gestalt - arte della consapevolezza

41
FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Upload: ornella-lo-prete

Post on 29-Jan-2018

316 views

Category:

Self Improvement


2 download

TRANSCRIPT

Page 1: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 2: Gestalt - Arte della Consapevolezza

«Il tutto è diverso dalla somma delle parti»…e…«una parte in un tutto è differente dalla stessa parte presa isolatamente o inserita in un tutto diverso» (S. Ginger e A. Ginger, 2004, pag. 15)

Gestalt#caramellediformazione

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 3: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt#caramellediformazione

CONTENUTI

1.Cos’è in pratica2.Elementi costitutivi3.Esperimenti di consapevolezza4.Dirigere la consapevolezza

Consigli di letturaFORMAZIONE in Caramelle™

#caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 4: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt#caramellediformazione

1. Cos’è in pratica

1.1 Da Psicologia a Terapia1.2 Una Terapia serve a curare1.3 Chi era Friederick Salomon Perls?1.4 Da chi ha preso (e adattato)?

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 5: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt è un termine tedesco che significa struttura-forma

Inizialmente adottato agli inizi degli anni ‘30 da un gruppo di ricercatori della scuola di Francoforte che si occupava di psicologia della percezione, è diventato il simbolo di uno

degli indirizzi più suggestivi nella psicoterapia e nelle scienze umane e applicato anche nella formazione, sviluppo e rafforzamento del potenziale individuale

Gestalt 1.Cos’è in pratica

Page 6: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

1.1 Da Psicologia a Terapia• Psicologia della GestaltStudiando il campo dei fenomeni percettivi, in particolare quellovisivo, la psicologia della Gestalt ha messo in evidenza l’attitudinenaturale a cogliere l’insieme (a definire forme) che dà senso e superala semplice sommatoria degli elementi costitutivi

• Terapia della GestaltFu merito di Friederick Salomon Perls innestare questi contributi sulterreno della teoria e della pratica psicoanalitica.In particolare ha focalizzato la sua teoria di sviluppo sui disagi chel’impossibilità di completare forme (significati) procura

Gestalt 1.Cos’è in pratica

Page 7: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt 1.Cos’è in pratica

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

1.2 Una Terapia serve a curare

• Curare cosa?Le forme incomplete, perché «Esiste una tendenzafondamentale nell’organismo a completare ogni situazioneo transazione che per esso risultino incompiute» (Perls,

Hefferline, Goodman, 1951, pag.95); Gli inceppamenti al nostrospecifico e spontaneo modo di utilizzare le risorse innate,i nostri potenziali o, se vogliamo, i nostri Talenti. «Unaterapia per ‘normali’» (Ginger, 2004, pag. 53)

Page 8: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

1.2 Una Terapia serve a curare

• Con quali risorse?Secondo gli studi di Goldstein (1878-1965), con cui Perlscollaborò all’inizio del suo percorso, «L’ organismopsicosomatico si autoregola: è cioè dotato di una saggezzaintrinseca e della capacità di cavarsela da solo» (in Naranjo,

2007, pag. 106). Perls definirà questo modo naturale di gestirsinon «istinto», ma «Autoregolazione organismica»

Gestalt 1.Cos’è in pratica

Page 9: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

1.3 Chi era Friederick Salomon Perls?• Una vita avventurosaNasce in Germania nel 1893, viene mandato al fronte nel 1916 e ferito. Nel1920 si laurea in neuropsichiatria e si cimenta con passione nell’attivitàteatrale. Si reca a New York, torna in Germania e nel 1934 si trasferisce inSudafrica dove diventa un famoso psichiatra. Nel 1946 torna a New York enel 1951 scrive il testo collettivo Terapia della Gestalt. Viaggia ancora esperimenta per 10 mesi la vita in un monastero Zen in Giappone. Muore nel1970 in California.

