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GUIDA PER IL DOCENTE www.alatin.it M. Boero M.T. Fontana A. Allora LOESCHER EDITORE

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GUIDA PER IL DOCENTE

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© 2017 Maieutical Labs - Torinohttp://www.cloudschooling.itHanno contribuito a questa guidaAutori: Matteo Boero, Adriano Allora, Maria Teresa FontanaRedazione e correzione bozze: Denis Smaniotto, Zoe Martini, Alessandra CoppoProgetto grafico: Giovanni GentileImpaginazione: Valerio Porporato per Fregi & MajuscoleCoordinamento tecnico Alatin: Simone Basso

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Indice

1. IL PROGETTO 5

1.1 La sperimentazione 2015-16 5

1.2 Metodologia 5

1.3 Gli esercizi 7

1.3.1 Il sillabo 8

1.3.2 I modelli 8

1.3.3 La doppia traduzione 10

1.3.4 La terza via 11

2. ALATIN: LA CLASSE VIRTUALE 13

2.1 Registrazione e accesso 13

2.2 Gestione delle classi e assegnazione dei compiti 14

2.3 Andamento della classe 15

2.4 Assistenza e feedback 17

3. PIANO DI LAVORO 19

3.1 Test di ingresso e prerequisiti 19

3.2 Programmazione: il Mastery Learning 19

4. VERIFICHE 27

4.1 Verifiche sommative 27

4.2 Risultati 28

4.2.1 Grafici di classe 28

4.3 Verifiche su carta 29

5. VERSIONI 31

5.1 Metodologia e valutazione 31

5.2 Temi di versione 33

LABORATORIO 1missione 2 33missione 3 34missione 4 35missione 5 36missione 6 37missione 7 39

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missione 8 40missione 9 41missione 10 43missione 11 44missione 12 46missione 13 47missione 14 48missione 15 50missione 16 52missione 17 54missione 18 55missione 19 56missione 20 58missione 21 59

LABORATORIO 2missione 22 61missione 23 63missione 24 64missione 25 66missione 26 68missione 27 69missione 28 71missione 29 73missione 30 74missione 31 76missione 32 78missione 33 79missione 34 81missione 35 83missione 36 85missione 37 87missione 38 89missione 39 90missione 40 92

5.3 Versioni per la verifica in classe 94

6. SILLABO 115

IL TEAM DI ALATIN 123

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1. Il progetto

1.1 La sperimentazione 2015-16 La nascita e la sperimentazione di Alatin hanno preso il via dall’esperienza di Cicero Latin Tutor (www.cloud-schooling.it), il primo tutor di guida alla traduzione dal latino online, nato nel 2012 in seno all’Università di To-rino, in collaborazione con il MIUR e la Fondazione Giovanni Agnelli.

Forti di essere stati i primi in Europa a lavorare sulla didattica delle lingue classiche attraverso il data mining, per la sperimentazione di Alatin abbiamo curato fin dall’inizio il rapporto con studenti e docenti, con una com-munity in tempo reale, la somministrazione di test di ingresso e di uscita e di questionari periodici, campioni di interviste e, non ultima, la presenza sul territorio con centinaia di ore di lezioni in classe.

Durante il suo primo anno di vita (2016), Alatin ha registrato una crescita costante di iscritti e utenti attivi, fino a toccare nel novembre del 2016 le 40.000 sessioni di lavoro mensili. Nel corso dell’anno 2016, gli esercizi completati sono stati oltre 10 milioni; 15.000 gli obiettivi assegnati dai docenti, con una media di 50 obiettivi a classe, due nuovi obiettivi la settimana.

1.2 MetodologiaAlatin è un corso di lingua basato sull’apprendimento per padronanza (o Mastery learning), riassumibile grosso-modo con l’assunto seguente: non si procede con l’argomento successivo prima che tutti gli studenti abbiano raggiunto una conoscenza sufficientemente approfondita di quello precedente. Quando il docente assegna un obiettivo alla classe, ad esempio “1ª declinazione”, gli studenti sono tenuti a completare tutte le lezioni pra-tiche previste per quell’argomento, ma la mole di esercizi che tocca a ciascuno varia in base al numero degli errori che egli compie nel corso della lezione. Più lo studente sbaglia, più lavora; mentre un progressivo con-tenimento degli errori gli permette di raggiungere più in fretta l’obiettivo. Questo approccio consente a cia-scuno di raggiungere una conoscenza sufficientemente approfondita in tempi diversi, secondo il proprio stile di studio e la capacità di concentrazione, senza tuttavia perdere di vista l’obiettivo comune. In altre parole, al variare e al differenziarsi dei compiti, e dunque attraverso l’apprendimento individualizzato, il docente mantie-ne un alto livello medio di risultati.

Alatin è organizzato in 215 unità (obiettivi di apprendimento), scandite in 40 missioni, raggruppate a loro volta in 14 livelli. Ogni unità (es. «1ª declinazione») contiene un numero variabile di lezioni pratiche, in cui lo studente affronta esercizi di morfologia, morfosintassi e sintassi a difficoltà crescente, dall’analisi dei verbi alla traduzione di frasi complesse.

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Ogni lezione pratica di traduzione è scandita da una continua dialettica fra le lingue: si traduce cioè non solo dal latino all’italiano ma, in egual misura, dall’italiano al latino1.

Ciascuna missione è organizzata in modo da consentire allo studente un’acquisizione mirata e progressiva del lessico di base. Il vocabolario è in linea, dunque lo studente trova il lemma della parola direttamente sul testo. Se la parola è focus, cioè si tratta di una parola-chiave per il tipo di esercizio richiesto (nome, verbo, ag-gettivo), è corredata dalla rispettiva tabella morfologica che ne riporta il quadro dei casi o della coniugazione.

Oltre al lessico, gli studenti trovano in Alatin anche la teoria. Ciascuna unità, infatti, è corredata della medesi-ma lezione teorica che gli studenti ritrovano anche sul manuale cartaceo.

1.3 Gli esercizia cura di M. T. Fontana, autrice e coordinatrice dei contenuti di Alatin

Quando mi è stato proposto di occuparmi dei contenuti di Alatin, il progetto appariva chiaro nelle sue carat-teristiche principali e negli obiettivi finali, ma completamente da “creare” non solo nell’inserimento dei con-tenuti, anche nell’impostazione degli stessi. Le potenzialità del software, che si presenta duttile e multiforme, mi sono subito apparse in tutto il loro appeal innovativo e così mi sono lanciata con entusiasmo.

1 Il monitoraggio del lessico è uno degli aspetti fondamentali di Alatin: le frasi che vengono proposte in ciascuna lezione pratica, prima dal latino e poi dall’italia-no, sono molto simili tra loro, con poche variazioni a livello sintattico e morfologico, per permettere agli studenti di tradurre sfruttando la memoria. Come com-provano le centinaia di ore di lezione in classe, lo stupore degli studenti nel momento in cui si trovano a tradurre all’impronta dall’italiano al latino, semplicemente ricordando le frasi latine inverse, viste qualche minuto prima, è la dimostrazione più evidente che il lessico si impara meglio in contesto, evitando di ingabbiarlo in schede di 20-30 lemmi per volta, come pure accade nella maggioranza dei manuali scolastici in circolazione. Questo sistema, che prende spunto dalle grandi piattaforme di apprendimento di lingue seconde come Babbel, Duolingo, Busuu ecc., consente di monitorare l’acquisizione di un lessico di base di circa 1500-2000 parole alla fine del biennio, prediligendo la memorabilità a un lessico più ricco e variegato, ma effimero: lo scopo infatti non è liberarsi del vocabolario, ma dalla sua consultazione compulsiva, specie durante le versioni in classe.

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1.3.1 Il sillaboIl primo passo necessario è stato impostare il sillabo, cioè l’elenco dei contenuti da trattare organizzati in un ordine coerente con gli obiettivi della materia e le finalità che volevamo conseguire. Tenuto conto del fatto che il software mira a un target esteso, in prima battuta il sillabo è stato redatto secondo un approccio generalista, cioè sulla base del confronto (della “collazione”, volendo usare il termine tecnico filologico) tra i principali ma-nuali oggi in uso nella scuola italiana o, meglio, dei loro laboratori: abbiamo voluto in questo modo incontra-re gli studenti su un terreno a loro già noto e inserirci nel solco già tracciato della tradizione didattica italiana.

L’evidenza dei fatti ha dimostrato quanto oggi nella didattica del latino si cerchi di accogliere qualche istan-za di rinnovamento, anche attraverso la proposta di percorsi meno tradizionali. Così, è stato possibile verifica-re che i laboratori procedono sostanzialmente allineati all’incirca fino alla trattazione di un argomento cruciale quale la terza declinazione; dopo, divergono sempre di più e capita di trovare largamente anticipati argomenti “tradizionalmente” affrontati più avanti, come i verbi anomali, i composti di sum, i deponenti o alcune subordi-nate. In quest’ottica è stato impossibile intraprendere una strada senza sacrificarne un’altra. Nell’operare una scelta autoriale, pur apprezzando sovente la ratio sottesa a molte trasposizioni, abbiamo comunque tenuto un approccio più aderente alla prassi comune, nella consapevolezza che uno studente che ha più conoscen-ze può trarre comunque giovamento dall’affrontare esercizi che ne richiedano di meno, mentre uno studente che non possiede conoscenze eventualmente richieste dal sillabo si trova nell’impossibilità di andare avanti.

