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NEL FOGLIO VITA DIOCESANA Speciale Assemblea ecclesiale diocesana Convegno Famiglie di Maria In hoc signo Riapre al culto la chiesa di San Rocco ATTUALITA’ Ottobre missionario 60 anni dell’Avis provinciale DALLE PARROCCHIE Sacro Cuore – Catechesi sui Dieci comandamenti Redazione: Ufficio stampa diocesi di Terni Narni Amelia Piazza Duomo, 9 05100 Terni [email protected] tel. e fax 0744546525 Responsabile editoriale Elisabetta Lomoro INFORMA DIOCESI TNA ON LINE ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA E ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA E ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA E ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA E ANNO DELLA FEDE ANNO DELLA FEDE ANNO DELLA FEDE ANNO DELLA FEDE Mons. Paglia: “L’anno della Fede è una missione per i cristiani per essere luce dell’amore di Dio” Nella Cattedrale di Terni gremita da centinaia di fedeli, domenica 14 ottobre, l’arcivescovo Vincenzo Paglia, ha celebrato il rito di apertura dell’Anno della Fede nella diocesi di Terni Narni Amelia, insieme al clero diocesano, ai catechisti e agli operatori pastorali, ai quali è stato conferito il mandato di annunciare il Vangelo nelle proprie comunità parrocchiali, nell’attuare il dinamismo di una fede annunciata, celebrata, vissuta, pregata. «Questo anno segna un legame con tutte le chiese del mondo – ha detto mons. Paglia – e ci chiede di superare quella desertificazione spirituale di cui ha parlato papa Benedetto XVI. L’anno della Fede è un inizio per cambiare il mondo, è una missione per tutti per divenire ancor più sale, lievito e luce dell’amore di Gesù. Se al contrario lasciamo avanzare solo il deserto spirituale è in pericolo tutta l’esistenza, a cominciare dalla società, ai nostri rapporti personali, dall’economia, alla famiglia». Mons. Paglia a questo proposito ha ricordato anche la particolare situazione che sta vivendo la città di Terni con la nuova vertenza che interessa l’acciaieria: «Quello che sta accadendo a Terni – ha detto l’arcivescovo Paglia - non è slegato dal deserto spirituale, che è poi ciò che porta ciascuno a pensare a se stesso e ai propri interessi, magari vestiti anche di giustizia, ma che generano disuguaglianze e conflitti. Non possiamo non continuare con grande tenacia, come fatto in passato, a difendere questo tesoro incalcolabile per la nostra città». Nella sua omelia mons. Paglia ha esortato tutta la comunità diocesana a vivere con pienezza e operosità l’Anno della Fede: «Un anno in cui i cristiani devono riscoprire la forza della fede. Quando i cuori sono insecchiti, allora la fede deve essere molto più robusta. C’è anche bisogno d’irrobustire le nostre famiglie in ogni modo, specie in Umbria una terra dove sono molti di più gli anziani che i giovani. Il futuro dipende da una famiglia che sappia generare speranza e che abbia maggiore audacia nel costruire progetti di vita». FOGLIO DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI TERNI NARNI AMELIA 16 ottobre 2012

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Diocesi Terni Narni Amelia

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Page 1: Giornale Diocesi

NEL FOGLIO

VITA DIOCESANA

Speciale Assemblea ecclesiale

diocesana

Convegno Famiglie di Maria

In hoc signo

Riapre al culto la chiesa di

San Rocco

ATTUALITA’

Ottobre missionario

60 anni dell’Avis provinciale

DALLE PARROCCHIE

Sacro Cuore – Catechesi sui

Dieci comandamenti

Redazione:

Ufficio stampa diocesi di

Terni Narni Amelia

Piazza Duomo, 9

05100 Terni

[email protected]

tel. e fax 0744546525

Responsabile editoriale

Elisabetta Lomoro

INFORMA

DIOCESI TNA ON LINE

ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA E ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA E ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA E ASSEMBLEA ECCLESIALE DIOCESANA E

ANNO DELLA FEDEANNO DELLA FEDEANNO DELLA FEDEANNO DELLA FEDE

Mons. Paglia: “L’anno della Fede è una missione per i cristiani

per essere luce dell’amore di Dio”

Nella Cattedrale di Terni gremita da centinaia di fedeli, domenica 14 ottobre, l’arcivescovo Vincenzo Paglia, ha celebrato il rito di apertura dell’Anno della Fede nella diocesi di Terni Narni Amelia, insieme al clero diocesano, ai catechisti e agli operatori pastorali, ai quali è stato conferito il mandato di annunciare il Vangelo nelle proprie comunità parrocchiali, nell’attuare il dinamismo di una fede annunciata, celebrata, vissuta, pregata.

«Questo anno segna un legame con tutte le chiese del mondo – ha detto mons. Paglia – e ci chiede di superare quella desertificazione spirituale di cui ha parlato papa Benedetto XVI. L’anno della Fede è un inizio per cambiare il mondo, è una missione per tutti per divenire ancor più sale, lievito e luce dell’amore di Gesù. Se al contrario lasciamo avanzare solo il deserto spirituale è in

pericolo tutta l’esistenza, a cominciare dalla società, ai nostri rapporti personali, dall’economia, alla famiglia».

Mons. Paglia a questo proposito ha ricordato anche la particolare situazione che sta vivendo la città di Terni con la nuova vertenza che interessa l’acciaieria: «Quello che sta accadendo a Terni – ha detto l’arcivescovo Paglia - non è slegato dal deserto spirituale, che è poi ciò che porta ciascuno a pensare a se stesso e ai propri interessi, magari vestiti anche di giustizia, ma che generano disuguaglianze e conflitti. Non possiamo non continuare con grande tenacia, come fatto in passato, a difendere questo tesoro incalcolabile per la nostra città».

Nella sua omelia mons. Paglia ha esortato tutta la comunità diocesana a vivere con pienezza e operosità l’Anno della Fede: «Un anno in cui i cristiani devono riscoprire la forza della fede. Quando i cuori sono insecchiti, allora la fede deve essere molto più robusta. C’è anche bisogno d’irrobustire le nostre famiglie in ogni modo, specie in Umbria una terra dove sono molti di più gli anziani che i giovani. Il futuro dipende da una famiglia che sappia generare speranza e che abbia maggiore audacia nel costruire progetti di vita».

FOGLIO DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI TERNI NARNI AMELIA

16 ottobre 2012

Page 2: Giornale Diocesi

Prima della celebrazione in Cattedrale, nella sala conferenze del Museo diocesano di Terni si è tenuta l’assemblea ecclesiale: “Il popolo di Dio in cammino nella storia” che ha dato inizio all'anno pastorale diocesano ricordando i 50 anni dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II.