Gestalt 1.Cos’è in pratica

Page 10: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

1.3 Chi era Friederick Salomon Perls?• Una vita avventurosaNel corso della sua vita ha avuto amori, figli, grandi entusiasmi e devastantidelusioni. Ha collaborato, studiato ed è stato in analisi con i miglioripsichiatri del tempo. Ha vissuto intensamente sempre pronto ad accoglieree sperimentare nuove suggestioni, fino a fare uso di droghe come l’LSD.Parallelamente all’attività terapeutica ha frequentato ambienti artistici ebohémiens. Fu persino considerato il re degli hippies. Interessi e passionihanno lasciato tracce nella sua vita e nella sua creatura: la terapia dellaGestalt.

Ma, secondo Naranjo, uno dei principali suoi «successori», «la parte migliore della sua eredità è stata il suo impatto terapeutico» (Naranjo, 2007,

pag. 97)

Gestalt 1.Cos’è in pratica

Page 11: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

1.4 Da chi ha preso (e adattato)? Freud PsicoanalisiGoldstein Autoregolazione organismicaLewin Teoria del CampoMonaci Zen Pensiero orientaleReinhard Pensiero differenziale e punto ZeroRogers Terapia centrata sul pazienteSmuts Olismo ed evoluzioneWertheimer Psicologia della Forma

Gestalt 1.Cos’è in pratica

Page 12: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt#caramellediformazione

2. Elementi costitutivi

2.1 Creiamo forme2.2 Siamo noi qui e adesso2.3 Attraversare2.4 Come e cosa facciamo2.5 Il terapeuta «simpatico»

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 13: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

2.1 Creiamo forme

• Il ciclo della Gestalt

Da uno sfondo ricco di stimoli, i nostri sensiregistrano qualcosa di interessante che genera emobilita energia. Il processo parte con…

Sensazione consapevolezza mobilitazione di energia azione contatto distacco

…per ricominciare con una nuova sensazione cheporterà a una nuova forma (da Zerbetto,2008)

Gestalt 2.Elementi costitutivi

Page 14: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

2.1 Creiamo forme

• La mia forma è diversa dalla tuaLo sguardo sullo sfondo è soggettivo perché le forme sonopolisemiche: «L’uomo attribuisce un suo significato a ciò chepotrebbe averne diversi» (Ginger, 2004, pag. 45)

• E se il ciclo viene interrotto?

Se questo processo viene interrotto prima che diventi azione,l’energia che si genera ristagna o si dirige altrove creando ildisagio. Si pensi alla fame, bisogno primario, ma anche ad unbisogno di realizzazione.

Gestalt 2.Elementi costitutivi

Page 15: Gestalt - Arte della Consapevolezza

2.2 Siamo noi qui e adesso • I disagi che si provano adesso

Obiettivo della terapia è consentirci di ritrovare noi stessi. Laterapia della consapevolezza richiede l’assunzione diresponsabilità per quello che siamo.

Il radicamento nel qui e adesso con il corpo-sensazioni-emozioni-pensieri permette di verificare in concreto laqualità delle interazioni con l’ambiente e verificare diconseguenza quanto queste interazioni siano soddisfacenti eforse migliorabili (Zerbetto, 2008, pag. 64)

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 2.Elementi costitutivi

Page 16: Gestalt - Arte della Consapevolezza

2.3 Attraversare • E non girarci attorno!

Evitiamo ciò che ci procura disagi ed è bene essereconsapevoli di quali meccanismi di difesa mettiamo in campo(Zerbetto, 2008, pag. 59).

Secondo Perls evitiamo di formare le gestalt cheprodurrebbero energia per comportamenti consideratisocialmente inopportuni.

Quei limiti sono stati fissati nelle nostre abitudini ma oggipotrebbero essere non più necessari.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 2.Elementi costitutivi

Page 17: Gestalt - Arte della Consapevolezza

2.4 Come e cosa facciamo• Non importa perché

Così come ogni cellula, «frammento minimo» del nostrocorpo, possiede un nucleo con il codice genetico dell’interoorganismo, sta a noi saper cogliere la gestalt, disegnocomplessivo racchiuso nei comportamenti, come «frammentiminimi» del nostro modo di essere.