C’è però da fare una precisazione non da poco: mentre in un manuale stampato la redazione del sillabo è un aspetto fondamentale che, una volta deciso, rimane immutato, in Alatin invece è in continua elaborazione, in fluido movimento. Una volta tracciata l’ossatura di base, nulla ci vieta di incrementare le unità di apprendi-mento con nuovi micro-argomenti, di parcellizzare i contenuti già presenti, di realizzare anticipazioni o colle-gamenti tra le missioni per consentire, a chi ha già acquisito quelle competenze, di accedere a contenuti nuo-vi, di livello avanzato. Man mano che il materiale sarà disponibile in piattaforma, inoltre, sarà sempre più facile per docenti e studenti elaborare percorsi diversificati e personalizzati, un traguardo impossibile per la didattica tradizionale reso possibile dall’innovazione tecnologica.

1.3.2 I modelliIl secondo “grande” passo è stato procedere a una modellizzazione degli esercizi da proporre per ogni singolo obiettivo di apprendimento. Per ogni obiettivo è stato necessario elaborare una progressione strutturata per livelli di difficoltà. Si tratta di due aspetti strettamente connessi alle possibilità tecnologiche offerte dal softwa-re e spiego perché.

Il software consente di proporre diverse tipologie di esercizi, essenzialmente strutturati e semi-strutturati. Non esiste un numero definito di tipologie: teoricamente esistono molte altre possibilità offerte dal software, che non abbiamo ancora individuato, altre invece potranno essere inserite in futuro grazie al lavoro continuo degli sviluppatori. Al momento, comunque, abbiamo ritenuto opportuno individuare alcune tipologie fonda-mentali e concentrarci solo su di esse.

Le tipologie di domande (item) che ho individuato e usato nella modellizzazione degli esercizi sono:

• domande di individuazione all’interno di un testo dato (consegna: Trova);• domande a scelta multipla tra opzioni date (consegne: Seleziona; Analizza);• domande di completamento tramite scrittura libera dello studente (consegne: Completa; Inserisci;

Coniuga; Scrivi; Traduci);• domande di sequenza logica attraverso l’individuazione delle funzioni delle parole all’interno di una frase

(consegna: Analizza) o la ricomposizione della traduzione (consegna: Traduci);• domande di traduzione guidata per nuclei sintattici (consegna: Traduci).

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Alcune di queste tipologie sono utilizzate dagli attuali laboratori di latino in uso nella scuola italiana, verosimil-mente mutuate dalla pratica didattica delle lingue vive; altre invece sono del tutto nuove, perché impossibili su carta; alcune ancora, pur avendo dei corrispettivi su carta, grazie alla tecnologia digitale offrono possibilità dif-ferenti. Rispetto alla carta, inoltre, ciascuna tipologia presenta consegne il più possibile chiare, semplici, brevi e assertive, in modo da non dare adito a fraintendimenti e di andare dritti allo scopo che si intende perseguire.

Ciascun obiettivo di apprendimento presenta un’alternanza di tutte queste tipologie di esercizi, che consente di infrangere la monotonia dell’esecuzione introducendo una varietà che mantiene alti i livelli di attenzione. Le tipologie, benché tutte presenti e mescolate fra di loro, non seguono assolutamente un ordine casuale. Come di-cevo, ho proceduto a una modellizzazione puntuale e capillare di tutti gli esercizi per obiettivi di apprendimento, disponendoli secondo livelli di difficoltà crescente, dal livello base a quello avanzato. I livelli di difficoltà sono stati necessariamente individuati attraverso un criterio, se vogliamo, estrinseco, cioè il passaggio dall’analisi morfologica, all’analisi morfo-sintattica alla sintassi. Questo perché è l’unico criterio in qualche modo “oggettivo” che mi è stato possibile individuare, laddove sappiamo che gli “stili” di apprendimento di ciascuno sono assolutamente soggettivi e diversi da persona a persona (per cui, per qualche studente il livello sintattico potrebbe risultare più semplice del livello morfologico, per esempio). Quindi, per fare un esempio pratico, l’obiettivo di apprendimento “1a decli-nazione” ha un primo livello basato su domande di morfologia, un secondo livello in cui le domande di morfologia operano in contesto frase (livello-morfosintattico) e un terzo livello in cui entra in gioco la competenza sintattica.

Caposaldo di questa struttura operativa è la presenza costante della traduzione: ogni esercizio, anche quel-lo più “grammaticale”, non è mai fine a se stesso, teso a consolidare cioè una conoscenza puramente teorica, ma è finalizzato alla traduzione, obiettivo fondamentale che lo studente, grazie al software, non perde mai di vista. Inoltre, la conoscenza teorica, laddove richiesta, risulta sempre fortemente parcellizzata. Gli esercizi, cioè, hanno una struttura estremamente snella, sono composti o da uno step di sola traduzione o, molto più

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spesso, da due step, uno di individuazione/analisi/completamento ecc. e uno di traduzione; solo raramente da tre o più step. Ho inteso con ciò evitare un accumulo del carico cognitivo e lavorare ogni volta su un singolo aspetto; per cui, ad esempio, se lavoro sulla modellizzazione di una subordinata, alcuni esercizi verteranno solo sul verbo (su un singolo aspetto: o morfologia o consecutio ecc.), altri sulla congiunzione subordinante, altri su eventuali anticipatori e così via. Man mano che lo studente avanza di livello, all’interno del medesimo obiet-tivo di apprendimento, ritornano spesso le stesse tipologie di esercizi già proposte, ma “meno guidate” e con più distrattori (cioè false alternative inserite ad hoc negli esercizi).

1.3.3 La doppia traduzioneAll’interno di questa complessa macro-struttura teorica un aspetto non da poco è rappresentato dalla scelta di insistere sull’analisi contrastiva, cioè le strutture morfosintattiche e lessicali della lingua latina vengono propo-ste attraverso un continuo confronto con l’italiano. Ciò si è tradotto nella scelta di proporre in eguale misura esercizi latino-italiano e italiano-latino. Si dirà che è una scelta perfettamente in linea con i manuali tradizionali, che da sempre affiancano agli esercizi in lingua latina i corrispondenti in italiano e probabilmente è vero. È vero però che “rovesciare” le analisi latine di Alatin negli esercizi italiani è ben diverso e molto più complicato. I ma-nuali si limitano a proporre frasi italiano-latino (che spesso nella pratica didattica il docente non ha il tempo né di proporre né di correggere), Alatin invece applica agli esercizi italiano-latino i medesimi criteri e le medesime difficoltà dei corrispettivi esercizi latino-italiano, richiedendo in definitiva la stessa competenza in entrata e in uscita. In questo modo, lo studente apprende le strutture fondamentali della lingua latina, rafforza la padronanza della lingua materna e, al tempo stesso, impiega le stesse energie per tradurre da una lingua all’altra e viceversa.

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1.3.4 La terza viaSotto questo punto di vista, Alatin realizza un suo personalissimo equilibrio tra le due spinte attualmente operanti nella didattica delle lingue classiche: il cosiddetto metodo tradizionale che segue un sistema grammaticale-tra-duttivo, cioè si basa sullo studio massiccio di morfologia e sintassi e sulla traduzione di frasi e di brani opportu-namente scelti, e il cosiddetto metodo Ørberg, divulgato in Italia per iniziativa del professor Miraglia, che attinge significativamente alla didattica delle lingue vive e privilegia l’acquisizione del lessico. Ecco: se Alatin si basa su un solido, solidissimo impianto tradizionale grammaticale-traduttivo, d’altro canto innova la didattica del latino proponendo una sorta di terza via. Anche dal punto di vista lessicale, se è vero che Alatin non propone certo un percorso di civiltà, come il metodo natura, è vero però che la scelta di un vocabolario integrato lascia libero lo studente di concentrarsi solo sulla consegna dell’esercizio e favorisce l’acquisizione di un lessico base. Del resto, il capitolo “lessico” in Alatin è ancora solo all’inizio e sono previste future espansioni specifiche che consentano di esercitare quest’aspetto così fondamentale per lo studio delle lingue in genere.

La scelta di proporre esercizi italiano-latino ha avuto anche un risvolto inatteso: mi ha messo di fronte non di rado alle differenze esistenti nella descrizione dei fenomeni grammaticali italiani e latini. Pensiamo a strutture come quella della perifrastica e del gerundivo o al genitivo di pertinenza o all’analisi di alcune subordinate. Diffe-renze inconciliabili che mi hanno costretto a una riflessione continua sulle strutture dell’italiano, riflessione gra-zie alla quale ho potuto scegliere le analisi che mi sono parse più corrette sulla base delle recenti acquisizioni in campo linguistico e altresì più funzionali alla didattica del latino.

