igiene generale ed applicata profilassi malattie infettive morbillo - parotite - rosolia
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IGIENE GENERALE ED APPLICATAIGIENE GENERALE ED APPLICATA
Profilassi Malattie InfettiveProfilassi Malattie Infettive MORBILLO - PAROTITE - MORBILLO - PAROTITE -
ROSOLIA ROSOLIA
CLASSIFICAZIONE E OSPITI NATURALI DELLA FAMIGLIA PARAMYXOVIRIDAE
Virus: genere Virus: tipo Ospiti naturali
Paramixovirus Parainfluenza
tipo 1,2,3,4,5
Uomo, maiali, bovini, equini, ovini, uccelli
Parotite Uomo
Morbillivirus Morbillo Uomo
Cimurro, peste bovina
Cani, bovini
Pneumovirus Respiratorio sinciziale, polmonite
del topo
Uomo, topi
MORBILLO
L’agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA)
Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce e dai comuni disinfettanti
Cresce su colture di cellule (rene umano o rene di scimmia)
Eziologia del morbillo
Trasmissione per via aereaReplicazione nel nasofaringe e linfonodi regionaliViremia primaria 2-3 giorni dopo l’esposizioneMoltiplicazione nelle cellule reticolendotelialiViremia secondaria 5-7 giorni dopo l’esposizione
con diffusione nei tessuti, che termina con
l’apparizione dell’esantemaL’immunità cellulo-mediata è fondamentale per la
guarigioneL’infezione determina immunità che persiste tutta
la vita
Patogenesi del morbillo
Periodo di incubazione: in genere 10-12 giorni
Sintomi prodromici: • Febbre elevata (38,5°C o oltre)• Tosse, rinite, congiuntivite
• Macchie di Koplik
Esantema (rash):• esordio 2-3 giorni in media dopo il periodo prodromico• elementi maculosi sul palato molle• inizio al volto ed alla testa• diffusione al tronco, braccia e gambe• durata 5 – 6 giorni• scomparsa secondo l’ordine di apparizione
Caratteristiche cliniche del morbillo
QUADRI ESANTEMATICI
morbillo
L’uomo è l’unico ospite e il malato è l’unica fonte di infezione
Alta trasmissibilità (casi secondari in ambito familiare o comunità chiuse: 90-99% dei recettivi)
Contagiosità da 4 giorni prima a 4 giorni dopo l’esordio dell’esantema
Massima incidenza tra fine inverno e inizio primavera
In assenza di vaccinazione, il 95-99% dei soggetti di una comunità contrae l’infezione entro i 20 anni, soprattutto entro i 10 anni
Epidemiologia del morbillo
Il morbillo nel mondo
Incidenza del morbillo nella regione EuropeaMedia quinquennale, 1996-2000
>100/100.000
51-100/100.000
21-50/100.000
<1/100.000
Dati non disponibili
1-20/100.000
Complicanza Percentuale sul totale dei casi
Qualsiasi complicanza 7-16%
Diarrea 6%
Otite media 7-9%
Polmonite 1-6%
Ricovero 1-5%
Complicanze del morbillo in nazioni industrializzate/1
Il rischio di complicanze è maggiore nei bambini < 1 anno e negli adulti
Complicanza Frequenza sul totale dei casi
Encefalite 0,5-1/1.000
Decesso 0,1-1/1.000
PESS* 0,6-2,2/100.000
*(Pan-Encefalite Sclerosante Subacuta)
Riportate anche: trombocitopenia, epatite, pericardite,
miocardite
Complicanze del morbillo in nazioni industrializzate/2
Epidemia di morbillo in Campania del 2002
• Stimati circa 40.000 casi• Eguale distribuzione per sesso• Incidenza più elevata nei bambini tra 10 e 14 anni • 6% dei casi erano stati vaccinati per il morbillo
(10% tra i bambini di 1-4 anni)• Copertura vaccinale regionale stimata nel 2001:
65% • Efficacia vaccinale stimata durante l’epidemia: 94%
Conseguenze dell’epidemia di morbillo in Campania nel 2002
• 624 ricoveri per morbillo
