il portico 317

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ANNO XXXIV MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE

Novellara (re) v.le Montegrappa, 11/bCell. 348-4446131 - Tel. 0522-654100

Consulenza e stime immobiliariGestione Affitti - Compravendite

Gennaio 2015 n.317

Viale Montegrappa, 40 - 42017 Novellara (RE) - Tel. 0522 - 652719 - Cell. 348 9000390www.dmcostruzionisrl.it - Email: [email protected]

S.R

.L.

VENDE A NOVELLARA VIA NOVA, 4

CASE ABBINATEIN CLASSE B CON OTTIME FINITURE

Morellini Geom. Daniele

Dicembre 2014: le iniziative che hanno caratterizzato il centro di Novellara

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Dopo una esperienza come capogruppo in consiglio sei diventata assessore, c’è qualcosa che non ti aspettavi o che ti ha colpito particolarmente di questo ruolo?Sono due ruoli diversi e sicuramente mi aspettavo un im-pegno maggiore rispetto al ruolo di Capogruppo. E così è, soprattutto perché le deleghe che ho da seguire sono diverse e tutte ugualmente importanti e meritevoli di attenzione. E’ una responsabilità ben più grande ma ci sono anche tante soddisfazioni a partire dalle piccole cose. Mi ha colpito certamente il grande bisogno di vicinanza e la volontà dei cittadini di un contatto diretto con noi amministratori (anche semplicemente con due chiacchiere incontrandoci sotto al portico) così come sono stata piacevolmente colpita dall’ap-prezzamento e dall’accoglienza degli imprenditori quando io e il sindaco abbiamo deciso di andare a conoscere perso-nalmente le aziende novellaresi. Incontri per noi necessari, ma che mai negli anni passati si sono svolti.Anche come reazione al Centro Bennet è nata Novellara Viva, l’associazione dei commercianti del centro storico, che ha realizzato, in collaborazione col Comune diverse iniziative per la valorizzazione del cosiddetto “centro com-merciale naturale”. Che giudizio dai di questa esperienza e quali possono essere le proposte per il prossimo futuro ?Questa è un’esperienza nata qualche anno fa con la prece-dente amministrazione e la reputo senz’altro un’esperienza positiva che deve assolutamente continuare. Deve continua-re ad esserci collaborazione e dialogo tra i commercianti e l’amministrazione comunale. Mai come in questo momento difficile è importante fare “squadra” e costruire insieme le strategie per valorizzare il nostro centro storico e il suo com-mercio. Sono già state fatte diverse iniziative in questi mesi e anche per il periodo di dicembre (ad esempio Creazione Libera e la pista di pattinaggio) si è provato ad azzardare un po’ di più e direi con successo. Si continuerà con inizia-tive per animare il centro ma si dovrà anche pensare a po-litiche promozionali e di marketing come un vero e proprio “centro commerciale naturale”. Merita di essere citata anche l’iniziativa, voluta da Novellara Viva, di recupero di una zona di portico in degrado attraverso delle pannellature che creano un percorso fotografico su Augusto Daolio. Questa mostra fotografica andrà valorizzata ulteriormente e completata. Ci sono stati apprezzamenti e anche critiche, ma intanto è stato sicuramente un primo passo ed un’azione positiva per

migliorare una parte di portico in degrado.A dicembre e gennaio abbiamo visto che il mercatino dell’antiquariato è tornato a rianimarsi, per molti però serve qualcos’altro. Quali progetti ci sono per rilanciare la prima domenica del mese?Sì, è vero. A dicembre si è tentato di rianimare il nostro sto-rico mercatino dell’antiquariato e credo di poter dire (dopo aver visto anche il mercatino del 4 gennaio) che si è riusciti nel tentativo. Non è sufficiente ma intanto era importante non lasciarlo morire del tutto ma cercare in tutti i modi di rianimarlo. Ci sono delle idee per il futuro e si sta facendo un percorso di incontri con Proloco per trovare insieme una soluzione e ascoltare varie idee e proposte. C’è la volontà di arricchire il mercatino della prima domenica del mese aggiungendo anche altre tipologie di merci/prodotti e perché no anche eventi collaterali.La Fiera di San Cassiano si svolge da tanti anni con lo stesso “format”, va bene così o pensi che siano necessarie innovazioni per questa manifestazione così importante?Credo che questo “format” abbia funzionato e continui a funzionare per la nostra fiera di San Cassiano. Se il tempo è clemente, la partecipazione dei novellaresi e non solo c’è. Potrebbe però essere migliorata o innovata la parte di esposizione commerciale situata attualmente in Corso Garibaldi/Via Roma.Parliamo delle frazioni, dopo l’apertura della tangenzia-le, le frazioni di S. Giovanni e S. Maria stanno vivendo un forte cambiamento. In che modo l’amministrazione comunale può dare una mano ai cittadini e alle attività interessate dal cambiamento?Così come è successo in centro storico per superare una fase difficile si è creato un dialogo tra commercianti e ammi-nistrazione comunale. Anche nelle frazioni occorrerà creare dei momenti di incontro con le attività locali per confrontarsi, ascoltare e reagire insieme trovando delle possibili solu-zioni. Intanto da alcuni mesi, ogni primo lunedì del mese, si svolgono i “ricevimenti in frazione”. Presso il “salotto di periferia” a S.Maria dalle ore 10 alle ore 12 il Sindaco (o in alternativa un assessore) incontra i cittadini delle frazioni di S.Giovanni e S.Maria. E’ un’iniziativa nuova, mai fatta prima d’ora, ma è un tentativo di avvicinarsi appunto alle frazioni. Non sono da dimenticare però S.Bernardino e località Bernolda. Sia io che il sindaco e i colleghi assessori

abbiamo ben presenti le problematiche e i bisogni. Hai anche la delega alle politiche giovanili; nel nostro paese si sono sempre sperimentate nuove idee su questo tema, cosa dobbiamo aspettarci oltre che alle iniziative dedicate alla sensibilizzazione e all’educazione civica?Quella alle Politiche giovanili è una delega complessa ma che mi stimola molto. L’educazione civica e la sensibilizzazione su determinate tematiche o avvenimenti storici è molto importante e si continuerà a fare. Ci sono state in passato iniziative ben riuscite che si è deciso di portare avanti come Futuro in Laurea e la Festa dei Neodiciottenni. Quest’ultima è stata un po’ rivista nel senso che si è voluto dare un taglio più culturale quest’anno regalando (oltre alla Costituzione Italiana) un libro e offrendo ai ragazzi la possibilità dell’in-contro con l’autrice del libro. Oltre a questo però mi piace-rebbe portare l’attenzione su tre parole: giovani, formazione e lavoro. Vorrei mettere in contatto i giovani novellaresi con gli imprenditori locali creando dei momenti di dialogo ma che siano anche formativi sulle tipologie di lavoro e caratteristiche delle imprese locali, coinvolgendo anche il settore agricolo. C’è bisogno di concretezza, di capire bene le opportunità che il nostro territorio può offrire e quali tipologie di mansioni lavorative sono presenti o richieste a Novellara, così come sarebbe interessante guardare agli antichi mestieri scomparsi (attualizzandoli) o a quei mestieri che stanno scomparendo. Questa è solo un’anticipazione di un’idea....ma ce ne sono anche altre e si guarda anche ad esperienze fatte altrove che hanno avuto successo. In generale credo che i giovani abbiano un potenziale ma spesso vanno stimolati, aiutati o semplicemente gli vada data un’opportunità per mettersi in gioco, dimostrare quello che sono, che sanno fare (cercando di capire le proprie capacità e attitudini) o quali idee possono mettere in campo.

di Marco Villa

Per rilanciare il commercio è necessario fare squadraMilena Saccani Vezzani assessore al commercio, attività produttive, frazioni e politiche giovanili sottolinea l’importanza della collaborazione tra amministratori imprese e associazioni.

S.GIoVANNI DI NoVeLLArA (re) via Provinciale Sud, 45 tel.0522657123 - fax 657735 email: [email protected]

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Sei una persona nuova della politica locale, quali motivazioni ti hanno portato ad impegnarti nella politica attiva e poi ad accettare l’incarico come am-ministratore comunale?Da sempre a livello personale i temi politici sono stati di mio interesse. Mi è stato chiesto da parte di una persona del sindacato un impegno che ho accettato e da lì è iniziato il mio impegno attivo in occasione delle primarie PD per il candidato premier di fine 2011. Poi a livello locale ho trovato interlocutori con cui ho con-diviso il mio pensiero generale ed è stato un passaggio naturale concentrare il mio impegno per Novellara. Successivamente alcune delle persone che oggi fanno parte della giunta mi hanno coinvolto nell’avventura della campagna elettorale che ci ha poi portato alla vittoria nelle ultime elezioni comunali. Ci descrivi le tue impressioni sui primi mesi di espe-rienza come assessore?La prima riguarda la complessità della macchina ammi-nistrativa che non si comprende dal di fuori. Dal punto di vista personale c’è un impegno particolarmente corposo sia a livello di tempo sia di energie, da coniugare con il mio lavoro a tempo pieno, con moglie, 3 figli e 2 cani. entrando nel merito delle tue deleghe, quali progetti sono in programma sulla mobilità sostenibile?Gli interventi principali a livello economico sono la pista ciclabile Novellara-Santa Maria e quella a San Bernar-dino. Il tema della mobilità sostenibile viene affrontato in modo molto più ampio perché si vogliono creare le condizioni per la mobilità pedonale e ciclabile in tutto il centro urbano oltre a valorizzare le ciclovie da percorrere nel tempo libero, per esempio nelle valli di Novellara. A questo ultimo proposito il CAI di Novellara ha intenzione di realizzare un percorso ciclo-pedonale ad anello nelle valli e noi, come Amministrazione comunale, vorremmo farlo incrociare con la ciclovia Novellara-Guastalla, già tracciata sulla carta insieme all’associazione 9pedali. Punteremo inoltre nel centro urbano alla ciclabilità integrata coi percorsi del bicibus. È prevista la riqualificazione energetica degli edifici comunali (rocca, scuole, palestre…)? Occorre intanto puntualizzare che gli edifici pubblici

consumano circa il 5% di tutta l’energia consumata a Novellara, quindi i benefici ambientali di un eventuale risparmio energetico sull’intero territorio sono da ri-condurre a questi valori. Detto questo, la prima cosa da fare è stabilire delle nuove buone prassi di utilizzo degli ambienti e degli impianti e solo successivamente verranno pianificati gli interventi. Questo dovrebbe valere per tutti i cittadini. È in progetto la riqualificazione dell’illuminazione pubblica?Sì, è un intervento prioritario, già inserito nel piano trien-nale dei lavori pubblici. Siamo in fase di valutazione del tipo di intervento che abbiamo intenzione di condurre a step, il primo già quest’anno riguarderà la parte più vecchia per avere un ritorno immediato sul risparmio energetico e poi via via il resto. Quali sono le prossime iniziative di carattere ambien-tale promosse dall’amministrazione comunale?A febbraio parte l’iniziativa “pannolini lavabili”, che verranno forniti gratuitamente dal Comune. Questo consentirà di evitare la produzione di oltre 2.000 pan-nolini usa e getta per bambino per ciascun anno di utilizzo. Aderendo a questa iniziativa per ogni bambino si useranno quindi circa 20 pannolini di stoffa rispetto a oltre 5.000 usa e getta. Questo consentirà inoltre un risparmio economico complessivo a famiglia di circa 1.500 € e la mancata produzione di 1 tonnellata di rifiuti, valore ancora più significativo se pensiamo che i pannolini usa e getta sono biodegradabili in 500 anni. Un’altra importante iniziativa di imminente realizzazione è la raccolta degli oli vegetali. Partirà infatti a breve la distribuzione degli appositi bidoncini accompagnata da una campagna di sensibilizzazione a riguardo. Infine stiamo individuando in diversi parchi delle zone per lo sgambamento dei cani. Ci saranno novità sulle modalità di raccolta dei rifiuti? Sì, verrà estesa la modalità di raccolta porta a porta, che si rende necessaria per incrementare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti. Come tempi a Novellara sarà introdotta dopo Guastalla, perché deve essere attivata a macchia d’olio per evitare la migrazione di rifiuti, si prevede quindi intorno a fine 2015, inizio 2016.