Insomma: nato come un software-game basato su contenuti tutto sommato molto tradizionali, Alatin ha si-gnificato – e significa – per me una palestra inesauribile di stimoli, spunti, riflessioni, studi sulla ricerca in am-bito metodologico e linguistico, una sperimentazione continua nel campo della didattica della lingua latina e italiana, cui spero di aver dato – e di continuare a dare – il mio piccolo contributo.

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2.1 Registrazione e accessoAlatin è una piattaforma online che richiede una normale connessione Internet; è possibile eseguire gli eser-cizi anche offline, è però necessaria una connessione nel momento in cui la lezione viene completata e si in-tende proseguire.

Per iniziare a usare Alatin ti basterà collegarti alla pagina iniziale (http://alatin.it/#/) e scegliere INIZIA.

Prima di tutto, dovrai procedere con una nuova iscrizione scegliendo di registrarti. Ti verrà chiesto di sce-gliere un nome utente, un indirizzo e-mail e una password. Oppure potrai perfezionare l’iscrizione utilizzando il tuo account Facebook: in quest’ultimo caso sarà sufficiente cliccare sul tasto blu di Facebook. Questo ti per-metterà di entrare in Alatin senza dover inserire “manualmente” i tuoi dati.

Attenzione: se sei già iscritto a Cloudschooling potrai entrare in Alatin con le stesse credenziali (indirizzo di registrazione + password). Se non ricordi la password di accesso al tuo account Cloudschooling, o hai uti-lizzato l’iscrizione tramite Google, potrai impostare una nuova password utilizzando la funzione di recupero password di Cloudschooling.

Non è necessaria una conferma dell’account, che risulterà attivo da subito.

L’accesso ad Alatin avviene dalla pagina di login: http://alatin.it/h/#/login. Dovrai solo inserire l’indirizzo e-mail di iscrizione e la password scelta.

2. Alatin: la classe virtuale

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2.2GestionedelleclassieassegnazionedeicompitiLa gestione e la creazione di una o più classi è possibile solo a seguito dell’attivazione di un profilo docente. Per essere accreditati come docenti è necessario scrivere al nostro indirizzo [email protected], dopo aver effettuato la registrazione.

Una volta ricevuta la conferma di attivazione del profilo docente, esegui il login per accedere alla schermata principale (home di classe) di Alatin. In basso a destra noterai un’icona a forma di ovetto: all’interno di questo menu troverai, tra le altre, la voce Classi, che ti permetterà di vedere le classi già create.

Cliccando sul pulsante “Classi” puoi monitorare nel dettaglio gli studenti di ogni classe.

All’inizio l’elenco degli iscritti alle tue classi sarà vuoto: chiedi ai tuoi studenti di iscriversi e scrivi sulla lava-gna o invia loro via e-mail il codice classe, che leggi in alto sulla pagina (es. Maieutical5441).

Una volta iscritti ad Alatin, dopo aver cliccato su “Classi”, i tuoi studenti possono inserire il codice e ottenere un’immediata associazione alla classe.

Dall’elenco delle classi, scegli quella con cui vuoi lavorare: avrai accesso all’elenco degli studenti iscritti. In que-sta pagina puoi monitorare i loro progressi facendo riferimento:

1. ai punti esperienza (XP) che indicano il punteggio assoluto raggiunto degli studenti nel completamento degli obiettivi, a casa o in classe, cioè il punteggio calcolato sull’esperienza globale, considerando gli obiettivi assegnati da te ed eventuali esercizi svolti autonomamente;

2. al punteggio ottenuto nelle verifiche sommative (vedi oltre), che sono in decimi perché mirate alla valutazione;

3. al punteggio ottenuto nelle versioni (vedi oltre), anch’esse in decimi.Se vuoi assegnare nuove unità alla tua classe, assicurati che nel menu in alto a sinistra sia selezionata la clas-se con cui intendi lavorare: ogni classe ha la sua home, cioè il suo sillabo di argomenti. Puoi assegnare le unità scegliendole dall’elenco, in base alla difficoltà e al livello dei tuoi studenti. Vedrai le unità già assegnate con-traddistinte da una campanella arancione. Riceverai un report settimanale, via e-mail, che ti darà un resocon-

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to globale sullo stato dei lavori rispetto alle unità che hai assegnato. Ciascuno studente verrà inoltre avvisato, sempre via e-mail, quando gli vengono assegnate nuove unità e in prossimità della data di scadenza.

Cliccando su ogni unità puoi vedere quanti livelli, cioè lezioni pratiche, contiene. Puoi provare ogni lezione o assegnare l’unità cliccando sulla campanella. Infine cliccando sul pulsante “Andamento” puoi farti un’idea di come sta proseguendo il lavoro degli studenti su quell’unità, in tempo reale.

2.3 Andamento della classeNel lavoro per obiettivi, cliccando sul pulsante “Andamento” puoi controllare la situazione della classe e dei singoli studenti rispetto all’argomento che hai assegnato loro.

Nella pagina “Andamento” trovi anzitutto il pulsante “Errori frequenti”, che ti permette di eseguire i primi 10 esercizi sui quali i ragazzi hanno trovato più difficoltà. “Errori frequenti” è uno strumento ideale per orientare la correzione in classe con la LIM; ma in assenza di un proiettore o di quest’ultima, puoi consultarlo sul telefono o sul tablet in tempo reale, prima della lezione, per prendere spunto dagli esercizi nei quali i ragazzi hanno commesso più errori.

Sotto il pulsante “Errori frequenti” puoi vedere il numero di lezioni completate. Il numero di errori che ciascu-no studente ha compiuto nell’unità è un dato utile da mettere a confronto con il grado di avanzamento rispetto all’argomento. Tieni presente che:

1. aver completato tutte le lezioni con pochi errori è sinonimo di eccellenza;

2. averle completate con un numero medio-alto di errori indica che le difficoltà sono state superate non senza impegno e costanza di intenti;

3. un alto numero di errori e un basso numero di lezioni completate significano un problema concreto su cui è bene intervenire con un ripasso;

4. un basso numero di errori e di lezioni completate indica che i ragazzi non si sono applicati e occorre intervenire sulla motivazione, per esempio attraverso la valutazione.

Spesso ciascuna di queste situazioni è rappresentata, ma è l’addensamento di un gruppo su questa o quella situazione a suggerire il da farsi.

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Accanto al numero degli errori, per ogni studente vedi anche il punteggio esperienza (XP) assoluto che lo studente ha accumulato fino a quel momento rispetto all’intero corso. Il punteggio esperienza è un dato cre-scente (come ogni misurazione di competenza): lo studente guadagna 3 XP (3 punti esperienza), ogni volta che risponde correttamente a una domanda in prima battuta; 1 punto XP ogni volta che risponde correttamente dopo aver sbagliato oppure ogni volta che ripete l’esercizio.

A un primo livello di monitoraggio, il punteggio esperienza è un’utile unità di misura per valutare la costan-za, la continuità e l’esperienza che ogni studente matura nel lavoro sulla lingua; entrando più nel dettaglio, può essere confrontato con il numero di errori commessi per valutare difficoltà su singoli argomenti.

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2.4 Assistenza e feedbackIn fase di login, nella home di ogni classe, su ogni feedback di errore è presente un tasto per interagire con l’as-sistenza. L’Assistenza è una caratteristica fondamentale di Alatin e per questo è curata in ogni minimo detta-glio. I nostri assistenti (un addetto allo smistamento, un addetto ai problemi di contenuto e uno a quelli tecnici) aiuteranno te e i tuoi studenti a muovere i primi passi sulla piattaforma e saranno sempre pronti a rispondere a eventuali problemi emersi durante l’uso di Alatin o ad accogliere suggerimenti utili a migliorare lo sviluppo del software.

Tra questi, un’importanza particolare hanno le varianti corrette non ancora presenti nel database. Chieden-do l’aiuto, lo studente può confrontare la propria risposta con quelle, corrette, presenti in Alatin. Se in segui-to al confronto reputa che la variante sia corretta, cliccando sul pulsante di assistenza in alto a sinistra (!) può sottoporla alla redazione, la quale valuta la risposta e, in caso di responso positivo, la aggiunge al database di Alatin (“altre soluzioni”), restituendo i punti tolti (3 XP) e assegnandone altri 3 a titolo di ricompensa per la se-gnalazione. Il sistema, che registra ca 400 feedback settimanali, consente una crescita continua e progressiva dell’“intelligenza” di Alatin, che si profila in questo senso come sistema collaborativo.

Infine, ogni volta che in Alatin pubblichiamo una novità, si tratti di nuovi contenuti o di nuove funzioni, ti informeremo attraverso la nostra newsletter. Non si tratta solo di pubblicità, ma di un servizio per tenere in-formata la community su tutte le novità e i miglioramenti che apportiamo alla piattaforma.

