il prelievo che prevede siamo quel che mangiamo · ti a quanti non abbiano mai superato il terrore...

13
Siamo quel che mangiamo odontoiatria in clinica dente non duole A Nuova Villa Claudia una valida équipe di medici e biologi nutrizionisti imposta una corretta alimentazione analisi al top il prelievo che prevede Anno 3° Numero 9 Periodico di informazione della Casa di Cura Nuova Villa Claudia Diffusione gratuita l’ingrediente segreto di Heinz Beck

Upload: lycong

Post on 16-Feb-2019

216 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Siamoquel chemangiamo

odontoiatria in clinicadente non duole

A Nuova Villa Claudiauna valida équipe di medici e biologi nutrizionisti impostauna corretta alimentazione

analisi al topil prelievo che prevede

Anno 3° Numero 9Periodicodi informazionedella Casa di CuraNuova Villa ClaudiaDiffusione gratuita

l’ingrediente segretodi Heinz Beck

“c

Anche quest’anno arriviamo con My Life a un passo dalmare e alle pendici della montagna di un meritato riposoe contestualmente di un’assistenza che a Nuova Villa

Claudia sarà garantita nei suoi comparti sanitari nel periodo esti-vo. Dunque, confermando una tradizione d’impegno e di vicinan-za ai pazienti, saremo aperti per l’intero mese di agosto. Unascelta legata principalmente alla deontologia radicata nel nostrogiuramento di Ippocrate (siamo due medici, ancor prima che tito-lari della struttura) e alla consapevolezza che una Casa di CuraPrivata accreditata e altamente specializzata come Nuova VillaClaudia assuma ogni giorno di più nel panorama sanitario nazio-nale un ruolo nevralgico nell’assistenza sociale. Dunque, lanostra mission non si arresta e, andando incontro alle esigenzedell’utenza sanitaria, sviluppa parallelamente investimenti sullatecnologia più avanzata sia a livello diagnostico che di preven-zione. Ne è testimonianza il nuovo programma del nostroLaboratorio di Analisi che due biologi all’avanguardia hanno svi-luppato consentendo di accedere a conoscenze spesso decisivenella diagnosi precoce delle trombofilie e dei tumori, solo percitare due esempi eclatanti. Ne parliamo in questo numero insie-me con un ampio spazio dedicato alla nutrizione e al nuovo ser-vizio di Odontoiatria in clinica che offre vantaggi non indifferen-ti a quanti non abbiano mai superato il terrore per trapani edestrazioni dentarie. Nelle nostre rubriche, poi, ospitiamo unostraordinario chef come Heinz Beck che in un’intervista esclusi-va a My Life svela, con la semplicità e la classe dei Grandi, lacura riservata alla scelta degli ingredienti dei suoi piatti con unocchio costantemente puntato sulla corretta alimentazione. Non acaso sono suoi due progetti legati alla lotta all’obesità infantile e,in collaborazione con l’Università di Firenze, alla Botanica. Poi,la rubrica del dott. Federico Coccìa, presidente della FondazioneBioparco, che riferisce della straordinaria capacità dei cani didiagnosticare precocemente le forme tumorali nell’uomo. Infine,una novità, quasi una rivoluzione copernicana alla quale ha aderi-to Nuova Villa Claudia: stiamo parlando di Sanitbook. Si tratta diun nuovo sistema di archiviazione della documentazione sanitariache consente al paziente, alle strutture sanitarie e ai medici dicondividere un processo diagnostico e curativo on-line.Leggendo questo numero ne saprete di più. Buone vacanze ebuona salute a tutti.

Gian Luigi Rizzo e Laura Melis

NUTRIZIONE

Cibiamocidi Marino Collacciania pagina 4

COMUNICATION

Sanitbook mi piacedi Claudia Flaminia pagina 8

ANALISI CLINICHE

Profondo rossodi Alice Alessia pagina 14

UROLOGIA

Fior di prostatadi Marino Collacciania pagina 18

ODONTOIATRIA

Sorridi alla pauradi Andrea Riccardia pagina 20

DOG THERAPY

Vita da canidi Federico Coccìaa pagina 22

1

c

2

3

4

5

6

o n t e n u t i

Direttore responsabile:Marino [email protected]

Sede legale:via Flaminia Nuova, 280 Romawww.nuovavillaclaudia.it

Iscritto nel Registro Stampadel Tribunale di Roman. 135/2013 del 25/06/2013

Stampatonel mese di Luglio 2015 da TMB Stampa srl - Roma

hi e cosa

5

Linee-guida A Nuova Villa Claudia l’équipe di medici e biologi nutrizionisti è in grado di trovare la “ricetta” giusta

Recenti ricerche hanno dimostrato come vi sia unostretto collegamento tra il cervello e la pancia: tale“filo diretto” è garantito sia dalla connessione trasistema nervoso autonomo e sistema nervoso ente-rico (nervo vago, pelvico e splancnico) sia dallacontemporanea presenza, nel cervello e nel trattogastrointestinale, dello stesso gruppo di ormoni:somatostatina, neurotensina, oppiodi, etc. A suavolta, il cervello enterico è in stretto collegamentocol sistema endocrino - molto diffuso all’internodella mucosa gastrointestinale (cellule Apud) – ecol sistema immunitario, in questo caso popolatoda una rete linfatica particolarmente ampia. Ecco allora che il nostro addome si presenta comeun importante complesso neuroendocrinoimmuni-

LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE

1) Controlla il peso e mantieniti sempre attivo

2) Più cereali, legumi, ortaggi e frutta

3) Grassi: scegli la qualità e limita la quantità

4) Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti

5) Bevi ogni giorno acqua in abbondanza

6) Il sale? Meglio poco

7) Bevande alcoliche: se sì, solo in qualità controllata

8) Varia spesso le tue scelte a tavola

utrizionen

tario integrato chesvolge funzionicon un largo mar-gine di autonomia mache, al tempo stesso,subisce pesanti influenzesia dall’esterno (cibo,input visivi, etc) sia dal-l’interno (emozioni, convin-zioni, abitudini, etc.). Tuttociò premesso, è facile intuirecome mangiare non serva solo aricostituire le riserve energetiche estrutturali, ma anche a influenzare isistemi di regolazione generale dell’or-

ganismo: ci riferiamo al sistema nervoso,immunitario, endocrino. E, come ha dimostratol’epigenetica, anche al Dna.Basterebbe questa introduzione per comprende-re quanto sia nevralgica nella salute psico-fisicauna corretta alimentazione. Ma come “onorar-la”? Gli alimenti di cui disponiamo sono tantis-simi e altrettanti sono i percorsi per realizzarediete e stili di vita salutari con svariate possibi-lità di scelta come peraltro indicato dagli orien-tamenti e dalle direttive alimentari stilate dagliOrganismi scientifici dei maggiori Paesi delmondo. Dal 1986, l’Inran ha elaborato leprime “Linee guida per una sana alimentazio-ne italiana”.

Un viaggio nel corpo, nella fattispecie nella panciaper comprendere come alimentazione/salute siaun’equazione possibile, raggiungibile e quotidiana-mente migliorabile. Infatti, l’alimentazione fornisce alnostro corpo l’energia e i “mattoni” indispensabilialla vita, e non solo. A Nuova Villa Claudia una vali-da équipe di medici e biologi nutrizionisti è in gradodi impostare percorsi di alimentazione nel quotidiano,correggendo altresì le situazioni di sovrappeso eallontanando i rischi legati all’obesità. Particolareattenzione è dedicata alle donne in gravidanza e alcorretto apporto calorico nella fase di crescita deibambini.

di MARINO COLLACCIANI

cibiamo ciPesce a volontà

Lo si potrebbeconsumare

tutti i giorni o almeno

due-tre volte a settimana

stando soltantoattenti

a evitare grassinelle cotture

Donne in stato interessanteLa donna in gravidanza non può pensare di mangiare per due:l’apporto calorico deve essere quello sufficiente a mantenereil peso ideale nei primi 3 mesi, accresciuto di circa 150-300 Kcalnei mesi successivi (ci riferiamo a soggetti in sovrappeso). Poi, la corretta alimentazione comincia con lo svezzamento al 4°-5° mese

Bimbi obesi o denutritiObesità: le cause risalgonospesso al gruppofamiliareper alimentazionenon corretta a livellodi qualità e quantità.Anche la scarsa atti-vità fisica contribui-sce nei bambini adaccrescere i rischi.Denutrizione: la carenza proteicapuò rallentare lacrescita poiché ilsolo apporto calori-co non garantisceun corretto accre-scimento pondero-staturale

7

“i

L’ingrediente segreto. È stato anche il titolo di un suo libro(ne ha scritti otto), ma in sostanza è la quinta essenza dellapeculiarità di un uomo che, senza rivoluzioni, ha inventatoun modo sublime di fare cucina “straordinariamente norma-le”. Perché il genio indiscusso di Heinz Beck si abbina allavita e alle esigenze degli esseri umani, con quella naturalez-za che trae spunto dalle proprie qualità morali e dall’amoreper i prodotti della terra. Tutto il resto è ricerca, progettuali-tà, cura certosina nella preparazione e originalità assolutanella presentazione. Facile capire il “verbo” dell’uomo e lasua semplice grandezza, praticamente impossibile riprodurneil “segreto”. Da uno dei suoi santuari della cucina internazio-nale, “La Pergola” dei Rome Cavalieri Waldorf Astoria,Heinz Beck ci aiuta e entrare nel suo mondo in un’intervistaesclusiva a “My Life”. Prima di farlo ci leviamo 3 “cappelli”dell’Espresso e prendiamo 3 “forchette” del Gambero Rossosotto la luce sfavillante delle 3 “stelle” Michelin. Ovvero, il

top del top accreditato a “La Pergola”, sotto la guida del grande chef tedesco: “Ma ormai misento più italiano - sorride - perché il maggior numero dei miei anni li ho vissuti qui, nel vostroPaese”.