Stiamo valutando anche la creazione di una seconda isola ecologica a servizio delle frazioni di S. Giovanni e S. Maria. Sono già stati definiti i possibili futuri scenari della Sabar? Sabar innanzitutto continuerà a gestire la raccolta dei rifiuti ed a produrre energia elettrica e calore dal biogas. Poi si valuterà il suo utilizzo come polo del riciclo di sfalci, plastica, ecc. Ad oggi però non è ancora stato stabilito il Piano d’Ambito Regionale di gestione dei rifiuti, in cui verrà definito anche il futuro della discarica. È già stato nominato il nuovo direttore della Sabar, dato che il precedente è in pensione dal 31.12.2014?Il direttore uscente, pur essendo già in pensione, ha comunque garantito un periodo di affiancamento al nuovo direttore. Attualmente è in atto la valutazione delle 23 candidature pervenute attraverso il bando di selezione pubblicato. Presumibilmente il nuovo diret-tore verrà nominato a febbraio. Per concludere, cosa ci aspettiamo in merito al bilan-cio comunale?Bisogna prepararsi ad un periodo in cui i contributi da parte dello Stato saranno sempre più leggeri e quindi l’unica strada per il Comune è quella dell’ottimizzazio-ne dei costi e delle risorse. Avrà un peso significativo anche il ridimensionamento delle entrate da parte di Sabar che ancora oggi ci consente, in qualità di Comune ospitante della discarica, un beneficio sia economico sia in termini di opere eseguite. Il nostro obiettivo è quello di approvare il bilancio di previsione 2015 in tempi rapidi. Da ultimo, un occhio particolare è riservato alla morosità dei tributi ad oggi ancora in percentuale troppo alta, nonostante abbiamo presenti le difficoltà economiche attuali. Alberto Razzini può essere contattato all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]

Intervista a Alberto Razzini, Assessore al Bilancio, Ambiente, Energia, Mobilità Sostenibile e Innovazione Tecnologica. (Le deleghe sono esplicitate in modo dettagliato per sottolineare l’importanza attribuita a questi argomenti da parte dell’amministrazione comunale).

di Roberto Blundetto

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Raccolta rifiuti, educazione ambientale illuminazione pubblica: tutte le novità

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Dopo l’approvazione della legge di stabilità, i decreti legislativi di attuazione della delega sul lavoro rappresentano l’occasione affinché le misure sul taglio del cuneo fiscale possano facilitare nuova occupazione a tempo indeterminato. Le misure finanziarie sono già in vigore, mentre per i decreti del job’s act occorre stare nel solco della legge delega, senza forzature. Le mediazioni sono già state fatte e da tutte le parti (governo e diverse forze della maggioranza) è necessario attenersi ad esse.La legge di stabilità lascia poi una pesante eredità per i bilanci delle regioni e degli enti locali, oltre alle difficoltà di attuazione della legge Del Rio per le province. Questioni con cui dovremo fare i conti in Emilia Romagna e a Reggio Emilia. E’ il più grande problema di una legge di stabilità che ha d’altra parte il merito di aver tagliato 18 miliardi di tasse su lavoro e imprese.Il periodo davanti a noi sarà contraddistinto dagli appuntamenti sulle riforme istituzionali e per l’elezione del Presidente della Repubblica.Sulla riforma costituzionale relativa al superamento del bicameralismo paritario, alla modifica del titolo V e alla soppressione di province e CNEL in Costituzione mi pare che il testo uscito dalla Commissione, che apporta miglioramenti a quello approvato dal Senato, possa essere approvato senza problemi rilevanti dalla Camera dei Deputati. Così ho l’impressione dopo le prime discussioni e votazioni in Aula.Più complessa è la situazione al Senato sulla legge elettorale. Sia per i numeri della maggioranza, sia per le questioni aperte, che per l’approdo in Aula senza un testo approvato in Commissione. Ciò che aveva approvato la Camera lasciava quattro questioni non soddisfacenti: la parità di genere, le liste bloccate, una soglia troppo bassa per far scattare il premio di maggioranza, una soglia troppo alta per l’accesso delle forze minori. Soglie e parità di genere sono risolte con le ultime proposte di Renzi. Non è ancora risolta, a mio avviso, la questione della scelta da parte degli elettori. Con capilista nominati e preferenze per gli altri candidati di ogni collegio, si rischia che le preferenze si utilizzino di fatto solo per la lista che vince e per pochi altri. D’altra parte le preferenze non sono una soluzione entusiasmante. L’alternativa di un ritorno ai collegi uninominali non trova per ora un largo consenso. Quindi qui c’è un nodo vero e duro da risolvere.La sfida è approvare la riforma costituzionale alla Camera e la riforma elettorale al Senato prima dell’avvio delle votazioni per il Capo dello Stato e, dopo l’elezione dello stesso, approvare definitivamente la legge elettorale alla Camera e fare un altro dei passaggi previsti per le riforma costituzionale al Senato.Se questo avverrà sarà facilitato il lavoro per l’elezione del Presidente della Repubblica.Per evitare il ripetersi di quanto avvenuto all’inizio della legislatura è essenziale l’unità del PD, per la quale è decisivo il coivolgimento di tutti i grandi elettori (parlamentari e rappresentanti delle regioni) del PD stesso, oltre alla capacità di avanzare proposte in sintonia con il sentimento popolare.Mi auguro che questo possa avvenire, perché è l’unico modo per ridare fiducia nella politica, nelle istituzioni e anche per le prospettive del Paese.E’ una grande responsabilità che sta in capo al PD e, in primo luogo, al suo segretario.

Un mese cruciale per la politica italiana e per il Paese

On. Maino Marchi

Partiamo con ordine facendo un piccolo riassunto di ciò che è successo in quelle cinquantacinque ore: due uomini armati Cherif e Said Kourachi sono entrati nella redazione del giornale uccidendo dodici persone, tra cui il direttore Stéphane Charbonnier (Charb) i disegnatori Wolinski, Cabu, Tignous, il giornalista Bernard Maris e due agenti di polizia. I due fratelli si sono diretti poi a Dammartin en goele (un paese a nord-est di Parigi) barricandosi all’interno di una tipografia. Dopo alcune ore si sono arresi e sono stati uccisi dai poliziotti appostati appena fuori. Contemporaneamente la stessa sorte è toccata ad un terzo attentatore Amedy Coulibaly che scappando, ha preso in ostaggio trenta persone in un supermer-cato uccidendone quattro. L’Europa si è fermata per tre giorni interi. L’attacco alla redazione però non è un fulmine a ciel sereno: già nel 2011 il giornale riceve alcune minacce e la redazione viene distrutta da un incendio doloso. Nel 2013 il direttore Charb, rilascia un lungo articolo in cui spiega quali sono le fondamenta su cui poggia il giornale respingendo con forza le accuse di razzismo provenienti dal mondo islamico. Il giornale non risparmia nessuno e non fa distinzioni religiose o politiche, si limita ad un’arguta e schietta satira, sempre in modo originale e libero. Gli attentatori hanno voluto colpire un simbolo della libertà d’espressione, caratteristica vitale dei paesi democratici. Il segnale quindi è stato chiaro ma la risposta dell’Europa è stata altrettanto forte e convincente: l’hastag #JeSuisCharlie ha popolato il mondo dei social network e internet si è colorato con le vignette satiriche e irriverenti di Charlie Hebdo. Migliaia le persone scese in piazza dalle grandi città alle più piccole per manifestare contro il terrorismo. Anche la nostra Reggio Emilia si è unita al coro, organizzando una marcia a cui hanno preso parte in tantissimi, dimostrando grande solidarietà verso le famiglie delle vittime e la Francia intera. Alcuni però, hanno approfittato di questo attentato per fomentare odio e razzismo, complici anche, leader politici che non hanno perso occasione per strumentalizzare l’accaduto. Il popolo islamico sta subendo numerosi pressioni in queste ore e sono in tanti a prendere le distanze da questi fanatici, ricordando che l’Islam e il terrorismo non sono la stessa cosa. E’ molto facile cadere nella retorica del “sono tutti uguali” ed è fondamentale capire che questi terroristi sono ripudiati dagli stessi islamici. Sarà importante non generalizzare e distinguere bene le diverse situazioni, preservando e lottando sempre per quei valori che rendono l’Europa un continente libero.

Charlie Hebdo e i valori dell’Europa Il 7 Gennaio 2015 Parigi e tutt’Europa si sono fer-mate. La strage alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, ha più di un significato.

di Daniele Gareri

di Brioni Erich

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La giunta del Comune di No-vellara ha approvato all’una-nimità l’ampliamento del sistema di videosorveglianza cittadina dando il via libera all’installazione di 10 nuove telecamere, che si andranno ad aggiungere alle 40 già presenti sul territorio comu-nale o in corso di attivazione.Due di queste saranno po-sizionate nella centralissima piazza Unità d’Italia, mentre altrettante saranno installate presso il ma-gazzino comunale di via Costituzione; nella stessa strada, inoltre, troverà posto un’altra telecamera, questa volta nel piazzale d’ingresso dell’istituto professionale statale “Mario Carrara”.Le altre telecamere, invece, saranno collocate in via Campanini, nel piazzale d’ingresso delle scuole medie di via Novy Jicin e nel piazzale d’ingresso della palestra scolastica adiacente, nel piazzale d’ingresso delle scuole elementari di San Giovanni (in via Totò de Curtis) e nel piazzale d’ingresso della palestra scolastica situata nella stessa via.L’estensione del nuovo piano di videosorveglianza comunale, ha sotto-lineato il Sindaco di Novellara Elena Carletti, “è stato ritenuto necessario per rispondere alle esigenze di tutela e sicurezza di tutti i cittadini”. Le nuove telecamere, infatti, “saranno collocate in modo da presidiare luoghi particolarmente sensibili, come ad esempio le scuole del territorio, e serviranno inoltre per facilitare il lavoro delle forze dell’ordine, che utiliz-zano sempre di più questi strumenti per combattere gli episodi di micro-criminalità e vandalismo e per individuare più rapidamente i responsabili”.

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Mercoledi 7 gennaio le bambine e i bambini del nido d’infanzia “Aquilone” sono rientrati negli spazi della scuola di via Falasca dopo la conclusione dei lavori di ristrutturazione.A partecipare al momento di accoglienza i genitori e i bambini, la pedagogista Vania Tagliavini, l’ing. Cristian Paglia dell’Ufficio Opere Pubbliche per la progettazione architettonica e la direzione dei lavori, con il gruppo di lavoro del nido al completo emozionato per la ripresa nei tempi previsti.Nella mattinata successiva, giovedi 8 gennaio sono stati Sindaco Elena Carletti, l’assessore alle opere pub-bliche Carlo Veneroni e l’assessore alla scuola Marco Battini a visitare la struttura e quest’ultimo ricorda: “Finanziamenti, progetto esecutivo, affidamento dei lavori, individuazione dei locali provvisori erano stati definiti, così nei primi giorni del mese di giugno 2014 organizzammo, alla presenza del Sindaco e degli assessori, un incontro tra genitori e tecnici comunali affinché si potessero illustrare i principali contenuti e finalità del progetto, oltre alle modalità e ai tempi di esecuzione. La mole di lavoro è stata grande per permettere lo svolgimento dei lavori dai primi giorni di luglio e in un unico stralcio, obbligandoci ad indivi-duare e allestire altri spazi temporanei per bambini e bambine”.Questi ultimi infatti, da settembre fino alla pausa natalizia di dicembre, hanno frequentato gli spazi della scuola primaria precedentemente adibiti ad aule per insegnamento della religione, laboratori e ludoteca. Tali spazi sono stati obbligatoriamente

Notizie dall’Amministrazione Comunale

Nido Aquilone: conclusi i lavori nei tempi previstiDa mercoledì 7 gennaio tutti i bambini e le bambine sono nelle loro nuove aule.

di Sara Germani - Segreteria del sindaco

soggetti a lavori di manutenzione e riallestimento per garantire alle educatrici e ai piccoli ospiti la necessaria fruibilità. Gli importanti lavori di ristrutturazione hanno comportato un costo complessivo di 250mila euro, di cui 60mila finanziati dalla Provincia di Reggio per la sostituzione degli infissi e 15mila dalla Regione Emilia-Romagna per la demolizione e smaltimento delle vecchie pavimentazioni in vinil-amianto, incap-sulate per sicurezza nei primi anni 2000.Nel dettaglio i lavori hanno permesso il rifacimento delle pavimentazioni contenenti amianto, sostituite da nuove in linoleum (materiale composto da materie prime di origine completamente naturale) complete di pannelli radianti per riscaldamento a pavimento, in grado di garantire maggiore risparmio energetico nonché migliore comfort ambientale.Sono stati inoltre sostituiti tutti gli infissi esterni, ora con doppio vetrocamera per garantire un netto mi-glioramento dell’isolamento termico, le porte interne ormai vetuste, rimossi i vecchi e poco efficienti ventil-convettori per riscaldamento a soffitto, rifatto il manto di copertura e montati nuovi tendaggi oscuranti.La riorganizzazione degli spazi interni è stata ottenuta riprogettando la Piazza centrale, ora più piccola, a favore di sezioni più ampie e dotate di affaccio diretto sulla Piazza stessa; inoltre è stato progettato un nuovo e più ampio atelier. Il lavoro che ha rispettato i tempi previsti è stato permesso anche attraverso la stretta collaborazione tra il gruppo di lavoro e la pedagogista con l’ufficio tecnico comunale e dell’ASBR; un lavoro di confronto e dialogo costante e continuo.Molto soddisfatto anche l’assessore ai lavori pubblici Carlo Veneroni: “Della sinergia tra amministrazione, uffici tecnici, pedagogista e insegnanti che ha permes-so in pochi mesi di approntare soluzione temporanea e di arrivare puntuali alla fine dei lavori senza arrecare particolare disturbo alla attività didattica. Un impegno che ritengo sia stato all’altezza delle promesse fatte ai genitori. Un particolare ringraziamento al personale del nido “Aquilone” per la disponibilità a lavorare per il trasloco degli spazi in periodi tradizionalmente dedicati alle vacanze.”.

