gda 2015 dicembre

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CNA RIPARTE DALL’ITALIA Impresa Artigiana & P.M.I. - Anno XIII - 1° sup. n.19/2015- Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - copia: 0,10 all’interno NOVITA’ PER GLI IMPIANTISTI pagg.12/13

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Il Giornale dell'Artigianato

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CNA RIPARTE DALL’ITALIA

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NOVITA’ PER GLI IMPIANTISTI

pagg.12/13

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il Presidente

LEGGE DI STABILITA’ 2016Servono meno tasse

per le imprese

Il disegno di legge di Stabilità per il 2016, approvato dal Con-siglio dei Ministri lo scorso 15

ottobre, si inserisce in un quadro generale di leggero miglioramen-to dell’economia italiana.

Anche se gli indici e le previsioni di crescita andrebbero calcolati nel lungo periodo - soprattut-to per apprezzarne i benefici sul mondo delle imprese micro, pic-cole e medie (MPMI) - certo è che i dati accendono una nuova spe-ranza.

Il provvedimento introduce modi-fiche sul versante delle entrate e delle spese per un totale circa 27 miliardi di euro, in parte finanzia-ti attraverso il deficit, compatibil-mente con i margini di flessibilità concessi dall’Unione Europea.

CNA ha dato una prima valutazio-ne positiva ad una legge di sta-bilità sostanzialmente espansiva che però non ha ancora imboc-cato con decisione la strada della riduzione dell’imposizione fiscale. Questo è il vero nodo su cui inter-venire per creare i presupposti per una ripresa economica che coinvolga davvero il mondo della MPMI.

Nel disegno di legge il governo ha accolto alcune delle richieste avanzate da CNA. Tuttavia man-cano alcune importanti misure che ci auguriamo possano essere introdotte nel corso dell’iter par-lamentare.

Tra i provvedimenti di maggior impatto sulle micro e piccole im-

prese l’incremento della deduzio-ne IRAP che passa da euro 10.500 a 13.000, con esclusione dal pa-gamento dell’imposta migliaia di imprese e professionisti; nella stessa direzione va anche la revi-sione del regime forfettario dei “contribuenti minimi”; si segna-la poi l’introduzione del supe-rammortamento, con deduzione pari al 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi.

Positiva, infine, la proroga delle agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia, compre-so il “bonus mobili”, e riqualifica-zione energetica al 31 dicembre 2016, con i livelli di detrazione attuali, rispettivamente del 50% e del 65%. A questo proposito sa-rebbe tuttavia importante alzare il massimale della spesa per apri-re anche alle ristrutturazioni più significative e trasformarla in una misura permanente.

In materia di lavoro è stata im-portante la conferma dell’esone-ro contributivo per incentivare le assunzioni o le trasformazioni a tempo indeterminato anche nel 2016, pur se in misura inferiore, e il finanziamento degli ammor-tizzatori sociali in deroga con lo stanziamento di 250 milioni di euro per il 2016.

Indispensabile, ora, che l’iter par-lamentare intervenga su altre mi-sure, quali la tassazione del red-dito delle imprese in contabilità semplificata secondo il “criterio di cassa”, per evitare che si paghino imposte su redditi non ancora in-

cassati; la soppressione del rever-se charge e split payment, misure che hanno avuto ripercussioni ne-gative sulla disponibilità finanzia-ria delle attività e che, per colpire gli evasori, penalizzano chi lavora onestamente; la riduzione della ritenuta d’acconto dall’8% al 4%, trattenuta dalle banche, sui boni-fici per il pagamento degli inter-venti di riqualificazione energeti-ca e ristrutturazione degli edifici che insieme alla proroga delle agevolazioni per le ristrutturazio-ni interverrebbe con più incisività per la ripartenza del settore edile, che è sempre stato uno dei settori trainanti per la nostra economia.

Da anni chiediamo la piena de-ducibilità dell’IMU relativa agli immobili strumentali dal reddito d’impresa, non è sufficiente l’eli-minazione dell’IMU dai cosiddetti macchinari “imbullonati”.

Naturalmente auspichiamo che vi siano le coperture necessarie per dare attuazione alle misure della legge di stabilità, ma è indubbio, come ripetiamo da tempo, che le tasse vadano ridotte, sia pure gra-dualmente, ma in modo certo!

Impresa Artigiana & P.M.I. - Periodico della CNA - Aut. Trib. Prato n° 6 del 25/6/04 Dir. resp.: B. Lisei - Red. e Amm.: Media srl - via Lombarda, 72 Comeana - Tel. 055 8716801- Stampa: Rindi

Eleonora Rigotti, Presidente CNA Brescia

Page 4: Gda 2015 dicembre

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COSA SERVE PER AGGREGARELa condivisione di un progetto e di una strategia per un obiettivo comune, che può essere la realizzazione di un nuovo prodotto l’allargamento dei mercati, la realizzazione di innovazioni di processo e altro ancora.Legami stabili tra imprese diverse, in genere comple-mentari fra di loro, che restano autonomeIl legame fiduciario, elemento fondamentale che tiene insieme la reteLa condivisione di investimenti collettivi

PERCHE’ AGGREGAREPer realizzare economie di scala nella produzione e nell’uso della conoscenza. Questo aspetto è fonda-mentale per le micro e piccole imprese che da sole non sono in grado di sostenere gli investimenti immateriali per accedere a nuove competenze e relazioni;per favorire ripartizione del lavoro e la reciproca spe-cializzazione in competenze e funzioni particolari. Ciò consente a ciascuna impresa di raggiungere livelli qua-litativi molto elevati. Perché in un’organizzazione inte-grata non conta solo “fare squadra”, si devono creare valore e vantaggi per le imprese aderenti;consentire la condivisione del rischio d’impresa e del fabbisogno finanziario connesso agli investimenti ne-cessari per raggiungere l’obiettivo;favorire lo “spin-off”, la nascita di nuove imprese o nuove aggregazioni;consentire alle imprese più piccole, di muoversi sul mercato con una maggiore forza competitiva.

il direttore

Oggi il tema delle aggregazioni di impresa e delle reti è all’attenzio-ne degli studiosi che cercano di

analizzare l’evoluzione del tessuto pro-duttivo italiano, con particolare atten-zione all’imprenditoria diffusa. In rispo-sta alla crescente pressione competitiva, le imprese sperimentano nuove forme organizzative della produzione in grado di migliorare il proprio posizionamento sul mercato. Il mondo produttivo è alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo che tenga conto dei profondi cambiamenti avve-nuti negli ultimi decenni.La globalizzazione ha messo in concor-renza la nostra produzione manifattu-riera, specialmente quella a basso valore aggiunto, con prodotti stranieri, realiz-zati dalle nuove “locomotive” mondiali (Cina, India e i paesi dell’Est in generale) con basso costo di lavoro ed il know-how necessario a realizzare i nostri prodotti con un discreto livello qualitativo. Mol-te aziende hanno sfruttato occasioni di cooperazione e forme di collaborazio-ne tra imprese, a livello internazionale, attraverso investimenti diretti e accordi produttivi, che hanno consentito di rea-lizzare importanti benefici in termini di costi e di allargamento dei mercati. Lo scenario competitivo è quindi pro-fondamente mutato e si caratterizza per un’elevata mobilità di beni, persone e conoscenze. La competitività dipende sempre più da fattori immateriali: ciò che conta non è il prodotto in sé, ma l’idea e il valore che il prodotto trasmet-te. L’impresa deve quindi misurarsi con un livello di complessità più elevato e deve sviluppare la capacità di affrontare situazioni non predeterminate o preve-dibili. Nel nuovo modello di sviluppo che si va definendo è necessario considerare al-cune variabili nuove:la cooperazione diventa indispensabile per gestire la complessità e migliorare la capacità competitiva delle imprese. L’ICT (Tecnologie dell’informazione e della