Ci spiega come si diventa Lo Chef?“Io lavoro ingredienti di prima qualità e ritengo che così facendo la metà del piatto sia già fatta.Quindi, prodotti freschi, legati alla stagionalità e al territorio: è un punto di partenza inalienabileper chi vuole raggiungere l’eccellenza gastronomica”.Si sente parlare spesso di “cucina molecolare”: cosa ne pensa?“Il mio progetto è diverso: faccio una cucina salubre pur utilizzando scienza e ricercatori permigliorare l’apporto nutritivo e la qualità dei piatti. Insomma, resto e sarò sempre Heinz Beck:ma sono una persona curiosa e mi piace addentrarmi nelle trasformazioni del cibo. Non cercoeffetti speciali, ma di venire incontro alle esigenze e alle mutate abitudini della popolazione”.Dunque, un occhio rivolto anche al “sociale”?“Sicuramente. Nel 2010 ho scritto un libro ”Ipertensione&Alimentazione” e da allora ho avviatodue progetti: uno sull’obesità infantile e l’altro, in collaborazione con l’Università di Firenze,sulla botanica”.Oltre a “La Pergola”, ha aperto due suoi ristoranti a Tokyo, altrettanti in Italia, uno inPortogallo: ci parla della sua ultima “creatura”?“Volentieri, anche perché parla italiano: si chiama “Tast of Italy by Heinz Beck”, a Dubai, allaGalleria Mall di Jumeirah Beach. L’ho appena inaugurato, e si aggiunge al “Social Heinz Beck”,sempre a Dubai”.

Mar. Coll.

o proprio io

Heinz BeckL’ingrediente segreto

9

omunication

di CLAUDIA FLAMINI

Difficoltà di reperimento di un medico, problemiper lo stesso di raggiungere in tempi utili ilpaziente, impossibilità di emettere una diagnositempestiva e, quindi, efficace: tutta una serie didisfunzioni operative relative alla salute delpaziente e, in molti casi, alla possibilità di ridur-re al minimo i danni. Su questo sfondo è statoideato Sanitbook. Cos’è? In parole molto sem-plici si tratta di un nuovo sistema di archiviazio-ne della documentazione sanitaria che permetteal paziente, alle strutture sanitarie e ai medici dicondividere un processo diagnostico e curativoon-line. Nuova Villa Claudia ha aderito perprima al programma e oggi è in grado di dedica-re ai propri utenti un servizio di grande attualitàe in perenne, naturale sviluppo con le scopertemedico-scientifiche e la tecnologia. D’altro canto, la natura del Sistema SanitarioNazionale in Italia è generalmente molto com-plessa e articolata. Così – pur offrendo secondoautorevoli giudizi un servizio di livello, genera

EMPOWERMENT, LA FILOSOFIA DEL PROGETTO

Il fine di Sanitbook è quello di costituire un’azione sociale attraver-so le persone, le organizzazioni e le comunità che acquisiscono

competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente socialee assistenziale per migliorare l’equità e la qualità della vita.

Scienza e tecnologia La possibilità di condividere tra medico e paziente un processo diagnostico e curativo on-lineè sulla piattaforma

mi piace

C

11

molto spesso un aumento dei tempi di attesa,incertezze e ritardi sulle azioni da intraprendere.Colpa di sistemi di comunicazione tra i vari emolteplici soggetti coinvolti, il più delle voltepoco efficienti perché obsoleti. Le conseguen-ze? Sfiducia generalizzata e aumento del costoche l’utente-paziente sostiene.Ecco, dunque, l’idea di utilizzare le nuove tec-nologie informatiche per migliorare la comuni-cazione tra medici, pazienti e strutture sanitarie:si sviluppa, così, un nuovo modo di concepirele relazioni tra i soggetti coinvolti nel mondodella sanità, mutuato dai social network e maiutilizzata sin qui nel nostro Paese.E allora vi presentiamo la “scheda” diSanitbook: è una piattaforma software dove gliutenti possono registrarsi e collegarsi per acce-

dere a uno spazio di archiviazione dei propridocumenti sanitari, in modo da “dematerializza-re” il cartaceo presente in casa propria, con lapossibilità di poterli condividere con il propriomedico oppure di poterli caricare e visualizzareda qualsiasi parte del mondo con qualunquedispositivo mobile che abbia accesso alla reteInternet.Sanitbook prevede 4 tipi di utenti: 1) paziente;2) medico; 3) altro professionista sanitario; 4)struttura sanitaria. Nello specifico, sarà possibile per il pazientecontattare privatamente il medico utilizzando ipropri smartphone, tablet, laptop o pc desktopdirettamente dal luogo in cui si trova – che puòessere la struttura, la propria abitazione o un

luogo qualsiasi raggiunto da una connessione aInternet, senza recarvisi di persona: bensì, sem-plicemente, contattando il medico tramite l’ap-plicazione e ottenendo così una risposta moltopiù veloce del normale. La stessa operazionepotrà essere effettuata dal sanitario che potrà,quindi, mettersi in contatto con il paziente inqualsiasi momento della giornata.Dal canto suo l’utente disporrà di uno spazioprivato dove potrà caricare i propri documentisanitari mentre il medico potrà anche – previaautorizzazione del paziente stesso – accederealla sua cartella clinica virtuale e consultarla intempo reale. Il tutto senza che nessuno dei duedebba spostarsi fisicamente per raggiungerel’altro: potrà, per esempio, consultare il ”diariopressorio” o quello “glicemico” del paziente

oppure verificare la corretta assunzione dei far-maci prescritti attraverso la visione sempre vir-tuale del “diario farmacologico”. Sùbito perce-pibili i vantaggi per entrambi i soggetti poichési realizza un’enorme semplificazione e ungrande aumento dell’efficienza relazionale peril servizio ricevuto.E la privacy? Trattandosi di informazioni sani-tarie e, quindi, di dati sensibili il livello di riser-vatezza sarà molto elevato. Infatti, tutte lediscussioni saranno private e utilizzerannocome strumenti i messaggi privati e la chat pri-vata. Nella bacheca pubblica saranno consentitiesclusivamente i messaggi di carattere informa-tivo, promozionale o di assistenza tecnica inse-riti dall’amministrazione della piattaforma.Semplice il meccanismo: gli utenti si contattanotramite richiesta di connessione a due passaggiche devono accettare entrambi per, poi, potercomunicare.Infine, Sanitbook permette la registrazione sulsistema anche di strutture sanitarie, a partire daipiccoli studi medici che potranno proporre pre-stazioni sanitarie. E i medici di medicina gene-rale potranno utilizzare la piattaforma comestrumento di comunicazione-informazioneanche per terapie e consulti-certificazione.

