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I PROMESSISPOSI

A FUMETTI

A CURA DI

Michela Chiarlo

( E… CHE MANZONI MI PERDONI!)

CAPITOLO I

LA SERA DEL GIORNO 7 NOVEMBRE 1628, TORNAVA BEL BELLO DALLA PASSEGGIATA VERSO CASA DON ABBONDIO, CURATO D’UN PAESE NEI DINTORNI DI LECCO

AD UN TRATTO SI VIDE PARARE SULLA STRADA DUE BRAVI

SIG.CURATO, LEI HA INTENZIONE DI MARITARE RENZO TRAMAGLINO E LUCIA MONDELLA?

CIOE’… VOI SIETE UOMINI DI MONDO…E…

E NON NE FACCIA PAROLA CON NESSUNO ALTRIMENTI, EHM…

UOMO AVVERTITO… LEI C’INTENDE

BENE, QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE, NE’ DOMANI NE’ MAI!

ALLORA COSA DOBBIAMO RIFERIRE A DON RODRIGO?

SEMPRE DISPOSTO ALL’OBBEDIENZA

LASCIATI I BRAVI, DON ABBONDIO ARRIVO’ FINALMENTE A CASA

DON ABBONDIO (IL LETTORE SE N’ E’ GIA’ AVVEDUTO) NON ERA NATO CON UN CUOR DI LEONE. MA FIN DA’ PRIMI SUOI ANNI S’ERA ACCORTO D’ESSERE IN QUELLA SOCIETA’, COME UN VASO DI TERRA COTTA COSTRETTO A VIAGGIARE IN COMPAGNIA DI MOLTI VASI DI FERRO. AVEVA QUINDI, ASSAI DI BUON GRADO, UBBIDITO AI PARENTI, CHE LO VOLLERO PRETE. PER DIR LA VERITA’ NON AVEVA GRAN FATTO PENSATO AGLI OBBLIGHI E AI NOBILI FINI DEL MINISTERO AL QUALE SI DEDICAVA.

ERA PERPETUA, COME OGNUN SE N’AVVEDE LA SERVA DI DON ABBONDIO: SERVA AFFEZIONATA E FEDELE, CHE SAPEVA UBBIDIRE E COMANDARE, SECONDO L’OCCASIONE, TOLLERARE A TEMPO IL BRONTOLIO E LE FANTASTICAGGINI DEL PADRONE, E FARGLI A TEMPO TOLLERAR LE PROPRIE, CHE DIVENIVANO DI GIORNO IN GIORNO PIU’ FREQUENTI DA CHE AVEVA PASSATA L’ETA’ SINOIDALE DEI 40, RIMANENDO CELIBE, PER AVER RIFIUTATI TUTTI I PARTITI CHE LE SI ERANO OFFERTI, COME DICEVA LEI, O PER NON AVER MAI TROVATO UN CANE CHE LA VOLESSE, COME DICEVANO LE SUE AMICHE.

PERPETUA! PERPETUA!

MISERICORDIA! COS’HA SIGNOR PADRONE?

NIENTE, DATEMI UN BICCHIERE DEL MIO VINO

E LEI SOSTIENE CHE NON HA NIENTE!

QUANDO DICO NIENTE, O E’ NIENTE, O E’ COSA CHE NON POSSO DIRE,NE VA LA VITA!

MA IO VOLEVO SOLO DARLE UN PARERE

GIURATE DI NON DIRE NIENTE

GIURO! GIURO!

DON RODRIGO NON VUOLE CHE MARITI RENZO E LUCIA

O CHE UOMO SENZA TIMOR DI DIO!, INFORMATE L’ARCIVEESCOVO!

SON PARERI CODESTI DA DARE? QUANDO MI FOSSE TOCCATA UNA SCHIOPPETTATA NELLA SCHIENA L’ARCIVESCOVO ME LA LEVEREBBE?

