il processo di crescita dell’operatore...

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IL PROCESSO DI CRESCITA DELL’OPERATORE SANITARIO INFERMIERE IN AMBITO PSICHIATRICO, UNA SFIDA NEL PROGETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE IL PROCESSO DI CRESCITA DELL’OPERATORE SANITARIO INFERMIERE IN AMBITO PSICHIATRICO, UNA SFIDA NEL PROGETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE IL COORDINATORE INFERMIERISTICO PSICHIATRICO NEI DISTRETTI, RUOLO E FUNZIONI CPSE COORDINATORE SANDRA STARNONI

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IL PROCESSO DI CRESCITA DELL’OPERATORE SANITARIO

INFERMIERE IN AMBITO PSICHIATRICO,

UNA SFIDA NEL PROGETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE

IL PROCESSO DI CRESCITA DELL’OPERATORE SANITARIO

INFERMIERE IN AMBITO PSICHIATRICO,

UNA SFIDA NEL PROGETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE

IL COORDINATORE INFERMIERISTICO PSICHIATRICO NEI DISTRETTI, RUOLO E

FUNZIONI

CPSE COORDINATORE SANDRA STARNONI

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IL COORDINATORE INFERMIERISTICO PSICHIATRICO NEI DISTRETTI,RUOLO E FUNZIONI .

IL COORDINATORE INFERMIERISTICO PSICHIATRICO NEI DISTRETTI,RUOLO E FUNZIONI .

� Il S.S.N., nato con la legge 833 del 1978, ha attraversato negli anni straordinarie

turbolenze fino a che il D.L. n° 502 del 1992 ha determinato il riordino della disciplina

sanitaria e il D.L. n° 517 del 1993 ha tracciato l’assetto macrostrutturale delle aziende

sanitarie pubbliche, modificandone modalità organizzative e gestionali. Si è imposto

l’obbligo di un equilibrio economico – finanziario, ricerca dell’appropriatezza e qualità delle

prestazioni.

� E’ avvenuto il passaggio delle organizzazioni sanitarie da un modello meccanicistico ad un

modello organicistico dove sono specificate le responsabilità in relazione ad obiettivi

definiti e verifica dei risultati.

� L’evoluzione organizzativa ha portato al “rinnovamento” di figure professionali quali

l’infermiere e il coordinatore infermieristico anche se la frammentazione che ha

caratterizzato la classe infermieristica fino ad oggi ne ha limitato la crescita e la forza

contrattuale,frenata anche da classi politiche nelle quali figurano professionisti che hanno

a comodo avere un infermiere direttamente controllabile e un coordinatore generico

gestore di risorse. Oggi il coordinatore rappresenta il punto d’incontro tra gli obiettivi

generali dell’azienda e quelli più specifici di ciascun operatore. Si deve superare la

concezione di burocrate, il suo agire portarlo sul terreno del processo dei percorsi

assistenziali e dell’assistenza basata sulle evidenze scientifiche.

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EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICOEVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO

� 1925-1929 R.D.L. n.1832/25 e R.D. n.2330/29 istituiscono la formazione infermieristica biennale nazionale con ulteriore eventuale terzo anno formativo per l’abilitazione a funzioni direttive

� 1964 D.P.R. n.755/64 prima scuola diretta a fini speciali per dirigenti dell’assistenza infermieristica

� 1968 L. 132/68 (riforma ospedaliera) introduce effettivamente la figura infermieristica dirigenziale

� 1969 D.P.R. 128/69 (art.8) prevede la figura del caposala alle dipendenze del primario e in altri art. regolamenta le attribuzioni del CSSA

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EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue)

EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue)

� 1974 D.P.R.225/74 (mansionario che attribuisce all’I.P. una serie di compiti organizzativi e amministrativi).

� 1979 D.P.R. 761/79 disciplina stato giuridico del personale infermieristico, il caposala diviene operatore di prima categoria con posizione funzionale di o.p.coordinatore

� 1982 D.M.S. obbligo del possesso del certificato di abilitazione a funzioni direttive per i concorsi.

� 1984 D.P.R. art. 20 definisce ruolo del caposala.

