il genio fisico e filosofico di emilio del giudice : tra rigore scientifico e creatività

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Il genio fisico e filosofico di EMILIO DEL GIUDICE: tra rigore scientifico e creatività Coherence2014– Roma, Casa dell’Aviatore, 28 Aprile 2014 Livio Giuliani Livio Giuliani docente Dipartimento Ecologia e Biologia dirigente di ricerca del SSN Coherence 2014 Roma, Casa dell’Aviatore 28 aprile 2014

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Coherence 2014 Roma, Casa dell’Aviatore 28 aprile 2014. Coherence2014 – Roma, Casa dell’Aviatore, 28 Aprile 2014 Livio Giuliani. Il genio fisico e filosofico di EMILIO DEL GIUDICE : tra rigore scientifico e creatività. Livio Giuliani docente Dipartimento Ecologia e Biologia - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Il genio fisico e filosofico di EMILIO DEL GIUDICE : tra rigore scientifico e creatività

Il genio fisico e filosofico diEMILIO DEL GIUDICE:

tra rigore scientifico e creatività

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Livio Giulianidocente Dipartimento Ecologia e Biologia

dirigente di ricerca del SSN

Coherence 2014

Roma, Casa dell’Aviatore

28 aprile 2014

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La dimensione di EMILIO è stata innanzitutto una dimensioneESTETICA.

Ciò è stato vero, per Emilio, non solo sul piano scientifico, co- me nella affermazione qui accanto, ma anche sul piano filosofico ed è stata la cifra dellasua ammirata esistenza.

Napoli 1 gennaio 1940Milano 31 gennaio 2014

EMILIO DEL GIUDICE

6 Febbraio 2014 17:57, Fabrizio ha scritto:un uomo geniale, umile, vitale, buono... un esempio per gli uomini di scienza e non.

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In uno scritto filosofico diEmilio del 2007,inedito,egli rivela la sua teoria della conoscenza: l’attodel conoscere è l’attoesteticodella commozione poetica; esso avviene attraverso la immedesimazionecon l’oggetto dellaconoscenza.L’avvicinamento può cominciare attraverso il giudizio analitico o lafantasiama si perfeziona attraverso larisonanzache si stabilisce con l’oggetto stesso. Era una conquista dei suoi studi giovanili, rafforzata nella maturità:

EMILIO:animoperturbatoecommossoementepura

Gli uomini prima sentono senz'avvertire; dappoi avvertiscono con animo perturbato e commosso; finalmente riflettono con mentepura.(GianBattistaVico, ScienzaNuova, IIlibro, Poesia).

Quando studio mi fingo nell’oggetto(Herbert Froehlich, scritti privati)

Anche nella vita, i legami si stabilivano per risonanzanza: di personalità o di sistemi di convenzioni scientifiche. Ecco perché i suoi sodalizi scientifici erano ben più che collaborazoni.

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Con Froehlich (1905-91) è il suo grande sodalizio della maturità. Allievo di Sommerfel in Germania, collega di Frenkel in Russia e di Chadwick in Inghilterra, egli porta in occidente quella che era stata una delle conquiste della fisica sovietica: la coer coenza nella materia, dopo che Landau l’aveva descritta in uno stadio supercritico dell’elio.

EMILIO DEL GIUDICE:isodaliziscientifici

http://www.nonlocal.com/hbar/frohlich.html

Con Giuliano Preparata (1942-2000) è il suo secondo grande sodalizio. Ma è Emilio che appassiona Giuliano alla studio della coerenza nella materia. Insieme ad R. Arani, I. Bono(1988) e a G. Vitiello (1988) riconosconola coerenza nell’acqua a temperatura e pressioneambientali e sviluppano la teoria che Giuliano riporta nel suo magistrale QED Coherence in Matter (1995).

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La coerenza nella materia è anche alla base dell’esperimento di LENR con un reattore cheaccendonoil 1° luglio 1999, da loro disegnato e realizzato dai ricercatori dell’ENEA A. De Ninno e A. Frattolillo (et al.) con la collaborazione di Martin Fleischmann.

