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N a t a l e 2 0 1 2 con il contributo di

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Dissi a Gesù parlami di Dio. E Gesù mi disse il Padre Nostro. Dissi al mandorlo: parlami di Dio. E il mandorlo si coprì di fiori. Dissi al sogno: parlami di Dio. E il sogno divenne realtà. Dissi al bimbo: parlami di Dio. E il bimbo lo chiese a me. Dissi al povero: parlami di Dio. E il povero offrì la sua casa. Dissi all’amico: parlami di Dio. E l’amico mi insegnò a perdonare. Dissi all’usignolo: parlami di Dio. E l’usignolo si mise a cantare. Dissi a un soldato: parlami di Dio. E il soldato depose le armi. Dissi alla natura: parlami di Dio. E la natura si rivestì di bellezza. Dissi a un piccolo: parlami di Dio. E il piccolo mi sorrise. Dissi al dolore: parlami di Dio. E il dolore iniziò a ringraziare. Dissi alla mano: parlami di Dio. E la mano iniziò a servire. Dissi alla fonte: parlami di Dio. E l’acqua sgorgò. Dissi alla voce: parlami di Dio. E la voce non trovò parole. Dissi a mia mamma: parlami di Dio. E mia mamma mi baciò. Dissi al predicatore: parlami di Dio. E il predicatore mi regalo una Bibbia. Dissi a Dio: parlami di te. Ed è nato Gesù. Dissi al sole al tramonto: parlami di Dio. E il sole nascose senza dirmi nulla. Ma il giorno dopo all’alba, quando aprii la finestra Il sole mi sorrise di nuovo.

Gesù, tu sei la luce del mondo, guida e illumina le mie scelte

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Un Natale da…..”Uomini”!

Credo che bisognerebbe tornare ad avere fame e sete di Lui, per cercarlo di nuovo, per mendicarlo, perché senza non possiamo vivere. Solo chi ama pensa questo dell’Amato. E allora mi viene alla mente “Il grande diario” di Giovannino Guareschi, che, il 10 dicembre 1943, così scrisse dal lager: “Neve, preparazione al Natale. Ho trentacinque anni ma mi ricordo che un giorno ne ho avuti otto e, rimboccati i baffi, mi costruisco un piccolo Presepe di cartone. Lo faccio smontabile: non si sa mai”. Quando proveremo di nuovo nostalgia struggente di Lui; quando Presepe tornerà ad avere la maiuscola – non sul foglio bianco, nella nostra vita – allora, come Guareschi, diremo: “Preghiamo Iddio che ci illumini la mente e ci permetta di comportarci da uomini e non da banderuole”.

C’è un lavoro da fare, per tornare ad essere uomini. E non sono i preparativi per il “surrogato del Natale – edizione 2012”. Occorre una rieducazione sentimentale: una rieducazione del cuore.” Così si è espresso un adulto a proposito del Natale.

Mi piace pensare a una “rieducazione sentimentale….” Proviamo a farlo insieme alla Luce di questo Natale. Quali sono i “sentimenti” di questo Bambino? Immagino la speranza, la consapevolezza, lo stupore, l’abbandono…… La speranza nell’uomo, in ciascun uomo; la consapevolezza dell’amore, del vero amore; lo stupore del nuovo, del perennemente nuovo; l’abbandono…., quello totale e per sempre. Senza calcoli e interessi…. Totale e per sempre! Lasciamoci allora rieducare il cuore da questo Dio – Bambino, lasciamo che ci doni i suoi sentimenti e chiediamoGli che i suoi diventino i nostri. Per essere “uomini” veri…. E non altro..

Questo è allora l’augurio che ci facciamo, quello di sentire tanta nostalgia di Lui , la nostalgia dei bimbi che riescono a piangere di nostalgia e che questa sorprendentemente svanisca perché la notte di Natale, di questo Natale, guardando il Bambino abbiamo riscoperto che quello che cercavamo era solo Lui. Buon Natale!

La direttrice Sr Maria Giovanna M.

CHI BEN COMINCIA… GLI AUGURI DELLA DIRETTRICE!

TEMPO

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Direttore responsabile Suor Edi (risponde di fronte alla legge) Vicedirettori irresponsabili! Le prof.sse di Lettere: Anna Pighini (ricercata) Francesca Manini (latitante) S(o)pporto tecnico Suor Lisa Indispensabili bastoni della vecchiaia tutti i ragazzi e le ragazze di questa bella scuola :)) Responsabili di redazione Tecnici audio-grafici-motori Fabio sposo Chiari Monica sposa Neroni Mirka flauto Cassinadri Daniele ginnico Costi (pseudo) Scienziate Giulia in dolce attesa Rossi Paola marmellata Piccinini Lingue Straniere e traduzioni Miss Deanna Giglioli (yes we can!) Chiara (olé) Furlanetto Giornalisti e ciurma varia coinvolti nella pazza avventura: GRAZIE ragazzi !!! Grazie per i vostri articoli , interviste e vitali tà! Sono una medicina sana e naturale. Esempio per tutti Suor Rosetta Barone Editorialista Suor Maria Giovanna (as always fine words)

BUON NATALE a tutti!

I n d i c e L’ARMONIA pag 5 A TUTTO NEWS, Lim e sito pag 11 RICOMINCIAMOOO pag 13 INDOVINA CHI VIENE IN CLASSE pag 14 OPEN DAY pag 24 ORIENTIAMOCI pag 29 LABORATORIANDO pag 31 LA SCUOLA NON SOLO A SCUOLA pag 38 ENGLISH AND MORE pag 45 L’ANGOLO DEI RAPPRESENTANTI pag.50 GIORNALISTI IN ERBA pag 54 LA FINESTRA SULLE PRIME pag 58 L’ANGOLO DEGLI EX ALLIEVI pag 67 L’ANGOLO DELL BONTÀ pag 70 RECENSIONANDO pag 72 SCOPRI IL NOSTRO POF pag 75 GIOCHI SOTTO L’ALBERO pag.82 Un ringraziamento particolare a chi ha contribuito alla stampa di questo numero.

Redazione

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È la tematica che ci accompagnerà nell’anno scolastico 2012-13, ispirerà attività preghiere, esperienze, unità di apprendimento, riflessioni, anche il concorso dei presepi,.... L’armonia intesa come bellezza, integrazione del diverso, coralità e musicalità, armonia musicale, concordia di sentimenti, .. così come la richiamano alcuni importanti scrittori: Dante: “Come viene ad orecchio dolce armonia da organo” Foscolo: “Né da te, dolce amico, udrò più il verso e la mesta armonia che lo governa” Leopardi: Passero solitario,

alla campagna cantando vai finché non muore il giorno; ed erra l’armonia per questa valle” Ci accompagnerà un logo che richiama l’arcobaleno: armonia nella diversità, la pace dopo la tempesta,... Amicizia e concordia, ma soprattutto un’armonia di sentimenti che permettono di essere insieme per costruire qualcosa di più bello, più significativo...con te amico, amica...con Te Gesù, Signore della mia vita.

L’ARMONIA il nostro tema di quest'anno

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Ad accompagnare questa tematica, anche una canzone: “Come un pittore” È la canzone che meglio rispecchia la tematica di quest’anno: l’armonia dei colori, delle note, delle proporzioni, delle diversità. I colori servono molto nella vita per dare felicità e gioia ma anche per far provare profonde emozioni. Ci piace questa canzone, l’abbiamo interiorizzata e, quando è venuta a trovarci suor Celestina, abbiamo espresso la nostra gioia con il giallo come luce, il rosse come l’amore, l’azzurro come il cielo, anche a noi piacerebbe essere un pittore e dipingere ogni istante della nostra vita.

Elena N., Martina M. 2°

Che confusione…sarà

perché…ci divertiamo!!

Ci vuole armonia anche in classe per lavorare bene!!

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UNA VITA A COLORI! di Martina C. e Asia P. cl 2B I colori dipingono la nostra vita quotidiana, accendono i sensi, la fantasia, l’immaginazione…creano infinite emozioni! I colori sono qualcosa che appartiene a tutti noi, li sentiamo vicini, ci suscitano attrazione o repulsione. Ognuno di noi ha il suo colore preferito, come quello che proprio non sopporta e che non indosserebbe mai… Primari o secondari, luminosi o cupi, belli o brutti: i colori fanno parte di noi e ci permettono di esprimere qualcosa che con il linguaggio verbale non riusciamo a dire… Ma cosa? E come? Come fare perché le nostre giornate siano davvero giornate “a colori”? Grazie al tema di quest’anno, l’armonia, avremo proprio l’opportunità di scoprirlo! Seguiteci e vedrete….

Fidatevi di noi… La parola agli esperti del laboratorio di scenografia Sì, fidatevi di noi che abbiamo scelto il laboratorio di scenografia proprio perché ci immerge nel mondo dei colori e della natura. I colori sono l’elemento fondamentale per la creazione di nuove idee fantastiche e, abbiamo scoperto, dicono qualcosa della tua personalità che si rivela anche attraverso le preferenze di colori. Provare per credere!

Significato che si associa comunemente ai colori:

rosso fuoco, passione, forza

Arancione sole, gioia, magnificenza

Giallo sole, luce, fiamma, collegamento

Verde vegetazione, natura, silenzio, speranza

Blu acqua, cielo, immensità, nostalgia

Violetto solennità, mistica, crepuscolo

Porpora magnificenza, dignità, potenza ….e ora gira pagina e mettiti alla prova!

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Ma tu, di che colore sei? Scegli il colore che preferisci e leggi la descrizione…quello sei tu! ROSSO Rappresenta l’amore che mettiamo nelle cose che facciamo. E' il colore del fuoco, del sangue, degli slanci vitali e dell'azione. Chi lo ama è ottimista, deciso, impulsivo, combattivo, competitivo, passionale, entusiasta, estroverso ed autonomo. Coraggioso. Cerca di vivere pienamente ogni attimo. Prende le sue decisioni senza tentennare e lavora con vigore e potenza esecutiva. Dotato di un'intelligenza pratica e spirito di sacrificio.

ARANCIONE Rappresenta il colore dell’amicizia fra noi. Simboleggia il sole nascente e rappresenta la vitalità. E' il colore dell'ottimista ad oltranza, della persona sincera e aperta. Per natura è allegro e vivace. Affabile, abitualmente loquace, estroverso e socievole. Apprezza in pieno la vita, esprimendo coraggio, spontaneità e buonumore. Rispetta tutti ed è dotato di grande umanità. Ha sempre bisogno di conoscere ed essere coinvolto da interessi diversi.

GIALLO rappresenta la luminosità che ci accompagna nelle giornate, nonostante il duro lavoro quotidiano. E' il colore del sole, dell'oro, dell’allegria, della felicità e della fantasia. Chi lo ama ha un carattere aperto, ottimista, estroverso, divertente, sereno e cordiale. E' entusiasta della vita. Cerca sempre esperienze nuove. Ha bisogno di una vita piena e intensa. Pensa sempre al futuro in modo gioioso. E' molto convincente, ambizioso, vanitoso, coraggioso ma anche generoso. Deve sentirsi importante.

VERDE Rappresenta la natura calma a tranquilla che mettiamo nel nostro lavorare (a volte).E' una persona calma e tranquilla, amante della stabilità, di una vita senza scosse ed imprevisti. Molto onesto, equo e realista. Desidera sicurezza e continuità. E’ competitivo e un po’ arrivista. Ha difficoltà a collaborare con gli altri. Il verde è il colore della speranza del cuore; aiuta ad ispirarsi e ad aprirsi ai sogni e desideri.

BLU Rappresenta l’ampiezza del cielo, del mondo dell’arte in cui noi proviamo a volare.E' il colore del mare e del cielo, ma anche della tranquillità e della tenerezza. Induce alla calma e si connota come placida e profonda soddisfazione. Il carattere è dolce e gentile, semplice e sensibile. Ama la natura, gli animali e i

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bambini. Ha grandezza d'animo, buona fede, ingenuità e dedizione. In genere, ha un aspetto giovanile ed emana un forte senso di calma. Apprezza la sincerità e l'onestà.

VIOLA Rappresenta la piena espressione della nostra creatività. E' il colore dell'arte, della fantasia, dell'altruismo. E' dignità e nobiltà, intelligenza, prudenza, umiltà e saggezza. Ha bisogno di sentirsi libero. E’ molto disponibile e comunicativo. Possiede grande umanità. Colto e sensibile. Desidera aiutare gli altri in modo significativo.

NERO Rappresenta la forza che ci sostiene nel nostro cammino. Il nero può essere descritto come assenza di luce, e dunque di colore. E’ un colore molto apprezzato nella moda, quella femminile in particolare, per la sua caratteristica di far sembrare la persona più snella. Il nero, tuttavia, ha anche il significato di tristezza e morte.

BIANCO Rappresenta la purezza e la sincerità. Il bianco combina tutti i colori della luce ed è un “colore neutro”. E’ il colore della purezza, della pulizia, dell'innocenza, della nascita e della precisione. Il bianco ha la caratteristica di riflettere i colori e quindi esalta i toni.

Anteprima delle scenografie di Natale…!

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BALLARE: esprimere Vita, Bellezza, Armonia,...

Ballare è vita e tutto ciò che mi fa sentire bene. Ballare davanti agli altri è sempre un po’ imbarazzante perchè si ha paura di sbagliare. Quando facciamo una coreografia, ognuna ha un’idea diversa di come dovrebbero essere i movimenti, ma alla fine ci si accorda e tutto va per il meglio. Quando balliamo insieme si provano tante, tantissime emozioni: la paura di sbagliare, la fiducia verso le tue compagne, la creatività dei movimenti, la gioia dell’armonia e a volte ci si sente anche persi. Il balletto con cui abbiamo iniziato l’anno è ispirato all’armonia; un tema speciale che ti fa pensare ai colori più belli ed anche a tutti i bambini diversi del mondo. L’emozione più grande è quella, comunque, di esprimerci con il corpo anziché con le parole. Sentire che attraverso il corpo scorre un messaggio.

Cammilla C., Maria Caterina B., Valentina C. 2A

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HABEMUS LIM!! = la lavagna Interattiva Multimediale per crescere

Anche la nostra scuola vuole essere al passo con i tempi! Dopo il potenziamento del laboratorio d’informatica (realizzato durante gli scorsi anni scolastici) che ci ha permesso di realizzare una didattica sempre più interattiva e coivolgente, ora la nostra scuola si è dotata anche di una LIM. Di cosa si tratta? E’ una Lavagna Interattiva Multimediale che consente di impostare e progettare le lezioni in modo più dinamico e stimolante, usufruendo di piattaforme e software

capaci di rendere più “appetibili” anche le materie più “indigeste”. I professori si stanno dedicando dunque ad un importante aggiornamento, per poter al più presto mettere a disposizione dei ragazzi questo nuovo strumento, così poi si potrà partire per non fermarsi più!!

A TUTTO NEWS

Ecco l'inaugurazione...taglio del nastro!!

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….E ANCHE IL SITO NUOVO DI ZECCA!!

Finalmente è nato il sito www.mabibbiano.it punto di riferimento on line per il nostro istituto. Esso vuole rappresentare un ulteriore collegamento tra la scuola, le famiglie e la realtà territoriale, in modo da poter condividere in maniera semplice e veloce notizie, novità, curiosità ed appuntamenti. Navigare nel sito della nostra scuola è facile: sull’homepage potete trovare le sezioni Scuola, Servizi, News e comunicazioni, orari, contatti e molto altro per sapere tutto di noi ed essere sempre aggiornati sulle nostre attività! Ora anche noi siamo immersi nel grande mare del “www”, pronti ad aprirci al mondo… Insomma, non resta davvero che cliccare!

Ecco qualche anticipazione del nostro sito..veniteci a trovare!!

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UN INIZIO SCOPPIETTANTE!!

Come sempre anche quest’anno, la scuola è iniziata con un botto di allegria e armonia. Le suore e tutti i proff ci hanno accolto nella nostra palestra. Subito si sono presentate novità: nuovi prof, nuovi amici, nuove attività, nuove idee. Questa

scuola è molto grande e luminosa, l’ambiente è accogliente e molto curato. Perfino i muri parlano…come? In questo modo: ogni giorno vengono attaccati fotografie, poster, avvisi, frasi che ci aiutano a partecipare meglio alla vita scolastica, ad apprezzare la vita e a sentirci coinvolti negli eventi. Ma l’ambiente più bello sono i campi all’aperto. Quando scendiamo all’intervallo sembriamo

proiettili e si gioca a tutto: calcio, pallavolo schiaccia-sette… Mentre, naturalmente, facciamo merenda con il panino della solidarietà. È sempre un po’ faticoso ricominciare, le prime ore sono sempre lunghissime perchè la testa vola via. I proff ci hanno accompagnato nel riabituarci al ritmo scolastico, ogni giorno un po’ di attività

RICOMINCIAMOOOO!! i primi giorni di scuola

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formativa e ore di lezione. Mi è piaciuto moltissimo creare bottiglie decorate in cui

abbiamo sigillato un messaggio per un amico a caso, e in un’altra l’obiettivo personale per questo nuovo anno scolastico. La riapriremo a giugno e ci

confronteremo sulla nostra capacità di ricordare e mettere in pratica gli impegni che abbiamo deciso di assumerci per quest’anno. Chissà che cosa ne penseremo allora!!!Vi terremo aggiornati, promesso..