Comunicazione) ha accelerato i proces-si di globalizzazione e modificato radi-calmente il concetto di prossimità, cre-ando gruppi di persone e imprese che condividono idee, metodi, esperienze e linguaggi;la competizione è condizionata dalle fasi di produzione immateriale, più vi-cine al mercato finale: design, proget-tazione, pubblicità, comunicazione, fi-nanza, customer care, reti commerciali, marchi. Si devono saper vendere idee, simboli, significati, emozioni attraverso un prodotto/servizio.CNA raccoglie la sfida e accompagna le imprese attraverso questi cambiamenti.Se pochi anni fa, l’organizzazione del si-stema locale riusciva da sola a garantire, a costi relativamente bassi, le risorse per lo sviluppo e la crescita delle imprese, oggi questo modello stenta a sostenere la competizione globale e a generare valore. CNA favorisce le im-prese associate nell’in-dividuare nuove forme organizzative e nuove relazioni. Le imprese più piccole sentono il bisogno di rivedere alcuni schemi tradizionali e si rendo-no conto di non poter fronteggiare la compe-tizione singolarmente e con gli strumenti di sempre. Con sempre maggiore frequenza si individua-no percorsi di aggrega-zione, di cooperazione e di associazione che, pur garantendo l’auto-nomia imprenditoriale, consentono di operare in maniera più strut-turata e specializzata. Che si tratti di fusioni vere e proprie, con-

sorzi, associazioni temporanee, società consortili, la scelta nasce sempre da un bisogno o da una difficoltà, dall’esigen-za di rafforzare la propria competitività e allargare i mercati di riferimento.

“1+1=….3”Le aggregazioni: una leva competitiva

Laura Buscarini: da ottobre alla guida di CNA Brescia

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Si è tenuta lo scorso 21 novembre a Campi Bisenzio, a pochi chilometri da Firenze, l’assemblea nazionale CNA. Come lo scorso anno, ad ospi-tare l’assise è stata scelta un’impre-sa, la Giusto Manetti Battiloro che produce oro dal seicento.Nel suo intervento il Presidente Nazionale CNA, Daniele Vaccarino, dopo aver espresso la solidarietà della Confederazione al popolo francese per l’attacco terroristico di Parigi, ha sottolineato la ne-cessità che l’Europa esca dal cono d’ombra in cui è caduta in questi ultimi anni e si mostri capace di un salto di qualità con cui ritrova-re e rinnovare le ragioni costitutive

dell’Unione. Serve un’azione politi-ca unitaria, a livello internazionale, forte ed equilibrata, in difesa della nostra civiltà e dei suoi valori, della libertà e della democrazia.Gli imprenditori, ha proseguito il Presidente, sono chiamati, giorno dopo giorno, a contribuire, con le proprie imprese, allo sviluppo e all’integrazione sociale e culturale e ai valori che li sostengono.Questa capacità tutta italiana di coniugare industria e cultura, pro-duzione e arte, passato e futuro, che ci ha reso famosi su scala glo-bale, rimane ancora oggi la nostra migliore arma. Negli ultimi mesi è diventato visibi-

le il segno che la ripresa, per quan-to lenta, debole e congiunturale, si stia manifestando.Molto è stato fatto in materia di gestione del rapporto di lavoro e di ammortizzatori sociali. I dati raccolti dall’Osservatorio CNA su un campione di ventimila imprese e 120 mila dipendenti evidenziano come nei primi dieci mesi dell’anno l’occupazione sia cresciuta del 3%. Riponiamo molte aspettative negli effetti che produrranno le riforme avviate dal Governo, dirette a mo-dernizzare e rendere più efficienti il fisco, la giustizia, la pubblica am-ministrazione, gli appalti, la scuola, l’ordinamento istituzionale.

AssembleA

ASSembleA NAzioNAle CNARIpARTIAmo DALL’ITALIA E DALLE ImpRESE. DALLA TRADIzIonE IL fuTuRo”

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AssembleA

Si devono però stringere i tempi e garantire la massima trasparenza sulle modalità dell’effettiva attua-zione. Le riforme non possono re-stare per tanto tempo un atto di fede! La delusione delle aspetta-tive crea una sfiducia che non ci si può permettere. Le sfide che abbiamo davanti sono di portata epocale e la globaliz-zazione può ampliare lo sviluppo economico aiutando ad affronta-re i conflitti e le conseguenze dei grandi movimenti migratori.Certo al globalizzazione costituisce un’occasione di ulteriore crescita per tante imprese capaci di distin-guersi per artigianalità, design, ori-

ginalità, funzionalità e con-tenuto tecnologico: il 90% delle imprese esportatrici ha meno di 50 addetti e realizza un terzo delle esportazioni nelle produ-zioni tipiche del Made in Italy! Il Governo con il disegno di legge di stabilità ha presentato una manovra dal carattere espansivo che offre alcune signifi-cative risposte ad alcune richieste da lungo tem-po avanzate da CNA. Purtroppo non a tutte: permangono reverse charge e split payment, aumento della ritenuta sui bonifici per gli inter-venti di riqualificazione energetica. Due vere e proprie storture.In materia di credito per contrastare la se-lettività nell’eroga-zione, non è possibile

percorrere la strada del ricorso al mercato dei capitali, come viene spesso e da più parti suggerita; si deve ancora risolvere a monte la differenza tra tempi di incasso del-le fatture e pagamento dei forni-tori; diminuire la tassazione sugli utili per facilitare il rafforzamento patrimoniale delle imprese; va fa-vorito l’ingresso di nuovi soci inte-ressati allo sviluppo di medio pe-riodo dell’impresa. Servono altresì banche specializzate che si faccia-no carico della gestione di tesore-ria dei clienti. In tutto ciò un ruolo cardine lo gio-ca la rappresentanza. Senza il ruo-lo di sintesi dei corpi intermedi, tra i quali anche CNA, la società perde autonomia e consapevolezza di sé e rischia di diventare un pulviscolo conflittuale di interessi, un grumo di paure e rivendicazioni che pre-stano il fianco a populismo e de-magogie. Oggigiorno CNA deve contribuire ad individuare soluzioni nuove per liberare le piccole imprese da una