Una riflessione sulla storia di un evento cha ha segnato il mondo contemporaneo, che ha ridato una speranza nuova alla Chiesa e «che resta – ha detto mons. Paglia - la bussola che ha indirizzato questi ultimi cinquanta anni della Chiesa. Mentre il mondo era lacerato dalla guerra fredda e dal rischio della distruzione atomica, papa Giovanni XXIII radunò 2500 vescovi da tutto il mondo. Il Concilio è stato per la Chiesa e per il mondo una Pentecoste

straordinaria. E’ importante oggi rileggere i documenti conciliari mentre i tempi sono cambiati, il potere si è più parcellizzato, diversi sono i centri di comando, è cambiata la cultura e la sensibilità. Tuttavia le ispirazioni del Concilio ci aiutano a capire ancora di più il mistero della Chiesa. Noi siamo il popolo di Dio, ma corriamo un rischio che è quello proprio del cristianesimo contemporaneo di aver costretto la fede all’individualità, di aver piegato la religione al proprio benessere. Dobbiamo riscoprire invece – ha aggiunto l’arcivescovo - l’indispensabilità della comunità, della comunione universale dei credenti. Noi siamo un popolo non delimitato dai confini, che non si riconosce per la lingua o i costumi, ma per la celebrazione della domenica. Questo è ciò che ci distingue, ovunque nel mondo, senza separarci, ma forti dell’amore che non conosce confini».

Ad illustrare il senso comunitario posto come elemento fondante del Concilio è stato don Gianni Colzani che nel suo intervento ha ricordato la necessità di «riconquistare una visione relazionale della vita e ritrovare una comunione che abitui a pensare e vivere secondo una prospettiva comunitaria. L'individualismo è una concentrazione su se stessi e sulla propria affermazione, incapace di vivere e gioire dei momenti comunitari se non per quel tanto che si riflettono sul proprio vantaggio. Contraria alla comunità cristiana, questa interpretazione della vita è contraria alla storia della salvezza come ricordano i primi cristiani quando sostenevano che nessun credente può vivere una individuale comunione con Dio, fine a se stessa: unus christianus - amavano dire — nullus christianus. La Chiesa è popolo di Dio e lo è nella pienezza di una vita e di una missione comunitaria. Questo nostro tempo è un tempo impegnativo ma importante per chiunque voglia vivere il vangelo. Questo è un tempo che, dai cristiani, non accetta apparenze o mediocrità, ma esige profondità, responsabilità del servizio che sono chiamati a svolgere nella storia di oggi».

Al termine della celebrazione l'arcivescovo ha consegnato a tutti i presenti una raccolta dei documenti conciliari.

IL POPOLO DI DIO IN CAMMINO NELLA STORIA

- Estratto dalla relazione di don Gianni Colzani -

La Chiesa popolo di Dio

“A livello empirico, non esiste nessun popolo di Dio; pensare che indichi una discendenza o un dato sociologico sarebbe una grossolanità se non addirittura una bestemmia. Israele è popolo di Dio perché la sua storia e la sua vita sono rivolte al Signore e non ripiegate su se stesso, sui suoi problemi. «Popolo di Dio» indica una identità relazionale, un rivolgersi a Dio e, in Dio, un superare se stesso per rivolgersi verso l'intera umanità. Dio non è proprietà di nessuno; Israele è popolo di Dio in quanto entra nel disegno di Dio, si inserisce in esso e lo vive. I cristiani diventano popolo di Dio solo inserendosi in Cristo e nella sua vita.

Lumen Gentium dedica i primi due capitoli a precisare questa nozione. Il primo ricerca il disegno di Dio sull'umanità (nn. 2-4); per questo presenta la Chiesa «come sacramento, cioè segno e strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano» (n. 1), espone poi le molte immagini bibliche che la illuminano (nn. 5-6) per fermarsi su due delle più belle - la Chiesa come corpo mistico e come sposa (n. 7) -

Page 3: Giornale Diocesi

e termina precisando il mistero umano e soprannaturale, visibile e spirituale della Chiesa. Il secondo è totalmente dedicato alla nozione di popolo di Dio: il n. 9 ne chiarisce l'identità mentre i nn.10-13 ne precisano le caratteristiche: la Chiesa è un popolo sacerdotale, profetico, carismatico e cattolico. I nn.14-16 sviluppano il modo con cui la Catholica è rispettivamente in rapporto con i cristiani cattolici, con i cristiani non-cattolici, con i noncristiani. Il n. 17, infine, è dedicato alla tematica della missione: la Chiesa prega e lavora «affinché la pienezza del mondo intero passi nel popolo di Dio».

In modo particolare la Chiesa è quindi popolo di Dio. LG 9 lo descrive attorno a quattro caratteristiche: «questo popolo messianico ha per capo Cristo "che è stato dato a morte per i nostri peccati ed è risuscitato per la nostra giustificazione" e che ora, dopo essersi acquistato un nome che è al di sopra di ogni altro nome, regna glorioso in cielo.

Questo popolo ha per condizione la dignità e la libertà dei figli di Dio, nel cuore dei quali dimora lo Spirito Santo come nel suo tempio. Ha per legge il nuovo precetto di amare come lo stesso Cristo ci ha amati. E finalmente, ha per fine il regno di Dio, incominciato in terra dallo stesso Dio e che deve essere ulteriormente dilatato, finché alla fine dei secoli sia da Lui portato a compimento, quando comparirà Cristo, vita nostra». Il popolo di Dio non è una realtà sociologica ma è la trasformazione delle dinamiche umane sotto la spinta di un rapporto di elezione e di grazia con il Signore Gesù…..

La Lumen Gentium 14-16 presenta tre diverse maniere di far parte della Chiesa e di avere rapporti con essa: quelle proprie dei cattolici (n. 14), quelle dei cristiani non cattolici (n. 15) e le vie possibili anche per i non-cristiani (n. 16). Per il Concilio «quelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo, in vari modi sono ordinati al popolo di Dio».

Va da sé che la nostra attenzione si fermi sul n. 14 secondo il quale «sono pienamente incorporati nella società della Chiesa quelli che, avendo ricevuto lo Spirito di Cristo, accettano integra la sua struttura e tutti i mezzi di salvezza in essa istituiti e nel suo organismo visibile sono uniti con Cristo - che la dirige mediante il Sommo Pontefice e i Vescovi - dai vincoli della professione di fede, dei sacramenti, del governo ecclesiastico e della comunione». Se questa è la nostra dignità, non manca un monito per chi non persevera nella carità e non vive intimamente ed esteriormente questa responsabilità affidatagli da Dio. Essere popolo di Dio è la nostra identità e la nostra responsabilità.

