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HandBook n. 08 Edizione maggio 2010 Tecnologia, procedure, materiali di stampa ed applicazioni Guida Roland stampa&taglio Guida introduttiva

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HandBook n. 08Edizione maggio 2010

Tecnologia, procedure,materiali di stampa ed applicazioni

Guida Rolandstampa&taglio

Guida introduttiva

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Guida Roland stampa&taglio2

Introduzione alla tecnologia stampa&taglio RolandRoland ha prodotto il primo plotter da stampa&taglio nel 1995. Era un plotter a trasferimento termico, con un’unità di taglio incorporata e trasferiva il colore della quadricromia fondendolo sul vinile. La possibilità di fare il pezzo unico dell’adesivo e di scontornarlo nella forma desiderata fu una rivoluzione.Da allora in poi, questa tecnologia è stata sempre perfezionata sino ad arrivare agli odierni stampa&taglio con inchiostri metallici che, addirittura, avvertono l’operatore del loro stato o di periferiche stampa&taglio con inchiostri UV che possono stampare anche vernici lucide per avere gli stessi effetti della serigrafia.Insomma, un percorso lungo, fatto di cambi di tecnologie e di aggiornamenti, ma anche ricco di esperienze e di fascino, composto da migliaia di utilizzatori, centinaia d’incontri, tantissime fiere, scambi di esperienze lavorative, problemi e soluzioni, tecnici giapponesi che sempre ci hanno seguito in questa bella avventura ed hanno reso fattibile l’evoluzione delle periferiche.Nell’era di Internet, l’informazione è facilmente reperibile, però è spesso frammentata e magari priva di quel riscontro autorevole che solo l’esperienza di chi lavora con queste periferiche e di chi le ha create può garantire.Per questo abbiamo pensato di raccogliere in questa guida tutte quelle informazioni che solitamente servono a chi inizia a lavorare con una periferica stampa&taglio, ma utilissime anche per chi è già un veterano e magari vuole trasmettere la sua conoscenza a nuovi elementi della sua azienda, che siano figli, nipoti o neo assunti, o semplicemente rinfrescare le sue competenze.La guida prevede un excursus completo che, partendo dalla produzione del file, illustra le procedure e le applicazioni realizzabili con una periferica stampa&taglio Roland. Non solo. Abbiamo inserito anche approfondimenti su quelle parti accessorie ma fondamentali di un processo di stampa, come la parte di finitura della grafica. Non mancano poi le spiegazioni delle tecnologie usate nel processo produttivo.L’utilizzo di una periferica stampa&taglio apporta diversi vantaggi: risparmio di tempi e costi, velocità di lavoro, estrema personalizzazione della grafica.Conoscere questo e i vari trucchi del mestiere senza impazzire nel cercare le informazioni necessarie, è un elemento fondamentale per poi trarre il massimo vantaggio da una periferica di questo tipo.

Buona lettura! Vittorio Neri e Daniele Cogo

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INDICEGli inchiostriI tipi di inchiostro 34Base solvente: ecosolvente e solvente puro Base acqua: dye e pigmentatiInchiostri UVInchiostri sublimaticiInchiostri metallici

Uno sguardo agli inchiostri Eco-Sol MAX 38La durata dell’inchiostroRendimentoVersatilità

I materiali e la laminazioneCome scegliere i supporti di stampa 42Vinili adesivi calandrati Vinili castMateriali termo trasferibiliPVC RetroilluminatoBannerCarta BluebackMeshOne wayCanvas o tela pittorica

Rivestimenti e pellicole laminate 47Come utilizzare i rivestimenti trasparenti liquidiCome utilizzare le pellicole laminateStampa, laminazione e taglio con Roland Quadralign

Tecniche e applicazioniGrafiche per vetrine 55Abiti personalizzati 61Grafiche per pavimenti 65Adesivi per autoveicoli 69

Stampa&taglio Vantaggi e applicazioni 7La soluzione che occorreCome si fa?Cosa si può fare con una periferica stampa&taglio

Le parti di un plotter Roland 10Partiamo dal fileL’elettronica a bordoLo scorrimento del materiale

Al lavoro 12Si stampa!Si taglia!Il software RIP Roland VersaWorks

I servizi a corredo con un plotter Roland 15Roland DG CareRoland DG Academy

La storia di Roland nelle periferiche stampa&taglio 16

Le novità tecnologiche da conoscere 18RIPC - Roland Intelligent Pass ControlRoland OnSupportInchiostro metallico

Creare il file per la stampa e il taglio 20I programmi da utilizzareGrafica bitmap / Grafica vettoriale

Realizzare il percorso di taglio 22Creare un campione CutContour con CorelDRAW®Creare un campione CutContour con Illustrator®Lavorare con un file Photoshop

Cos’è il RIP Roland VersaWorks 26Roland VersaWorks: i punti principali in poche righeCosa avviene all’interno del RIP Roland VersaWorksQualità di stampa e impostazioni colore

La Roland Color System Library 30

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Stampa&taglio

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Vantaggi e applicazioniQuesto capitolo si apre con un’introduzione dedicata agli aspetti basilari delle applicazioni di stampa&taglio, principalmente realizzate su materiale vinilico adesivo. Si scopriranno, passo dopo passo, le procedure più comuni per realizzare lavori di stampa&taglio e si apprenderà come creare un file digitale, acquisendo nel contempo le conoscenze indispensabili sui supporti di stampa, sulle protezioni da applicare, sugli inchiostri impiegati nella stampa&taglio a getto d’inchiostro e le differenti tipologie di applicazioni possibili.

La soluzione che occorreNulla è così complesso come può sembrare in un primo momento. Il fatto di non conoscere un argomento può infatti farlo apparire difficile ma, mano a mano che si procede nella conoscenza dei vari elementi, si comprendono meglio le potenzialità della periferica Roland di stampa&taglio.Quindi v’invitiamo caldamente a non fermarvi alle prime difficoltà che inevitabilmente una nuova esperienza porta. Possiamo garantirvi che la soluzione di un processo che può sembrare difficoltoso e dispendioso in termini di tempo, può in realtà rivelarsi più semplice di quanto si possa immaginare.

L’integrazione del procedimento di stampa su vinile e di quello successivo di sagomatura apporta un significativo vantaggio nelle operazioni di produzione grafica per diversi motivi. Primo perché viene eliminata la fase di ricarico da una periferica di stampa ad una di taglio. Tutto viene gestito da un unico software e la rimessa a registro tra la stampa e la successiva sagomatura avviene in maniera automatica. Il software RIP Roland VersaWorks in dotazione alla periferica di stampa&taglio gestisce in automatico l’invio del file di stampa e il successivo taglio. La precisione della periferica garantirà la bontà del risultato finale. L’ergonomicità del sistema aumenta la produttività totale e semplifica sia le operazioni di apprendimento che quelle di lavoro.

Un’unica periferica poi è un guadagno concreto di spazio utile che, sappiamo bene, può essere un problema dove i laboratori di produzione sono limitati nella metratura.Svolgendo l’intero processo di lavoro con un’unica periferica si riducono notevolmente gli errori di messa a registro, di carico materiale, d’invio file e non è più necessaria la costante presenza dell’operatore per il periodo necessario a queste operazioni. Non male vero?

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Come si fa?La domanda che spesso ci si pone davanti ad una applicazione particolarmente accattivante è proprio: “ma come è stata fatta?” Questa domanda sovviene anche ai professionisti della grafica e rappresenta un punto di partenza per stimolare la nostra immaginazione e creatività.

In passato la risposta era da ricercare in lunghi ed elaborati processi di lavoro: verniciatura a mano, aerografia, applicazione di strati in vinile, mascheratura e finitura con il rischio però di non riuscire ad arrivare al risultato desiderato. Oggi la tecnologia di stampa digitale di grande formato e soprattutto quella di stampa&taglio ha cambiato completamente il modo di produrre una grafica. Sfumature, cromie, passaggi tonali, sagomature particolari e al vivo, grafico a pezzo unico: tutto ciò può essere realmente creato in un solo passaggio con tempi rapidi ed in modo sicuramente più agevole. Inoltre la grafica creata può essere stampata su un ampio ventaglio di materiali, espandendo le possibilità realizzative e consentendo di andare ad esplorare nuovi mercati rispetto a quelli standard.

Cosa si può fare con una periferica stampa&taglioL’adesivo stampato e sagomato può essere infatti declinato sui supporti da stampa, adesivi e non, più disparati ed applicato in diversi contesti: dalle vetrine agli interni, dalla segnaletica di ogni genere sino agli autoveicoli, oppure termotrasferito su abbigliamento da lavoro, t-shirt e cappellini. Può essere resinato (doming) ed applicato su portachiavi, gadget, oppure serbatoi, caschi ed oggetti similari. Può essere combinato con gli strass, per applicazioni davvero uniche. Può essere stampato ed applicato al pavimento, per realizzare quello che comunemente viene chiamato floor-graphics. Può essere usato per personalizzare un punto vendita. Può essere usato per realizzare prototipi di packaging oppure mock-up. La tecnologia print&cut Roland permette di stampare anche su PVC semirigidi senza adesivo per realizzare oggetti che si montano una volta distaccati dal supporto (grazie al mezzo taglio) oppure carte da visita o cartellini rigidi. Tornando alla versatilità di una periferica stampa e taglio, essa realizza anche ciò che una normale stampante di grande formato normalmente produce: poster, banner, stendardi, fine art. Una periferica print&cut è anche plotter da taglio e quindi lavorando con vinile colorato si possono tagliare scritte, insegne, loghi e maschere per serigrafia e sabbiatura. All’interno della guida vedremo come stampare e tagliare un file grafico. I vantaggi di una periferica print&cut Roland sono quelli di avere proprio una versatilità senza pari, un investimento immediatamente ammortizzabile, di poterla pilotare con un unico software, di essere compatta ed a basso consumo energetico, di una qualità di realizzazione elevata e più produttività, se comparata alle soluzioni combinate.

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Le parti di un plotter RolandPartiamo dal filePer renderci conto della tecnologia che entra in gioco durante l’elaborazione e la stampa di un file grafico, seguiamo il percorso che esso segue una volta che “lascia” l’applicativo con cui è stato realizzato per arrivare alla stampa.Dall’applicativo grafico (CorelDRAW®, Adobe® Illustrator® o altro) il file passa al RIP di stampa, il software di gestione della periferica che, nel nostro caso, è Roland VersaWorks.In questa fase l’immagine viene trattata sia a livello di layout (posizione, numero di pezzi da stampare, ecc.) che di profilatura colore. Dal RIP sceglieremo, infatti, il profilo adatto al materiale in uso di modo che le curve colore e la quantità d’inchiostro risulti corretta. Il RIP ci permette inoltre di controllare diversi parametri di lavorazione: la temperatura del piano, le passate di stampa, la risoluzione, le code di stampa (nel caso stiamo lavorando con materiali o periferiche diverse) e, non ultimi, i parametri di taglio. Il RIP, una volta ricevuto il file e i parametri con cui lavorare, elaborerà un file bitmap che rappresenta l’immagine da stampare e un file vettoriale che definisca il vettore di taglio. VersaWorks è un software per la gestione delle stampe molto completo. Una caratteristica estremamente utile è la possibilità di stampare mazzette colori sui diversi tipi di materiale in uso: il nostro cliente potrà scegliere il colore desiderato ed essere tranquillo che la stessa identica tonalità sarà riprodotta sul suo stampato finale. Un passo avanti in un mondo dove spesso la resa del colore è lasciata alla situazione contingente!

