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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO (†1602) PENITENZIERE MAGGIOREED INQUISITORE GENERALEAuthor(s): FILIPPO TAMBURINISource: Archivum Historiae Pontificiae, Vol. 36 (1998), pp. 107-136Published by: GBPress- Gregorian Biblical PressStable URL: http://www.jstor.org/stable/23564607 .
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FILIPPO TAMBURINI
GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO (fi602) PENITENZIERE MAGGIORE ED INQUISITORE GENERALE
Il cardinale Giulio Antonio Santoro (Santori ο Santorio) è stato un
personaggio eminente della Chiesa nella seconda metà del '500, per gli incarichi che ebbe, per l'attività che ha svolto e per la vasta produzione letteraria. Della sua cultura e dei suoi vasti interessi sono testimonianza diretta gli oltre 300 titoli dei manoscritti che formavano la sua bibliote ca cardinalizia, poi da lui donata per testamento alla Biblioteca Vatica na Di questi titoli e dei manoscritti si dirà meglio in seguito. Il breve
catalogo sommario pubblicato dall'Oldoino nel suo Ateneo Romano1, che comprende un elenco di 14 titoli delle opere del Santoro, non ri
specchia in alcun modo la sua attività letteraria. Nonostante che il San
toro abbia scritto la sua Autobiografia, la quale giunge sino al 1592, non esiste una sua biografia aggiornata, mentre le enciclopedie eccle
siastiche dedicano al personaggio poche righe, ignorando i suoi scritti e
trascurando che egli sia stato Penitenziere Maggiore2. In realtà il Cu
gnoni ha stampato nel 1890 la «Vita del Card. Giulio A. Santori detto il
Card, di S. Severina composta e scritta da lui medesimo»3 ed il P. Tac
chi Venturi ha pubblicato nel 1904 il «Diario Concistoriale 1570-1576»4, ma molti altri scritti egualmente autobiografici attendono di essere let
ti. Infatti, oltre ai Diari Concistoriali e agli «Acta Consistorialia» che
giungono sino al 1599 — e si tratta di scritti privati del Santoro e non ufficiali: «mihi soli adnotare opere pretium existimavi» — si possono ci
tare i seguenti Titoli: «Deploratio calamitatis suorum temporum card.
S. Severinae» (Vat. Lat. 12233 ff. 7-46); «Apologia iuris prò card. S. Se
verinae contra card. Sfondratum, 1591» (Barb. lat. 2583 ff. 9-40); «Estratto dai Diarii del sig. Giulio Santorio in Napoli, che fu poi card,
detto S. Severina» (Barb. Lat. 4599 ff. 129-159); «Vita e successi del
card. G. Santorio» (Ottob. Lat. 2168 ff. 1-149). Ricordiamo infine i sei
tomi dal titolo «Libri delle mie private udienze ο anche «Audientiae
1 A. Oldoinus, Atheneum Romanum, Perusiae 1676, p. 438 s. 2 Cf. Enciclopedia Cattolica, X, col. 1883 (G.Hofmann); Lexicon fiir Theologie und Kirche,
vol. IX, p. 322 (R. De Maio); Dictionnaire de Théologie Catholique, vol. XIV, p. 1104 (J. Mer
cier, il meglio informato); Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexicon, vol. VIII, p. 1231 (J.
Madey) ; e non va trascurato il Dizionario di erudizione storicoecclesiastica del Moroni, vol.
61, coll. 80-82. 3 G.Cugnoni, Autobiografia di mons. Giulio A. Santori, card. Di S. Severino, Roma 1890.
4 P. Tacchi-Venturi, Diario Concistoriale di Giulio A. Santori, card. Di S. Severino, Ro
ma 1904.
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card. S. Severinae diversorum pontificum, 1566-1600» (ASV, Arm. 52, 17-22A). Una biografia del card. Santoro risulterebbe di grande interes se per la singolarità del personaggio, il quale ha il coraggio e la libertà di spirito di raccontare la sua sbandata giovanile a Napoli nel 1548,
quando, come egli scrive nell'Autobiografia, «Non vissi bene per mala conversazione e principio del peccato di mia giovinezza, ...è mala cosa lasciare la gioventù senza freno in propria libertà... e nell'ottobre 1549 in Napoli determinai vivere bene cristianamente con mortificare il sen so della carne insultante»5. Perciò si intende l'elogio che il Cugnoni, edi tore dell'Autobiografia, fà del Santoro: «Fu uomo di non comune pietà, di molte lettere e di singolare destrezza nel condurre pubblici negozi, così civili come ecclesiastici. Dei suoi consigli si giovarono 7 pontefici, da Pio V a Clemente Vili6». Divenuto Vicario episcopale di Caserta nel 1560 e poi di Napoli sotto il card Alfonso Carafa, del quale egli sten derà il testamento il 28 agosto 1565, nominato Arcivescovo di S. Severi na nel 1566 e poi cardinale del titolo di S. Bartolomeo all'Isola nel
1570, il Santoro che dal 1566 era Consultore del S. Officio, divenne In
quisitore Generale, oltre che Penitenziere Maggiore nel 1592. Nella sua
qualità di Inquisitore Generale partecipò in prima persona ai grandi processi del tempo, dal card. Giovanni Morone all'arcivescovo di Tole do, Bartolomeo Carranza, dei quali nell'Autobiografia fa un necrologio elogiativo7, per finire a Pietro Carnesecchi ed a Giordano Bruno, men tre in qualità di Penitenziere egli assolve nel settembre 1594 Enrico IV di Navarra, re di Francia, dopo l'abiura per la sua adesione al Calvini smo per motivi politici8. Gli scritti autobiografici del card. Santoro, di cui si è detto, offrono un quadro assai vivo della società ecclesiastica e civile dell'Italia, dell'Europa sino ai paesi del mondo orientale e dell'E stremo Oriente, inoltre danno precise indicazioni sulle circostanze sto riche che hanno provocato i suoi scritti. È un peccato che l'edizione
dell'Autobiografia fatta dal Cugnoni sia priva di note storiche sui fatti narrati ed i personaggi nominati, intorno ai quali, compresi i pontefici, non mancano giudizi anche severi, seppure espressi con rispetto e mo derazione. Il Santoro è stato giudicato uomo di parte, ambizioso e cru dele, ma non è questo il suo vero ritratto. Fu certamente severo, comin ciando da se stesso dopo l'esperienza della sbandata giovanile, della quale si pentì: «Osservai di non dare mai audienza a donna da solo a sola, nè in camera, ma uscir fuora nel porticale quando era in casa mia»9. Il Santoro è attento nel valutare e giudicare amici e nemici, sino
5 Autobiografia, ed. Cugnoni, p. 7 dell'estratto.
6 Autobiografia, ed. Cugnoni, p. 3.
7 Autobiografia, ed. Cugnoni p. 42 e 38.
81. Carini, Atti Concistoriali dal 20 maggio 1570 al 18 dicembre 1604, Roma 1893, p. 27. ''Autobiografia, ed. Cugnoni p. 12.
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a far l'elogio di personaggi che egli stesso aveva dovuto processare nel tribunale dell'Inquisizione, quali il card. Morone: «decano del Sacro
Collegio, quello che con "somma lode di.prudenzia havea fatto poco me
no di tredici legationi per la Sede Apostolica, homo d'eminente valore
circa le cose del mondo, ma non tenuto di molta religione»10, e Bartolo
meo Carranza, arcivescovo di Toledo: «Et havendo abiurato... in presen za del papa et de signori cardinali inquisitori... se ne mori quest'anno (1577) tutto afflitto d'animo e consumato, essendo stata quella chiesa
(di Toledo) tanto insigne e celebre poco meno di 18 anni senza pastore,
per l'infelicità del povero arcivescovo morto, già processato, catturato, chiamato a Roma et abiurato»11. La libertà d'animo permetteva al San
toro di fare osservazioni e dare giudizi spassionati intorno ai comporta menti ed alle qualità dei pontefici che egli aveva servito fedelmente: «Ho notato che i papi, inanzi che i nipoti loro pigliano piedi nei gover ni e nell'autorità, mostrano grandissimo animo verso la Chiesa e il bene
publico, ma poi si vanno raffreddando e degenerando ο pure interessati
per gli affetti dei nipoti e di parenti, a punto come intervenne a questo bon papa» (Gregorio XIV)12. Il giudizio finale sul papa Gregorio XIV
Sfondrati, che coinvolge perfino il card. Borromeo è particolarmente duro: «il papa anch'egli se ne morì (1591) afflitto d'angoscia e di dolor
di pietra. Principe molto pio e benigno, d'ottima intentione e bontà, ma
debole e inetto al governo, onde la santa memoria del card. Borromeo
l'esortò spesso a renuntiare la sua Chiesa, non essendo pari al peso di
quella cura»13.
Anche sul papa Innocenzo IX il giudizio è severo: «personaggio molto
versato ne gli maneggi del mondo e di buon giudizio, ma poco pratico del
le cose spirituali, che sono la base et il fondamento del pontificato»14. La
considerazione che il Santoro godette presso i sette pontefici (da Pio V a
Clemente Vili) sotto i quali prestò la sua opera, se gli meritò stima, gli
procurò grandi inimicizie e sofferenze all'interno del Collegio cardinalizio, sino al conclave del 1592, successivo alla morte di Innocenzo IX, ed il
Santoro era preconizzato al papato: «Fui in quella notte e nel giorno in
gravi affanni, essendomi anco stata saccheggiata la cella da Conclavisti...
onde per il grave affanno dell'animo e d'interna angoscia sudai sangue, co
sa incredibile a credersi e ricorrendo con molta umiltà et afflitione al Si
gnor mi sentii affatto liberato da ogni passione d'animo e da ogni senso
delle cose mondane... e che solo in Dio e nella contemplazione di lui sono
la vere felicità... e quando la mattina per tempo dissi messa... a sua Divina
10 Autobiografìa, ed. Cugnoni p. 42.
" Autobiografìa, ed. Cugnoni p. 38.
12 Autobiografìa, ed. Cugnoni p. 93.
"Autobiografìa, ed. Cugnoni p. 97. 14
Autobiografìa, ed. Cugnoni p. 99.
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Maestà della misericordia ch'havea usata verso di me infelicissimo pecca tore e con pregare anco per i miei persecutori»15. In precedenza, quando nel 1563 egli era vicario a Napoli nel card. Carafa, il Santoro fu minaccia to di morte ed accusato di voler avvelenare il papa. Pio IV lo convoca a Roma ed è messo a confronto nel carcere di Tor di Nona con il suo calun
niatore, Ortensio Abbaticchio «eretico relapso», davanti al governatore di Roma , mons. Alessandro Pallantiero e soltanto dopo un mese e mezzo di
interrogatori e confronti viene riabilitato16. Più tardi nel 1566 l'Abbatic chio è impiccato «per la calunnia del veleno... né passò lunga stagione che fu tagliata la testa anco a Mons. Pallantiero con molto mio dispiacere, non havendoli potuto rendere la pariglia dell'urbanità e cortesia ch'haveva usa to meco quando fui detenuto in Roma per conto del veleno figurato dal l'Abbaticchio». La sensibilità umana del Santoro si scontra con la realtà della società cui egli apparteneva e provoca lo sfogo con parole amare e sconsolate: «così si cambiano le cose di questo mondo e massime in Ro
ma, ove non è mai certezza di stato»16. I contatti quotidiani che il card. Santoro ebbe con i pontefici e la memoria che egli ce ne ha conservata, mostrano il suo grande equilibrio negli affari ed insieme la piena libertà di
spirito, che gli permetteva perfino di dissentire dall'illustre suo interlocu tore. Perciò egli era il preferito fra i cardinali consiglieri del papa, al punto che non gli venne permesso di visitare e di prendere la residenza episcopa le nella sua diocesi di S. Severina, come egli desiderava e chiedeva a nor ma dei canoni tridentini17: «Sua beatitudine (PIO V) sorridendo mi disse che egli mi faceva sicuro d'ogni scrupolo di peccato per la residenza, poi ché doveva servire qui in Roma alla sede apostolica et alla christianità e trattandosi causa massime di tanta importanza come era la Toletana», cioè il processo contro il Carranza, arciv. di Toledo.