Va perciò detto che la Chiesa è popolo di Dio e lo è nella pienezza di una vita e di una missione comunitaria; nonostante il livello assolutamente personale della fede, essa è comunità pervasa da una piena comunione con il suo Signore. Per un verso il livello istituzionale di questa comunità non deve mai perdere il suo valore personale, non può ridursi solo ad una logica obiettiva e giuridica e, per un altro, la sua dimensione storica ed escatologica, gli ricorda che essa ha la sua piena esistenza ancora davanti a sé.

Intuiamo qui l'unità di una storia salvifica universale attraversata dal peregrinare del popolo di Dio - prima Israele e ora la Chiesa - che condivide il cammino umano accompagnandolo con la testimonianza della verità del Vangelo e con la forza rinnovatrice della carità. «La Chiesa "prosegue il suo pellegrinaggio terreno fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio", annunziando la passione e la morte del Signore fino a che Egli venga. Dalla forza del Signore risuscitato trova forza per vincere con pazienza e amore le sue interne ed esterne afflizioni e difficoltà, e per svelare al mondo con fedeltà, anche se sotto ombre, il mistero del Signore fino a che alla fine dei tempi sarà manifestato nella pienezza della sua luce».

Page 4: Giornale Diocesi

INFORMA

DIOCESI TNA

ASSOCIAZIONE “FAMIGLIE DI MARIA”ASSOCIAZIONE “FAMIGLIE DI MARIA”ASSOCIAZIONE “FAMIGLIE DI MARIA”ASSOCIAZIONE “FAMIGLIE DI MARIA” –––– LA PREGHIERA DELLE LA PREGHIERA DELLE LA PREGHIERA DELLE LA PREGHIERA DELLE

FAMIGLIE PER LE FAMIGLIEFAMIGLIE PER LE FAMIGLIEFAMIGLIE PER LE FAMIGLIEFAMIGLIE PER LE FAMIGLIE

Un sostegno nella preghiera reciproca gli uni per gli altri, anche da lontano, uniti da uno spirito comune, affidando a Maria tutte le famiglie. E’ l’intuizione semplice ma grandiosa che ha portato l’associazione “Famiglie di Maria” a costituire una grande famiglia di famiglie unite dall’invisibile ma forte filo della preghiera.

Forse proprio per questa semplicità l’associazione si è estesa in breve tempo, toccando tutte le regioni italiane ed anche località estere. E’ nata nel 2000 a Terni da un grande amore per la famiglia espresso nel desiderio che essa, al completo, accolga l’amore di Dio e ne realizzi il “progetto”, vivendo e lavorando con la Chiesa e nella Chiesa.

Ha come ideale un cammino di fede che veda unita tutta la famiglia, pur partendo dalle difficoltà che la famiglia stessa, in questi nostri tempi, si trova ad affrontare.

Il ritmo frenetico della vita, il bombardamento di messaggi provenienti da un mondo sempre più secolarizzato, hanno spazzato via dalla vita

quotidiana quei momenti di preghiera comune, nei quali ci si trovava riuniti in casa.

Il convegno annuale dell’associazione “Famiglie di Maria”, movimento per la santificazione della famiglia, sarà celebrato al santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza domenica 20 ottobre dalle ore 9 e sarà dedicato al tema: “Fate quello che lui vi dirà”. L’incontro si aprirà con l’adorazione eucaristica animata da don Francesco Vaccarini assistente spirituale dell’associazione alle ore 10.30 seguirà la relazione della presidente Graziella Rasile e alcune testimonianze. Il convegno si concluderà alle 12 con la solenne Celebrazione Eucaristica.

Il convegno annuale dell’associazione è un’occasione per riflettere sul cammino svolto, per mettere in comune le esperienze, per rinnovare e rinvigorire l’impegno di cristiani che si ritrovano per pregare Maria ogni martedì in diverse case, e, vista la dislocazione delle famiglie su un territorio tanto vasto, un momento per incontrarsi anche fisicamente, per conoscersi tutti e meglio, per pregare insieme. “Credo che tutti ci rendiamo conto di quali difficoltà incontri oggi la famiglia – spiega Graziella Rasile responsabile dell’associazione - e di quanto noi cristiani abbiamo bisogno di conoscerci tra di noi. Abbiamo bisogno di sentirci una grande famiglia unita, di stringerci insieme, di sostenerci reciprocamente con la fede, con la preghiera, con l’amore gli uni per gli altri, intorno a Maria, insieme ai nostri pastori”.

L’associazione “Famiglie di Maria” è formata da gruppi di persone che si ritrovano in diverse case e famiglie per pregare insieme il rosario il martedì, tutti con la stessa intenzione, in un legame d’amore per tutte le famiglie verso la conversione alla santità. L’Associazione “Famiglie di Maria” è aperta a tutti quanti ne condividono le finalità. Ne fanno parte famiglie intere, persone che pregano per i loro familiari lontani dalla fede, sacerdoti, suore, seminaristi.

Data la semplicità dell’impegno richiesto, sono ad essa iscritte anche persone che seguono un cammino di fede particolare con altri gruppi

Inoltre presso la chiesa di San Pietro a Terni ogni mese viene tenuto un incontro di formazione e di preghiera, guidato da don Francesco Vaccarini per pregare per tutti, anche per le famiglie che risiedono lontano.

E.L.

VITA DIOCESANA

Page 5: Giornale Diocesi

PREPARAZIONE DEI PREPARAZIONE DEI PREPARAZIONE DEI PREPARAZIONE DEI GRUPPI LITURGICI PARROCCHIALIGRUPPI LITURGICI PARROCCHIALIGRUPPI LITURGICI PARROCCHIALIGRUPPI LITURGICI PARROCCHIALI

Venerdì 19 ottobre alle ore 18.30 - 19.30 a Terni, Villa Spirito Santo, ci sarà un incontro in vista della costituzione o del rafforzamento del Gruppo Liturgico parrocchiale, alla luce di quanto scritto nei principi e norme del Messale Romano: «La preparazione pratica di ogni celebrazione liturgica si faccia di comune intesa fra tutti coloro che sono interessati rispettivamente alla parte rituale, pastorale e musicale, sotto la direzione del rettore della chiesa, e sentito anche il parere dei fedeli per quelle cose che li riguardano direttamente» (PNMR 73; cf anche PNMR 313). All'incontro sono invitati i parroci, i coordinatori dei vari ministeri liturgici, i segretari dei Consigli pastorali parrocchiali e tutte le persone che di solito proclamano le letture, dirigono la preghiera, aiutano il canto di tutta l'assemblea (il direttore, l'organista, i coristi), preparano le intenzioni della preghiera universale, il sacrestano, i ministranti (ragazzi, giovani, adulti), curano il servizio dell'accoglienza, rendono decorosa la chiesa.