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3. Piano di lavoro

3.1 TestdiingressoeprerequisitiAnche se l’utilità di un test di ingresso è palese, vale la pena di spendere qualche parola sulle caratteristiche del test così come è presentato in Alatin. Pur mostrando tutte le caratteristiche di una verifica, cioè un com-pito uguale per tutti con un numero predeterminato di domande e una valutazione in decimi, il test di ingres-so non va inteso come verifica, cioè come prova sommativa da sottoporre alla fine di una parte del percorso.

Il test di ingresso è infatti una prova conoscitiva: da sottoporre prima della somministrazione della prima unità per prendere le misure con gli studenti, verificare la loro preparazione e anche permettere un primo confronto con i temi della grammatica italiana salienti per la decifrazione della struttura grammaticale latina2.

Nel caso di Alatin, il test è dunque anche o soprattutto una prova mirata, mirata agli argomenti propedeu-tici alla soluzione dei problemi della lingua latina:

• la complessa morfologia verbale (unità 1: transitività, diatesi, riflessività, modi finiti e indefiniti, ausiliari, verbi servili, fraseologici e impersonali);

• l’analisi logica dei costituenti frasali maggiori (unità 2: predicati nominale e verbale, soggetto, complemento oggetto e predicativi), di attributi e apposizioni e di alcuni altri complementi (vocazione, specificazione, partitivo, denominazione, termine, vantaggio e svantaggio);

• tutti i restanti complementi indiretti (unità 3);• l’analisi del periodo, in termini sia di struttura proposizionale che di tipologia delle proposizioni (unità 4).

Verificare su questi argomenti la preparazione dei singoli e della classe all’inizio dell’anno serve a decidere se far affrontare il ripasso degli elementi di grammatica italiana, nel qual caso l’approccio potrà essere di consolidamen-to o di raggiungimento dei prerequisiti, oppure se concentrarsi fin da subito solo sul latino. In quest’ultimo caso, potrebbe essere promettente un lavoro parallelo sulla grammatica italiana nel suo complesso, sulla piattaforma Itaca (itaca.academy), gratuita per coloro che hanno adottato Alatin e disponibile online.

3.2 Programmazione: il Mastery Learning

Come accennato sopra, Alatin fa proprio l’assunto di base del Mastery learning («apprendimento per padronan-za»): non si affronta un nuovo argomento prima che tutti gli studenti abbiano raggiunto una padronanza suf-ficiente dell’argomento precedente.

L’apprendimento per padronanza si basa sull’uso frequente di verifiche di tipo formativo, il cui obiettivo è met-tere l’insegnante nella condizione di individuare le lacune e le difficoltà dello studente per poter adottare azio-ni compensative in modo tempestivo. Nel Mastery Learning il recupero non è relegato alla fine del quadrimestre, ma rappresenta parte integrante della programmazione. Alle lezioni regolari si alternano dunque momenti di

2 Perché la conoscenza è anche del discente riguardo alla sua preparazione, cioè autovalutazione, un aspetto fondamentale; anzi, secondo l’ampissima ricerca di Hattie, il più importante aspetto del processo formativo per il raggiungimento degli obiettivi (John Hattie, “Visible Learning. A synthesis of over 800 meta-analyses relating to achievement”, Routledge, 2009).

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recupero e consolidamento in itinere, ponderati sulla base degli argomenti che hanno effettivamente generato problemi (è qui che monitoraggio e personalizzazione fanno il paio con strumenti non tradizionali, come le TIC).

Prendendo spunto da queste pratiche, nello sviluppo di Alatin ci siamo posti il problema di rendere agevo-le la somministrazione di verifiche formative settimanali. I compiti di Alatin non sono uguali per tutti, ma sono pensati come obiettivi comuni: se si assegna l’unità sulle infinitive, tutti gli studenti sono tenuti a giungere al termine delle tre lezioni pratiche sull’argomento, ma il numero di esercizi che ciascuno eseguirà dipenderà da-gli errori che avrà commesso.

Guardando i dati d’uso della piattaforma (attualmente circa 20.000 mila lezione pratiche mensili), osservia-mo che la durata media di una lezione si attesta intorno ai 20 minuti. Sulla base di questa media e della pratica che è andata consolidandosi in questo primo anno e mezzo, abbiamo predisposto una tabella indicativa per i diversi indirizzi di studio.

indirizzo lezioni / settimana minuti /settimana

classico 10 150

scientifico 7 105

linguistico 5 75

scienze umane 5 75

Di seguito viene riportato il sillabo del Laboratorio 1 e 2, con l’indicazione del carico di lavoro (in minuti) per ciascuna unità (obiettivo). Nel livello 1, le unità contrassegnate da un asterisco sono trattate solo online.

LABORATORIO 1

missione unità minuti

LIVELLO 1

1

Ripasso grammatica italiana: il verbo* 105

Ripasso analisi logica* 105

Complementi in italiano* 105

Ripasso analisi del periodo* 105

Fonetica 45

Flessione nominale 60

Flessione verbale 30

Sintassi

LIVELLO 2

2

Indicativo presente e infinito attivo e passivo 1ª coniugazione 60

Indicativo presente e infinito attivo e passivo 2ª coniugazione 60

Indicativo imperfetto attivo e passivo 1ª coniugazione 60

Indicativo imperfetto attivo e passivo 2ª coniugazione 60

1ª declinazione 75

1ª declinazione: particolarità 30

Apposizione 30

3

Indicativo presente e imperfetto, infinito di sum 60

Dativo di possesso 30

Complemento di stato in luogo 30

Complemento di mezzo 30

Complemento d’agente e di causa efficiente 30

Congiunzioni coordinanti copulative e avversative 30

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21

missione unità minuti

LIVELLO 3

4

Indicativo presente e infinito attivo e passivo 3ª coniugazione 75

Indicativo presente e infinito attivo e passivo 4ª coniugazione 75

Indicativo imperfetto attivo e passivo 3ª coniugazione 75

Indicativo imperfetto attivo e passivo 4ª coniugazione 75

Indicativo presente e imperfetto coniugazione mista 75

Complemento di vantaggio e di svantaggio 30

5

2ª declinazione sostantivi e aggettivi con nominativo in us 75

2ª declinazione sostantivi e aggettivi con nominativo in er/ir 75

2ª declinazione sostantivi e aggettivi con nominativo in um 75

2ª declinazione: particolarità 15

Predicativo del soggetto e dell’oggetto 15

Complemento di mezzo, modo, compagnia e unione 30

Complemento di causa 30

LIVELLO 4

6

Gli aggettivi della 1ª classe 45

Gli aggettivi pronominali 30

Le funzioni dell’aggettivo 30

Complementi di luogo e loro particolarità 15

Formazione degli avverbi 30

Complemento di denominazione 30

7

Congiunzioni coordinanti disgiuntive, dichiarative e conclusive 30

Imperativo presente e futuro delle 4 coniugazioni, coniugazione mista e sum 60

Indicativo futuro semplice attivo e passivo 1ª e 2ª coniugazione e sum 60

Indicativo futuro semplice attivo e passivo 3ª e 4ª coniugazione e coniugazione mista 60

Preposizioni con accusativo e ablativo 30

LIVELLO 5

8

3ª declinazione sostantivi del primo gruppo 60

Complemento di tempo 30

3ª declinazione sostantivi del secondo gruppo 60

Complemento di qualità 30

3ª declinazione sostantivi del terzo gruppo 60

3ª declinazione: particolarità 30

9

Gli aggettivi della 2ª classe 60

Aggettivi sostantivati, indeclinabili e avverbi (in -iter e -ter) 45

Riepilogo complementi di luogo e di tempo 30

Complemento di fine 30

Funzione attributiva e predicativa degli aggettivi di tempo e luogo 30

10

Indicativo perfetto attivo verbi regolari, coniugazione mista e sum 45

Indicativo perfetto passivo verbi regolari e coniugazione mista 45

Complemento di limitazione, di materia, di argomento 30

Passivo impersonale 30

Doppio dativo 30

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22

missione unità minuti

LIVELLO 6

11

Indicativo piuccheperfetto attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum 45

Indicativo futuro anteriore attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum 30

Legge dell’anteriorità 30

Proposizione temporale all’indicativo 30

Proposizione causale all’indicativo 30

12

Pronomi personali 1ª e 2ª persona 30

Pronome personale di 3ª persona 30

Aggettivo possessivo di 3ª persona 30

Pronomi e aggettivi dimostrativi 60

Avverbi di luogo derivati dai pronomi determinativi e dimostrativi 15

13

Participio presente 45

Participio perfetto 45

Cado, caedo, cedo e composti 30

Sto e i suoi composti 30

14

4ª declinazione 60

4ª declinazione: particolarità 30

Pronomi e aggettivi determinativi 60

Genitivo di pertinenza 45

Ablativo assoluto 45

Peto e quaero 30

LIVELLO 7

15

5ª declinazione 45

Particolarità della flessione: usi di res e altri sostantivi composti + sostantivi e aggettivi indeclinabili e difettivi