Articolo di Sara C., Martina B., (2B), Veronica S., Andrea C., Leo M., Tommaso Z. (2A)

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LA CAMMINATA DI INIZIO ANNO Quelli di 3^al Centro di depurazione e acquedotto di Cerezzola! La giornata si prospetta bella...una camminata insieme, nella natura, fuori dalle aule..Niente di più emozionante! Noi di terza partiamo mezz’ora prima. Poiché un

argomento dell’anno sarà l’energia e le

risorse rinnovabili i prof ci

accompagnano a visitare a

Cerezzola qualcosa che

neppure sapevamo che esistesse: la struttura di

depurazione dell’acqua e la

sua canalizzazione verso i nostri acquedotti di S.Polo, Quattro Castella, Bibbiano, Ciano. L'acquedotto di Cerezzola, di recente costituzione, attinge principalmente acqua di sub-alveo del torrente Enza tramite un'opera di presa situata in località Cerezzola di Canossa (quota 206 m s.l.m.), posizionata 250 m a monte della traversa sul torrente gestita dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale per l'alimentazione del canale d'Enza. L’acqua è prelevata a circa 7 m di profondità: è costituita da un tubo-filtro posto trasversalmente al corso d'acqua. L'acqua entra

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nella stazione di sollevamento ("pozzetto cilindrico" di 12 m di altezza per 8.5 m di larghezza) dove sono alloggiate le pompe, quindi arriva all'impianto di trattamento della centrale di Cerezzola, dotato di filtri doppio strato ad antracite e sabbia e di filtri a carboni attivi. L'acqua dopo la disinfezione ottenuta con il dosaggio di biossido di cloro viene stoccata in due vasche di 3000 m3 ciascuna e da qui pompata nelle reti di utilizzo. La potenzialità oraria massima erogabile è di 90 l/s. Zone servite L'acquedotto serve 17.349 abitanti, l'area servita dall'acquedotto comprende:

le località Carbonizzo, Vico e Ciano d'Enza del comune di Canossa

l'intero territorio del comune di S. Polo d'Enza (con esclusione delle zone alimentate dall'acquedotto di Gabellina);

l'intero territorio del comune di Bibbiano. (La zona industriale e l'abitato di Barco possono ricevere acque miste Cavriago-Cerezzola); nel comune di Montecchio e all'acquedotto di Quattro C.

E poi il ritorno, costeggiando l’alveo del torrente Enza! . .

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Ancora ricordi della camminata d’inizio anno… …il punto di vista di Marco P., Michael A. (2A)

Anche quest’anno nella settimana dell’accoglienza abbiamo fatto la camminata: è ormai una tradizione della nostra scuola. Partendo da Cerezzola siamo arrivati a San Polo. Un po’ lunga ma comoda eccitante e senza pericoli, costeggiando il fiume Enza. Ci siamo divertiti un sacco. Anche i proff si sono messi a giocare con noi, e mentre camminavamo insieme siamo riusciti anche a rincorrerci, tirandoci dei piccoli cardi che si attaccavano alle magliette. La camminata ci aiuta a stare insieme, a conoscerci meglio, a ridere e a scherzare e dà il senso all’anno scolastico. Camminare insieme, pregare, divertirci, impegnarci per seguire una meta. Il percorso si è concluso nella piazzetta della chiesa del castello di San Polo: abbiamo affidato al Signore l’anno nuovo, i nostri prof e le nostre famiglie. Una passeggiata molto bella, senza pericoli, pulita, adatta per camminare e chiacchierare con amici, tranquilla per le coppie. Ed anche per i cagnolini con il loro padrone ed anche per nipotini. E nonni..in gamba, soprattutto nei mesi di bella stagione...Provare per credere!

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E la campestre??? Corri che ti passa!!

Il 19 ottobre, abbiamo fatto la campestre d’Istituto: un percorso di 1 Km per gli allievi di 1 ̂ e di 1,200 km per i ragazzi delle classi 2 ̂e 3 ,̂ tracciato nei nostri

campi di calcio e cortile. Nei giorni precedenti, chi

desiderava partecipare alla competizione, si è

liberamente iscritto nei fogli che il prof. Daniele aveva predisposto nel nostro corridoio. Molte le adesioni... e tanta l’euforia!! E’ stata una

esperienza emozionante

perché tutti si sono impegnati al massimo sia a prepararsi nelle lezioni precedenti (resistenza, respirazione, strategie...) sia durante la gara, che si è svolta in batterie (ragazze, ragazzi, cadetti, cadette). Ognuno ha partecipato, sotto gli sguardi di alcuni prof, di genitori e molti fotografi attivando le proprie strategie: come dosare le proprie energie, quando fare lo scatto finale, come provocare i concorrenti,... E’ stata una fantastica esperienza perché è sempre divertente organizzare e partecipare a tornei scolastici che ci mettono in gioco fra noi e soprattutto con noi stessi. Una sorpresa: durante la competizione della categoria “ragazzi” , due lepri hanno distanziato nettamente il gruppo (Federico L. con 3’43” e Gioele L. con 3’45”) introducendo ulteriore entusiasmo nella gara. Invece, nella categoria “ragazze”, un’altra bella sorpresa: Eleonora R. con 4’40” è riuscita a strappare un primo posto a Maria Vittoria F. Come sono andate le altre due categorie? Ecco qui i risultati: nella categoria “cadetti” è arrivato primo Pierpaolo R.(4’30”) e secondo Federico M.(4’37”) entrambi di 3° e nella categoria “cadette” i primi posti sono stati raggiunti da Valentina C (5’14”) e Chiara R.(5’22”). E’ passato un po’ di tempo e, purtroppo, è stato confermato che non verrà svolta campestre provinciale, che orami era diventata un appuntamento tradizionale nella provincia.

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Chiediamo al prof Daniele Costi.. che ne pensa delle competizioni di istituto e dei vari tornei sportivi che con grande passione e competenza ci propone lungo l’anno scolastico: Il professore risponde: “ sono molto soddisfatto per la partecipazione, l’entusiasmo e l’impegno dimostrato da tutti i partecipanti oltre ai brillanti risultati ottenuti. Le competizioni sportive sono un’ occasione per ogni ragazzo per imparare a dare il meglio di sé, a confrontarsi con i compagni, a conoscere le proprie possibilità e limiti” E cosa dice a ultimo e penultimo?” Ci risponde il Prof Daniele: “Non sono d’accordo con chi dice che l’importante è partecipare,ma, come ripeto spesso ai ragazzi, penso che l’importante sia avercela messa tutta e migliorare i propri risultati. Questo dovrebbe essere la soddisfazione miglioro e per chi arriva primo, secondo e....penultimo, ultimo!”

Federico L e prof. Daniele Costi

Prima il dovere poi il… relax!!!!

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I nostri prof! Tutti insieme fanno “leggermente” paura…

E ora mettiamo sotto torchio i nuovi arrivati per conoscerli meglio!

La nuova prof di Spagnolo: Chiara Furlanetto D: Come ti trovi? R: Sono felice,molto felice di collaborare con gli insegnanti e gli alunni. D: E’meglio rispetto a dove lavoravi prima? R: Sì, molto meglio, perché si fanno attività tra insegnanti e alunni,ci si conosce

INDOVINA CHI VIENE IN CLASSE!!

LA CAVALLETTA DELLO SPORT costi quel che Costi son medaglie e primi posti

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meglio, si approfondiscono argomenti diversi, oltre alle proprie materie D: Cosa pensi dei prof di questa scuola? R: Il punto di forza di questi insegnanti è cercare un rapporto con gli alunni e un dialogo, oltre all’ottima capacità di trasmettere la passione per la propria materia. D: Come sono gli alunni di questa scuola? R: I ragazzi di questa scuola sono molto curiosi verso il mondo che li circonda e sono anche molto capaci di collaborare crescendo giorno per giorno. D: Ti piace insegnare le lingue? R: Sì, è molto importante trasmettere la passione per lingue e culture straniere. D: Come ti sei sentita appena arrivata? R: E’ stato difficile imparare i nomi e gli spazi perché gli studenti sono numerosi e gli ambienti grandi, ma mi sono sentita accolta e sono stata aiutata dagli altri professori e dagli alunni per vivere al meglio questa nuova esperienza. D: Quando ti hanno chiamato come hai reagito? R: Ho reagito con molto entusiasmo! D: Pensi che questa scuola dia tante opportunità diverse? R: Sì, perché si collabora molto e si fanno molte attività tra alunni e professori. Infatti: L'UNIONE FA LA FORZA!!!!!

Anceschi Michael, Ferrari Benedetto, Predieri Marco

A tutta Religione con Suor Lisa M. Vittoria: Da quanto tempo insegna? – S. L.: Da settembre. Lisa: Perché è venuta in questa scuola? – S. L.: Perché mi hanno trasferito. M.V.:Si trova bene? – S. L.: Molto bene! Lisa:Vorrebbe essere preside o direttrice di una scuola? – S. L.:Mai !!!........Ma siete matte!?!?!? M. V.: Ha sempre insegnato alle scuole medie?- S. L.: No Lisa: Perché ha scelto di farsi suora? – S. L.: Perché incontro Dio e la sua felicità nello stare con i giovani M. V.: Quale messaggio vuole dare o lasciare ai suoi alunni? – S. L.: E’ bello cercare la felicità con le persone di cui ci ti fidi per aiutare anche gli altri a trovarla. L.:Quali sono i tuoi hobbies?- S. L.: Mi piace leggere e stare con gli amici. M. V.: Materia preferita? – S. L.: Informatica, come religione e educazione fisica L. Ricordo più bello? – S. L.: Le esperienze con il gruppo di amici dell'oratorio.

di M. Vittoria Ferraro e Lisa Viappiani 2^A Lettere e dintorni con la prof. Francesca Manini Come ti trovi nella nostra scuola? - Mi trovo benissimo! E’ molto “viva”, con tante attività diverse, molto stimolanti. Come ti trovi con gli altri insegnanti? - C’è una bella collaborazione con gli insegnanti e mi sento a mio agio!

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Com’è insegnare qui? Facile o difficile? - Insegnare qui è facile perché il lavoro è ben organizzato, e allo stesso tempo impegnativo. Lavoro con soddisfazione con i ragazzi, nonostante siano rumorosi Ti piace insegnare? - Sì, insegnare mi piace molto! Qual è la tua materia preferita? In che classi la insegni? - La mia materia preferita è italiano e ho la fortuna di insegnarla in 3B e, in attesa del ritorno di Francesca G., anche in 2 B. Perché ti piace l’italiano? - Adoro leggere e scrivere e di conseguenza mi piace la materia. Che attività svolgi dopo il lavoro? Pratichi degli sport? - Mi piacciono molto la pallavolo, che pratico da molti anni nel tempo libero, e il giornalismo: amo scrivere articoli! Dove svolgevi la tua professione in precedenza? - Prima di venire in questo istituto ho insegnato ai ragazzi delle superiori e lavoravo per un Ufficio Stampa. Ti piace la struttura del nostro edificio? - Certo, come struttura è molto bella!

Letizia Bertolini, Alessia Basiricò Tecnica e Arte: ci pensa Fabio Chiari! 1. Si trova bene in questa scuola? Mi trovo molto bene, sia con i ragazzi sia con i colleghi, chiaramente è un lavoro che assorbe moltissime energie. 2. Preferisce fare l’architetto o l’insegnante? Sono entrambi lavori che non consentono grandi distrazioni e necessitano quindi di grande impegno. Spero di essere all’altezza di questo compito. Per la preferenza, bè, amo di entrambe le discipline l’aspetto sociale e didattico. 3. Preferisce arte o tecnica? La disciplina dell’arte ha sempre un’attrattiva maggiore perchè consente di spaziare di più, anche in classe. A volte arte e tecnica seguono strade parallele. 4. Come si trova con gli altri insegnanti? Con gli altri insegnanti mi trovo benissimo, spero di continuare in questa direzione: per me sono un grande punto di riferimento per questa professione. 5. Le piacciono i lavori di gruppo? I lavori di gruppo per le mie materie sono fondamentali, in quanto riuscire a creare una progettualità comune è assolutamente uno degli obbiettivi nelle ore di pratica. 6. Le piacciono i lavori di spiritualità? Sì, e spero che possano essere d’ispirazione in futuro anche per le ore di lavoro in classe.

Elena Nasi e Camilla Coliva

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PROF E NON SOLO: ECCO LA VISITA DI SUOR CELESTINA!

Un ponte tra noi e il mondo salesiano dell’ILS (Ispettoria Toscana-Liguria-Emilia Romagna)

Come ogni anno, suor Celestina, responsabile di tutte le suore FMA e opere delle tre Regioni ci è venuta a trovare: incontra noi ragazzi, i prof...la comunità delle suore e quella educante,almeno in alcuni suoi membri.. E’ un momento di famiglia, un momento di gratitudine, giornate di incontro.. Quest’anno il primo incontro l’ha vissuto con noi, nel cortile: l’abbiamo accolta indossando per la seconda volta la nostra divisa della scuola, tutti insieme i maestri, prof, ragazzi della secondaria e quelli della primaria.... Alcuni canti e un balletto hanno espresso la nostra vivacità e festa (oltre la possibilità di ...”fare attività molto alternativa” alle lezioni di quell’ora!!!! Il che non fa male!!!). C’eravamo proprio tutti, un bellissimo momento di raccoglimento dell’intero istituto!

Eccoci pronti per accogliere suor Celestina!!!

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Un giorno solo per voi (OPEN DAY 2012)

di Samuele Minardi

Ebbene sì cari lettori,anche la nostra scuola vi ha dedicato un giorno in cui potevate “scuriosare” tra i progetti folli del nostro istituto. Io sono stato uno dei pochi che il 17 novembre ha avuto il privilegio di accompagnarvi in questo tour, durante il quale vi abbiamo presentato la nostra magnifica scuola. Abbiamo incontrato vari prof: musica, di arte , di matematica/scienze, di lettere, di motoria, di religione, inglese,..ecc. In questo “open day”, vi abbiamo anche presentato le varie strumentazioni scolastiche, come la nuovissima aula con la lavagna “LIM”, la palestra-salone e l’ attrezzatissima sala d’ arte e d’ informatica ed anche i nostri numerosi laboratori,come quello di coro o quello scientifico, di teatro e scenografia, inglese... Giustamente vi abbiamo mostrato il “POF” (piano offerta formativa) in atto... La nostra vita alla scuola secondaria di 1° “Maria Ausiliatrice”!

OPEN DAY! Porte aperte sul futuro…

Ecco l'inviato Minardi in incognita...

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Durante l’Open Day tante famiglie hanno visitato la nostra scuola! In quel pomeriggio hanno colto:

la gioia e il senso di appartenenza dei ragazzi alla propria scuola

il senso dell'impegno che, anche se è fatica, viene vissuto positivamente..

la convergenza educativa dei docenti, la loro competenza e passione educativa

la cura degli ambienti la molteplicità delle proposte laboratoriali che coinvolgono e motivano allo studio

Anche i giornali locali hanno parlato di noi!! Riportiamo di seguito gli articoli usciti sui quotidiani della città

relativamente al nostro Open Day!

Da Reggionelweb Leggi l’articolo seguendo il link http://www.reggionelweb.it/Default.aspx?Page=DET&ID=193751

Scuola pubblica o privata? I ragazzi della scuola Maria Ausiliatrice animano il dibattito intervistando suor Edi. ReggioNelWeb.it 15/11/2012

C’è chi può e la privata la sceglie, chi fa sacrifici pur di sceglierla, chi non la sceglierebbe neanche potendo, fedele al percorso pubblico, e chi la vorrebbe ma non può. In una società che cambia rapidamente il dubbio ai genitori viene sempre più spesso: meglio la scuola pubblica o meglio ricorrere al privato? In vista dell’Open Day fissato per sabato 17 novembre dalle 16.30 alle 19 (seguito dal doppio Open Day di sabato 24 novembre alle 15.30 per la Scuola Primaria e alle

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16.30 da quello della Scuola d’Infanzia), noi ragazzi di III A e B della Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria Maria Ausiliatrice di Bibbiano abbiamo intervistato la nostra Dirigente Suor Edi per guidarvi nella riflessione. Siamo giornalisti per un giorno!

Suor Edi, andiamo subito al cuore del problema: perchè un genitore dovrebbe scegliere una scuola privata?