� 1988 D.M. art.3 stabilisce un caposala per ogni U.O. formalmente strutturata.

� 1992 D.L. 502/92 riordino S.S.N.

� 1994 D.Lgs 626/94 individua il caposala come preposto(funzione diretta alla tutela della salute dei lavoratori, con particolare riferimento alla verifica periodica della sicurezzadell’ambiente) (nel2008 ex 626 modificata in decreto 81)

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EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue)

EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue)

� 1994 D.M.S. n°739 profilo professionale.

� 1999 L.42/99 abolizione del mansionario.

� 1999 Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI presenta il Codice Deontologico (rivisto nel 2009).

� 2000 istituzione della dirigenza infermieristica

� 2000 L.251/00 sancisce l’autonomia professionale (profilo professionale, ordinamento didattico, codice deontologico).DISPONE l’ADOZIONE di METODOLOGIE di PIANIFICAZIONE per OBIETTIVI dell’ASSISTENZA.

� 2006 L.43/06 funzione di coordinamento può essere espletata solo da chi è in possesso di:

1. Master di primo livello in management

2. Certificato di abilitazione a funzioni direttive

3. Esperienza almeno triennale nel profilo di appartenenza

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NATURA E CARATTERISTICHE DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTONATURA E CARATTERISTICHE DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO

� Le funzioni di coordinamento del personale infermieristico sono previste dall’art.10 C.C.N.L. –biennio economico 2001/02 – area comparto sanità –che dispone una specifica indennità per coloro cui sia affidata la funzione di coordinamento dell’attività dei servizi d’assegnazione,nonché del personale appartenente allo stesso o ad altro profilo anche di pari categoria ed - ove articolata al suo interno – di pari livello economico, con l’assunzione di responsabilità del proprio operato

� Il C.C.N.L.2002/2005 prevede art. 19 il passaggio alla categoria DS il personale incaricato di tale funzione al 31/08/01 e lo sviluppo professionale attraverso idonee procedure selettive.

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Job description responsabile infermieristico SIDJob description responsabile infermieristico SID

� POSIZIONE DI LAVORO (incarico �

� DIPENDENZA GERARCHICA �

� QUALIFICA CATEGORIA �

� PROFILO PROFESSIONALE �

� MISSION (SCOPO DELLA POSIZIONE)�

� � posizione organizzativa responsabile delle attività infermieristiche coordinamento organizzativo S.C.

� �Responsabile Struttura Complessa

� �collaboratore sanitario esperto inferm. DS

� �Analizza l’organizzazione, gestisce le risorse umane e manageriali affidategli.

� �Direzione, gestione attività infermieristiche e tecniche e di coordinamento organizzativo per gli aspetti domiciliari, ambulatoriali e residenzialitàdella S.C.

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Job description responsabile infermieristico SID (segue)Job description responsabile infermieristico SID (segue)

� RELAZIONI FUNZIONALI �

� TITOLI E QUALIFICHE �

� RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI�

� RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE �

� �Dirigente medico S.C. – altri responsabili e coordinatori uu.oo. Di distretti,dipartimenti,MMG/ u.o.t.ospedali, comuni ,università cooperative ecc.

� �Laurea specialistica S.I. o master in management o C.A.F.D.

� � Progettazione piani M.Q.nelle Attività.Assistenziali, di ricerca, formazione,prevenzione rischi negli ambienti di vita e lavoro ecc.

� Verifica stato attuazione/ avanzamento piano lavoro annuale. Verifica monitoraggio/ realizzazione obiettivi di struttura, Rilevazione/ valutazione carichi attività e lavoro del personale. Formazione del personale.

