giornalino avis ossolana ottobre 2012

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“Una notte di novembre del 1926 il Dottor Vittorio Formentano, ematologo, poco più che trentenne, fu svegliato dal telefono. Un suo collega ginecologo, lo chiamava con assoluta urgenza, al capezzale di una giovane donna che era diventata madre da poco. Si era verifi- cata un’incontenibile emorragia e occorreva del sangue per evitarne la morte. Il Dottor Formentano prese la sua borsa con i sieri e l’attrezzatura per determinarne il gruppo sanguigno e corse dalla paziente. Due fratelli e alcuni parenti della donna si offrirono per donarle il sangue. Formentano si mise subito all’opera e, per prima cosa, de- terminò il gruppo sanguigno della signora. Cominciò quindi con il primo fratello, ma il gruppo non corrispondeva; in seguito passò al secondo, ma anch’egli non apparteneva al gruppo richiesto; prose- guì allora a ricercare lo stesso gruppo sanguigno nei parenti, ma non corrispondeva. L’emorragia continuava nonostante i tamponamenti del ginecologo e la donna morì. Il Dottor Formentano quella notte tornò a casa deluso e non riuscì a chiudere occhio. Un pensiero continuo lo tormentava e la mattina dopo inviò un appello a un giornale chiedendo la solidarietà di alcu- ni uomini a donare il proprio sangue, per far fronte alle necessità degli ospedali. Il giorno seguente, dopo aver letto l’appello, si vociferava che Formentano fosse matto; e un giornalista arrivò al punto di scrivere che si era aperta una nuova strada per i disoccupati, così dimostrando che non aveva capi- to niente dell’articolo. Formentano però attendeva fiducioso, infatti due giorni dopo si presentò un agente di commercio pronto a donare il proprio sangue. Così come lui si presentarono parecchie decine di Donatori.” ANNO XIX - N.3 - OTTOBRE 2012 Editore: AVIS Comunale Domodossola La fondazione dell’Avis come una vecchia favola Dalla tesina di maturità di Susanna Iacopino Spedizione in abbonamento postale - Art. 2 Comma 20 - Lettera c - Legge 23/12/96 n. 662 Regime agevolato NOTIZIARIO PERIODICO COMUNICATO L’AVIS di Domodossola avverte i propri donatori di sangue che l’attività di donazione subirà una diminuzione legata alla situazione economica dell’ASLVCO. Infatti l’azienda ha comunicato che la regione ha dovuto eseguire un taglio del 5% delle risorse assegnate a ciascuna ASL e di conseguenza ciascun servizio e reparto è tenuto ad osservare que- sta disposizione. Nella speranza che la situazione possa migliorare nel prossimo anno , si ringra- ziano tutti i donatori che quotidianamente effettuano le donazioni.

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Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

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Page 1: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

“Una notte di novembre del 1926 il Dottor Vittorio Formentano, ematologo, poco più che trentenne, fu svegliato dal telefono. Un suo collega ginecologo, lo chiamava con assoluta urgenza, al capezzale di una giovane donna che era diventata madre da poco. Si era verifi-cata un’incontenibile emorragia e occorreva del sangue per evitarne la morte.Il Dottor Formentano prese la sua borsa con i sieri e l’attrezzatura per determinarne il gruppo sanguigno e corse dalla paziente.Due fratelli e alcuni parenti della donna si offrirono per donarle il sangue. Formentano si mise subito all’opera e, per prima cosa, de-terminò il gruppo sanguigno della signora. Cominciò quindi con il primo fratello, ma il gruppo non corrispondeva; in seguito passò al secondo, ma anch’egli non apparteneva al gruppo richiesto; prose-guì allora a ricercare lo stesso gruppo sanguigno nei parenti, ma non corrispondeva. L’emorragia continuava nonostante i tamponamenti del ginecologo e la donna morì.Il Dottor Formentano quella notte tornò a casa deluso e non riuscì a chiudere occhio. Un pensiero continuo lo tormentava e la mattina dopo inviò un appello a un giornale chiedendo la solidarietà di alcu-

ni uomini a donare il proprio sangue, per far fronte alle necessità degli ospedali.Il giorno seguente, dopo aver letto l’appello, si vociferava che Formentano fosse matto; e un giornalista arrivò al punto di scrivere che si era aperta una nuova strada per i disoccupati, così dimostrando che non aveva capi-to niente dell’articolo. Formentano però attendeva fiducioso, infatti due giorni dopo si presentò un agente di commercio pronto a donare il proprio sangue. Così come lui si presentarono parecchie decine di Donatori.”

ANNO XIX - N.3 - OTTOBRE 2012Editore: AVIS Comunale Domodossola

La fondazione dell’Avis come una vecchia favola

Dalla tesina di maturità di Susanna Iacopino

Spedizione in abbonamento postale - Art. 2 Comma 20 - Lettera c - Legge 23/12/96 n. 662 Regime agevolato

NOTIZIARIO PERIODICO

COMUNICATOL’AVIS di Domodossola avverte i propri donatori di sangue che l’attività di donazione subirà una diminuzione legata alla situazione economica dell’ASLVCO.Infatti l’azienda ha comunicato che la regione ha dovuto eseguire un taglio del 5% delle risorse assegnate a ciascuna ASL e di conseguenza ciascun servizio e reparto è tenuto ad osservare que-sta disposizione. Nella speranza che la situazione possa migliorare nel prossimo anno , si ringra-ziano tutti i donatori che quotidianamente effettuano le donazioni.

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Ringraziamo tutti i collaboratori dei gruppi Giovani e Senior per la loro presenza durante la manifestazione del Giugno Domo. Un grazie particolare ad Aurora Cerutti e il suo gruppo di attori di Milano che al giovedì 14/06/2012, hanno proposto al teatro Galletti, lo spettacolo “Shakespeare in love”...Ci hanno regalato una serata stupenda senza chiedere niente. Le offerte dell’ ingresso sono state devolute dall’ Associazione Parkinsoniani VCO. Grazie al con-sigliere Nino Cesare per l‘impegno svolto durante la manifestazione Cicloturistica del 1/07/2012 a Prata di Vogogna dove le offerte sono state destinate ai terremotati dell’ Emilia Romagna. Grazie anche al gruppo “ Barbagianni “ che ha collaborato con il responsabile del gruppo Giovani Federico Del Barba, durante la festa dell’ Aria a S.Maria Maggiore nei giorni 4 e 5 Agosto 2012.Le manifestazioni hanno permesso nuove iscrizioni alla nostra associazione. In occasione del campionato nazionale giovanile di CORSA in montagna abbia-

mo offerto i premi per le cat. Ragazzi e palloncini e gadget a tutti i ragazzi delle varie regioni italiane.Nella foto a fianco l’autrice della tesina sulla storia dell’Avis, che la redazione ringrazia, nel giorno della sua prima donazione a 18 anni