In conclusione dalle pagine degli scritti autobiografici, delle private udienze e degli atti concistoriali del Santoro, si può ricavare una cronaca
precisa e inedita della vita curiale ed ecclesiastica del tempo, in rapporto
15 Autobiografia, ed. Cugnonip. 101.
L'Amabile (Il S. Officio dell'Inquisizione in Napoli, Città di Castello 1892, I, p. 285 η. 1) giudica il Santoro «uomo feroce perché ambiziosissimo» e morto di crepacuore per non aver raggiunto il soglio pontificio nel Conclave del 1592, da cui usci Clemente Vili, ma tale giudi zio è manifestamente falso sia sulla base del testo citato dell'Autobiografia del Santoro, sia perché egli morì dieci anni dopo.
Anche G. Fragnito (La Bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura (1471-1605), Bologna 1997, p. 189 s.) di recente ha dato un giudizio piuttosto nega tivo sulla persona del card. Santoro, descrivendolo privo di vera devozione religiosa, uomo superficiale e perfino superstizioso, capace di nutrire rancori verso i suoi colleghi nel cardi nalato. Dai suoi scritti autobiografici risulta invece che egli ebbe una forte fede nelle avver sità non poche e nella malattia, inoltre essendo stato consigliere ascoltato e fidato di cinque pontefici, egli era tenuto a dare giudizi oggettivi ed anche severi sulle persone, senza cedere a facili compiacimenti curiali. E questo fu certamente un suo pregio.
""Autobiografia, ed. Cugnonip. 13. 17
Autobiografia, ed. Cugnoni p. 21.
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anche al vasto mondo diplomatico e politico, col quale il Santoro ebbe
sempre assidui contatti. La presente ricerca, che riguarda per così dire l'attività letteraria del
card. Santoro, ha avuto origine da un'altra ricerca fatta intorno agli elen chi dei manoscritti che formavano la sua biblioteca, che venne poi donata
per testamento alla Biblioteca Apostolica Vaticana. La donazione ebbe
luogo dopo la morte del Santoro (fi602), cioè nel 1635 per il tramite di Paolo Emilio Santoro, arcivescovo di Urbino e nipote del cardinale. Gli elenchi che contengono i titoli dei suoi manoscritti sono quattro, per quanto ci risulta, parzialmente diversi fra di loro e soprattutto risultano
incompleti. Sia gli elenchi che i manoscritti della biblioteca del Santoro sono dispersi nei fondi Barberiniani e Vaticani Latini della Biblioteca Vati cana e negli Armaria dell' Archivio Segreto, perciò non è stato un lavoro facile la loro identificazione.
Gli elenchi di cui si è detto sono stati distinti con le lettere alfabetiche
A, B, C, D, e mentre gli elenchi A e Β (Archivio della Biblioteca 11, ff. 288
29IV e 12, ff. 28-29V) contengono soltanto i primi 49 titoli, l'elenco C (Vat. Lat. 8185 ff. 394-402V) ne enumera 324 con un rimando ad un titolo «De
scrinio» d'un foglio scomparso, e l'elenco D (Arm. XXXVI, 38, ff. 575-583)
aggiunge preziose notizie con le date dei versamenti dei manoscritti fatti
dal card. Antonio Barberini alla Biblioteca e all'Archivio Vaticano con la
firma di Felice Contelori, Custode della Biblioteca e Prefetto dell'Archivio.
A questi elenchi si fa riferimento nel presente lavoro per illustrare titoli
che vi compaiono. Per quanto riguarda il vasto epistolario del Santoro, che si trova disseminato in varie parti e soprattutto nell'Archivio Capitola re e nella Biblioteca Brancacciana di Napoli, senza alcuna pretesa di com
pletezza si è voluto inserire anche la corrispondenza inviata al Santoro da
altri pur in mancanza della risposta.
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112 FILIPPO tamburini
Titoli bibliografici del Card. Giulio A. Santoro detto il Santa Severina
1) Barò. lat. 2372 ff. 93-110: «Verba card. S. Severinae de investitura ducatus Ferrariensis, oppositio ei facta et eiusdem responsio».
A 1-2, B. 1-2, C 1-2, D 1: «Volumen in causa Ferrariensis status; Apolo gia card. S. Severinae in causa Ferrariensis status».
D 47: «Factum circa investituram ducatus Ferrariae». Barb. lat. 2372 f. 102: «Super eo quod card. S. Severinae die 13 septem
bris 1591 respondit Summo Pontifici se non posse consentire declarationi eiusdem qui declarabat casum feudi nondum devoluti non comprehendi in bulla Pii V («de non alienandis seu infeudandis terris et castris ecclesiae» 7 ottobre 1566), cum rationibus card. S. Severinae se excusantis».
2) Barb. lat. 2583 ff. 9-40: «Apologia iuris prò card. S. Severinae, verba
Gregorii XIIII in consistorio die XII septembris 1591». C 247: «Apologia iuris prò card. S. Severinae tempore Gregorii XIIII».
cf. Autobiografia, ed. Cugnoni, p. 46: «Apologia prò card. S. Severinae con tra card. Sfondratum», cioè il card. Paolo Emilio Sfondrati ,nipote di Gre
gorio XIV, il quale aveva accusato davanti al papa il card. Santoro in occa sione della mancata investitura a Roma del duca di Ferrara.
3) Vat. lat. 12192 ff. 43: «Reformationes Cancellariae ap. Pauli III, 1540 «; f. 226 passim: «Notulae et tituli manu card. S. Severinae exara tus». A2, B15, C 15, D 2: «Reformationes Cancellariae Ap. cum aliis tracta tibus, nempe capitula conclavium, modus conclusionis (electionis D)»; C 224: Reformationes Cancellariae Ap. Pauli III, 1540
4) Vat. lat. 12233 ff. 7-46 (già Arm. XI, 179): «Iulius A. Sanctorius car dinalis. Deploratio calamitatis suorum temporum» (f. -lrv) Indice; (ff. 62 63V) Appunti autografi; (ff. 64-439V) «Pro confutatione articulorum et haeresum recentiorum haereticorum et pseudoapostolorum ex utriusque Testamenti textu decerptae»; (ff. 440-457) quadernetto di appunti.
A 49, Β 3, C 3, D 49: «Deploratio suorum temporum card. S. Severinae». Autobiografia: «Attesi in questo tempo (1565) a rivoltare le mie ope
re... un libro intitolato: Deploratio presentium temporum ecclesiae catho licae ad Pium quartum, e un altro detto: Notulae seu scholia in universam S. Scripturam» (ed. Cugnoni, p. 15).
5) Barb. lat. 4592 ff. 129-159: «Estratto dai diarii del Sig. Giulio Santo rio in Napoli, che fu poi fatto card. , detto il S. Severina. Dai diarii si rac coglie che li tumulti di Napoli , detestando la Inquisizione alcuni pochi cattolici, principiarono in sett. 1563 sino 23 aprile 1564» (ff. 129 ss.) ;
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 113
«Persecuzione eccitata contro al Sig. Giulio Santorio, che fu poi card. S. Severina, per la verità della fede cattolica» (ff. 142-159)
Autobiografia: Persecuzione a Napoli dagli eretici Luterani, e fà pub bliche dispute con minacce di morte. Scrive «Persecuzione eccitata contra di me Giulio A. Santoro, servo di Gesù Cristo per la verità della cattolica fede» (ed. Cugnoni, p. 11-13).
C 112: «Del progresso e fine del Concilio, delli romori di Napoli et al tri avisi».
Cf. J. Birkner, Ein zweiter Carajfa-prozess unter Pius TV, «Ròmische s
Quartalschrift, 41 (1933) , p. 79-99; S. Ricci, Giovinezza di un Inquisi tore, G. A. Santori, Giordano Bruno e il Santo Uffizio a Napoli, in Bruniana et Campanelliana, I (1995), pp. 249-271.
6) «Vita del card. Giulio A. Santori detto S. Severina scritta da lui me
desimo», ed. C.Cugnoni Roma, Società Romana di Storia Patria, 1890, dai mss. Corsini 808 ff. 1-114 e 405 ff. 147-215, col titolo: Autobiografia di mons. G. A. Santori, card. S. Severina. Altra copia della vita si trova nella biblioteca Altieri di Roma, cod. 22 C 13. Cf. H. Jedin, Die Autobiographie des kard. G. Santoro, Wiesbaden 1969; F. Combaluzier, Sacres épiscopaux à Rome conférés par le card. G. Santori d'après son Autobiographie de 1566 a
1592, «Sacris Erudirà», 19 (1969-1970). — Chigi M. 1. 10, «Vita e successi dei due cardinali Santorio Giulio di
S. Severina e del card. Cecchini, descritti da loro medesimi», ff. 1-272 per il Santoro con l'indice della sua vita, ff. 273-486 per il card. Domenico Cecchini (fi656).
Chigi N.III, 76,7, ff. 123-228: «Vita di Giulio Santorio card. S. Severina scritta da lui medesimo», in Raccolta di varie scritture ecclesiastiche, poli tiche e storiche dall'anno 1562...
Ottoboniano lat. 2168 ff. l-149:»Vita e successi del card. S. Severina».
7) Arm. 52, 17 (Audientiae), f. 55: «Laudum et sententia Iulii A.Santo rii super controversiis Ecclesiae Casertanae».
C 231: «Laudum et sententia Iulii Antonii Sanctorii super controver siis Ecclesiae Casertanae».
Cf. Autobiografia: «Per il Sinodo diocesano di Caserta del 1557 scrive
un libro sul modo di officiare la chiesa secondo la dignità e gradi del clero
che con molta istanza poi mi fu domandato dal card. Borromeo: Laudum
et sententia Iulii A. Sanctorii super controversiis Capituli Ecclesiae Caser
tanae « (Ed. Cugnoni p. 11-12) Cf. R. de Maio, Riforme e miti della Chiesa del Cinquecento, Napoli
1973, p. 234.
8) Nat. lat. 12064 (già Mise. Arm. X, 89): «Acta et vitae Sanctorum a
card. S. Severinae forsitan collecta» ff. 1-537; lettera dell'arciv. di Monrea
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114 FILIPPO TAMBURINI
le, Ludovico de Torres (fi584) al card, di S. Severina sulla vita di S. Filip po Arginione del 20 maggio 1579 (f. 247);
A 11, Β 43, C 43, D 11: «Vitae Sanctorum manuscriptae». Cf. A. Oldoinus, Atheneum Romanum, Perusiae 1676, p. 438: «Sancto
rum plurimorum (card. S. Severinae) acta collegit ex Baronio in Notis ad
Martirologium Romanum et precipue collegit in unum Vitas Sanctorum totius provinciae Campaniae».
A. Ciacconius - A. Oldoinus, Vitae et res gestae Pontificum Romanorum et SRE. Cardinalium, III, Romae 1677, p. 1042: «Vite dei Santi raccolte dal card. S. Severina dalle note del Baronio al Martirologio Romano; 7 die.
S. Urbani ep. , Acta antiquitus scripta, collecta a Iulio A.Sanctorio cardinali».
9) Vat. lat. 11766 f. 47 s.: «De origine altaristae S. Petri»;
10) Barb. lat. 2528 ff. 1-6: «De origine et officio altaristae Basilicae Prin
cipis Apostolorum de Urbe Iulii A.Sanctorii card. S. Severinae, relatio». C 237: «Relatio Iulii card. S. Severinae de origine et officio Altaris S.
Petri».
11) Vat. lat. 12229 ff. 180-189: «Indulgenze falsamente ascritte che sia no concesse a quei che portano il cordone dell'Ordine di S. Francesco, contro certi Frati Conventuali che le pubblicavano (manu card. S. Severi nae exaratus)».
C263: «De fratribus et sororibus Tertii Ordinis S. Francisci».
12) Vat. lat. 7532 ff. 1-33: «Praxis absolvendi prò Minoribus Peniten tiariis de Urbe. Decreta Iulii A.Santorio (a. 1592) et Scipione Burghesio (a. 1613), Penitentiarii Maiores».
13) Arni. 52, 17-22A: Arm. 52-17 «Audientiae 1566-1579»; Arm. 52-18 «Audientiae 1580-1585»; Arm. 52-19 «Audientiae 1586-1591»; Arm. 52,20 «Registrum sive Audientiae card. S. Severinae 1592-1594» Arm. 52,21 «Registrum sive Audientiae card. S. Severinae 1595-1597» Arm. 52,22 «Registrum sive Audientiae card. S. Severinae 1598-1602» Arm. 52,22A «Registrum sive exemplar Audientiarum card. S. Severi
nae ab initio ad a. 1594».