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JOB DESCRIPTION COORDINATORE INFERMIERISTICOJOB DESCRIPTION COORDINATORE INFERMIERISTICO

� POSIZIONE DI LAVORO (INCARICO) �

� DIPENDENZA GERARCHICA�

� QUALIFICA CATEGORIA �

� PROFILO PROFESSIONALE�

� MISSION (scopo della posizione) �

� RELAZIONI FUNZIONALI �

� �Incarico di coordinamento del SID con responsabilità delle attivitàinfermieristiche e tecniche

� �Posizione Organizzativa Responsabile infermieristico

� �C.P.S. con incarico di coordinamento infermiere D o DS

� �gestisce le proprie attività, coordina le attività dei collaboratori

� �coordina l’assistenza infermieristica e di supporto, risorse umane e materiali assegnategli

� �Dirigente medico SS cure ambulatoriali e domiciliari, altri responsabili e coordinatori uu.oo. di distretti, dipartimenti, MMG,ospedali e/o UOT-SSB dei comuni, universitàvolontariato e cooperative

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JOB DESCRIPTION COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue)

JOB DESCRIPTION COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue)

� TITOLI E QUALIFICHE �

RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE�

� RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE�

� � Master in management o certificato di A. F. D. A.

� �Responsabile della QUALITA’dell’assistenza, collabora con DS RI Medico responsabile SS alla formulazione obiettivi e piano lavoro annuale del SID. Collabora con DS RI alla rilevazione dei bisogni formativi del personale del SID; gestione informazioni,comunicazioni,elaborazione,valutazione dei processi assistenziali. Partecipa alle riunioni di coordinamento.

� � E’ responsabile dell’organizzazione dei turni di servizio e della programmazione delle attvità assistenziali (piani di lavoro). E’ responsabile gestione risorse materiali. E’ responsabile formazione continua anche x smaltimento rifiuti e sicurezza dei lavoratori in ambiente di lavoro.E’responsabile della tenuta e archiviazione della documentazione . Inserimento neo assunti.

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JOB DESCRIPTION INFERMIEREJOB DESCRIPTION INFERMIERE

� POSIZIONE DI LAVORO (incarico) �

� DIPENDENZA GERARCHICA �

� QUALIFICA CATEGORIA �

� PROFILO PROFESSIONALE �

� MISSION (Scopo della posizione) �

� �Responsabile dell’assistenza

infermieristica generale.

� �Responsabile attività infermieristiche e

coordinamento organizzativo del SID.

� �Collaboratore professionale sanitario-

infermiere- D.

� �E’ il professionista sanitario primo

responsabile dell’assistenza infermieristica

generale.

� � E’ il professionista che promuove e

coordina le cure e l’assistenza. Svolge

con autonomia professionale attività di

promozione, prevenzione,riabilitazione,

cura e assistenza x salute individuale e

collettiva

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JOB DESCRIPTION INFERMIERE (segue)JOB DESCRIPTION INFERMIERE (segue)

� RELAZIONI FUNZIONALI �

� TITOLI E QUALIFICHE �

� RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI�

� RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE�

� �Dirigente Medico,SIA, altri operatori

dellSS.SS.,MMG,ospedali e/o UOT-SSB

dei comuni,volontariato,cooperative.

� � Diploma di laurea triennale in

infermieristica o diploma universitario o

diploma infermiere professionale.

� �identifica bisogni assistenza - relativi

obiettivi – indicatori per il monitoraggio- e

costruisce il PAI in collaborazione con FP

coinvolte nel processo assistenziale.

Garantisce corretta applicazione delle

prescrizioni diagnostico- terapeutiche. Per

l’espletamento di funzioni si avvale di

personale di supporto. Contribuisce alla

formazione del personale di supporto,

concorre all’aggiornamento proprio profilo

e alla ricerca. Partecipa alle riunioni di

servizio.

� �Pianifica, gestisce e valuta l’intervento

assistenziale infermieristico.

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OPERATORE SOCIO SANITARIOOPERATORE SOCIO SANITARIO� POSIZIONE DI LAVORO (incarico) �

� DIPENDENZA GERARCHICA �

� QUALIFICA CATEGORIA �

� PROFILO PROFESSIONALE �

� MISSION (scopo della posizione) �

� RELAZIONI FUNZIONALI �

� TITOLI E QUALIFICHE �

� RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI�

� RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE�

� �O.S.S. con formazione complementare in assistenza sanitaria.

� �Responsabile attività infermieristiche e coordinamento

organizzativo del SID.

� �Categoria BS.

� � E’ operatore che collabora al soddisfacimento dei bisogni

primari paz.