Fascicolo on lineCon Sanitbookil tuo fascicolosanitario sarà sempreaggiornato, disponibilee consultabilein ogni parte del mondo

Contatti facili e velociPotrai richiedereun contatto al professionistae condividere con luila tua documentazionesanitaria

Supporto quotidianoAvrai a disposizione “app”dedicate ad aiutartinel tuo percorsodi cura come la somministrazionedi farmaci, il diario pressorio, quello glicemico, etc.

Utente tranquilloIl progetto consente ai pazientidi ricevere e condividere,alle strutture sanitarie di inviare, ai professionisti di fiducia di consultare direttamente i referti e la documentazioneclinica sul proprio profilo Sanitbook

Una piattaformasoftware sulla qualei pazienti si registrano

Enorme semplificazioneed efficienza relazionaleper il servizio ricevuto

VISTO DAL PAZIENTE

Gestire e catalogare i documenti sanitari, inmodo semplice e veloce per averli sempre consé; condividere i documenti archiviati con iprofessionisti sanitari di fiducia agevolando ilprocesso di cura; ricezione del referto del-l’esame appena eseguito presso la strutturaSanitaria di riferimento e possibilità di render-lo immediatamente visibile al medico di fidu-

cia oppure ai medici anche di altre città condividendo con loro ireferti. Gestire i valori fisiologici, (pressione INR, glicemia, etc.),le terapie farmacologiche e gli appuntamenti sanitari attraversol’utilizzo di diari e di agende dedicate.

VISTO DALLE STRUTTURE

Invio dei referti direttamente sul profilo diSanitbook del paziente in modo semplice esicuro. Una vetrina online dove essere sempreraggiungibili da migliaia di utenti per contatti,informazioni e prenotazioni: un sistema chepermetterà ai medici della struttura un contat-to più veloce e completo con i propri pazientie la possibilità di confrontarsi con gli altri pro-

fessionisti all’interno di percorsi multidisciplinari.

VISTO DAL MEDICO

Controllo delle terapie e dei referti dei pazientiattraverso la condivisione dei documenti con i propri assistiti in tempo reale.Documentazione completa e aggiornata delpaziente sempre e in ogni luogo. Possibilità diconsultare direttamente i referti e la documen-tazione clinica delle persone in cura con altrispecialisti in un percorso multidisciplinare.

VISTO DA ALTRI

Per infermieri, ostetrici, fisioterapisti, osteopa-ti, ortottisti, odontoiatri, terapisti e tutti glioperatori tecnici sanitari ausiliari la possibilitàdi essere sempre contattati in maniera sempli-ce e veloce dai pazienti, inviare e riceveremessaggi dagli stessi, dalle strutture sanitarieo da altri professionisti. Controllo delle terapieo dei referti dei pazienti attraverso la condivi-

sione dei documenti in tempo reale. Documentazione completa e aggiornata del paziente sempre e in ogni luogo con la possibilità di confrontarsi con altri specialisti in un percorso multidisciplinare.

omunicationC

15

nalisi clinichea

che e consente di individuare i soggetti a rischio(circa il 50% dei pazienti che hanno avuto unatrombosi è risultato affetto da tale anomalia). Sipuò così allontanare il rischio dell’insorgenzadella trombosi attraverso una cura preventivaanche con corrette abitudini alimentari e adeguatistili di vita. Morbo celiacoLa celiachia è un’intolleranza permanente causatadall’ingestione del glutine presente in molticereali (frumento, orzo, avena, segale, farro,kamut, spelta, triticale). E’ una patologia di tipoautoimmune nella quale l’organismo producedegli autoanticorpi che provocano la distruzionedell’epitelio intestinale con conseguente malas-sorbimento di tutti i nutrienti. Può comparire inqualsiasi momento della vita, spesso dopo eventistressanti come la gravidanza, interventi chirurgi-ci o infezioni intestinali. La diagnosi sierologicaviene condotta mediante uno screening immuno-logico o genetico o entrambi. Il tutto con un sem-plice prelievo di sangue.Diagnosi di Helicobacter PyloriL’Helicobacter Pylori è un batterio che infetta la