Un uomo FrancoQuando nell’agosto del 2010 Franco Tagliavini ci lasciò, tutti noi novellaresi avvertimmo di aver perso un amico. Quel signore distinto che camminava sotto i portici e salutava tutti con un sorriso era stato uno dei più grandi tenori del 900. Ora Novellara ricorda questo suo illustre figlio con un libro scritto da Vittorio Ariosi e impreziosito dalle idee di Franco Malaguti. È un volume bellissimo che può essere apprezzato dai melomani e da chi la lirica la lascia ai margini della vita. Si parla del Franco grande tenore che solcò i palcoscenici della Scala e del Metropolitan e del Franco che a fine carriera si ritirò a Novellara, il paese in cui era nato e da cui era partito. Nel libro di Ariosi si citano aneddoti, personaggi e riconoscimenti che hanno segnato la vita del grande tenore. Sono pagine agili, facilmente leggibili edite grazie al contributo dei circoli Marta Beltrami e Omnibus. Il libro presentato il 13 dicembre scorso nella sala del consiglio, riporta anche testimonianze dirette dei famigliari di Franco, la moglie Elyanne, i nipoti e gli amici più stretti. Il volume si può acquistare a Novellara presso la sede dell’Auser in via Vittorio Veneto e all’edicola Masini vicino alla stazione mentre a Reggio in Via Filippo Re alla libreria “Musician”.

Mattia Mariani

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IN CoMUNe – Iscrizione alle scuole per l’infanzia – dal 15 gennaio al 14 febbraio 2015 sarà possibile presentare la domanda per l’iscrizione alle scuole per l’infanzia del Comune di Novellara per i bambini nati nel 2010 – 2011 – 2012. Per info consulta il sito http://www.asbr.it/.IN CoMUNe - 1.000 mi piace per la pagina Facebook “Comune di Novellara” - creata meno di un mese fa. IN CoMUNe – Il Consiglio Comunale ha adottato il nuovo POC Tangenziale Durante la seduta consiliare di giovedì 11 dicembre è stato adottato il nuovo Piano Operativo – stralcio tangenziale propedeutico all’approvazione dei progetti - definitivo ed esecutivo - dell’ultimo stralcio (il tratto che va dalla rotatoria di via Colombo alla rotonda via Frassanello in direzione Guastalla). IN CoMUNe – Partecipa al concorso fotografico, per avere la tua foto nella home-page nel sito istituzionale del Comune di Novellara! Info su http://www.comunedinovellara.gov.it alla voce “concorso fotografico per testata portale”.CULTUrA – “Nella coppia come stiamo”, una serie di incontri per aiutare la relazione in famiglia – il 24 gennaio alle ore 17.00, il 7 febbraio alle ore 17.00 e il 24 febbraio alle ore 21.00 nella Sala Polivalente “I Nomadi” in via Falcone a Novellara a cura dell’associazione “Un Sasso nello Stagno”, in collaborazione con l’Oratorio “Cristo Re” e la Scuola Materna “A. e I. Lombardini”. Con il patrocinio del Comune di Novellara.CULTUrA – Immagini Dal Mondo 2015 - Presso il Circolo Ricreativo Aperto Novellarese in Via Vittorio Veneto n. 30, si ripete lo splendido tour di immagini ed emozioni da tutto il mondo. La prima serata il 2 febbraio con “POLINESIA, il paradiso può attendere”, di Fabio Grandi. Inizio proiezioni alle ore 21.00 con ingresso libero. ArCHIVIo STorICo – Segui le tracce di storia… “Nell’inverno del 1586” su http://www.comunedinovellara.gov.it alla voce Archivio Storico.No ProFIT - Workshop denominato “Orientamento alle forme giuridiche del Terzo Settore” per aiutare i gruppi informali di cittadini a valutare e scegliere la forma giuridica più appropriata di associazionismo - a cura di Dar Voce - 10 febbraio 2015 a Novellara presso la Sala Civica della Rocca Comunale – Piazzale Marconi 1, dalle 18 alle 20. No ProFIT - Seminario “Il Fundraising: la cultura del dono, le relazioni, le po-tenzialità”. La raccolta fondi (o Fund Raising) che assume un valore sempre più strategico nelle attività delle associazioni, non può essere improvvisata, ma ha bisogno di una strategia e di strumenti adeguati. Per presentarli e spiegarli una consulente di DarVoce condurrà un seminario il 16 febbraio 2015 a Novellara presso la Sala Civica della Rocca Comunale – Piazzale Marconi 1, dalle 18 alle 20.IN CASo DI NeVe – IREN EMILIA offre un servizio gratuito di aggiornamento in tempo reale sulle condizioni atmosferiche via SMS, Twitter, Facebook, o telefonico.ANIMALI – La Giunta della Regione Emilia Romagna ha sancito il divieto di tenere i cani alla catena. Con propria circolare del novembre 2014 ha precisato che nelle more di applicazione della legge suddetta, i detentori di cani dovranno garantire adeguate condizioni di benessere dell’animale e che la catena sia compatibile con le esigenze etologiche e comportamentali dell’animale.

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LAB MeMorIA - In occasione del Giorno della MemoriaMartedì 27 gennaio 2015 - alle ore 21.00 nel Teatro della Rocca “Franco Tagliavini”

un progetto sperimentale a cura dell’Istituto Comprensivo di Novellara, la Scuola di Danza di Novellara e il Centro Teatrale Etoile. Social networkUniversità età libera, lunedì 2 febbraio la seconda lezione del Prof. Augusto Vale-riani alle ore 15.30 dal titolo “Quel che resta del giornalismo politico nell’era del social network”.

Pensare il cinema una rassegna a tema per riflettere insiememartedì 10 febbraio la proiezione di “Il primo bacio” di Riad Sattouf - sala civica in Rocca dalle 15,00 alle 17,00.

Viaggio della memoria per il centenario della prima guerra mondialeUniversità età libera, lunedì 16 e lunedì 23 febbraio alle ore 15.30 2 lezioni dal titolo: “Viaggio della memoria per il centenario della prima guerra mondiale” presso la Sala Baracchi – Rocca Comunale – 1° piano.

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Una grande festa della legalità, raccontata attraverso il teatro, che coinvolge tutta la provincia di Reggio Emi-lia: è la terza edizione di “Teatro e legalità”, il festival reggiano organizzato da NoveTeatro, promosso dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Novellara, fra i primi enti a finanziare e sostenere il progetto fin dalla sua nascita. Il progetto coinvolge anche i Comuni di Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Montecchio Emilia, Reggio Emilia, San Martino in Rio e Scandiano, tutti riuniti per diffondere la cultura del vivere civile e della lotta alle mafie.L’edizione 2015 di “Teatro e legalità” si apre a Novel-lara con un grande ospite: domenica 1 febbraio alle ore 17.30 presso il Teatro “Franco Tagliavini”, Sabina Guzzanti presenta il suo ultimo film “La trattativa”, una narrazione lucida, graffiante, crudele sulla tanto

discussa trattativa fra stato e mafia. “La sfida più gran-de” dice la Guzzanti “è stata proprio questa: riuscire a trasformare un mucchio di libri, articoli, di verbali, ore e ore di registrazioni di sedute processuali, in una storia. Osservando le reazioni di chi mi ascoltava, scoprivo che i più trovavano questi racconti finalmente chiari, anche quando si trattava di fatti che erano stati a lungo al centro del dibattito pubblico. Ho pensato che la chiarezza che ottenevo fosse me-rito dell’umanizzazione del racconto e ho privilegiato questa strada”. Una pellicola che ha fatto molto parlare di sé e che l’attrice e regista romana sta portando in giro per l’Italia. “Teatro e legalità” prosegue a Novellara con un labora-torio per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo: il festival da sempre pone grande attenzione alla formazione e alla discussione con i più giovani delle problematiche

“Teatro e legalità”, Sabina Guzzanti inaugura la terza edizioneNovellara capofila del festival reggiano organizzato da NoveTeatro

di carlotta Ghizzoni

inerenti al rispetto delle regole. Il laboratorio s’intitola “L’isola che vorrei” e costituisce un modo per discu-tere di legalità, con divagazioni sui temi del bullismo, del cyber bullismo, del gioco d’azzardo, dei diritti di bambini e ragazzi. L’ingresso alla proiezione del film “La trattativa” e al successivo incontro con l’autrice costa 5 Euro: è possibile prenotare presso la Biblioteca Comunale di Novellara, scrivendo un’e-mail a [email protected]. La vendita è sempre presso Biblioteca Comunale di Novellara: martedì - giovedì - sabato ore 9.00 - 13.00 e dal martedì al sabato 15.00 - 19.00 (solo settimana prima dell’evento).Per maggiori informazioni sulle altre iniziative di “Teatro e legalità”, è possibile consultare il sito www.noveteatro.it o scrivere a [email protected]

Durante lo scorso periodo delle feste sarà capitato a molti cittadini di novellara di sentirsi domandare dove è la sala polivalente. Cercavano la mostra d’arte che ormai attira l’attenzione di sempre più persone in tutta la provincia e oltre.Giunta alla ottava edizione organizzata dal Club delle Arti Reggiane, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco novellaresi, ha vissuto quest’anno quella che è stata l’edizione più fortunata. I segnali ci sono stati sin dall’inizio Luigi Camellini, promotore dell’ini-zativa ci racconta che i posti sono andati esauriti in una settimana. Settanta artisti, virtuosi di pennello, matita, scalpello e tutto ciò che permette di esprimere la creatività ai massimi livelli, provenienti da tutta italia provenienti da tutta Italia, hanno voluto esporre le proprie opere a Novellara. Si è potuto così allestire una mostra che ha colpito i visitatori per la ricchezza dei lavori esposti, in un tripu-

dio di fantasia, tecnica e talento al servizio della pittura, del disegno, dell’incisione, della scultura, del cesello.Qualcuno magari ne avrà anche approfittato per fare un (bel) regalo, agli altri o a se stesso comprando un quadro. ma soprattutto è stata esperienza spiritale visitare una mostra dove si vive davvero la passione dell’arte per l’arte. Un’oasi di serenità dove non c’era-no barriere di stile, dato che vi si andava dai naif ai concettuali passando per chi usava in modo creativo il computer, e neppure di età erano presenti artisti sicuri di grande esperienza e giovani che stanno iniziando ad esprimere il proprio talento.Alla fine uscivi dalla mostra con l’animo sollevato, sì perché di là da ogni retorica la bellezza ci fa bene e consapevole che tante persone sono in possesso di una ricchezza interiore insospettabile.Un motivo d’orgoglio per Novellara, non solo per aver ospitato la mostra che, quest’anno per la prima

Si è chiusa la “Collettiva d’arte” di maggior successo degli ultimi anniL’ottava edizione è stata particolarmente affollata attirando l’attenzione di un sempre più vasto pubblico di appassionati d’arte.

di Marco Villa

volta ha ottenuto, grazie al direttore Mattia Mariani, la giusta attenzione da parte di Telereggio, ma anche per essere da qualche mese la sede ufficiale del club delle arti reggiane.

