..…

……………………………………………………

……………………………………………………

Acido fluoridrico

pericolo

Frasi H 300 - 310 - 330 - 314 - EUH071

Consigli P

260 - 262 - 280 - 304+340 - 302+350 -

303+361+353 - 305+351+338 - 315 - 405 -

403

………………………………………………...………

………………………………………………...………

………………………………………………………….

……………………………………………...….………

…………………………………………………..……..

………………………………………………………….

……………………………………………...….………

…………………………………………………..……..

Acido cloridrico

pericolo

Frasi H 280 - 314 - 331

Consigli P 261 - 280 - 305+351+338 - 310 - 410+403

………………………………………………….……..

……………………………………………….………..

…………………………………………………….…..

……………………………………………….….…….

……………………………………………….………..

…………………………………………………….…..

……………………………………………….….…….

Cloroformio

attenzione

Frasi H 351 - 302 - 373 - 315

Consigli P 302+352 - 314

Nicotina

Frasi H 301 - 310 - 411

Consigli P 273 - 280 - 302+352 - 309+310

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………………

……………………………………………….……

………………………………………………….…

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……………………………………………………

……………………………………………………

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3) Individua e distingui i dispositivi di protezione individuale (I) da quelli collettivi e di emergenza (C).

…. camice …. doccia guanti …. cilindro …. bunsen …. lavaocchi

…. coperta ignifuga …. propipetta …. provetta ….. estintore …. imbuto …. cappa

4) Quale tra i simboli sotto riportati identifica una sostanza comburente?

a) b c) d)

5) Quale sostanza a contatto con i tessuti può esercitare su di essi un’azione distruttiva?

a) comburente b) infiammabile c) corrosiva d) nociva

6) Distingui le indicazioni di pericolo dai consigli di prudenza utilizzando le tre righe a disposizione.

………………………………………………………………………...…………………………………………

……..

…………………………………………………………………………………………………………………

……….

…………………………………………………………………………………………………………………

……….

7) Il cianuro è un classico esempio di sostanza …

a) comburente b) molto tossica c) corrosiva d) nociva

8) Il simbolo di una sostanza irritante è:

a) T b) C c) F+ d) Xi e) O f) E g) I

9) Che effetti possono produrre le sostanze mutagene?

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10) La nitroglicerina è un classico esempio di sostanza

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Soluzione degli esercizi: F,F,F,F,F,V,F,F,F,V,V,F 3) I,C,I,,,C,C,,,C,,C 4) d 5) c 7) b 8) d 10) esplosiva