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GUIDA ALLA TERAPIA FISICA E ALLE TECNICHE RIABILITATIVE Terapia Fisica strumentale (ovvero somministrazione di energie fisiche a scopo terapeutico ) Energie fisiche 1) Elettrologia, da cui deriva la elettroterapia ovvero la somministrazione di correnti a scopo antalgico (correnti diadinamiche , tens, etc.) o di stimolazione neuromuscolare (Esponenziali, correnti di kotz etc.) o in qualità di vettore per trasportare gli ioni attivi di un farmaco all'interno di tessuti biologici (ionoforesi) 2) Vibrazioni meccaniche ( Sonore ) che in fisioterapia prendono il nome di ultrasuoni 3) Il calore, che in terapia fisica si identifica nella termoterapia che a sua volta si suddivide in esogena (infrarossi, termoforo etc) ed endogena (marconiterapia, radarterapia ed ipertermia) 4) Fototerapia in cui troviamo la attinoterapia (ultravioletti) e la laserterapia

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Page 1: GUIDA ALLA TERAPIA FISICA E ALLE TECNICHE RIABILITATIVE Terapia Fisica strumentale ( ovvero somministrazione di energie fisiche a scopo terapeutico ) Energie

GUIDA ALLA TERAPIA FISICA E ALLE TECNICHE RIABILITATIVE

Terapia Fisica strumentale (ovvero somministrazione di energie fisiche a scopo terapeutico )

Energie fisiche

1) Elettrologia, da cui deriva la elettroterapia ovvero la somministrazione di correnti a scopo antalgico (correnti diadinamiche , tens, etc.) o di stimolazione neuromuscolare (Esponenziali, correnti di kotz etc.) o in qualità di vettore per trasportare gli ioni attivi di un farmaco all'interno di tessuti biologici (ionoforesi)

2) Vibrazioni meccaniche ( Sonore ) che in fisioterapia prendono il nome di ultrasuoni

3) Il calore, che in terapia fisica si identifica nella termoterapia che a sua volta si suddivide in esogena (infrarossi, termoforo etc) ed endogena (marconiterapia, radarterapia ed ipertermia) 4) Fototerapia in cui troviamo la attinoterapia (ultravioletti) e la laserterapia

5) Campi magnetici ovvero magnetoterapia

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Elettroterapia

Ionoforesi:E' una metodica che utilizza una corrente continua unidirezionale al fine di veicolare attraverso la cute gli ioni attivi di un farmaco disciolti in soluzione acquosa.I farmaci più frequentemente usati sono gli antinfiammatori non steroidei, anestetici (carbocaina 3% e lidocaina 4%), chelanti (EDTA "sale disodico dell'acidoetilendiaminotetracetico"), cortisonici e preparati galenici .

Le principali indicazioni della ionoforesi sono:Artrosi con sintomatologia dolorosa ed infiammatoria .Artriti.BorsitiNevralgieTendiniti

Controindicazioni:Dermatiti, ferite ed abrasioni Ipoestesia Allergia al farmaco usato Vasculopatie Epilessia Presenza di mezzi di sintesi metallica nella zona di applicazione Gravi disturbi cardiaci Portatori di Pace -Maker Si sconsiglia in gravidanza ed allattamento

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Correnti diadinamiche o di Bernard:Sono correnti a bassa frequenza (impulsi trai 50 hz ed i 100 hz) con finalità prettamente antalgiche. La loro forma di onda è sempre caratterizzata da impulsi positivi che si ottengono raddrizzando la corrente alternata .

Le indicazioni principali sono:Tendiniti Borsiti Mialgie Nevralgie ( Sciatalgie , brachialgie ) PeriartritiEsiti di traumatismiArtralgieAlgodistrofia

Controindicazioni:Dermatiti Portatori di Pace -MakerEpilessia Mezzi di sintesi metallica intratissutali

Sconsigliata in gravidanza

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Tens ( Trancutaneous electrical nerve stimulation ):

Corrente con finalità antalgica con forma d'onda monofasica o rettangolare o bifasica simmetrica o asimmetrica con larghezza d'impulso tra 30 e 300 microsecondi e con frequenza tra 1 e 125 hz .L' azione antalgica delle Tens è dovuta alla inibizione periferica degli stimoli nocicettivi .