- Aquisto nuovo gazebo per la propaganda dei gruppi Giovani e Senior - Acquisto teli verticali con logo Avis Giovani e Senior per l’arco gonfiabile - Rinnovo materiale di propaganda: tavoli, striscioni e bandiere - Organizzazione spettacolo teatrale Shakespeare in Love in favore dei “Parkinsoniani del VCO” - Organizzazione serata del 15 giugno al “giugno insie-me” con tre band che suonano - Buoni gelato per donatori per ricordare avvenimenti in programma a giugno e luglio: giugno insieme e festa campestre - Acquisto Cd de “I Pentagrami” con “IL DONO”, messi a disposizione dei donatori che ne facciano richiesta - Nomina comitato festa capestre: Carlo Turchi, Luca Consonni. Paolo Velonà, Sebastiano Siviglia, Franco Giovangrandi - Divise da tennis scontate del 36% col logo della sezio-ne - Bustine di zucchero col logo Avis da distribuire ai Bar - Preparazione incartamenti per autorizzazione UdR Avis di Domodossola

- Risposta a donatore che ripropone vendita libri a sco-po di propaganda già bocciata nel consiglio di aprile 2011

- Riapertura termini ordine divise da cilista- Organizzazione cicloturistica Prata di Vogogna luglio 2012- Partecipazione festa dell’Aria Santa Maria Maggiore agosto 2012- Programmazione Festa mondiale del donatore 14 giugno- Programmazione prima serata “Giugno insieme” per il 15 giugno- Suddivisione compiti tra Gruppo Giovani e Senior per

le giornate di propaganda estive

2 maggio 2012AVIS ossolana

DELIBERE DEL CONSIGLIO 20129 maggio 2012

Per i verbali del Consiglio consultare il sito: www.avisdomo.it

AVIS ossolanaNOTIZIARIO PERIODICOANNO XIX - N. 3 OTTOBRE 2012Sped. in abb. postale - Novara

Direttore Responsabile: De Paoli Dr. MaurizioComitato di redazione: Esecutivo Sezione

Reg. Tribunale di Verbania n. 244 del 11.5.1994Stampa: KARTOGRAFICA TOCE - Anzola d’Ossola (VB)Via Fratelli Borghini, 31 - Tel. e Fax: 0323 83 63 88

In breve dalla Presidente

6 giugno 2012

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INFORMAZIONI• LIBRETTINI di vivo interes-se: “compendio ,analisi di Labo-ratorio” e “ domande e risposte” ideati dal Dr Paolo Cerutti.• ALIMENTAZIONE E DIE-TOLOGIA, articolo notiziario da la D.ssa Daniela Limonte• “ A PROPOSITO di PSA “ar-ticolo notiziario dal Dr. P. G. Cobiamchi.• INCONTRI con i ragazzi delle scuole superiori. All’ IIS Marconi Galletti abbiamo of-ferto un tabellone informatico (a memoria di Bruno Aymet).• SPOT su VCO Azzuro TV:”ma perché no?”.

MANIFESTAZIONI VARIE• Giornata importante: presso l’IPER COOP di Crevolados-sola controlli gratuiti del cole-sterolo.• Festa del donatore, sagre e feste varie.• Festa campestre con gli alpini di Calice.• Mercatini natalizi a S.Maria Maggiore e Domodossola.• Corsa dei Babbi Natale.

• Passeggiata del Donatore a Baceno e a Varzo.

MANIFESTAZIONI SPORTIVE• CORRI OSSOLA (Atletica Avis Ossolana)• TORNEO UNDERBEACH AVIS• CIASPOLATA a Santa Maria Maggiore• “CICLOTURISTICA” a Pra-ta di Vogogna.• SGAMELAA di VIGEZZO• gara NAZIONALE CORSA MONTAGNA• Festa dell’Aria a Santa Maria Maggiore.

MANIFESTAZIONI CULTURALI• CONCERTO di NATALE con la partecipazione del sopra-no Mariana Zibiani.• CONCORSO REGIONALE MUSICALE “Pressione Sonora 2011”.• SERATA TEATRALE “Shakespeare in love”.

OFFERTE FATTE • Alla casa dello studente di L’Aquila. • All’ass. Medici con l’Africa CUAMM per l’Ospedale di Wo-lisso. • Alla Croce Rossa Italiana di Domodossola (carrello per emergenze).• Ai terremotati dell’ Emilia-Ro-magna.

OMAGGI AI DONATORI• marmellata e miele.• buoni gelato in occasione delle feste di giugno e luglio.• calendario da scrivania.• divise da ciclista e da tennis scontate.

ACQUISTI• Nuovo gazebo con attrezzatu-re. • Tettoia per bici all’interno del-l’ospedale.

Inoltre consiglieri, delegati e collaboratori hanno presenziato ai convegni regionali, nazionali aggiornamento, formazione ed assemblee.

ottobre 2012 3 AVIS ossolana

ATTIVITA’ QUADRIENNIO 2009-2012

In allegato le schede per la cadidantura.Come si rileva dal sito www.avisdomo.it, si segnala un impegno di 6-8 riunioni consiliari nell’arco dell’anno al CVS di Domodossola in vicolo Facini.I moduli di candidatura in allegato sul retro vanno presentati entro il 31 dicembre 2012 per dare modo di preparare le schede di votazione. La votazione avverrà nel corso dell’Assemblea annuale dei soci che verrà presumibilmente fissata sabato 23 febbraio 2013 mediante un avviso pubblicato sul prossimo numero del gior-nalino.

RINNOVO DELLE CARICHE QUADRIENNIO 2013-2017

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4 ottobre 2012AVIS ossolana

Quattro anni di Avis provinciale VCOBuon giorno a tutti i donatori, non solo dal vostro Presidente dell’Avis Provinciale Maurizio Ceravolo, ma da tutto il Consiglio Direttivo dell’Avis Provinciale del VCO. In questi quattro anni della mia presi-denza, siamo riusciti ad organizza-re alcuni eventi di alto livello. Nel corso del primo anno siamo riusci-ti, per la prima volta da quando c’è l’Avis provinciale, ad organizzare il campionato podistico Avis VCO con un circuito di 5 gare di cui 1 per sezione e la finale a carico di Avis Provinciale. E’ risultato vincitore un donatore della sezione di Stresa: sig. Macellaro.Sempre nell’ anno 2009 e 2010, 2011, 2012 si è organizzato anche il circuito Underbeah Avis, con ra-gazzi tra i 16 e i 19 anni che si sono cimentati nel beach volley. In questi anni le nostre sezioni han-no divulgato il valore del dono del sangue, riuscendo con promozioni

pubblicitarie ad aumentare notevol-mente il numero dei donatori.Nel 2011 due nostri consiglieri Avis VCO, hanno proposto a livel-lo Regionale un concorso musicale denominato “ Pressione Sonora”. Al concorso hanno partecipato quasi tutte le province della nostra regione, ma una delle tappe sonore più significative, con la partecipa-zione maggiore, è stato quella del VCO, con la selezione provinciale tenutasi presso la pizzeria, birrificio EstaBi di Ornavasso: nella serata si è qualificato per la finale di Sorde-volo (Biella) il gruppo ossolano dei Pentagrammi.Tutti i gruppi e cantanti singoli, per poter partecipare, dovevano portare alle selezioni provinciali tre canzo-ni inedite di cui una a tema “dono del sangue o associazione e volon-tariato”. In finale il gruppo vincito-re votato da giudici esperti a livello nazionale è stato il nostro gruppo