Di qui l’attenzione al sintomo, la gestualità, il tono di voceoltre che il contenuto del messaggio verbale (così spessoincongruenti fra loro), per ciò che appare e per ciò che ènascosto (Zerbetto, 2008, pag. 54)

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 2.Elementi costitutivi

Page 18: Gestalt - Arte della Consapevolezza

2.5 Il terapeuta «simpatico»• Non è «distaccato» né «empatico»«Faccio divertire molto la gente, specie quando faccio la parte del pagliaccio»

diceva di sé Perls (in Zerbetto, 2008, pag. 39).

Se per Rogers l’approccio non direttivo, empatico, fa sentire ilterapeuta emozionalmente vicino al paziente cliente, per Freud sitiene emozionalmente a distanza. Secondo Perls, deve essere«attore ed attivo ma non per questo direttivo» (Ginger, 2004, pag. 156)

L’obiettivo è favorire il processo di consapevole assunzione diresponsabilità per ciò che si è, ciò che si vuole e si può diventare.E per fare ciò il terapeuta aiuta ad esplorare il sintomo lavorandoinsieme al paziente.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 2.Elementi costitutivi

Page 19: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt#caramellediformazione

3. Esperimenti di consapevolezzaConsapevolezza e Introspezione3.1 Sentire la realtà3.2 Percepire forze contrarie3.3 Attenzione: dove va l’energia3.4 Differenziare e unificare

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 20: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt#caramellediformazione

3. Esperimenti di consapevolezza3.5 Ricordare3.6 Il senso del corpo3.7 Continuità di emozione3.8 Verbalizzazione3.9 Integrazione della consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 21: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Consapevolezza e IntrospezioneNel suo saggio fondamentale (Perls, Hefferline, Goodman,1951), Perlspropone delle esercitazioni, alcune delle quali sono riportatein questa parte, che definisce «esperimenti», precisandoche…

• Consapevolezza«Consiste nell’avvertire spontaneamente quanto sorge in voi;le cose che fate, sentite, progettate»

• Introspezione«Deliberata concentrazione dell’attenzione su queste stesseattività, in modo da valutare, correggere, controllare eintervenire. Se occasionale è utile ma difficile da realizzare»(pag. 93)

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 22: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.1 Sentire la realtà• Io qui e oraIl malessere lo si prova nel presente anche se ha originimolto lontane.

• Iniziate formulando delle frasi su ciò di cui qui e ora visentite consapevoli. Annotate anche ciò che contrastacon l’esecuzione dell’esercizio: le resistenze (vuotimentali, emozioni contraddittorie, altre difficoltà)

Esempio: «In questo momento sto viaggiando inmetropolitana. Adesso il treno sta ondeggiando. Oraalcuni vanno verso l’uscita…»

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 23: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.2 Percepire forze contrarie• Cosa mi impedisce di…Molti fenomeni non esisterebbero se non esistessero i loroopposti. E la figura per distaccarsi dal fondo deve distinguersi.

• Pensate a coppie di opposti nelle quali nessuno dei duemembri avrebbe significato se non grazie all’esistenza realeo implicita del suo opposto.

• Immaginate di svolgere un’attività quotidiana in modoopposto alle personali abitudini.

Per esempio la coppia inizio/fine ha il suo intermedio a metà.Fra passato e futuro c’è il presente.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 24: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.3 Attenzione: dove va l’energia

• Applicazione o concentrazione?

L’attenzione è fondamentale per eseguire un compito mal’applicazione è intenzionale e quindi imposta (come quandodobbiamo farlo) mentre la concentrazione è spontanea e siverifica quando ci si rivolge a qualcosa di veramenteinteressante (come un hobby).

Nel caso di applicazione, il potenziale energetico si scinde intre parti: Una parte si dedica al compito, una parte alimental’elemento di resistenza (la distrazione o la noia, per esempio)e la terza parte a combattere l’elemento di resistenza.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 25: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.3 Attenzione: dove va l’energia

• Concentratevi per breve tempo su un oggetto nel campovisivo, per esempio una sedia. Fissandola con attenzionenoterete che gli altri oggetti sullo sfondo saranno semprepiù sfocati. Provate con gli altri sensi: un rumore adesempio. Oppure con una sensazione fisica.