30

Participio futuro 45

Perifrastica attiva 45

Ago (e composti), facio, gero 30

16

Infinito perfetto e futuro attivo e passivo (verbi regolari, coniugazione mista e sum) 15

Pronome relativo e proposizione relativa 45

Antecedente pronominale e prolessi del relativo 30

Complemento di abbondanza e di privazione 30

Proposizione infinitiva 45

17

Congiuntivo presente attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum 45

Congiuntivo esortativo 15

Congiuntivo imperfetto attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum 60

Proposizione finale 45

Proposizione completiva volitiva 45

I verbi iubeo e impero 30

LIVELLO 8

18

Riepilogo proposizione finale e completiva volitiva 30

Congiuntivo perfetto attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum 30

Proposizione consecutiva 45

Proposizione completiva di fatto 45

Il verbo do e i suoi composti 30

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23

missione unità minuti

19

Riepilogo proposizione consecutiva e completiva di fatto 30

Congiuntivo piuccheperfetto attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum 45

Proposizione narrativa (cum narrativo) 45

Proposizione concessiva 45

20

Usi di ut 45

Usi di cum 45

Riepilogo subordinate 45

Verbo possum e altri composti di sum 30

21

Relativi indefiniti 45

Nesso relativo 30

Proposizione relativa impropria 45

Riepilogo proposizioni relative 30

LABORATORIO 2

missione unità minuti

LIVELLO 9

22

Comparativo degli aggettivi 45

Superlativo degli aggettivi 45

Comparativi e superlativi: particolarità 45

Comparativo e superlativo degli avverbi 45

23

Riepilogo comparativi e superlativi degli aggettivi e degli avverbi 45

Coniugazione di fero e composti 45

Coniugazione di eo e composti 45

Lego: significati e composti 30

24

Pronomi e aggettivi interrogativi ed esclamativi 45

Avverbi interrogativi ed esclamativi 30

Proposizione interrogativa diretta e proposizione esclamativa 30

Complemento di misura (o differenza) 30

25

Proposizione interrogativa indiretta 45

I verbi volo, nolo e malo 45

Il verbo fio 45

I composti di facio 45

LIVELLO 10

26

Verbi deponenti delle 4 coniugazioni: modi finiti 45

Verbi deponenti delle 4 coniugazioni: infinito e participio 45

Verbi deponenti della coniugazione mista 45

Utor, fruor, fungor, vescor, potior con l’ablativo 30

Partior, potior e patior 30

Verbi semideponenti 45

27

Riepilogo participio e ablativo assoluto (verbi regolari e deponenti) 30

I verbi edo, memini, odi, novi, coepi 45

Riepilogo verbi irregolari 45

I numerali 45

Complemento di estensione, di distanza e di età 30

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24

missione unità minuti

28

Pronomi e aggettivi indefiniti che significano “qualcuno” 45

Pronomi e aggettivi indefiniti che significano “ciascuno, entrambi, qualsiasi” 45

Pronomi e aggettivi indefiniti che significano “altro, tutto” 45

Pronomi e aggettivi indefiniti che significano “nessuno, niente” 45

I correlativi (pronomi, aggettivi, avverbi) 30

LIVELLO 11

29

Riepilogo aggettivi e pronomi indefiniti e correlativi 30

Gerundio 45

Gerundivo e perifrastica passiva 45

Gerundivo attributivo 45

Gerundivo predicativo 45

30

Riepilogo su gerundio, gerundivo e perifrastica passiva 30

Supino in -um e in -u 30

Riepilogo sulla proposizione finale 30

Proposizioni completive introdotte da quod 45

Valori e usi di quod 30

31

Proposizioni completive rette dai verba timendi 45

Proposizioni completive rette da verbi di dubbio, impedimento, rifiuto 45

Periodo ipotetico indipendente del primo tipo 45

Periodo ipotetico indipendente del secondo tipo 45

Periodo ipotetico indipendente del terzo tipo 45

Riepilogo periodo ipotetico indipendente 30

LIVELLO 12

32

Nominativo: costruzione di videor 45

Verbi copulativi e doppio nominativo 45

Nominativo: altri verbi con costruzione personale 45

Riepilogo sul nominativo 30

33

Accusativo: verbi assolutamente e relativamente impersonali 45

Verbi che reggono l’accusativo 45

Verbi che reggono il doppio accusativo 45

Celo e doceo 30

Il verbo deficio 30

Riepilogo complementi con l’accusativo 30

34

Genitivo: interest e refert 30

Genitivo: verbi estimativi e giudiziari 45

Verbi di memoria e dimenticanza 45

Genitivo soggettivo e oggettivo 30

Genitivo partitivo 30

Genitivo con gli aggettivi 45

Riepilogo complementi con il genitivo 30

35

Verbi che reggono il dativo 45

Passivo dei verbi che reggono il dativo 45

Dativo: verbi con doppia costruzione e stesso significato 45

Verbi con costruzioni e significati diversi 45

Aggettivi con il dativo 45

Riepilogo complementi con il dativo 30

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25

missione unità minuti

36

Complementi di allontanamento o separazione, origine o provenienza 45

Costruzione di dignus e opus est; altre espressioni della necessità e del bisogno 45

Verbi e locuzioni con l’ablativo strumentale 45

Particolarità dei complementi di tempo 45

Riepilogo complementi con l’ablativo 30

LIVELLO 13

37

Modo indicativo 45

Stile epistolare 30

Proposizioni indipendenti 30

Modo infinito 30

Falso condizionale 45

Particolarità nella concordanza del predicato 30

38

Imperativo e congiuntivo esortativo 30

Congiuntivo concessivo 45

Congiuntivo desiderativo 45

Congiuntivo dubitativo e potenziale 45

Congiuntivo irreale e suppositivo 45

LIVELLO 14

39

Riepilogo congiuntivi indipendenti 30

Congiuntivo obliquo, eventuale, caratterizzante, per attrazione modale 45

Consecutio temporum nelle proposizioni subordinate al congiuntivo di I e II grado 45

Proposizioni condizionali con valore restrittivo 45

Proposizioni concessive soggettive 45

Proposizioni comparative reali e ipotetiche 45

Proposizioni avversative 45

40

Periodo ipotetico dipendente con apodosi all’infinito 45

Periodo ipotetico dipendente con apodosi al congiuntivo 45

Riepilogo periodo ipotetico dipendente 45

Oratio recta e obliqua 45

Riepilogo proposizioni subordinate completive 30

Riepilogo proposizioni subordinate circostanziali 30

Riepilogo proposizioni subordinate attributive 30

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4. Verifiche

4.1 VerifichesommativeNell’apprendimento per padronanza è buona consuetudine affiancare il lavoro per obiettivi con verifiche som-mative periodiche. Alatin consente di verificare tutti gli obiettivi in tempo reale, monitorando settimanalmente i progressi, gli errori e il punteggio esperienza dei ragazzi. Le verifiche completano il quadro in ottica somma-tiva: sono state allestite partendo dallo stesso lessico frequenziale degli esercizi, ma non mostrano il vocabo-lario in linea né la teoria, e presentano una votazione in decimi.

Ogni verifica ha un tempo di esecuzione stimato sul numero di domande di cui è composta: in media, non meno di due domande per ciascuno degli argomenti che il docente sceglie di verificare. Gli esercizi riprendono esattamente i modelli usati nel lavoro per obiettivi, pescando dalle lezioni finali di ogni argomento.

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Al momento di assegnare la verifica, il docente può personalizzarla selezionando gli argomenti che gli inte-ressa valutare (l’icona della campanella lo guida indicando quelli che ha effettivamente assegnato come obiet-tivi fino a quel punto). Allo stesso modo, agendo sul selettore centrale “lat-ita” / “lat-ita + ita-lat”, il docente può scegliere se inserire in verifica solo esercizi di traduzione dal latino all’italiano o anche dall’italiano al lati-no. Alatin setterà automaticamente la verifica filtrando gli esercizi e ricalcolerà il tempo stimato. Se usa le ve-rifiche come compito in classe, il docente può assegnare la verifica il giorno stesso: a partire dal momento in cui clicca su “assegna”, la verifica compare con l’indicazione “in corso” in calce alla pagina di assegnazione e di-viene visibile anche sulla home di ciascuno studente della classe, che può dunque iniziarla. Importante: prima di ritirare una verifica assegnata, è bene comunicare ai ragazzi che è scaduto il tempo per consegnare e tutti dunque sono tenuti a farlo, pena l’annullamento del compito; al momento di ritirare la verifica, Alatin conside-ra infatti ai fini della valutazione solo le verifiche consegnate.

4.2RisultatiDopo aver ritirato la verifica, cliccando sul tasto “Risultati” nella pagina di ogni verifica ti si aprirà un dettaglio della verifica corretta.