Profondo rosso. Perché con un prelievo sanguignoe non solo è possibile andare oltre le conoscenzeacquisite con i test tradizionali, mirati ad alcunirisultati. Quindi, a parte gli esami di routine, seguìticon grande scrupolo, a Nuova Villa Claudia dueaffermati biologi – il dott. Alessandro Cistera e ildott. Alessandro Ruzza – grazie a specifici esamiavanzati sono in grado con una serie di prelievi diottenere importanti risultati sia nel campo della dia-gnostica sia in quello delle prevenzione, anche alivello oncologico. Andiamo a vedere alcuni degliesami “profondi” maggiormente trattati nella nostraCasa di Cura e che interessano strati sempre piùvasti dell’utenza sanitaria.TrombofiliaLa trombofilia è una particolare condizione caratte-rizzata dall’aumento del rischio di trombosi a causadell’eccessiva coagulabilità del sangue. Esistonodei fattori acquisiti predisponesti a tali disturbiquali l’età, il fumo, l’inattività fisica, l’uso di con-traccettivi orali, la gravidanza, lo scompenso car-diaco, i tumori, il lupus anticoagulante. Ma anchefattori ereditari. Lo screening genetico per la trom-bofilia prevede l’analisi di ben 15 mutazioni geni-

di ALICE ALESSI

mucosa dello stomaco provocando gastrite,dispepsia non ulcerosa, ulcera peptica portandofino al cancro allo stomaco. L’infezione si tra-smette per via oro-fecale, ovvero ingerendo cibocontenente frammenti fecali. Oltre alla gastrosco-pia, esame invasivo, si può eseguire il breath testall’urea o test del respiro: è così possibile indivi-duare la presenza dell’Helicobacter attraverso lacapacità del batterio di degradare l’urea marcata,ingerita dal paziente all’inizio del test sotto formadi una soluzione da bere. Il test si esegue in 20minuti. Intolleranza al lattosioL’intolleranza al lattosio è la più comune forma diintolleranza enzimatica alimentare che consistenell’incapacità dell’organismo di degradare il lat-tosio (lo zucchero del latte) in glucosio e galatto-sio, ossia i monosaccaridi assorbibili dall’intesti-no. Il breath test al lattosio permette di diagnosti-care l’intolleranza al lattosio in maniera precisa enon invasiva. Il paziente deve semplicemente sof-fiare all’interno di un contenitore con tempi pre-stabiliti dopo aver ingerito una soluzione di latto-sio: in base alla quantità di idrogeno rilevata, èpossibile discernere la presenza o meno dell’enzi-ma lattasi. Il test, su appuntamento, si esegue incirca 3 ore. Prevenzione tumori: OncotestLa possibilità di individuare i soggetti a rischio disviluppare una neoplasia rappresenta oggi ilmiglior metodo per giungere ad una diagnosi pre-coce del tumore e quindi per ridurre la mortalità intale patologia. I membri di famiglie ad alto rischioereditario, ed in particolare chi è stato interessatodirettamente da una neoplasia, può richiedere unaconsulenza genetica e discutere con il genetistacirca la propria situazione clinico-genetica.L’informazione ottenuta dal test genetico puòapportare notevoli benefici, quali: identificazionedei membri di una famiglia che sono ad altorischio di sviluppare il tumore; organizzazione diun adeguato programma di controllo medico riser-vato ai soggetti ad alto rischio, in maniera tale dafacilitare la diagnosi precoce all’insorgenza deltumore; conoscenza della possibilità di trasmissio-ne delle mutazioni geniche alla progenie, indivi-duazione dei soggetti figli, con mutazioni genichegerminali, ad alto rischio; valutazione di eventualiindicazioni a terapie di profilassi preventiva. Oggifinalmente un test diagnostico permette di esegui-re un’analisi genetica multipla per valutare la pre-disposizione a vari tipi di tumori ereditari: allamammella, all’ovarico, al colon retto nonché itumori gastrici, pancreatici, prostatici, renali, uteri-ni. Le attuali tecniche di sequenziamento delDNA producono risultati superiore per accuratez-za al 99 per cento.

SERVIZIO NO-STOP Il Laboratorio di Analisi della nostra Casa di Cura è aperto sette giorni su sette, con iseguenti orari: dal lunedì al sabato 7-10,30;domenica 8-10. È, poi, possibile effettuare pre-lievi domiciliari – su prenotazione – telefonan-do allo 06-36797560.Effettuiamo esami di urgenza dal lunedì al vener-dì fino alle ore 17 e il sabato fino alle ore 16

rossoprofondo Laboratori in campo Grazie a specifici prelievi e test del sangue e della saliva risposte in materia diagnostica e preventiva anche a livello oncologico

rSono una ragazza di 22 anni: mi hanno diagnosticato un'ipermobili-tà articolare. Che malattia è? Quali controlli devo fare? Esistonoterapie specifiche? Devo fare altri esami per una corretta diagnosi?