• Spostate l’attenzione da un oggetto a un altro dichiarandociò che vi piace e ciò che non vi piace.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 26: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.4 Differenziare e unificare• Le parti e il tuttoUna volta isolato un oggetto dallo sfondo, apparirà piùdettagliato.• Potete fare l’esperimento con una matita, cercando di

indicare quante più proprietà possibili: la mina, il legno, icolori, le funzioni…e poi considerare quanto tutti questidettagli aderiscano tra loro.

• Utilizzate anche gli altri sensi. Provate con un branomusicale e isolate i singoli strumenti. Oppure sul cibo e suisuoi sapori.

Ma potete provare anche il filo grafico della vostra scrittura.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 27: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.5 Ricordare• La «forma» di un ricordo«Esiste una tendenza fondamentale nell’organismo acompletare ogni situazione o transazione che per essorisultino incompiute»; ciò avviene anche quando cerchiamo diricordare.

• Provate col ricordare la casa di un amico. Tornateci più voltecon la mente ed emergeranno sempre nuovi particolari.

• Cercate di integrare anche con gli altri sensi: i suoni, irumori, gli odori e anche il tono emotivo. Evitate di ricordarequalcuno?

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 28: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt#caramellediformazione

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Il bisogno di completare e dare un senso si esprime in ognicircostanza.Vi propongo un frammento del libro «L’Organismo» di K. Goldstein, 2010, pag.99. Sono state cancellate delle sezioni di testo. Provate a leggere nonostante leparti mancanti.

Page 29: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

3.6 Il senso del corpo

• Come ci si percepisce

Il nostro punto di contatto con il mondo è il corpo tramite isuoi sensi. I primi blocchi si fissano lì.

• Mettetevi sdraiati o seduti e concentratevi sul respiro, latensione o rilassatezza di ogni parte, il flusso dei pensieri.Verbalizzate, iniziando con «ora sono consapevole che…»,anche ciò che accade all’esterno del vostro corpo attivandotutti i sensi e tornate all’interno. Provate a creare dellecombinazioni fra pensieri e sensazioni corporee.

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 30: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.7 Continuità di emozione

• Cosa si prova

«L’emozione è un processo continuo, nel senso che ognimomento della vita di un individuo è fatto in certa misura disentimenti di piacere o di dispiacere».

Le emozioni attivano energia e «sono il mezzo attraverso cuidiventiamo consapevoli dei nostri interessi».

• Partendo dall’esperimento sul corpo, provate a immaginarela vostra espressione facciale attribuendole uno statoemotivo e vi accorgerete che la vostra emozione siintensificherà.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 31: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.8 Verbalizzazione• Esprimere a parole

«Pensare è facile; più difficile è descrivere i nostri pensieri».

La causa è il timore di come gli altri potranno reagire allaverbalizzazione dei nostri pensieri. E allora è meglio ascoltarsi

• Provate a registrarvi e riascoltarvi. Recitate una poesia,ascoltatela e poi recitatela mentalmente ed ascoltatevimentre la recitate. Infine ascoltare i vostri pensieri edescrivete le emozioni della vostre voce interiore.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

Page 32: Gestalt - Arte della Consapevolezza

3.9 Integrazione della consapevolezza

Interconnessioni

Gli esperimenti precedenti facevano luce su aree specifiche.Così come le scienze umane – biologia, sociologia, psicologia,antropologia, arte ecc. - sono interconnesse, anche le aree dellapersonalità sono integrate. L’esperimento che segue riguarda laconsapevolezza della loro interconnessione

• Partendo dalla consapevolezza di una sensazione fisica,passare ad esplorare la risonanza emotiva di tale sensazione ei pensieri che ne derivano.

Gestalt 3.Esperimenti di consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 33: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt#caramellediformazione

4. Dirigere la consapevolezza

4.1 Convertire la confluenza in contatto4.2 Trasformare l’angoscia in eccitazione

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 34: Gestalt - Arte della Consapevolezza

4.1 Convertire la confluenza in contatto• I punti ciechi

L’Orientamento (provvedono i sensi) ci fa riconoscere delleforme fra tanti stimoli che «confluiscono». Si attiva energiache viene impiegata nei comportamenti conseguenti(provvedono i muscoli) e diventa «contatto».