Di per sé la nostra scuola Maria Ausiliatrice come le altre paritarie non è una scuola privata, perché offrono un servizio pubblico:

chiunque scelga di aderire al nostro percorso formativo e ai suoi valori può venire. E’ la gestione a essere privata, lo Stato non si assume nessuna responsabilità e onere per la gestione.

Ma il cristianesimo non è privato.

Infatti noi accogliamo tutti i ragazzi, purché ci sia il rispetto della fede cristiana. Anzi, siamo ben contenti quando ci sono ragazzi che accettano questo percorso con il desiderio di rispondere all’interrogativo del senso della vita e della fede.

Si iscrivono anche ragazzi non credenti?

Sì, abbiamo anche qualche ragazzo non battezzato: l’unica nostra richiesta è di restare aperti alla proposta cristiana. L’ora di religione è estesa a tutti perché in un’ottica di ricerca della verità è giusto conoscere. La conoscenza ci fa più liberi.

La crisi si è fatta sentire anche qui?

Sì, si sentono tre crisi. Una è la crisi economica, per cui alcuni genitori benché credano nel percorso formativo della nostra scuola non possono iscrivere il proprio figlio. L’altra crisi che si sente è quella familiare, dove sempre più sono le famiglie che hanno difficoltà nell’educare i ragazzi preadolescenti. La terza crisi è quella dei valori, al di fuori dell’ambito scolastico ma che si riflette in esso.

Quali sono la caratteristiche di una scuola salesiana?

Ci sono due parole che caratterizzano la nostra scuola, gioia e impegno, i due alberi a cui Don Bosco quando era ragazzino

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ha legato la fune sulla quale camminava e che è il simbolo delle nostre scuole. Noi vogliamo giovani che sappiano vivere fortemente la propria gioia, in cammino verso la propria realizzazione . Il Maria Ausiliatrice è pensato prima di tutto come scuola di vita.

Che cosa date in più nell’educare i ragazzi in queste scuole?

Non so cosa diamo in più, però sono certa che c’è un elemento che ci caratterizza: accompagnare costantemente i ragazzi nella loro formazione, ragion per cui in ogni classe c’è un tutor che è il riferimento educativo-formativo. I ragazzi sono al centro della nostra attenzione e l’obiettivo è portarli a ragionare con la propria testa, ad avere una coscienza critica. Come ci ha detto Don Bosco, lavoriamo per scoprire quel punto accessibile al bene che c’è in ogni ragazzo, perché crediamo che i nostri giovani non siano problemi, ma solo grandi risorse.

Arrivano mai lamentele da parte dei genitori?

Sì talvolta arrivano, sia da parte dei ragazzi che dei genitori. Da parte dei ragazzi perché non si è liberi di usare il cellulare come si vuole, o perché non si fanno gite più lunghe di due o tre giorni, ma sappiamo bene che dietro queste regole c’è la voglia di portare i ragazzi a fare scelte di sobrietà e di economia, per rispettare anche chi ha meno possibilità, ma ha il diritto di avere le stesse opportunità degli altri. I genitori poi, specialmente in prima lamentano lo zaino pesante o i troppi compiti, ma cammin facendo questa lamentela si perde perché i ragazzi imparano a essere più organizzati e responsabili.

Cosa ne fate delle lamentele che ricevete?

Cerchiamo di farne tesoro per migliorarci sempre di più, proprio come facciamo con le nuove proposte.

Oltre alla scuola curricolare quali servizi offrite?

Si va dal doposcuola ai laboratori pomeridiani (teatro, inglese, scientifico, sportivo), dai recuperi mensili al servizio psicopedagoco, il tutto con la mensa interna. I servizi sono tarati anche sulle esigenze delle famiglie, in particolare quelli del prescuola, con ingresso fin dalle 7.15, e del doposcuola, fino alle 18.

Sono servizi specifici di questa scuola o sono propri anche delle altre scuole del territorio?

Alcuni sono presenti anche nelle altre scuole, altri per motivi dei tagli economici non ci sono più. Una nostra attenta gestione economica ci permette di continuare. Veniteci a trovare.

I Ragazzi di IIIB – Francesca M. Giberti, Giulia Govoni, Marco Marzi, Mariagrazia Di Santi, Viola Bagnoli, Giorgia Ferri

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Dalla Gazzetta di Reggio! Leggi l’articolo seguendo il link

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/11/16/news/domani-porte-aperte-alla-scuola-media-maria-ausiliatrice-1.6043181)

Domani porte aperte alla scuola media “Maria Ausiliatrice” BIBBIANO. La scuola secondaria di primo grado paritaria “Maria Ausiliatrice” di via Enrichetta Monti invi ta bambini e genitori di quinta elementare a l l ’Open Day che s i svolgerà domani pomeriggio, dalle 16.30 a lle 19. Ad accoglierli ci saranno la di rettrice, suor Maria Giovanna Mammarella e la dirigente scolastica suor Edi Maria Chierici, che presenteranno la scuola e la sua offerta formativa: dall’attività didattica ai laboratori pomeridiani - teatro, scenografia, coro, scientifico, potenziamento inglese, informatico, latino e sportivo - da i loca l i interni , aule, pa lestra e servizio mensa, agli spazi esterni, compresi i tre campi da calcio in erba dove i ragazzi possono giocare durante l’interva llo delle lezioni. L’Open Day consentirà ai genitori e ai ragazzi di vedere direttente la s truttura e toccare con mano questa importante rea l tà scolastica proposta dall’istituzione salesiana. La scuola scuola paritaria “Maria Ausiliatrice” dispone anche di un’aula Lim, una pa lestra , la sa la audiovisivi e molto altro, come il servizio di prescuola e di doposcuola, che permette ai ragazzi di svolgere i compiti a iutati da un professore. Una scuola che “rimane nel

cuore” degli ex alunni che ogni tanto s i ri trovano ins ieme per ricordare le gi te e i ri ti ri spi ri tua l i proposti per una crescita umana e religiosa insieme a i professori e a l le suore. Al l ’Is ti tuto “Maria Aus iliatrice” non c’è solo la scuola media, ma anche la Scuola Primaria di primo grado (elementari ) e la Scuola dell’Infanzia che hanno organizzato i l loro Open Day per sabato pross imo, 24 novembre, a parti re dalle 15.30 per le elementari e da l le 16.30 per i più piccoli. Anche qui sono attesi i geni tori e i futuri scolari per visitare la s truttura e incontrare

suore e insegnanti. «Seguendo l’esempio di Don Bosco – scrivono tre a lunni del la classe 3 B, Aurora Lusetti , Simone Righi , Benedetta Brignol i – a l la luce dei principi del la gioia e del l’impegno, stiamo crescendo insieme agli educatori proprio come faranno i bambini che decideranno di iscriversi qui dal prossimo anno. Sì, la scuola resta scuola, ci sono i compiti , le interrogazioni e l’esame di Terza media non ce lo toglie nessuno, ma così c’è più gusto a s tare ins ieme». Per informazioni s i può contattare la scuola, 0522.881163 o segreteriabib@emai l .i t.

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La scelta della scuola superiore, si sa, è sempre un passaggio molto “tosto” nella vita di ogni ragazzo e di ogni famiglia…dove andare? Cosa scegliere per il proprio futuro? Ma sarà la strada giusta? Le domande che si affastellano nella mente di ogni studente delle classi III sono tante e importanti e le risposte sono anch’esse tante, sempre ben confuse! Per questo la nostra scuola ha deciso di fare sul serio, attivando un servizio di orientamento con l’aiuto degli esperti del mestiere per accompagnare i ragazzi in questo decisivo passaggio della loro vita.

TRE PASSI VERSO IL FUTURO… È una fase del percorso di Orientamento che la Provincia, in particolare POLARIS di RE, offre a noi ragazzi della classe 3 ̂ impegnati nella difficile scelta del...dopo 3 .̂ Stiamo vivendo un momento delicato e questa opportunità è offerta attraverso la scuola. L’adesione è libera, ma responsabile. Si svolge in ore extrascolastiche e in laboratorio d’informatica, dopo aver ascoltato un video di 5 minuti che introduce alle schede a cui siamo chiamati a rispondere onestamente on line con l’università di psicologia di Padova. Infatti, ci stanno aiutando a comprendere che orientamento non è solo il consiglio a quale scuola iscriverci, ma piuttosto la scoperta delle mie potenzialità, dei miei interessi, del concetto di lavoro e di futuro che mi sono fatto, oltre a quanta disponibilità e impegno voglio dare allo studio. I tre passi sono le tre sessioni in laboratorio che mio hanno visto alle prese con varie domande: il primo blocco è fatto in modo tale da farmi riflettere su come mi affaccio al mondo del lavoro e come vivo l’impegno scolastico, il secondo su come immagino il futuro e quanto conosco delle possibilità di scelta che mi offre il territorio e il secondo a proposito dei miei punti di forza e delle mie scelte.

ORIENTIAMOCI! AAA scuola superiore cercasi!

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A REGGIO EMILIA: AIUTO DAL CENTRO POLARIS Superiori mobilitate per stage e open day, ma i ragazzi

sono ancora indecisi sulle scuole da scegliere Tra le scuole di Reggio Emilia e Provincia ci sono molte proposte per poter vedere e passare delle giornate nelle scuole superiori. Esistono tre tipi di Istituti superiori: licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali. Queste scuole possono aiutare gli adolescenti a decidere il proprio futuro, ma allo stesso tempo confondere le idee. Negli stage ed open-day,i professori che presentano gli istituti, possono confondere ulteriormente i ragazzi, perché mettono in mostra solo gli aspetti positivi della scuola. Per far capire la rigidità ed il metodo delle interrogazioni, la cosa migliore è far parlare gli ex studenti : infatti alle presentazioni delle scuole ci sono sempre gruppetti di ragazzi che espongono le loro esperienze. Questa scelta è affidata ai ragazzi con scuola e famiglie, e bisogna farla in base alle attitudini dello studente. Ad esempio se un ragazzo eccelle in matematica, ma è meno portato in italiano non potrà (a mio parere) andare in un istituto classico, ma in uno basato su materie scientifiche. Se a questo alunno non piace la matematica potrà scegliere altro, ed è proprio per questa ragione che sul territorio esistono numerose scuole. Se un ragazzo è più portato per i laboratori e le materie pratiche dovrà orientarsi verso un istituto tecnico o un professionale. Invece se un ragazzo molto volenteroso e con tanta voglia di studiare per il suo futuro potrà orientarsi verso un Liceo. Per agevolare queste scelte la scuola media mette a disposizione numerosa documentazione e la possibilità di consultarsi con i Professori. Nella nostra scuola abbiamo avuto la possibilità di scegliere dei test psico-attitudinali, per vedere le capacità ed i punti di forza di ognuno di noi. Inoltre ci ha dato la possibilità di aderire al progetto provinciale “3 passi nel futuro”, un’esperienza personale che dovrebbe guidare ogni ragazzo verso una decisione più consapevole. Il centro Polaris mette a disposizione delle scuole dei percorsi formativi con test sempre per vedere le attitudini dei ragazzi. La Provincia di Reggio Emilia i giorni 13 – 14 – 15 – 16 dicembre organizza “La Provincia che orienta” presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, per aiutare le famiglie ed i ragazzi ad orientarsi nella scelta. Certo alla nostra età siamo molto confusi sul futuro…l’unica cosa che possiamo consigliare ai nostri compagni è di scegliere con il cuore.

Luca Dall’A., Pierpaolo R. e Eneo J.

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Nella nostra scuola, durante la settimana, puoi scegliere di frequentare uno o più laboratori pomeridiani, con i nostri prof e compagni non solo della tua classe ma anche delle altre classi...insomma un “gruppo aperto di 10-15 ragazzi/e. E’ sempre difficile scegliere un po’ perché vorresti fare tutto, un po’ perché vorresti stare con i tuoi compagni, un po’ perché è bello fare tutte queste attività.... Perché nella nostra scuola tanti laboratori? Sappiamo che in altre scuole, per motivi disposti dal Ministero non è più possibile, ma qui, nella nostra scuola, la preside con i prof stanno facendo di tutto per proporli, sempre coinvolgenti e con qualche novità in ogni quadrimestre. Così a settembre e a gennaio ci vengono proposti i vari laboratori. Noi scegliamo e li frequentiamo: saremo anche valutati nella scheda!!! Lo scopo è quello di dare maggiore spazio e tempo ad attività manuali che completano le lezioni di classe oppure sviluppano i nostri interessi. In questo modo essi, con l’aiuto dei prof, ci aiutano a auto valutare le nostre attitudini, i nostri interessi e potenzialità e diventano anche orientativi, un aiuto per la scelta della scuola a fine classe 3 .̂ Anche se c’è qualcuno che non li sceglie. O perché ha già altre mille e mille attività oppure perché.....

LABORATORIANDO Chi l’ha detto che la scuola sono solo libri??

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Laboratorio di informatica Nella nostra scuola c’è un laboratorio di informatica da fare invidia alla NASA!! Rinnovato a febbraio grazie al contributo di numerosi genitori, quest’anno con la prof suor Lisa, abbiamo l’opportunità di imparare a usare i computer. Abbiamo scelto questo laboratorio perché vogliamo approfondire le nostre conoscenze informatiche, imparare a comunicare, in sicurezza, con le persone più lontane. Questo laboratorio è utile e fin dalla prima lezione abbiamo imparato cose nuove… potremo potenziare le nostre conoscenze anche in terza perché ci insegneranno ad avere più confidenza con internet.

Alice D., Marco M., Laura Del Rio, Sara R. (2A)

Laboratorio di inglese

“Do you speak english?” “Oh Yessss!!” rispondiamo noi che abbiamo scelto di frequentare il laboratorio linguistico d’inglese!! È troppo importante parlare e capire l’inglese e ci potrà aiutare nella comunicazione futura. Questa attività di inglese ci preparerà anche a superare l’esame Trinity a Reggio e chi potrà potenzierà lo studio di questa lingua nella vacanza

studio a luglio, in Inghilterra. Sempre con la mitica prof Deanna!

Bye bye Aurora S., Cristian M. (2A)

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News dallo scientifico! - Un pomeriggio al museo

Il giorno 6 dicembre 2012 noi ragazzi del laboratorio scientifico ci siamo recati al museo di Reggio per approfondire la conoscenza sui fossili . Appena arrivati ci ha accolto una signora di nome Silvia che ci ha portato in una stanza piena di animali imbalsamati tra cui un sorprendente orso bruno posizionato proprio all’entrata. Subito dopo ci siamo seduti attorno a un tavolo su cui erano posati a coppie una conchiglia e il suo rispettivo fossile e come primo esercizio ce li hanno fatti distinguere. Poi con un pezzo di plastilina abbiamo creato la sagoma di una ciotola e vi abbiamo impresso delle conchiglie per poi estrarle e mettervi all’ interno della scagliola diluita in acqua. Mentre si solidificava Silvia ci ha spiegato come si formano i fossili e ce ne ha mostrati alcuni come: un fossile di pesce, uno di foglie,uno di legno e uno di escrementi. Dopo ci siamo avviati verso il museo vero e proprio in cui Silvia ci ha mostrato la collezione dello scienziato Spallanzani di fossili,animali imbalsamati,minerali ed escrementi. Nel museo la nostra guida ci ha fatto osservare il pavimento formato da una pietra calcarea in cui erano contenuti fossili e ossa di vario genere. Subito dopo abbiamo osservato gli animali imbalsamati contenuti nel museo tra cui un’ impressionante giraffa sopra le nostre teste; per ultima,ma non meno importante,abbiamo visto i resti della balena Valentina. E’ stata ritrovata nel 2000 a Castellarano, sotto un calanco; non tutte le ossa sono state ritrovate ma la maggior parte di esse sì, le più impressionanti erano quelle delle mandibole lunghe come un adulto di media altezza. Ci è piaciuta molto questa esperienza perché ci ha aiutati a scoprire nuove cose sui fossili .

Aldini Luna- Elena Tamagnini- Gilioli Ilaria

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Laboratorio scientifico Non ci basta studiare scienze, ci piace toccarla! Così ci siamo iscritti al laboratorio scientifico ed abbiamo incominciato a coltivare l’orto: zappato, seminato, raccolto l’insalata e la lavanda. Ci siamo divertiti un mondo!! Poi nel laboratorio abbiamo fatto

interessanti esperimenti, direi… dispettosi esperimenti:

l’inchiostro trasparente, il dentifricio per l’elefante, l’esplosione di schiuma…Con l’aiuto delle guardie forestali abbiamo classificato gli alberi del giardino della scuola: alberi diversi, alcuni molto antichi e così la nostra scuola possiede un catalogo aggiornatissimo. La professoressa Giulia ci

ha anche fatto incontrare i volontari della Croce Arancione. Nell’autoambulanza ci hanno insegnato l’uso di alcuni strumenti e alcune posizioni di sicurezza in situazioni di pericolo. Ci attende l’uscita ai Musei Civici di Reggio, chissà che sorpresa!