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L’associazione commercianti “Novellala Viva” grazie all’appoggio dell’Assessore al Commercio e di tutta l’Anmmnistrazione Comunale si è resa protagonista su più fronti. Si è iniziato con “Ottobre Rosa” importante iniziativa di solidarietà, avente lo scopo di sensibiliz-zare il più possibile la cittadinanza su problematiche riguardanti l’oncologia. A tal proposito, grazie ad una stretta collaborazione con Day Hospital Oncologi-co di Guastalla, è stato reso possibile fare incontri sull’alimentazione ed uno spettacolo in Teatro per raccogliere fondi. Un grazie di Cuore,va di diritto alla Dott.ssa Laura Scaltriti, sempre collaborativa con la cittadinanza novellarese. A tal proposito, nel mese di Novembre i commercianti hanno organizzato il consueto “Pranzo della Poceda” appuntamento ormai atteso da parte della cittadi-nanza. Grazie alla forte presenza e ad una giornata molto bella, i tanti commercianti hanno raccolto un importante cifra che è stata consegnata il giorno 8 Dicembre (nel corso del mese di Gennaio avverrà materialmente il trasferimento del totale importo assegnato) durante l’inaugurazione della Mostra per-manente di Augusto Daolio. Mostra voluta fortemente, per rendere splendore ai nostri portici principali, gra-zie alla sapiente collaborazione di Max Faietti, Rosy Fantuzzi e i Nomadi. Si è creata una mostra aperta 24 ore su 24 avente lo scopo di far uscire Cultura dalla Rocca, e illustrare il percorso artistico di Augusto Daolio. Inauguraziorie avvenuta nello stesso giorno in cui ha avuto vita, (C) Reazione libera, evento voluto e

di Marcello Morando Associazione Novellara Viva

Novellara viva non si ferma....Nei mesi scorsi tantissime iniziative hanno caratterizzato il centro di Novellara.

finanziato dall’associazione commercianti NOVELLA-RA VIVA con il patrocinio del comune di Novellara e il supporto creativo e organizzativo di Manuela Catellani, novellarese amante dell’arte. Un sentito ringraziamento le è dovuto, in quanto si è messa a disposizione per creare un evento unico nel suo genere. Nato dal desiderio di riunire tante e diverse realtà artistiche, di dimostrare che con la creatività si trova sempre una strada alternativa, di far riflettere sull’importanza del saper fare con le proprie mani, soprattutto in un periodo in cui l’offerta di lavoro è scarsa e si deve reagire con buone idee. Un vivo ringraziamento inoltre a Monica Capozzi per il prezioso lavoro di organizzazione di tutti gli eventi programmati. Quella dell’ 8 dicembre è stata la prima edizione, ma l’intenzione è farla diventare un appuntamento fìsso con una data primaverile e una invernale. Altro importante evento quello del 20 Dicembre con Portici in Festa, Mercatino di Natale, musica itinerante e laboratori per bambini. Inoltre a chiudere un fine 2014 entusiasmante, è stata installata per la prima volta a Novellara, la Pista di Pattinaggio sul ghiaccio attrazione che rimarrà per tutto il mese di Gennaio che ha visto tante presenze anche dai Comuni limitrofi. Al fine di rendere il tutto più bello, l’Associazione Commercianti ha acquistato quattro Casette di legno, posizionate nei giardini della Piazza. Tali casette al termine del periodo natalizio resteranno a disposizione di Novellara Viva e di qualsiasi altra associazione avente lo scopo di valorizzare Novellara.

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E’ stata una bella mattina quella del 23 dicembre scorso nell’aula magna del polo scolastico di Gua-stalla, in cui Scuola, famiglie, mondo dell’Impresa, della cooperazione ed Enti Locali hanno riflettuto con i ragazzi dell’Istituto sul futuro. L’occasione è stata la presentazione del Rendiconto sociale 2013/14 del Ma-rio Carrara – in collaborazione con Coop Nordest-, é stato il tentativo di rispondere alle domande di chi si è, cosa si fa, da dove si parte e dove si sta andando. Un modo per rendere conto del proprio mandato sociale e ugualmente per rendersene conto. Una dichiarazione di non autoreferenzialità e al contempo un impegno.“Il Mario Carrara è un istituto di recente Formazione, nasce nel riordino provinciale tre anni fa dal raggrup-pamento di corsi professionali diversi – dice la Preside Maria Sala - il cui cuore è l’accoglienza, l’orientamento e l’inserimento nel mondo del lavoro”. Dal documento

Quando la Scuola rendiconta il proprio lavoroVerso un bilancio sociale. L’Istituto Mario Carrara si presenta al territorio

presentato risulta infatti che a dieci mesi dall’uscita il 31% dei diplomati lavora, esito importante vista la congiuntura economica. “L’Istituto conta a oggi 720 iscritti su tre indirizzi (aziendale, manutenzione assi-stenza tecnica e operatore dei servizi socio-sanitari), ha un corso serale e la sede distaccata di Novellara – continua le dirigente –, soddisfa inoltre il bisogno fondamentale di insegnare facendo con stage cur-ricolari e rispondere così alla necessità degli alunni di individuare il proprio progetto di vita, al di là dei fallimenti personali, dei loro bisogni speciali e del loro modo di apprendere”.Necessità decisiva se si pensa che il costo della scuo-la, nell’anno scolastico 2013/14, complessivamente è di 5.242.250 euro; cifra a cui l’Istituto si impegna dare senso combattendo la dispersione scolastica e cercando sul territorio interlocutori-collaboratori af-

finché il proprio lavoro trovi sempre più rispondenza ai bisogni odierni.Non son perciò apparse vuote le parole entusiastiche di Aimone Storchi, imprenditore e presidente di REI - Reggio Emilia Innovazione, nell’ammonire gli studenti sulla curiosità del futuro e nella raccomandazione di mettere loro stessi nelle attività che svolgono e che faranno: “cuore, passione e determinazione”, la ricetta da declinare con la fatica e la bellezza della quotidianità è risuonata forte in un’aula magna fitta di studenti attenti come non mai.“E’ stato un percorso faticoso quello del Rendiconto sociale – conclude la professoressa Letari che ma-terialmente ha contribuito alla sua redazione – dal momento che oltre a fotografare la realtà, ricca di dati che spesso sfuggono a chi è inserito nella routine scolastica, suggerisce obiettivi di miglioramento e impegni valutabili, come la riduzione dell’abbandono scolastico o il collegamento del mondo del lavoro”. Impegno quindi che sabato il Carrara ha assunto in toto e a cui il territorio, testimoniato dai suoi rappre-sentanti presenti, non ha sottratto risposte e dispo-nibilità: il prossimo obiettivo? Un comitato scientifico di esterni alla scuola che con l’Istituto disegni una rinnovata visione strategica in cui collocare l’azione didattica quotidiana.

Istituto Superiore Statale Professionale “Mario Carrara” Guastalla - Novellara

La mattina del 23 Dicembre alla Scuola Media vi è stato un susseguirsi di attività relative al progetto della nostra scuola che tutti conosciamo come: “Partita del cuore”.Inizialmente noi ragazzi di terza abbiamo incontrato

La ” Partita del cuore”2014Da vent’anni la solidarietà continua a far battere il cuore delle scuole Medie.

il sig. Renzo Marchetti di San Giovanni, che ci ha parlato della scuola di Tzarafara in Madagascar che abbiamo deciso di finanziare con le offerte che ab-biamo raccolto.Successivamente ci siamo trasferiti in palestra per

di Eleonora Tosi e Manuel Benati

iniziare la parte sportiva della mattinata che ci ha visti ospitare la scuola media di Reggiolo, con la quale ab-biamo ospitato il derby del cuore, che ormai si tiene da tre anni sotto gli occhi vigili delle relative Presidi (Prof. Agnese Vezzani e M.Cristina Santini) che non si perdono una battuta. Poi sono state proposte al pubblico alcune esibizioni di Hip Hop e di Acrosport: una nuova disciplina che insegna a comporre figure, a volte anche acrobatiche, con il corpo.Per finire si sono svolte le classiche partite di pallavolo tra noi e i nostri prof. e tra i prof. e l’Amministrazione Comunale.Le formazioni erano così composte: Per i Prof.: Maria Leoni, Marco Faraci, Simona Copreni, Mimmo Cur-rieri, Elisa Ruscelli, Silvia Lunardi, Cristian Bazzan, Simone Ghizzoni e Simone Carnevali.L’amministrazione: Marco Battini, Sara Lasagni, Da-niele Gareri, Marcello Morando, Giovanni Mulè, Laura Bocedi e Marco Tondelli. Per il tifo Elena Carletti e Cristina Fantinati.Ad arricchire la formazione dei prof., quest’anno si sono uniti anche due genitori del consiglio d’istituto, che hanno detto di essersi molto divertiti.Insomma, nonostante i suoi vent’anni la “Partita del cuore” non sembra invecchiare.

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“Da bambino aspettavo trepidante il concerto del primo dell’anno di Vienna. Ero affascinato dalla ge-stualità del direttore d’orchestra e dalla sua possibilità di condurre una tale varietà di strumenti verso una sonorità unica”. Quello che ricorda all’inizio della nostra chiacchierata il maestro Federico Folloni è la sua meraviglia di bambino che ora è diventata un lavoro a tempo pieno. “Aveva ragione il mio primo maestro di direzione d’orchestra quando diceva che nel momento in cui un direttore d’orchestra sale sul podio per condurre, l’orchestra ha già assorbito l’80 per cento della sua sonorità, della sua personalità musicale. Ho preso coscienza di questo quando in 10 direttori ci siamo succeduti alla direzione di uno stesso brano con la stessa orchestra e ogni esecuzione prendeva sonorità diverse.” Federico Folloni, classe 1981, vive ancora a Novel-lara nonostante gli impegni lavorativi ora lo portino spesso all’estero. Prima di avviare questa nuova vita aveva seguito tutti i passaggi formativi di chi nasce e cresce in un paese della bassa ed ha voglia di fare esperienze formative oltre i percorsi dell’obbligo. “A 7 anni i miei genitori mi avevano proposto di iscrivermi alla scuola di musica. Io, deciso, avevo risposto che odiavo la musica classica e che mai mi sarei iscritto. Ero così convinto di questa mia affer-mazione che a 8 anni decisi di iscrivermi! Dopo l’esperienza alla scuola di musica di Novellara inizia la dura formazione presso il conservatorio di Parma dove si diploma in pianoforte e affianca gli studi di composizione.“Sono stati anni molto impegnativi, ma fondamentali. Devo molto ai miei maestri e in particolar modo al Maestro Nuti e al Maestro Tosi di Novellara fonda-mentali nella formazione artistica e sul piano umano. Ricordo l’ottavo esame di pianoforte come lo scoglio più grande del mio percorso, tanti erano i brani da studiare e tante le difficoltà tecniche. Suonai almeno 8 ore al giorno per mesi gli stessi brani. Superato l’esame con successo sentii la necessità di continuare a suonarli, non riuscivo a smettere. Impiegai almeno un mese per tornare a ritmi normali”.Terminati gli studi che prevedono 10 anni di dedi-zione, la formazione non termina perché inizia la

specializzazione in direzione d’orchestra. “Si, tutt’ora mi sto perfezionando a Milano con il M° Parisi dove ho la possibilità di dirigere la prestigiosa orchestra “Verdi” e altri ensemble e collaboro con il M° N. Thomsopn che vive in Francia”.Nonostante il Maestro abbia avuto un percorso accademico brillante e lineare non sono mancate le delusioni e i momenti di sconforto, superati grazie ad una decisiva determinazione.“Il mio primo direttore d’orchestra, all’esame di chiu-sura dell’anno, mi disse la prova non era andata bene. Mi disse addirittura: “Non ci siamo proprio, cambia mestiere”. Presi una grossa batosta, una profonda delusione perché credevo di aver seguito le indica-zioni apprese al meglio. Pronto a rinunciare a questa specializzazione, mi lasciai convincere da un amico a sentire il parere di un altro insegnante. Questo, dopo avermi fatto un’audizione mi disse: “Chi ti ha detto che devi cambiare mestiere?”. Altre conferme le ho ricevute in altre situazioni. In California, in occasione di un concorso, sono stato avvicinato da un signore sull’ottantina che io non conoscevo. Dopo la mia esi-bizione mi disse: “Tu devi fare il direttore d’orchestra, i musicisti, gli orchestrali aspettano te!”. Solo dopo ho saputo dai miei colleghi che si trattava di uno dei più grandi e stimati direttori d’orchestra americano. Una delle soddisfazioni più belle mi è stata regalata proprio a Novellara dove ho diretto un’orchestra rumena. A fine esecuzione gli stessi musicisti sono venuti a complimentarsi con me. Non è facile piacere anche all’orchestra“. Cosa tiene lontana l’Italia dall’europa dal punto di vista della fruibilità della musica classica?Per cogliere la bellezza della musica classica e della musica cosiddetta moderna ci vuole preparazione. In Italia soprattutto si è aperta una forbice tra ascoltatore e pubblico anche a causa di questa mancanza. In Germania ad esempio i cartelloni musicali li fanno per metà di autori classici, per l’altra metà con le nuove proposte di musica. Il pubblico è stato abituato ed educato anche all’ascolto di un nuovo linguaggio. In più all’estero c’è più attenzione alla formazione scolastica. In Italia ritengo sbagliata la tempistica di insegnamento e l’approccio. Non si può cominciare a

fare musica alle medie, né tantomeno proporre solo il flauto a ragazzi adolescenti che hanno mille altre cose per la testa. Bisognerebbe avvicinarli già alle scuole elementari a questo linguaggio, ma fortunatamente esistono associazioni musicali che già da tempo si stanno impegnando in questa direzione. La musica per di più ha l’effetto di mediare e aiutare a costruire delle buone relazioni tra i pari. Un esempio estremo di questa capacità è il fatto che il M° Baremboin è riuscito a mettere insieme un orchestra di musicisti metà israeliani e metà palestinesi”Il lavoro di direttore d’orchestra ti porterà spesso via dall’Italia. Un altro cervello in fuga?“Per fortuna mi piace viaggiare, non mi affatica, certo tornare a casa, nella propria terra è sempre il piacere più grande. Il lavoro però mi porta lontano e questa è una grande occasione per crescere e confrontarsi con altri professionisti. Ho un contatto con il Giappone dove sto cercando di organizzare un concerto, per un concorso europeo invece sto studiando brani di Debussy e in contemporanea sto facendo delle prove per “L’enfant et les sortiléges” di Ravel. All’estero la cultura è un’opportunità, vedo fuori dall’Italia molte meno potenzialità di quanto possa offrire il nostro Pa-ese a livello artistico, tuttavia queste all’estero vengono valorizzate e diventano possibilità che si traducono in opportunità di lavoro”.