SE QUESTI CANI DOVESSERO MORDERE TUTTE LE VOLTE CHE ABBAIANO…

VOLETE TACERE? CI PENSERO’ IO

CAPITOLO IILORENZO O, COME DICEVAN TUTTI, RENZO NON SI FECE MOLTO ASPETTARE. APPENA GLI PARVE DI POTER, SENZA INDISCREZIONE, PRESENTARSI AL CURATO V’ANDO’, CON LA LIETA FURIA DI UN UOMO DI VENT’ANNI CHE DEVE IN QUEL GIORNO SPOSARE QUELLA CHE AMA. COMPARVE DAVANTI A DON ABBONDIO IN GRAN GALA, CON PENNE DI VARIO COLORE AL CAPPELLO, COL SUO PUGNALE DEL MANICO BELLO, NEL TASCHINO DE’CALZONI, CON UNA CERT’ARIA DI FESTA E NELLO STESSO TEMPO DI BRAVERIA, COMUNE ALLORA ANCHE AGLI UOMINI PIU’ QUIETI.

SON VENUTO PER SAPERE A CHE ORA LE COMODA CHE CI TROVIAMO IN CHIESA

DI CHE GIORNO VOLETE PARLARE?

COME, NON SI RICORDA CHE E’ PER OGGI?

OGGI…MI DISPIACE, MA NON POSSO, NON MI SENTO BENE… E POI C’E’ DEGLI IMBROGLI!

CHE IMBROGLI?

SAPETE QUALI SONO GLI IMPEDIMENTI DIRIMENTI? ERROR, CONDITIO, VOTO, COGNATIO…

CHE ME NE FACCIO DEL SUO LATINORUM!

ALLORA RIMETTETEVI A ME, IN 15 GIORNI IO…

15 GIORNI!

VIA, VIA! CERCHERO’ IN UNA SETTIMANA

E A LUCIA CHE DIRO’?

DITE A TUTTI CHE E’ STATO UN MIO SBAGLIO

PAZIENTERO’ PER UNA SETTIMANA, POI…INTANTO LA RIVERISCO

BUONGIORNO PERPETUA, FATEMI UN PIACERE: SPIEGATEMI PERCHE’ IL SIG. CURATO NON VUOLE MARITARCI OGGI

VI PARE CHE SAPPIA I SEGRETI DEL MIO PADRONE?

VIA, SIAMO AMICI!

IL MIO PADRONE NON VUOLE FAR TORTO A NESSUNO, MA C’E’ DEI BIRBONI, DE’ PREPOTENTI…

SUVVIA, DITEMI CHI E’

NON POSSO DIRVELO PERCHE’ NON SO NIENTE ED E’ COME SE AVESSI GIURATO DI TACERE, E’ TEMPO SPRECATO!

CHI E’ QUEL PREPOTENTE CHE NON VUOLE CH’IO SPOSI LUCIA?

COSA? CHI V’HA DETTO…?

RENZO SI AVVIO’ VERSO CASA DI LUCIA MEDITANDO VENDETTA.

LUCIA USCIVA IN QUEL MOMENTO TUTTA ATTILLATA DALLE MANI DELLA MADRE. I NERI CAPELLI, SPARTITI SOPRA LA FRONTE, SI RAVVOLGEVAN, DIETRO IL CAPO, IN CERCHI MOLTEPLICI DI TRECCE, TRAPASSATE DA LUNGHI SPILLI D’ARGENTO CHE SI DIVIDEVANO ALL’INTORNO. PORTAVA UN BEL BUSTO DI BROCCATO A FIORI, CON LE MANICHE SEPARATE ALLACCIATE DA BEI NASTRI, UNA CORTA GONNELLA A PIEGHE FITTE, DUE CALZE VERMIGLIE, DUE PIANELLE. OLTRE A QUESTO, CH’ERA L’ORNAMENTO PARTICOLARE DEL GIORNO DELLE NOZZE, LUCIA AVEVA QUELLO QUOTIDIANO DI UNA MODESTA BELLEZZA, RILEVATA ALLORA E ACCRESCIUTA DALLE VARIE AFFEZIONI CHE LE SI DIPINGEVANO SUL VISO.

NO, NON PIU’ FANDONIE, PARLI CHIARO E SUBITO!

MA NE VA LA VITA…!

DUNQUE PARLI!

DON... DON?

DON RODRIGO

GIURATE ALMENO DI TACERE! POSSO AVER FALLATO!