Elena T., Lisa V., Daniele F. (2A)

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- Un’ambulanza a Maria Ausiliatrice?! Il 22 novembre abbiamo accolto i volontari della Croce Arancione. Ci hanno fatto vedere la loro ambulanza e i vari oggetti che utilizzano per soccorrere, facendoceli anche provare, come ad esempio il collarino per chi, in un incidente, prende un colpo di frusta. Poi ci hanno insegnato come si usa lo sfigmomanometro per misurare la pressione e un altro dispositivo per determinare l’ossigeno nel sangue. Inoltre ci hanno fatto provare, usando noi ragazzi come “manichini”, la posizione laterale di sicurezza per evitare che uno soffochi nel caso di stato di incoscienza. Per finire abbiamo steccato una gamba al nostro amico Federico e un braccio a Mattia utilizzando uno strumento per immobilizzare gli arti in caso di rottura! Ringraziamo i volontari perché abbiamo passato un bel pomeriggio, in cui abbiamo imparato tante cose importanti! Giulia Magnani, Camilla Caretti 1^B

Laboratorio di musica: il concerto in Ghiara “Composizione per Maria” Martedì 30 ottobre si è svolta un'importante rassegna poetico-musicale, dedicata a Maria, alla quale abbiamo partecipato anche noi ragazzi del laboratorio di coro dell' Istituto Maria Ausiliatrice. Questo evento si è tenuto nella Basilica della Beata Vergine della Ghiara a Reggio Emilia. Dopo tante prove, eravamo pronti per la grande serata. Ci siamo esibiti presentando 3 canzoni dedicate alla Santa Vergine;

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eravamo molto emozionati di cantare davanti a tante persone ma, una volta sentiti gli applausi degli spettatori, non vedevamo l' ora di salire sull' altare. Questo luogo è decisamente suggestivo e ha creato una particolare atmosfera grazie anche all' ottima acustica della Ghiara. Abbiamo notato l' unione di tutti gli studenti che

erano lì con noi a condividere la stessa esperienza e soprattutto l' integrazione di tanti ragazzi di diverse nazioni. E' stato molto bello vedere il coinvolgimento dei giovani soprattutto delle scuole superiori, scuole dove molto presto anche noi andremo e inizieremo un nuovo percorso di vita. Un grazie di cuore alla professoressa di musica Mirka Cassinadri che ci ha preparati e accompagnati in questa bella esperienza. Di Valentina Tiglio e Laura Calcagni

Il laboratorio sportivo Nel laboratorio sportivo abbiamo provato alcuni sport che sono meno conosciuti, rispetto al calcio e ai giochi sportivi praticati abitualmente a scuola. Il primo sport che abbiamo fatto è il baseball, si gioca così: ci sono due squadre, una che va a battere con la mazza e un’ altra che tira la pallina, cioè una in attacco e una in difesa dentro ad un rombo, detto diamante. Per fare punto bisogna colpire la pallina e correre nella base successiva, fino a tornare alla casa base.

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Il secondo sport che abbiamo fatto è l’hochey e alcune regole sono: non alzare la mazza sopra il ginocchio, non colpire la palla con il piede e colpire la palla solo con la parte interna della mazza e per fare punto bisogna tirare la palla nella porta

avversaria. L’ultimo sport che abbiamo fatto è scherma e alcune regole del fioretto sono: colpire il bersaglio solo con la punta e colpirlo nei punti in cui è regolare cioè nel busto. Noi sportivi: Lorenzo, Riccardo, Gabriele, Vittorio, Nicolò, Samuel, Filippo G. , Filippo T. , Irene, Camilla

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OTTOBRE MISSIONARIO Ovvero la solidarietà attraversa i continenti!

Ottobre ci interpella, ogni anno, perché il mese in cui siamo particolarmente invitati a sentirci parte di un mondo di povertà, di annuncio di Gesù amico e salvatore di

ogni persona, di solidarietà con gesti concreti e con la preghiera. Quest’anno, che è dedicato alla riscoperta di una fede più profonda e coinvolgente, abbiamo vissuto questo mese in modo nuovo: abbiamo ascoltato una testimonianza: Francesca Di Mugno (19 anni) di Montecchio (RE) che, quest’estate, dopo gli esami di maturità, ha dedicato un mese delle sue vacanze a stare con bimbi in difficoltà nella missione del Madagascar. Ci ha parlato della gioia e dei timori che sperimenta ogni giovane che fa questa scelta, ci ha presentato i motivi che l’hanno spinta a partecipare a

questa iniziativa, ci ha mostrato foto e prodotti del posto, ci ha aperto orizzonti, possibili soprattutto quando siamo giovani.

LA SCUOLA NON SOLO A SCUOLA Maria Ausiliatrice chiama mondo!

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E poi abbiamo espresso la nostra solidarietà ai missionari: raccogliendo offerte dalla vendita dei panini e traendo risparmi da rinunce

personali pregando per loro: ogni settimana un continente e per esso la testimonianza

di missionari partiti dalla nostra terra emiliana. Rappresentanti di ogni classe, al momento della preghiera del mattino hanno presentato questi cristiani coraggiosi alle altre classi.

Insomma, abbiamo viaggiato virtualmente, ci siamo immaginati questi testimoni almeno per un momento, in terre inesplorate, bellissime e ricchissime, ma dove le popolazioni vivono ancora nella povertà, non conoscono la gioia e il Vangelo di Gesù, non hanno la possibilità di studiare nè imparare a leggere e scrivere e neppure di avere un governo democratico... Ovviamente, ci siamo resi conto di quanto riceviamo ogni giorno: per questo la parola più ovvia dovrebbe essere un “Grazie”...

A TU PER TU CON L’EX MAGISTRATO GHERARDO COLOMBO

Al Metropolis di Bibbiano, il 25 settembre, abbiamo partecipato a un incontro con l’ ex Magistrato Gherardo Colombo.Riportiamo alcune domande fatte dai ragazzi presenti:

Lei si è dimesso dalla magistratura,le vogliamo chiedere cosa sta facendo dopo questa dimissione… Mi dedico a varie attività. Mi occupo di editoria con Garzanti. Per esempio, numerose persone indirizzano a me i loro dattiloscritti, chiedendone una valutazione per la pubblicazione. Poi scrivo, libri ed altro. Collaboro, sui temi della giustizia con la Gazzetta dello Sport (la cosa può sembrare strana, ma non lo è affatto). Ho

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tenuto, gli ultimi due anni, un corso presso l’Università di Parma. Partecipo a un corso sulla legalità per detenuti del carcere milanese di San Vittore. Quel che faccio più di tutto è girare per l’Italia, nelle scuole e nei circoli,a parlare di giustizia e della relazione tra regole e persone e di come questa relazione influisca sulla vita pratica di ciascuno di noi. * Riferendoci a questo ultimo punto,cosa la spinge a dedicare così tanto tempo per raccontare quello in cui crede? Ho fatto il magistrato per oltre trentatrè anni.

Per quanto ci si potesse impegnare è sempre stato impossibile far funzionare la giustizia in modo perlomeno accettabile. Che la giustizia funzioni male è talmente evidente che, probabilmente, questa è l’unica cosa sulla quale sono d’accordo tutti gli italiani. Constatando tutto ciò è progressivamente maturata in me la convinzione che per far funzionare la giustizia fosse necessaria una profonda riflessione sulla relazione tra i cittadini e le regole. La giustizia non può funzionare, secondo me, se i cittadini non hanno un buon rapporto con le regole. Potevo continuare a fare il magistrato per altri quattordici anni, quando mi sono dimesso: ho deciso di smettere e di dedicarmi alla riflessione sulle regole proprio perché la ritengo indispensabile per il funzionamento della giustizia. Ci parli in particolare degli incontri con classi e scolaresche… Incontro dai 40.000 ai 50.000 ragazzi l’anno, in ogni parte d’Italia, ovunque mi invitino. Mi chiamano sopratutto alle superiori, spesso alle medie e qualche volta anche alle elementari. Tranne rarissime eccezioni, con i ragazzi si instaura un rapporto molto positivo. I giovani hanno molta voglia di essere coinvolti e non è difficile entrare in contatto con loro, purché si riconosca la loro importanza: è necessario che si sentano protagonisti e non spettatori, e per questo parlo muovendomi tra loro, in un continuo dialogo di domande e risposte reciproche. Il contatto è tanto più positivo quanto più l’incontro è immerso in un percorso su regole, giustizia e persona organizzato e praticato dagli insegnanti durante l’anno scolastico. (I temi che tratto nel libro “Sulle Regole”). Per altre domande e risposte, vedi in http://www.sulleregole.it/gherardo-colombo

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TU sei SPECIALE: MGS “LEADER SALES” Domenica 18 Novembre, a Bologna si è svolto il primo incontro del gruppo ricerca MGS “Leader Sales” con la tematica “Tu sei speciale”. È stata una giornata molto bella, piena di proposte: preghiera, riflessioni e allo stesso tempo momenti di gioco.Appena arrivate, siamo andate all’Oratorio dei Salesiani, abbiamo giocato un po’ tutti insieme e poi noi ragazze di 2 -̂3 ̂ siamo andate nella scuola “Figlie di Maria Ausiliatrice” per iniziare le nostre attività, mentre i ragazzi sono rimasti presso i salesiani con i loro educatori. Abbiamo partecipato a un gioco bellissimo che consisteva in questo: hanno proiettato tantissimi loghi e noi, con la mitica pulsantiera della nostra scuola, dovevamo indovinare l’azienda produttrice di quel marchio. Questo ci ha portato a riflettere che anche la persona umana, maschio e femmina, portano in sé “il logo” della “casa produttrice”: qual è? L’abbiamo scoperto riflettendo su queste parole della Bibbia: “Facciamo l’uomo a Nostra Immagine e somiglianza: maschio e femmina li creò”. Abbiamo continuato con le riflessioni utilizzando il capolavoro della creazione di Michelangelo nella Cappella Sistina. Dopo il pranzo al sacco e una partita a pallavolo con ragazze di altre provenienze (Parma,

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Bologna M.A., Bologna Don Bosco, Bologna S.Cuore, Ferrara, ...) Finita la ricreazione, ci siamo suddivise in gruppi e abbiamo fatto un lavoro di confronto con immagini su Michele Magone: un ragazzo molto vivace dell’oratorio di Don Bosco. Infine, Messa tutti insieme. Alla fine abbiamo salutato le ragazze che erano con noi e le suore. Ci siamo divertite molto e speriamo di poter rifare un’esperienza così. Essere del GR. Sales Leader vorrà anche dire testimoniare alcuni aspetti della nostra somiglianza con Dio. A partire da... provate a scoprirlo.

Cocci Valentina,Bagnoli Viola,Zefi Benedetta,Brignoli Benedetta

INCONTRO M.G.S. a BOLOGNA PANINO, PARTITE E PREGHIERA ... TANTA GIOIA!!!

Ormai la scuola è avviata da un mese...il ritmo delle nostre settimane si intreccia con molte proposte. Noi abbiamo accettato di partecipare a Bologna all’Incontro M.G.S. (Movimento Giovanile Salesiano). Abbiamo dovuto affrontare molte sfide, cominciando dallo sciopero dei treni, del nostro treno, naturalmente. Ma non tutti gli imprevisti vengono per nuocere: sul nuovo treno, quasi vuoto, ecco spuntare il gruppo di Parma, diretto al nostro stesso incontro!! Questi incontri fra preadolescenti di diversi oratori e scuole salesiane ci permette di conoscerci, confrontarci, arricchirci delle esperienze e delle idee di altri compagni. E’ un’occasione per riflettere sulla bellezza della vita, sull’impegno a viverla bene... Vi chiederete, ma come fate a riflettere su queste cose mooooolto serie? Vi sembrerà strano: con un gioco delle carte che richiama la vita di don bosco e di alcuni suoi ragazzi...non tutti santi, all’inizio. Come noi... Il pranzo insieme, un po’ di preghiera e la partecipazione insieme alla S. Messa hanno reso la giornata molto ricca... E’ un’uscita che ricorderò per molto tempo, anche perchè alla fine ognuno è stato invitato a prendersi un piccolo impegno “Essere persone oneste e responsabili”..per trasmettere felicità!

Federico L. 2B

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TO ROME WITH MUSIC: davanti al nostro Presidente Napolitano Ciao a tutti, sono Sara Catellani e vi voglio raccontare di quando, mercoledì 14 novembre, ho partecipato come membro dell’Orchestra Giovanile dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia “Achille Peri” alla manifestazione “Gli Stati Generali della Cultura” a Roma, dove abbiamo suonato l’inno nazionale davanti al nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e a buona parte dei Ministri in carica nell’attuale Governo. L’avventura è iniziata con la convocazione dell’orchestra e con le prove di canto e di musica. Io sono stata destinata alla parte canora, ma ho anche suonato una breve introduzione con il violino. Siamo partiti in più di cinquanta ragazzi, tra i 12 e i 18 anni, accompagnati dalla nostra direttrice, Prof.ssa Gabrielangela Spaggiari, e da alcuni genitori. Due pullman ci hanno portato fino a Roma. Arrivati in albergo abbiamo consumato una cena veloce,e a letto presto perché il giorno successivo ci aspettavano le prove generali. Così giovedì ci hanno portato al Teatro Eliseo, sede della manifestazione. Abbiamo sistemato gli strumenti e iniziato le prove e ci siamo rilassati nell’attesa del grande evento. Poi ci

hanno fatto sistemare sul palco. La tensione era alle stelle: alcuni miei compagni avevano gli occhi lucidi e in tutti noi saliva l’ansia. Siamo rimasti fermi sul palco per quasi venti interminabili minuti, quando, ecco arrivare il Presidente seguito dal corteo dei Ministri. La direttrice ci ha dato l’attacco e le note si sono diffuse ovunque creando una forte

emozione in tutti i presenti. L’esecuzione è durata circa tre minuti, ma sono stati attimi davvero memorabili e, alla fine del pezzo, l’applauso è esploso sincero e commosso. Al termine ci siamo concessi una breve passeggiata per Roma osservando alcune meraviglie di questa bellissima città. In tarda serata siamo rientrati a Reggio lasciandoci alle spalle questa brevissima, ma intensa ed emozionante esperienza.

Sara Catellani

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LE PRIME IN VISITA ALLA TETRA PAK! La Tetrapak produce contenitori in poliaccoppiato e fu inventata da Ruben Rausing, nato nel 1895 e morto nel 1983, a 88 anni, in Svezia. Facendo la gita alla tetrapak, il 13 novembre, ci hanno insegnato che il poliaccoppiato è formato da 3 strati di polietilene (plastica), 2 di alluminio e 1 di carta, il più spesso. Questi lunghi fogli di poliaccoppiato vengono arrotolati in bobine che prima sono state: -stampate con i vari simboli -dopo la bobina srotolata viene accoppiata con i vari strati di polietilene e alluminio -poi viene controllata dal "DOCTOR" per eliminare gli eventuali errori di stampa -infine viene "affettata" per facilitare il trasporto della bobina. Durante la stampa la bobina srotolata, ancora di solo cartone, "corre" alla velocità di 36 km/h, all'incirca come

un uomo che corre. Ogni bobina pesa 2.6 Mg ed è alta 1.50 m. La FSC collabora con la tetrapak per rendere le confezioni riciclabili al 100%.

Eleonora Roncaglia,Flavia Nironi ed Emma Ferrari con la collaborazione di tutta la classe 1°A

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OUR EDUCATIONAL HOLIDAY IN ENGLAND …ovvero momenti di un’estate che non dimenticheremo mai!

….siamo belli eh??? Ci siamo, tra un po’ atterreremo all’aeroporto di Parma e questa fantastica avventura sta per terminare. L’atmosfera intorno a noi è ben diversa da quella della partenza: adesso siamo felici, ma un po’ malinconici perché tra poco ci saluteremo. All’inizio di questa avventura avevamo un po’ di timore perché, per molti di noi, si trattava della prima esperienza all’estero senza genitori … e per due settimane! I nostri timori si sono rivelati infondati perché, a parte un po’ di malinconia iniziale, le giornate, sempre molto intense, sono trascorse velocemente. Il College dove eravamo alloggiati era molto spazioso, con molto verde, palestra polivalente e piscina coperta per le attività pomeridiane. La nostra camera, in una

ENGLISHandMORE

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Ps: perché non provi anche tu il prossimo anno???

delle diverse “houses” a due piani del college, era piccola ma aveva tutto il necessario: due letti a castello con sotto una scrivania, due armadi e parecchi cassetti dove sistemare i nostri vestiti. C’era inoltre un lavandino e una grande finestra. Oakham, il paese nel sud dell’Inghilterra in cui si trovava il nostro college, era piccolo ma c’erano molti negozi, due chiese, una piazza adibita a mercato e un ottimo supermercato dove compravamo patatine, caramelle…… Ogni mattina la sveglia suonava alle 7 e, dopo una colazione nel miglior stile inglese, ognuno andava nella propria classe per seguire le lezioni. I professori erano simpatici e spesso ci facevano vedere video e ci facevano fare giochi. Questa è stata forse la parte meno divertente della vacanza ma sicuramente utile. Ci si

trovava poi a pranzo nella mensa del college e, in seguito, ci si divertiva con vari tipi di attività organizzati dal personale del

college. Dopo una cena abbondante e la quotidiana telefonata a casa, si partecipava alle attività serali proposte.