situazione di subalternità a logiche di mercato che rischiano emargi-narle. Devono farle uscire dall’iso-lamento, attivando connessioni con le amministrazioni, le Istituzioni, le imprese, le Università e i Centri di ricerca. Favorendo l’utilizzo di tec-nologie digitali. Sviluppando pro-getti di rilancio di singoli settori, favorendo economie di scala anche attraverso la creazione di centri di acquisto. Facilitando la partecipa-zione agli appalti.Dobbiamo fare in modo che i giova-ni imprenditori e le giovani impren-ditrici, siano sostenuti nell’avvio di nuove attività e accompagnare i tanti imprenditori immigrati che hanno un peso crescente nella no-stra economia. Le Associazioni devono anche svi-luppare attraverso la bilateralità forme moderne di relazioni sinda-cali, per costruire soluzioni sempre più efficienti rispetto ai bisogni di welfare legati alla previdenza, alla sanità integrativa, alla formazione, alla sicurezza, al sostegno al red-dito. Sperimentare nuove forme di organizzazione nella fornitura di servizi ai cittadini per permet-tere alle famiglie e agli anziani di disporre di soluzioni adeguate alle esigenze di una popolazione in progressivo invecchiamento. Si fatica a capire le ragioni che han-no portato il Governo a penalizza-re CAF e Patronati con la riduzione degli stanziamenti dedicati in un momento in cui la preziosa funzio-ne di servizio che essi svolgono nei confronti di cittadini e pensionati richiede sempre più competenza e responsabilità.Sentiamo distintamente che siamo ad un passaggio molto delicato della nostra storia. Dobbiamo guar-dare al futuro con fiducia e grande realismo. Abbiamo virtù, valori e intelligenze per essere protagonisti nel mondo e costruire insieme un nuovo rinascimento.

Ripartiamo dall’Italia. Ripartiamo dalle imprese.

Vaccarino, Parolo, Rigotti Presidenti CNA a

nazionale, regionale e provinciale

La Presidente di CNA

Brescia con il Ministro Poletti

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Ultim’orafirmata l’intesa per gli ammortizzatori sociali

Arrivano gli ammortizzatori sociali an-che per i dipendenti delle imprese arti-giane. E cadono così, definitivamente, le differenze tra lavoratori di grandi e micro imprese. La Cna (e le altre orga-nizzazioni datoriali del settore) e Cgil-Cisl-Uil, il 10 dicembre, hanno firmato un accordo nazionale per l’attuazione del D.Lgs. 148/2015, (parte del “Jobs Act”), che permette agli enti bilatera-li di erogare il sostegno al reddito dei lavoratori in caso di crisi aziendale.

Grazie all’intesa, il Fondo di solidarietà bilaterale alternativo dell’artigianato (Fsba) potrà assegnare questo equiva-lente della cassa integrazione anche alle imprese con un solo dipendente. “E’ un risultato molto importante – commentano dalla Cna nazionale – per i lavoratori, che in caso di crisi azienda-le mettono a rischio la continuità occu-pazionale, e per le imprese, che nella stessa ipotesi rischiano di disperdere il patrimonio di competenze acquisite,

impoverendo così il tessuto produttivo italiano. Un risultato tanto più signifi-cativo in vista dell’esaurimento delle risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga, destinate a finire l’anno prossi-mo”. “Si tratta di un passaggio politico rilevantissimo – sottolinea la Cna – in quanto pone la nostra Confederazio-ne, e l’intero comparto artigiano, al centro di un percorso inclusivo di tutte le imprese, anche quelle di dimensioni estremamente contenute, nell’ambi-to del welfare contrattuale definito in una logica bilaterale, dimostratasi vincente fin dal suo esordio nei primi anni ottanta, per sostenere imprese e lavoratori nei momenti di crisi, offrire un’adeguata assistenza sanitaria, for-mare competenze professionali di alto profilo”.

WelFARe iNTeGRATiVo lombARDoParte il fondo integrativo “WILA” (Welfare Integrativo Lom-bardo Artigianato) per l’assistenza socio/sanitaria dei dipen-denti e le imprese che applicano i contratti collettivi regionali dell’Artigianato. Perché Wila?Fin dal 2010 le Parti sociali dell’Artigianato progettato la cre-azione di San.Arti, fondo di welfare integrativo. Una scelta lungimirante considerati gli scenari attuali: crisi economica e sociale senza precedenti con un drammatico calo della doman-da interna e recessione. Anche il “welfare state” ne subisce le conseguenze ed è sempre più ridimensionato (-30mld fra 2011 e 2015). Come per gli ammortizzatori sociali, solo mettendo in campo il contributo dei Fondi di Solidarietà Bilaterali si riesce a garantire un welfare integrato “dal basso”, che tutela il reddito dei lavoratori, delle loro famiglie e dei titolari.Nella trattativa per il rinnovo dei contratti collettivi regionali si

è così scelto di “dirottare” parte delle richieste di incremento salariale verso una più proficua finalità (gli importi destinati al fondo, se inseriti in busta paga come retribuzione, varrebbero molto meno dei benefici previsti dal WILA).Il Fondo si integrerà operativamente con San.Arti e con la struttura della bilateralità regionale, ottimizzando le risorse operative già esistenti. WILA: una previsione contrattualeIl Fondo completa il trattamento economico contrattuale con prestazioni di Sanità integrativa e di carattere sociale, con il versamento di 5 euro mensili per lavoratore. In alternativa il contratto collettivo stabilisce il riconoscimento di una retribu-zione aggiuntiva di 12 euro mensili per lavoratore con conser-vazione del diritto alle prestazioni (a carico del datore di lavo-ro). Regolamento e procedure operative nel portale del Fondo (www.wila.it). Per informazioni contattare CNA.

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Esportare è diventato sinonimo di sopravvivenza: le piccole imprese si trovano a dover affrontare si-tuazioni economiche e finanziarie nazionali spesso insostenibili, dal-la mancanza di domanda inter-na, alle condizioni di pagamen-to inaccettabili. Le imprese che vogliono crescere devono ormai guardare oltre i confini nazionali.Per esportare sono necessarie tec-niche e competenza per riuscire a gestire in modo corretto i proces-si di internazionalizzazione.Ma come si definisce una stra-tegia di internazionalizzazione? Quali e quanti fattori devono es-sere tenuti in considerazione?Come prima cosa, ogni azienda non deve rinunciare a ragionare sulle possibili soluzioni per espor-tare, con le idee chiare su come si valuta l’opportunità di vende-re su un mercato estero, e quali sono le modalità corrette per evi-tare di inseguire obiettivi impos-sibili, sprecando tempo e soldi.Da questa necessità parte il ser-vizio di internazionalizzazione di CNA, che offre alle piccole impre-se un aiuto concreto per affronta-re la sfida dei mercati esteri. Come punto di partenza per chi vuole cominciare a ragionare sull’inter-nazionalizzazione, oppure vuole migliorare la strategia fino ad ora utilizzata, CNA organizza serate di formazione GRATUITE con pro-fessionisti del settore per chiarire in maniera pratica e diretta quali sono le modalità per valutare un

mercato estero e scegliere le mo-dalità adeguate agli obiettivi che l’impresa si pone. Senza sorvolare sulla opportunità di fare squadra per approcciare un mercato estero: conservare la propria identità all’interno di un gruppo strutturato per fronteg-giare insieme le sfide dell’inter-nazionalizzazione.CNA propone anche incontri co-noscitivi “personalizzati” GRA-TUITI di valutazione dell’azienda e del prodotto con l’indicazione di quali possono essere i mercati più interessanti e le modalità per entrarvi:“Basic Check up”, per le imprese che cominciano ad approcciare i mercati esteri;“Premium Check up”, per le im-prese che debbano adeguare o ottimizzare l’organizzazione aziendale per affrontare la sfida con l’estero. Richiedere un appuntamento è semplicissimo: basta visitare il sito di www.cnalombardia.it cliccan-do sul link a “CNA Export Check up” e compilare il breve questio-nario proposto.CNA Lombardia è inoltre parte consorzio SIMPLER (Servizi per l’innovazione e la competitività delle imprese in Lombardia e in Emilia Romagna), il punto di ac-cesso per la Lombardia e l’Emilia-Romagna alla Enterprise Europe Network, la più importante rete europea a supporto delle impre-se.