4.2.1 GraficidiclasseIn cima alla pagina, accanto alla data di consegna e al numero di verifiche consegnate, trovi anzitutto due gra-fici che ti danno una prima indicazione per capire come sono andati i tuoi studenti.

Il primo è un grafico a torta, diviso in tre aree di proporzioni variabili che rappresentano la percentuale delle rispettive tre fasce di voto: da 7 a 10 (in verde), da 5 a 6,99 (in giallo), da 1 a 4,99 (in rosso).

Sotto il grafico a torta è presente un grafico a istogrammi o a curva (a scelta) che rappresenta l’andamento nel tempo delle verifiche che hai assegnato. Questo secondo grafico ti sarà molto utile per confrontare l’an-damento del singolo studente (il cui dettaglio si ottiene cliccando nel registro a sinistra) rispetto alla media di classe e alla media nazionale di tutti gli studenti (campioni) che hanno svolto quella verifica, consentendoti una valutazione efficace.

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Sotto i due grafici trovi l’elenco delle domande della verifica. I colori nell’intestazione della domanda ti restituiscono il risultato medio per quella domanda. Puoi riordinare le domande rispetto al loro andamento medio, per esempio anticipando tutte quelle in rosso, così da poterti focalizzare solo sugli argomenti più pro-blematici.

Cliccando su una singola domanda puoi vedere, oltre alla risposta o alle risposte corrette, le prime 4 rispo-ste scorrette più frequenti: uno strumento utile per individuare i cosiddetti “errori tipici”.

Cliccando su ogni risposta, un ulteriore grado di dettaglio ti permette di vedere l’elenco degli studenti che hanno dato quella risposta.

Infine, oltre a poter filtrare le verifiche dei singoli studenti cliccando sul loro nome nel registro a sinistra, puoi anche stampare i risultati studente per studente, disponibili in un pdf ottimizzato per la stampa.

4.3VerifichesucartaTutte le verifiche sono disponibili anche in formato .doc (Microsoft Word), pronte per la distribuzione in classe, sul tuo Profilo docente su www.alatin.it.

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5.1 Metodologia e valutazioneOgni versione di Alatin è pensata come sequenza ordinata di esercizi, ciascuno dei quali corrisponde tenden-zialmente a un periodo. Tale sequenza viene proposta idealmente in maniera lineare, ma lo studente può an-che decidere, in caso di difficoltà, di saltare un periodo per poi riprenderlo successivamente.

Sulla pagina, in alto a destra, un tasto consente di monitorare costantemente i propri progressi sulla tradu-zione. Alla fine di ogni periodo lo studente viene riportato automaticamente a questa pagina per scegliere il periodo successivo sul quale intende lavorare.

5. Versioni

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Di seguito forniamo uno specchio riassuntivo dei criteri scelti insieme agli autori che si occupano delle ver-sioni di Alatin.

Essenzialità Abbiamo evitato periodi troppo lunghi, oltre le 10 domande, sia per ragioni di opportunità didattica (evitiamo di sovraccaricare lo studente con un numero eccessivo di domande), sia per focalizzarci sugli argomenti della missione di cui quella versione fa parte.

Ordine Come principio generale, abbiamo ritenuto fondamentale lavorare su un singolo periodo per volta. Quando i periodi diventano molto complessi, abbiamo optato per una segmentazione sintatticamente ragionata degli stessi. Allo stesso modo, curiamo attentamente l’ordine con cui facciamo analizzare le parole all’interno del periodo o proposizione.

Razionalità L’analisi degli elementi che costituiscono il periodo o la singola proposizione deve avere un ordine logico. Quindi si inizia, per esempio, dall’individuazione del/i predicato/i, per poi concentrarsi su qualche elemento in particolare, ma sempre facendo attenzione all’ordine che si intende far seguire. Evitiamo in questo senso salti: chiedere, come pure si legge in certi manuali, prima di trovare il verbo, poi l’analisi del caso di un termine, poi l’analisi di tutta la frase, poi di nuovo il tempo del verbo, disorienta chi deve fare l’esercizio. Preferiamo dunque concentrarci su un elemento per volta ed esaurirlo, a meno di motivazioni eccezionali. In ogni caso, per ogni periodo o segmento analizzato, l’ultima domanda è necessariamente di traduzione. Non abbiamo riproposto domande di analisi o simili dopo che è stata già effettuata la traduzione. La traduzione “chiude” la trattazione del periodo o della proposizione. Inoltre, se proponiamo su uno stesso elemento analisi grammaticale e logica, la domanda di analisi grammaticale precede sempre la domanda di analisi logica. Da questo punto di vista un ruolo non esclusivo ma dominante giocano le domande di tipo “Analizza”, che consentono di analizzare contemporaneamente più elementi, siano questi a livello di analisi logica o del periodo.

Compren-sione

Ci siamo messi nei panni degli studenti. Il criterio che ci ha guidato nella rigorosa selezione delle domande da porre risponde ai seguenti interrogativi: che cosa serve veramente a loro per tradurre? Quale scoglio devono superare? Quale informazione serve loro? Quindi, non abbiamo messo domande a trabocchetto, perché il nostro scopo non era mettere gli studenti in difficoltà, ma chiedere loro ciò che veramente serve in vista della traduzione. Invece, questo sì, usiamo i distrattori, come abbiamo sempre fatto, nelle domande di traduzione. Il criterio è aiutare gli studenti a tradurre, non porre domande per sondarne le competenze grammaticali.

Finalità Lo scopo che ci ha guidato durante la realizzazione delle versioni è la traduzione. La traduzione può essere ottenuta in due modi: tramite domande di cernita e ricostruzione della traduzione o tramite domande di scrittura libera. Grazie all’esperienza maturata nel primo anno di sperimentazione e per dare la possibilità di usare le versioni in classe come strumento di verifica (ciò che presuppone una valutazione in decimi), abbiamo deciso di limitare nelle versioni le domande di traduzione alla prima tipologia, che minimizza la varianti corrette non riconosciute da Alatin sotto il 5%, limitando la seconda tipologia ai soli casi di costrutti particolari in cui occorra una certa varietà lessicale. Questo non significa necessariamente che le domande di traduzione siano semplici e banali, anzi. Lavorando attentamente sui distrattori, che sono sempre mirati rispetto agli argomenti “focus” su cui vertono le versioni, il compito dello studente non è tanto o soltanto tradurre, quanto piuttosto confrontare più traduzioni potenziali per arrivare a quella più corretta, compito che presuppone una competenza lessicale e grammaticale superiore. Il che vale ovviamente se si usano le versioni come verifica in classe così come se si assegnano come lavoro a casa, dove lo studente ha anche il supporto della rete.

Coerenza Nel redigere le versioni abbiamo tenuto conto di ciò che gli studenti conoscono sulla base del sillabo di Alatin. Questo vale ovviamente per gli argomenti di morfologia e sintassi, ma vale nondimeno per il lessico, che in Alatin è sempre frequenziale. Le versioni che si trovano alla fine di ogni missione, così come quelle che verranno pubblicate durante il corso dell’anno, e di cui daremo notizia attraverso le nostre newsletter, fanno parte del lavoro sul lessico che gli studenti portano avanti dentro Alatin e ne rappresentano l’applicazione ideale.

Il report di valutazione sulle versioni è analogo a quello già descritto per le verifiche sommative.

Cliccando sul tasto “Risultati” puoi visionare in tempo reale l’andamento della classe sulla singola versione e l’andamento delle versioni nel tempo, con la possibilità di confrontare ciascuno studente rispetto alla media di classe e alla media nazionale.

La valutazione delle versioni è pensata per dare lo stesso peso alle domande di analisi e di traduzione, se-condo un modello che si sta imponendo anche a livello ministeriale.

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I TEMI DI VERSIONE SONO RISERVATI

ALLA GUIDA DOCENTE COMPLETA.