Principali indicazioni :Dolore osteoartromuscolare RadicolonevritiArtrite reumatoideTendiniti EntesitiFibromialgia AlgodistrofieAlgie di natura artrosica

Controindicazioni:Portatori di Pace- maker Lesioni della cute Epilessia Gravi cardiopatie Se ne sconsiglia l'applicazione nelle zone prossime all'aia cardiaca. In presenza di gravidanza, in presenza di mezzi metallici intratissutali ed in presenza di disturbi della sensibilità .

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Elettroterapia di stimolazione muscolare:In questa metodica si usano forme d'onda diverse a seconda se il muscolo da stimolare è normoinnervato o denervato.Nel primo caso si usano correnti di tipo faradico, rettangolari o le correnti di Kotz ( correnti sinusoidali a media frequenza con spiccato effetto eccitomotorio ); in presenza di muscolo denervato (lesione nervosa periferica) si usano le correnti esponenziali che hanno forma triangolare ed in cui l'acme viene raggiunto gradualmente.Le indicazioni sono le ipotonie e le ipotonotrofie muscolari ex non usu o post lesione nervosa periferica.Le controindicazioni sono le stesse delle altre forme di elettroterapia.Si sconsiglia nelle forme di ipertono muscolare.

Vibrazioni meccaniche

Ultrasuoni:Sono onde ultrasonore (non percepibili dall'orecchio umano) che propagandosi nel mezzo attraversato, che nel nostro caso sono tessuti biologici, provocano oscillazioni dipendenti dalla viscosità del mezzo stesso con conseguente formazione di zone di pressione e depressione.

Gli effetti di tali vibrazioni sono:Meccanici: micromassaggio e microcostrizione con deformazione cellulare con conseguente accelerazione del metabolismo e della mitosi cellulare.Termici: Il calore endogeno prodotto esplica effetto antalgico sul neurone nocicettivo.Chimici: Flocculazione di colloidi e distruzione di batteri .Inoltre gli ultrasuoni hanno un ottimo effetto fibrolitico .

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Le principali indicazioni sono:Patologie dolorose artrosichePeriatriti scapolo omerali e periartriti d'anca ( Trocanterite ) CoccigodinieTendinopatie Esiti di lesioni legamentose parziali Esiti di distrazioni muscolari Aderenze cicatriziali

Si sconsiglia l'uso in fase acuta

Controindicazioni:Presenza di infezioni Lesioni osteoartromuscolari e tendinee acuteRitardi di consolidazione delle fratture e pseudoartrosi Presenza di mezzi di sintesi metallica intratissutali TromboflebitiGravidanza NeoplasieSoggetti in crescita con cartilagini di accrescimento

Non applicare su vasi e gonadiSi sconsiglia l'uso nelle zone vicine all'aia cardiaca

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Campi magnetici

Magnetoterapia:Il campo magnetico attraverso un riequilibrio dei potenziali elettrici della membrana cellulare ed una iperpolarizzazione delle membrane post simpatiche con probabile blocco delle sostanze algogene e pro-infiammatorie quali l'istamina, la serotonina, le prostaglandine etc., ha fondamentalmente un effetto antiflogistico, antiedemigeno e stimolante la riparazione tissutale.

Le principali indicazioni della magnetoterapia sono:Ritardi di consolidazione delle fratture Pseudoartrosi Necrosi vascolare della testa femorale OsteocondrosiAlgoneurodistrofia di SudeckSindromi neuroalgodistroficheTendiniti Traumi contusivi ed ematomi (iniziare il trattamento 48 ore dopo l'evento traumatico)Distrazioni muscolari e distorsioni articolari (iniziare il trattamento 48 ore dopo l'evento)Ulcere cutanee e piaghe torbide Lesioni cutanee di origine venosaPsoriasi

Controindicazioni:Portatori di Pace MakerStati emorragici e trombotici in atto Presenza di versamenti ematiciEpilessiaNeoplasieTbc ossea

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Fototerapia

Attinoterapia (Ultravioletti):I raggi ultravioletti esplicano un azione eritemizzante e pigmentante sul tessuto cutaneo, favoriscono la produzione di globuli rossi e bianchi, esplicano azione battericida e catalizzano la trasformazione della provitamina D in vitamina D.

Principali indicazioni : Acne Psoriasi Piaghe da decubitoRachitismo e osteomalacia

Controindicazioni:DiabeteIpertiroidismoDermatiti in fase acutaTbc polmonare

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Laserterapia:La luce laser ha sui tessuti biologici principalmente un effetto antalgico ed antinfiammatorio, cio' avviene attraverso la modificazione della pressione idrostatica intracapillare con riassorbimento dei liquidi interstiziali, innalzmento della soglia del dolore ed altri processi biologici ancora in fase di studio.