"L’ipermobilità articolare si riferisce unicamente alla capacitàdi una o più articolazioni di muoversi attivamente o passiva-mente oltre i normali limiti articolari. Può interessare un'arti-colazione ed essere, quindi, un'ipermobilità monoarticolare olocalizzata. Oppure, può presentarsi in diversi distretti corpo-rei e configurarsi come un'ipermobilità generalizzata.L’ipermobilità articolare è un segno, non una patologia, e lasua presenza è correlata con il sesso, l’età e la razza. Infatti la“snodabilità” è una caratteristica più comune nei bambini enel sesso femminile più che nel sesso maschile e negli adulti.E’ inoltre più frequente nelle popolazioni africane dove siosserva nel 35-50% della popolazione piuttosto che nellarazza caucasica dove si osserva una ipermobilità articolare nel2-6 % della popolazione. L’ipermobilità articolare può essere una condizione predispo-nente e favorente l’esecuzione di alcune attività sportive comela danza e la ginnastica o l’abilità a suonare strumenti musica-li. Nello stesso tempo, l’ipermobilità articolare è un caratteri-stica fisica di comune riscontro nei disordini ereditari del tes-suto connettivo, ampio gruppo di patologie la cui identifica-zione e diagnosi è essenziale per trattare e prevenire possibilicomplicanze. Tra i diversi disordini ereditari del tessuto con-nettivo vi sono la Sindrome di Ehlers Danlos di tipo ipermo-bile e la Sindrome da Ipermobilità Articolare oramai conside-rate da diversi autori una entità unica. La sindrome da ipermo-bilità articolare si caratterizza per l’associazione di ipermobi-lità articolare generalizzata, complicazioni correlate all’insta-bilità articolare come lussazioni sublussazioni e distorsioniarticolari, dolore muscoloscheletrico generalizzato e caratteri-stiche minori di tipo cutaneo.La diagnosi è esclusivamente clinica in quanto non esistonoancora test genetici e viene effettuata mediante l’applicazionedi criteri clinici riconosciuti a livello internazionale da espertidella sindrome.Il trattamento riabilitativo, previa valutazione specialistica delsingolo paziente, costituisce sicuramente la terapia miglioreperché all’ipermobilità articolare generalmente si associa undeficit propriocettivo: ovvero, un'alterazione del senso di posi-zione e di movimento degli arti, del senso dello sforzo e diquello dell’equilibrio. Ciò può determinare un ridotto control-lo articolare e la facilità a incorrere in distorsioni e cadute conconseguente insorgenza di dolore. A questo vanno aggiuntedelle norme di ergonomia posturale e un'attività fisica adattatada definire assieme al paziente in relazione allo specificanecessità individuale".

isponde

“ INTEGRATORI ALIMENTARI

SÌ, MA CON ATTENZIONE

Un abuso di integratorialimentari può compor-tare rischi di varia gra-vità per la salute, con-seguenti a possibilifenomeni di accumulo:in particolare, quandol’assunzione non risultamotivata da reali esi-genze di ridotta sintesidei principi attivi conte-nuti nel prodotto oanche dovuti a intolle-ranze verso i costituentidell’integratore stesso.Dunque, bisogna porremolta attenzione allasomministrazione anchese si tratta di integratorinaturali come le erbemedicinali. Ricortate,poi, che maggiore è ilnumero delle pianteassociate traloro più alto è il rischiodi effetti collaterali.

1

LO

SA

PE

VI

CH

E

19

rologia

di MARINO COLLACCIANI

Prostata protagonista nelle novità clinico-scientifiche proposte daNuova Villa Claudia, grazie all’impulso di un urologo di chiara fama, ildr. Roberto Giulianelli, prontamente recepito dalla struttura sanitaria divia Flaminia, sempre sensibile alle eccellenze. È stata, così, creata unaunità funzionale dedicata alla prostata che si interessa di tutte le pro-blematiche prostatiche, intese a 360°. Quindi, non solo dal punto divista urologico, ma col coinvolgimento di diverse figure professionali:oltre ovviamente all’urologo, all’anatomopatologo, allo psicosessuo-logo e all’ecografista, tutti impegnati in forma collaborativa per lasalute dell’organo. Grazie al dr. Giulianelli siamo entrati nelle“Prostate Unit”.

Cos’è la prostata e qual è la sua funzione. Quando insorgono pergli uomini i primi problemi?“È un organo presente solo nel sesso maschile: si tratta di una piccolaghiandola a forma di castagna del peso di circa 20 grammi, postadavanti e sotto la vescica urinaria: in questa sua posizione circonda uncanale, chiamato uretra, che porta le urine dalla vescica all’esterno del-l’organismo. La prostata concorre insieme con altre ghiandole a forma-re la parte liquida dello sperma nella quale sono immersi gli spermato-zoi. A partire dai 40-45 anni, in quasi tutti gli uomini, si verifica un lentoingrossamento della prostata”.

Cosa s’intende per iperplasia prostatica benigna?“Per rispondere occorre partire dalla lente d’ingrandimento. Infatti, quandosi misura al microscopio la prostata di un individuo, già a partire dai 30-40anni, si individuano alterazioni che vengono definite come iperplasia prosta-

tica benigna. Tali picco-lissime alterazioni inizial-

mente possono o meno essereaccompagnate da un reale

ingrossamento della prostata. Diconseguenza, a partire da una certa età,

la stragrande maggioranza degli uominiincorre in un’iperplasia prostatica, ma non

tutti hanno una prostata aumentata di volume”.

Qual è l’evoluzione della sindrome? Quali conse-guenze porta l’ingrossamento della prostata?

“Inevitabilmente, andando avanti con gli anni la porzioneiperplasica, centrale, s’ingrandirà sino a determinare l’ipertrofia

prostatica. Le conseguenze possono essere descritte partendo dalpresupposto che la prostata aumentata di volume può comprimere l’ure-

tra e provocare disturbi urinari. C’è da dire che mentre lo sviluppo dell’iper-plasia “microscopica” è un destino comune a tutti gli uomini, non tutti i soggetti

hanno una prostata ingrossata di volume e ancor meno persone lamentano sintomidovuti all’ingrossamento prostatico. È importante sottolineare come molto spesso

anche una prostata aumentata di volume possa non dare alcun disturbo e quindi nondeve essere sottoposta a cura, ma semplicemente a regolari controlli”.