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L’elettronica a bordoQuando dal RIP manderemo il file in stampa, la macchina elaborerà prima la parte bitmap. è importante che, sia la tipologia d’interfaccia adottata che la scheda di gestione dei dati, possano gestire file di grandi dimensioni, per evitare colli di bottiglia o perdita di dati. Per questo Roland ha dotato le sue periferiche di affidabili interfacce Ethernet e schede di gestione del flusso dati potenziate.La mainboard (scheda madre) gestirà quindi i parametri di stampa inviando gli opportuni segnali ai motori ed al sistema di movimentazione del materiale e alla testina di stampa, per la gestione del dot stampato e delle passate di stampa.

Lo scorrimento del materialeDurante la stampa è fondamentale che lo scorrimento del materiale sia effettuato in maniera omogenea e fluida, prevenendo strappi o mancanza di tensione del materiale.Una buona periferica stampa&taglio deve quindi prevedere un sistema di carico rotolo funzionale ed un sistema barre/flange portarotolo che agevoli lo svolgimento del supporto. Il materiale verrà tenuto da appositi rullini pressori, chiamati in gergo “pinch roller”. Solitamente i pinch roller esterni sono di forma conica per tendere il foglio, mentre quelli interni sono di forma circolare per assicurare una pressione omogenea sul materiale.A differenza delle periferiche solo stampa, nello stampa&taglio si usano pinch roller in gomma separati, a causa dell’elevata pressione necessaria per tenere il materiale stabile durante la fase di taglio. Un altro punto importante è il rullo zigrinato su cui scorre il materiale e su cui i rullini premono lo stesso. Il diametro di questo rullo deve essere perfetto, per non introdurre variazioni di scorrimento che penalizzerebbero la precisione del taglio (un rullo non perfettamente circolare ma leggermente ovalizzato introdurrebbe un errore di scorrimento a causa di un passo non omogeneo).Anche i motori sono normalmente servo controllati con un circuito di feedback per assicurare sempre una movimentazione perfetta. Cinghie in kevlar, cuscinetti lineari di alta precisione e cavetteria di alta resistenza completano le parti di movimentazione di un plotter Roland.

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Si stampa!La fase di stampa inizia con il riscaldamento preventivo del materiale, in modo che i pori dello stesso siano pronti per ricevere l’inchiostro. La stampa vera e propria avviene sotto il carrello di stampa. Di solito un carrello di stampa ospita due, quattro o sei testine, ognuna con il suo colore e la sua fila di ugelli che “sparano” i dot (gocce d’inchiostro) sul supporto. La tecnologia utilizzata da Roland per le sue testine è quella piezoelettrica, che assicura un’ottima precisione della goccia, senza satelliti e perfettamente dimensionabile (dot variabile).Roland ha recentemente adottato la tecnologia Roland Intelligent Pass Control su tutta la sua gamma di stampanti. Come si evince dal nome, questa funzione agisce sulla passata di stampa allo scopo di armonizzare i dot della passata stessa con quella stampata successivamente. Il controllo della passata di stampa ci consente di aumentare la qualità dello stampato e di aumentare la produttività, poiché ci si può spingere ad utilizzare velocità più alte senza rischi di deterioramento della grafica. Effettuata la stampa il materiale passa sopra un asciugatore, di solito integrato nella macchina, che asciuga rapidamente l’inchiostro e ne elimina i residui volatili. Le temperature dei riscaldatori e degli asciugatori possono essere gestiti dall’operatore a secondo del tipo di materiale che s’intende stampare. è possibile gestire un tempo di asciugatura prima di passare automaticamente alla fase di taglio.

La manutenzione della perifericaUn altro fattore importante è la pulizia delle testine che, durante la stampa, possono raccogliere polvere e residui che potrebbero compromettere la qualità della stampa. Roland ha previsto cicli di pulizia automatici e manuali. In dotazione, infatti, vi sono appositi sticker di pulizia ed i vani della testina e della stazione di capping sono rapidamente accessibili dall’utente.

Al lavoro

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Si taglia!Il taglio della grafica avviene riavvolgendo il materiale stampato ed elaborando il file vettoriale che descrive la sagomatura della grafica. Il plotter taglierà i contorni delle grafiche ottimizzando il percorso di taglio in modo da eseguire l’operazione di scontorno nel minor tempo possibile.Dopo la stampa, la grafica può essere laminata e poi ricaricata sul plotter. è il caso, ad esempio, delle grafiche da applicare sui veicoli: essendo sottoposte a notevoli stress (solventi, spazzole, idrogetti) necessitano di un’adeguata protezione. Il plotter stampa dei crocini di riferimento (Roland Quadralign) e, quando il foglio viene ricaricato dopo la laminazione, i crocini vengono letti da un apposito sensore. Il sistema Roland Quadralign adatta il file di taglio correggendo anche eventuali errori dimensionali introdotti dalla laminazione, per ottenere il risultato ottimale.

Come taglia un plotter Roland?

Il taglio del vinile avviene con una lama pivottante ospitata all’interno di un portalama che ne gestisce anche la fuoriuscita, secondo le spessore del materiale in uso. I portalama sono composti da cuscinetti ad alta precisione in modo che la lama pivotti perfettamente seguendo il file di taglio.Le lame possono avere diverse forme a seconda del materiale per cui vengono utilizzate. Roland ne ha diverse a catalogo per il taglio dei materiali più disparati, tutte in carburo cementato con offset (distanza tra il centro della lama e la punta del tagliente) diversi.Il portalama è installato su un carrello di taglio, che assieme al carrello delle testine rappresenta la parte in movimento in senso orizzontale. Il carrello di taglio è formato da un solenoide e da una parte meccanica di scorrimento in cui il movimento Up/Down del portalama viene gestito in modo che l’attacco (il taglio e lo stacco dal materiale) sia sempre fluido ed omogeneo. Da notare che, nel caso si stampi su rotolo, è possibile anche impostare il taglio del supporto a fine operazioni, in modo che la stampa sia pronta per essere subito usata. I plotter Roland, infatti, sono tutti equipaggiati di taglierina di fine foglio.

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Il software RIP Roland VersaWorksCome già accennato, il software RIP è uno dei componenti principali per il buon funzionamento del plotter stampa&taglio. Roland con VersaWorks ha raggiunto una versatilità ed una facilità d’uso davvero molto alte. Ciò grazie al fatto che Roland stessa progetta il RIP, che può quindi sfruttare al massimo le potenzialità della macchina ed essere continuamente aggiornato grazie al rapido feedback degli utenti.VersaWorks ha un nuovo CMS interno ed un motore grafico Adobe di ultima generazione, per dei passaggi tonali sorprendenti e sfumature senza scalettature.La funzione server inclusa permette di pilotare più periferiche Roland, inclusi i plotter da taglio. Inoltre, la gestione dei dati variabili, danno con la possibilità di stampare adesivi personalizzati uno per uno sullo stesso layout grafico, semplicemente gestendo un database con testi e immagini.VersaWorks è completamente in italiano, si aggiorna automaticamente via internet ed è dotato di una potente libreria di profili ICC, regolarmente aggiornati ed arricchiti d Roland sul suo sito.

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Roland DG Care e Roland ForumCaratteristiche e prestazioni sono importanti. Ma è anche importante che si possa poter contare in ogni momento su un’azienda che sia sempre presente e poi, perché no, poter condividere l’esperienza quotidiana con i colleghi di tutta Italia. Per questo Roland offre, insieme ai suoi prodotti, un sistema di manutenzioni esclusivo effettuato da tecnici della casa madre che vanno sotto il nome di Roland DG CareIn più, Roland ha creato un forum, il forum dell’artigiano tecnologico, dove è possibile scambiare opinioni su applicazioni, profili, inchiostri, leggi, font, immagini e tutto quello che concerne la comunicazione visiva. Una miniera d’informazioni sia per chi deve iniziare che per chi ha già esperienza nel settore.Per accedervi è sufficiente collegarsi al sito www.rolandforum.com

Roland DG Academy e Rivenditori RolandOgni macchina stampa&taglio Roland è dotata di corso tecnico presso la Roland DG Academy. Il corso consente all’operatore di conoscere di più della periferica Roland nonché scoprire insieme ai docenti trucchi, scorciatoie, risorse ed avere una visione completa sulla stampa digitale. Valore aggiunto unico che solo Roland offre. Da citare anche la rete dei rivenditori Roland, ognuno di essi specializzati sia livello di supporto tecnico ed applicativo, con consigli su materiali e tipologie di accessori, sia a livello finanziario, con soluzioni di noleggio e vendita fatte su misura per l’esigenza dell’acquirente.

I servizi a corredo con un plotter Roland

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Roland ha una storia nelle periferiche da taglio e stampa che dura ormai da 15 anni con più di settantamila periferiche di questo tipo installate nel mondo.

A tal proposito, vi sono due momenti importanti che vale la pena di sottolineare. Il primo si verifica nel 1995. Roland presenta ColorCamm PNC-5000, la prima periferica di stampa&taglio sul mercato a tecnologia termica (la testina fonde il pigmento sul vinile).Il secondo è nell’anno 1997, quando arriva il CammJet CJ-70, il primo plotter con stampa&taglio integrato a getto d’inchiostro.

Sono letteralmente due rivoluzioni nella stampa digitale perché si apre a tutti la possibilità di fare comunicazione visiva in maniera nuova, con una tecnologia integrata semplice ed a portata di mano, nonché unica e particolarmente innovativa.

La storia di Roland nelle periferiche stampa&taglio

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In seguito la stampa digitale è cresciuta conseguentemente: la scelta dei RIP, i profili, la corrispondenza del Pantone, il confronto tra la tecnologia piezo (adottata da Roland) e quella termica (all’epoca rappresentata da HP e Canon), le risoluzioni di stampa, la dimensione della goccia, la qualità dei pigmenti. Tutti aspetti che Roland ha vissuto, studiato ed implementato. Infatti, ogni nuovo prodotto, ha portato con sé una novità tecnologica, un miglioramento, una nuova caratteristica e nuove possibilità di applicazione.La creazione delle periferiche stampa&taglio Roland è avvenuta così: progettando ed ascoltando. Ascoltando ed innovando.

Oggi, l’arrivo di marchi con tipologie di periferiche simili, non può che stimolare a fare di più. è per questo che Roland ha introdotto ultimamente diverse novità. La serie VersaUV, la prima periferica al mondo che stampa e taglia con inchiostri UV è già stata già insignita di ben tre premi come migliore periferica innovativa. Poi gli inchiostri metallici, per realizzare effetti ad alto valore aggiunto sulle grafiche. Poi Roland OnSupport, il sistema che comunica direttamente con l’utente via e-mail direttamente sul cellulare.Quando si parla di storia, di cuore e di passione tecnologica dietro ogni prodotto Roland, s’intende giusto questo: non solo il bene per l’azienda che lo fabbrica, ma soprattutto per chi quotidianamente ci lavora.