CAPITOLO III

COSI’ LUCIA RACCONTO’ COME, POCHI GIORNI PRIMA, MENTRE TORNAVA DALLA FILANDA, LE FOSSE PASSATO INNANZI DON RODRIGO CON UN ALTRO SIGNORE; CHE IL PRIMO AVEVA CERCATO DI TRATTENERLA CON CHIACCHIERE “NON PUNTO BELLE”, MA ESSA, SENZA DARGLI RETTA, AVEVA AFFRETTATO IL PASSO E SENTITO L’ALTRO SIGNORE RIDER FORTE E DON RODRIGO DIRE: SCOMMETTIAMO. IL GIORNO DOPO COLORO S’ERAN TROVATI SULLA STESSA STRADA; MA LUCIA ERA NEL MEZZO DELLE COMPAGNE, E L’ALTRO SIGNORE SGHIGNAZZAVA, E DON RODRIGO DICEVA: VEDREMO, VEDREMO.

LUCIA, PER OGGI TUTTO E’ A MONTE, DIO SA QUANDO POTREMO ESSERE MARITO E MOGLIE

CHE?

DON RODRIGO, E’ STATO LUI!

AH, FINO A QUESTO SEGNO!DUNQUE VOI SAPEVATE!

ALLORA HO RACCONTATO TUTTO AL PADRE CRISTOFORO ED EGLI MI HA CONSIGLIATO DI ANTICIPARE IL MATRIMONIO, L’HO FATTO E CREDEVO CHE FOSSE TUTTO SISTEMATO, MA ORA…

AH BIRBONE! AH DANNATO! AH ASSASSINO! QUESTA E’ L’ULTIMA CHE FA QUELL’ASSASSINO!

COSI’ RENZO PRENDE LA STRADA PER LECCO

NO! PIUTTOSTO ANDATE A LECCO DAL DOTTOR AZZECCA GARBUGLI… MA NON LO CHIAMATE COSì, PER AMOR DEL CIELO! E CHIEDETEGLI CONSIGLIO

E’ QUESTA LA CASA DI AZZECCA-GARBUGLI?

SI

DITEMI FIGLIUOLO

ECCO, VORREI SAPERE SE A MINACCIARE UN CURATO PERCHE’ NON FACCIA MATRIMONIO C’E’ PENALE

HO CAPITO! CASO SERIO, CASO CONTEMPLATO, HO QUI UNA GRIDA DELL’ANNO PASSATO

ECCOLA QUA. VENITEMI DIETRO CON L’OCCHIO. “QUEL PRETE NON FACCIA QUELLO CHE E’ OBBLIGATO PER L’OFFICIO SUO”

ED ECCO LE SANZIONI “PER LI CONTRAVVENTORI SI PROCEDA A PENA PECUNIARIA E CORPORALE E ANCORA DI GALERA, E FINO ALLA MORTE…”

MA SE VI RIMETTETE A ME… VEDETE, A SAPER MANEGGIARE LE GRIDE NESSUNO E’ REO, NESSUNO E’ INNOCENTE! VI SIETE FATTO TAGLIARE IL CIUFFO…

NON ERA NECESSARIO, VEDETE, SE MI DITE CHI VI HA COMMISSIONATO IL LAVORO IO GLI PARLERO’, SENZA DIRGLI CHE MI AVETE MANDATO VOI E…

L’AVETE CAPITA TUTTA AL ROVESCIO! IO NON HO MAI PORTATO IL CIUFFO; LA BRICCONERIA L’HANNO FATTA A ME E VORREI AVERE GIUSTIZIA!

CHE PASTICCI MI FATE? POSSIBILE CHE NON SAPPIATE DIRLE CHIARE LE COSE?

MA NON MI HA LASCIATO IL TEMPO. VEDETE, DON RODRIGO…

EH, VIA CHE MI VENITE A ROMPERE IL CAPO CON QUESTE FANDONIE? IO NON C’ENTRO, ME NE LAVO LE MANI! IMPARATE A PARLARE, NON SI VIENE A SORPRENDER COSI’ UN GALANTUOMO! ANDATEVENE!