EMILIO DEL GIUDICE:isodaliziscientifici

La colpa dell’abbandono del reattore, ed anche del mancato brevetto almeno del dispostivo di misura dell’elio, è della nuova direzione generale dell’ENEA, imposta da Corrado Clini, all’insaputa del Presidente Carlo Rubbia, da questi destituita e imposta nuovamente provocando le dimissioni del Premio Nobel. Clini diventa Ministro del governo Monti e quel direttore generale diventa commissario e cumula le cariche anche dopo il pensionamento, attraversando i Governi Berlusconi, Monti, Letta, Renzi.

E’ un successo che viene apprezzato da Carlo Rubbia, che proroga i fondi per l’esperimento anche dopo la morte di Giuliano e dalla autorità Atomica Francese, che nel rapporto dell’audit, permesso dall’ENEA, riporta: gli italiani hanno provato che la fusione fredda è una reazione nucleare.La fusione fredda sarà brevettata dalla US Navy nel 2013.

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Il terzo grande sodalizio è con Getullio Talpo (1942-2006). Lo appassiona la interazione dei campi elettromagnetici con gli organismi viventi e lamacchhina di Talpoè un mezzo ideale.

EMILIO DEL GIUDICE:isodaliziscientifici

La macchina sfrutta l’effetto Liboff-Zhadin, che si manifesta in soluzioni acquose di ioni metallici (Liboff, 1985) o di acidi nucleici(Zhadin e Novikov, 1994)in una cella idrolitica.Un debolissimo campo magnetico, accordato con la frequenza di ciclotrone del soluto, è in grado di indurre nella soluzione una corrente ionica di molecole di soluto.

Il campo non fornisce alla soluzione l’energia sufficiente a produrre la corrente di ioni e l’unica spegazione possibile è che sia l’acqua a fornila, grazie a quella frazione coerente, che sussiste a temperatura e pressione ambientali, scoperta da Emilio con Giuliano e gli altri.

La macchina riproduce in sequenza lo spettro elettromagnetico delle ELF, modulate su una portante di 50 kHz e utilizza un impedenzimetro con un circuito di feed back che pilota il tmpo di esposizione in ciascuna frequenza in dipendenza dei valori di impedenza rilevati. Il design è dell’archittetto Chisso da Padova.

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L’effetto Zhadin riprodotto dal gruppo di ricerca ISPESL-CNR (Giuliani l, D’Emilia E, Grimaldi S, Ledda M, Lisi A)nella camera ipomagnetica del CNR a Tor Vergata: il segnale di fondo

L’EFFETTO LIBOFF-ZHADIN

Segnale applicato

Rumore

Ritardo nel rumore

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L’effetto Zhadin riprodotto dal gruppo di ricerca ISPESL-CNR (Giuliani l, D’Emilia E, Grimaldi S, Ledda M, Lisi A)nella camera ipomagnetica del CNR a Tor Vergata: ’esperimento

L’EFFETTO LIBOFF-ZHADIN

Segnale applicato: 5 Hz, 49 nT

Effetto Zhadin; un picco di corrente è prodotto nella soluzione dal segnale applicato

Ritardo nel rumore

19 aprile 2005

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L’effetto Zhadin riprodotto dal gruppo di ricerca ISPESL-CNR (Giuliani l, D’Emilia E, Grimaldi S, Ledda M, Lisi A)nella camera ipomagnetica del CNR a Tor Vergata:l’apparato sperimentale

L’EFFETTO LIBOFF-ZHADIN

Generatore di segnali

Unità di controllo CO2 e temperatura

Solenoide a 3.000 spire in camera ipomagnetica.La cella idrolitica è inserita nel solenoide all’interno di un debole campo elettrico