de “I Pentagrammi” che vincendo ha avuto in premio € 1000 per rea-lizzare un CD che è attualmente a disposizione presso la segreteria dell’Avis di Domodossola.Inoltre dal 2009 il Consiglio Pro-vinciale Avis VCO ha deciso nella prima domenica del mese di Ot-tobre di organizzare la giornata di festa della stessa Avis VCO con una biciclettata in compagnia partendo ognuno dalla propria sede Avis per poi ritrovarsi ad Ornavasso: dopo la salita al Santuario della Madonna del Boden, la consueta messa del donatore. Al termine della messa ci si ritrova per un pranzo al ristorante con tutti i consiglieri delle quattro sezioni comunali. Quest’anno ci sono stati e ci sono ancora a tutt’oggi alcuni problemi per le donazioni nelle singole se-zioni: problematiche burocratiche con l’Azienda ASL che stiamo cercando di risolvere per creare il meno possibile disagi ai nostri soci donatori. Vi chiediamo di aver pa-zienza, sperando di risolvere al più presto tutti i disagi che ciascuno di voi potrebbe subire.

Il Presidente Avis VCOMaurizio Ceravolo

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ottobre 2012 5 AVIS ossolana

Assemblea nazionale Montecatini TermeQuest’anno a Montecatini Terme (PI) si è svolta la 76^ assemblea na-zionale dell’Avis; per la provincia del Vco è partita una delegazione di ca. 15 persone di tutte e quattro le sezioni; in particolare l’Avis Os-solana ha aderito con il presidente provinciale Maurizio, il nostro con-sigliere regionale Luca Castelnuo-vo e 4 uditori, Attilio, Carlo, Chiara e Luca partiti venerdì mattina. Il venerdì mattina è stato dedicato ad un giro veloce della cittadina tosca-na con anche l’ingresso alle terme e il pomeriggio sono iniziati i lavori assembleari con la presentazione delle relazione morale del consi-glio nazionale, la presentazione del bilancio consuntivo 2011 e gli interventi delle autorità; il venerdì pomeriggio inoltre si sono svolti

i seminari informativi aventi per tema: - L’autosufficienza in emocompo-nenti e plasma derivati alla luce delle nuove normative e del percor-so di accreditamento.- Gli adempimenti amministrativi in tema di antiriciclaggio, tutela della privacy ed eventuali novità fiscali.- Il registro informatico e il Libro Soci di AVIS Nazionale.- Il ruolo di AVIS nel volontariato e nel Terzo Settore.Nei quattro seminari a cui ognuno di noi ha partecipato singolarmen-te sono stati trattati i temi degli argomenti soprattutto per quanto riguarda la parte della normativa e della loro applicazione. La gior-nata di venerdì si è conclusa con

la riunione serale del Piemonte per preparare la relazione che il giorno successivo è stata letta dal nostro presidente Marescotti. Nella giornata di sabato le relazioni delle regioni intervenute (in totale 18), le relazioni della sanità e dei giovani. L’assemblea del 2012 aveva un importante fine oltre a quello di tutte le assemblee do-vevano verificare l’operato socio economico dell’Avis; quest’anno è stato portato a nuova approvazione il regolamento nazionale; discusso nella giornata di sabato dai capi de-legazione e presentato a votazione degli aventi diritto. Il sabato sera poi il comune di Montecatini Terme ha offerto agli oltre 1000 avisini partecipanti uno spettacolo con tre comici del grup-po di Zelig off. La domenica mat-tina si è provveduto alla votazione del regolamento, alla votazione del bilancio preventivo 2012 e, poco dopo mezzogiorno, i lavori assem-bleari si sono chiusi.Una bella esperienza c anche per entrare ancora di più nell’ottica e nello scopo della grande famiglia Avis.

Luca Consonni

PROGETTO AVIS SCUOLE ELEMENTARICon questa breve comunicazione si vuole suggerire alle maestre dona-trici la possibilità di proseguire con il progetto per divulgare lo spirito del donatore di sangue tra i bambi-ni delle scuole elementari. Invitia-mo quindi le maestre interessate a visionare l’articolo del giornalino di maggio 2012 in cui viene de-scritta l’attività didattica proposta presso le scuole Kennedy di Do-

modossola grazie al contributo di Lorenzo Bellò e di Melissa Forlin che la sezione ringrazia. Una copia dell’articolo è anche disponibile sul sito www.avisdomo.it nella sezione dedicata ai giornalini.

Per informazioni potete rivolgervi a Lorenzo o Melissa tramite la se-greteria Avis

0324/491272

“IL DONO” Il video de I Pentagrammi è disponibile su You Tube e, per chi la vuole, in sede una copia del CD.

Page 6: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

6 ottobre 2012AVIS ossolana

AVIS GIOVANIIl 28, 29 e 30 settembre nella bella cittadina marchigiana di Ascoli Piceno si è tenuto il forum giovani Avis dal tema: ““Tutti i colori del dono: dona-zione di sangue, midollo osseo e cordone ombelicale a con-fronto””. Insieme a 7 ragazzi del gruppo di Arona ci siamo attrezzati di pulmino e dopo circa 6 ore di viaggio siamo ar-rivati all’albergo dove abbiamo alloggiato per le due notti. Ve-nerdì c’è stata l’accoglienza con anche la cena serale in albergo: abbiamo iniziato ad assaporare le specialità culinarie locali: ovviamente non potevano man-care le note olive all’ascolana. Il sabato mattina mezza giornata libera dedicata alla visita della città di Ascoli: una città storica e culturale molto bella con tante grandi piazze e un bel duomo dove nella cripta è custodita una statua della Madonna Nera di Loreto. Il pomeriggio dopo un lauto pranzo a buffet, siamo stati allietati da un gruppo di rievoca-

zione storica della città che, solo per noi del forum, ha eseguito uno spettacolo con gli “Sbandie-ratori di Ascoli”. Intorno alle 15 sono iniziati i lavori in plenaria dopo i saluti di rito e un ricor-do per un giovane avisino delle marche (membro della consulta nazionale giovani scomparso prematuramente 10 giorni fa in un incidente stradale). Il presi-dente Avis nazionale Vincenzo Saturni in videoconferenza ha tenuto un seminario sulle cel-lule staminali, cosa sono, come funzionano a che servono; a seguire altre relazioni di medici e personale specializzato sulla donazione di midollo osseo e del cordone ombelicale, cosa che peraltro è nata da pochi anni e si sta diffondendo abbastanza bene. In serata poco prima della cena ci siamo divisi in gruppi di lavoro ed ogni gruppo ha inizia-to i lavori. Il gruppo dove ero io assieme ad altri 10 giovani di tutta Italia, doveva elaborare un progetto per la promulgazione

del dono del sangue e del mi-dollo osseo. La sera cena di gala nei saloni storici del Circolo Cit-tadino di Ascoli e a seguire di-scoteca in piazza. La domenica mattina sono proseguiti i lavori dei gruppi che si sono conclusi intorno alle 12; a seguire la pre-sentazione dei lavori in plenaria e la chiusura del forum. Poco dopo il pranzo siamo rimontati sul nostro pulmino e fatto ritor-no tra i nostri monti, con un bel bagaglio culturale su un mondo di donazioni che si sta pian pia-no espandendo e contenti di aver condiviso la propria realtà con altri giovani avisini.