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RIPC - Roland Intelligent Pass ControlLa passata di stampa, o banda di stampa, è la “strisciata” d’inchiostro che la testina deposita sul materiale ad ogni suo movimento orizzontale. è uno dei punti critici per una stampante poiché l’eventuale stacco tra una passata e l’altra degrada inevitabilmente la qualità dello stampato. Per questo il Roland Intelligent Pass Control (controllo intelligente della passata) è una delle caratteristiche più importanti della periferica costruita proprio dai laboratori di ricerca e sviluppo di Roland.Il funzionamento è il seguente: i dot componenti la passata vengono armonizzati con quella successiva grazie alla micro polverizzazione della goccia e all’interpolazione effettuata secondo uno schema di retinatura ben preciso. Queste nuvole di punti si vanno a intersecare con la passata di stampa seguente, a cui viene poi applicato lo stesso metodo di gestione delle gocce d’inchiostro. In questo modo, si riduce drasticamente lo stacco tipico delle passate di stampa, soprattutto alle alte velocità e il passaggio tonale rimane morbido e armonico. Il vantaggio per l’operatore è di poter stampare sia foto sia colori spot sempre con una qualità ottimale, in base alla modalità di stampa impostata.Con questa tecnologia, viene inoltre eliminato il fastidioso effetto di bleeding, cioè quella parte d’inchiostro che si raccoglie sui punti di attacco delle passate. L’adozione della tecnologia Roland Intelligent Pass Control permette poi di espandere la gamma dei materiali utilizzabili che, senza questa funzione, presentano più problemi ad accettare l’inchiostro a velocità produttive più alte.

Roland OnSupport Roland OnSupport è il nuovo sistema di supporto per l’utente che permette di sapere lo status della periferica da remoto, tramite e-mail inviata sul PC o sul telefono. è attivo sulle periferiche di stampa&taglio di ultima generazione Roland. Per capirne l’utilità, si pensi ad esempio a quando l’inchiostro sta terminando oppure quando la stampa è finita: Roland OnSupport avverte immediatamente l’operatore. In questo modo, egli può seguire i lavori senza essere fisicamente presente davanti al prodotto.

Le novità tecnologiche da conoscere

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Inchiostro metallicoAlcune delle periferiche della serie stampa&taglio Roland hanno la possibilità di stampare con inchiostro metallico. Questa caratteristica sposta il discorso dal “prezzo al metro quadro” a realizzazioni ad alto valore aggiunto, impossibili da ottenere con altre periferiche, tranne nella serigrafia, dove però occorre considerare i costi d’impianto e le alte tirature. Con le periferiche Roland predisposte si può stampare bianco e metallico, oltre alla quadricromia, a pezzature uniche o di pochi pezzi. Questo consente di vendere la grafica stampata considerando servizi che vanno al di là del costo del materiale e dell’inchiostro. L’uso dell’inchiostro metallico permette all’operatore di proporre una grafica molto personalizzata, nelle quantità, nella realizzazione e nei colori. Il valore aggiunto di queste produzioni veramente esclusive, consente marginalità più alte in fase di vendita

è possibile proporre alla clientela una serie di lavori, tra i quali:• Decorazione per abbigliamento;• Adesivi ed etichette;• POP;• Effetti particolari per comunicazione visiva nel POP e nella personalizzazione vetrine;• Fine Art;• Prototipazione di packaging.

Gli effetti più accattivanti si hanno nella stampa di pattern geometrici, di testi, di riempimenti e di forme e profili grafici. Oltre alla realizzazione di piccoli lotti, si possono realizzare prototipi di progetti grafici grazie anche alla possibilità di stampare il bianco sopra o sotto gli altri colori per effetti particolari.

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Creare il file per la stampa e il taglioI migliori file di stampa&taglio si creano sempre dall’inizio, che si tratti di un semplice logo o di una più complessa combinazione di fotografie, testi e tinte piatte. Per questo conviene pensare dalla fine, e cioè quale sarà l’utilizzo finale e di come potremmo realizzarlo al meglio in base alle caratteristiche della periferica in nostro possesso. Per realizzare la grafica, andremo a tracciare un percorso di taglio con un colore tinta piatta. In pratica la linea per effettuare lo scontorno della forma che abbiamo scelto sarà proprio una linea colorata. Essa indicherà al software di stampa Roland VersaWorks il tracciato da seguire per il taglio.

I programmi da utilizzare Gran parte dei professionisti che lavorano con le periferiche stampa&taglio Roland raccomandano l’utilizzo di programmi di grafica vettoriali, ad esempio Adobe® Illustrator® e CorelDRAW® e conseguentemente di file vettoriali. Il principale vantaggio delle grafiche vettoriali, rispetto a quelle bitmap o raster, è costituito dalla loro indipendenza dalla risoluzione. In pratica è possibile ridimensionare la grafica vettoriale in qualunque dimensione senza che la qualità si deteriori. Ad esempio un logo vettoriale utilizzato per la realizzazione di una T-shirt, potrebbe essere messo più avanti sulla parete di un furgone. Basterà semplicemente ridimensionare la grafica per ottenere il risultato desiderato alla massima risoluzione.

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Grafica bitmapNella grafica si sente spesso parlare di file bitmap e file vettoriali. Nei file bitmap, la grafica è costituita da tanti quadratini chiamati pixel. Ognuno di essi ha una specifica posizione, colore e luminosità. Tantissimi punti messi insieme formano un’immagine detta appunto bitmap. Guardando da vicino una grafica bitmap ci si accorgerà dei punti che la compongono. Ingrandendola essa si “sgranerà” poiché le dimensioni dei singoli pixel aumenteranno, con un conseguente decadimento della qualità. Ecco perché parliamo di risoluzione nei file bitmap. Una foto perfetta nella sua dimensione 10x15cm risulterà inguardabile portandola a 70x100cm. La tabella che segue indica, per ogni tipologia di materiale, e a seconda della distanza di visualizzazione, qual è la risoluzione in PPI consigliata.

>50 m 20-50 m 5-20 m 1-5 m <1 mMESH 10 25 50 70 100

BLUEBACK 15 30 50 80 100

BANNER 20 30 80 90 120

ONE WAY 10 30 50 80 120

PVC Adesivo 30 50 70 150 200

Distanza di visualizzazione

Grafica vettorialeUna grafica vettoriale descrive matematicamente l’oggetto dell’immagine. Se un rettangolo in una grafica bitmap è un insieme di punti, in una grafica vettoriale esso sarà definito dalle sue coordinate. Così facendo è possibile allargare l’immagine a piacimento senza che essa si deformi o decada di qualità.è possibile utilizzare grafica vettoriale per loghi, simboli e illustrazioni mentre una fotografia è necessariamente composta da grafica bitmap.

Esempio di grafica bitmap

Esempio di grafica vettoriale

Valori in PPI (Pixel per Pollice)

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Realizzare grafica e percorso di taglioPasso dopo passo, vediamo la procedura per realizzare il nostro file.

Creare la grafica Per prima cosa occorre realizzare la grafica del lavoro. è possibile creare un’immagine totalmente vettoriale o un’immagine costituita da componenti sia bitmap che vettoriali. Qualora all’interno del file siano presenti immagini bitmap, bisogna assicurarsi di creare un file la cui dimensione e risoluzione siano adeguate al risultato finale desiderato.

Definire il percorso finale di taglioUna volta realizzata la grafica desiderata, occorre creare un percorso che definisca i punti esatti in cui si desidera sia eseguito il taglio.

Applicare il colore “CutContour” al percorso di taglio Si tratta dell’operazione più importante. Affinché il software Roland VersaWorks possa identificare il percorso di taglio senza scambiarlo per un’immagine da stampare, bisogna creare un campione di colore Spot (anche detto tinta piatta) chiamato “CutContour” e applicarlo al percorso di taglio. Dopo aver applicato il colore spot “CutContour” al tracciato, sullo schermo apparirà la linea del percorso di taglio sotto forma di una linea colorata. Dopo l’invio del file al plotter, Roland VersaWorks sostituirà il colore con il vettore di taglio e nulla comparirà sulla stampa.

Abbondanza all’immagineAl fine di evitare delle sottili linee bianche tra il taglio della sagomatura è consigliato aggiungere un’abbondanza al bordo esterno della grafica. Una linea di 1-3 pt. è l’ideale.

Salvare la graficaUna volta terminate queste operazioni, si può salvare l’immagine in uno dei formati file supportati come EPS o PDF e importare il file per la stampa in Roland VersaWorks. In alternativa, si può stampare dal programma di grafica preferito direttamente sul plotter stampa&taglio.

Linea di taglio “CutContour”

Abbondanza

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Creare un campione CutContour con CorelDRAW® 1. Per prima cosa occorre cliccare su Finestra > Finestre mobili > Browser tavolozza colore.2. Sotto la voce Tavolozze dell’utente spuntare la voce Tinte piatte personalizzate.

Si aprirà la palette dei colori personalizzati che si potrà spostare a piacimento (figura 1).3. Cliccare ora sulla freccia nera in alto a sinistra sulla Tavolozza e scegliere Modifica > Editor tavolozza (figura 2).4. Eliminare eventuali colori inutilizzati e cliccare su Aggiungi colore.5. Selezionare poi la finestra Tavolozza e cliccare sull’icona Apri (figura 3).6. Occorre ora selezionare il file “userinks.cpl” presente in C:\Programma\Roland VersaWorks\Swatch\CorelDraw7. Selezionare il primo campione (CutContour) e cliccare su Aggiungi a tavolozza. Poi cliccare su Chiudi (figura 4).

Nel caso volessimo aggiungere tutti i colori della Roland Color System Library, selezionare tutti i campioni prima di cliccare su Aggiungi a tavolozza.

8. Confermare l’operazione cliccando nuovamente su OK. Il colore CutContour da assegnare al percorso di taglio è ora disponibile nella tavolozza colore.

Figura 1

Figura 2

Figura 3 Figura 4

A partire dalla versione CorelDRAW® Graphic Suite X5 le Tavolozze colore Roland sono integrate direttamente nel programma.

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Creare un Campione CutContour con Illustrator®1. Fare clic su Finestra, quindi selezionare

Campioni. Cliccare sulla freccia nera in alto a destra sul pannello e selezionare Nuovo campione.

2. Rinominare il campione in “CutContour”. 3. Impostare la voce “Tipo di colore” su

Tinta piatta.4. I valori CMYK sono a scelta.

Lavorare con un file PhotoshopQuando si riceve il logo di un cliente sottoforma di file TIF o JPG occorre creare il percorso di taglio affinché il plotter stampa&taglio possa scontornare l’etichetta. Sebbene sia possibile aprire il file in un programma vettoriale e creare il percorso a mano, si potrebbe anche decidere di optare per una scelta più rapida utilizzando Photoshop. Di seguito vediamo la procedura per ottenere un perfetto tracciato di taglio intorno a un’immagine in pochi e semplici passaggi:

1. Aprire il file in Photoshop (figura 1).2. Utilizzare lo strumento Bacchetta magica per selezionare l’intero spazio negativo intorno al logo. 3. Dal menu Seleziona scegliere Inversa per far corrispondere la selezione al perimetro dell’immagine (figura 2).4. è possibile migliorare il percorso utilizzando le funzioni di modifica della selezione Espandi e Arrotonda. è possibile accedere a queste funzioni dal menù Selezione > Modifica. In questo modo otterremo una selezione esterna più morbida e adatta al taglio (figura 3).5. Dal pannello Tracciati cliccare sulla freccia nera in alto a destra e scegliere Crea tracciato di lavoro per creare

un percorso che segua i contorni dell’immagine. Come valore di Tolleranza impostare 2,0 (figura 4).6. Occorre ora andare sul menù File > Esporta > Tracciati per Illustrator e salvare il tracciato.7. Aprire ora il file vettoriale appena salvato in Illustrator® e applicare ad esso il colore spot “CutContour” che

definisce il percorso di taglio (figura 5).8. Importare infine in Illustrator® l’immagine da sagomare e posizionala sotto il percorso di ritaglio creato. Siamo pronti per inviare il file al plotter stampa&taglio Roland (figura 6).