FRATTANTO A CASA DI LUCIA

FRATTANTO RENZO ERA TORNATO DA LECCO

E LO SPOSO NARRO’ L’ESITO DELLA SUA SPEDIZIONE

SPERIAMO CHE RENZO ABBIA OTTENUTO BUONI CONSIGLI DAL DOTTORE!

DOVREMMO PIUTTOSTO AVVERTIRE PADRE CRISTOFORO

DEO GRATIAS

OH, FRA GALDINO!, LUCIA VAI A PRENDERE LE NOCI PER IL PADRE

ECCO A VOI. MI FARESTE UN PIACERE? POTRESTE AVVERTIRE IL PADRE CRISTOFORO DI FARCI VISITA?

PRIMA DI UN’ORA PADRE CRISTOFORO SARA’ AVVERTITO!

BEL PARERE MI AVETE DATO! QUELLO LI AIUTA VERAMENTE I POVERELLI!

PER FORTUNA HO AVVERTITO IL PADRE

IN OGNI CASO AVRO’ GIUSTIZIA, A COSTO DI FARMELA DA SOLO!

CAPITOLI IV-V

IL GIORNO SEGUENTE DI BUON ORA IL PADRE CRISTOFORO SI MISE IN CAMMINO VERSO CASA DI LUCIA

APPENA ARRIVATO IL PADRE VENNE MESSO AL CORRENTE DEGLI ULTIMI SVILUPPI DELLA FACCENDA

PADRE CRISTOFORO SI RECA QUINDI AL PALAZZOTTO DI DON RODRIGO

IL PADRE CRISTOFORO ERA UN UOMO PIU’ VICINO AI 60 CHE AI 50 ANNI. IL SUO CAPO RASO, SALVO LA PICCOLA CORONA DI CAPELLI CHE VI GIRAVA INTORNO, SECONDO IL RITO CAPPUCCINESCO, S’ALZAVA DI TEMPO IN TEMPO CON UN MOVIMENTO CHE LASCIAVA TRASPARIRE UN NON SO CHE D’ALTERO E D’INQUIETO: E SUBITO S’ABBASSAVA, PER RIFLESSIONE D’UMILTA’. LA BARBA BIANCA E LUNGA FACEVA RISALTARE LE FORME DELLA PARTE SUPERIORE DEL VOLTO. DUE OCCHI INCAVATI ERAN PER LO PIU’ CHINATI A TERRA, MA TALVOLTA SFOLGORAVANO, CON VIVACITA’ REPENTINA; COME DUE CAVALLI BIZZARRI, CONDOTTI A MANO DA UN COCCHIERE, COL QUALE SANNO PER ESPERIENZA, CHE NON SI PUO’ VINCERLA, PURE FANNO, DI TEMPO IN TEMPO, QUALCHE SGAMBETTO, CHE SCONTAN SUBITO, CON UNA BUONA TIRATA DI MORSO.

QUI DON RODRIGO STAVA DESINANDO IN COMPAGNIA DEL CUGINO, DEL PODESTA’ E DI AZZECCA-GARBUGLI

POVERA LUCIA! DEVO AIUTARVI. COSA POSSO FARE? COSTRINGERE DON ABBONDIO A FARE IL SUO DOVERE E’ TROPPO DIFFICILE, ANDRO’ A PARLARE A DON RODRIGO, E CHI SA CHE NON RIESCA A REDIMERLO!

CAPITOLI VI-VII

I COMMENSALI DISCUTEVANO, MA FRA CRISTOFORO NON MOSTRAVA SEGNO DI VOLERSENE ANDARE, COSI’ DON RODRIGO GLI CONCESSE UN COLLOQUIO

VENGA PADRE, SI UNISCA A NOI! GRAZIE, DOVREI

PARLARLE DA SOLO A SOLO

IN CHE POSSO UBBIDIRLA?