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EMILIO

Emilio, con Giuliano, Martin e Getullio fornisce nel 2002 (Del Giudice Eetal., On the ‘unreasonable’ effects of ELF upon a system of ions,Bioelectromagnetics vol. 27) la spiegazione della parte dell’esperimento che riguarda la formazione della corrente ionica

Il campo magnetico applicato a frequenza di ciclotrone estrae gli ioni di soluto intrappolati nei domini di coerenza dell’acqua. I domini di coerenza forniscono agli ioni estratti l’energia necessaria a superare il disordine termico che altrimenti impedirebbe il formarsi della corrente. Se il campo magnetico applicato è troppo intenso gli ioni estratti finiscono nel bulk e vengono urtati prima di potersi allineare al campo elettrico. Se è troppo debole non vengono estratti. Questo spiega la finestra in intensità (tra 10 e 100 nT) che condiziona il fenomeno.

Nel 2006, M.N. Zhadin abbandona lasuaspiegazione del fenomeno, fornita nel 2005 insieme a Frank Barnes (Bioelectromagnetics vol. 30) e pubblichiamo la spiegazione della prima parte: la ionizzazione in acqua di molecole degli zwitterioni (Zhadin MN & L Giuliani,Some problems in modern bioelectromagnetics, Electr. Biol. Med. Vol. 25). Con Emilio la trattazione è ampliata nel 2010 ed estesa al problema del kT(Del Giudice E & L Giuliani. Coherence in water and the kT problem in living matter, in Giuliani L & Soffritti M eds. Eu J Oncol. Library vol. 5)

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Ma la parte più esaltante della mia amicizia con Emilio riguarda la filosofia. Egli immagina l’animo umano come uno spettro elettromagnetico. Ad ogni picco corrisponde una frequenza capace di «agganciare» informazione. Lamagnanimitàè la pluralità, l’ampiezza e la larghezza a mezza altezza dei picchi.

Anche gli esseri umani, come gli animali e le cose inanimate, ovvero i loro messaggi, in frequenza (voce o immagine) o mediante interazione corpuscolare (tramite odorato, gusto, tatto) possono essere pensati come segnali che possono essere compresi solo se il ricevitore ha un spettro che presenta picchi che possono risuonare con quei segnali, perché vicini in frequenza ovvero che possono oscillare in frequenza e in fase con le particele che interagiscono.

EMILIO DEL GIUDICE: L’ESTETICA

Accanto gli spettri all’infrarosso dell’acqua (verde) e dell’acqua pesante (rosso e azzurro). Sebbene l’acqua pesante presenti gli stessi picchi di assorbimento essi hanno minore ampiezza e minore larghez- za mezza altezza: questa consente di captare anche segnali che si discostano dalla frequenza di picco)

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Dunque la percezione estetica, che si realizza attraverso la immedesimazione, è anche mezzo gnoseologico (in questo senso l’insegnamento di Frohelich integra quello di Vico) e l’etica si modella sull’esperienza estetica. Se la conoscenza e lo stesso sapere scientifico si acquisiscono attraverso l’esperienza estetica che è risuonare con l’oggetto studiato, allora l’etica deve favorire le possibilità di risonanza del soggetto e la loro molteciplità e intensità.

Un altruismo che è originario e connaturato nell’uomo e che deve essere coltivato attraverso l’ampliamento della propria magnanimità. Lontano dall’altruismo di John Stuart Mill che deriva dall’egoismo, come la ricchezza deriverebbe dal mercato. Il mercato come regolatore delle pulsioni egoistiche di ciascuno, quelle di Jeremy Bentham e di Adam Smith. Ecco perché Emilio era buono. Ed era etimologicamente comunista .

EMILIO: L’ESTETICA E’ GNOSEOLOGIA ED ETICA

E’ un etica inclusiva che suggerisce una politica inclusiva: un etica dell’ altruismo, che è bontà verso gli altri:quella bontà che Dostoevskj voleva dipingere in un eroe nato buono come Myskin, non diventato buono, come un personaggio di Victor Hugo.