BENI CULTURALI BENI CULTURALI BENI CULTURALI BENI CULTURALI –––– CONVEGNO “ CONVEGNO “ CONVEGNO “ CONVEGNO “IN IN IN IN

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L’ufficio per i Beni Culturali della diocesi, in collaborazione con l’ufficio Ecumenismo e Dialogo, il Capitolo della Cattedrale di Terni, l’Istituto di Studi Teologici e Storico Sociali organizza il convegno di studio “In hoc signo, la croce

nell'arte, nella cultura, nella fede che si terrà sabato 27 ottobre dalle ore 9.30 alle 13 al Musco Diocesano e Capitolare di Terni (Via XI Febbraio, 4). Illustri relatori proporranno degli approfondimenti sul tema della croce: il prof. Paolo Ricca, pastore valdese e professore emerito della Facoltà Valdese di Teologia in Roma parlerà di: “La teologia della croce nel pensiero della Riforma”; il prof. Renato D’Antiga storico delle Chiese Orientali della Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta tratterà il tema: “Il culto della croce nell’Oriente cristiano”; e ancora mons. Timothy Verdon direttore dell'Ufficio dell'Arte Sacra dell'Arcidiocesi di Firenze relazionerà su: “La vittoria della croce nell’arte cristiana” e il prof. Paolo Cicchini storico dell'Arte di Terni tratterà di: “Iconografia nelle croci liturgiche della cattedrale di Terni”.

La manifestazione rientra nell'ambito delle iniziative promosse dalla Conferenza Episcopale Umbra in occasione del 1700° anniversario della “visio costantini” del 27 ottobre 312 d.C. alla quale seguì l’Editto di Milano dell’anno 313 con cui l’imperatore Costantino concesse ai cristiani la libertà di culto. L’evento, organizzato da dodici Musei ecclesiastici dell’Umbria con il fondamentale contributo della Regione Umbria e con i significativi patrocini della Conferenza Episcopale Italiana, attraverso l’Ufficio per i Beni culturali della CEI e dell’Associazione dei Musei Ecclesiastici Italiani, unisce vari progetti e mostre di arte sacra antica e contemporanea, tutti finalizzati a esaltare il simbolo cristiano per eccellenza, la Croce.

La prova della vera Croce –

Chiesa Santa Croce Terni

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AZIONE CATTOLICA AZIONE CATTOLICA AZIONE CATTOLICA AZIONE CATTOLICA ---- INCONTRI SULLA PREGHIERA DEL CREDO INCONTRI SULLA PREGHIERA DEL CREDO INCONTRI SULLA PREGHIERA DEL CREDO INCONTRI SULLA PREGHIERA DEL CREDO

L’Azione Cattolica diocesana e la parrocchia di San Matteo, in occasione dell'anno della fede, anno in cui il Santo Padre invita tutta la Chiesa ad una riscoperta attenta e profonda della propria fede, approfondendone il rapporto con i documenti della Chiesa, propongono un ciclo di incontri “Le prediche del giovedì” incentrati sull’analisi del significato della preghiera del Credo. Il primo incontro si terrà giovedì 18 ottobre alle 21.15 nella chiesa di San Matteo a Campitelli e sarà curato da don Vito Piccinonna, assistente nazionale dei giovani di Azione Cattolica Italiana, che affronterà il tema. “Credo in un solo Dio Padre”. Gli incontri successivi si terranno ogni giovedì sino al 13 dicembre dalle 21.15 alle 22 con diversi relatori. 25/10/2012 - DIO, CREATORE E ONNIPOTENTE - Don Gabriele Caranta 08/11/2012 - GESU' VERO DIO VERO UOMO - Emanuela Buccioni 15/11/2012 - GESU' E LO SCANDALO DELLA CROCE - Emanuela Buccioni 22/11/2012 - CREDO NELLO SPIRITO SANTO - Mons. Camillo Camozzi 29/11/2012 - LO SPIRITO CI ILLUMINA E CI INSEGNA A LEGGERE I SEGNI DEL TEMPO - Mons. Camillo Camozzi 06/12/2012 - LA CHIESA: UNA SANTA CATTOLICA APOSTOLICA - Mons. Domenico Sigalini (Assistente nazionale dell'AC e Vescovo di Palestrina) 13/12/2012 - LA CHIESA: POPOLO DI DIO E CORPO DI CRISTO - Franco Miano (Presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana)

LA CHIESA DI SAN ROCCO RIAPERTA AL CULTO

A soli due chilometri dal centro della città di Terni, lungo la strada che conduce a Stroncone, con il suo campanile a vela e la facciata tradizionalmente bianca, si trova la chiesina di san Rocco che è stata riaperta al culto dopo due anni di attesa e complessa opera di restauro.

L’impianto primitivo della chiesa, che risale alla metà del 1600, fu realizzato probabilmente a seguito della decisione del cardinale Rapaccioli, vescovo di Terni, di demolire l’altare dedicato a San Rocco esistente nella cattedrale per eseguire lavori di ammodernamento della stessa.

La chiesina edificata originariamente a pianta rettangolare a due spioventi ebbe un intervento piuttosto consistente alla fine del XVII secolo con il rimaneggiamento delle facciate, con la costruzione del piccolo campanile e con l’aggiunta di una volta sopra l’altare; nel contempo si arricchì di un dipinto di buon livello attribuibile, considerate le caratteristiche di fattura, l’aspetto compositivo ed in particolare dei personaggi, ad un pittore, Paolo Barla, proveniente dal Piemonte trasferitosi, tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700, a Terni con tutta la famiglia, realizzando nel territorio altre opere (Collescipoli chiesa di s. Maria Maggiore, chiesa del Carmine a Terni ed altre).

Attualmente la famiglia Belli, proprietaria della chiesina, a seguito del restauro, ne ha reso possibile l’uso per cerimonie religiose, conservando caratteristiche di chiesa di periferia che sostiene il culto del Santo a cui gli abitanti della zona sono da sempre devoti.

A cura dei frati della parrocchia di s. Valentino viene officiata una santa messa ogni sabato alle ore 16,15.