L’Enterprise Europe Network (EEN) è la rete che supporta le imprese in ben 50 paesi diver-si, con un sistema integrato di servizi (gratuiti) per la ricerca di partner commerciali, produttivi e tecnologici all’estero, il sostegno all’innovazione ed al trasferimen-to tecnologico, la partecipazione delle PMI ai Programmi Europei.Una parte importante dei servizi offerti da SIMPLER è la facilitazio-ne dell’accesso ai mercati esteri, attraverso partnership commer-ciali con aziende supportate dalla rete EEN; Per maggiori informazioni contat-tare Ufficio Internazionalizzazio-ne CNA Brescia allo 0303519511 o scrivere a [email protected]

internAzionAlizzAzione

eXPoRT:un privilegio per tutti!

Esportare non è più un obiettivo del futuro: con CnA per cogliere

le opportunità

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Il Decreto Legislativo 28/2011 ha sancito l’obbligo di formazione “abilitante” per i responsabili tecnici delle imprese di installazione/manutenzione degli impianti alimentati da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER), demandando alle Regioni la regolamentazio-ne dei contenuti formativi.Con il decreto 8711 (ottobre 2015) Regione Lombar-dia ha regolamentato la formazione del Responsa-bile Tecnico nominato che consente il mantenimen-to dell’abilitazione dell’impresa ad operare anche sugli impianti alimentati da FER.La normativa coinvolge imprese del settore elettrico e termico (compreso il condizionamento), con riferi-mento agli impianti costituiti da “caldaie, caminetti e stufe a biomassa, sistemi solari fotovoltaici e ter-mici”, “sistemi geotermici a bassa entalpia e di pom-pe di calore”.Con l’emissione del decreto sono definiti 2 percorsi formativi per la qualificazione del Responsabile Tec-nico:

• CORSO BASE ABILITANTE di 80 ore• CORSO DI AGGIORNAMENTO di 16 ore, con vali-

dità triennale;Il percorso formativo varia a seconda della data di nomina del Responsabile Tecnico e dei requisiti tec-nico-professionali di cui è in possesso (vedi box).L’organizzazione dei corsi è affidata in via esclusiva agli operatori accreditati dalla Regione Lombardia per i servizi di formazione. CNA, con il proprio ente ECIPA LOMBARDIA, è attiva per offrire corsi di ag-giornamento nelle varie province lombarde e corsi di base abilitanti che saranno programmati entro la scadenza dell’agosto 2016.

Contenuti del corso di aggiornamentoIl percorso formativo ha una durata complessiva di 16 ore ed è costituito da 2 moduli:• teorico, comune alle diverse tecnologie, della du-

rata di 8 ore;• tecnico-pratico, specifico per macro-tipologia

(termoidraulica o elettrica), di 8 ore;La frequenza del corso è obbligatoria al 100% con verifica finale.

Contenuti del corso baseIl percorso formativo ha una durata complessiva di 80 ore ed è costituito da 3 moduli:- teorico, comune alle diverse tecnologie, della du-

rata di 20 ore;- teorico, specifico per tecnologia, della durata di

30 ore;- tecnico-pratico, specifico per tecnologia, della

durata di 30 ore;La frequenza del corso è obbligatoria all’80% con verifica finale.

FormAzioneFormAzione

Fonti energetiche

rinnovabiliCoRSI oBBLIGAToRI

pER ELETTRICISTI E TERmoIDRAuLICI

Abilitazione conseguita per: Nomina RT scadenza corso

(a) diploma di laurea(b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuo-la secondariadel secondo ciclo + periodo di inserimento lavorativo in azienda abilitata

Fino al3 agosto 2013 3 agosto 2016

Aggiornamento(16 ore)

Dal4 agosto 2013

Entro 3 annidalla nomina

(c) titolo o attestato di formazione professionale + in-serimento lavorativo in azienda abilitata(d) sola prestazione lavorativa svolta alle dipendenze di impresa abilitata

Fino al3 agosto 2013 3 agosto 2016

Dal4 agosto 2013

Prima dell’eser-cizio dell’attivi-tà su impianti

“FER”

Formazione di base (80 ore)

RESPONSAbILI TECNICI: ObbLIGhI E SCAdENzE

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CNA riconosce da sem-pre la formazione come strumento di crescita importantissimo per le aziende. Il nostro Siste-ma offre, con il proprio ente Ecipa Lombardia, un servizio innovati-vo per realizzare corsi, conferenze e progetti formativi specifici per le imprese artigiane e per le pic-cole imprese. La nostra Organiz-zazione crede fermamente che formazione e aggiornamento tec-nico continuo siano fattori strate-

gici per tutte le imprese, non solo per mantenersi sul mercato, ma anche e soprattutto per crescere e svilupparsi. Negli ulti-mi anni l’offerta forma-tiva si è sempre di più ampliata, specializzata e diversificata, per rispon-dere ai continui aggior-namenti normativi e per

aumentare la competitività su mercati in costante evoluzione.Per noi formare significa innova-re. L’innovazione non si esaurisce con l’acquisto di un nuovo mac-

chinario, ma si articola e dettaglia anche attraverso l’introduzione di nuovi processi organizzativi, nuovi modi di proporsi ai mercati di riferimento, italiani o stranieri. Oggi la formazione delle risorse umane coinvolge il singolo indivi-duo, la realtà aziendale e il siste-ma economico di riferimento. In questo contesto CNA proget-ta e realizza costantemente una proposta formativa completa di corsi per imprenditori e dipen-denti (anche con accesso ai finan-ziamenti ed ai contributi even-tualmente disponibili).In risposta ai bisogni aziendali della micro e della piccola impre-sa, CNA offre strumenti su misura per le aziende associate.