PUOI RICHIEDERE UNA COPIA ALL’INDIRIZZO

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6. Sillabo

Livello Missione Unità

1 M1 Ripasso grammatica italiana: il verbo

Ripasso analisi logica

Complementi in italiano

Ripasso analisi del periodo

Fonetica

Flessione nominale

Flessione verbale

Sintassi

2 M2 Indicativo presente e infinito attivo e passivo 1ª coniugazione

Indicativo presente e infinito attivo e passivo 2ª coniugazione

Indicativo imperfetto attivo e passivo 1ª coniugazione

Indicativo imperfetto attivo e passivo 2ª coniugazione

1ª declinazione

1ª declinazione: particolarità

Apposizione

M3 Indicativo presente e imperfetto, infinito di sum

Dativo di possesso

Complemento di stato in luogo

Complemento di mezzo

Complemento d’agente e di causa efficiente

Congiunzioni coordinanti copulative e avversative

3 M4 Indicativo presente e infinito attivo e passivo 3ª coniugazione

Indicativo presente e infinito attivo e passivo 4ª coniugazione

Indicativo imperfetto attivo e passivo 3ª coniugazione

Indicativo imperfetto attivo e passivo 4ª coniugazione

Indicativo presente e imperfetto coniugazione mista

Complemento di vantaggio e di svantaggio

Laboratorio 1

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116

Livello Missione Unità

M5 2ª declinazione sostantivi e aggettivi con nominativo in us

2ª declinazione sostantivi e aggettivi con nominativo in er/ir

2ª declinazione sostantivi e aggettivi con nominativo in um

2ª declinazione: particolarità

Predicativo del soggetto e dell’oggetto

Complemento di mezzo, modo, compagnia e unione

Complemento di causa

4 M6 Gli aggettivi della 1ª classe

Gli aggettivi pronominali

Le funzioni dell’aggettivo

Complementi di luogo e loro particolarità

Formazione degli avverbi

Complemento di denominazione

M7 Congiunzioni coordinanti disgiuntive, dichiarative e conclusive

Imperativo presente e futuro delle 4 coniugazioni, coniugazione mista e sum

Indicativo futuro semplice attivo e passivo 1ª e 2ª coniugazione e sum

Indicativo futuro semplice attivo e passivo 3ª e 4ª coniugazione e coniugazione mista

Preposizioni con accusativo e ablativo

5 M8 3ª declinazione sostantivi del primo gruppo

Complemento di tempo

3ª declinazione sostantivi del secondo gruppo

Complemento di qualità

3ª declinazione sostantivi del terzo gruppo

3ª declinazione: particolarità

M9 Gli aggettivi della 2ª classe

Aggettivi sostantivati, indeclinabili e avverbi (in -iter e -ter)

Riepilogo complementi di luogo e di tempo

Complemento di fine

Funzione attributiva e predicativa degli aggettivi di tempo e luogo

M10 Indicativo perfetto attivo verbi regolari, coniugazione mista e sum

Indicativo perfetto passivo verbi regolari e coniugazione mista

Complemento di limitazione, di materia, di argomento

Passivo impersonale

Doppio dativo

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Livello Missione Unità

6 M11 Indicativo piuccheperfetto attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum

Indicativo futuro anteriore attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum

Legge dell’anteriorità

Proposizione temporale all’indicativo

Proposizione causale all’indicativo

M12 Pronomi personali 1ª e 2ª persona

Pronome personale di 3ª persona

Aggettivo possessivo di 3ª persona

Pronomi e aggettivi dimostrativi

Avverbi di luogo derivati dai pronomi determinativi e dimostrativi

M13 Participio presente

Participio perfetto

Cado, caedo, cedo e composti

Sto e i suoi composti

M14 4ª declinazione

4ª declinazione: particolarità

Genitivo di pertinenza

Pronomi e aggettivi determinativi

Genitivo di pertinenza

Ablativo assoluto

Peto e quaero

7 M15 5ª declinazione

Particolarità della flessione: usi di res e altri sostantivi composti + sostantivi e aggettivi indeclinabili e difettivi

Participio futuro

Perifrastica attiva

Ago (e composti), facio, gero

M16 Infinito perfetto e futuro attivo e passivo (verbi regolari, coniugazione mista e sum)

Pronome relativo e proposizione relativa propria

Antecedente pronominale e prolessi del relativo

Complemento di abbondanza e di privazione

Proposizione infinitiva

M17 Congiuntivo presente attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum

Congiuntivo esortativo

Congiuntivo imperfetto attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum

Proposizione finale

Proposizione completiva volitiva

I verbi iubeo e impero

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Livello Missione Unità

8 M18 Riepilogo proposizione finale e completiva volitiva

Congiuntivo perfetto attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum

Proposizione consecutiva

Proposizione completiva di fatto

Il verbo do e i suoi composti

M19 Riepilogo proposizione consecutiva e completiva di fatto

Congiuntivo piuccheperfetto attivo e passivo verbi regolari, coniugazione mista e sum

Proposizione narrativa (cum narrativo)

Proposizione concessiva

M20 Usi di ut

Usi di cum

Riepilogo subordinate

Verbo possum e altri composti di sum

M21 Relativi indefiniti

Nesso relativo

Proposizione relativa impropria

Riepilogo proposizioni relative

Livello Missione Unità

9 M22 Comparativo degli aggettivi

Superlativo degli aggettivi

Comparativi e superlativi: particolarità

Comparativo e superlativo degli avverbi

M23 Riepilogo comparativi e superlativi degli aggettivi e degli avverbi

Coniugazione di fero e composti

Coniugazione di eo e composti

Lego: significati e composti

M24 Pronomi e aggettivi interrogativi ed esclamativi

Avverbi interrogativi ed esclamativi

Proposizione interrogativa diretta e proposizione esclamativa

Complemento di misura (o differenza)

M25 Proposizione interrogativa indiretta

I verbi volo, nolo e malo

Il verbo fio

I composti di facio

Laboratorio 2

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Livello Missione Unità

10 M26 Verbi deponenti delle 4 coniugazioni: modi finiti

Verbi deponenti delle 4 coniugazioni: infinito e participio

Verbi deponenti della coniugazione mista

Utor, fruor, fungor, vescor, potior con l’ablativo

Partior, potior e patior

Verbi semideponenti

M27 Riepilogo participio e ablativo assoluto (verbi regolari e deponenti)

I verbi edo, memini, odi, novi, coepi

Riepilogo verbi irregolari

I numerali

Complemento di estensione, di distanza e di età

M28 Pronomi e aggettivi indefiniti che significano “qualcuno”

Pronomi e aggettivi indefiniti che significano “ciascuno, entrambi, qualsiasi”

Pronomi e aggettivi indefiniti che significano “altro, tutto”

Pronomi e aggettivi indefiniti che significano “nessuno, niente”

I correlativi (pronomi, aggettivi, avverbi)

11 M29 Riepilogo aggettivi e pronomi indefiniti e correlativi

Gerundio

Gerundivo e perifrastica passiva

Gerundivo attributivo

Gerundivo predicativo

M30 Riepilogo su gerundio, gerundivo e perifrastica passiva

Supino in -um e in -u

Riepilogo sulla proposizione finale

Proposizioni completive introdotte da quod

Valori e usi di quod

M31 Proposizioni completive rette dai verba timendi

Proposizioni completive rette da verbi di dubbio, impedimento, rifiuto

Periodo ipotetico indipendente del primo tipo

Periodo ipotetico indipendente del secondo tipo

Periodo ipotetico indipendente del terzo tipo

Riepilogo periodo ipotetico indipendente

12 M32 Nominativo: costruzione di videor

Verbi copulativi e doppio nominativo

Nominativo: altri verbi con costruzione personale

Riepilogo sul nominativo

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Livello Missione Unità

M33 Accusativo: verbi assolutamente e relativamente impersonali

Verbi che reggono l’accusativo

Verbi che reggono il doppio accusativo

Celo e doceo

Il verbo deficio

Riepilogo complementi con l’accusativo

M34 Genitivo: interest e refert

Genitivo: verbi estimativi e giudiziari

Verbi di memoria e dimenticanza

Genitivo soggettivo e oggettivo

Genitivo partitivo

Genitivo con gli aggettivi

Riepilogo complementi con il genitivo

M35 Verbi che reggono il dativo

Passivo dei verbi che reggono il dativo

Dativo: verbi con doppia costruzione e stesso significato

Verbi con costruzioni e significati diversi

Aggettivi con il dativo

Riepilogo complementi con il dativo

M36 Complementi di allontanamento o separazione, origine o provenienza

Costruzione di dignus e opus est; altre espressioni della necessità e del bisogno

Verbi e locuzioni con l’ablativo strumentale

Particolarità dei complementi di tempo

Riepilogo complementi con l’ablativo

13 M37 Modo indicativo

Stile epistolare

Proposizioni indipendenti

Modo infinito

Falso condizionale

Particolarità nella concordanza del predicato

M38 Imperativo e congiuntivo esortativo

Congiuntivo concessivo

Congiuntivo desiderativo

Congiuntivo dubitativo e potenziale

Congiuntivo irreale e suppositivo

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Livello Missione Unità

14 M39 Riepilogo congiuntivi indipendenti

Congiuntivo obliquo, eventuale, caratterizzante, per attrazione modale

Consecutio temporum nelle proposizioni subordinate al congiuntivo di I e II grado

Proposizioni condizionali con valore restrittivo

Proposizioni concessive soggettive

Proposizioni comparative reali e ipotetiche

Proposizioni avversative

M40 Periodo ipotetico dipendente con apodosi all’infinito

Periodo ipotetico dipendente con apodosi al congiuntivo

Riepilogo periodo ipotetico dipendente

Oratio recta e obliqua

Riepilogo proposizioni subordinate completive

Riepilogo proposizioni subordinate circostanziali

Riepilogo proposizioni subordinate attributive

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Il Team di Alatin

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PROGETTO

Adriano Allora - Amministrazione

Classe 1976, linguista. Dopo un dottorato di ricerca nell’ambito della linguistica applicata e dell’ingegneria lin-guistica ha insegnato all’Università di Torino e all’Università Guglielmo Marconi di Roma. Nel 2011 insieme a Matteo Boero e Ivan Molineris ha fondato Maieutical Labs.