Abbiamo apprezzato molto le escursioni. Abbiamo infatti visitato Cambridge e il Kings College, Nottingham, il paese di Robin Hood, Stratford Upon Avon, paese natale di Shakespeare e la capitale delle olimpiadi 2012: LONDRA! L’esperienza è stata positiva, abbiamo anche potuto apprezzare un primo assaggio di indipendenza e crediamo che non rimarrà un caso isolato.

Lusvarghi Federico e Giovanni Trolli 2B

LA ZAPATERA: SU IL SIPARIO!

Il 3 dicembre, noi classi terze, abbiamo fatto un’uscita particolare a Piacenza, dove abbiamo assistito a una commedia di Garcia Lorca, il poeta spagnolo per eccellenza, conosciuto in tutto il mondo. Il titolo di questa commedia è " LA ZAPATERA PRODIGIOSA": parla dell'amore, della fedeltà e ha un lieto fine. "La zapatera" significa calzolaia perchè la protagonista della storia è una ragazza di 18 anni sposata con un calzolaio di 53 anni. Il loro rapporto è condizionato dai pettegolezzi delle loro vicine sulla loro differenza di età: per questo motivo

litigano ogni giorno fino a quando il marito, disperato, scappa di casa, lasciando sua

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moglie sola. Però in questa storia c'è un bambino, di cui la zapatera si fida cecamente, che le sta accanto nei momenti duri. Gli uomini del paese approfittano della situazione per corteggiare la zapatera, ma nessuno ci riesce perchè la zapatera si accorge che vivendo senza suo marito si sente sola: l’uomo le manca. Verso la fine arriva un cantastorie, che in realtà era suo marito travestito, e la

zapatera racconta com'è la vita senza suo marito: lei spiega che anche se prima litigava ogni giorno con lui adesso che si trova sola, capisce quanto lo amava. La faccenda si conclude con il ritorno a casa del marito. Questa commedia è piaciuta molto e anche se era in spagnolo, siamo riusciti a capire bene il contesto grazie alla mimica degli

attori professionisti. Quindi la consigliamo a tutti quelli che hanno conoscenze discrete di spagnolo come noi e, inoltre, abbiamo avuto la possibilità di misurarci con quello che sapevamo di questa lingua.

Dopo lo spettacolo siamo andati al palazzo Farnese dove ci siamo divisi in due gruppi: uno seguiva il percorso sul ritratto e l'altro sul tondo di Botticelli. Entrambi i percorsi sono stati interessanti e ognuno di noi ha scelto il laboratorio che più o colpiva e rappresentava. Ha sido una experiencia original!!!!! (Alice Casalini e Nikita Barbieri 3A)

E dopo teatro...tutti a Palazzo Farnese! A Palazzo Farnese c’è una Pinacoteca molto ricca, che propone interessanti laboratori. Già da alcuni giorni noi di 3 ̂ ci siamo suddivisi in due gruppi, in base all’interesse. Per scegliere uno dei due laboratori proposti: il Botticelli e in particolare il Tondo della Natività e l’osservazione del ritratto. Accompagnati dalla guida ci siamo avventurati nei nostri percorsi.

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Eravamo nel gruppo del ritratto: abbiamo scoperto che un ritratto è molto più di una fotografia e soprattutto di un disegno di un volto... c’è il grado sociale (nobile, ecclesiastico...), ci sono gli affetti (il figlio, il cane, la moglie,....), ci sono gli interessi e l’ambientazione....La guida ci ha accompagnato nell’analisi di questi “dettagli” che raccontano vita, storia, costumi, ...insomma un ritratto apre lo sguardo su un mondo molto molto vasto... e che bello, nel percorso di finale...(sebbene con le videocamere accese) fare qualche foto vestiti da Nobili aristocratici... un po’ scomodi qui vestiti...!! Come avranno fatto a giocare, a correre,a divertirsi? Infine l’attività di laboratorio: alcune schede ci hanno aiutato a recuperare alcune informazioni e insegnato a cosa stare attenti quando si osserva un ritratto (AMaria P. – Gaia B. 3A) Il nostro gruppo ha approfondito qualcosa del grande artista Botticelli... .. quale stupore quando ci siamo trovati davanti al suo tondo della Madonna con il bambino e Giovannino...restaurato da poco, abbiamo potuto ammirare il capolavoro botticelliano traboccante della delicatezza dei colori, della finezza del tratto, della vivacità dei contrasti, della preziosità della cornice; e pensare che questo capolavoro era nato, secondo la tradizione, come vassoio da camera per una donna aristocratica che aveva appena partorito un bambino!!! Il laboratorio che ci hanno dato da fare ci ha riproposto un disegno del tondo in cui, con creatività, inserire elementi a noi congegnali e adatti al soggetto.. certo ..concorrere con il grande artista Sandro Botticelli, non è cosa da poco! A caldo, le prof ci intervistano in

classe.. un MP3 passa da una voce all’altra. Il tempo di raccogliere l’emozione, un pensiero e poi, coraggiosamente ci “concediamo” all’intervista: “Mi ha colpito l’imponenza della figura bellissima di Maria”“Mi ha impressionato la bravura di Botticelli nel dipingere il velo di Maria: delicato, trasparente, leggerissimo, ...” “Bellissimo! Bellissima Maria: mi ha colpito il

contatto visivo, come fosse un dialogo, fra Gesù e Maria”. “Sì bello tutto, ma non capisco perché Botticelli ha inserito anche Giovannino Battista: secondo me è inutile!”. “Il primo impatto con il Tondo è semplice, immediato, ma poi osservando attentamente si notano numerosi dettagli che arricchiscono il messaggio. L’aiuto della guida ci ha accompagnato nello scoprirli”. “Direi che mi ha impressionato quasi

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più la bellezza della cornice originale che il tondo stesso. Gli elementi intagliati nella cornice, la ricchezza degli elementi con dettagli curatissimi, le incisioni precisissime e significative...”

Alcuni studenti della classe 3 B, appena rientrati dalla visita

Visto da vicino… Sandro Botticelli nacque nel 1445 a Firenze in via Nuova. Iniziò a lavorare nella bottega di Filippo Lippi dal 1464 al 1467. Nel 1469 lavorava già da solo. L’artista in ogni sua opera risalta sempre la bellezza corporea. Egli divenne amico dei filosofi neoplatonici, ne accolse pienamente le idee e riuscì a rendere visibile quella bellezza da loro teorizzata, secondo la sua personale interpretazione dal carattere malinconico e contemplativo, che spesso non coincide con quella proposta da altri artisti legati a questo stesso ambiente culturale. Le sue opere successive si arricchiranno poi delle tematiche umanistiche e filosofiche affidategli da membri importanti della famiglia Medici, aprendo la sua stagione dei grandi capolavori. Sandro Botticelli aveva pienamente abbracciato la causa dei Medici, che lo accolsero sotto la loro protezione dandogli la possibilità di creare opere di grandissimo prestigio, fra cui il tondo con Maria, Gesù Bambino e Giovannino Battista, che le 3 ̂ hanno potuto vedere con i propri occhi a Palazzo Farnese, a Piacenza, il 3 dicembre 2012.

Mattia P. 3 A

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EHI, QUI SI FA SUL SERIO! Democrazia è partecipazione: un gruppo speciale

Ogni anno, tutte le classi eleggono democraticamente, a seguito di candidature e di presentazione di programmi elettorali, due rappresentanti (un ragazzo e una ragazza, per le pari opportunità!). Insieme ad amici delle altre cinque classi ci incontriamo mensilmente con sr Edi e qualche volta anche con la direttrice Sr. MariaGiovanna per capire l’importante compito che ci hanno dato i compagni, che parte dalla fiducia in noi. Discutiamo insieme, proponiamo nuove idee, verifichiamo...tutto per facilitare e migliorare l’ambiente scolastico. Incontrarci non è, per noi, un pretesto per saltare le ore di lezione, ma per partecipare alla vita scolastica. Infatti, ogni volta che ci incontriamo vengono fuori con entusiasmo e nell’ascolto reciproco sempre nuove idee che, partendo da una proposta, si trasformano in un progetto a cui tutti hanno dato un contributo. Il lavoro del rappresentante non è facile e a volte è duro, ma è bello perché si impara a proporre, a pensare, a collaborare per creare una scuola migliore, la nostra scuola.

Nikita B, Giovanni T., Deborah F. cl. 3 A

L'ANGOLO DEI

RAPPRESENTANTI

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Ma chi ce l’ha fatto fare?? Ecco perchè ho scelto di candidarmi RAPPRESENTANTE DI CLASSE

Ho scelto di candidarmi come rappresentante della mia classe perché: - Vorrei essere di aiuto ai miei compagni e collaborare con professori, preside e rappresentanti delle altre classi (Nicolò Cocci 1A) - Ho il desiderio di rendermi utile e di partecipare attivamente alla vita della scuola (Eleonora Roncaglia 1A) - Credo che sia una bella esperienza; spero che mi serva per vincere la mia timidezza (Elisa Felici 1B) - Non sono timido e sono amico di tutti; voglio provare questa nuova esperienza con serenità e senso di responsabilità (Alessandro Frontera 1B) - Mi piace aiutare gli altri e soprattutto trasmettere felicità, allegria e armonia nella classe (Valentina Cocci 2A) - Vorrei poter essere utile ai miei compagni (Andrea Catania 2A) - Mi sento responsabile e collaborativo (Stefano Cantoni 2B) - Ho pensato che fosse una bella iniziativa per crescere e diventare più responsabile (Sara Catellani 2B) - E' un modo per aiutare i miei amici e per questo mi piace; è un compito molto importante per me (Giovanni Tsamis 3A) - Voglio sentirmi utile verso gli altri ragazzi e capire se ho la stoffa per farlo, mettendomi in gioco (Nikita Barbieri 3A) - L'esperienza che ho fatto gli anni scorsi mi è piaciuta tantissimo e volevo farla anche il terzo anno (Deborah Franceschini 3A) - Per me è un'esperienza completamente nuova e importante soprattutto perchè vissuta in questo ultimo anno di scuola media (Francesca Giberti 3B) - Mi sento un ragazzo responsabile e disponibile verso i miei compagni di class: bisogna essere più veri e più giusti per diventare uniti (Simone Righi 3B) Elenco 2 punti del mio programma elettorale: - Ascoltare le idee ed essere sempre disponibile con i compagni; creare una classe unita; tenere pulito e ordinato l'ambiente in cui ci troviamo (Nicolò Cocci 1A) - Vorrei proporre una gita al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano; aumentare le attrezzature dell'area di gioco e suddividere meglio gli spazi (Eleonora Roncaglia 1A) -Coinvolgere i compagni più timidi nel gruppo classe e aiutare i compagni in difficoltà; migliorare la vita in classe (Elisa Felici 1B) - Collaborare con i prof., lavorare in armonia tra studenti e collaborare con le altre classi (Alessandro Frontera 1B)

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- Compiere al meglio i miei doveri e proporre nuove idee per il bene della classe (Andrea Catania 2A) - Fare da tramite tra ragazzi e preside; cercare di far stare la classe più unita (Valentina Cocci 2A) - Nuove idee per vivere al meglio le nostre giornate e proposte per una classe più unita (Sara Catellani 2B) - Cercherò di rendere la classe più unita e cercherò di migliorare la realizzazione degli eventi dell'anno (Stefano Cantoni 2B) - Li aiuterò e cercherò di esaudire ogni loro richiesta e desiderio (Giovanni Tsamis 3A) - Collaborazione per l'armonia nella classe; sapersi ascoltare per aiutare e crescere; avere sorprese (speriamo positive!) per ricordare un anno fantastico (Nikita Barbieri 3A) - Vorrei proporre un concorso per il disegno migliore (Deborah Franceschini 3A) - Riportare a Suor Edi i problemi della classe e impegnarmi al massimo per non deludere (Francesca Giberti 3B) - Aiutare la classe nei problemi e riportare le idee a Suor Edi (Simone Righi 3B)

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A proposito di fare sul serio… parliamo di economia!

“L'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro”. Sono queste le prime righe della Costituzione italiana che spesso non vengono seguite. Come sappiamo tutti questo è un momento di “crisi” per tutti. Crisi in tutti e due i modi, crisi di famiglie e le loro cose da fare, ma anche crisi come soldi. Ma è veramente questo il termine per indicare una situazione di dolore e paura morale? Il termine giusto è MANCANZA, mancanza di opportunità, mancanza di impegno, mancanza di comprensione, mancanza di politici degni di quello che fanno.... E’ per questo che bisogna impegnarsi per avere futuro. Si dice che la situazione ritornerà normale nel 2014, e noi giovani, voi adulti che futuro avrete? Il lavoro non si trova per colpa di un singolo che ha fatto un errore. Ma se è stato un singolo che ha fatto questo, alloraogni singolo di noi può ricostruirla lottando. Ma alla fine la colpa è solo dei politici? Certo ¾ delle colpe è loro, ma noi non stiamo lottando nel giusto modo. Il nostro punto debole siamo noi stessi, crediamo nelle paure, crediamo nel mondo che peggiora..... ma non crediamo che siamo noi i protagonisti dell' Italia. Il futuro appartiene alle persone che credono il meglio e che credono nei propri sogni. L' ITALIA SIAMO NOI......!!!!!!!!

Matteo B. 3 A

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In classe ci siamo esercitati a diventare veri e propri giornalisti, prima studiando la struttura del giornale poi scrivendo articoli su articoli per diventare esperti del mestiere. Vi sveliamo alcune delle nostre creazioni…a partire dagli editoriali sulla scuola tecnologica!

La scuola italiana diventerà tecnologica Cari studenti siete pronti ad abbandonare i vostri zaini, matite, penne? Addio pesanti libri e quaderni, tra pochissimo si andrà a scuola con un leggerissimo tablet.Nelle classi di tutte le scuole italiane, i docenti e gli alunni vivranno l’insegnamento e l’apprendimento in maniera del tutto nuova. I banchi saranno dotati di monitor o touch screen collegati alla lavagna interattiva multimediale (LIM) ed attraverso il collegamento ad internet le lezioni saranno arricchite addirittura da filmati. Le pagine dei libri saranno sostituite dai Kindle. Sarà possibile collegarsi con altre classi e seguire insieme lezioni a distanza un po’ come avviene nel“mondo” del lavoro con le videoconferenze. Pensate alle verifiche: i fogli protocollo e le biro rosse non serviranno più, ci sarà un software in grado di raccogliere e correggere le risposte date dagli allievi automaticamente, i docenti dovranno solo archiviare i dati. Una scuola così, solamente qualche anno fa, nemmeno si sognava; i giovani di oggi potranno godere di questi grandi privilegi: tecnologici come sono, avranno certamente più facilità ad apprendere e saranno più invogliati a studiare ed andare a scuola. Speriamo solo che tutta questa tecnologia non vada a intaccare i rapporti che gli allievi e maestri o professori hanno instaurato. Auguriamoci che gli studenti continuino a riconoscere il professore nella figura umana e non nel computer. I ragazzi, è vero, vivono oggi in una società moderna, ma non smettono per questo di essere esseri umani che hanno bisogno per crescere di persone umane adulte che trasmettano loro insegnamenti anche attraverso lo sguardo o semplici gesti.

Elena Casini 2^A

LA SCUOLA DEL FUTURO…. Come sarà in futuro la scuola 2.0? Nessuno lo sa non siamo degli indovini, ma le scuole pian pianino stanno cercando di arrivare almeno alla 1.5. Come? La risposta si trova in alcune scuole di Reggio Emilia e di Parma dove al posto dei libri si usano i

GIORNALISTI IN ERBA!II A e IIB tra editoriali e cronaca

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Tablet: sono facili da portare, non occupano posto, non pesano….insomma è una scuola come vogliono ragazzi e bambini: tecnologica. Come ci si aspetta c’è sempre un però: visto che sono così fragili questi oggetti si rompono facilmente ma, soprattutto usano energia (logicamente). Ovviamente starete pensando: “Beh per uno solo…”. Sì certo per uno! Pensate la nostra scuola (CIOFS compreso)! Vi rendete conto di quanta energia elettrica “succhiano” questi computerini? Poi dite a Monti che aumenta le tasse! Ci credo, guardate quanta elettricità si consuma solo a scuola ! Perché non fare libri (scolastici ovvio) in carta riciclata? “Aspira” meno energia e dà il buon esempio ai più piccoli! Pensateci!