Goffi Rossella Vicepresidente CNA

FormAzioneFormAzione

  

                 

 FORMAZIONE “FER”:  SCHEDA DI PREADESIONE 

IMPRESA (denominazione)     Indirizzo           Comune  Tel.   E‐mail            Impresa Associata CNA   il Resp.le Tecnico DM 37/2008 (Cognome e nome)                     Cod.Fisc.    già nominato alla data del 3/8/2013         nominato a partire dal 4/8/2013   in qualità di Titolare/Socio    Dipendente  ha acquisito i requisiti ex art. 4 DM 37/2008 in base a:    diploma di laurea (lett. a)   diploma o qualifica di scuola secondaria del secondo ciclo + inserimento lavorativo in azienda abilitata (lett. b)  titolo o attestato  di formazione professionale + inserimento lavorativo in azienda abilitata (lett. c)   sola prestazione lavorativa svolta alle dipendenze di impresa abilitata (lett. d)

 

 

Intende  prenotare  la  partecipazione  al  corso  per  la  qualificazione  all’attività  su  impianti  alimentati  da  FONTI RINNOVABILI (FER) per le seguenti tipologie   

    Macro tipologia TERMOIDRAULICA ( Biomasse;  Pompe di calore; Solare termico)   Specificare in caso di corso base (80 ore)

    Macro tipologia ELETTRICA (Fotovoltaico)   

  

CORSO AGGIORNAMENTO (16 ore)  

 

 

 

CORSO BASE ABILITANTE (80 ore) (Vedere box “Obblighi e Scadenze”)    

  Firma del Responsabile Tecnico

  

COMPILARE INVIARE A CNA INSTALLAZIONE E IMPIANTI: FAX 0303519635 – [email protected]    

Rossella Goffi, Vice Presidente CNA

FoRmAzioNe CoNTiNUA:STRumEnTo pER Lo SVILuppo

AzIEnDALE

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“Carrozzieri uniti per la libera scel-ta”, questo il motto di “Patto 2058”, il progetto promosso unitariamente da CNA Brescia e dalle altre Organiz-zazioni bresciane dell’artigianato con lo scopo di sensibilizzare l’automobi-lista nell’ottica della libera scelta del carrozziere di fiducia come previsto dall’art. 2058 del Codice Civile. Lo scorso anno ha preso il via questa grande campagna di sensibilizzazio-ne sostenuta dai carrozzieri brescia-ni il cui obiettivo principale è quello dare il maggior numero d’informa-

zioni agli automobilisti in relazione a quanto previsto dalle disposizioni di legge vigenti in materia di risar-cimento del danno, dissuadendoli dalla mala informazione che spesso aleggia attorno alla materia. In particolare in riferimento alla li-bertà di scelta del carrozziere di fidu-cia per la riparazione del veicolo, cer-cando anche di riscattare l’immagine del carrozziere, additato spesso, nel luogo comune, di poca professiona-lità.Ad oggi il progetto partito da Brescia

ha trovato il sostegno e l’approvazio-ne anche dei colleghi mantovani che hanno da poco aderito alla campa-gna informativa.Inutile aggiungere che l’ambizioso progetto è quello coinvolgere tutte le province a sostenere “Patto 2058”, obiettivo realizzabile se, e solo se, i carrozzieri contribuiranno, insieme, anche economicamente, alla sua riu-scita.Ricordiamo che il progetto consiste in una campagna pubblicitaria, che si concretizza in pubblicazioni sui quotidiani, nei social network ed in comunicazione diffusa, anche con gadget che ogni carrozzeria potrà personalizzare a piacimento con il proprio logo.Le carrozzerie interessate a riceve-re maggiori informazioni possono visitare la pagina Facebook “Patto 2058” o contattare CNA di Brescia.

dAlle unioni

Autoriparatori“patto 2058”: il progetto dei

“carrozzieri bresciani liberi” si allarga anche alla provincia di mantova

SNo CNAmasticando culturaGiovedì 10 dicembre è terminato il ci-clo di incontri culturali dell’anno 2015 organizzato dal Direttivo Odontotec-nici SNO CNA.Le innovazioni tecnologiche e norma-tive sono state il fulcro dei temi analiz-zati e articolati in varie serate in cui i nostri colleghi relatori hanno esposto argomenti e approfondimenti partico-larmente interessanti.

Notevole è stato l’interesse dimostrato anche attraverso una costante e nu-trita partecipazione grazie all’efficace promozione attuata.Ulteriore conferma dell’esigenza di continua crescita di aggiornamento culturale per la nostra categoria inte-ressata da continue evoluzioni in cam-po tecnologico, sempre con un occhio di riguardo alle radici della nostra pro-fessione.Le conferenze si sono svolte nell’acco-gliente e confortevole sede CNA Bre-scia ed ogni serata, a partecipazione

gratuita, ha visto una presenza media di 50/60 colleghi odontotecnici.Considerato l’apprezzamento dimo-strato ci auguriamo che, per le inizia-tive future di accrescimento della ca-tegoria, che stiamo già progettando, sia confermato il successo riscontrato quest’anno.Voglio cogliere infine l’occasione per ringraziare tutti i relatori per i loro chiari ed esaustivi interventi e la dire-zione per il costante sostegno. A cura del Presidente SNO CNA, Fausto Bruschi.

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CNA Benessere e Sanità Lombar-dia, è intervenuta il 12 novembre all’audizione convocata dal Pre-sidente della IV Commissione At-tività Produttive e Occupazione per discutere nel merito dell’ap-provazione, ai sensi della Legge Regionale 73/89, della proposta di regolamento per l’attività di estetista.Il testo del “regolamento esteti-ca”, deliberato dalla Giunta e og-getto di parere obbligatorio della Commissione, è il risultato di un lungo percorso che si è avviato da alcuni anni per disciplinare l’atti-vità di estetica in conformità con la Legge 1/90 e rispetto al quale CNA Benessere e Sanità ha avan-zato, durante le fasi di elabora-zione, diverse proposte di modi-fica ed integrazioni che in parte sono state recepite.Il settore estetica, in questo mo-mento più che in altri, risente del-

la concorrenza sleale di “lavorato-ri autonomi” che esercitano nel sommerso, ma anche di attività lecitamente svolte da imprendi-

tori che hanno frequentato brevi percorsi di formazione che, di fat-to, escludono o meglio eludono una reale applicazione della leg-ge nazionale sull’estetica (la cita-ta numero 1 del 1990).Le incertezze interpretative e la mancanza di aggiornamento del-la Legge alle nuove esigenze di mercato, sulle quali a livello na-

zionale si sta lavorando, nonché le nuove competenze riconosciu-te ai Suap (Sportello Unico Attivi-tà Produttive) per l’apertura degli esercizi, comportano una regola-mentazione comunale spesso di-versificata e in alcuni casi contrap-posta. Nonostante il regolamento regionale oggi in discussione non soddisfi completamente le aspet-tative della categoria che CNA rappresenta, si può comunque affermare che alcune specifiche novità regolamentari sono positi-ve e da considerarsi un valore ag-giunto per il settore. La principale motivazione per la quale confidiamo nell’emanazio-ne di un regolamento in linea con le attuali esigenze del mercato e della categoria è, prima di tutto, garantire al consumatore la sicu-rezza sulla qualità delle presta-zioni, evitando di far gravare sulla collettività il costo di servizi svolti con poca preparazione tecnica e nessuna competenza.Sul sito CNA Brescia www.cnabre-scia.it (Notizie dalle Unioni/CNA Benessere e Sanità) è possibile scaricare il testo completo delle osservazioni al regolamento pro-poste da CNA Benessere e Sanità della Lombardia.