• 104 complicanze polmonari
• 15 encefaliti
• 4 decessi (tre bambini di 6 mesi, 4 anni e 10 anni, un adulto di 22 anni)
Incidenza del morbillo; Italia 1960-2001
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120
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160
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100.000
anno
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Età
0%
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er
100
0Incidenza di morbillo e copertura vaccinale
per età (ASL 1 2002,)
Il caso dell’Emilia-Romagna: l’epidemia di morbillo del 1997 e quella del 2002
19971997 20022002
% VACCINATI% VACCINATI 83% a 2 anni, 65% a 13 anni
90% a 2 anni,
85% a 13 anni
N° CASIN° CASI 1099
(62% oltre i 14 anni)
203
(37% oltre i 14 anni)
PAROTITE
L’agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA)
Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce e dai comuni disinfettanti
Cresce su embrione di pollo e sulle colture di cellule (rene umano o rene di scimmia)
Eziologia della parotite
Trasmissione per via aerea (il virus è presente
nella saliva)Replicazione nella mucosa delle prime vie aeree Viremia 2-3 giorni dopo l’esposizione con
diffusione alle ghiandole parotidi e ad altri organi L’infezione induce produzione di anticorpi
neutralizzanti e l’immunità cellulo-mediata è
fondamentale per la guarigioneL’infezione determina immunità che persiste tutta
la vita
Patogenesi della parotite
Periodo di incubazione: in genere 16-18 giorni
Sintomi prodromici: • Febbre• Malessere, cefalea, anoressia
Interessamento delle parotidi: • esordio 1-2 giorni in media dopo il periodo prodromico• inizio unilaterale, ma in genere diventa bilaterale dopo 1-5
giorni• durata 3-7 giorni
Caratteristiche cliniche della parotite
Complicanze della parotite
• Meningite asettica benigna 0,5-15%• Pancreatite 4%• Sordità 0,005%• Encefalite 0,02-0,3%• Orchite 25-30 su 100 maschi
adulti • Morte 1 su 1.000.000
L’uomo è l’unico ospite e il malato è l’unica fonte di infezione
Alta trasmissibilità (casi secondari in ambito familiare o comunità chiuse: 90-99% dei recettivi)
Contagiosità da 6 giorni prima a 9 giorni dopo l’esordio dell’interessamento delle parotidi
Massima incidenza durante l’inverno e la primavera
La maggior parte dei casi, spesso asintomatici, si verificano nei bambini di 5-10 anni di età, ma sono anche colpiti numerosi adolescenti e i giovani, con epidemie in collegi e caserme.
Epidemiologia della parotite
1827
1364
130 87 162 153 11 16 16 5
2146
1625
0
500
1000
1500
2000
2500
N° casi
0-14 15-24 25-64 >=65 Età NN Totale
Fasce d'etàM F
N° di casi di Parotite per fascia d'età, sesso e totali - Italia, ISS 2003
Rosolia
L’agente causale è un Togavirus (virus ad RNA)
Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce e dai comuni disinfettanti
L’uomo è l’unico ospite
Eziologia della rosolia
Trasmissione per via respiratoriaReplicazione nel naso-faringe e nei linfonodi regionali Viremia nei 5-7 giorni seguenti l'esposizioneContagiosità: da 7 giorni prima a 5-7 giorni dopo
l’esordio dell’esantemaIl 25-50% delle infezioni è asintomaticoAll’infezione fa seguito la comparsa di anticorpi con
immunità che dura tutta la vita. Le reinfezioni non
comportano rischi per le donne in gravidanzaE’ una malattia endemica con epidemie ogni 5-10 anni,
con picchi in primaveraSono colpiti soprattutto i bambini di 5-10 anni di età