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Figura 1 Figura 2

Figura 3 Figura 4

Figura 5 Figura 6

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Guida Roland stampa&taglio26

Cos’è il RIP Roland VersaWorksTutte le macchine da stampa Roland sono equipaggiate con il software RIP Roland VersaWorks, per il controllo completo della stampa e del taglio. L’interfaccia video di VersaWorks è molto intuitiva e i comandi principali sono tutti facilmente raggiungibili. VersaWorks è sviluppato direttamente da Roland. In questo modo tutte le caratteristiche della periferica sono sfruttate ed esaltate al meglio. Cuore di Versaworks è il motore Postcript Adobe CPSI 3019. Esso significa velocità di elaborazione e sfumature di colore perfette, così come

stabilità del sistema di RIP. Grazie alla rasterizzazione a 16 bit la qualità delle sfumature è eccellente.VersaWorks gestisce il dato variabile che consente di creare una serie di grafiche, ognuna personalizzata con, ad esempio, una foto e un testo diverso, prelevabili direttamente da un database. VersaWorks include anche la Roland Color System Library, la libreria dei colori Roland riproducibili con le periferiche di stampa e taglio. è sufficiente stampare la mazzetta sul materiale scelto e il cliente potrà rapidamente scegliere il colore più adatto e vederlo riprodotto perfettamente. VersaWorks gestisce anche una libreria completa per le combinazioni con inchiostro metallico, fino a 512 possibilità diverse.

VersaWorks permette inoltre il calcolo del consumo d’inchiostro per ogni singolo file stampato in modo che si possa determinare il costo vivo della stampa. VersaWorks calcola in anticipo il tempo di stampa di ogni file in modo da poter meglio gestire la coda dei lavori. VersaWorks può gestire in contemporanea, dallo stesso PC, fino a quattro periferiche Roland: stampa, stampa&taglio, taglio. Infine VersaWorks permette all’operatore di sfruttare tutto lo spazio disponibile sul materiale ed evitare sprechi posizionando le etichette in maniera ravvicinata e permettendo la stampa e il taglio al vivo.

DA SAPERE

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Roland Versaworks: i punti principali in poche righe

è in italianoA differenze dei RIP usati sulle periferiche di altri marchi, Roland VersaWorks è completamente in italiano, sia nei menu sia nei file di aiuto.

è fatto da RolandRoland ha realizzato VersaWorks tramite i suoi specialisti e lo aggiorna sempre in tempo reale. A differenza di altri RIP, che si adattano alla periferica in uso, VersaWorks sfrutta tutte le caratteristiche delle periferiche da stampa perché costruttore del RIP e della macchina è sempre Roland.

Si aggiorna da solo, gratisNiente spese aggiuntive, niente richieste di CD Rom o altre procedure complicate. VersaWorks controlla in automatico se c’è un aggiornamento e lo installa, previa autorizzazione dell’utente. Totalmente in modo gratuito.

Ha già i profili colore ICCVersaWorks è già completo di decine e decine di profili colore per i materiali da stampa più comuni in commercio. Inoltre, Roland crea e mette a disposizione gratuitamente profili aggiornati sul suo sito che possono essere installati nel RIP in maniera assolutamente gratuita e senza costi extra.

Ha la libreria coloriVersaWorks ha già una libreria colori completa e stampabile per avere sempre il colore richiesto dal cliente senza complicate profilature e messe a punto. Si stampa la libreria sul materiale scelto (banner, pvc ecc.) e si confronta il colore richiesto dal cliente. Il colore scelto sarà riprodotto fedelmente e senza inconvenienti.

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Guida Roland stampa&taglio28

Dopo aver creato una grafica di Stampa&taglio, il software RIP Roland VersaWorks mette a disposizione tutta una serie di opzioni per lavorare con la suddetta grafica. In particolare il RIP identificherà il colore spot “CutContour” e convertirà in percorso di taglio tutto ciò che è tracciato con questo colore.VersaWorks può essere poi usato per ridimensionare, duplicare o posizionare, nonché per stampare e tagliare un numero qualsiasi di copie della grafica. Se si stampano più lavori, grazie ai comandi di Auto-Nesting (letteralmente annidamento, cioè posizionamento ottimale della grafica nello spazio del supporto di stampa utilizzato) o Manual PrintLayout (gestione manuale del posizionamento della grafica), ogni copia si disporrà nella posizione richiesta e su tutte verranno effettuate le operazioni richieste come ad esempio, il percorso di taglio. VersaWorks può anche essere impiegato per definire la risoluzione e la qualità della stampa finale. All’interno del RIP è presente un set completo di profili colore ICC predefiniti, creati per garantire risultati ottimali attraverso la gestione dei parametri di stampa secondo il tipo di supporto e di risoluzione impiegati.

Il profilo ICCLa sigla ICC sta per “International Color Consortium”. Questo ente ha creato delle regole per la gestione dei colori. Conoscendo le specifiche di ciascuna periferica che utilizziamo (plotter e monitor in particolare) è possibile preser-vare i colori dal momento della loro scelta sino alla fase di stampa. Nel nostro caso specifico il profilo ICC di ogni singolo materiale tiene conto delle caratteristiche della nostra stam-pante Roland indicando ad essa come gestire le combinazioni del colore ed in quale quantità, in modo da sfruttare la massimo le caratteristiche della stampante sul quel dato materiale. Materiali diversi avranno quindi profili diversi. Un conto è infatti stampare su carta, che ha la capacità di assorbire maggiormente gli inchiostri, un altro conto è stampare su PVC adesivo ed un altro conto stampare su una superfi-cie più ostica, come può essere una pellicola, che tende a respingere l’inchiostro. In questo caso, la giusta regolazione della quantità d’inchiostro eviterà allo stesso di “galleggiare” in superficie.

Cosa avviene all’interno del RIP Roland VersaWorks

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Qualità di stampa e impostazioni colore

Il gamut della stampanteIl gamut di una stampante è l’insieme dei colori che essa può stampare su un determinato materiale. Più elevato è questo spazio e maggiore sarà la resa cromatica dello stampato.

Roland VersaWorks è dotato di numerose funzioni che permettono di ottimizzare la stampa e ottenere risultati eccellenti.In particolare nella finestra Qualità è possibile scegliere il profilo colore più corretto in base al tipo di materiale utilizzato e la qualità di stampa. Il software automaticamente ci darà una stima dei tempi di stampa in modo da scegliere la modalità più consona al tipo di lavoro. Abbiamo anche la possibilità di regolare le impostazioni del taglio quali la velocità della lama e la sua forza sul materiale. Infine Roland VersaWorks mette a disposizione delle accurate funzioni di pannellizzazione che consentono di suddividere un lavoro particolarmente grande in diversi pannelli separata da stampare e gestire agevolmente prima dell’installazione.

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La Roland Color System Library nasce con l’intento di avere un riferimento preciso su tutti i colori che una stampante può riprodurre. Grazie a questo sistema è possibile stampare lo stesso colore di una grafica o di un prodotto esistenti, quali i colori di un logo o di un riferimento Pantone. Come riuscirci in maniera facile e precisa?Roland ha creato un sistema codificato di colori, una serie di tacche da stampare e confrontare con il campione esistente al fine di identificare il riferimento corretto. Una volta trovato il codice relativo al colore che vogliamo ottenere è sufficiente scegliere la tinta corrispondente da una biblioteca campioni nel programma di grafica (CorelDRAW®, Illustrator® o InDesign®) per ottenere in stampa il colore desiderato.

Per stampare la Roland Color System Library da VersaWorks è necessario innanzitutto scegliere il profilo ottimale per il materiale in uso nelle impostazioni della coda (Modifica > Impostazioni coda A > Qualità).

In seguito occorre andare sul menù Supporti e scegliere una delle chart a disposizione:

Color Chart Type-1 I colori sono suddivisi in categorie sulla base della saturazione e disposti in modo da variare in tonalità in senso orizzontale, ed in luminosità in senso verticale.

Color Chart Type-2 I colori della libreria sono suddivisi in categorie sulla base del tono del colore e per ciascun tono viene stampata la ruota dei colori.

Color Selector Stampa la tabella di combinazione degli inchiostri da tagliare e rilegare per creare un album di provini colore che può essere utilizzato per paragonare i colori.

Color Chips Stampa 12 campioni cromatici per ogni colore, per 5 colori, in formato A4. I colori sono disposti in base al tono colore.

La Roland Color System Library

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Scelta del campione colore adeguatoUna volta stampata la Roland Color System Library occorre individuare il campione che vi occorre confrontandolo con il colore che dovete riprodurre. Per identificare il codice è sufficiente controllare la categoria del campione e le sigle indicate in corrispondenza della riga e della colonna:

Impostare il campione colore scelto nel programma di graficaOccorre ora impostare il campione scelto nel programma di grafica.La libreria colori della Roland Color System Library si trova in C:\Programmi\Roland VersaWorks\Swatch.

Stampare il file impostando la Conversione dei colori spotA questo punto possiamo mandare in stampa il file ricordandoci in VersaWorks di andare su Impostazioni lavoro > Formato file e attivare l’opzione Converti colore Spot. In questo modo i campioni che abbiamo impostato nel file verranno stampati esattamente come quelli usciti sulla Roland Color System Library e con la massima intensità possibile sul materiale in uso con la stampante che utilizziamo. Gli altri elementi vettoriali verranno stampati utilizzando la gestione del colore impostata nella finestra Impostazioni gestione colore di VersaWorks.

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Adobe InDesign® Per caricare un colore della Roland Color Sy-stem Library in InDesign® occorre aprire il pannello Campio-ni, cliccare sulla freccia in alto a destra e selezionare Nuovo campione colore. Cliccando su Modalità di colore, occorre pri-ma scegliere Altra libreria e poi selezionare il file della Roland Color System Library.

Adobe Illustrator® Dal pannello Campioni clicchiamo sulla frec-cia in alto a destra e scegliamo Apri biblioteca campioni > Altra biblioteca. Infine scegliamo il file della Roland Color System Library.

CorelDRAW® Per aprire una tavolozza in CorelDRAW® occorre seguire la procedura illustrata a pagina 23 di questa guida. Dalla versione CorelDRAW® X5 le tavolozze Roland sono già presenti nel programma.