Luca Consonni

Page 7: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

ottobre 2012 7 AVIS ossolana

Vengono considerati ancora do-natori Emeriti collaboratori tutti i donatori che hanno cessato di donare entro gli ultimi 5 anni, e con un numero di donazioni di almeno 50 per gli uomini e 40 per le donne. Tutti questi donatori, riceve-ranno ancora il giornalino della sezione e dovranno dimostrare di contribuire ancora alla divul-gazione del dono del sangue: il consiglio ha deliberato che un donatore Emerito collaboratore debba almeno presenziare una volta l’anno alle attività della

sezione. Due sono gli eventi di maggiore coinvolgimento di donatori ed ex donatori

Assemblea annuale di Febbraio

Festa campestre di Luglio.

L’attiva collaborazione verrà certificata dichiarando la propria disponibilità ad un addetto di se-greteria che verrà predisposto in entrambe le occasioni.

In caso contrario il donatore ver-rà archiviato e non considerato collaboratore dal prossimo anno a meno che non compili il mo-dulo predisposto presso la sede

Partecipa ad almeno uno di questi due eventi annuali e collabora: ti sentirai ancora un donatore

Sei un ex donatore ma ti senti ancora di dover dare una mano alla sezione per divulgare il dono del sangue ?

Per ricevere ancora il giornalino

Ormai da oltre un anno è attiva la possibilità di consultare sul sito www.avisdomo.it un archi-vio “di base” dei donatori.Il contenuto di questo archivio è composto da dati non sensi-bili, un sorta di promemoria per il donatore che così potrà verifi-care alcune informazioni quali, tra le più utili, il numero di do-nazioni e la data presunta della prossima donazione, oltre alla situazione delle benemerenze.L’archivio è consultabile cliccando su “Consulta Ar-chivio” dal menù del sito www.avisdomo.it.

I dati richiesti sono cognome, nome e data di nascita, e nume-ro di tessera, quest’ultimo facil-mente reperibile sul tesserino nella figura.Nel caso di errore di digitazio-ne il sistema riporta il seguente messaggio “Nessun dato trova-to - Assicurarsi di aver inserito

i dati esatti”. Se riprovando, non viene pre-sentato nessun risultato, richie-dere lo stato di idoneità al Cen-tro Trasfusionale 0324/491272. Alla data del 25 maggio, quindi dopo 15 mesi dall’entrata in servizio, sono state fatte oltre 1000 consultazioni, quindi for-se qualcuno ancora non sapeva di questa possibilità. Il database è aggiornato quasi in tempo reale, alla fine della giornata di donazioni. Consultatelo saprete quando dovreste fare la prossima do-nazione.

SE VOLETE SAPERE QUANDO VI TOCCALA PROSSIMA DONAZIONE

CERCATE SUL SITO www.avisdomo.it

Page 8: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

8 ottobre 2012AVIS ossolana

AVIS NELLA STORIADopo la storiella riportata in prima pagina il 15 maggio 1927 venne fondata a Milano, l’associazione AVIS composta da 17 pionieri che redassero una bozza di statuto e un codice deontologico. Ebbe così inizio l’avventura avisina piena di ostacoli e difficoltà che divenne l’operosa associazione attuale. Vennero dunque gli anni del-l’imposizione fascista, durante la quale il governo di Mussolini instaurò i Comitati provinciali dei Donatori di sangue con lo scopo di compromettere l’ope-rato avisino, contrapponendo ai volontari i datori di sangue retribuiti.Nel 1950 vennero attribuiti all’AVIS, compiti paritetici a quelli del C.R.I.Formentano oltre che presidente dell’AVIS milanese ricoprì la carica di presidente nazionale fino al 1977 e fu anche fondatore e primo presidente della FIODS (Federazione Internazionale delle Organizzazioni dei Dona-tori di Sangue).

La storia dell’Avis in breveL’Avis, Associazione Volontari Italiani Sangue, è un’associa-zione di volontariato costituita da coloro che donano volonta-riamente, gratuitamente, perio-dicamente e anonimamente il proprio sangue.E’ un associazione senza di-scriminazione di razza, sesso,

religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro e persegue finalità di solidarietà umana.Questa associazione è stata fon-data a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano, costituita ufficialmente come Associazio-ne Volontari Italiani del Sangue nel 1946 e riconosciuta nel 1950 con una legge dello Stato Italia-no. L’AVIS è oggi un ente privato con personalità giuridica e fina-lità pubblica e concorre ai fini del Servizio Sanitario Nazio-nale in favore della collettività. Fonda la sua attività istituzio-nale ed associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione sociale e sul volontariato quale elemento centrale e strumento insostitui-bile di solidarietà umana.Gli scopi dell’associazione fis-sati dallo Statuto erano e sono: venire incontro alla crescente domanda di sangue, avere do-natori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute, lottare per eliminare la compravendita del sangue, do-nare gratuitamente sangue a tutti senza alcuna discriminazione.L’AVIS è presente su tutto il ter-ritorio nazionale con una strut-tura ben articolata, suddivisa in 3.180 sedi Comunali, 111 sedi Provinciali, 22 sedi Regionali e l’AVIS Nazionale, il cui organo principale è il Consiglio Na-

zionale. Sono inoltre attivi 773 Gruppi Avis, organizzati soprat-tutto nelle aziende, sia pubbliche che private.Il fondatore Vittorio Formentano nacque a Firenze il 31.10.1895 e grazie al padre Alfredo, magistrato di pro-fessione, egli ebbe la possibilità di crescere in varie città italiane come Pisa, Verona, Catania, Macerata, Perugia e Bologna ve-nendo a conoscenza degli usi e delle tradizioni di alcune regioni italiane. Educato e cresciuto in una famiglia guidata da radicati principi di giustizia e di elevato senso dell’impegno sociale il giovane Formentano acquisisce il significato valoriale della vita. La formazione civile e sociale del giovane è improntata al vo-lontariato e alla organizzazione di iniziative di utilità sociale.Scoppiata la 1° guerra mondiale, si trovò assegnato al fronte del settore del Montenero nel 4° Reggimento Alpini, ma in se-