Chigi M.1.7:«Audientiae card. S. Severinae , a. 1592-1594, ff 237 (t. I); Chigi M. 1.8:»Audientiae card. S. Severinae , a. 1595-1597, ff 207 (t. II); Chi gi M.1.9:«Audientiae card. S. Severinae , a. 1598-1601, ff 113 (t. Ili); A43, Β 4, C4 , D43: «Audientia card. S. Severinae diversorum pontificum tomi 6. Dua li ha avuti il sig. cappellano del card. Francesco Barberini».
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 115
Cf. Autobiografia: «dal primo giorno che fui assunto al cardinalato ho scritto tutte le cose consistoriali, con far anco i libri delle mie private au dienze havute dai papi» (Cugnoni p. 50).
L. Pastor, Storia dei papi, Vili, pp. 115 e 619, Appendice n. 90-95. J.
Kraicar, Card. Giulio A. Santoro and the Christian East. Santoro's Au diences and Consistoriai Acts, Roma 1966 (Orientalia Christiana Analec ta, 177).
14) «Compendium processuum qui fuerunt compilati sub Paulo III, Iulio III, et Paulo IV», ed. C.Corvisieri , Roma a cura della Soc. Romana di Storia Patria, 1880.
Il «Compendium» edito dal Corvisieri è copia d'un esemplare apparte nuto al card. Santoro. Paolo Emilio Santoro, nipote del card., cedette tale
esemplare nel 1610 al p. A.Caracciolo dei Teatini di S. Paolo di Napoli, che lo tenne sotto chiave nell'Archivio del suo convento.
«Anno 1610. Exscriptum est hoc Compendium ex manuscripto apud card. Sanctorium, concessu Pauli Aemilii eius nepotis» (ed. Corvisieri, p. 41) cf. M.Firpo, Il processo inquisitorìale del card. G. Morone, I, Il Compen dium, Roma 1981, p. 39-49; S. M. Pagano-C. Ranieri, Nuovi documenti su Vittoria Colonna e Reginald Pole, Città del Vaticano 1989, p. 40-41, i quali attribuiscono il Compendium al card. Santoro «una delle figure più inte ressanti e tipiche della nuova classe dirigente chiamata ai vertici della Chiesa nella Ila metà del '500.
15) Vat. lat 12124, ff. 330-333V: «(Vita) scritta di mano propria del card, di S. Severina del titolo di S. Bartolomeo all'isola, Giulio A. Santoro,
(f 333r) Dalle note in fogli volanti del card. S. Severina, 2 die. 1563». (Mi se. Arm. XI, 43-45)
16) - Napoli Archivio Capitolare, Varia; ASR Arm. 52, 17 f. 56: Testamento del card. Alfonso Carafa, 28 agosto 1565, steso dal card.
Santoro.
17) - Barb. lat. 585 ff. 203: «Quae gesta sunt inter Liberium et Felicem
episcopos»; Barb. lat. 2520 e 3217 f. 236 «ex. cod. Bibl. Vat. 3786 e 3787:
«Gesta inter Liberium et Felicem episcopos et quaedam epistola schisma
ticorum». A 9, Β 42, C 42, D 9: «De Liberio et Felice».
Autobiografia, ed. Cugnoni p. 48: «De Liberio et Felice».
18) Vat. lat. 5555 ff. 1-38: «Doctoris Delgado, Vicarii Generalis archie
piscopi Toletani, canonici Compluten., Quaestio de usuris Iudaeorum; an
liceat Summo Pontifici...dispensare in terris sibi temporaliter subiectis in
usuris exercendis per Iudaeos ad Iulium A. Santorium card. Severinae».
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116 FILIPPO TAMBURINI
19) Acta Sacri Consistorii. Vat. lat. 7062 f. 1-436: «Sanctorii card. S. Severinae Acta Sacri Consi
storii sub diversis pontifìcibus a die 1 ian. 1575 ad a. 1595». Vat. lat. 10222
f. 1-501: «Iulii A.Sanctorii card. S. Severinae Acta Consistorialia Pii V, Gre
gorii XIII, Sixti V, Gregorii XIV, Innocentii IX, Clementis Vili ab a. 1570
usque 1595» (con aggiunta dopo la morte del Santoro 1602). Ms. entrato
alla BAV nel 1893 per dono di Scipione di Rende, arciv. Di Benevento (Cf. J.
Bignami Odier, La Bibliothèque Vaticane de Sixte IV à Pie XI, p. 241, 254). Bariκ lat. 2871 f. 1-754: «Acta Consistorialia ab a. 1570 ad a. 1599,
auctore Iulio A.Sanctorio card. S. Severinae sub Pio V, Gregorio XIII, Six
to V, Gregorio XIV, Innocentio IX, Clemente Vili; f. 755-800:
«Consistoria et alia quae desunt in Actis Consistorialibus a Iulio
A.Sanctorio descriptis, sub iisdem Pontifìcibus».
Ottob. lat. 594 f. 1-419: «Acta Sacri Consistorii sub Pio V et Gregorio XIII a die 7 madii 1570 per totum 1574 descripta per card, de S. Severina.
Tomus primus. Ottob. lat. 595 f. 1-354: «Tomus alter a die 1 ianuarii 1575 per totum a.
1595».
20) - ASV Fondo Concistoriale, Acta Miscellanea.
n. 13 Acta Concistorialia Pii V, Gregorii XIII, Sixti V, Gregorii XIV, In
nocentii IX, Clementis Vili, ab a. 1570 usque a. 1595 a Iulio A.Sanctorio
card. S. Severinae descripta». (già Arm. XII, 127). n. 20-21. Tomus I rerum Concistorialium quatuor libros complectens,
auctore Iulio card. Sanctorio de S. Severina nuncupatus (6 giugno 1498
19 dicembre 1569; 2 maggio 1518-23 marzo 1585; 3 genn. 1563-7 nov.
1565 maggio 1570-10 genn. 1575), «ex actis card. Carafae». Tomus II rerum Consistorialium quatuor libros complectens... (19
genn. 1575 - 13 die. 1578 del Santoro; 19 genn. 1579 - 8 apr. 1585 del San
toro; 10 maggio 1585 - 11 die. 1595 del Santoro; 17 agosto 1597 - 23 lu
glio 1664) n. 22. Indice dei n. 20-21. n. 34. Acta Concistorialia coram Pio IV cum fragmentis card Gamba
rae et S. Severinae ab a. 1559 die 25 dee. usque ad diem 9 dee. 1565; f. 414
«Supplemento di Diarii del S. Severina, 16 genn. 1589 alli 29 marzo
1599». (già Arm. XII, 125) n. 36. Acta Consistorialia... ab. a. 1570 usque ad a. 1595 a Iulio
A.Sanctorio card. S. Severinae descripta. n. 45-52. Concistori e proposizioni di chiese e monasteri di mano del
card. Santoro: (già Arm. XII, 142): «Propositiones ecclesiarum et alia» n. 45. 2 giugno 1570 - 17 die. 1576 n. 45 bis. Actorum Consistorialium Diarium (17 V 1570 -17 XII1576) n. 46. 7 genn. 1577- 15 die. 1578 n. 47. 9 genn. 1579 - 16 die. 1581
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 117
n. 48. Concistoralia Gregorii XIII. n. 49. 10 maggio 1585 - 19 die. 1588 n. 50. 9 genn. 1589 - 9 die. 1591 n. 51. 14 feb. 1592 - 19 die. 1594 n. 52. 11 gen. 1595 - 20 maggio 1599 n. 53. «Diversae formulae decreti Concistorialis» (1554-1601) n. 66. «Acta Concistorialia ab a. 1570 usque a. 1595 a Iulio A.Sancto
rio descripta». (già Arm. XII, 161 A) (con interventi di sua mano) — A 44, Β 5, C 5, D 44: «Concistoria tomi 7; A 45, Β 6, C 6, D 45: «Duo
volumina (Concistorialia) habet Em.mus card. Barberinus et reperiuntur penes archiep. Polum» (Fausto Poli fi653).
Autobiografia, ed. Cugnoni, p. 50,: «Io dal primo giorno che fui assun to al cardinalato ho scritto tutte le cose concistoriali, con far anco i libri delle mie private audienze havute con i papi».
— Roma, Biblioteca Corsini, cod. Corsiniano 47: «Acta Concistoria lia...1570 — 1595 (=1584) a Iulio Sanctorio a S. Severina descripta».
Bibliografia:
Laemmer, Zur Kirchengeschichte des sechszehnten und siebenzehnten
Jahrhunderts, Freiburg in B., 1863, p. 138, 191; P. Tacchi Venturi, Diario Concistoriale di Giulio A.Santori, card, di S. Severina, Roma 1903, p. 6; I.
Carini, Atti Concistoriali dal 20 maggio 1570 al 19 die. 1604, Roma 1893
(descrizione del ms. del Santoro, ora Vat. lat. 10222, entrato nella BAV nel
1893 per dono dell'arciv. di Benevento, Scipione di Rende); C. Korolewski, Le udienze e relazioni Concistoriali del card. Santoro per gli affari della Chiesa Orientale, in Studion 56 - 8 (1928-1931, Supplemento; Jo. Korze
niowski, Excerpta ex libris manuscriptis Archivi Concistorialis Romani
1409-1590, Cracoviae 189, p. 55 s. 62; G. Mercati, Del diario del card. S.
Severina, in Opere Minori II, Città del Vaticano 1937 (Studi e Testi 77, p. 497 s.); G. Papa, A proposito dei Diari Concistoriali del card. Santoro, in
RSCHI 8 (1954), p. 267 ss.; J. Kraicar, Santoro's Audiences and Concisto rial Acts, Roma 1966, p. 166-201; A. Mercati Sussidi per la consultazione dellArchivio Vaticano, Roma 1926, p. 208-212 (Studi e Testi 45); G. Gual
do, Sussidi per la consultazione dell'Archivio Vaticano, Città del Vaticano
1989, p. 342-346.
21) - Archivio S. Penitenzieria «Scripta diversa ad Poenitentiariam
spectantia, 1592». Volume manoscritto, legato in pergamena, appartenuto al card. Santoro Penitenziere Maggiore dal feb. 1592, con interventi di sua
mano, Cf. Vat. Lat. 7532, «Praxis absolvendi prò Minoribus Penitentiariis
de Urbe. Insunt Iulii A.Sanctorio et Scipionis Borghese cardinalium Peni
tentiariorum decreta, data a. 1592 et 1613».
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118 FILIPPO TAMBURINI
Indice del Volume: f. 2-4: Personale di Penitenzieria. f. 8-13v: Tasse per dispense matrimoniali. f. 18-23: Facoltà dei Penitenzieri di S. Pietro nella Quaresima 1592. f. 25-26: Suppliche per la conferma dei PP. Conventuali a Penitenzieri
di S. Giovanni in Laterano, ove erano entrati il 4 marzo 1568 viva voce di Pio V e senza conferma d'alcun Breve papale.
f. 27-28: Facoltà e dubbi dei Penitenzieri Lateranensi. f. 30-31 : Facoltà dei Penitenzieri Liberiani e loro entrate, f. 32-57: Facoltà dei Penitenzieri Minori nella Quaresima 1592 e riser
va dei casi. f. 58-82: Osservazioni dei Penitenzieri Minori sulla riserva dei casi
(marzo-aprile 1592). f. 83-84: Formole antiche per l'assoluzione. f. 85-86: Lista dei nomi di Penitenzieri Minori delle tre Basiliche, f. 88-95: Trattato intorno al foro penitenziale ed ai Procuratori della
Penitenzieria del sac. Carlo Frontera. f. 96-98: Sulla Bolla di nomina a Penitenziere Maggiore del card. San
toro, lettera di Vestrio Barbiano. f. 100: Presa di possesso del card. Ranuccio Farnese, Penitenziere
Maggiore il 13 feb. 1547 «ex veteri formulario Poenitentiariae». f. 101-109: Copia della bolla di nomina a Penitenziere Maggiore del
card, di S. Severina. f. 110-111: Copia della bolla di nomina a Penitenziere Maggiore del
card. Ippolito Aldobrandini «ex Registro secreto bullarum Sixti V». f. 112-120: Bolla di Giulio III intorno alle facoltà del Penitenziere
Maggiore ed alla validità delle lettere della Penitenzieria. f. 122-136: Dubbi del Nunzio di Praga, Voti dei Prelati di Segnatura
(Giustiniani, Forcellati) e corrispondenza del Penitenziere Maggiore. f. 137-138: Dispense matrimoniali concesse dalla Penitenzieria al tem
po di Pio IV (dagli appunti del card. Scipione Borghese) f. 139-140: Dubbi dell'inquisitore di Liegi, Antonio Genard. f. 143-145: Caso proposto dal Procuratore dei Monaci Olivetani, f. 146-148: Facoltà concesse al Collegio dei Penitenzieri Lauretani S.