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Gli inchiostri

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I tipi di inchiostroBase solvente: ecosolvente e solvente puroEsistono due tipologie di inchiostri a base solvente: ecosolvente e solvente standard. Roland utilizza inchiostri di tipo Eco, chiamati Eco-Sol MAX, in tutte le sue periferiche da stampa&taglio. Si dicono eco perché hanno una quantità di solvente molto ridotta e pochi elementi volatili VOC rispetto al solvente standard. Anche l’odore è praticamente nullo, se confrontato con i solventi puri, che infatti necessitano di cappe di aspirazione o filtri al carbone.Nel veicolo liquido di solvente vengono miscelati i pigmenti che danno il valore qualitativo all’inchiostro. Grazie alla qualità del pigmento usato da Roland nei suoi Eco-Sol MAX, si ha un ottimo gamut di colori e la possibilità di stampare su supporti rivestiti o non rivestiti. Inoltre la stabilità della tinta del pigmento è sempre garantita in fase di produzione, con controlli continui sul prodotto. Questo significa che acquistando una cartuccia oggi o tra un anno il colore riprodotto, a parità di condizioni, sarà sempre lo stesso. Gli inchiostri a base di solvente puro stampano molto bene su supporti non rivestiti, poiché la maggior quantità di solvente “mangia” il vinile facilitando l’aggrappaggio. Tuttavia le macchine a solvente puro richiedono appositi dispositivi di ventilazione e manipolazione, da includere nel prospetto costi, nonché procedure continue di pulizia poiché il solvente, se lasciato asciugare, occlude le testine di stampa.Eco-Sol MAX contiene invece il giusto mix di solvente per il grip dell’inchiostro sul materiale ed è accompagnato da una ricca serie di profili ICC per tantissime tipologie di materiale. I profili ICC sono visualizzabili all’interno di Roland VersaWorks. La manutenzione delle periferiche con Eco-Sol MAX, grazie alla sua composizione, è estremamente facile ed avviene sia in maniera automatica che con procedura manuale.

DA SAPERE

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Base acqua: dye e pigmentatiGli inchiostri base acqua comprendono quelli base dye o pigmento. Gli inchiostri dye offrono un eccellente gamut di colori ma, in genere, presentano una durata molto ridotta, in particolare all’esterno. La colorazione dell’inchiostro è infatti data da coloranti e non da pigmento.Gli inchiostri pigmento offrono invece gamut di colori e densità soddisfacenti uniti a una durata eccellente sia all’interno che all’esterno. I tempi di durata sono fino a 130 anni all’interno e 1 anno all’esterno (con laminazione). Si chiamano base acqua poiché il veicolo in cui sono presenti i componenti dell’inchiostro e i pigmenti (o i coloranti nel caso di inchiostri dye) è appunto acqua. Di solito, ciò che limita l’uso di inchiostri base acqua è la necessità di stampare su supporti rivestiti.

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Guida Roland stampa&taglio36

Inchiostri UVL’inchiostro UV è un’ulteriore tipologia di inchiostro che si affianca a quelli a solvente e base acqua. Quello adottato sui plotter da stampa VersaUV può stampare su una vastissima gamma di materiali, soprattutto quelli più flessibili, grazie alla particolare conformazione dell’inchiostro.Esso si fissa sul supporto grazie all’essiccazione generata da due lampade UV. Esse infatti, grazie all’emissione di raggi UV, trasforma l’inchiostro da liquido a solido aggrappandolo sulla superficie del supporto di stampa. L’essiccazione è molto rapida e non è necessario alcun tempo d’asciugatura. La resa dei colori è perfetta e di una brillantezza unica. La saturazione dei colori è ottimale ed il gamut riproducibile è estremamente ampio.La notevole copertura dell’inchiostro bianco permette la stampa senza problemi su supporti trasparenti.

Inchiostri sublimaticiVi sono poi gli inchiostri sublimatici, una particolare categoria di inchiostri base acqua. La sublimazione è quel processo utilizzato nella stampa che permette di trasferire, tramite una pressa a caldo, l’inchiostro contenuto nella carta transfer direttamente sul tessuto. Durante il riscaldamento, con temperature superiori ai 140°, l’inchiostro passa direttamente dallo stato solido a quello gassoso in maniera istantanea. La sublimazione è possibile su materiali sintetici, tessuti e non, che a 140 °C allentando la loro struttura molecolare permettono al pigmento, che si trasforma in colorante, di combinarsi con il materiale in maniera permanente. Il risultato finale permette di avere una superficie o tessuto senza alcun rilievo o spessore, lavabile e con la sofficità propria del materiale.Per la realizzazione del processo di sublimazione sono necessari una stampante dotata di inchiostri sublimatici di qualità e una pressa per il trasferimento a caldo. La sublimazione consente la personalizzazione di tessuti, stendardi, striscioni, bandiere per la personalizzazione di eventi, punti vendita, ambienti museali o didattici. è possibile realizzare campionature di abbigliamento o di tessuti, così come allestimenti, sfondi e scenari. Grazie alle tante possibilità offerte dalla sublimazione, si possono personalizzare oggetti più disparati quali tavole da surf, snowboard, divani, tovaglie ed oggettistica varia.

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Inchiostri metalliciL’inchiostro Eco-Sol MAX metallico, presente su alcuni modelli di plotter Roland, permette di dare alla stampa caratteristiche uniche e offrire alla clientela personalizzazioni molto spinte. La qualità del dettaglio che si può ottenere consente di riprodurre sia loghi o clipart così come immagini fotografiche. L’inchiostro metallico può essere utilizzato sui supporti di stampa per la comunicazione visiva, arti grafiche, etichette e packaging.Gli effetti più accattivanti si hanno nella stampa di pattern geometrici, di testi, di riempimenti e di forme e profili grafici. è possibile la realizzazione di piccoli lotti o di prototipi grafici e la possibilità di stampare il bianco sopra o sotto gli altri colori per effetti particolari.

Libreria colori metalliciL’utilizzo degli inchiostri metallici permette all’operatore di avere centinaia di colori metallici disponibili nella combinazione CMYK+MT dentro VersaWorks. L’utente può inoltre creare i suoi propri colori personalizzati e salvarli in VersaWorks. La libreria colori, così come i profili ICC per i vari materiali, sono già disponibili all’interno del RIP. Le palette colori si possono aggiungere facilmente in Adobe® Illustrator® e CorelDRAW®.

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Uno sguardo agli inchiostri Eco-Sol MAXLa resa finale di una stampa dipende dalla bontà dell’immagine. Ma vi sono altri fattori che debbono essere considerati e che sono propri dell’inchiostro. Essi sono la vivacità del colore, l’uniformità di resa, la stabilità. Inoltre lo stampatore deve tener conto della durata richiesta; essa è data principalmente dalla qualità del pigmento utilizzato, da come è stato generato e successivamente combinato con la soluzione che lo trasporta direttamente sul supporto di stampa. Quando si parla di uso di inchiostro originale Eco-Sol MAX e di inchiostro compatibile, la differenza sta principalmente qui. Ed una buona stampa, con una buona resa ed una durata conforme alle attese, è il nostro miglior biglietto da visita.

La durata dell’inchiostroResistenza al graffioEco-Sol MAX è pensato per offrire un’ottima resistenza ai graffi, fattore indispensabile per produrre banner esterni e altre realizzazioni grafiche che implicano tecniche di rifinitura complesse, come cuciture o occhiellature. Per l’operatore quindi il vantaggio concreto è quello di preservare una qualità di stampa elevata e una maneggevolezza totale dello stampato.

Maggiore densità dell’inchiostro Eco-Sol MAX permette di ottenere colori vivi ed uniformi. Le grafiche generate hanno una resistenza all’esterno testata nei laboratori di Roland DG Corporation anche fino a tre anni.

Manutenzione giornaliera della stampante assenteEco-Sol MAX non ha praticamente bisogno di manutenzione manuale giornaliera, come succede invece per i normali inchiostri a base solvente. Nel concreto questo significa un risparmio di tempo giornaliero ed un risparmio d’inchiostro che, nei plotter a solvente standard, viene utilizzato per le pulizie e quindi stampato a vuoto direttamente nella bottiglietta di recupero. Anche dopo periodi lunghi di inattività il riavvio della stampante Roland è praticamente immediato.

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Rendimento Tempo di asciugatura ridottoL’asciugatura rappresenta sempre un collo di bottiglia nella produttività quotidiana. Con Eco-Sol MAX, Roland ha ridotto al minimo il tempo necessario per l’essiccazione dell’inchiostro. Un altro grosso vantaggio di Eco-Sol MAX è il suo potere di aggrappare al materiale in maniera stabile e senza l’eventualità che la stampa si rovini durante il processo di montaggio della grafica, . Nel caso di produzioni notturne è possibile utilizzare un riavvolgitore per ottimizzare i tempi. La supervisione diretta di un operatore non è infatti necessaria.

Una gamma di supporti completaEco-Sol MAX, grazie al grippaggio sul materiale, consente di ampliare la gamma di supporti utilizzabili. Abbiamo perciò la possibilità di stampare su materiali economici (risparmio sul costo di stampa) così come su quelli di qualità (per grafiche a valore aggiunto), con coating e senza coating. Inoltre, Roland mette a disposizione all’interno del RIP Roland VersaWorks i profili ICC per i materiali più comuni in commercio così come la possibilità di scaricarli in maniera gratuita dal suo sito.

VersatilitàAssenza di odori è molto importante che nel luogo di lavoro si preservi la qualità dell’aria e l’eco compatibilità dei materiali usati. Sotto questo punto di vista Eco-Sol MAX ha un odore residuo praticamente nullo, ideale quindi anche in uffici e studi grafici. Non contiene VOCs (Volatile Organic Compounds - residui volatili organici) pericolosi e non richiede ventilazioni speciali, filtri o cappe come invece è necessario per i normali inchiostri a base solvente. Questo significa risparmio per l’utilizzatore e nessun costo nascosto nell’acquisto della periferica Roland. Ogni colore ha un suo specifico foglio di sicurezza scaricabile dal sito di Roland.

Gamut di colori più ampio. Eco-Sol MAX ha tra i suoi punti di forza la densità del colore ed un gamut (gamma) di colori riproducibili estesa.Gamut esteso significa maggiore impatto visivo della grafica e colori più ricchi, questo grazie alla qualità del pigmento usato. Ulteriore vantaggio è il dettaglio dell’immagine, che viene preservato senza che i colori sbavino o s’impastino, particolarità importante sia per stampe che debbono essere viste da lontano che per quelle esposte vicino all’osservatore. Il gamut esteso dona ai colori viola, verde e blu una gran brillantezza ed un colore molto vivo.

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I materiali e la laminazione

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Come scegliere i supporti di stampaIn questa breve panoramica presenteremo in maniera più mirata quei supporti di stampa che hanno un valore aggiunto specifico nelle operazioni di stampa&taglio.

Vinili adesivi calandratiI vinili calandrati sono indicati per scritte e insegnistica, soprattutto su superfici piane o con curve semplici. In genere sono più economici di quelli cast, ma durano di meno, sono più instabili dal punto di vista delle dimensioni e meno facili da utilizzare. I vinili adesivi sono generalmente trasparenti o bianchi. Questi ultimi, a loro volta, possono differenziarsi per il colore della colla, generalmente grigia, bianca o nera.In commercio si trovano due generi di pellicole calandrate: quelle polimeriche e quelle monomeriche.