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guito ad una leggera ferita venne destinato all’addestramento de-gli alpini sciatori. Nel 1917, egli si trovò a scegliere se proseguire la carriera militare o continuare gli studi in medi-cina, optò per la seconda scelta perdendo il grado di ufficiale. Nel Novembre del 1918 ope-rò a beneficio dei feriti presso l’Ospedale del campo a Trento; in seguito lavorò all’Ospedale di Greis e in quello di Genova fino al congedo, avvenuto nel 1921 anno in cui si laureò. Trasferitosi a Milano, orientò la sua attività professionale al-l’ematologia e aprì con alcuni

colleghi un centro medico de-nominato “Istituto ematologico” orientato all’analisi del sangue.La nostra storia ha inizio nel 1954 con la fondazione del-l’Avis comunale di Domodos-sola. In quegli anni si comincia-

rono a formare gruppi aziendali di donatori di sangue: nella foto gentilmente concessa dal dona-tore Tori Guglielmo, il gruppo della Rhodiatoce di Villadossola in posa per la foto ricordo scat-tata nel 1957.

ottobre 2012 9 AVIS ossolana

codice deontologico dettato da Formentano nel 1927Io mi impegno sul mio onore

- ad osservare le seguenti regole perché è volontariamente che io offro il mio sangue ad ogni malato chiunque esso sia; - a sorvegliare la mia salute e a non abbandonarmi ad alcun eccesso che potrebbe recare danno ad esso; - a prestarmi a tutti gli esami di controllo della mia salute giudicati indispensabili dal capo del mio centro e accettati da tutti i donatori di sangue; - a non dimenticare che la salute e la vita di un malato possono dipendere dalla dimenti-canza di queste regole; - a rispondere ad ogni chiamata per la trasfusione; - a rispettare l’anonimato del malato, come pure io non sarò per lui che un donatore anonimo; - a rimanere degno di essere donatore di sangue rispettando le regole della morale, della buona condotta e della solidarietà umana.

La perdita di questi valori significherebbe il tramonto dell’umanesimo avisino.

Page 10: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

ottobre 2012AVIS ossolana

Il virus West Nile (West Nile virus, Wnv) appartiene alla fa-miglia dei Flaviviridae e prende il nome dal distretto del West Nile, in Uganda, dove fu isolato per la prima volta nel 1937. Dif-fuso in tutti i continenti, il virus è trasportato da uccelli selvatici e zanzare comuni, le cui puntu-re sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo (come si vede dallo schema). Altre cause di trasmissione, anche se più rari, sono trapianti di organi, tra-sfusione di sangue e la trasmis-sione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile, comunque, non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Non solo l’uo-mo è vittima del virus, ma anche alti mammiferi, in particolare gli equini. Sintomi. Il periodo di incubazio-ne al momento di una puntura infetta varia tra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni in soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. La maggior parte delle persone in-

fette non mostra alcun sintomo, mentre nel 20% dei casi si hanno solo leggeri sintomi: febbre, mal di testa, nausea, linfonodi in-grossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, al massimo qualche setti-mana e cambiano in base all’età: i bambini, per esempio, spesso hanno solo una febbre leggera, nei giovani la temperatura è maggiore ed è accompagnato ad

arrossamento agli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilita-te, invece, la sintomatologia può essere più grave. L’unica prevenzione possibile è quella di prevenire la puntu-ra delle zanzare con i normali prodotti come gli antirepellenti. È importante anche indossare pantaloni e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, utilizzare le zanzariere ed evita-re il ristagno d’acqua. Trattamento. Non esiste una te-rapia specifica per la febbre del West Nile: nella maggior parte dei casi i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno, mentre nei casi più gravi è ne-cessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita. Dopo

Infezione da West Nile virus 2012

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ottobre 2012 AVIS ossolana

l’infezione si sviluppa immunità che può durare per tutta la vita.

L’INFEZIONE ANCHE IN ITALIACome ormai da diversi anni anche quest’anno a sospendere i donatori per 28 giorni non sono stati solo i viaggi fuori Europa, ma anche viaggi nelle zone europee e italiane. Proprio come lo scorso anno insieme alla Sardegna è il Veneto la re-gione più colpita: secondo uno studio dell’università di Padova pubblicato da Eurosurveillance, tra luglio e agosto di quest’an-no ci sono stati tredici casi di infezione, cinque dei quali con interessamento del sistema ner-voso e tre con febbre. Favorita anche dal caldo torrido: «La fine dell’estate è la stagione con più attività delle zanzare, e di con-

seguenza con più casi - spiega Gianni Rezza, che segue il fe-nomeno per l’Istituto Superiore di Sanità - però per il momento l’epidemia sta seguendo l’an-damento degli scorsi anni, an-che se l’attenzione resta alta». Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica, ma se incontra un organismo debi-litato, può diventare pericoloso: «Su 100 casi di West Nile uno diventa più grave, sviluppando una meningoencefalite - sotto-linea Rezza - 20 sviluppano un po’ di febbre mentre gli altri sono praticamente asintomatici. La probabilità di avere forme gravi è maggiore nei soggetti più deboli, come possono essere gli anziani». Si può immaginare come l’infezione possa essere pericolosa nei riceventi di san-gue umano in cui la trasfusione

è spesso concomitante ad una patologia debilitante. In tutte le province colpite il Centro nazionale sangue ha av-viato lo screening di tutti i cam-pioni provenienti dai donatori di sangue per evitare la diffusione del virus, nelle altre province tra cui la nostra è richiesta la so-spensione di 28 prima di recarsi a donare il sangue.La situazione è molto più preoc-cupante negli Usa, dove finora ci sono stati quasi 2mila contagi accertati. «Il virus ormai si trova bene anche nelle zone temperate - spiega Rezza - negli Usa ha viaggiato da ovest a est, e ormai è presente ovunque, mentre da noi ci sono delle zone in cui è ben stabilito mentre in altre non arriva». (spunti presi dal Corriere della Sera: Ansa 07/09/12)

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Page 12: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

Il Diabete è una malattia cronica caratterizzata da un’alterazione del metabolismo dei carboidrati (zuccheri), per una ridotta pro-duzione o per un ridotto funzio-namento dell’insulina, ormone principale che regola i livelli di carboidrati. Esistono 3 forme principali di diabete:1. Diabete Tipo 1: compare più frequentemente (ma non esclu-sivamente) in età giovanile ed è caratterizzato dalla progressi-va distruzione delle cellule del pancreas che producono l’insu-lina. Viene curato con la som-ministrazione di insulina tramite iniezione sottocutanea.2. Diabete Tipo 2: è la forma più diffusa di Diabete (circa il 90% dei casi). L’insulina prodotta non riesce a svolgere appieno le sue attività in quanto è presente

il fenomeno dell’insulinoresi-stenza (ridotto funzionamento dell’insulina): tale fenomeno è dovuto in parte ad una predispo-sizione genetica (familiarità), ma in larga misura è legato al-l’alimentazione scorretta ed alla scarsa attività fisica che portano al sovrappeso o alla franca obe-sità (circa l’80% dei diabetici di tipo 2 sono in sovrappeso). La terapia si basa appunto su dieta, attività fisica e farmaci antiiperglicemizzanti. Talora vi è necessità di insulina anche in questi casi.3. Diabete gestazionale: è quel-la forma di diabete che insorge in corso di gravidanza e che re-gredisce dopo il parto.Pur se con meccanismi diversi, in tutte le forme di diabete il dato comune è la presenza di un eccesso di glucosio nel sangue.