Federico Folloni: direttore d’orchestra dalla nascitaL’inizio della carriera da direttore di orchestra di Federico Folloni. Tanto studio in Italia, tanto lavoro in Europa e nel mondo. “In Europa la cultura è un opportunità”

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a Leonardo Ballabeniper il suo 3° compleanno. Lo festeggiano nella lieta ricorrenza mamma Mariya, papà Mauri-zio, i nonni Renzo e Gianna, Nataliya, e Vassilij, la bisnonna Bianca e gli zii.

I l 24 novembre 2014, presso la sala dell’antico portico di Palazzo Ducale a Guastalla è stato presen-tato il libro “Cosa c’entra l’Amore: ragazzi, ragazze e la prevenzione della vio-lenza sulle donne”, edito da Carrocci. La serata è stata coordinata dalla psi-coterapeuta Maura Losi ed

imperniata sulla vibrante testimonianza della respon-sabile della Formazione per l’Associazione Nondasola, Alessandra Campani, la quale, in un intenso colloquio con le numerose persone presenti, ha puntualizzato luoghi comuni e false credenze che girano attorno alla violenza sulle donne. Ho partecipato all’evento in rappresentanza degli Isti-tuti Superiori del Polo Scolastico, ma la promozione del libro che raccoglie le testimonianze delle azioni formative dell’Associazione, mi ha soprattutto fornito l’occasione, come docente referente del Punto D’Ascol-to dell’Istituto Professionale M. Carrara di Guastalla e Novellara, di parlare della mia personale esperienza, di porre l’accento sul disagio degli adolescenti rispetto

L’amore è un’altra cosa

di Maddalena Letaridocente dell’Istituto Superiore Statale Professionale “Mario Carrara” Guastalla - Novellara

Cosa ho appreso da un interessante incontro su sentimenti e prevenzione della violenza a cui ho partecipato come insegnante.

ai loro fragili equilibri relazionali e di sottolineare quello che la scuola può e deve monitorare per favorire il rispetto tra i generi. Nonostante il punto d’osservazione privilegiato, la scuola arriva comunque dopo: l’educazione al genere comincia dalla prima bambola che viene messa tra le mani di una bambina, ma anche e soprattutto, dalla pistola giocattolo regalata a Natale al figlio maschio. Destrutturare i ruoli ed interpretare i segnali che i ragaz-zi inviano è compito fondamentale degli insegnanti; è una missione difficile, spesso donchisciottesca, intral-ciata da modelli culturali e multiculturali così insiti negli studenti da pensare che facciano parte del loro DNA. La tendenza ad una malintesa parità tra i sessi, sta provocando, negli ultimi anni, un “immaschilimento” delle ragazze che per prime non capiscono la ricchez-za e l’opportunità della differenza di genere. Parlare con gli adolescenti è come andare sulle montagne russe, ma forse la chiave è sempre quella di facilitare la discussione tra le parti. Solo nell’interrelazione tra ragazze e ragazzi, e solo se si spiegano le ragioni degli uni agli altri, si potranno ottenere risultati convincenti. Dal dibattito è risultato chiaro che l’educazione alla relazione tra sessi è alla base di questa lenta, lentissima rivoluzione culturale. In un mondo apparentemente molto “connesso”, gli strumenti che usiamo oltre ad isolarci sempre di più, rendono la comunicazione tra ragazzi e ragazze complicata e distorcente. Alessandra l’ha esemplificato molto bene citando la sorpresa dei ragazzi intervistati, quando le loro compagne, sotto-lineando la paura di tornare a casa da sole, citavano la necessità di avere il cellulare sottomano e le scarpe da tennis ai piedi per correre veloci. Conoscersi e comprendersi diventano la chiave del rispetto recipro-co. È soprattutto il coinvolgimento dei ragazzi e degli uomini che potrà far ottenere alle donne il diritto alla serenità spesso negato proprio dal padre, dal fratello, dal marito, dall’amante, dallo sconosciuto incontrato per caso e per sfortuna.In quest’ottica, la scuola diventa luogo di incontro e partecipazione, in empatia con le solitudini dei nostri studenti ed in ascolto delle loro richieste di aiuto, basilare non solo per la formazione culturale dei ragazzi e delle ragazze, ma fondamentale anche per il benessere degli uomini e delle donne di domani, se li rendiamo più consapevoli delle diversità e liberi dalle paure.

a Nicola Pedrazzoliper il suo 5° compleanno. Lo festeggiano

mamma Edith, papà Iljc, il fratellino Jacopo nonni zii e bisnonna.

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Natale 2014 - I bambini della scuola Materna Lom-bardini in visita alla stazione Carabinieri di Novellara

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La storia di Luca e Marcello Romani è per certi versi singolare. Per motivi diversi e in momenti diversi, hanno deciso di trasferirsi a Londra. Ma stavolta la crisi non c’entra. Per entrambi, il fer-mento che da sempre contraddistingue la capitale del Regno Unito ha offerto più possibilità rispetto all’Italia. Qualcuno potrà pensare che i due fratelli avranno la possibilità di vedersi spesso. In real-tà, per esigenze lavorative abitano in due parti opposte della megalopoli londinese, distanti tra loro un’ora di macchina e due di metropolitana. Luca Romani, 32 anni, ha deciso di partire per Londra nel 2006 assieme alla fidanzata Alice Veroni di Campagnola. Allora non c’era la crisi e Luca lavorava come magazziniere. Il motivo? Una scelta di vita, un percorso che la coppia aveva deciso di condividere assieme, tanto che Luca e Alice si sono poi sposati due anni fa. Lei è diventata branch manager del rinomato Benugo Café, visitato anche da Luciano Ligabue che si tro-vava a Londra per un concerto alla Royal Albert Hall. Lui, dopo aver studiato ingegneria del suo-no all’Alchemea College, lavora come resident sound engineering al Village Underground, un grande spazio culturale londinese che organizza concerti di musica indie, elettronica, sperimen-tale, hip-hop, nonché performance teatrali nel quartiere alla moda di Shoreditch. Come profes-

i fratelli Romani alla conquista di LondraLuca e Marcello di Santa Maria della Fossa sono emigrati nella grande megalopoli per lavoro, ma stavolta la crisi non c’entra perché si tratta di una scelta di vita.

di Alessandro Cagossi

sionista freelance, a Luca capita anche di curare le registrazioni di album in studio e di seguire artisti emergenti in tour nel Regno Unito. Per un certo periodo ha anche collaborato con la BBC. La passione per il suono gli è stata tramandata da suo padre Claudio Romani, da sempre fonico della compagnia dialettale “I fiaschi” di Santa Maria e fonico delle commedie dialettali al teatro Asioli di Correggio. Marcello, 39 anni, è invece fresco di partenza, essendo espatriato agli inizi del 2015. Prima di partire lavorava come responsabile informatico per una piccola azienda di Mancasale. Era un lavoro che gli piaceva e, se ciò non bastasse, ave-va un contratto a tempo indeterminato; quindi, anche in questo caso la crisi non c’entra. Tuttavia, Marcello ha deciso di mettersi in gioco per cercare lavoro in una grande azienda e fare un’esperienza professionale in un paese anglofono. Ha quindi cercato e ottenuto un colloquio di lavoro a Londra ed è stato assunto dall’azienda Openbet, dove lavorerà come programmatore e sviluppatore di software. Si tratta di un bel salto di qualità rispetto all’occupazione precedente. Marcello ha così potuto mettere a frutto la passione che ha sempre avuto fin da ragazzo per i computer e l’informatica. Peraltro si troverà in un contesto lavorativo molto stimolante, con colleghi pro-

venienti da 26 Paesi diversi. In attesa di tuffarsi nella nuova esperienza lavorativa, per ora la cosa che più ha colpito Marcello è che Openbet gli ha rimborsato i costi del suo soggiorno londinese per il colloquio, rimborso che sarebbe avvenuto in ogni caso, anche senza assunzione. Qui da noi sarebbe fantascienza, là è la normalità. Sia Luca sia Marcello sottolineano che il loro percorso di crescita professionale è stato reso possibile dalla meritocrazia tipica dei paesi an-glosassoni, dato che entrambi, da perfetti “signor nessuno” sono riusciti a imporsi in una della città più competitive al mondo con le proprie forze, senza spintarelle o raccomandazioni di nessun tipo. Una gratificazione che ha premiato la loro voglia di provare una diversa esperienza di vita. A noi non resta che augurare loro un grande in bocca al lupo.

Auguri

a Matteoe eleonora Sanna

per il 4° e 6° anniversario di compleanno. Li festeggiano nella lieta ricorrenza il papà Marco, la mamma Vania, i nonni Ettore e Angiolina e la zia Elena.

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Anche quest’anno prende il via la rassegna culturale “Tra le vette e il cielo” che la sotto-sezione Cai di Novellara, da due anni a questa parte, organizza in collaborazione con il comune di appartenenza. Si tratta di una serie di tre appuntamenti in cui diverse voci narranti (un alpinista, un regista e un fotografo) si alternano nel raccontare storie di vita (e d’amore) di montagna, accompagnando i partecipanti a scoprire luoghi di straordinaria bellezza, paesaggi di grande suggestione, valori e fatiche sfumati nel tempo.L’appuntamento di apertura del 10 febbraio sarà con Hervé Barmasse e ha il titolo “Hervé Barmasse: alpinista per scelta e tradizione”. Barmasse nasce ad Aosta il 21 dicembre del 1977. Figlio d’arte, rappresenta la quarta generazione di guide alpine della sua famiglia. A soli trentasei anni, ha già firmato importanti ascensioni in tutto il mondo aprendo itinerari di grande difficoltà. Barmasse vede l’alpinismo come «una passione naturale», ma anche come «emozione di fronte alla meraviglia di un paesaggio, curiosità per il mondo e occasione unica per provare, nella solitudine della montagna, a ritrovare il valore di sé e degli altri». Ci ricorda che non occorre viaggiare tanto lontano per apprezzare l’incanto della natura: «Guardate con creatività e fantasia le montagne italiane. Sono tra le più belle al mondo».La rassegna “Tra le vette e il cielo” prosegue martedì 17 febbraio con Alessandro Scillitani che presenta il film “L’albero tra le trincee”. Scillitani nasce a Reggio Emilia il 10 luglio 1971. È regista, organizzatore di eventi, cantante, compositore. In L’albero tra le trincee, una delle sue tante opere, vediamo Paolo Rumiz di ritorno da un lungo viaggio attraverso i luoghi della Grande Guerra; mentre scrive una lettera ai suoi figli, ripercorre racconti, leggende, piccole grandi storie tramandate da custodi della memoria. I luoghi rappresentati sono di straordinaria bellezza, ma sono anche i teatri di sanguinose battaglie, sepolte e sospese tra le cime delle montagne, tra linee infinite di pinnacoli, camminamenti, trincee, fortini, balaustre, in zone stupende e selvagge.Martedì 3 marzo sarà ospite il fotografo Roberto Carnevali con “Il sentiero del ritorno”, un percorso straordinario fatto di immagini e emozioni. Carnevali nasce a Modena il 12 luglio 1968. Fotografo per passione esplora il mondo dell’immagine, della natura e del territorio nelle sue poliedriche forme. Ha una forte predilezione per il bianco e nero, attraverso il quale costruisce le proprie visioni e suggestioni. Ama raccontare le storie che gli stanno a cuore e i rapporti tra uomo e ambiente, predisponendo percorsi fotografici che portano lo spettatore a diretto contatto con emozioni e sensazioni. Le sue immagini sono state oggetto di numerose pubblicazioni, mostre, proiezioni. “Montagne 360”, la rivista ufficiale

Rassegna “Tra le vette e il cielo” presentata dal CAi di NovellaraTre importanti appuntamenti, dal 10 febbraio al 3 marzo 2015, al Teatro “F. Tagliavini” di Novellara

di Giordano Lusuardi

del Club Alpino Italiano, pubblica frequentemente i suoi profili fotografici.Tutti gli incontri si terranno alle ore 21:00 presso il teatro “Franco Tagliavini” di Novellara.