Martina Marchesini classe 2A

UN PASSO AVANTI PER LA TECNOLOGIA In diverse scuole d'Italia si sta pensando di non utilizzare più i libri cartacei, ma di fornire ad ogni studente un tablet dove seguire le lezioni, fare i compiti e tutto ciò che serve per le attività didattiche. Per realizzare questo progetto servirebbe la spesa di un grande capitale ed è proprio di questo che si stanno occupando molti tecnici. Ad esempio in India si è realizzato un tablet da usare solo per la scuola al costo di trenta dollari. Inoltre per poter utilizzare i tablet bisognerebbe disporre di internet a banda larga per permettere agli allievi di fare i compiti. In più utilizzando questa tecnologia gli alunni non scorderebbero più i libri a casa perchè sarebbero tutti dentro questo hardware (anche se già immagino i meno per l’assenza del carica batterie…). Se fosse possibile realizzare tutto ciò i professori sarebbero costretti ad aggiornarsi continuamente per poter utilizzare al meglio il tablet. Questo però è solo l'inizio: l' obbiettivo finale è realizzare un banco-tablet da proporre in tutte le scuole. Utilizzando queste nuove tecnologie i compiti in classe diventerebbero un'evoluzione del lavoro individuale. Sono contenta di sostenere questa iniziativa per far diventare tecnologica la scuola del futuro.

Sara Romagnoli 2A

SULLA SCUOLATECNOLOGICA,DICO LA MIA! Negli ultimi mesi molti giornali hanno pubblicato articoli riguardanti il rinnovamento della tecnologia in Italia, in particolare il settore scolastico. Il 18 ottobre 2012 il Decreto Legge n°179 ha introdotto l’uso obbligatorio dei tablet nelle scuole: nel 2013-2014 nelle scuole medie superiori, nel 2014-2015 nelle scuole primarie e secondarie. Tutto ciò comporterà l’utilizzo dei libri digitali e l’abolizione dei libri in formato cartaceo, con una presunta parziale diminuzione dei costi sostenuti dalle famiglie italiane. Le scuole dovranno fornire i tablet a coloro che, per motivi economici, non possono acquistarli e, grazie allo stazionamento di trenta milioni di euro del fondo europeo per le regioni represse, agli studenti della Calabria, Campania, Puglia e Sicilia verrà offerto un tablet gratis. Per rendere efficiente il

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servizio, i vari istituti scolastici dovranno modernizzare i collegamenti wireless, le reti interne e limitare la navigabilità agli studenti. La scuola deve preparare i ragazzi all’utilizzo di nuove tecnologie , che consentono di accedere ad informazioni, a testi e a video in ogni momento perché questo è richiesto nella società in cui viviamo; ma un cambiamento così radicale deve essere valutato attentamente : il tablet può sostituire il libro di testo cartaceo, rendendo lo zaino più leggero, ma la facilità di lettura sarà uguale? Trascorrere ore davanti ad uno schermo causerà problemi alla vista? Infatti per leggere i libri digitali consigliano l’ e-reader, come il Kindle, dotato di uno schermo e-ink, a differenza dei tablet che usano un display lcd. Nella memoria di questi strumenti elettronici devono essere salvati i testi scolastici con il relativo pagamento alla casa editrice della licenza; l’eventuale perdita dei dati, per varie e possibili cause , comporterà un’ulteriore spesa a carico delle famiglie? Personalmente mi piace sfogliare la pagine dei libri, sottolineare,evidenziare, attaccare post-it; tutto ciò mi facilita l’apprendimento della materia. Dopo queste considerazioni, per ora, non posso valutare positivamente l’uso dei tablet a scuola, in totale sostituzione dei libri cartacei, perché lo ritengo un progetto di difficile attuazione.

Chiara Bertagnolo Cl. 2A

Tablet nelle scuole? Ci sono molte opinioni diverse sull’eventualità di inserire il tablet nelle scuole. Chi è favorevole afferma che, se il tablet sostituisse i libri, le cartelle sarebbero notevolmente alleggerite e non rappresenterebbero più un peso per gli studenti. Inoltre, forse, si risparmierebbe dovendo comprare solo poco materiale scolastico. Dal mio punto di vista, sarebbe un peccato rinunciare ai libri cartacei. Non potrei più evidenziare e sottolineare, operazioni per me fondamentali per studiare. Penso anche che i ragazzi di oggi stiano anche troppo davanti a giochi elettronici, computer e televisione e non ci sia bisogno di portare nella loro vita un ulteriore dispositivo elettronico.

Andrea Catania 2° A _____________________________________

E ora vi riportiamo due articoli dal contenuto davvero eccezionale! Infatti durante le esercitazioni in classe abbiamo inventato fatti di cronaca straordinari per solleticare la nostra fantasia di giornalisti in erba…leggere per credere!

Concertone di Ligabue all’Istituto M.A.di Bibbiano (ovvero…un sogno nel cassetto!!)

E ormai ci siamo, il 23 ottobre alle ore 21, Ligabue verrà nel nostro cortile per il suo concertone. La notizia bomba è stata annunciato dal nostro sindaco di Bibbiano ai giornalisti convocati nel cortile dell’Istituto Maria Ausiliatrice in via E. Monti.

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Ligabue ha confermato che canterà le dieci canzoni del suo quinto disco e alcune del nuovo in uscita. Tutti sono molto eccitati, soprattutto sr. Edi che è stata intervistata. Queste le sue parole: “Sono molto onorata di ospitare qui Ligabue, la nostra scuola è bella e accogliente. Il ricavato di questo concerto sarà devoluto in beneficenza per le opere dei missionari. Chiamerò uno staff di tecnici specializzati in tutti gli aspetti, anche per gli effetti speciali. Non temete per i parcheggi, ci sono ampi campi da calcio che potranno essere momentaneamente utilizzati. Auguro a tutti buon divertimento!”. Una giornalista ha chiesto a sr. Edi: “Chi ha invitato Ligabue?”. Risposta: “Ovviamente i nostri ragazzi tramite contatto Facebook…sono molto intraprendenti! Chissà se Ligabue proporrà di cantare con le suore…”Hai un momento Dio?!?!””.

Alice P. 2B

Bibbiano o Juventus ??? La partita del secolo (ps: se si avverasse sarebbe il massimo…)

Durante il laboratorio sportivo che ha organizzato il Prof Costi Daniele, i ragazzi di Bibbiano si sono accordati per giocare una partita contro la mitica Juventus. L’imperdibile evento si terrà a Torino mercoledì 31 ottobre alle ore 18 presso il Juventus Stadium. I ragazzi e la

ragazze di Bibbiano partiranno alla mattina con un pullman e si troveranno alle 15 per salutarsi e allenarsi con i giovani under 14 della Juventus . Le ragazze di Bibbiano saranno a bordo campo per incitare i ragazzi munite di un megafono. I calciatori di Maria Ausiliatrice sono molto carichi e in preparazione della sfida si allenano dalle 14 alle 19 ogni pomeriggio. L'allenatore Costi li fa lavorare veramente molto, ma loro non si stancano mai. La notizia di questa straordinaria partita è veramente sbalorditiva, e per questo è stata riportata su tutti i giornali ed è stata ripresa anche da Telereggio. Chi vincerà??? Un in bocca al lupo ai Bibbianesi!!!

Martina Bisagni

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UNA LEZIONE “EPICA”! Mercoledì 28 Novembre è venuta nella nostra classe Francesca, una ragazza che frequenta l’università, che ha una grande passione per l’epica: per questo motivo ci ha parlato di Omero e dei suoi scritti e del contesto sociale e religioso dell’antica Grecia. Ci ha mostrato delle immagini raffiguranti dei combattimenti dipinti su vasi, elmi e corazze. Ci ha fatto vedere un power point del quale ci è molto piaciuta la cartina dell’antica Grecia: abbiamo così capito la collocazione geografica di antiche città a noi note. In seguito, ci ha posto delle domande e ci ha spiegato la differenza tra l’Iliade e l’Odissea. Per noi è stata un’esperienza nuova molto bella e interessante e ci piacerebbe poterla rifare.

Riccardo Cervi, Filippo Tanzi 1°B

LA MIA CITTÀ IDEALE Noi classi 1° stiamo rappresentando in un progetto realizzato in collaborazione con la Russia Le Città Invisibili di Italo Calvino. Quando ci hanno annunciato che avremmo,di nuovo, partecipato al concorso Russo eravamo tutti entusiasti. Inizialmente i prof. ci hanno letto le descrizioni delle Città Invisibili di cui abbiamo

LA FINESTRA SULLE PRIME Di epica, favole e dintorni

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fatto la rappresentazione. Ognuno ha usato la propria fantasia decidendo se e in che ordine posizionare i vari oggetti e in che modo rappresentare la descrizione del disegno. Lunedì 12 novembre, è venuta la pittrice Donatella Violi che sta esponendo i suoi quadri raffiguranti Le Città Invisibili in Italia e all’Estero. Lei ci ha illustrato delle foto dei suoi capolavori. Ci sono piaciuti molto e abbiamo deciso di ispirarci a questi per rappresentarle al meglio. Ci siamo resi conto che sono molto diverse dai nostri schizzi,poiché più astratte. Donatella ci ha detto che dovevamo disegnare ciò che ci rappresentava di più e abbiamo cercato di mettere in atto questa idea nel modo migliore. Ci sarebbe piaciuto molto vedere i quadri dal vivo,ma non è stato possibile perché erano in esposizione e trasportarli sarebbe stato un problema. Quest’incontro ci è stato molto d’aiuto perché ci ha dato la possibilità di migliorare i nostri disegni e di confrontarci con una persona esperta. Questo è stato possibile grazie a Veronica:mamma di Victor e Nikita che ci ha informato di questo concorso. Vogliamo dire grazie a : Donatella Violi per averci illustrato i suoi quadri, i nostri prof. Monica e Fabio per aver chiamato questa pittrice e per averci aiutato e ai prof. Mariagrazia ,Francesca e Tommaso per averci aiutato a capire e a riflettere su queste città.

Alexia Beggi, Matilde Campani, Chiara Ferrari e Alessia Trombi La fantasia della IIA La mia città ideale è una città morbidosa dove, al posto delle persone, vivono pupazzi sempre pronti ad organizzare eventi speciali ogni giorno, senza farsi male quando devono superare gli ostacoli della vita. Avrebbe strade a forma di puzzle formate da cuscini, palazzi di gommapiuma arancione e prati verdi con fiori bianchi che rendono più bello il paesaggio. Emma Ogni edificio della città di Alfabetia aveva la sua storia e la sua leggenda, un suo racconto che conservava un gran segreto. Victor

Dolciumilandia è la fantastica città dei miei sogni, dove tutto è fatto di cioccolato, zucchero filato, panna, fragole, liquirizia, ciliegie…e molti altri dolci. Qui tutto si può mangiare e tutto è meraviglioso, ma la cosa più bella è che non si inquina mai perché tutto si mangia. Flavia

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La mia città si chiama Persia e ha una caratteristica particolare: avere le vie per i veicoli sottoterra, così la gente che risiede in superficie non respira l’aria inquinata. Silvia Happiland è situata in riva al mare. Le case sono di legno a forma di barca, e ognuna ha un giardino con tanti fiori. Al posto delle strade c’è il mare e ci si sposta con le barche. La scuola è in mare su di un grande vascello. Le donne lavorano pescando su grandi navi, mentre gli uomini non fanno niente e si riposano. Non ci sono ospedali perché si muore a 150 anni. E’ una città felice e non ci sono rapinatori. Alessandro

La mia città ideale è una città in cui le persone controllano tecnologicamente i movimenti di tutte le cose. Le case sono dipinte con i colori dell’arcobaleno e i cittadini mangiano solo cibi sani come frutta e verdura. Marco

A Bino nell’Emilia, tutte le mattine, tutti gli abitanti (anche i più lontani dal centro), si mettono a ballare fino allo sfinimento e poi tornano a dormire. Tutte le case sono fatte di caramelle e anche molti oggetti sono fatti di dolci. Riccardo

Nella mia città ideale vorrei: parchi di divertimento, una grande piscina, un maneggio, una grande piazza con gelaterie e tavolini all’aperto, un cinema sempre aperto, un gattile e un canile per curare gli animali. Giulia

Teratopia è una città senza punta, tutti gli oggetti che dovrebbero avere la punta non ce l’hanno, e per questo a Teratopia non c’è nessun pericolo di farsi male. Martina Tyconterroga è una città talmente gioiosa che tutti i giorni, appena ti alzi dal letto, senti sempre tutti che urlano di gioia e non vedi mai nessuno né piangere, né infelice. Gabriele

La mia città ideale si dovrebbe chiamare Davidiandola, sarebbe a forma di cerchio con una

diga intorno che si trova in Oceania. Gli edifici sono di colore blu e nero perché il sindaco tiene l’Inter. Le persone sono felici e molto accoglienti, e durante il giorno gli adulti vanno a lavorare e i bambini rimangono a casa a giocare. CI sono molte tigri e leoni che, però, sono amici dell’uomo. Davide

La mia città ideale si chiama Filippolandia, e ha una metà sportiva e l'altra

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fatta di dolci con cascate di cioccolato. Filippo

La mia città ideale deve essere pulita, con tanti fiori e piante, bagnata da una mare trasparente, verde e cristallino. Le persone che ci abitano sono allegre e sorridenti. Cris

La mia città ideale sarebbe una grande metropoli sul Mar Mediterraneo. Il centro è costituito da alti grattacieli ma, allo stesso tempo, in mezzo si trovano meraviglie dell'antichità. La zona residenziale è piena di case moderne con sopra i pannelli solari, mentre la zona industriale è piccola perchè l'inquinamento fa male al mare. Vittorio

La mia città sarebbe in pianura vicino al mare. Le case avrebbero la forma di un'onda colorata di azzurro, con all'interno disegnati tanti pesci di mille colori, alghe, coralli. La strada avrebbe la forma di un fiume azzurro limpido... Mattia

A Lorenzolandia vorrei venti campi da calcio, dove potremmo giocare tutti insieme. A me piace giocare in compagnia con altri. Non vorrei i palazzi troppo alti perchè se devo andare all'ultimo piano mi spavento un po'. Lorenzo

Fonobia è una città sportiva, e quindi tutti i fonobiani sono muscolosi e fanatici dello sport. Eleonora

La mia città ideale dovrebbe chiamarsi Zoolandia, la vorrei contorta, con almeno una stanza dedicata ad un animale in ogni casa. Gli animali, per passare da una casa all'altra, userebbero dei condotti a forma di tunnel, alcuni con acqua ed altri senza, e questo eviterebbe di metterli al guinzaglio. Alessia

Cavallandia è un'isola, e si può girare solo con cavalli, biciclette e barche. Chi vuole può fare delle passeggiate oppure saltare gli ostacoli con un istruttore. Poi ci sarebbero cavalli di tutti i tipi possibili, quelli più rari e quelli meno rari. Alexia

Nella mia città ideale, “Il Calcio”, se qualcuno non sa cosa fare e ha del tempo libero va a giocare a calcio, sulle giostre, mangia un po’ di panini. Oppure si tuffa e fa una bella nuotata in piscina. Nicolò.

La fantasia della IIB La città comoda – Nicola Chierici La mia città non dovrebbe essere troppo grande, di forma rotonda con al centro negozi, scuole, parchi, abitazioni e piste ciclabili. In periferia vorrei ci fossero i garage con le macchine e tutti i posti di lavoro, cos ì la ci ttà sarebbe tranqui l la e comoda. Calciopolandia – Alessandro Frontera Calciopolandia è un’isola a forma di stadio di ca lcio. Questa ci ttà è un po’ s trana perché cose che noi vediamo nella normalità sono tota lmente diverse qui . Questa ci ttà è s trana, ma è entus iasmante da esplorare ed è i l posto in cui vorrei vivere.