I sintomi che ne seguono sono inizialmente lievi e aspecifici: aumento della quantità di urine (lo zucchero viene eliminato dai reni) e aumento della sete. Proprio per il fatto che i sintomi sono scarsi, spesso la diagnosi viene posta con ritardo rispetto all’esordio della malattia.Questo cronico eccesso di glu-cosio nel sangue, se non ben controllato, porta a complicanze a carico di vari organi quali la retina (il diabete è la principale causa di cecità), i reni (insuffi-cienza renale) le fibre nervose periferiche (con dolore e altera-zione della sensibilità). Ma la complicanza più frequen-te è legata al danno che viene provocato a livello delle grandi arterie che conducono sangue al cuore, al cervello, agli arti inferiori: l’infarto miocardico, l’ictus cerebrale e l’arteriopa-tia periferica (ulcere del piede, ischemie agli arti inferiori) sono le complicanze che anco-ra frequentemente colpiscono i soggetti diabetici non sufficien-temente controllati.

IL DIABETE

12 ottobre 2012AVIS ossolana

Page 13: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

Per porre diagnosi di diabete il valore della glicemia a digiuno deve essere superiore a 126 mg/dl.Considerate le cause principali del Diabete tipo 2, risulta evi-dente come la malattia possa essere, entro certi limiti, preve-nuta: un’ alimentazione corretta ed una regolare attività fisica (30 minuti di cammino ogni giorno) sono in grado di prevenire il so-vrappeso e di ridurre il rischio di diventare diabetici in quei soggetti predisposti a diventar-lo. La corretta alimentazione e l’attività fisica divengo poi la terapia fondamentale quando la diagnosi di diabete viene posta. Un calo di peso è raccomandato per tutti i soggetti in sovrappeso oppure obesi. L’attività fisica e la correzione dello stile di vita sono componenti fondamentali per un programma di calo pon-derale e sono di grande utilità nel mantenimento dei risultati ottenuti.Quando tutto ciò non è sufficien-te a controllare i valori glicemi-ci, si interviene con la terapia farmacologica: i farmaci dispo-nibili sono diversi e consentono al diabetologo una terapia indi-vidualizzata per ogni paziente. Quello che è fondamentale sottolineare è che il farmaco non si sostituisce alla dieta ed all’attività fisica, ma deve essere associato ad esse per esercitare la sua efficacia.Presso la nostra ASL è presente

la Struttura Complessa di Malat-tie Metaboliche e Diabetologia con Ambulatori negli Ospedali di Omegna, Verbania e Domo-dossola aperti dal Lunedì al Ve-nerdi dalle 8.00 alle 16.00.Da alcuni anni è in atto il Proget-to di Gestione Integrata del Pa-ziente Diabetico con i Medici di Medicina Generale: al momento della diagnosi di Diabete il Me-dico invia il paziente all’Ambu-latorio Specialistico dove viene impostato il piano di cura e dei controlli periodici; da quel mo-mento il paziente viene seguito da entrambe le figure professio-nali in assoluta collaborazione, con visite ed esami trimestrali presso il Medico di Medicina

Generale e visite annuali presso l’Ambulatorio Specialistico per lo screening delle complicanze. Per quanto riguarda il rapporto tra Diabete e donazione di san-gue, i Diabetici di Tipo 2 che sono ben compensati da dieta ed attività fisica e che quindi non devono assumere farmaci antiiperglicemizzanti, possono continuare a donare il sangue: un altro buon motivo per seguire le raccomandazioni sul corretto stile di vita!

Dr. G.SagliettiDirettore Malattie Metaboliche

e Diabetologia ASL VCO

ottobre 2012 13 AVIS ossolana

Page 14: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

Il movimento del beach volley sul territorio del Verbano Cusio Ossola è in crescita e con esso il circuito riservato ai giovani giocatori.La nona edizione di AVIS UN-DERBEACH registra un buon numero di partecipanti in tutte le 6 tappe previste dal calendario.Gli sforzi degli organizzatori, e di tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del-l’evento, vengono così premiati dall’entusiasmo e dalla folta partecipazione, a conferma del-l’alto gradimento da parte dei giovani.Da sottolineare anche la parte-cipazione di atleti/e provenienti da altre province, quali Nova-ra, Vercelli, Varese e Cuneo, testimonianza che ormai AVIS UNDERBEACH è una realtà sportiva consolidata e tra le più attese dell’estate.Il circuito, autorizzato dalla FIPAV, si è svolto sotto l’egida della neonata A.S.D Underbeach

in collaborazione con il CSI di Verbania (per la Tappa a Verba-nia nel corso della manifestazio-ne 24x1h).Nell’edizione 2012 hanno parte-cipato ragazzi/e nati tra il 1993 e il 2000, i primi contendendosi il premio come Miglior Giocatore dell’estate, i secondi appagati dall’idea di passare una giornata all’insegna del divertimento e dell’allegria. Nonostante le avversità mete-rologiche il circuito si è svolto regolarmente: solo la tappa pre-vista per il 3 giugno è slittata di tre settimane ed è stata disputata il 24 giugno.Si sono così giocate 2 tappe nel-lo stesso weekend, ma grazie an-cora una volta alla disponibilità dei ragazzi, non c’è stata alcuna flessione nelle iscrizioni.Le altre tappe si sono svolte regolarmente secondo il calen-dario previsto, con una parteci-pazione costante di atleti.Ciò significa che per i ragazzi

l’arrivo dell’estate è sinonimo di AVIS UNDERBEACH!La macchina organizzativa per il 2013 è già partita: durante le lunghe giornate trascorse in-sieme ai giovani atleti abbiamo raccolto consigli e suggerimenti che ci aiuteranno ad organizzare il circuito 2013, sempre all’in-segna dello sport e del diverti-mento.E allora…. Arrivederci all’anno prossimo!Tutte le informazioni sono sempre disponibili sul sito WWW.UNDERBEACH.COM

Mirella, Grazia ed Alberto

ringraziano:FONDAZIONE COMUNITARIA DEL VCOAVIS PROVINCIALEAVIS OSSOLAD.O.M.O. DOMODOSSOLA

AVIS UNDERBEACH 2012

14 ottobre 2012AVIS ossolana

Page 15: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

ALDOCi hai lasciato così in fretta, così come sei entrato a far parte della nostra sezione: diventato donatore nel ‘95, ci avevi messo tanta pas-sione, tanto da entrare prima a far parte del primo gruppo di atleti dell’Atletica Avis Ossolana e poi, dal 2009, del nostro consiglio. Il tuo contributo, sempre caratte-rizzato da una sobrietà esemplare, certo ci mancherà. Siamo certi che

l’Atletica non mancherà di ricor-darti organizzando una delle tante gare che hai contribuito a realizzare intitolandola alla memoria di chi ha portato all’Atletica Avis Ossolana il titolo di campione provinciale per il gruppo over 70.