Patogenesi della rosolia
Incubazione: 14-23 giorni
Linfoadenopatia durante la seconda settimana
Esantema maculopapulare dopo 14-17 giorni dall'esposizione
Esantema inizia a testa e collo, e dura 3-5 giorni
Caratteristiche cliniche della rosolia
Quadri esantematici
rosolia
Artralgia o artrite di breve durata:bambini raradonne adulte 33-50%
Porpora trombocitopenica 1/3.000 casi
Encefalite 1/5.000 – 1/ 20.000
Complicanze della rosolia
Infezione fetale per via transplacentare durante la
viremia maternaIl rischio è particolarmente elevato nel primo trimestre di
gravidanza L’infezione cronica dell’embrione e del feto ostacola la
moltiplicazione cellulare causando un ritardo e un
disordine nell’organogenesi, con esito in morte
intrauterina o nascita di un bambino malformato. Il virus può infettare tutti gli organi fetaliGli organi colpiti dipendono dal periodo della
gravidanza in cui avviene l'infezioneI bambini con RC possono diffondere virus per > 1 anno
Patogenesi della rosolia congenita (RC)
Sordità
Cataratta
Malformazioni cardiache
Microcefalia
Ritardo mentale
Alterazioni ossee
Danni al fegato e alla milza
Manifestazioni cliniche della rosolia congenita
Incidenza della rosolia nella regione EuropeaMedia quinquennale, 1996-2000
>100/100.000
51-100/100.000
21-50/100.000
<1/100.000
Dati non disponibili
1-20/100.000
Rosolia in Italia; 1970-2001
0
10000
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30000
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oso
lia c
on
gen
ita
N. casi rosolia N. casi rosolia congenita
Sieroprevalenza della rosolia per età e sesso: Italia, 1996
• Grazie alla vaccinazione, negli ultimi 10 anni,
l’incidenza del morbillo e della rosolia è diminuita
• Le coperture vaccinali raggiunte finora non sono
state sufficienti a interrompere la trasmissione
• Obiettivo: arrivare a una copertura vaccinale del
95% entro il 2007
• Per la RC, le misure di screening e vaccinazione
delle donne in età fertile sono ancora carenti
• Obiettivo: riduzione a 1 caso su 100.000 nati vivi
entro il 2007
11 donne con infezione primaria in gravidanza
6 non avevano mai eseguito lo screening
sierologico
5, pur sapendo di essere suscettibili, non erano
state vaccinate
Rosolia congenita nel 2002, Ospedale S. Matteo di Pavia
LA VACCINAZIONE ANTI
MORBILLO, PAROTITE, ROSOLIA
(MPR) measles, mumps, rubeola
(MMR)
E’ possibile eliminare il morbillo e la rosolia congenita?
Morbillo Rosolia
microrganismo geneticamente stabile
SI SI
assenza serbatoi
non umani
SI SI
immunità permanente SI SI
contagiosità breve SI SI
quadro clinico specifico SI NO
pochi casi asintomatici SI NO
vaccino efficace SI SI
Obiettivi OMS Europa per morbillo e rosolia congenita
Entro il 2010:
• Interrompere la trasmissione indigena del morbillo
• Prevenire la rosolia congenita (< 1 caso per 100.000 nati vivi)
Situazione nella Regione Europea dell’OMS
Nel 2000:
• Tutte le nazioni europee usano il vaccino antimorbillo
• La copertura vaccinale varia dal 60 al 99%
• 40 (78%) usano la vaccinazione antirosolia
Vaccinazione antimorbillo: la situazione italiana
• 1976: disponibilità vaccino antimorbillo • 1979: vaccinazione raccomandata a 15 mesi • Inizio anni ’90: disponibilità MPR• 1997: MPR obbligatoria per le reclute• 1999: MPR inclusa nel calendario nazionale a 12-15
mesi (raccomandata)
Vaccino Nasc 3° mes.
4° mes
.
5° mes.
6° mes.
11° mes.
12° mes.
15° mes.
24° mes.