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Philadelphia – Camilla Caretti E’ la ci ttà di tutti i cibi: dolci e salati. E’ sorretta da un cono di zucchero fi lato. In quel la ci ttà cadono sempre cose da mangiare. E’ una ci ttà diversa da l sol i to! Sofficicuscini – Giulia Magnani Questa città è sulle nuvole ed è attaccata a lla terra con delle cerniere. Le case cambiano forma continuamente e la luce e il gas vengono presi dal sole e dalla pioggia. A Sofficicuscini è tutto fatto con le nuvole e le persone possono stare “con la testa per aria” senza che nessuno gl i faccia un rimprovero. Pizzolandia – Filippo Tanzi E’ una città in cui ci sono molte case colorate e a forma di pizza. Le vie sono scri tte con i nomi del la pizza, i pizzaioli girano con i Pony Express per consegnare le pizze e gli stadi di calcio sono fatti di pizza di sa lamini . Tuttolandia – Caterina Silvi E’ una città divisa in tre parti, ognuna di forma diversa: in ogni parte s i praticano degl i sport. Non es iste la parte industriale, altrimenti inquinerebbe troppo. A Tuttolandia tutti s i a iutano. Notturnia – Martyn Friggeri Notturnia è la ci ttà della pace, della serenità e del mistero. E’ la città del buio e dei lupi. Ques ta è una ci ttà che ti coinvolge e ti lascia avvol to nel mis tero più buio. Juventus City – Gioele Lusetti A Juventus City s i vive dentro ad uno s tadio. I letti sono fatti con i guanti da portiere e le coperte con le magliette. La scuola non c’è, però esiste la scuola di ca lcio. Quando piove non bisogna preoccupars i perché piovono autografi . Io vi cons igl io di vi s i tare Juventus Ci ty. Mod – Irene Zaccarini Mod è una città molto alla moda, dove il presidente regala vi lle. Questa città è ricoperta da una cupola molto grossa, perché è lunga tremila chilometri. Infatti Mod non ha mai avuto turisti e la gente rimane del lo s tesso sangue. Pallavolandia – Alice Bucci La mia città e tutte le case che vi fanno parte sono a forma di enorme palla . Nel la scuola non insegnano le classiche materie, ma solamente a giocare a pallavolo. Tutti i cittadini s tudiano la formazione e nuovi schemi di gioco e tutti insieme si divertono dalla mattina a lla sera, grandi e piccini . Dolcelandia – Chiara Ferrari Dolcelandia è una città di soli dolci e caramelle. In questa ci ttà non c’è la scuola e anche se ci fosse i bambini se la mangerebbero. Tutti i fenomeni atmosferici sono dolci . Crocchetta – Luca Mioda La ci ttà Crocchetta si trova su Saturno, le case sono delle cucce per i cani e i campi ceste per i gatti . Ogni cinque settimane si svolge una gara tra cani e gatti . Ogni famigl ia deve avere un animale da compagnia , a l trimenti verrà spedito su un pianeta senza aria .

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Funghettopoli – Valentina Pioli Funghettopoli è una bella città, con le case a forma di fungo. Ci ttà molto ricercata , è la più s trana perché ha le case fatte di funghi veri; ci sono case grandi! Ha pregi e di fetti : i l pregi o è che non è inquinata, il difetto che è durata pochissimo per colpa di un fungaiolo troppo curioso. Ortoania – Samuel Sirotti Ortoania è una città ecologica con strade di terra. I giardini sono più grandi del solito. Tutti sono fel ici perché passano molto tempo fuori e s i divertono nel l ’orto. Calciopoli – Riccardo Cervi La mia città ideale si chiama Calciopoli, una ci ttà di solo ca lcio, dove tantiss ime squadre s i s fidano tra loro. Il paese è di forma rotonda e ogni persona pa l leggia in ogni momento. I l s indaco amministra tutto: calcio, soldi e problemi tra ti fosi e concittadini. E’ la mia città idea le. Pacelandia – Alice Travaglioli La mia città ideale è Pacelandia, dove tutti fanno la pace. Tutti gli abi tanti discutono, ma poi fanno pace. L’unico che non perdona è i l s indaco, perché deve fare giustizia . Calciomercato – Davide Albarelli Calciomercato ha una forma molto strana, perché è un pallone gigantesco in una prateria . A scuola calcio gli allenatori sono molto giovani, sugli undici anni, perché fin dal loro primo giorno di vi ta si allenano. Ci sono le magliette di tutte le squadre e uno s tadio gigantesco nel quale s i a l lenano trenta squadre a l giorno. Astropoli – Leonardo Gebennini Astropoli è sostenuta dalle stelle del cielo. La città s frutta le stelle in tanti modi: come mezzo di trasporto, come casa, come vesti ti . L’enorme ci ttà è in continuo movimento, perché le s tel le s i muovono continuamente. Gl i abi tanti scendono sul la terra solo i l giorno, quando possono festeggiare con i terrestri . Acquolina – Elisa Fainardi La mia città ideale si chiama Acquolina e appena la guardi ti viene l’acquol ina in bocca. Ha le case fatte di dolci, ha i laghi con l’acqua naturale o fri zzante e ha campi coltivati e alberi con vari frutti . Le persone non si fanno mai male perché è morbido e tutti a l la sera ba l lano ins ieme. Città sportiva – Elisa Felici Io vorrei vivere in una ci ttà fantastica in cui tutto è sportivo e dove si fa sempre sport, a parte la domenica quando si va a scuola. Non si fa mai la guerra , s i è tutti in pace. Non s i va mai in macchina, si è molto ecologici. Gli abitanti sono tutti bambini e i pochi adulti lavorano in scuole, pa lestre e negozi sportivi. Si mangia solo a l mattino e a l la sera Questa è la ci ttà sportiva! Campagnolandia – Fabio Olivetti Campagnolandia è una ci ttà in mezzo alla campagna ed ha pochissimi abitanti. Lì sono “rimasti indietro nel tempo”, cioè non conoscono gli s trumenti tecnologici o l i conoscono in parte. Si lavora solo la legna e il fieno perché la temperatura va anche sotto lo zero. Nel la ci ttà la colazione è molto abbondante, invece i pranzi e le cene un po’ meno. Ecco la mia ci ttà idea le. Dimentikina, città dimenticata – Matilde Campani

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Dimentikina è un pianeta lontano dalla terra. Il suo potere è di far perdere la memoria a i suoi abi tanti. Loro si ri cordano solo di chi sono innamorati e della propria famigl ia . Quas i tutti gl i abi tanti si dimenticano la strada di casa e per questo le porte di ogni casa son sempre aperte per gl i smemorati. Gli abitanti della terra non possono andar su Dimentikina e accade lo s tesso per quel l i di Dimentikina. Il villaggio Pookke – Filippo Bedini Questo vi llaggio è molto s trano perché vi s i recano dei cacciatori di mostri e draghi . Vi s i trovano la scuola di addestramento, la sala di raduno e una fattoria con il cacciatore più famoso del mondo. In questo vi l laggio mi piacerebbe vivere perché è pieno di neve.

Cioccolandia – Caterina Coruzzi Cioccolandia si trova su una collinetta ed ha tanto verde e piste ciclabili piene di persone. C’è una fabbrica di cioccolato dove lavorano tante persone. La cioccolata viene regalata ai bambini nei giorni di festa a l l ’usci ta da l la chiesa.

LE NOSTRE FIABE!!

DIVERSE E’ BELLO Una zebra e una coccinella si incontrano per caso una notte di settembre. Entrambe si sentivano tristi e sole. La zebra allora si rivolge alla coccinella: "Come mai sei così triste?" La coccinella risponde:"Perchè son diversa... E quindi son brutta....." La zebra si sente uguale alla coccinella e dice:" So come ti senti, io ho queste strisce così evidenti, così uguali e scure. Non sai quante volte ho desiderato avere un manto uniforme, come un capriolo o un cerbiatto... " Allora la coccinella risponde: "Io allora cosa dovrei dire? Con questi puntini cosi disordinati...a volte la gente li conta per vedere se portano fortuna; ma sono 5 e quindi non servo neanche come portafortuna..." A quel punto un gufo, che aveva ascoltato tutta la conversazione, decide di intervenire e dice: "Voi due mi fate ridere! Ma non capite che le tue strisce e i tuoi puntini sono ciò che vi distingue e vi rende unici? Io da quassù me ne rendo conto, quando vedo cerbiatti, caprioli, cervi.... A volte faccio fatica a distinguerli, ma quando passa una zebra...non mi posso sbagliare! Stessa cosa per te coccinella! Mosche, moscerini, formiche sono tutte scure e da quassù diventa difficile distinguerle! Dovete essere felici perchè siete unici e belli proprio per questo!" Da quel giorno la zebra e la coccinella non si sentivano più sole e tristi, ma fiere di essere come sono! MORALE: ANCHE SE SI E' DIVERSI! SI E' COMUNQUE SPECIALI!!!!!!!!!!

Matilde Campani

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La città sulla rosa C’era una volta, su una Rosa, una piccola città abitata da insetti. In quel posto era sempre estate e quella Rosa non appassiva mai. La città, dato che era abitata da insetti, era popolata da formiche, tra le quali ce n’era una in particolare di nome Riny : andava ancora a scuola, era timida, ma se non vista da nessuno era coraggiosa ed audace. Un giorno un costruttore di nome Roy andò nel campo in cui cresceva la Rosa e aveva in mente di raderla al suolo per costruire una città. Allora gli animali che abitavano lì fecero un’assemblea per decidere cosa avrebbero potuto fare per sfuggire a quella catastrofe. “Dobbiamo fare qualcosa!” disse il capriolo. “No, invece, dobbiamo andarcene” disse pigramente il cinghiale. Insomma, non si capiva cosa si dovesse fare! Allora Riny, sbucando fuori da una foglia, disse: “Io proporrei di fare un piano scritto su un foglio per capirci meglio! Direi che gli insetti (che non volano), devono cavalcare gli uccelli, gli altri animali invece saboteranno gli attrezzi: le ruspe e le gru. Ci manca solo qualcuno che parli la lingua di quelle creature pelate e cattive”.

Altri animali restarono a piazzare trappole per il resto della giornata. Il giorno dopo Riny andò ad ispezionare la zona, e, mentre si stava arrampicando su un albero si accorse di una cosa lunga, grossa e rosa che la stava per prendere. Riny cercò di scappare più velocemente possibile, ma non ci riuscì; quella “cosa” era troppo grossa e forte per riuscire a divincolarsene! “Non ti farò del male, voglio solo vederti da più vicino, sei tanto piccola!” disse una voce misteriosa che proveniva dall’alto, dai fatti vedere! Non nasconderti! Sono un’amica”. Riny, spaventato, guardò in alto e vide una di

quelle creature senza pelo che lo fissava. Poi Riny ebbe un lampo di genio: prese un

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bastoncino e scrisse sul terreno: “Io sono Riny, ci puoi aiutare?” Siamo in pericolo! Una creatura senza pelo vuole costruire una foresta di un materiale duro e grigio!”. La bambina, si chiamava Siria, capì cosa voleva dire la piccola formica. “Sì, aiuterò te e i tuoi amici animali!”. La bambina andò a chiamare i suoi compagni di classe e iniziò a costruire dei cartelli di protesta. Arrivò il grande giorno, tutto era pronto Riny cavalcava una lucertola e Siria i suoi amici, i lupi. Le ruspe di Roy accesero il motore, la battaglia stava per cominciare, tutti erano ai propri posti, “Via!” Gli scoiattoli, sugli alberi, iniziarono a lanciare le noccioline sui vetri delle ruspe, le farfalle, con le loro grandi ali, stavano sui parabrezza coprendo la visuale; i caprioli, con i loro grandi salti, un po’ alla volta, sfondarono i tettucci dei camion; gli uccelli ruppero i sacchi di cemento; i ragni tessero le loro tele sulla faccia degli operai e infine, i lupi, spaventarono tutti, a parte Roy, che aveva preso il comando della ruspa. Di lui se ne occupò Riny con alcune delle sue care amiche, le formiche taglia-forbici: esse tagliarono il filo della gru, che cadde addosso a Roy e da quel momento, ogni animale visse per sempre tranquillo e felice!!!

Alessia Tombi 1A

Dai sogni alla realtà: un suggerimento utile per un regalo utilissimo!!

Note di preghiera. UN LIBRO PER TE.... UN PICCOLO LIBRO CHE FA TORNARE LA VOGLIA DI PREGARE. Contenuto Una raccolta di 35 interventi dell'autore sul tema della preghiera. Destinatari Tutti Autore ERMES RONCHI

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Si dice ”A volte ritornano...”...ma noi con gioia possiamo dire che “spesso tornano”. Ecco alcuni degli ex allievi intervistati…dai loro fratelli!

INTERVISTA A MIO FRATELLO FILIPPO di Caterina Barazzoni 2°A CATERINA:Che ricordi hai delle scuole medie? FILIPPPO:Ottime esperienze di vita e di didattica. Grazie alle scuole medie ho imparato a formare il mio carattere seguendo l’educazione che mi è stata impartita da docenti e suore. Inoltre ho imparato le nozioni generali delle diverse discipline per poi approfondirle alle scuole superiori. CATERINA:Sei ancora in contatto con dei tuoi compagni? FILIPPO:Certo, alcuni abitano nel mio stesso paese e spesso ci incontriamo nei fine settimana, altri hanno proseguito con me il percorso scolastico alle scuole superiori. Capita anche di incontrare ex compagni di classe in giro per Reggio Emilia, in negozi o anche il sabato sera. CATERINA:Che esperienza bella ricordi? Quale brutta? FILIPPO:Tanti bei momenti di divertimento sportivo, per esempio la vittoria dei giochi polivalenti in I media, l’ottimo piazzamento alle gare di atletica a Montecchio e la vittoria del torneo di pallavolo provinciale per classi III a Cavriago. Ricordo inoltre i bei momenti di preparazione delle feste di fine anno, o le gite scolastiche. Unica nota negativa è stata la gita del secondo anno dove i comportamenti poco corretti degli alunni ci costarono un rapporto di classe. CATERINA: Quale sensazione hai avuto nel passaggio da medie a superiori? FILIPPO: Quando è stato il momento di scegliere la scuola ero molto confuso perché non sapevo quale fosse la più adatta a me. L’ inizio del primo anno è un po’ traumatico per tutti perché entri a far parte di un mondo nuovo, ma dura poco: pian piano ti abitui e tra nuovi compagni nasce sempre un feeling speciale. CATERINA: Qual era la tua materia preferita? FILIPPO: Mi piaceva tanto fare sport e tutte le settimane non aspettavo altro che le due ore di educazione fisica, quando Daniele Costi decideva di spiegare in classe mi arrabbiavo perché volevo a tutti i costi provare un nuovo sport. CATERINA: Qual era il tuo prof. preferito? FILIPPO: Non ho avuto un prof. preferito,nel senso che ricordo tutti con grande piacere: sfuriate, battute, interrogazioni a sorpresa, verifiche andate male, ripensandoci oggi sono stati tutti momenti di crescita.

COLTIVARE L'ANIMA COLTIVARE L'ANIMA L’ANGOLO DEGLI EX ALLIEVI

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CATERINA: Ti trovavi bene nella tua classe? FILIPPO: All’ inizio della prima ero un po’ amareggiato perche tutti i miei delle elementari e dell’asilo erano nell’altra sezione. Questo però mi è stato d’aiuto per coltivare nuove amicizie che ancora oggi proseguono. CATERINA: Praticavi qualche laboratorio? Quale? Ti piaceva? FILIPPO: Avrei voluto frequentare il laboratorio sportivo ma il buon senso di mia mamma me l’ha impedito perché praticavo già due sport nel tempo libero. Alla fine ho cominciato con il laboratorio informatico e quello di lingua inglese che ho frequentato per tutti e tre gli anni. Sono stati molto utili ! Cocci Valentina intervista il fratello Samuele Come ti sei trovato qui alla “Maria

Ausiliatrice”? Bene perché c’era un ambiente accogliente, Prof. e Suore sempre disposte ad aiutarti. Qual era la materia che preferivi? Adesso è

ancora quella? La materia che preferivo era matematica. Si è ancora quella, anche se però preferivo la Prof. che avevo alle medie. Quali sono le cose che ti mancano di più? Le cose che mi mancano sono tante ma quella che mi manca di più è l’aiuto che ti davano i Prof quando ti trovavi in difficoltà oppure non capivi una cosa. Alle superiori, invece, se non capisci qualcosa devi chiederla a qualche tuo compagno (con la speranza che lui abbia capito), sono pochi gli insegnanti che hanno la pazienza o di rispiegartela. Quali materie consiglieresti di approfondire a chi sceglie un Istituto Tecnico? Io personalmente, visto che faccio l’ Istituto Tecnico Industriale, consiglierei ai ragazzi di approfondire molto matematica, perché la maggior parte di materie studiate in questo ramo sono basate su di essa (per es. disegno,chimica, fisica, ….) ed anche disegno tecnico. Hai avuto difficoltà in questi primi mesi di scuola nello studio? No, anzi penso di aver avuto una preparazione molto buona e per quanto mi riguarda, per il momento, è un ripasso o in altri casi un approfondimento di ciò che ho studiato l’anno scorso. Penso anche che grazie ai suggerimenti degli insegnanti sul metodo di studio e all’ “allenamento” dei tanti compiti da svolgere, ora riesco ad organizzarmi bene e in modo costante. Qual è un aspetto positivo che hai trovato in questo Istituto? Ho trovato positivo il fatto che a noi studenti venga data la possibilità di crescere a livello personale e in svariati modi. Ne è un esempio la visione di film non tanto per perdere due ore o coprire ore buche, ma per farci riflettere su insegnamenti che ci vengono trasmessi durante la proiezione. Qual è invece un aspetto negativo? Anche se utili, i troppi compiti per casa!!!!!

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INTERVISTA A MIA SORELLA GIADA di Aldini Luna

Ti tieni ancora in contatto con i tuoi compagni delle medie ?