Page 7: Giornale Diocesi

INFORMA

DIOCESI TNA

ATTUALITA’ ATTUALITA’ ATTUALITA’ ATTUALITA’

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

HO CREDUTO PERCIÒ HO PARLATOHO CREDUTO PERCIÒ HO PARLATOHO CREDUTO PERCIÒ HO PARLATOHO CREDUTO PERCIÒ HO PARLATO

Ottobre mese dedicato alla missione “ad gentes”, alla missione senza confini, dove la preghiera e il sostegno ai poveri della terra, nello spirito proprio delle Pontificie Opere Missionarie, è rivolto alle missioni più povere del mondo. La giornata missionaria mondiale, che si celebra ogni anno nella terza domenica di ottobre, si estende all’intero mese di

ottobre, dedicando ogni settimana ad approfondire un diverso aspetto della missionarietà. Cinque sono le tappe che scandiscono il cammino di preghiera e solidarietà: la contemplazione, la vocazione, la responsabilità, la carità e il ringraziamento. Ogni battezzato è missionario e attraverso la sua vita di fede, nella quotidianità, influisce con il suo esempio e parola a testimoniare il Vangelo. La missione è la vocazione stessa della Chiesa in tutte le sue componenti, aperta al mondo e per il mondo. La missione non è solo raggiungere paesi poveri e lontani, ma è anche preghiera, accoglienza, condivisione da parte dei cristiani con le persone che quotidianamente s’incontrano lungo le strade delle nostre città. La Giornata Missionaria Mondiale, che sarà celebrata in tutte le parrocchie il 21 ottobre, è un invito alle Chiese locali di ogni continente ad una condivisa consapevolezza circa l’urgente necessità di rilanciare l’azione missionaria di

fronte alle molteplici e gravi sfide del nostro tempo. E’ una sollecitazione a vivere nel reciproco scambio della ricchezza della fede, delle culture, dei valori e ad andare oltre le frontiere per essere Chiese aperte a tutta l’umanità. Ma è anche un accorato appello a lavorare sempre più in comunione per rendere ogni singola Chiesa più accogliente, pronta a donare dalla propria povertà: solo così il dono della fede potrà raggiungere ogni uomo e ogni donna sulla terra. La presenza di tante persone di diversa cultura e tradizione che popolano le strade del mondo chiede ad ognuno d’interrogarsi coraggiosamente, per scoprire la modalità concreta della sua testimonianza, per accogliere la specifica vocazione che lo farà segno vivo del Vangelo nel mondo. Pur colpite dalla crisi, le nostre comunità per la Giornata Missionaria Mondiale nel 2011 hanno saputo essere generose come in passato: occorre che - anche grazie al vostro impegno - tale generosità non venga mai meno nelle sue motivazioni e nei suoi risultati pratici. Per disposizione della Santa Sede, integralmente recepita dalla CEI, la Giornata Missionaria Mondiale (e più ampiamente l'ottobre missionario) associa la raccolta alla preghiera e all'azione solidale e richiede che la raccolta stessa sia esclusivamente devoluta alle Pontificie Opere Missionarie, rappresentate in Italia dalla Fondazione Missìo. Ai Vescovi diocesani è stato inviato lo Schema di Regolamento per i Centri Missionari Diocesani approvato dalla Presidenza della CEI il 13 giugno 2012 e pubblicato sul Notiziario CEI 3/2012. Lo Schema è affidato alle singole diocesi per i necessari adattamenti e chiede quindi un'attenta lettura e una revisione di quanto fin qui operato. Alcuni aspetti che lo Schema racchiude non vanno trascurati per il nostro servizio: "l'unicità della struttura diocesana, comunque denominata, chiamata a sovrintendere alle attività di animazione, formazione e cooperazione missionaria (inclusi gli invii di presbiteri e laici fìdei donum) e alla promozione di un'autentica comunione di intenti e di azione tra tutti i soggetti missionari presenti sul territorio e l'inclusione delle "Pontificie Opere Missionarie nell'attività del Centro Missionario Diocesano".

Page 8: Giornale Diocesi

AVIS AVIS AVIS AVIS PROVINCIALE PROVINCIALE PROVINCIALE PROVINCIALE TERNI TERNI TERNI TERNI –––– 60 ANNI DI VITA 60 ANNI DI VITA 60 ANNI DI VITA 60 ANNI DI VITA E E E E

DI DI DI DI SOLIDARIETA’ SOLIDARIETA’ SOLIDARIETA’ SOLIDARIETA’ Con un grande evento che ha visto la partecipazione di centinaia di

associati e delle delegazioni provenienti da diverse parti dell'Umbria, l'Avis provinciale di Terni ha celebrato il 60° anno di attività. “Per tutti gli avisini e per la città intera è stato un momento importante - sottolinea il presidente dell’Avis di Terni, Alberto Belli - e siamo orgogliosi di essere la prima Avis in Umbria ad aver raggiunto i 60 anni e oltre 2000 associati. Nonostante questo purtroppo, nella nostra città e anche nella provincia di Terni, non abbiamo raggiunto l’autosufficienza sangue. Per questo invitiamo tutti a riflettere su quanto sia importante “donare”. Il sangue è un medicinale salvavita e non è riproducibile in laboratorio e sono necessari nuovi donatori per reperirlo e metterlo a disposizione di chi ha bisogno”. L’incontro è stato, oltre che un momento di festa e condivisione, occasione per informare su quanto le Avis stanno mettendo in campo per sensibilizzare sempre più i cittadini alla donazione e quanto fanno per una sempre migliore cura dei donatori e dei riceventi, attraverso un costante dialogo con le istituzioni. L'incontro è stato aperto dalla preghiera del donatore e da una riflessione di don Paolo Carloni e dal ricordo dei soci Avis che non ci sono più. E' seguita la tavola rotonda “Avis oggi e domani” alla quale hanno preso parte oltre al presidente provinciale Belli, il consigliere delegato nazionale Gildo Moscoloni, Giovanni Magara presidente regionale dell'Avis. Inoltre i ragazzi della squadra di calcio a otto “Hammer city 1925”, che da un anno giocano con le maglie dedicate all’Avis Comunale Terni, si sono recati in blocco al centro Immunotrasfusionale dell’azienda ospedaliera per donare il sangue. “Per alcuni di loro è stata la prima volta - dice il presidente dell’Avis comunale, Alberto Belli - ma tutti erano molto motivati e disponibili per quel gesto di solidarietà che hanno voluto compiere. Si sono presi l’impegno di coinvolgere pian piano anche i loro amici e parenti. Un grazie particolare - prosegue Belli - va a Giulio che, essendo da tempo un nostro iscritto, ha coinvolto tutti i compagni di squadra”. Intanto l‘Avis di Terni continua ad attirare l’interesse dei giovani. “Il nostro sentito ringraziamento và ai ragazzi delle scuole superiori della città che, nel corso dell’anno scolastico 2011/2012, dopo gli incontri con i nostri soci incaricati per le attività tra gli studenti, hanno deciso di recarsi a donare. Anche in questo anno scolastico sono ripresi gli incontri, ed alcuni ragazzi sono andati a donare il sangue. L’augurio - dice Alberto Belli - è che questo interesse al dono possa veicolare sempre più tra i giovani, per avere un ricambio costante e certo di donatori e possibilmente aumentarne il numero per tentare di raggiungere l’autosufficienza sangue sul territorio. I giovani vanno spronati e accompagnati e, frequentandoli, ci siamo resi conto che molti di loro sanno insegnarci il significato del dono meglio di altri”.