J., con bolla in pergamena del card, di S. Severina. f. 1469-163: Exempla litterarum seu bullarum officiorum S. Poeniten
tieriae (nomine di Officiali dell'Ufficio). f. 165-170v: Modifiche alle facoltà dei Penitenzieri di S. Pietro, f. 171-174v: Sulle pene in foro interno circa il peccato di sodomia nei
chierici. f. 175-177: Concorso all'ufficio di Scrittore della Penitenzieria. f. 178-179: Motu proprio di Gregorio XIV al card. Ippolito Aldobran
dini, Penitenziere Maggiore, sulle facoltà della Penitenzieria (1591). f. 180-184: Facoltà del Penitenziere Maggiore.
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 119
f. 185-188v: Circa due stanze della Penitenzieria, situate nel Palazzo
Apostolico abitate dal card. Pepoli. f. 191-194v: Esami dei Penitenzieri Minori ed approvazione del card.
Penitenziere Maggiore con patente di confessione. f. 195-205: Facoltà per il Collegio dei Penitenzieri Lauretani. f. 206-23 8v: Facoltà dei Penitenzieri Lateranensi e Liberiani; casi ri
servati al papa e alla Santa Sede. f. 240-242: Casi riservati ai Penitenzieri di S. Paolo nell'Anno Santo, f. 244-268: Compensi ai Penitenzieri Straordinari delle Basiliche Ro
mane per il servizio prestato nella Settimana Santa di vari anni. f. 272-273: Supplica al S. Padre sulla riforma della Penitenzieria. f. 274: Copia della Bolla di Eugenio IV «Pastoralis officii cura» del 1431. f. 276-282: Diritti storici dei Penitenzieri di S. Pietro rispetto a quelli
di S. Giovanni in Laterano (del card. Aldobrandini, 1586); Supplica dei medesimi con richiamo ad un «vetusto statutorum libro».
f. 283-300v: Riforma della Penitenzieria del card. Antonio Pucci, card, dei Ss. IV Coronati, del 23 genn. 1536 (cf. Goller, E., Die pàpstliche Poeni
tentiarie, Roma 1911, p. 43-69). f. 302-312: «Bullae officium S. Poenitentiariae concernentes (Clemen
te Vili e Pio V, a stampa). A 32, Β 26, C 26, D 32: «Poenitentiaria; D f. 576: «Formularium carta
rum Sacrae Paenitentiariae ligatum. Alia quaedam Paenitentiariae non liga tum». D f. 579v: «Multa spectantia ad S. Penitentiariam, facultates Peniten
tiariorum, bullae variae, nomina officialium, taxae, concessio officii Peni
tentiariae et minorum officiorum, taxae dispensationum matrimonialium».
22) Barb. lat. 3369 f. 86: «Alleganze mandate dalla bona memoria del
card. S. Severina per il bigamo di S. Severo alli ministri regii».
23) - «Rituale Sacramentorum Romanum Gregorii papae XIII Pontifi
cis Maximi iussu editum, Romae 1584. Corpus cardinalis Sanctorii». (BAV
Liturgia C.V. 24) — Barb lat. 549: «Pontificale doctoris Thomasii (ex Bibliotheca card.
Sanctorii») — Barb. lat. 559: Missale iuxta ritum Ecclesiae Lugdunensis cum no
tis musicalibus» (Ex bibliotheca card. Sanctorii, Romae; die XII mensis
novembris 1584. Accepi dono transmissum Lugduno a d. Petro Depinac
(D'Espinac) archiepiscopo Lugdunen.» (fi599). — Barb. lat. 560: «Missale. (Ex bibliotheca card. Sanctorii) — Barb. lat. 562: «Ordo Missalis Fratrum Minorum secundum con
suetudinem Romanae Curiae (Ex bibliotheca card. Sanctorii)». — Barb. lat. 563: «Orationes totius anni circuii. Missale sine epistulis
et evangeliis. Hic liber est Basilicae XII Apostolorum. (Ex bibliotheca
card. Sanctorii)».
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120 FILIPPO TAMBURINI
— Barb. lat. 631: «Pontificale charactere Longobardo. Iste liber est Sa cri Monasterii Casinensis. Ex bibliotheca card. Sanctorii (manu Holste
nii)» «Die 8 martii 1579 accepi missum a Andrea de Suessa monasterii Ca sinen.» (manu Sanctorii, qui scripsit: «Indice d'un Pontificale del mona stero Casinese in lettere Longobarde, mandato per don Geronimo Carac ciolo e ricevuto con sue lettere il 27 feb. 1579»).
— Barb. lat. 632: «Rituale Melphiensis ecclesiae. Ex bibliotheca card.
Sanctorii; ex dono Dyonisii Tirelli canonici die 24 maii 1578». — Barb. lat. 697: «Rituale ecclesiae Capuanae. Ex bibliotheca card.
Sanctorii». — Barb. lat. 699: «Missale cum notis musicis... charactere Longobar
dico; fuit ecclesiae Caiacen. et postea card. Sanctorii». — Barb. lat. 681: (Sublacense): «Pontificale seu Ordinarium. Ex bi
bliotheca card. Sanctorii. Iste liber est monasterii Sublacensis n. 332», con una lettera di Vittorino da Aversa, monaco di Subiaco, al card. Santoro scritta nel 1579 (ff I-TV)
BAV, Stamp. Barb. Β. III. 82. «Liber sacerdotalis secundum usum... Lugdunen. ecclesiae. Venumda
tum Lugdunum... Romae die XII mensis nov. 1584». «Accepi transmissum a d. archiepiscopo Lugdunen. Petro Depinac» (Petrus d'Espinac)» (di ma no del Santoro in fine del volume).
BAV, Stamp. Barb. Β. IX, 34. Missale Romanum... Venetiis apud Iunctas 1563». «Emptum a Domi
nico Basa bibliopola die XII sept. 1584» (di mano del Santoro in fine del
volume). — Barb. lat. 598: «Ex bibliotheca card. Sanctorii. Ordo Missalis secun
dum consuetudinem Romanae Curiae». — Barb. lat. 603: «Missale cum notis musicis charactere Longobardo.
Fuit primum Ecclesiae Caiacen. et dein Bibliothecae card. Sanctorii. — Barb. lat. 657: «Ordo Missalis secundum consuetudinem Romanae
Curiae cum notis musicis. Ex bibliotheca card. Sanctorii.» — Barb. lat. 658: «Ordo missalis secundum consuetudinem Romanae
Curiae. Ex Bibliotheca card. Sanctorii Melphiae, ex dono d. Ioannis Fran cisci Minervae, 24 maii 1578».
Cf. Autobiografia, ed. Cugnoni p. 51 e 54: In questo tempo (a. 1584) Sua Santità mi esortò ch'io dovessi dar fine al Rituale già cominciato con la sua beneditione... acciò il mondo e massime le nazioni straniere non credessero che vi fossero molti dubbi e molte difficoltà per uscire in luce».
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 121
Bibliografia:
G. Mercati, Ancora sul Rituale del card. Santorì, in Opere Minori II, p. 503 s. (Studi e Testi 77); P.M. Baumgarten, Ν eue Kunde von Alien Bibeln, Roma 1922-1927, I, p. 52-65: «Das Rituale des cardinalis Santorio»; B.
Lowenberg, Das Ritual des kard. Iulius A.Sanctorius; ein Beitrag zur En
stehungeschichte des Rituals Roma, Miinchen 1937 (diss.), p. 42 S.: «Die li
turgischen Bûcher aus der Bibliotek des kard. Sanctorius», p. 43 s. ove so no indicate numerose edizioni a stampa di libri liturgici, segnalando l'ap partenenza al Santoro. In quanto al libraio romano Domenico Basa sopra nominato (Stamp. Barb. Β. IX. 34) e i suoi rapporti con la Curia papale, vedi il Baumgarten, Neue Kunde, Indice s.v.
24) Vat. lat. 7030 f. 1 : «Decretum ut Panvinii opera recognoscantur die 27 sept. (1592)»; (f. 2) «Catalogus librorum Honuphrii Panvinii nondum
impressorum a. 1592»; f. 20: «Censura in libros H.Panvinii de varia Roma
norum Pontificum creatione». Vat. lat. 7928 f. 150 (v.n. ): «1592 Mercurii
die 23 septembris. Iulius A.Sanctorius S. Severinae vulgariter nuncupatus, de ordine Clementis Vili vocavit sequentes M. Miranda, Sacri Palatii
Magistrum, Robertum Bellarminum et me Franciscum Peniam, Rotae
Auditorem, et Federicum Metium familiarem suum et exposuit qualiter an
te aliquot annis per obitum fratris Honuphrii Panvini (t 14 apr. 1568) man
serunt duae arcae plenae libris manuscriptis, qui fuerunt illius patris par timi ab ipso compositi, partim ab aliis auctoribus, quae manserunt penes card. Sabellum et deinde penes card. Rusticuccium... (ut libri) utiles retine
rentur trasmittendi ad Bibliothecam Vaticanam...». Gli scritti del Panvinio furono sottoposti ad esame da parte del card. Santoro, quale membro della
Inquisizione, una prima volta nella seduta del 2 gennaio 1586 «coram Pon
tifice» e successivamente il 23 settembre 1592, insieme al card. Bellarmino, all'Uditore di Rota Francesco Pena ed altri come detto sopra. Lo scritto del
Panvinio sottoposto ad esame dal S. Officio è in particolare il «De primatu Petri», stampato a Verona nel 1589. Nelle date 16 dicembre 1587, sotto Si
sto V, e il 22 ottobre 1592, sotto Clemente Vili, risulta che i manoscritti del
Panvinio si trovavano nel Guardaroba del papa in particolare: «De primatu Petri cum annotationibus et censuris», «Ceremoniale collectum per eun
dem Onofrium manuscriptum foliorum 196 ex papyro in pergameno» e il
Regesto delle lettere d'Innocenzo III. Il Santoro nell'ottobre 1592 chiese a
Clemente Vili il prestito «delle scritture del Guardaroba» e il papa diede in
carico di ciò al Tesoriere Generale mons. Bartolomeo Cesi «perchè serviva
per la revisione di essi (libri) nella Congregazione «. A questo proposito no
tiamo che nell'elenco C (Vat. lat. 8185 f. 397 e 400) della Biblioteca del San
toro (n. 72 e 201) si legge: «Index eorum quae continentur in libro Sacri
stiae Palatii Apostolici tempore Pauli IV» e «Inventario delle scritture ch'e
rano nella guarderobba del papa quando fu fatto Sisto V».
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122 FILIPPO TAMBURINI
Cf. P.M. Baumgarten, Ν eue Kunde von Alien Bibeln, I, p. 339 s.; Bigna mi Odier J., La Bibliothèque Vaticane, Città del Vaticano 1973, p. 81, 94; Index des livres Interdits, directeur J.M. De Bujanda, IX , Sherbrooke 1994,
p. 161 n. 408: Index de Parme 1580: «Onufrius Vitae Pontificum».
25) Vat. lat. 8185 f. 335rv: «Nota de' libri et altre scritture con disegni restate nella Guardarobba.
Theofilato in greco. Innocenzo III: decreta et epistole. Caroli Bavilli... De intellectu, de sensu nichilo. Ars oppositorum cum
epistolis. Confutatione della Con... fatta dal p. Fulgentio, Servita , alle conside
razioni di maestro Paolo di Venetia (fr. Paolo Sarpi) contro l'oppositione del R.P.Maestro Giovanni Antonio Bovio, di Mastro Giovanni Stephano.. piemontese Carmelitano.