� � soddisfare bisogni primari nell’ambito proprie competenze x

favorire benessere e autonomia della persona.

� �Dirigente medico,altri operatori,ecc.

� �Attestato di qualifica di Operatore S.S.

� � in base proprie competenze, in collaborazione con altre figure

professionali sa attuare i piani di lavoro. Utilizza metodologie di

lavoro comuni (schede protocolli ecc.). Aiuta l’infermiere, svolge

attività dirette all’igiene personale, pulizia e manutenzione

attrezzature,raccolta stoccaggio rifiuti, effettua medicazioni

semplici. Ecc.(mansionario).

� � NO.

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RUOLO E FUNZIONI DELL’INFERMIERE COORDINATORERUOLO E FUNZIONI DELL’INFERMIERE COORDINATORE

RUOLO insieme di comportamenti formalmente stabiliti in base alla natura dell’ufficio ricoperto e delle responsabilità assegnate che si distinguono in:

Area di attività – operazioni mentali necessarie per prendere decisioni o assegnare compiti

Area di responsabilità – obbligo o dovere di svolgere compiti o raggiungere obiettivi, comprende: a) la responsabilità organizzativa b) la responsabilità personale.

Area dei risultati – intesa come risultati di efficacia e efficienza.

Il ruolo si esplica mediante l’esercizio di una serie di funzioni (aree di responsabilità) all’interno delle funzioni si svolgono delle attivitàfinalizzate al raggiungimento dell’obbiettivo ed alla gestione del gruppo di lavoro.

Per ottenere ciò bisogna considerare:

� Le mansioni

� I compiti

� Le operazioni

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Funzioni – attività del coordinatore di unità operativa (P.O., distretto, dipartimento) Funzioni – attività del coordinatore di unità operativa (P.O., distretto, dipartimento)

Svolte secondo gli orientamenti forniti dal RID

Con il coinvolgimento degli infermieri e personale di supporto.

Quando è il caso sono inoltre concordate con il responsabile medico dell’U.O.

La funzione organizzativa prevede:

a) organizzazione, gestione e valutazione dei professionisti appartenenti all’U.O. coordinata nonché degli operatori che li coadiuvano

b) pianificazione,gestione e verifica dei diversi processi a valenza sanitaria afferente alla propria funzione

c) Gestione delle risorse tecnico – strumentali, dei presidi sanitari e farmacologici

Da ciò si evince l’importanza che assume l’utilizzo di strumenti informativi quali i piani di lavoro e di attività,richieste di risorse umane e materiali, stesura di progetti, valutazioni preventive e consuntive, valutazione del personale e relativa gestione e pianificazione dei turni di servizio.

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Centro di Salute mentaleCentro di Salute mentale

Rappresenta il nucleo centrale del D.S.M.,la sede

organizzativa dell’equipe e il polo di

coordinamento delle attività psichiatriche

ambulatoriali e domiciliari.

Garantisce l’assistenza per popolazione compresa

tra 50/75 mila abitanti

� D.M. 24/05/95 determina i Requisiti minimi

strutturali, tecnologici e organizzativi del C.S.M.

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D.M. 24/05/95 determina i Requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi

del C.S.M

D.M. 24/05/95 determina i Requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi

del C.S.M

STRUTTURALI TECNOLOGICI:

� Dotazione minima di ambienti

� Ambienti integrativi – “consigliati”-

� Richieste prestazionali per specifici ambienti

� Caratteristiche dei materiali per specifici ambienti.

� accessibilità

� Caratteristiche igrotermiche e illuminotecniche

� Dotazioni impiantistiche generali.

ORGANIZZATIVI: ai fini della copertura dell’area di popolazione di competenza e l’attuazione dei propri compiti, dispone di medici psichiatri: 1/10 mila abitanti; infermieri 1,5/10 mila ; psicologi 4/da 50- 75 mila e 8 altre unità /50- 70 mila di operatori (educatori, t.o. a. s. o altro profilo assimilabile).

� Presenza di personale medico – infermieristico (per 12 ore al giorno, 6 gg sett.)