Vinili calandrati monomericiLe pellicole adesive monometriche calandrate sono in assoluto i vinili meno costosi in commercio. Sono consigliate per applicazioni di breve durata da esterno o da interno e non particolarmente complicate. A differenza delle pellicole polimeriche e del vinile cast, tendono a ritirarsi con il tempo, ad arricciarsi e a sbriciolarsi con un effetto decisamente sgradevole.

Vinili calandrati polimericiLe pellicole polimeriche calandrate hanno inserite nella composizione alcuni elementi, chiamati appunto polimeri, per evitare variazioni dimensionali e restringimenti dopo la stampa. Sono consigliate più delle monometriche per le applicazioni da esterno su superfici semplici. Da evitare invece su superfici disomogenee, con sporgenze o estrusioni.

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Vinili castI vinili di tipo cast sono pellicole di alta qualità, sottili e morbide, con una lunga durata all’esterno (di solito 5-7 anni). Vengono prodotti in forma liquida e spalmati poi sul liner per avere uno spessore molto sottile. Per questo, sono materiali facili da tagliare, spellicolare e applicare. Sono molto stabili dal punto di vista delle dimensioni poiché non hanno memoria di forma (memoria plastica) ed il restringimento nel tempo è trascurabile. In genere, sono più opachi dei vinili calandrati, ma anche più costosi. I vinili di tipo cast sono facili da utilizzare, resistenti agli strappi e ideali per un ampio ventaglio di grafiche di lunga durata, soprattutto su superfici irregolari o deformi, con rivetti, sporgenze e rilievi. Grazie al sistema adesivo più sofisticato, sono la prima scelta per le grafiche veicolari o per applicazioni particolarmente complesse. Vista la loro qualità, possono essere usate all’interno o all’esterno. Su grafiche veicolari, è sempre raccomandata la laminazione.

Materiali termo trasferibiliI materiali termo trasferibili sono quei materiali che possono essere stampati con Eco-Sol MAX, scontornati nella forma voluta e poi trasferiti termicamente con una pressa sul tessuto. Solitamente l’operazione si fa su capi in cotone, misto cotone, poliestere o lycra. Normalmente il trasferimento si effettua ponendo la grafica sul capo da personalizzare e mettendo in pressione la pressa ad una temperatura di circa 150-160 °C, secondo il tipo di materiale, per 10-15 secondi. Normalmente, questi materiali sono poi lavabili a temperature diverse in lavatrice, a mano o a rovescio. Vi sono diversi tipi di materiali termoadesivi: vellutati, elastici, coprenti, per indumenti sportivi e da lavoro, rifrangenti, metallici, trasparenti, glitterati e fluorescenti.

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PVC RetroilluminatoIl PVC retroilluminato è un materiale molto simile al classico vinile adesivo. La sua particolarità è quella di far risaltare la brillantezza dei colori stampati su di esso nel momento in cui viene retroilluminato. Solitamente il PVC adesivo retroilluminato è accoppiato al plexiglass trasparente per realizzare insegne, totem luminosi e cassonetti pubblicitari. Il risultato finale è una soluzione comunicativa di forte impatto visivo che difficilmente può passare inosservata. Questo tipo di comunicazione prevede che il file sia stampato ad un’ottima risoluzione e con ricchezza di colore e dettaglio, vista la vicinanza dell’osservatore.

BannerIl banner è il materiale che si utilizza per i classici striscioni. Si tratta di un telo di PVC spalmato, non adesivo, il cui peso varia normalmente dai 300 ai 700 gr/mq. è un supporto di stampa gommoso che può essere utilizzato sia in interno che in esterno.Il banner è adatto, oltre alla realizzazione di striscioni, anche per personalizzare tensostrutture o stampe di grande formato. Esistono anche banner chiamati black-out, che hanno un’anima interna scura e non permettono il passaggio della luce.Successivamente alla stampa, i banner hanno necessità di essere rifiniti ulteriormente in base al loro uso. Le lavorazioni più comuni sono:• Termosaldatura dei lati del perimetro per aumentare la resistenza alla tensione;• Asolatura per l’inserimento di eventuali sostegni;• Occhiellatura tramite anelli di acciaio per l’ancoraggio del banner tramite elastici o corde tensionatori;• Applicazione di bottoni automatici per l’ancoraggio del supporto su diverse strutture.

Carta BluebackLa carta blueback è un supporto molto economico e di qualità relativamente bassa. Viene solitamente utilizzata per la stampa delle locandine che si vedono lungo le strade o di grandi poster 6x3. Il retro di colore blu consente, durante l’affissione, di nascondere il poster precedente sopra cui è stato applicato il nuovo. La carta blueback è un supporto piuttosto ostico da stampare in quanto, non utilizzando i profili corretti, non assorbe l’inchiostro causando problemi di sovrainchiostrazione. Il risultato cromatico su una carte blueback è di bassa qualità ma il suo prezzo molto economico la rende un sopporto utile per le affissioni che non devono durare nel tempo.

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MeshIl mesh è un telo plastico la cui superficie è interamente microforata. è utilizzato principalmente per la realizzazione di stampe di grandissimo formato che vadano, ad esempio, a coprire la facciata di monumenti o edifici in fase di restauro. I fori sulla sua superficie garantiscono una minore resistenza alle raffiche di vento che, su una superficie piena, causerebbero il classico “effetto vela” mettendo a repentaglio la tenuta di una tensostruttura non ancorata a parete. L’effetto semitrasparente “vedo non vedo”, creato da questo materiale, lo rende adatto anche come telo separatore di spazi espositivi. Così come il banner, anche il mesh è un materiale che può essere rifinito dopo la stampa.

One wayIl one way è un PVC adesivo microforato con retro nero che va posizionato su superfici trasparenti, generalmente vetri di auto o vetrine di negozi. La sua particolarità è quella di consentire la visione dal lato nero e di celarla dal lato opposto, quello della stampa. Nel caso della una vetrina di un negozio, la grafica sarà visibile dalla strada e non sarà consentito a chi la osserva vedere l’interno del negozio. Dall’interno, al contrario, sarà possibile vedere tranquillamente la strada e i clienti interessati!

Tela pittorica o canvasLa stampa su tela pittorica o, in inglese, “canvas” è una particolare tecnica di stampa che permette di ottenere l’effetto di un quadro tramite la riproduzione di un’immagine fotografica. Con questo materiale è possibile realizzare delle riproduzioni artistiche di grande impatto. L’inchiostro, infatti, si depositerà sulla trama del materiale realizzando un effetto visivo e tattile estremamente realistico.Una volta effettuata la stampa su tela pittorica, essa potrà essere ulteriormente impreziosita con l’aggiunta di colore o tecniche artistiche effettuate a mano.

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Rivestimenti e pellicole laminateQuando una grafica è bella e stampata a regola d’arte, essa sarà apprezzata da chi la osserva sia visivamente che al tatto. In questo caso la resistenza diventa fondamentale. Applicazioni particolari richiedono delle laminazioni, cioè delle protezioni ulteriori che evitano che la grafica sia graffiata, abrasa, rigata, consumata. Normalmente si possono porre due casi in cui la laminazione viene effettuata: grafiche adesive e grafiche veicolari. In questi due casi gli approcci possono essere diversi e si utilizzano laminazioni con pellicola oppure liquide.

Quando le grafiche sono esposte a condizioni climatiche da esterno (raggi UV, contatto con agenti chimici ed atmosferici) e necessitano di durare nel tempo, è consigliata la laminazione. La laminazione estende la durata del lavoro da un 20% sino ad un 70% a seconda del prodotto utilizzato e permette la pulizia della grafica.La laminazione è consigliata anche per applicazioni di breve/media durata in esterno, in locazioni esposte a luce diretta o in posti soggetti a sfregamento e contatto con agenti chimici.La laminazione può essere anche utile per esaltare la brillantezza dei colori (laminazione lucida) o diminuirne i riflessi (laminazione opaca).

Esistono tre tipi di laminazione• A cALdO, per materiali non provvisti di liner (la pellicola siliconata posta sotto l’adesivo). Si applica a pressione tramite i rulli di una calandra. Non si usa solitamente su vinile anche se le macchine di

laminazione a caldo possono essere usati anche per la laminazione a freddo.• A fREddO, ideale per vinili adesivi provvisti di liner. • LIQuIdA, da applicare manualmente con pennello, rullo o sistemi a spruzzo. Ha un costo più basso ed è

ideale per materiali più flessibili come banner e tessuti oppure quando la grafica deve essere applicata su superfici irregolari (ad esempio veicoli).

Il tempo di asciugatura ed il tempo di essicazioneParlando di stampa e di successiva laminazione è conveniente introdurre due concetti relativi proprio al deposito dell’inchiostro sul vinile: il tempo di asciugatura ed il tempo di essiccazione. Il primo è il tempo impiegato dall’inchiostro per asciugarsi al tatto. Per gran parte dei supporti, se profilati adeguatamente, è di pochi minuti, grazie anche all’asciugatore che normalmente è in linea sulle periferiche Roland. Il tempo di essiccazione invece, è il tempo che impiega l’inchiostro per degassarsi e non dipende dal supporto utilizzato e dalle condizioni ambientali ma è un processo proprio dell’inchiostro. Di solito, l’uso di un asciugatore ne accelera i tempi.

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Come utilizzare i rivestimenti trasparenti liquidiIl rivestimento trasparente liquido va applicato non appena le grafiche si sono essiccate e prima di procedere all’installazione della grafica.

Dopo aver impostato la grafica e il percorso di taglio inviamo il file in stampa sul nostro plotter stampa&taglio.Sfiliamo il prodotto stampato dal plotter e applichiamo il rivestimento trasparente spray. è consigliato applicare due strati sottili piuttosto che un singolo strato più spesso. Questo consente di evitare colature del liquido e raggrumi adesivi.Rimuoviamo infine il vinile indesiderato dalla grafica quando è ancora umida: se lo spray è stato applicato in modo troppo abbondante, i bordi che sono stati tagliati potrebbero congiungersi durante l’asciugatura.Quando la grafica è asciutta, tramite application tape viene effettuato il posizionamento sul mezzo.

Per gli inchiostri Eco-Sol MAX occorre accertarsi di scegliere un laminato liquido a base solvente appositamente concepito per stampe a getto di inchiostro; diversi sono i marchi disponibili. Le bombolette spray sono adatte a grafiche di piccole dimensioni. Quelle da 1 litro consentono di applicare il prodotto su grafiche più grandi utilizzando una pistola a spruzzo.

L’uso di laminazioni liquide può avere i suoi pro ed i suoi contro: è bene accertarsi della qualità e della compatibilità del liquido. I vantaggi sono quelli di poter lavorare su supporti flessibili e di poter avere liquidi di laminazione sia opachi che lucidi. In commercio è possibile trovare liquido per laminazioni mono-componente, con durate fino a due anni, e bicomponente, con durate fino a cinque anni. Ambedue preservano la flessibilità del materiale.

Application TapeL’application tape è uno speciale adesivo semitrasparente che permette di posizionare la grafica nel modo voluto. è dotato infatti di un adesivo poco potente che ha la sola funzione di permetter all’operatore di mettere la grafica e spatolare, per poi essere rimosso. Alcuni application tape, possono essere utilizzati anche più volte.