CARITAS DIOCESANA CARITAS DIOCESANA CARITAS DIOCESANA CARITAS DIOCESANA ---- INTERVENTI DI EMERGENZA A INTERVENTI DI EMERGENZA A INTERVENTI DI EMERGENZA A INTERVENTI DI EMERGENZA A

FAVORE DI PERSONE E FAMIGLIE IN STATO DI BISOGNOFAVORE DI PERSONE E FAMIGLIE IN STATO DI BISOGNOFAVORE DI PERSONE E FAMIGLIE IN STATO DI BISOGNOFAVORE DI PERSONE E FAMIGLIE IN STATO DI BISOGNO

Sono in costante crescita le persone che si rivolgono alla Caritas diocesana, in gran parte italiani, per avere aiuti per provvedere alle necessità della famiglia. Alla fine di settembre sono stati resi noti alcuni dati dell’attività svolta dall’inizio del 2012 dall’associazione di volontariato “San Martino” che gestisce le opere segno della Caritas diocesana con il progetto “Interventi di emergenza a favore di persone e famiglie in stato di bisogno”, che pubblichiamo sul numero

di ottobre dell’Informadiocesitna in quanto i dati sono stati forniti quando il numero di settembre era già uscito. Nei primi mesi del 2012 sono state aiutate oltre 150 persone con 121 pagamenti di utenze (acqua, elettricità e gas), 73 contributi al reddito, 9 per il pagamento dell’affitto, più vari contributi per la spesa o per provvedere alle minime necessità della famiglia. Aiuti messi in campo per le emergenze e finanziati con 30mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.

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Le persone che hanno usufruito dei contributi sono state in totale 153, 25 in più rispetto al 2011 equivalente al 18% di aumento di persone aiutate, delle quali 101 italiani (nel 2011 erano state 76) e 52 stranieri come nel 2011. Nel 2010 le persone aiutate erano state 134, di cui 90 italiani e 44 stranieri. Gli interventi fatti sono stati 211 rispetto ai 204 dello scorso anno e ai 210 dell'anno 2010. Per il pagamento delle 121 utenze sono stati destinati 17.271,06 euro, per i contributi al reddito destinati a 52 persone la spesa è stata di € 9.450,17 euro; per i contributi per il pagamento dell’affitto a 9 persone sono stati spesi 2.521,30 euro, ed infine per i contributi vari 825 euro. Le segnalazioni di persone in difficoltà che avevano urgente necessità di provvedere alle minime necessità della famiglia sono state fatte da 23 parrocchie di Terni città, Narni, Collescipoli, Stroncone e Papigno, che hanno presentato 71 richieste di contributi, mentre le altre sono state segnalate dal direttore della Caritas diocesana e dal Centro di Ascolto della San Martino che ha gestito comunque tutte le richieste pervenute.

IN LIBRERIA

NATE INVISIBILI Voci emerse dal silenzio Autore: LAURA BADARACCHI – ed.Paoline - € 13,50 L’autrice dà voce e volti ad alcune di queste storie, perché non restino solo numeri, statistiche, dati. Perché i ricordi di una ex bambina soldato o di spose forzate diventino patrimonio comune, che riguarda tutti. Perché le lotte delle donne che cercano di dare un futuro ad altre donne, garantendo istruzione e salute, diventino condivise. Perché le persone disabili possano coltivare sogni e speranze. E i femminicidi vengano finalmente archiviati. Le «invisibili» aiutano a confrontarsi con la propria identità, ponendo interrogativi, richiamando all’autenticità e al senso profondo di ogni esistenza. Valori che si somigliano a ogni latitudine.

LA PREGHIERA SILENZIOSA LA PREGHIERA SILENZIOSA LA PREGHIERA SILENZIOSA LA PREGHIERA SILENZIOSA

Come incontrare l'Altro

Autore: JEAN-MARIE GUEULLETTE – Ed. Poaline - Euro 15

È un piccolo trattato sulla preghiera silenziosa (così è il titolo originale), forma semplice di preghiera, forse troppo semplice per le nostre coscienze spesso inquiete e frammentate.L’autore presenta il frutto di lunghi anni come animatore di sessioni sulla preghiera silenziosa, o preghiera semplice, o ancora, secondo il nome antico, «preghiera monologica», perché si tratta di ricentrarsi su se stessi – attraverso la ripetizione del Nome di Dio – per riconoscere che Dio è in noi e prestare attenzione alla sua presenza. Ben conosciuta nell’Oriente, questa preghiera, dopo un periodo in cui fu praticata diffusamente anche in Occidente grazie all’influsso della mistica renana, è stata praticamente ignorata. L’autore ne percorre la storia(dai Padri della Chiesa ai maestri contemporanei), spiega l’importanza del corpo e della respirazione per aiutare il credente a «ricentrarsi» – sempre con l’avvertenza

che non bisogna mai scambiare i mezzi per il fine – e pian piano guida il lettore nell’apprendimento di questa modalità di preghiera, avvertendolo delle difficoltà, richiamando sempre il fondamento della carità e la necessità della disciplina in questa pratica, ma anche facendone quasi «gustare» il risultato. E lo fa con uno stile limpido e suadente, che conquista il lettore.

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UNIVERSITA’ A TERNI UNIVERSITA’ A TERNI UNIVERSITA’ A TERNI UNIVERSITA’ A TERNI –––– IL CONTRIBUTO DELLA DIOCESI SUL FUTURO DEL IL CONTRIBUTO DELLA DIOCESI SUL FUTURO DEL IL CONTRIBUTO DELLA DIOCESI SUL FUTURO DEL IL CONTRIBUTO DELLA DIOCESI SUL FUTURO DEL

POLO TERNANOPOLO TERNANOPOLO TERNANOPOLO TERNANO

Molto si dibatte sulla realtà universitaria ternana ed anche un recente studio sulle “Prospettive di ri-orientamento dell’università e dei poli di ricerca di Terni” curata dal Sinloc – Sistema Iniziative Locali e commissionata dalla diocesi offre interessanti spunti di riflessione e indicazioni per individuare una logica

e una visione per iniziative di alta formazione e ricerca a Terni, ma allo stesso tempo, la necessità di operare scelte di discontinuità e di rottura rispetto al passato. “La logica e l’approccio delle nuove aggregazioni volte alla ricerca – spiegano i ricercatori -, tra cui i distretti tecnologici si devono basare su di una forte attitudine ed orientamento verso l’imprenditorialità e la spendibilità dei prodotti della ricerca verso l’applicazione industriale. Ciò significa per la realtà ternana verificare l’effettiva disponibilità, da parte dell’industria locale ad una partecipazione attiva”. La diocesi mette a disposizione della città il Rapporto come contributo concreto, una dimostrazione che altre strade si