3° anno
5-6 anni
11-12
anni
14-15 anni
DPT DTaP DTaP DTaP DTaP Tdap
IPV IPV IPV IPV IPV
Epatite B
HBV HBV HBV HBV
Hib Hib Hib Hib
PCV PCV (3 dosi nel primo anno di età)
MPR MPR (I) MPR (II)
Recupero MPR
Men C Men C (3 dosi nel primo anno di età)
Varicella Varicella Varicella
Calendario delle vaccinazioni per l’età evolutiva- Ministero della Salute - Gennaio 2005
Obbligatorie - Raccomandate
Casi di morbillo e percentuale di bambini vaccinati contro il morbillo entro i 24 mesi di
età - Italia, 1983-2000
Fonte: Ministero della Salute; Ufficio Europeo dell’OMS
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1984
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1986
1987
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1990
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a 24
mes
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casi Copertura vaccinale a 24 mesi
Vaccinazione antirosolia
• 1972: raccomandata per le ragazze in età prepubere
• Inizio anni ’90: disponibilità MPR
• 1999: MPR inclusa nel calendario nazionale a 12-15 mesi (raccomandata)
• La copertura vaccinale per i bambini nel 2° anno di vita, è sovrapponibile a quella del morbillo
Composizione vaccino MPR
ANTIMORBILLO: ceppi virali attenuati ottenuti da ceppo EDMOSTON (SCHWARZ, MORATEN, EDMOSTON-ZAGREB)
ANTIROSOLIA: ceppo virale attenuato RA 27/3
ANTIPAROTITE: ceppi virali attenuati URABE AM/9 o JERYL LYNN e derivati (RIT 4385)
Vantaggi dell’uso del vaccino combinato MPR
• Minori disagi per i bambini e per le famiglie
• Risparmio economico rispetto a 3 vaccinazioni singole in 3 diverse sedute
• L’immunogenicità e la sicurezza è sovrapponibile a quella ottenuta con le vaccinazioni monovalenti
Efficacia del vaccino antimorbillo
• L’efficacia di una dose è del 95% circa
• Il 5% dei vaccinati non risponde alla prima dose
• Il 95% dei non rispondenti alla prima dose è protetto dopo la seconda dose = efficacia 98-99% dopo 2 dosi
• La protezione dura presumibilmente tutta la vita
• Il vaccino è efficace nella profilassi post-esposizione, se somministrato entro 72 ore dall’esposizione
Efficacia del vaccino antirosolia
• L’efficacia di una dose è del 95-100%
• La seconda dose induce un aumento del titolo anticorpale
• La protezione dura presumibilmente per tutta la vita
• Il vaccino non è efficace nella profilassi post-esposizione
Efficacia del vaccino anti-parotite
• L’efficacia di una dose è del 60-90%
• La somministrazione di due dosi consente di raggiungere
una riduzione dei casi del 99%
• Il vaccino non è efficace nella profilassi post-esposizione
Il vaccino MPR:
gli eventi avversi e le controindicazioni
Reazioni avverse al vaccino MPR
• Le reazioni avverse sono conseguenza della replicazione del virus vivo attenuato
• Le persone che hanno già avuto la malattia non hanno un rischio aumentato di reazioni avverse a vaccino
• La reazione più comune è un interessamento dei linfonodi del capo, che si risolve in genere in pochi giorni
Artralgie dopo vaccinazione antirosolia
• Frequenza: – 0,5% bambini– 25% donne in età fertile
• Caratteristiche cliniche: – Insorgono 1-3 settimane dopo la vaccinazione– Durano 1-3 settimane
Meningiti asettiche dopo vaccinazione antiparotite
• 1/1000-1/20.000 dosi dopo somministrazione ceppo Urabe 20.000 TCID50
• Non sono stati riportati esiti permanenti
• Dopo somministrazione di ceppo Urabe 5.000 TCID50 non è stata osservata una maggiore frequenza di meningiti asettiche
Vaccinazione MPR, morbo di Crohn e autismo
• E’ stata avanzata l’ipotesi che la vaccinazione MPR fosse associata a malattie infiammatorie croniche intestinali ed autismo.
• Numerosi studi hanno mostrato l’assenza di correlazione tra questi eventi.
• Nel 2003 l’OMS ha effettuato una revisione della letteratura: gli studi effettuati NON hanno evidenziato una correlazione con la vaccinazione.