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Come utilizzare le pellicole laminateIn caso di lavori per i quali è prevista un’esposizione prolungata all’esterno e conseguentemente una lunga durata, vengono utilizzate pellicole per la laminazione che si accoppiano alla grafica stampata per mezzo di una calandra. La laminazione avviene generalmente dopo il processo di stampa, per cui è necessario, una volta stampata la grafica, estrarre fisicamente il foglio e metterlo nella calandra per la laminazione. Successivamente, una volta effettuata la laminazione, il foglio laminato viene ricaricato sul plotter per la sagomatura della grafica. In questo caso, l’uso di una singola periferica consentirà di avere una rimessa a registro e uno scontorno delle linee di taglio più agevole e di maggiore precisione. Sulla periferica Roland infatti, si utilizzerà il sistema brevettato Quadralign.

Stampa, laminazione e taglio con Roland Quadralign™Il sistema Roland Quadralign™ permette all’operatore, grazie alla stampa di quattro appositi crocini di lettura insieme alla grafica da scontornare, di rimuovere il foglio stampato nel caso vi sia necessità di laminazione e, una volta laminato, di ricaricarlo. è un’opzione perfetta ad esempio quando si realizzano adesivi in diverse copie da uso interno ed esterno oppure adesivi per autoveicoli.

La periferica Roland, dopo aver ricaricato il foglio laminato, legge in automatico i quattro crocini di registro stampati dal plotter. A questo punto, il software RIP invia il file per il taglio ed il plotter effettua lo scontorno dell’immagine laminata.Questa è la procedura illustrata passo per passo1. Impostare i dati di stampa e i percorsi di taglio per l’immagine, ricordandosi di chiamare “CutContour” il

colore tinta piatta associato al percorso di taglio;2. Inviare l’immagine al plotter per la SOLA STAMPA , aggiungendo dal RIP l’opzione di stampa con dei crocini

di registro ottici Quadralign (figure 1 e 2);3. Effettuata la stampa, rimuovere la grafica stampata dal plotter e realizzare la laminazione richiesta (figura 3);4. Ricaricare quindi la stampa laminata nel plotter5. Inviare a questo punto le informazioni di SOLO TAGLIO per scontornare la grafica. Il sistema di rimessa a

registro con lettura ottica allinea automaticamente i percorsi di taglio alla grafica stampata e compensa eventuali deviazioni o distorsioni introdotte nel materiale dalle operazioni di laminazione (figure 4 e 5).

6. Rimuovere il vinile in eccesso dalla grafica e applicare il lavoro dove desiderato (figura 6)

Cortesia Tosingraf

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Figura 1. Impostazioni VersaWorks per stampa di grafica e crocini Figura 2. Fase di stampa

Figura 3. Laminazione Figura 4. Impostazioni VersaWorks per lettura crocini e taglio

Figura 5. Rilettura automatica dei crocini Quadralign Figura 6. Rimozione del vinile in eccesso dalle etichette

Linea di taglio “CutContour”

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Tecniche e applicazioni

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Grafiche per vetrine

La vetrina è il biglietto da visita di qualsiasi azienda, negozio, centro commerciale, banca o concessionaria. è uno spazio su cui comunicare e, nella forma voluta, tutti i concetti che fanno la differenza per quell’attività commerciale possono essere immediatamente messi in risalto. Insomma, la vetrina è un vero e proprio strumento di marketing e permette di uscire subito dall’anonimato cittadino!

Quando si propone una grafica da vetrina ad un cliente bisogna anche prospettare che una vetrina con una grafica armonica dà un messaggio di pulizia e serietà alla clientela dell’attività, nonché serenità e allegria.

Inoltre, la vetrina decorata, ben si unisce ad altre applicazioni che possono essere poi proposte all’interno dell’attività, in modo da dare un unico ed armonico messaggio.

MaterialiLa decorazione di una vetrina si fa solitamente in vinile, che può essere stampato e tagliato nella forma voluta. Ovviamente, vetrine colorate e capaci di catturare l’attenzione possono essere realizzate anche con solo vinile da taglio. Importante è preservare quelli che sono i simboli del negozio o dell’attività: loghi, slogan e altri simboli grafici debbono essere perfettamente integrati nel progetto.

Il vinile stesso, per le sue caratteristiche di brillantezza, da molto risalto alla graficaIl vinile utilizzato per la decorazione delle vetrine è solitamente quello che ha una durata superiore. Per ovvi motivi: sole, freddo, pioggia, mani, sudore, graffi ed altri stress tipici di una grafica per esterno. Inoltre, esso non deve ritirarsi, frantumarsi, cambiare stato, pena un lavoro da rifare daccapo.

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Installazioneè consigliato, nella creazione della grafica, puntare su colori chiari, più visibili di quelli scuri. Questi ultimi possono essere invece contornati di bianco nel caso la grafica preveda il loro uso.Il colore scuro tende ad assorbire più luce, sottoponendo il vetro ad uno stress intenso. Inoltre, i difetti sullo scuro sono più visibili.Per le grafiche da vetrina, il consiglio è di applicarle fuori e non dentro, perché i riflessi sono più vivi ed accattivanti e l’impatto è sicuramente diverso. Esternamente le grafiche sono installabili in un tempo minore se paragonato a quello necessario per una vetrina interna.

Film preforati per finestreOltre i normali vinili esistono anche dei materiali chiamati One way che stanno prendendo piede nella decorazione delle vetrine (e non solo, anche su bus, auto ed edifici).Questa tipologia di materiale è in sostanza una superficie microforata che permette a chi sta fuori di poter guardare solamente la grafica ma non l’interno, mentre chi sta dentro può guardare cosa accade all’esterno senza problemi. Questa tipologia di materiali consente di avere un ottimo risultato qualitativo anche se i particolari più piccoli perderanno in dettaglio a causa proprio della superficie forata.

Altri effettiLa decorazione delle vetrine può essere effettuata anche utilizzando vinili da taglio particolari, come i satinati che simulano l’effetto del vetro sabbiato. Per ottenere degli effetti di sicuro impatto è anche possibile stampare utilizzando i nuovi inchiostri Roland metallizzati. In quest’ultimo caso, è sempre raccomandata la laminazione.

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Come applicareL’applicazione va fatta sempre su un vetro pulito utilizzando detersivi che non lascino residui, pena il deterioramento del potere adesivo del vinile. Una migliore pulizia si ottiene pulendo prima con detersivo apposito ed acqua calda. Una volta asciutto, si pulisce con acqua ed alcool isopropilico miscelati con carta o stoffa che non lascino residui e pelucchi.

Le tecniche di fissaggio possono essere due: a secco oppure su superficie bagnata. La tecnica di applicazione su superficie bagnata si utilizza quando non si dispone di vinili riposizionabili ed è quindi alta la probabilità di avere bolle sotto il vinile, soprattutto quando esso ha un’adesivizzazione molto forte, oppure quando l’applicazione viene fatta in giornate molto calde. In questo caso l’acqua raffredda la temperatura del vetro. Il liquido viene asportato poi con una spatola.In ambedue le tecniche, eventuali micro bolle vanno via solitamente dopo una settimana, così come altri piccoli difetti di montaggio. è meglio evitare di scoppiare le bolle con uno spillo poiché la luce poi filtrerebbe da essi e sarebbe visibile dall’interno del negozio. è importante essere sempre attrezzati con materiali di posa di buona qualità. Si possono poi seguire alcune tecniche di applicazione per ottenere sempre un buon risultato. Ad esempio assicurarsi che la spatola abbia una superficie regolare che non generi tagli durante la spatolatura. Occorre mettere sempre in modo uniforme l’application tape sulla grafica da trasferire. Una buona applicazione di quest’ultimo evita che si formino bolle in fase d’applicazione. Infine dobbiamo mantenere sempre una pressione costante durante la spatolatura e rimuovere l’application tape tenendolo a 90° gradi rispetto al vinile applicato.

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Vetrofanie all’interno della vetrinaQuando la necessità lo richiede, oppure per evitare l’esposizione di una decalcomania agli agenti atmosferici che agiscono contro una vetrina, è possibile posizionare la grafica all’interno della vetrina stessa.Com’è possibile che una vetrofania, applicata sul lato interno di una vetrina, possa risaltare all’esterno?è possibile riuscirci con il trucco della stampa al contrario su vinile trasparente e l’applicazione sul retro di un foglio di vinile con colla bianca. Praticamente si stampa la grafica al contrario su vinile trasparente, si lamina con un foglio di vinile bianco e si taglia utilizzando i crocini di registro stampati in precedenza.Questo crea una decalcomania stampata al contrario da inserire sulla parte interna del vetro che, grazie al foglio in vinile bianco, appare con colori accesi e brillanti. Con questo trucco, l’aspetto delle decalcomanie viste dall’esterno è davvero un’altra cosa rispetto alla sola stampa su un vinile trasparente.

Ecco cosa occorre fare:1. Stampare solo al contrario (immagine speculare) su vinile trasparente con l’aggiunta dei crocini di registro

Quadralign (figure 1 e 2). Assicurarsi di disabilitare la funzione di taglio, in modo da effettuare solo la stampa;2. Dopo la stampa, rimuovere la grafica dal plotter (figura 3);3. Tagliare un foglio bianco di vinile (con colla bianca) da laminare sopra il trasparente. Tagliarlo in modo che le

dimensioni del foglio, durante la laminazione della stampa trasparente, siano tali da coprire interamente la grafica, senza tuttavia coprire i crocini di registro ottici stampati sul vinile trasparente (figura 4);

4. Laminare il foglio bianco accoppiandolo con la stampa su adesivo trasparente;5. Ricaricare la stampa laminata nel plotter;6. Inviare le informazioni di solo taglio per scontornare la decalcomania attraverso il vinile bianco e quello

trasparente (figura 5);7. Automaticamente il sistema Quadralign leggerà i crocini mettendo a registro il taglio (figura 6);8. Spellicolare la grafica finita (figura 7);9. Applicare la grafica finita sul lato interno del vetro.

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Figura 1. Impostazioni VersaWorks per stampa di grafica e crocini

Figura 3. Stampa del lavoro

Figura 5. Impostazioni VersaWorks per lettura crocini e taglioFigura 4. Posizionamento del vinile bianco a coprire la grafica

Figura 7. Il lavoro finito

Figura 2. Impostazione della stampa speculare

Figura 6. Lettura dei crocini tramite sistema Quadralign

VETRINA

VINILE TRASPARENTE STAMPATO

VINILE BIANcO

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Abiti personalizzati

Se già si utilizza un plotter Roland con tecnologia stampa&taglio, è facile muovere i primi passi nel mercato degli abiti personalizzati. Uno dei principali punti di forza è la possibilità di poter contare sull’intera gamma di colori disponibili grazie alle combinazioni della quadricromia.Con la stampa digitale non si è limitati ai soli colori spot, ma si è liberi di includere tutti i dettagli che si desiderano.Si possono utilizzare gli stessi file immagine creati per altri progetti di stampa digitale senza necessità di convertirli per la serigrafia. Non essendoci costi di installazione e di lavorazione, il prezzo è competitivo anche per quantità ridotte e stampe a colori. Inoltre la qualità che si ottiene è praticamente fotorealistica!Tutto ciò di cui si ha bisogno per muovere i primi passi è un plotter stampa&taglio e un particolare tipo di supporto chiamato materiale termotrasferibile. Il materiale termotrasferibile è appositamente concepito per trasferimenti a getto di inchiostro su abiti in cotone o misto cotone, il che lo rende ideale per T-shirt, felpe, borse, cappelli e altri articoli in tessuto. Il termotrasferibile è un supporto di stampa opaco che può essere utilizzato sia su abiti chiari che su quelli scuri. Si stampa e si taglia molto bene e offre una saturazione cromatica eccellente. è importante disporre di un catalogo con il quale si può aiutare i clienti a scegliere nella maniera migliore.