DIVISE DA TENNISPer i donatori che non fossero ar-rivati in tempo per l’acquisto del-le divisa da tennis col logo della sezione si segnala l’ordine di una ulteriore decina di divise della taglia più utilizzata a disposizione

presso il negozio Possa Sport di Domodossola. A fianco la foto del nostro Presidente Provinciale Maurizio Ceravolo: uno dei primi ad aver ritirato la divisa scontata del 36%.

Domenica 1 luglio si è svolta a Pra-ta di Vogogna la seconda edizione della cicloturistica AVIS con 75 ciclisti al via. Il gruppo Avis ossolana (nella foto con la nuova divisa) con i suoi iscritti ha meritato la targa di primo classificato per numero di parteci-panti.In una bellissima giornata estiva

abbiamo pedalato sulle strade del-l’Ossola da Vogogna, ad Anzola risalendo fino alle terme di Crodo per far ritorno a Prata.In tutto 80 km al termine dei quali ci attendeva un bellissimo e ricco ristoro.La giornata è proseguita con una grigliata.La manifestazione aveva come fi-

nalità la raccolta fondi da destinare ai terremotati dell’ Emilia: in tutto sono stati raccolti 320 euro.

Cesare NinoDopo l’ordine di un’altra ventina di donatori ritardatari che non avevano notato la disponibilità sui giornalini precedenti, sono ora in distribuzione presso la sede le ulti-me divise col logo Avis ossolana.

DOMENICA 1 LUGLIO - 2^ CICLOTURISTICA AVIS

ottobre 2012 15 AVIS ossolana

Page 16: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

Sui monti di Macugnaga, il bivacco Hinederbalmo si trova nell’Oasi Faunistica del Monte Rosa. Raggiungerlo (a dormire non ci va mai nessuno, ma è da fare per assaporare un tramonto davanti alla “grande montagna”) è un cammino nella natura per conoscere da vicino gli animali selvatici (camosci, stambec-chi, marmotte) che popolano i monti di Macugnaga. Istituita nel 1969 dall’allora Ministero dell’Agricoltura e Foreste su una superficie di 2750 ettari sul versante orientale del Monte Rosa, l’Oasi Faunistica è com-presa nell’anfiteatro montuoso che va dal canalone Marinelli al costolone del Battel. Fu la prima esperienza di tutela ambientale nel Verbano Cusio Ossola. Pro-tezione della natura in tempi non sospetti e con un record: fu volu-ta dai cacciatori di Macugnaga e permise la reintroduzione dello stambecco sulle Alpi Pennine. Gli esemplari, liberati nell’arco di più anni a partire dagli anni ‘70, provenivano dalla Valsava-ranche, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove viveva una delle ultime colonie sulle Alpi. Trovando idonee condizioni ambientali, gli stambecchi si riprodussero colonizzando l’alta

Valle Anzasca e la vicina Valle Antrona. Attualmente si stimano oltre 120 esemplari solo a Ma-cugnaga. Nel 1816 lo stambec-co era ridotto a meno di cento capi concentrati nel massiccio del Gran Paradiso. La mancata estinzione è dovuta all’istituzio-ne della Riserva Reale nel 1836 e del Parco Nazionale nel 1922. Ridistribuito sulle Alpi, oggi lo stambecco ha ricolonizzato buo-na parte dell’arco alpino con una

popolazione che ha raggiunto cospicuità numerica da garan-tirne la sopravvivenza della specie. Il bivacco Hinderbalmo fu uno dei primi appartenenti alla nuova generazione dei ri-coveri alpini: non un manufatto di lamiera, ma il recupero di una vecchia baita nel più assoluto rispetto dell’architettura di mon-tagna. Realizzato nel 1978 dal CAI di Macugnaga, fu il proto-tipo dei ricoveri escursionistici che si sono diffusi alla fine del

Novecento sulle Alpi. Dietro la sua realizzazione ci fu la visione di una frequentazione escursio-nistica, e non solo alpinistica, della montagna basata sul pieno rispetto dei valori storici e am-bientali. Lo si raggiunge da Pecetto, ac-canto alla stazione di partenza della seggiovia del Belvedere, e il sentiero è tutto ben segna-lato. Dentro il bivacco c’è un tavolo che si può portare fuori e

mangiare davanti alla parete est del Monte Rosa: è rosa anche di sera. Ti giri e, dietro un dosso, vedi Macugnaga in basso e al buio con le luci che ne delinea-no le frazioni. Ritiri il tavolo e accendi una candela, metti il sacco a pelo sul letto e ascolti le voci della notte. Nel bivacco c’è qualche libro. A lume di can-dela mia moglie mi ha letto un racconto a caso. Era una storia d’amore. Non la scorderò mai.

Paolo Crosa Lenz

OASI FAUNISTICADEL MONTE ROSA

la rubrica di Paolo Crosa Lenz

16 ottobre 2012AVIS ossolana

Page 17: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

ottobre 2012 17 AVIS ossolana

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Dopo il grande successo delle prime quattro edizioni di “Avis & prevenzione” che, a partire dalla primavera del 2011 ha unito alla propaganda per il dono del sangue, la prevenzione dei rischi cardio-vascolari da ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa, sabato 27 ottobre, nella nuova edizione, si unisce il Formont che illustrerà e preparerà ricette “Colesterolo-free”. A quanti avranno la pazienza di mettersi in coda per sottoporsi ai controlli offerti dai nostri medici e dal nostro personale tecnico, il Formont offrirà piatti dolci e salati proponendo ricette sia ricche che quasi prive di colesterolo edu-cando così la popolazione ad una

corretta alimentazione. Lo scopo è volutamente quello di proporre un confronto tra le due cucine che possa dimostrare come anche senza utilizzare prodotti ricchi di colesterolo, ad esempio il burro, gli alimenti possano ugualmente esse-re gradevoli e, perché no, anche più gustosi. L’Ipercoop fornirà inoltre la consu-lenza di un dietista e della farmacia interna per ulteriori delucidazioni su alimentazione e possibilità di ridimensionare il livello di coleste-rolo tramite l’ausilio di farmaci.Un eccesso di colesterolo nel san-gue è molto pericoloso per l’orga-nismo, in particolare per il cuore e le arterie coronarie, i vasi sanguigni che lo irrorano.

Il colesterolo depositato all’inter-no delle coronarie è il principale componente delle placche atero-masiche. Col tempo le placche si ingrandiscono e, riducendo il diametro interno delle arterie, ne favoriscono l’ostruzione, limitando la quantità di sangue e di ossigeno che arriva al cuore, fino a determi-nare l’infarto.