Si, non con tutti ma con la maggior parte. Alcuni li vedo sempre per andare a scuola e ci esco, alcuni solo qualche volta in giro, altri invece non li vedo da tempo.

La tua materia preferita è restata sempre quella o è cambiata ?

E’ cambiata, alle medie non ne avevo una precisa che mi piaceva, mentre ora, potete non credermi, mi piace la matematica e psicologia.

Ti piaceva la scuola delle medie ? Si, abbastanza; non eravamo in tanti come ora alle superiori, ma mi trovavo bene.

Ti piacevano i prof ? Si, con loro in classe mi trovavo bene ed ho imparato molto, e mi dispiace che alcuni prof se ne siano andati, mentre mi fa piacere ogni tanto rivedere quelli che sono rimasti nella scuola, per raccontargli come procedono i miei studi.

Se dovessi cambiare qualcosa, in generale, cosa cambieresti ? Niente, mi trovavo bene e mi piaceva tutto.

Ti piacevano le varie attività e i laboratori ? Si, trovavo interessanti sia i laboratori sia le attività. Penso anche che i laboratori ti aiutino a capire la tua scelta riguardo la scuola superiore, ciò che noi chiamiamo “quello che voglio fare da grande”. INTERVISTA A MIA SORELLA GIADA di Michael Anceschi Come ti trovi rispetto alla vecchia scuola? Per certi aspetti meglio delle medie. Sei ancora in contatto con i compagni della vecchia scuola? Sì, con la maggior parte. Ti mancano un po' i professori della vecchia scuola? Sì, tutti mi mancano molto, ma alcuni in modo particolare. Come ti sei sentita quando hai dovuto lasciare le medie per iniziare la "nuova avventura delle scuole superiori"??? Ero dispiaciuta ma anche contenta perché non vedevo l'ora di far nuove amicizie. Ti piacerebbe riavere i professori ad insegnarti? Sì, soprattutto per due o tre professori, comunque non mi dispiacerebbe riaverli tutti come insegnanti.

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RICETTE DAL MONDO: PRJANIKI DALLA RUSSIA Sono i biscotti “cicciotti” al miele e alle spezie. Questi dolcini sono molto antichi e si facevano una volta, quando ancora non si sapeva produrre lo zucchero e quindi si utilizzava il miele come dolcificante. I più famosi erano i prjaniki della città di Tula a sud di Mosca. La ricetta qui sotto permette di preparare questo dolce a casa (anche il Italia..!)

Impasto: 3 bicchieri di farina, ¾ bicchiere di miele, 100 g di burro, 1 bicchiere di zucchero, 2 uova, ½ limone, 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 2 cucchiaini di cannella in polvere, zenzero secco macinato sulla punta del coltello. Procedimento: riscaldare il miele a bagnomaria e scioglierci dentro il burro. Quindi aggiungere lo zucchero, un po’ di sale e zenzero. Mescolare bene il tutto. Aggiungere le uova già montate (intere), la buccia di mezzo limone grattugiata e la cannella. Aggiungere la farina a piccole porzioni e quindi fare l’impasto come per i biscotti. Stendere la pasta a 5-7 mm di spessore e ritagliare i biscottini in forme varie. Cuocere i biscottini al forno a 230C per 12-15 minuti finché non diventino dorati. Dopo di che si può coprirli con la glassa bianca ( zucchero a velo 250gr + 2 cucchiai d’acqua, succo di limone). BUON Appetito!!!

L’ANGOLO DELLA BONTÀ!!!

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Ingredienti

4 Carote di media misura 1 vetro di Cetrioli sotto aceto 4 Grosse patate 200 g di piselli - anche pronti in latta (meglio) piselli fini 2 uova 200 g di maionese carne di manzo cotta a vapore e tagliata a piccolissimi cubetti ( se preferite

si potrebbe fare anche senza la carne)

Preparazione Lavate le patate e le carote, cuocetele, quando sono pronte e fredde, sbucciatele e tagliatele a dadini grandi non più di un pisello. Mettete intanto a cuocere i piselli, meglio se a vapore, le verdure devono essere croccanti. Mettete poi a bollire per 10 minuti anche le due uova, finchè saranno ben sode. Mettete intanto in una ciotola la carne preparata precedentemente , poi tagliate i cetriolini a dadini molto piccoli. Successivamente aggiungete le patate e carote tagliate, piselli, la carne, le uova tagliate anch’esse a piccoli dadini e la maionese e aggiustate di sale. Se volete darle una forma, potete mettere l’insalata russa in uno stampo, foderato con della pellicola. Lasciatelo in frigorifero per almeno un’ora e dopo capovolgetelo su di un piatto da portata, togliendo la pellicola e ricoprendo l’insalata con dell’altra maionese e decorandola con quello che più vi piace: uova sode a dischetti, pezzi di carota o prezzemolo.

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Consigli utili su libri e film per il tempo libero, per crescere divertendosi comodamente seduti sul divano, da soli o in compagnia…l’importante è tenere la mente ben allenata ed esercitare la curiosità! Noi vi diciamo la nostra…

IL FILM: Viaggio al centro della terra 3D (Journey to the Center of the Earth - 3D)

GENERE: Fantascienza, Avventura REGIA: Eric Brevig SCENEGGIATURA: Michael D. Weiss, Jennifer Flackett, Mark Levin ATTORI: Brendan Fraser, Josh Hutcherson, Ruoli ed Interpreti PAESE: USA 2008 DURATA: 92 Min

Il vulcanologo Trevor Anderson riceve la visita della moglie di suo fratello Max, scomparso dieci anni prima durante una spedizione scientifica in Islanda. La donna ha portato con sé il figlio Sean, un adolescente di 13

anni per fargli trascorrere alcuni giorni con Trevor. All'interno di una scatola appartenente a Max, Sean e Trevor trovano molti oggetti, tra cui un romanzo di Jules Verne, Viaggio al centro della Terra, sul quale Max ha scritto molti appunti. Colpito dalle note scritte dal fratello, Trevor si reca al laboratorio dove Max lavorava e trova altri appunti che dicono di viaggiare per l'Islanda. Non trovando il modo di restituire Sean alla madre, Trevor parte per l'avventura insieme al giovane. In aereo, Sean riesce a decifrare il nome di un istituto vulcanologico. Arrivati sull'isola, dopo un lungo viaggio in automobile, i due incontrano Hannah, una giovane guida di montagna. Il suo aiuto servirà per decifrare tutti i misteriosi appunti; ella è figlia del defunto fondatore dell’ istituto. Mentre osservano il territorio di una montagna per trovare la scatola nera contenuta nel rilevatore di attività sismica, i tre vengono sorpresi da un temporale, che li costringe ad abbandonare il sensore, perchè esso attira i fulmini, così vanno a rifugiarsi in una grotta, il cui ingresso viene però bloccato dalla

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caduta della roccia staccatasi da un fulmine. In cerca di un' altra uscita, i tre si calano in un buco profondo circa 50 metri, che li porta in una vecchia miniera, di cui Hannah trova il generatore di energia. Dopo aver pericolosamente attraversato la miniera a bordo di carrelli e aver creato un’apertura nel muro, Sean raccoglie dei diamanti, ma poi i tre si ritrovano a dover passare su una lastra di muscovite, una roccia molto sottile e fragile che, a causa di un diamante che scivola di mano a Sean e la perfora, si spacca e li fa cadere in un cratere lungo e profondo. A questo punto hanno due possibilità: o cadere in uno scivolo d’ acqua oppure la terra ferma. Fortunatamente trovano lo scivolo finendo sulla riva di un laghetto sotterraneo, da cui parte un tunnel che è la via per il "centro della Terra". Arrivati in questo luogo miticoTrevor trova il cadavere del fratello Max, padre di Sean, e altri diari di viaggio che descrivono varie scoperte: tra le annotazioni, i tre scoprono l'aumento costante della temperatura, che sale velocemente rischiando di arrivare fino 190 c°, limite di sopravvivenza. Come soluzione, i tre ideano una fuga sfruttando la potenza di un geyser che si trova su un'isola; per riuscire in questa impresa devono attraversare un oceano. Quindi devono costruirsi una zattera interamente in legno e corde. Nell'oceano dovranno scontrarsi con dei feroci Piranha, vengono però salvati da alcuni elasmosauri, dinosauri acquatici, che divorano gran parte dei Piranha. Sean si allontana dai due compagni, perché, nel tentativo di sorreggere la vela, viene scagliato via trovandosi in seguito su una spiaggia, dalla quale cerca di riavvistare i due. In seguito anche Hannah e Trevor non smettono di cercare Sean. Ad un certo punto i due incontrano delle pericolose piante carnivore giganti che aggrediscono Hannah intrappolandola tra le foglie, ma Trevor riesce a salvarla. Intanto Sean dovrà oltrepassare un pericoloso campo magnetico, avendo come guida un uccellino bio-luminescente, appartenente a una specie che si era estinta secoli fa. Infine, entrambi raggiungono una specie di torrido deserto, all'interno di una grotta. Sean si trova quindi ad affrontare un gigantesco Tyrannosaurus rex, prima di essere salvato da Trevor, che, vista una lastra di muscovite, usa il suo ingegno facendoci andare sopra il dinosauro e facendolo precipitare in un burrone.

Giunti in un'altra grotta, attraversano un fiume di acqua bollente ma, arrivati ormai alla fonte del geyser, il loro piano per tornare in superficie sembra non realizzarsi. Disperato, Trevor accende un razzo di segnalazione vicino ad una parete sporcata da magnesio (sostanza altamente infiammabile), innescando una reazione a catena che finisce per far esplodere le pareti, liberando l’acqua intrappolata dietro e formando la loro unica possibilità di salvezza: il geyser, una “eruzione” di vapore che li riporta in superficie. Finalmente erano salvi. Alla fine, Trevor e Hannah si fidanzano e fanno fortuna grazie ai diamanti presi da Sean al "centro della Terra".

COMMENTO Questo film ci a colpito particolarmente perché è molto avventuroso, pieno di azione con anche momenti di suspense. La morale è che se qualcuno crede in qualcosa, che tutti pensano che non esista, deve crederci, rischiare il tutto per tutto, per provare a riuscire a vederla con i tuoi stessi occhi.

Maicol Nova – Michael Spaggiari 3A

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IL FILM: Goal! di Danny Cannon Anno di produzione: 2005 Durata: 118 min Genere: commedia, sportivo

Interpreti e personaggi: Kuno Becker: Santiago Muñez Tony Plana: padre di Santiago Alessandro Nivola: Gavin Harris Marcel Iureş: Erik Dornhelm Stephen Dillane: Glen Foy È il primo film della trilogia Goal!, seguito da Goal! 2 - Vivere un sogno -e Goal! 3. Trama Santiago Muñez è un ragazzo di origine messicana di famiglia umile, dalle qualità calcistiche straordinarie. Giunto a Los Angeles da bambino attraversando illegalmente il confine tra Stati Uniti e Messico, vive con il padre, l'anziana nonna e il fratellino. Santiago si guadagna da vivere con lavori semplici e ripone le proprie speranze nel calcio. È la stella di una squadra amatoriale locale. Durante una partita è notato da un osservatore inglese, che gli propone di trasferirsi in Gran Bretagna per tentare l'avventura nel mondo del calcio professionistico. Malgrado la ferma opposizione del padre, a soli 17 anni parte quindi per l'Inghilterra, grazie anche all'appoggio dell'anziana nonna. In poco tempo passa dai campetti della periferia di Los Angeles al centro di allenamento del Newcastle United. Nel corso delle analisi mediche per l'ingresso nel club, per non essere respinto, decide di non fare cenno della forma di asma di cui soffre e per la quale è costretto a ricorrere a un inalatore. All'inizio non riesce a convincere l'allenatore a integrarlo in squadra. Dopo varie vicissitudini, con la fiducia dell'allenatore, decide di parlare apertamente del suo problema. Impressionato il tecnico in modo favorevole, Santiago conquista un posto nella formazione titolare. Sarà proprio lui a segnare il gol del definitivo 3-2 contro il Liverpool, regalando al Newcastle United la qualificazione in Champions League. Durante il film Santiago comincerà la sua relazione con Roz e il suo rapporto di amicizia con Gavin Harris. Riflettiamo insieme! Tu conosci i tuoi talenti/qualità? Elencane almeno due:________________________ In Santiago, varie persone hanno creduto. Il papà no, o almeno non subito. Chi crede in te? _______________________________________________________________ Perché una persona dovrebbe aver fiducia in te? Cioè quali “garanzie” dai?__________ Dio crede in te, per il semplice fatto che ti ha dato la VITA e la LIBERTA’ di farne quello che vuoi. Ci Credi?____________________________________________________ Che ne fai della fiducia che Dio ti dà? ___________________________________ Cosa c’è di diverso fra uno che non crede in Dio e te o quanti ci credono?___________

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Scopri il nostro POF!

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Prima di salutarci…. Un’ ICONA PER PREPARARCI AL VERO NATALE

Mercoledì 5 dicembre, molti (72) ragazzi/e delle classi 2 ̂e 3 ̂accolgono la proposta della scuola: fermarsi un pomeriggio per riflettere e prepararsi ad

accogliere il mistero di Gesù nel Natale. In chiesa, abbastanza distanti l’un dall’altro, Sr Edi presenta una strana immagine, un’icona.L’impressione non è subito piacevole e positiva... ma poi ci dice che: come la Parola di Dio (Bibbia) parla di Dio, anche un’icona è un modo di proporre il mistero di Dio. Quella che ci viene presentata è l’Icona della Natività,

dipinta dal santo monaco Rublev nel 1420 a Mosca. C’è una grotta tenebrosa, come il buio della guerra, della violenza, dell’egoismo, della indifferenza C’è un Bambino, già avvolto in bende e appoggiato in un sepolcro Bianco C’è una Madre, vestita nobilmente, che guarda i pastori, ognuno di noi. C’è Giuseppe, timoroso, riflessivo, tentato dal demonio vestito da pastore, che lo sfida a non credere. Ci sono due donne, che lavano Gesù; esse sono simbolo dei

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nostri eventi quotidiani in cui Gesù vivrà. Ci sono i Magi, a cavallo, di tre razze e età diverse che sono in cerca dell’evento storico: sono il simbolo di ogni persona alla ricerca della Verità, Vita, Gioia. Ci sono sei angeli: tre adorano Gesù e tre annunciano la bella notizia di speranza: la Luce, la Vita, la Gioia entra nella nostra storia.... Abbiamo chiesto a Leo, Andrea, Tommy di 2A: “Perché “usare” un pomeriggio in questo modo? Perché è un’opportunità per stare insieme, riflettere, è pregare, scoprire il vero significato del Natale, visto che la nostra giornata è frenetica. Fermarci e prendere la nostra vita un po’ in mano, alla luce di quel che Gesù ci vuole insegnare per usarla meglio, è un pomeriggio ben usato, secondo noi. E poi si scoprono sempre cose nuove. E poi ormai sappiamo che tutto questo ci viene proposto in modo vivace, coinvolgente!!!” ...”senza dimenticare che finisce sempre con una bella e buona merenda a Pane e Nutella, preparato da alcune mamme che hanno condiviso il nostro ritiro spirituale.” Invece, Viola e Giulia di 3B ci dicono: “Ci è piaciuto perché abbiamo trascorso un pomeriggio belo con gli amici, abbiamo vissuto un’esperienza di ascolto e di riflessione sul nostro cammino spirituale confrontandoci con i personaggi di un’icona, che rappresenta in modo molto insolito la Natività. Essa ci ha anche permesso di rinnovare la nostra fede nel Mistero di Gesù fatto uomo per la nostra salvezza, che vuol dire speranza, senso della vita, gioia di credere”.

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LA SOLIDARIETA’ in tempo di crisi

Anche quest’anno, la preparazione al Natale è stata accompagnata da un’attenzione ai più poveri: ogni classe ha contribuito, portando alimenti a lunga scadenza, a predisporre pacchi per i Centri di Ascolto, borse per i poveri che busseranno alla porta della nostra scuola. Il grafico che riassume la nostra ... generosità... è lì, sulla porta ed è bello vedere le colonnine che, di giorno in giorno, salgono a forza di 500 g di alimenti donati. Arrivavamo al mattino, ponevano il nostro contributo nella cesta e poi, sommando il peso di ogni prodotto (così abbiamo imparato a cercarlo, trovarlo e sommare i vari pesi!!), riportarlo nel grafico contenti e desiderosi di diventare la classe più generosa! E’ bello pensare che, con la collaborazione di molti, sarà possibile contribuire a rendere un po’ più serene le prossime giornate di festa almeno in alcune famiglie! Grazie anche alle nostre famiglie che, facendo un po’ più di spesa, ci hanno permesso anche questa solidarietà... Ci sembra che anche questo ci aiuti a diventare “onesti cittadini e buoni cristiani”, come desiderava Don Bosco!

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E per finire…. I GIOCHI SOTTO L’ALBERO!!

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