sarebbero potute percorrere, e che lo status quo non è né soddisfacente né può essere assunto come l’unica o la migliore delle realtà a disposizione. Nel Rapporto si evidenziano alcune palesi criticità: innanzitutto la scarsa attrattività di studenti esterni all’area regionale. Il 66% degli iscritti ai corsi di Terni dell’a.a. 2009-10 erano residenti in Umbria, un altro 13% nel Lazio. Nell’a.a. 2011-12 gli iscritti al Polo erano poco oltre i 2000, di cui la metà afferenti al corso di Narni. Il totale degli immatricolati ai corsi di Terni (Economia, Ingegneria, Medicina) sono stati appena 180, a cui si aggiungono i 308 di Narni. Inoltre il Polo ternano non ha raggiunto una propria autonomia all’interno dell’ateneo perugino malgrado le molte risorse locali spese. Per quanto riguarda le prospettive future il Rapporto individua le più concrete possibilità di sviluppi nella ricerca a Terni unicamente negli ambiti delle biotecnologie (in campo medico o della chimica verde) e delle scienze dei materiali e che siano significativamente strutturati Per quanto riguarda gli aspetti decisivi, si evidenzia la necessità della chiusura dell’attuale Consorzio e la creazione di una Fondazione di ricerca dotata della necessaria autonomia e capacità progettuale, i cui soci fondatori sarebbero gli enti locali, il mondo imprenditoriale, la Fondazione Carit, la Regione e altre istituzioni locali con eventuali collaborazioni, anche in ambito formativo, con altri Atenei. Si ricorda che in un convegno organizzato dopo il primo anno di funzionamento a Terni dei corsi di laurea di cinque facoltà, con relazione del prof. De Lai nel quale era stato indicato per il futuro dell'università a Terni una sua specificazione, quasi una sua unicità nella didattica e più ancora nella ricerca in una materia non esistente nel territorio nazionale o almeno nel centro Italia tanto da farla diventare "attrattiva" e "capofila" di una rete con altre sedi universitarie anche estere. Ed in occasione della riforma universitaria del ministro Mussi e della successiva del ministro Gelmini, ed all'inizio della crisi mondiale che ha ridotto fortemente le risorse economiche degli enti pubblici, l'associazione per Terni città universitaria pubblicava un documento nel quale si sosteneva che tutte le risorse avrebbero dovuto concentrarsi su tre facoltà e cioè medicina e chirurgia, ingegneria ed economia; anche perchè queste rispondevano all'identità ed opportunità del territorio e potevano meglio sollecitare aiuti finanziari dei privati. A tal fine si sta chiudendo il Consorzio che fino ad ora ha gestito il sostegno finanziario e si è dato vita ad una Fondazione ad hoc con più ampio orizzonte d'impegno e maggiori ambizioni.

La nuova sede della facoltà di Medicina a Terni

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INFORMA DALLE PARROCCHIE DIOCESI TNA

AMELIA – INIZIATIVE NELL’ANNO DELLA FEDE

Per l’anno della Fede, la parrocchia di San Francesco di Amelia organizza una serie di attività dedicate alla Madonna unite dall’unico tema “Beata te che hai creduto” con pellegrinaggi della vicaria presso il Santuario della Madonna delle Grazie di Foce che si conferma luogo di grande devozione e speranza. Oltre al pellegrinaggio, ogni primo sabato del mese si terranno riflessioni inerenti la fede e la figura della Madonna, esempio emblematico dell’amore di Dio. Nei mesi invernali è previsto un corso biblico in cui si svilupperanno oltre ai temi specifici anche tematiche legate all’identità di alcuni Santi venerati nelle Parrocchie di Amelia, quali modelli da seguire, testimoni della fede ed intercessori dell’amore di Dio.

SACRO CUORE EUCARISTICO DI GESU’SACRO CUORE EUCARISTICO DI GESU’SACRO CUORE EUCARISTICO DI GESU’SACRO CUORE EUCARISTICO DI GESU’

CATECHESI SUI DIECI COMANDCATECHESI SUI DIECI COMANDCATECHESI SUI DIECI COMANDCATECHESI SUI DIECI COMANDAMENTIAMENTIAMENTIAMENTI

Presso la parrocchia del Sacro Cuore Eucaristico di Gesù da martedì 9 ottobre alle ore 21 ha preso il via la nuova catechesi sui “Dieci comandamenti”, animata da padre Marco Ronca nel teatro parrocchiale che proseguirà ogni martedì.

E’ la proposta che viene fatta partendo dalle proprie storie ed esperienze, per rivedere in maniera seria, e con un linguaggio adatto ad una riflessione adulta, il senso dell’esistenza. Una ricerca sugli aspetti centrali della vita come sono stati enucleati nei “dieci comandamenti”, intesi come uno schema di verifica del rapporto dell’uomo con se stesso, con le cose in cui crede e con le persone che ama, con la propria storia e con Dio, per dare un senso compiuto alla propria esistenza.

Una Parola bella e autentica che, anche dopo una grave ingiustizia o un improvviso dolore, può ridare la gioia e la vita che tanto si desidera. Ciascuno potrà così riempire le reti vuote, facendo luce su ciò che subdolamente ha deluso con l’annuncio di una vita nuova che Gesù Cristo vuole regalare. Un cammino comunitario che offre importanti spunti di riflessione e crescita nella fede.

SAN CRISTOFORO - INCONTRO DIBATTITO: "IL DIALOGO DI MARTINI E L'ANNO DELLA FEDE DI RATZINGER" La Chiesa del cardinal Martini o la Chiesa di papa Ratzinger? Dopo la morte del cardinale, citando alcuni suoi scritti, anche recenti, tante e diverse sono state le reazioni. C'è stato in particolare il tentativo di presentare la sua cattolicissima scelta di non essere sottoposto ad accanimento terapeutico come un viatico all'eutanasia, con paralleli e paragoni del tutto indebiti. I commenti dei giornali hanno spesso accreditato la figura di Martini come una sorta di antipapa rinfocolando polemiche dentro e fuori la Chiesa. Non sono mancate peraltro critiche, anche molto forti, di commentatori di area cattolica, che hanno accusato Martini di

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essere troppo preoccupato di piacere, di essere politically correct, contestandogli anche indebite aperture nel campo della bioetica. Il Papa ha promosso l'Anno della Fede pensando ai tanti battezzati che hanno smarrito identità e appartenenza e non conoscono i contenuti essenziali della fede o pensano di poterla coltivare prescindendo dalla mediazione ecclesiale. Lo ha fatto ricordando innanzitutto il cinquantesimo anniversario dell'inizio del Concilio, invitando ad «approfondirne i testi». Ha ribadito le intenzioni di Giovanni XXIII, che voleva «trasmettere pura ed integra la dottrina, senza attenuazioni o travisamenti, ma in modo nuovo» e ha definito «inaccettabile» la chiave di lettura che presenta il Vaticano II come «discontinuità» e «rottura» con la tradizione precedente. Due diversi modi di concepire la Chiesa?