Principali indicazioni:Forme dolorose ossee, muscolari, tendinee ed articolari Tendiniti BorsitiEntesiti Patologie inserzionaliNegli edemi e nelle forme cicatrizialiUlcere e piaghe da decubito

Controindicazioni:Gravidanza Neoplasie

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Termoterapia

Esogena (Il calore viene somministrato con mezzi che lo erogano direttamente)

Raggi infrarossi e forni bier:Gli effetti del calore sono principalmente l'attivazione del metabolismo, vasocostrizione iniziale e vasodilatazione costante, rilasciamento musolare, sudorzione ed aumento della attività cardiaca ed iperventilazione polmonare e di conseguenza azione analgesica, decontratturante e vasomotoria.

Indicazioni: Rigidità articolari post traumaPreparazione a seduta di cinesiterapia o di massoterapia Rachialgie cronicheAlgie miofasciali

Controindicazioni: Febbre Scompensi cardiaci o respiratori DiabeteVasculopatieGravidanzaStati infammiamatori articolari in fase acuta (Emartri e idrarti)NeoplasieOsteoporosi marcataNel trattamento della paralisi di Bell assicurarsi che non vi siano nel cavo orale protesi o capsule metalliche

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Endogena (Somministrata con apparecchi che provocano un aumento della temperatura in profondità all'interno dei tessuti)

Marconiterapia (onde corte):Le onde corte provocano un aumento del metabolismo cellulare, vasodilatazione e rilasciamento muscolare.Il calore può arrivare ad una profondità di 5 cm.

Indicazioni:Paralisi periferica del VII ° nervo cranico di BellSinusitiArtrosi Rigidità post-traumaticheContratture muscolari

Controindicazioni:FebbreNeoplasieScompensi cardiaciGravidanzaPortatori di Pace-makerPresenza di mezzi di sintesi metallica Cicli mestruali e donne che usano iudVasculopatie OsteoporosiFlogosi osteoarticolari in fase acutaNel trattamento della paralisi di Bell assicurarsi che non vi siano nel cavo orale protesi o capsule metalliche

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Radarterapia ( Microonde ):Le microonde provocano un effetto termico all'interno dei tessuti per effetto joule e possono raggiungere una profondità di 3 cm con un effetto decontratturante e analgesico .

Indicazioni:Artrosi Contratture muscolariAlgie muscolari Ematomi ( dopo 72 ore dall'insorgenza )

Controindicazioni:sono sovrapponibili a quelle della marconiterapia

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Ipertermia:E' una metodica di produzione di calore endogeno che permette di portare i tessuti biologici a temperature elevate( 43,5°C ).La vasodilatazione provocata dal calore induce un incremento della mitosi ed un aumento del metabolismo cellulare basale con un effetto antiflogistico ed antalgico .

Indicazioni:Rigidità e sindromi dolorose post traumaticheTendinitiFibromialgiePeriartriti scapolo omerali e coxofemoraliBorsiti Fasciti

Controindicazioni:Neoplasie TbcGravidanzaPortatori di pace makerInfezioni acuteCardiopatie scompensateMezzi di sintesi metallica endotissutali Diatesi emorragicaVasculopatieDisestesie

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Massoterapia:Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.I principali effetti del massaggio sono l’aumento della temperatura cutanea , l’iperemia attiva che migliora il trofismo cutaneo, l’analgesia, la riduzione della contrattura muscolare ed il miglioramento della circolazione locale.

Il massaggio si distingue in :Sfioramento Impastamento Frizione Vibrazione

Il massaggio più frequentemente usato è quello per sfioramento .

Indicazioni :Sindromi sub acute e croniche a carattere infiammatorio con contrattura muscolare Cicatrici retraentiParalisi flaccide

Controindicazioni:Stati infiammatori cutanei Condizioni traumatiche acute osteoarticolari e muscolariFebbreNeoplasieTBC extrapolmonareFlebiti , tromboflebiti e varici venose

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Tecniche riabilitative

Cinesiterapia:Terapia attraverso il movimento che si puo' dividere in :

Cinesiterapia attiva in cui vi è partecipazione attiva attraverso la contrazione muscolare da parte del paziente.

Cinesiterapia passiva in cui la mobilizzazione del segmento da trattare è effettuata esclusivamente dal terapista.

Cinesiterapia attiva assistita in cui il paziente muove volontariamente il segmento ma è accompagnato nel movimento stesso dal terapista .