Avis-Coop & educazione alimentare Sabato 27 ottobre a Crevoladossola

“Perché rinunciare alle gioie della buona tavola?” “Si può fare anche salvaguardando la salute”

Page 18: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

E’ da due anni che frequento la scuola teatrale de “L’Acca-acca-demia”. Dal momento in cui ho iniziato ho capito che non avrei più smesso. Sono stati due anni intensi e profondi. Due anni in cui ogni martedì sera ci si ri-trovava, più o meno puntuali, nel seminterratto di un teatro, e svestendoci dei ruoli con cui la società in fondo ci accettava, quei ruoli a cui noi ci eravamo abituati, quei ruoli dentro cui ci sentivamo al sicuro, riscopriva-mo la nostra vibrante essenzia-lità.Ogni incontro era una meravi-gliosa esperienza, un’avventura alla scoperta di se stessi, del-l’infinita gamma di emozioni e modi di essere che ognuno di noi ha dentro di sè. In questa magica e frizzante atmosfera, sotto la guida di una fantastica e fondamentale Insegnante, si sono poste le basi per la forma-zione di un gruppo poliedrico molto affiatato, accomunato da un profondo amore per il teatro. Ci siamo innamorati delle emo-zioni che il fare teatro ci dava e ci faceva scoprire. E non era una semplice infatuazione: diventa-va sempre più chiaro che il tea-tro, entrando nelle nostre vite,

assumeva un ruolo essenziale. Quel TEATRO che è VITA, la vita che siamo, la vita che vor-remmo.Ci siamo presi la libertà di so-gnare, e lo abbiamo fatto in gran-de. “..Morire, dormire e, forse, sognare”... sì appunto sognare, come da tempo immemore pro-prio il teatro ci insegna. Sognare di portare il nostro spettacolo di fine anno ad un pubblico vero, un pubblico che non fosse di soli amici e parenti. Con tutte queste energie nell’aria, c’eravamo de-cisi a rendere questi sogni realtà, o per lo meno a provarci. E’ iniziata così una vera e propria “campagna di sponsorizzazio-ne”: ognuno di noi spargeva la voce tra amici e parenti del nostro sogno di portare il nostro spettacolo in giro. Spesso però ci siamo ritrovati con le porte in faccia, un po’ per cavilli buro-cratici, un po’ forse per mancan-za di fiducia da parte dei teatri che ci avrebbero potuto ospitare. Però non avevamo intenzione di demordere: ci avremmo provato fino in fondo. Grazie alla sensibilità di uno zio molto speciale - dr Paolo Cerut-ti, segretario associazione AVIS Domodossola - le cose sono

cambiate. Lo zio Paolo infatti, ha saputo cogliere nelle mie parole appassionate per il teatro, quella scintilla che il teatro stes-so aveva acceso in me, dandoci subito piena fiducia e cercando un modo per farci portare il no-stro spettacolo a Domodossola ha proposto all’associazione AVIS Domodossola il nostro spettacolo di fine anno, come evento culturale per la giornata mondiale del donatore di san-gue, con l’idea di devolvere il ricavato in beneficienza all’as-sociazione Parkinsoniani V.C.O. ONLUS. Il nostro sogno stava diventando realtà. Noi eravamo al settimo cielo: ciò per cui sta-vamo lottando da mesi si stava concretizzando. L’esperienza è stata sublime. Finalmente avremmo recitato in un teatro degno di essere chia-mato tale: il teatro Galletti, un Signor teatro. C’era un pubblico di sconosciuti davanti a noi che avremmo incantato con le nostre parole, con i nostri personaggi, con la nostra storia. Il nostro spettacolo diventava un “vero” spettacolo, presentato ad un vero pubblico, il nostro Pubblico.Da semplice corso di teatro siamo diventati una compagnia teatrale. Inoltre la buona finalità dell’evento che portavamo ci ha reso più entusiasti e ci ha stimo-lato ancor di più a dare il massi-mo e non deludere nessuno. Sperando di aver smosso e allo stesso tempo divertito il nostro primo pubblico, siamo pronti a tornare di nuovo. Siamo pronti a sorprendere chi ci ha visto nascere, con nuove idee e nuove sfide.

Aurora Cerutti

TEATRO NEL SANGUE

18 ottobre 2012AVIS ossolana

Page 19: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

ottobre 2012 19 AVIS ossolana

Sabato 20 ottobre, dalle ore 09:00 alle ore 17:00, presso la sala conferenze della Comunità Montana di Domodossola, sarà presentato il convegno dal tito-lo:LE CELLULE STAMINA-LI EMOPOIETICHEQUALI POSSIBILITA’ : “PRESENTE E FUTURO”L’evento formativo accreditato , che ha come fine la promozione della cultura della donazione e la formazione interdisciplinare

in materia di trapianti di cellule staminali emopoietiche, è rivol-to al personale sanitario ed è aperto a tutti: ai volontari delle Associazioni, agli insegnanti, e alle persone che promuovono la solidarietà e la donazione, in modo da essere in grado di dare informazioni corrette e condi-vise con il mondo scientifico e istituzionale.

Saranno ospiti i rappresentanti ADoCeS (Associazione Dona-tori Cellule Staminali) di varie regioni per condividere le novità mediche e legislative sulle dona-zioni di cellule staminali da do-natore adulto e da donazione del sangue del cordone ombelicale.

La giornata si concluderà al “TEATRO LA FABBRICA” con uno spettacolo musico/teatrale sulla donazione di midollo os-seo scritto e diretto da Dome-nico Rodinò dell’Associazione VENTO Di TEATRO per la parte teatrale, e musiche scritte e composte dai PENTAGRAMI.

Il costo del biglietto è di 10,00 Euro, ,prevendita presso il tetro “La fabbrica” , l’ufficio turisti-co della Proloco di Domodosso-la (stazione bus) e presso l’AVIS di Domodossola (chiedere di Michela o Ermanna).

Siete tutti calorosamente invi-tati.

PROGETTO DONAZIONE SANGUE CORDONALE

PresentazioneJohnny, mio fratello

Sul palco diviso a metà, in due salotti stilizzati giocati sul bianco e rosso, due coppie vivono contemporaneamente il dramma della leucemia. Da una parte c’è la malattia affrontata nei vari aspetti: lucidità, speranza, disperazione e iro-nia. Momenti di vita del malato e di chi gli è vicino che sottolineano l’impotenza di fronte ad un male che ha una sola soluzione, un’unica via di uscita: il trapianto di midollo osseo. Specularmente l’altra coppia vive il percorso di presa di coscienza dell’importanza della do-nazione: dalle motivazioni iniziali ai dubbi, alle paure, alle pigrizie mentali. Il tutto viene ana-lizzato in un percorso che porterà a far riemergere la volontà di esprimere il proprio desiderio di vita aiutando qualcuno a vivere. Un filo unisce queste due esperienze: la consapevolezza che le situazioni si possono ribaltare. Il dolore può colpire chiunque e chiunque può partecipare per salvare una vita .I musicisti, che sono parte integrante dello spettacolo, collaborano a creare emozioni e atmo-sfere, sottolineando, con musica composta proprio per questa rappresentazione, i momenti emotivamente più significativi.

Page 20: Giornalino Avis Ossolana Ottobre 2012

20 maggio 2012AVIS ossolana