Quando arriva il momento di farsi visitare da un urologo?“Non è detto che occorra aspettare sintomi particolari. Si rientra, dunque, nel campodi una sana prevenzione: ovvero, ciascuna persona di sesso maschile che abbia supe-rato i 50 anni, anche se in stato di totale benessere, almeno una volta l’anno dovreb-be recarsi da un urologo per una visita di controllo”.

Qual è il sistema migliore per curare l’iperplasia prostatica?“Si deve partire da un’accurata anamnesi, costruita con l’ausilio di un questionarioche, facendo riferimento alle abitudini urinarie, aiuta a valutare la gravità dei sintomisopraelencati. Altro passaggio fondamentale è l’esplorazione rettale che consente divalutare approssimativamente le dimensioni della ghiandola e, cosa più importante,di escludere la presenza di noduli sospetti per carcinoma. Infine, con l’ecografiavescico-prostatica: tale esame permette di determinare in modo più accurato ledimensioni della prostata e di misurare il residuo post-minzionale, cioè la quantità diurina che, dopo la minzione, resta nella vescica. Sempre, comunque, con un’accuratavalutazione del residuo post-minzionale”.

u

fior dipr st ataCHI È

Dr. RobertoGiulianelliurologo pressola Casa di CuraNuova VillaClaudia

Cura all’avanguardia A Nuova Villa Claudiaun’unità clinica dedicata alla soluzione del problema

Galeno fu il primo a occuparseneGaleno (129-216 d.C.) è probabilmente lo studioso

che più di ogni altro è andato vicino alla realtà

anatomica di questo organo. Infatti, usa il termine

“parastatae” per indicare l’epididimo e “prosta-

tai” per indicare l’insieme di prostata e vescicole

seminali. Inoltre, parlando dell’ostruzione dell’ure-

tra ascrive la causa ad una tumefazione che bloc-

ca il deflusso dell’urina, ma sospetta però

come sia il canale uretrale stesso che,

gonfiandosi, provoca tale tumefazione.

Giovanni Battista Morgagni (1682-1771), in un suo

famoso trattato di anatomia edito a Venezia nel

1761, parla specificamente di “rigonfiamento della

prostata”, soprattutto nei soggetti anziani, e del-

l’ostacolo al deflusso urinario ad esso correlato.

21

Dal dentista in clinicaA Nuova Villa Claudia un team di esperti odontoiatri garantisceinterventi sicuri e non traumatizzanti

pre-operatori (strumentali e di laboratorio)nello stesso giorno dell’intervento.Dunque: intervento in un’unica seduta; possibilità disedazione cosciente profonda per via endovenosaoppure in anestesia generale; intervento in ambienteprotetto e altamente sicuro; riduzione della tempisti-ca operatoria; totale assenza di dolore e di stress psi-cologico; ricovero programmato in degenza ordina-ria oppure in day surgery. Infine, dopo l’intervento,c’è anche la possibilità di trascorrere la notte in clini-ca con il controllo e l’assistenza di un medico diguardia anestesista”.

Quali sono le peculiarità della sua équipe?“Il nostro team è strutturato per eseguire terapieodontoiatriche orientate alla riabilitazione totalecomplessa e fissa di una o di entrambe le arcate

dontoiatriao

dentali (“fixed full arch rehabilita-tion”). C’è da sottolineare come il valo-

re aggiunto della riabilitazione risieda nellapossibilità di eseguire tutte le necessarie terapie

chirurgiche e odontoiatriche (ad esclusione della prote-si definitiva differita) concentrandole in un’unica sedutaoperatoria”.

Si può “strappare” anche un sorriso?“Il gruppo da me diretto è in grado di eseguire tera-

pie odontoiatriche in pazienti con “bisogni specia-li” avendo recepito le Raccomandazioni Cliniche

in Odontostomatologia emanate dalMinistero della Salute il 20 marzo

2014 per quanto concer-ne l’“Odontoiatria

Speciale”. Quindi,possiamo

operare su pazienti convulnerabilità sanitaria così comesu soggetti non collaboranti: bambini,anziani, portatori di handicap e diversamente abili.Nonché su pazienti con patologie sistemiche: dai car-diopatici a quelli in terapia anticoagulante orale (Tao)etc. E ancora, su pazienti con patologie oncologiche interapia farmacologia con i bifosfonati, soggetti odonto-

fobici o con iperri-flessia (riflessi accen-tuati o da vomito)”.