VEDI DI SBRIGARTI

VENGO A PROPORLE UN ATTO DI GIUSTIZIA. CERT’UOMINI DI MALAFFARE HANNO USATO IL SUO NOME PER FAR PAURA A UN CURATO E A DUE INNOCENTI. LEI CON UNA PAROLA PUO’ AIUTARLI E LA COSCIENZA, L’ONORE…

SA LEI CHE QUANDO MI VIENE LO SCHIRIBIZZO DI SENTIRE UNA PREDICA SO BENISSIMO ANDARE IN CHIESA! MA IN CASA MIA! MA NON CAPISCE CHE DIO LE STA

MANDANDO UN SUO MINISTRO A PREGAR PER UNA INNOCENTE?

EBBENE, GIACCHE’ LEI CREDE CH’IO POSSA FAR MOLTO PER QUESTA PERSONA, LE CONSIGLI DI METTERSI SOTTO LA MIA PROTEZIONE

LA VOSTRA PROTEZIONE! AVETE COLMATO LA MISURA E NON VI TEMO PIU’

MA COME PARLI!

VOI AVETE CREDUTO CHE DIO ABBIA FATTA UNA CREATURA A SUA IMMAGINE, PER DARVI IL PIACERE DI TORMENTARLA!

STATE A VEDERE CHE LA GIUSTIZIA DI DIO AVRA’ RIGUARDO A 4 PIETRE E SUGGEZIONE DI 4 SGHERRI,E SENTITE BENE: VERRA UN GIORNO…

ESCIMI DI TRA’ PIEDI, VILLANO TEMERARIO, POLTRONE INCAPPUCCIATO

ESCI CON LE TUE GAMBE PER QUESTA VOLTA; E LA VEDREMO.

USCENDO PADRE CRISTOFORO INCONTRO’ UN VECCHI SERVITORE

FRATTANTO A CASA DI LUCIA

PADRE HO SENTITO TUTTO E VORREI PARLARLE, MA NON ORA, VERRO’ DOMANI AL CONVENTO

C’E’ QUALCHE DISEGNO?QUALCOSA PER ARIA C’E’ DI SICURO, MA ORA STARO’ SULL’INTESA E RIFERIRO’

SENTITE FIGLIUOLI, NON E’ VERO CHE SE FOSTE MARITATI SI SAREBBE GIA’ UN PASSO AVANTI?

C’E’ DUBBIO?CON 2 TESTIMONI SI VA DAL CURATO, LO SI PRENDE DI SORPRESA, L’UOMO DICE: QUESTA E’ MIA MOGLIE,

MA COME SI FA?

LA DONNA DICE QUESTO E’ MIO MARITO, I TESTIMONI SENTONO ED IL MATRIMONIO E’ BELLO E FATTO!

MA PERCHE’ QUESTA IDEA NON E’ VENUTA AL PADRE ?

NON NE AVRA’ VOLUTO PARLARE, DICONO CHE NON ISTA’ BENE

LE TRIBOLAZIONI AGUZZANO IL CERVELLO E RENZO, CHE NON SI ERA MAI TROVATO IN CONDIZONE DI AFFINAR MOLTO IL SUO, IN QUEL CASO NE PENSO’ UNA DEGNA DI UN GIURECONSULTO. SI RECO’ A CASA DI UN CERTO TONIO…

COSI’ CON L’AIUTO DI UN BOCCALE DI VINO, RENZO SPIEGA A TONIO LA SUA SITUAZIONE E GLI FA UN’OFFERTA

RENZO SPIEGO’ ALLE DONNE LA SUA IDEA E CONCERTO’ CON AGNESE UN PIANO PER L’INDOMANI. LUCIA NON ERA ANCORA CONVINTA. FRATTANTO ARRIVO’ IL PADRE CRISTOFORO, AL RITORNO DAL COLLOQUIO CON DON RODRIGO.

MA SE NON ISTA’ BENE NON BISOGNA FARLA!

NOI NON FACCIAMO NIENTE DI MALE, E’ TUTTA COLPA DI QUEL BIRBONE!

ALLORA E’ TUTTO SISTEMATO, HO TROVATO I TESTIMONI!

VENGO A PARLARTI, SE VUOI POSSIAMO ANDARE ALL’OSTERIA PER STARE + TRANQUILLI

TU HAI UN DEBITO DI 25L. CON IL CURATO

AVREI PREFERITO CHE NON ME LO AVESSI RICORDATO!