Nella cinesiterapia attiva vanno inclusi gli esercizi contro resistenza in cui la resistenza viene opposta dal terapista, da elastici, dalla concomitante contrazione dei muscoli antagonisti, da pesi etc.

La cinesiterapia è generalmente segmentaria, cioè coinvolge un arto o un territorio limitato del corpo .

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Rieducazione:È composta da metodiche atte a rieducare da un punto di vista funzionale il paziente che ha subito un trauma o una patologia che ne limita la normale capacità motoria .

Si parla quindi di tecniche di:

rieducazione posturale per pazienti con patologie vertebrali (Artrosi, discopatie, protrusioni discali, ernie discali non chirurgiche, esiti di intervento per ernia dicale, alerazioni della postura ) come ad esempio il Metodo Mezieres, il metodo Souchard, il metodo Mc Kenzie

tecniche di riabilitazione neuromotoria per pazienti affetti da patologie neurologiche ( esiti di ictus cerebrale , tetraparei , paraparesi . paraplegie ed altre ) come il metodo Perfetti , il metodo Bobath o il Kabat etc .

Altre tecniche riabilitative sono : La rieducazione alla deambulazione La rieducazione in acquaIsocinetica (esercizio dinamico compiuto a velocità costante con l'ausilio di apparecchi appositi )Bio -FeedbackTerapia occupazionale Linfodrenaggio (di Vodder )

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Traumi distorsivi della caviglia

Scopo ed obiettivi:Aiutare il paziente a raggiungere il miglior livello di autonomia permesso dalla lesione .Migliorare la sintomatologia dolorosa.Recuperare l’articolarità .Ritornare alle normali attività quotidiane e lavorative .

Campi di applicazione:Distorsione di 1° grado (lieve interessamento legamentoso con modesta tumefazione ).

Distorsione di 2° grado ( interessamento dei legamenti, principalmente del peroneo astragalico e peroneo calcaneare, tumefazione, dolore intenso e discreta limitazione funzionale ) .

Distorsione di 3° grado ( Lesione completa dei legamenti peroneo astragalico e peroneo calcaneare con importante instabilità articolare).

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TRATTAMENTO

Dopo immobilizazione dell’articolazione il cui tempo varia a seconda del grado di lesione si inizia il trattamento riabilitativo, utilizzando per il dolore correnti antalgiche ( Tens o diadynamic ), per ridurre l’edema e facilitare il riassorbimento dell’ematoma il campo magnetico .Se vi è un quadro infiammatorio può essere utile la ionoforesi.

Ai fini del recupero articolare si interviene con mobilizzazione passiva cauta della caviglia con particolare riguardo per l’articolazione sotto astragalica, con cinesiterapia attiva e attiva assistita ed esercizi specifici monopodalici e bipodalici su tavola di Freeman di tipo propriocettivo per recuperare la stabilità articolare.Successivamente si passa al training deambulatorio per recuperare e “risvegliare” lo schema del passo .

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Distorsione del ginocchio

Scopi ed obiettivi:Risoluzione del dolore Recupero dell’articolaritàRecupero del tono trofismo muscolareRipresa della normale attività quotidiana e lavorativa

Campi di applicazione:Distorsioni lievi con semplice distensione o distrazione di alcuni fasci dei legamenti interessati.

Distorsioni di media gravità con lacerazione legamentosa parziale.

Distorsioni gravi con lacerazione laegamentosa totale o con distacco del legamento dalla inserzione ossea.

I legamenti più frequentemente interessati in un trauma distorsivo sono il legamento crociato anteriore ed il collaterale mediale.

Va ricordato che frequentemente in tutti i tipi di lesione capsulo-legamentosa vi è un interessamento meniscale con possibile lesione degli stessi.Nel caso di rottura del LCA il trattamento è generalmente chirurgico.Anche per alcune lesioni meniscali il trattamento può essere chirurgico .