1 gennaio 2016 Venerdì Capodanno Chiusura6 gennaio 2016 Mercoledì Epifania Chiusura

15 febbraio 2016 Lunedì SS. Faustino e Giovita* Chiusura27 marzo Domenica Pasqua Chiusura28 marzo Lunedì Lunedì dell’Angelo Chiusura25 aprile Lunedì Anniversario Liberazione Chiusura1 maggio Domenica Festa del Lavoro Chiusura2 giugno Giovedì Festa della Repubblica Chiusura15 agosto Lunedì Ferragosto Chiusura

1 novembre Martedì Ognissanti Chiusura

8 dicembre Giovedì Immacolata Concezione Apertura facoltativa8:00-13:00

25 dicembre Domenica SS. Natale Chiusura26 dicembre Lunedì S. Stefano Chiusura

1 gennaio 2017 Domenica Capodanno Chiusura6 gennaio 2017 Venerdì Epifania Chiusura5 febbraio 2017 Mercoledì SS. Faustino e Giovita Chiusura

* Patrono Comune di Brescia

estetiCA

ReGolAmeNTo PeR l’ATTiViTÀ Di eSTeTiCA

Regione Lombardia approva la proposta

CAleNDARio FeSTiViTA’ eSTeTiSTe e ACCoNCiAToRi 2016

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Mercoledì 11 novembre, al 13° piano di Palazzo Lombardia, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del progetto “La tradizione, il valore, il bello: trai-ning and show”. Presente l’Asses-sore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Mauro Paro-lini, Brenda Bizzi Bellei, Ammini-stratore delegato di M. Seventy, Antonio Franceschini, resp.le na-zionale CNA Federmoda, Rigotti Eleonora e Laura Buscarini rispet-tivamente Presidente e Direttore CNA Brescia.Questo progetto nasce dal ban-do “Creatività: eventi e luoghi per l’innovazione nella moda e nel design” pubblicato da Regio-ne Lombardia la scorsa primave-ra e porterà in via Tortona 27 un gruppo di sedici piccole aziende artigiane.Il progetto formativo è cogesti-to da M.Seventy, la società mi-lanese di servizi che organizza e promuove attività espositive nel campo del fashion, e da CNA Fe-dermoda, che lo scorso 21 maggio hanno siglato un accordo di affi-

liazione per creare nuove oppor-tunità per le imprese artigiane di settore.Le sedici aziende scelte per parte-cipare a questo progetto, hanno condiviso un percorso formativo mirato ad approfondire temi utili alla definizione e alla crescita di un marchio fashion: tendenze, di-stribuzione, comunicazione e ge-stione dei social media. La mission del progetto è, infatti, il rafforzamento dell’identità stili-stica dei sedici artigiani che, dopo il training svolto, esporranno le loro creazioni al salone White. Agli operatori di settore verrà offerto uno strumento cognitivo del prodotto-moda realizzato in Italia, l’unico Paese al mondo che può vantare una filiera completa del tessile-moda-abbigliamento, composta da oltre 50mila impre-se, raggruppate in distretti che vanno dal tessile alla confezione di qualità. CNA Federmoda è il sindacato na-zionale che tutela e rappresenta oltre 25mila tra piccole e medie aziende del settore tessile-abbi-

gliamento, accessori, gioielleria e bigiotteria di alta gamma, calza-ture, pelletteria e pellicceria per le quali valorizza e promuove la cultura delle lavorazioni artigia-nali attraverso progetti in Italia e nel mondo.«Tradizione, valore e bello sono anche l’essenza del “saper fare” lombardo nel settore della moda, che col design rappresenta un pi-lastro molto importante dell’eco-nomia e dell’identità regionale, nonché un sinonimo di eccellen-za riconosciuta in tutto il mon-do per innovazione e qualità.» ha detto durante la conferenza stampa Mauro Parolini, asses-sore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia «Il proget-to, che nasce dal nostro bando, ha colto l’importanza strategica della conoscenza e attraverso un percorso di formazione integrato sta offrendo alle imprese coinvol-te un’interessante opportunità dal respiro internazionale per au-mentare visibilità e competitività. Per Regione Lombardia sostenere l’economia legata alla creatività significa favorire in modo sussi-diario anche gli ingenti “indotti” legati al turismo, al commercio e soprattutto all’export per Milano e per l’intera regione».

FedermodA

La delegazione CNA a Palazzo Regione per la conferenza stampa di presentazione del progetto

Federmoda“La tradizione, il valore, il bello:

training and show”

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Su quali e quante siano le difficoltà per far nascere e costituire un’impresa ci sia-mo più volte soffermati ed in più occa-sioni abbiamo sollecitato la semplifica-zione degli adempimenti necessari per l’avvio d’impresa. Per dovere istituzio-nale, ma non solo, la CNA, ogni giorno attraverso lo “sportello nuove imprese” fornisce informazioni, consigli e consu-lenze a molti giovani e persone che sono intenzionate ad avviare un’attività. Questi servizi vengono svolti da par-te nostra con convinzione, consapevoli dell’importanza che riveste, per la per-sona interessata, il diventare imprendi-tore, senza nascondere le difficoltà che questi incontreranno nel corso della loro attività. Difficoltà che già si presentano con le procedure di avvio dell’impresa. Parte della nostra attività è anche dedi-cata a far emergere quello che di posi-tivo e di interessante ci può essere nel diventare imprenditori. Non dobbia-mo limitarci alla sola valutazione degli aspetti negativi poiché questi nella fase iniziale certamente prevalgono su quelli positivi che, se ci sono, si manifesteran-no solo nel lungo periodo.Una delle domande più ricorrenti, tra gli aspiranti imprenditori, è relativa alla ri-chiesta di quali contributi e agevolazioni vi siano a sostegno della loro iniziativa imprenditoriale e spiace dover ripetere a tutti che purtroppo contributi e age-volazione per le nuove imprese non ci sono, fatta eccezione per il regime fisca-le dei “mimini e forfettario”.Probabilmente in molti è presente la giusta convinzione che lo Stato, la Re-gione, le Camere di Commercio, e le istituzioni più in generale dovrebbero aiutare le imprese nella fase di avvio. Purtroppo così non è e per certi ver-si non è mai stato. Fatta eccezione per qualche bando spot, presente di solito nelle fasi pre-elettorali e destinato a chiudersi inesorabilmente con la libera manifestazione del voto dei cittadini.Dobbiamo però prendere atto favore-volmente che nonostante tutto, ogni giorno nascono molte nuove imprese, di

solito il loro numero è superiore a quelle che muoiono. Questo è un dato che ci deve far riflettere sulla determinazione che molti giovani hanno nel diventare imprenditori. Una forza che riesce ad emergere nonostante le molte difficoltà burocratiche, le incertezze economiche ancora presenti sul mercato e l’assoluta mancanza di contributi.

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Tobia Rizzini, Responsabile CNA Nuove Imprese

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e Nuove imprese nasconononostante tutto

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CAMERA dI COMMERCIOAnche per quest’anno la Camera di Commercio di Brescia ha pub-blicato i bandi per l’assegnazio-ne di contributi a fondo perduto alle imprese bresciane.

