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Identificazione degli alcoli R-OH

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Identificazione degli alcoli

R-OH

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Stato fisico

Gli alcoli sono sostanze neutre caratterizzate dalla presenza di un gruppo ossidrilico legato ad un atomo di carbonio alifatico.

I primi termini degli alcoli monovalenti sono liquidi volatili (i p.e. aumentano all'aumentare degli atomi di carbonio e diminuiscono con le ramificazioni). Gli alcoli polivalenti sono liquidi densi (glicerina) o solidi (mannite).

Solubilità

I primi termini degli alcoli monovalenti (4-5 atomi di carbonio) sono solubili in acqua, gli altri in etere. All'aumentare dei gruppi ossidrilici aumenta la solubilità in acqua e diminuisce quella in etere.

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Riconoscimento degli alcoli a) Saggio col sodio

E' valido qualora siano assenti altri composti con idrogeni attivi (acidi, fenoli, enoli).

2ROH + 2Na 2RONa + H2

b) Saggio degli alchilxantogenati alcalini

C

S

S

ROH + KOH RO-K

++ H2O

+RO-K

+CS

SK

ORprecipitato giallo pallido

Esecuzione pratica del saggio:

In una provetta ben asciutta si pongono

0,5 ml di alcool e una goccia di KOH

solida. Si scalda fino a solubilizzare la

KOH quindi si raffredda e si aggiunge

un ml di etere. Si porta la provetta sotto

cappa e si aggiunge solfuro di carbonio

goccia a goccia (non più di 5 gocce). La

formazione di un precipitato giallo è

indice della presenza di un alcool.

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Riconoscimento degli alcoli

c) Reazione di Lucas Reazione di sostituzione nucleofila dell’OH alcolico con un alogeno

R-OH + H+ ROH2 H2O + R++Cl- RCl

Consente di distinguere gli alcoli primari, secondari e terziari in base alla loro diversa reattività per le sostituzioni nucleofile. Infatti se si forma il cloruro alchilico, che è insolubile nel reattivo e si osserva un intorbidamento a causa della formazione di un’emulsione.

Alcoli primari: sono solubili nel reattivo di Lucas (la soluzione rimane limpida, anche se può diventare scura- meccanismo SN2).

Alcoli secondari: la soluzione diventa torbida dopo circa 5', per formazione dell'alogenuro alchilico insolubile.

Alcoli terziari: la soluzione si intorbida istantaneamente e si formano due fasi.

+

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La formazione del carbocatione condiziona la velocità di reazione: il carbocatione terziario (SN1) è più stabile del secondario e del primario (SN2).

Esecuzione pratica del saggio:

3-4 gocce di alcool vengono aggiunte a 2 ml del reattivo di Lucas (ZnCl2 in HCl conc. soluzione satura) quindi si agita e si osserva il comportamento della soluzione.

Riconoscimento degli alcoli

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Riconoscimento degli alcoli

d) Riconoscimento come esteri Esecuzione pratica del saggio:

in una provetta asciutta si pongono 0,5 ml di alcool, 0,2 ml di cloruro di acetile e 0,2 ml di N,N-dimetilanilina (o piridina o altre ammine terziarie per eliminare l'acido cloridrico che si forma) e si agita per qualche minuto. Si aggiunge quindi 1 ml di acqua per distruggere l'eccesso di cloruro. Si formano due fasi, la superiore che contiene l'estere può essere pipettata e identificata.

R-OH + CH3COCl CH3COOR+ HCl

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Derivati degli alcoli 1. Acetil derivati

Solo per alcoli ad elevato P.M., in quanto gli acetil derivati dei termini inferiori sono liquidi o bassofondenti. Si preparano anche trattando gli alcoli con anidride acetica in eccesso in presenza di piridina.

R-OH + (CH3CO)2O CH3COOR + CH3COOH

2. p-Nitrobenzoati, 3,5-Dinitrobenzoati, p-toluensolfonati

Sono consigliabili per gli alcoli a basso P.M., perché sono solidi con p.f. sufficientemente alti.

R-OH + ArCOCl ArCOOR+ HCl

Esecuzione pratica del saggio: 0,2 g di cloruro dell'acido sono mescolati con 1 ml di alcool in una provetta protetta con un tubo a cloruro di calcio. Si scalda per 10' quindi si raffredda e si tratta con una soluzione di Na2CO3 2% (3 ml). Si filtra, si lava con acqua, quindi si cristallizza da etanolo o da miscela idroalcolica.

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Tubo a cloruro di calcio

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Derivati degli alcoli

3. 3-Nitroftalati E' necessario utilizzare l'anidride 3-nitroftalica perché i derivati dell'anidride ftalica sono liquidi o solidi bassofondenti. Esecuzione pratica del saggio:

a) per alcoli fino al nonilico; 0,2 g di reattivo e 0,3 ml di alcool si scaldano a bagnomaria fino ad ottenere una soluzione limpida. Si raffredda e si aggiungono 3 ml di acqua, quindi si riporta in soluzione all'ebollizione. L'estere cristallizza per raffreddamento (eventualmente si ricristallizza da acqua o miscela idroalcolica). b) per alcoli superiori; una miscela di reattivo (0,2 g) e di alcool (0,3 ml) si scalda a riflusso (30') in 5 ml di toluene. Si evapora il solvente quindi si estrae più volte con 3 ml di acqua bollente (per eliminare l'anidride in eccesso). Il residuo si cristallizza da miscela idroalcolica.

O

O

ONO2

+ R-OH

COOH

COOR

NO2

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Derivati degli alcoli

4. Ariluretani

Il procedimento è lo stesso impiegato per i fenoli.

Gli alcoli reagiscono con gli aril isocianati per dare i corrispondenti ariluretani. La reazione va condotta in ambiente anidro perché gli arilisocianati reagiscono con l'acqua per dare gli acidi arilcarbammici, che si dissociano in ammina primaria e CO2.

R-OH + Ar-N=C=O Ar-NH-CO-O-R

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Composti poliossidrilati Sono caratterizzati da :

Alta viscosità

Completa miscibilità con acqua

Basso punto di congelamento

Scarsa volatilità

Stato fisico

I primi termini sono liquidi viscosi, da 4-5 atomi di carbonio sono solidi.

Sono solubilissimi in acqua, ma non in etere

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Riconoscimento dei polialcoli

Saggio di Molish positivo (mannite colorazione viola come zuccheri).

Saggio con borace (positivo per 1,2-dioli).