Vaccino MPR: controindicazioni e precauzioni
Malattie acute moderate o gravi (febbre >38°C)
Reazioni allergiche gravi a precedenti vaccinazioni o a
componenti del vaccino
Gravidanza
Immunosoppressione
Recente somministrazione di emoderivati
N.B.: il virus vaccinico non si trasmette ai contatti
Reazioni anafilattiche a precedenti dosi di vaccino MPR o a suoi componenti
La vaccinazione non va eseguita se si verifica:
• una reazione anafilattica a dose precedente
• una reazione anafilattica a costituenti del
vaccino (neomicina, gelatina)
N.B. manifestazioni allergiche non anafilattiche non
controindicano la somministrazione
MPR e allergia alla gelatina
La gelatina è presente come stabilizzante in alcuni
vaccini
Sono state raramente descritte reazioni allergiche
gravi attribuite a sensibilizzazione con gelatina
(anafilassi: 4-7 casi /milione di dosi)
MPR e allergia all’uovo
I vaccini contro morbillo e parotite sono coltivati su fibroblasti
o cellule embrionali di pollo
Le proteine presenti nel vaccino non danno reazione crociata
con le proteine dell’uovo
L’allergia all’uovo non è una controindicazione
La vaccinazione MPR è stata eseguita senza conseguenze
anche in bambini con anamnesi di anafilassi all’uovo
Gravidanza
• Come tutti i vaccini vivi attenuati, il vaccino MPR è controindicato in gravidanza
• La gravidanza va evitata per il mese successivo alla vaccinazione
• La somministrazione accidentale in gravidanza non è un’indicazione all’interruzione della gravidanza stessa
• La donna deve però essere informata sul potenziale rischio per il feto
VARICELLAVARICELLA
VARICELLA
Malattia infettiva esantematica espressione dell’infezione primaria da virus varicella-zoster.
Una volta decorsa l’infezione primaria il virus permane in forma latente nei gangli sensitivi dell’individuo ospite.
L’eventuale riattivazione si manifesta sotto forma di herpes zoster.
VARICELLA
Virus VARICELLA-ZOSTER
• FAMIGLIA: herpes virus
• STRUTTURA: icosaedrica, 162 capsomeri, membrana di rivestimento esterna lipidica, diametro 200 nm, DNA a doppia elica
• Sopravvive poco nell’ambiente esterno e perde la capacità infettante a T sup a 50°C
VARICELLA
SINTOMI• PERIODO d’INCUBAZIONE: 14-20 giorni
• FEBBRE non elevata (max 38°C)
• RASH maculo-papuloso: papule che evolvono in vescicole, poi in pustole e infine a croste destinate a cadere
• PRURITO
• LINFOADENOMEGALIA GENERALIZZATA (spt in sede retronucale)
VARICELLA
RASH CUTANEO
VARICELLA
COMPLICANZE
• POLMONARI con tosse stizzosa, dispnea, emottisi
• SOVRAINFEZIONE BATTERICA delle lesioni vescicolari
• COMPLICANZE NERVOSE: encefalite, meningite (rare)
• EPATITE in pz immunocompromessi
VARICELLA
COMPLICANZE
• SIND. di REYE: nausea, vomito incoercibile, sintomi neurologici
• RARE: artriti, uveiti, congiuntiviti, nefriti
• In GRAVIDANZA: aumentata incidenza di aborto, prematurità e danni fetali
VARICELLA
MODALITA’ di TRASMISSIONE
• Via aerea: goccioline di Flugge
• Contatto diretto: il virus è presente nelle vescicole
• Possibile trasmissione verticale (rischio 5-10% nel primo trimestre)
• Contagiosità: da 1 o 2 giorni prima della comparsa dell’eruzione fino alla comparsa delle croste
VARICELLA
EPIDEMIOLOGIA
• Incidenza nel 2005: 40 casi per 1000
• Massima incidenza nell’infanzia
• Maggior incidenza tra fine inverno e inizio primavera
• Malattia altamente trasmissibile
VARICELLA
Andamento del numero dei casi di varicella in Italia dal 1976 al 2005(1976 - 1996: fonte Istat; 1997 - 2005: fonte ministero della Salute)
VARICELLA
VACCINO
La vaccinazione contro la varicella è stata inserita come vaccinazione
raccomandata nel Piano Nazionale per le vaccinazioni 2005-2007, approvato
dal Consiglio Superiore di Sanità
VARICELLA
VACCINO• VIRUS VIVO ATTENUATO • VIA di SOMMINISTRAZIONE: sottocutanea
nel muscolo deltoide• EFFICACIA: 80-100%• Nei soggetti vaccinati che comunque
contraggono la malattia, quest'ultima decorre in maniera meno grave, con un minor numero di lesioni cutanee, temperatura meno elevata e rapida guarigione
VARICELLA
MODALITA’ della VACCINAZIONE
• somministrazione routinaria di due dosi di vaccino, con una prima dose a 12-15 mesi e una seconda a 4-6 anni;
• somministrazione di una 2° dose a bambini e adolescenti che hanno ricevuto già una dose;
• vaccinazione routinaria per tutti i soggetti sani d’età superiore a 13 anni, senza prove d’immunità
MMWR 22 giugno 2007 , 56:RR-4 1-40
VARICELLA
La varicella insorta in un vaccinato ècontagiosa come una varicella insorta
in un non vaccinato ?