� Presenza programmata delle altre figure professionali

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Funzioni del c.s.m. indicate dal D.P.R. 7/4/94Funzioni del c.s.m. indicate dal D.P.R. 7/4/94

IN QUANTO SEDE DEL COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI DI

PREVENZIONE, CURA, RIABILITAZIONE E REINSERIMENTO SOCIALE

NEL TERRITORIO DI COMPETENZA. GRAZIE ANCHE

ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE CON LE ATTIVITA’ DEI DISTRETTI IL

C.S.M. SVOLGE:

� Attività di accoglienza, analisi della domanda e attività diagnostica.

� Definizione e attuazione di programmi terapeutico- riabilitativi e socio-

riabilitativi

� Attività di raccordo con i medici di medicina generale

� Consulenza specialistica ai “servizi di confine” e alle strutture residenziali

� Attività di filtro ai ricoveri e di controllo della degenza nelle case di cura neuro

psichiatriche

� Valutazione ai fini del M.C.Q.

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L’ATTIVITA’ INFERMIERISTICA NEL C.S.M.L’ATTIVITA’ INFERMIERISTICA NEL C.S.M.

L’ORGANIZZAZIONE deve essere improntata all’elasticità per fornire

risposte diversificate nelle fasi del trattamento terapeutico del paziente.

L’ATTIVITA’infermieristica,data la tipologia dei pazienti è altamente

specialistica,la particolarità della stessa inoltre è data dal fatto che

venga esercitata principalmente sul territorio rappresentato da:

domicilio, casa famiglia, ambulatorio psichiatrico,

L’assistenza domiciliare rappresenta il cuore dell’attività infermieristica

del C.S.M. che permette così di ridurre la frequenza dei ricoveri con

conseguente riduzione dei costi sanitari e beneficio per il paziente .

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L’ATTIVITA’ INFERMIERISTICA NEL C.S.ML’ATTIVITA’ INFERMIERISTICA NEL C.S.M

� Raccolta e analisi dei dati sulla popolazione servita dal distretto per identificarne i bisogni di salute

� Raccolta ed elaborazione dei dati statistici di coloro che si rivolgono al servizio (prestando attenzione al trattamento dei dati sensibili – legge 675/96-)

� Erogazione delle prestazioni assistenziali (attività di accoglienza e ambulatoriale, gestione della terapia farmacologica e rilevazione dei suoi effetti)

� Rapporto psicoterapico i bisogni del singolo paziente vanno conosciuti e compresi)

� Protezione del paziente (e delle persone di riferimento,nei periodi di acuzie o di possibile crisi)

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Organizzazione per processiOrganizzazione per processi

� Processo: una sequenza di attività fra loro correlate secondo la logica del cliente interno e finalizzate ad uno specifico

risultato finale.

� PROCESSI Di SUPPORTO

gestionali – amministrati –

tecnici

� PROCESSI DI SUPPORTO

SANITARI - SOCIALI

RIDEFINIZIONE DELLA NATIRA DEI COMPITI

L’infermiere si avvale di strumenti informativi

processo diagnostico – terapeutico – assistenziale

PROCESSO PRIMARIO UTENTE

Gestione farmaci presidi

Gestionali indagini

Pianificazione

Gestione personale

Manutenzione

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PROCESSO DI ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO.A CURA DI: DR. V. MANNA E C.P.S.I. C.S. CURCIO

(M.C.Q. D.S.M. ANNO 2009 ) C.S.M.H2 ALBANO LAZIALE

PROCESSO DI ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO.A CURA DI: DR. V. MANNA E C.P.S.I. C.S. CURCIO

(M.C.Q. D.S.M. ANNO 2009 ) C.S.M.H2 ALBANO LAZIALE

RICHIESTA DI

ACCOGLIENZA

PROCEDURA 1°

ACCOGLIENZA

OPERATORI

INCARICATI

CHI FA

COSA

DOCUMENTAZIONE

INFERMIERI

INFERMIERIVERIFICA LA

RICHIESTA

APPROPIATEZZA

RICHIESTANO

SI

INVIO AD ALTRO

SERVIZIO (O MMG)INFERMIERI

URGENZA?