La lingua batte dove il dente duole? È vero. Allora proviamoa “metter bocca” in quello che è un problema atavico, quasiconnaturato al dolore, inteso come prestazione odontoiatrica.Per farlo, usciamo da quello che è percepito dal pazientecome un “patibolo”, sia pure accogliente, con le poltrone vistecome “sedie elettriche” per un’ingiusta pena. Nulla di demo-nizzante verso gli studi classici, ma cambiare location puòaiutare psicologicamente: dunque, andare in clinica per curar-si i denti può essere anche una piacevole scoperta, un’espe-rienza quantomeno da verificare. In molti potremmo, quindi,accennare un sorriso salutando la nascita di una joint venturetra Nuova Villa Claudia e l’“Odontoiatria in clinica”(www.odontoiatria-in-clinica.com –www.facebook.com/odontoiatriainclinica), un team di profes-sionisti altamente specializzati in grado di garantire una seriedi servizi finalizzati al ripristino della funzionalità e dell’este-tica dentale.Ne abbiamo parlato con il prof. Livio Gallottini, laureato conlode in Medicina e Chirurgia e specialista in Odontosto -matologia presso La Sapienza. Nello stesso Ateneo, è statoprofessore di ruolo di Malattie Odontostomatologiche dal2011 al 2014 e dirigente medico presso il PoliclinicoUmberto I di Roma. Attualmente svolge in forma esclusiva lalibera professione. Con lui formano uno straordinario trio disuper-esperti, il prof. Ruggero Ingletto e il dott. AugustoAmato. Ingletto, laureato in Medicina e Chirurgia, è speciali-sta in Odontostomatologia ed è il responsabile del reparto diChirurgia Orale e Implantologia Dentale, presso gli StudiOdontoiatrici del prof. Gallottini. Amato è laureato inMedicina e Chirurgia ed è specialista in Anestesia eRianimazione. È dirigente medico presso l’Ospedale GeorgeEastman di Roma dal 1992, dove, dal 1996, è responsabiledell’anestesia nei pazienti portatori di handicap.

Professor Gallottini, quali vantaggi offre una prestazioneodontoiatrica in clinica?“Innanzitutto il servizio di pre-ospedalizzazione permette dieseguire e di semplificare tutti gli accertamenti diagnostici

di ANDREA RICCARDI

CHI È

ProfessorLivio Gallottiniresponsabile del gruppo“Odontoiatria in clinica”

Piani di pagamentoI nostri pazienti possono usufruire anche di formule di pagamento personalizzate con finanziamenti delle cure a tasso zero (TAEG e TAN 0)senza anticipo fino a 60 ratemensili (quindi in cinque anni)

Pazienti non collaborantiNessun problema, a cominciare da anziani e bambini. Così come per portatori di handicap, diversamente abili o pazienticon patologie sistemiche: cardiopatici, malati oncologici o odontofobici

sorridi alla paura

Venticinque anni orsono il primo caso: uncane sembrava in grado di individuare unalesione potenzialmente pericolosa sul corpodel padrone. Oggi, nel 2015, l’attendibilitàdella “diagnosi da fiuto” è al 98% e anche inItalia lavorano “medici” a quattro zampe,come nel caso dei due Labrador addestrati inInghilterra, “assunti” dall’ospedale diPergine Valsugana, in Trentino.È il risultato straordinario della ricerca edell’affidabilità dei cani: con gli oltre 250milioni di sensori olfattivi del loro naso pos-sono individuare – a titolo di esempio – untumore al polmone quando, anche con un’ac-curata prevenzione, non è ancora diagnosti-cabile. Ed è altresì la conferma che la pre-senza di una rubrica sugli animali all’internodi “My Life” - house organ di una stimataCasa di Cura come Nuova Villa Claudia -rappresenti un valido esempio di interazionedomestica, di comune crescita sanitaria esociale. Torniamo senz’altro ai nostri cani in camicebianco, attenti anche al calo di zucchero nelsangue dei diabetici di tipo1 e in grado didiagnosticare la narcolessia e persino ilrarissimo “morbo di Addison”, quello chemanda in tilt le ghiandole surrenali. D’altraparte non dobbiamo dimenticare che questistraordinari animali sono gli stessi che condiverso addestramento fiutano droghe oesplosivi. Ma come vengono a capo dellediagnosi cliniche? Nel caso dell’ospedaletrentino, sono conservate in speciali conteni-

tori le urine dei pazienti congelate e trat-tate appositamente in modo da poter rila-sciare particelle volatili attraverso alcunefessure: i Labrador annusano tutti i cam-pioni e, nei casi dubbi, lo fanno duevolte. Come esprimono la diagnosi? Sisiedono, e lo fanno esclusivamente dinan-zi a quei campioni di urine nei qualihanno fiutato le cellule malate. Comefidarsi? Semplice, grazie alla statistica:l’attendibilità del fiuto dei cani supera lascoperta del 90% dei casi nei tumori aglistadi iniziali.Ed è stato proprio uno studio italiano –come pubblicato su “Fondamentale”,periodico di AIRC/FIRC – a suscitarel’interesse della comunità scientificainternazionale quando i risultati prelimi-nari, ottenuti sulla diagnosi del tumoredella prostata, vennero presentati sul pre-stigioso Journal of Urology: infatti, ildettagliato studio ha concluso che è pos-sibile sottoporre a uno specifico adde-stramento i cani già impiegatidall’Esercito, insegnando loro a ricono-scere la caratteristica traccia olfattiva deltumore con una sorprendente precisione.Qual è adesso la prossima frontiera dellaricerca al fianco degli adorabili quattro-zampe? Se le cellule tumorali hanno unodore, presumibilmente anche virus ebatteri ne hanno uno, passibile quindi diessere individuato dai cani. Allora, neriparleremo alla prossima scoperta.

CHI È

Dottor FedericoCoccìa MedicoVeterinarioPresidentedellaFondazioneBioparco di Roma

dog therapy

I quattrozampe sono in grado di individuareanche i tumori maligni

Diagnosi da fiuto

vi ta da canidi FEDERICO COCCÌA