Per questo tipo di lavorazione è inoltre necessario acquistare una pressa a caldo.

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Produrre decorazioni per abiti personalizzatiPer creare abiti personalizzati con un plotter stampa&taglio Roland e il materiale termotrasferibile, occorre seguire le istruzioni riportate di seguito:

1. Creare la grafica da applicare sulla maglietta e il relativo percorso di taglio utilizzando il programma di grafica desiderato. Per far coincidere il colore del bordo della stampa con quello della maglietta, è fondamentale l’utilizzo della Roland Color System Library (figure 1 e 2).

2. Inviare l’immagine al dispositivo di stampa&taglio per stampare e tagliare sul materiale termo trasferibile.3. Terminata la stampa rimuovere il vinile in eccesso dalla grafica (figura 3).4. Pulire l’abito con una spazzola Questo permette di rimuovere residui di materiali o fibre che possono

macchiare o scolorire l’immagine quando l’abito viene pressato a caldo.5. Preriscaldare la pressa a caldo fino a raggiungere la temperatura consigliata, di solito circa 150-160°C..

Disporre in modo uniforme l’abito e pressare l’area dove si desidera applicare la grafica al fine di rimuovere eventuali pieghe.

6. Stendere uniformemente sopra la grafica un application tape adatto alle alte temperature (figura 4).7. Posizionare sull’abito l’immagine appena stampata assicurandosi di aver tolto il liner sotto di essa.

Sulla grafica, posizionare un foglio staccabile in carta antiadesiva in silicone (figura 5).8. Pressare l’immagine e l’abito in base ai parametri di tempo e temperatura consigliati (solitamente 150-160°C

per circa 10-15 secondi). Il tempo e la temperatura sono fattori fondamentali per la corretta riuscita del trasferimento termico (figura 6).

9. Rimuovere con cura l’application tape per ammirare un prodotto finito che durerà a lungo (figure 7 e 8).

Ecco fatto! Pochi secondi e si potranno produrre fantastici abiti a colori personalizzati!

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Figura 1. La Roland Color System Library per la scelta dei colori Figura 2. La preparazione del file in Adobe® Illustrator®

Figura 3. Stampare la grafica sul materiale termo trasferibile Figura 4. Applicare l’application tape e togliere il liner sotto la stampa

Figura 5. Posizionare sopra la grafica un foglio in carta antiadesiva Figura 6. Pressare alla temperature e con il tempo consigliati

Figura 7. Rimuovere con cura l’application tape Figura 8. Ammirare il prodotto finito

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Grafiche per pavimenti

Nel camminare all’interno di un’attività o di un centro commerciale, non si può non essere attratti dalle grafiche poste sul pavimento. Ognuna di esse, in maniera più o meno marcata, veicola un messaggio che viene subito recepito.La grafica da pavimento, anche chiamata floor graphic, è uno dei complementi essenziali della comunicazione visiva all’interno di un negozio, di uno shopping center, di una qualsiasi attività aperta al pubblico, così come ambienti industriali, di produzione e magazzini.Nella comunicazione visiva, se essa è ben gestita, riesce ad evidenziare nella giusta maniera le peculiarità di un prodotto o di un evento, che altrimenti si perderebbe all’interno della vasta offerta che oggi è presenta in un qualsiasi shop. Nonostante sia raramente considerata in un piano di comunicazione efficace, la floor graphic è una delle applicazioni più in crescita nella stampa digitale.

Come funziona Solitamente tutto parte da quello che si vuole comunicare e dal suo contesto. In un negozio si può decidere di promuovere un particolare prodotto o in un museo si può evidenziare una particolare area. In un centro commerciale le attività di ristorazione o le offerte speciali possono essere esaltate con una grafica ad effetto sfruttando la naturale predisposizione delle persone a focalizzare i loro occhi in basso, osservando dove camminano mentre spingono i carrelli. L’occhio cade molto facilmente sul pavimento ed esso può essere sfruttato efficacemente poiché la risposta a questo tipo di messaggio è sempre molto positiva.

Far combaciare questa azione di comunicazione con altre grafiche più tradizionali, permette di rafforzare la percezione del messaggio.

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I luoghi di utilizzo per il floor graphicMusei, centri commerciali, locali notturni, aeroporti, hall, sono tutti luoghi possibili dove poter utilizzare il floor graphic. Oltre alla comunicazione pubblicitaria, può essere utilizzata anche per segnalare avvertimenti o possibili pericoli, per cui anche la messaggistica di tutela può assumere una dimensione interessante.Nel confezionare un pacchetto di grafica per un’attività, sia essa commerciale o corporate, è perciò consigliabile includere anche il floor graphics nell’offerta, graficamente armonizzato con la restante proposta.

Consigli per la graficaA terra il messaggio deve essere diretto ed impattante. Colori vividi, font colorati e con corpo grande. Da evitare i colori chiari poiché il calpestio e lo sporco sono subito visibili. I font debbono subito suscitare l’attenzione e si debbono far leggere immediatamente. Il messaggio deve essere semplice e diretto. La sagomatura fa la sua parte, quindi l’utilizzo della funzione stampa&taglio è altamente raccomandato. Quando si può, meglio utilizzare forme non usuali.

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I materialiLe aziende che producono vinile hanno a catalogo solitamente una gamma di materiali per le grafiche su pavimento. Su questi materiali poi, vengono applicate delle laminazioni a scopo protettivo e antiscivolo.Il potere adesivo deve assicurare che non si stacchino per la durata prevista. Da controllare la sensibilità alla variazione di temperature e all’umidità, specialmente in centri commerciali, fiere o fabbriche, che potrebbero nuocere alla stabilità dell’adesivo. Il consiglio per questi materiali è di farli acclimatare per almeno una giornata fuori dall’imballo prima di procedere alla stampa e di attendere poi la definitiva stabilizzazione della grafica stampata (asciugatura inchiostri, evaporazione umidità ecc.) prima di laminare. Più l’umidità è alta, più alto sarà il tempo di attesa prima della laminazione.

La laminazioneLe grafiche poste sul pavimento sono sottoposte ad una pressione costante ed a un’usura elevata.Calpestio, sporcizia, grasso, materiali usati per la pulizia, macchine per la lucidatura, aspirapolveri, ecc.La laminazione da usare deve essere quindi dedicata allo scopo. Conviene assicurarsi di questo con il produttore.

Dove applicareUna grafica effettuata al pavimento è applicabile ad ogni spazio che abbia pavimenti levigati e non porosi. Vanno bene i pavimenti con superfici plastiche o in ceramica e i pavimenti in legno. Il pavimento deve essere integro e non presentare malformazioni, pena il distacco della pellicola.Pulire poi con sgrassanti appositi prima dell’applicazione oppure con prodotti a base alcolica per macchie più resistenti da rimuovere con un panno asciutto prima della totale asciugatura del liquido. Evitare posti ove vi sia traffico veicolare, ingressi o comunque posti che si bagnano spesso poiché si può anche generare un problema di scivolamento. I bordi debbono essere particolarmente asciutti e sigillati con cera, per evitare le infiltrazioni di umidità.

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Adesivi per autoveicoliSono tanti gli autoveicoli che, con un po’ di stampa digitale, potrebbero assumere una forma diversa ed amplificare il messaggio promozionale dell’azienda che rappresentano. Oggi esistono diversi materiali ad hoc per la personalizzazione dei veicoli, sia essa parziale che a copertura totale. Queste tipologie di vinili agevolano la posa anche su superfici con rivetti, estrusioni o parti poco regolari. Tutti i maggiori marchi hanno a catalogo dei materiali specifici e riposizionabili. Inoltre, la tecnologia di costruzione dei nuovi adesivi vinilici cast, prevede dei micro canali che aiutano l’aria rimasta sotto al vinile dopo l’applicazione ad uscire agevolmente evitando la formazione di bolle d’aria e grinze. Questi tunnel si possono facilmente vedere rimuovendo il liner dell’adesivo; i canali d’uscita dell’aria diminuiscono la superficie di presa dell’adesivo permettendo appunto il riposizionamento.Visto che sono riposizionabili, in caso di errore questa tipologia di adesivi può essere rimossa e posizionata nuovamente, senza compromettere la stampa fatta. Il costo più alto di questi adesivi viene ripagato dalla possibilità di ridurre gli errori ed il tempo necessario alla creazione di una eventuale nuova grafica. La facilità di posizionamento riduce anche il tempo di fermo del veicolo con conseguente soddisfazione del proprietario. Questa tipologia di adesivi, viste le loro caratteristiche, non sono solo per applicazioni su autoveicoli ma per tutte le applicazioni su superfici irregolari.

Come funzionaIl materiale utilizzato per la grafica sugli autoveicoli è il cast, chiamato anche PVC fuso. Tale prodotto, grazie alla qualità del PVC e al sistema produttivo tramite spalmatura, non ha ritiri nel tempo, nemmeno una volta conformato e applicato a “caramella” sulla superficie. L’applicazione di questo materiale va effettuata con accorgimenti tecnici particolari. Tramite una pistola termica occorre scaldare il materiale fino a 50°C durante la sua applicazione. Infine, a decorazione ultimata, occorre fissarlo a 90°C per eliminare la memoria del materiale. Per proteggere le stampe applicate agli autoveicoli è sempre consigliata la plastificazione.

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Link utili

Roland ToolbarGrazie alla Roland Toolbar, messa a disposizione per Firefox e Internet Explorer, è possibile accedere velocemente ai contenuti e ai profili presentati nella guida. è inoltre utile per essere costantemente aggiornati sul mondo del Artigiani Tecnologici di Roland.Scaricabile su www.rolandforum.com o rolanddme.ourtoolbar.com.

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Roland DG Creative CenterSpazio alla creatività. Il cuore di Roland DG Mid Europe è il Roland Creative Center: loshowroom frutto della passione di tutta la Community. Per toccare con mano le macchine, insieme a sorprendenti applicazioni. Fonte d’ispirazione per nuove opportunità di business, il Creative Center è sempre aperto e a disposizione di chi vuole trovare nuovi spunti e soluzioni ed ampliare il proprio lavoro.Puoi scoprire Roland DG Creative Center su www.rolanddg.it/Virtual_Tour.html

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I marchi citati e le immagini appartengono ai rispettivi proprietari.Eco-Sol MAX, VersaWorks, VersaCAMM sono marchi registrati Roland. Utilizzo permesso previa autorizzazione.

Ha collaborato al miglioramento di questa guida:

Davide BoggianHV ArtiGrafichewww.hvartigrafiche.it

RingraziamentiLa guida Roland stampa&taglio è stata realizzata da:

Vittorio NeriRoland DG Mid Europewww.rolanddg.it,

Daniele CogoRoland DG Mid Europewww.rolanddg.it

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