SI

NO

SIMEDICO

PSICHIATRA

ACCOGLIENZA

RACCOLTA

DATI

SOCIO-DEMOGRAFICI

PRENOTAZIONE 1° VISITA

PSICOLOGICA O

PSICHIATRICA

INFERMIERI

INFERMIERI

A.S.

CARTA SERVIZI

INFORMAZIONE

TICKET

SCHEDA DI

ACCOGLIENZA

AGENDA

APPUNTAMENTI

INFERMIERI

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PROCESSO DI ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO.A CURA DI: DR. V. MANNA E C.P.S.I. C.S. CURCIO

(M.C.Q. D.S.M. ANNO 2009 ) C.S.M.H2 ALBANO LAZIALE

PROCESSO DI ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO.A CURA DI: DR. V. MANNA E C.P.S.I. C.S. CURCIO

(M.C.Q. D.S.M. ANNO 2009 ) C.S.M.H2 ALBANO LAZIALE

PROCEDURA

di presa in carico

.(Cartella)

OPERATORI

INCARICATI

CHI FA

COSA

DOCUMENTAZIONE

Psichiatra

Psicologo

Psichiatra

psicologo

NO

Si

Invio altro

Servizio o MMG

infermieri

NECESSITA

TEST??

NO

SI

MEDICO

PSICHIATRA

INVIO ASSISTENTE

SOCIALE

DEFINIZIONE

PROGETTO

TERAPEUTICO

INFERMIERI

MEDICO

PSICHIATRA

AGENDA

APPUNTAMENTI

CARTELLA

CLINICA

CARTELLA

CLINICA

EQUIPE

PSICHIATRA

PSICOLOGO

INFERMIERI

ASSISTENTE

SOCIALE

Colloquio di

valutazione

Valutazione

Presa in

Carico?

Prima visita

Psichiatrica

psicologica

Psichiatra

psicologo

MRP +

CARTELLA

CLINICA

SISTEMA

INFORMATICO

TRATTAMENTO

MEDICO

OPERATORI

INCARICATI DOCUMENTAZIONE

PRIMA VISITA

MEDICA

MRP +

C C

SSISTEMA

INFORMATICO

INVIO

PSICOLOGO

NECESSITA’

INTERVENTI

SOCIO

ASS.

SI

NO

FOLLOW

UP

INFERMIERI

MEDICO

PSICHIATRA

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Organizzazione delle attivitàOrganizzazione delle attività

L’organizzazione delle attività costituisce un’importante funzione del coordinatore . Ciò

implica la scelta del modello organizzativo cui fare riferimento il più appropriato

all’ambiente d i riferimento, alla tipologia dell’utenza e delle prestazioni.

I modelli più significativi sono:

� ASSISTENZA FUNZIONALE: ASSEGNAZIONE DEI COMPITI DA PARTE DEL CAPOSALA

SECONDO PROTOCOLLI (LINEE GUDA) SEGUTI RIGIDAMENTE.

� ASSISTENZA DI GRUPPO: (TEAM NURSING)IL CAPOSALA SUDDIVIDE OPERATORI IN

GRUPPI E ASSEGNA AL LEADER I PAZIENTI DA ASSISTERE,TRASFERIMENTO

RESPONSABILITA’ A LIVELLO OPERATIVO

� ASSISTENZA PRIMARIA:( PRIMARY NURSING) E’ ASSISTENZA PERSONALIZZATA

AFFIDATA ALL’INFERMIERE DI RIFERIMENTO.

� ASSISTENZA MODULARE: PAZIENTI SUDDIVISI IN MODULI.

� CASE MANAGEMENT: IL SISTEMA INENDE INTEGRARE GLI INTERVENTI AL

PAZIENTE,EVITANDONE LA FRAMMANTAZIONE ELA CASUALITA’ ATTRAVERSO

UN’ASSISTENZA CHE TENDA A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA E CONTENERE I

COSTI.

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IL CASE MANAGER IN PSICHIATRIAIL CASE MANAGER IN PSICHIATRIA

Il principale problema connesso alla patologia psichiatrica nelle sue

manifestazioni è rappresentato dalla continuità delle cure.