Formazione ed aggiornamento professiona-leIl bando, dedicato alle imprese di qualsiasi settore, rimborsa il 50% delle spese sostenute per la formazione di imprenditori, dirigenti d’azienda, dipendenti e collaboratori familiari, orga-nizzata o promossa da enti pub-blici o associazioni di categoria. Da quest’anno sono previste due misure: formazione obbligatoria svolta nel corso del 2014 e forma-zione non obbligatoria per corsi frequentati e pagati nell’anno 2015. Domande rispettivamente a partire dal 12 e dal 21 gennaio.

Servizi di ricerca ed innovazione tecnologicaL’iniziativa incentiva le micro e piccole imprese che innovano in qualsiasi settore ambito di mer-cato, con l’assistenza personaliz-zata e il trasferimento di tecno-logia e conoscenza da parte dei

Centri di Ricerca e Trasferimento Tecnologico (CRTT), registrati in QuESTIO (Regione Lombardia). Bando aperto dal 9 novembre 2016.

Fiere e Missioni estere ProbrixiaIl bando eroga contributi, alle imprese di qualsiasi settore, per la partecipazione alle manifesta-zioni fieristiche, ricerca partner, incoming e missioni, promosse e organizzate dall’Azienda Spe-ciale Pro Brixia, con svolgimento nel corso del 2015. Scadenza al 31 dicembre 2015.

INVITALIA: NUOVE IMPRESE A TASSO zEROFinanziamenti agevolati per start up costituite da giovani o donne“Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo per i giovani e le don-ne che vogliono avviare, o han-no appena avviato, una micro o piccola impresa.Gli incentivi consistono in un fi-nanziamento agevolato senza interessi della durata massima di 8 anni, che può coprire fino al 75% delle spese totali. Le impre-se devono garantire la restante copertura finanziaria e realizza-

re gli investimenti entro 24 mesi dalla firma del contratto di fi-nanziamento.Sono finanziabili le iniziative per la produzione di beni nell’indu-stria, nell’artigianato e nella tra-sformazione dei prodotti agri-coli; servizi alle imprese e alle persone; commercio; turismo; fruizione del patrimonio cultura-le, ambientale e paesaggistico, nonché ricettività e accoglienza; innovazione sociale.Le domande potranno essere in-viate dal 13 gennaio 2016 e sa-ranno valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione e secondo una valutazione di me-rito

MINISTERO dEI TRASPORTI: INVESTIMENTI SETTORE AUTOTRASPORTOIl Ministero dei Trasporti ha re-golamentato la presentazione delle domande per gli interventi nel settore autotrasporto.Si incentivano gli acquisti (anche in leasing) di:A) autoveicoli nuovi per il tra-

sporto di merci (massa com-plessiva da 3,5 a 7 tonnellate nonché pari o superiori a 16 tonnellate, a trazione alter-nativa a metano CNG e gas naturale liquefatto LNG.

B) semirimorchi nuovi per il tra-sporto combinato ferroviario e marittimo con specifici re-quisiti normativi.

C) container e casse mobili

Il bando è aperto dallo scorso 4 novembre.

L’Ufficio Bandi ed Agevolazioni CNA Brescia è a disposizione degli associati per assistenza e supporto in ogni fase dell’iter procedurale della pratica di richiesta di contributo: dalla verifica dei requisiti necessari, alla predisposizione dei molteplici documenti richiesti, dall’invio della domanda, alla gestione della rendicontazione delle spese.

Per rimanere aggiornati sui bandi e le agevolazioni vi invitiamo a visitare il sito CNA di Brescia www.cnabrescia.it o contattare l’Ufficio Bandi ed Agevolazione

allo 0303519511 (Mauro Savoldi) [email protected]

bAndi

AGGioRNAmeNTo bANDi eD iNCeNTiVi:fondi disponibili per le imprese

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Le imprese iscritte all’Albo degli autotrasportatori di cose per con-to di terzi alla data del 31 dicem-bre 2015 debbono corrispondere la quota relativa all’anno 2016. I valori per il calcolo dell’importo sono identici a quelli dell’anno precedente. E’ possibile effettuare il versa-mento della quota annuale di iscrizione all’Albo degli Autotra-sportatori esclusivamente per via telematica tramite il Portale dell’Automobilista, al link https://www.ilportaledellautomobilista.

it, previa registrazione al portale con profilo “impresa”.La modalità di pagamento è il bollettino di versamento postale precalcolato e precompilato per ciascuna azienda. Il nuovo sistema consente di selezionare il metodo di pagamento del bollettino tra i seguenti: carta di credito VISA, Mastercard, carta prepagata Po-stePay o PostePay Impresa, conto corrente BancoPosta on line, per l’importo calcolato sul sito e se-guendo le istruzioni on-line.Il versamento della quota deve

essere effettuato entro il 31 di-cembre 2015. Qualora il versa-mento non venga effettuato entro tale termine, l’iscrizione all’Albo potrebbe essere sospesa con la procedura prevista dall’art. 19, punto 3, della legge 6 giugno 1974, n. 298. La prova dell’avvenuto pagamen-to della quota relativa all’anno 2016 deve essere conservata dalle imprese, anche al fine di consen-tire i controlli del Comitato Cen-trale e/o delle competenti strut-ture provinciali.

AutotrAsPorti

AutotrasportiQuota Albo 2016: pagamento

telematico tramite il portale dell’automobilista

Quanto pagare I valori delle quota sono identici a quelle del 2015:

a) parte fissa, dovuta da tutte le imprese iscritte all’Albo: € 30,00b) parte aggiuntiva relativa al parco veicolare, che si somma alla parte a):

NUMERO VEICOLI IMPORTODa 2 a 5 5,16 euroDa 6 a 10 10,33 euroDa 11 a 50 25,82 euroDa 51 a 100 103,29 euroDa 101 a 200 258,23 euroOltre i 200 516,46 euro

c) parte aggiuntiva relativa alla capacità di carico dei veicoli in dotazione (per i mezzi superiori a 6 tonnellate di massa complessiva) che si somma alle parti a) e b):

CAPACITA’ DI CARICO IMPORTOPer ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 6,001 ed 11,5 ton, nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 6,001 ad 11,5 ton 5,16 euro

Per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 11,501 e 26 ton, nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 11,501 a 26 ton 7,75 euro

Per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva superiore a 26 ton, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26 ton 10,33 euro

Le imprese che non sono in grado di effettuare il pagamento telematico, o che non vogliono farlo a causa delle complicazioni che il pagamento tramite carta di credito comporta, possono contattare CNA FITA Brescia (tel. 0303519511/3406163615).