Un Breviario antico stampato dell'anno 1563. Un Messale in ottavo dell'anno 1536. Confutatio cavillationum contra Caperna... Marci Antonii Constantii Lovanien. Parisiis. Un Messale antico in quarto dell'anno 1561. Enarrationes in librum Iob Augustini Steuchii. Mantillos Caesaris Delphini. Refutatio scripti Petri Mallii de Albae Iuliae editione 1562. Thomae philologi Ravennae, De vita hominis ultra centumviginti an
nos pervahenda Iulio III Venetiae edita.
(f. 335v) Iohannis Antonii Viperani De divina providentia. De summo Romano Pontifice summarium Hieronymi Manfredi Bo
noniensis. Oratio habita die Cinerum in Capella Pontificis de Quadragesi ma, ieiunio ad Clementem Vili.
Missale Romanum antiquum impressum a. 1535 in folio.
Disegno del tempio di Salomone stampato. Bulla Pii V super celebratione festivitatis S. Thomae Aquinatis. Bulla Pii V prohibitionis blasphemiae et aliorum vitiorum. Bulla Pii IIII prò quo... subiciuntur visitationi et in... ordinationis Ecclesiae Grecorum... prelati. Bulla Pauli IIII circa hereticos et scismaticos sententia condemnatio
nis Odetti a Castiglione alias cardinalis. Plichi 6 de Censi, manoscritto.
Disegni del Tevere, Valli di Comacchio, del Po di Chiane, lagho Trasi meno.
Cf. Autobiografia, ed. Cugnoni, p. 62 (165): «Così anco li ricordai (a Sisto V, anno 1585) che si facesse inventario delle scritture ch'erano in guardarobba del papa, de quali parte dovevano essere lettere de nuntii e trattati di principi... altre di governi del Stato ecclesiastico rispetto la Con
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 123
sulta, altre appartenenti al Santo Offìzio et altre di papa Gregorio (XIII), onde era bene restituirle ai suoi nepoti».
«Si parlò (con Sisto V anno 1586) della bolla di Clemente VII... a favo re dell'imperatore Carlo V, ancorché fosse da me ricercata diligentemente in guardarobba, dove stavano tutte le scritture di Sicilia.» (p. 72)
Napoli, Biblioteca Brancacciana, I, B, 2 f 297: «Scripturae quarum nota hic continetur fuerunt consignatae domino card. S. Severinae de mense februarii 1593; erant autem nella guardarobba del papa a S. Pie
tro», cf. A. Miola, Catalogo topografico-descrittivo..., in Bollettino del Bi
bliofilo, I, 1919 p. 46: «a pag. 297 comincia un elenco di scritture e pro cessi del S. Uffizio».
26) - ASV Miscellanea, Arm. I, 20-28: «Scritture di Francia 1569-1592
(9 tomi) Ami. I, 29 «Francia. Varie.» Arm. I, 32 «Francia. Tomo 15.» Vai. lat. 7498 ff. 225-291: «Iulius A.Sanctorio card. S. Severinae, Acta
Congregationum S. R.E. Cardinalium de negotiis Galliarum ab anno
1589 ad a. 1594». «Scritture di Francia; Congregationes de rebus Franciae ...» (A 12, 22,
25-31, 33-34; Β 30-41; C 30-41; D 12, 22, 25-31, 33-34, D f 580: «Libri rice
vuti daH'E.mo Barberini per mettere nell'Archivio Vaticano. Scritture di
Francia dal 1569 sino... 1591, (= 5 volumi), tutti sono stati fatti accomoda
re e ricoprire. Scritture varie di Francia tomi tre in foglio. Congregationes de rebus Franciae dal 1589... 1595 (= 3 tomi). Lettere scritte di Francia al
card. d'Este (Ludovico d'Este)... 29 luglio 1895 sino 5 agosto 1595». cf. ASV, Indice 1029 I; De Maio, p. 154 n. 45.
27) - Vat. lat. 12147 ff. 472 (già ASV, Arm. XV, 68). «Varia quae scripsit et collegit card. Iulius A.Santoro S. Severinae cir
ca electionem papae, an cardinales teneatur ministrare Consilia papae, de
preventione causarum criminalium, de concubinis clericorum et laico
rum, de dispensatione super voto continentiae et diversa alia, prout in in
dice (ff. IV ss.). Plura insunt manu card. Santorio exarata (f. 112). Privile
gi, sententie, patti, lettere ducali et altre ragioni della Chiesa di Ceneda,
litterae et documenta originalia». (C, 10,12).
28) - Vat. lat 6547 f. 315: «Nota del card. Santoro sugli ordini dati da
Gregorio XIII per la liberazione di Domenico Sparagana di Pontecorvo
dalle mani dei banditi, Roma 3 nov. 1594» (in latino, minuta).
29) Vat. lat. 6547 f. 172-173: «Scrittura del card. Santoro riguardo una
permuta di beni del convento di S. Maria dèll'Ordine dei Serviti in Lucca,
Roma 14 genn. 1591» (minuta).
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124 FILIPPO TAMBURINI
30) Va/, lat. 7497:
(f. 27) «Risolutione fatta dal Consiglio privato di Navarra a Chartres, essendo presidente il card, di Borbone. Excerptum ex libro 30 card. Santo rio in Archivio Vaticano f. 240».
(f. 27) «Arresto della Corte di Parlamento contro le bolle monitoriali date da Gregorio XIV in Roma, 1 marzo 1591. Excerptum ex libro 30 Ar ch. Vaticani card. Sanctorii f. 254.
(f. 29) Articoli fatti nel Consiglio di Stato di Francia per esser mandati alle Corti di Parlamento del Regno. Excerptùm ex libro 30 card. Sanctorii f. 209».
(f. 33, 43) «Capita quatuor de mandato Sixti V obiecti card. Johanni Fr. Mauroceno (Morosini), ohm legato de latere in Regno Franciae ob in felices successus qui tempore suae legationis contigerant. Excerptum ex li bro XII card. Santorio in Arch. Vaticano f. 365.
(f. 60) «Crudeltà più che barbarica perpetrata per comandamento del Re sulla persona del card, di Guisa, arciv. duca di Reims, Primo Pari di Fancia. Ex libro XII f. 10, est card. Sanctorio».
(f. 61) «Reges et principes de captura vel caede praelatorum crimina tos coram papa... exempla aliqua. Excerptum ex libro XII f. 128, est card. Sanctorio.
31) Vat. Lat. 6533 ff. 79-84, «Iulius A.card. Sanctorii... testimonium vi vae vocis oraculo Gregorii XIV in favorem conventus Servitarum Lucae».
32) Vat. Lat. 12014 (Mise. Arm. X, 1), ff. 1071.
Excerpta vota et testimonia diversorum, magna ex parte manu
I.A.Sanctorii, archiep. S. Severinae. (f. 1) Lucae Salgadi iurisconsulti , tractatus de modo procedendi contra prelatos in Officio S. Inquisitionis ex commissione apostolica... in causa Toletana... archiepiscopi S. Severinae votum seu consultatio...».
— Vat. Lat. 12015 (Arm. X, 2) ff. 1080 (inter alia): (f. 3) Copia litterae Capituli Toletani ad papam, 23 iulii 1569; (f. 4) Circa Cathecismum; (f. 14) Votum I.A.Sanctorii; (f. 30) De libro
rum prohibitorum usu et lectione; Excerpta ex tomo III Bibliothecae sanc torum et aliis libris (f. 76); (f. 158) I.A.Sanctorii votum ad Gregorium XIII; (f. 386) Allegationes doctoris Delgadi.
— Vat. Lat. 12016 (Arm. X, 3) ff. 904. (inter alia). (f. 297) De testibus singularibus in causa haeresis excerpta ex
I.A.Sanctori tractatulo; (f. 323) I.A.Sanctorii epistula ad archiepiscopum Salernitanum, 13 iun. 1567; (f. 327) Alexandri Casali epistola ad I.A.Sanc torium, 22 iun. 1567; (f. 330) Bartholomei Carranza epistula ad Pium V si ne temporis nota; (f. 672) Sententia diffinitiva originalis in causa Toletana contra d. Bartholomeum Carranza de Miranda, archiep. Toletan. et eiu sdem abiuratio originalis die 14 apr. 1576...».
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 125
Cf. Autobiografia, ed. Cugnoni, p. 38: «et avendo abiurato l'anno in nanzi (1576) a 14 aprile in presenza del papa e de signori cardinali Inqui sitori, Bartolomeo Carranza di Miranda , già arcivescovo di Toledo, se ne morì questo anno (1577) tutto afflitto d'animo e consumato, essendo stata
quella chiesa (di Toledo) tanto insigne e celebre poco meno di 18 anni sen za pastore , per l'infelicità del povero arcivescovo morto , già processato, catturato, chiamato a Roma et abiurato».
Vai. lat. 12017 (Arm. X,4), ff. 937 «Ad faciendam sententiam materia seu silva... magna ex parte manu
I.A.Sanctorii; (f. 79) Votum generale in causa coram Gregorio XIII; (f. 242) I.A.Sanctorii epistulae ad card. Felicem de Montalto... Documentorum in causa Toletana index».
33) «Szàntó Istvan S. I., Dubitationes iussu card. S. Severinae propo sitae coram Protectoribus Seminarli Ungarici in Consistorio priusquam a coenobio Ungarico fratres Dalmati dimitterentur, 5 -V-1579».
Vai. lat. 6205 ff. 103-104 (originale)
34) «Antonii Lombardi archiep. Messanen. Consultatio super nonnul lis ritibus vel abusibus Graecorum degentium Messanae ad Iulium A. Sanctorium card. S. Severinae et eiusdem cardinalis Iulii A.responsio» -
Vat. lat. 5544 ff. 1-52; Barò. lat. 1013 ff. 117-145 (Ila parte), Barò. lat. 2607 ff. 65-76 (la parte), Barb. lat 1139 ff 1-43.
Cf. Roma e l'Oriente 1914 p. 339-360; 1915 p. 224-237; 1916 p. 128
141; 1917 p. 51-56, 121-129 (edizione del testo).
35) Testamento del card, di Pisa, Scipione Rebiba (f23 luglio 1577) steso dal card. Santoro.
Cf. Autobiografia, ed. Cugnoni p. 38. «Morse il card, di Pisa a '23 di lu
glio (1577), mio caro e antico signore et amico..., non mancai dal solito mio d'esser sempre assiduo nella sua malattia. Scrissi e stesi di mia mano il testamento ch'egli fece».
36) Vat. Lat. 6205, ff. 105-107 (originali in latino) Szàntó Istvan S. I. (1541-1612), Memoriale indirizzato a Gregorio XIII
e ai cardinali Sirleto e Santoro sul Collegio Ungarico e ai frati Dalmati
Eremitani di S. Paolo di S. Stefano Rotondo, 22 aprile 1575.
37) «De phrasi loquendi:. Dominus meus» (C121 ) -
Cf. Autobiografia, ed. Cugnoni, p. 75: «Scrittura del Santoro «Domi
nus meus», per rispondere ad una osservazione di Sisto V.
38) Vat. Lat. 11579 f. 79: «De zetario, zeta et diaeta necnon de zetetis et
diaetetis. Ex card. S. Severinae». («Diaetarius: Custos cubiculi interioris»)
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126 FILIPPO TAMBURINI
Cf. C 321: De zetario, zeta etc.»; Autobiografia, ed.Cugnoni p. 11:
«...composi (a.1556) un vocabolario in iure et un altro di vocaboli latini
poco noti e massime ecclesiastici».
39) Chigi Ν. Ili, 76, 7 ff. 256-263: «Oratione intorno alla canonizzazio ne del beato fra Diego» (de S. Nicolao del Puerto fl463). C248: «Super ca nonizatione beati Didaci de S. Nicolao», canonizzazione avvenuta sotto Innocenzo Vili nel 1588.
Cf. Autobiografia, ed. Cugnoni p. 75 (178): «...trattandosi della cano nizzazione (a. 1587) di san Diegho venni alquanto in rotta col sig. conte
Olivares, che voleva le cose a suo modo et in materia gravissima com'è la
canonizzazione, dove si deve andare con molta cautela, senz'haver riguar do a rispetti e favori humani. Si mandò poi a scusare con me».