A volte il processo è bloccato alla fase di confluenza perché lerelative forme (definizione di desideri) porterebbero acomportamenti considerati inopportuni. Questo processo diselezione è spesso fissato nelle abitudini.

L’energia bloccata però genera «angoscia»

Dove sono i punti ciechi, i processi bloccati?FORMAZIONE in Caramelle™

#caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 4.Dirigere la consapevolezza

Page 35: Gestalt - Arte della Consapevolezza

4.1 Convertire la confluenza in contatto

• Le abitudini

• Riflettete sulle abitudini. Sono davvero tutteefficaci? Vi indignate se siete costretti a cambiarequalcosa rispetto al procedimento abituale? Vipiace imparare un modo nuovo? Da chi le aveteereditate? Chi o cosa vi ha suggestionato?

• Prima ancora di iniziare un procedimento abitualeprovate a immaginarlo ed eseguirlo diversamente

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Gestalt 4.Dirigere la consapevolezza

Page 36: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt4.Dirigere la consapevolezza

4.2 Trasformare l’angoscia in eccitazione• Angoscia e paura

«L’angoscia è l’esperienza di provare difficoltà nelrespirare durante qualsiasi eccitazione bloccata». Èuna esperienza interna e per questo si differenziadalla paura che è in relazione alla percezione di unpericolo ambientale.

Altri sintomi sono: irrequietezza, aumentato ritmodel polso e contrazione di alcuni muscoli. La cura èindiretta: lavorando sulla consapevolezza del respiroe delle contrazioni muscolari.

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 37: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

• Respirare

• Osservate la respirazione di una persona. Pensateal suo ritmo all’intensità e a tutto quanto costituisceuna interruzione. Osservate anche eventualisbadigli, colpi di tosse, stiracchiamenti ecc.

• Ora concentratevi sulla vostra respirazione qui edora. Osservate come l’aria introdotta inspirandopervade il corpo e fa espandere il torace e quantoinvece si modifica nel momento dell’espirazione. Eappena potete sbadigliate e stiracchiatevi cosìcome fa un gatto appena dopo un pisolino.

Gestalt 4.Dirigere la consapevolezza

Page 38: Gestalt - Arte della Consapevolezza

GestaltConsigli di lettura

• Ginger S. e Ginger A., La Gestalt, terapia del contatto emotivo, (titolooriginale: La Gestalt, une thérapie du contact) edizioni mediterranee,2004, Roma;

• Naranjo C. Per una Gestalt viva, (titolo originale: Por una gestalt viva),Astrolabio, 2007, Roma;

• Perls F., Hefferline R.F., Goodman P. Teoria e pratica della terapia dellaGestalt (titolo originale, 1951 : Gestalt therapy, excitement and growthin the human personality), Astrolabio, 1971, Roma

• Zerbetto R., La Gestalt, terapia della consapevolezza, Xenia tascabili,2008, Milano;

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 39: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Page 40: Gestalt - Arte della Consapevolezza

Gestalt#caramellediformazione

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

AVVERTENZEQuesta pubblicazione ha scopo divulgativo enon costituisce una guida per una terapiaautodiretta. Per tale esigenza si consiglia dirivolgersi a degli specialisti con titoliaccademici e professionali rilasciati dagliorgani legittimati.

Page 41: Gestalt - Arte della Consapevolezza

FORMAZIONE in Caramelle™#caramellediformazione

per non dimenticare…il Piacere della Formazione

FORMAZIONE in Caramelle™ #caramellediformazione ©OrnellaLoPrete_2017

Ornella Lo PreteEsperta in processi formativi, Formazione degli adulti e consulenza nelle organizzazioni, Grafologawww.talentoneltratto.com...sito webLinkedin …chi sonoFacebook ….cosa mi piaceTwitter @lopreteo

Corsi• «Ri-conoscere i propri Talenti»• con il metodo

TALENTOnelTratto®• «Tecniche di apprendimento

veloce» per adulti in formazione

• «Grafologia per lo sviluppo» per non grafologi

Grazie