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Rubrica mensile di musica a cura di Luca Lombardini

Inizio questo 2015 con una bella novità: Royal Blood. Due, anzi tre, eventi hanno scatenato (si fa per dire) la mia curiosità. Il primo è legato all’ascolto di Virgin Radio che proponeva il loro singolo un pio di mesi orsono in una rubrica dove vengono segnalati i migliori estratti dalle novità discografiche, ma li, subito, non ostante la bella

canzone, non diedi molto peso al pezzo, dicendo tra me e me che forse era il solito rock “nuovo” di una boy band “qualsiasi”. Diciamo che di pri-mo acchito mi lasciò perplesso l’ascolto, tra l’altro disturbato da fruscii per mancanza di frequenza. Comunque insomma, li per li, non ho dato peso a questo gruppo. Poi una sera in tv ci sono gli MTV Music Award, e, guarda caso le coincidenze… vengono annunciati i Royal Blood. Essendo MTV una vetrina per gruppi pop commerciali, dico tra me e me che forse vale la pena di ascoltarli, anche se in un contesto super commerciale come la “vetrine” degli MTV Awards. Beh… insomma si presentano sul palco due (ripeto due) giovincelli. Uno ha una chitarra basso in mano e l’altro ha le bacchette per la batteria. Poi suonano il loro singolo che avevo sentito (male) alla radio, una canzone che si chiama “Figure it out”. Ecco. Dopo quella esibizione ho dovuto cambiare letteralmente idea. Ma cosa mi sono perso? Questi due qui, che per me erano una band tutto sommato da ascolto non del tutto approfondito, si rivelano due talenti. Non riesco a descrivere il mio stupore nel vedere e sentire suonare quel basso in quel modo e quella coesione con la sezione ritmica davvero senza eguali. In due facevano un sound veramente tremendo, che anche mio figlio Marcello mi ha detto “Papi ma sono dei mostri”. In effetti con l’amplificatore acceso e la tivù in hd con il suono digitale, la sensazione è stata “da bocca aperta”. Un misto tra grounge e Led Zeppelin, venature blues. Insomma un mix perfetto per le orecchie. E fin qui finisce la canzone e poi agli MTV sono tornati i soliti del pop, quali artisti tipo Arianna Grande e compagnia bella. Per carità nulla da togliere alla piccoletta Arianna Grande, ma prima c’erano questi due che … diciamolo francamente erano troppo forti. Poi un un giorno (e qui arriviamo al terzo evento), per lavoro mi fermo a prendere un caffè dal mio amico Davide Crotti, e lui mi dice con la sua solita non chalance “Veh Luca, ma hai mai sentito i Royal Blood?”. Ovviamente la mia risposta è stato un riassunto di quanto scritto sopra, dalla radio alla Tv. E lui continua “Li ho sentiti e devo dire che mi hanno favorevolmente impressionato per il groove di alcuni pezzi, prova a sentirli anche tu”. La mia risposta è stata che mi sarei ripromesso di farlo appena possibile. Rimanevo però sempre un pelo perplesso su un disco suonato da due persone. Mi spaventava la monotonia di un sound del genere, anche se la canzone sentita in tv era strepitosa. Poi sai, dici, magari solo un brano decente in un cd… boh. Poi alla fine mi sono collegato a youtube per vedere cosa c’era in rete su sti due fenomeni. Ecco. Qui mi sono dovuto ricredere. Ho ascoltato per una decina di volte il live che c’è su youtube di un loro concerto al T Festival. Mamma mia. Questi due qui sono dei talenti davvero. Cito da wikipedia: “L’omonimo album di debutto, Royal Blood, è uscito il 25 agosto 2014, ed è stato un successo commerciale, ed ha ricevuto ottime critiche. È stato l’album rock che ha venduto più copie in meno tempo in Regno Unito in tre anni. Nel mese di novembre 2014, il chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page ha detto «Sono andato a sentirli a New York. Sono stati fantastici. Incredibilmente avvincenti, sono dei musicisti così distinti. Il loro album ha portato il genere (rock) più in alto di un paio di livelli. È così rinfrescante da sentire, perché suonano con lo spirito delle cose che li hanno preceduti, ma puoi sentire che porteranno il rock in un nuovo regno - se non lo stanno già facendo. È musica di qualità tremenda». La band, con Iggy Pop supporterà i Foo Fighters in alcune date dei tour USA e UK del 2015.” Ho detto tutto? Alla prossima.

I VINCITorI DeI TorNeI SoCIALI 2014Con la fine del 2014 vanno in archivio anche alcuni tornei terminati poco prima di Natale, di singolare maschile e femminile.Come ogni anno il C.T. La Rocca organizza, durante la stagione sportiva, tornei sociali per dare l’opportunità a tutti i suoi soci di dare il meglio di sé stessi in appassionanti sfide, dove lo spirito agonistico la fa da padrone, pur sotto i veli di un doveroso fair-play.Questi i responsi del campo:Singolare maschile (limitato 4.2)Secondo classificato: Andrea DarioPrimo classificato: Rossano Gallingani (4/6 - 7/6 -10/7)Un bravo ai due contendenti che hanno disputato una partita degna di una finale.Un match molto intenso, avvincente che si è concluso dopo due ore di gioco, dove entrambi i giocatori hanno messo in mostra un gioco di grande qualità tecnica e agonistica.La loro brillante prestazione è di buon auspicio per la stagione che va ad inco-minciare e Rossano e Andrea hanno tutti i numeri per ben figurare.Singolare femminile: (limitato 4.5)Seconda classificata: Claudia Andreoli Prima Classificata: Miria Fontanesi (6/1 - 7/5)Partita sostanzialmente equilibrata che, nonostante l’ottima prova della An-dreoli, ha visto alla fine imporsi la Fontanesi, in questa occasione più ispirata e determinata della “rivale”.Per Miria si chiude un anno da incorniciare, colmo di soddisfazioni. Con questo successo la tennista novellarese va così ad aggiungere l’ennesimo trofeo alla sua bacheca.Singolare maschile (n.c.)Secondo classificato: Massimo PressantoPrimo classificato: Dante Veronesi (6/4 - 6/3)Vittoria meritata per Veronesi, che negli ultimi tempi ha fatto registrare note-voli progressi, frutto del grande lavoro sui colpi da migliorare e di un’ottima preparazione fisica. Il gradino più alto del podio lo ha raggiunto al termine di una gara giocata con intelligenz e tanta pazienza, contro un avversario dal gioco non potente ma molto preciso.Doppio femminile ”Open”Calato il sipario anche nel torneo “open” di doppio femminile, che ha visto pre-valere la coppia formata da Paola Menozzi e Stefania Camurri sulla formazione tutta reggiana Jessica Zini e Stefania Corradini con il punteggio di 5/7 7/5 - 10 /6.Rimane al momento solo da disputare la fase finale del doppio maschile “open”che vede iscritte fior di racchette, come la coppie teste di serie numero uno e due Pizzo-Tagliavini e Meloni –Vezzani. Da ricordare che per i tornei di doppio m/f sono in corso di svolgimento due tabelloni di consolazione, riservati alle coppie eliminate al primo turno.

Giorgio PaglianiSi ricorda che per informazioni su corsi, lezioni individuali e prenotazione campi si può telefonare al n° 0522-653026(ufficio) o al n°3470744239 (istruttore P.Tagliavini).

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Si incomincia a fare sul serio, oggi l’obbiettivo è Fussen ai piedi delle alpi e dei passi alpini, non sarà tanto l’altimetria a preoccuparci priva di vere difficoltà ma piuttosto la lunghezza della tappa 85 km che ci terrà impegnati per parecchie ore in sella. La giornata non è bellissima direi nuvolosa e per un breve attimo anche piovosa ma lo spettacolo stupendo che incontriamo ci ripaga ampiamente. Il fiume Lech in parecchi punti si allarga fino a trasformarsi in laghi che noi costeggia-mo, la vegetazione cambia , attraversiamo i primi boschi di conifere per la gioia di Stefano noto fungaiolo di professione. Tutto è lussureggiante, affrontiamo le prime colline e sulla cima di una di queste arriviamo all’unica pietra miliare originale. Foto di gruppo e non nascondo anche un po’ di emozione che ci ha presi nel pensare ai 2000 anni che quella pietra ha vissuto, alla storia che di li è passata. Poi di nuovo in bici e giù verso il lago di Forggensee famosa località turistica aperta tutto l’anno. Tappa ristoro (uno dei tanti) al camping che prende il nome della via claudia e poi finalmente alle 17.00 arrivo a Fussen ormai prossimi al confine con l’Austria. Qui proprio alle spalle del B&B dove siamo alloggiati si staglia la sagoma del castello di Neuschwanstein meglio conosciuto come il castello di cenerentola. Dopo tanta fatica una super cena in un locale tradizionale ci ha fatto apprezzare ancor di più il letto che ci attendeva.4^ tappa, ci alziamo il mattino aspettandoci metereologica-mente il peggio, invece ci viene regalata una giornata stupenda con il sole che illumina la cornice delle vette alpine. Si parte con 7 gradi, ma avremo modo di scaldarci. L’obiettivo finale è Landeck, 90 chilometri. Abbiamo però un appuntamento importante in una delle stazioni di servizio dei bus-navetta che attraversano i passi ( per chi non ha intenzione di faticare troppo ).Attraversiamo il confine con l’Austria, passiamo una valle fantastica e poi…… si incomincia a salire. Alcuni tratti sono molto difficoltosi perché su strerrato e ci vediamo costretti a farli a piedi, ma ormai siamo carichi e nulla ci può fermare e così puntuali arriviamo a Biberwier dove alcuni di noi prenderanno la navetta per attraversare il Fernpass. Per gli altri ci sono due scelte, provare ad impegnarsi con il percorso originale ad elevate difficoltà e sconsigliato anche dalla guida o attraversare il passo sulla statale. Optiamo per la seconda ipotesi. 14 chilometri fra salire e scendere di media difficoltà dove l’unico vero problema è il traffico molto intenso, l’unico vero momento di un passaggio con molto traffico. Al termine della discesa riuniti al gruppo attraversando falsopiani immersi nei boschi ed in alpeggi per sentieri ciclabili abbiamo concluso la prima tappa alpina con arrivo a Landeck. Di nuovo il sole ci accoglie la 5^ mattina. Oggi il percorso non sarà lunghissimo, 60 chilometri, ma dovremo affrontare prima

il Finstermunzpass, poi il più impegnativo passo di Nauders. Si parte fiancheggiando il fiume Linn che attraverseremo parecchie volte anche sui caratteristici ponti di legno chiusi. Ci inoltriamo in un bosco e poco dopo avere attraversato il confine svizzero inizia la salita al primo passo; siamo pronti e la strada è ottima, la mancanza di tornanti aiuta ad essere positivi; si vocifera “ AIOM FAT ED PESS “. Dopo il passo si scende a Martina, di nuovo in Austria. Ci rifocilliamo pronti per affrontare gli 11 tornanti e i 500 metri di dislivello che ci separano da Nausers e dal falsopiano del Resia. Sottolineo l’impresa, perché affrontare questo dislivello, tra il 17 e il 21% per quasi 8 chilometri, con il nostro carico è sicuramente encomiabile. In ordine sparso, aiutati dall’assenza di traffico, da un bel sole e da un vento fresco, immersi in un paesaggio meraviglioso (per chi lo ha visto ) siamo arrivati in cima; e dopo un brindisi con l’acqua e un altro panino siamo scesi a Nauders per la meritata birra all’interno del castello e di lì alla frontiera con l’Italia, dove alloggiavamo, per ricaricarci per l’ultima tappa, tutta o quasi in discesa.L’ultimo giorno finalmente un po’ di pioggia, naturalmente scherzo, purtroppo il bel tempo ci ha abbandonati e una piog-gerellina leggera ci ha accompagnato dalla partenza sul lago di Resia giù giù fino a Merano. Peccato davvero perchè questa bellissima ciclabile della valle Venosta avrebbe meritato uno sguardo con il sole. Il lago di Resia e il campanile sommerso di Curon, Malles , Glorenza, il massiccio dello Stelvio e gli inter-minabili filari di mele baciati dall’Adige sarebbero sicuramente risultati più belli con un’altra luce. Ma alla fine possiamo repu-tarci soddisfatti. Abbiamo raggiunto l’obbiettivo che ci eravamo prefissati senza nessuna particolare difficoltà non abbiamo avuto nessun tipo di incidente ,neppure una piccola foratura che sicuramente passerà negli annali della compagnia come un piccolo miracolo visti i precedenti. Abbiamo affrontato alcune tratte difficili ma alla fine con l’aiuto di tutti le abbiamo supe-rate. Abbiamo consumato una quantità incredibile di panini svaligiando via via le dispense degli alberghi dove dormivamo. Ogni occasione anche la più insignificante è stata l’occasione per farci una birra e come degna conclusione abbiamo voluto farci l’ultima merenda ( stinchi, formaggi, salumi, birra )alla ormai mitica birreria Forst di Merano.Il ritorno in corriera verso Novellara contrassegnato da un clima di mesta allegria. Un po’ tristi che tutto fosse finito ma consapevoli di avere fatto un esperienza importante. Ognuno di noi troverà l’aggettivo più appropriato che lo identifichi in questa avventura intanto vi saluto con un grazie a tutti. SUSY, ANGELA, FRANCA, SANDRA, SILVIA, PIA, SILVANA, PA-OLO, GIANPAOLO, STEFANO; WILLIAM, ILIC . Ci rivediamo alla prossima.