40) Vai. lat. 6207 ff. 80-82: «Censura rev. di d.Antonii Lulli, Vicarii Bi suntin. in Commentarla episcopi Adurensis (Franciscus de Fuxo, vesc. di Aire fi594) super Pimandrum Mercurii Trismegisti. Ex litteris eiusdem Antonii scriptis d.cardinali S. Severinae pridie idus martii, receptis prima aprilis 1580». Cf. De Bujanda Index de Rome, Vili, p. 593 n. 685; E.Lim
brick, Hermetisme religieux au XVI siecle: le Pimandre de Francois de Foix de Candale, in Rénaissance et Reforme, XVI (1980), p. 1-14. Di Antonio Lulli , Vicario Gen. di Besançon, si può vedere il Barb. Lat. 3635. Lettere a Pio V nel 1566, e di Ermete Trismegisto «Flores sive flos florum» Barb. lat. 328 f. 78.
41) Napoli, Bibl. Brancacciana I, B. 2 f. 73. Nove documenti in italia no, latino e spagnolo degli anni 1593-'95, inviati al card. Santoro per il Senato di Milano sulla licenza di portare armi, concessa all'Inquisitore di Cremona, (cf. A.Miola, Catalogo topografico-descrittivo dei manoscritti del la R.Biblioteca Brancacciana di Napoli, in Bollettino del Bibliofilo, I, 1919, p. 43.
Cf. Autobiografia, ed. Cugnoni, p. 20
42) Napoli, Biblioteca Brancacciana, I.B.6, f. 1-143: «Miscellanea di ri ti greci. Memoriale delle cose di Levante al card, di S. Severina» (a. 1584).
(idem, f. 204) «De Graeco-italorum et orientalium Graecorum usibus et abusibus. Memoriales libelli traditi nobis (card. Sanctorio) ab Archidia cono terrae Salitri Idruntinae dioec. 1571, Romae».
(idem f. 346) «De graecorum discessu ab ecclesia Catholica Latino rum... Tractatus ad Summum Pontificem 1415 conscriptus. Accepi a d.Fe derico (Ranaldi fi590), Custode Bibliothecae Vaticanae die 21 aprilis 1580. Tractatus hic videtur crassiore Minerva et parum diligenter con scriptus, ita ferente illorum temporum iniuria atque historiae ignoratione.
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 127
In eo enim obscuri auctores citantur, omissis claris aut illustribus ecclesia ticae historiae scriptoribus graecis et latinis ac praeterea quorumdam hae reses vel singularium personarum schismata prò popularibus divisionibus seu generalibus schismatibus nationis Graecae ab unitate SRE. ascribun tur. Iulius Antonius card. S. Severinae».
— (idem f. 496) «Si è fatta relazione a Sua Santità hoggi 26 giugno 1578 et ordina che dove non è popolo greco s'estingua il rito greco» (di mano del card, di S. Severina)
— (idem f. 512) «Propositiones factae in Congregatione dd. Cardina lium Sabelli, Sirleti, S. Severinae, S. Sixti et Carafae, Praefectorum refor mationi Graecorum et Collegio Graecorum, habita die 12 ianuarii feria VI 1581 in palatio habitationis eiusdem card. Sabelli».
«Segue l'indice dei negozi et scritture di cui fu trattato nella Congre gazione, di mano del card, di S. Severina e le risoluzioni prese per ciascun affare».
43) Napoli, Biblioteca Brancacciana I.B. 7. Documenti sull'Inquisizio ne, (f. 75) «Index et summarium litterarum Apostolicarum spectantium ad officium S. Inquisitionis contra haereticam pravitatem, quae sunt in Regi stro Gregorii XI, quod in Bibliotheca Vaticana asservatur.
Extracta fuerunt haec per me Franciscum Pegnam de ordine et com
missione Gregorii XIII anno 1582 mense ianuarii, iubentibus... cardinali
bus Jo. Savello, Fr. de Gambara, Iu, A.Santorio et Hor. Madrucio, Inquisi toribus Generalibus».
Cf. A. Miola, Catalogo topografico-descrittivo dei Manoscritti della R.
Biblioteca Brancacciana di Napoli, p. 56-68.
44) Vat. lat. 12077 (già ASV, Miscellanea X, 115). (f. 32) «In Congregatione S. Officii in Palatio Apostolico, 20 febr.
1592. flulius Ant. card. S. Severinae Maior Penitentiarius».
(f. 35) «In Congregatione S. Officii in Palatio Apostolico, 3 martii
1592. flulius A.card. S. Severinae, Maior Penitentiarius».
(f. 36) «Romae, die 20 aprilis 1592, in Palatio Apostolico post Congre
gationem Silnquisitionis. f Iulius Ant. Card. S. Severinae, Maior Peniten
tiarius».
(Firme autografe del card. Santoro in calce a documenti riguardanti facoltà della Sacra Penitenzieria).
45) Reg. lat. 387 f. 169.
«Iulii A.Santori card. S. R.E. italicus quidam elencus documentorum
de Graecis quaerendorum».
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128 FILIPPO TAMBURINI
Lettere del Santoro
— Lettera del card. Santoro al Capitolo di Napoli: Roma, 2 giugno 1566, Napoli, Archivio Capitolare, Lettere III f. 81 (cf. De Maio, R., Rifor me e miti nella Chiesa del 500, Napoli 1973, p. 237 n. 24)
— Lettera all'arciv. di Napoli Mario Carafa del 24 nov. 1571; Napoli, Arch. Capitol., Lettere II f. 37 (cf. De Maio p. 241 n. 38).
— Lettera al Capitolo di Napoli: Roma, 15 maggio 1574; Napoli, Arch.
Capit. Lettere II f. 41 (cf. De Maio, p. 242 n. 42). — Lettera al Capitolo di Napoli, Roma, 27 aprile 1577; Napoli, Arch.
Capit. Lettere II f. 43 (cf. De Maio p. 242 n. 43). — Al Capitolo di Napoli, Roma, 24 giugno 1578; Napoli, Arch. Capit.,
Lettere II f. 45, III, f. 75 (cf. De Maio p. 311-312; 231 n. 4). — Al Capitolo di Napoli, Roma 19 dicembre 1578; Napoli; Arch. Capi
tol., Lettere II f. 47 (cf. De Maio p. 242 n. 45). — Al Capitolo di Napoli, Roma 21 agosto 1579; Napoli; Arch. Capitol.,
Lettere II f. 49 (cf. De Maio p. 243 n. 46). — Napoli, Archivio della Compagnia dei Bianchi della Giustizia. Let
tere e scritture, libro I (lettere del Santoro e del b. Paolo Burali d'Arezzo ai fratelli della Compagnia nel 1564 (cf. De Maio, p. 233 n. 12).
— Lettera del Santoro ai Governatori ed ai fratelli della Compagnia dei Bianchi di Napoli, Roma 10 maggio 1571; Arch. dei Bianchi della Giu stizia di Napoli, lettere e scritture f. 11 (De Maio, p. 211, n. 147)
— Lettera del Santoro alle religiose della Sapienza, 4 maggio 1571; cf. F. Maggio, Vita della ven. madre d. Maria Carafa, Napoli 1670 p. 383; De Maio p. 211 n. 147.
— Regin. lai. 2023 f. 301. Lettera da Napoli, 29 luglio 1565, del Santo ro a G.Sirleto per la sua elevazione alla porpora; (originale). Cf. Fragnito G., La Bibbia al rogo, p. 195 n. 57).
— Vat. lat: 6547 ff. 24-33v, 44-102, 123-328: Minute di lettere in latino ed italiano di mons. Flaminio Filonardi, vescovo di Aquino, del card, di S. Seve rina ed altri a diversi, Roma 1 luglio 1578-16 feb. 1600 (minute autografe).
— Lettera del card. Santoro a Sisto V sul card. Francesco di Gioiosa, 14 gen. 1589. Vat. lat. 7497 f. 25. Γ
— Lettera di Crocifero Nicolò, frate, al card. S. Severina per dar rag guaglio sul suo insediamento nell'isola di Candia, 1 nov. 1579. Vat. lat. 6416 f. 252-3 (originale).
— Sanvito Aniello, libraio di Napoli, scrive al card. Santoro sulla ven dita dei libri, ostacolata dalla mancanza di un indice di quelli proibiti, Na poli, 16 maggio 1577 (originale). Vat. Lat. 6416 f. 312-3.
— Lettera del card. Giovanni Francesco Gambara al card, di S. Severi na. Urb. Lat. 879 p. II f. 549rv.
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 129
— Lettera di Gisolfo Agostino O.P., Vicario del patriarca latino di Co
stantinopoli al card. Santoro con notizie sui Greci e su Giovanni Zigomal li, Pera, 12 nov. 1580. Vat. lat. 6416 f. 181-2 (originale)
— Dieci lettere di Graziani Anton Maria, Nunzio Ap. a Venezia
(t 1611) al card. Santoro, anni 1596-1598. Vat. lat. 13408 (passim.) ff. 12
13, 20-21, 77, 341v-2, 388v-390v, 409, 446, 456, 463v. — Lettera del card. Santoro contro l'uso in chiesa del Martirologio del
Maurolico, abate di Messina. Cf. G. Mercati, in Opere Minori, III, p. 363 s.
(Studi e Testi 78). — Lettera del card. Santoro al vescovo di Reggio Emilia, Francesco
Martelli, Roma, 18 nov. 1576. Arch. Capitolare di Reggio Emilia, in G.
Mercati, Opere Minori, III, p. 363-367 (Studi e Testi 78). — Giulio A. Santoro, dieci lettere al card. Antonio Caraffa, anni 1573
1574. Barò. lat. 5711 ff. 71-93. — Lettera del card. Santoro circa il Collegio Greco di Roma, fondato
da Gregorio XIII nel 1576 e del quale il Santoro era stato Rettore, Roma
24 gen. 1591. Borg. lat 743 ff. 236-239v. — Lettera del Santoro all'Inquisitore di Modena, fra Arcangelo Cal
betti da Recanati, Roma, 7 luglio , 4 agosto 1601. Cf. A. Rotondò, Nuovi
documenti per la storia dell'Indice dei libri proibiti, in Rinascimento III
(1963), p. 173 η. 1. — Lettera del card. Santoro all'Inquisitore di Bologna, fra Pietro Mar
tire Festi, Roma, 22 luglio 1600. (cf. Rotondò, Nuovi documenti, p. 172). — 69 lettere del card. Santoro, in particolare sul trasferimento degli
eretici a Roma. Archivio di Modena , Carteggio con Principi esteri, busta
1418 (cf. Rotondò, Nuovi documenti, p. 173 η. 1) — Lettera dell'Inquisitore di Malta, Rinaldo Corso, chierico di Reggio
Emilia e notaio pontificio (fi581) al card. Santoro per una faccenda ri
guardante il suo ufficio inquisitoriale, 23 agosto 1577. ASV, Lettere di Par
ticolari f. 907 ss.; vedi A. Mercati, Dispense per l'ammissione agli Ordini Sa
cri, in Riv. Storia della Chiesa in Italia 8 (1954), p. 260 n. 9 ss. — Da G. Romeo, Inquisitori, esorcisti e streghe nell'Italia del '500, Fi
renze 1990. p. 10 n. 20: Lettera del Santoro, 16 gen. 1588. Arch. Dioc. Sto
rico di Napoli, Lettere della Congr. S. Officio, 1578-1602.
p. 18s. Lettera del Santoro al Vicario di Napoli, 5 febbr. 1588, sul caso
della strega Argenta Amorosa. — p. 29: Lettera del Santoro all'Inquisitore di Firenze, 9 ottobre 1599.
(Bruxelles, Arch. Générales du Royaume, Arch. Eccl. 19283 ter, c. 99; Ro
ma, Bibl. Casanatense, ms. 3825 f. 42, 58, 82, 110... — p. 46 Lettera del Santoro all'Inquisitore di Aquileia, 26 Nov. 1588. — p. 104: Circolare del S. Officio a firma del card. Santoro sulla demo
nomania del Bodin, 11 marzo 1595 (Arch. Curia Arciv. di Udine, Epistolae S. Officii ab a. 1588). Cf. G. Fragnito, La Bibbia al rogo, p. 124 n. 32, lette
ra all'Inquisitore di Torino.
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130 FILIPPO TAMBURINI
— p. 242 n. 110: Lettera del S. Severina al vescovo di Mondovì, 7 ott. 1595 pubblicata da M.F. Mellano, La prima relazione ufficiale... Ma donna del Pilone, in Vita e cultura a Mondovì nell'età di Pio V, Torino
1967, p. 129. — p. 243 n. Ili: Lettera del Santoro al Nunzio papale a Torino, 14
marzo 1598, pubblicata da Mellano, Popolo, religiosità e costume in Pie monte nel '500, Torino 1986, p. 97.