ASPETTA! LE POSSO PAGARE IO AL TUO POSTO SE ACCETTI DI FARE DA TESTIMONE AL MIO MATRIMONIO PER SORPRESA.

ACCETTO! PORTERO’ ANCHE MIO FRATELLO

LA PACE SIA CON VOI, NON C’E’ DA SPERARE IN QUELL’UOMO!

COSI’ AGNESE, IL GIORNO SUCCESSIVO, CHIAMO’ MENICO, UN SUO NIPOTE E GLI AFFIDO’ LA COMMISSIONE

VORREI SAPERE COSA HA DETTO QUEL CANE PER SOSTENERE CHE LA MIA SPOSA NON DEVE ESSERE LA MIA SPOSA!

AH RENZO, LE PAROLE DELL’INIQUO, CHE E’ FORTE, PENETRANO E SFUGGONO

E SE NON PUOI VENIRE MANDA UN UOMO FIDATO!

AVETE SENTITO? HA DETTO CHE HA UN FILO PER AIUTARCI BISOGNA FIDARSI!

DOVEVA PARLARE PIU’ CHIARO!

CHIACCHIERE, LA FINIRO’ IO, IO LA FINIRO’! FARO’ GIUSTIZIA!

OH, NO, VI PREGO, SIATE RAGIONEVOLE!

IO V’HO PREGATA, MA VOI: NO, NO, NO!

SI’, SI’, VERRO’ DAL CURATO DOMANI, MA NON FATE SCIOCCHEZZE, PER CARITA’

ALLORA E’ TUTTO A POSTO! AVETE INTENZIONE DI ANDARE DAL PADRE DOMANI?

NO, MI LEGGEREBBE IN FACCIA CHE PREPARO QUALCOSA!

FRATTANTO AL PALAZZOTTO, DON RODRIGO FECE CHIAMARE IL GRISO

IL GRISO NON ERA NIENTE MENO CHE IL CAPO DEI BRAVI, QUELLO A CUI SI IMPONEVANO LE IMPRESE PIU’ RISCHIOSE E PIU’ INIQUE, IL FIDATISSIMO DEL PADRONE, L’UOMO TUTTO SUO, PER GRATITUDINE E PER INTERESSE. DOPO AVER AMMAZZATO UNO, DI GIORNO, IN PIAZZA, ERA ANDATO A IMPLORAR LA PROTEZIONE DI DON RODRIGO; E QUESTO, VESTENDOLO DELLA SUA LIVREA, L’AVEVA MESSO AL COPERTO DA OGNI RICERCA DELLA GIUSTIZIA, COSI’, IMPEGNANDOSI A OGNI DELITTO CHE GLI VENISSE COMANDATO, COLUI SI ERA ASSICURATA L’IMPUNITA’ DEL PRIMO.

COSI’ IL GRISO SPIEGO’ AL SUO PADRONE CHE AVREBBE NASCOSTO LA BUSSOLA IN UN CASOLARE DISABITATO VICINO ALL’ ABITAZIONE DI LUCIA. POI IL GRISO CONTINUO’ A PROPORRE, DON RODRIGO A DISCUTERE, FINCHE’ NON EBBERO CONCERTATA LA MANIERA DI CONDURRE A FINE L’IMPRESA.IL GRISO SE NE ANDO’ QUINDI AD APPRESTARE L’IMPRESA LASCIANDO DON RODRIGO CON UN RISOLUTO: “LASCI FARE A ME”.

GRISO, ORA SI VEDRA’ QUANTO TU VALI: PRIMA DI DOMANI QUELLA LUCIA DEVE TROVARSI IN QUESTO PALAZZO!

PIGLIA QUANTI UOMINI TI POSSONO BISOGNARE, ORDINA E DISPONI COME TI PAR MEGLIO; PURCHE’ LA COSA VADA A BUON FINE.

E BADA SOPRA TUTTO CHE NON LE SIA FATTO MALE

NON SI PUO’ LEVARE UN FIORE DALLA PIANTA E PORTARLO A VOSSIGNORIA SENZA TOCCARLO. MA NON SI FARA’ CHE IL PURO NECESSARIO.

BENE, E COME HAI INTENZIONE DI FARE?