9pedali alla scoperta della via Claudia/2

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Alle spalle del B&B dove siamo alloggiati si staglia la sagoma del castello di Neu-schwanstein meglio conosciuto come il castello di cenerentola.

Ci sono persone che per motivi di lavoro, di sicurezza personale o per passione (caccia o tiro sportivo) sono in posses-so del cosiddetto porto d’armi, cioè l ’autorizzazione a portare con se ed eventualmen-te l’utilizzo unica-mente nei modi consentit i dal la legge di armi da sparo od esploisi-vo Al momento del rilascio o del rinnovo della concessione hanno dovuto presentare diversi documenti tra cui la certificazione comprovante l’idoneità psico-fisica, rilasciata dall’A.S.L. di re-sidenza ovvero dagli Uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato.Ci sono persone che hanno in casa armi anche se non le utilizzano mai, ad esempio i collezionisti o chi ha ricevuto in eredità il vecchio fucile da caccia del nonno. Queste persone hanno o dovrebbe avere un’autorizzazione per la detenzione di armi.A differenza che in passato anche questi ultimo dovranno presentare, una tantum, entro il 4 mag-gio un certificato rilasciato dal medico provinciale o dall’ufficiale sanitario (attualmente ASL) o da un medico militare; dallo stesso deve risultare che il richiedente non è affetto da malattie mentali oppure da vizi che ne diminuiscono, anche tem-poraneamente, la capacità di intendere e volere.Chi si sottopone agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di fiducia, di data non anteriore a tre mesi. Il medico accertatore potrà richiedere, ove ritenuto necessario, ulteriori specifici esami o visite specialistiche, da effettuarsi presso strutture sanitarie pubbliche.Per informazioni più precise potete rivolgervi alla stazione dei carabinieri di Novellara.

Armi in casa, serve il certificato medicoI dententori devono mettersi in rego-la entro il 4 maggio prossimo.

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BIBLIoTeCA La Spezieria_Sul filo del raccontoGiovedì 5 febbraio 2015, ore 17.30_Sala del Fico.La Spezieria presenta Il Viaggio e Il treno ha fi-schiato, novelle di Luigi Pirandello.

Ci piace lo spagnolo – 2° edizioneCorso base di spagnolo per ragazzi 11-13 anni in 6 lezioni: 20-27 febbraio, 6-13-20-27 marzo ore 15.00-16.00. A cura di Carlos Sabater Cruz.(Iscrizione obbligatoria 0522/655419 - max 10 ragazzi).

Giornata della Memoria 2015Selezione di documenti sul tema per ragazzi e per adulti.

TeatroGiornata della Memoria 2015Martedì 27 gennaio 2015_Teatro della Rocca “LAB MEMORIA”Progetto sperimentale a cura dell’Istituto Comprensivo di Novellara, la Scuola di Danza di Novellara e il Centro Teatrale Etoile.Al mattino spettacolo per la Scuola secondaria di primo grado.Ore 21.00 spettacolo per tutti.

Il Viaggio Il treno ha fischiato

Giovedì 5 Febbraio ore 17,30

Sala del Fico Rocca di Novellara

Quest’anno non abbiamo ancora parlato di una iniziativa che a Novellara raccoglie un gruppetto di appassionati “Le letture” del primo giovedì del mese ospitate presso la sala del Fico della Rocca dei Gonzaga.Sono le volontarie del gruppo la Spezieria che portano avanti da diversi anni questo progetto, in collaborazione con la pro loco e la biblioteca di Novellara, contribuendo con semplicità ma con costanza alla diffusione della buona narra-tiva. Tante persone hanno così potuto scoprire o anche riscoprire classici della letteratura italiana o internazionale o anche scritti di buon valore poco conosciuti.L’ultimo ciclo si è caratterizzato da una riproposta delle letture più apprezzate degli anni scorsi. La scelta è stata fatta mediante un sondaggio tra gli spettatori. Un’operazione che da un lato permette agli spettatori meno assidui di recuperare quelle letture che si erano perse, dall’altro consente al gruppo della Spezieria che in questi anni si è parzialmente rinnovato di dare una possibile seconda interpretazione della pagina scritta.Le signore della Spezieria vi aspettano e non dimenticate che alla fine c’è sempre un piccolo aperitivo.

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Venerdì 14.30 - 19.00

Sabato 09.00 - 12.00

Approfittando dello spazio che ci è gentilmente messo a disposizione, continuiamo a proporre informazioni ai cittadini. Cominciamo col parlare degli aumenti delle pensioni che dal primo di gennaio hanno avuto l’aumento (sic) derivato dall’adeguamento del costo della vita. Le pensioni con un importo fino 1500 euro lordi (circa) hanno avuto un incremento dello 0,3%, cioè di 1,5 euro (un euro e cinquanta centesimi).Per chi ha la pensione minima, il nuovo importo diventa di euro 500 mensili (Miro

è disponibile, in Municipio a Novellara il martedì e venerdì mattina, ad insegnare a navigare nel sito dell’Inps per vedere gli importi della pensione con il Pin personale). Nel 2014 era stato attribuito un aumento più alto del dovuto dello 0,1%, che ha portato un aumento dello 0,2%, questo ha creato un debito a ciascun pensionato per quanto percepito in più lo scorso anno pari a 13 euro per coloro che percepiscono una pensione di euro1000 mensili).L’INPS sta recuperando tali somme automaticamente nei primi mesi del 2015, è per tale motivo quindi che la rata di gennaio in pagamento è di importo inferiore rispetto lo scorso anno. Precisiamo, per correttezza che questo aumento dello 0,2 % è da intendersi al lordo delle eventuali ritenute fiscali. Chi è andato in pensione nel 2014 si accorgerà di un calo significativo dell’importo netto a causa l’applicazione delle addizionali Irpef Regionali e Comunali che non operano nel primo anno di pensione. Altra importante novità prevista dalla legge di stabilità è la sospensione dal 2015 e fino alla fine del 2017 dei disincentivi o penalizzazioni che la riforma Monti/Fornero aveva previsto per chi maturava il diritto alla pensione anticipata (la vecchia anzianità) prima dei 62 anni di età anagrafica, pertanto chi ha rinviato la decorrenza della pensione per non vedersi attribuite le penalizzazioni deve considerare la novità. La citata Legge ha anche modificato profondamente alcuni ammortizzatori sociali, in particolare la disoccupazione, sia quella ordinaria, che quella a requisiti ridotti, (o settantottisti), che nello scorso anno si chiamavano rispettivamente ASPI e MINIASPI. Ricordiamo che queste prestazioni non spettano in caso di dimissioni volontarie e che oltre ad un trattamento economico garantiscono un altrettanto importantissimo accredito di contribuzione figurativa utile per il diritto e la misura delle future pensioni. Per questi motivi, in attesa di chiarire anche nei dettagli le novità con le circolari interpretative invitiamo tutti coloro che perderanno il loro lavoro a verificare l’even-tuale diritto a tali prestazioni, che spettano anche, importante novità, per i rapporti di collaborazione “CO.CO.CO”. Dal prossimo marzo sarà possibile richiedere l’anticipo in busta paga del trattamento di fine rapporto, invitiamo tutti ad informarsi attentamente su tale opportunità che ha anche aspetti negativi in termini di tassazione e previdenza integrativa,…….. torneremo certamente sull’argomento.A cura della redazione della trasmissione SPorTeLLo PeNSIoNe e LAVoro in onda ogni martedì alle ore 21 su Teletricolore (canale 10 del digitale) e che da gennaio verrà estesa anche al giovedì sempre alle ore 21, questo per fornire sempre più informazioni ai cittadini.

AUro ALGerI

Personaggi d’altri tempi

Luglio 1942 - Leila Corghi, Iolanda Parmiggiani, e...., Ida Parmiggiani in vacanza al Lido Po, si rinfrescano nelle acque del grande fiume.

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Il vagabondo GiovanniGiovanni, di mestiere vagabondo, stava cammi-nando per un sentiero di campagna quando udì una voce che ripeteva in continuazione “caplét, caplét, caplét...” A sentire parlare di cappelletti, a Giovanni venne l’acquolina in bocca e quando, con sorpresa, si accorse che a parlare di cap-pelletti era una bella faraona con molta carne indosso non ci pensò due volte, e dopo averla acchiappata la nascose dentro il suo sacco.Credendo di averla fatta franca, fece per allonta-narsi dalla zona, ma venne circondato da alcu-ne oche del Campidoglio che incominciarono a schiamazzare con tutta la rabbia e la forza che avevano in gola. Svegliato da quella cagnara, il contadino, proprietario delle oche e della farao-na, ormai vicino al luogo del baccano costrinse Giovanni ad abbandonare la preda.Quella sera, al posto di un bel piatto saporito e appetitoso, il vagabondo dovette accontentarsi di sbadigliare e di mangiare molto ma molto di magro e, finalmente, decise di cambiare vita.

PATTY - Un amore fedelePatty è il nome che la mia amica Violetta diede alla sua cagnetta di razza cocker.Era una cagnetta speciale, perché non parlava come noi umani, ma suo modo le comunicava i suoi sentimenti ed era con lei più affettuosa di qualsiasi altra persona al mondo. Violetta le vo-leva molto bene e nei suoi momenti di sconforto la Patty le si avvicinava per consolarla, scodin-zolando e leccandola. A quel tempo i suoi vicini dicevano che la Patty parlava e che se gli umani l’avessero ascoltata avrebbero avuto moltissimo da imparare. Dopo che la Patty se ne andò in cielo. Violetta pregò per lei, perché credeva che lassù, nella casa degli ammali, ci fosse anche la sua amata, con la speranza un giorno di poterla rivedere e riabbracciare.

romano Taschini

UoMINI e ANIMALI

(un intreccio fra realtà e fantasia)

Auguri

a Silvana Cernotti e Armando rossini

per il loro 50° anniversario di matrimonio.Li festeggiano i figli Massimo, Michele e Lorenzo

e i nipoti Alice, Alex e Nicolò.

Congratulazioni

L’ 11/12/2014 - presso l’Università di Modena

Gian Luca Tedeschi si è laureato in “Economie Politiche e Pubbliche” con 110 e lode. Lo festeggiano nonno Romano, nonna Bruna, il papà Massimo, la mamma Marzia la sorella Caterina, zii e cugini.

Auguri

a Mario Losi e rosa Sacchi

che festeggiano unitamente a parenti e amici il loro 50° anniversario di matrimonio presso il ristorante Colombo.

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Un pizzicotto ai più piccol i e non solo

Buon Anno a Tutti!Il capodanno legale è fissato alla notte del 1° gennaio, ma fino a qualche secolo fa, le date del Capodanno variavano secondo gli stati e, in Italia, ad-dirittura da città a città. Nell’antica Roma, la tradizione del Capodanno al 1°

gennaio si era consolidata già all’inizio dell’Impero, come testimonia Ovidio nei Fasti, dove immagina che in quel giorno gli appaia il dio Giano, ovvero Ja-nus. Gennaio, Ianuarius in latino, era dedicato infatti al dio bifronte Ianus, che guarda indietro e avanti, alla fine dell’anno trascorso e all’inizio del prossimo. Lo si rappresentava con due volti, l’uno barbuto e vec-chio, l’altro giovane. La sua funzione era di presiedere

agli inizi, alle soglie, ai passaggi da un periodo ad un altro, compreso quello tra pace e guerra. A lui il sacerdote offriva farro mescolato a sale e una focaccia di cacio grattugiato, farina, uova e olio cotti al forno, forse per propiziare l’influenza benefica del dio sulla natura e sui futuri raccolti. Quel giorno, i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi in un candido vaso miele con datteri e fichi rugosi accompagnati da ramoscelli di alloro come augurio di fortuna e di felicità. Oggi, a Capodanno, ci si limita a mangiare lenticchie a pranzo, se non lo si è fatto a mezzanotte, perché si dice che propizino la prosperità economica nell’anno che comincia. Ma forse non si ricorda che, una volta, gli Ebrei ne mangiavano quando erano in lutto, in ricordo di Esaù che per un piatto di questi legumi aveva perso ciò che aveva di più prezioso: la primogenitura.