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AutotrAsPorti

CNA FITA ha attivato, attraver-so la cooperativa Fita Servizi, un servizio di consulenza assicura-tiva dedicata al settore traspor-to merci e persone, sui seguenti rami assicurativi:· RCauto Autocarri Conto Terzi · Polizza Responsabilità Civile

Merci Trasportate (1 euro al kg di portata utile)

· Polizza Danni “Per conto”

Merci Trasportate (valore ef-fettivo della merce trasporta-ta)

· RCauto Autocarri, Autovet-ture aziendali / private conto proprio

· CVT (cristalli, Incendio Furto eventi, Kasko)

· Altri rami: Infortunio del con-ducente, Assistenza stradale, Tutela Legale

· Polizza RCT - RCO prestatori di lavoro che copre il rischio AZIENDA sia verso i TERZI, sia verso i propri dipendenti (ri-valse inail etc)

· Infortuni Dipendenti · Polizza Multirischio Ufficio /

Casa /Magazzino (incendio furto rischio elettrico)+

· Polizze legate all’attività dell’artigiano in genere come ad esempio: C.A.R. (Cantieri Edili)

· Montaggio (Tutti i rischi della costruzione di impianti)

Ad occuparsi della materia è Ro-berto Tagliaferri al quale è pos-sibile richiedere informazioni e preventivi. Per appuntamenti chiamare al numero 3406163615 o scrivere a [email protected]

SeRVizio Di CoNSUleNzA ASSiCURATiVA:

CnA al servizio delle imprese dell’Autotrasporto e non solo.

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CNA Pensionati della Lombardia ha promosso un progetto, in col-laborazione con EPASA Brescia il Patronato della CNA, per una verifica gratuita dei requisiti ne-

cessari ad accedere alla pensione.Il servizio è rivolto a tutti coloro che, im-prenditori, lavoratori autonomi, dipendenti privati o dipendenti pubblici, vogliano co-noscere la loro situa-zione previdenziale, l’ammontare dei con-tributi versati e quan-do, in base all’attuale normativa, sarà per loro possibile accedere alla pensione.Qualora un lavoratore autonomo o dipenden-te nei settori sopra evi-denziati sia interessato ad approfondire la sua posizione previden-ziale, lo invitiamo a ri-volgersi ai nostri uffici per fissare un appunta-mento. La verifica della situa-zione previdenziale, fatta per tempo, è particolarmente utile,

consente infatti a tutti di ricevere gratuitamente un Estratto Conto Contributivo INPS e informazioni dettagliate sul periodo in cui ma-turerà la pensione.Se poi, dalla verifica, dovessero emergere situazioni di difformità o periodi scoperti nella contribu-zione, vi sarebbe la possibilità di programmare per tempo la rego-larizzazione delle posizioni sco-perte.Per tutti quelli che accedono al servizio è proposta anche la pos-sibilità di aderire al Sistema CNA, che nella sua nuova condizione di pensionato, potrà utilizzare una serie di servizi a condizioni vantag-giose per la gestione degli aspetti burocratici e di informazione ri-spetto ai vari adempimenti fiscali obbligatori, oltre alla tutela sinda-cale svolta da CNA Pensionati.CNA Pensionati è il sindacato pro-mosso dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) per la tutela e la salvaguardia degli inte-ressi degli anziani. La CNA Pensio-nati associa i pensionati di tutte le categorie ed è l’organizzazio-ne più rappresentativa tra quelle che hanno a riferimento il mondo dell’artigianato.

Tutti coloro che sono interessati ad accedere gratuitamente al ser-vizio potranno contattare:

Ufficio EPASA: Elsa Maccarinelli tel. 0303519602

CNA Pensionati: Tobia Rizzini tel. 3486503778

PensionAti

CNA Pensionati ed ePASA brescia

promuovono gratuitamente il servizio “pre-pensionandi”

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Commenti

In questi ultimi anni si è parlato molto della disoccupazione gio-vanile. Anche se gli ultimi dati sembrano confermare un’inver-sione di tendenza l’entità di que-sto fenomeno, per le dimensioni che assume, appare ancora molto preoccupante. Nel mondo del la-voro vi sono però anche forti con-traddizioni: molti imprenditori artigiani nonostante abbiano rag-giunto l’età della pensione conti-nuano a lavorare. Si tratta di un fenomeno molto diffuso soprat-tutto nelle regioni del nord Italia. Anche se vi sono dati relativi ad altri paesi della UE che ci indicano come gli occupati senior nei paesi europei siano addirittura superio-ri a quelli italiani. Da un punto di vista economico è indubbiamente importante che molte persone, anziane, continuino ad avere ac-cesso al mondo del lavoro anche dopo il conseguimento della pen-sione. Spesso questo lavoro serve ad integrare il reddito familiare ed anche a gestire attività che una volta chiuse andrebbero irri-mediabilmente perse. Resta il problema dei molti gio-vani ancora alla ricerca di un po-sto di lavoro. E siamo convinti che avviare politiche attive del lavoro rivolte ad accrescere l’occupazio-ne dei giovani nell’artigianato e nella piccola impresa sia possibile ed attuabile in tempi abbastanza brevi e tutto sommato con risorse contenute. Più volte per la veri-tà, anche nel passato, sono state avviate iniziative per favorire la successione generazionale nelle imprese artigiane e nelle piccole imprese. I risultati sono sempre

stati molto deludenti e poco ap-prezzabili. Eppure l’artigianato e la picco-la impresa, sono settori che, dal punto di vista occupazionale, an-che nei periodi più difficili della crisi hanno conservato più posti di lavoro rispetto ad altri. Ci si chiede allora come mai, con tutta la necessità di lavoro che c’è, questi settori vengano snobbati da molte figure professionali che qui potrebbero trovare adeguata occupazione e prospettive di car-riera lavorativa. Non vi sono certamente facili ri-sposte al quesito, certo è che re-sta da superare il gap culturale e sociale che da sempre ci accom-pagna. Avviene troppo spesso che i giovani alla ricerca un lavoro stabile e duraturo non prendano in seria considerazione un occu-pazione nell’artigianato. Quasi a voler considerare questo ambito come una sorta di parcheggio, riservato ad apprendisti e lavo-ratori precari, non certo in grado di garantire prospettive di lavoro adeguate a professionalità più elevate. Non sappiamo quanto tempo ser-virà per ridurre, entro percentuali accettabili, il tasso dei disoccupa-ti; sappiamo però che nell’artigia-nato e nella piccola impresa c’è tanto bisogno di inserire figure professionali nuove, laureati, di-plomati e altre figure qualificate per ridare prospettive ad un set-tore che da sempre è stato uno dei più attivi e trainanti della no-stra economia.

Tobia Rizzini,

ARTiGiANATo:un SETToRE Con poSSIBILITA’

DI LAVoRo

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CHI SIAMOSviluppo Artigiano è una Società Consortile Cooperativa di Garanzia Colletti-va Fidi la cui attività principale consiste nella prestazione di garanzie a favore dei propri associati al fine di agevolare l’accesso al credito. Sviluppo Artigianosi prefigge altresì l’obiettivo di aggregare le imprese per semplificare il dialogo con il sistema bancario e finanziario e migliorare la conoscenza dei prodotti. La finalità mutualistica si realizza grazie ai soci, attraverso la forza di rappresentanza, i quali concorrono all’obiettivo comune di ottenere credi-to e di ottenerlo alle migliori condizioni nella più ampia accezione (accedere al credito con modalità corrette ed efficienti, ottenere prodotti più efficaci e convenienti per rispondere alle esigenze imprenditoriali).

COSA FACCIAMOLa tua impresa fa parte di te e farla crescere

e migliorarla fa parte del tuo futuro. Ma i tuoi progetti hanno bisogno di un sostegno economico che non è sempre facile da ottenere

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Via Orzinuovi, 3 - 25125 Brescia - Tel. 030.3519600 - [email protected]

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