— Lettera del card. Santoro al Gran Maestro di Malta in Materia di S. Ufficio (a. 1596, 1599). Napoli, Biblioteca Brancacciana, I, B, 2, f. 11; cf. A. Miola, Catalogo topografìco-descrittivo dei mss. della Bibl. Brancacciana, Scritture e documenti relativi all'Inquisizione, Napoli 1919, p. 40.
— Lettera del card. Santoro agli Inquisitori di Sicilia, Roma, 10 giu gno 1589, sulla censura al Machiavelli, Discorsi sopra la prima Deca di Ti to Livio, e risposta al Santoro, Palermo, 21 giugno 1589. Arch. Hist. Na
cional, Madrid, Seccion de Inquisicion lib. 880, f. 52, 61 (copia). Cf. A. Borromeo, Inquisizione spagnola e libri proibiti in Sicilia e
Sardegna durante il XVI secolo, in Annuario dell'Istituto Storico Italiano
per l'età moderna e contemporanea, 35-36 (1983-84), p. 241. L'opera di Machiavelli su Tito Livio venne condannata in Portogallo e nella Spa gna negli anni 1581-83, cf. J.M. de Bujanda, Index des livres interdits, X, p. 269.
— Lettera del card. Santoro all'Inquisitore di Bologna, 18 maggio 1592 sul processo d'una sospetta strega (Maria de Gentili) senza prove suf ficienti. Bologna, Bibl. Archiginnasio, ms. B-1861, f. 133. Cf. J. Tedeschi, Appunti sulla Instructio prò formandis procèssibus..., in Annuario dell'Isti tuto Storico Italiano per l'età moderna e contemporanea, 37-38 (1985 1986), p. 241; idem, Il giudice e l'eretico p. 113, 136, 300, 324.
— Lettera del card. Santoro a nome del S. Officio, al Vicario della Cu ria di Napoli, Flaminio Torcella, 14 feb. 1588. Archivio Storico Diocesano di Napoli, Arcivescovi, cf. G. Romeo, Una città, due inquisizioni..., in Rivi sta di Storia e Letteratura Religiosa; 24 (1988), p. 47.
— Altra lettera del Santoro al Torcella, 27 feb. 1588, cf. Romeo, Una città... p. 48.
— Altra lettera del Santoro al Torcella 25 marzo 1588, cf. Romeo, Una città... p. 49.
— Lettera del card. Santoro all'arcivescovo di Napoli, Annibale di Ca
pua, 2 luglio 1593 cf. Romeo, Una città... p. 49 — Lettera del card. Santoro al Vicario di Napoli, Ardicino Biandrà, 6
ott. 1593. Arch. Storico Dioc. Napoli, S. Officio, 226. B, c.187; cf. Romeo, Una città... p. 49.
— Lettera del card. Santoro, a nome del S. Officio, a fra Giovan Ga briele da Saluzzo Inquisitore di Venezia il 12 sett. 1592, per far venire in giudizio a Roma Giordano Bruno. Cf. V. Spampanato, Vita di G. Bruno, Messina 1921, p. 530, 747.
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 131
— Lettera di Torquato Tasso al card. Santoro ed agli Inquisitori Gene rali, nel 1577, cf. C. Guasti, Le lettere di T. Tasso disposte per ordine di tem
po, Firenze 1854, p. 178 n. 98, 1501. — Lettera del Commissario Generale del S. Officio, p. Arcangelo Bian
chi al Santoro 8 sett. 1565 circa le cause dell'Inquisizione in Napoli per il Nunzio di quella città, che era Antonio Scarampi, vesc. di Nola. Cf. L. Amabile, Il Santo Officio dell'Inquisizione in Napoli, Città di Castello 1892, I, p. 288 e documento 10. p. 73.
— «Contro Tommaso Costo per alcuni suoi libri (Vite dè Pontifici, Fuggi l'otio), stampati a Napoli. Atti giudiziari presso la Curia, 1596-1604. Ex. litteris card, de S. Severina scriptis cardinali Alfonso Jesualdo, archie
piscopo Neapolitan». Cf. Amabile, Il S. Officio, II, doc. 7 p. 22-27. — Vat. lai. 6210 f. 52: lettera del card. Santoro al Marincola sopra il
Decreto di Graziano e risposta; f. 83 copia di lettera di G.B. Eliano gesuita scritta dal Cairo, 11 aprile 1584 al card. Santoro sopra il trattato col Pa triarca per ricevere il Calendario nuovo.
— Lettera del Santoro del 27 febb. 1593 all'Inquisitore di Firenze per un abuso giudiziario della Curia episcopale di Pistoia contro un gruppo di donne accusate di pratiche occulte, Bruxelles , Ms. II 290, vol II c 6-9 (cf. Tedeschi, Appunti sulla Instructio..., p. 239, n. 62); A. Prosperi, Tribunali della coscienza, p. 370 n. 5).
— Paolo Renato di Ferrara: lettera al Sirleto ed al Santoro per un col
legio, Regin. lat. 2023 f. 300 (latino) — Pelusio Giano da Crotone, Carmina, Ode per il Santoro - Vai. lat.
5515 f. 7-8. — Luigi Ponte, Lettera al Santoro del 15 agosto 1581 Vat. lat. 6416 ff.
136-137 (originale) — Popolini Antonio: Lettera al Santoro ed al Sirleto, da Leonessa, 24
ottobre 1584 Vat. Lat. 6195 f. 622 (originale in latino). — Lettere del Santoro a diversi per il negozio dei Monaci di S. Basilio
dopo la morte del loro Generale, fra Ambrogio Kyrieleison, 31 marzo - 11 nov. 1593 - Vat. lat. 6547 f. 306 (minute).
— Napoli Biblioteca Brancacciana I.B. 6, f. 144: «Sopra gli abusi de Greci in Ancona. Sono lettere del 1579 al card, di S. Severina».
— (Idem f. 150). «Iulio A.Santorio card. S. Severinae nuncupato, Romae
pridie idus iulii 1580, frater Antonius Castronovus Augustinianus» (lettera). — (Idem f. 185). Lettera di Girolamo Valente, Vicario di Crotone, al
Card, di S. Severina, 24 gen. 1572. Lettere del vescovo di Bisignano, (Pro
spero Vitaliano) al card, di S. Severina (a. 1573). — (Idem f. 390). Lettera del vescovo di Bisignano (Prospero Vitaliano) al
card, di S. Severina intorno ai decreti sopra gli abusi dei Greci, 11 feb. 1571. — (Idem f. 394). «Copia di lettera scritta dal card, di S. Severina al ve
scovo di Bisignano (Prospero Vitaliano) del parere di Nostro Signore so
pra li detti decreti» (sui Greci), 1571.
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132 FILIPPO TAMBURINI
— (Idem f. 397). Lettera del vescovo di Bisignano (Prospero Vitaliano) al card, di S. Severina su l'abazia di S. Maria e i censi, 18 agosto 1571.
— (Idem f. 413). Lettera del Card, di S. Severina all'arcivescovo di Otranto (Pietro de Corderos) sui Greci della dioc. di Otranto, sett. 1580.
— (idem f. 471). Lettera di Geronimo Vignes al Card, di S. Severina,
Napoli 2 sett. 1570. — (Idem f. 482). Lettera del vescovo di Bitonto (Cornelio Musso) al
card, di S. Severina del 1576. Relazione sulla discordia tra i preti Greci e Latini della città di Altamura, sulla riforma dei Greci e l'amministrazione dei sacramenti.
— (idem f. 497). Lettera dé cittadini di Altamura al card, di S. Severi na e Memoriale degli stessi a Sua Santità per la conservazione del rito Greco in quella città.
— (idem f. 520). Supplica al card, di S. Severina dei Greci di Napoli per non essere soggetti ai vescovi Ordinari.
— (idem f. 549). Lettera del vescovo di Anagni (Gaspare Viviani), al Card. S. Severina sulla traduzione in greco volgare del Concilio Fiorentino
(1580). — (idem f. 574). Al card. S. Severina per mons. Caracciolo sopra la
sua Abazia di S. Giovanni Teologo «Regien dioec. quae ad presens caret conventu». Cf. A. Miola, Catalogo topografico-descrittivo dei manoscritti della R. Biblioteca Brancacciana di Napoli p. 56-66.
— Vat. lat. 6205 ff. 117-118, 127, 119-120, 121-122, 123-126, (3 origi nali di lettere e una copia in latino) Szantó Istvan S. I. (1541-1612), Lette re tre al card. Santoro per rispondere ad alcuni quesiti postigli dal cardi nale sul Collegio Ungarico, Roma, 21 e 27 genn. , 27 febbr. 1575.
— Istruzione del card, di S. Severina all'Inquisitore di Firenze del 26
gennaio 1591 circa un eretico d'Inghilterra, Robert Hauffeld Gloustiense; Bruxelles, Ms. II290, voi. 2 f. 24, cf. J. Tedeschi, The dispersed Archives of the Roman Inquisition, Illinois Univ. 1986 p. 30 n. 50; Idem, Il Giudice e l'eretico, p. 221 n. 51: Bruxelles, Arch. Royaume, Kerk. Arch., 19283 ter, voi. 2, ff. 24 s.
— Lettera del card, di S. Severina all'Inquisitore di Bologna, 25 feb braio 1589, sugli eretici stranieri presenti in Italia; Bologna, Bibl. dell'Ar
chiginnasio, Ms. B.-1861 f. 92. Cf. J. Tedeschi, The dispersed Archives, p. 31η. 55; idem, Il Giudice e l'eretico, p. 222 n. 56.
— Lettera del card. Santoro al card. Alfonso Gesualdo, arciv. di Napoli, 23 agosto 1596; Arch. Stor. Dioc. Napoli, Arcivescovi, A. Gesualdo, cartella I, f. 12v; cf. G. Fragnito, La Bibbia al rogo, Bologna 1997 p. 123. nota 28.
— Lettere dei cardinali della Congregazione dell'Inquisizione, tra cui il Santoro, agli Inquisitori di Bologna negli anni 1588-1605. Biblioteca Co munale Archiginnasio di Bologna, ms. Β 1861-'62. Cf. Fragnito, La Bibbia, p. 128 n. 43.
— Lettera del Santoro all'Inquisitore di Firenze, 27 aprile 1596, intor no all'Indice dei libri proibiti. Vat. lat. 10945 f. 113v; J. Tedeschi, Il Giudice
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 133
e l'eretico, p. 167 s.: Bruxelles, Arch. Royaume, Kerk. Arch. t.2 f. 137; Fra
gnito, La Bibbia, p. 180 n. 32. — Bruxelles, Arch. du Royaume, Kerk. Arch. 19283 ter, voi. 2 f. 170.
Lettera del card. Santoro all'inquisitore di Firenze, 21 marzo 1594. (I. Te
deschi, Il giudice e l'eretico, studi su l'Inquisizione Romana, Milano 1997,
p. 51, 227 n. 21). — Bruxelles, Archives du Royaume, Kerkelyk Archief 19283 ter, vol. 2,
f. 172. Lettera del card. Santoro all'Inquisitore di Firenze, 18 novembre 1600 (cf. Tedeschi, p. 226).
— Bruxelles, Arch. du Royaume, Kerk. Arch. 19283 ter. voi. 2, f. 16. Lettera del card. Santoro all'Inquisitore di Firenze, 21 settembre 1591. (cf. Tedeschi, p. 293 n. 106).
— Bruxelles, Arch. Royaume, Kerk. Arch. 19283 ter, vol. 1, f. 63. Lette ra del card. Santoro all'Inquisitore di Firenze, 29 gennaio 1594 (cf. Tede
schi, p. 295 n. 113). — Bruxelles, Arch. du Royaume, Kerk. Arch. 19289 ter, vol.2 ff. 6-9.
Lettera del card. Santoro all'Inquisitore di Firenze, 18 novembre 1589 (cf. Tedeschi, p. 110, 259, 323 n. 62).
— Bruxelles, Arch. Roy., Kerk. Arch. 19283 ter, voi. 2 f. 15. Lettera del
card. Santoro all'Inquisitore di Firenze, 6 gennaio 1590. (cf. Tedeschi, p. 114, 300 n. 138).
— Bologna, Biblioteca Archiginnasio, ms. B-1861 f. 171. Lettera del
card. Santoro all'Inquisitore di Bologna, 13 marzo 1593. (cf. Tedeschi, p. 300 n. 137).