Sono alcuni dei temi che affronterà Andrea Tornielli, giornalista, vaticanista e autore dell'accurato e documentatissimo volume “Carlo Maria Martini il profeta del dialogo”, nell’incontro in programma giovedì 18 ottobre alle ore 18.00 nella chiesa di San Cristoforo a Terni dal titolo "Il dialogo di MARTINI e l'Anno della Fede di RATZINGER.Due prospettive diverse?"

PENNA IN TEVERINAPENNA IN TEVERINAPENNA IN TEVERINAPENNA IN TEVERINA –––– LA CULTURA DEL PRESEPELA CULTURA DEL PRESEPELA CULTURA DEL PRESEPELA CULTURA DEL PRESEPE

L’associazione Presepe de la Penna organizza l'iniziativa Penna e Presepi - condivisione, diffusione e riflessione sulla cultura del presepe che si svolgerà sabato 27 e domenica 28 ottobre dalle ore 16 al centro sociale "Marchesa Costanza" di Penna in Teverina. Dopo i saluti delle autorità e l’introduzione di Gualtiero Angelini, presidente dell'associazione Amici del Presepe di Città di Castello, interverranno Claudia Liberato, esperta in metodologie autobiografiche, Daniela Favia dell’associazione Storie di Mondi Possibili e Carlo Sini.

Alle ore 18.30 seguirà il concerto "99% Flauto" e alle ore 21.30 il concerto della Schola Cantorum di Attigliano "Don Bruno Medori" con la partecipazione dei Piccoli Cantori del Tevere della Scuola Elementare di Penna. Domenica 28 ottobre alle ore 10.30 apertura dei Laboratori e stand espositivi in piazza San Valentino, alle ore 16 si terrà il concerto degli UDS Trio Carmelo La Manna (sax), Max Testa (piano elettrico), Enrico Roccagli (basso elettrico) e alle ore 17.30 l’Apericena in piazza San Valentino: stuzzichini, sfizi e musica (5 euro a bicchiere).

Il Presepe di Penna in Teverina nasce grazie all'opera di alcuni artigiani che nel tempo hanno realizzato un'opera che riunisce la tradizione e le tecnologie più innovative: il movimento dei personaggi e dei macchinari, lo studio accurato del contesto nel quale si inserisce la realizzazione, il rigoroso rispetto prospettico e l'armoniosa scenografia fanno del presepe qualcosa che lo fa assomigliare ad un'opera d'arte.

In più, come valore aggiunto, il presepe rappresenta per la comunità degli abitanti del paese, un motivo di orgoglio e soprattutto è stato un elemento aggregante per una popolazione di 1000 abitanti che si è riconosciuta nel presepe, fintanto da seguirlo nelle differenti mostre dove è stato esposto.

Tutto ciò ha permesso una riflessione ed un approfondimento su quello che il presepe di Penna rappresenta

UNITALSI – PELLEGRINAGGIO A SAN GIOVANNI ROTONDO

L’Unitalsi di Terni organizza un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo il 16-17-18 novembre, con partenza il venerdì pomeriggio e ritorno la domenica in serata. Sono previste due escursioni a S. Michele Arcangelo e a Pietrelcina. Il prezzo complessivo, viaggio e pensione completa è di euro 150. Per le iscrizioni, rivolgersi alla sede Unitalsi, in via Aminale il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16.30 alle 18.30.

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quale elemento in grado di creare cultura, generatrice a sua volta di partecipazione e di senso di appartenenza. Al fine di condividere e di diffondere questa riflessione anche in altre realtà che presentano nel loro interno attività dedicate alla realizzazione presepistica, si è organizzato per i giorni 27 e 28 ottobre 2012, un evento dedicato alla promozione dell'esperienza del paese di Penna ed alla realizzazione di una Joint-Venture che vedrà coinvolti altri due comuni dell'Umbria per diffondere la cultura e l'arte presepistica.

NARNI NARNI NARNI NARNI –––– CATECHESI SULLA LITURGIA CATECHESI SULLA LITURGIA CATECHESI SULLA LITURGIA CATECHESI SULLA LITURGIA Nella parrocchia dei Santi Giovenale e Cassio a Narni vengono proposti incontri mensili di catechesi per adulti, il sabato, dalle ore 16 in poi. Saranno guidati da don Sergio Rossini, giovane sacerdote della diocesi, specializzando in liturgia. Il tema: I Documenti del Concilio Vaticano II - la Sacrosanctum Concilium. L'obiettivo è quello di far conoscere una delle quattro costituzioni conciliari, quella appunto sulla Sacra Liturgia, emanata il 4 dicembre 1963, da Papa Paolo VI.

ON LINE IL NUOVO SITO DEL CAMMINO DEI

PROTOMARTIRI FRANCESCANI

Il cammino dei Protomartiri Francescani ha ora anche un sito internet www.camminoprotomartiri.it/joomla/it/entra nel quale sono contenute tutte le informazioni storiche e logistiche del tracciato che si snoda all’interno del territorio diocesano, parte da Terni attraversa Stroncone, Aguzzo, Calvi dell’Umbria, Narni e San Gemini, le città che diedero i natali a Berardo, Adiuto, Accursio, Pietro e Ottone protomartiri e si conclude al Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani a Terni, seguendo i luoghi ove San Francesco svolse la sua opera di predicazione lasciando un segno indelebile, senza dimenticare alcune tra le più importanti abbazie benedettine che ebbero una notevole importanza per la evangelizzazione di queste terre. Il Cammino dei Protomartiri Francescani è stato ideato e realizzato dalla Compagnia dei Romei grazie ad un accordo di programma con la Provincia di Terni, la diocesi di Terni-Narni-Amelia, i Comuni di Terni, Narni, Calvi del'Umbria, Otricoli, Stroncone, San Gemini e il D.I.T.T. della Provincia di Terni. Il percorso è ideato in 6 tappe consigliate ma allo stesso tempo verranno predisposte tappe intermedie affinché possa essere modulato a piacimento dal pellegrino. Percorrendo il Cammino dei Protomartiri francescani, lo sguardo del viandante può riaprirsi allo stupore che proprio in questi luoghi portò San Francesco a elevare il suo cantico alle creature. Percorrendo i sentieri dell'Umbria Ternana, giungendo ai luoghi dove si affaccia il "Sacro" si affaccia con discrezione ed umiltà, le dimensioni personali possono coniugarsi con la fede, ad ognuno è dato di superare il limite della ricerca umana ed aprirsi al Divino.

On line nel sito www.compagniadeiromei.it/joomla/it/protomartiri-francescani è possibile invece conoscere e approfondire aspetti religiosi, culturali, celebrativi, iconografici e bibliografici sui Protomartiri francescani e sul santuario di Sant’Antonio a Terni dove sono custodite le loro reliquie.