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Egli riteneva altresì che la vita si sia prodotta attraverso il raggiungimento di livelli progressivi di coerenza. Il primo livello essendo quello dell’acqua. Il secondo quello di strutture costituite dall’acqua. E così via.

EMILIO

Il ponte d’acqua è un esempio di coerenza del secondo ordine. Nel 2009, con Emilio, provammo che esso può costituirsi al’interno dell’acqua, come in una cellula, e può trasportare ioni (Giuliani et al. World Neur. Network, The Froehlich Symposium in Prague).L’acqua sarebbe il mezzo attraverso il quale i processi della vita risultano neggentropici.Durante la sintesi clorofilliana le piante emettrono rumore bianco in tutto lo spettro elettromagnetico:

Elibera= E – TDSCiò sarebbe anche all’origine della violenza nella vita.

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Durante la embriogenesi si ha il più elevato numero di apoptosi per unità di tempo.

Tanto più è intenso il processo di accrescimento e di organizzazione dell’organismo vivente tanto più numerosi sono le morit programmate delle cellule che contribuiscono al processo.

della tribù. Ma i sacrifici preistorici, nel neolitico, e quelli storici ancora compiuti nel nome della religione o della giustizia, comportano una rottura della coerenza della comunità che li compie. Il bilancio netto della coerenza in tale processo non è mai positivo. La storia sorge con il sacrificio di Ifigenia che fugge in Tauride. O con quello mancato di Isacco.

EMILIO:

Emilio sviluppò una teoria delsacrificio,proprio come Gian Battista Vico, e come il suo amico Roberto Calasso, ma antitetica a quella di quest’ultimo.Il sacrificio sarebbe nato dal desiderio di rivivere l’aumento di coerenza che si è avuto ontogeneticamente nella fase embrionale. Nella preistoria venivano compiuti sacrifici umani nel ricordo di quelli ancora più antichi in cui i vecchi contribuvano con il proprio corpo alla sussistenza

L’eroe del Satyricon di Federico Fellini. Egli mangia ritualm-mente l’avo di una comunità che muore, cui lascia il suo corpo. Tale rito aumenta la coerenza del gruppo e l’eroe ne esce rigenerato

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EMILIO: L’ULTIMO SODALIZIO

L’ultimo sodalizio di Emilio è quello con Luc Montagnier.Il grande Prmio Nobel francese lo cerca perché lo aiuti a spiegare la sua ultima scoperta: quella dei segnali del DNA (internat. Life Sc.: Comput. Sc. 2009, vol. 1). Nasce una collaborazione scientifica che va oltre la iniziale interprerazione e si estende alla comprensione dei più profondi meccanismi della interazione elettromagnetica con la vita.Si aggiunogono ai ricercaori che applicano i campi elettromagnetici per il differenziamento cellulare per il trattamento delle malattie degnerative.

Il 29 luglio del 2011 scrivono, con altri colleghi al Commissario dell’INAIL per chiedere di ampliare i fondi che deve, in quanto successore dell’ISPESL, per la ricerca per la cura dell’infarto che è stata approvata dal Ministero della Salute con Graduatoria 9/6/2011 (RF 2009/1504427), Chiedono l’ampliamento per includere nella ricerca il differenziamento anche di cellule tumorali. L’agosto successivo il British J of Cancer pubblica un articolo di B. Pasche ed altri che hanno intrapreso con successo questa strada. IL commissario dell’INAIL neanche risponde alla lettera e sia lui sia il successivo presidente, nominato dal Ministro Fornero ( ma non per i suoi meriti scientifici mi spiega al telefono lo stesso Ministro nel 2013), impediscono anche la ricerca per la cura dell’infarto approvata dal Ministero della Salute. L’ultima battaglia Emilio la deve fare insieme a Luc Montagnier e a noi per chiedere al TAR Lazio di ingiungere al presidente dell’INAIL di consentire la ricerca approvata e finanziata dal Ministero. Muore prima. A noi il commosso saluto a chi ha lottato fino alla fine per la scienza e la verità.