I GIorNI DeLLA MerLALe temperature basse portano alla mente la leggenda che ha fatto si che gli ultimi giorni di gennaio, considerati i più freddi dell’anno, siano chiamati “giorni della merla”. Si narra che un tempo i merli fossero candidi come la neve. Fin quando un anno, con un’ondata di gelo peggiore del solito, una merla fu costretta per soprav-vivere a rifugiarsi nel comignolo di una casa. Allora, per riscaldarsi, si bruciava legna o carbone di scarsa qualità che produceva molta fuliggine.Così,quando dopo tre giorni ritornò il sole, la merla riprese il volo, ma le sue piume erano nerissime. Unica soprav-vissuta al freddo, fu la capostipite dei merli quali oggi li conosciamo.

DICe IL ProVerBIo che gennaio è il mese della fecondità, almeno nel mon-do animale. Si sa infatti che “de Zenaro tuti i gati va in gataro”cioè tutti i gatti vanno in amore. E tanto è vero che di chi è innamorato cotto si dice che “pare un gatto di gennaio”, mentre chi ha le lune o sragiona si dice “ogni gatta ha il suo gennaio”. Tra gli animali domestici la più prolifica è la gallina che intensifica la sua produzione proprio a gennaio, tant’è che si dice “gennaio ovaio”e “ per l’anno nuovo tutte le galline fanno l’uovo”.

HANNo DeTToNelson Mandela: “Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura. L’uomo coraggioso non è colui che non prova paura, ma colui che riesce a controllarla”.

enrico Berlinguer: “La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istitu-zioni, l’effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico”. Era il 1981…

Il 16 gennaio di ogni anno, in un paese della provincia di Chieti, Fara Filiorum Petri, si rinnova una tradizione che trae origine da un antico rituale pagano legato alla festa in onore di Sant’Antonio Abate, patrono del paese. La festa delle farchie, trae origine da un miracolo avvenuto per intercessione di Sant’Antonio, nel 1799, al tempo dell’in-vasione francese. I Francesi partirono all’assalto di Fara Filiorum Petri, ma l’apparizione del santo nelle vesti di un generale li fermò. Il Santo intimò alle truppe francesi di non oltrepassare “la selva” e, al loro diniego, trasformò gli alberi in immense fiamme che misero in fuga i soldati. Sant’Antonio divenne il santo protettore, venerato quale santo dei contadini e patrono degli animali che protegge da ogni insidia e malattia.Le farchie sono enormi fasci di canne, di sei- otto metri di altezza e 80-90 centimetri di diametro, legate con rami di salice rosso.Il pomeriggio del giorno 16, vengono portate sul piazzale antistante il sagrato della piccola chiesa dedicata al Santo, qui innalzate e incendiate all’imbrunire e lasciate bruciare fino a metà della loro altezza. Poi, spente, vengono portate nelle contrade e là riaccese: si attende che si consumino cantando, ballando, gustando buon cibo fino a notte fonda, auspicando la fine dell’inverno e una buona annata.

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“ADeSSo VIeNI CoN Me”Sono Antonio e sono un alcolista. Ecco: immagino già la reazione di qualche lettore di fronte a questa semplice e consapevole dichiarazione “e sono un alcolista”. Perché, forse sarebbe più comodo pensarmi o immaginarmi un depravato o se si preferisce un peccatore? Diciamo pure un vizioso oppure un ubriacone nel senso che si dà a questa parola? Quando si incomincia a bere si può anche sotto l’influsso dell’alcol, divenire simpatici, spiritosi, gente di compagnia, acuti nei giudizi e nel discutere. Ci si può avvicinare a una certa dose di alcol - questo stupendo, meravi-glioso, inebriante (ma anche maledetto) nettare cantato da poeti e sacerdoti - senza risentirne. Ma poi viene, fatalmente, la resa dei conti. E per me la resa dei conti ha significato: perdita della famiglia, perdita degli amici di allora, perdita del valore degli assegni di conto corrente, perdita...di tutto. Avevo pensato al suicidio, piantare lì tutto ed andare in Africa missionario; naturalmente missionario almeno Vescovo perché ad un livello più basso il mio compagno alcol non mi permetteva di pensare. Mi venne a trovare un amico, uno di quelli che mi stavano sulle scatole perché io andavo indietro e lui, invece, senza dimostrare tanta euforia, andava avanti quasi come occu-passe i posti che io, per le mie condizioni lasciavo, o ero costretto a lasciare liberi. Mi venne a trovare dunque e mi disse; “Adesso vieni con me”. Forse non ero neanche in grado di chiedere dove e a far cosa ma un piacere una volta dovevo pur farglielo a costui che tanto si preoccupava del mio futuro. No. Non credo di averlo compatito, ero talmente schifato di me stesso che salii in auto con lui a Suzzara. Ignoravo quello che mi attendeva, non sapevo chi avrei incontrato, lungo la strada il silenzio la faceva da padrone. Né mi interessava molto il contrario. Varcai la porta che immetteva in una stanza senza troppi arredi e mi si fece incontro una persona un po’ più giovane di me. Disse ad altri spettri - così mi apparivano in quel momento - che sedevano, maledetti loro, sorridenti: <<Questo è Antonio. Uno di noi>>. Permettetemi una confidenza pensai tra me e me: <<Perché come uno

di loro?>>. Poi chi mi aveva accolto mi presentò a Carla, Luigi, Luca e Marina e tanti altri e disse: <<Siamo tutti come te, ne abbiamo combinate forse anche di più, ora stiamo lottando per sconfiggere il nostro amico-nemico alcol e per guardare avanti recuperando la nostra vita. Se vuoi sei dei nostri, se non sei convinto nessuno ti manda via. Stai qui e se vuoi tornare, torna. Nessuno ti chiederà niente >>. Con-tinuo a tornarci a Mantova al gruppo degli Alcolisti Anonimi. Sono moderatamente fiero del mio breve periodo di sobrietà e guardo al futuro con serenità. Voglio dimenticare il passato per ricostruirmi io, Antonio, senza l’altro: l’alcol.

Lettera al giornale

La mappa di Novellara: osservazioniSpett. redazione, ho anch’io un commento da fare in merito all’articolo di Franco Pietramaggiori, pubblicato sul “Portico” di dicembre 2014, dal titolo “Commento alla Breve guida alla mappa di Novellara di Gian Paolo Barilli”.L’autore ha criticato come “errore piuttosto grave” il posizionamento della chiesa del Carmine nella mappa di Novellara, disegnata da Loreno Confortini su ricerca storica di mio fratello Gian Paolo Barilli; mappa distribuita nel 2005 dall’Amministrazione Comunale a tutti i cittadini. La segnalazione sull’errore della ricerca sarebbe stata più gradita e utile se fosse pervenuta (magari in via personale e non pubblica) quando lo studioso Barilli era vivente, perché avrebbe potuto motivare, con le proprie fonti di ricerca, l’ubicazione della chiesa ed eventualmente correggerla a beneficio di tutti.Ora, dopo quasi dieci anni, e affidato ad un giornale che si rivolge indistinta-mente ad esperti e non, trovo l’intervento di Pietramaggiori poco opportuno. Ci sono tempi e modi diversi per collaborare costruttivamente.Questa è la mia opinione; non so quale sarebbe stata quella di mio fratello, scomparso nel novembre del 2007.

Cordialmente, Maria Gabriella Barilli

AviS iNFoRMAoFFerTe rICeVUTe

L’AVIS ringrazia Meschieri Novella per l’ immancabile offerta di fine anno alla nostra sezione.

rINGrAZIAMeNTo

L’AVIS ringrazia le edicole Masini e Ferretti per i giornali forniti nelle giornate di prelievo di sangue e con loro il Conad locale per i ristori.Un ringraziamento doveroso a tutti i donatori, quelli abituali, quelli più recenti e quelli nuovi per la loro scelta di solidarietà, per la disponibilità e fiducia che ci hanno accordato. Stesso ringraziamento a tutti i collaboratori che nell’eser-cizio delle mansioni più varie e disparate, con il loro instancabile lavoro per-mettono il buon funzionamento della nostra sezione.Un ringraziamento speciale ai medici, agli infermieri, ai tecnici per la loro professionalità e per il loro insostituibile aiuto. Altrettanto significativo il contributo di coloro che si dedicano alle attività pa-rallele e collaterali al prelievo, come l’organizzazione di feste, la produzione e vendita del gnocco fritto in piazza, le occasioni di rappresentanza e pro-mozione dell’associazione e dei suoi valori. Anche a loro elogi e gratitudine.Un apprezzamento e un grazie di cuore al Consiglio Direttivo sempre presen-te e attivo. Infine un ringraziamento sentito anche ai redattori de “Il Portico” che danno volentieri all’AVIS la possibilità di pubblicare le informazioni, avvi-si, appuntamenti e di raggiungere in questo modo i donatori e i cittadini nelle loro case. Alle persone qui citate e alla cittadinanza tutta, la sezione AVIS di Novellara augura un 2015 ricco di serenità e solidarietà.

Il Segretario Piero Ghidini

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Libera offerta ai servizi

Bertacchini Franca,

Pavarini Tiracchini Angela,

Romano Maria Cristina

MArCo GUerrA

ringraziamento

Le famiglie Guerra - Nizzoli - Becchi ringra-ziano vivamente tutti gli amici che hanno partecipato all’incontro conviviale tenutosi lo scorso 20 dicembre presso il ristoran-te Don Divino per ricordare il proprio caro Marco (Zoe) in occasione della ricorrenza del suo compleanno. La somma raccolta nel corso della serata, euro 470, sarà devoluta a favore di Emergency. Un ringraziamento particolare ai sigg. Augusto e Antonio per la generosità e disponibilità dimostrate nell’oc-casione.

TIZIANo oLIVA6° ANNIVerSArIo

Il tempo passa ma la tua mancanza si fa sentire sempre di più. Il tuo ricordo lo portiamo sempre nel cuore. La tua famiglia Nadia, Marina, Penny, Thomas, Max e nipoti.

PrIMo PANTALeoNIAd 1 anno dalla scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Franca i figli Paolo con Anna e Morena con Roberto, i fratelli Franca, Lu-ciano, Laura e Brenno, i nipoti e parenti tutti.

VINCeNZo FrIGGerI(CAMPANer)

Nel 26° anniversario della scomparsa lo ricordano con immutato affetto la moglie Dea e i figli Eros e Egle.

Silvano Ghelfi ricorda l’amico Gianni Gasparini nell’anniversario

della scomparsa.

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Redazione: viale MONTEGRAPPA, 54 Novellara (RE) tel. 0522/654447

Direttore responsabile: Mattia Mariani Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa,

Giovanni Franzoni, Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva,

Sara Lanza, Massimo Vecchi.

Stampato presso Tipolito Lugli Novellara via Prov.le Nord

Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione dell'autore e non necessariamente quella della redazione.

mensile novellarese d'informazione

Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

CIRCOLO IL CONTEMPORANEO

SeCoNDo ArTIoLI DINA PeDrAZZoLI

Nel 17° anniversario della scomparsa della cara Dina la ricordano insieme al marito Secondo, la figlia e i nipoti.

GIorGIo MATTIoNINel 22° anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Carla e il figlio Andrea.

reNATA PIZZeTTINel 19° anniversario della scomparsa la ricordano con affetto i figli, le nuore, il genero i nipoti e pronipoti.

GIorGIo VeZZANINel 15° anniversario della scompar-sa lo ricordano con affetto la moglie, Ileana i figli Alessandro e Stefania, il genero Marco e i parenti tutti.

ArNALDo GoZZINell’ 8° anniversario della scom-parsa lo ricordano con affetto la moglie,Ilva, i figli Paolo e Fabio e i nipoti.. Sarai con noi per sempre.

GIUSePPe SANTeLLINell’ 8° anniversario della scom-parsa lo ricordano con affetto la moglie, i figli e i nipoti.

ANSeLMo MeLLINel 21° anniversario della scompar-sa lo ricordano con affetto la moglie, la figlia e i nipoti.

BrUNA BeNeVeLLI

(BIoNDA)

Nel 2° anniversario della scom-parsa la ricordano con affetto il fratello Massimiliano, le nipoti lorena e Melissa, la pronipote Denise, angelo e Claudio

Nel 18° anniversario della scomparsa di Carmen la ricordano con affetto insieme al marito la suocera ed il cognato, i figli Fernando e Maria con le rispettive famiglie.

roMANo BerToZZI ADeLe MorAI bei ricordi uniti dall’amore non svaniscono mai! La figlia Alessandra

con il marito Paolo, insieme a Samuele e la piccola Gloria, le mamme, i fratelli, le cognate e i nipoti nel 17° anniversario della scomparsa.

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