Simone Basso - Sviluppo

Classe 1990, Full Stack Developer. Mantainer e Contributor di svariati progetti opensource. Membro ufficiale della Python Software Foundation.

Organizzatore e co-helper in alcune delle più importanti conferenze italiane ed europee come EuroPython, Pycon Italia e DjangoConEu. Coach ed organizzatore di eventi locali per l’avvicinamento alla programmazione e lo sviluppo di software libero. In Maieutical Labs è Team Lead dello sviluppo.

Matteo Boero - Coordinamento

Classe 1978, linguista. È stato editor e multimedia consultant per Loescher, Mondadori Education, Zanichelli. Project manager per la Fondazione Agnelli e l’Ansas, l’Agenzia Nazionale per l’Autonomia Scolastica del MIUR. Collaboratore di Rai Educational. Nel 2011 insieme ad Adriano Allora e Ivan Molineris ha fondato Maieutical Labs, primo centro di ricerca per il tutoring adattivo in Italia. Da anni si occupa di digitalizzazione della didattica.

Maria Teresa Fontana - Contenuti (Autrice)

Classe 1978, laureata in Lettere Classiche, nel 2009 ha conseguito il dottorato di ricerca in Filologia classica con una tesi sulla metafrasi greca di Massimo Planude delle Metamorfosi di Ovidio. Specializzata nell’insegna-mento delle discipline letterarie, dal 2015 è docente di ruolo nella scuola secondaria. In campo editoriale si è formata attraverso master e stage, ha collaborato come redattrice esterna con Loescher, Mondadori e altre case editrici. Dal 2013 collabora con Maieutical Labs e ha visto nascere e crescere il progetto “Alatin”.

Giovanni Gentile - Design

Classe 1974, art director e illustratore. In Maieutical Labs dal 2012 si occupa di tutto ciò che è immagine, dal branding allo sviluppo delle interfacce utente.

Chiara Rosso - Contenuti (Coautrice)

Classe 1990, classicista e paleografa. Laureata in Filologia, letterature e storia dell’antichità presso l’Universi-tà di Torino, diplomata presso la Scuola Storica Nazionale per l’Edizione delle Fonti Documentarie di Roma, è dottoranda di ricerca in Paleografia greca e latina all’Università La Sapienza di Roma.

Denis Smaniotto - Assistenza

Classe 1977, laureato in filosofia a Venezia, “Ca’ Foscari”, lavora nell’editoria dal 2004. Ha collaborato come redattore esterno con Lindau, Loescher, Mondadori, Bompiani, Il Capitello, Carocci e altri piccoli e medi edi-tori italiani. Ha visto nascere il progetto Cicero ed è in Maieutical Labs dal 2012, dove si occupa di assistenza e redazione.

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REDAZIONE

Alessandra Coppo - Esercizi e revisione

Classe 1991, si laurea in Filologia, letterature e storia dell’antichità con lode presso l’Università degli Studi di Torino. Ottiene una borsa di studio per completare la sua tesi magistrale sul Testamento di Salomone. Durante gli anni universitari ha collaborato con alcune case editrici e ha assistito ragazzi della scuola secondaria di pri-mo grado in qualità di tutor di italiano. Prima di approdare a Maieutical Labs ha insegnato al liceo.

Zoe Martini - Esercizi e revisione (grammatica italiana)Classe 1983, linguista. Si è laureata con lode a Torino in Scienze della Mediazione Linguistica con una tesi in Italiano L2 su didattica e DSA. Ha lavorato come tutor con studenti delle medie e del liceo e come insegnante di italiano per stranieri. Dopo una lunga serie di collaborazioni con Loescher e Maieutical Labs, è entrata sta-bilmente in quest’ultima all’inizio del 2016.

CONTENUTI

Jennifer Bertasini - Revisione

Classe 1987, è docente di Lettere presso la scuola secondaria. Laureata con lode in Filologia e Storia dell’Anti-chità presso l’Università di Pisa, arricchisce la sua formazione tramite Master e Corsi di Perfezionamento. Ap-passionata d’arte, è autrice di spettacoli teatrali, saggi, racconti, poesie e romanzi per ragazzi.

Valentina Casetta - Revisione

Classe 1992. Si diploma al Liceo classico “V. Gioberti” di Torino, sviluppando la passione per le lettere classi-che. Consegue la laurea triennale in Filosofia presso l’Università degli Studi di Torino nell’a.a. 2013/2014. Ma-turato l’interesse per il mondo della didattica, ha dato lezioni private di filosofia, latino e greco a studenti lice-ali. È laureata in Filosofia Teoretica.

Emanuele Riccardo D’Amanti - Esercizi

Classe 1982, filologo classico. Laureato in Filologia e letterature dell’antichità presso la Sapienza di Roma, è stato dottore di ricerca in Filologia classica (2013) e assegnista in un progetto PRIN (2015) nel medesimo Ate-neo. Attualmente insegna latino e greco nei licei e lavora a un’edizione con traduzione e commento delle Ele-giae di Massimiano.

Roberto De Lucia - Contenuti (Coautore)

Roberto De Lucia è laureato in Lettere con indirizzo classico e dottore di ricerca in Filologia greca e latina. È docente dal 1995; attualmente insegna materie letterarie, latino e greco in un liceo napoletano. Ha preso par-te alla sperimentazione della piattaforma Cicero Latin Tutor.

Alessandro Ferrero - Esercizi e versioni

Classe 1979, si laurea con lode in Lettere con tesi nell’ambito dell’Archeologia Medievale, di cui pubblica un aggiornamento nel bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti. Si abilita all’insegnamento nel 2006. Nel 2016 consegue l’attestato Clil per l’insegnamento della Storia in lingua inglese.

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Vera Grossi - Contenuti (Coautrice)

Classe 1985, si è laureata in Filologia Classica all’Università degli Studi di Milano. Ha vinto una borsa di Dot-torato presso l’Università degli Studi di Verona, dove si è occupata di esegesi antica alla letteratura greca. Ha svolto soggiorni di ricerca presso le Università di Berlino e Colonia e ha partecipato come relatrice a convegni nazionali e internazionali. Nel 2015 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca.

Berardino Limata - Esercizi e versioni

Classe 1970, docente di latino e greco. Specialista in Archeologia Classica, è stato borsista dell’Istituto per l’Archeologia Etrusco Italia del CNR per l’applicazione delle tecnologie informatiche all’archeologia, lavorando alla gestione dei dati di scavo ed alla catalogazione dei reperti, realizzando anche il primo sito web dell’Istituto. Animatore digitale, si occupa da anni di didattica e TIC anche come formatore per docenti.

Manuela Manera - Revisione

Classe 1977, linguista. Allieva di Gian Luigi Beccaria, ha conseguito nel 2007 il Dottorato di Ricerca in Storia della Lingua italiana presso l’Università di Torino. Docente di Lettere nella scuola secondaria di primo e secon-do grado, ha lavorato in veste di editor e autrice per Vallardi, Mondadori, Loescher e vari service editoriali. Dal 2011 lavora in modo continuativo con Maieutical Labs su progetti di italiano e latino.

Erika Rapini - Revisione

Nata a Pescara nel 1990, dopo la maturità classica, nel 2013 consegue con lode la laurea in Lettere classiche presso l’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. Nel Febbraio 2016 si laurea con lode alla magistrale in Filologia, linguistica e tradizioni letterarie del mondo antico, con una tesi sul rapporto dell’impe-ratore Tiberio con le superstizioni.

Rosa Sorrento - Revisione

Classe 1987. Ottiene la laurea triennale in Lettere Classiche presso l’Università di Napoli “Federico II”. Conclu-de con lode il percorso di studi conseguendo la laurea magistrale in Filologia, letterature e civiltà del Mondo Antico con una tesi su L’uomo invaso di Gesualdo Bufalino. Prima di approdare ad Alatin nell’autunno 2016, ha maturato esperienze nel campo dell’insegnamento..

Michela Tafuri - Esercizi e versioni

Classe 1985. Dopo aver frequentato il corso di laurea in Lettere classiche, consegue il titolo di ricerca in Storia antica presso l’Università di Napoli “Federico II”. Alla ricerca accademica, incentrata principalmente sui rappor-ti fra educazione e attività politica all’interno delle scuole filosofiche dell’Atene di V sec. a.C, affianca l’attività come docente di materie letterarie, latino e greco nella scuola secondaria di secondo grado.

Rossella Valastro - Esercizi

Classe 1991. Si laurea con lode in Lettere Classiche nel 2013 presso l’Università di Catania e completa gli stu-di nel 2016 conseguendo a pieni voti la laurea magistrale in Filologia Classica con una tesi su Gregorio di Na-zianzo. Attualmente è insegnante nella scuola secondaria di secondo grado.

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