Seward JF, Zhang JX, Maupin TJ et al
Contagiousness of varicella in vaccinated cases
JAMA 2004, 292:704-8
I casi di varicella nei soggetti vaccinati hanno una contagiosità pari alla metà di quella dei non vaccinati.
Tuttavia anche nei primi la contagiosità della malattia varia a seconda del numero delle lesioni
VARICELLA
A QUALI PAZIENTI CONSIGLIARELA VACCINAZIONE?
• Conviventi di immunodepressi• Pazienti con leucemia linfoblastica acuta,
insufficienza renale cronica, trapiantati renali, HIV + senza segni di immunodeficienza
• Lavoratori in ambito sanitario • Lavoratori a contatto coi bambini (asili nido,
scuole)
VARICELLA
QUANDO NON SI DEVE VACCINARE
• grave difetto del sistema immunitario dovuto a malattie o a terapie
• assunzione di corticosteroidi per via sistemica
• gravi reazioni allergie a costituenti del vaccino o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino
VARICELLA
EFFETTI COLLATERALIVACCINAZIONE
• REAZIONI LOCALI: rossore, gonfiore, dolore, tumefazione nel sito di inoculo
• REAZIONI SISTEMICHE: febbre, manifestazioni cutanee varecilliformi diffuse o localizzate
• REAZIONI ALLERGICHE: rare
• DISTURBI del SISTEMA NERVOSO: rare
VARICELLA
Notifiche obbligatorie SPES
Popolazione Tutte le età Tutta Italia
Solo fino a 14 anni Solo un campione di popolazione (4%)
Tempo Su base continuativa dal 1934
Su base continuativa dal 2000
Definizione Caso
Esclusivamente clinica
Esclusivamente Clinica
Flusso dei Dati
Dal medico alla ASL Dalla ASL alla Regione Dalla Regione al Ministero, ISS, ISTAT
Dal pediatra all’ISS
Notifiche obbligatorie e Sorveglianza Pediatrica Sentinella (SPES): caratteristiche dei sistemi di
sorveglianza
Confronto tra SPES e notifiche obbligatorie: incidenza del morbillo per area geografica in bambini
di 0-14 anni nel 2000
0102030405060708090
100
Italia Nord Centro Sud
casi/100.000
SPES
Notifiche obbligatorie
Numero di casi ed incidenza annuale (per 100.000) per malattia ed area geografica. SPES, anno 2004
Varicella Parotite Pertosse Rosolia Morbillo
ItaliaN. casi 17.479 207 319 77 159
Incidenza 6.655 79 121 29 61
Nord N. casi 7.963 119 183 11 8
Incidenza 7.297 109 168 10 7
Centro N. casi 2.749 28 50 5 1
Incidenza 6.400 65 116 12 2
Sud N. casi 6.767 60 86 61 150
Incidenza 6.120 54 78 55 136
Incidenza per mese delle malattie in sorveglianza. SPES, anni 2000 - 2004
Numero di casi ed incidenza annuale (per 100.000) per malattia e fascia di età. SPES, anno 2004
Varicella Parotite Pertosse Rosolia Morbillo
Età
< 1 anno
N. casi 699 3 27 11 2
Incidenza 3167 14 122 50 9
1-4 anni
N. casi 8855 81 73 31 62
Incidenza 11981 110 99 42 84
5-9 anni
N. casi 6412 86 115 22 81
Incidenza 6787 91 121 23 86
10-14 anni Incidenza 1629 53 161 19 19