La figura dell’infermiere case manager ,nell’ambito dell’assistenza

domiciliare diretta al paziente psichiatrico, può contribuire in misura

considerevole alla diminuzione dei ricoveri in ospedale,secondo i dettami

di legge per la conduzione delle strutture del SSN.

Le norme vigenti infatti indirizzano all’individuazione del regime assistenziale

più adatto al fine dell’utilizzo ottimale delle risorse disponibili (codice

deontologico art. 10). Significa che l’infermiere è corresponsabile anche

dell’appropriatezza del ricovero, non sotto l’aspetto clinico (di esclusiva

competenza medica), ma sotto l’aspetto gestionale.

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Gestione del cambiamento organizzativoGestione del cambiamento organizzativo

� Forze Conformismo paura del

Frenanti ricerca di rischio perdita di

sicurezza economico privilegi

� Status quo

� Forze trainanti pressioni della maggiore autostima

direzione compiacimento Miglioramento

della direzione organizzativo

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La delegaLa delega

La delega: strumento gestionale utile nelle organizzazioni sanitarie dove sono fortemente presenti PROFESSIONISTI che ambiscono all’autonomia e sviluppo delle proprie competenze. Non è attribuzione di attività.

E’ l’atto mediante il quale il delegante conferisce al delegato responsabilità e autorità per svolgimento di attività proprie di cui mantiene la responsabilità del risultato.

Lo scopo è ottenere maggior rapidità dei processi decisionali, aumentare il coinvolgimento dei dipendenti con conseguente qualità del lavoro di tutti.

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La responsabilità giuridicaLa responsabilità giuridicaNell’esercizio professionale il professionista si assume responsabilità di natura

giuridica.

� Penale:si pone in essere una condotta che corrisponde o provoca un fattoche costituisce reato contemplato dal C.P. o da altra legge dello stato.

� Civile:si provoca un danno ingiusto in conseguenza di una condotta che obbliga a risarcire il danno.

� Amministrativo disciplinare:inosservanza di doveri di ufficio e di servizio, comporta sanzioni di carattere amministrativo erogate con provvedimento interno (dipendenti pubblici/ privati).

� Deontologica: mancato rispetto dei principi etici( acquista valenza mancato rispetto dei principi etici( acquista valenza giuridica ai sensi della legge 42/99.)giuridica ai sensi della legge 42/99.)

La corte Costituzionale ha affermato che, per colui che esercitiprofessionalmente un’attività esiste l’onere di presa di cognizione delle regole. La mancata conoscenza non potrà essere invocata a difesa del proprio operato.

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conclusioniIl management è uno dei saperi più consolidati nell’infermieristica italiana. L’ambito nel quale da

sempre, ogni giorno e con molta fatica,la professione contribuisce attivamente a risolvere i

molti problemi del S.S.N.

E’ il sapere sul quale ha legittimato una capacità di dirigere e gestire. Oggi la professione nel

suo insieme è consapevole che lo spazio che occupa diventa sempre più ampio e

complesso, tutto ciò esige da parte del coordinatore l’acquisizione e lo sviluppo di capacità

concettuali,comportamentali e tecniche.

Questo consentirà inoltre al coordinatore di descrivere le proprie funzioni ai dirigenti e al

personale per ridurre le ambiguità e le possibilità di conflitto.

Partendo dal presupposto che la qualità è un elemento essenziale dell’attività professionale, il

coordinatore è l’anello di congiunzione tra l’azienda che tende costituire un sistema di

qualità globale per aumentare gli standard di sicurezza e gli operatori che devono fare

proprie metodologie operative che evidenze scientifiche codificano traducendole in

pratica.

Il coordinatore infermieristico psichiatrico nei distretti, ruolo e funzioni.

Cpse Sandra Starnoni

Il coordinatore infermieristico psichiatrico nei distretti, ruolo e funzioni.

Cpse Sandra Starnoni

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Il coordinatore infermieristico psichiatrico nei distretti, ruolo e funzioni.

Cpse Sandra Starnoni

Il coordinatore infermieristico psichiatrico nei distretti, ruolo e funzioni.

Cpse Sandra Starnoni

Grazie per l’attenzione