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Trattamento:Dopo immobilizzazione con apparecchio gessato o con tutore o con bendaggio funzionale in base all’entità della lesione per un tempo che và dai 15 ai 30 giorni, si concede il carico parziale e si inizia il trattamento riabilitativo con una cauta mobilizzazione passiva, un massaggio di svuotamento, una mobilizzazione attiva e passiva delle articolazioni periferiche (caviglia e anca), co–contrazioni quadricipite/flessori, rieducazione al passo ed elettrostimolazioni del m. quadricipite femorale .Nella seconda settimana si inizia cinesiterapia attiva assistita e lavoro in catena cinetica chiusa con carico parziale evitando la massima estensione .Progresivamente si introducono tecniche di facilitazione propriocettiva, lavoro in catena cinetica chiusa con carico totale e rinforzo in catena cinetica aperta .In quarta settimana si ricerca con la mobilizzazione di arrivare alla estensione completa e si passa alla rieducazione al passo con carico completo ed alla rieducazione propriocettiva bipodalica e si incrementa il potenziamento muscolare inserendo l’isocinetica in sesta settimana .Se vi è dolore si usano correnti diadinamiche o tens .In presenza di flogosi si possono usare magnetoterapia e ionoforesi .

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Protocollo riabilitativo dopo ricostruzione per via artroscopica di legamento crociato anteriore

Scopo ed obiettivi:Recupero dell’articolarità e della stabilità del ginocchio Recupero del tono –trofismo muscolarePrevenzione delle retrazioni muscolo tendineeRecupero della coordinazione motoria

Campi di applicazione:Pazienti operati per via artroscopica per ricostruzione del LCA con tendine rotuleo o con tendine semitendinoso e gracile quadruplicato .

Trattamento:Contrazioni isometriche in prima giornata .Esercizi di recupero muscolare in catena cinetica chiusa in terza giornata associato al carico parziale con bastoni canadesi.Uso di macchina per mobilizzazione continua passiva in settima giornata .Cinesiterapia passiva cauta Crioterapia Esercizi di potenziamento muscolare periodicamente aggiornati con graduale aumento del carico con abbandono dei bastoni canadesi in trentacinquesima giornataIdrokinesiterapia ( se possibile ) in quarantesima giornata .Leggera corsa al terzo meseRipresa di eventuale attività sportiva al sesto mese con tono quadricipitale valido .

Utile l’uso di correnti antalgiche per ridurre il dolore e di campi magnetici per combattere eventuale quadro infiammatorio .

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PROTOCOLLO RIABILITATIVO PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CON PATOLOGIA RACHIALGICA

Oggetto:In questo protocollo verranno descritte le modalità di presa in carico e trattamento del paziente in trattamento per lombalgia e la patologia rachialgica in genere.

Scopo e obiettivi:Aiutare i pazienti a raggiungere il miglior livello di autonomia permesso dalla lesioneFar apprendere tutte quelle tecniche e strategie che permettono di difendere la colonna lombare nella vita di tutti i giorni, mediante lezioni teoriche e pratiche.Far prendere coscienza degli atteggiamenti posturali scorretti, prevenire le recidive mediante educazione posturale.Migliorare la sintomatologia dolorosaRipristinare la corretta biomeccanica del rachideMigliorare la coordinazione e l’estensibilità dei gruppi muscolari Mantenere nel tempo i risultati raggiunti Ritornare alle normali attività quotidiane e lavorative.

Campi di applicazione: dolori lombari da: LOMBALGIA POSTURALE DISTRAZIONE MUSCOLARE DISCOPATIE ERNIA DISCALE NON OPERATA PATOLOGIE DEGENERATIVE DELLA COLONNA VERTEBRALE ( artrosi, spondilosi,….) OSTEOCONDROSI

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Trattamento:Fasa acuta:In fase acuta il trattamento prevede una riduzione della sintomatologia dolorosa mediante terapie farmacologiche e/o fisiche:rilassamento mediante posture adattate al singolo paziente respirazione “controllata”graduale stretchingTens o correnti diadinamiche

Fase post-acuta o cronica: MassoterapiaEsercizi di rilassamento Stretching appropriato Tecniche di rieducazione globale posturale .Metodo Mezieres ( Sedute di un ora la settimana ) o Souchard o Mc kenzie Educazione posturale

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Protocollo riabilitativo delle fratture vertebrali

Obiettivo:Riduzione o risoluzione del doloreRecupero della motilità del rachideRecupero del tono –trofismo muscolareRecupero di una postura piu’ correta possibile in relazione al dannoFratture del rachide cervicale

Trattamento:Dopo rimozione di Minerva gessata o tutore:Cauta mobilizzazione attiva assistita e passiva Magnetoterapia per facilitare la riconsolidazioneTens per ridurre il dolore Cinesiterapia attiva Massoterapia per sfioramento

Fratture del rachide dorsale e lombareDopo rimozione dell’apparecchio gessato o del busto rigido:Magnetoterapia TensGinnastica posturale in presenza di consolidazione completa della frattura Se possibile rieducazione in acqua