— Bruxelles, Arch. Roy., Kerk. Arch. 19283 ter vol.2 f. 19. Lettera del
card. Santoro all'Inquisitore di Firenze, 2 marzo 1591 (cf. Tedeschi, p. 309
n. 172). — Udine, Arch. Curia Arciv., Epistolae S. Officii 1588. Lettera del
card. Santoro all'Inquisitore di Aquileia e Concordia, 10 sett. e 8 ottobre
1588 (Tedeschi, p. 310 n. 175). — Bologna, Bibl. Archiginnasio, ms. B-1861 f. 133. Lettera del
card. Santoro all'Inquisitore di Bologna, 18 maggio 1592 (Tedeschi, p. 324 n. 71).
— Bruxelles, Arch. Roy., Kerk; Arch. 19283 ter, vol.2 f. 163. Lettera del
card. Santoro all'Inquisitore di Firenze, 11 marzo 1592 (cf. Tedeschi, p.
165-166). — (idem)...vol.2 f. 164. Lettera al Inq.re di Firenze, 8 agosto 1592 (cf.
Tedeschi, p. 166). — (idem), vol.2 f. 137. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze,
27 aprile 1596 (cf. Tedeschi, p. 167-8). — (idem) vol.2 f. 138. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze,
10 maggio 1596 (cf. Tedeschi, p. 169). — (idem) vol.2 f. 139. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze,
12 maggio 1596 (cf. Tedeschi, p. 169-170).
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134 FILIPPO TAMBURINI
— (idem) voi. 2 f. 149. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 9 maggio 1601 (cf. Tedeschi, p. 172-3)
— (idem) voi. 2 f. 150. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 8 giugno 1601 (cf. Tedeschi, p. 174)
— (idem) voi. 2 f. 151. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 16 giugno 1601 (cf. Tedeschi, p. 174-5)
— (idem) voi. 2 f. 152. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 7 luglio 1601 (cf. Tedeschi, p. 175)
— (idem) voi. 2 f. 153. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 20 ottobre 1601 (cf. Tedeschi, p. 175)
— (idem) voi. 2 f. 155. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 23 febbraio 1602 (cf. Tedeschi, p. 176)
— Bruxelles, Arch. Roy. Kerk. Arch. 19283 ter, voi. 2 f. 24. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze sulla spia della regina d'Inghilterra, il 26 gennaio 1591 (cf. Tedeschi, p. 221 n. 51).
— Bologna, Bibl. Archiginnasio, ns. B-1861 f. 92. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Bologna, 25 febbraio 1589 (cf. Tedeschi, p. 222 n. 56).
— Bruxelles, Arch. Roy. Kerk. Arch. 19283 ter, voi. 2 f. 170. Il card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 21 maggio 1594 (cf. Tedeschi, p. 227 n. 20).
— Bruxelles, Kerk. Arch. 19283 ter, vol.l f. 43. Lettera del card. Santo ro all'Inq.re di Firenze, 11 maggio 1592 (cf. Tedeschi, p. 233 n. 65)
— Udine, Arch. Curia Arciv. Epistolae S. Officii, 1588-1613.Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Aquileia e Concordia, 1 agosto 1589 (cf. Tede schi, p. 273 n. 22).
— Bruxelless, Arch. Roy., Kerk. Arch. 19283 ter, voi. 2 f. 58. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze 19 settembre 1580 (cf. Tedeschi, p. 274 n. 23).
— Bruxelles, Arch. Roy., Kerk. Arch. 12983 ter, voi.2 f. 172. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 18 novembre 1600 (cf. Tedeschi, p. 226 n. 8; 275 n. 33).
— Bruxelles, (idem) vol. 1 f. 87. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 19 settembre 1598 (cf. Tedeschi, p. 277 n. 47)
— Udine Arch. Curia Archiv., Epistolae S. Officii 1588-1613. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Aquileia e Concordia, 5 giugno 1599 (cf. Te deschi, p. 288 n. 87).
— Bologna, Bibl. Archiginnasio ms. B-1861 f. 175. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Bologna, 1 maggio 1593 (cf. Tedeschi, p. 296 n. 114) — Bruxelles, Arch. Roy., Kerk. Arch. 19283 ter, voi. 2 f. 1. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 26 marzo 1594 (cf. Tedeschi, p. 297 n. 123) — Udine Arch. Curia Arciv., Epistolae S. Officii 1588-1613. Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Aquileia e Concordia, 7 dicembre 1591 (cf. Te deschi, p. 305 n. 155)
— M. Plaisance, Littérature et censure a Florence a la fin du XVI siècle, in Le pouvoir et la piume., Paris 1982, p. 233 s., pubblica due lettere del
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GLI SCRITTI DEL CARDINALE GIULIO ANTONIO SANTORO 135
card. Santoro all'Inq.re di Firenze, 9 aprile e 27 maggio 1583 (cf. Tede
schi, p. 345). — 19 aprile 1597. Lettera del Santoro a Cesare Speciano, Nunzio in
Boemia di Rodolfo V, circa la Bibbia tradotta in lingua boema, Arch. S.
Officio, Congreg. Indice, voi. 1/1 f. 100 (Fragnito, La Bibbia, p. 218 n. 44) — Lettera dell'Inq.re di Asti al card. Santoro in data 24 dicembre 1600
sul trattato di Giovanni A. Pantera «Monarchia del Nostro Signor Iesu Ch risto» in «Scriniolum S. Inquisitionis Astensis in quo quecumque ad id muneris obeundum spectare visa sunt, videlicet Librorum prohibitorum Indices...», Astae, apud Virgilium de Zangrandis 1610, p. 172 (cf. Fragnito, La Bibbia, p. 299 n. 78, 323 n. 21; I.M. De Bujanda, Index des livres inter
dits, Sherbrooke 1994, IX, p. 419. — Lettera del card. Santoro al card. Alfonso Gesualdo del 10 maggio
1596 circa l'Indice dei libri proibiti; cf. Arch. Stor. Dioc. Napoli, Arcivesco
vi, A. Gesualdo cart. I (1596-1603). (Fragnito, La Bibbia, p. 182 n. 36) — Lettere del Santoro all'Inq.re di Firenze del 12 maggio 1596 e al
l'Inq.re di Asti del 22 maggio 1596 intorno all'Indice di Clemente Vili sui libri proibiti; cf. Tedeschi, Florentine Documents p. 592 s.; Fragnito, La
Bibbia al rogo, p. 183 n. 40, «Scriniolum...» p. 125. — Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Torino dell'I 1 marzo 1595
sulla revoca delle licenze per possedere libri proibiti; Fragnito, La Bibbia
al rogo, p. 184 n. 41; 124 n. 32 e «Scriniolum...» p. 120 — Lettera del card. Santoro all'Inq.re di Tortona del 13 giugno 1593
circa la lettura della Bibbia in volgare; Fragnito, La Bibbia al rogo, p. 199
η. 1; «Scriniolum» p. 170 — Arch. Stor. Dioc. Napoli (ASDN), Vicario delle Monache, 473 ff. 187
190v. Roma, 18 sett. 1589. Il card. Santoro a Giovanni Malfurio, Vicario per
i monasteri femminili di Napoli, (cf. M. Miele, Sisto Vela riforma dei mona
steri femminili di Napoli, in Campania Sacra, 20 (1990), p. 194 doc. 15). — Bibl. Naz. Napoli (BNN), S. Martino 381 f. 27. M. Parascandolo
scrive il 4 agosto 1589 al card. A. Carafa che il card. Santoro è l'autore dei
testi della Congregazione dei Regolari sulla riforma dei monasteri femmi
nili di Napoli, approvati da Sisto V (cf. Miele, Sisto V... p. 154 n. 100) — BNN, S. Martino 381 f. 35. Lettera del card. Santoro a M.Parascan
dolo il 23 sett. 1589 sulla Riforma dei monasteri di Napoli, (cf. Miele, Sisto
V cit. p. 155 η. 105) — BNN, S. Martino f. 30 s. Lettera del card. Santoro in data 12 agosto
1589 a M.Parascandolo che voleva ritirarsi dall'incarico di Visitatore dei
monasteri femminili di Napoli, (cf. Miele, Sisto V cit., p. 156 η. 107). — BNN, S. Martino f. 234. Lettera del card. Santoro in data 21 agosto 1589
al Conte di Miranda Viceré di Napoli, (cf. Miele, Sisto Vcit., p. 156 η. 108). — BNN, S. Martino 381 f. 33 s. Lettera del card. Santoro in data 8
sett. 1589 al Monastero della Sapienza di Napoli (cf. Miele, Sisto V cit., p. 157 η. 117).
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136 FILIPPO TAMBURINI
— BNN, S. Martino 381 f. 24 bis. Il card. Santoro al Parascandolo il 21 luglio 1589 circa il Viceré di Napoli, (cf. Miele, Sisto V cit., p. 158 η. 118)
— BNN, S. Martino 381 f. 38rv. Il card. Santoro al Parascandolo il 1 die. 1589 circa l'opposizione della nobiltà di Napoli alla riforma dei mona steri femminili, (cf. Miele, Sisto V cit., p. 159 η. 123)
— BNN, S. Martino 381 f. 53rv. Il card. Santoro al Parascandolo il 2 giugno 1590 circa l'ordine dato dal papa sulla riforma dei monasteri di Napoli (cf. Miele, Sisto V cit., p. 162 η. 134)
— BNN, S. Martino 381 ff. 45, 47rv. Il card. Santoro l'I 1 maggio e 24 maggio 1590, a Marco Parascandolo sul ritardo della riforma dei monasteri femminili a Napoli, (cf. Miele, Sisto Vcit., p. 162-163 η. 135; p. 200 doc. 25)
— BNN, S. Martino 381 f. 57rv. Il card. Santoro il 7 luglio 1590, al Pa rascandolo sulla opposizione di alcuni monasteri femminili di Napoli alla riforma (cf. Miele, Sisto V cit., p. 165, 202 doc. 28)
— BNN, S. Martino 381 f. 59. Il card. Santoro il 21 luglio 1590 al Pa rascandolo sulla riforma e i modi di realizzarla, (cf. Miele, Sisto V cit., p. 166, 203 doc. 29).
— BNN, S. Martino 381 f. 61. Il card. Santoro al Parascandolo il 26 luglio 1590. (cf. Miele, Sisto V cit., p. 166)
— BNN, S. Martino 381 f. 16. Marco Parascandolo al card. Santoro da Napoli, 10 marzo 1589 su Carlo Baldino, Visitatore dei monasteri, (cf. Miele, Sisto V cit., p. 152 η. 93)
— BNN, S. Martino 381 f. 18 II card. Santoro al Parascandolo Γ8 apri le 1589. (cf. Miele, Sisto V cit., p. 152 nota 94).
— BNN, S. Martino 381 f. 40rv. Il card. Santoro al Parascandolo il 25 gennaio 1590. (cf. Miele, Sisto V cit., p. 197 doc. 20 )
— Bologna, Biblioteca dell'Archiginnasio, Β 1861 η. XLVIII, LI, LII, LUI. Il card. Santoro all'Inquisitore di Bologna, Giovanni Antonio da Foia no, nelle date 16 gennaio, 24 e 27 febbraio, 19 marzo 1588, in risposta ad una lettera del 23 dicembre 1587 riguardante il processo di fra Sebastiano da Cento. Cf. A. Samaritani, Religione cittadina, autoriforma cattolica... a Cento nel sec. XVI tra Estensi e Controriforma, Ferrara 1997, p. 122.
— Madrid, Arch. Historico National, Sezion Inquisicion, Inq. Lib. 880 f. 52, 61. Il card. Santoro agli Inquisitori di Sicilia sulla Censura al Discor so di Nicolò Machiavelli sulla I Decade di Tito Livio in data 10 giugno 1589, e risposta degli Inquisitori da Palermo, 21 giugno 1589. Cf. Index des livres interdits, J.M. De Bujanda, IV, p. 476; VI, p. 590.
— Modena, Arch. di Stato, Fondo Inquisizione, busta 1. Il card. San toro all'Inquisitore di Modena, il 28 agosto 1599, per un caso di due stre ghe carcerate. Cf. R. Canosa, Storia dell'Inquisizione in Italia, I, Roma 1998, p. 67 n. 8.
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